INSULINA DEGLUDEC: UNA NUOVA INSULINA BASALE
Una combinazione di dati e figure da differenti articoli
Le beta cellule intatte rilasciano insulina continuamente negli intervalli tra i pasti ed a digiuno a velocità più
o meno costante, e questo significa che abbiamo necessità di un certo livello di insulina circolante anche se
stiamo a digiuno, altrimenti la glicemia comincia a crescere e compaiono i corpi chetonici. Per soddisfare
questa necessità di insulina sono state inventate dagl anni 50 varie insuline ritardo, alcune ormai obsolete e
dimenticate (ultralenta, zincoprotamina, monotard) mentre quella più usata negli anni era la NPH (in
commercio come Humulin I o Protaphane, attualmente come Humalog Basal. Ma nel contempo sono
comparse, dopo il 2000, l’insulina GLARGINE o LANTUS e la DETEMIR o LEVEMIR, chiamate basali perché
hanno un profilo più “piatto” , cioè una azione più regolare dall’inizio alla fine, rispetto alla vecchia NPH.
Queste due insuline sono state un passo avanti notevole che ci ha permesso di avere una glicemia a digiuno
più vicina al “normale (90-150) con meno rischi di ipoglicemie durante la notte. Queste insuline saranno
ancora usate per molti anni, sia nelle persone con diabee tipo 1 che 2, ma nel contempo la NOVO NORDISK
ha appena ricevuto l’approvazione dall’EMEA (agenzia europea regolatrice dei farmaci) l’autorizzazione per
una nuova insulina, la DEGLUDEC, che tra poco comparirà in commercio, probabilmente con piano
terapeutico. Ecco uno schema delle caratteristiche delle varie insuline ritardo/basali
Fig 1 Confronto tra varie insuline
INIZIO
NPH
LANTUS
LEVEMIR bassa dose
LEVEMIR dose alta
DEGLUDEC
DEGLUDEC PLUS
Deglude+aspart
1-2 ore
1-2 ore
1-2 ore
1-2 ore
1-2 ore
10-15
minuti
MOMENTO DEL
PICCO
DURATA
No picco
6-8 ore
No picco
1 ora
12 ore
16-24 ore
Oltre 24 ore
Oltre 24 ore
La degludec ha un ph neutro, non è quindi acida come bantu che ha volte brucia dopo l’iniezione, è solubile
(quindi non va agitata come forse ricorda chi una volta faceva l’humulin I, ed ha una durante d’azione di
circa 36 ore, almeno nelle persone con Diabete tipo 2. Chimicamente è un insulina umana, prodotta con
ingegneria genetica, ma manca della treonina in posizione 30 nella catena B ed in più ha una lunga catena
di acido grasso di 16 atomi di carbonio attaccato alla lisina in posizione 29 sempre sulla catena B. Viene
quindi come al solito modificato il sito della molecola di insulina responsabile dell’aggregazione delle
molecole dopo iniezione sottocutanea. Queste modifiche permettono alla degludec di esistere in soluzione
nel flacone come DI-Esameri (le altre insuline si aggregano a formare esameri). Dopo l’iniezione la degludec
forma dei multiesameri da cui si stacca lentamente l’acido grasso e lo zinco , permettendo un continuo
lento rilascio di molecole singole di degludec, con una variabilità di assorbimento minore delle insuline
ritardo (lantus e e levemir) attuali (vedi figure) ed una durata d’azione quindi superiore alle 24 ore, fino a
36. Viene eliminata principalmente attraverso i reni. Una cosa importante è che , a differenza della bantu, si
lega molto poco ai recettori dell’IGF-1 (come l’insulina umana) e quindi dovrebbe avere una bassa
carcinogenicità (ovvero pericolo di tumori) e potenza mitogena (pericoli in gravidanza, ecc). 2 studi
importanti: il primo in persone con diabete tipo 1 in confronto alla bantu ha mostrato una significativa
riduzione delle ipoglicemie notturne, di circa il 25%; l’altro nel diabete tipo 2 ha dimostrato come, a parità
di dose totale, si ottenevano risultati simili alla lantus una volta al giorno facendo la degludec ogni 24 ore
(una volta al giorno) o ogni 36 ore, ovvero 3 volte a settimana. Ma in quest’ultimo caso aumentavano le
ipoglicemie, quindi la degludec è stata approvata per essere usata una volta al giorno. Naturalmente questo
permette una maggiore flessibilità nella somministrazione, quindi lasciando libera la persona di farsi la
degludec prima o dopo cena o al momento di coricarsi, o, se se la dimentica, anche al mattino successivo. E’
in fase di preparazione anche una miscela di Degludec 70% + Novorapid 30% che potrebbe essere molto
comoda. A differenza della lantus sembra infatti che la degludec possa essere mescolata con la rapida, cosa
specialmente utile nel diabete tipo 2. In sintesi
Fig 2 Vantaggi e svantaggi possibili
Possibili vantaggi
Meno ipoglicemie notturne
Minore variabilità dell’effetto da giorno a giorno
Maggiore Flessibilità nell’orario di somministrazione
Minore mitogenicità
Possibili svantaggi
Minore possibilità di modificarne la dose giorno per
giorno a causa della durata d’azione maggiore di 24
ore, soprattutto in persone con insufficienza renale
o epatica
fig. 3 Analoghi dell’insulina in uso attuale, analoghi basali e rapidi
LANTUS
LEVEMIR
analoghi
basali
HUMALOG BASAL
DEGLUDEC
INSUMAN RAPID *
NOVORAPID
analoghi
rapidi
INIZIO: 10 MIN
MAX EFFETTO: 1-2 ORE
APIDRA
HUMALOG
DURATA : 4 ORE
*la INSUMAN RAPID è la vecchia (ha solo 25 anni) INSULINA UMANA, che inizia l’effetto dopo 15-30 minuti,
ha un picco a 2-4 ore, ritardato rispetto agli analoghi rapidi ed alla glicemia dopo il pasto, e dura 6-8 ore.
Fig. 4 Struttura molecolare della degludec
COMPORTAMENTO DELL’INSULINA DEGLUDEC IN SOLUZIONE E DOPO L’INIEZIONE
NEL FLACONE DI INSULINA
SUBITO DOPO L’INIEZIONE
SOTTOCUTANEA
Durante le successive 36 ore
Grazie per l’attenzione
Dati raccolti da Gianfranco Poccia