Corso di FINANZA AZIENDALE AVANZATA anno accademico 2008/2009 modulo n. 1 Codice corso 6825 Argomenti trattati Riferimenti alla teoria degli investimenti ed alla struttura finanziaria (corso base) Struttura finanziaria ottimale e determinazione del Costo del capitale Teoria delle opzioni Applicazione delle opzioni alla struttura finanziaria e alle decisioni di investimento Valutazioni finanziarie d’impresa Decisioni del management, strategia aziendale e valore Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 2 1 Testi relativi • Berk J., DeMarzo P., Finanza aziendale 1; Pearson, Milano, 2008; capitolo 18. • Berk J., DeMarzo P., Finanza aziendale 2; Pearson, Milano, 2008. • Manuale di valutazione finanziaria, McGraw Hill, 1996; • lucidi e materiale usati a lezione Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 3 Nota bene • Il corso di finanza aziendale avanzato presuppone la conoscenza di: • Finanza base; elementi di matematica finanziaria base; l’analisi per flussi di cassa. • Per rivedere tali argomenti può essere utile considerare i lucidi dei corsi di finanza base (triennale); • Per un ripasso è utile il testo: Berk J., DeMarzo P., Finanza aziendale 1; Pearson, Milano, 2008; capp.6;7;14;15;16; Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 4 2 LEZIONE CONTENUTO 1 Richiami dei concetti di base Teoria della struttura finanziaria e capital budgeting avanzato 2 Determinazione del Wacc e relativi problemi applicativi 3 Determinazione della combinazione ottimale delle fonti di finanziamento Caso applicativo 4 Esercitazioni sulla struttura finanziaria Interazione investimenti-finanziamenti duration debiti 5 Teoria delle opzioni e valutazione delle opzioni 6 Applicazione della formula di B/S Applicazione delle opzioni alla struttura finanziaria Opzioni e debito rischioso 7 Opzioni reali Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 8 5 Finanza agevolata Modalità d’esame • Esame solo scritto consistente in • ESERCIZI • + • DOMANDE • Test 18/3/2008 h. 11.00 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 6 3 Alcuni pre-requisiti • Saper determinare i flussi di cassa • Conoscere la logica del CAPM Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 7 logica del CAPM ri = rf + β i (rm − rf ) Premio al rischio rf = tasso risk free rm = rendimento βi = cov σ Rischio sistematico del titolo medio di mercato ri , rm 2 m SML ri rm B rf Bm Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- Bi 8 4 RIPRESA DEI CONCETTI RELATIVI ALL’ANALISI PER FLUSSI E AL RENDICONTO FINANZIARIO Esercitazione 1:Caso alfa alcuni dati di riferimento STATO PATR FINANZIARIO Attivo fisso netto AF di cui crediti comm a lungo magazzino MAG liquidità differite liquidità immediate LI di cui titolo a breve Capitale investito CI patrimonio netto cap sociale riserve utile passività consolidate di cui debiti operativi passività a b/t di cui debiti finanziari totale a pareggio n CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO ricavi netti di vendita n+1 184.281 13.142 547.528 223.438 47.911 163.989 23.045 499.454 244.383 22.862 atri ricavi 1.003.158 930.688 costi per servizi 475.098 20.715 386.218 68.165 153.269 10.708 374.791 189.725 1.003.158 536.628 20.715 439.786 76.127 99.159 11.975 294.901 111.989 930.688 n variazione rim. Prodotti e pro costi capitalizzati PRODUZIONE LORDA D'ES acquisti netti variazione rim. Mat prime - VALORE AGGIUNTO costo personale - MOL =RISULTATO LORDO ammortamenti svalutazioni crediti - altri accantonamenti REDDITO OPERATIVO oneri finanziari (Gestione finagestione ordinaria gestione straordinaria - RIS. AL LORDO IMPOSTE imposte sul reddito REDDITO ESERCIZIO Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- - n+1 766.104 767.123 10.305 11.568 87.691 49.912 129 864.100 728.908 267.782 - 190.632 9.693 2.378 319.649 - 256.047 266.976 120.192 146.784 42.160 2.525 102.099 7.017 95.082 10.331 84.751 16.586 68.165 - 284.607 125.229 159.378 40.992 559 10.183 107.644 11.120 96.524 6.341 90.183 14.056 76.127 10 5 CASO ALFA…CONTINUA 171.139 784.108 47.911 1.003.158 195.774 332.286 475.098 1.003.158 n+1 140.944 766.882 22.862 930.688 194.887 199.173 536.628 930.688 CCNO AF netto Cio 588.334 171.139 759.473 571.995 140.944 712.939 CI 759.473 475.098 284.375 759.473 712.939 536.628 176.311 712.939 Stato Patrimoniale gestionale attivo fisso attivo corrente attivo non operativo capitale investito passivo corrente debiti finanziari patrimonio netto totale a pareggio patrimonio netto Posizione finan netta Posizione finan netta n Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 11 APPLICHIAMO IL RENDICONTO AL CASO ALFA RENDICONTO FINANZIARIO flusso CCNO gestione caratteristica var CCNO (escluso liq) FLUSSO CASSA GESTIONE CARATT -investimenti +disinvestimenti FCU FLUSSO DI CASSA UNLEVERED -oneri finanziari -dividendi -rimborsi finanziamenti - gestione straordinaria fabbisogno finanziario incrementale copertura variazione debiti bancari variazione cap proprio variazione altri debiti fonti finanziarie a copertura variazione saldo di cassa - 134.580 16.339 150.919 10.797 - 140.122 11.120 14.597 133.113 6.341 25.049 - - 25.049 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 12 6 La rappresentazione a scalare dei flussi di cassa: modello a quattro aree +/- Flusso monetario della gestione caratteristica o corrente (RO al netto imposte +ammortamenti +/- variazione CCNO) +/- Saldo dei flussi dell’area operativa non corrente investimenti / disinvestimenti = flusso di cassa unlevered (FCU) +/- Saldo dei flussi dell’area finanziamenti / rimborsi +/- Saldo dei flussi dell’area remunerazioni finanziarie +/- Saldo dei flussi dell’area straordinaria = flusso di cassa agli azionisti o levered (FCE) = Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 13 RIPRESA DEI CONCETTI RELATIVI ALLA STRUTTURA FINANZIARIA 7 • Riprendiamo ora sinteticamente!!!!! LA TEORIA DELLA STRUTTURA FINANZIARIA Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 15 Iniziamo con alcune ipotesi semplificatrici… RO netto imposte + ammortamenti +/- variazione CCNO = flusso mon ges caratt -investimenti operativi + disinvestimenti oper. = flusso di cassa operativo Non esistono imposte Ammortamenti =investimenti Variazione CCNO=0 Disinvestimenti = 0 FCU=RO Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 16 8 Determinazione del rendimento atteso sulle attività in un mondo in cui non esistono imposte, ossia tc=0 Valori di mercato≠valori contabili ∞ ∞ W =∑ t =1 FCU t (1 + rA )t RO RO = → rA = rA W D=∑ D t =1 FCdebitot (1 + rD )t = OF OF → rD = D rD W ∞ E=∑ E Dipende solo dal rischio operativo t =1 FCE t (1 + rE )t = RE RE → rE = E rE RO = RE + OF rA = rE * RO netto imposte + ammortamenti +/- variazione CCNO = flusso mon ges caratt -investimenti operativi + disinvestimenti oper. = flusso di cassa operativo E D + rD * = wacc E+D E+D se D = 0 → W = E → rA = rEu Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 17 Questa relazione identifica il rendimento di equilibrio del capitale. rA è influenzato dal rischio operativo. Incrementando progressivamente l’indebitamento, l’azionista sopporta anche un rischio finanziario. Chiederà per questo una remunerazione maggiore. rE r r E = r A + (r A − r D ) * rA=wacc D PN Se D=0 re = ra rD Debito privo di rischio Debito rischioso Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- D E Debito Capitale netto 18 9 Impatto dell’aumento della leva finanziaria ra=wacc D/PN rd 0,5 1 1,5 2 2,5 2,8 3 3,5 4 re 2,5% 2,5% 3,0% 3,0% 4,0% 4,5% 5,0% 6,0% 7,0% wacc 16,8% 12,0% 21,5% 12,0% 25,5% 12,0% 30,0% 12,0% 32,0% 12,0% 33,0% 12,0% 33,0% 12,0% 33,0% 12,0% 32,0% 12,0% Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 19 Struttura finanziaria irrilevante: principio della pizza WL=WU D D E E W Lev+ rischio + re+ W Tesi La struttura finanziaria non incide sui flussi di cassa quando si verificano, per esempio : Assenza di imposte Assenza di costi di fallimento Assenza di effetti sugli incentivi al management Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 20 10 … E se esistono le imposte? W L = W RO -IMP RO netto -OF +scudo RE u + tc * D levered 200 -100 100 -20 10 90 FLUSSI AZIONISTI 90 rD * D ⇒ creditore FLUSSI CREDITORI 20 WL = ra= 10% rd=5% D=400 tc=50% unlever levered ed RO 200 200 -OF -20 RAI 180 200 -IMP 50% -90 -100 RE 90 100 Ro(1 − tc ) − rD * D + tc * rD * D = RE ⇒ azionista RE + OF = Ro(1 − tc ) + tc * D * rD ⇒ azionista + creditori Ipotesi: FLUSSO AGLI AZIONISTI =100 FLUSSI TOTALI =90+20= 110 FCU tc * rd * D 100 + = + 0,5 * 400 = 1200 rA rd 10% WU = FCU 100 = = 1000 rA 10% Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 21 … come valutare un’impresa indebitata: criteri D WU WTS E WL a) Criterio basato sul wacc b) Criterio basato sul Vam c) Criterio basato sul flusso di cassa agli azionisti Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 22 11 … come valutare un’impresa indebitata: CONSIDERAZIONI GENERALI D WU WTS E WL 0 1 t Qual è il valore in t=1? Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 23 … come valutare un’impresa indebitata FCU 1 + r d * tc * D FCU 1 + W FCU 1 FCU 1 + W + W 1 1 1 = E = W = W W 0 = FCU 1 + W 1 + wacc 1 W 0 = FCU 1 + wacc 1 + W = E * (1 + re 1 ) + D * (1 + r d ) = 1 * (1 + r e 1 ) + D 0 0 0 1 + 1 0 E (1 + W 0 * r et 0 ( 1 + wacc ma W 1 FCU ( 1 + wacc 1 0 * ( 1 + r d ) − r d * tc * D D + W 0 0 = + r d ( 1 − tc )) 0 ) FCU 2 + W 1 + wacc 2 = 2 2 ) 2 + ... + 2 FCU ( 1 + wacc n n ) n Wacc può variare con il tempo. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 24 12 … come valutare un’impresa indebitata Wacc varia con il tempo. Potrebbe essere utile avere un wacc costante da usare come tasso di sconto… È possibile disporre di un wacc costante restringendo le politiche di finanziamento delle imprese alle seguenti: Policy 1 = debito ribilanciato continuamente in modo da avere un rapporto D/W costante. Modello di Harris-Pringle Policy 2 = debito fisso e perpetuo calcolato sulla base del valore iniziale. Modello di Modigliani-Miller Policy 3= debito ribilanciato ad intervalli per mantenere un rapporto D/W costante. Modello di Miles-Ezzell Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 25 Valutazione di un’impresa indebitata: un quadro generale Wu ra βa D rd βd WTS rts βts E res βe Wl Flussi di cassa attivo = flussi di cassa passivo Rendimento attivo = costo passivo Wu * ra + WTS * rts = D * rd + E * re Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 26 13 Policy 1 = debito ribilanciato continuamente in modo da avere un rapporto D/W costante: MODELLO HARRIS Ipotesi= a) D/E costante b) D ribilanciato continuamente c) rischio scudo fiscale= rischio dei flussi, quindi: rfs=ra Wu * ra + WTS * ra = D * rd + E * re Da cui: ra = re * E D Wacc ante imposte + rd * Wl Wl Relazione tra ra e wacc Dato ra calcolo re re = ra + (ra − rd ) D E wacc = ra − rd * tc * Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- D Wl 27 Policy 1= Debito ribilanciato nel continuo--- Modello di Harris Relazione tra beta: beta WTS = beta asset βa * Wu WTS E D + βWTS * = βe * + βd * Wl Wl Wl Wl E Wl βa = βe * β El = β A + (β + βd * A − β D D Wl )D E Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 28 14 Punto di vista dei beta: un modello β El = β A + (β A − β D ) D E Rischio finanziario Rischio operativo Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 29 Componenti di rischio del beta Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 30 15 Esercitazione 2 L’azienda pippo SPA, presenta la seguente situazione a valore di mercato. La pippo vuole intraprendere un nuovo investimento Olivio che sarà finanziato con la stessa struttura dell’impresa SP val mercato PIPPO cassa attività senza inv 0 1200 totale attivo debito equity 1200 600 600 totale D/(D+E) = d E/(D+E) = e rd re WACC ra= wacc ante imposte 1200 50,00% 50,00% 5,50% 10,00% 6,65% 7,75% Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 31 esemplificazione Il nuovo investimento della Pippo SPA richiede un esborso di 60 ammortizzabili in 4 anni a quote costanti. L’aliquota fiscale è del 40%. Si stimano inoltre i seguenti dati 0 vendite costi operativi monetari 1 2 3 4 100,00 100,00 100,00 100,00 - 50,00 - 50,00 - 50,00 - 50,00 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 32 16 Utilizzo del wacc 0 vendite costi operativi monetari MOL - ammortamenti EBIT imposte su EBIT EBIT netto - +ammortamenti variaz CCNO investimenti FCU 1 2 3 4 100,00 100,00 100,00 100,00 - 50,00 - 50,00 - 50,00 - 50,00 50,00 50,00 50,00 50,00 - - wacc VA VAN=VA-I 15,00 35,00 14,00 21,00 15,00 35,00 14,00 21,00 15,00 35,00 14,00 21,00 15,00 35,00 14,00 21,00 - 15,00 15,00 15,00 15,00 60,00 60,00 36,00 36,00 36,00 36,00 - 6,65% 122,91 62,91 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 33 Azienda Pippo senza e con l’investimento… SP val mercato PIPPO cassa attività totale attivo debito equity senza inv con inv 0 1200 1.322,91 1200 1322,909 600 661,4547 600 661,4547 totale D/(D+E) = d E/(D+E) = e rd re WACC ra= wacc ante imposte 1200 1322,909 50,00% 50,00% 50,00% 50,00% 5,50% 5,50% 10,00% 10,00% 6,65% 6,65% 7,75% 7,75% Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 34 17 Rapporto debito/mezzi propri costante • Capacità di debito Rappresenta il debito, a una particolare data, richiesto per mantenere costante il rapporto obiettivo dell’impresa debito/valore totale. La capacità di debito alla data t si calcola come: D t = d * WL t – dove d è il rapporto obiettivo dell’impresa debito/valore totale e WLt è il valore del progetto all’istante t – cioè il valore, in presenza di indebitamento, dei flussi di cassa successivi a t. FCU W=valore capacità debito - 60,00 122,91 61,45 1 36,00 95,08 47,54 2 36,00 65,41 32,70 3 36,00 33,76 16,88 4 36,00 - Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 35 Utilizzo del metodo del valore attuale modificato VAM • Valore attuale modificato (VAM) – Un metodo di valutazione per determinare il valore di un investimento in presenza di debito calcolando prima il suo valore unlevered e aggiungendo poi il valore dello scudo fiscale degli interessi e sottraendo i costi di altre imperfezioni del mercato. WL = VAM = Wu + VA(scudo fiscale debito) - VA(costi dissesto/agenzia etc) Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 36 18 VAM: sequenze 1) calcolare il valore dei flussi di cassa usando il costo del capitale unlevered del progetto come se fosse finanziato senza ricorrere al debito. 2) Costo del capitale unlevered Il costo del capitale di un’impresa in assenza di indebitamento: per un’impresa che mantiene un rapporto di indebitamento obiettivo, può essere stimato come il costo medio ponderato del capitale calcolato senza tenere conto delle imposte (WACC prima delle imposte). rU = E D rE + rD = WACC prima delle imposte E + D E + D – Questa equazione vale anche in presenza di imposte per le imprese che modificano il debito per mantenere un rapporto di indebitamento obiettivo. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo37 VAM: sequenze 3. Si calcola il valore attuale dello scudo fiscale degli interessi. a. Si calcola lo scudo fiscale atteso degli interessi. b. Si attualizza lo scudo fiscale degli interessi. 4. Si aggiunge al valore unlevered il valore attuale dello scudo fiscale degli interessi per determinare il valore dell’investimento in presenza di indebitamento. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 38 19 Utilizzo VAM: esempio FCU W=valore capacità debito OF calcolati su D(t-1) scudo fiscale ra =wacc ante imp VA scudo fiscale Wu WL=VAM=Wu+SF VAMn - 60,00 122,91 61,45 7,75% 3,01 119,90 122,91 62,91 1 36,00 95,08 47,54 3,38 1,35 7,75% 2 36,00 65,41 32,70 2,61 1,05 7,75% 3 36,00 33,76 16,88 1,80 0,72 7,75% 4 36,00 0,93 0,37 7,75% Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 39 Vantaggi del VAM – Può essere più semplice da applicare rispetto al WACC quando l’impresa non mantiene costante il rapporto debito/mezzi propri. – Considera esplicitamente le imperfezioni del mercato e quindi permette ai manager di misurare il loro contributo al valore del progetto. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 40 20 Utilizzo del metodo del flusso di cassa per gli azionisti • Flusso di cassa per gli azionisti (FTE, Flow To Equity) – Un metodo di valutazione che calcola i flussi di cassa che spettano agli azionisti al netto di tutti i pagamenti effettuati e ricevuti dai detentori del capitale di debito. – I flussi di cassa degli azionisti sono poi attualizzati usando il costo del capitale proprio. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 41 Metodo FCE:esempio FCU OF scudo fiscale Rimb/acc debito FCE re VA FCE VAN FCE - 60,00 - 61,45 1,45 10,00% 61,45 62,91 36,00 3,38 1,35 13,91 20,06 36,00 2,61 1,05 14,84 19,59 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 36,00 1,80 0,72 15,83 19,10 36,00 0,93 0,37 16,88 18,57 42 21 Vantaggi/svantaggi del metodo FTE • Il metodo FTE offre alcuni vantaggi. – Può essere più semplice da usare quando si calcola il valore del capitale proprio per l’intera impresa, se la struttura del capitale aziendale è complessa e non si conoscono i valori di mercato delle altre componenti del capitale. – Può essere considerato più trasparente per discutere i benefici di un progetto per gli azionisti enfatizzando l’impatto del progetto sul capitale proprio. • Il metodo FTE ha uno svantaggio. – Prima di poter prendere le decisioni di capital budgeting occorre calcolare la capacità di debito del progetto per determinare gli interessi e la variazione del debito nei diversi anni. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 43 Il costo del capitale del singolo progetto di investimento • Nella realtà, uno specifico progetto di investimento potrebbe avere un rischio di mercato diverso dal progetto medio dell’impresa. • In più, i diversi progetti possono anche variare in termini di grado di indebitamento che sono in grado di sostenere. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 44 22 Stima del costo del capitale unlevered • Supponiamo che la spa Pippo introduca un investimento nuovo in produzioni di alluminio con rischio di mercato diverso rispetto all’impresa • Come stimare il costo del capitale associato alla nuova divisione? • Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 45 Stima del costo del capitale unlevered • Supponiamo che due aziende siano confrontabili con la divisione alluminio e che abbiano le seguenti caratteristiche: Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 46 23 Stima del costo del capitale unlevered (continua) • Ipotizzando che entrambe le imprese mantengano costante il loro rapporto di indebitamento obiettivo, possiamo stimare il costo del capitale in assenza di indebitamento per ogni concorrente usando il loro WACC ante imposte. Azienda comparabile 1: ra= 12%*60% + 6% *40% = 9,6% Azienda comparabile 2: ra = 10,7%* 75% + 5,5%*25% = 9,4% Facciamo una media = 9,5% Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 47 Rapporto di indebitamento del progetto e costo del capitale proprio • Il costo del capitale proprio di un progetto può essere diverso da quello dell’impresa se il progetto usa un rapporto di indebitamento obiettivo diverso da quello dell’impresa. Il costo del capitale proprio del progetto si può calcolare come: re = ra + (ra − rd ) * D E Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 48 24 Rapporto di indebitamento del progetto e costo del capitale proprio (continua) • Ora supponiamo che L’azienda Pippo voglia mantenere lo stesso peso del debito e del capitale proprio nel finanziare l’espansione nel settore dell’alluminio e che il costo del capitale preso a prestito sia stimato al 6%. • Si ricorda che il costo del capitale unlevered era pari al 9,5%, il costo del capitale proprio della divisione alluminio è stimato in: rE = 9,5% + 0,50 (9,5% − 6%) = 13,0% 0,50 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 49 Rapporto di indebitamento del progetto e costo del capitale proprio (continua) • La stima del WACC della divisione alluminio è quindi: rWACC = 0,50 × 13,0% + 0,50 × 6,0% × (1 − 0,40) = 8,3% • Un metodo alternativo per calcolare il WACC della divisione è: rwacc = rU − dτ c rD rwacc = 9,5% − 0,50 × 0,40 × 6% = 8,3% Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 50 25 Il VAM con diverse politiche di indebitamento Finora si è ipotizzato che l’impresa volesse mantenere un rapporto debito/mezzi propri costante. Il debito, in tal caso, è ribilanciato continuamente e possiamo utilizzare tutto il formulario sottostante al modello di Harris-Pringle É, tuttavia, possibile che l’impresa usi politiche di indebitamento alternative: – Per esempio l’impresa potrebbe usare un livello di debito predeterminato che viene poi rimborsato secondo un piano di ammortamento predefinito. In tal modo, il debito è noto, ma il rapporto D/W non è più costante. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 51 Livelli di debito predeterminati • Con questa politica di indebitamento invece di determinare il debito secondo un obiettivo di rapporto debito/mezzi propri un’impresa può definire un piano di debito per importi fissati a determinate scadenze. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 52 26 Livelli di debito predeterminati (continua) • Riconsideriamo il progetto Olivio dell’impresa Pippo. Supponiamo che la Spa PIPPO pianifichi di contrarre un debito di 30,62 milioni e di ridurlo secondo un piano fissato: 0 30,62 debito in essere rimborsi - 1 20,00 10,62 - 2 10,00 10,00 - 3 10,00 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 53 Livelli di debito predeterminati (continua) • Quando i livelli assoluti del debito sono prefissati, si può scontare lo scudo fiscale degli interessi al costo del capitale di debito pari al 5,5% – Nel caso del progetto Olivio Dpredeterminato FCU Dpredeterminato OF scudo fiscale Ts VA scudo - 60,00 30,62 1,22 1 36,00 20 1,68 0,67 0,61 2 36,00 10 1,10 0,44 0,21 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 3 36,00 4 36,00 0,55 0,22 - - 54 27 Livelli di debito predeterminati (continua) • Ricordando che ra=7,75% il valore levered del progetto Olivio è: D predeterminato FCU D predeterminato OF scudo fiscale Ts VA scudo Wu VAM - 60,00 30,62 1,22 119,90 121,12 1 36,00 20 1,68 0,67 0,61 93,20 93,81 2 36,00 10 1,10 0,44 0,21 64,42 64,63 3 36,00 4 36,00 0,55 0,22 33,41 33,41 - Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 55 Livelli di debito permanente (modello di MM) • Quando un’impresa ha un certo ammontare di debito permanente che mantiene nel tempo, il valore levered del progetto diventa: – Valore levered con debito permanente WL = WU + tc * D – AVVERTENZA!!!!!!!!!!!!!! – Quando il livello di debito è predeterminato, l’impresa non ha un rapporto di indebitamento obiettivo d, quindi le precedenti equazioni che usano un rapporto di indebitamento obiettivo non sono valide. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 56 28 Policy 2: Valutazione di un’impresa indebitata: un quadro generale Wu ra βa D rd βd WTS rts βts E res βe Wl Flussi di cassa attivo = flussi di cassa passivo Rendimento attivo = costo passivo Wu * ra + WTS * rts = D * rd + E * re Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 57 Policy 2= Debito costante e perpetuo (Modigliani Miller) Ipotesi= a) D perpetuo e costante b) flussi perpetui, quindi: WTS = tc*D e rfs=rd Wu * ra + tc * D * rd = D * rd + E * re Da cui: ra = re * E D + rd * (1 − tc ) con Wu = E + D(1 - tc) Wu Wu Dato ra calcolo re re = ra + (ra − rd )(1 − tc ) D E Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 58 29 Policy 2= Debito costante e perpetuo (Modigliani Miller) Relazione tra ra e wacc wacc = ra (1 − tc * D ) Wl Relazione tra beta = beta WTS = beta debito βa * β El E D Wu WTS + β TS * = βe * + βd * Wl Wl Wl Wl = β A + (β A − β D )(1 − tc )D E Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 59 Punto di vista dei beta: un modello β El = β A + (β A − β D )(1 − tc ) D E Rischio finanziario Rischio operativo Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 60 30 Punto di vista dei beta: alcune formule valide per MM β El = β A + (β A − β D )(1 − tc ) o in altra forma : β A = D E D (1 − tc ) E D 1 + (1 − tc ) * E B EL + β D * → β A = β Eu = 1. se β D = 0 da cui : β A = β EL β El 1 + (1 − tc ) D E → β A < β El D 1 + (1 − tc ) E Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- Azienda plus (A) 61 Esercitazione 3 Azienda Per (B) D=900 D=313 Per ipotesi siano: FCU = 360; rd=10%; ra=15%; tc=40% a) Qual è il rendimento per l’azionista di A e B? b) Qual è il Wacc di A e B? c) Qual è il valore di A e B? Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 62 31 Soluzione…. caso plus caso per 40,00% 40,00% 15,00% 15,00% 360 360 0,1 0,1 900 313 tc ra FCU rd D costante WU = FCU*(1-tc)/ra VA scudo fiscale tc*D WL = Wu +tc*D noto WL D/E D/W re wacc 1.440 360 1.800 100,00% 50,00% 18,00% 12,00% WL = FCU*(1-tc)/wacc 1.800 1.440 125 1.565 25,00% 20,00% 15,75% 13,80% 1.565 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 63 Confronto fra i tre metodi • Generalmente il WACC è il metodo più semplice da utilizzare quando l’impresa mantiene fisso il rapporto debito/mezzi propri per tutta la durata dell’investimento. • Nel caso di politiche di debito alternative, il VAM è solitamente il metodo più adatto. • L’FTE è usato in genere solo in casi complessi in cui i valori della struttura del capitale aziendale o dello scudo fiscale degli interessi sono difficili da determinare. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 64 32 Temi avanzati di capital budgeting • Debito modificato periodicamente – Nel “mondo reale” la maggior parte delle imprese lascia che il rapporto debito/mezzi propri si allontani dall’obiettivo e periodicamente modifica l’ammontare del debito per riallinearsi al target. –Supponiamo che l’impresa modifichi il suo debito ogni s periodi, come mostrato nella slide seguente. Gli scudi fiscali degli interessi fino alla data s sono predeterminati e devono essere scontati al tasso rD. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 65 Attualizzazione dello scudo fiscale con adeguamento periodico del debito Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 66 33 Temi avanzati di capital budgeting (continua) • Debito modificato periodicamente – Gli scudi fiscali degli interessi per i periodi successivi alla data s dipendono dalle variazioni che l’impresa apporterà al suo debito e sono quindi rischiosi. • Se l’azienda modificherà il debito secondo un rapporto debito/mezzi propri,allora i futuri scudi fiscali degli interessi saranno scontati a un tasso rD per i periodi per i quali sono noti e a un tasso rU per tutti gli altri periodi, quando sono ancora rischiosi. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 67 Temi avanzati di capital budgeting (continua) • Debito modificato periodicamente – Un importante caso particolare si ha quando il debito è modificato annualmente VA(tc * OFt ) = tc * OFt (1 + rd ) * (1 + ra )t −1 (1 + ra ) D wacc = ra − * tc * rd * (1 + rd ) WL = (1 + ra ) (1 + ra )t (1 + rd ) tc * OFt Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- * 68 34 Rapporto di indebitamento e costo del capitale • Quando il debito è fissato in ammontare secondo un piano predefinito, gli scudi fiscali degli interessi del debito sono conosciuti e relativamente sicuri. – Questi flussi di cassa sicuri ridurranno l’effetto del rapporto di indebitamento sul rischio del capitale proprio dell’impresa. – Per tenere conto di questo effetto, quando si valuta un’azienda indebitata occorre dedurre dal debito il valore di questi scudi fiscali “sicuri” •Quandi se Ts è il valore attuale degli scudi fiscali degli interessi del debito, il rischio del capitale proprio di un’azienda dipenderà dal suo debito al netto degli scudi fiscali: D s = D − Ts Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 69 Rapporto di indebitamentocosto del capitale: generalizzazione • Il costo del capitale proprio ora si può calcolare come: – Rapporto di indebitamento e costo del capitale con un piano di debito predeterminato Ds E rd re + ra = s s E+D E+D da cui Ds re = ra + (ra − rd ) E Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 70 35 Rapporto di indebitamentocosto del capitale: generalizzazione • Il WACC si può calcolare come: – WACC del progetto con piano del debito predeterminato wacc= ra − d *tc*[rd + φ(ra − rd)] • dove d è il rapporto debito/valore e Φ = Ts ⁄ (tc*D) è una misura della permanenza del livello di debito. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 71 Casi particolari wacc= ra − d *tc*[rd +φ(ra − rd)] 1. Debito modificato nel continuo= Harris-pringle ---- Ts=0; Ds=D; Φ=0 2. Debito modificato a cadenza annuale: Miles-Ezzell rd rd tc * rd * D Ts = ; D s = D1 − tc ; φ = 1 + rd 1 + rd 1 + rd 3. Debito costante all’infinito : MM ---- Ts=tc*D; Ds=D*(1-tc); Φ=1 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 72 36 WACC o FTE quando varia il rapporto di indebitamento Quando varia il rapporto di indebitamento il metodo VAM appare il migliore. In effetti il WACC e l’FTE sono difficili da usare quando un’impresa non mantiene un rapporto debito/mezzi propri costante, perché quando cambia l’incidenza del debito, il costo del capitale proprio del progetto e il WACC non rimangono costanti nel tempo. Tuttavia, è comunque possibile utilizzare i due metodi con alcune modifiche. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 73 Esempio D predeterminato FCU D predeterminato OF scudo fiscale Ts VA scudo Wu VAM E =WL-D D effettivo = D-Ts re wacc ra calcolato WL - 60,00 30,62 1,22 119,90 121,12 90,50 29,40 8,48% 7,17% 7,75% 121,12 1 36,00 20 1,68 0,67 0,61 93,20 93,81 73,81 19,39 8,34% 7,27% 7,75% 93,81 2 36,00 10 1,10 0,44 0,21 64,42 64,63 54,63 9,79 8,15% 7,40% 7,75% 64,63 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 3 36,00 4 36,00 0,55 0,22 33,41 33,41 33,41 7,75% 7,75% 7,75% 33,41 - 74 37 WACC o FTE quando varia il rapporto di indebitamento (continua) • Per esempio, all’inizio del progetto il WACC si calcola come: E D + rd (1 − tc) * E+D E+D 90,50 30,62 wacc1 = 8,48% * + 5,5% * (1 − 40%) * 121,12 121,12 73,81 20 wacc 2 = 8,34% * + 5,5% * (1 − 40%) * 93,81 93,81 wacc = re * Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 75 WACC o FTE quando varia il rapporto di indebitamento (continua) • Il valore levered ogni anno si calcola come: FCU t +1 + WLt +1 WLt = 1 + wacct Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 76 38 Esercitazione 4 Fiordo spa vuole effettuare un investimento di 100 finanziato interamente da debito. Il costo del capitale di debito è del 5%; l’aliquota fiscale è del 40%; il costo del capitale unlevered è del 12%. FCU debito rimborso debito rd tc ra 0 -100 100 1 80 60 -40 5% 40% 12% 5% 40% 12% 2 30 30 -30 5% 40% 12% 3 30 0 -30 5% 40% 12% Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 77 Esercitazione 4 Con il metodo VAM calcolare il valore levered del progetto di investimento FCU OF scudo fiscale D WU WTS WL -100 116,70 3,51 120,21 80 -5 2 50,70 1,69 52,39 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 30 -3 1,2 26,79 0,57 27,36 30 -1,5 0,6 - 78 39 Esercitazione 4 Calcolare l’wacc e il Wl utilizzando l’wacc Ts Tc*D Ts/tc*D D/WL wacc WL 0 1 2 3,51 1,69 0,57 40 24 12 8,78% 7,03% 4,76% 83,19% 114,53% 109,66% 10,13% 9,48% 9,66% 120,21 52,39 27,36 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 3 0 0 79 Esercitazione 4 Calcolare il costo del capitale proprio re ed il valore del capitale proprio FCU WL D E D effettivo re wacc D/WL FCU OF scudo fiscale D rimborso D FCE E -100 80 30 120,21 52,39 27,36 100 60 30 20,21 7,61 2,64 96,49 58,31 29,43 45,42% -41,63% -65,95% 10,13% 9,48% 9,66% 83,19% 114,53% 109,66% -100 0 0 20,21 - 80 -5 2 -40 37 7,61 - 30 -3 1,2 -30 -1,8 2,64 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 30 0 30 -1,5 0,6 -30 -0,9 80 40 Esercitazione 5 Fiordo spa vuole effettuare un investimento di 200 finanziato per 90 da debito. Il costo del capitale di debito è del 5%; l’aliquota fiscale è del 40%; il costo del capitale unlevered è del 10%. 0 -200 90 FCU debito rimborso debito rd tc ra 1 110 60 -30 5% 40% 10% 5% 40% 10% 2 80 30 -30 5% 40% 10% Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 3 50 0 -30 5% 40% 10% 81 Esercitazione 5 Determinare: a) Il valore levered del progetto con il metodo VAM b) Il wacc e il WL utilizzando l’wacc c) Il costo del capitale proprio ed il valore di E punto a) FCU OF scudo fiscale D WU WTS WL -200 203,68 3,32 207,00 110 -4,5 1,8 114,05 1,69 115,74 80 -3 1,2 45,45 0,57 46,03 0 3,32 36 9,23% 43,48% 9,05% 207,00 1 1,69 24 7,03% 51,84% 8,89% 115,74 2 0,57 12 4,76% 65,18% 8,63% 46,03 50 -1,5 0,6 - punto b) Ts Tc*D Ts/tc*D D/WL wacc WL Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 3 0 0 82 41 Esercitazione 5 punto b) FCU WL D E D effettivo re wacc D/WL FCU OF scudo fiscale D rimborso D FCE E -200 207,00 90 117,00 86,68 13,70% 9,05% 43,48% -200 0 0 117,00 110 115,74 60 55,74 58,31 15,23% 8,89% 51,84% 110 -4,5 1,8 -30 77,3 55,74 80 46,03 30 16,03 29,43 19,18% 8,63% 65,18% 80 -3 1,2 -30 48,2 16,03 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 50 0 50 -1,5 0,6 -30 19,1 83 Esercitazione n. 6 • La bingo srl sta realizzando un investimento che presenta un costo unlevered del 9%; l’aliquota fiscale è del 40% e il costo del debito è del 5%. a)Ipotizzando che la Bingo mantenga costante il rapporto D/E al 50%, calcolare l’wacc dell’investimento Utilizzo il modello Harris-Pringle: wacc = ra − rd * tc * D = 9% - 5% * 0,4 * 0,5/1,5 = 8,33% Wl Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 84 42 Esercitazione n. 6 b) Ipotizzando che la Bingo modifichi il proprio livello di debito una volta l’anno per mantenere costante il rapporto D/E al 50%, calcolare l’wacc dell’investimento Utilizzo il modello Miles-Ezzell: D 1 + rd * = Wl 1 + ra 1,09 9% - 5% * 0,4 * 0,5/1,5 * = 8,31% 1,05 wacc = ra − rd * tc * Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 85 Esercitazione n. 6 c) Ipotizzando che l’investimento generi un flusso di 10 all’anno che decresce al tasso annuo del 2%, calcolare il valore del progetto nell’ipotesi a) e b): 10 10 = = 96 , 78 wacc + g 8,33 % + 2 % 10 10 = = 97 , 01 b )WL = wacc + g 8,31 + 2 % a )WL = Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 86 43 Esercitazione 7 impresa Amor spa n. azioni circolazione 10 FCU anno 1 15 tasso crescita successiva 4,00% beta levered impresa concorrente gamma impresa concorre beta lev beta debito D/E D/E di Amor 0,3 beta debito Amor 0 aliquota fiscale 40,0% tasso risk free 5,00% rendimenti mercato 11,00% a) stimare il costo dell'equity b) stimare il prezzo dell'azione 1,5 0,3 1 a) costo capitale proprio uso la SML; mi serve però il Beta levered calcolo ilo beta unlevered (modello di Harris beta unl gamma=be*E/W+bd*D/W beta levered Amor ba+(ba-bde)*D/E re oppure dato Ba calcolo ra con la SML dato ra calcolo re =ra+(ra-rd)*D/E b) prezzo azione uso il metodo wacc per calcolare il WL wacc WL=FCU/wacc-g dato WL calcolo E prezzo azione Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- Pringle) 0,90 1,17 12,02% 10,40% 12,02% 9,94% 252,59 194,30 19,43 87 Esercitazione 8 impresa giro spa n. azioni circolazione 25 FCU anno 1 50 tasso crescita successiva 5,00% beta levered impresa concorrente gamma impresa concorre beta lev beta debito D/E D/E di Amor 0,6 beta debito Amor 0 aliquota fiscale 40,0% tasso risk free 5,00% rendimenti mercato 13,00% a) stimare il costo dell'equity b) stimare il prezzo dell'azione a) costo capitale proprio uso la SML; mi serve però il Beta levered calcolo ilo beta unlevered (modello di Harris beta unl gamma=be*E/W+bd*D/W beta levered Amor ba+(ba-bde)*D/E 1,6 re 0,25 oppure 1,5 dato Ba calcolo ra con la SML dato ra calcolo re =ra+(ra-rd)*D/E b) prezzo azione uso il metodo wacc per calcolare il WL wacc WL=FCU/wacc-g dato WL calcolo E prezzo azione Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- Pringle) 0,79 1,264 15,11% 11,32% 15,11% 10,57% 897,67 561,04 22,44 88 44 Esercitazione 9 Pinco spa non ha debiti il suo D/E 0 beta unlevered 1,5 FCU 25 si vuole modificare la struttura finanziaria D/E voluto e costante 30,0% rd atteso con quella struttura 6,5% aliquota fioscale 35,00% tasso risk free 5,0% rendimento mercato 11,0% ∆mkt = a) completare D/E prima variazione struttura fin dopo la variazione struttura fin SML ra rd 0 30,0% (14% − 13,475% )*178,57 = 6,96 6,5% b) calcolare WL e il vantaggio fiscale WL prima variazione FCU/wacc WL dopo la variazione strutt finanz WTS =valore scudo fiscale WL -WL 13,475% ra+(ra-rd)*D/E2 modi re wacc 14,0% 14,0% 14,0% 14,0% 16,25% 13,48% 178,57 185,53 6,96 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 89 Esercitazione 10 Dupacspa presenta la seguente SF il suo D/E 0 beta unlevered 1,2 FCU 20 si vuole modificare la struttura finanziaria (diverse opzio D/E voluto e costante 30,0% 1,50 rd atteso con quella struttura 6,0% 10,0% aliquota fioscale 35,00% 35,0% tasso risk free 5,0% rendimento mercato 11,0% a) completare D/E prima variazione struttura fin Prima opzione struttura fin Seconda opzione strutt finanz 0 30,0% 150,0% b) calcolare WL e il vantaggio fiscale WU FCU/wacc WL prima opzione SF WTS =valore scudo fiscale WL -WL WL seconda opzione SF WTS =valore scudo fiscale SML ra rd 6,0% 10,0% ra+(ra-rd)*D/E2 modi re wacc 12,2% 12,2% 12,2% 12,2% 14,06% 11,72% 12,2% 15,50% 10,10% 163,93 170,72 6,78 198,02 34,09 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 6,78 34,09 90 45 Costi del dissesto finanziario • Lo scudo fiscale rappresenta un incentivo ad indebitarsi. • Il debito eccessivo accentua il rischio ed aumenta la pressione dovuta al pagamento di capitale e di interessi. • Se l’impresa non riesce a fronteggiare gli impegni assunti la conseguenza estrema potrebbe essere il fallimento • Il fallimento ed in particolare i costi del dissesto tendono a controbilanciare i vantaggi del debito • In presenza di fallimento il valore dell’impresa fallita viene ridotto da tutti i pagamenti che devono essere effettuati per la procedura di fallimento. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 91 Costi del dissesto finanziario • Costi diretti (costi legali, costi di perizie, costi amministrativi e contabili)(1,5-4,2%) • Costi indiretti (10-20%) 1. 2. 3. 4. Pregiudicata capacità di proseguire l’attività Condizioni di finanziamento più onerose perdita di credibilità nei confronti dei clienti e dei fornitori Necessità di liquidare gli investimenti fissi per fronteggiare i fabbisogni finanziari correnti 5. Volumi di ricavi che si riduce; 6. Canale di finanziamento commerciale che tende a prosciugarsi; 7. Management e lavoratori qualificati che preferiscono migrare verso altre aziende Implicazioni Imprese con utili e flussi di cassa volatili …meno debito Imprese con matching tra flussi di cassa operativi e flussi di cassa connessi al servizio del debito… sono avvantaggiate. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 92 46 Stima dei costi di fallimento Da un punto di vista teorico, tale stima richiede: 1. La stima della probabilità di insolvenza (PD) associata ad un aumento del debito; 2. La stima del valore attuale dei costi diretti ed indiretti di fallimento Esempio: PD = 3% costi diretti/indiretti = 1000 Stima costo fallimento = 3%*1000= 30 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 93 Esercitazione 11 La spa Gamma ha un futuro incerto. Introduce un prodotto innovativo che è migliore del precedente. Non si sa, tuttavia, se incontrerà il favore del pubblico. Si stima che alla fine dell'anno 1: HP 1 HP 2 valore impresa 150 80 probabilità 50,0% 50,0% Determinare: a) il valore dell'impresa se finanziata interamente da E b) il valore dell'impresa nel caso in cui vi sia un debito di 100 con scadenza nell'anno 1. tasso 5,0% costi disses 20 unlevered successo insucc D E W 150 150 suc 80 80 W unlevere (150*0,5+80*0,5)/1,05 W levered Debito Equity costi disse (150*0,5+60*0,5)/1,05 (100*0,5+60*0,5)/1,05 (109,52-100) (0*0,5+20*0,5)/1,05 levered insuc 100 50 150 60 0 60 109,52 100 76,19 23,81 9,52 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 94 47 Esercitazione 12 La spa Gamma ha un futuro incerto. Introduce un prodotto innovativo che è migliore del precedente. Non si sa, tuttavia, se incontrerà il favore del pubblico. Si stima che alla fine dell'anno 1: HP 1 HP 2 valore impresa 200 90 probabilità 50,0% 50,0% Determinare: a) il valore dell'impresa se finanziata interamente da E b) il valore dell'impresa nel caso in cui vi sia un debito di 140 con scadenza nell'anno 1. tasso 5,0% costi disses 40 unlevered successo insucc D E W 200 200 suc 90 90 levered insuc 140 60 200 50 0 50 W unlevere (150*0,5+80*0,5)/1,05 138,10 W levered Debito Equity costi disse (150*0,5+60*0,5)/1,05 (100*0,5+60*0,5)/1,05 119,0476 90,48 28,57 19,05 (109,52-100) (0*0,5+20*0,5)/1,05 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 95 Esercitazione n. 13 La spa Dutex sta lanciando un nuovo prodotto. Il valore della spa è legato al successo di tale lancio. In effetti ssi stima che la società possa assumere fra 1 anno i seguenti valori, tutti equiprobabili: 150; 135; 95; 80. Si ipotizzi un tasso di sconto del 5%. In caso di insolvenza il costo del dissesto è stimato pari al 25% del valore delle attività. 1) Quale sarà il valore di Dutex nell’ipotesi la società sia finanziata solo con Equity? Valore del capitale proprio Probabilità Azioni in circolazione (in milioni) Valore iniziale del capitale proprio in ipotesi di assenza di debito Scenario 1 Scenario 2 Scenario 3 Scenario 4 150,00 135,00 95,00 80,00 25,00% 25,00% 25,00% 25,00% 10,00 109,52 (150+135+95+80)/1,05 *0,25 = 109,52 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 96 48 Esercitazione n. 13: continua 2) nell’ipotesi esista un debito di 100 da rimborsare alla fine dell’anno Quale sarà il valore iniziale del debito e qual’e il tasso di rendimento del debito Valore del capitale proprio Valore del debito senza costi dissesto Valore del debito al netto costi fall Valore complessivo Probabilità Costi di fallimento Tasso privo di rischio Valore iniziale del debito Scenario 1 Scenario 2 Scenario 3 Scenario 4 50,00 35,00 0,00 0,00 100,00 100,00 95,00 80,00 100,00 100,00 71,25 60,00 150,00 135,00 71,25 60,00 25,00% 25,00% 25,00% 25,00% 0,00 0,00 23,75 20,00 5,00% 78,87 Rendimento alla scadenza (YTM) 26,79% Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 97 Esercitazione n. 13: continua 3) Qual è il valore iniziale dell’equity e quanto vale complessivamente la spa? 0 Scenario 1 Scenario 2 Scenario 3 Scenario 4 50 35 0 0 0,25 0,25 0,25 0,25 5,00% 0 0 0 20,24 0 0 0 Valore del capitale proprio Probabilità tasso di sconto Valore iniziale del debito Valore iniziale del capitale proprio Valore complessivo in presenza di debito Costi di fallimento Probabilità valore attuale costi fallimento al tasso 5% 20,24 99,11 0 0,25 0 0,25 23,75 0,25 D+E 20 0,25 10,42 109,52-10,42= 99,11 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 98 49 Esercitazione n. 14 La spa Dutex sta lanciando un nuovo prodotto. Il valore della spa è legato al successo di tale lancio. In effetti ssi stima che la società possa assumere fra 1 anno i valori specificati. Si ipotizzi un tasso di sconto del 10%. In caso di insolvenza il costo del dissesto è stimato pari al 25% del valore delle attività. 1) Quale sarà il valore di Dutex nell’ipotesi la società sia finanziata solo con Equity? 2) nell’ipotesi esista un debito di 100 da rimborsare alla fine dell’anno Quale sarà il valore iniziale del debito e qual’e il tasso di rendimento del debito 3) Qual è il valore iniziale dell’equity e quanto vale complessivamente la spa? Scenario 1 Scenario 2 Scenario 3 Scenario 4 500,00 400,00 250,00 120,00 25,00% 25,00% 15,00% 35,00% Valore impresa Probabilità Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 99 Esercitazione n. 14: soluzione Valore impresa Probabilità Azioni in circolazione (in milioni) Valore iniziale del capitale proprio in ipotesi di assenza di debito valore finale debito Valore del capitale proprio Valore del debito senza costi dissesto Valore del debito al netto costi fall Valore complessivo Probabilità Costi di fallimento Tasso privo di rischio Valore iniziale del debito Rendimento alla scadenza (YTM) Rendimento atteso Valore iniziale del capitale proprio Valore complessivo in presenza di debito Scenario 1 Scenario 2 Scenario 3 Scenario 4 500,00 400,00 250,00 120,00 25,00% 25,00% 15,00% 35,00% 10,00 276,82 Scenario 1 Scenario 2 Scenario 3 Scenario 4 350 150,00 50,00 0,00 0,00 350,00 350,00 250,00 120,00 350,00 350,00 187,50 90,00 500,00 400,00 187,50 90,00 25,00% 25,00% 15,00% 35,00% 0,00 0,00 62,50 30,00 10,00% 213,30 64,09% 10,00% 45,45 258,75 Valore attuale dei costi di fallimento attesi 18,07 Prof. Piatti - Università degli studi di BergamoValore complessivo (inclusi i costi di fallimento) 276,82 100 50 Esercitazione n. 15 La spa Alfa interamente finanziata da E vuole realizzare un investimento del costo di 60 finanziato da E. Il costo del capitale unlevered è pari a 10,00% e i flussi di cassa del progetto sono stimati pari a 10 L'aliquota fiscale è del 40% a) qual è il VA dell'investimento b) qual è il VAN c) ipotizzando di finanziare il progetto con debito perpetuo al tasso determinare il VAM d) calcolare il VAM netto e) i costi di dissesto riducono il flusso di cassa a 8 quale sarà il VAMn a) VA investimento Fc/ra b) VAN I = VA -I c) VAM=Fc/ra+tc*D d) VAMn= VAM -I e) VAN 5,0% 100 40 124 64 44 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 101 Esercitazione n. 16 La spa Alfa interamente finanziata da E vuole realizzare un investimento del costo di 80 finanziato da E. Il costo del capitale unlevered è pari a 12,00% e i flussi di cassa del progetto sono stimati pari a 12 L'aliquota fiscale è del 40% a) qual è il VA dell'investimento b) qual è il VAN c) ipotizzando di finanziare il progetto con debito perpetuo al tasso determinare il VAM d) calcolare il VAM netto e) i costi di dissesto riducono il flusso di cassa a 10 quale sarà il VAMn a) VA investimento Fc/ra b) VAN I = VA -I c) VAM=Fc/ra+tc*D d) VAMn= VAM -I e) VAN 5,0% 100 20 132 52 35,33333 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 102 51 Relazione rating e PD annua r a tin g S & P A A A A A A A B B B B B B B B B C A A A + A A + B B B B B B + B + B B + - C C P D a n n u a 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 2 7 9 2 0 ,0 ,0 ,0 ,0 ,0 ,0 ,0 ,1 ,2 ,3 ,6 ,7 ,1 ,4 ,9 ,8 ,3 0 0 0 0 3 4 7 9 0 0 2 8 9 2 3 4 9 % % % % % % % % % % % % % % % % % Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 103 Esemplificazione 17 La rosso-celeste spa è un’impresa senza debito il cui valore di mercato è stimato in 12.000. L’aliquota fiscale è il 40% ed il rendimento atteso sugli asset dell’impresa è stimato pari al 15%. Si sta decidendo di ricorrere all’indebitamento (il debito verrebbe utilizzato per riacquistare azioni proprie e la dimensione dell’impresa rimarrebbe invariata). Il costo del debito è pari al 12%. Il valore attuale dei costi di fallimento sarebbero pari a 8000 con probabilità di fallimento variabile in funzione dell’indebitamento. Sia: Pd=8% per debiti pari a 5000, Pd = 30% per debiti di 8000 a) Determinare ra e wacc dell’impresa unlevered; b) Determinare il valore dell’impresa nell’ipotesi dei due debiti Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 104 52 soluzione debito Wu 0 5000 8000 tc*D 12000 12000 12001 costo fall 0 2000 3200 WL 0 640 2400 12000 13360 12801 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 105 Esercitazione n. 18 DGH spa è priva di debito e vale 100 con n. azioni in circolazione 40 Essa vuole modificare la sua struttura finanziaria emettendo un importo fisso di debito e riacquistare azioni L'emissione di D costa una commis su D 5,0% Si stimano inoltre i seguenti costi di dissesto debito 0 10 valore attuale costi dissesto 0 -0,3 aliquota fiscale 35,0% a) qual è il livello ottimale del debito b) qual è il prezzo delle azioni a) debito scudo fiscale costi emissione netti costi dissesto VANF b) prezzo WL = WU +VANF prezzo azioni 0 0 0 0 0 10 3,5 -0,325 -0,3 2,875 20 -1,8 30 -4,3 20 7 -0,65 -1,8 4,55 30 10,5 -0,975 -4,3 5,225 40 -7,5 50 -11,3 40 14 -1,3 -7,5 5,2 50 17,5 -1,625 -11,3 4,575 105,225 2,63 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 106 53 Esercitazione n. 19 La Falchirama Spa, società quotata, sta valutando se ha o meno capacità di indebitamento inutilizzata. Il valore di mercato della società è presentato in tabella. Il debito attuale ha un rating pari a BBB con un costo del debito del 5%. A quel rating la PD è stimata pari al 9,5% ed i costi di dissesto sono stimabili nel 40% del valore dell’impresa. Vi si chiede di determinare, usando il criterio del VAM, il valore dell’impresa priva di debito ed il valore dell’impresa con strutture finanziarie diverse come da ipotesi in tabella. (una volta raggiunto il rapporto il debito è mantenuto costante Situazione a val mkt attivo fisso attivo corr Cap investito debito equity tot a a pareg 1.400 900 2.300 500 1.800 2.300 D/(D+E) 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% rating BBB rd 5,00% risk free 2,50% aliquota imposta 30,00% Probabil fallimento 9,50% costi dissesto 40% Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- PD nuova 15,00% 25,00% 40,00% 60,00% 80,00% 107 Esercitazione n. 19 … soluzione situazione a valore di mkt debito 500 equity 1.800 tot a a pareg 2.300 D/E mkt 27,78% D/(D+E) mkt 21,74% Wunlevered con il VAM W levered 2.300 -scudo fisc Debito 150 + costi fal*PD 87,40 W unlevered 2.237 D/(D+E) 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% PD nuova Wlevered 15,00% 2.307 25,00% 2.283 40,00% 2.215 60,00% 2.111 80,00% 2.016 D * Wl − pd * cfall * Wl Wl Wu Wl = D 1 − tc * + pd * cfall Wl Wl = Wu + tc * Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 108 54 Alcuni dati empirici per la realtà italiana.. costi diretti composizione del campione periodo Barontini (1997)* 22 aziende in amministrazione controllata e 55 aziende in 4,00% concordato preventivo 1988-1995 Belcredi (1997)* 1,50% 18 aziende 1992-1996 Floreani (1997)* 60 aziende in amministrazione 4,20% straordinaria 1979-1996 Fonte: (a cura di Caprio L.), La gestione delle crisi di impresa in Italia, in Studi e Ricerche del Mediocredito Lombardo, Milano,1997 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 109 • Implicazioni dell’option theory sulla struttura finanziaria • Rinvio Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 110 55 Costi di agenzia • Rappresentano i conflitti di interesse tra azionisti e creditori 1. Incentivo a intraprendere progetti a elevato rischio 2. Incentivo a sotto-investire Modi per superare tali situazione conflittuali: 1. Introdurre clausole di protezione dei creditori (covenants) 2. Ricorrere al debito con garanzie reali o al leasing Costi agenzia totale Costi agenzia debito Costi agenzia Equity D/W ottimale D/W Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 111 Jensen M., Meckling W., Theory of the firm: Manageerial Behavior, Agency cost abd Ownership structure, in Journal od Financial Economics, Ocober 1976. Perdita di flessibilità finanziaria • • La flessibilità finanziaria è un aspetto strategico che contribuisce a creare valore. Una riduzione di tale flessibilità erode il valore aziendale • Il valore della flessibilità, difficile da stimare, è legato a 2 aspetti: 1. Alla disponibilità e alla dimensione dei progetti di investimento 2. Alla possibilità di ricorrere a fonti di finanziamento alternative Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 112 56 Trade-off vantaggi/svantaggi debito Vantaggi del debito Svantaggi del debito Beneficio fiscale: aliquote più alte … costi fallimento: maggiore rischio benefici maggiori operativo … maggiore costo disciplina management: maggiore separazione tra manag e proprietà … costi agenzia: maggiore conflitti di maggiori benefici interesse … maggiore costo perdita flessibilità finanziaria futura: maggire l'incertezza sulle necessità finanziarie future … maggiore costo Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 113 Tratto da: Damodaran (2001), pag. 306. Valore dell’impresa Valore dell’impresa = Valore impresa unlevered + Valore attuale dello scudo fiscale – Valore attuale dei costi di dissesto finanziario, dei costi di agenzia, dei costi di perdita della flessibilità finanziaria Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 114 57 VALORE AZIENDALE Massimo valore dell’impresa Valore di mercato dell’impresa Costi del dissesto VA del beneficio fiscale del debito Valore dell’impresa soggetta all’effetto leva finanziaria Valore dell’impresa non soggetta all’effetto leva finanziaria Rapporto di indebitamento ottimale Debito Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 115 Modello trade-off statico r Il livello di indebitamento ottimale si realizza quando il wacc assume il valore minimo rE WACC Max valore rD D/V* Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- D E 116 58 ASIMMETRIE INFORMATIVE e scelte finanziarie I soggetti interni all’azienda dispongono di maggiori informazioni rispetto all’esterno Le asimmetrie tendono a penalizzare il ricorso al finanziamento esterno in quanto i finanziatori esterni disponendo di informazioni più limitate non credono ai managers. La penalizzazione si può realizzare attraverso: 1. Un costo del capitale maggiore 2. Razionamento del capitale La simmetria penalizza entrambe le tipologie di finanziamento. Essa tuttavia tende ad essere più rilevante per il capitale di rischio Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 117 Teoria dell’ordine di scelta Considerate questi fatti: L’annuncio di un’emissione di azioni riduce il prezzo delle azioni, in quanto gli investitori credono che i manager dell’azienda siano più inclini a emettere azioni quando le stesse sono sovraprezzate. Pertanto, le aziende preferiscono ricorrere al finanziamento interno, il che permette di reperire i fondi senza inviare segnali negativi. Qualora si renda necessario un finanziamento esterno, le imprese cominciano con l’emettere debito, utilizzando le azioni come ultima risorsa. Le aziende più redditizie sfruttano meno il debito: non perché puntino a un rapporto di indebitamento minore, ma perché non hanno necessità di di finanziamento esterni. Tratto da: Brealey R., Myers S., Allen F., Sandri S., “Principi di Finanza aziendale”, McGraw-Hill, 2007 Lucido n. 19 del cap 17 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 118 59 Teoria dell’ordine di scelta Alcune implicazioni: Il ricorso ai capitali interni può essere preferibile al finanziamento esterno. Adattano la distribuzione degli utili alle opportunità di investimento evitando variazioni improvvise dei dividendi; Le imprese + redditizie sono anche quelle meno indebitate perché??????? L’attrattiva dei benefici fiscali non sembra essere la variabile determinante in tale teoria Continua………. Si veda: Brealey R., Myers S., Allen F., Sandri S., “Principi di Finanza aziendale”, McGraw-Hill, 2007, cap 17. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 119 Teoria dell’ordine di scelta Alcune implicazioni: I rapporti di indebitamento variano quando è presente uno squilibrio tra il cash flow interno, al netto dei dividendi, e le opportunità di investimento: imprese con alto RO, ma con opportunità limitate tendono ad avere un rapporto di indeb. Minore; al contrario imprese con alto RO e alte opportunità tendono ad indebitardi di più Si veda: Brealey R., Myers S., Allen F., Sandri S., “Principi di Finanza aziendale”, McGraw-Hill, 2007, cap 17. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 120 60 …alcune conclusioni a) Nel lungo periodo il valore di un’impresa si basa più sulle decisioni di inevstimento operative che sulle politiche finanziarie b) È meglio pertanto avere una elasticità finanziaria per poter disporre velocemente di finanziamenti per supportare buoni investimenti Si veda: Brealey R., Myers S., Allen F., Sandri S., “Principi di Finanza aziendale”, McGraw-Hill, 2007, cap 17. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 121 Struttura finanziaria ottimale: realtà empirica italiana • imprese che possono usufruire di scudi fiscali alternativi al debito hanno meno debito; • Maggiore rischiosità operativa –debito • Le imprese che hanno avuto un’alta redditività in passato presentano – debiti • Il settore di appartenenza influenza il livello di debito • Non esiste tuttavia significatività statistica del fatto che la scelta della struttura finanziaria dipenda da una precisa strategia legata alla gerarchia delle fonti o considerazioni legate all’asimmetria informativa o ai segnali Si veda: Brealey R., Myers S., Allen F., Sandri S., “Principi di Finanza aziendale”, McGraw-Hill, 2007, cap 17. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 122 61 Trade-off debito e ciclo di vita* fase 1 start-up zero per scarsa redditività elevate, il business è asimmetrie informati un'idea molto alti costi dissesto fin. Beneficio fiscale costi agenzia molto alti bisogno di flessibilità molto alto trade-off costi debito> benefici fase 2 espansione fase 3 crescita basso aumenta con gli utili fase 4 maturità alto diminuiscono elevate, scarsa dimunuscono, maggiore trasparenza track record trasparenza molto alti alti declinanti invetimenti difficili da controllare alti declinanti alto con fabbisogni imprevedibili alto basso rilevanti costi debito> benefici debito benefici del non irrilevanti debito benefici *Tratto da: Dallocchio, Salvi, Finanza d’azienda, Egea, 2004. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- fase 5 declino alto ma declinante aumentano, possibile espropriazione bassi bassi basso benefici debito> costi 123 Importanza del settore di appartenenza • Il livello di indebitamento, da un punto di vista empirico, risulta influenzato dalla struttura finanziaria prevalente del settore di appartenenza • In generale: • Maggiore è la volatilità dei flussi di cassa operativi, minore dovrebbe essere la leva finanziaria • Dove prevale stabilità dei flussi è possibile ricorrere di più al debito Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 124 62 Teoria delle opzioni e struttura finanziaria LE OPTION • Contratto a termine mediante il quale, dietro pagamento di un premio, si acquista il diritto (non l’obbligo) di poter acquistare o vendere dei beni ad un prezzo e a una scadenza prefissati nel contratto Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 126 63 Opzioni • Le call sono opzioni per acquistare una certa attività a (o entro) una certa data ad un certo prezzo (detto prezzo d’esercizio strike price) • Le put sono opzioni per vendere una certa attività a (o entro) una certa data ad un certo prezzo (detto prezzo d’esercizio strike price) Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 127 … tipo europeo L’opzione call o put è esercitabile ad una data certa. … tipo americano L’opzione call o put è esercitabile entro una certa data. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 128 64 opzioni – vs – forward e future diritto / facoltà di ritiro o consegna a termine del sottostante pagamento a pronti di un premio per l’acquisto del “diritto” la controparte è obbligata al ritiro o consegna a termine del sottostante nessun pagamento iniziale Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 129 FINALITA' DELLE OPZIONI APRIRE POSIZIONI SPECULATIVE RIALZISTA ACQUISTA OPZIONI CALL RIBASSISTA ACQUISTA OPZIONI PUT COPERTURA DAI RISCHI ACQUISTO CALL VIENE FISSATO UN TETTO MASSIMO ACQUISTO PUT VIENE FISSATO UN TETTO MINIMO compratore = rialzista prevede un aumento dei prezzi, acquista a termine bloccando il prezzo oggi. A termine, se la sua aspettativa si è realizzata, lucra la differenza tra il prezzo aumentato ed il prezzo pattuito (più basso) venditore = ribassista prevede una riduzione dei prezzi. Il contratto iniziale prevede in questo caso una vendita anziché un acquisto a termine a. L’operatore vende a termine bloccando il prezzo oggi. A termine, se la sua aspettativa si è realizzata, lucra la differenza tra il prezzo ridotto ed il prezzo pattuito (più alto) Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 130 65 COPERTURA CON OPTIONS 0 pronti n termine titoli per 100 prevedo una var. + tassi quindi -P acquisto opzione put con strike price di 100 pagando un premio valore titoli 93 sulla posizione a pronti sulla posizione a termine perdita 7 guadagno 7 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 131 COPERTURA CON OPTIONS 0 pronti n termine titoli per 100 prevedo una var. + tassi quindi -P acquisto opzione put con strike price di 100 pagando un premio valore titoli 103 sulla posizione a pronti sulla posizione a termine Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- guadagno 3 NON ESERCITO L'OPZIONE PERDO SOLO IL PREMIO 132 66 COPERTURA CON FUTURES 0 pronti n termine titoli per 100 prevedo una var. + tassi quindi -P vendo future sui titoli al prezzo di 100 valore titoli 93 sulla posizione a pronti sulla posizione a termine perdita 7 guadagno 7 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 133 COPERTURA CON FUTURES 0 pronti n termine titoli per 100 prevedo una var. + tassi quindi -P vendo future sui titoli al prezzo di 100 valore titoli 103 sulla posizione a pronti sulla posizione a termine Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- guadagno 3 perdita 3 134 67 Diagrammi di posizione e di profitto della call Punto di vista del compratore Se S>SP C=S-SP Se S<=SP C=0 C=max (0; S-SP) S SP SP S Punto di vista del venditore Se S>SP Il venditore a fronte di un guadagno pari al premio, può sostenere una perdita illimitata SP S SP Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- S 135 Diagrammi di posizione e di profitto della put Punto di vista del compratore Se S>=SP P=0 Se S<SP P=SP-S P=max (0; SP-S) S SP SP S Punto di vista del venditore Se S>SP Il venditore a fronte di un guadagno pari al premio, può sostenere una perdita illimitata SP S Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- SP S 136 68 Valore a scadenza della call e della put option: sintesi C =S – SP se S > SP in the money Call = C =0 se S <= SP out of the money P =SP– S se S< SP in the money put = P =0 se S >= SP out of the money Asimmetria delle opzioni = l’opzione non garantisce al compratore e al venditore gli stessi diritti. Il venditore dell’opzione ha un premio certo, ma il suo profitto dipenderà dalla decisione del compratore Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 137 Considerazioni Il compratore di un’opzione call ha perdite max pari al costo dell’opzione e guadagni potenzialmente “illimitati” Il compratore di un’opzione put ha perdite max pari al costo dell’opzione e guadagni max pari allo strike price – il prezzo di acquisto effettivo (se questo ultimo è inferiore a (strike price-premio). Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 138 69 Put-call parity Immaginiamo di detenere un portafoglio composto da: 1) Una azione del valore di S0 2) Una put option P0 3) Vendita di call option C0 Vogliamo calcolare il valore di tale portafoglio alla scadenza. Alla scadenza possono esserci 2 possibili scenari 1) detengo l'azione 2) + ho una put 3) vendo una call S < SP S SP - S 0 S >= SP S 0 -(S - SP) SP SP Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- Qualunque sia lo scenario il portafoglio alla scadenza varrà sempre SP e quindi garantisce un rendimento certo risk free rf 139 Put-call parity…segue Indipendentemente dallo scenario a scadenza, il portafoglio varrà sempre SP. Il suo valore può pertanto essere scontato al tasso risk free rf. SP 1 + rf C = S + P − VA ( SP ) S 0 + P0 − C 0 = P = VA ( SP ) + C − S Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- È possibile usare la put-call parity per valutare la put europea dato il valore della call e viceversa 140 70 Valore opzione call put S SP rf scad volatilità + + + + + + - + + - + + + + Limite superiore pari al valore dell’azione C Limite inferiore pari a S-SP ossia al valore della Call a scadenza B A SP S Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 141 Valutazione opzioni • Non posso usare le formule di attualizzazione in quanto non riesco a trovare un accettabile tasso a cui attualizzare • Tale tasso, infatti, varia continuamente al variare del prezzo dell’azione • Esempio: si supponga di acquistare un’opzione call (operatore rialzista)….dato lo SP se il valore dell’azione S sale l’opzione ha un’alta probabilità di essere in the money e quindi di essere esercitata; il risultato è che sarà meno rischiosa.. Se S si riduce l’opzione ha un’alta probabilità di finire out of the money e quindi è più rischiosa Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 142 71 Modalità di valutazione • Metodo binomiale (Cox, Ross, Rubinstein, 1979, Option pricing, A simplified Approach, in Journal of Financial Economics, n. 7) • Modello di Black e Scholes (Black, Scholes, 1973, The Pricing of Options and Corporate Liabilities, in Journal of Political Economy, n. 81) Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 143 Metodo binomiale Idea 1 … Alla fine di un periodo, il prezzo di un’azione può variare ma solo verso 2 livelli possibili (up e down) Idea 2 …posso creare un portafoglio equivalente in termini di flussi di cassa a quello delle opzioni (che replica i flussi associati all’opzione). Tale portafoglio è formato da azioni (attività) e da debito (passività) S1u= S0*u S0 S1d= S0*d Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 144 72 Esempio… SP=80 rf=10% S1u=105 C1=25 S0=70 S1d=55 C1= 0 Possibile strategia alternativa… replico il portafoglio con l’opzione, ossia creo un portafoglio equivalente, in termini di flussi di cassa, caratterizzato da acquisto azioni e debito Si ipotizzi di acquistare ½ azione e di accendere un debito per 25 in t=0. in t=1, si avrà: P1u=52,5-25*1,1 = 25 P1d=27,5-25*1,1 = 0 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 145 Esempio … continua 2 portafogli che alla fine dell’anno 1 generano gli stessi flussi dovrebbero avere lo stesso valore In altri termini, la call deve valere come il portafoglio replicato In t=0 S0 * λ - D 70 * 0,5 - 25 = 10 λ = hedge ratio = ∆ tra il possibile prezzo dell' opzione a scad. 25 − 0 = 0,5 = ∆ tra il possibile prezzo dell' azione a scad. 105 − 55 n. Azioni da acquistare per replicare una call Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 146 73 Esempio … continua • La call vale 10 a prescindere dalla propensione al rischio dell’investitore • Sulla base di tale idea si può considerare un’ulteriore modalità di calcolo del valore dell’opzione, che possiamo utilizzare ipotizzando investitori neutrali al rischio. In particolare, dobbiamo: • 1) calcolare il valore atteso finale; • 2) scontarlo al tasso privo di rischio S1u=105 up del 50% S0=70 S1d=55 down del 21,5% Calcolo il valore della probabilità (possiamo chiamarla probabilità neutrale al rischio) di up e down in modo indiretto: 50%*p -21,5%*(1-p) = 10% da cui p=44% Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 147 Esempio … continua S1u=105 C= 25 S0=70 S1d=55 C= 0 Calcolo il valore atteso della call in t=1 25*p +0*(1-p) = 25*44% =11 Attualizzo al tempo t=0 con tasso risk free del 10% C = 11/1,1 = 10 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 148 74 sintesi • Abbiamo ora 2 modalità per calcolare il valore dell’opzione: • 1. trovare una combinazione di azioni e debito che replichi la posizione dell’investimento in opzione. Poiché le 2 strategie generano lo stesso risultato devono avere lo stesso valore • 2. ipotizzare un mondo neutrale al rischio per cui il rendimento atteso dell’azione dovrà uguagliare il tasso risk free. Pertanto determino il valore atteso dell’opzione e lo riporto al tempo t=0 scontandolo al tasso risk free. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 149 Esemplificazione n.20 calcolare il valore della Call sapendo che S= 28 SP=30 u=1,4 d=0,8 rf=10% S1u=39,2 up del 40% C=9,2 S0=28 S1d=22,4 d del 20% C=0 Primo modo: considero il portafoglio di S e D che replica il flusso di cassa dell’opzione S 1 u * λ − 1 ,1 * D = 9 , 2 → 39 , 2 * λ − 1 ,1 * D = 9 , 2 S id * λ − 1 ,1 * D = 0 da cui λ = → 22,4 * λ - 1,1 * D = 0 C 1, u − C 1 , d S 1 ,u − S 1, d e D = S 1, d − C 1 , d 1 + rf = S 1, u − C 1 , u 1 + rf λ=0,55 D=11,2 Il portafoglio replicante è pari all’acquisto del 55% dell’azione e a un debito di 11,2 A t=0 S0*λ –D = 28*0,55 – 11,2 = 4,2 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 150 75 Secondo modo per il calcolo della Call • Calcolo la probabilità neutrale al rischio p: • 0,4*p-0,2*(1-p)=0,10 • p=0,3/0,6=50% • C= (9,2*0,5+0*0,5)/1,1 = 4,18 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 151 Esemplificazione n.21 calcolare il valore della Call sapendo che S= 40 SP=38 u=1,2 d=0,67 rf=10% S1u=48 up del 20% C=10 S0=40 S1d=26,8 d del 33% C=0 Primo modo: considero il portafoglio di S e D che replica il flusso di cassa dell’opzione S 1 u * λ − 1,1 * D = 10 → 48 * λ − 1,1 * D = 10 S 1 d * λ − 1,1 * D = 0 → 26,8 * λ - 1,1 * D = 0 λ=0,47 D=11,45 Il portafoglio replicante è pari all’acquisto del 47% dell’azione e a un debito di 11,45 A t=0 S0*λ –D = 40*0,47 – 11,45 = 7,38 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 152 76 Secondo modo per il calcolo della Call • Calcolo la probabilità neutrale al rischio p: • 0,2*p-0,33*(1-p)=0,10 • p=0,53/0,43=81% • C= (10*0,81+0..)/1,1 = 7,38 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 153 Esemplificazione n.22 calcolare il valore della Put sapendo che S= 60 SP=60 u=1,2 d=0,9 rf=3% S1u=72 up del 20% P=0 S0=60 S1d=54 d del 10% P=6 Primo modo: considero il portafoglio di S e D che replica il flusso di cassa dell’opzione S 1 u * λ − 1, 03 * D = 0 → 72 * λ − 1, 03 * D = 0 S 1 d * λ − 1, 03 * D = 6 → 54 * λ - 1,03 * D = 6 λ=-0,333 (vendita) D=-23,301 (prestito) Il portafoglio replicante è pari alla vendita del 33,33% dell’azione e a un prestito di 23,301 A t=0 S0*λ –D = -60*0,333+23,301 = 3,30 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 154 77 Secondo modo per il calcolo della Put • Calcolo la probabilità neutrale al rischio p: • 0,2*p-0,1*(1-p)=0,03 • p=0,13/0,3=43,333% • P= (0…+60*0,56,667)/1,03 = 3,30 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 155 Altri esempi… da svolgere Calcolare il valore della call option al tempo zero in base alle seguenti ipotesi: a) S0= 50; SP=45; up=1,2; d=0,8; rf= 3% (risultato: lamba= 0,75; valore call=8,37) b) S0= 45; SP=41; up=1,1; d=0,85; rf= 2% (risultato: lamba= 0,76; valore call=5,67) c) S0= 50; SP=55; up=1,2; d=0,8; rf= 3% (risultato: lamba= 0,25; valore call=2,79) d) S0= 80; SP=90; up=1,4; d=0,75; rf= 5% (risultato: lamba= 0,42; valore call=9,67) Calcolare il valore della put option al tempo zero in base alle seguenti ipotesi: e) S0= 80; SP=80; up=1,1; d=0,7; rf= 3% (risultato: lamba= -0,75; valore put=4,08) f) S0= 50; SP=55; up=1,3; d=0,8; rf= 3% (risultato: lamba= -0,6; valore put=7,86) Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 156 78 Esemplificazione n.23 calcolare il valore della Call sapendo che SP=50 rf=6% S2u=60 S1u=50 S2d=40 S0=40 S1d=30 S2d=20 Per calcolare il valore di un’opzione con un albero binomiale a 2 stadi occorre procedere a ritroso. Prima si calcola il valore dell’opzione in ogni stato del tempo, quindi al tempo 1 e successivamente si risale al tempo 0. Calcoliamo la Call al tempo 1 S 1 u * λ − 1, 06 * D = 10 → 60 * λ − 1, 06 * D = 10 S 1 d * λ − 1, 06 * D = 0 λ = 0,5 in t = 1 → 40 * λ - 1,06 * D = 0 D = 18,87 C = 50 * 0,5 - 18,87 = 6,13 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 157 Esemplificazione n.23 calcolare il valore della Call sapendo che S= 40 SP=50 rf=6% S1u=50 S0=40 S1d=30 Call = 6,13 Call = 0 S 1 u * λ − 1, 06 * D = 0 → Call = 0 S 1 d * λ − 1, 06 * D = 0 → Call = 0 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 158 79 Esemplificazione n.23 calcolare il valore della Call sapendo che S= 40 SP=50 rf=6% S1u=50 S0=40 S1d=30 Call = 6,13 Call = 0 S 1 u * λ − 1, 06 * D = 6 ,13 → 50 * λ − 1, 06 * D = 6 ,13 S 1 d * λ − 1, 06 * D = 0 λ = 0,31 in t = 0 → 30 * λ - 1,06 * D = 0 D = 8 , 67 C = 40 * 0,31 - 8,67 = 3 , 59 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 159 Esemplificazione n.24 calcolare il valore della Call sapendo che SP=21 rf=10% S2u=28,80 S1u=24 S2d=16,8 S0=20 S1d=13,40 S2d=8,98 Risultato: C al tempo 1 = 5,67 Call al tempo 0 = 4,18 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 160 80 Formula di Black/Sholes • Nell’approccio binomiale, per ipotesi, alla fine del periodo vi sono solo 2 possibili prezzi. • Nella realtà, possiamo frazionare infinitamente i periodi ed ottenere una variazione del prezzo delle azioni continua. • È possibile pensare di far tendere a 0 la durata di ogni periodo e all’infinito il numero dei periodi • Possiamo fare riferimento ad una distribuzione continua dei prezzi C = S*λ - D binomiale C = S*[N(d1)] – SP*e-rt*[N(d2)] Black/Sholes Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 161 Formula Black/Sholes C = S*[N(d1)] – SP*e-rt*[N(d2)] S ln + r *t 1 SP + σ d1 = 2 σ t t d 2 = d1 − σ t C- Prezzo della call S - Prezzo dell’azione N(d1) – Funzione di probabilità cumulata normale standard di (d1) SP - Prezzo di esercizio N(d2) - Funzione di probabilità cumulata normale standard di (d2) r – tasso di interesse t – durata dell’opzione (come % annua) σ - Scarto quadratico medio del tasso di rendimento all’azione (volatilità annua) Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 162 81 Formula Black/Sholes: la formula è valida per la valutazione delle opzioni call europee e americane che non pagano dividendi S ln + r *t 1 SP + σ d1 = 2 σ t d 2 = d1 − σ t t Distribuzione normale cumulata N(d1) = N(0) = 0,5 Probabilità di estrarre un numero inferiore a 0 µ=0 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 163 Formula Black/Sholes: volatilità implicita C = S*[N(d1)] – SP*e-rt*[N(d2)] S ln + r *t 1 SP + σ d1 = 2 σ t t d 2 = d1 − σ t Degli imput richiesti dalla B/S 4 variabili sono direttamente osservabili: S; t; SP; r. Il parametro volatilità σ è invece da determinare. Vi possono essere 2 possibili strategie: a) Utilizzare dati storici e calcolare il parametro b) Dato il prezzo di mercato della Call, ricavare indirettamente la volatilità (volatilità implicita) dalla formula di B/S. La volatilità così ottenuta può essere utilizzata per stimare il valore di altre opzioni sull’azione aventi la stessa data di scadenza oppure con scadenza diversa se si stima che la volatilità non vari sensibilmente nel tempo Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 164 82 Formula Black/Sholes Esempio: sottoscrizione di una call il 4/10/n con scadenza 21/4/n+1 (199 giorni); S=50; SP=45; r=3%; σ=10% risk free tempo in anni S SP STD 3,00% 0,54521 50 45 10,00% d1 d2 N(d1) N(d2) 1,68535 1,61151 0,95404 0,94647 valore Call valore put =C+ val att SP-S (put-call parity) λcall=Hedge ratio 5,80 0,08 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 165 Formula Black/Sholes: significato di N(d) Esempio: sottoscrizione di una call il 4/10/n con scadenza 21/4/n (199 giorni); S=50; SP=45; r=3%; σ=10% N(d1) = N(1,68535) = 0,95404 Probabilità di estrarre un numero inferiore a 1,68535 µ=0 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 166 83 Esempio B/S 1 Input risk free tempo in anni =117/365 S SP STD 9,25% 0,32055 1,83 1,8 31,00% d1 d2 N(d1) N(d2) 0,35087 0,17536 0,63716 0,56960 valore Call 0,170670335 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 167 Esempio B/S 2 Input risk free tempo in anni S SP STD 12,47% 4,00000 140 160 40,00% d1 d2 N(d1) N(d2) 0,85659 0,05659 0,80416 0,52256 valore Call valore put =C+ val att SP-S (put-call parity) valore attuale SP Hedge ratio =λ 61,81 21,80 100 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 168 84 Put e formula di Black-Scholes • Dalla PUT-CALL parity= • P = C – S + VA(SP) • Sostituiamo alla C la formula di B/S P = SP * e − r*t [1 − N (d 2 )] − S [1 − N (d1 )] Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 169 Formula di Black/Sholes e portafoglio equivalente C = S*λ - D C = S*[N(d1)] – SP*e-rt*[N(d2)] N(d1) è la funzione di distribuzione normale cumulata e ha valore compreso tra 0 e 1; ciò significa che 0<λ<1. Inoltre, poiché λ<1 segue che ∆C < ∆P (prezzo dell’azione) PUT = P - S * λ P = SP * e − r*t [1 − N (d 2 )] − S [1 − N (d1 )] Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 170 85 Rischio e rendimento di un’opzione Il rischio di un’opzione = beta e lo possiamo calcolare come il beta del portafoglio equivalente S *λ D − βD maβ D = 0 S *λ − D S *λ − D S *λ = βS da cui β CALL > β S S *λ − D β CALL = β S β CALL >1 S *λ P maβ P = 0 + βP P − S *λ P − S *λ S *λ da cui β PUT < 0 quando β S > 0 = −β S P − S *λ β PUT = − β S β PUT Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 171 Rischio e rendimento di un’opzione S *λ S *λ − D S * N (d1 ) = βS C β CALL = β S β CALL da cui β CALL > β S S *λ da cui β PUT < 0 quando β S > 0 P − S *λ S * [1 − N (d1 )] = −β S Put β PUT = − β S β PUT Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 172 86 Esercitazione n.25 Si calcoli il beta dell’opzione call sull’azione gamma (valore azione 12,58) con SP pari a 14 e σ = 25%. Il beta dell’azione gamma è pari a 1,34 il tasso risk free è pari al 4,38%. N(d1)= 0,133; N(d2)=0,115 La scadenza dell’opzione è fra 45 giorni. β CALL = β S S * N (d1 ) 12,58 * 0,133 = 1,34 * = 31,49 C 0,0711 Si calcoli il beta dell’opzione put sull’azione gamma (valore azione 12,58) con SP pari a 12,5 e σ = 25%. Il beta dell’azione gamma è pari a 1,34 il tasso risk free è pari al 4,38%. N(d1)= 0,57; N(d2)= 0,536 La scadenza dell’opzione è fra 45 giorni. β PUT = − β S S * [1 − N (d1 )] 12,58 * [1 − 0,571] = −1,34 * = −19,585 Put 0,369 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 173 Teoria delle opzioni e struttura finanziaria 87 Equity in termini di opzione call Sit. Patrim. Debito D = 1000 W = 2000 Equity E = 1000 Debito=pure discount bond con una certa scadenza T Equity = opzione call azionista in cui il sottostante non è l’azione, ma il valore dell’azienda W C=E SP = D (valore attuale del debito) S= W Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 175 Equity = opzione call • Il capitale azionario offre un diritto residuale agli azionisti, nel senso che essi partecipano alla distribuzione solo se sono stati pagati i creditori. • D’altro canto, la responsabilità limitata degli azionisti fa si che: • A) i creditori possiedano l’impresa; • B) gli azionisti godono di un’opzione call sull’attivo d’impresa con uno strike price pari al valore del debito. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 176 88 Equity come call: esempio Ipotizziamo che il valore di mercato dell’attivo dell’impresa alfa sia pari a W=100. Le attività sono finanziate da un debito il cui valore nominale è pari a 80 e che sarà rimborsato fra 10 anni in un’unica soluzione; la volatilità sul rendimento delle attività sia pari a DEV std= 40%. Vogliamo calcolare: 1) il valore di mercato dell’equity visto come opzione call; 2) Il valore di mercato del debito ed il tasso di interesse sul debito rischioso. D=? W = 100 Val nom= 80 rf= 10% r=? E = call ? Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 177 Esempio: continuazione C = S*[N(d1)] – SP*e-rt*[N(d2)] C=0,94514*100-80*e-010*10*0,63101 = 75,94 risk free tempo in anni S=W SP = D STD 10,00% 10,00 100 80 40,00% d1 d2 N(d1) N(d2) 1,59944 0,33452 0,94514 0,63101 valore Call = Equity valore mercato debito D=WE valore put =C+ val att SP-S (put-call parity) (A) valore attuale SP (B) valore di mercato debito D=val SP-P tasso sul debito rischioso 75,94 24,06 6,79 31 24,06 12,77% D= valore nominale 80; valore di mercato 100-75,94= 24,06 Tasso di interesse sul debito rischioso = 24,06*(1+r)10 = 80 r=12,77% Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 178 89 Equity = call: considerazioni Azienda in crisi = il suo capitale netto, se è visto come una call option, può avere valore, anche se W<D. Infatti esiste sempre una certa probabilità che il valore dell’attività sottostante (ossia l’azienda) possa superare lo strike price (ossia il valore del debito) prima della scadenza. questo potrebbe giustificare l’esistenza di un valore del Capitale in aziende in crisi Esempio: Consideriamo i dati dell’esemplificazione precedente e supponiamo che W=60 < D=80 Input risk free tempo in anni S=W SP = D STD 10,00% 10,00 100 80 40,00% 10,00% 10,00 60 80 40,00% 10,00% 10,00 60 80 60,00% 10,00% 10,00 60 80 5,00% d1 d2 N(d1) N(d2) 1,59944 0,33452 0,94514 0,63101 1,19559 -0,06932 0,88407 0,47237 1,32411 -0,57326 0,90727 0,28323 4,58415 4,42604 1,00000 1,00000 75,94 24,06 39,14 20,86 46,10 13,90 30,57 29,43 valore Call = Equity valore mercato debito D=W-E tasso sul debito rischioso 12,77% 14,39% 19,13% 10,52% Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 179 Legenda : Put-call parity va=valore attuale; C=call; P=put; S=valore dell’azione sottostante; SP=strike price; D=debito; W=valore attivo C – P = S - vaSP Da cui rimaneggiando con una certa fantasia vaSP - P = S C vaD - P = W E = D rischioso Valore attivo – call option Il creditore possiede l’azienda ed ha ceduto una call option agli azionisti sulle attività dell’azienda con uno SP pari al Debito. Gli azionisti eserciteranno l’opzione e acquisteranno le attività se S>SP ossia se W>D Debito certo senza rischio – valore put Il creditore ha acquisito un debito privo di rischio e venduto agli azionisti un’opzione put, in base alla quale gli azionisti possono vendere l’azienda se W<SP cioe se W<D Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 180 90 Proviamo ad applicare il nostro ragionamento precedente, nell’ipotesi di essere a scadenza: valutiamo il debito rischioso D= 1000 W = 2000 E=C E = 1000 1) debito rischioso = W-E W>D W – D = 1000 P=0 2) debito rischioso = debito certo - p W – max(0;(W – D)) D–P W – (W – D) D–0 2000-(2000-1000) = 1000 1000- 0 = 1000 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 181 Proviamo ad applicare il nostro ragionamento precedente, nell’ipotesi di essere a scadenza: valutiamo il debito rischioso D= 1000 W = 800 E=0 1) debito rischioso = W-E W<D C=0 P = D-W=200 2) debito rischioso = debito certo - p W – max (0;(W – D)) D – max (0; (D-W)) W – (0) D – (D-W) 800 - 0 = 800 1000- 200 = 800 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 182 91 Struttura finanziaria come opzioni E=C W D = W – E = W -C D = SP - P W E = W – D = W – SP + P Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 183 Debito con garanzia Il creditore sopporta il rischio di fallimento e chiede una remunerazione adeguata per coprirsi da tale rischio In presenza di una garanzia, in caso di fallimento del debitore, il creditore si rivale sul garante. Il valore della put che ha venduto all’azionista e che rappresenta per lui un costo gli viene rimborsato dal garante. Da questo punto di vista la garanzia trasforma un prestito rischioso in uno privo di rischio o con rischio inferiore Sappiamo che: Debito rischioso = debito privo di rischio – valore dell’opzione put Debito rischioso + valore della put = debito privo di rischio L’opzione put è assimilabile al costo della garanzia che deve essere sopportato dal garante Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 184 92 Debito e E come opzioni… Il fatto che il capitale proprio (E) e il debito possano essere visti come opzione consente di usare i risultati della teoria delle opzioni. E visto come una opzione call= il valore di E aumenta se: a) Aumenta W; b) Aumenta σ; c) Aumenta la durata del finanziamento; d) Aumenta il tasso risk free Inoltre possiamo stimare il beta equity sfruttando la relazione rischio/rendimento di un’opzione: S *λ S *λ − D W *λ D D = β A * λ * 1 + = β A * N (d 1 ) * 1 + E E E β CALL = β S βE = βA NB: Se Bd=0 E è sempre in the money e quindi λ=1 be=ba(1+D/E) Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 185 Debito rischioso e opzioni • A volte non si riescono a trovare abbastanza informazioni e dati di mercato per valutare il beta del debito W E − βE * D D ricordando la definizione di beta equity D =W −C βD = β A * W W E − β A * λ * = β A * (1 − λ ) * 1 + D D D E β D = β A * [1 − N (d1 )]* 1 + D βD = β A Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 186 93 Esemplificazione n. 26 Il beta levered di gamma è pari a: 1,3. il capitale proprio di gamma ha un valore di mercato di 40. Il valore di mercato del debito è stimato pari a 60. l’hedge ratio è pari a 0,8. Determinare il beta asset ed il beta debt. Utilizzando la teoria delle opzioni. βe 1,3 = 0,65 λ (1 + D / E ) 0,8 * (1 + 60 / 40) β d = β a * (1 − λ ) * (1 + E / D ) = 0,65 * 0,2 * 100 / 60 = 0,217 βa = = Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 187 Esemplificazione n. 27 Il beta levered di gamma è pari a: 1,5. il capitale proprio di gamma ha un valore di mercato di 300. Il valore di mercato del debito è stimato pari a 850. l’hedge ratio è pari a 0,92. Determinare il beta asset ed il beta debt. Utilizzando la teoria delle opzioni. βe 1,5 = 0,467 λ (1 + D / E ) 0,92 * (1 + 850 / 300) β d = β a * (1 − λ ) * (1 + E / D ) = 0,467 * 0,08 * 1150 / 850 = 0,046 βa = = Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 188 94 Problemi di agenzia:conflitti di interesse tra azionisti e creditori Azionisti e creditori possono avere interessi diversi. In particolare, gli azionisti in genere presentano una propensione maggiore dei creditori: a) ad intraprendere progetti rischiosi; b) distribuire dividendi superiori. Il conflitto che si genera è modellabile utilizzando la teoria delle opzioni. Se l’equity è un’opzione call, tutte le volte che si intraprendono strategie che determinano un aumento della varianza del valore dell’attivo, a parità di condizioni, si verifica un aumento del valore della call ossia dell’equity Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 189 Equity = call: considerazioni Conflitti di interesse creditori/azionisti, si consideri la situazione dell’impresa senza investimento (come da tabella). Si immagini che si possa scegliere un investimento nuovo con NPV pari a 1000. Tale investimento è molto rischioso e porta la STD DEV dell’impresa al 65% Input risk free tempo in anni S=W SP = D STD senza inv d1 d2 N(d1) N(d2) valore Call = Equity valore mercato debito D=W-E tasso sul debito rischioso +inv A 2,50% 3,00 10000 6000 25,00% 2,50% 3,00 9000 6000 65,00% 1,56941 1,13640 0,94172 0,87211 0,98968 -0,13615 0,83883 0,44585 4.562,70 5.437,30 5.067,71 3.932,29 3,34% L’incremento di valore dell’E avviene a scapito del valore del debito e quindi dei creditori 15,12% Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 190 95 Equity = call: considerazioni Conflitti di interesse creditori/azionisti, effetti delle fusioni conglomerali. Si considerino i dati delle tabelle sotto evidenziate e si determini il valore di E e D tramite la teoria delle opzioni spa A Input risk free tempo in anni S=W SP = D STD spa B 3,00% 5,00 3000 2000 25,00% dev std A dev std B correlazione A,B peso A peso B dev std A+B 3,00% 5,00 5000 3000 50,00% A+B 3,00% 5,00 8000 5000 36,04% 25,000% 50,000% 40,000% 37,500% 62,500% 36,039% Per il calcolo della dev std del portafoglio si veda il lucido successivo Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 191 Determinazione della varianza di un portafoglio Prima regola Siano X e Y 2 variabili casuali e Z=X+Y la var(Z)= var(X) + var(Y) + 2 cov(X,Y) Seconda regola Data il prodotto tra uno scalare ed una variabile casuale var(aX) = a2 var X Ciò premesso, dato un portafoglio P (valore A+B) composto da una certa % a dell’azienda A e da una certa % b delll’azienda B, si avrà: P = aX + bY Var (P ) = a 2Var ( X ) + b 2Var (Y ) + 2abCov( X , Y ) = = a 2Var ( X ) + b 2Var (Y ) + 2abρ X ,Y * σ X σ Y poichèσ X ,Y = Cov( X , Y ) σ Xσ Y da cui : Cov(X, Y ) = σ X ,Y * σ X σ Y Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 192 96 Fusioni conglomerali: effetti (travaso di ricchezza da azionisti a creditori) Input risk free tempo in anni S=W SP = D STD spa A spa B A+B 3,00% 5,00 3000 2000 25,00% 3,00% 5,00 5000 3000 50,00% 3,00% 5,00 8000 5000 36,04% d1 d2 N(d1) N(d2) 1,27315 0,71414 0,89852 0,76243 1,15008 0,03204 0,87494 0,51278 1,17230 0,36644 0,87946 0,64298 valore Call = Equity valore mercato debito D=W-E 1.383,10 1.616,90 3.050,66 1.949,34 4.268,60 4.433,75 3.731,40 3.566,25 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 193 Esercitazione 28 La spa Alfa ha un valore corrente delle attività di 3000 ed un debito nominale pari a 1000. Il debito verrà pagato in un’unica soluzione fra 4 anni. La varianza sulla redditività dell’attivo è pari all’1% e il tasso risk free è del 5% Si vuole determinare: il valore dell’equity; il valore di mercato del debito ed il tasso di interesse sul debito rischioso. Si ipotizzino inoltre gli stessi dati utilizzando una varianza del 16%. In p u t risk free tem p o in a n n i S = W SP = D STD 5 ,00% 4 ,00 30 00 10 00 10 ,00% 5,00 % 4,00 3 000 1 000 40,00 % d1 d2 N (d 1 ) N (d 2 ) 6 ,593 06 6 ,393 06 1 ,000 00 1 ,000 00 2,02 327 1,22 327 0,97 848 0,88 939 v alore C all = E q u ity v alore m ercato d eb ito D = W -E v alore p u t = C + v al att S P -S (p u t-call p arity) (A ) v alore attu ale S P (B ) 2.181,2 7 818,7 3 2.20 7,26 79 2,74 v alore d i m ercato d eb ito D = val S P -P tasso su l d eb ito risch io so 3 ,9 7 823 2 9 ,9 7 823 8 1 8 ,7 3 7 9 2 ,7 4 5 ,1 3 % 5 ,9 8 % Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 194 97 Esercitazione 29 La spa Alfa ha un valore corrente delle attività di 500 ed un debito nominale pari al 75% del valore di mercato dell’attivo. Il debito verrà pagato in un’unica soluzione fra 4 anni. La varianza sulla redditività dell’attivo è pari al 56,25% e il tasso risk free è del 10% Si vuole determinare: il valore dell’equity; il valore di mercato del debito ed il tasso di interesse sul debito rischioso. Si ipotizzino inoltre gli stessi dati utilizzando una varianza del 4%. risk free tem p o in a n n i S = W SP = D STD 1 0,0 0% 4 ,0 0 5 00 3 50 7 5,0 0% 1 0 ,0 0 % 4 ,0 0 500 350 2 0 ,0 0 % 1 ,2 5 4 45 -0 ,2 4 5 55 0 ,8 9 5 16 0 ,4 0 3 02 2 ,0 9 1 6 9 1 ,6 9 1 6 9 0 ,9 8 1 7 7 0 ,9 5 4 6 5 v a lo re C a ll = E q u ity v a lo re m ercato d eb ito D = W -E v a lo re p u t = C + v a l a tt S P -S (p u t-call p a rity ) (A ) v a lo re a ttu a le S P (B ) 3 53 ,03 1 46 ,97 2 6 6,9 1 2 3 3,0 9 v a lo re d i m erca to d eb ito D = va l S P -P ta sso su l d eb ito risch ioso d1 d2 N (d 1) N (d 2) 9 2 ,0 8 5 ,9 7 239 239 1 4 6 ,9 7 2 3 3 ,0 9 2 4 ,2 2 % 1 0 ,7 0 % Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 195 Esercitazione 30 La spa Alfa ha un valore corrente delle attività di 4000 ed un debito nominale pari a 800. Il debito verrà pagato in un’unica soluzione fra 4 anni. La varianza sulla redditività dell’attivo è pari al 42,25% e il tasso risk free è del 10% Si vuole determinare: il valore dell’equity; il valore di mercato del debito ed il tasso di interesse sul debito rischioso. Si ipotizzino inoltre gli stessi dati utilizzando una varianza dell’1%. risk free tem po in anni S=W SP = D ST D 10,00% 4,00 4000 800 65,00% 10,00% 4,00 4000 800 10,00% d1 d2 N (d1) N (d2) 2,19572 0,89572 0,98594 0,81480 10,14719 9,94719 1,00000 1,00000 valore C all = E quity valore m ercato debito D =W -E valore put =C + val att SP-S (put-call parity) (A ) valore attuale SP (B ) 3.506,84 493,16 3.463,74 536,26 valore di m ercato debito D =val SP-P tasso sul debito rischioso 53,25 10,15 546 546 493,16 536,26 12,86% 10,52% Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 196 98 Esercitazione 31 La spa Alfa ha un valore corrente delle attività di 10000 e deve rimborsare fra 1 anno ad una banca un prestito di 7500 che rappresenta l’unico debito. La varianza sulla redditività dell’attivo è pari al 30% e il tasso risk free è del 3%. La spa Alfa sta considerando 2 investimenti alternativi. L’investimento A presenta un valore netto di 1.000 e provocherebbe un aumento della volatilità:dal 30% al 45%. L’investimento B ha invece un valore attuale di 2000 e porterebbe la varianza dell’attivo dal 30% al 20%. Si vuole determinare: il valore dell’equity, il valore di mercato del debito nell’ipotesi di assenza degli investimenti ed in presenza dei 2 investimenti. Input senza inv +inv A +inv B risk free 3,00% 3,00% 3,00% tempo in anni 1,00 1,00 1,00 S=W 10000 11000 12000 SP = D 7500 7500 7500 STD 30,00% 45,00% 20,00% d1 d2 N(d1) N(d2) 1,20894 0,90894 0,88666 0,81831 1,14276 0,69276 0,87343 0,75577 2,60002 2,40002 0,99534 0,99180 valore Call = Equity valore mercato debito D=W-E valore put =C+ val att SP-S (put-call parity) (A) valore attuale SP (B) 2.910,64 7.089,36 4.106,99 6.893,01 4.725,39 7.274,61 valore di mercato debito D=val SP-P tasso sul debito rischioso 192,19 388,54 6,94 7.282 7.282 7.282 7.089,36 6.893,01 7.274,61 5,79% 8,81% 3,10% Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 197 Struttura finanziaria • Possiamo usare la teoria delle opzioni per definire il tasso sul debito rischioso a fronte di strutture finanziarie differenti. risk free tempo in anni S=W SP = D STD 5,00% 4,00 3000 500 30,00% d1 d2 N(d1) N(d2) 3,61960 3,01960 0,99985 0,99873 valore Call = Equity valore mercato debito D=W-E valore put =C+ val att SP-S (put-call parity) (A) valore attuale SP (B) 2.590,71 409,29 valore di mercato debito D=val SP-P tasso sul debito rischioso 409,29 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 2,06 411 5,13% 198 99 Struttura finanziaria e costo del debito val nom D val merc Wval mer E val mer D D/W rd 3000 2.590,71 409,29 13,64% 5,13% 500 3000 2.590,71 409,29 13,64% 5,13% 1000 3000 2.186,17 813,83 27,13% 5,29% 1500 3000 1.805,44 1.194,56 39,82% 5,86% 2000 3000 1.468,36 1.531,64 51,05% 6,90% 2500 3000 1.183,39 1.816,61 60,55% 8,31% 3000 3000 949,47 2.050,53 68,35% 9,98% costo del debito rischioso 11,00% 10,00% 9,00% 8,00% 7,00% 6,00% 5,00% 4,00% 13,64% 13,64% 27,13% 39,82% 51,05% 60,55% 68,35% rd Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 199 sintesi Quando un’impresa ha debiti è come se i creditori avessero acquistato l’azienda e avessero venduto agli azionisti una call option per ricomprarla ad uno strike price pari al debito; oppure è come se il creditore avesse acquisito un asset privo di rischio ed avesse venduto un’opzione put agli azionisti consistente nel loro diritto di vendere l’azienda se W<D Valore del debito = W-E=W-C oppure valore certo –put Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 200 100 Alcuni limiti all’applicabilità del modello delle opzioni • Esistono solo 2 tipi di portatori di interessi: creditori e azionisti • Il debito è caratterizzato da un’unica emissione tipo zerocoupon bond • È necessario conoscere il valore di mercato dell’attivo e la sua varianza Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 201 Compromessi per poter applicare la teoria delle opzioni quando le ipotesi precedenti non sono rispettate Valore azienda W = valore di mercato del debito + valore di mercato del capitale azionario W = valore attuale dei flussi di cassa attesi attualizzato al WACC tempo 0 1 2 3 4 5 WACC VA VAN Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- CF unlevered -300 50 80 95 102 800 10,00% 749,3 449,3 202 101 Determinazione della varianza delle attività Prima regola Siano X e Y 2 variabili casuali e Z=X+Y la var(Z)= var(X) + var(Y) + 2 cov(X,Y) Seconda regola Data il prodotto tra uno scalare ed una variabile casuale var(aX) = a2 var X Ciò premesso, dato un portafoglio W(valore azienda) composto da una certa % a di debito e da una certa % b di equity, si avrà: P = aX + bY Var (P ) = a 2Var ( X ) + b 2Var (Y ) + 2abCov( X , Y ) = = a 2Var ( X ) + b 2Var (Y ) + 2abρ X ,Y * σ X σ Y poichèσ X ,Y = Cov( X , Y ) σ Xσ Y da cui : Cov(X, Y ) = σ X ,Y * σ X σ Y Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 203 Determinazione della varianza delle attività P = aX + bY Var (P ) = a 2Var ( X ) + b 2Var (Y ) + 2abCov ( X , Y ) = = a 2Var ( X ) + b 2Var (Y ) + 2abρ X ,Y * σ X σ Y poichèσ X ,Y = Cov ( X , Y ) σ Xσ Y da cui : Cov(X, Y ) = σ X ,Y * σ X σ Y Nel caso dell’azienda P=W X=Debito Y=equity a = composizione della struttura finanziaria D/(D+E) b = E/(D+E) Quindi:…….. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 204 102 Determinazione della varianza delle attività Nel caso dell’azienda P=W X=Debito Y=equity a = composizione della struttura finanziaria D/(D+E) b = E/(D+E) 2 Quindi:…….. 2 D E E D Var (W ) = Cov(D, E ) = * Var (E ) + 2 Var (D ) + D E D E + + D+E D+E 2 2 D E E D = ρ D , E * σ Dσ E = * Var (E ) + 2 Var (D ) + D+E D+E D+E D+E Cov(D, E ) da cui : Cov(D, E ) = σ D , E * σ Dσ E poichèσ D , E = σ Dσ E σ W = Var (W ) Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 205 esempio D E W dev STD D dev std E correla D,E 900 100 1.000 10,00% 25,00% 30,00% var W DEVstd W 1,0075% 10,04% Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 206 103 Scadenza del debito • Se il debito è rappresentato da diversi tipologie di finanziamenti, ciascuno con durata diversa e non del tipo zero-coupon bond • È possibile usare la duration di ciascun debito • Calcolare la duration del debito complessivo come la media ponderata delle duration di ciascuna tipologia di debito Esempio…. scadenza 20 anni 15 anni 10 anni 1 anno valore nom Dtasso duration 1.000 11,00% 14,1 2.000 12,00% 10,2 3.000 12,00% 7,5 5.000 12,50% 1 totale D 11.000 5,6 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 207 Esercitazione 32 tempo 0 1 2 3 4 5 WACC val nominale D1 val nominale D2 D/D+E dev std D dev std E correl D;E tasso rf Equity=call CF unlevered Date le seguenti informazioni, -300 determinare il valore di mercato del 50 capitale proprio utilizzando la teoria 80 delle opzioni 95 150 800 8% scad duration tasso 300 6 4,5 5,0% 100,0 3 2 4,5% 80% 0,1 W 545 0,4 dev Std W 12,90% 0,3 duration D 3,9 3,0% ? Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 208 104 Continuazione esemplificazione 32 Input risk free tempo in anni S=W SP = D STD 3,00% 3,90 545 400 12,90% d1 d2 N(d1) N(d2) 1,80084 1,54608 0,96414 0,93896 valore Call = Equity valore mercato debito D=W-E valore put =C+ val att SP-S (put-call parity) (A) valore attuale SP (B) 191,34 353,66 valore di mercato debito D=val SP-P 353,66 2,79 356 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 209 Opzioni reali e teoria degli investimenti 105 Limiti del VAN Con il VAN il progetto viene realizzato se il VAN>0. Il VAN richiede stime di flussi di cassa e di tasso di attualizzazione deterministiche. In altri termini, nel momento in cui si calcola il VAN si deve essere in grado di stimare tutte le sue componenti. Ciò significa che tutte le componenti di incertezza o tutte le conseguenza future connesse all’investimento devono essere ponderate e ricondotte all’interno dei flussi di cassa. In tal modo, stimati i flussi di cassa, il ruolo del manager diventa passivo. Il VAN è sufficiente, pertanto, quando: •Devo valutare investimenti sostitutivi; •Gli investimenti generano flussi di cassa relativamente stabili; •Gli investimenti sono scomponibili in sotto fasi legate in modo deterministico; •Effettuo investimenti su commessa; Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 211 Limiti del VAN Il Van risulta non adeguato per la valutazione di investimenti caratterizzati : Da decisioni dipendenti dall’esito di variabili incerte; Dalla conseguente necessità di un intervento del management nell’implementazione del progetto. Tra le possibili correzioni da apportare al VAN vi sono: a) l’analisi reticolare b) L’analisi delle opzioni implicite Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 212 106 Analisi reticolare Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 213 Esercitazione 33: società editoriale Lancio di una nuovo periodico di nicchia Il processo di lancio richiede una indagine di mercato preliminare per verificare la dimensione e l’evoluzione della nicchia di lettura che si intende occupare Per il progetto, data la difficoltà di stima, si prevedono le seguenti fasi: Fase 1 = in t0 la società commissiona una ricerca di mercato al costo pari a 1.000. L’obiettivo della ricerca è quello di verificare la dimensione della nicchia potenziale e gli eventuali competitors …. Risultati della ricerca in t1 pr. 70% di successo Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 214 107 Segue… Fase 2 =dati i risultati della ricerca qualora si decida di proseguire occorrerebbe effettuare un lancio pilota in T1 circoscritto alle edicole dei capoluoghi di provincia. Costo complessivo 3000. l’alternativa è rinunciare al progetto Fase 3 = a 1 anno dal lancio pilota, ossia in T2 la società valuta la risposta del target sulla base dell’ADS (accertamento diffusione stampa). Se il responso è ritenuto soddisfacente la distribuzione viene allargata a tutte le edicole del territorio nazionale sostenendo un costo pari a 30.000. alternativamente la società chiude la testata pilota. Al riguardo si stima la probabilità di successo pari al 60%. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 215 Segue… Fase 4 /5/6 = se si decide di procedere vengono formulate le ipotesi sui flussi di cassa nei 3 anni successivi secondo 3 diversi scenari. Il costo opportunità si ritiene pari al 10%. scenari ottimistico atteso pessimistico prob flussi di cassa 3 40% 35.000 30% 30.000 30% 8.000 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 4 40.000 30.000 9.000 5 45.000 30.000 10.000 216 108 soluzione anno 0 anno 1 risultato positivo risultato prob.. positivo scenario anno 2 prob. anno 3 anno 4 anno 5 prob.cong. VAN 12% VAN*prob. 40% 35.000 40.000 40.000 16,80% realistico 30% 400.000 500.000 600.000 12,60% 33.137 4.175 -30.000 pessimis. 30% 300.000 400.000 500.000 12,60% -10.154 -1.279 28,00% -3.727 -1.044 30,00% -1.000 investim. 60% prob. ottimistico 53.037 8.910 investim. 70% -3.000 risultato negativo prob. 40% STOP ricerca -1.000 risultato negativo prob. 30% STOP 100,00% Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- -300 10.463 217 Limiti del VAN: un esempio Si ipotizzi di decidere se investire subito in un progetto di investimento oppure alla fine dell’anno, il costo è pari a 1600. I flussi di cassa previsti sono riscossi in via anticipata e sono pari a 200 nell’anno 0. nell’anno 1 vi è una probabilità del 50% che i flussi salgano a 300 ed una probabilità del 50% che scendano a 100. Il wacc è pari al 10%. 100 300 VAN 0,nodiff = −1600 + 200 + * 0,5 = 600 * 0,5 + 0,1 0,1 − 1600 + 300 + 300 / 0,1 − 1600 + 100 + 100 / 0,1 VAN 0, sidiff = * 0,5 + * 0,5 = 545,45 1,1 1,1 Il criterio del Van considera il rinvio come ipotesi alternativa: una esclude l’altra. In tal modo si confrontano soluzioni alternative e si sceglie quella migliore……….. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 218 109 Limiti del VAN Altro esempio: Devo stimare la convenienza al lancio di un prodotto Z cui seguirà, in caso di successo, il lancio di un altro prodotto X. Il lancio del prodotto Z può essere esaminato alla luce del VAN e quindi in modo deterministico, magari con analisi per scenari. Il lancio di X è invece dipendente da Z e quindi si configura come un’opportunità che sarà esercitata solo nel caso in cui il lancio di Z abbia successo. In tal caso, un approccio solo deterministico sottovaluterebbe il progetto Spesso, infatti, gli sviluppi legati ad una decisione di investimento sono tali da non poter essere valutati che in una fase successiva Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 219 Opzioni reali: una possibilità • Con la metodologia del VAN un progetto sarà realizzato se il suo VAN > 0. • Questa metodologia non tiene conto della possibilità che un progetto contenga delle opzioni implicite • La presenza di opzioni consente all’investitore di non essere passivo, ma di poter scegliere se esercitare l’opzione o abbandonarla. • In particolare, grazie alla presenza di opzioni, il management può rispondere ai cambiamenti del mercato, traendone i benefici relativi. • Possiamo pensare alle opzioni reali come al valore degli intangibili o al valore delle strategie finanziarie • In realtà, tuttavia, il valore attuale di un progetto dovrebbe essere rappresentato dal VAN del progetto senza opzioni + il valore delle opzioni • Valore progetto = VAN + OPZ Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 220 110 Opzioni reali: una possibilità • Considerando la flessibilità • il valore attuale di un progetto dovrebbe essere rappresentato dal VAN del progetto senza opzioni + il valore delle opzioni • VAN esteso del progetto = VAN base + valore delle opzioni reali Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 221 Opzioni finanziarie vs/opzioni reali a) l’opzione finanziaria è scritta su uno strumento finanziario, mentre quella reale su un bene (azienda o investimento); b) I parametri dell’opzione finanziaria sono più facili da stimare in quanto esistono prezzi osservabili. Nelle opzioni reali la volatilità del sottostante può essere solo stimata ricorrendo a simulazioni c) Le opzioni finanziarie non sono assunte dalla società emittente titoli, mentre le opzioni reali sono assunte dal management che controlla l’attività reale Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 222 111 Opzioni reali e investimenti • Qualsiasi progetto di investimento può essere assimilato ad una opzione call con scadenza immediata • Con valore del sottostante pari al Valore attuale dei flussi di cassa • Con strike price pari all’investimento iniziale • A scadenza T=0 la Call avrà valore se VA>I0 ossia se VAN>0. • Non vi è al riguardo differenza tra VAN e opzioni. La differenza si evidenzia se t≠0 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 223 VAN vs/metodo binomiale: un esempio Si ipotizzi di dover realizzare un progetto di investimento che richiede al tempo T=0 un esborso di 104. Il valore attuale dei flussi di cassa al tempo T=1 è pari a : a) 180 con probabilità del 50% b) 60 con probabilità del 50% Tasso risk free = 8% wacc = 20% Applico il criterio del VAN VA= (180*0,5+60*0,5)/1,2 = 100 VAN = 100-104 = -4 VAN negativo= rifiuto il progetto Lucidi tratti da: opzini reali: finanza per l’innovazione e l anew economcy della prof. Antonettla Angelini (Facoltà di Economia di Pisa Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 224 112 Applico la teoria delle opzioni VAu1=180 up del 80% C=180 VA0=100 VAd1=60 d del 40% C=60 • • • • • Calcolo la probabilità neutrale al rischio p: 0,8*p-0,4*(1-p)=0,08 p=40% 1-p= 60% C= (180*0,4 + 60*0,6)/1,08 = 100 C= VA = 1000 In assenza di opzioni le opzioni conducono allo stesso risultato del VAN: • Differenze: il VAN sconta i flussi di cassa attesi al wacc, le opzioni scontano i flussi di cassa attesi utilizzando le probabilità neutrali al rischio ed il tasso risk free Lucidi tratti da: opzini reali: finanza per l’innovazione e l anew economcy della prof. Antonettla Angelini (Facoltà di Economia di Pisa Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 225 Tipologia di opzioni reali 1: opzione di espansione • Si intraprendono progetti perché ciò da la possibilità di intraprenderne altri in futuro. In tal modo, il progetto iniziale contiene un’opzione che consente all’impresa la possibilità di intraprenderne altri. Tale possibilità ha valore (Pindyck, 1993) • In questa ottica un’impresa può intraprendere un progetto anche con VAN negativo se esiste la possibilità di realizzare VAN positivi su altri progetti + + futuri che tuttavia non potrebbero essere intrapresi senza il progetto iniziale Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 226 113 opzione di espansione = opzione call • L’opzione di espansione può essere assimilata ad una opzione call: • Con SP = al valore dell’investimento necessario per ampliare il progetto o intraprenderne uno legato al progetto iniziale • Con sottostante = VA del progetto risultante dall’espansione - Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- + + 227 Opzione di espansione = esempio 34 In t=1, il management ha la possibilità di duplicare la dimensione del progetto. In t=1, in tal caso, si dovrebbe sostenere un investimento aggiuntivo di 80. Il valore atteso del progetto, nel caso di esercizio dell’opzione, raddoppia. VAu1 = 180 C= 100 VAd1 = 60 C= 0 SP = 80 al tempo in cui si esercita l’opzione Applico le probabilità neutrali al rischio: C= (100*0,4 + 0*0,6 )/1,08 = 37,03 VAN esteso = -4 + 37,03 = 33,03 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 228 114 opzione di espansione con B/S esempio 35 Esempio: Nell’anno 0, la società gamma vuole introdurre sul mercato un nuovo microchip A. Per tale progetto si stimano i seguenti flussi di cassa: wacc = 15% 0 -230 0 -300 -530 Flusso di CCN gestione caratt variazione CCN Investimenti Flusso di cassa unlevered wacc VAN - 1 150 - 60 0 90 2 170 - 100 3 350 - 100 4 200 +-100 5 0 +-100 70 250 300 100 15% 13,19 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 229 Opzione di espansione… Il progetto microchip A non dovrebbe essere intrapreso secondo la logica del VAN. Immaginiamo, tuttavia, che tale progetto consenta successivamente di introdurre il microchip B e poi quello C… Questa opzione, in realtà, ha una valenza strategica non indifferente. Se infatti non si introducesse il microchip A ci si precluderebbe la possibilità di introdurre anche altri tipi di microchip perdendo la possibilità di sfruttare quel tipo di mercato. Ma quanto vale questa opzione strategica? Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 230 115 Opzione di espansione… continua • Ipotizziamo che in t= 3 si possa introdurre il microchip B che richiede investimenti per 1000. In t=3 il valore attuale atteso delle entrate previste per il microchip B sia pari a 950. • I flussi di cassa futuri del microchip B sono tuttavia molto incerti, ipotizziamo uno scarto quadratico medio del 30%. • Il progetto iniziale contiene un’opzione call (di espansione) con SP pari all’investimento richiesto ossia 1000, durata 3 anni, e S = valore attuale del progetto (950/(1,15)3 = 624,64. Il risk free è pari al 3%. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 231 Soluzione esempio Input risk free tempo in anni S = valore attuale attività SP = investimento STD 3,00% 3,00 624,64 1000 30,00% d1 d2 N(d1) N(d2) -0,47262 -0,99223 0,31824 0,16054 valore Call = 52,06 van progetto senza opzione valore call espansione valore attuale complessivo - Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 13,19 52,06 38,88 232 116 Opzione di espansione: alcune considerazioni! L’investimento nel progetto iniziale consente l’opportunità di effettuare il secondo investimento. Tale secondo investimento rappresenta il potenziale di investimento Il progetto iniziale non è un’opzione e può avere VAN<0 S= VA= valore attuale dei flussi di cassa legati al secondo investimento qualora fosse effettuato oggi SP= il costo dell’investimento iniziale del secondo progetto T= durata dell’opzione =limite interno Volatilità = da stimare sui flussi di cassa del secondo progetto Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 233 Domande da porsi per capire se l’opzione di ampliamento genera valore 1) Il progetto iniziale è un pre-requisito al progetto di ampliamento? (ricerca e sviluppo) 2) L’impresa ha un diritto di esclusiva sul secondo progetto? Oppure il secondo progetto fornisce un vantaggio competitivo? Implicazioni …prosegue Intraprendo un progetto iniziale con VAN<0 se penso che crei l’opportunità di sfondare in nuovi mercati o su nuovi segmenti……ne segue che l’opzione di ampliamento avrà maggior valore per settori più volatili e con maggior rendimento Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 234 117 Implicazioni …prosegue a) Intraprendo un progetto iniziale con VAN<0 se penso che crei l’opportunità di sfondare in nuovi mercati o su nuovi segmenti……ne segue che l’opzione di ampliamento avrà maggior valore per settori più volatili e con maggior rendimento b) Le spese per ricerche e sviluppo, in genere considerate costi sommersi, sono in realtà opzioni il cui SP è il relativo costo e con VA rappresentato dal valore attuale dei brevetti Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 235 Implicazioni …prosegue a) Le motivazioni di carattere strategico sono opzioni reali? Le opzioni reali assegnano un valore solo ad alcune motivazioni strategiche. In particolare motivazioni strategiche generiche e solo qualitative “immagine aziendale o potenziale di crescita” non sono valorizzate con le opzioni L’approccio delle opzioni reali cerca di assegnare un valore monetario alle motivazioni strategiche Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 236 118 Opzione di espansione: esempio 36 L’azienda alfa sta valutando se investire 1000 per introdurre un certo prodotto in Brasile. Dall’analisi effettuata si sa che il valore attuale di tale investimento sarà 950. Se il mercato brasiliano dovesse diventare più redditizio si potrebbe introdurre il prodotto in tutta l’America Latina con un investimento aggiuntivo di 300 fra 5 anni. La stima del valore attuale atteso (ad oggi) dei flussi di cassa del progetto America Latina è di 280. L’incertezza del progetto America Latina porta la volatilità al 40%. Il tasso risk free è del 3%. Intraprendo il progetto oppure no? Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 237 Soluzione esempio 36 Input risk free tempo in anni S = valore attuale attività SP = investimento STD d1 d2 N(d1) N(d2) 3,00% 5,00 280 300 40,00% 0,53778 -0,35664 0,70464 0,36068 valore Call = 104,17 van progetto senza opzione valore call espansione valore attuale complessivo Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- - 50,00 104,17 54,17 238 119 Tipologia di opzioni reali 2: opzione di abbandono • A volte, si intraprendono progetti e successivamente è possibile pensare ad un loro ridimensionamento oppure ad un loro abbandono, qualora si verifichino situazioni di mercato negative. Anche questa flessibilità deve essere valorizzata. ..come? Attraverso un’opzione put • In particolare, sia: Va=il valore del progetto qualora fosse portato avanti; L= il valore di liquidazione del progetto stesso se interrotto L’opzione di abbandono del progetto conviene quando Va<L Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 239 Opzione di abbandono: esempio 37 Riprendiamo l’esempio iniziale L’investimento di 104 del progetto, supponiamo che possa essere “rateizzato”: in t=0 si intraprende il progetto per un esborso di 40 e in t=1 viene realizzata l’altra tranche del progetto con un esborso di 60 (capitalizzato al risk free) =64*1,08= 69,12. Valutiamo l’opzione di abbandono con SP = 69,12 In questo caso SP è interpretabile non tanto come valore di liquidazione quanto come risparmio di flussi di cassa dovuti al fatto che abbandonando il progetto non devo effettuare l’investimento Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 240 120 Determinazione del valore della put option (opzione di abbandono): SP=69,12 VAu1=180 up del 80% P=0 VA=100 VAd1=60 d del 40% P=9,12 • Calcolo la probabilità p: • 0,8*p – 0,4*(1-p)= 0,08 • p=40% Opzione put= (0*0,4 + 9,12*0,6)/1,08 = 5,1 VAN esteso = -4 + 5,1 = 1,1 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 241 Tipologia di opzioni reali opzione di abbandono • Esempio:38 Nell’anno 0, la società Beta vuole utilizzare una certa tecnologia dal costo di 550 . Nell’anno 1, il valore attuale dei flussi di cassa attesi è stimato pari a 850 con probabilità 60% e 400 con probabilità del 40%. Nell’ipotesi di uno scenario pessimistico, tuttavia, la società Beta può vendere l’impianto ricavando 440. Il tasso risk free sia 3% e il wacc il 10% Determinare se è conveniente o meno attuare il progetto. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 242 121 Opzione di abbandono • Il progetto assumerà il seguente valore: Valore del progetto senza l’opzione di abbandono + Valore dell’opzione di abbandono La possibilità di vendere il progetto nell’anno 1 può essere interpretata come un opzione put con SP pari a quanto si incasserà dalla vendita e con S pari al valore attuale del progetto Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 243 Soluzione senza tener conto della teoria delle opzioni In t=1, nel primo scenario, il VA1 è 850; In t=1, nel secondo scenario, il VA2 è 400; In t=1 il valore di liquidazione L è 440. Se non considero il valore di liquidazione il VAN del progetto: Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 244 122 Calcolo il VAN senza considerare l’opzione F cassa t=0 prob t=1 850 60% t=1 400 40% ? Con un WACC del 10%, il VA del progetto è = 609 (0,6*850/1.1)+(0,4*400/1,1) = 609 mentre il VAN = 609-550= 59 Il VAN tuttavia non valorizza l’opzione di abbandono Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 245 Ora considero il valore di liquidazione In t=1, nel primo scenario, il VA1 è 850; In t=1, nel secondo scenario, il VA2 è 400; In t=1 il valore di liquidazione L è 440. Se non considero il valore di liquidazione il VAN del progetto: VAN = 850 400 * 0,6 + * 0,4 = 609 − 550 = 59 1,1 1,1 Confronto L con VA1; non mi conviene esercitare l’opzione; Confronto L con VA2; mi conviene abbandonare il progetto prendendo in t=1 440. Sulla base di questo ragionamento calcolo il VAN al tempo t=0 440 850 VA = VAN 1,1 opzione * 0 ,6 + * 0 , 4 = 623 , 64 1,1 = 623 ,64 − 550 = 73 , 64 VAN − VAN opzione = valore opzione 73 , 64 − 59 = 16 , 64 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 246 123 Determinazione del valore della put option (opzione di abbandono): SP=440 VAu1=850 up del 39,55% P=0 VA=609 W1=400 d del 34,33% P=40 • • • • Calcolo la probabilità p: 0,3955*p-0,3433*(1-p)=0,03 p=50,53% P= (0*50,53%+40*0,4947)/1,03 = 19,21 • Valore complessivo = 59+19,21 =78,21 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 247 Opzione di abbandono: esempio 39 • Nell’anno 0, la società Beta vuole utilizzare una certa tecnologia del costo di 560. Nell’anno 1, il valore attuale dei flussi di cassa attesi è stimato pari a 738 con probabilità 60% e 415 con probabilità del 40%. Nell’ipotesi di uno scenario pessimistico, tuttavia, la società Beta può vendere l’impianto ricavando 500. Il tasso risk free sia 5% e il wacc il 10% Determinare se è conveniente o meno attuare il progetto. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 248 124 Opzione di abbandono prob t=0 t=1 738 60% t=1 415 40% ? Con un WACC del 10%, il VA del progetto è = 553 (0,6*738/1.1)+(0,4*415/1,1) = 553 mentre il VAN=553-560=-7 Il VAN tuttavia non valorizza l’opzione di abbandono Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 249 Determinazione del valore della put option (opzione di abbandono): SP=500 W1=738 up del 33,34% P=0 W0=553 W1=415 d del 25,02% P=85 • • • • Calcolo la probabilità p: 0,3334*p-0,2502*(1-p)=0,05 p=51,43% P= (0*5143%+85*0,4857/1,05 = 39,32 • Valore complessivo = -7+39,32 =32,32 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 250 125 Opzione di contrazione • È speculare all’opzione di espansione • Essa è un’opzione put su una parte del progetto • Lo SP = risparmio di flussi di cassa o eventuale valore di realizzo di una parte del progetto • Se il risparmio di costi è > del VA atteso con la contrazione del progetto conviene esercitare l’opzione Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 251 Opzione di contrazione: esempio 40 • Si supponga che l’investimento iniziale di 104 possa essere scomposto in 2 parti: • In t=0 I0 = 50 • In t=1 I1 = 54 ----54*1,08= 58,32 La seconda tranche di investimento non verrà realizzata o verrà realizzata in misura inferiore in caso di evoluzione negativa del mercato. In particolare, in caso di mercato sfavorevole il management investirà in t=1 solo 25 anziché 58,32 con un risparmio di 33,32. in tal caso, tuttavia il valore atteso del progetto si dimezza. Valutiamo l’opzione. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 252 126 Determinazione del valore della put option (opzione di contrazione): SP=33,32 VAu1=90 up del 80% P=0 VA=50 (90*0.5+30*0.5)/1,2 VAd1=30 d del 40% P=3,32 • Calcolo la probabilità p: • 0,8*p – 0,4*(1-p)= 0,08 • p=40% Opzione put= (0*0,4 + 3,32*0,6)/1,08 = 1,85 VAN esteso = -4 + 1,85 = - 2,15 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 253 Opzione di differimento Un progetto con un VAN>0 oggi non significa che vada necessariamente intrapreso oggi. Potrebbe essere meglio attendere un periodo ed osservare il mercato. Avere questa possibilità implica un vantaggio che deve essere valutato. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 254 127 Opzione di differimento: alcuni aspetti operativi il sottostante S è il VA dei flussi di cassa del progetto attualizzati al wacc (VA non VAN) SP coincide con l’esborso dell’investimento I0 La durata T è rappresentata dalla durata del brevetto o del vantaggio competitivo La volatilità può essere stimata in base a progetti simili a scenari a simulazioni Monte Carlo alla volatilità di azioni relative ad aziende operanti nello stesso settore Rf = tasso risk free di durata pari a T Il “costo del differimento” è difficile da stimare. In prima approssimazione si può ipotizzare che il costo sia 1/T Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 255 Esempio 41 di differimento Un investimento richiede un esborso di 170 in T=0 e consentirà di avere un VA dei flussi pari a 200. Nell’anno t=1 se la domanda sarà bassa il flusso di cassa dell’anno 1 sarà 15 ed il VA dei flussi di cassa dei periodi successivi (in t=1) sarà pari a 150, mentre se la domanda fosse alta il flusso di cassa dell’anno 1 sarà 30 ed il VA dei flussi di cassa dei periodi succesivi sarà 250. E’ possibile posticipare di un anno l’investimento. Il risk free è pari al 4%. Il progetto contiene un’opzione call di differimento che possiamo valutare con il metodo binomiale. Particolarità: Il differimento determina la perdita del flusso di cassa del primo anno. Tale flusso può essere assimilato al dividendo che riduce il valore dell’azione una volta che è stato pagato Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 256 128 Determinazione del valore della call option (opzione di differimento): SP=180 = I0 VAu1= 250+30=280 rendim =40% W1=250 C1=70 W0=200 VAd1=150+15= 165 rendim=-17,5% W1= 150 C1=0 • • • • Calcolo la probabilità p: 0,4*p-0,175*(1-p)=0,04 p=37,39% P= (70*37,39%+0*..)/1,04 = 28,76 • Confronto il valore del differimento 28,76 con il VAN nel caso di progetto immediato (200-180)=20 • Mi conviene posticipare Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 257 Opzione di differimento: un esempio 42 Si ipotizzi di decidere se investire subito in un progetto di investimento oppure alla fine dell’anno, il costo è pari a 1600. I flussi di cassa previsti sono riscossi in via anticipata e sono pari a 200 nell’anno 0. nell’anno 1 vi è una probabilità del 50% che i flussi salgano a 300 ed una probabilità del 50% che scendano a 100. Il wacc è pari al 10% ed il risk free al 4% 300 100 * 0,5 + * 0,5 = 2200 0,1 0,1 VAN = 2200 − 1600 = 600 VA0,nodiff = +200 + Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 258 129 Determinazione del valore della call option (opzione di differimento): SP=1600 = I0 VAu1= 300+300/0.1 = 3300 rendim =50% VA0=2200 W1=300/0.1=3000 C1=1400 VAd1=100+100/0.1= 1100 rendim=-50% W1= 100/0.1=1000 C1=0 • • • • Calcolo la probabilità neutrale al rischio p: 0,5*p - 0,5*(1-p)=0,04 P = 54% P= (1400*0.54+0*..)/1,04 = 727 • Confronto il valore del differimento 727 con il VAN nel caso di progetto immediato 600 • Mi conviene posticipare Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 259 Opzione di differimento con B/S • In genere l’opzione di differimento implica la rinuncia ai flussi di cassa del periodo di posticipazione • In termini della formula di B/S ciò equivale al meccanismo dei dividendi: • Si deve pertanto considerare la variante di B/S con dividendi Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 260 130 B/S formula: correzione per i dividendi nell’ipotesi di durata residua inferiore all’anno • Si immagini una opzione call sul titolo alfa che in T=0 è quotato 200; sia lo SP = 195 e 6 mesi di durata residua. La dev std del titolo è 15% annua ed il risk free è il 3%. Tra 3 mesi sarà pagato un dividendo di 2,5. Determinare il valore della Call. devo modificare il prezzo del titolo S ' = S − div (1 + rf ) t la call varrà C = S ' * N (d1) − SP * e − rf *t * N (d 2) dove S' ln + rf * t SP 1 d1 = + σ t 2 σ t d 2 = d1 − σ t Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 261 B/S formula: correzione per i dividendi Input risk free tempo in anni S S corretto per dividendi SP STD senza dividendo 3,00% 0,5 200 197,51841 195 15,00% 195 15,00% d1 d2 N(d1) N(d2) 0,31544 0,20937 0,62379 0,58292 0,43315 0,32709 0,66755 0,62820 dividendo tempo stacco dividendo dividendo attualizzato valore Call 2,50000 0,250 2,48159 11,23 12,83 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 3,00% 1 200 262 131 B/S formula: correzione per i dividendi nell’ipotesi di durata superiore all’anno • Si immagini una opzione call sul titolo alfa che in T=0 è quotato 100; sia lo SP = 105 con durata residua di 3 anni. La dev std sul logaritmo del titolo è 30% annua ed il risk free è il 3%. Il dividend considerato costante è pari a 2,5. Determinare il valore della Call. la call varrà C = Se -y*t * N (d1) − SP * e − rf *t * N (d 2 ) dove S log + rf * t − y * t 1 SP + σ t d1 = 2 σ t d 2 = d1 − σ t div y= S Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 263 B/S formula: correzione per i dividendi nell’ipotesi di durata superiore all’anno Input risk free tempo in anni S S corretto per dividendi SP STD 3,00% 3,0 100 92,77435 105 30,00% 105 30,00% d1 d2 N(d1) N(d2) 0,19478 -0,32484 0,57722 0,37265 0,33912 -0,18050 0,63274 0,42838 dividendo tasso dividendo valore Call senza dividendo 3,00% 3 100 2,50000 2,50% 17,79 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 22,17 264 132 Opzione differimento con B/S esempio 43 Un’azienda ha sviluppato un nuovo tipo di stucco con i flussi di cassa stimati di seguito. L’esborso iniziale per tale tipo di produzione è pari a 540 ma garantisce di operare sul mercato senza la pressione dei concorrenti. La volatilità dei flussi è stimata pari al 30%, il tasso risk free è il 3%. L’wacc dell’azienda è pari al 12%. 0 1 2 3 4 5 -540 100 125 130 150 180 flussi di cassa Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 265 Segue… wacc VA VAN - Input risk free tempo in anni S=VA S corretto per dividendi SP STD d1 d2 N(d1) N(d2) tasso dividendo valore Call 12,00% 478,93 61,07 3,00% 5,0 478,93 176,19 540 30,00% -1,11060 -1,78142 0,13337 0,03742 20,00% 6,11 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 266 133 Esercitazione 44 L’impresa gamma presenta un valore di mercato delle attività di 2500. Il rapporto di indebitamento a valore di mercato (D/D+E) target è pari al 70%. Si conoscono, inoltre, le seguenti informazioni: lo scarto quadratico medio del debito è pari al 5%; il debito, del valore nominale di 1500 ha una duration di 6 anni; lo scarto quadratico medio dell’equity è pari al 60%; il coefficiente di correlazione tra debito e equity è 0,4; il tasso risk free è del 2,5%. Determinare: 1. lo scarto quadratico medio del valore di mercato delle attività; 2. il valore di mercato del capitale proprio; 3. il valore di mercato del debito; 4. il tasso di interesse sul debito rischioso. • NB N(d1) = 0,94663 N(d2) = 0,87107 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 267 soluzione • a)La varianza dell’attivo è = 3,8665% = 0,7^2*0,05^2+0,3^2*0,6^2+2*0,7*0,3*0,4*0,05*0,6 • Da cui lo scarto quadratico medio è = 19,66% • b) dispongo di tutti i dati per applicare la formula di B/S • Call = E = 2500*0,94663-1500*e^(-0.025*6)*0,87107 = 1241,97 • c) il valore di mercato del debito è: 2500-1241,97= 1258,03 • d) il tasso di interesse sul debito rischioso lo ottengo risolvendo: • 1258,03*(1+x)^6=1500 = 2,98% Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 268 134 Esercitazione 45 Nell’anno 0, la società gamma vuole introdurre sul mercato un nuovo microchip A. Per tale progetto si stimano i seguenti valori: wacc = 15%; aliquota fiscale 40%: MOL ammortamenti aliquota fiscale 40% variazione CCN Investimenti 0 1 450 50 2 550 50 3 550 50 4 600 50 5 650 50 0 -1000 10 5 -10 10 -30 -1200 In t= 3 è possibile introdurre il microchip B che richiede investimenti per 680. Per tale microchip B si stimano inoltre i seguenti flussi di cassa: lancio in t=3 del nuovo prodotto scenario ottimistico realistico pessimistico anni 4 5 500 800 300 500 150 200 probabilità 0,2 0,5 0,3 Ipotizzando uno deviazione std del microchip B del 45% ed un risk free del 3%. Determinare la convenienza economica del progetto Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 269 soluzione RO -imposte RO netto ì+ammortamenti flusso CCNo var CCN flusso Cassa investimento Flusso Cassa unlevered wacc VAN - lancio in t=3 del nuovo prodotto scenario ottimistico realistico pessimistico VA atteso investimento in t=3 -1200 -1200 15% 28,64 probabilità 0,2 0,5 0,3 400 -160 240 50 290 -10 280 500 -200 300 50 350 -5 345 500 -200 300 50 350 10 360 550 -220 330 50 380 -10 370 600 -240 360 50 410 30 440 280 345 360 370 440 4 500 300 150 5 800 500 200 VA VA*pr 1040 207,94 638,9 319,47 281,7 84,499 611,91 680 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 270 135 Soluzione: continua risk free tempo in anni S = valore attuale attività SP = investimento STD 3,00% 3,00 402,34 680 45,00% d1 d2 N(d1) N(d2) -0,16813 -0,94755 0,43324 0,17168 valore Call = 67,62 van progetto senza opzione valore call espansione valore attuale complessivo - Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 28,64 67,62 38,98 271 Esercitazione 46 • Il valore nominale del debito della spa gamma è pari a 2000 con una duration di 4 anni. Il valore dell’opzione put è pari a 274,40 ed il tasso risk free è pari al 3,5%. Determinare il tasso di interesse di mercato del debito. • Ipotizzando un valore di mercato attuale della società di 3000 determinare il valore della call. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 272 136 soluzione valore Call = Equity valore mercato debito D=W-E valore put =C+ val att SP-S (put-call parity) (A) valore attuale SP (B) 1.497,43 1.502,57 valore di mercato debito D=val SP-P tasso sul debito rischioso 1.502,57 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 274,40 1.777 7,41% 273 Esercitazione 47 • La WOOL spa vorrebbe immettere sul mercato un nuovo prodotto, il cui lancio richiederebbe una ricerca di mercato da effettuare nell’anno 0, con un costo di 50.000. C’è la probabilità del 75% che i risultati dell’indagine siano positivi; in tal caso l’impresa preferirebbe effettuare, nell’anno 1, un lancio di prova solo in Italia, per testare la reazione del mercato nazionale; il costo netto di tale operazione si prevede di 100.000. • Dopo un anno, se i dati delle vendite in Italia saranno soddisfacenti (probabilità del 70%), la distribuzione dei nuovi prodotti verrà allargata all’estero, con un investimento netto di 300.000. Alternativamente la società rinuncerebbe al progetto. • Se il progetto verrà portato avanti, si prevedono i seguenti flussi di cassa: Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 274 137 scenario ottimistico realistico pessimistico probabilità 20% 60% 20% anno 3 500.000 400.000 300.000 anno 4 600.000 500.000 400.000 anno 5 700.000 600.000 500.000 Ipotizzando un tasso di attualizzazione del 12%, si valuti l’opportunità di realizzare il progetto nelle due seguenti ipotesi: 1 – l’impresa sia mossa solo da considerazioni di massimizzazione del valore monetario del progetto 2 – l’impresa non intenda accettare progetti con probabilità di insuccesso superiori al 40%. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 275 soluzione anno 0 anno 2 anno 1 risultato prob. positivo risultato prob.. positivo scenario 70% prob. anno 3 anno 4 anno 5 prob.cong VAN 12% VAN*prob. ottimistico 20% 500.000 600.000 700.000 10,50% 755.956 79.375 realistico 60% 400.000 500.000 600.000 31,50% 564.483 177.812 -300.000 pessimis. 20% 300.000 400.000 500.000 10,50% 373.011 39.166 22,50% -139.286 -31.339 25,00% -50.000 -12500 investim. investim. 75% -100.000 risultato negativo prob. 30% STOP ricerca -50.000 risultato negativo prob. 25% STOP Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 276 138 warrant Gli warrant attribuiscono ai possessori la facoltà di acquistare azioni ordinarie ad un prezzo SP prefissato e per un certo periodo di tempo determinato Gli warrant sono assimilabili ad opzioni call 1) In genere gli warrant accompagnano l’emissione di prestiti obbligazionari consentendo l’emissione a tassi inferiori 2) Presentano il vantaggio di dare un’opportunità di investimento a chi non conoscendo la società è riluttante a sottoscrivere azioni 3) Se esercitati gli warrant generano una raccolta di fondi Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 277 Differenze tra warrant e call • Warrant • Se esercitato, il warrant richiede l’emissione di azioni. Il numero di azioni in circolazione pertanto aumenta • Se esercitato aumentano i fondi a disposizione della società • Aumentando il numero delle azioni in circolazione si verifica l’effetto diluizione • Call • La call, quando viene esercitata, non genera cambiamenti nel numero di azioni in circolazione (è emessa da individui, non da società) • La società non riceve nuovi fondi dall’esercizio dell’opzione • Poiché non aumenta il numero delle azioni in circolazione, non si genera l’effetto diluizione Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 278 139 Valutazione degli warrant n. azioni in circolazione prezzo dell'azione S rapporto q= 1 warrant ogni 4 azioni numero warrant per azione strike price scadenza dev std azioni S risk free 10.000 100 n. warrant valore ex warrant=(S+q*SP)/(1+q) 2.500 96,00 25,0% 80 4 10% 3% valore azioni cum war raccolta fondi con warrant totale valore azione ex warrant (Sw) 100,00 20,00 120,00 96,00 valore warrant= Sw-SP 16,00 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 279 Warrant VS call: facciamo la valutazione a scadenza Se S < SP Se S > SP Valore CALL 0 S - SP Valore warrant 0 Sw − SP = 1 (S − SP ) 1+ q Effetto diluizione Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 280 140 Valutazione warrant Input risk free tempo in anni Sw SP STD 3,00% 4 96,00 80 10,00% d1 d2 N(d1) N(d2) 1,61161 1,41161 0,94648 0,92097 valore Call valore Call*effetto diluizione 25,52 20,41 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 281 Ancora un esempio di valutazione dell’warrant n. azioni in circolazione prezzo dell'azione S rapporto cambio = 1 warrant ogni 5 azioni numero warrant per azione strike price scadenza dev std azioni S risk free n. warrant valore ex warrant=(S+q*SP)/(1+q) valore azioni cum war raccolta fondi con warrant totale valore azione ex warrant (Sw) valore warrant= Sw-SP 200.000 55 20,0% 45 2 15% 4% 40.000 53,33 55,00 9,00 64,00 53,33 risk free tempo in anni Sw SP STD 4,00% 2 53,33 45 15,00% d1 d2 N(d1) N(d2) 1,28410 1,07197 0,90045 0,85813 valore Call valore Call*effetto diluizione 12,38 10,31 8,33 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 282 141 Aumenti di capitale sociale con diritto di opzione Il diritto di opzione è il diritto del vecchio azionista di sottoscrivere le azioni di nuova emissione, in proporzione alle azioni possedute. Con tale diritto si tutela il vecchio azionista e si evita che l’aumento di capitale sociale, se sottoscritto da nuovi azionisti possa alterare i precedenti equilibri di proprietà. È tuttavia possibile: a) Escludere, per particolari casi il diritto di opzione b) Che il vecchio azionista non avendo disponibilità finanziarie o per motivi strategici non sottoscriva le azioni di nuova emissione. In tal caso, egli può vendere il suo diritto di opzione ad altri azionisti. Il problema, in tal caso, è stimare il prezzo di tale diritto…. Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 283 Valutazione diritti di opzione n. azioni in circolazione 1.200.000 prezzo dell'azione p 10 n. azioni nuove 480.000 rapporto cambio = 2 az nuove ogni 5 azioni vecchie numero az nuove per azione 40,0% prezzo emissione= pe (SP) 8 scadenza 0,1 dev std azioni S 15% risk free 3% n. azioni nuove valore ex DO=(S+q*Pe)/(1+q) valore azioni cum Do raccolta fondi con aumento CS totale valore azione ex DO =Pex valore teorico DO=P-Pex 480.000 9,43 10,00 3,20 13,20 9,43 Questo valore può essere interpretato come il compenso che il vecchio azionista riceve per compensare la perdita derivante dall’emissione di nuove azioni 0,5714 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 284 142 DO… punto di vista del nuovo azionista punto di vista nuovo azionista per sottoscrivere 2 nuove azioni deve comprare 5 DO. Dopo questa operazione si avrà: valore 2 nuove azioni = 2*Pe + acquisto di 5 DO 5*0,5714 somma spesa totale valore medio delle 2 azioni guadagno lordo senza considerare i DO il valore del DO 1,43*q 16 2,857 18,857 9,43 1,43 0,5714 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 285 DO VS call: facciamo la valutazione a scadenza Valore CALL Valore diritti di opzione Se S < SP Se S > SP 0 S - SP 0 ( Pex − SP ) * q = Do = q (S − SP ) 1+ q q (S − Pe ) 1+ q Effetto diluizione Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 286 143 Utilizzo formula B/S per valutare i DO risk free tempo in anni S=P SP STD 3,00% 0,1 9,43 8 15,00% d1 d2 N(d1) N(d2) 3,55078 3,50334 0,99981 0,99977 valore DO valore Call*effetto diluizione 1,453 0,4150 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 287 DO: un altro esempio n. azioni in circolazione 10.000.000 prezzo dell'azione p 28 n. azioni nuove 3.600.000 rapporto cambio = 9 az nuove ogni 25 azioni vecchie numero az nuove per azione 36,0% prezzo emissione= pe (SP) 22 scadenza 0,1 dev std azioni S 15% risk free 3% n. azioni nuove valore ex DO=(S+q*Pe)/(1+q) valore azioni cum Do raccolta fondi con aumento CS totale valore azione ex DO =Pex valore teorico DO=P-Pex 3.600.000 26,41 28,00 7,92 35,92 26,41 risk free tempo in anni S=P SP STD 3,00% 0,1 26,41 22 15,00% d1 d2 N(d1) N(d2) 3,94003 3,89260 0,99996 0,99995 valore DO valore Call*effetto diluizione 4,478 1,1853 1,5882 Prof. Piatti - Università degli studi di Bergamo- 288 144