Lezione 7 I e II Prinicipio Lavoro: W = Z Serway, 17 Cap. Serway, 17.4 Cap. pdV se la pressione é costante: W = p∆V Unitá di misura: 1litro = 10−3 m3 1atm ' 1.013105 P a = 1.013105 N m−2 quindi: litro atm ' 101.3Joule 7.1 7.1.1 lavoro ed energia termica XVII. 18 Un gas in un contenitore é alla pressione di 1.5 atm e occupa un volume di 4.0 m3 . Qual’é il lavoro fatto dal gas se si espande a pressione costante ad un volume doppio? E se é compresso a pressione costante ad un quarto del suo volume iniziale? Soluzione: Vi = 4.m3 → Vf = 8.0m3 quindi, essendo la pressione costante: W = p∆V = 1.5atm × (8. − 4.)m3 Essendo ∆V > 0 il lavoro é positivo (é fatto dal gas sul sistema) Ricordando che 1atm ' 1.013 × 105 P a = 1.013 × 105 N m−2 si ha: W = 1.5 × 1.013 × 105 N m−2 (8. − 4.)m3 = 607.8kJ 1 Per la compresione: Vi = 4.m3 → Vf = 1.m3 W = 1.5 × 1.013 × 105 N m−2 (1. − 4.)m3 = −455.850kJ 7.1.2 22 Un campione di elio si comporta come un gas ideale quando viene riscaldato a pressione costante da 273 K a 373 K. Se il gas compie 20 J di lavoro, qual’é la massa dell’elio? essendo costante la pressione, W = p∆V = pVf − pVi ma, essendo il gas ideale pV = nRT quindi: W = nR(Tf − Ti ) = nR∆T ne segue che W 20J = R∆T R100K Ricordando che R = 8.31J mole−1 K −1 si ha: n= n= 20J = 0.024mol 8.31J mole−1 K −1 100K quindi il gas consiste di n = 0.024 moli. Poiché il peso molecolare dell’elio é m = 4g/mole una mole di elio pesa (ossia: “ha massa”) Mmole = 4.00g e quindi n moli hanno massa: M = Mmole n = 4.00 × .024 = .096gr 7.2 7.2.1 I principio e sue applicazioni XVII.23 Si comprime un gas alla pressione costante di 0.8 atm, da un volume di 9. litri a un volume di 2 litri. Nel processo, 400 J di energia termica sono ceduti al gas; Qual’é il lavoro compiuto dal gas? Qual’é la variazione di eneriga interna? soluzione: il lavoro (poiché la pressione é costante) é trasformando i litri atm in Joule si ha: W = p∆V = (2 − 9)0.8litri atm = −7 × 0.8 × 1.013102 N m−2 = −568.400J Il primo principio: ∆U = Q − W = −400J + 568.400J = 168.400J 2 7.2.2 24.XVII Un sistema termodinamico subisce una trasformazione durante la quale l’eneria interna diminusice di 500 J. Se allo staesso tempo si compione 220 J di lavoro sul sistema, trova il calore assorbito o ceduto dal sistema. Secondo le convenzioni, ∆U = −500J < 0 W = +220J > 0 Poiché ∆U = Q − W si ha: Q = ∆U + W = −500J + 220J = −280J Essendo Q negativo, il calore é ceduto dal sistema. 7.2.3 28 Una mole di gas perfetto compie 3000 J di lavoro sull’ambiente circostante mentre si espande isotermicamente fino a una pressione finale di 1 atm e a un volume finale di 25 litri. determina il volume iniziale e la temperatura (costante) del gas. Poiché la trasformazione é isoterma, P V é costante e uguale a RT (abbiamo una sola mole: n = 1), P = RT V ma la pressione P non é costante, e dunque il lavoro fatto va calcolato integrando: Z Vf Z Vf Vf RT W = pdV = dV = RT (log Vf − log Vi ) = RT log V Vi Vi Vi (osserviamo che tale espressione vale se la temperatura é costante, e se il gas é perfetto.) 30. Una mole di gas inizialmente alla pressione di 2 atm e al volume di 0.3 litri ha un’energia interna pari a 91 J. Nel suo stato finale, la pressione é di 1.50 atm, il volume 0.8 litri e l’energia interna é uguale a 182 J. Per i tre cammini in figura (P17.30) calcolare: (a) il lavoro compiuto dal gas e l’energia termica netta scambiata nella trasformazione. Soluzione: R il lavoro compiuto dal gas é dato da pdV ed é (quindi) uguale all’area sotto la curva p = p(V ). Tale area cambia per i tre percorsi. L’energia interna cambia di ∆U = Uf − Ui = 182J − 91J = 91J 3 Serway 17.6 e il calore scambiato é, secondo il primo principio: Q = ∆U + W 1. W1 = pf ∆V = 1.50atm × (0.8 − 0.3)litri si ha: W1 = 0.5 × 1.5 × 101.3J = 75.975 (fatto dal gas) e quindi, per il primo principio: 91J = Q − 75.97J quindi: Q1 = 91 + 75 = 166 Poiché il calore é positivo, esso é assorbito dal gas 2. W2 = pi ∆V = 2atm × (0.8 − 0.3)litri W2 = 2 × 0.5 × 101.3J = 101.3J (l’espansione avviene ad una pressione maggiore, quindi il lavoro fatto dal gas é maggiore) Q2 = 91 + 303.90 = 394.90J 3. L’area sottesa é l’unione di un triangolo e di un rettangolo. W3 = ∆V ∆p +W1 = 0.5×(0.8−0.3)×(2−1.5)×101.3+W1 = 12.6625+W1 = 88.635J 2 Q3 = 91 + 88.63 = 179.63 47. Un gas perfetto é inizialmente a pressione P0 , volume V0 e temperature T0 , descrive il ciclo di figura P17.47; trova il lavoro complessivo fatto dal gas nel ciclo. quanto é il calore complessivo assorbito dal sistema per ciclo? ottenere un valore numerico per tale lavoro per una mole di gas inizialmente a T0 = 0C◦ . Il lavoro svolto é l’area conchiusa dal ciclo. Nel nostro caso W = 2P0 × 2V0 = 4P0 V0 Per il primo principio, ∆U = Q − W ma, poich il sistema torna allo stato iniziale, l’energia interna non cambia (∆U = 0) e dunque Q = W = 4P0 V0 Poiché il gas é perfetto, P V = nRT . per una sola mole, a T = 0C◦ si ha: P0 V0 = RT = 4 7.3 II Principio Rendimento (definizione): e = W/Qc = 1 − Qf /Qc Rendimento della macchina di Carnot: eC = 1 − Tf /Tc 7.4 Macchine termiche 2. Rendimento Una macchina termica produce 200 J di lavoro in ogni ciclo e ha un rendimento pari al 30.0%. Per ciascun ciclo, quanta energia termica viene assorbita, e quanto ceduta? Poiché ∆U = 0 il primo principio da: W = (Qc − Qf ); inoltre, il rendimento é per definizione: e = W/Qc quindi: Qc = W/e = 200J = 666.66J 0.3 da cui: Qf = −W + Qc = −200 + 666.66 = 466.66J 4. Rendimento della macchina di Carnot Una macchina termica lavora tra 200 ◦ C e 80 ◦ C raggiungendo il 20 % del rendimento massimo possibile. Quanto calore deve essere assorbito affinché la macchina compia 10 kJ di lavoro? Il rendimento massimo possibile é quello della macchina di Carnot: eC = 1 − Tf /Tc e quindi, per la macchina in questione é: eC = 1 − 80◦ C = .60 = 60% 200◦ C quindi la macchina reale ha rendimento: e = 20% × 60% = .12 = 12% dalla definizione di rendimento si ha: Qc = 10kJ W = = 83333.33kJ e .12 5 10. Rendimento della macchina di Carnot Una centrale lavoro con un rendimento del 32% durante l’estate quando l’acqua del mare per il raffreddamento é a 20◦ C. La centrale usa vapore a 350 ◦ C per far funzionare le turbine. Assumento che il rendimento reale vari con la stessa proporzione del rendimento ideale, quale sarebbe il rendimento della centrale in inverno quando l’acqua del mare é a 10. ◦ C? Consideriamo una macchina di Carnot ideale, che lavori alle temperature di esercizio della centrale: in estate il suo rendimento é: eEstate =1− C TfEstate 20◦ C = .94 = 94% =1− TC 350◦ C in inverno, invece: =1− eInverno C TfInverno 10◦ C = .97 = 97% =1− TC 350◦ C il rendimento reale in estate é, secondo il testo eEstate = 32% e, sempre secondo il tetso, vale eEstate eEstate C = Inverno Inverno e eC da cui: eInverno = eInverno 97% C × eEstate = × 32% ' 33% Estate 94% eC 6