Settimanale. Supplemento gratuito al numero odierno de “La Repubblica” Sped. Abbon. Pos - articolo 1, legge 46/04 del 27/02/2004
SANREMO,
IL FESTIVAL
UN MARE DI NOTE
Settimanale. Supplemento gratuito al numero odierno de “La Repubblica” Sped. Abbon. Pos - articolo 1, legge 46/04 del 27/02/2004
SOMMARIO
SANREMO,
IL FESTIVAL
UN MARE DI NOTE
FESTIVAL
E DINTORNI
Da pagina 6
a pagina 31
COSA ACCADE
IN LIGURIA
Da pagina 33
GENOVA
PER NOI
Da pagina 43
LA STORIA
E LA CULTURA
Da pagina 58
I PERCORI
DEL GUSTO
Da pagina 67
Supplemento de La Repubblica
Direttore responsabile
Ezio Mauro
Vicedirettori Gregorio Botta, Dario Cresto-Dina
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Caporedattore centrale Fabio Bogo
Caporedattore vicario Massimo Vincenzi
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IL FESTIVAL
6 TROVAGENOVA EVENTI 2013
AL TEATRO ARISTON DAL 12 AL 126 FEBBRAIO,
CON FABIO FAZIO E LUCIANA LITIZZETTO
L’Italia a Sanremo
il festival canoro
al tempo delle urne
di STEFANO BIGAZZI
iaccia o no, Sanremo (il
festival) è la sintesi di
qualsiasi luogo comune spettacolare, socioeconomico, antropologico d’Italia. È la summa della cultura
musicale, prodotto di massa
tanto eluso quanto appetito,
fascinoso anche per i più ritrosi chansonnier (che alla fine si
lasciano blandire, concorrono,
magari vincono), una sorta di
rito in note (e molte parole).
Un concentrato di umanità, in
pochi giorni (da martedì 12 febbraio a sabato 16), tra esibizioni,
concerti, votazioni, capace di
tenere il Paese non certo unito,
comunque accomunato dalla
curiosità (e dall’interesse, ci mancherebbe) per quanto si svolge
da sessanta e passa anni a Sanremo (e dal ‘77 all’Ariston, tempio laico della liturgia musicale).
A scorrere l’elenco dei partecipanti, c’è l’intero - rare le
eccezioni - paesaggio creativo
italiano, da Nilla Pizzi alla savonese Annalisa Scarrone, nell’edizione corrente, senza contare interpreti da tutto il mondo, si potrebbe definire l’almanacco di gotha della canzone
(cui si aggiungono gli ospiti,
estemporanei dal punto di vista
musicale ma indispensabili a
garantire un alto livello d’attenzione per le platee eurovisive).
P
Il Teatro Ariston
e un’edizione
del Festival
di Sanremo
A destra
la ligure
Annalisa
Scarrone
Edizione, questa, piuttosto
delicata (quando mai no, si
potrebbe obiettare), in cui il
livello di conflittualità, alimentato sinora dagli addetti ai lavori (gli esclusi, i detrattori degli
inclusi, i sostenitori di combine e il partito del complotto
canzonettistico), avrà ulteriore
diffusione in questi giorni: a due
settimane dalle elezioni politiche il minimo che ci si possa
attendere è una parossistica tendenza al delirio inquisitorio da
parte di tutti, a cominciare dalla Rai (ed è piuttosto ovvio) per
arrivare ai partiti (ed è piuttosto
scontato) e ai candidati.
Se poi si soppesa la coppia di
presentatori (Fabio Fazio e
Luciana Litizzetto) il contesto
appare nitido: avranno tutti paura di una parola di troppo, non a
caso si sono moltiplicate voci e
sussurri sulla presenza di ospiti a sorpresa, molleggiati e primattori da Oscar, gente capace
con un paio di sillabe ad attentare alle coronarie di più d’un
pezzo grosso.
Per cui ciascuno si goda per
quello che è - un festival della
canzone - questa edizione numero 63, che vedrà sul palco del-
EVENTI 2013 TROVAGENOVA 7
Il personaggio
ANNALISA
SCARRONE
l’Ariston 14 Campioni e 8 giovani alternarsi secondo un programma e un regolamento un
po’ complicato (non sarebbe il
Festival): i Campioni proporranno ciascuno due brani, nel corso
delle prime serate (7 il 12 e 7 il
13 febbraio) : sarà il pubblico
(per metà: il resto lo fa la giuria
della stampa) a scegliere quale
dei due il cantante dovrà eseguire nella fase finale. Nella seconda serata compaiono i primi 4
Giovani. Anche qui, pubblico e
giuria, per mandarne due a casa.
La terza serata i 14 Campioni
eseguiranno le altrettante canzo-
ni rimaste in gara: il pubblico,
con televoto, formerà una graduatoria provvisoria. E gli altri
4 Giovani si ridurranno della
metà.
Venerdì 15 sarà Sanremo
Story: i campioni canteranno
(fuori gara) brani della storia del
Festival; la competizione (e la
vittoria) tocca ai quattro Giovani finalisti.
Sabato, dunque, tutti e 14 i
Campioni in gara; si vota da
casa, dall’Ariston (la Giuria di
Qualità) e si sommano i voti a
quelli delle prime due serate. È
finita. Forse.■
La televisione porta bene ai
liguri. “Amici” ancora di più
(vedi Giulia Ottonello, per dirne
una): dalla trasmissione
condotta da Maria de Filippi
arriva a Sanremo nel novero dei
Campioni la valbormidese
Annalisa Scarrone, già un disco
pronto (annunciato nelle scorse
settimane, roba fresca) e due
brani per la competizione al
Teatro Ariston, “Scintille” e
“Non so ballare”.
Non saprà ballare, Annalisa
scarrone, ma sa cantare:
“Volevo fare la cantante e ho
deciso di provarle tutte.
Purtroppo ci vedono come un
gruppo inedfinito di ragazzotti
tutti uguali ma siamo in molti ad
avere alle spalle una gavetta
fatta di mille altri tentativi”, ha
precisato in un’intervista.
E ha in più di un’occasione
evitato polemiche sulla mancata
partecipazione, in passato, a “X
Factor”, scartata nei provini
preliminari. A proposito di “X
Factor”, da qui provengono altri
due concorrenti, Marco Mengoni
e Chiara Galiazzo. E a “X Facrot”
emersero i genovesi Cluster: la
Tv porta bene, davvero.
IL FESTIVAL
TROVAGENOVA EVENTI 2013 9
LA PRIMA EDIZIONE NEL 1951, TRASMESSA PER RADIO, QUATTRO ANNI DOPO ARRIVA LA TV
“Miei cari amici
vicini e lontani...”
Canzoni e polemiche
di LUCIA MARCHIÒ
iei cari amici
vicini e lontani,
buonasera ovunque voi siate!”.
Era il 29 gennaio del 1951 e lo
speaker radiofonico dell’Eiar
Nunzio Filogamo tenne a battesimo il primo Festival della Canzone Italiana dal Salone delle
Feste del Casinò di Sanremo con
questa frase divenuta poi un simbolo della kermesse. La manifestazione canora nacque da una
idea dei gestori del Casinò di
Sanremo dell’epoca che coinvolsero nel progetto anche la
Eiar/Rai affinchè questa venisse trasmessa dalla radio, ai tempi unica protagonista della diffusione di musica e notizie. La
guerra era finita da poco, Sanremo contava i danni prodotti dai
bombardamenti ma era fortemente intenzionata a risorgere
puntando sul turismo e la floricoltura.
Vinse Nilla Pizzi con “Grazie
dei fiori”: i cantanti si esibivano sul palco mentre
il pubblico sedeva ai tavolini della sala stile “café
chantant” e tra una consumazione e l’altra votavano le loro canzoni preferite, poi pubblicate su
dischi a 78 giri dalla casa discografica Cetra. E
sin dav quella prima edizione ci furono polemiche: nel 1951 a causa dell’esclusione della canzone “Ho pianto solo una volta” di Olivieri-Pinchi.
Dopo quattro edizioni il festival approda in televisione ottenendo uno straordinario successo,
anche per via delle indimenticabili voci di interpreti quali Claudio Villa, Domenico Modugno,
“M
L’orchestra del Festival sul palco
del Casinò e sotto un’edizione
anni Sessanta
Johnny Dorelli, Renato Rascel e Tony Dallara,
Adriano Celentano, e poi Ornella Vanoni, Bruno
Lauzi, Matia Bazar, sino ai più recenti Enrico
Ruggeri, Vasco Rossi, Zucchero, Giorgia, Laura
Pausini, Daniele Silvestri, Simone Cristicchi,
Francesco Renga e Malika Ayane, per citarne
alcuni. Ma anche protagonisti eccentrici come
Elio & le Storie Tese.
Dal 1977 la kermesse trova sede al Teatro Ariston
(solo nel 1990 al Mercato dei Fiori di Valle Armea)
e dai dorati anni ‘80 a oggi, malgrado critiche e
polemiche, si conferma evento canoro più famoso
d’Italia e spettacolo televisivo seguito dal pubblico
con buona fama anche all’estero - è trasmesso in
Eurovisione - tra scenografie anche avveniristiche e importanti ospiti italiani e stranieri. ■
FESTIVAL E DINTORNI
TROVAGENOVA EVENTI 2013 11
I protagonisti
DALLA NEW WAVE
ALL’AVANGUARDIA
LA STAGIONE D’OPRO DEL PALAROCK
SANREMESE, EPICENTRO DELLA MOVIDA
Non solo Ariston
L’altro festival
sotto il tendone
di LUCIA MARCHIÒ
no i loro beniamini, bivaccando
per ore per non perdere il posto
on solo Ariston. Ben in prima fila. A impreziosire
impresso nella memo- l’atmosfera da blasonata kerria degli addetti ai messe, un panfilo di 42 metri
lavori c’è il Palarock. ormeggiato di fronte al tendone
Una tensostruttura allestita a (da cui partivano i collegamenPortosole per la gioia degli allo- ti di ben 130 radio del circuito
ra giovani fan, con tantissimi Sper in tutta Italia, RadioDj in
ospiti internazionali e di tenden- primis). Gli anni d’oro furono il
za del firmamento pop-rock del- 1987, il 1988 e il 1989, quando
l’epoca presentati per l’occasio- il Palarock divenne PalaBarilla.
ne da Carlo Massarini e Kay Il tendone fece innegabilmente
Sandvik. E pazienza se l’audio da contraltare al festival tradinon fosse dei migliori, molti zionale e Sanremo - la cui
cantassero in playback e l’in- movida notturna fu animata ogni
gresso costasse 30mila lire: fu notte sino alle prime luci dell’alpreso letteralmente d’assalto ba come mai in passato - e benedalle ragazzine se a esibirsi era- ficiò pure in termini turistici. ■
N
Dal Palarock passarono artisti
blasonati e fieri, l’avanguardia
del rock e della new wave, la
leggerezza pop, l’english funk e
molto altro: Paul Simon (foto) ,
Bryan Ferry, New Order,
Bangles, Tom Robinson,
Spandau Ballet, Level 42, Bob
Geldof, Simply Red, Erasure,
Frankie Goes To Holliwood, Pet
Shop Boys, Eight Wonder, The
Smiths, Def Leppard, Europe,
Style Council, Duran Duran,
Chris Rea, Wendy & Lisa, Joe
Cocker, Johnny Hates Jazz, Inxs,
A-Ha, Manhattan Transfer,
Belinda Carlisle, Terence Trent
D’Arby, The Christians, Bon Jovi,
Rick Astley, Curiosity Killed the
Cat, Guesh Patti, Eight Wonder
(che fecero parlare più per la
spallina del vestito della
cantante Patsy Kensit che lasciò
intravedere il seno, che per la
canzone), Black, Debbie Gibson,
Cutting Crew, Nick Kamen,
Corey Hart, Sinitta, Wet Wet
Wet, Robbie Robertson, Art
Garfunkel, Boy George, Toni
Childs, Johnny Clegg & Savuka,
Depeche Mode, Sandie Shaw,
Nick Kamen, Little Steven, Cliff
Richard, Roachford, Kim Wilde,
Tanita Tikaram, Tracy Spencer,
Ofra Haza... Bei tempi.
(l.m)
PERSONAGGI
TROVAGENOVA EVENTI 2013 13
IL PRIMATO ALLA MANIFESTAZIONE DEL DIRETTORE D’ORCHESTRA LEADER DEI BUIO PESTO
Massimo Morini
Veteramno sul podio
con la bacchetta
di MATTIA BRIGHENTI
estival di Sanremo 2013,
con questo siamo a ventitré, consecutivi per
giunta. Massimo Morini
se ne va, in classifica stacca tutti. A presenze al Festival della
Canzone Italiana nessuno come
lui. Direttore d’Orchestra,
Direttore Tecnico di Sala e - in
passato- Direttore Tecnico di
Regia Audio.
E poi ci sono i trionfi con
Luca Barbarossa, Alexia, Marco Masini, Tony Maiello,
Emma Marrone e Roberto Vecchioni.
“Il Direttore d’Orchestra del
Festival è come l’allenatore di
una squadra di calcio - assicura
Morini - sta lì per ricordarti gli
schemi studiati. Il Direttore Tecnico di Sala è invece il massaggiatore, quello che deve mettere il giocatore, in questo caso
l’artista, nelle condizioni di
potersi esprimere al meglio.
Magari nessun tifoso si ricorderà di lui ma le altre società queste cose le notano”. Morini ricomincia “massaggiando” le gambe di Almamegretta e Il Cile;
F
Almamegretta
In alto il
genovese
Massimo
Morini
dirigerà l’Orchestra per Antonio Maggio, in gara tra i giovani. Ex ARAM Quartet, trionfatore della prima edizione di XFactor: “Diciamo che quell’annata del talent l’ho fatta mia. A
Sanremo con Giusy Ferreri e
Tony Maiello, sui palchi liguri
con Emanuele Dabbono e ora
Maggio. Per non farmi mancare nulla ecco il Premio Dietro
le Quinte che mi verrà consegnato l’11 febbraio; tra i premiati c’è Mara Maionchi, tra i
giudici di quel X-Factor”.
Già, i talent. Sfornano artisti
in serie; molti, buoni anche per
il Festival: “I talent hanno salvato il mercato discografico.
Chi esce da questi programmi
diventa però un vero big solo
dopo aver partecipato a Sanremo”. Niente da fare per i suoi
Buio Pesto, il Festival resta un
tabù: “Bisognerebbe avere la
fortuna di avere un Direttore
Artistico ligure - scherza il leader del gruppo - ma un attimo,
c’è già. Belin, non funziona
nemmeno così”. A Fazio
fischieranno le orecchie? ■
IL PERSONAGGIO
14 TROVAGENOVA EVENTI 2013
L’associazione
COSÌ SI TUTELA
LA MUSICADAL VIVO
Assomusica è l’associazione
degli organizzatori e dei
produttori di spettacoli di musica
dal vivo. Conta oltre cento
imprese associate su tutto il
territorio nazionale che coprono
circa l’80% dei concerti dal vivo
in Italia.Assomusica si è dotata
di un codice etico e un
documento “Regole e ruoli per
lo spettacolo dal vivo in Italia”,
unici in Europa. In essi vengono
stabilite norme di
comportamento volte a
promuovere standard di qualità
e di serietà deontologica di tutta
la categoria nei confronti del
pubblico, degli artisti, della
pubblica opinione, del
legislatore e delle istituzioni.
IL PROMOTER GENOVESE È DA QUALCHE MESE PRESIDENTE DI ASSOMUSICA E MEMBRO AGIS
Il Festival di Vincenzo Spera
“Lo spartiacque dei giovani”
di WANDA VALLI
cinema alla danza passando per
teatro e musica. Dal suo osserdiventato uno dei più vatorio molto privilegiato, Vinimportanti promoter cenzo Spera si occupa così di
italiani di musica, tanto queste tante facce della cultura,
che qualche mese fa, del suo presente incalzato dalla
Vincenzo Spera, ragazzo cam- crisi, del suo futuro da inventapano che poi ha scelto Genova re puntando sulla creatività. E,
per vivere e affermarsi, è stato come guida di Assomusica
nominato presidente di Asso- guarda al Festival di Sanremo
musica, potente associazione alle porte, guidato da Fabio
che riunisce chi lavora nel suo Fazio. Come a dire un Sanresettore. Non solo. A giugno è mo dove canzoni e musica
entrato a far parte dell’Agis, dovranno convivere, anzi garegl’associazione generale dello giare, con lo spettacolo, per non
spettacolo, cui fa capo tutto, dal perdere l’interesse di chi sta
È
davanti alla tv. Spera sarà al
lavoro attento e instancabile.
Anche se, ammette: “Sanremo
per me è come il calcio, incompatibile. Ma il lavoro è altro e il
Festival è importante”.
Sanremo è Sanremo, ma il
Festival ha ancora un senso?
“Se ci sono 12 milioni di
spettatori che lo guardano, probabilmente sì.”
Per la tradizione o perché
resta la più importante vetrina della canzone?
“Il Festival è un must italiano, si è confermato negli anni,
EVENTI 2013 TROVAGENOVA 15
Da ascoltare
ANTEPRIMA
DALL’ARISTON
I Gazosa a
Sanremo
Giovani e sotto
Vincenzo Spera
In basso a
destra
Domenico
Modugno
comunque, una vetrina della
musica. Poi che piaccia o meno,
è un altro discorso. È anche un
momento di riflessione, su una
trasmissione tv, quella dedicata
alla kermesse, che da sempre fa
discutere ma, alla fine, indirizza un settore musicale. Nel bene
e nel male”.
Che cosa intende?
“Se un artista va per anni al
Festival, si piazza e si esibisce
dignitosamente, ma poi dal vivo
non funziona, questo è un elemento di valutazione per chi,
come me e i miei colleghi, si
occupa di concerti. Tanto è vero
che Assomusica assegna ogni
anno il premio “Live” a un giovane talento del Festival. L’anno
scorso è toccato a Marco Guazzone, nel 2011 a Raphael Gualazzi e prima ancora Nina Zilli,
Arisa, Simone Cristicchi”.
A conferma che il Festival
orienta i gusti musicali?
“A conferma che è un po’
uno spartiacque, per capire al
meglio le caratteristiche degli
artisti, i giovani soprattutto.
Molti sono partiti da lì per
diventare star, da Vasco Rossi a
Ramazzotti, o Zucchero”.
Quest’anno con Fabio
Fazio potrebbe essere un
Festival con al centro lo spettacolo più che la musica.
“Il Festival ha vissuto diverse
fasi. Agli inizi si occupava solo
di canzoni d’amore, quelle di
Al Bano ma perfino di Luigi
Tenco, poi ha incominciato a
cambiare, nella musica e nel
suo raccontarla, a seconda di chi
lo guidava. Quest’anno tocca a
Fazio che da sempre porta l’attenzione su temi sociali e politici, e così sarà”. ■
Storia impossibile, quella di
Andrea Nardinocchi: intanto tre
minuti (durata classica, la
facciata di un 45 giri quando la
musica, trascorsi i tempi della
radio, si ascoltava a casa e poi
persino in giro con un
mangiadfischi portatile. “Storia
impossibile è uno dei brani che
il sito ufficiale del Festival di
Sanremo 2013 mette a
disposizione del pubblico
(www.sanremo.rai.it): ci sono i
video clip dei Blastema (“Dietro
l’ultima ragione”, de Il Cuile
(“Le parole non servono più”),
di Antonio Maggio (“Mi
servirebbe sapere”).
Insomma, come testimonia in
questa pagina Vincenzo Spera
(esordi da giornalista, oggi
ascoltato e preparato
organizzatore di eventi musicali)
Sanremo per i giovani conta,
eccome.
Scorrendo il sito, sempre in
video il gruppo dei giovani che
canta “Volare” (in realtà “Nel
blu dipinto di blu”, questo il
titolo originale della canzone,
successo tutt’ora indiscusso dal
1958, ossia 55 anni fa), le
presentazioni dei giovani stessi
e dei campioni. Non sarà dal
vivo, ma vale un clic.
FESTIVAL E DINTORNI
L’OpenWeek è un’iniziativa che prevede
visite guidate in tutte le sedi
dell’Università di Genova.
È rivolto in particolare a studenti delle
scuole secondarie superiori e a tutti coloro
che pensano di iscriversi all’Università.
IL POLO DEDICATO ALL’ARTE, ALLA MUSICA E
AL TEATRO DELL’ATENEO GENOVESE
I partecipanti all’OpenWeek potranno:
ʱincontrare docenti e studenti
ʱassistere a lezioni universitarie
ʱavere informazioni e visitare le sedi di
ogni Corso di studio
ʱvisitare i laboratori e conoscere le
ricerche in corso
di DAISY PARODI
Il calendario delle iniziative è consultabile su
www.studenti.unige.it/orientamento/opendaycorsi/
Area Didattica - Servizio Orientamento
Tel. 010 2099690 Fax 010 2099630
email: [email protected]
Dams Imperia
l’università
dà spettacolo
l mondo dello spettacolo affascina da sempre
chiunque, luci, lustrini ed apparentemente divertimento. Lo show-business è un settore
che è cresciuto e cresce tuttora in maniera
esponenziale negli anni. Ma chi vuole entrare a
far parte del “grande circo” ha bisogno di conoscenze e una preparazione adeguata.
Per questo motivo- laspinta è data dal
Festival di Sanremo - nasce a Imperia il Dams
(Discipline delle Arti della Musica e dello
Spettacolo), filiazione dell’Università di genova, che propone un quadro di discipline sempre all’avanguardia in un territorio la cui vocazione allo spettacolo è appunto forte.
Un corso di laurea triennale che offre allo
studente un apparato di base tra insegnamenti
umanistici, filosofia e sociologia e quanto con-
I
EVENTI 2013 TROVAGENOVA 17
cerne arte, teatro, cinema per arrivare alle tecniche scenografiche, l’elaborazione dei linguaggi multimediali, la comunicazione pubblicitaria per l’impresa.
“Imparare facendo”: quella applicata al
Dams imperiere è una didattica caratterizzazta
dall’attività sperimentale, vere e proprie “applicazioni” sul campo, che affianca le così dette lezioni frontaliaccanto. Tra i docenti professionisti dello spettacolo come il regista Luigi
Squarzina, l’autore televisivo Antonio Ricci e
gli attoridi prosa Luca Barbareschi e Paolo
Villaggio. Gli studenti imperiesi svolgono le
diverse attività all’interno dello Spazio Italo
Calvino che, principalmenIl Dams
di Imperia te, è formato da una sala
Sopra uno polivalente, un anfiteatro
spettacolo all’aperto, un’aula informaallestito dagli
tica e i locali adibiti a labostudenti
del polo ratori.
spettacolare
Inf ine gli spettacoli,
messi in scena dagli stessi
studenti. Tra gli allestimenti, per esempio, nel 2005
“Caligola” di Albert
Camus, nel 2007 “L’Ultimo
nastro di Grock” da Samuel
Beckett e la rassegna di
spettacoli dell’ Idfest (l’ultima nel 2011).” ■
I PERSONAGGI
TROVAGENOVA EVENTI 2013 19
UN ELENCO (QUASI) STERMINATO DI AUTORI E INTERPRETI DI ALTO LIVELLO
La “scuola” genovese: superba
di MATTIA BRIGHENTI
no Lauzi, Umberto Bindi, Ivano
Fossati, Giampiero e Roberta
anremo. Il palco del- Alloisio, Francesco Baccini,
l’Ariston che diventa Max Manfredi, Claudia Pastoril’ombelico del mondo no e Federico Sirianni. Ci sono
della canzone made in gruppi storici come New Trolls,
Italy. Ma tu vai a spiegarlo ai Garybaldi (la band di Bambi
genovesi, arroccati nella propria Fossati), Latte & Miele, Delinobiltà impolverata e superbi, rium, Jet, Ricchi e Poveri e
quando si parla di musica, come Matia Bazar. Gli anni ottanta
la loro città. Non sentono ragio- hanno regalato Dirty Actions,
ni: è Genova la culla della can- Scortilla, Roberto “The Dubzone. La fanno facile, snoccio- master Spillus” Agus e molti
lano un elenco di nomi. Nomi altri. Nei Novanta sotto con Alidi artisti nati (o trapiantati) bi Fulmine (new wave), i Blinall’ombra della Lanterna che - dosbarra di Bobby Soul (funk,
chi più, chi meno - hanno fatto soul), Voci Atroci (vocalese folscuola. Si potrebbe partire da le), Big Fat Mama (R’n’B), The
Niccolò Paganini ma tutto somBruno Lauzi
mato, ci si può soffermare su
in alto un
quanti sono stati in grado di
appassionato
Gino Paoli in
imporsi sulla scena negli ultimi
concerto
cinquant’anni. Fabrizio De
Gente che fa e
Andrè è il primo che salta alla
ha fatto scuola
mente, non l’unico. Ecco i vari
Luigi Tenco, Gino Paoli, Bru-
S
Sleeves (poi Marco Cheldi
Quintet), La Rosa Tatuata (pop
rock), Mama’s Pit (blues), Altera (rock), Hocuc Pocus (country) e Sensasciou (raggamuffin). Le nuove generazioni si
gustano Port-Royal (post rock),
Numero 6 (indie), Isaak (gli ex
Gandhi’s Gunn), Marti (dark),
Meganoidi (indie rock), Fabio
Zuffanti (psichedelia), En Roco
(indie rock), Ex-Otago (indie
pop), Emanuele Dabbono e
Buio Pesto. E il metal dove lo
mettiamo? Sadist, Nerve, Ritual
of Rebirth e Roberto Tiranti, ex
Labyrinth ora nei Live Fire di
Ken Hensley, tastierista storico
degli Uriah Heep. Senza dimenticare i geni nostrani della musica strumentale: celebrati autori
di colonne sonore (Pivio e Aldo
De Scalzi) e virtuosi della chitarra (Beppe Gambetta, Armando Corsi e Paolo Bonfanti). Vai
a spiegarlo ai genovesi… ■
FESTIVAL E DINTORNI
22 TROVAGENOVA EVENTI 2013
A VALLECROSIA LO STRAORDINARIO ARCHIVIO
DEDICATO ALL’UNIVERSO MUSICALE
Sul vecchio treno
parte il Museo
della Canzone
di MATTIA BRIGHENTI
allecrosia, parco delle
Sette Note. Proprio lì,
all’ombra di una piccola cappella consacrata a Santa Cecilia, staziona il
Museo della Canzone Italiana.
Un treno - autentico - dei primi
del Novecento: locomotiva
Cirilla e carrozze centoporte
strutturate a saloni.
Dentro non c’è posto per poltrone e corridoi. Lo spazio è
riservato agli strumenti che hanno permesso all’uomo di catturare e riprodurre i suoni e le
voci umane. Se ne torna a parlare in occasione del Festival di
Sanremo, succede ogni anno.
Anche se poi, a dirla tutta, il
museo vive di luce propria.
Vero che quanto accade da
sempre sul palco dell’Ariston
trova ampia documentazione
(fotografie, autografi, dischi,
locandine, bozzetti di scenografie e microfoni utilizzati durante le performance dal vivo degli
artisti) nelle teche del museo ma
è altrettanto insindacabile che
all’interno della struttura si possano trovare delle vere e proprie
chicche: cimeli e rarità che vanno al di là della kermesse canora più popolare del Belpaese.
La struttura è banca dati preziosa per studiosi ed appassionati (e per loro le porte dei
vagoni sono sempre aperte). Il
V
L’interno
del treno
trasformato
in museo
A destra
Tripodi con
Maria Callas
perché è presto spiegato. Ci si
può trovare di tutto: scatole
musicali, diversi organetti di
Barberia e pianini meccanici
che hanno contribuito a diffondere il grande repertorio della
canzone napoletana, carillon,
carta perforata, dischi quadrati
e rotondi, microfoni, juke-box,
radio, strumenti musicali di
ogni tipo ed epoca; ovviamente sono tutti funzionanti. E
ancora il violino e la bacchetta
di direttore d’orchestra di Cinico Angelini e Pippo Barzizza,
la fisarmonica di Gorni Kramer, il sassofono di Fausto
Papetti, il passaporto di Giacomo Puccini, la chitarra di
Adriano Celentano, le lettere di
Lina Cavalieri e una romanza
inedita di Ruggero Leoncavallo, settantamila dischi catalogati (su duecentomila), diecimila spartiti musicali catalogati (su trecentomila), milleduecento spartiti musicali del Festival di Sanremo catalogati, su
cinquemila, a partire dal 1951.
Un archivio insomma, che
conta migliaia di incisioni, registrazioni, partiture musicali e
una completa documentazione
bibliografica e iconografica che
EVENTI 2013 TROVAGENOVA 23
Il fondatore
IL GRANDE SOGNO
DI ERIO TRIPODI
copre l’intero arco della storia
musicale italiana. Il Museo della Canzone è stato inaugurato
al tramonto degli ‘80: un sogno
che diventava realtà per il suo
fondatore, Letterio - per tutti
Erio -Tripodi. Non ci sono
eguali al mondo, qualcosa di
simile esiste solo a Tokyo.
“Dedicato ai poeti, ai musicisti e agli interpreti che hanno scritto la storia della canzone italiana”, si legge nella
home-page del sito del museo
(www.museodellacanzone.it),
la firma è proprio quella di Tripodi.
Nel giorno del taglio del
nastro è il tenore Luciano Pavarotti a indossare i panni del Presidente Onorario.
Sul binario parallelo al
museo ecco la carrozza del
Centro Studi - buono per promuovere manifestazioni culturali, incontri, dibattiti, visite scolastiche e organizzare Premi
ormai entrati nel calendario culturale come il “Premio Treno
della Musica”, conferito alle
personalità del mondo musicale - con biblioteca, discoteca,
audioteca e una sala per convegni e conferenze. ■
Letterio Tripodi, per tutti Erio.
Classe ‘38, nasce a Mentone:
operatore culturale, chansonnier
e ristoratore conosciuto nello
Stivale e nel mondo.
Forse il più grande appassionato
di musica italiana di tutti i
tempi. Gli alberghi e la musica
nella sua vita di adolescente
prima e di adulto poi. Come
artista macina successi, riscuote
consensi. Claudio Villa e Giorgio
Consolini incideranno alcune
sue canzoni. La musica nel
sangue, passione eterna. Nel
‘64 apre il ristorante Erio di
Vallecrosia, primo passo di un
percorso che lo porterà alla
realizzazione di un sogno, un
museo dedicato alla canzone
italiana: ce la farà, sul calare
degli Ottanta.
Dopo una vita dedicata alla
musica e al collezionismo, Erio
Tripodi si spegne nel 2005. Tre
anni più tardi nasce la
Fondazione che porta il suo
nome, presieduta dalla figlia
Anna: l’obiettivo è quello di
portare avanti l’operato del
padre, di tutelare e
incrementare il ricco patrimonio
(m.b.)
racchiuso nel museo.
IL CARNEVALE
VILLA BADIA
SEZZADIO (AL)
Cornice ideale per feste private che richiedano la massima
privacy e un servizio di ristorazione e banqueting attento
alle richieste di una clientela esigente, Villa Badia è gestita
con grande passione e competenza.
L’Abbazia di S. Giustina viene messa a disposizione delle
coppie di sposi che desiderino celebrare il loro matrimonio
tra le mura di un importante e suggestivo monumento d’arte
romanica, mentre l’ampio parco e gli eleganti locali interni
della villa accolgono gli ospiti per i festeggiamenti che
seguono la cerimonia nuziale.
Nulla viene lasciato al caso e un ampio ventaglio di proposte , dai ricchi buffet nel parco all’ampia scelta di piatti della
tradizione o della cucina creativa, dagli addobbi floreali agli
intrattenimenti musicali, dalle bomboniere all’auto d’epoca
fino agli spettacoli pirotecnici, accoglie le coppie che desiderino qualcosa di speciale per il loro giorno più bello.
Il complesso di Villa Badia si situa nel Monferrato, a metà
strada tra Alessandria e la cittadina di Acqui Terme, e testimonia, con la sua origine medievale di antico complesso
conventuale benedettino trasformato in residenza privata
nel 1863, la presenza della storia e dell’arte in un angolo di
suggestiva campagna piemontese ai piedi delle colline.
L’INIZIATIVA OTIGINALE DEL TEATRO DELLA
TOSSE: NOLEGGIARE GLI ABITI DI SCENA
Come mettersi
nei panni
di Macbeth
di ERICA MANNA
lla corte di Macbeth vestito da
Pinocchio. O da Grillo parlante, fate
voi. D’altronde, la vita non è “un povero attore che si pavoneggia sul palco per la sua ora?”. Ecco: in più, è Carnevale,
dunque vale tutto: il Bardo non se ne abbia a
male. È questa l’idea del Teatro della Tosse di
piazza Negri, dove fino al 13 febbraio (ore
20.30) è in scena “Banquo” di Tim Crouch con
Enrico Campanati, in prima nazionale. Ebbene,
quest’anno sarà possibile festeggiare il carnevale vestendosi da “attore”.
Il Teatro della Tosse è una delle poche realtà
nazionali che conservi ancora all’interno della
propria struttura una sartoria teatrale che progetta e realizza costumi per i propri spettacoli.
In occasione del Carnevale sarà possibile no-
A
Villa Badia sas, via Badia 53, 15079 Sezzadio (AL)
Tel 0131703659 • Fax 0131708004 • [email protected]
EVENTI 2013 TROVAGENOVA 25
Pratiche per esenzio
ni
e omologazioni
e auto
Consulenz
poca
e moto d’e
Raduni
Mostre
Scambio
leggiare alcuni abiti di scena selezionati tra
quelli realizzati nel corso degli anni: troverete
quelli ispirati a varie epoche storiche, dal ‘500
fino agli anni ‘20 del Novecento. Altri, invece,
si rifanno al mondo delle favole. Scegliete,
dunque: tra Lussuria, Il Grillo Parlante, La
morte, Pinocchio, Il Gatto e la volpe e molti altri. Il noleggio avrà una durata minima di tre
giorni e un prezzo variabile in base all’abito
scelto e alla durata del noleggio a partire dai 70
euro (per informazioni: 0102470793).
Continuano, intanto le repliche di “Banquo”,
la versione della tragedia di Shakespeare
“Macbeth” raccontata da un nuovo punto di vista. Il protagonista, infatti,
In alto una
scena dalla è Banquo, generale del“Lussuria” che l’esercito di Duncan, che
la Tosse ha viene ucciso da tre sicari
portato ad
ingaggiati da Macbeth per
Apricale
Sotto, uno dei eliminare un pericoloso avcostumi versario nella salita al trono. Il racconto di Crouch
prende il via da questo momento, Banquo muore e
torna come fantasma diventando il testimone delle
follie del palazzo e dell’ossessione per il potere che
chiama in causa ciascuno
di noi. ■
VIA MOLINETTO, 25
“COMPLESSO FIORI DI PESCO”
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LA FESTA
TROVAGENOVA EVENTI 2013 27
di ALESSANDRA CARBONINI
ormai tutto pronto per
la
manifestazione
invernale più importante della Costa Azzurra,
il Carnevale di Nizza, in programma dal 15 febbraio al 6 di
marzo.
Si tratta di un evento imponente, una grande festa popolare dove dominano humour, ironia ma anche tanta poesia, coinvolgendo l’intera città, e per il
quale è atteso di solito un milione di visitatori.
Il Carnevale 2013, che
festeggia quest’anno i suoi 140
anni, è dedicato al “Re dei cinque continenti”: il suo arrivo
sarà accompagnato da uno spettacolo creato da un migliaio di
bambini delle scuole di Nizza.
E’ la partenza per un viaggio
immaginario attraverso il tempo e lo spazio, con un grande
invitato d’onore, la Francofonia.
Il clou della festa è rappresentato, oltre che dalle battaglie
dei fiori, dalle sfilate di carri
allegorici o burleschi, in programma di giorno e di notte sulla Place Messéna, accompagnati da animazioni, artisti di strada e gruppi musicali internazionali in una sorta di “giro del
mondo in 90 minuti”.
La grande novità di quest’anno è poi rappresentata dalla “Rock ‘n’ Roll 10 miles di
Carnevale”, un evento che unisce corsa, musica e finalità
benefiche nella splendida cor-
È
Un carro
allegorico del
Carnevale di
Nizza
Sopra, la
parata in
maschera
ATTESO UN MILIONE DI PERSONE PER
LA GRANDE KERMESSE IN COSTA AZZURRA
Carnevale di Nizza
protagonista il re
dei 5 continenti
nice di Baie des Anges, seguita
dal ‘Bagno di Carnevale’. (Per
informazioni www.nicecarnaval.com oppure chiamare allo 0
892 707 407).
Anche in Liguria il programma delle manifestazioni per il
Carnevale è molto ricco (il concorrente più “temibile” in questo caso è a levante, ovvero Via-
reggio), con sfilate, maschere e
coriandoli. Il “Carnevaloa” di
Loano, in provincia di Savona,
è il più grande Carnevale della
Regione. con sfilate di carri
allegorici, gruppi mascherati,
bande musicali di majorettes e il
tipico Palio dei Borghi.
Infine a Genova, moltissime
le feste e le relative “pentolacce” che saranno dedicate ai
bambini nei diversi quartieri,
oltre alle “Maschere sul ghiaccio” per i più piccoli e il “Carnevale on Ice” in programma al
Porto Antico, sulla pista di pattinaggio allestita sotto il tesndone della Piazza delle Feste, in
riva al mare. ■
IL TERRITORIO
TROVAGENOVA EVENTI 2013 29
Uno scorcio
di Bussana
Vecchia
“borgo degli
artisti”
In basso
Georg Baselitz
UNA COMUNITÀ INTERNAZIONALE NEL BORGO MEDIEVALE DI BUSSANA VECCHIA
La cittadella degli artisti
di ALESSANDRA CARBONINI
villaggio degli artisti’, e continua ad attrarre visitatori amann borgo di grande bel- ti dell’arte o semplicemente alla
lezza. Uno dei luoghi ricerca di luoghi suggestivi che
più magici e affasci- hanno mantenuto intatta, nel
nanti del ponente ligu- tempo, la loro storia. E così è
re. Bussana Vecchia, a pochi avvenuto per Bussana Vecchia:
chilometri da Sanremo, sulla colpita da un sisma all’alba del
sommità di una collina, è cono- 23 febbraio 1887, abbandonata
sciuta anche all’estero come ‘il dagli abitanti in fuga, che si tra-
U
il personaggio
GEORG BASELITZ, IL MONDO ALLA ROVESCIA
A proposito di artisti. Tra i numerosi residenti vale la pena
rammentare George Baselitz (pseudonimo di Hans-Georg Rem,
1938) pittore e scultore tedesco che da tempo si divide tra la riviera
e l’Europa. Nato e scresciuto nell’ex germania Est
- diciottenne si è trasferito a Berlino Ovest per
frequentare l’Accademia di belle arti - ha a lungo
indagato i temi della divisione, della censura,
della guerra (fredda), Tra le sue opere è nota una
serie di figure dipinte capovolte visione originale
del “mondo alla rovescia”.
sferiranno nella Nuova Bussana, più vicina al mare, ha conservato intatta la sua struttura
medievale. Dopo quasi un secolo, a fine anni ‘50, per primo un
pittore e ceramista torinese, Clizia, si accorge della straordinaria bellezza del borgo. E di lì a
poco a Bussana Vecchia arrivano artisti stranieri, soprattutto
tedeschi, inglesi, svizzeri, Pittori, scultori, ceramisti, vetrai che
restaurano pazientemente i
ruderi per vivere anche stabilmente nel borgo. Dove ancora
oggi abitano artisti di varie
nazionalità, con le loro botteghe, che nei week end d’estate,
con le fiaccole accese al loro
ingresso, rimangono aperte
anche la sera. I visitatori possono sostare anche al caratteristico bar “La piazzetta”, e all’ingresso del paese è sempre aperto un ristorante tipico, “La
Casaccia”, vista mare. ■
FESTIVAL E DINTORNI
30 TROVAGENOVA EVENTI 2013
Le Targhe
IL RICONOSCIMENTO
ALLA QUALITÀ
La Targa Tenco è riconoscimento
assegnato dal 1984 in occasione
del Premio Tenco, Rassegna
della canzone d’autore di
Sanremo organizzata dal Club
Tenco. È assegnato da una giuria
di circa 200 giornalisti musicali
italiani. In ogni edizione viene
assegnata una targa per “Album
dell’anno” “Album in dialetto”
“Opere prime” e “Interpreti” cui
vanno aggiunti il Premio Tenco
per “Operatore Culturale”, il
Premio Siae ed il Premio “I
suoni della canzone”. Nel 2012
per tagli ai finanziamenti,
“Targhe Tenco” non sono state
consegnate come di consueto al
teatro Ariston di Sanremo bensì
al teatro Coccia di Novara. (l.m.)
DALLA RASSEGNA SANREMESE FONDATA NEL 1951 AL PREMIO TENCO, CHE ISTITUÌ NEL 1974
Rambaldi, il “re” dei festival
dalla canzone al “Tenco”
di LUCIA MARCHIÒ
faticosamente proseguirà la
nostra azione intesa a divulgare
ggi, 24 luglio una canzone di maggior impe1974, alle ore gno poetico, culturale, sociale”.
21.30, nasce la Con queste parole, Amilcare
Rassegna della Rambaldi introdusse la prima
Canzone d’Autore – Premio edizione della sua neonata creaTenco.... La manifestazione si zione. Il sanremese Rambaldi
intitola al più geniale e tormen- (1911-1995) per vivere si occutato cantautore italiano. Egli ci pava di fiori, recitava in una
ha lasciato un messaggio che noi compagnia teatrale, amava l’arabbiamo raccolto. Cercheremo te in tutte le sue forme. Dopo la
di non tradirlo, richiamandoci guerra conosce Angelo Nizza,
sempre alla qualità della canzo- quello del duo Nizza-Morbelli
ne, rifiutando ogni compromes- e dei “Tre moschettieri”, addetso, e pazientemente, lentamente, to stampa del Casinò. Gli sug-
“O
gerisce diverse idee tra cui quella di un festival. Nel ‘51 nacque
il Festival della canzone italiana che per un decennio rappresentò davvero la vetrina del
panorama nazionale, sino alla
morte di Luigi Tenco nel ‘67.
Nel 1971 Rambaldi decise di
fare qualcosa per ricordare il
cantautore tragicamente scomparso. Ripropose una manifestazione musicale, stavolta però
riservata ai cantautori, intitolata a Tenco. Fu dopo aver letto
un articolo su Guccini, Ciampi
e Vecchioni intitolato “Bravi,
EVENTI 2013 TROVAGENOVA 31
Il personaggio
LUIGI TENCO
IL MITO, IL MISTERO
Luigi Tenco
e a destra
Amilcare
rambaldi
In basso
ancora Tenco
bravissimi, ma chi li vuole?”,
che la sua idea prese forma e si
concretizzò. Scrisse una lettera
a quel giornale in risposta all’articolo: “Li voglio io”, disse.
Venne pubblicatta e raccolse
incoraggiamenti da tutta Italia.
Soprattutto, Rambaldi scoprì
l’esistenza di un Club Tenco
fondato a Venezia dalla signora Ornella Benedetti, strinse col
club una prima intesa e fondò
il Club Tenco di Sanremo, cui
aderirono subito decine di giovani da tutta Italia.
Ed ecco che nel 1974 la prima
coraggiosa, indipendente e rivoluzionaria Rassegna della Canzone d’Autore ha luogo, premia
il grande Leo Ferrè e vi partecipano personaggi come Gino
Paoli, Francesco Guccini,
Roberto Vecchioni, Angelo
Branduardi, Antonello Venditti,
Ivan Graziani. In vent’anni,
Amilcare Rambaldi e i suoi collaboratori (che come lui si impegnavano per pura passione) hanno portato al “Tenco” poeti,
musicisti e cantautori quali
Charles Trenet, Tom Waits, Tom
Jobim, Joni Mitchell, Atahualpa Yupanqui, Randy Newman,
Alan Stivell, Silvio Rodríguez,
Lluís Llach, Caetano Veloso e
così via, nonché premiato artisti come Paolo Conte, Roberto
Benigni, Gianna Nannini, Francesco Baccini, Max Manfredi,
Davide Riondino, Ivano Fossati, Franco Battiato, Vinicio
Capossela ai più recenti Samuele Bersani, Daniele Silvestri,
Carmen Consoli sino all’avanguardia odierna con Afterhours,
Morgan, Baustelle, Luci della
Centrale Elettrica, Dente, Edda,
Il Teatro degli Orrori. ■
“Signori benpensanti, spero non
vi dispiaccia/
se in cielo, in mezzo ai Santi,
Dio, fra le sue braccia,/
soffocherà il singhiozzo di quelle
labbra smorte,/
che all’odio e all’ignoranza
preferirono la morte”. Sono i
versi di “Preghiera in gennaio”
che FabrizioDe André dedica
all’amico Luigi Tenco, suicida
dopo l’esibizione al Festival di
Sanremo 1967.
Piemontese “mandrogno”,
trapiantato a Genova, Luigi
tenco (1938-1967) è tra gli autori
più interessanti tra l’ultimo
scorcio degli anni cinquanta e
gli anni Sessanta. La carriera
artistica - studi umanistici alla
base - si articola tra musica e
teatro: suona, recita, compone.
Gravita, come molti della sua
generazione (e della sua città)
intorno alla borsa d’Arlecchino,
che a Genova, alla fine degli
anni Cinquanta, riunisce giovani
e no protagonisti del teatro e
dello spettacolo. Si trasferisce a
Milano, scrive e compone (per
sé e per altri), è in breve
personaggio, completo, amato,
celebrato. Viene trovato morto
nella sua camera d’albergo:
suicidio. Per molti, mistero.
IL TERRITORIO
TROVAGENOVA EVENTI 2013 33
La mappa
AUTO O TRENO
COME ARRIVARE
L’entroterra dell’estremo
ponente è un territoprio da
esplorare. Per raggiungere
Triora in auto prendere la A10
Genova-Ventimiglia e uscire ad
Arma di Taggia;quindi seguire le
indicazioni per Taggia e al bivio
proseguire per Triora.In treno
basta viaggiare in direzione
Ventimiglia e scendere alla
stazione di Taggia Arma o
Sanremo per poi servirsi di
appositi autobus.
IL BORGO IMPERIERE È NOTO PER IL PROCESSO CHE L’INQUISIZIONE APRÌ NEL 1587
Triora, nel mito delle streghe
di BENEDETTA STELLA
di essere le artefici di sciagure
continue, carestie e di uccisioni
ull’attuale stemma di bambini in fasce.
comunale di Triora
I documenti del processo e i
spicca Cerbero, il ter- verbali degli interrogatori
ribile cane a tre teste sopravvissuti al tempo sono
posto a guardia degli inferi, pro- conservati presso l’Archivio di
babilmente perché etimologica- Stato di Genova, ma le vicende
mente il nome di questo borgo del paese scatenarono successidi circa 400 abitanti deriva dal vamente reazioni analoghe
latino “tria ora” cioè tre boc- anche in altri borghi d’Italia.
che. Recensito come uno dei Oggi questo “paese delle streborghi più belli d’Italia e insi- ghe” mantiene il mistero delle
gnito nel 2007 della prestigio- antiche leggende popolari affasa Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano, Triora è noto Souvenir “stregoneschi” a Triora
soprattutto per il più grande Sopra, veduta del paese
processo di stregoneria svoltosi
in Italia. Tra il 1587 e il 1589 in
questo millenario borgo di montagna nel Ponente ligure avvenne una tragica persecuzione delle bagiuè, in dialetto locale, cioè
delle streghe. Numerose ed
innocenti donne furono torturate e condotte sul rogo, accusate
S
scinando grandi e piccini con la
sua aurea ricca di suggestioni…da brivido! E se delle streghe restano solo le bambole
vendute nei negozi o le ricostruzioni al Museo Etnografico e
della Stregoneria, rimane però
immutato il fascino di questo
borgo medievale ancora intatto
nel suo sistema difensivo di porte, archi, strettoie e case fortezza.
Dell’antico castello sopravvivono alcuni ruderi nel cilindrico torrione del XII secolo
mentre la frazione Molini di
Triora è il paese dei 23 mulini
ad acqua, della parrocchiale
barocca di origine quattrocentesca e del santuario di Nostra
Signora della Montà.
Il tutto è incorniciato poi da
una natura che emoziona con i
suoi paesaggi montani, le zone
di fitti boschi e panorami mozzafiato. ■
L’ARTE
34 TROVAGENOVA EVENTI 2013
LA CASA-MUSEO DELL’ARTISTA DANESE
ARRIVATO IN LIGURIA NEL 1954
La “Bauhaus”
di Albissola
nel segno di Jorn
di BETTINA BUSH
na tenda e un violino
sono due compagni di
viaggio non del tutto
comuni, ma non per
gli artisti, quasi sempre tipi originali. Asger Jorn, precisamente Asger Oluf Jorgenesen, pittore, scultore, anche etnoarcheologo, non faceva eccezione.
Artista danese del Gruppo
Cobra,
maestro nell’unire
magico e onirico, è arrivato a
Albisola nel ‘54, insieme al suo
violino, la tenda, e il piccolo
zaino, alla ricerca di un posto
dal clima mite per curare la
tubercolosi.
Era stato l’amico Enrico Baj
a consigliargli Albisola, cittadina di notevole bellezza e meta
di altri grandi artisti, tra cui
anche Lucio Fontana.
Jorn appena arrivato si dedica ad un’una intensa attività nei
laboratori di ceramica di Tullio
Mazzotti, e in seguito passerà
alla Manifattura San Giorgio
dei fratelli Poggi.
Insieme a Piero Simondo, e
a Pinot Gallizio, personalità
eclettica, definito dallo stesso
Jorn artista chimico-farmacistaarchelogo-botanico-nomade,
fonda il Laboratorio Sperimentale del Movimento Internazionale per una Bauhaus Immaginista, un gruppo di liberi artisti
sperimentali uniti dall’idea di
U
Gallia est
omnis divisa in
partes tres,
quarum unam
incolunt
Belgae, aliam
Aquitani,
tertiam qu
voler ricreare l’atmosfera del
Bauhaus ai tempi di Klee e
Kandinsky, in contrasto con il
funzionalismo architettonico di
Max Bill.
Il MIBI riproponeva le teorie
del movimento Cobra, sottolineando l’assoluta libertà nell’uso dei materiali, una vera
rivoluzione per la ceramica di
Albisola: nascono nuovi impasti e nuove forme, anche i bambini possono diventare giovani
artisti in azione. Sempre Albisola è protagonista degli Incon-
tri Internazionali della Ceramica, con la partecipazione di
grandi come Fontana, Baj, Dangelo, Scanavino, e Matta. Nei
suoi forni viene realizzata la più
grande ceramica, oltre trenta
metri per tre, 1250 pezzi, per il
liceo danese di Aarhus.
A testimoniare quel magico
periodo è rimasta la casa museo
di Jorn, due edifici, abitazione e
studio, dove l’elemento artistico
e quello naturale si fondono
perfettamente.
Alberi, cisterna, sentieri,
mosaici, pietre, sculture, piatti,
vasi, tele, interni ed esterni, convivono armoniosamente in un
paesaggio complesso dove le
opere, oltre un centinaio, si svelano lentamente. Negli anni Settanta i due edifici sono stati
donati dall’artista al Comune.
Attualmente la Casa Museo
è chiusa per restauri, ma si spera che verrà riaperta presto,
probabilmente entro l’estate
2013. ■
EVENTI 2013 TROVAGENOVA 35
La tradizione
FORME E COLORI
DELLA CERAMICA
Una storia antica quella della
ceramica di Albisola, che parte
dal XV secolo per quella
speciale convivenza tra argilla
rossa e terra bianca. Nel
Novecento è Tullio Mazzotti a
dare la prima grande spinta, ad
avvicinare ceramica e
Futurismo. Intanto si produce e
si innova. E’ il periodo di Manlio
Trucco e Arturo Martini. Il luogo
privilegiato per discutere di arte
è lo storico Bar Testa, e ci
passano tanti grandi, da Lucio
Fontana a Aligi Sassu, e
Wilfredo Lam, solo per citerne
alcuni.
LA STORIA
36 TROVAGENOVA EVENTI 2013
di ALESSANDRA CARBONINI
plendide residenze
quali villa Ormond e
villa Zirio , la maestosa chiesa Russa, hotel
imponenti come il Savoy e il
Royal Sono solo alcuni dei
segni tangibili lasciati nella città dei fiori dagli anni della
cosiddetta Belle Epoque, gli
stessi in cui apre i battenti il
casinò e Sanremo, insieme a
Bordighera e altri centri della
Riviera, diventa la capitale di
un turismo europeo d’elite. La
meta prediletta, per il suo clima
mite, da facoltosi e nobili turisti prima inglesi, poi tedeschi,
russi, austriaci.
Nel dicembre 1874 arrivò
nella città matuziana perfino
l’imperatrice Maria Aleksandrovna, E si racconta che fu
proprio lei a donare le prime
palme dell’attuale Corso Imperatrice: in suo onore, un paio
d’anni fa, l’amministrazione ha
deciso di erigere un busto. Un
periodo d’oro, quello della Belle Epoque, che verrà bruscamente interrotto, nel 1914, dallo scoppio della prima guerra
mondiale.
Sanremo era già nota, negli
anni seguiti alla Restaurazione,
ai viaggiatori del cosiddetto
‘Grand Tour’, ricchi giovani dell’aristocrazia europea diretti,
attraverso la suggestiva ‘Cornice’, a Genova, Firenze, Roma.
Ma l’evento che diede l’impulso più grande ai viaggi nel
S
L’Hotel Royal a
Sanremo
e sopra
la chiesa
russa, uno dei
simboli della
località
DAI “PIONIERI” ALLA FINE DELL’OTTOCENTO AL
BOOM CONI LA FERROVIA GENOVA-VENTIMIGLIA
La zarina e i principi
Il turismo d’èlite
nella Belle Epoque
Ponente ligure fu l’apertura, nel
1872, della ferrovia GenovaVentimiglia. L’evento diede il
via a un tipo di turismo più stanziale - che in alcuni casi diverrà permanente - e fece conoscere ancor più Sanremo per le sue
attrattive, soprattutto climatiche.
Tra gli altri, sempre nel 1874,
arriva il principe ereditario
Federico Guglielmo di Germania. E via via incominciano a
nascere delle piccole colonie
fatte da personaggi ricchi e
intraprendenti, che portano con
sé una piccola economia. La
marchesa Roverizio si fa promotrice del restauro di numerose ville da affittare ai ricchi
turisti.
Ma nel giro di pochi anni sorgono anche chiese, alberghi,
teatri, si stabiliscono a Sanremo gruppi di professionisti di
diverse nazionalità, medici, farmacisti, notai e avvocati. E uno
scienziato, Alfred Nobel, che
proprio a Sanremo si spegne nel
1896. ■
OLTRE CONFINE
38 TROVAGENOVA EVENTI 2013
GLI EVENTI NELLA VICINA FRANCIA E A MONACO, DA JULES VERNE AI MANGA GIAPPONESI
Avventure in Costa Azzurra
di ALESSANDRA CARBONINI
Principato di Monaco. Nelle due
sedi del Nuovo Museo Nazionale è aperta al pubblico l’intei ispira a Jules Verne ressante esposizione “ Monacouno degli eventi clou polis -Architettura, urbanistica
della Costa Azzurra, e urbanizzazione a Monaco” , il
la ‘Festa del Limone di tutto corredato da fotografie
Mentone’ giunta alla sua ottan- aeree, planimetrie storiche e platesima edizione, quest’anno stici per illustrare realizzazioni e
“Giro del mondo in ottanta gior- progetti dal 1858 al 2012. (A
ni. Mentone, lo scalo segreto”. Villa Paloma e a Villa Sauber,
Dal 16 febbraio al 6 marzo www.nmnm.mc). Il 2 e 3 di
andranno in scena - in onore del marzo il Grimaldi Forum ospitelimone, che è il ‘Principe’ della rà il primo “Monaco Anime
città - sfilate diurne e notturne Game Show”, che riunisce per
di carri allegorici, fantastiche la prima volta nel Principato
esposizioni di agrumi nei Giar- professionisti e associazioni del
dini Biovés, il ‘Carnevale dei mondo dei videogiochi, del
piccoli’ e uno spettacolo piroUna veduta di
tecnico finale domenica 3 marMonaco
zo alle ore 21. ( www.feteduciSopra, una
composizione
tron.com oppure informazioni
allegoria alla
allo 0033 4 9241 7676). Grandi
Festa del
concerti, mostre e un volo da
Limone
sogno per gli innamorati sono
invece in programma nel vicino
S
manga e anime, della cultura
asiatica e della fantascienza.
Ospite d’onore Go Nagai, il leggendario creatore di ‘Goldrake’
e ‘Devilman’. (www.magsmonaco.com) Grandi concerti
sinfonici e di musica da camera
dell’orchestra filarmonica di
Montecarlo sono in programma
il 17,24 e 26 febbraio all’Auditorium Ranieri III, con Tchaikovsky, Shumann e ‘La sonnambula’ di Bellini. (Per informazioni www.opmc.mc o
00377 98062828). Per chi poi
desidera un San Valentino da
sogno, nel Principato sono stati organizzati, sino al 17 febbraio romantici voli privati con
rose. champagne e cioccolato.
Per sorvolare, partendo da Fontvieille, Montecarlo e la Costa.
Con possibilità di trasferte in
limousine. (costo 75 euro a persona,
00377 92050050,
www.heliairmonaco.com). ■