Maggio
all’infanzia
15-18 maggio 2014
Bari
Gli Spettacoli in “vetrina”
Giovedì 15 maggio
Ore 16 spettacolo Internazionale da definire
Ore 17.15 Teatro Koreja - Io so(g)no, 3-11 anni Debutto nazionale
testo e illustrazioni Ottavia Perrone, con Francesco Cortese e Ottavia Perrone
C’era una notte scura, c’era una notte senza paura, c’era una notte di stelle e nuvole,
c’era una notte di mille e più lucciole, c’era una notte e forse c’è ancora,
c’era anche un giorno….
Il kamishibai incontra la tv. Come? È semplice, basta un televisore completamente svuotato, storie
di carta e narrazione. Un nuovo modo di raccontare mediante l’invenzione del “cartometraggio”.
Tra rime, illustrazioni e suoni si srotola una storia poetica e visionaria da ascoltare e osservare. Il
kamishibai, è una forma espressiva tradizionale giapponese di narrazione per immagini di origine
giapponese. Il termine deriva dall'unione delle parole “kami“ (carta) e “shibai“ (teatro) e si può
tradurre come “teatro di carta“. Consiste in un teatrino in legno di misure ridotte (butai) all'interno
del quale un narratore (kamishibaiya) fa scorrere delle immagini disegnate che illustrano una storia
in sequenza.
Lo spettacolo proposto è un invito al piacere di leggere a raccontare, che crea un forte
coinvolgimento tra attori e pubblico stimolando la fantasia di chi guarda e ascolta
Ore 18.00 c/o Officina degli esordi
Teatro Kismet – Piccoli misteri (o- 4 anni)
Regia Laurent Dupont con Rossana farinati
Piccoli misteri è uno spettacolo che racconta del pane senza mai nominarlo. Con elementi semplici
come il grano, della farina, dei teli bianchi, dei cocci, un’attrice riprende la memoria del fare il pane,
così come gliel’hanno raccontata le donne dei nostri paesi di Puglia, e la restituisce attraverso
gesti di una ritualità quotidiana e nello stesso tempo gesti che evocano lo scorrere della vita tra
nascita, festa, morte. Un ciclo di cui il grano e il pane ne sono antichissimi simboli.
Piccoli misteri per la semplicità e l’immediatezza con cui è costruito è dedicato ai piccolissimi.
Ore 18.30 Teatro Kismet - Badù Re anzi Leone
Regia e drammaturgia Lucia Zotti, con Monica Contini, Elena Giove, Nico Masciullo
Il paesaggio è quello dell’Africa con i suoi colori, misteri e con la sua musica.
Il protagonista è Badù, un leoncino vispo e curioso, figlio di Babatunde, re della foresta, grande e
fiero. Padre e figlio scorazzano felici per la foresta fino a quando Babatunde viene ferito.
Badù e tutti gli animali pregano con riti e canti, sperando in una sua guarigione.
Tutti tranne Mor, fratello di Babatunde, assetato di potere, convinto che dopo la morte di
Babatunde, il trono sarà suo. Ma quando scopre che così non sarà perché l’erede al trono è Badù
per decisione del padre, iniziano tutte le traversie per il povero leoncino. Rapimenti, solitudine,
viaggi pericolosi, terre straniere, circhi e domatori….
“Ma tutto ciò serve per crescere, Badù non aver paura! La paura è il mezzo migliore per attirare
verso di sé ciò che si teme. Tutto ciò di cui hai bisogno è dentro di te. Eppoi c’è sempre Aziza, la
tua amica leoncina che ti aiuterà!”
Allora Badù riconquista la sua fierezza di sovrano e alla fine riesce a tornare nella sua Africa, alla
guida del suo popolo.
Lo svolgimento dello spettacolo si avvale dell’abilità di tre attori che con l’uso di maschere ed altri
suggestivi elementi, conducono gli spettatori in un magico viaggio attraverso agguati, incontri
sorprendenti, a volte divertenti, altre drammatici, sostenuti da percussioni e canti tribali a evocare
un continente dove gioia e soprusi, bellezza e schiavitù, si contrappongono costantemente.
Da 4 anni
Venerdì 16 maggio
Ore 9.15 Sipario toscana – Non sono stato io (8-13 anni) Debutto regionale
regia Letizia Pardi, con Francesca Pompeo
Francesco è un bambino giudizioso, corretto, tranquillo. È anche un tipo curioso, molto curioso.
Non gli piace affatto fermarsi sulla superficie delle cose, ma tuffarsi in profondità e superare la
prima impressione.
Luca invece è un bambino irrequieto e agitato. È un tipo tosto, uno di quei bambini terribili di cui
perfino qualche adulto ha paura.
Luca e Francesco sono amici, molto amici ed è per questo che il giorno in cui a scuola accade il
"fattaccio", e Luca viene accusato di esserne il responsabile, Francesco è pronto a tutto per
difenderlo.
Certo non è facile. Luca è il bambino di cui tutti parlano male, è un bambino da evitare perchè,
dicono i grandi, è un bambino cattivo. Luca è quello che cammina sulle mani in classe, è quello
che sbaglia le prove Invalsi e costruisce frasi strampalate. Ma una cosa strampalata non per forza
è senza senso. Francesco lo ha imparato proprio grazie a Luca. La loro amicizia è più forte anche
delle grida e dei rimproveri degli adulti.
Questa volta però pare che Luca l'abbia combinata davvero grossa e a dimostrare la sua
"colpevolezza" arriva anche una temibile e infallibile "Cattivologa". La protesta di Francesco
resterà inascoltata e Luca verrà allontanato dalla scuola.
Non sono stato io è il grido di Luca contro tutti quelli che lo accusano ed è anche il grido di tutti
quei bambini che troppo spesso vengono etichettati come "bambini cattivi" e per questo
ingiustamente discriminati. Ma che cosa significa essere un bambino cattivo? E soprattutto: esiste
davvero la cattiveria dei bambini o esistono invece adulti distratti che non sanno ascoltare e
guardare oltre rimproveri e punizioni? Attraverso la narrazione di un fatto che può accadere ogni
giorno in qualunque scuola, lo spettacolo non pretende di dare risposte certe a un tema tanto
complesso, ma con toni lievi e divertenti guarda le cose con gli occhi di un bambino che prova a far
valere le sue ragioni su quelle dei grandi.)
Ore 10.30 Zaches Teatro – Pinocchio (da 8 anni) Debutto regionale
Regia e drammaturgia: Luana Gramegna, performers: Alice De Marchi, Enrica Zampetti, Gianluca
Gabriele
Ci troviamo in un Teatro di Marionette dismesso, in un luogo dal sapore incantato, a raccontare
una storia che vede come protagonista proprio un burattino, creato di proposito per calcare le
scene. A ben vedere, però, c’è un curioso ribaltamento in atto, e anziché essere i pupazzi a
rappresentare gli esseri viventi sono invece gli esseri umani, gli attori, a rappresentare dei burattini.
Nello spettacolo, infatti, non c’è nessun personaggio umano, nemmeno mastro Geppetto o
Mangiafuoco. Ciò che accade è una sorta di strano putiferio nel mondo burattinesco, dove
qualsiasi intervento umano equivale a quello divino. Ad accompagnarci in questo mondo liminale,
frontiera magica tra sogno e realtà, è la figura enigmatica della Fata-bambola turchina che si
anima, con movimenti plastici e un fare straniato, per raccontare la nascita di Pinocchio. E’ lei la
narratrice/manipolatrice della storia che usando costantemente trucchi teatrali “guida” Pinocchio
nelle sue avventure/disavventure iniziatiche. La didattica della favola di Collodi, che oggi può
risultare quasi pedante, è amalgamata all'umorismo e ad una forte potenza visiva della scena. La
storia originale è estremamente tetra, permeata dal tema della morte, e per questo può risultare
perfino inquietante, tuttavia questo aspetto è qui diradato da una recitazione a tratti straniata,
ironica e grottesca.
Ore 11.30 Teatro Kismet – Della paura del coraggio (dai 12 anni)
drammaturgia e regia Lello Tedeschi, con Ignazio Dimastropasqua, Piera Del Giudice
È uno spettacolo dedicato al bisogno di legalità. Comincia con il ricordo di una vittima innocente di
mafia pugliese, Giovanni Panunzio, imprenditore edile foggiano ammazzato nel 1991 per non aver
voluto pagare una tangente. Senza patetismi consolatori, la vittima non è raccontata come un
eroe, piuttosto come un testimone: i fatti terribili della fine della sua esistenza sono calati nella
quotidianità, in una normalità che potrebbe essere la nostra, come a dirci che potremmo essere
noi, spettatori, tra i protagonisti di quei fatti. Per riconoscere quanto la devianza e l’illegalità, anche
le più spietate, siano parte della nostra comunità e ci riguardano. Sono una minaccia vicinissima e
concreta alla libertà di ciascuno di noi, molto più prossima di quanto immaginiamo.
Vittime e carnefici sono tra noi. Accanto a noi. E quindi , dopo il ricordo, vero, di una vittima, ecco il
ritratto, ispirato a fatti altrettanto veri, di un carnefice, memoria di pezzi di vita spesi nell’illegalità.
Che significa avere quattordici, quindici, sedici anni e attentare alla libertà altrui, minacciare e
rubare, e poter uccidere, se necessario? che significa non conoscere regole e considerare la vita
altrui una cosa di poco conto, un ostacolo banale alla soddisfazione dei propri desideri? Anche in
questo caso, fatti terribili e veri sono calati nella normalità, e portano a interrogarci sulle nostre
responsabilità e fragilità, paure, debolezze; su una visione distorta di parole come forza o coraggio,
ma soprattutto sugli effetti dei nostri comportamenti su noi stessi e sugli altri. Per comprendere che
la legalità non è un precetto di regole da seguire, bensì bisogno di relazioni libere ma consapevoli;
che l‘altro è una persona che vive con noi e non contro di noi, e che siamo una comunità in cui la
forza e la prevaricazione senza scrupoli sottrae pezzi di vita a tutti, anche a chi non ne è
direttamente coinvolto.
Due testimonianze, dunque, che da punti di vista opposti inducono a riflettere sulle nostre azioni,
individuali e sociali. A guida, due parole: legalità e libertà. Ovvero, come riconoscere, e soprattutto
perché, i limiti delle nostre azioni, riconoscendo che siamo parte di un comunità in cui essere liberi
é anzitutto accettarli questi limiti e condividerli, nel rispetto dei bisogni e della libertà altrui. Un
esercizio di teatro civile rivolto a tutti, ma in particolare ai giovani adolescenti, per i quali il rapporto
tra regole e libertà è tra le vitali chiavi di volta della costruzione della propria identità personale e
civile.
Ore 17.15 Tubbacatuba – Pinocchio il burattino vivente (7-11 anni)
regia Michele Napoletano, con Michele Napoletano//Giacomo Dimase
Dov’è finito Pinocchio? Il burattino vivente in carne e ossa. È vecchio e malandato oppure tarlato e
osteoporotico? Qual è stato il suo destino? Chi gli fa compagnia?
Se lo cerchi, lo trovi che rincorre il suo primo sogno, la sua prima monelleria: il teatro dei burattini
di Mangiafoco.
È lì che vive, al soldo di Mangiafuoco Junior e della sua premiata compagnia dei pagliacci.
È lì che, come il suo babbino Geppetto, costruisce burattini per buscarsi un tozzo di pane e un
bicchiere di vino.
Come il suo babbuccio è di mestiere povero, come il suo babbolotto recupera materia inerte per rianimarla.
È lì che in ogni momento ripercorre la sua felicità di bambino, le sue monellerie, la fatina, la bella
bambina dai capelli turchini, il paese dei balocchi, i dottori, il gatto e la volpe, i piedi bruciati sul
caldano.
Non ha moglie ma tre figli, Pinocchio, Pinocchia e Pinocchium, tre meravigliosi burattini non di
legno ma di materiali recuperati nei cassonetti, portati a riva dalla corrente o rubati ai giochi dei
bambini.
l’allestimento scenico di questo spettacolo è totalmente realizzato con materiali di scarto
proveniente da cassonetti, mercatini, spiagge, scarti industriali e quant’altro. una scelta
consapevole volta alla diffusione della cultura del ri-uso e ri-ciclo quale strumento per una
economia eco-sostenibile e ri-creativa.
Ore 18.00 c/o Officina degli esordi
Teatro Kismet – Storie della creazione
Letture per bambini sulla creazione del mondo a cura di Rossana Farinati
Ore 18.30 Principio attivo . Dottor Jekyll e Mister Hyde (da 8 anni) Debutto nazionale
i buoni lo pensano, i cattivi lo fanno
regia di Francesco Niccolini, con Dario Cadei e Fabrizio Pugliese
Molto liberamente ispirato al romanzo di Robert Louis Stevenson “Lo strano caso del Dottor Jekyll
e Mister Hide”, agli omicidi di Benjamin Barker, meglio noto come Sweeney Todd e al cattivo
effetto del caffè sulla popolazione anglosassone.
Jekyll è un medico grigio, annoiato, ossessionato dai sensi di colpa, pieno di inibizioni, eppure
colmo di ogni tipo di desiderio vietato. Fa esperimenti e, a forza di bere intrugli, genera un altro se
stesso, mister Hyde, che mette in pratica tutto ciò che il dottore, mite solo per ipocrisia e paura,
vorrebbe fare. Il primo soffre le pene dell'inferno, l'altro si diverte, gode, e non pone freno alle
fantasie che Jekyll imprigiona da sempre. Il risultato è una storia dove – senza bisogno di una sola
parola – si ride con gusto di ciò che è vietato ridere: vecchiette petulanti schiacciano topi e girano
per la città arme di lunghi coltelli, preti e poliziotti non si negano qualche vizietto, bambine
diaboliche torturano impietosamente chiunque si metta sulla loro strada, mentre Jekyll si innamora
dell'immancabile, bellissima, fioraia cieca, il povero vecchio Paul, maggiordomo del dottore, corre
dalla mattina alla sera, e Hide provoca incidenti stradali e omicidi a catena. Tranquilli, però: lo
spargimento di sangue non è garantito, perché questo è solo un gioco, teatro musica e
travestimenti, esorcismo collettivo dove i buoni vincono sempre. Uno spettacolo liberatorio,
insomma, contro l'ipocrisia, i sensi di colpa e i ben pensanti che – si sa – sono quelli che pensano
peggio...
Sabato 17 maggio
Ore 9.15 Le Nuvole – La grande magia (da 9 anni) Debutto regionale
regia Rosario Sparno, con Luca Iervolino, Antonella Romano e Rosario Sparno
“Tutto quello che avviene davanti ai vostri occhi è solamente illusione”
Com’è possibile vivere gli anni come giorni?
Può una donna sparire come un uccellino dalla sua gabbia? E un muro diventare un mare
azzurro?
La trama si sviluppa stabilendo un profondo e imprescindibile rapporto tra il concetto d’illusione e
quello di fiducia. Dinanzi ad un evento inaspettato e doloroso, i ragazzi possono, come il signor Di
Spelta, non comprendere e non riuscire ad affrontare le proprie paure, oppure, come la Signora Di
Spelta, intravedere nella fuga l’unica soluzione possibile ai propri problemi.
“Vedi questi uccellini? Illusioni non se ne possono fare. Noi invece si, ed è questo il privilegio”.
Ma tra queste due strade c’è quella suggerita dal professor Marvuglia: entrare nella scatola magica
e giocare al gioco della vita. Un gioco che, come ci dice l’autore, “ha bisogno di essere sorretto
dall’illusione [… ] un gioco eterno del quale non ci è dato di scorgere se non particolari irrilevanti”.
In un grande albergo, durante un gioco di magia eseguito dal noto prestigiatore Otto Marvuglia, il
signor Calogero Di Spelta, uomo materialista e accecato dalla gelosia, vede sparire sua moglie.
Il pubblico, che nello spettacolo interpreta il ruolo del pubblico dell’albergo che assiste al gioco di
“prestidigitazione”, sa che in realtà la signora Di Spelta non è sparita ma che, stanca delle
ossessioni del marito, è fuggita con il suo amante.
Il dubbio, la paura e l’imbarazzo offuscano la mente dell’uomo che, con l’aiuto del professore-mago
Marvuglia (Meraviglia/Imbroglio), si rassegna a credere che la moglie sia stata chiusa in una
scatola magica capace di contenerla per sempre. Egli, pur di non vedere e accettare l’abbandono
della moglie, acconsente di partecipare ad un “gioco di illusione” che durerà anni.
Ore 10.30 Teatro Kismet – Vite spezzate (da 13 anni)
Regia e adattamento di Teresa Ludovico, con Marco Manchisi, Michele Cipriani, Vito Carbonara
Lo spettacolo liberamente tratto dai racconti de I Quaderni della prevenzione “Drammi inevitabili o
eventi prevedibili?” prodotto dalla Regione Puglia in collaborazione con l’INAIl, è proposto
nell’ambito del progetto “A scuola di prevenzione”, promosso dagli stessi enti, in collaborazione
con l’Ufficio scolastico Regionale e il Teatro Kismet OPerA, prevede attività finalizzate alla
promozione e diffusione della cultura della sicurezza sul lavoro. Un tema di grandissima attualità e
una modalità di proposta nell’articolazione del progetto fortemente innovativa ed efficace.
La prima fase prevede la visione dello spettacolo Vite spezzate. Con la regia di Teresa Ludovico,
lo spettacolo racconta le storie di uomini morti sul lavoro mettendone in risalto non tanto le loro
morti quanto le loro vite e la loro umanità. La seconda fase del progetto prevede degli incontri di
approfondimento a scuola con operatori ed esperti dell’Assessorato o dell’Inail. La terza e ultima
fase consiste invece in un concorso (tre sezioni: foto, video, racconti) con premi importanti per le
scuole vincitrici.
Il progetto giunge alla sua seconda edizione dopo gli straordinari esiti raccolti lo scorso anno. Più
di diecimila studenti vi hanno partecipato, sono state realizzate cinquanta repliche dello spettacolo
in tutte le provincie della nostra regione e assegnati premi. La partecipazione è gratuita ed è rivolto
alle ultime due classi di tutte le scuole secondarie di 2° grado.
Scrive Teresa Ludovico:“Una porta, un custode silenzioso, una sala d’attesa. Un alternarsi di
uomini che aspettano di oltrepassare la soglia. Suoni indistinti, bagliori lontani,avvolgono le voci
rotte che raccontano le loro storie tutte diverse eppure tutte tragicamente uguali. Brandelli di vita
consegnate all’uomo della porta che annota i dettagli in cambio di un sorso di acqua dell’oblio.
Quell’oblio necessario per non essere più, per non avere più, per andare al di là della porta. Un
affresco di storie dolorose, di vite spezzate, consegnate a tutti noi per non dimenticare.”
Ore 16.00 e ore 18.30 - Principio attivo – Hanà e Momò (3 -8 anni)
regia e con Cristina Mileti, Francesca Randazzo
Hanà e Momò oscilla tra l’arte teatrale “ di figura” utilizzando oggetti, come protagonisti della storia
narrata, che divengono segni di un linguaggio fortemente visuale e sensoriale e “d’attore”, essendo
supportato dalla recitazione delle due attrici. Le protagoniste collocate attorno ad uno spazio
scenico “inconsueto”, manipoleranno in corso d’opera oggetti semplici e riconoscibili, costituiti da
materiali poveri e naturali, che diverranno personaggi di fantasia protagonisti dei loro
giochi. Questo scambio di progressive trasformazioni, disseminate in ogni azione e reazione, sarà
reso possibile sfruttando ogni elemento presente in scena. Nello stesso modo, anche il pubblico
sarà componente attivo per lo sviluppo del percorso; non solo passivo spettatore quindi, ma anello
indispensabile alla costruzione dell’intera catena narrativa.
Ore 17.15 Teatro delle Briciole – Brutta Bestia (6-10 anni) Debutto regionale
di Giulio Molnàr e Francesca Bettini, con Piergiorgio Gallicani, Paolo Colombo, Agnese Scotti
Durante i primi giorni di prigionia nella bottiglia dissi tra me: chiunque mi libererà lo renderò ricco
fino alla fine dei suoi giorni. Ma un secolo passò senza che nessuno fosse venuto a liberarmi e
allora affrontai il secondo secolo dicendo: chiunque mi libererà realizzerò tre dei suoi desideri. Ma
nessuno venne a liberarmi. Allora andai su tutte le furie e dissi a me stesso: d’ora in poi chiunque
mi libererà lo ammazzerò.
Il Pescatore e il Genio dalle ‘Mille e una notte’
Tutti facciamo esperienza di come il tempo si dilata e si restringe a seconda degli eventi che ci
coinvolgono e degli stati d’animo che ci invadono.
Ci sono emozioni così forti che fanno imbiancare i capelli in un batter d’occhio, altre più noiose
fanno crescere la barba, altre che ci fanno sentire piccoli come formiche, altre ancora che ci fan
crescere come giganti…
La rabbia è fuoco e acqua. È vulcano e tempesta. È un’emozione rapida e impetuosa che può fare
gravi danni e poi per ripararli ci può volere tanto tanto tempo.
‘Brutta Bestia’ racconta la storia di due rabbiosi che trasformati dalla loro passione non si
riconoscono più, ma si danno un gran daffare per ritrovarsi e tornare a essere quelli di prima.
‘La crisi di valori e di ruoli in cui siamo immersi ha messo in discussione il principio di autorità degli
adulti che non riescono a rassicurare e a contenere il bambino lasciandolo solo di fronte alle
proprie pulsioni e all’ansia che ne deriva.’ ?
Personaggi in scena: il bambino, la formica, la macchina del tempo, la mano cattiva, la mamma, il
cane, l’albero, la foglia, il narratore.
Ore 18.00 c/o Officina degli esordi
Teatro Kismet – Piccoli misteri (o- 4 anni)
Regia Laurent Dupont con Rossana farinati
Piccoli misteri è uno spettacolo che racconta del pane senza mai nominarlo. Con elementi semplici
come il grano, della farina, dei teli bianchi, dei cocci, un’attrice riprende la memoria del fare il pane,
così come gliel’hanno raccontata le donne dei nostri paesi di Puglia, e la restituisce attraverso
gesti di una ritualità quotidiana e nello stesso tempo gesti che evocano lo scorrere della vita tra
nascita, festa, morte. Un ciclo di cui il grano e il pane ne sono antichissimi simboli.
Piccoli misteri per la semplicità e l’immediatezza con cui è costruito è dedicato ai piccolissimi.
Ore 18.30 Thalassia – Aspettando il vento (da 8 anni)
uno stagno
un cerchio d’acqua con il cielo dentro
vento tra le canne
e tre bambini:
un racconto dipinto sulla terra
veloce come le ombre che fanno gli uccelli di passaggio
giochi di ragazzi
poi cambia il vento
porta via e cancella
rimane lo stagno con il cielo dentro
gli uccelli passano
e noi non siamo più gli stessi
C’è Arturo, un bambino che nella vita sarà sempre un pinguino: non c’è niente da fare, non volerà
mai. Il suo papà viaggia per lavoro e ora c’è una nuova casa, un nuovo paese. Il suo papà ha i
capelli che cambiano con il vento: lisci a tramontana, ricci con lo scirocco. Nel nuovo paese c’è
Caterina, una ragazzina che sa tutto degli uccelli migratori. Ed è troppo carina... anche se ha gli
occhiali e l'apparecchio sopra e sotto.
E poi c’è Andrea, un bambino con una passione così profonda da far presagire un destino più
grande, misterioso e magico. Lui nella vita sarà una rondine, non c'è dubbio. Un universo lieve, di
avventure e giochi. Nuovo, tutto da scoprire. Un’amicizia che ha il suono del vento tra le canne e
del silenzio nella palude al tramonto.
Arturo, Caterina e Andrea sembrano disegnati sull'acqua dello stagno, hanno il cielo dentro,
affrontano il mistero e insieme si raccontano, con la meraviglia dentro gli occhi.
Ore 20.30 Burambò – Amore e Psiche (da 8 anni) Debutto nazionale
Di e con Daria Paoletta
Lo spettacolo è tratto da 'Amore e Psiche' di Apuleio. Una storia che racconta un amore
travagliato e ostacolato dalla diversità dei due amati: Amore è un Dio mentre Psiche è una
mortale, ma bella come una Dea.
Una saga di personaggi che dividono l'Olimpo dalla Terra, le divinità dai mortali, per scoprire che
non c'è poi tanta differenza, gli uni assomigliano agli altri. Daria riscrive il mito di Amore e Psiche,
adattando la propria voce alla narrazione che interpreta sola in scena.
Una scena nuda che prende vita attraverso la forza del linguaggio vocale e corporeo, tali da creare
ambientazioni e condividere suggestioni. Il tentativo è di condurre il pubblico in un mondo
immaginifico e, attraverso l'arte teatrale, ritrovare se stessi.
Domenica 18 maggio
Ore 10.00 T. Accettella/T delle apparizioni – Il tenace soldatino di piombo (da 4 anni)
Debutto regionale
un’idea di Fabrizio Pallara di e con Valerio Malorni e Fabrizio Pallara
Una stanza, molti giocattoli, una finestra che si affaccia su un esterno immaginario, la pioggia, le
luci soffuse di un interno intimo e caldo, per raccontare la storia del soldatino di piombo e della sua
ballerina. La celebre fiaba viene reinterpretata in un gioco in cui gli oggetti prenderanno vita
parlando, combattendo, danzando, protagonisti di un film teatrale proiettato su un grande schermo
in diretta. Il set è dunque la stanza dei giochi, il luogo in cui avviene la meraviglia e qui il teatro si
mostrerà nel suo farsi al servizio dell’occhio della telecamera che, come il buco della serratura di
una porta invisibile, offrirà agli spettatori uno sguardo inedito e privilegiato, per entrare nella storia
osservando il piccolo e l’impercettibile. Due piani di azione, due differenti visioni, due linguaggi a
confronto, quello teatrale e quello cinematografico, che si sveleranno e si misureranno per unirsi e
raccontare una grande storia d’amore.
Ore 11.30 TerramMare Teatro – Ai margini del Bosco (5-11 anni)
regia Silvia Civilla, Con Chiara De Pascalis, Marta Vedruccio
Olaip è un uccellino che ha paura di volare e che rimane a terra quando il suo stormo intraprende il
lungo viaggio stagionale verso le terre più lontane. La fortuna vuole che incontri nel bosco un dotto
e affettuoso gufo, il Signor Gù, che lo condurrà alla ricerca di sé steso e al superamento delle
paure che gli impediscono di spiccare il volo.
Il saggio amico di Olaip lo porterà con sé nel più folto del bosco, e gli farà spiare tra le pieghe della
storia di Hànsel e Gretel e della loro terribile avventura con la matrigna cattiva e la strega che
vuole mangiarli per cena.
Gù dimostra ad Olaip come grazie alla forza di volontà, al coraggio ed all’ingegno non vi siano, al
mondo, ostacoli che non possano essere superati.
“Hànsel e Gretel” è sicuramente una delle fiabe più note dei fratelli Grimm, che incoraggia i
bambini a superare qualsiasi tipo di pericolo. Gli uccellini compaiono nella fiaba come ufficianti di
un rito iniziatico: mangiando le briciole di pane, guidando i bambini fino alla casa di marzapane e li
aiutano ad attraversare il fiume che li separa dalla strada di casa. Essi si muovono secondo un
principio di necessità, che obbliga Hànsel e Gretel a crescere.
Abbiamo deciso di seguire i due fratelli insieme agli uccelli, e abbiamo scoperto che il vecchio gufo
appartiene a quel genere di animali fantastici a cui affidare le proprie paure, mentre il vecchio
uccello migratore è una sorta di doppio del bambino in età prescolare.
Questo uccellino, disegnato con alcune sfumature della ormai mitica Gabbianella di Sepùlveda,
esprimerà la rabbia del bambino di fronte alla matrigna, il desiderio di volare, la paura
dell’abbandono, l’avidità del cibo e la felicità per la morte della strega, vivendo in prima persona un
difficile processo di crescita al fianco di un gufo che…quando non è sordo è veramente forte!
Ore 17.00 GranTeatrino - Fata Cristal
regia Paolo Comentale, con Anna Chiara Castellano Visaggi e Marianna Di Muro, pupazzi
Lucrezia Tritone
Lo spettacolo mette in scena una storia scritta da un gruppo di bambini, dell’Istituto Comprensivo
di Spinazzola, vincitrice del premio della critica al concorso di scrittura creativa nell’ambito della
prima edizione del Premio Aurora.
Il racconto narra di un viaggio che due fratelli, Giulio – buono e generoso – e Michele – furbo e
prepotente – affrontano nel Bosco delle mille ombre.
Il Bosco e il suo silenzio, il buio, le ombre e i suoi inquietanti rumori rappresentano la più
ancestrale delle paure dei bambini: la paura di perdersi… la paura dell’abbandono.
Il cammino dei nostri protagonisti si trasforma, man mano che la storia si dipana, in una girandola
di situazioni divertenti, fatta di incontri, indovinelli, sfide, corse, pianti e imprevisti che i due fratelli
affrontano con sorprendente coraggio insieme.
Viaggio quindi come metafora della vita, come superamento delle piccole angosce quotidiane che
sono in ognuno di noi e che riusciamo a superare solo credendo in noi stessi.
Ore 18.00 c/o Officina degli esordi
Teatro Kismet – Storie della creazione
Letture per bambini sulla creazione del mondo a cura di Rossana Farinati
Ore 18.30 da definire
Le altre attività del Maggio
1.Osservatorio del Maggio
L’obiettivo di questo percorso è di creare un gruppo
di persone
che si confronta e si pone domande sull’importanza e
sul
significato che ha per i bambini e gli adolescenti l’esperienza e l’incontro con l’arte in generale e in
particolare con l‘arte del teatro.
Gli adulti sono i più importanti mediatori culturali per i bambini sono coloro che, interpretando
aspettative, sensibilità e immaginari dei bambini scelgono al posto dei bambini stessi, soprattutto
se si tratta di proposte culturali.
Ed è per questo che è importante che proprio noi adulti, genitori, operatori, insegnanti, artisti, ci
interroghiamo ponendoci domande che ci aiutino a sviscerare e a comprendere meglio il senso e il
valore dell’arte e del teatro che si rivolgono ai bambini.
Due le iniziative in cui si articolerà questo percorso:
ogni giorno presso il Teatro Kismet
“PORTARE” A TEATRO: SE, CHI, PERCHÉ E COME
a cura della Casa dello Spettatore, conducono: Sara Ferrari e Giorgio Testa
I bambini non vanno mai a teatro da soli, sono genitori ed insegnanti ad assumersi la
responsabilità di portarceli e di scegliere gli spettacoli da vedere. Quali motivazioni li spingono, che
finalità perseguono, che criteri o pre-giudizi ne guidano le scelte, come preparano all’esperienza di
visione e a chi la destinano? A partire da queste domande, prendendo a riferimento alcuni
spettacoli della rassegna del festival, il seminario attiverà uno scambio tra i partecipanti e l’avvio di
una ricerca comune.
Sabato 17 e domenica 18 maggio, c/o Officina degli esordi
RITAGLI
A cura della compagnia Piccoli Principi, conducono Alessandro Libertini e Veronique Nah
Un laboratorio in cui genitori,insegnanti e artisti troveranno un modo di esprimere il loro personale
modo di concepire l’infanzia attraverso metodologie vicine alla creazione artistica.
Iscrizioni: teatro [email protected]
2. Officina del Paradiso
dalle ore 9 alle ore 12.30 e dalle ore 16 alle ore 18 c/Officina degli esordi
A cura del Teatro Kismet e di karin Gasser e Cristina Bari
Lo spazio nuovissimo e bellissimo dell’Officina degli esordi sarà il luogo del Maggio all’infanzia di
quest’anno che si trasformerà in una specie di centro sociale, in cui i bambini possono incontrarsi,
confrontarsi, inventare e proporre iniziative. Un piccolo spazio sulla terra in cui esprimersi, fare
relazioni, stare insieme, stare vicini, sentire, accogliere, per sentirsi come in Paradiso.
Il percorso dedicato al Paradiso proporrà ai bambini e ai loro genitori tantissimi laboratori e
iniziative in cui i bambini si impegneranno, guidati da operatori esperti, a “creare”, giocare, divertirsi
insieme. .Tutte le attività saranno ispirate agli elementi e ai giorni della creazione del paradiso
terrestre: la stanza del buio e quella della luce, il grande salone dove vengono inventati gli animali,
il terrazzo degli esseri vegetale e così via.
Varie le iniziative proposte dalla mattina al tardo pomeriggio a cui possono partecipare
scolaresche, gruppi organizzati e famiglie, sono realizzate in collaborazione con le scuole del
quartiere Libertà e con gli artisti e le associazioni che già abitano l’Officina, come Luca Cascella,
l’Associazione Sinapsi.
Iscrizioni [email protected]
3. Progetto Sirio - Sognare ad occhi aperti
Laboratorio per il benessere psicologico dei bambini, c/o Officina degli Esordi
Partendo dal tema annuale del “Paradiso”, si vuole condurre i bambini ad imparare a sognare ad
occhi aperti, stimolando e potenziando la loro fantasia.
Nel laboratorio condotto da una psicologa ed un animatore i bambini ascolteranno storie, favole e
musiche che saranno lo stimolo per partire alla scoperta dei loro sogni e li aiuteranno raccontarli e
a trasformarli in colori, parole, oggetti per realizzare un “libro animato” dal titolo il “Mio Paradiso”,
coadiuvati in questo esperta d’arte. Il percorso necessita di due ore per ogni laboratorio con un
numero massimo di 12 bambini.
Iscrizioni:[email protected]
4. LibroLab
Laboratorio di lettura, ogni giorno c/o l’Officina degli Esordi
L’associazione di promozione sociale LibroLab è vincitrice del concorso regionale “Principi Attivi
2012, giovani idee per una Puglia migliore”.
Descrizione
L’associazione di promozione sociale LibroLab è una libreria itinerante che intende supportare la
cultura dell’infanzia e dell’adolescenza attraverso la promozione, la diffusione e la distribuzione di
libri specializzati rivolti alle suddette categorie. Partendo dal recupero di antiche tradizioni orientali,
il progetto LibroLabInMovimento s’ispira ai kamishibai, narratori giapponesi che si spostavano nei
vari villaggi in bicicletta raccontando storie e vendendo dolciumi ai bambini.
I testi disponibili in libreria sono stati accuratamente selezionati e provengono da case editrici
specializzate nel settore come Artebambini di Bologna che pubblica da molti anni, oltre agli albi
illustrati e alla produzione dei kamishibai, la prima rivista d’arte per ragazzi “DADA”, Babalibri di
Milano che traduce e fa conoscere al pubblico italiano libri di case editrici estere e Lapis di Roma,
che pubblica testi scientifici e di approfondimento per bambini dai 3 ai 15 anni, con un linguaggio
adatto alle diverse fasce d’età.
Il progetto LibroLabInMovimento, offrirà anche sevizi di biblioteca, laboratori ludico creativi per
bambini e adulti e corsi di formazione per insegnanti, genitori, educatori e per tutti coloro che, a
diversi livelli, sono coinvolti nella vita dei minori.
5. Cinema
Appuntamenti al cinema per i bambini , c/o la Mediateca regionale
Si rinnova per il secondo anno la collaborazione con la Mediateca Regionale Pugliese di Bari che,
nei pomeriggi di lunedì 12 e martedì 13 maggio, proporrà una selezione di cortometraggi e film
dedicati all’infanzia. In Mediateca sarà poi, come sempre, a disposizione dei bambini l’area kids,
con libri e giochi riservati ai più piccoli.
6. Museo di cartone - The Legend
Percorso didattico, a cura di Pierluca Cetera e Giuseppe Teofilo, c/o Teatro Kismet
Un percorso didattico per bambini e ragazzi da 7 ai 15 anni, incentrato sulla memoria e la
rappresentazione artistica di storie, leggende, fatti di cronaca del passato del proprio territorio.
Utilizzando come supporto solo cartoni si costruirà una sorta di teatrino in cui sagome dipinte
interagiranno con i partecipanti al laboratorio che, per l’occasione, si improvviseranno anche attori.
Si ricostruirà un piccolo cantiere di stampo rinascimentale in cui i partecipanti saranno parte di una
“bottega” diretta dai “maestri” Pierluca Cetera e Giuseppe Teofilo. Attraverso la collaborazione
diretta alla realizzazione di un'opera teatrale, dalla scenografia alla rappresentazione, i piccoli
partecipanti potranno conoscere la metodologia progettuale e le varie competenze tecniche
necessarie a far nascere la “magia” del teatro.
Iscrizioni: [email protected] Tel. 349.7514783 | 329.9780906 | 320.8975032
Informazoni: Teatro Kismet, tel 080.5797667 interni 123/101
Botteghino.
Spettacoli posto unico 3€
Abbonamento a 10 ingressi valido per il nucleo familiare, 20 €
Prenotazione necessaria entro il 12 maggiochiamando allo 080.5797667 int. 123/101
Ingresso all’Officina degli esordi: 3 €
Prevendite (dal 6 maggio)
Teatro Kismet Opera e Box Office, La Feltrinelli, www.bookingshow.it
Prenotazioni per gruppi
Per prenotare gruppi scolastici o altri gruppi organizzati 080.5797667, int. 127
Luoghi.
Teatro Kismet Opera, strada S. G. Martire 22/f – Bari
Officina degli Esordi, via Crispi 5 – Bari
Mediateca Regionale Pugliese, via Zanardelli 30 - Bari