unabellastagione - Teatro Verdi Pordenone

Pordenone, 26 agosto 2014
#unabellastagione
La stagione 2014/2015 del Teatro Verdi di Pordenone si aprirà il 26 settembre con l’imponente “Stabat
Mater” ma avrà una prestigiosa anteprima il 18 settembre con la prima nazionale de “La paura” di Federico
de Roberto, dedicato alla Grande Guerra e inserito nel programma del festival pordenonelegge.it
La campagna abbonamenti avrà inizio il 6 settembre.
Come sottolinea lo slogan - o meglio, l’hashtag – che abbiamo scelto quale segno distintivo, quella che si
aprirà il 26 settembre sarà #unabellastagione. Un concetto semplice, efficace, per sintetizzare un cartellone
importante, ricco, articolato, che toccherà i temi del nostro presente in modo coerente e coordinato, porterà a
Pordenone i grandi protagonisti della prosa e della musica con proposte originali, di assoluta qualità, attente
alle esigenze di diversi pubblici ai quali ci rivolgiamo, ponendosi con quel giusto mix di intrattenimento e
riflessione. Un programma che, allo stesso tempo, non ha paura di affrontare tematiche scomode e di porsi
fuori dalla logica dello star system, premiando giovani artisti, anche locali, come Laura Bortolotto, la
giovanissima ma già acclamata violinista pordenonese che per la prima volta sarà protagonista della
stagione musicale della sua città.
Per un teatro innovativo e trainante: le linee guida
“Le linee che hanno guidato la costruzione del cartellone – afferma il presidente dell’Associazione Teatro
Pordenone Giovanni Lessio - testimoniano la volontà e la capacità del Teatro di porsi in un’ottica di bacino
regionale, arricchendo la proposta complessiva del sistema teatrale e dunque offrendo allo spettatore del
Friuli Venezia Giulia ma anche del Veneto - non dimentichiamo che siamo, per la nostra collocazione, un
teatro di confine - la possibilità di vedere qui spettacoli che difficilmente troverà altrove. E che hanno
permesso al nostro Teatro – e dunque a Pordenone e al suo territorio – di attirare in modo crescente
l’attenzione della critica e dei media nazionali (per esempio con alcuni nostri concerti registrati e trasmessi
su Radio Rai)”.
Forte spinta sulla comunicazione per dialogare con tutti e con ogni strumento
#unabellastagione porta con sé anche una campagna di comunicazione innovativa, affidata a uno staff di
professionisti che seguono i vari settori “e che risponde alla volontà del Teatro – aggiunge Lessio - di
dialogare con tutti e con tutti i mezzi a sua disposizione, nell’ottica di un Teatro sempre più in contatto diretto
con il suo pubblico. Ecco allora la provocazione di “vestire” la facciata con i “segni” che caratterizzeranno la
campagna abbonamenti ma anche la massima accelerazione sui canali social e il nuovo sito, all’interno di
una visione strategica in cui lo strumento web va a integrarsi con le varie realtà che dialogano con il Teatro,
da quelle produttive alle associazioni, le istituzioni, e naturalmente al pubblico, soprattutto quello dei giovani,
già coinvolto attraverso altre forme di partecipazione incentivanti, promozioni e soprattutto grazie alla
crescente partecipazione della scuola ai progetti del Teatro”.
Parlando di giovani e di comunicazione va inoltre sottolineata la presenza, da alcuni mesi, in Teatro, di una
redazione di giovani collegata a un quotidiano, per far sì che attraverso gli occhi di questi ragazzi, giornalisti
in erba, tutte le maggiori proposte culturali dell’area pordenonese siano testimoniate e pubblicizzate. Con
questa e altre iniziative intendiamo sottolineare anche la nostra volontà di rappresentare un intero territorio e
la sua vitalità culturale, insieme a quella imprenditoriale e le eccellenze della provincia.
La realtà imprenditoriale, gli Amici del Teatro e il sostegno alle eccellenze locali
“Abbiamo saputo creare forti legami con le realtà produttive locali – dice ancora Lessio – per cui godiamo
dell’attenzione crescente di sponsor privati, che spesso diventano Amici del Teatro. Il rapporto con gli
imprenditori è un segno distintivo della nostra attività che si sviluppa nel costruire insieme dei veri e propri
“progetti culturali” che di frequente coinvolgono direttamente le loro maestranze e, in senso più lato, vanno
ad arricchire i prodotti del brand aziendale che rappresentano.
Anche quest’anno, il primo concerto della stagione sarà dedicato alla ricerca medico-scientifica, rinnovando
così la collaborazione con il Cro di Aviano, eccellenza del territorio e con il quale, attraverso la sua
Fondazione, stiamo pensando a nuove forme di sostegno della ricerca destinata alla lotta ai tumori femminili.
Analogamente, con altre realtà di eccellenza, saranno ripetute, in Teatro, iniziative di valorizzazione dei più
significativi prodotti agroalimentari pordenonesi”.
Il ruolo del Teatro ed il saldo rapporto con le Istituzioni
“In fatto di sostegno – conclude Lessio - non possiamo non sottolineare, infine, il saldo rapporto che ci lega
alle istituzioni, in particolare Comune, Provincia e Regione. E a proposito di Provincia, oltre ad affermare la
volontà di continuare a rapportarci con il nuovo Ente che ne prenderà il posto, ci sia consentita un’ultima
riflessione. Con la trasformazione della Provincia, le ipotesi di unificazione delle Camere di Commercio, la
possibile scomparsa della Prefettura, le stesse associazioni di categoria che potrebbero accorparsi, rischia di
essere minata un’identità territoriale e culturale faticosamente costruita in questi ultimi 50 anni. Se si
perderanno i simboli che hanno contribuito a determinare questa identità, il Teatro rischia di rimanere l’icona
a difesa della specificità pordenonese. E’ dunque importante che il territorio e le istituzioni culturali
riconoscano e difendano questo loro “patrimonio”, così come il Teatro dev’essere messo in grado di
assumersi la responsabilità di saper rappresentare e di ulteriormente valorizzare la ricca vitalità artistica e
culturale di questo lembo di terra”.
La Stagione 2014/2015 è organizzata dall’Associazione Teatro Pordenone con il sostegno dei soci
fondatori, Comune di Pordenone, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Pordenone, i soci
sostenitori Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi – Trieste, i soci onorari Friuladria - Crédit Agricole e
Camera di Commercio di Pordenone.
E con il sostegno per i progetti formativi e divulgativi della Fondazione CRUP
Special partner Servizi CGN
Gli Amici del Teatro per la Stagione 2014/2015 sono: Cimolai spa, Confartigianato Pordenone,
Confcommercio imprese per l’Italia Pordenone, Confcooperative Pordenone, CRO di Aviano, Fazioli
Pianoforti, Friulovest Banca, Malìparmi, Molino di Pordenone, Peressini spa, Pordenone Fiere, Progetto &
Sviluppo, Servizi CGN, SIM 2, Tipografia Sartor , Unione Industriali Pordenone, Valcucine, Giulia Tamai
Zacchi, Zanutta spa, Giampaolo Zuzzi
Informazioni e aggiornamenti sul sito www.comunalegiuseppeverdi.it, facebook e Twitter
(@teatroverdipn), #unabellastagione, telefono: 0434 247624
la musica e la danza
PAROLA CHIAVE, CURIOSITA’. BAGLINI: “PUNTIAMO ALLA RIBALTA INTERNAZIONALE
CON APPUNTAMENTI UNICI E RARI, PER CONQUISTARE NON SOLO APPASSIONATI MA
CHIUNQUE SIA ATTRATTO DA CIO’ CHE E’ BELLO, DIVERTENTE E PIACEVOLE”
DALL’IMPONENTE STABAT MATER CHE IL 26 SETTEMBRE INAUGURERA’ LA STAGIONE
AL MITICO JORDI SAVALL
E, ANCORA, LE ARTISTE DONNE, L’OMAGGIO AL VIOLONCELLO, IL TRIO NELLA MUSICA
DA CAMERA
IL GRANDE JAZZ CON IL BIG GREGORY PORTER, ANTEPRIMA DEL VOLO DEL JAZZ .
E IN CHIAVE CLASSICA RIVISITATA PAOLO FRESU, CON I VIRTUOSI ITALIANI
IL PROGETTO PIANISTICO SPECIALE FIRMATO DA PIERO RATTALINO, CON IL RITORNO,
FRA GLI ALTRI, DI RAMIN BAHRAMI
PER LA DANZA: DALL’INNOVATIVA CENERENTOLA SULLE PUNTE AL MAESTOSO CROSS
OVER ASIATICO “SOUND OF THE OCEAN”
E’ la curiosità la parola chiave della stagione Musica e Danza 2014/15 curata da Maurizio Baglini “In una
società che tende sempre più all’appiattimento - afferma il maestro - il divertimento e la curiosità sono due
prerogative fondamentali da rimettere in campo. Obiettivo primario del nostro Teatro, in ambito musicale, è
puntare alla ribalta internazionale facendo in modo che qui si possano apprezzare repertori e artisti di fama
non comunemente inseriti nelle programmazioni di altre stagioni teatrali o concertistiche del territorio
nazionale. Ciascun appuntamento mira a conquistare non solo intenditori e appassionati, ma chiunque sia
attratto da ciò che è bello, divertente e piacevole e voglia essere testimone di eventi più unici che rari”.
La continuità nella scoperta della musica sacra
L’imponente e spettacolare Stabat Mater di Antonin Dvořák (26 settembre) inaugurerà la Stagione, in una
produzione che vede sul podio dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento la prestigiosa e acclamata
bacchetta del tedesco Harmut Haenchen, affiancato da voci soliste ai vertici del panorama mondiale
odierno e dal sontuoso Coro da camera sloveno di Lubiana. La musica sacra tornerà a più riprese nei vari
appuntamenti cameristici e sinfonici, ad esempio nel concerto che proporrà l’ascolto della preziosa voce del
controtenore australiano David Hansen con l’Academia Montis Regalis (18 dicembre).
Le artiste donne
Ovvero le donne musiciste. Potremo ammirare Francesca Dego, violinista di punta del panorama
internazionale, già protagonista di incisioni per Deutsche Grammophon con ambiziosi titoli di repertorio quali
i 24 Capricci di Paganini e l’integrale delle Sonate di Beethoven (25 maggio 2015). Al suo fianco, la
bacchetta di Daniele Rustioni, giovane direttore già sul podio nella stagione lirica del Teatro alla Scala di
Milano e dell’Accademia di Santa Cecilia a Roma. Tra i vari punti di forza della programmazione, la presenza
in Teatro, per la prima volta, della giovanissima, ma già acclamata, violinista pordenonese Laura Bortolotto,
accompagnata da una delle grandi compagini regionali italiane, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese.
Il violoncello
Un omaggio speciale è dedicato al violoncello e alla genesi evolutiva della letteratura ad esso destinata. Tra i
protagonisti di questo tributo, in veste di solista e direttore, il catalano Jordi Savall (10 gennaio 2015) fra i
più celebri e celebrati interpreti di musiche antiche, che guiderà il pubblico alla scoperta della “Follia di
Spagna” e le sue infinite suggestioni. Enrico Dindo (11 febbraio 2015), eccellenza violoncellistica italiana,
sarà di scena invece con la “sua“ creazione orchestrale dei Solisti di Pavia, in un programma crossover che
mantiene un perfetto equilibrio tra musica classica e albori del jazz. Da segnalare infine come unicum
mondiale la Maratona violoncello (11 maggio 2015), che porterà in teatro quattro promesse del violoncello,
rappresentative di alcune tra le massime scuole europee: la Fondazione Stauffer di Cremona, il
Conservatorio Superiore di Musica di Parigi e l’Accademia Internazionale di Musica e Arte di Cracovia.
Pordenone intende dunque confermarsi come trampolino di lancio per giovani promesse. Il successo della
maratona pianistica Hong Kong (presentata nella precedente stagione) su Radio Rai 3 e la prossima
pubblicazione di un cd dimostrano quanto queste proposte possano diventare veri e propri eventi di blasone
internazionale.
Il Trio nella musica da camera
Uno spazio decisamente importante è riservato alla musica cameristica: in calendario alcuni trii atipici ( Trio
Konradin (2 dicembre) e David Trio (16 marzo 2015), e curiosità culturali degne della programmazione
delle grandi capitali musicali. Tra queste, il Trio con Trevor Pinnock (9 marzo 2015) mito vivente del
clavicembalo e il Roberto Gatto Trio (28 aprile 2015), a completare un’interessante serie di tipologie e
repertori dal barocco al jazz.
La realtà e la maschera: la Variazione pianistica
Da non perdere, tanto da meritare un abbonamento dedicato, il progetto pianistico firmato in esclusiva per il
Teatro di Pordenone da Piero Rattalino, sul tema della Variazione pianistica affrontato attraverso sei
concerti, tutti introdotti da una presentazione del grande musicologo. Tra i pianisti che si alterneranno va
segnalato il ritorno al Verdi dell’raniano Ramin Bahrami (27 ottobre), bachiano per antonomasia.
Jazz in cartellone
Spazio in cartellone anche al grande jazz sia con l’appuntamento organizzato in collaborazione con
Controtempo , lussuosa anteprima del Volo del jazz, con un altro grande big della scena mondiale del jazz,
Gregory Porter (3 novembre) e il gradito ritorno in chiave classica rivisitata del trombettista Paolo Fresu e i
Virtuosi Italiani (18 ottobre).
La danza. Passi, parole, musiche
L’attenzione ai giovani come elemento di distinzione della Stagione si riflette anche nella danza: due stelle
del balletto come Liliana Cosi e Marinel Stefanescu proporranno la propria eredità culturale in uno spettacolo
ispirato a Ground Zero (20 maggio 2015) , in cui il multimediale farà da cornice alla danza vera e propria. La
danza avrà altri vertici: Los Vivancos (4 febbraio 2015), energia pura generata dal flamenco per i sette
fratelli catalani ormai acclamati nei cinque continenti; il maestoso spettacolo di danza crossover del Sound
of the Ocean (10 dicembre) dell’U-Theatre e la produzione del Malandain Ballet Biarritz della Cenerentola
di Prokof’ev (5 marzo 2015), per i veri appassionati della danza squisitamente classica.
Infine, anche quest’anno torneranno gli appuntamenti di Incontriamoli a Teatro, con illustri critici,
conferenzieri e persone di spicco del panorama musicale italiano.
E a tutto ciò si aggiunge la produzione dedicata alle scuole dell’infanzia e primaria, dato che l’educazione
musicale rivolta a migliaia di bambini è un fattore irrinunciabile nella mission di un Teatro.
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la prosa
STORIE DI VITA, DI UOMINI, DI FERITE E DI GRANDI PASSIONI PER UN TEATRO PUNTO
D’ASCOLTO DEL MONDO NEL CARTELLONE CURATO DA EMANUELA FURLAN
IN SCENA I GRANDI PROTAGONISTI DEL TEATRO: DA SILVIO ORLANDO AD
ALESSANDRO GASSMAN, DA CLAUDIO BISIO A OTTAVIA PICCOLO, DA ELIO DE
CAPITANI AD ALESSANDRO BERGONZONI, DA FRANCO BRANCIAROLI A LELLA COSTA
DA LAURA CURINO A UN IMPERDIBILE PIERFRANCESCO FAVINO
FEDERICO RAMPINI, MASSIMO CIRRI E MONI OVADIA AL CENTRO DELL’INEDITO
PROGETTO “STORYTELLERS”
LA SOPRESA DANIEL PENNAC: UN EVENTO INTERNAZIONALE
DUE LE PRIME NAZIONALI:
NELL’AMBITO DI PORDENONELEGGE, IL 18 SETTEMBRE, PRESTIGIOSA ANTEPRIMA
DELLA STAGIONE CON “LA PAURA” DI DE ROBERTO, SULLA GRANDE GUERRA
IL 26 E 27 NOVEMBRE “AL MURO”, L’ALTRA FACCIA DELLA GUERRA IN UNA NUOVA
PRODUZIONE MADE IN FRIULI
Un cartellone, quello della Prosa, “che anche per la Stagione 2014/15 – sottolinea la curatrice, nonché
direttore organizzativo del Teatro, Emanuela Furlan, - sarà attento alla contemporaneità, ai temi e ai
percorsi, per raccontare, con i grandi protagonisti del teatro, quelle storie che abbiamo bisogno di sentire e
condividere, soprattutto oggi, storie di vita, storie di uomini, storie di ferite e di grandi passioni, insomma un
teatro punto d’ascolto del mondo”.
Storie immortali e storie moderne
Storie immortali come quelle di Shakespeare: Il mercante di Venezia (7,8,9 novembre) con Silvio Orlando e
la regia di Valerio Binasco, che propone uno Shylock outsider che si scontra con il conformismo della società
più che con l’antisemitismo; e RIII - Riccardo terzo (23, 24 e 25 gennaio 2015) interpretazione e regia di
Alessandro Gassman, un adattamento moderno di Vitaliano Trevisan capace di raccontare oggi ambizione e
potere. E poi le storie moderne come Father and son (27, 28 febbraio e 1. marzo 2015) tratto dal bestseller
di Michele Serra: interprete Claudio Bisio che ha scelto per il suo ritorno a teatro una riflessione sul nostro
tempo attraverso le relazioni tra un padre e un figlio. O la straordinaria vicenda scritta e raccontata da Daniel
Pennac, Journal du corps (6, 7 febbraio 2015) uno spettacolo in lingua francese sopratitolato, di grande
godibilità, intelligenza ed ironia, sulla famiglia, l’amore, l’omosessualità. E ancora l’urgente indignazione per il
femminicidio, attraverso le toccanti storie di donne in Ferite a morte (30, 31 marzo 2015) di Serena Dandini,
testimonial Lella Costa.
Storie speciali nel percorso sul lavoro
Il nostro territorio negli ultimi mesi ha registrato tensioni impensabili fino a pochi anni fa. “Il teatro nasce dove
ci sono delle ferite. E’ lì che qualcuno ha bisogno di stare ad ascoltare qualcosa che qualcun altro ha da
dire”. Così Ottavia Piccolo in un nuovissimo testo, Sette minuti (13, 14 febbraio 2015) di Stefano Massini,
coadiuvata dalla regia di Alessadro Gassman e da altre 10 attrici, mette in scena il lavoro delle donne, una
storia di diritti e di paure per il futuro, soprattutto dei figli. Laura Curino ci narra invece, con la sapienza
teatrale che le è propria, Olivetti. La nascita di un sogno (20 marzo 2015), e di come sia possibile fare
impresa e investire sul capitale umano. Uno straordinario Elio De Capitani (Premio Hystrio 2014, Premio
Flaiano 2014 e Premio Associazione Nazionale Critici 2014) in Morte di un commesso viaggiatore (13, 14
e 15 marzo 2015) è Willy Loman che ha l'età della pensione ma non i requisiti e viene espulso dal mondo del
lavoro: un’intensa e coinvolgente storia dove la caduta economica va di pari passo alla caduta di valori. Ed
infine, Massimo Cirri, noto conduttore radiofonico, racconta la storia dell’ex Eutelia, in un happening civile dal
titolo Il tempo senza lavoro (18 aprile 2015).
Storytellers
E Il tempo senza lavoro è uno dei tre appuntamenti di un nuovo stimolante progetto di Storytellers
speciali, ognuno con un diverso modo di stare sul palco ma tutti accomunati da un profondo desiderio di
raccontare storie che ci riguardano. Un’occasione ulteriore per partecipare e condividere argomenti e
argomentazioni. Massimo Cirri, come detto, parla di lavoro; Federico Rampini, di economia con All you
needs is love. L’economia spiegata con i Beatles (25 ottobre); Moni Ovadia e Lucilla Galeazzi, in Doppio
Fronte, (29 gennaio 2015), presentano un sapiente lavoro sulle lettere, memorie, poesie e canzoni della
grande Guerra con la partecipazione del coro giovanile Freevoices di Capriva.
La Grande Guerra e le guerre
E la Grande Guerra sarà un ulteriore percorso del nostro cartellone: si è voluto creare un focus non tanto
sull’evento storico in sé, quanto sul risvolto umano della guerra simile purtroppo in tutti i conflitti, passati,
recenti e vicini, anche appena al di là del Mediterraneo. Moni Ovadia racconta la vita di trincea e il quotidiano
di chi resta a casa a combattere una battaglia diversa ma comunque di sopravvivenza. La paura (18
settembre) è il titolo dell’importante spettacolo, che presentiamo in prima nazionale a Pordenonelegge, tratto
da uno straordinario racconto di Federico de Roberto con Massimo Salvianti e la regia di Daniela Nicosia. E
infine, l’altra faccia della guerra, un mosaico antiretorico di episodi attinti dalla storia di imboscati, disertori,
ribelli, codardi: Al muro (26, 27 novembre in prima nazionale) è una nuova produzione made in Friuli (Teatro
Club di Udine) con la regia di Massimiliano Speziani.
E ancora…
Ancora drammaturgia contemporanea per Orfeo ed Euridice (21, 22 aprile 2015), un lavoro di Cesar Brie
per due giovani attori che sul mito intreccia temi come l'accanimento terapeutico e l'eutanasia; per l’eclettica
Arianna Scommegna (Premio Hystrio 2011), un ritratto spietato della vita nella giungla metropolitana, Qui
città di M. (7 gennaio 2015) di Piero Colaprico con la regia di Serena Sinigaglia; di Giorgio Scianna, La
palestra, (20 febbraio 2015) regia di Veronica Cruciani, uno sguardo sulla scuola di spiazzante precisione
emotiva per raccontare ottusi status symbol di una subcultura ricca, edonistica e annoiata.
E poi due divertenti storie “goldoniane”: Gli innamorati (14 e 15 gennaio 2015), con un superbo e giovane
cast, per la regia di Andrée Ruth Shammah e Servo per due (5, 6, 7 dicembre) di Richard Bean,
liberamente tratto da "Il servitore di due padroni", una delle produzioni più importanti della scorsa stagione,
con un imponente allestimento scenico e artistico, con musiche dal vivo e con, per la prima volta sul palco
del Verdi, un istrionico, imperdibile, Pierfrancesco Favino.
Imperdibile è anche il pirandelliano Enrico IV (21,22,23 novembre) di Franco Branciaroli, un’indagine sul
rapporto tra attore e personaggio incardinato ad un testo sul rapporto tra realtà e finzione.
Con la sua dirompente cifra stilistica che grazie ad una risata porta dallo stupore alla rivelazione, torna
Alessandro Bergonzoni con nuove connessioni e Nessi (10 aprile 2015).
Infine, altre piccole e grandi storie dedicate ai ragazzi, alle scuole, alla famiglia, a partire dalla straordinaria
narrazione circense Il Clown del Clown (1. febbraio 2015) di Davide Larible, uno dei più importanti clown al
mondo.
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