scienze umane 3c - "Niccolo` Machiavelli"

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “N. MACHIAVELLI”
LUCCA
Liceo Scienze Umane
CLASSE 3° SEZ.C
Anno scolastico 2015/2016
PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE UMANE
PEDAGOGIA
1) La figura di Agostino: riflessioni sull’educazione e sulla scuola del suo tempo a partire dall’analisi di alcuni
brani tratti da “Le Confessioni”; la relazione educatore-educando e la funzione dell’insegnamento; il ruolo
del maestro terreno e del Maestro interiore.
2)La rinascita dell’ anno 1000: l’ascesa della borghesia e la nascita delle scuole comunali e delle Università.
3)Il pensiero pedagogico di Tommaso d’Aquino: la funzione del maestro e il processo di apprendimento;
confronto con il pensiero di Agostino .
4) Il sapere pedagogico dell’Umanesimo e del Rinascimento e la formazione globale dell’uomo; le scuoleconvitto e gli aspetti innovativi della pedagogia di Vittorino da Feltre.
5)Introduzione al sec. XVI: la cornice storico-culturale; la figura di Erasmo da Rotterdam e l’importanza
dell’educazione graduale; Montaigne e gli innovativi principi pedagogici: la critica agli insegnanti del suo
tempo, le caratteristiche dell’insegnante ideale, le finalità educative, il valore dell’esperienza e
l’apprendimento della lingua.
6)I caratteri generali della formazione del cortigiano secondo Baldassar Castiglione; l’istruzione popolare
nel 1500: la figura di Calasanzio e le Scuole Pie; confronto con il programma educativo dei Gesuiti.
7)Comenio e i principali aspetti della sua pedagogia: la concezione della natura dell’uomo, la centralità
dell’esperienza, il ruolo dell’educatore nella formazione del bambino; pampedia e pansofia; l’importanza
del metodo e la nuova teoria della didattica.
PSICOLOGIA
1)Definizione e oggetto di studio; i rapporti con le altre Scienze Umane e la sua specificità; il “DOVE” e il
“COME” della ricerca in ambito psicologico; i pro e i contro della ricerca sul campo e in laboratorio.
2)La nascita della psicologia come scienza: il contesto storico-culturale (positivismo e teorie
evoluzionistiche).
3)Il Comportamentismo: oggetto di studio, metodo, finalità; Pavlov e l’apprendimento condizionato;
Skinner e il condizionamento operante; le applicazioni del condizionamento operante in ambito educativo:
le macchine per insegnare; la funzione della punizione secondo Skinner.
4)Il Cognitivismo: caratteri generali: le differenze rispetto al Comportamentismo; J.Piaget e la teoria dello
sviluppo cognitivo: i concetti di ‘equilibrio’, ‘assimilazione’, ‘accomodamento’ e i caratteri salienti degli stadi
di sviluppo.
5)Gli ambiti di studio di Vygotskij: l’influenza della cultura sullo sviluppo cognitivo del bambino, il rapporto
pensiero-linguaggio e la zona di sviluppo prossimale; confronto con Piaget.
6)L’apprendimento sociale: Bruner e l’influenza della cultura per lo sviluppo cognitivo; la mente a più
dimensioni: il pensiero logico-scientifico ed il pensiero narrativo; l’importanza della narrazione
nell’educazione; l’apprendimento per imitazione secondo A. Bandura.
7)Freud e la nascita della psicoanalisi:la psicoanalisi come teoria e come metodo terapeutico; la nuova
concezione dell’uomo e la scoperta dell’inconscio; i metodi per accedervi (interpretazione dei sogni, le
libere associazioni, l’analisi degli atti mancati); la struttura dell’apparato psichico: le due topiche come
modelli di descrizione della psiche; le fasi dello sviluppo psico-sessuale ed il complesso di Edipo;
Anna Freud e lo spostamento dell’attenzione dall’Es all’Io: i meccanismi di difesa dell’Io;
le critiche rivolte a Freud con alcuni cenni a Jung.
SOCIOLOGIA
1)Definizione e oggetto di studio; definizione sociologica di ‘società’; l’identikit del sociologo; l’approccio
quantitativo e qualitativo della ricerca nelle scienze umane: i pro e i contro.
2)Le condizioni che hanno permesso la nascita della sociologia come sapere autonomo: la rivoluzione
industriale e i cambiamenti prodotti nella società, i caratteri della società agricola e di quella industriale a
confronto; Comte e la legge dei tre stadi.
3)Il paradigma della struttura e il paradigma dell’azione: i caratteri salienti a confronto.
4) E.Durkheim (esponente del paradigma della struttura): la teoria dei fatti sociali, il ruolo del sociologo e i
caratteri del metodo sociologico; le società a solidarietà meccanica e le società a solidarietà organica, la
ricerca sul suicidio.
5)M. Weber (esponente del paradigma dell’azione): l’agire sociale come oggetto di studio della sociologia;la
sociologia comprendente; i modelli fondamentali dell’agire sociale (ideal-tipi); confronto con Durkheim sul
concetto di ‘società’ e sul metodo sociologico.
6)G.Simmel: la vita nelle città metropolitane e l’atteggiamento blasé.
7)Il significato di ‘struttura sociale’, ‘status sociale’, ‘ruolo sociale’; le norme sociali: significato, funzione,
diverse tipologie di norme.
ANTROPOLOGIA CULTURALE
1)Introduzione all’Antropologia culturale: il concetto di ‘cultura’, di ‘etnocentrismo’ e di ‘relativismo’
culturale a partire dall’analisi di alcuni brani tratti da “L’elefante invisibile” di Mantovani.; la prima
definizione di cultura elaborata da Tylor e le implicazioni che ne derivano; cenni alla nuova concezione di
cultura nell’antropologia contemporanea: come ‘rete di significati’ secondo Geertz e come ‘flusso di
significati’ secondo Hannerz; il ruolo dell’antropologo e le fasi del lavoro antropologico;
2)Alle origini dell’antropologia culturale come scienza: il concetto di progresso, l’evoluzionismo, le scoperte
geografiche e il colonialismo; gli antropologi evoluzionisti: Tylor ed il concetto di cultura e di sopravvivenze
culturali, i caratteri del metodo comparativo indiretto; cenni a Morgan e ai sistemi di parentela.
3)Le critiche all’evoluzionismo e al metodo comparativo: cenni al diffusionismo; F. Boas e i caratteri del
particolarismo storico; dal metodo comparativo indiretto alla ricerca sul campo; il rapporto linguaggiomodo di concepire la realtà.
4)B. Malinowski e la prospettiva del funzionalismo britannico: la cultura come ‘mezzo’ per soddisfare i
bisogni fondamentali dell’uomo; il metodo dell’osservazione partecipante: gli elementi che caratterizzano
la nuova prassi di ricerca sul campo e le relative difficoltà; il significato e la funzione dello scambio Kula
presso i Trobriandesi.
5)Primo approccio al pensiero di C. Lévi-Strauss: la ricerca dell’invariante in mezzo a differenze superficiali;
il significato di inconscio strutturale (da sviluppare nel prossimo a.s.).
Lucca
Gli alunni
L’insegnante
Alberta Toschi