Settimanale. Supplemento gratuito al numero odierno de “La Repubblica” Sped. Abbon. Pos - articolo 1, legge 46/04 del 27/02/2004 SANREMO, IL FESTIVAL UN MARE DI NOTE Settimanale. Supplemento gratuito al numero odierno de “La Repubblica” Sped. Abbon. Pos - articolo 1, legge 46/04 del 27/02/2004 SOMMARIO SANREMO, IL FESTIVAL UN MARE DI NOTE FESTIVAL E DINTORNI Da pagina 6 a pagina 31 COSA ACCADE IN LIGURIA Da pagina 33 GENOVA PER NOI Da pagina 43 LA STORIA E LA CULTURA Da pagina 58 I PERCORI DEL GUSTO Da pagina 67 Supplemento de La Repubblica Direttore responsabile Ezio Mauro Vicedirettori Gregorio Botta, Dario Cresto-Dina Massimo Giannini, Angelo Rinaldi Caporedattore centrale Fabio Bogo Caporedattore vicario Massimo Vincenzi Caporedattore Internet Giuseppe Smorto Capo della Redazione di Genova Franco Monteverde A cura di Stefano Bigazzi Art Director Gianni Mascolo Testi di Mattia Brighenti, Bettina Bush, Alessandra Carbonini, Monica Corbellini, Roberto Iovino, Costantino Malatto, Erica Manna, Lucia Marchiò, Daisy Parodi,Benedetta Stella, Wanda Valli, Renato Venturelli La redazione di “Trovagenova” è in XX Settembre, 41 - 16121 Genova Tel. 010 57421 Stampa e confezione : ILTE S.p.A. via Postiglione, 14 10024 Moncalieri (Torino) Pubblicità: A.Manzoni & C. S.p.A. viale XX Settembre, 41 - 16121 Genova Tel. 010 537311 Registrazione Tribunale di Roma n. 113/87 del 3.3.87 Periodico settimanale CONSUMATORI FRODATI, UTENTI VESSATI, RISPARMIATORI TRUFFATI, CONTRIBUENTI SPREMUTI, PENDOLARI ESASPERATI, TURISTI FREGATI: SIAMO I GARIBALDINI DEI VOSTRI DIRITTI (renato guttuso) 5 PER MILLE BASTA UN NUMERO E LA TUA FIRMA NELLA DENUNCIA DEI REDDITI 95087230108 QUESTO ANNO SOSTIENI ASSOUTENTI ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO DEI CONSUMATORI LIGURI IL FESTIVAL 6 TROVAGENOVA EVENTI 2013 AL TEATRO ARISTON DAL 12 AL 126 FEBBRAIO, CON FABIO FAZIO E LUCIANA LITIZZETTO L’Italia a Sanremo il festival canoro al tempo delle urne di STEFANO BIGAZZI iaccia o no, Sanremo (il festival) è la sintesi di qualsiasi luogo comune spettacolare, socioeconomico, antropologico d’Italia. È la summa della cultura musicale, prodotto di massa tanto eluso quanto appetito, fascinoso anche per i più ritrosi chansonnier (che alla fine si lasciano blandire, concorrono, magari vincono), una sorta di rito in note (e molte parole). Un concentrato di umanità, in pochi giorni (da martedì 12 febbraio a sabato 16), tra esibizioni, concerti, votazioni, capace di tenere il Paese non certo unito, comunque accomunato dalla curiosità (e dall’interesse, ci mancherebbe) per quanto si svolge da sessanta e passa anni a Sanremo (e dal ‘77 all’Ariston, tempio laico della liturgia musicale). A scorrere l’elenco dei partecipanti, c’è l’intero - rare le eccezioni - paesaggio creativo italiano, da Nilla Pizzi alla savonese Annalisa Scarrone, nell’edizione corrente, senza contare interpreti da tutto il mondo, si potrebbe definire l’almanacco di gotha della canzone (cui si aggiungono gli ospiti, estemporanei dal punto di vista musicale ma indispensabili a garantire un alto livello d’attenzione per le platee eurovisive). P Il Teatro Ariston e un’edizione del Festival di Sanremo A destra la ligure Annalisa Scarrone Edizione, questa, piuttosto delicata (quando mai no, si potrebbe obiettare), in cui il livello di conflittualità, alimentato sinora dagli addetti ai lavori (gli esclusi, i detrattori degli inclusi, i sostenitori di combine e il partito del complotto canzonettistico), avrà ulteriore diffusione in questi giorni: a due settimane dalle elezioni politiche il minimo che ci si possa attendere è una parossistica tendenza al delirio inquisitorio da parte di tutti, a cominciare dalla Rai (ed è piuttosto ovvio) per arrivare ai partiti (ed è piuttosto scontato) e ai candidati. Se poi si soppesa la coppia di presentatori (Fabio Fazio e Luciana Litizzetto) il contesto appare nitido: avranno tutti paura di una parola di troppo, non a caso si sono moltiplicate voci e sussurri sulla presenza di ospiti a sorpresa, molleggiati e primattori da Oscar, gente capace con un paio di sillabe ad attentare alle coronarie di più d’un pezzo grosso. Per cui ciascuno si goda per quello che è - un festival della canzone - questa edizione numero 63, che vedrà sul palco del- EVENTI 2013 TROVAGENOVA 7 Il personaggio ANNALISA SCARRONE l’Ariston 14 Campioni e 8 giovani alternarsi secondo un programma e un regolamento un po’ complicato (non sarebbe il Festival): i Campioni proporranno ciascuno due brani, nel corso delle prime serate (7 il 12 e 7 il 13 febbraio) : sarà il pubblico (per metà: il resto lo fa la giuria della stampa) a scegliere quale dei due il cantante dovrà eseguire nella fase finale. Nella seconda serata compaiono i primi 4 Giovani. Anche qui, pubblico e giuria, per mandarne due a casa. La terza serata i 14 Campioni eseguiranno le altrettante canzo- ni rimaste in gara: il pubblico, con televoto, formerà una graduatoria provvisoria. E gli altri 4 Giovani si ridurranno della metà. Venerdì 15 sarà Sanremo Story: i campioni canteranno (fuori gara) brani della storia del Festival; la competizione (e la vittoria) tocca ai quattro Giovani finalisti. Sabato, dunque, tutti e 14 i Campioni in gara; si vota da casa, dall’Ariston (la Giuria di Qualità) e si sommano i voti a quelli delle prime due serate. È finita. Forse.■ La televisione porta bene ai liguri. “Amici” ancora di più (vedi Giulia Ottonello, per dirne una): dalla trasmissione condotta da Maria de Filippi arriva a Sanremo nel novero dei Campioni la valbormidese Annalisa Scarrone, già un disco pronto (annunciato nelle scorse settimane, roba fresca) e due brani per la competizione al Teatro Ariston, “Scintille” e “Non so ballare”. Non saprà ballare, Annalisa scarrone, ma sa cantare: “Volevo fare la cantante e ho deciso di provarle tutte. Purtroppo ci vedono come un gruppo inedfinito di ragazzotti tutti uguali ma siamo in molti ad avere alle spalle una gavetta fatta di mille altri tentativi”, ha precisato in un’intervista. E ha in più di un’occasione evitato polemiche sulla mancata partecipazione, in passato, a “X Factor”, scartata nei provini preliminari. A proposito di “X Factor”, da qui provengono altri due concorrenti, Marco Mengoni e Chiara Galiazzo. E a “X Facrot” emersero i genovesi Cluster: la Tv porta bene, davvero. IL FESTIVAL TROVAGENOVA EVENTI 2013 9 LA PRIMA EDIZIONE NEL 1951, TRASMESSA PER RADIO, QUATTRO ANNI DOPO ARRIVA LA TV “Miei cari amici vicini e lontani...” Canzoni e polemiche di LUCIA MARCHIÒ iei cari amici vicini e lontani, buonasera ovunque voi siate!”. Era il 29 gennaio del 1951 e lo speaker radiofonico dell’Eiar Nunzio Filogamo tenne a battesimo il primo Festival della Canzone Italiana dal Salone delle Feste del Casinò di Sanremo con questa frase divenuta poi un simbolo della kermesse. La manifestazione canora nacque da una idea dei gestori del Casinò di Sanremo dell’epoca che coinvolsero nel progetto anche la Eiar/Rai affinchè questa venisse trasmessa dalla radio, ai tempi unica protagonista della diffusione di musica e notizie. La guerra era finita da poco, Sanremo contava i danni prodotti dai bombardamenti ma era fortemente intenzionata a risorgere puntando sul turismo e la floricoltura. Vinse Nilla Pizzi con “Grazie dei fiori”: i cantanti si esibivano sul palco mentre il pubblico sedeva ai tavolini della sala stile “café chantant” e tra una consumazione e l’altra votavano le loro canzoni preferite, poi pubblicate su dischi a 78 giri dalla casa discografica Cetra. E sin dav quella prima edizione ci furono polemiche: nel 1951 a causa dell’esclusione della canzone “Ho pianto solo una volta” di Olivieri-Pinchi. Dopo quattro edizioni il festival approda in televisione ottenendo uno straordinario successo, anche per via delle indimenticabili voci di interpreti quali Claudio Villa, Domenico Modugno, “M L’orchestra del Festival sul palco del Casinò e sotto un’edizione anni Sessanta Johnny Dorelli, Renato Rascel e Tony Dallara, Adriano Celentano, e poi Ornella Vanoni, Bruno Lauzi, Matia Bazar, sino ai più recenti Enrico Ruggeri, Vasco Rossi, Zucchero, Giorgia, Laura Pausini, Daniele Silvestri, Simone Cristicchi, Francesco Renga e Malika Ayane, per citarne alcuni. Ma anche protagonisti eccentrici come Elio & le Storie Tese. Dal 1977 la kermesse trova sede al Teatro Ariston (solo nel 1990 al Mercato dei Fiori di Valle Armea) e dai dorati anni ‘80 a oggi, malgrado critiche e polemiche, si conferma evento canoro più famoso d’Italia e spettacolo televisivo seguito dal pubblico con buona fama anche all’estero - è trasmesso in Eurovisione - tra scenografie anche avveniristiche e importanti ospiti italiani e stranieri. ■ FESTIVAL E DINTORNI TROVAGENOVA EVENTI 2013 11 I protagonisti DALLA NEW WAVE ALL’AVANGUARDIA LA STAGIONE D’OPRO DEL PALAROCK SANREMESE, EPICENTRO DELLA MOVIDA Non solo Ariston L’altro festival sotto il tendone di LUCIA MARCHIÒ no i loro beniamini, bivaccando per ore per non perdere il posto on solo Ariston. Ben in prima fila. A impreziosire impresso nella memo- l’atmosfera da blasonata kerria degli addetti ai messe, un panfilo di 42 metri lavori c’è il Palarock. ormeggiato di fronte al tendone Una tensostruttura allestita a (da cui partivano i collegamenPortosole per la gioia degli allo- ti di ben 130 radio del circuito ra giovani fan, con tantissimi Sper in tutta Italia, RadioDj in ospiti internazionali e di tenden- primis). Gli anni d’oro furono il za del firmamento pop-rock del- 1987, il 1988 e il 1989, quando l’epoca presentati per l’occasio- il Palarock divenne PalaBarilla. ne da Carlo Massarini e Kay Il tendone fece innegabilmente Sandvik. E pazienza se l’audio da contraltare al festival tradinon fosse dei migliori, molti zionale e Sanremo - la cui cantassero in playback e l’in- movida notturna fu animata ogni gresso costasse 30mila lire: fu notte sino alle prime luci dell’alpreso letteralmente d’assalto ba come mai in passato - e benedalle ragazzine se a esibirsi era- ficiò pure in termini turistici. ■ N Dal Palarock passarono artisti blasonati e fieri, l’avanguardia del rock e della new wave, la leggerezza pop, l’english funk e molto altro: Paul Simon (foto) , Bryan Ferry, New Order, Bangles, Tom Robinson, Spandau Ballet, Level 42, Bob Geldof, Simply Red, Erasure, Frankie Goes To Holliwood, Pet Shop Boys, Eight Wonder, The Smiths, Def Leppard, Europe, Style Council, Duran Duran, Chris Rea, Wendy & Lisa, Joe Cocker, Johnny Hates Jazz, Inxs, A-Ha, Manhattan Transfer, Belinda Carlisle, Terence Trent D’Arby, The Christians, Bon Jovi, Rick Astley, Curiosity Killed the Cat, Guesh Patti, Eight Wonder (che fecero parlare più per la spallina del vestito della cantante Patsy Kensit che lasciò intravedere il seno, che per la canzone), Black, Debbie Gibson, Cutting Crew, Nick Kamen, Corey Hart, Sinitta, Wet Wet Wet, Robbie Robertson, Art Garfunkel, Boy George, Toni Childs, Johnny Clegg & Savuka, Depeche Mode, Sandie Shaw, Nick Kamen, Little Steven, Cliff Richard, Roachford, Kim Wilde, Tanita Tikaram, Tracy Spencer, Ofra Haza... Bei tempi. (l.m) PERSONAGGI TROVAGENOVA EVENTI 2013 13 IL PRIMATO ALLA MANIFESTAZIONE DEL DIRETTORE D’ORCHESTRA LEADER DEI BUIO PESTO Massimo Morini Veteramno sul podio con la bacchetta di MATTIA BRIGHENTI estival di Sanremo 2013, con questo siamo a ventitré, consecutivi per giunta. Massimo Morini se ne va, in classifica stacca tutti. A presenze al Festival della Canzone Italiana nessuno come lui. Direttore d’Orchestra, Direttore Tecnico di Sala e - in passato- Direttore Tecnico di Regia Audio. E poi ci sono i trionfi con Luca Barbarossa, Alexia, Marco Masini, Tony Maiello, Emma Marrone e Roberto Vecchioni. “Il Direttore d’Orchestra del Festival è come l’allenatore di una squadra di calcio - assicura Morini - sta lì per ricordarti gli schemi studiati. Il Direttore Tecnico di Sala è invece il massaggiatore, quello che deve mettere il giocatore, in questo caso l’artista, nelle condizioni di potersi esprimere al meglio. Magari nessun tifoso si ricorderà di lui ma le altre società queste cose le notano”. Morini ricomincia “massaggiando” le gambe di Almamegretta e Il Cile; F Almamegretta In alto il genovese Massimo Morini dirigerà l’Orchestra per Antonio Maggio, in gara tra i giovani. Ex ARAM Quartet, trionfatore della prima edizione di XFactor: “Diciamo che quell’annata del talent l’ho fatta mia. A Sanremo con Giusy Ferreri e Tony Maiello, sui palchi liguri con Emanuele Dabbono e ora Maggio. Per non farmi mancare nulla ecco il Premio Dietro le Quinte che mi verrà consegnato l’11 febbraio; tra i premiati c’è Mara Maionchi, tra i giudici di quel X-Factor”. Già, i talent. Sfornano artisti in serie; molti, buoni anche per il Festival: “I talent hanno salvato il mercato discografico. Chi esce da questi programmi diventa però un vero big solo dopo aver partecipato a Sanremo”. Niente da fare per i suoi Buio Pesto, il Festival resta un tabù: “Bisognerebbe avere la fortuna di avere un Direttore Artistico ligure - scherza il leader del gruppo - ma un attimo, c’è già. Belin, non funziona nemmeno così”. A Fazio fischieranno le orecchie? ■ IL PERSONAGGIO 14 TROVAGENOVA EVENTI 2013 L’associazione COSÌ SI TUTELA LA MUSICADAL VIVO Assomusica è l’associazione degli organizzatori e dei produttori di spettacoli di musica dal vivo. Conta oltre cento imprese associate su tutto il territorio nazionale che coprono circa l’80% dei concerti dal vivo in Italia.Assomusica si è dotata di un codice etico e un documento “Regole e ruoli per lo spettacolo dal vivo in Italia”, unici in Europa. In essi vengono stabilite norme di comportamento volte a promuovere standard di qualità e di serietà deontologica di tutta la categoria nei confronti del pubblico, degli artisti, della pubblica opinione, del legislatore e delle istituzioni. IL PROMOTER GENOVESE È DA QUALCHE MESE PRESIDENTE DI ASSOMUSICA E MEMBRO AGIS Il Festival di Vincenzo Spera “Lo spartiacque dei giovani” di WANDA VALLI cinema alla danza passando per teatro e musica. Dal suo osserdiventato uno dei più vatorio molto privilegiato, Vinimportanti promoter cenzo Spera si occupa così di italiani di musica, tanto queste tante facce della cultura, che qualche mese fa, del suo presente incalzato dalla Vincenzo Spera, ragazzo cam- crisi, del suo futuro da inventapano che poi ha scelto Genova re puntando sulla creatività. E, per vivere e affermarsi, è stato come guida di Assomusica nominato presidente di Asso- guarda al Festival di Sanremo musica, potente associazione alle porte, guidato da Fabio che riunisce chi lavora nel suo Fazio. Come a dire un Sanresettore. Non solo. A giugno è mo dove canzoni e musica entrato a far parte dell’Agis, dovranno convivere, anzi garegl’associazione generale dello giare, con lo spettacolo, per non spettacolo, cui fa capo tutto, dal perdere l’interesse di chi sta È davanti alla tv. Spera sarà al lavoro attento e instancabile. Anche se, ammette: “Sanremo per me è come il calcio, incompatibile. Ma il lavoro è altro e il Festival è importante”. Sanremo è Sanremo, ma il Festival ha ancora un senso? “Se ci sono 12 milioni di spettatori che lo guardano, probabilmente sì.” Per la tradizione o perché resta la più importante vetrina della canzone? “Il Festival è un must italiano, si è confermato negli anni, EVENTI 2013 TROVAGENOVA 15 Da ascoltare ANTEPRIMA DALL’ARISTON I Gazosa a Sanremo Giovani e sotto Vincenzo Spera In basso a destra Domenico Modugno comunque, una vetrina della musica. Poi che piaccia o meno, è un altro discorso. È anche un momento di riflessione, su una trasmissione tv, quella dedicata alla kermesse, che da sempre fa discutere ma, alla fine, indirizza un settore musicale. Nel bene e nel male”. Che cosa intende? “Se un artista va per anni al Festival, si piazza e si esibisce dignitosamente, ma poi dal vivo non funziona, questo è un elemento di valutazione per chi, come me e i miei colleghi, si occupa di concerti. Tanto è vero che Assomusica assegna ogni anno il premio “Live” a un giovane talento del Festival. L’anno scorso è toccato a Marco Guazzone, nel 2011 a Raphael Gualazzi e prima ancora Nina Zilli, Arisa, Simone Cristicchi”. A conferma che il Festival orienta i gusti musicali? “A conferma che è un po’ uno spartiacque, per capire al meglio le caratteristiche degli artisti, i giovani soprattutto. Molti sono partiti da lì per diventare star, da Vasco Rossi a Ramazzotti, o Zucchero”. Quest’anno con Fabio Fazio potrebbe essere un Festival con al centro lo spettacolo più che la musica. “Il Festival ha vissuto diverse fasi. Agli inizi si occupava solo di canzoni d’amore, quelle di Al Bano ma perfino di Luigi Tenco, poi ha incominciato a cambiare, nella musica e nel suo raccontarla, a seconda di chi lo guidava. Quest’anno tocca a Fazio che da sempre porta l’attenzione su temi sociali e politici, e così sarà”. ■ Storia impossibile, quella di Andrea Nardinocchi: intanto tre minuti (durata classica, la facciata di un 45 giri quando la musica, trascorsi i tempi della radio, si ascoltava a casa e poi persino in giro con un mangiadfischi portatile. “Storia impossibile è uno dei brani che il sito ufficiale del Festival di Sanremo 2013 mette a disposizione del pubblico (www.sanremo.rai.it): ci sono i video clip dei Blastema (“Dietro l’ultima ragione”, de Il Cuile (“Le parole non servono più”), di Antonio Maggio (“Mi servirebbe sapere”). Insomma, come testimonia in questa pagina Vincenzo Spera (esordi da giornalista, oggi ascoltato e preparato organizzatore di eventi musicali) Sanremo per i giovani conta, eccome. Scorrendo il sito, sempre in video il gruppo dei giovani che canta “Volare” (in realtà “Nel blu dipinto di blu”, questo il titolo originale della canzone, successo tutt’ora indiscusso dal 1958, ossia 55 anni fa), le presentazioni dei giovani stessi e dei campioni. Non sarà dal vivo, ma vale un clic. FESTIVAL E DINTORNI L’OpenWeek è un’iniziativa che prevede visite guidate in tutte le sedi dell’Università di Genova. È rivolto in particolare a studenti delle scuole secondarie superiori e a tutti coloro che pensano di iscriversi all’Università. IL POLO DEDICATO ALL’ARTE, ALLA MUSICA E AL TEATRO DELL’ATENEO GENOVESE I partecipanti all’OpenWeek potranno: ʱincontrare docenti e studenti ʱassistere a lezioni universitarie ʱavere informazioni e visitare le sedi di ogni Corso di studio ʱvisitare i laboratori e conoscere le ricerche in corso di DAISY PARODI Il calendario delle iniziative è consultabile su www.studenti.unige.it/orientamento/opendaycorsi/ Area Didattica - Servizio Orientamento Tel. 010 2099690 Fax 010 2099630 email: [email protected] Dams Imperia l’università dà spettacolo l mondo dello spettacolo affascina da sempre chiunque, luci, lustrini ed apparentemente divertimento. Lo show-business è un settore che è cresciuto e cresce tuttora in maniera esponenziale negli anni. Ma chi vuole entrare a far parte del “grande circo” ha bisogno di conoscenze e una preparazione adeguata. Per questo motivo- laspinta è data dal Festival di Sanremo - nasce a Imperia il Dams (Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo), filiazione dell’Università di genova, che propone un quadro di discipline sempre all’avanguardia in un territorio la cui vocazione allo spettacolo è appunto forte. Un corso di laurea triennale che offre allo studente un apparato di base tra insegnamenti umanistici, filosofia e sociologia e quanto con- I EVENTI 2013 TROVAGENOVA 17 cerne arte, teatro, cinema per arrivare alle tecniche scenografiche, l’elaborazione dei linguaggi multimediali, la comunicazione pubblicitaria per l’impresa. “Imparare facendo”: quella applicata al Dams imperiere è una didattica caratterizzazta dall’attività sperimentale, vere e proprie “applicazioni” sul campo, che affianca le così dette lezioni frontaliaccanto. Tra i docenti professionisti dello spettacolo come il regista Luigi Squarzina, l’autore televisivo Antonio Ricci e gli attoridi prosa Luca Barbareschi e Paolo Villaggio. Gli studenti imperiesi svolgono le diverse attività all’interno dello Spazio Italo Calvino che, principalmenIl Dams di Imperia te, è formato da una sala Sopra uno polivalente, un anfiteatro spettacolo all’aperto, un’aula informaallestito dagli tica e i locali adibiti a labostudenti del polo ratori. spettacolare Inf ine gli spettacoli, messi in scena dagli stessi studenti. Tra gli allestimenti, per esempio, nel 2005 “Caligola” di Albert Camus, nel 2007 “L’Ultimo nastro di Grock” da Samuel Beckett e la rassegna di spettacoli dell’ Idfest (l’ultima nel 2011).” ■ I PERSONAGGI TROVAGENOVA EVENTI 2013 19 UN ELENCO (QUASI) STERMINATO DI AUTORI E INTERPRETI DI ALTO LIVELLO La “scuola” genovese: superba di MATTIA BRIGHENTI no Lauzi, Umberto Bindi, Ivano Fossati, Giampiero e Roberta anremo. Il palco del- Alloisio, Francesco Baccini, l’Ariston che diventa Max Manfredi, Claudia Pastoril’ombelico del mondo no e Federico Sirianni. Ci sono della canzone made in gruppi storici come New Trolls, Italy. Ma tu vai a spiegarlo ai Garybaldi (la band di Bambi genovesi, arroccati nella propria Fossati), Latte & Miele, Delinobiltà impolverata e superbi, rium, Jet, Ricchi e Poveri e quando si parla di musica, come Matia Bazar. Gli anni ottanta la loro città. Non sentono ragio- hanno regalato Dirty Actions, ni: è Genova la culla della can- Scortilla, Roberto “The Dubzone. La fanno facile, snoccio- master Spillus” Agus e molti lano un elenco di nomi. Nomi altri. Nei Novanta sotto con Alidi artisti nati (o trapiantati) bi Fulmine (new wave), i Blinall’ombra della Lanterna che - dosbarra di Bobby Soul (funk, chi più, chi meno - hanno fatto soul), Voci Atroci (vocalese folscuola. Si potrebbe partire da le), Big Fat Mama (R’n’B), The Niccolò Paganini ma tutto somBruno Lauzi mato, ci si può soffermare su in alto un quanti sono stati in grado di appassionato Gino Paoli in imporsi sulla scena negli ultimi concerto cinquant’anni. Fabrizio De Gente che fa e Andrè è il primo che salta alla ha fatto scuola mente, non l’unico. Ecco i vari Luigi Tenco, Gino Paoli, Bru- S Sleeves (poi Marco Cheldi Quintet), La Rosa Tatuata (pop rock), Mama’s Pit (blues), Altera (rock), Hocuc Pocus (country) e Sensasciou (raggamuffin). Le nuove generazioni si gustano Port-Royal (post rock), Numero 6 (indie), Isaak (gli ex Gandhi’s Gunn), Marti (dark), Meganoidi (indie rock), Fabio Zuffanti (psichedelia), En Roco (indie rock), Ex-Otago (indie pop), Emanuele Dabbono e Buio Pesto. E il metal dove lo mettiamo? Sadist, Nerve, Ritual of Rebirth e Roberto Tiranti, ex Labyrinth ora nei Live Fire di Ken Hensley, tastierista storico degli Uriah Heep. Senza dimenticare i geni nostrani della musica strumentale: celebrati autori di colonne sonore (Pivio e Aldo De Scalzi) e virtuosi della chitarra (Beppe Gambetta, Armando Corsi e Paolo Bonfanti). Vai a spiegarlo ai genovesi… ■ FESTIVAL E DINTORNI 22 TROVAGENOVA EVENTI 2013 A VALLECROSIA LO STRAORDINARIO ARCHIVIO DEDICATO ALL’UNIVERSO MUSICALE Sul vecchio treno parte il Museo della Canzone di MATTIA BRIGHENTI allecrosia, parco delle Sette Note. Proprio lì, all’ombra di una piccola cappella consacrata a Santa Cecilia, staziona il Museo della Canzone Italiana. Un treno - autentico - dei primi del Novecento: locomotiva Cirilla e carrozze centoporte strutturate a saloni. Dentro non c’è posto per poltrone e corridoi. Lo spazio è riservato agli strumenti che hanno permesso all’uomo di catturare e riprodurre i suoni e le voci umane. Se ne torna a parlare in occasione del Festival di Sanremo, succede ogni anno. Anche se poi, a dirla tutta, il museo vive di luce propria. Vero che quanto accade da sempre sul palco dell’Ariston trova ampia documentazione (fotografie, autografi, dischi, locandine, bozzetti di scenografie e microfoni utilizzati durante le performance dal vivo degli artisti) nelle teche del museo ma è altrettanto insindacabile che all’interno della struttura si possano trovare delle vere e proprie chicche: cimeli e rarità che vanno al di là della kermesse canora più popolare del Belpaese. La struttura è banca dati preziosa per studiosi ed appassionati (e per loro le porte dei vagoni sono sempre aperte). Il V L’interno del treno trasformato in museo A destra Tripodi con Maria Callas perché è presto spiegato. Ci si può trovare di tutto: scatole musicali, diversi organetti di Barberia e pianini meccanici che hanno contribuito a diffondere il grande repertorio della canzone napoletana, carillon, carta perforata, dischi quadrati e rotondi, microfoni, juke-box, radio, strumenti musicali di ogni tipo ed epoca; ovviamente sono tutti funzionanti. E ancora il violino e la bacchetta di direttore d’orchestra di Cinico Angelini e Pippo Barzizza, la fisarmonica di Gorni Kramer, il sassofono di Fausto Papetti, il passaporto di Giacomo Puccini, la chitarra di Adriano Celentano, le lettere di Lina Cavalieri e una romanza inedita di Ruggero Leoncavallo, settantamila dischi catalogati (su duecentomila), diecimila spartiti musicali catalogati (su trecentomila), milleduecento spartiti musicali del Festival di Sanremo catalogati, su cinquemila, a partire dal 1951. Un archivio insomma, che conta migliaia di incisioni, registrazioni, partiture musicali e una completa documentazione bibliografica e iconografica che EVENTI 2013 TROVAGENOVA 23 Il fondatore IL GRANDE SOGNO DI ERIO TRIPODI copre l’intero arco della storia musicale italiana. Il Museo della Canzone è stato inaugurato al tramonto degli ‘80: un sogno che diventava realtà per il suo fondatore, Letterio - per tutti Erio -Tripodi. Non ci sono eguali al mondo, qualcosa di simile esiste solo a Tokyo. “Dedicato ai poeti, ai musicisti e agli interpreti che hanno scritto la storia della canzone italiana”, si legge nella home-page del sito del museo (www.museodellacanzone.it), la firma è proprio quella di Tripodi. Nel giorno del taglio del nastro è il tenore Luciano Pavarotti a indossare i panni del Presidente Onorario. Sul binario parallelo al museo ecco la carrozza del Centro Studi - buono per promuovere manifestazioni culturali, incontri, dibattiti, visite scolastiche e organizzare Premi ormai entrati nel calendario culturale come il “Premio Treno della Musica”, conferito alle personalità del mondo musicale - con biblioteca, discoteca, audioteca e una sala per convegni e conferenze. ■ Letterio Tripodi, per tutti Erio. Classe ‘38, nasce a Mentone: operatore culturale, chansonnier e ristoratore conosciuto nello Stivale e nel mondo. Forse il più grande appassionato di musica italiana di tutti i tempi. Gli alberghi e la musica nella sua vita di adolescente prima e di adulto poi. Come artista macina successi, riscuote consensi. Claudio Villa e Giorgio Consolini incideranno alcune sue canzoni. La musica nel sangue, passione eterna. Nel ‘64 apre il ristorante Erio di Vallecrosia, primo passo di un percorso che lo porterà alla realizzazione di un sogno, un museo dedicato alla canzone italiana: ce la farà, sul calare degli Ottanta. Dopo una vita dedicata alla musica e al collezionismo, Erio Tripodi si spegne nel 2005. Tre anni più tardi nasce la Fondazione che porta il suo nome, presieduta dalla figlia Anna: l’obiettivo è quello di portare avanti l’operato del padre, di tutelare e incrementare il ricco patrimonio (m.b.) racchiuso nel museo. IL CARNEVALE VILLA BADIA SEZZADIO (AL) Cornice ideale per feste private che richiedano la massima privacy e un servizio di ristorazione e banqueting attento alle richieste di una clientela esigente, Villa Badia è gestita con grande passione e competenza. L’Abbazia di S. Giustina viene messa a disposizione delle coppie di sposi che desiderino celebrare il loro matrimonio tra le mura di un importante e suggestivo monumento d’arte romanica, mentre l’ampio parco e gli eleganti locali interni della villa accolgono gli ospiti per i festeggiamenti che seguono la cerimonia nuziale. Nulla viene lasciato al caso e un ampio ventaglio di proposte , dai ricchi buffet nel parco all’ampia scelta di piatti della tradizione o della cucina creativa, dagli addobbi floreali agli intrattenimenti musicali, dalle bomboniere all’auto d’epoca fino agli spettacoli pirotecnici, accoglie le coppie che desiderino qualcosa di speciale per il loro giorno più bello. Il complesso di Villa Badia si situa nel Monferrato, a metà strada tra Alessandria e la cittadina di Acqui Terme, e testimonia, con la sua origine medievale di antico complesso conventuale benedettino trasformato in residenza privata nel 1863, la presenza della storia e dell’arte in un angolo di suggestiva campagna piemontese ai piedi delle colline. L’INIZIATIVA OTIGINALE DEL TEATRO DELLA TOSSE: NOLEGGIARE GLI ABITI DI SCENA Come mettersi nei panni di Macbeth di ERICA MANNA lla corte di Macbeth vestito da Pinocchio. O da Grillo parlante, fate voi. D’altronde, la vita non è “un povero attore che si pavoneggia sul palco per la sua ora?”. Ecco: in più, è Carnevale, dunque vale tutto: il Bardo non se ne abbia a male. È questa l’idea del Teatro della Tosse di piazza Negri, dove fino al 13 febbraio (ore 20.30) è in scena “Banquo” di Tim Crouch con Enrico Campanati, in prima nazionale. Ebbene, quest’anno sarà possibile festeggiare il carnevale vestendosi da “attore”. Il Teatro della Tosse è una delle poche realtà nazionali che conservi ancora all’interno della propria struttura una sartoria teatrale che progetta e realizza costumi per i propri spettacoli. In occasione del Carnevale sarà possibile no- A Villa Badia sas, via Badia 53, 15079 Sezzadio (AL) Tel 0131703659 • Fax 0131708004 • [email protected] EVENTI 2013 TROVAGENOVA 25 Pratiche per esenzio ni e omologazioni e auto Consulenz poca e moto d’e Raduni Mostre Scambio leggiare alcuni abiti di scena selezionati tra quelli realizzati nel corso degli anni: troverete quelli ispirati a varie epoche storiche, dal ‘500 fino agli anni ‘20 del Novecento. Altri, invece, si rifanno al mondo delle favole. Scegliete, dunque: tra Lussuria, Il Grillo Parlante, La morte, Pinocchio, Il Gatto e la volpe e molti altri. Il noleggio avrà una durata minima di tre giorni e un prezzo variabile in base all’abito scelto e alla durata del noleggio a partire dai 70 euro (per informazioni: 0102470793). Continuano, intanto le repliche di “Banquo”, la versione della tragedia di Shakespeare “Macbeth” raccontata da un nuovo punto di vista. Il protagonista, infatti, In alto una scena dalla è Banquo, generale del“Lussuria” che l’esercito di Duncan, che la Tosse ha viene ucciso da tre sicari portato ad ingaggiati da Macbeth per Apricale Sotto, uno dei eliminare un pericoloso avcostumi versario nella salita al trono. Il racconto di Crouch prende il via da questo momento, Banquo muore e torna come fantasma diventando il testimone delle follie del palazzo e dell’ossessione per il potere che chiama in causa ciascuno di noi. ■ VIA MOLINETTO, 25 “COMPLESSO FIORI DI PESCO” VILLANOVA D’ALBENGA (SV) TEL. 0182 580508 • FAX 0182 580044 www.ruotedepocarivieradeifiori.it [email protected] LA FESTA TROVAGENOVA EVENTI 2013 27 di ALESSANDRA CARBONINI ormai tutto pronto per la manifestazione invernale più importante della Costa Azzurra, il Carnevale di Nizza, in programma dal 15 febbraio al 6 di marzo. Si tratta di un evento imponente, una grande festa popolare dove dominano humour, ironia ma anche tanta poesia, coinvolgendo l’intera città, e per il quale è atteso di solito un milione di visitatori. Il Carnevale 2013, che festeggia quest’anno i suoi 140 anni, è dedicato al “Re dei cinque continenti”: il suo arrivo sarà accompagnato da uno spettacolo creato da un migliaio di bambini delle scuole di Nizza. E’ la partenza per un viaggio immaginario attraverso il tempo e lo spazio, con un grande invitato d’onore, la Francofonia. Il clou della festa è rappresentato, oltre che dalle battaglie dei fiori, dalle sfilate di carri allegorici o burleschi, in programma di giorno e di notte sulla Place Messéna, accompagnati da animazioni, artisti di strada e gruppi musicali internazionali in una sorta di “giro del mondo in 90 minuti”. La grande novità di quest’anno è poi rappresentata dalla “Rock ‘n’ Roll 10 miles di Carnevale”, un evento che unisce corsa, musica e finalità benefiche nella splendida cor- È Un carro allegorico del Carnevale di Nizza Sopra, la parata in maschera ATTESO UN MILIONE DI PERSONE PER LA GRANDE KERMESSE IN COSTA AZZURRA Carnevale di Nizza protagonista il re dei 5 continenti nice di Baie des Anges, seguita dal ‘Bagno di Carnevale’. (Per informazioni www.nicecarnaval.com oppure chiamare allo 0 892 707 407). Anche in Liguria il programma delle manifestazioni per il Carnevale è molto ricco (il concorrente più “temibile” in questo caso è a levante, ovvero Via- reggio), con sfilate, maschere e coriandoli. Il “Carnevaloa” di Loano, in provincia di Savona, è il più grande Carnevale della Regione. con sfilate di carri allegorici, gruppi mascherati, bande musicali di majorettes e il tipico Palio dei Borghi. Infine a Genova, moltissime le feste e le relative “pentolacce” che saranno dedicate ai bambini nei diversi quartieri, oltre alle “Maschere sul ghiaccio” per i più piccoli e il “Carnevale on Ice” in programma al Porto Antico, sulla pista di pattinaggio allestita sotto il tesndone della Piazza delle Feste, in riva al mare. ■ IL TERRITORIO TROVAGENOVA EVENTI 2013 29 Uno scorcio di Bussana Vecchia “borgo degli artisti” In basso Georg Baselitz UNA COMUNITÀ INTERNAZIONALE NEL BORGO MEDIEVALE DI BUSSANA VECCHIA La cittadella degli artisti di ALESSANDRA CARBONINI villaggio degli artisti’, e continua ad attrarre visitatori amann borgo di grande bel- ti dell’arte o semplicemente alla lezza. Uno dei luoghi ricerca di luoghi suggestivi che più magici e affasci- hanno mantenuto intatta, nel nanti del ponente ligu- tempo, la loro storia. E così è re. Bussana Vecchia, a pochi avvenuto per Bussana Vecchia: chilometri da Sanremo, sulla colpita da un sisma all’alba del sommità di una collina, è cono- 23 febbraio 1887, abbandonata sciuta anche all’estero come ‘il dagli abitanti in fuga, che si tra- U il personaggio GEORG BASELITZ, IL MONDO ALLA ROVESCIA A proposito di artisti. Tra i numerosi residenti vale la pena rammentare George Baselitz (pseudonimo di Hans-Georg Rem, 1938) pittore e scultore tedesco che da tempo si divide tra la riviera e l’Europa. Nato e scresciuto nell’ex germania Est - diciottenne si è trasferito a Berlino Ovest per frequentare l’Accademia di belle arti - ha a lungo indagato i temi della divisione, della censura, della guerra (fredda), Tra le sue opere è nota una serie di figure dipinte capovolte visione originale del “mondo alla rovescia”. sferiranno nella Nuova Bussana, più vicina al mare, ha conservato intatta la sua struttura medievale. Dopo quasi un secolo, a fine anni ‘50, per primo un pittore e ceramista torinese, Clizia, si accorge della straordinaria bellezza del borgo. E di lì a poco a Bussana Vecchia arrivano artisti stranieri, soprattutto tedeschi, inglesi, svizzeri, Pittori, scultori, ceramisti, vetrai che restaurano pazientemente i ruderi per vivere anche stabilmente nel borgo. Dove ancora oggi abitano artisti di varie nazionalità, con le loro botteghe, che nei week end d’estate, con le fiaccole accese al loro ingresso, rimangono aperte anche la sera. I visitatori possono sostare anche al caratteristico bar “La piazzetta”, e all’ingresso del paese è sempre aperto un ristorante tipico, “La Casaccia”, vista mare. ■ FESTIVAL E DINTORNI 30 TROVAGENOVA EVENTI 2013 Le Targhe IL RICONOSCIMENTO ALLA QUALITÀ La Targa Tenco è riconoscimento assegnato dal 1984 in occasione del Premio Tenco, Rassegna della canzone d’autore di Sanremo organizzata dal Club Tenco. È assegnato da una giuria di circa 200 giornalisti musicali italiani. In ogni edizione viene assegnata una targa per “Album dell’anno” “Album in dialetto” “Opere prime” e “Interpreti” cui vanno aggiunti il Premio Tenco per “Operatore Culturale”, il Premio Siae ed il Premio “I suoni della canzone”. Nel 2012 per tagli ai finanziamenti, “Targhe Tenco” non sono state consegnate come di consueto al teatro Ariston di Sanremo bensì al teatro Coccia di Novara. (l.m.) DALLA RASSEGNA SANREMESE FONDATA NEL 1951 AL PREMIO TENCO, CHE ISTITUÌ NEL 1974 Rambaldi, il “re” dei festival dalla canzone al “Tenco” di LUCIA MARCHIÒ faticosamente proseguirà la nostra azione intesa a divulgare ggi, 24 luglio una canzone di maggior impe1974, alle ore gno poetico, culturale, sociale”. 21.30, nasce la Con queste parole, Amilcare Rassegna della Rambaldi introdusse la prima Canzone d’Autore – Premio edizione della sua neonata creaTenco.... La manifestazione si zione. Il sanremese Rambaldi intitola al più geniale e tormen- (1911-1995) per vivere si occutato cantautore italiano. Egli ci pava di fiori, recitava in una ha lasciato un messaggio che noi compagnia teatrale, amava l’arabbiamo raccolto. Cercheremo te in tutte le sue forme. Dopo la di non tradirlo, richiamandoci guerra conosce Angelo Nizza, sempre alla qualità della canzo- quello del duo Nizza-Morbelli ne, rifiutando ogni compromes- e dei “Tre moschettieri”, addetso, e pazientemente, lentamente, to stampa del Casinò. Gli sug- “O gerisce diverse idee tra cui quella di un festival. Nel ‘51 nacque il Festival della canzone italiana che per un decennio rappresentò davvero la vetrina del panorama nazionale, sino alla morte di Luigi Tenco nel ‘67. Nel 1971 Rambaldi decise di fare qualcosa per ricordare il cantautore tragicamente scomparso. Ripropose una manifestazione musicale, stavolta però riservata ai cantautori, intitolata a Tenco. Fu dopo aver letto un articolo su Guccini, Ciampi e Vecchioni intitolato “Bravi, EVENTI 2013 TROVAGENOVA 31 Il personaggio LUIGI TENCO IL MITO, IL MISTERO Luigi Tenco e a destra Amilcare rambaldi In basso ancora Tenco bravissimi, ma chi li vuole?”, che la sua idea prese forma e si concretizzò. Scrisse una lettera a quel giornale in risposta all’articolo: “Li voglio io”, disse. Venne pubblicatta e raccolse incoraggiamenti da tutta Italia. Soprattutto, Rambaldi scoprì l’esistenza di un Club Tenco fondato a Venezia dalla signora Ornella Benedetti, strinse col club una prima intesa e fondò il Club Tenco di Sanremo, cui aderirono subito decine di giovani da tutta Italia. Ed ecco che nel 1974 la prima coraggiosa, indipendente e rivoluzionaria Rassegna della Canzone d’Autore ha luogo, premia il grande Leo Ferrè e vi partecipano personaggi come Gino Paoli, Francesco Guccini, Roberto Vecchioni, Angelo Branduardi, Antonello Venditti, Ivan Graziani. In vent’anni, Amilcare Rambaldi e i suoi collaboratori (che come lui si impegnavano per pura passione) hanno portato al “Tenco” poeti, musicisti e cantautori quali Charles Trenet, Tom Waits, Tom Jobim, Joni Mitchell, Atahualpa Yupanqui, Randy Newman, Alan Stivell, Silvio Rodríguez, Lluís Llach, Caetano Veloso e così via, nonché premiato artisti come Paolo Conte, Roberto Benigni, Gianna Nannini, Francesco Baccini, Max Manfredi, Davide Riondino, Ivano Fossati, Franco Battiato, Vinicio Capossela ai più recenti Samuele Bersani, Daniele Silvestri, Carmen Consoli sino all’avanguardia odierna con Afterhours, Morgan, Baustelle, Luci della Centrale Elettrica, Dente, Edda, Il Teatro degli Orrori. ■ “Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia/ se in cielo, in mezzo ai Santi, Dio, fra le sue braccia,/ soffocherà il singhiozzo di quelle labbra smorte,/ che all’odio e all’ignoranza preferirono la morte”. Sono i versi di “Preghiera in gennaio” che FabrizioDe André dedica all’amico Luigi Tenco, suicida dopo l’esibizione al Festival di Sanremo 1967. Piemontese “mandrogno”, trapiantato a Genova, Luigi tenco (1938-1967) è tra gli autori più interessanti tra l’ultimo scorcio degli anni cinquanta e gli anni Sessanta. La carriera artistica - studi umanistici alla base - si articola tra musica e teatro: suona, recita, compone. Gravita, come molti della sua generazione (e della sua città) intorno alla borsa d’Arlecchino, che a Genova, alla fine degli anni Cinquanta, riunisce giovani e no protagonisti del teatro e dello spettacolo. Si trasferisce a Milano, scrive e compone (per sé e per altri), è in breve personaggio, completo, amato, celebrato. Viene trovato morto nella sua camera d’albergo: suicidio. Per molti, mistero. IL TERRITORIO TROVAGENOVA EVENTI 2013 33 La mappa AUTO O TRENO COME ARRIVARE L’entroterra dell’estremo ponente è un territoprio da esplorare. Per raggiungere Triora in auto prendere la A10 Genova-Ventimiglia e uscire ad Arma di Taggia;quindi seguire le indicazioni per Taggia e al bivio proseguire per Triora.In treno basta viaggiare in direzione Ventimiglia e scendere alla stazione di Taggia Arma o Sanremo per poi servirsi di appositi autobus. IL BORGO IMPERIERE È NOTO PER IL PROCESSO CHE L’INQUISIZIONE APRÌ NEL 1587 Triora, nel mito delle streghe di BENEDETTA STELLA di essere le artefici di sciagure continue, carestie e di uccisioni ull’attuale stemma di bambini in fasce. comunale di Triora I documenti del processo e i spicca Cerbero, il ter- verbali degli interrogatori ribile cane a tre teste sopravvissuti al tempo sono posto a guardia degli inferi, pro- conservati presso l’Archivio di babilmente perché etimologica- Stato di Genova, ma le vicende mente il nome di questo borgo del paese scatenarono successidi circa 400 abitanti deriva dal vamente reazioni analoghe latino “tria ora” cioè tre boc- anche in altri borghi d’Italia. che. Recensito come uno dei Oggi questo “paese delle streborghi più belli d’Italia e insi- ghe” mantiene il mistero delle gnito nel 2007 della prestigio- antiche leggende popolari affasa Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano, Triora è noto Souvenir “stregoneschi” a Triora soprattutto per il più grande Sopra, veduta del paese processo di stregoneria svoltosi in Italia. Tra il 1587 e il 1589 in questo millenario borgo di montagna nel Ponente ligure avvenne una tragica persecuzione delle bagiuè, in dialetto locale, cioè delle streghe. Numerose ed innocenti donne furono torturate e condotte sul rogo, accusate S scinando grandi e piccini con la sua aurea ricca di suggestioni…da brivido! E se delle streghe restano solo le bambole vendute nei negozi o le ricostruzioni al Museo Etnografico e della Stregoneria, rimane però immutato il fascino di questo borgo medievale ancora intatto nel suo sistema difensivo di porte, archi, strettoie e case fortezza. Dell’antico castello sopravvivono alcuni ruderi nel cilindrico torrione del XII secolo mentre la frazione Molini di Triora è il paese dei 23 mulini ad acqua, della parrocchiale barocca di origine quattrocentesca e del santuario di Nostra Signora della Montà. Il tutto è incorniciato poi da una natura che emoziona con i suoi paesaggi montani, le zone di fitti boschi e panorami mozzafiato. ■ L’ARTE 34 TROVAGENOVA EVENTI 2013 LA CASA-MUSEO DELL’ARTISTA DANESE ARRIVATO IN LIGURIA NEL 1954 La “Bauhaus” di Albissola nel segno di Jorn di BETTINA BUSH na tenda e un violino sono due compagni di viaggio non del tutto comuni, ma non per gli artisti, quasi sempre tipi originali. Asger Jorn, precisamente Asger Oluf Jorgenesen, pittore, scultore, anche etnoarcheologo, non faceva eccezione. Artista danese del Gruppo Cobra, maestro nell’unire magico e onirico, è arrivato a Albisola nel ‘54, insieme al suo violino, la tenda, e il piccolo zaino, alla ricerca di un posto dal clima mite per curare la tubercolosi. Era stato l’amico Enrico Baj a consigliargli Albisola, cittadina di notevole bellezza e meta di altri grandi artisti, tra cui anche Lucio Fontana. Jorn appena arrivato si dedica ad un’una intensa attività nei laboratori di ceramica di Tullio Mazzotti, e in seguito passerà alla Manifattura San Giorgio dei fratelli Poggi. Insieme a Piero Simondo, e a Pinot Gallizio, personalità eclettica, definito dallo stesso Jorn artista chimico-farmacistaarchelogo-botanico-nomade, fonda il Laboratorio Sperimentale del Movimento Internazionale per una Bauhaus Immaginista, un gruppo di liberi artisti sperimentali uniti dall’idea di U Gallia est omnis divisa in partes tres, quarum unam incolunt Belgae, aliam Aquitani, tertiam qu voler ricreare l’atmosfera del Bauhaus ai tempi di Klee e Kandinsky, in contrasto con il funzionalismo architettonico di Max Bill. Il MIBI riproponeva le teorie del movimento Cobra, sottolineando l’assoluta libertà nell’uso dei materiali, una vera rivoluzione per la ceramica di Albisola: nascono nuovi impasti e nuove forme, anche i bambini possono diventare giovani artisti in azione. Sempre Albisola è protagonista degli Incon- tri Internazionali della Ceramica, con la partecipazione di grandi come Fontana, Baj, Dangelo, Scanavino, e Matta. Nei suoi forni viene realizzata la più grande ceramica, oltre trenta metri per tre, 1250 pezzi, per il liceo danese di Aarhus. A testimoniare quel magico periodo è rimasta la casa museo di Jorn, due edifici, abitazione e studio, dove l’elemento artistico e quello naturale si fondono perfettamente. Alberi, cisterna, sentieri, mosaici, pietre, sculture, piatti, vasi, tele, interni ed esterni, convivono armoniosamente in un paesaggio complesso dove le opere, oltre un centinaio, si svelano lentamente. Negli anni Settanta i due edifici sono stati donati dall’artista al Comune. Attualmente la Casa Museo è chiusa per restauri, ma si spera che verrà riaperta presto, probabilmente entro l’estate 2013. ■ EVENTI 2013 TROVAGENOVA 35 La tradizione FORME E COLORI DELLA CERAMICA Una storia antica quella della ceramica di Albisola, che parte dal XV secolo per quella speciale convivenza tra argilla rossa e terra bianca. Nel Novecento è Tullio Mazzotti a dare la prima grande spinta, ad avvicinare ceramica e Futurismo. Intanto si produce e si innova. E’ il periodo di Manlio Trucco e Arturo Martini. Il luogo privilegiato per discutere di arte è lo storico Bar Testa, e ci passano tanti grandi, da Lucio Fontana a Aligi Sassu, e Wilfredo Lam, solo per citerne alcuni. LA STORIA 36 TROVAGENOVA EVENTI 2013 di ALESSANDRA CARBONINI plendide residenze quali villa Ormond e villa Zirio , la maestosa chiesa Russa, hotel imponenti come il Savoy e il Royal Sono solo alcuni dei segni tangibili lasciati nella città dei fiori dagli anni della cosiddetta Belle Epoque, gli stessi in cui apre i battenti il casinò e Sanremo, insieme a Bordighera e altri centri della Riviera, diventa la capitale di un turismo europeo d’elite. La meta prediletta, per il suo clima mite, da facoltosi e nobili turisti prima inglesi, poi tedeschi, russi, austriaci. Nel dicembre 1874 arrivò nella città matuziana perfino l’imperatrice Maria Aleksandrovna, E si racconta che fu proprio lei a donare le prime palme dell’attuale Corso Imperatrice: in suo onore, un paio d’anni fa, l’amministrazione ha deciso di erigere un busto. Un periodo d’oro, quello della Belle Epoque, che verrà bruscamente interrotto, nel 1914, dallo scoppio della prima guerra mondiale. Sanremo era già nota, negli anni seguiti alla Restaurazione, ai viaggiatori del cosiddetto ‘Grand Tour’, ricchi giovani dell’aristocrazia europea diretti, attraverso la suggestiva ‘Cornice’, a Genova, Firenze, Roma. Ma l’evento che diede l’impulso più grande ai viaggi nel S L’Hotel Royal a Sanremo e sopra la chiesa russa, uno dei simboli della località DAI “PIONIERI” ALLA FINE DELL’OTTOCENTO AL BOOM CONI LA FERROVIA GENOVA-VENTIMIGLIA La zarina e i principi Il turismo d’èlite nella Belle Epoque Ponente ligure fu l’apertura, nel 1872, della ferrovia GenovaVentimiglia. L’evento diede il via a un tipo di turismo più stanziale - che in alcuni casi diverrà permanente - e fece conoscere ancor più Sanremo per le sue attrattive, soprattutto climatiche. Tra gli altri, sempre nel 1874, arriva il principe ereditario Federico Guglielmo di Germania. E via via incominciano a nascere delle piccole colonie fatte da personaggi ricchi e intraprendenti, che portano con sé una piccola economia. La marchesa Roverizio si fa promotrice del restauro di numerose ville da affittare ai ricchi turisti. Ma nel giro di pochi anni sorgono anche chiese, alberghi, teatri, si stabiliscono a Sanremo gruppi di professionisti di diverse nazionalità, medici, farmacisti, notai e avvocati. E uno scienziato, Alfred Nobel, che proprio a Sanremo si spegne nel 1896. ■ OLTRE CONFINE 38 TROVAGENOVA EVENTI 2013 GLI EVENTI NELLA VICINA FRANCIA E A MONACO, DA JULES VERNE AI MANGA GIAPPONESI Avventure in Costa Azzurra di ALESSANDRA CARBONINI Principato di Monaco. Nelle due sedi del Nuovo Museo Nazionale è aperta al pubblico l’intei ispira a Jules Verne ressante esposizione “ Monacouno degli eventi clou polis -Architettura, urbanistica della Costa Azzurra, e urbanizzazione a Monaco” , il la ‘Festa del Limone di tutto corredato da fotografie Mentone’ giunta alla sua ottan- aeree, planimetrie storiche e platesima edizione, quest’anno stici per illustrare realizzazioni e “Giro del mondo in ottanta gior- progetti dal 1858 al 2012. (A ni. Mentone, lo scalo segreto”. Villa Paloma e a Villa Sauber, Dal 16 febbraio al 6 marzo www.nmnm.mc). Il 2 e 3 di andranno in scena - in onore del marzo il Grimaldi Forum ospitelimone, che è il ‘Principe’ della rà il primo “Monaco Anime città - sfilate diurne e notturne Game Show”, che riunisce per di carri allegorici, fantastiche la prima volta nel Principato esposizioni di agrumi nei Giar- professionisti e associazioni del dini Biovés, il ‘Carnevale dei mondo dei videogiochi, del piccoli’ e uno spettacolo piroUna veduta di tecnico finale domenica 3 marMonaco zo alle ore 21. ( www.feteduciSopra, una composizione tron.com oppure informazioni allegoria alla allo 0033 4 9241 7676). Grandi Festa del concerti, mostre e un volo da Limone sogno per gli innamorati sono invece in programma nel vicino S manga e anime, della cultura asiatica e della fantascienza. Ospite d’onore Go Nagai, il leggendario creatore di ‘Goldrake’ e ‘Devilman’. (www.magsmonaco.com) Grandi concerti sinfonici e di musica da camera dell’orchestra filarmonica di Montecarlo sono in programma il 17,24 e 26 febbraio all’Auditorium Ranieri III, con Tchaikovsky, Shumann e ‘La sonnambula’ di Bellini. (Per informazioni www.opmc.mc o 00377 98062828). Per chi poi desidera un San Valentino da sogno, nel Principato sono stati organizzati, sino al 17 febbraio romantici voli privati con rose. champagne e cioccolato. Per sorvolare, partendo da Fontvieille, Montecarlo e la Costa. Con possibilità di trasferte in limousine. (costo 75 euro a persona, 00377 92050050, www.heliairmonaco.com). ■