DICEMBRE 2002
VANILI
BAND GIO
Dal liceo alla scena
SUCCESSO
IL
O
S
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V
Supershock - Amik Guerra
INTERNET
La musica virtuale
Spedizione in a.p. - 45% -Art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale Genova - € 0,50
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LE PIACE BRILLARE,
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Perché voi valete.
1 2
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Fotosondaggio
6
TALENTO, BELLEZZA,
BRAVURA O SOLO
CUL… TURA?
Cucchiara Stefano,
Roberta Madonia,
17 anni:
Secondo me per fare
musica bisogna essere
bravi, ma avere anche la
fortuna di essere notati.
Riguardo alla bellezza
incide molto, se sei bello
alla gente non importa
come canti
2
“
Alessandro Nardella,
16 anni:
Oggi la musica è il
pane quotidiano dei
giovani, per questo è
importante valutarla
attentamente in base ad
elementi che vanno ben
oltre l’aspetto esteriore
del cantante
3
Andrea Iaquinta,
16 anni:
La musica è sacrificio, e
chi suona da tanto tempo
lo sa bene. Al giorno
d’oggi la “vera" musica
d’autore è sempre più
difficile da trovare nei
negozi. E tutto questo
grazie alla tv
Erika Puzio,
7
16 anni:
La bellezza conta
molto perché invoglia il
pubblico a seguire i
cantanti preferiti, ma
non è da trascurare la
bravura: senza stile si
può finire presto nel
dimenticatoio
Tardivo Eleonora,
18 anni:
La fortuna e la
bravura vanno di pari
passo nella musica,
soprattutto se si vuole
sfondare, ma al giorno
d’oggi la bellezza conta
veramente tanto
Marco Parlascino,
18 anni:
Per fare musica è
sicuramente necessario
avere una buona
preparazione; ma se ciò
che si cerca è la popolarità
tra i giovani l’aspetto
fisico diventa
fondamentale
11
Luca Donetti,
18 anni:
Secondo me per fare
strada nella musica è
necessario soprattutto
aver fortuna e bisogna
avere del
talento…anche se
l’occhio vuole la sua
parte
12
Fuardo,
14 Salvatore 18
anni:
Oggi il successo è
dovuto per un 70%
alla fortuna di
conoscere qualcuno del
mondo dello
spettacolo e il restante
30% é merito della
bravura del cantante
Donato Tota,
15
18 anni:
La bravura è
importante ma ci vuole
anche un pizzico di
fortuna. La bellezza
conta parecchio,
perché se un musicista
è bello viene accettato
più facilmente
Valentina Piazza,
16
18 anni:
L’immagine conta
un sacco, quindi
l’aspetto fisico ha
molta importanza per
avere successo. Ma se si
vuole durare nel
tempo si deve essere
preparati
Francesca Montorio,
18 anni:
Per emergere nella
musica bisogna avere una
buona preparazione, ma
se vuoi avere un successo
immediato devi essere
affascinante perché è ciò
che piace alle
ragazzine
17 18
Giovanni Monterisi,
18 anni:
Per avere successo
nella musica conta
sicuramente di più la
fortuna e non
necessariamente essere
belli, se si sfonda per
questo motivo si dura
poco di sicuro
19
Silvia Navone,
18 anni:
In questa società
purtroppo la bellezza ha
una grande influenza
sulla gente, ma se non si
ha alcuna preparazione
non si può pretendere di
durare in eterno
16 anni:
La bravura conta
“
sicuramente tanto, però
in questo mestiere
bisogna avere fortuna,
perché se non ti nota
nessuno è più difficile
andare avanti e avere
successo!
1
“
Andrea Velardi,
5
17 anni:
La fortuna influisce
in modo relativo alla
bravura, infatti un vero
talento sarà sempre
riconosciuto…
anche se un po’ di
“c..o” è necessario
“
“
“
6
“
“
Paolo Florian,
17 anni:
La bellezza in campo
musicale è irrilevante,
comunque se non si ha
un po’ di fortuna non si
arriva da nessuna
parte
“
“
“
“
9 10
Eleonora Oddi,
13
17 anni:
Al giorno d'oggi un
cantante ha successo non
tanto per la sua bravura,
come succedeva un
tempo, ma per la sua
bellezza fisica e per la sua
capacità di apparire
sempre alla moda
“
“
“
“
Stefano Genero,
18 anni:
L’aspetto fisico in
questa società è molto
importante, ma se non
si è anche bravi il
successo dura
solamente un paio di
stagioni
“
“
Per sfondare nel mondo della musica
quali sono le doti?
Costantino
Donatelli,
17 anni:
Nella musica la
bravura è basilare,
anche se la bellezza
oggi conta molto. Ma
se vuoi fare strada ci
vuole anche un po’ di
fortuna
“
“
“
“
Vincenzo
Porrovecchio,
18 anni:
Nella musica se
vuoi arrivare in alto
hai bisogno di una
raccomandazione e se
sei bello è ancora più
facile
21 22
“
“
Elisa Fosse,
18 anni:
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
Giorgia Zarrigo,
17 anni:
“
fondamentale, ma al
giorno d’oggi la bellezza
ha un’importanza
primaria se si vuole
sfondare
“
4
Martina Rodorigo,
16 anni:
Per diventare
cantanti famosi non
conta quasi per niente
la bellezza, però è
sicuro che per diventare
importanti bisogna
avere delle buone basi
e un po' di fortuna
8
“
“
“
“
“
“
“
20
23 24
La bellezza conta
abbastanza, ma se si
vuole avere successo
è necessario essere
bravi
“
bravura è
“Lasicuramente
“
Alan Laurenza,
19 anni:
strada solo
“Puoi farti
se sei bravo. La
bellezza conta,
soprattutto perché
oggi si da molta
importanza
all’apparenza
“
TEST
INTERCULTURA
12
USATO?
NO! VINTAGE
VENGO DA LONTANO…
STUDIO QUI
Arrivano tutti dal Perù
ma hanno storie , sensazioni diverse.
Prosegue l’incontro di
Zai.net con gli studenti
stranieri in Italia
TREND
VINTAGE
E’ la nuova frontiera
della moda. Gli abiti ,
griffati o anonimi, ma
rigorosamente
d’annata
FACCE DA
ZAI.NET
5
Contano di più la
bravura e la tecnica o
la fortuna per fare strada nella musica?
EMOZIONI
44
Per chi non ha la forza
di dichiararsi, arriva il
corteggiamento via email
Anche le redazioni di
Zai.net sostengono la
Campagna di Emergency
“Uno straccio di Pace”
www.emergency.it
INCHIESTA
22
35
LA FORZA
DELLA MUSICA
Viaggio fra le giovani band
dell’universo musicale italiano
18
SPORT
PALLACANESTRO
AL FEMMINILE
28
VOLONTARIATO
46
AMICI A QUATTRO
ZAMPE
24
PER TE
MODA
STILISTA CON ZAI.NET
49 GIOVANI CRITICI
CINEMA,
MUSICA, LIBRI
30
REPORTAGE
SOCIAL FORUM
A Firenze è scesc in
Piazza la pace
INTERNET
56
LA MUSICA NELLA
RETE
FUMETTO
MARVELS
58
Il capolavoro di Alex
Ross è già un cult
OROSCOPO
ASTRO CASTING
Le previsioni del mese
della nostra Cassandra:
segno per segno
tendenze e consigli
presentati dagli astro
testimonial...
60
GIOVANI REPORTER:
suonare o suonarle?
et strike, moduli per autodenunciarsi da scaricare su Internet,
assemblee e studenti in piazza: forme di protesta nuove e
antichissime insieme. Proprio alla vigilia della chiusura di Zai.net
arriva la notizia degli arresti dei “no global”, che potrebbe interrompere
quella sorta di “social pax” che si era creata all’indomani della
manifestazione di Firenze.
Seguiamo tutti lo svolgersi degli eventi con preoccupazione: in attesa di
conoscerne gli esiti, vi proponiamo su questo numero, il resoconto del
Social Forum a cura di Elena Gasparri, una delle nostre redattrici di
Milano. Per lei, andare a Firenze è stata anche un’occasione per far
“cambiare l’idea distorta che si ha nei confronti del cosiddetto movimento
new global, un universo multicolore che stringe in un solo abbraccio
ambientalisti, cattolici, preti, hippy, anarchici, centri sociali, associazioni
umanitarie e tanta, tanta gente senza definizioni ma con un grande
desiderio nel cuore: la pace”.
N
E, mentre su tutti i media si continua a parlare di regolarizzazione del
lavoro degli extracomunitari, Zai.net prosegue il suo viaggio fra miti e
speranze dei giovani immigrati, quelli che frequentano le lezioni nelle
nostre scuole e che sognano un futuro diverso: è la volta del Perù
con le testimonianze dei ragazzi di Roma e Milano. Storie diverse eppure
tutte quante legate dalla voglia di integrarsi in questo paese dove la
presenza di compagni di classe stranieri ci fa sentire sempre più
cittadini del mondo.
Infine arriva fresca fresca la notizia che in Senato è passata la proposta di
Riforma del Ministro Moratti: sul prossimo numero raccoglieremo le
vostre opinioni e i commenti cercando di spiegarne i punti principali, quelli
che influenzeranno la nostra futura vita da studenti.
Intanto, aspiranti artisti, leggetevi l’inchiesta sulla forza della
musica e, voi superfighette, non perdetevi lo speciale sul vintage.
Auguri e arrivederci nel 2003!
Ti piace scrivere o fotografare? Vuoi diventare un giovane
reporter? Con Zai.net hai la possibilità di entrare a far parte
dell’unico circuito di informazione realizzato dagli studenti per
gli studenti. Scrivi a [email protected] o telefona al numero
011 7072647 chiedendo di Sonia, la nostra segretaria di
redazione. A presto!
Intercultura
12
Vengo da lontano…
STUDIO QUI
PROSEGUE LA NOSTRA RUBRICA DEDICATA AI RAGAZZI STRANIERI CHE
STUDIANO NELLE SCUOLE ITALIANE. QUESTO MESE I NOSTRI GIOVANI
REPORTER HANNO INTERVISTATO PERSONE CHE PUR ARRIVANDO
DALLO STESSO PAESE, IL PERÙ, E PARTENDO QUINDI DALLA STESSA
CONDIZIONE HANNO AVUTO ESPERIENZE DIVERSE
NEL LORO INSERIMENTO IN ITALIA.
enry è un ragazzo di 16 anni arrivato
dal Perù all’età di 2: tuttora non si
sente italiano al 100 %, si sente
diverso e passa il suo tempo libero con
degli amici anch’essi immigrati, con i quali
condivide la passione per i graffiti. Anabel
e Joselyn sono 2 sorelle peruviane di 16 e
19 anni arrivate in Italia da 2 anni; qui frequentano entrambe un istituto professionale, hanno amicizie italiane e dicono di
trovarsi molto bene nel nostro paese.
H
PERUVIAN GRAFFITI
Quando sono arrivato in Italia, a Roma,
avevo 2 anni e non parlavo italiano. Ho
imparato a leggere e a scrivere grazie alle
suore. Se mi dovessi definire direi
che sono un immigrato peruviano venuto qui in Italia,
figlio di immigrati. Parlo italiano, ma non mi sento del
tutto italiano, mi sento
foto Michele D’Ottavio
diverso. Rispetto agli altri, agli italiani, ho avuto alle elementari tante difficoltà, non riuscivo a inserirmi nei gruppi per giocare, poi negli anni paghi questa differenza, questo non essere stato come gli altri. Mi emarginavo, ero il
diverso, l’immigrato, quello che veniva da un altro paese.
Così mi sono dovuto subito svegliare e cercarmi nuove
amicizie. A 8-10 anni ho incominciato a frequentare un
punto di ritrovo per immigrati, dove ho conosciuto quelli
che ancora adesso sono i miei amici. Con alcuni di loro
condivido la passione per i graffiti: disegniamo e scriviamo un po’ dovunque, sui treni, sui muri della stazione
della metropolitana, nei sottopassaggi. Con le nostre scritte denunciamo le cose che non ci vanno bene. Sogniamo
un mondo diverso, un mondo migliore.
Henry Flores, 16 anni
LA “COCINA”
PERUVIANA
La scuola culinaria
tradizionale peruviana è
quella criolla, che affonda
le sue radici nella cultura
indigena e si è arricchita di
ispirazioni ispaniche, e
quella dei chifas, i
ristoranti cantonesi che da
più di un secolo esistono
in Perù ed i cui chef
vantano di aver migliorato i
piatti tradizionali.
Tra i piatti peruviani della
tradizione ricordiamo la
pachamanca, da preparare
all’aperto in occasioni di
feste particolari: grandi
quantità di carne vengono
avvolte in foglie di banano
insieme a verdure e spezie.
»
Intercultura
Per saperne
14
Una recente ricerca pubblicata dall’Eurispes ha
evidenziato che, dei 18.324 iscritti all’Inps di provenienza
sud-americana, ben 11.847 arrivano dal Perù.
Il fenomeno riguarda soprattutto le donne peruviane,
55,2% di tutti gli immigrati dal Sud
America. Per quanto riguarda l’età, il 18,7% ha meno
che costituiscono il
di 25 anni, mentre quelle di un decennio più grandi sono
65,6%. Il 28,1% è in Italia da meno di un anno, il
40,7% da due anni: invece il 12,4% è presente da
il
più di tre anni e intende stabilirsi definitivamente nel
nostro Paese.
Il dato più interessante riguarda i titoli di studio: il
»
Appartiene invece al mix
cinese l’arroz chaufa,
ovvero un risotto speziato
con gamberetti e mandorle.
Se volete provare un po’ di
sapore peruviano, ecco una
ricetta facile facile, adatta
anche ad imbranati (in
cucina!) come voi: le tartine
di avocado. Per prepararle
ci vogliono quattro avocado
maturi. Una volta sbucciati
si elimina il nocciolo e si
frullano con olio, aceto, un
pizzico di sale, due gocce
di tabasco e una cipolla
bianca fino ad ottenere una
crema omogenea. Quindi si
spalma il composto sulle
fette di pane e si decorano
le tartine con sottili fette di
formaggio tipo fontina.
La crema si può conservare
per qualche giorno in frigo:
per non farla annerire c’è
un trucco. Basta immergerci
il nocciolo dell’avocado!
21,9%
ha conseguito il diploma di laurea o comunque detiene
un livello di istruzione medio-alto (65,6%).
…STIAMO BENE QUI
Anabel e Joselyn sono due sorelle peruviane di 16 e 19
anni. Frequentano entrambe un istituto professionale di
Torino per il commercio e il turismo: la prima al secondo
anno, la seconda, che al suo paese ha fatto 5 anni di quelli che corrispondono alle nostre scuole medie, frequenta il
quarto.
“Sono due anni che siamo in Italia con i genitori e un fratellino più piccolo di otto anni – dice Anabel – e ci piace
stare qui. Certo, la nostalgia per i nonni e gli altri parenti
si fa sentire, ma qui ci sono tante cose che da noi non
avremmo. Ci piace la musica italiana, in particolare Tiziano
Ferro e Gigi D’Alessio, la moda, Dolce e Gabbana, anche
se i vestiti costano parecchio e dobbiamo arrangiarci.”
“Abbiamo amiche e amici italiani – prosegue Joselyn – con
i quali passiamo il tempo libero. Ho fatto degli stage in
Tunisia e in altri paesi per il nostro corso di operatore turistico e mi è piaciuto molto. E’ bello viaggiare e incontrare cultura e paesi diversi, anche se qui sto proprio bene”.
Anabel, 16 anni e Joselyn, 19 anni
Torino
Perchè tanti giovani abbandonano il proprio paese?
di più
“Vengo da lontano,
abito qui” è il libro di
Maria Chiara Martinetti
e Raffaele Genovese
che racconta le
vicende di giovani
immigrati della seconda
generazione. Le loro
storie parlano di
nostalgia per un paese
lontano, a volte mai
visto, ma anche di
musica, amore, cucina,
sogni e futuro.
Soprattutto a causa delle condizioni sociali ed
economiche della società peruviana: uno stipendio
medio basta solo per mangiare, non per pagare l’affitto
o comprare dei vestiti.
Le scarse possibilità lavorative offerte da un Paese
scarsamente industrializzato, legate alla consapevolezza
di non poter sperare in un miglioramento delle proprie
condizioni esistenziali alimentano perciò una massiccia
migrazione verso i Paesi più ricchi, tra i quali l’Italia.
Peruviani in Italia:
quasi tutte donne
“Un giorno l’altro andrò
là. Andrò più lontano di
chiunque altro, e poi più
lontano ancora.
Scoprirò mondi e soli dei
quali nessuno sospetta
l’esistenza, e scoprirò se
ova
Zai.net la nu
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rubrica “Ven
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udenti italia
coetanei, st
l’universo è veramente
rotondo, e se lo è,
andrò a vedere cosa
c’è oltre l’universo”.
Charles E. Fritch
Il naufrago
Intercultura
16
Per info, www.intercultura.it, oppure
[email protected], od ancora contattare
UN ANNO ALL’ESTERO. UN
SOGNO DIVENTATO REALTÀ PER
MARTINA, CHE HA POTUTO FARE
UN’ESPERIENZA IRRIPETIBILE IN
GERMANIA, GRAZIE AD
INTERCULTURA. E SCOPRIRE CHE I
TEDESCHI NON SONO ALGIDI ED
IMPERTURBABILI COME SI DICE…
telefonicamente l’associazione allo 0577 900011
di chiacchiere. Che soddisfazione infinita
poter passare le ore a chiacchierare, a ridere
e a scherzare in tedesco! Che fossi straniera
lo si capiva solo dai miei capelli neri, dalla
pelle più scura e dal fatto che non mi sia mai
abituata a bere il loro caffè.
Germania
ich liebe dich…
on c’è stato verso di convincere mia
mamma a lasciarmi andare a studiare
negli Stati Uniti. Un anno fa ero arrabbiatissima, adesso mi viene proprio da dire:
“Per fortuna!”.
Di andare a studiare un intero anno all’estero avevo una voglia pazza. E così ho pensato a un paese europeo, un po’ più vicino. E’
stata comunque dura convincerla a lasciarmi
partire, ma ne è valsa davvero la pena! Papà
era dalla mia, soprattutto dopo che gli ho
spiegato che studiando un anno in
Germania sarei tornata a casa sapendo il
tedesco alla perfezione, e avrei continuato a
studiare inglese a scuola. Lo spirito di un’esperienza come questa non è quello di
andare a imparare una lingua, ma, credetemi, aiuta davvero a convincere i genitori!
N
Tutti in bici
E così è iniziata l’avventura che mi ha portato
a vivere per un anno a Kiel, quasi al confine
con la Danimarca. Forse è proprio a causa di
questa vicinanza geografica che tutti a Kiel
girano in bicicletta, anche quando la temperatura scende sotto lo zero. A me tanta bici è
servita a fare un sacco di sport e soprattutto
a imparare ad essere puntuale. Quando ero in
ritardo dovevo infatti pedalare come una
disperata e finivo sempre per sudare e prendermi poi del gran freddo! Questo mi fa subito pensare alla mia mamma. E mi fa ancora
un certo effetto essere tornata in Italia e dover
precisare che parlo della mia mamma tedesca,
Gisela. Gisela e suo marito Thomas (mio
papa!) hanno fatto molto di più che ospitarmi
per un anno nella loro casa. Mi hanno davvero fatto entrare nella loro famiglia, e mi hanno
sempre trattato come una figlia. Hanno avuto
pazienza i primi giorni, quando non parlavo
una parola di tedesco, e mi hanno fatto scoprire che i tedeschi non sono affatto freddi
come credevo: che risate ogni volta che cercavo di spiegare qualcosa gesticolando furiosamente, da brava italiana, e finivo per fargli
capire una cosa completamente diversa!
Pensare a Stephan come a mio fratello è un
po’ più difficile. Stephan è loro figlio, ma non
vive a casa. Frequenta il secondo anno di università ad Amburgo. Non me lo vedo proprio
diventare un ingegnere, è uno “spirito libero”.
Questa è una cosa che mi ha colpito molto
dei ragazzi tedeschi. Anche i miei amici caris-
simi, che ho imparato a conoscere davvero
bene in quest’anno passato insieme, hanno
saputo stupirmi fino all’ultimo giorno. In
classe sembravano persone serissime (avreste dovuto vederci tutti vestiti da scienziati
con il camice bianco e gli occhialoni di plastica per le lezioni di chimica!) e invece, fuori
dalla scuola, erano dei veri “fuori di testa”,
pronti a saltare in sella alle bici e ad andarci a rinchiudere in qualche bar a prendere
una bella cioccolata calda facendo un mare
Che bella la scuola!
Credo di aver completamente scioccato i miei
amici italiani quando nelle e-mail (che in
genere spedivo di nascosto a scuola durante
le lezioni di informatica) gli scrivevo che a
scuola mi divertivo un sacco e che ci restavo
fino a metà pomeriggio. Forse a me piaceva
tanto anche perché era tutto
nuovo, ma ho visto che anche
i miei compagni ci stavano
bene. E forse è anche per questo che quest’anno è volato
via alla velocità della luce. E’
stata la prima volta che mi
sono proprio arrabbiata nel
veder arrivare la primavera:
erano già passati un sacco di
mesi e di lì a poco sarei dovuta partire e salutare mamma e
papà (ok, ok, Gisela e Thomas)
e tutti i miei amici. Per fortuna
anche i miei genitori italiani si
sono accorti che in quest’anno
sono cresciuta e maturata tantissimo e forse adesso ho qualche speranza di convincerli a
lasciarmi andare la prossima
estate in inter-rail con i miei
amici di Kiel. Come dite? Non è un po’ presto
per pensarci? Ma no! Neanche per sogno,
nelle e-mail e nei messaggini che ci scambiamo quasi tutti i giorni non riusciamo a parlare d’altro. Di questo e dei mille ricordi di un
anno passato insieme. E se penso alla festa
spettacolare che hanno fatto (a sorpresa) il
giorno prima che partissi, giuro, mi viene
ancora da piangere e da ridere allo stesso
tempo!
Martina
Trend
VINTAGE…
abito d’annata
i parla tanto di Vintage ma pochi
sanno che è un aggettivo sottratto
dalla moda al linguaggio enologico
inglese per definire un vino d’annata. Un
marchio che garantisce l’attualità di un
design creato molte stagioni prima e che
offre la qualità e l’unicità di un modello
sopravvissuto al tempo. Lanciata da dive
di Hollywood del calibro di Julia Roberts e
Wynona Ryder – che si sono presentate
agli ultimi oscar indossando abiti di “seconda mano” - non è la prima volta che il
Vintage è di moda.
Infatti già negli anni
’60 e ’70 si usava indossare abiti di seconda mano. Adesso,
trent’anni dopo, la
moda Vintage è tornata alla grande. Tra i
possibili complici di
questo revival: una
S
SI PARLA TANTO DI VINTAGE,
MA POCHI SANNO CHE
SIGNIFICA “D'ANNATA”.
NONOSTANTE IL SUONO
CHIC, VINTAGE NON VUOLE
DIRE ALTRO CHE USATO, DI
SECONDA MANO.
»
Non sembra forse un cardigan anni ‘50?
Ed invece è un modello ‘02
Foto ANSA
»
Un paio di scarponcini
scamosciati risalenti ai primi anni
‘70
»
tendenza al nostalgico, un desiderio di aggrapparsi al passato (acuito forse dal fatto di essere catapultati nel terzo millennio) e… la nascita di internet che facilita la
ricerca di capi originali in tutto il mondo.
La richiesta di capi Vintage ha fatto naturalmente salire i prezzi alle stelle, ed alcune persone sono disposte a pagare cifre
esorbitanti per accaparrarsi abiti firmati
Pucci degli anni ’60 o per portarsi a casa
tailleurini di chanel degli anni ’50. Vintage
però non vuol dire per forza abiti molto
costosi. Anche ai
mercatini si possono
trovare ‘veri’ capi
Vintage. Basta che risalgano ad anni passati e che trasmettano con la loro storia
quell’emozione che si
trova soltanto nelle
cose di una volta.
E’ firmato Mulberry Street questo giubbotto
in jeans arricchito dal cappuccio
»
Giubotto classico, anni ‘70 ed
‘80, uno stile che piace da più
di 50 anni
Trend
20
Non solo le dive di
Hollywood…
Uno dei primi personaggi pubblici ad indossare il Vintage negli anni ’60, è stata
Paloma Picasso che adorava gli abiti anni
’40 e passava ore e ore ai mercatini di Parigi in cerca di capi originali di quell’epoca.
Si trattava però più di ‘streetwear’, di moda della strada, comprata ai mercatini delle pulci. Nel 1971 Yves Saint Laurent ha lanciato poi ufficialmente lo stile retro e la
moda del mercatino delle pulci. Non solo le
dive di Hollywood ma anche top model come l’inglese aristocratica Stella Tennant e
Kate Moss hanno dichiarato di adorare gli
abiti di una volta, specie se mescolati a capi moderni.
Dove cercare…
Per quelli che non si possono permettere
un viaggio oltreoceano, c’è sempre la Rete,
con siti specializzati in capi e accessori
“old-fashioned”. Un esempio? Vintagevixen.com è il paradiso degli amanti del genere. Online dal 1977, qui è possibile trovare davvero di tutto, dall’abito dei primi del ’900 fino
alla blusa anni ’80, oltre a
»
È dei primi anni ‘50 la giacca
tutta rosa
»
21
una serie di piccoli accessori. Se non siete
ancora soddisfatti potete fare un giro su
Vintagetextile.com, un immenso catalogo di
e-commerce che raccoglie modelli anni ’20,
’30, ’50, preziosi scialli meravigliosi gioielli
di epoca edoardiana e vittoriana. Il sito del
Vintagestyle italiano è Angelo.it. Presso il
Vintage Palace di Angelo, a Lugo di Romagna, ci sono oltre cinquantamila capi di
ogni epoca e di ogni genere. Presso il castello di Belgioioso in provincia di Pavia, è
invece nata l’unica mostra mercato del genere. Il Fashion Vintage Show dove ormai
da 5 anni si può scovare tra i banchi degli
espositori l’abito tanto agognato. Infine,
per tutte le appassionate e maniache del
Vintage un consiglio: frugate tra i bauli delle vostre nonne.
Usciamo dai clichet
“Io penso che i giovani abbiano voglia di
uscire dai clichet e vestirsi come piace loro e
spesso ho provato ad indossare capi altamente dissonanti. Il vintage è la moda dei
nuovi ricchi, che magari raccontano che indossano capi vecchi per “rispettare le tradizioni”. Balle! Chi veste in questo modo vuole semplicemente rinnovare il capitalismo
dandogli una dimensione più “democratica”;
oppure, si è accorto che ha già speso troppi
soldi e che è il caso di
frenare le spese. Non c’è
nulla di male ad indossare l’usato firmato
qualche volta, ma farlo
sempre diventa una
nuova moda. Non abbiamo bisogno di mode,
ma di vestirci come vogliamo…”
Christian, 16 anni - Lecco
Sapevate che…
I numerosi servizi di moda per le riviste del
settore, e persino per alcuni calendari si
avvalgono di accessori e abiti originali,
scovati negli archivi dei vintage shop più
famosi tra cui quello italiano di Angelo a
Lugo di Romagna.
Ma ecco come la pensano Christian e Alessia cui abbiamo chiesto un parere sulla moda del vintage e sulla sua diffusione tra i
giovani:
È nera la giacca anni ‘50 in stile
militare
Nuovo ma
vecchio
“…creiamo una nostra
nuova identità, nel modo di vestire, circondandoci di tutti quei capi e
quegli oggetti che sono
stati di moda qualche
anno fa. Per i ragazzi dai
»
Panama anni ‘60
»
Plastica e metallo dorati per
il sandalo anni ‘50
»
15 ai 18 anni “essere alla moda” è importante, così indossare quel capo firmato che tutti trovano “super cool”, diventa qualche volta lo scopo a cui mirare… Se ci guardiamo un
po’ in giro notiamo ragazze che indossano
capi firmati, accompagnati da accessori “retrò”, oppure un decolté dal tacco vertiginoso
accostato agli scaldamuscoli da palestra. Forse, a chi ha vissuto gli anni ’60 e ’70, tutto
ciò può sembrare strano, come alla cara vecchia zia che guardandoci dice: “Cara, ma come ti sei vestita?” Ma per noi tutto questo è
moda, ci fa sentire bene, ci rende parte integrante del gruppo, e al tempo stesso ci differenzia da chi segue una moda diversa. Molti affermano che il vintage è entrato a far
parte del nostro guardaroba: c’è chi crede
che sia solo una moda e
che presto scomparirà,
chi non la ama per niente, e chi invece, pur
amandola, non cede all’eccessiva stravaganza… Intanto una cosa è
certa: “qualcuno” nel
1600 ci parlava della
storia come un ciclico ritorno degli eventi… ecco
la conferma che quell’affermazione non era errata… anche perché si sa,
ciò che è di moda torna
sempre di moda!”.
Alessia, 17 anni - Napoli
Bottoni metallici sul vestito di lino bianco
da educanda anni ‘50
»
È Cool più che mai il golfone
in puro stile college
americano
Test
22
Usato? No!
vintage
1 COSA E’ IL “VINTAGE”?
a) Xe un vin del padovan!
b) Il riutilizzo di vecchi vestiti.
c) Come si può leggere in copertina…
1
2 LE TUE ESPERIENZE CON IL VINTAGE:
a) Ho comprato una giacca bianca con
camicia nera col colletto a punta, “il
fantasma di Tony Manero de la febbre
del sabato sera” mi han detto, solo che
era pulcioso e ho preso la rogna…
b) Ho speso 150 euro per un paio di
infradito ( una suola!) per essere alla
moda questa estate e secondo te andrei
a cercare quello che mia madre ha
buttato via al crepuscolo della prima era
della zampa d’elefante?
c) Fino a 5 minuti fa pensavo che fosse
l’arte di fare animaletti con la carta… ma
la lingua italiana la vogliamo usare o no?
2
4 IN BASE A COSA SCEGLI CHE ABITI
RIESUMARE:
a) a quello che vedo in giro, basta che sia
chiaro che è un “vecchio” scelto, anche
se si fa finta che sia semplicemente
casuale.
b) all’originalità che sembra avere rispetto
alle cose nuove.
c) più sanno di naftalina meglio è!
4
5 NEI NEGOZI DI ABITI USATI:
a) cerco una cosa ben precisa, seguo le
persone che l’hanno sperando che la
vendano.
b) entro guardo provo compro; esco penso
pento (bestemmio).
c) vedo le vecchie foto dei miei, vedo i
prezzi, ricordo che mia madre ha buttato
via tutto, per fare spazio alle mie tutine
da neonato, ai quaderni (di matematica!)
delle elementari, alle mie scarpe numero
32, conclusione analoga alla precedente,
è il percorso che è più sofferto.
5
3 COSA HAI RECUPERATO?
a) Il rivoltabile, nero fuori arancione dentro,
il BOMBER.
b) Ovviamente, per primo e per forza il
celeberrimo eskimo, verde magari non
originale ma comunque con la sua
“studentesca” foggia da giaccone
trasandato.
c) La giacca che già era costata un miliardo
di euro venti anni fa, in pelle di
mammut, nera sottile, un po’ da gestapo
e un po’ da black panther, portata alla
ribalta dal gusto dark post “corvo”.
3
RISPONDETE ALLE SEGUENTI
DOMANDE, CALCOLATE LA SOMMA
DEI VOSTRI PUNTI E AFFRONTATE LA
VOSTRA SITUAZIONE.
6 PERCHE’ LO FAI? (diritti SIAE riservati M.Masini)
a) belin! Ma per risparmia quatro palanche.
b) scelta anticonsumistica.
c) colore e storia, un modo di essere
diverso, non in senso generale, siamo in
troppi a farlo, ma dal modello proposto
dalla onnipresente TV, mica voglio finire
sempre con la scritta fredd… sul petto
come in una certa accademia…
6
7 SCEGLI:
a) camicetta con colletto di pizzo o, per lui,
giacca di tweed.
b) tuta sintetica, quelle che frusciavano al
minimo movimento per capirci.
c) un capo della collezione autunno-inverno
2003-2004.
7
Marco Bazzica, 20 anni
Genova
1
A 1
B 3
C 5
2
5
1
3
3
3
5
1
4
3
1
5
5
1
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3
6
1
3
5
7
5
3
1
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gi
gg
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te
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OVITA’
OLO N
S
SOLO
NOVITA’
Sono nel duemila e mi vesto da duemila, mica posso mettermi le gazzelle come faceva mio padre, o le all-star che
avevo a fine anni novanta (ed erano già passate dai fratelloni).
Lo shopping è un’arte; non si può andare sempre per negozi alla
ricerca della propria taglia come nel periodo dei saldi!
OLDI
TTRO S
A
U
Q
A
D
ASHION DA QUATTRO SOLDI
FFASHION
Ora goretex e pile e licra, ora pelle, lana ruvida e cotone cerato, alterni comodità (anche se sintetica) e romanticismo storico (come
Manzoni, ma senza basettoni e pistolotti moraleggianti), se è vero che il
giusto sta nel mezzo…
GGIOSO
E’ VINTA
IO
H
C
C
E
VECCHIO E’ VINTAGGIOSO
IL V
Sei l’Indiana Jones dei polverosi e umidi armadi di
campagna, polvere, ragni come non se ne trovano
manco nella foresta Amazzonica non ti spaventano, e sono il
teatro delle tue avventure, alla ricerca della Clark perduta.
Moda
La
MODA
Phard
24
che nasce da
voi!
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QUESTO SP
Phard
Effetto
vintage
Un trend un po’ survival,
sospeso fra il grunge
d’annata ed il recupero
di particolari che hanno
reso seducenti le
generazioni passate: in
primo piano le cinture,
ricche, composite, vere
protagoniste. E poi gli
Il fascino
della semplicità
scaldamuscoli, una vera
chicca, perfetti se
scivolati e a contrasto!
La tendenza più accattivante per il vostro inverno è
fatta di semplici dettagli che, uniti ad arte, formino un
look che non vi lasci passare inosservate! Martina
Gualano suggerisce pantaloni a vita bassa, top in
tinta e tanta cura per gli accessori. In primo piano
le sciarpe, belle, colorate, avvolgenti e calde!
Brava, sei davvero creativa!
Il punto
moda
ttu alizzarli co n
ta a rip es
a ria
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tinua ques
sbaglierai!
Moda
26
Il favoloso mondo
!
e
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am
Phard
dell’
Sciarpe, cappelli, cinture sembrano semplici
complementi, piccoli tocchi femminili o essenziali
misure anti-freddo, ma sono in realtà molto di più:
sono quegli accessori a cui non bisognerebbe mai
rinunciare per aggiungere note di colore e
caratterizzare il vostro look! La collezione autunnoinverno di Phard, pone l’accento proprio sulle cinture,
veri e propri bijoux fatti di materiali diversi… D’altra
parte, i pantaloni a vita bassa e le gonne lunghe e
svasate, esigono questi cinturoni che un po’ sembrano
proprio aiutarli a vincere la legge di gravità!
Phard
Giovani
stilisti in erba, rac-
Si ispira alla
dolce aria so
gnate di Am
elie il trend iro
e decisamen
nico, simpatic
te affascina
o
nte per le te
Gonne in prim
en-agers più
alla moda.
o piano, rido
tte ma mai tro
bassa, micro
ppo mini, pa
-magliette, co
ntaloni a vita
lori decisi ed
assoluti. La co
per l’inverno
llezione Pha
si ispira alle a
rd
tmosfere ma
giche e sog
Martre, il qua
nanti di Mont
rtiere di Parig
i dove il tem
po sembra es
sersi fermato
.
cogliete i vostri disegni e
inviateli
in
redazione
via
MARTINA GUALANO,
e-mail ([email protected]) o,
16 ANNI, AGGIUNGE
più tradizionalmente, in busta
UNA NOTA CREATIVA:
chiusa a: Redazione Zai.net,
RISCOPRIRE GLI
SCALDAMUSCOLI…
corso Allamano, 131 10095 Grugliasco (To)
Sport
PALLACANESTRO:
un’avventura
piena di emozioni
"...A DIRE LA VERITA’ LA
PALLACANESTRO NON MI ATTIRAVA
AFFATTO… MI SONO
ACCORTA UN PO' ALLA
VOLTA DI QUANTO FOSSE
IMPORTANTE PER ME…"
utto è cominciato in una grigia mattina
di febbraio, quando sono andata dal
fisioterapista a causa di un forte mal di
schiena, e lui mi ha consigliato di fare un
po’ di movimento, qualsiasi tipo di sport
sarebbe andato bene. Sono andata ad
esclusioni, a dire la verità la pallacanestro
non mi attirava affatto, anzi… E invece è
stato proprio l'unico sport che alla fine ho
accettato di provare. All'inizio mi sembrava
uno sport prettamente maschile e non sapevo neanche che nella mia piccola città esistesse una squadra di basket femminile.
Dopo essermi informata ho deciso di cominciare... subito sembrava tutto così difficile,
le mie compagne sembravano conoscere tutte le tecniche alla perfezione e io invece non riusci-
T
29
vo neanche a centrare il canestro! Le regole
all'inizio mi sembravano tantissime ed estremamente complicate, ma poi ho cominciato
ad allenarmi come tutte le altre, e ho notato che in fondo, le regole erano sempre le
stesse e ho cominciato a prendere dimestichezza con il nuovo sport. Con le altre
ragazze siamo diventate una squadra unita
e con loro ho cominciato a giocare le mie
prime partite.
E' passato davvero tanto tempo da quel
periodo, se non ricordo male sono trascorsi
circa sei anni, un periodo molto lungo, ma
che ritengo estremamente fondamentale per
la mia crescita, ho imparato ad amare uno
sport che prima non credevo assolutamente
potesse piacermi, e invece con il passare del
tempo mi sono accorta di quanto fosse
importante per me; ho imparato a confrontami con persone nuove, amiche con le quali
condividevamo e tutt'ora condividiamo l'amore per
la pallacanestro,
ho avuto l'op-
portunità
di provare le
emozioni più svariate
durante una partita.
Purtroppo da quest'anno non gioco più a pallacanestro perché non c'è
più la squadra nella mia città, ma
ogni volta che ripenso a questa
bella avventura mi vengono in
mente tanti bei ricordi che mi
hanno accompagnata nel corso di
questi lunghi sei anni, e che penso
non mi abbandoneranno mai perché li porterò sempre nel cuore.
La pallacanestro è così rimasto il mio
sogno irrealizzato ma credetemi, se ne avete
la possibilità ne vale davvero la pena di tentare, fatelo con tutto il cuore, mettevi in gioco
con tutta la vostra anima e scoprirete quante
soddisfazioni potrete ricevere in cambio.
Annelise Cirillo, 17 anni
Savona
Attualità
SOCIAL
FORUM
A FIRENZE E’ SCESA IN PIAZZA LA
PACE. ORA PER ORA, EMOZIONE
PER EMOZIONE, IL DIARIO DI ELENA
INVIATA SPECIALE DI ZAI.NET ALLA
GRANDE MANIFESTAZIONE.
veglia puntata, zaino pronto, animo trepidante: inizia così la mia avventura per
Firenze, una promessa incerta, colma di
una speranza forse un po’ giovanile, forse un
po’ utopica ma per questo così voracemente
euforica.
S
ORE 7.00 > L’aria che si respira in stazione è un miscuglio di occhi ancora assopiti
che si scrutano, voci che lentamente si fanno
più forti e anime che in un certo astratto
modo sembra formino un pensiero unico.
Mamma non era d’accordo che andassi. Dopo
l’esperienza di Genova vissuta con angoscia
davanti alla diretta (o indiretta?) televisiva, è
stato facile, o meglio logico, identificare il
concetto di “manifestazione” con quello di
“violenza”. E in un certo senso andare al corteo di sabato è stata anche un’occasione per
far cambiare quest’idea distorta che si ha nei
confronti del cosiddetto “movimento no global”, o meglio “new global”, come tante
associazioni hanno e tentano di correggere,
che altro non è che un universo multicolore
che stringe in un solo abbraccio ambientalisti, hippy, preti, anarchici, centri sociali, associazioni umanitarie, tanta gente senza definizioni ma con un grande desiderio nel cuore:
la PACE.
ORE 9.30 > Il ritardo del treno non riesce
ad abbattere il muro di cori, esperienze e
speranze che s’innalza dalla stazione
Garibaldi, a Milano. Il tempo passa solo per-
ché il freddo lo ricorda, ma a me sembra di
vivere l’infinito attimo di un sogno eterno.
ORE 13.00 > Cammino controcorrente
attraverso il corteo per arrivare alla sua fonte
e mi vedo accerchiare da gruppi di ragazzi
armati di chitarre e djembe, di voce e di bandiere. Vedo un uomo che potrebbe essere
mio padre sventolare una bandiera nera con
la A di anarchia accanto a nonni che stringono al fianco i grandi occhi sbalorditi e increduli dei nipoti. Raggiungo la postazione di
Emergency: intravedo Gino Strada, un uomo
che senza paura tiene alta la propria voce e
lo dimostra attraverso le proprie azioni.
ORE 14.00 > Insieme alle mie compagne
d’avventura do inizio a quelli che saranno
sette chilometri di sogni reali, speranze concrete, vera pace e insolita unione. La maggior
parte dei negozi è rimasta prevedibilmente
chiusa, ma non barricata. La risposta si è
fatta sentire dalle finestre dei primi piani,
dove la gente distribuiva acqua e cibo, e dai
balconi dei piani superiori, dove ragazzi
improvvisavano musica con pentole e forchette e i bambini ballavano con il nasino
appoggiato al vetro che si appannava. La
risposta, a mio parere saggia e nobile, è stata
togliersi gli occhiali appannati da paura e
timore per guardare da vicino la realtà delle
cose. Continuo a passeggiare trasognata.
Siamo tutti per la pace. Non provo rabbia,
solo vorrei che per un momento potessero
togliere quelle maschere uniformate per aprire il cuore a questi canti di pace. Forse l’ondata sarebbe talmente forte da cancellare i
pregiudizi, o forse loro sono già troppo spenti per credere in un futuro davvero migliore,
dove l’uomo non venga schiacciato dalle sue
creazioni, dove la cooperazione sia un principio e non una strategia di governo.
ORE 19.00 > La sera è ormai calata, ma
non sulle nostre anime: la stanchezza rimane
sconfitta di fronte ad una energia che sembra
alimentarsi ad ogni battito di mani. Il corteo
approda allo stadio, già gremito di gente che
improvvisa balli sui travolgenti ritmi della
Bandabardò. Giusto un attimo per guardarmi
attorno (ma quanti siamo?) ed eccomi in
mezzo alla folla con le mani alzate e un canto
che scoppia in gola. Sul palco salgono poi
Daniele Silvestri, Max Gazzè, i Modena City
Ramblers e molti altri. Io decido di staccarmi
speranza,
Questo è un augurio, una
.
ntà
volo
una
“
mental slavery
Emancipate yourselves from
our minds
free
can
None but ourselves
energy
Have no fear for atomic
stop the time
Cause none of them can
prophets
How long shall they kill our
look
and
e
asid
d
stan
we
While
of it
Some say it's just a part
k
We've got to fullfill the boo
”
un attimo dalla mischia organizzata per spingermi nelle strade buie, dove le telecamere
sono superflue, dove la festa non la si guarda: la si VIVE. Vengo rapita da un camioncino che intona una fantastica canzone di Ben
Harper. In mezzo alla via la gente balla, si
abbraccia, si sorride e torna a ballare.
Improvviso una danza con un francese per
poi ritrovarmi a braccetto con un danese. E’
come se tra noi ci fosse un patto segreto di
silenziosa unione.
ORE 22.30 > Il tempo inizia a perdere la
valenza relativa che ha avuto per tutta la
giornata.
Gli ultimi granelli scorrono ormai veloci verso
la fine di un’infinita giornata. Gli occhi della
gente si fanno stanchi, le voci perdono la
gioiosa intonazione. Stiamo forse tornando
nel mondo reale? Sul treno non chiudo
occhio, sono ancora troppi i pensieri in circolazione. Mi viene in mente una canzone di
Bob Marley, cantata poche ore prima sul
palco di uno stadio stranamente silenzioso.
Elena Gasparri, 17 anni
Milano
La gita scolas tica? Un mito
È il momento clou di tutto l’anno scolastico, il “serbatoio” di emozioni, di
COSTA BRAVA per 3 notti in Hotel*** vicino al mare, con
trattamento di mezza pensione, da 58,10 euro
episodi esilaranti, indimenticabili, da raccontare al ritorno agli amici… Mitla
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Zainet.educational
Inchiesta
AL
MASTER
BORSA
DI STUDIO
con la
di
PERCORSI
FORMATIVI
ADEGUATI, ECCO
UNO DEI SEGRETI PER
METTERSI AL PASSO
CON IL FUTURO DEL
MERCATO DEL
LAVORO.
a globalizzazione del mercato europeo
sta portando ad un innalzamento del
livello minimo di studio richiesto per
ottenere lavoro: Sembra quindi irrinunciabile
in molti settori un titolo di studio post diploma perché, se è vero che da un lato è necessario seguire le proprie inclinazioni, occorre
anche ragionare con un occhio rivolto al
futuro. Per chi ha il pallino della comunicazione, quest’anno c’è una novità: la X edizione del Master in Comunicazione e gestione dell’impresa bancaria ed assicurativa, con
borse di studio per l’Italia e per l’estero prevede una borsa di studio dedicata a Zai.net.
Il Master in Comunicazione e gestione dell’impresa bancaria ed assicurativa, promosso
dall’Associazione Eraclito 2000, nell’ambito
del progetto di formazione post universitaria
Socrate, si svolgerà dal 22 febbraio al 22
marzo 2003 a Pisa con la collaborazione di
L
ZAI.NET
docenti universitari, giornalisti, formatori,
dirigenti di primarie società, Enti ed Aziende
private e pubbliche operanti nel mercato
interno ed internazionale.
E’ rivolto a giovani laureandi e neolaureati in
tutte le discipline, italiani e stranieri appartenenti alla Comunità Europea, e a operatori
del settore comunicazionale, assicurativo e
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500 euro ciascuna, prevedono un mese di
stage presso enti ed aziende in Inghilterra,
Belgio, Germania, Francia.
Per accedere al Master e alle borse di studio
è richiesto un ottimo percorso negli studi e
la padronanza di una lingua. Le aziende che
sostengono il progetto offriranno ai candidati meritevoli l’opportunità di svolgere uno
stage della durata di un mese, presso le proprie strutture aziendali. Il costo dell’intero
corso, comprendente assicurazioni e materiale didattico, è di 2200 euro. Le domande
di iscrizione devono pervenire entro il
20/12/02.
Info: tel 0586 753515 ore 10/12
Sito Web: www.eraclito2000.it
<
>
La forza
della
MUSICA
DA UN QUESTIONARIO
SOTTOPOSTO ALLE GIOVANI
BAND È EMERSO CHE FARE
MUSICA È COSTOSO,
MANCANO GLI SPAZI E NON
ESISTONO SOVVENZIONI
STATALI.
E ALLORA COME DEDICARSI
ALLA PROPRIA PASSIONE
CERCANDO DI FARLA
DIVENTARE UNA
PROFESSIONE?
NON È SEMPLICE E DIFFUSA È
LA CONVINZIONE CHE
SPESSO SI FA STRADA SOLO
SE SI HANNO CONOSCENZE.
dopo 3 mesi termine Master
65% occupati
7% iniziato libera professione
15% ancora in stage
13% in attesa di occupazione
Come si effettua il salto al
professionismo?
La strada è lunga e ricca di difficoltà. Tra
i nostri intervistati, sono molti quelli che
sperano, un giorno, di uscire dall’anonimato delle cantine per diventare star internazionali. Le motivazioni che spingono al
successo sono varie ma, contrariamente a
Inchiesta
36
quanto si crederebbe, non primeggia il sogno di diventare ricchi e di essere riconosciuti per strada, bensì il desiderio di dare
una svolta al mondo musicale lasciando
una propria impronta. Per ottenere la notorietà bisogna lavorare sodo ma è determinante la fortuna che, per molti, conta al
100%.
E la bellezza?
L’aspetto fisico è importante ma, se non si è
bravi, si dura solo una stagione!
L’introduzione dell’informatica nel campo
musicale è guardata con diffidenza, anche
se consente un avvicinamento più rapido e
diffuso alla musica. Alcuni rimpiangono gli
anni ’80, altri apprezzano le potenzialità dei
nuovi sistemi unicamente se utilizzate in un
ambito di sperimentazione, con la finalità di
ottenere suoni o atmosfere insoliti. Non viene accettato l’uso dell’informatica per la
creazione di musica facilmente vendibile e
per correggere gli errori dei musicisti.
Che cosa “ammazza” la
musica in Italia?
Secondo i ragazzi intervistati, in Italia viene
data poca importanza ai musicisti emergenti
e vengono fatti pochi investimenti in questo
campo. I costi dei CD sono troppo elevati e
l’Enpals (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo) e
la Siae gravano ulteriormente tra le spese da
sostenere. Altre realtà europee rendono più
semplice l’inserimento nel mondo musicale e
la possibilità di “vivere” di musica.
Non si è sempre soli
Proprio da Associazioni ed Istituzioni arrivano gli aiuti più pratici. Alcuni esempi? A Brescia è attivissima Supervix, luogo di incontro e di crescita per i musicisti in erba. A
questo proposito non perdetevi il loro racconto a pag. 42 di questo numero.
A Torino, l’iniziativa “Progetto Giovani” della
Circoscrizione 2 (c.so Siracusa 225) risolve,
MP3, musica in
formato digitale:
un pericolo?
più della metà del campione
L'acquisto medio di CD non
il giovane studente, è risulta-
numero di CD acquistato an-
to che l'età media e' di 28
nualmente. L'80% degli inter-
anni in Italia, 30 in Francia e
vistati sostiene di effettuare
36 nel Regno Unito. In tutti i
ha subito alcuna flessione a
attività di downloading co-
paesi, l'attività di downloa-
seguito dell'attività di “scari-
me forma di pre-ascolto,
ding nel 2002 e' stabile, se
camento” di musica dalla re-
spinto dalla possibilità di co-
non addirittura in crescita, ri-
te (downloading). Questo è
noscere nuovi autori e brani
spetto allo scorso anno. La
quanto è emerso da una ri-
(60%) e dalla comodità del
scomparsa di Napster sem-
cerca condotta da I-LAB (il
servizio, che consente di ac-
bra non aver avuto un rile-
Centro di Ricerca sull'Econo-
cedere alla musica diretta-
vante impatto sia per la re-
mia Digitale dell'Università
mente da casa o dall'ufficio
pentina nascita di siti illegali
Commerciale "L. Bocconi" di
(50%). Il nuovo consumatore
sostitutivi, sia per un progressi-
Milano) su un rilevante cam-
di musica online e' un utente
vo affermarsi dei modelli di
pione dell'utenza Vitaminic.
consapevole,
downloading da intermediari
In Italia, Inghilterra e Francia
"maturo". Contro l'opinione
e
Suonare, suonare, suonare!
Questo sembra essere l’imperativo per chi
vuole “arrivare” perché essere musicista è
dell'offerta.
uno stile di vita e presuppone la “forma mentis” dell’artista. E i musicisti intervistati non si
sono smentiti, raccontandoci di fare urli da
squadra di football americano prima delle
esibizioni, di indossare sempre gli stessi pantaloni gialli, di avere come portafortuna un
Arbre Magique alla vaniglia o, meglio ancora,
una ragazza che è stata fidanzata con tutti i
tre elementi del gruppo. Riguardo all’origine
del nome dato al gruppo, le simpatiche stranezze continuano e i nostri musicisti ci raccontano che è stato dettato dalle stelle e dalle trombe o addirittura non ne ricordano l’
origine perché ubriachi in quel momento.
Non sarà facile ottenere il successo e la strada non è certo agevole, ma il cocktail elettrizzante di adrenalina, autostima e super-eccitamento provato durante i concerti ripaga di tutte le fatiche e i sacrifici fatti. Un consiglio? Determinazione, fiducia in sé stessi e voglia di
sognare sembrano essere la formula vincente
per fare strada … non solo nella musica!
Simonetta Mitola
CONFRONTO ACQUIRENTI - ITALIA
diffusa che il downloader sia
ha mantenuto inalterato il
esigente
almeno in parte, il problema dei costi e degli
spazi organizzando corsi di chitarra, tastiera,
basso e batteria a prezzi molto ridotti e mettendo a disposizione due sale-prova e una
sala di incisione (non professionale) a costo
zero. L’iniziativa, indirizzata ai ragazzi tra i 15
e i 25 anni, consente di inserirsi in una band
e di esibirsi in importanti manifestazioni cittadine, quali “Pagella rock” e “Muoviti positivo”. La finalità che anima il progetto è utilizzare la musica come mezzo formativo ed
educativo. Vincenzo Fiumara, il responsabile
del progetto, sostiene che “è importante che
la formazione musicale non resti fine a se
stessa ma che i ragazzi provino l’emozione di
esibirsi pubblicamente. Ho verificato che questo aiuta a sviluppare in loro un forte senso
di responsabilità per l’impegno assunto sia
nei confronti di se stessi che dei compagni”.
54,4
51,4
45,6
1997
2002
48,6
29 30,5
26
21,5
21
19
13
10
10
7,9
7,8
4
maschi femmine
SESSO
14-17
18-24
25-34
35-44
45-54
oltre 54
ETA’
Risultati di una recente indagine sul comportamento degli italiani nei confronti dell‘acquisto
di dischi, condotta dalla società di ricerche Ac Nielsen. Base: acquirenti di dischi.
Inchiesta
38
E’ LA PASSIONE, FORTE E VERA, CHE
AIUTA A TENER DURO, AD ANDARE
OLTRE, A LASCIARSI ALLE SPALLE I
PROBLEMI, LE DEFEZIONI E DELUSIONI
PER TORNARE SUL PALCO PIÙ VITALI ED
UNITI CHE MAI. ABBIAMO
INCONTRATO MATTIA PLACANICA, IL
CHITARRISTA DEI REDWILD.
Come sono nati i RedWild?
Credo che non ci sia una vera e propia data
in cui si siano formati i RedWild. Il gruppo è
il risultato di trasformazioni e cambiamenti
che si sono susseguiti nel tempo. All’inizio
c’eravamo soltanto io e il cantante, Raffaele
Puliè. Abbiamo cercato di mettere insieme un
qualcosa che assomigliasse ad un gruppo.
Tutto iniziò, comunque, intorno a settembre
2000. Dopo un primo breve periodo di ricerca, abbiamo trovato quello che, ancora oggi,
è il bassista dei RedWild, Niccolò Stella.
Mancava una componente fondamentale per
suonare: un batterista. Su questo fronte la
ricerca fu più difficile e lunga, ci vollero diversi mesi, ma alla fine trovammo anche il batterista, Federico Salerno. Ora eravamo pronti
a suonare. Iniziammo a provare tutte le settimane nella saletta di musica del liceo Bottoni
di Milano e dopo quattro mesi si videro i
primi risultati. Il 4 aprile 2001, in occasione
della giornata dell’arte studentesca, suonammo per la prima volta “live” nella palestra del
liceo. Il concerto andò bene. Avevamo mezz’ora di scaletta circa, ma per quasi un’ora e
mezza: finalmente ci potevamo considerare
un gruppo.
REDWILD
dal liceo al
PALCOSCENICO
Poi cosa è successo?
Dopo il primo concerto, carichi di entusiasmo e voglia di fare, abbiamo continuato a
lavorare sui pezzi, elaborando remake di
canzoni anni settanta e nuovi testi. Abbiamo
bissato le prove integrandole con ritrovi
serali per sistemare i pezzi. Abbiamo anche
auto-prodotto un Demo di quattro canzoni,
di cui due nostre. Suonammo per la seconda volta il primo giugno 2001 per un concerto di beneficenza per il movimento umanista di zona. Eravamo tesi, ma anche questa volta il concerto andò molto bene.
Piacevamo alle persone, la musica era orecchiabile e, cosa più importante, noi ci divertivamo davvero tanto. La stessa settimana
suonammo anche alla festa di fine anno del
liceo Bottoni e ancora una volta, a parte
l’audio, tutto filò via senza problemi.
Potevate considerarvi, quindi, un gruppo a
tutti gli effetti?
Si, e incominciavamo anche a credere molto
in noi stessi. In meno di un anno eravamo
già discretamente conosciuti. Ci chiesero
anche di suonare al Centro Sociale Vittoria,
concerto che però saltò per problemi interni
al gruppo. Continuammo a provare e continuammo a crescere. Ci fu proposto di suonare nuovamente per il movimento umanista
di zona, ma anche questo concerto saltò per
un problema interno. Si erano rotte l’equilibrio e la forza che ci aveva tenuto insieme
per un anno. La stessa sera in cui avremmo
dovuto suonare per il movimento umanista,
ci fu la prima perdita dei RedWild: eravamo
di nuovo senza batterista. Di lì ad un mese
avevamo un altro concerto, ma saltò anch’esso.
E da allora?
Da allora non abbiamo più suonato fino a
qualche settimana fa. Abbiamo abbandonato
la scaletta e la sala prove. Non abbiamo però
smesso di cercare un batterista. Così dopo un
anno di riposo forzato e ricerche ci siamo ritrovati in sala prove, la solita saletta del liceo
Bottoni, con il nuovo batterista, Marco Ianello,
e un secondo chitarrista, Achille Principe.
Finalmente i RedWild potevano nuovamente
considerarsi un gruppo e, a distanza di un
anno, tornare a suonare. Ora proviamo da
meno di un mese e stiamo cercando di elaborare una scaletta di oltre trenta canzoni.
Speriamo di poter tornare presto sui palchi
perché la voglia di suonare c’è sempre.
Che cos’è per voi la musica?
La musica è una forza grandiosa. E’ qualcosa
che nasce direttamente dal proprio corpo,
dalle proprie mani o dalla propria voce.
Quando sei su un palco, con un microfono o
uno strumento, e tutto quello che senti esce
da te, dalla tua anima, ti senti come se in
quei momenti nulla ti possa scalfire. Il tempo,
i problemi, quando suoni è come se tutto ti
si fermasse alle spalle. E poi su un palco o in
sala prove, fondamentalmente ci si diverte. Si
ride, si scherza. Almeno, è questo che per noi
vuol dire fare musica: divertirci e, possibilmente, divertire e suonare bene.
Jngo Finkelberg, 18 anni
Milano
40
Verso il SUCCESSO
SCHEDA
BRAVI, GIOVANI, E (QUASI…) DI SUCCESSO. SUPERSHOCK E AMIK
GUERRA RISPONDONO AL GIOCO DELLE NOSTRE DOMANDE.
Da quanto tempo vi muovete nel mondo della musica?
Fin da bambini, abbiamo frequentato il Conservatorio per
10 anni e poi abbiamo deciso
di creare un nostro gruppo.
Che musica fate?
Il nostro genere è rock indie.
Che brani eseguite?
Componiamo noi stessi le
partiture e i testi dei pezzi
che suoniamo.
Come vi state muovendo
nei meandri dell’universo
musicale?
Abbiamo inciso un CD, un
video musicale e abbiamo
aperto una casa discografica.
Perché avete aperto un’etichetta discografica vostra?
Principalmente per poter
vendere i nostri dischi e
per inserirci nel mercato
senza aspettare di essere
scoperti da qualcuno.
È complicato aprire una casa discografica?
In realtà è molto più semplice ed economico di quanto
si creda: basta presentare
ock
Supersh
Età
Paese
Strumento
Genere
Esperienze
Segni particolari
Modelli
20 anni
Italia
basso, chitarra, batteria e voce
rock indie
suonano nei locali
underground
la bassista è una ragazza
Smashing Pumpkins
una domanda alla Camera
di Commercio e versare una
somma di circa 80 Euro.
Qual è il meccanismo che
regola il cammino verso il
successo?
molto importante farsi pubblicità su riviste e radio, cominciare la distribuzione del
proprio prodotto (nei negozi
e in Internet) e fare concerti.
Che ruolo svolge Internet?
La rete è utilissima per trovare i contatti: per la distribuzione del nostro CD abbiamo
contattato majors tipo Sony
e Virgin, stando tranquillamente seduti davanti al computer, evitando spostamenti
costosi e l’imbarazzo di bussare alla loro porta. Inoltre
attraverso il sito che abbiamo costruito, siamo presenti
nella rete rendendoci contattabili a livello mondiale
(www.supershock.net)
Ma quanto costa fare musica?
Moltissimo. Si possono contenere le spese ricorrendo
al “fai da te”: noi abbiamo
imparato a costruire le casse, le attrezzature, a fare i
video e a incidere i dischi.
Come si auto-produce un
disco?
Abbiamo trasformato la nostra camera in una sala di registrazione e abbiamo inciso
parte del disco in analogico
(con bobine multi-traccia anni
’80) e parte con programmi
da computer recentissimi.
Secondo voi, come si fa a
sfondare?
Per sfondare non bisogna
essere bravi ma mostri di
bravura. Bisogna essere originali e avere messaggi forti
da trasmettere.
Quali sono i vostri progetti
per il futuro?
A gennaio 2003 cominciamo una tournee in giro per
l’Europa.
Che consigli dareste ai ragazzi come voi?
Se siete bravi o sentite di
esserlo non aspettate che
una strada si apra da sola
ma apritela da voi.
SCHEDA
Inchiesta
Come ti sei avvicinato al
mondo della musica?
L’amore per la musica mi è
stato trasmesso da mio
padre, musicista mancato
perché costretto da mio
nonno a fare l’ingegnere. È
stato lui che a sette anni
mi ha iscritto a un corso di
chitarra acustica.
Qual è la tua formazione
musicale?
Mi sono diplomato come
trombettista e laureato
come direttore d’orchestra
al Conservatorio di Cuba.
Perché hai scelto di suonare la tromba?
In seguito ad una frattura
al gomito ho dovuto
abbandonare gli studi di
chitarra. È stato allora che
ho optato per la tromba,
uno strumento che amavo
fin da bambino.
Qual è stato il percorso che
ti ha portato a diventare un
professionista?
Fin da quando avevo 12
anni ho sempre suonato in
gruppi più o meno conosciuti. La svolta però è
stata a 18, anni quando ho
avuto la fortuna di suonare
con il settetto nazionale
“Ignacio Piñeiro”, un gruppo che è patrimonio nazionale della cultura a Cuba.
uerra
Amik G
Età
Paese
Strumento
Genere
Esperienze
Segni particolari
Modelli
41
28 anni
Cuba
tromba
jazz, latino-americano, etnico
suona nei Tribà, Mau Mau,
DeltaV, Fratelli di Soledad
colleziona orologi
Buena Vista Social Club
Qual è stato l’insegnamento
più prezioso che ti hanno
trasmesso?
Con loro ho imparato il
rispetto per la musica, a
non guardarla come una
fonte di guadagno ma
come un dono.
Come sei arrivato in Italia?
Il percorso è stato casuale,
un amico italiano mi ha
contattato perché un locale
torinese aveva bisogno di
un trombettista.
Come ti sei fatto conoscere
quando sei arrivato in
Italia?
Armato della mia tromba,
mi presentavo nei locali
chiedendo di potermi esibire. Chi mi consentiva di
farlo spesso si faceva
lasciare il numero di telefono e mi ricontattava.
In che gruppi hai suonato
fino ad oggi?
Buena Vista Social Club,
Tribà, Mau Mau, DeltaV,
Punkreas, Persiana Jones,
Downtown Rebels, Celia Cruz.
Qual è il segreto del tuo
successo?
Metterci cuore e non credere di essere arrivati.
L’esperienza con grandi
musicisti cubani mi ha insegnato che l’umiltà è una
dote fondamentale.
È difficile farsi strada nel
mondo della musica?
È molto difficile perché spesso la bravura non è sufficiente. Conosco tanti musicisti
davvero preparati che non
riescono ad avere successo.
Secondo te, come si fa a
sfondare?
Bisogna avere la fortuna di
trovare qualcuno che creda
in te.
Quali sono i tuoi progetti
per il futuro?
Continuare a suonare e a
insegnare. Vorrei vedere i
miei allievi diventare bravi
e importanti.
L’esperienza musicale più
bella che hai vissuto?
Il concerto in Spagna con
Celia Cruz, quando sono uscito sul palco e mi sono visto
davanti un milione di persone entusiaste. In quel
momento ho pensato che
dovevo continuare a fare sul
serio perché non si può deludere la gente che ti segue.
Che consigli daresti ai
ragazzi che vogliono scegliere la musica come professione?
È fondamentale credere in
quello che si fa, non smettere mai di sognare e di
suonare, cercando di non
scendere a compromessi.
Simmy
Effetto Musica
42
Un
Pc
al posto del
BATTERISTA
torsore, l’echo, il riverbero, il flanger, il chorus… non li ho ancora provati tutti…”
“E lei? Dov’è? Ora le faccio
uno squillo… ah no, eccola!”
“Ciao Andrea, ciao Fabio…
tutto ok? Cominciamo!”
La prima volta tutti insieme…
“Con il computer abbiamo preparato delle
basi di batteria!!! Abbiamo usato Acid, un
programma che fa praticamente tutto da
solo…!
Scegli dai cd un suono, un ritmo e Acid
mette tutto a tempo. Stupendo!”
“Comunque… un batterista vero lo stiamo
cercando…”
PROSEGUONO LE AVVENTURE DI
ANDREA E FABIO, ALLE PRESE
CON LA MUSICA E LA
FORMAZIONE DELLA LORO
PRIMA BAND. EMOZIONI, PROVE,
RICERCA DEI COMPONENTI,
AFFIATAMENTO, STRUMENTI…
TASTIERA, CHITARRA, BASSO:
MANCA SOLO LA BATTERIA!
NELL’ATTESA DI UN BATTERISTA IN
CARNE ED OSSA, ANCHE IL
COMPUTER PUÒ SERVIRE!
“Io e Fabio abbiamo scritto una canzone che
si intitola “A volte”.
Comincia solo con un riff di basso, poi la
tastiera, quindi entra la voce con la batteria;
io entro con la chitarra piano fino al ritornello, quindi la chitarra distorta!!!”
E adesso via, provati gli strumenti, s’inizia
davvero a suonare tutti insieme al batterista
virtuale. La musica coinvolge, glie ffetti, le
combinazioni da provare sono davvero tanti,
ed il tempo trascorre veloce, scivolando su
accordi e note.
su cassetta. È importante riascoltarsi le
prime volte… Daniela, te ne faccio una
copia.”
È emozionante avere una “prova” tangibile
del proprio lavoro, dell’impegno di così
tante ore trascorse insieme per realizzare
qualcosa di proprio, di unico.
“Sembra di essere qui da cinque minuti ed
è sera… dobbiamo andare…”
Ciao a tutti, alla prossima.
Fabio e Andrea, Brescia
Passano le ore…
“Il basso? Che ne dite ragazzi, va bene?”
ene, abbiamo conosciuto Daniela,
lei è una bassista (!!!), e oggi suoniamo insieme per la prima
volta… vediamo cosa succede…! Io ho portato la tastiera e mi collego direttamente nel
mixer che ci ha prestato Michele di
Supervix.”
“B
“Io non ho portato l’amplificatore perché
collego la chitarra agli effetti che ho comprato questo mese ed è da lì che entro nel
mixer. Ho una marea di suoni nuovi..il dis-
“Uauuu! Il basso è perfetto, “spinge”…
Andrea, ci vorrebbe uno stacco con un
arpeggio di chitarra che…
che fa sognare le ragazze…
poi entriamo tutti insieme
nel ritornello e… boom!!!
Sai che bello!…”
Tentativo dopo tentativo, il
pezzo prende forma, fino
ad essere pronto.
“Adesso registriamo tutto
Dj in digitale?
Sono meglio i piatti o i
lettori cd? Dipende! Lo
sapevi che ora puoi
screcciare con i cd?
Certo è che se sei un rapper…
Emozioni
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urante una navigazione in Internet,
passando per territori sconosciuti,
ammaino le vele e approdo su un
luogo chiamato http://www.mivuoi.it . Si
presenta in modo simpatico, colorato,
divertente… invitante direi. Decido così, di
addentrarmi. Sulla destra, nell’home page,
c’è un trafiletto color ocra, che spiega in
breve il funzionamento; si tratta, infatti, di
una sorta di “gioco” che ci permette di scoprire se la nostra cotta è reciproca, ovvero
se anche la/il nostra/o lei/lui è cotta/o di
D
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noi!
Tanto per cambiare, dobbiamo iscriverci…,
altrimenti non possiamo usufruire del servizio, speriamo ne valga la pena!.
Ma la cotta ce l'hai?
Prima di tutto, dobbiamo avere una cotta
per qualcuno/a, oppure possiamo scegliere
una o più cavie sulle quali fare l’esperimento. Poi, dobbiamo avere l’indirizzo email (questo significa che se il/la tizio/a per
HAI UNA COTTA PER
QUALCUNO/A? VUOI SAPERE SE
IL TUO AMORE È CORRISPOSTO?
WWW.MIVUOI.IT, È LA RISPOSTA A
QUESTE DOMANDE, SENZA
DOVERSI ESPORRE TROPPO!
il/la quale abbiamo una cotta non ha indirizzo e-mail, possiamo rinunciare a Mivuoi
e provare altre strade…) e infine diamo l’ok
per l’invio dell’e-mail. Alla persona che
abbiamo scelto arriverà, nella casella di
posta elettronica, un’e-mail dove viene presentato il servizio, il presentatore è un
certo Fabrizio (questo cosa c’entra poi lo
sanno loro…); ci viene detto che qualcuno
ha una cotta per noi e che lui sa chi è, ma
deve mantenere il segreto (eccerto, altrimenti ci andavo di persona!)
Quando scatta la scintilla?
Per continuare il gioco la “preda” deve iscriversi al sito, e fare la stessa identica operazione che abbiamo fatto noi! Se tra le persone alle quali quest’ultima manda la mail ci
siamo anche noi, allora, come viene detto
nel sito, “SCATTA LA SCINTILLA”.
A questo punto entrambi sono avvisati e,
toccherà a noi portare avanti la nostra storia
(meno male! Pensavo scegliesse Fabrizio!).
Vediamo se funziona...
Ora non resta che aspettare, e vedere che
succede… Traendo le conclusioni, ecco un
modo divertente, certo non praticissimo,
alternativo agli sms o alla normale e-mail,
per dire a qualcuno “Mi piaci”. Chi avrebbe
preferito un biglietto firmato “Il tuo ammiratore segreto”… può andare a controllare la
casella di posta. Credo sia meglio continuare ad utilizzare metodi più diretti per dire “Ti
amo”, “Ti voglio bene”, sicuramente anche
più pratici, nei quali viene meno sì l’aspetto
misterioso, ma di quello, credo si possa fare
veramente a meno.
In fondo, è gratis!
Quando vale la pena di usare Mivuoi.it?
Beh!… Se si è troppo timidi per chiedere
un appuntamento galante… In fondo
Mivuoi è meno dispendioso che “calarsi 5
margarita per prendere il coraggio per fare
la prima mossa” come recita il sito stesso.
E il servizio è pure gratuito! Solo non è il
caso di aspettarsi chissà quali risultati e,
nell’era dello SPAM su Internet, non c’è da
stupirsi se questa mail venga cestinata
insieme con tutte le altre e-mail pubblicitarie che ogni giorno invadono le nostre
caselle di posta elettronica… Insomma, è
un gioco! Pazienza.
P.S. Ovviamente declino ogni responsabilità
sugli eventuali successi o insuccessi
Giovanni, 15 anni
Savona
Volontariato
46
Amici a quattro
zampe
Follerai: “Non manca che una
olontariato: espressioESISTONO DIVERSE
cosa alla tua felicità: vederla
ne di solidarietà nei
FORME DI
estesa a tutta la terra. Vivere
confronti di chi è più
VOLONTARIATO: C’E
è aiutare a vivere. Non dire io
debole. È un sentimento perparlando di te. Non dire loro
sonale che si può definire
ANCHE CHI DEDICA
parlando degli altri. Dì NOI”.
attenzione, incapacità di
IL PROPRIO TEMPO A
Penso che questo frammento
ignorare la sofferenza altrui.
CURARE, RIMETTERE
esaurisca bene il significato
È una sensibilità capace di
di fratellanza e altruismo,
tradurre tutto in un’azione IN SESTO E MEDICARE
tema base del volontariato.
dotata di senso. Il volontariaGLI ANIMALI
Impiegare le nostre energie,
to ha una funzione sociale
le nostre gioie per chi ne ha
determinante nella nostra RANDAGI CHE SIANO
bisogno.
società, e può esplicarsi nelle
ESSI CANI, GATTI,
forme più svariate: dagli aiuti
UCCELLI O ALTRO…
E per restare in
al Terzo Mondo all’assistenza
UNA GIOVANE
tema:
agli anziani, dal servizio
sociale a favore dei portatori REDATTRICE DI ROMA
Cani e gatti per l’armonia
di handicap all’aiuto per gli
CI RACCONTA LA
della coppia. Secondo un
animali.
gruppo di ricercatori statuniNegli ultimi decenni sono fio- SUA PERSONALISSIMA
tensi, l’affetto di Fido e Mirite numerose associazioni di
ESPERIENZA.
cio aiuta la coppia a “comvolontariato contribuendo
battere” le tensioni, a discosì ad aumentare il grado di civiltà della
trarsi nei momenti difficili. I dati emergono
nostra nazione che, si misura anche attrada una ricerca pubblicata su Psychosomatic
verso la tutela che le sue istituzioni hanno
Medicine, eseguita su 240 coppie sottopoper gli esseri viventi più deboli: animali,
ste a stress psicologico e fisico. I rianziani, bambini.
sultati sono stati a dir poco stupefacenti. A volte lo sguardo
La mia esperienza
di un cane e le fusa di un
gatto sono più rilassanti di
Il fenomeno del volontariato è un fenomeno
una carezza o delle parole
che sta dilagando tra i giovani, me compresa:
dolci e affettuose della perda quattro anni opero nel volontariato per gli
sona che ci sta accanto. Una
animali. Sono attivista della LAV (Lega antiviragione in più questa, per amare
visezione) e presto la mia opera come volone rispettare i nostri piccoli amici
taria in una clinica veterinaria. Collaboro con
“a quattro zampe”.
due rifugi per cani e gatti randagi. Cerco semUna iniziativa lodevole. Il Comune
pre di fare più del possibile e nel migliore dei
di Genova in collaborazione con
modi, perché questo mi fa sentire bene, utile
l’Acquario di Genova (che ha mese realizzata, perché in questo mondo dove c’è
so a disposizione una superficie
tanta cattiveria, far del bene ci rende speciali.
di circa 60 metri quadrati), ha
Ogni volta mi torna alla mente una frase di R.
V
Numerose le associazioni animaliste
che si pongono in modo responsabile
e attento il problema dell’abbandono
degli animali e del randagismo. Per
tutte l’obiettivo è: la difesa del diritto
ad una vita dignitosa per ogni
animale. Molte di loro operano a
livello nazionale con sedi nelle singole
regioni. A Roma potete contattare:
sperimentato uno dei primi servizi di dogsitting. Il personale specializzato del Comune di Genova si prenderà cura degli
animali lasciati in custodia offrendo così a visitatori e turisti la possibilità di
visitare la città e le sue attrattive. Se
l’iniziativa dovesse funzionare, verranno aperti altri spazi di custodia
in prossimità di strutture museali
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Info:
Giovani Critici
CINEMA
MUSICA
ARTE
MODA
FUMETTO
Informati,
attenti,
spietati,
ironici,
estasiati…
critici
Giovani critici: studenti reporter, lettori appassionati o casuali di Zai.net,
esperti di cinema, musica, letteratura, arte, moda, grafica, immagine ecco il
vostro spazio per esprimere quello che pensate.
Tra tanti cani critici …qualche critico cane in più non guasta, parola di
Cosimo!
Unitevi a noi e all’interno di tutti i mezzi di comunicazione del nostro
network: la rivista, il sito internet e le pagine del quotidiano La Stampa
potrete pubblicare i vostri “fetenti” contributi.
Che cosa vi chiediamo? Le recensioni e gli articoli su film, libri, cd, fumetti,
mostre che vi sono piaciuti o che avete detestato. Potete stroncare,
esaltare, consigliare i vostri coetanei di tutta Italia su quanto c’è in giro di
interessante. Ma anche ripescare capolavori del passato che sanno ancora
parlare alla nostra generazione.
Tutto quello che dovete fare è inviarci le vostre e-mail a [email protected].
Intanto, leggetevi le proposte di questo mese: ancora musica
in primo piano e poi film, mielosi ed ironici, libri sospesi
fra il racconto tragico ma vero e le riflessioni al femminile,
ed ancora siti e fumetti…
I passi dell’amore
USA 2002 Regia Adam Shankman
Cast Daryl Hannah, Mandy Moore, Shane West
L’irrequieto Landon (Shane West) Carter frequenta l’ultimo anno
di liceo in una cittadina portuale del Nord Carolina. Una sera, dopo l’ennesima bravata organizzata con il suo gruppo, un ragazzo finisce in ospedale. Per metterlo in riga e insegnargli un po’
di umiltà, il preside costringe Landon a partecipare al programma di recupero degli studenti e a recitare nello spettacolo teatrale del liceo. Per lui è una prigione. Landon conosce Jamie
(Mandy Moore), figlia del pastore, attiva nel volontariato e con
un ruolo nello spettacolo. È molto diversa dalle ragazze che Landon frequenta. Ma Jamie è speciale, e sebbene gli amici lo prendano in giro, Landon si innamora di lei, ed è ricambiato. Però qualcosa non va: sembra che Jamie gli sfugga, vuole
sottrarsi all’amore, forse nasconde un segreto; ma, come in ogni bella storia d’amore che
si rispetti, l’amore trionfa su tutti e insieme scoprono nuove e meravigliose sensazioni. Ma
come sarà il loro futuro?
Un motivo per vederlo: Per chi ama le storie d’amore e ha voglia di tenerezze.
Un motivo per non vederlo: La trama è un po’ banale, il rischio melò è in agguato.
Amiche
Autore Carmen Renee Berry & Tamara Traeder
Editore Tea Prezzo 7,80 euro Dati 230 pag.
Una raccolta di testimonianze e riflessioni su uno dei legami più profondi
e duraturi della vita di ogni donna: l’amicizia. Passo dopo passo, scoprire le mille facce dell’amicizia e le pieghe che può prendere: trovare un’amica in una persona dal carattere opposto al proprio, capirsi dagli sguardi, essere leali e oneste, essere una la “terapista” dell’altra, sopravvivere
ai momenti di crisi, diventare come sorelle, ritrovare l’amica dopo tantissimo tempo, superare una perdita affettiva. A differenza del sesso maschile che, nonostante le amicizie, tende ad essere autonomo e indipendente, il sesso femminile
considera indispensabile la presenza di “amiche” per la propria perdita personale. Il legame con
ragazzi e uomini può essere profondo, ma le amicizie tra donne hanno un pizzico di intesa e di
intuito in più: non occorrono, insomma, mezzi termini; le conversazioni con “gli” amici tendono
a concentrarsi sulle idee o su come risolvere i problemi, trascurando la condivisione delle emozioni. E, come si dice... chi trova un’amica, trova un tesoro!
Un motivo per leggerlo: Per tutte le ragazze che credono nel vero significato dell’amicizia e vogliono rispecchiarsi in esperienze altrui.
Un motivo per non leggerlo: Se le riflessioni profonde sull’amicizia non fanno per voi!
Cristina Lazzarini, 17 anni
GIOVANI CRITICI
La locanda della felicità
Cina 2002 Regia Zhang Yimou
Cast Benshan Zhao, Jie Dong, Lihua Dong, Biao Fu
Brilla una stella
Autore Danielle Steel Editore Sperling & Kupfer
Prezzo 15,24 euro Dati 308 pag.
Zhao cerca moglie. È uno scapolo sulla cinquantina, piuttosto
male in arnese e sfortunato in amore. Conserva un romanticismo
e una gentilezza quasi temeraria e sebbene cerchi di correggere la
realtà personale con innocue bugie, le sue intenzioni restano oneste. Circuito dalle scaltre lusinghe di una divorziata in cerca di
sistemazione, il povero ometto è costretto a cercare i soldi per il
matrimonio. Zhao imbastisce una serie di menzogne che portano
a galla l'amara verità: la donna vuole solo sbarazzarsi della figlia
del suo precedente marito, abbandonata prima di lasciare il tetto coniugale. L'attempato corteggiatore si lascia intenerire e cerca una soluzione per quella silenziosa Cenerentola.
Il protagonista del racconto è Nick Traina, un ragazzo davvero molto
solare, che ha la grande passione per la musica. Ha però una grave
malattia che a circa ventidue anni lo porta alla morte. È infatti affetto
da crisi maniaco-depressive. Purtroppo per lui non c’è stata la possibilità di curarsi perché questa malattia è stata scoperta troppo tardi.
Tutta la sua lunga sofferenza viene raccontata dalla madre, l’autrice
del libro, ma vengono anche citati i numerosi amici del ragazzo.
L’autrice, vuole far conoscere la storia di suo figlio a un maggior numero di persone, per far
comprendere quanto fosse speciale questo ragazzo e per far riflettere sul significato della vita
che molto spesso noi giovani sottovalutiamo.
Un motivo per vederlo: Il regista cinese non dimentica di ritmare la storia di un ironia
sottile e di animare i personaggi del suo amore per loro, confermandosi ancora una volta
straordinario narratore.
Un motivo per leggerlo: Se avete voglia di sentire una storia vera ma soprattutto senza
lieto fine.
Un motivo per non vederlo: Intimista e delicato, con un finale melodrammatico eppure
efficace.
Valeria Chiari, 19 anni
Zai.net è per il diritto di critica… vota, consiglia, stronca
Un motivo per non leggerlo: Se non amate essere tragici e preferite guardare
solo i lati positivi nella vita.
Annelise Cirillo, 17 anni
Savona
f i l m , l i b r i , m u s i c a e a l t r o s u l s i t o w w w. z a i . n e t
Musica
t.A.T.u.:
REALTA’ o SPETTACOLO?
questa, forse, la domanda più ricorrente quando si parla delle t.A.T.u., il
duo russo emergente.
Le due ragazze, che hanno fatto tanto scalpore scambiandosi un bacio sul palcoscenico del Festivalbar, sono Yulia Volkova e Lena
Katina, rispettivamente 17 e 18 anni. Il singolo “All the things she said” (“Ya Soshla S
Uma” in russo) ha stralciato dalla classifica
“Asereje”, la canzone delle Las Ketchup, il
trio spagnolo. La canzone narra di una storia d’amore tra due ragazze ed è stato
nominato video dell’anno da Mtv Russia.
Il loro primo album ha venduto oltre 1 milione di copie nel loro paese ed ora è uscita
una versione in inglese “200 km/hr in the
Wrong Lane” che in Italia è arrivata il 4 ottobre. In Russia è già uscito il secondo singolo “Not gonna get us” (“Nas ne dagoniat” in
lingua originale). Il video vede Julia e Lena
alla guida di un’enorme autobotte piena di
carburante, che sfreccia ad alta velocità su
una strada siberiana imbiancata dalla neve,
incuranti e trionfanti al cospetto di chiunque
le voglia fermare. Julia e Lena si conoscevano da anni ma solo due anni fa hanno deciso di unirsi per creare le “t.A.T.u”. t.A. T.u. è
l’abbreviazione di “Ta liubit tu” (in latino)
che in italiano significa “Quella ama quella”.
Eleonora Leoncino, 15 anni
Asti
E’
LA LORO CANZONE NARRA DI
UNA STORIA D'AMORE TRA
RAGAZZE E IL VIDEO È STATO
NOMINATO VIDEO DELL'ANNO...
200 KM/H IN THE WRONG LANE
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11.
Not Gonna Get Us
All The Things She Said
Show Me Love
30 Minutes
How Soon Is Now?
Clowns (Can You See Me Now?)
Malchick Gay
Stars
Ya Shosla S Uma
Nas Ne Dagoniat
Show Me Love - (extended version)
Melodico e
coinvolgente
RENGA
plendido l’album d’esordio del cantautore nostrano. E’ difficile descrivere la
sensazione che esso lascia. La voce non
è bella, ma molto di più, è quella di Renga,
melodica e cullante, calda e poetica allo stesso tempo. L’opera si apre con una canzone
che lascia di pietra, non tanto per il testo
quanto per il suono calmo e coinvolgente:
“Raccontami”; e chiude con “L’ultima Poesia”,
e con il pianoforte di “Impressioni di Settembre”, la canzone in assoluto preferita da Francesco. Altre canzoni degne di nota sono “Favole” e “Ancora di Lei”: altre due canzoni
tranquille ma significative per la politica dell’album. I testi sono poetici e si accompagnano eccellentemente alle musiche, che rendono ancora più apprezzabile il lavoro.
Non è un disco da ascoltare tutti i giorni, ma
piuttosto in quei momenti di tranquilla allegria che ci fanno avere voglia di essere innamorati, anche se il messaggio dei testi non è
propriamente inerente alla bellezza dell’amore (ma questo è solo un giudizio personale).
Il giudizio globale è molto positivo: è un CD
da avere a tutti i costi nella discografia personale perché sa dare a quest’ultima un vero
tocco di classe musicale.
Matteo Taesi (Tao), 17 anni
S
TRACCE
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11.
Dove il mondo non c’é più
Sto già bene
Tracce di te
Stavo seduto
Segreti
Un giorno in più
Vuoto a perdere
Sogni da dimenticare
Alba
Faccia al muro
La nuda verità
DA ASSOPORARE NEI
MOMENTI DI TRANQUILLA
ALLEGRIA, L'ALBUM DI
ESORDIO DI RENGA
Musica
a qualche anno ormai suono e vivo
blues, tutto è scaturito con l’incontro
fortunato di un certo Stevie Ray
Vaughan nei meandri di internet, ho poi
sùbito conosciuto Albert King, e dopo aver
vissuto un concerto di B.B. King mi sono
completamente convertito a questo fantastico mondo. Ho 18 anni e devo dire la verità,
tra ragazzi trovare qualcuno patito di blues
non è stato facile... Perchè siamo continuamente martellati di musica, ma raramente ci
colpiscono con questo genere che in realtà
stà alla base di tutta l’altra musica, spesso
il blues dai ragazzi non viene neppure considerato, le radio lo snobbano, le televisioni
tranne qualche raro caso pure, tutto è commercializzato, tanti si innamorano di una
voce che dura al massimo un paio d’anni,
tanti lo rifiutano a priori, tanti non lo vogliono capire per non uscire dalla massa. Piano
piano ho cominciato a comprare sempre più
spesso dischi dei grandi del blues, da
D
Muddy Waters a John Mayall, da B.B. King a
Buddy Guy, appena posso mi sparo dei concertoni o vado in qualche locale dove fanno
musica dal vivo, quando posso suono anche
io in qualche locale, ma ragazzi amanti del
blues ne vedo veramente pochi, e tanti si
nascondono. Perciò dico, siamo pochi ma
forti, e “veri”, non ci preoccupiamo dell’apparenza, viviamo spogli di ogni sovrastruttura, siamo sensibili alle vicende del mondo
esterno, ma insofferenti delle banalità, calati nell’abisso della personalità, ci spostiamo
nel buio ma quando colpiamo ci facciamo
SONO FUORI COME UN
BALCONE, MI VESTO SENZA
ORGOGLIO E ASCOLTO BLUES...
BÉ? QUALCHE PROBLEMA?
Popolo
BLUES
uniamoci
veramente sentire, siamo blues, e “il blues”,
come dice B.B. King, “è come la Bibbia, racconta delle buone storie e insegna delle
cose. E la gente torna sempre a leggere la
Bibbia e ad ascoltare il blues”. Quindi se
non siete dei nostri, cosa aspettate ad uscire dalla massa, a differenziarvi non solo per
la suoneria del cellulare, e se proprio non ce
la fate, bé, noi almeno ci abbiamo provato
a farvi vedere la luce.
Simone Prando, 18 anni
Verbania
Ehi raga,
dal 2003
si cambia
musica!
Intanto
buone feste
e felice
nuovo
Internet
56
Internet
MUSICA
LE RADIO LIBERE,
INTERNET E LA TV
MTV.IT
La rete televisiva musicale più amata dai
giovani non poteva non avere un suo sito.
Ma forse Mtv.it è qualcosa di più di un sito:
è un’interfaccia per la community degli internettiani che amano la musica. Qui si può
trovare di tutto. Le news sui cantanti e sui
gruppi preferiti, le interviste di Mtv, tutte le
esclusive del network, gli ambitissimi
Europe Music Awards e via dicendo. Il tutto
condito dalla consueta realizzazione grafica
giovanile e accattivante. Un must! Inoltre,
per tutti gli abbonati tin.it mtv è visibile in
streaming direttamente da internet.
Ma la musica in televisione non è solo
MTV. Vi sono molte altre realtà, spesso
sconosciute ai più; in questo senso internet è una vera miniera d’oro e curiosando
qua e là si trovano diverse chicche.
Attraverso il sito www.fnnetwork.com si
viene introdotti in un vero e proprio prodotto multimediale a tematica musicale.
Fnnetwork è infatti, oltreché un sito, una
trasmissione televisiva, in onda in tutta
Europa su Hot Bird 5, 13° Est, canale 150
di D+ e su Telegenova, dove due d.j., Carlo
e Roberto, ripropongono in televisione
l’ambientazione delle radio libere anni ’70
e ’80. Attraverso il sito si può chattare con
la redazione del programma e scoprire
tutti i modi per interagire con i conduttori,
LA MUSICA
È VITAMINIC(A)
www.vitaminic.it è un sito che ha portato
(almeno per quanto riguarda il panorama
italiano) una vera e propria innovazione nel
modo di “fare musica” su internet. Qualsiasi
gruppo o artista emergente può promuovere, in modo assolutamente gratuito (almeno
per quanto riguarda i servizi base) i propri
brani, che vengono ospitati dal server del
sito in formato mp3 oppure nel formato
protetto Windows Media Audio. Il meccanismo è molto semplice: una volta che si
hanno dei brani da far conoscere al pubblico, si può stipulare un contratto con
Vitaminic (che non è di esclusiva!), quindi i
MP3, QUESTO
SCONOSCIUTO
proprio nello spirito delle già citate radio
libere. La trasmissione, rigorosamente in
diretta, ha anche una “costola” tutta al
femminile, condotta da due giovanissime
v.j., Veronica e Benedetta; la “rarità”, se
vogliamo, sta nel fatto che anche la regia
è al femminile, curata da Simona, che è
anche il collegamento diretto con il popolo degli internauti. Bella musica, videoclip,
cubiste che ballano e una formula televisiva alla sua quarta edizione ma comunque
originale, interessante e fonte di ispirazione a vari livelli.
GUIDATI DA
VIRGILIO
Il noto motore di ricerca italiano dedica un’ampia sezione al “reparto musicale”. Da
http://musica.virgilio.it/home/i
ndex.html si possono avere
utili informazioni, video e
mp3 da scaricare, tutte le
parole delle vostre canzoni
preferite, le copertine dei cd,
spartiti, informazioni su tutte
le radio che trasmettono online e via dicendo. Una vera e
propria “bibbia” musicale.
brani vengono uploadati sul server e possono essere scaricati da qualsiasi utente.
Decisamente una bella vetrina per chi ha
velleità artistico-musicali.
NEWS, INDISCREZIONI, MP3,
ANTEPRIME, VETRINE… LA
MUSICA HA UN SUO MONDO
VIRTUALE!
Parlando di musica e computer è d’obbligo
aprire una parentesi che riguarda gli mp3.
Ma questa volta non ci soffermeremo sui
programmi peer to peer di cui abbiamo già
parlato parecchie volte (limitandoci a
segnalare, fra i top a livello utente, i sempre validi kazaa, imesh e winmx); vogliamo
invece spiegare che cos’è un mp3, anche ai
profani. Un file con l’estensione .mp3 è un
file audio compresso. L’algoritmo di compressione utilizzato è tale per cui il file mp3
può essere addirittura 1/12 del file audio
originale, a scapito però di perdita di qualità. Un buon compromesso fra la “bitrate” e
la frequenza di campionamento porta
comunque a ottenere file un po’ più grossi,
tagliando solamente quelle frequenze che
non rientrano nel campo dell’udibile dall’orecchio umano.
E stanno salendo le quotazioni degli mp3
pro che, avvalendosi di un nuovo algoritmo,
riescono a produrre file sempre più piccoli
ma con qualità sempre più alta. Tutto chiaro? No? Beh allora facciamola breve: per
creare i vostri mp3 potete utilizzare un
qualsiasi
programmino
(dbAMPMusic
Converter, ad esempio). Smanettateci un
po’ su cambiando i vari parametri e gli mp3
non avranno più segreti per voi!
Alberto Puliafito, 23 anni
Genova
Fumetto
MERAVIGLIA DI UN FUMETTO:
IL CAPOLAVORO DI ALEX ROSS GIA’ UN CULT
L’autore
i chiama Alex Ross, è nato a Portland
30 anni fa ed è senza ombra di dubbio
il migliore illustratore esistente, un pittore dell’arte sequenziale dotato di uno stile
unico e inconfondibile capace di infondere
vita e credibilità agli eroi di carta ritratti
dalla sua matita. L’integrazione tra il mondo
reale e le Meraviglie è attuata da Ross con
una perfetta ricostruzione di anatomie,
ambienti e prospettive (l’autore fa ampio
uso di modellini e miniature, tanto che la
leggenda racconta che nella sua abitazione
ci sia un “autentico” costume da Uomo
Pipistrello) e con una spiccata sensibilità
nell’uso del colore e nella definizione di
ombreggiature e dettagli. Crea tavole iperrealiste di grande impatto emotivo, autentici quadri che mescolano sogno, realtà e
incredibile allo stesso modo dei surrealisti o
dei pittori visionari del XIX secolo.
Già in “Marvels” l’autore americano aveva
rivelato un talento unico nel fermare l’attimo,
catturare il momento clou e renderlo stupefacente. E’ con l’eccellente “Kingdom Come”,
realizzato nel 1996 assieme a Mark Waid, che
si ha un’ulteriore evoluzione: i metaumani a
stelle e strisce acquistano dinamicità e si
proiettano fuori dalla pagina, quasi fossero i
fotogrammi di uno spettacolare film.
La storia, che mette gli uni contro gli altri i
vecchi eroi Anni Sessanta con i loro impeccabili principi morali e i nuovi uomini in calzamaglia, violenti e fracassoni, è in questo
senso il palcoscenico ideale per i virtuosismi
S
La storia
Come reagirebbe un popolo trovandosi,
un giorno, di fronte alla venuta di essere
dotati di poteri straordinari e simili in
tutto a divinità?
L’universo supereroistico narrato nel 1994 da
Kurt Busiek e Alex Ross in “Marvels” parte
da questo interrogativo, e sceglie di rispondere attraverso gli occhi di un normale cittadino, Phil Sheldon, intraprendente fotografo newyorchese alle prese con gli scatti
più improbabili della sua carriera.
La sua esistenza e quella di un’intera nazione
vengono messe in discussione, diventano
un’incognita su cui non si può agire; l’avvento delle Meraviglie sconvolge i ruoli: da giocatori a spettatori, da protagonisti a semplici
comparse. Il primo supereroe è la Torcia
Umana, padrone del fuoco e dei cieli, quindi
giunge il principe dei mari Submariner. Poi,
con l’entrata in scena di Capitan America
qualcosa cambia: da paladino degli antichi
valori morali il suo esempio viene seguito da
Submariner e Torcia Umana, e in breve le
Meraviglie, che solcano il cielo, diventano
una piacevole anormalità. L’idillio però dura
poco: i supereori lottano per la salvezza degli
uomini mettendo a repentaglio la loro stessa
vita e si trovano di fronte alla crescente invidia che serpeggia nei loro confronti, pronta a
minare il clima di giustizia e fratellanza...
Titolo originale:
pittorici di Ross. Tra gli ultimi lavori del
talentuoso illustratore statunitense, assolutamente da citare “U.S.”, durissima parabola sul sogno americano raccontata da uno
straziante e straziato Zio Sam, “Terra X”,
apocalittica vicenda inquadrabile nel filone
dei futuri alternativi pessimisti con gli eroi
Marvel intrappolati in un mondo dove una
misteriosa peste dona superpoteri a chiunque, e soprattutto i 4 volumi dedicati ai
grandi eroi DC (“Superman: Peace on Earth”,
“Batman: War on Crime”, “Shazam! The
Power of Hope” e “Wonder Woman: Spirit of
Truth”), racconti incredibili per l’esibizione
pittorica di Ross, abile nello sfruttare lo spazio delle tavole e renderlo straripante di
immagini grazie ad inquadrature audaci e,
dal punto di vista delle prospettive, quasi
impossibili da concepire e realizzare.
Marvels
Autori: Kurt Busiek e Alex Ross
Edizioni: Panini Comics
Formato: 17x26, S., 240 pag., col.
Prezzo: 20,14 euro
Da questo numero il nostro spazio fumetto è a
cura della redazione tematica nazionale di
Savona, specializzata in fumetto, illustrazione,
tag e tutto ciò che concerne le arti visive. Il
progetto, realizzato grazie al contributo della
Fondazione Carisa e della Provincia di Savona
- Assessorato all’Istruzione e alle Politiche del
lavoro, coinvolgerà tutte le scuole superiori del
savonese.
Allora, giovani creativi, mandate le vostre
proposte a [email protected]
Oroscopo
60
ASTROcasting
Ogni mese Cassandra seleziona per voi il volto
più rappresentativo di ciascun segno zodiacale…
a cura di Cassandra
Yuri R.
Bedora L.
Christian D.
Claudio T.
Antonio D.L.
Sara M.
Ivan L.
Mario C.
19 anni
18 anni
19 anni
19 anni
18 anni
18 anni
18 anni
19 anni
I.T.I.S.
CARLO GRASSI
I.T.I.S.
CARLO GRASSI
I.T.I.S.
CARLO GRASSI
I.T.I.S.
CARLO GRASSI
I.T.I.S.
CARLO GRASSI
MOSSOTTI
MOSSOTTI
I.T.I.S.
CARLO GRASSI
61
ARIETE
TORO
GEMELLI
CANCRO
LEONE
VERGINE
BILANCIA
SCORPIONE
21 marzo - 20 aprile
21 aprile - 21 maggio
21 maggio - 21 giugno
22 giugno - 22 luglio
23 luglio - 23 agosto
24 agosto - 23 settembre
24 settembre - 22 ottobre
23 ottobre - 22 novembre
CUORE
CUORE
Ahi, dicembre è un po’
litigarello… evitate di
innervosirvi a vuoto, e
state attenti: sarete
attratti dall’avventura,
dalla voglia di sedurre
e di essere sedotti. Un
momento perfetto per i
single, ma decisamente
difficile per chi è in
coppia, che potrebbe
vivere serate ad alta
tensione.
CUORE
Venere vi spingerà a
dedicare tutte le vostre
energie al partner,
elargendo grandi dosi
di coccole ed
attenzioni. Per i single,
attenzione alle
delusioni: anche le
persone più
affascinanti possono
rivelarsi delle totali
fregature!
AMICI
AMICI
E’ arrivato il momento
di allentare la
tensione: dedicatevi
agli altri, godetevi la
vita, uscite tutte le
sere e le vacanze
saranno fantastiche. A
patto di non lasciarvi
influenzare troppo da
Marte e Mercurio che
potrebbero rendervi un
po’ nervosetti...
(non richiesto)
La giusta carica
potrebbe venirti
dall’ascolto di “perle”
del passato, forti, decise
ed avvolgenti come
quelle dei Queen…
CUORE
L’amore è di sicuro in
cima alla vostra top
ten del mese: per i
single è in arrivo un
vero ciclone, una
passione bruciante
come vai vissute prima!
Venere, comunque,
regala momenti calienti
anche alle coppie già
rodate: saranno
vacanze davvero
indimenticabili!
AMICI
Nervosismo in vista: le
vacanze di Natale
sono la cura migliore,
quindi zaino in spalla
e via, alla scoperta di
nuove avventure.
Farete incontri
intriganti... Sarete più
generosi che mai, ma
non permetterete a
nessuno di
approfittarsene.
CONSIGLIO
CONSIGLIO
CUORE
Per chi è in coppia,
finiscono burrasche e
litigi, si torna a
veleggiare nel mare
della tranquillità. Per i
single è il momento
delle attrazioni fatali:
buone le chance per
trovare un partner che
condivida le vostre
passioni ed i vostri
interessi.
AMICI
Siete di buon umore,
le energie stanno
tornando, e la vostra
simpatia, unita
all’umore
spumeggiante, vi
faranno primeggiare.
Insomma, sarete al
centro dell’attenzione:
divertitevi e
dimenticate delusioni
ed amarezze!
AMICI
A scuola state andando
bene, siete in forma e
vitali e quindi di buon
umore. Unico rischio il
nervosismo, che
potrebbe rendervi un
po’ antipatici… quando
uscite con gli amici,
staccate la spina e
guardate il mondo con
ottimismo!
CONSIGLIO
(non richiesto)
Il massimo del relax?
Una buona lettura, calda
ed avvolgente. Prova
con Vivere per
Raccontarla di Gabriel
Garcia Marquez!
CONSIGLIO
CUORE
Continuate a
disinteressarvi
dell’amore, del partner,
se lo avete, o di
cercarne uno… Avete
paura di mettervi in
gioco, di rischiare, di
fare addirittura nuovi
incontri. Non siete
pronti. Lasciate quindi
il cuore in stand by
fino a primavera!
(non richiesto)
Regalatevi gli abiti giusti
per coronare il vostro
nuovo ruolo di reginetti
delle feste. Un po’ di
shopping vi darà ancor
più buon umore.
AMICI
Mercurio è nel segno,
ed è quindi con voi: le
vostre azioni sono in
ascesa, l’ottimismo
rischia di arrivare alle
stelle insieme alla
voglia di divertirvi.
Lasciatevi trascinarne
da questo tourbillon di
mondanità, dedicandovi
anche preziosi
momenti di relax.
Wow… non sapete che
cosa fare prima:
tennis, piscina, feste,
cene… siete proprio al
top della mondanità e
del successo. Tutti vi
vogliono, tutti vi
cercano. Unico rischio,
montarsi la testa e
diventare così
presuntuosetti. Meglio
volare basso!
CONSIGLIO
(non richiesto)
Fatevi sedurre dall’ironia
pungente ed esilarante
della nuova raccolta dei
disegni di Jean-Jacques
Sempé, un saggio del
suo genio surreale.
CONSIGLIO
CUORE
Se siete in coppia,
state per vivere una
stagione d’oro: adorate
il partner e state bene
solo al suo fianco. E
che passione, poi! Ed
anche i single avranno
un periodo di fuoco! Si
cuccherà proprio nel
gruppo degli amici! E
tutto andrà alla
grande…
(non richiesto)
Languidi, introspettivi,
raffinati: lasciatevi
stregare dalle note dei
Cousteau. Sono la vostra
colonna sonora del
mese!
CUORE
E’ arrivato il momento
della riflessione. Dopo
la confusione e la noia
dei mesi precedenti
ora dovete proprio
optare per la
solitudine. Pensate
bene a ciò che volete
davvero… anche il
vostro patner si merita
un po’ di pace! Mentre
i single continuano a
bearsi dei loro colpi di
fulmine.
AMICI
AMICI
Gli astri sono con voi,
quindi, dal punto di
vista della socialità,
tutto a gonfie vele. Vi
godete la compagnia
degli amici di sempre e
ne conquistate di
nuovi, riuscendo ad
essere sempre
simpatici ed
interessanti.
Siete in perfetta
armonia con il mondo
che vi circonda: vi
sentite bene, il periodo
è ottimo e reso
imprevedibile
dall’influsso di Marte.
Sarete i protagonisti di
tutte le feste, i più
contesi e desiderati,
così, senza sforzi.
CONSIGLIO
(non richiesto)
Avete proprio bisogno di
cambiare musica: il cd
del mese per voi è
sicuramente Songs for
the Deaf dei Queens of
the Stone Age.
Venere continua a
stare con voi, quindi
continuate ad essere
fascinosi ed amabili. I
single non hanno che
l’imbarazzo della scelta
e per una volta
potrebbero non
confondere il sesso
con l’amore. Chi è in
coppia stupirà
(positivamente!) il
partner.
CONSIGLIO
(non richiesto)
Chiudetevi nella
solitudine della vostra
stanzetta, piazzate il cd
Pinkmoon di Nick Drake,
mettetevi comodi e
quindi meditate…
(non richiesto)
Non montatevi la testa,
mantenete i piedi per
terra, e, soprattutto,
cercate di non
dimenticare la vostra
naturalezza.
nostro or
nche tu il v
oscopo
olto protagonista del tuo segno nel
Diventa a
Oroscopo
Per essere scelti a rappresentare il proprio segno occorre:
una foto ben riuscita
una autorizzazione alla pubblicazione
una faccia espressiva
un po’ di CUL.*
ASTROcasting
*...tura, naturalmente
Alessandro B.
Stefano C.
Luca B.
Elia P.
20 anni
18 anni
14 anni
19 anni
LICEO
SAN GIUSEPPE
I.T.I.S.
CARLO GRASSI
MOSSOTTI
ISTITUTO
ALDO PASSONI
SAGITTARIO
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI
23 novembre - 21 dicembre
22 dicembre - 20 gennaio
21 gennaio - 19 febbraio
20 febbraio - 20 marzo
CUORE
CUORE
Per chi è in coppia le
stelle prevedono un
po’ di maretta, qualche
litigio di troppo e forse
la voglia di chiudere
con le vecchie storie ià
un po’ sfilacciate. Ai
single invece Giove
regala love story
brucianti, coinvolgenti,
indimenticabili.
CUORE
L’amore sta vivendo un
periodo di calma piatta:
proprio non vi interessa
lasciarvi emozionare! Ad
alto voltaggio, invece,
le avventure: attrazioni
fatali mordi e fuggi,
storie di una sera,
unioni brevi, pepate e
trasgressive saranno
all’ordine del giorno.
CUORE
In questo periodo il
vostro cuore batte al
ritmo della noia: vi
sentite annoiati dalla
quotidianità e trascurati
dal partner. Ed anche
per i single la situazione
non è delle più rosee:
siete poco socievoli e la
solitudine orami vi pesa
moltissimo.
Venere vi rende
romantici, teneri ed un
po’ mascalzoni: fareste
qualsiasi cosa pur di
conquistare la preda
prescelta… Ma fate
bene: è di sicuro una
storia importante, che
lascerà il segno, non la
solita avventura.
AMICI
AMICI
AMICI
Avete voglia di vivere
l’avventura, di partire
con gli amici più cari
senza meta:
approfittate di queste
vacanze… non ve ne
pentirete! I rapporti
con gli altri vanno a
gonfie vele, forma e
simpatia davvero non
vi mancano, piacete a
tutti...
L’idea migliore è
passare il tempo con
amici vecchi e nuovi,
all’insegna del
divertimento. Sarete
inoltre dei fantastici
organizzatori di party
di ogni tipo. Godetevi
quindi questo mese
fantastico saltando da
una festa all’altra.
CONSIGLIO
CONSIGLIO
(non richiesto)
Quanto siete tesi! Tra un
litigio e l’altro con il
partner ascoltatevi
l’ultimo di Carmen
Consoli: vi aiuterà ad
addolcirvi un po’.
AMICI
Ahia, Venere in
Scorpione vi rende
scontrosi e privi di
energia, e a voi, che
amate stare con gli
altri, la situazione non
piace per nulla… Sta
solo a voi reagire e
recuperare la voglia di
uscire e stare con gli
altri, forza, datevi una
mossa!
Prosegue il vostro
magic moment: con
energia alle stelle,
forma perfetta e buon
umore a profusione,
non potete che
trascorre un mese
favoloso. Cercate solo
di tenere sotto
controllo la vostra
mania di lasciarvi
andare alla malinconia.
CONSIGLIO
(non richiesto)
Muoviti al ritmo di
Sexy Lady di Shaggy:
in questo momento è la
tua colonna sonora.
Inutile ribellarsi… non
c’è nulla da fare!
CONSIGLIO
(non richiesto)
Un po’ di ginseng e
nello stereo a palla
l’ultimo cd degli
Audioslave. E se anche
così non ritrovate la
carica…
(non richiesto)
Crudo, visionario,
estremo: leggi Domino,
di Diego Cugia.
Talmente avvincente
da riuscire a non
farti… uscire!
Sul sito www.zai.net le istruzioni per partecipare
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Vice direttore
Renato Truce
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Hanno collaborato
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Alberto Puliafito, Carlo Mathis, Benedetta Verdi, Jngo
Finkelberg, Simonetta Mitola, Marco Occhipinti,
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Mastrantonio, Francesca Tuccillo, Leone Fossati,
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Illustrazioni
Alessandro Pozzi
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gli studenti fotoreporter dell’Istituto Alber Steiner (To)
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