24/08/12 2. Fondamenti del modello di domanda e di offerta Edi Defrancesco Dip. Territorio e sistemi agroforestali Università di Padova e-mail [email protected] Defrancesco 2012-13 1 Contenuti 1. La curva della domanda 2. Fattori che influenzano la domanda alimentare 3. La curva di offerta 4. Fattori che condizionano l’offerta agroalimentare 5. L’equilibrio di mercato Defrancesco 2012-13 2 1 24/08/12 IL MODELLO DI DOMANDA ed OFFERTA • DOMANDA: comportamento dei consumatori • OFFERTA: comportamento delle imprese • EQUILIBRIO DI MERCATO: interazione ottima tra domanda ed offerta sul mercato, raggiungibile attraverso lo STRUMENTO DEL PREZZO In questo modello il prezzo registra con precisione i mutamenti delle preferenze di consumo e dei costi di produzione, riportando costantemente il mercato in Defrancesco 2012-13 3 equilibrio LA DOMANDA Defrancesco 2012-13 4 2 24/08/12 ALIMENTAZIONE OLTRE 50 ANNI DI CONSUMO A CONFRONTO Defrancesco 2012-13 5 Fonte: Federalimentare 2002 e FAO ALIMENTAZIONE OLTRE 50 ANNI DI CONSUMO A CONFRONTO Fonte: Federalimentare 2002 e nostre elaborazioni Defrancesco 2012-13 6 3 24/08/12 Defrancesco 2012-13 7 1 LA CURVA DI DOMANDA RELAZIONE TRA IL PREZZO (P) DI UN BENE E LA QUANTITÀ (Q) CHE I CONSUMATORI SONO DISPOSTI A COMPRARE A QUEL PREZZO, IN UN CERTO TEMPO, A PARITÀ DI ALTRE CONDIZIONI (reddito, preferenze, ecc.) LEGGE DELLA DOMANDA: a parità di altre condizioni, al crescere del prezzo, tende a diminuire la quantità domandata (relazione inversa tra P e Q) Defrancesco 2012-13 8 4 24/08/12 Curva di domanda aggregata LA REATTIVITA’ DELLA DOMANDA DIPENDE DALLA FORMA DELLA CURVA LA POSIZIONE DELLA CURVA SUL PIANO CARTESIANO E’ DETERMINATA DALL’EFFETTO DEGLI ALTRI FATTORI Defrancesco 2012-13 Domanda di grano tenero A B C D E PREZZO 25 20 15 10 5 9 QUANTITA’ 9 10 12 15 20 Curva di domanda (o Domanda) esprime la “domanda intenzionale” per ogni livello di prezzo (è la curva). Quantità domandata è l’effettivo livello di domanda in corrispondenza di un dato prezzo (è un punto sulla curva). Defrancesco 2012-13 10 5 24/08/12 SPOSTAMENTI LUNGO LA CURVA DI DOMANDA esprimono, ceteris paribus, come reagisce la quantità domandata a sole variazioni di prezzo; GLI SPOSTAMENTI LUNGO LA CURVA SONO GENERALMENTE DOVUTI A SPOSTAMENTI DELLA CURVA DI OFFERTA (rinvio) Defrancesco 2012-13 11 SPOSTAMENTI LUNGO LA CURVA DI DOMANDA a) una gelata contrae l’offerta di radicchio à a funzione di domanda data, aumenta il prezzo del radicchio àcala la quantità domandata b) aumenta la produzione di vino biologico per l’ingresso di nuove imprese à a funzione di domanda data, cala il prezzo12à Defrancesco 2012-13 aumenta la quantità domandata 6 24/08/12 I fattori che influenzano la domanda aggregata a. Prezzo del bene b. Reddito disponibile c. Preferenze dei consumatori d. Informazione dei consumatori e. Numero di consumatori f. Aspettative g. Prezzo dei beni ‘collegati’ h. Fattori sociodemografici Defrancesco 2012-13 13 SPOSTAMENTI DELLA CURVA DI DOMANDA Esprimono l’effetto sulla domanda del mutare di qualche altro fattore, a parità di prezzo spostamento verso destra: aumento della domanda a parità di prezzo es. cresce il reddito pro capite, a parità di prezzo aumenta la domanda di vino DOC spostamento verso sinistra: calo della domanda a parità di prezzo es. effetto BSE, a parità di prezzo cala la domanda di carne bovina del1430% Defrancesco 2012-13 nel 2001 7 24/08/12 Consumi alimentari e reddito dei consumatori • Qi Beni normali: al crescere del reddito, a parità di altre condizioni, cresce la quantità domandata (es. quasi tutti i beni, tra cui gli alimentari) – Beni di prima necessità: la domanda aumenta in misura meno che proporzionale rispetto al reddito – Beni voluttuari: la domanda aumenta in misura più che proporzionale rispetto al reddito R R Qi Beni di prima necessità Beni voluttuari Qi Qi R R Defrancesco 2012-13 15 Beni inferiori: al crescere del reddito, a parità di altre condizioni, cala la quantità domandata Esempio Qi - i cibi proteici di origine vegetale nelle prime fasi dello sviluppo economico, - il vino comune nelle economie molto sviluppate R Defrancesco 2012-13 16 8 24/08/12 La legge di Engel “I consumi alimentari crescono al crescere del reddito, ma in misura meno che proporzionale”, fino a raggiungere un limite di saturazione ovvero a) Il peso percentuale dei consumi alimentari sulla spesa complessiva delle famiglie diminuisce al crescere del reddito b) Questo effetto è molto più forte se si misurano i consumi in quantità ed è meno marcato se si misurano in valore Questo dà più spazio ad un prodotto differenziato per qualità o per livello di servizio incorporato Defrancesco 2012-13 Ca/R 50% 30% 17 Relazione consumi alimentari reddito spendibile Paesi in via di sviluppo Paesi a livelli intermedi Paesi sviluppati 10% Reddito Defrancesco 2012-13 18 9 24/08/12 Defrancesco 2012-13 19 Defrancesco 2012-13 20 10 24/08/12 Defrancesco 2012-13 21 Defrancesco 2012-13 22 11 24/08/12 Defrancesco 2012-13 23 Defrancesco 2012-13 24 12 24/08/12 Defrancesco 2012-13 25 Peso dei consumi alimentari e bevande non alcoliche sui consumi totali italiani Anno % Anno % 1951 46,8 2001 16,2 1955 46,3 2002 16,2 1960 39,7 2003 16,1 1965 38,7 2004 15,8 1970 35,4 2005 15,1 1975 32,8 2006 15,0 1980 28,9 2007 15,0 1982 28,0 2008 14,9 1987 23,5 2009 14,5 1992 18,6 1993 18,5 1998 18,0 Istat, Valori costanti 1995 (concatenati 2000 dal 2001) Defrancesco 2012-13 26 13 24/08/12 Composizione % della spesa per consumi in Italia, valori costanti 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 7,6 8,1 8,2 8,6 8,7 8,6 10,1 9,2 8,8 8,9 9,5 9,8 9,8 9,7 10,0 10,1 8,4 8,5 8,5 8,5 8,4 8,3 7,7 7,8 14,3 15,5 15,6 15,1 15,0 15,1 15,5 15,5 3,2 3,1 2,9 3,0 3,0 3,1 3,2 9,6 9,3 9,2 9,0 9,0 7,4 7,1 19,5 19,4 19,6 19,9 20,3 21,3 22,1 9,5 9,4 9,4 9,2 9,0 7,6 7,6 19,1 17,2 16,9 17,0 17,1 17,0 17,3 17,4 1995-96 1999 2000 2001 2002 2003 2008 2009 3,2 9,5 19,7 30% 9,5 20% 10% 0% Alimentari e tabacco Vestiario e calzature Abitazione, utilities Mobili, elettrodomestici e casa Servizi sanitari Trasporti e comunicazioni Ricreazione, cultura e istruzione Alberghi e ristoranti Beni e servizi vari Defrancesco 2012-13 Defrancesco 2012-13 27 28 14 24/08/12 Defrancesco 2012-13 29 Defrancesco 2012-13 30 15 24/08/12 PESO % DEL SETTORE AGRICOLO ITALIANO SUL PRODOTTO INTERNO LORDO 1,9% nel 2010 Defrancesco 2012-13 31 Defrancesco 2012-13 32 16 24/08/12 Defrancesco 2012-13 33 Defrancesco 2012-13 34 17 24/08/12 Defrancesco 2012-13 35 Defrancesco 2012-13 36 18 24/08/12 La dimensione relativamente ridotta dell’industria alimentare italiana Defrancesco 2012-13 37 Defrancesco 2012-13 38 19 24/08/12 GRADO DI COPERTURA valore aggiunto del settore/consumi alimentari Il complemento a 100 comprende la Distribuzione, ecc. GRADO DI COPERTURA % AGRICOLTURA IND. ALIMENTARE 1897 79 nd 1921 76 nd 1949 62 nd 1967 47 nd 1980 37 14 1985 34 15 1990 30 16 1994 29 16 1997 28 20 1998 28 19 2004 16,5 14 2010 16 12 Defrancesco 2012-13 39 Defrancesco 2012-13 40 20 24/08/12 COSA PROVOCA UN AUMENTO DEL REDDITO SULLA CURVA DI DOMANDA? PER I PRODOTTI ALIMENTARI SI SPOSTA VERSO DESTRA MA SI IRRIGIDISCE PROGRESSIVAMENTE (legge Engel) L’effetto di crescita del reddito sulla curva di domanda per un prodotto di prima necessità: spostamenti a destra della curva di domanda, ma sempre meno ‘forti’. Defrancesco 2012-13 41 I fattori che influenzano la domanda aggregata a. Prezzo del bene b. Reddito disponibile c. Preferenze dei consumatori d. Informazione dei consumatori e. Numero di consumatori f. Aspettative g. Prezzo dei beni ‘collegati’ h. Fattori sociodemografici Defrancesco 2012-13 42 21 24/08/12 MODIFICA DELLE PREFERENZE Sostituzione di calorie vegetali con animali • Prima fase di crescita dei consumi. • Fase rapida con il raggiungimento della saturazione Sostituzione con trasformati • Fase lenta: da materie prime (farina, latte, uova) a prodotti trasformati (pasta, pizza, dolce, ecc.). • Si accresce il ruolo dell’industria alimentare. Aumenta la domanda di servizi al prodotto • Obiettivo: risparmiare tempo (time saving) Sostituzione di pasti in casa con pasti fuori casa • Fase di maturità del modello di consumo. Si potenzia il ruolo dei consumi extradomestici (ristorazione, mense, fast-food, ecc.) • Obiettivo: soddisfare nuove esigenze (organizzazione del lavoro, funzione edonistica) Alimenti con attributi complessi • Fase di maturità del modello di consumo. Differenziazione dei modelli di consumo: biologico, fair trade, km 0, comunità locali, DOP…. • Obiettivo: soddisfare nuovi bisogni: qualità, salutistici, ambientali, 43 Defrancesco 2012-13 etici, responsabilità sociale, tradizione Le modificazioni della dieta alimentare Cause: Di lungo periodo: Reddito Fattori sociodemografici Abitudini In anni più recenti: “Salutismo” “Alimento con attributi complessi” Defrancesco 2012-13 44 22 24/08/12 Defrancesco 2012-13 45 COMPOSIZIONE DELLA SPESA PER CONSUMI ALIMENTARI ITALIANI (%) (escluse bevande) Der. Cereali 1951 1960 1970 1980 1992 1994 1996 2000 2004 Prod. Animali 26,2 19,6 13,3 12,8 12,0 12,8 18,1 19,6 18,8 41,9 43,8 49,9 52,5 46,4 47,9 43,9 40,3 40,3 Otrofrutta 15,2 17,0 21,6 21,6 22,5 20,1 16,1 19,9 19,4 Oli grassi 7,8 7,4 6,2 4,9 3,7 3,7 6,5 4,2 4,1 Altro (1) Totale 8,9 12,2 9,0 8,2 15,4 15,5 15,3 16,0 17,4 100 100 100 100 100 100 100 100 100 (1) Pesce, zucchero, caffe, drogheria, etc. Defrancesco 2012-13 46 23 24/08/12 Defrancesco 2012-13 47 Defrancesco 2012-13 48 24 24/08/12 Defrancesco 2012-13 49 Defrancesco 2012-13 50 25 24/08/12 Consumi alimentari nella UE 2004 (Kg pro capite anno) Defrancesco 2012-13 51 Defrancesco 2012-13 52 26 24/08/12 “Salutismo” e dieta mediterranea Defrancesco 2012-13 53 Defrancesco 2012-13 54 27 24/08/12 MUTAMENTO DELLE PREFERENZE DEI CONSUMATORI Salutismo e dieta mediterranea domanda di olio di oliva domanda di burro Defrancesco 2012-13 55 Defrancesco 2012-13 56 28 24/08/12 Defrancesco 2012-13 57 I fattori che influenzano la domanda aggregata a. Prezzo del bene b. Reddito disponibile c. Preferenze dei consumatori d. Informazione dei consumatori e. Numero di consumatori f. Aspettative g. Prezzo dei beni ‘collegati’ h. Fattori sociodemografici Defrancesco 2012-13 58 29 24/08/12 Health food & Ethic food & Environmental frendly food • Cibi funzionali • Alimenti environmental frendly animal welfare • Comunità locali • Km 0 • Fair trade • …….. Defrancesco 2012-13 59 Proprietà degli alimenti Defrancesco 2012-13 60 30 24/08/12 Mercato UE degli alimenti funzionali Defrancesco 2012-13 61 Defrancesco 2012-13 62 31 24/08/12 Defrancesco 2012-13 63 INFORMAZIONE DEI CONSUMATORI Functional food: Prodotto ‘normale’ eq. Defrancesco 2012-13 64 32 24/08/12 I fattori che influenzano la domanda aggregata a. Prezzo del bene b. Reddito disponibile c. Preferenze dei consumatori d. Informazione dei consumatori e. Fattori sociodemografici f. Numero di consumatori g. Aspettative h. Prezzo dei beni ‘collegati’ Defrancesco 2012-13 65 Alcune dinamiche sociodemografiche condizionano molto il modificarsi delle preferenze alimentari • Composizione per classi di età della popolazione • Dimensione media della famiglia • Terziarizzazione del lavoro • Organizzazione del lavoro e del tempo libero • Lavoro femminile • Urbanizzazione • Flussi migratori • Scolarità e livello culturale • Livello di informazione dei consumatori • Segmentazione “culturale” della popolazione Defrancesco 2012-13 66 33 24/08/12 L’alimento connotato da una molteplicità di attributi: La differenziazione della domanda Defrancesco 2012-13 67 Defrancesco 2012-13 68 34 24/08/12 Defrancesco 2012-13 69 • Tradizionale classico: – pasta, conserve, olio, latte, ecc. • Tradizionale evoluto: – sughi pronti, oli aromatizzati, condimenti freschi, prodotti e piatti precotti, surgelati generici, formaggi duri e molli a basso contenuto di grassi, pasta condita, prodotti dolciari nuovi, caffè in cialde, ecc.. • Denominazioni di origine • Novel food: cibi ad alto valore aggiunto ed elevato contenuto di servizi – bevande energetiche e innovative; – yogurt “funzionali”, alimenti alleggeriti (light) o arricchiti (fortificati); – preparazioni gastronomiche (primi e secondi piatti freschi, surgelati e precotti); – cibi salutistici; – prodotti per categorie specifiche di consumatori (allergici, diabetici ecc…); – nutriceutica (vitamine, integratori, barrette dietetiche ecc..). Defrancesco 2012-13 70 35 24/08/12 Defrancesco 2012-13 71 Defrancesco 2012-13 72 36 24/08/12 denominazioni di origine 8,7 tradizionale evoluto 16,2 biologico 0,7 nuovi prodotti 7,8 tradizionale classico 66,6 Defrancesco 2012-13 73 CONFENIENCE FOOD L’incorporamento di servizio nel prodotto: attributo time saving Defrancesco 2012-13 74 37 24/08/12 Defrancesco 2012-13 75 Defrancesco 2012-13 76 38 24/08/12 Defrancesco 2012-13 77 Defrancesco 2012-13 78 39 24/08/12 I fattori che influenzano la domanda aggregata a. Prezzo del bene b. Reddito disponibile c. Preferenze dei consumatori d. Informazione dei consumatori e. Fattori sociodemografici f. Numero di consumatori g. Aspettative h. Prezzo dei beni ‘collegati’ Defrancesco 2012-13 79 In generale, al crescere del numero di consumatori, cresce la domanda PRODOTTI ALIMENTARI: TUTTI sono consumatori, le possibilità di espansione dipendono solo da fattori demografici Defrancesco 2012-13 80 40 24/08/12 Per avere un aumento della domanda alimentare totale, c’è da attendersi di più da un aumento del reddito, da una sua migliore distribuzione o da un aumento della popolazione? Tutti tre i fattori influiscono positivamente sulla domanda alimentare, ma: • in un Paese sviluppato, la domanda pro capite aumenta, ma sempre meno (siamo prossimi al limite di saturazione); Defrancesco 2012-13 81 • una miglior distribuzione del reddito, aumentando quello dei meno abbienti (ancora lontani dal limite di saturazione) potrebbe avere effetti più positivi sull’aumento della domanda aggregata; • un aumento della popolazione, se possibile, avrebbe effetti positivi certamente superiori • Certamente un aumento del reddito provoca un effetto positivo sulla domanda di prodotti di maggiore qualità, ma a scapito di quelli di minor qualità Defrancesco 2012-13 82 41 24/08/12 I fattori che influenzano la domanda aggregata a. Prezzo del bene b. Reddito disponibile c. Preferenze dei consumatori d. Informazione dei consumatori e. Fattori sociodemografici f. Numero di consumatori g. Aspettative h. Prezzo dei beni ‘collegati’ Defrancesco 2012-13 83 Le aspettative: consumi nella attuale crisi economica Defrancesco 2012-13 84 42 24/08/12 Defrancesco 2012-13 85 Defrancesco 2012-13 86 43 24/08/12 Defrancesco 2012-13 87 Defrancesco 2012-13 88 44 24/08/12 Modifica della composizione del paniere alimentare Defrancesco 2012-13 89 Defrancesco 2012-13 90 45 24/08/12 I fattori che influenzano la domanda aggregata a. Prezzo del bene b. Reddito disponibile c. Preferenze dei consumatori d. Informazione dei consumatori e. Fattori sociodemografici f. Numero di consumatori g. Aspettative h. Prezzo dei beni ‘collegati’ Defrancesco 2012-13 91 ANDAMENTO DEI PREZZI DEI BENI ‘COLLEGATI’ BENI COMPLEMENTARI se aumenta il prezzo di un bene cala anche la domanda de beni collegati Es. “pizza e birra” in pizzeria BENI SOSTITUTIVI se aumenta il prezzo di un bene aumenta la domanda del sostitutivo Es. “carne bovina e carne avicola” Defrancesco 2012-13 92 46 24/08/12 ANDAMENTO DEI PREZZI DEI BENI ‘COLLEGATI’ a) Beni sostitutivi b) Beni complementari Attenzione: Entro determinate categorie i prodotti alimentari sono tutti sostitutivi!!!! Defrancesco 2012-13 93 Defrancesco 2012-13 94 47 24/08/12 I fattori che influenzano la domanda aggregata a. b. c. d. e. f. g. Prezzo del bene Reddito disponibile Preferenze dei consumatori Informazione dei consumatori Fattori sociodemografici Numero di consumatori Aspettative h. Prezzo dei beni ‘collegati’ i. Circostanze particolari Defrancesco 2012-13 95 Circostanze particolari • • • • Fattori stagionali Eventi meteoclimatici eccezionali Accise particolari …… Defrancesco 2012-13 96 48 24/08/12 L’OFFERTA Defrancesco 2012-13 97 Defrancesco 2012-13 98 49 24/08/12 Defrancesco 2012-13 99 Defrancesco 2012-13 100 50 24/08/12 2 LA CURVA DI OFFERTA RELAZIONE TRA IL PREZZO (P) DI UN BENE E LA QUANTITÀ (Q) CHE LE IMPRESE SONO DISPOSTE A PRODURRE A QUEL PREZZO, IN UN CERTO TEMPO, A PARITÀ DI ALTRE CONDIZIONI (tecnologia, ecc.) LEGGE DELL’ OFFERTA: a parità di altre condizioni, al crescere del prezzo, tende ad aumentare la quantità prodotta (relazione diretta tra P e Q) Defrancesco 2012-13 101 Curva di offerta aggregata LA REATTIVITA’ DELL’OFFERTA DIPENDE DALLA FORMA DELLA CURVA LA POSIZIONE DELLA CURVA SUL PIANO CARTESIANO E’ DETERMINATA DALL’EFFETTO DEGLI ALTRI FATTORI Defrancesco 2012-13 102 51 24/08/12 Esempio: offerta aggregata (mercato) PREZZO (€/100 QUANTITA’ (milioni kg) kg) 25 18 20 16 15 12 10 7 5 0 A B C D E P 25 Curva di OFFERTA (o OFFERTA) esprime l' “offerta intenzionale” per ogni livello di prezzo (è la curva). Quantità OFFERTA è l’effettivo livello di offerta in corrispondenza di un dato prezzo (è un punto sulla curva). 20 15 10 5 5 10 15 Defrancesco 2012-13 20 Q 103 Perché la curva di offerta è inclinata positivamente? I costi unitari crescono all’aumentare del livello produttivo (legge dei rendimenti marginali decrescenti) Costo Unitario (latte) 44 €/q.le 40 €/q.le Aziende di pianura Aziende di montagna Dimensione (Q) Al crescere del prezzo – sarà conveniente intensificare la produzione per l’impresa – entreranno in produzione imprese che prima non ne avevano la 104 convenienza (es. latte inDefrancesco zone di2012-13 montagna) 52 24/08/12 Spostamenti lungo la curva di offerta I movimenti sulla curva di offerta esprimono, a parità di tutte le altre condizioni, come reagisce la quantità offerta a sole variazioni di prezzo. I movimenti lungo la curva sono generalmente dovuti a spostamenti della curva di domanda (rinvio) Defrancesco 2012-13 105 Spostamenti lungo la curva di offerta Esempio: l’effetto influenza aviaria Esempio: l’effetto di una campagna fa spostare a sinistra la curva di pubblicitaria, fa spostare a destra la domanda di carne avicola, il prezzo curva di domanda dei prodotti cala (i consumatori sono disposti a biologici, il prezzo aumenta (i pagare meno) e la quantità Defrancesco offerta 2012-13 consumatori sono disposti a 106 pagare si riduce di più) e la quantità offerta cresce 53 24/08/12 Spostamenti sulla la curva di offerta: la BSE bovina Carne bovina Carne avicola La curva di domanda di carne bovina si La curva di domanda di carne avicola si sposta sposta verso sinistra per i timori dei verso destra, ma di poco perché l’effetto di consumatori: vi è uno spostamento della sostituzione è parziale (anche verso altre carni e 2012-13 curva di offerta ed il prezzo si situa in Defrancesco pesce): vi è uno spostamento sulla curva di107 offerta P2 < P1 ed il prezzo si attesta su P2 > P1 Spostamenti della curva di offerta esprimono l’effetto sull'offerta del mutare di qualche altro fattore, a parità di prezzi. • Spostamento verso destra: aumento dell’offerta a parità di prezzo – es. aumento delle rese per effetto del progresso tecnico • Spostamento verso sinistra: diminuzione dell’offerta a parità di prezzo – Es. un evento eccezionale, quale la siccità 2012 che riduce la Defrancesco 2012-13 produzione di mais nell’emisfero settentrionale 108 54 24/08/12 Fattori rilevanti per l’offerta (spostamento della curva) a. PREZZO DEI FATTORI DI PRODUZIONE (risorse impiegate per la produzione: lavoro, materie prime, risorse naturali, capitali) – se il prezzo di un fattore di produzione aumenta, a parità di prezzo del prodotto, l’offerta diminuisce S à S’’ b. TECNOLOGIA DI PRODUZIONE – Il progresso tecnico, introducendo delle innovazioni, riduce il costo di produzione di una unità di bene: a parità di prezzo del bene l’offerta aumentaDefrancesco S à2012-13 S’ 109 Innovazioni tecnologiche => miglioramenti nei processi produttivi di beni e servizi, variazioni nei prodotti già esistenti, introduzione di nuovi prodotti. • Innovazioni di processo: vengono introdotte nuove tecniche produttive o vengono migliorate quelle esistenti • Innovazioni di prodotto: vengono introdotti prodotti nuovi o migliori Effetto del progresso tecnologico in 10 anni: Crescita output per unità di input +4% anno Defrancesco 2012-13 10 [(1 + 0,04) ] = 1,48 ≈ 50% 110 55 24/08/12 TIPO DI INNOVAZIONI ESEMPIO Macchine ed attrezzature per la Fattori rilevanti perconservazione l’offerta produzione, e Meccaniche trasformazione Biologiche Nuove varietà, miglioramento genetico di piante ed animali Chimiche Nuovi fertilizzanti, antiparassitari, diserbanti Agronomiche Avvicendamenti colturali, sistemazioni idrauliche, sistemi di irrigazione Zootecniche Tecniche di governo e di allevamento degli animali Organizzative Contoterzismo, lotta guidata, precision farming Defrancesco 2012-13 111 PROGRESSO TECNICO: 1) Incorporato (nel capitale) 2) Disincorporato PROGRESSO TECNICO: 1) Risparmiatore di lavoro 2) Risparmiatore di capitale 3) Neutrale (rinvio) Defrancesco 2012-13 112 56 24/08/12 c. PREZZO DEI PRODOTTI ‘COLLEGATI’ – – BENI SOSTITUTIVI (se cresce il prezzo del mais, i produttori di cereali produrranno più mais e meno frumento, ceteris paribus). Es. offerta frumento: S à S’’ BENI COMPLEMENTARI (se aumenta il prezzo del panello di soia e cala quello dell’olio di soia, l’industria di triturazione europea aumenterà la produzione anche del co-prodotto olio;). Es. offerta di olio di soia: S à S’ Defrancesco 2012-13 113 d. NUMERO DELLE IMPRESE SUL MERCATO – Aumentando il numero di imprese che producono un bene, a parità di condizioni, aumenta l’offerta: S à S’ – ATTENZIONE: QUESTO NON È VERO, IN GENERE, NEL SETTORE AGRICOLO DOVE IL FATTORE TERRA È LIMITANTE (IN UN PAESE) MA È RILEVANTE SE AUMENTA IL GRADO DI APERTURA ALLE IMPORTAZIONI e. ASPETTATIVE SUL FUTURO – es. se mi aspetto che il prezzo del bene cresca, immagazzino il prodotto per venderlo in futuro (politica di stoccaggio per vendita differita di prodotti agricoli non deperibili) Defrancesco 2012-13 114 57 24/08/12 f. ORGANIZZAZIONE DEL MERCATO • Imposte elevate sul prodotto riducono l’offerta • Premi e sovvenzioni pubbliche incrementano l’offerta • dazi e barriere su import aumentano l’offerta interna • norme e regolamentazioni che aumentano i costi di produzione riducono l’offerta (standard qualitativi minimi, norme sulla sicurezza del lavoro e dei consumatori, ecc.) • ……… Defrancesco 2012-13 115 Grado di autoapprovviggionamento dei principali prodotto agroalimentari Defrancesco 2012-13 116 58 24/08/12 g. CIRCOSTANZE PARTICOLARI – scioperi, sommovimenti politici in qualche area – calamità naturali – avverse o favorevoli condizioni meteo-climatiche o sanitarie – à INSTABILITÀ STRUTTURALE DELL’OFFERTA AGRICOLA Defrancesco 2012-13 117 Epidemia diffusa di afta: la curva Produzione eccezionale di radicchio, di offerta di carne bovina si sposta dovuta a fattori climatici favorevoli: la verso sinistra, a parità di domanda, curva di offerta si sposta verso destra, a si ha un più elevato prezzo di parità di domanda, si ha un più basso Defrancesco 2012-13 118 mercato (P2) per la quantità Q2 prezzo di mercato (P2) per la quantità Q2 59 24/08/12 Caratteristiche dell’offerta agroalimentare • Provenienza agricola – – – – Colture vegetali (cereali, ortofrutta, da fibra, officinali) Allevamenti (latte, carne, uova) Pesce Attività minori (caccia, frutti sottobosco) • Natura del processo produttivo – Biologica (vivente, basata sulla fotosintesi) è durata del processo – Dimensione territoriale è su aree estese (produzioni non concentrate) – Dimensione spaziale, temporale ed economica: • • • • Stagionalità Deperibilità Ciclicità Disomogeneità qualitativa Defrancesco 2012-13 119 Caratteristiche dell’offerta agroalimentare (2) • Stagionalità: dimensione temporale – Coltivazioni e ciclo produttivo stagionale – Gradiente di stagionalità: elevato per produzioni a ciclo annuale, minore per colture a ciclo breve (orticole), scompare negli allevamenti (es. avicoli) • Ciclicità: la produzione agricola segue con regolarità dei cicli pluriannuali – Es. alternanza produttiva (es. ripetitività biennale in talune produzioni frutticole) – Errori di programmazione delle produzioni e congiuntura del mercato (es. allevamenti) • Deperibilità: il prodotto ha scarse attitudini alla conservazione – Cause: processi di deterioramento fisico-chimico (es. ossidazione) e microbiologico (es. sviluppo muffe, batteri, ecc.) – Prodotti facilmente conservabili (cereali, legumi, frutta) – Prodotti difficilmente conservabili (carne, pesce, uova, latte) – Innovazione tecnologica e processi di conservazione (catena del Defrancesco 2012-13 120 freddo, trattamenti termici, atmosfera controllata) 60 24/08/12 3. Equilibrio tra domanda e offerta Defrancesco 2012-13 121 3. EQUILIBRIO TRA DOMANDA ED OFFERTA • Attraverso le variazioni di prezzo un mercato perfettamente concorrenziale tende ‘automaticamente’ a realizzare una situazione in cui quantità domandata volontariamente e quantità offerta volontariamente coincidono (equilibrio di mercato) • ALL’EQUILIBRIO, PREZZO E QUANTITÀ TENDONO A RESTARE INVARIATI, FINCHÈ NON MUTA QUALCHE ALTRO FATTORE Defrancesco 2012-13 122 61 24/08/12 3. EQUILIBRIO TRA DOMANDA ED OFFERTA P QD QS Situazione di mercato Spinta sui prezzi A 25 9 18 Eccedenza ribasso B 20 10 16 Eccedenza ribasso C 15 12 12 Equilibrio neutra D 10 15 7 Carenza rialzo E 5 20 0 Carenza rialzo Defrancesco 2012-13 123 Equilibrio domanda offerta P d 25 s ECCEDENZA 16-10=6 20 Prezzo e quantità di equilibrio 15 10 5 s d CARENZA 7-15=-8 5 10 12 15 20 Q SI USA IL MODELLO DI DOMANDA E OFFERTA PER PREVEDERE L’EFFETTO SULL’EQUILIBRIO DI MERCATO DI CAMBIAMENTI Defrancesco 2012-13 124 NELLA DOMANDA E NELL’OFFERTA 62 24/08/12 a) Variazioni della domanda Carne avicola (influenza aviaria) Domanda di petrolio NB Non è detto che il nuovo equilibrio si raggiunga Defrancesco 2012-13 125 ‘IMMEDIATAMENTE’, soprattutto nel caso di prodotti agricoli b) Variazioni dell’offerta • Spostamento verso destra – es. raccolto abbondante di mais per condizioni meteo-climatiche, minori costi di produzione, miglioramento varietale. • Spostamento verso sinistra – es. raccolto scarso di mais; Defrancesco 2012-13 126 – riduzione estrazione di petrolio durante guerra in Iraq 63 24/08/12 c) Variazioni simultanee della domanda e dell’offerta: l’offerta si sposta più della domanda Prezzo Vecchia intersezione (equilibrio) Spostamento O > D. Il prezzo di equilibrio cala. Es. Il mercato dei telefoni cellulari; il mercato del O2 radicchio rosso di Chioggia O1 Nuova intersezione (equilibrio) P1 P2 D2 D1 Q1 Q2 Quantità Defrancesco 2012-13 127 c) Variazioni simultanee della domanda e dell’offerta: l’offerta si sposta più della domanda Prezzo Nuova intersezione (equilibrio) O2 O1 P2 P1 Spostamento O > D. Il prezzo di equilibrio aumenta. Es. effetto gelate primaverile; il mercato del petrolio Vecchia intersezione (equilibrio) D1 D2 Q2 Q1 Quantità L’effetto complessivo Defrancesco sull’equilibrio finale dipende da 2012-13 128 quale delle due curve si sposta di più 64 24/08/12 Es. L’introduzione su larga scala di sistemi di certificazione di prodotto Defrancesco 2012-13 1) l’equilibrio di mercato (P,Q) su di un prodotto prima della certificazione 2) I produttori decidono di comune accordo di certificarsi e di promuovere il prodotto certificato, sostenendo maggiori costi la curva di offerta si sposta verso sinistra (rinvio); data la domanda, il nuovo equilibrio si raggiunge su una quantità minore (Q1) ad un prezzo più alto (P1) 3) La campagna promozionale è molto efficace, la curva di domanda si sposta verso destra, ed il nuovo equilibrio si ha su una quantità Q2, quasi uguale a quella di partenza, ma con un prezzo di mercato molto più elevato (P2). 129 Vedremo più avanti se la manovra è stata conveniente. Il trend di lungo periodo dei prezzi agricoli (a) VISIONE ‘MALTHUSIANA’ il boom demografico, l’aumento della domanda da parte dei paesi in sviluppo fa crescere la domanda più dell’offerta, che trova un limite alla sua espansione nella esauribilità delle risorse naturali à INCREMENTO DEI PREZZI AGRICOLI 130 Defrancesco 2012-13 65 24/08/12 Il trend di lungo periodo dei prezzi agricoli (b) VISIONE ‘OTTIMISTICA’ il progresso tecnico fa aumentare l’offerta più velocemente della domanda pro capite e della popolazione à DECLINO DEI PREZZI AGRICOLI Defrancesco 2012-13 131 Evoluzione dei prezzi reali dei prodotti agricoli alla produzione e dei prodotti alimentari (Italia 1980=100) Defrancesco 2012-13 132 66 24/08/12 Defrancesco 2012-13 133 Esempio: prezzo del mais e del frumento Italia 300 250 200 150 100 Mais Frumento Defrancesco 2012-13 gen-07 gen-06 gen-05 gen-04 gen-03 gen-02 gen-01 gen-00 gen-99 gen-98 gen-97 gen-96 gen-95 gen-94 gen-93 50 134 67 24/08/12 Esempio: prezzo del mais e del frumento Italia 300 250 200 150 100 50 Mais Frumento tenero Defrancesco 2012-13 135 APPLICAZIONI DEI MODELLI DI DOMANDA E OFFERTA • Mercato dei PRODOTTI (beni e servizi per consumo) • Mercato dei FATTORI di PRODUZIONE – LAVORO – CAPITALE – TERRA Defrancesco 2012-13 136 68 24/08/12 COSA, QUANTO E PER CHI PRODURRE? Il mercato perfettamente concorrenziale decide: – COSA produrre: ci potrebbero essere dei beni per i quali nessun consumatore è disposto a pagare il prezzo richiesto dai produttori (problema di equità) – QUANTO produrre di ciascun bene: trovando per ogni mercato il prezzo per il quale la quantità domandate e quella offerta coincidono – PER CHI: per I consumatori che possono e desiderano pagare il prezzo di equilibrio (problema di equità) Defrancesco 2012-13 137 BENI CHE IL MERCATO ( DA SOLO) NON INCENTIVA A PRODURRE • Sono quei beni per i quali esiste un prezzo massimo PD che i consumatori sono disposti a pagare per quel bene (prezzo di riserva dei consumatori, PD) che è inferiore • Al prezzo minimo che i produttori hanno giudicano conveniente la produzione (prezzo di riserva dei produttori, PS). P Esempi: • Un farmaco per una malattia “rarissima” • Le cure per l’AIDS nei paesi in via di sviluppo • La produzione biocarburanti per autotrazione S PS PD D Defrancesco 2012-13 138 Q 69