Elementi di sociologia – Temi e idee per il XXI secolo Carlo Mongardini Copyright © The McGraw‐Hill Companies srl Lo scandalo come strumento di lotta politica Le culture deboli, perché mancano di idee, di ideali e di principi morali, e quindi di elementi di integrazione sociale, si riflettono in una politica priva di senso e di motivazioni ideologiche. Allora la lotta politica, invece di svolgersi su un conflitto di idee, di rappresentazioni della società e di valori da realizzare, si incentra sullo scandalo. Lo scandalo diviene lo strumento per distruggere l’avversario. Nell’usare lo scandalo lo spirito settario si radicalizza e si chiude ad ogni dialogo, così come avviene per molte sette religiose. Ma lo scandalo politico, scrive il sociologo inglese John B. Thompson in un libro che nel 2001 ha vinto il Premio Europeo Amalfi per la sociologia e le scienze sociali (Political Scandal. Power and visibility in the media age, Cambridge, Polity Press, 2000), non deve essere valutato solo come declino morale o prodotto di un giornalismo senza scrupoli. Se lo scandalo oggi è sempre una minaccia su coloro che ottengono potere o successo nei giochi della vita pubblica è perché esso come arma è il prodotto delle grandi trasformazioni che hanno modificato la vita pubblica. Lo sviluppo dello scandalo politico, conclude Thompson, come evento mediatico, è strettamente connesso con il mutamento dell’informazione sull’azione politica. Il significato dello scandalo ha le sue radici in un mondo in cui la visibilità è stata trasformata dai media e dove potere e reputazione sono strettamente connessi. Lo scandalo perciò è efficace perché, nel nostro moderno mondo mediatico, esso va a toccare le reali fonti del potere.