LM-41 – Corso di Laurea in medicina e Chirurgia Palermo – IPPOCRATE – A.A 2009/10
DM 270
MATERIA
Chimica e Propedeutica
Biochimica
Fisica
Metodologie medico
scientifiche e
comunicazione
Inglese
Biologia e genetica
Anatomia Umana
Biochimica
Istologia ed Embriologia
Anatomia Umana
Biochimica
Fisiologia Umana
Microbiologia
Immunologia
Fisiologia Umana
Patologia Generale
Fisiopatologia clinica
Farmacologia
Metodologia Clinica
Patologia Sistematica I
Patologia Sistematica II
Patologia Sistematica III
Medicina di laboratorio
SSD
CFU Ippocrate - Docente
I ANNO I sem
BIO/10
6
PROF. A. BONO
FIS/07
6
PROF. M. BRAI
Ing-inf/05
3
PROF. S. VITABILE
MED/01
3
Prof. D. MATRANGA
MED/25
1
PROF. D. LA BARBERA
L-LIN/12
6
PROF. T. CANZIANI
I ANNO II sem
6
PROF. R. ALESSANDRO
BIO/13
4
PROF. DOLCEMASCOLO
BIO/16
6
PROF. E. FARINA
BIO/10
7
PROF. M LAURICELLA
BIO/17
7
PROF. V. TESSITORE
II ANNO I sem.
5
PROF. G. ZUMMO
BIO/16
5
PROF. F. CAPPELLO
BIO/10
7
PROF. G. TESORIERE
II ANNO I sem.
BIO/09
6
PROF. R. FILECCIA
MED/07
7
PROF. A. GIAMMANCO
MED/04
6
PROF.F. DIELI
III ANNO I sem.
6
PROF. N. BELLUARDO
BIO/09
6
PROF.G. FERRARO
4
PROF. C. CARUSO
MED/04
4
PROF. G. CANDORE
III ANNO II sem.
MED/09
3
PROF. G. PARRINELLO
MED/18
3
PROF. G. VETRI
5
PROF.N. D’ALESSANDRO
BIO/14
4
PROF. R. SANGUEDOLCE
IV ANNO I sem.
MED/09
3
PROF. G. CAIMI
MED/18
3
PROF. C. SCIUME’
MED/10
3
PROF. M.SPATAFORA
MED/11
3
PROF. S. NOVO
MED/12
3
PROF.A. CRAXI’
MED/15
3
PROF.S. SIRAGUSA
MED/13
3
PROF. M. DONATELLI
MED/14
2
PROF. M. LI VECCHI
MED/16
2
PROF. G. TRIOLO
IV ANNO II sem.
BIO/12
2
PROF. M. CIACCIO
MED/05
2
PROF.D. LIO
MED/07
2
PROF.A. CHIARINI
Patologia Sistematica IV
Diagnostica per
Immagini
Anatomia Patologica
Anatomia Patologica
Neurologia
Psichiatria
Igiene e Medicina del
Lavoro
V ANNO II sem.
Dermatologia e Malattie
Infettive
Malattie app.
locomotore, fisiatria e
chir. plastica
Chirurgia Generale
MED/18
MED/22-23
MED/24
2
2
2
PROF. G. DI VITA
PROF. G. RUVOLO
PROF. R. ASCOLI
MED/36
5
PROF. G. BRANCATELLI
MED/08
7
V ANNO I sem.
MED/08
8
MED/26
6
MED/25
5
MED/42
6
MED/44
3
PROF. F. ARAGONA
PROF. RM. TOMASINO
PROF. G. SAVETTIERI
PROF. S. FASULLO
PROF.A FIRENZE
PROF. D. PICCIOTTO
MED/17
3
PROF. L. TITONE
MED/35
3
PROF. M. ARICO’
MED/19
3
PROF. A. CORDOVA
MED/33
3
PROF. U. MARTORANA
MED/34
3
PROF. G. LETIZIA
MED/18
4
PROF. G. DIANA
MED/09
4
PROF. G. RINI
Medicina Interna
MED/49
2
PROF. S. BUSCEMI
MED/09(geriatria)
3
PROF. R. SCAGLIONE
MED/06
3
PROF. S. PALMERI
Oncologia Clinica
MED/18
3
PROF. G. PANTUSO
MED/28
2
PROF. P. MESSINA
Malattie degli Organi di
MED/30
2
PROF. G. LODATO
Senso
MED/31
2
PROF. G. CUPIDO
VI ANNO I sem.
MED/41
3
PROF. A SANSONE
Emergenze medicoMED/09
2
PROF. S. PATERNA
chirurgiche
MED/18
2
PROF. C. DI BERNARDO
Medicina Legale ,
MED/43
3
PROF. A. ARGO
Bioetica e Storia della
MED/02
2
PROF. R. MALTA
medicina
Ostetricia e Ginecologia
MED/40
5
PROF. A. PERINO
Pediatria
6
MED/38
PROF. G. CORSELLO
Chirurgia Generale
MED/18
4
PROF. G. MODICA
MED/09
4
PROF. G. CERASOLA
Medicina Interna
M-EDF/01
2
PROF. D. DI RAIMONDO
1
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia- Ippocrate
Chimica e Propedeutica biochimica
Base
Struttura,funzione e metabolismo delle molecole
di interesse biologico
01857
NO
uno
BIO/10
Prof. Antonino Bono
Ordinario di Biochimica
Università di Palermo
6
90
60
Nessuna
Primo
Aula A – plesso Aule Nuove
Lezioni ed esercitazioni in aula e in laboratorio.
Obbligatoria
Prova scritta e orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Lunedì,martedì,mercoledì e giovedì ore 10-12
Lunedì e mercoledì ore 12-13
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere le caratteristiche degli elementi e delle molecole ed i principi alla base del loro
comportamento chimico-fisico.
Conoscere e comprendere gli aspetti generali della struttura e delle proprietà dei composti organici
e delle macromolecole di interesse biologico.
Essere capaci di applicare le conoscenze acquisite ed avere la capacità di comprendere i
meccanismi molecolari alla base dei processi metabolici e della vita.
Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico ed un
atteggiamento orientato alla ricerca ,dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali
per risolvere problemi analitici e saper ricercare autonomamente l’informazione scientifica .
Saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di
apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE FRONTALI
60 ore
TESTI
CONSIGLIATI
CHIMICA E PROPEDEUTICA BIOCHIMICA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
1. CALCOLI E MISURE: Introduzione, Metodo Scientifico, Materia,
Sistemi di misura, Principali unità di misura, Accuratezza, Precisione,
Errori, Espressioni significative e Notazioni Scientifiche, Cifre
significative nei Calcoli.
2. ATOMI E MOLECOLE: Introduzione, Tavola Periodica, Configurazioni
Elettroniche, Livelli e Sottolivelli energetici, Regola dell’ottetto, Orbitali,
Riempimento elettronico, Proprietà periodiche.
3. FORZE INTERMOLECOLARI:, Composti ionici, Composti Covalenti,
Ioni Poliatomici, Nomenclature, Geometria della molecole, Polarità, Tipi
di forze esistenti fra i composti ionici e polari, Legame ad idrogeno.
4. REAZIONI CHIMICHE: Bilanciamento delle equazioni, Classificazione
delle reazioni chimiche, Numero di ossidazione e Reazioni Redox, Altre
classi di reazioni, Equazioni ioniche, Rapporti ponderali, Reagenti
limitanti.
5. STATI DELLA MATERIA: Energia Cinetica e Potenziale, Stato Solido,
Stato Liquido, Stato Gassoso,Cambiamenti di stato.
6. SOLUZIONI E COLLOIDI: Solubilità, Modi di esprimere la
concentrazione, Stechiometria delle soluzioni, Soluzioni Acquose,
Proprietà Colligative, Osmosi, Tensione di Vapore, Colloidi, Dialisi.
7. VELOCITA’ DI REAZIONE ED EQUILIBRIO CHIMICO:
Termodinamica, Cinetica, Catalisi, Equilibrio chimico, Principio di Le
Chatelier.
8. ACIDI BASI E SALI: Teorie acido-base, Acidi e Basi e loro proprietà,
Forza degli equilibri acido base, pH e pOH, Sali ed loro Idrolisi,Titolazioni
(cenni), Tamponi e tamponi biologici.
9. REAZIONI NUCLEARI: Introduzione, Principali tipi di Radiazioni,
Tempo di dimezzamento, Fissione e Fusione, principali usi degli isotopi
radioattivi, Applicazioni Mediche, Sicurezza in campo radiativo
10. ALCANI: Carbonio, Formule, Strutture ed Isomeri, Alcani e
nomenclatura, Cicloalcani, Fonti e reazioni, Alogenuri alchilici
11. IDROCARBURI INSATURI: Proprietà, Alcheni e Nomenclatura,
Alchini e Nomenclatura, Isomeri Geometrici, Reazioni degli Alcheni,
Idrocarburi Aromatici.
12. COMPOSTI ORGANICI E MOLECOLE BIOLOGICHE: Alcoli,
Fenoli ed Eteri, Aldeidi e Chetoni, Acidi carbossilici e loro derivati, Esteri
ed Anidridi di importanza biologica, Ammine ed Ammidi, Carboidrati,
Lipidi, Proteine, Enzimi, Acidi Nucleici, Nutrizione ed Energia per la vita,
Metabolismo dei Carboidrati, Metabolismo dei Lipidi, Metabolismo degli
Amminoacidi, Fluidi biologici.
13. APPROFONDIMENTI
Principali correlazioni metaboliche
La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e
approfondirà da un punto di vista quantitativo alcuni argomenti trattati a
lezione ( soluzioni , pH e pOH, soluzioni tampone ,osmosi, idrolisi)
PROIEZIONI IN POWER POINT
TESTI:Kotz e Purcell
Chimica
EdiSES
Brown
Chimica Organica
EdiSES
2
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia- Chirone
Fisica
Base
Funzioni biologiche integrate degli organi e
apparati umani
03245
NO
uno
FIS/07
Maria Brai
Professore Ordinario (Fisica Applicata)
Università degli Studi di Palermo
6
90
60
Nessuna
Primo
Aula A – plesso Aule Nuove
Lezioni ed Esercitazioni in aula.
Obbligatoria
Prova Scritta con test a risposte multiple e
successiva Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Martedì,mercoledì, giovedì e venerdì ore 08-10
Mercoledì, dalle ore 15:00 alle ore 17:00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere i principi generali della fisica. Conoscere le leggi fondamentali dell’elettromagnetismo,
della termodinamica e della fluidodinamica. Saper fare un bilancio energetico. Sapere scegliere la
tecnica strumentale più adatta per la misura di un parametro fisiologico. Saper valutare
l’accuratezza della misura di un parametro fisiologico. saper valutare i principi fisici che stanno
alla base di certi meccanismi fisiologici.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
FISICA
ORE FRONTALI
Ore 60
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
INTRODUZIONE AL CORSO
Grandezze fisiche primitive e derivavate, Sistemi di Unità di Misura,
Equazioni dimensionali. Grandezze fisiche vettoriali e scalari. Vettori.
Somma e Differenza di vettori, Prodotto scalare e vettoriale. Cifre
significative. Cenni di teoria degli errori
CINEMATICA
Grandezze cinematiche: spazio, velocità ed accelerazione. Moto rettilineo
uniforme ed uniformemente accelerato. Leggi orarie e diagrammi orari.
Cenni sul moto circolare uniforme.
DINAMICA
I Principio della Dinamica. Definizione di massa, II Principio della
Dinamica. Tipi di forze: forza peso, forza elastica, forza di attrito statico e
dinamico. Moto di un grave. Moto dell’oscillatore armonico. III Principio
della Dinamica. Quantità di Moto, Conservazione della Quantità di moto.
Lavoro di una forza, Teorema dell’energia cinetica, potenza. Forze
conservative, Teorema di conservazione dell’energia. Urti in una
dimensione. Cenni sugli urti in due dimensioni.
FLUIDI
Grandezze fisiche della Fluidodinamica: pressione e densità. Fluidi Ideali:
Legge di Stevino, Principio di Archimede, Principio dei Vasi
Comunicanti. Dinamica dei Fluidi Ideali: Legge di Leonardo. Teorema di
Bernoulli. Fluidi Reali: Viscosità, Legge di Poiseuville, Resistenza
idrodinamica. Dinamica dei Fluidi Reali: cenni sul moto laminare e
turbolento. Trasporto in regime viscoso: Legge di Stokes, Velocità di
Eritrosedimentazione. Forze di Coesione e Tensione Superficiale.
Fenomeni di Capillarità. Membrane Elastiche e Legge di Laplace,
Elasticità dei vasi sanguigni: Curve tensione raggio, Semplici applicazioni
al sistema cardiocircolatorio.
TERMODINAMICA
Grandezze fisiche della Termodinamica: Temperatura e Calore. Cenni sui
Calori specifici. Equivalente Meccanico della caloria. Energia Interna e I
Principio della Termodinamica. Dilatazione termica dei solidi e liquidi.
Calorimetria. Trasformazioni cicliche e macchine termiche. Applicazioni
ai gas perfetti. II Principio della Termodinamica: Enunciato di Kelvin.
Rendimento delle macchine termiche. II Principio della Termodinamica:
Enunciato di Clausius. Entropia: definizione e significato fisico.
Variazione di Entropia nelle trasformazioni termodinamiche di un gas
perfetto e nei cambiamenti di fase. Entropia di un sistema isolato.
Potenziali termodinamici. Equilibri di membrana. Potenziale d’azione.
FENOMENI ONDULATORI
Onde e loro caratteristiche: ampiezza, velocità, lunghezza d’onda e
periodo. Onde meccaniche. Il suono e la sua propagazione.
ELETTRICITÀ e MAGNETISMO
Grandezze fisiche dell’ Elettrostatica: carica elettrica. Legge di Coulomb.
Campo elettrico. Lavoro del campo elettrico. Potenziale elettrico.
Teorema di Gauss. Teorema della Circuitazione. L' Intensità di Corrente.
La legge di Ohm. Resistenze in serie ed in parallelo. Condensatori. Carica
e Scarica di un condensatore. Condensatori in serie ed in parallelo. Campo
Magnetico, Legge di Biot-Savart. Forza di Lorentz. Cenni sul Teorema
del flusso magnetico e sul Teorema della circuitazione magnetica. Cenni
sui fenomeni di Induzione.
ELETTROMAGNETISMO
Campo elettromagnetico. Equazioni di Maxwell. Onde elettromagnetiche.
Spettro elettromagnetico. Sorgenti e ricevitori di radiazione
elettromagnetica. Cenni di Ottica.
Ore 24
TESTI
CONSIGLIATI
ESERCITAZIONI
Uso del calcolo per la risoluzione di semplici problemi di Fisica Applicata
allo studio della Medicina.
Le attività teorico-pratiche si svolgeranno alternativamente alle ore di
attività didattiche formali anche nelle ore pomeridiane, per un totale di circa
24 ore.
Borsa, D. Scannicchio
Fisica con applicazioni in biologia e medicina
Edizioni Unicopli, Milano
R.A. Serway
Principi di Fisica
EdiSES, Napoli
E. Ragozzino M. Giordano, L. Milano
Fondamenti di Fisica
EdiSES, Napoli
D.C. Giancoli
Fisica
Casa Editrice Ambrosiana, Milano D. Halliday, R. Resnick, J. Walker
Fondamenti di Fisica
Casa Editrice Ambrosiana, Milano
R. C. Davidson
Metodi matematici per un corso introduttivo di fisica
EdiSES, Napoli
M. Brai, A. Bartolotta, S. Basile, G. Bruno
Interazione Radiazione Materia e Cenni di Radioprotezione
3
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 3)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia-Chirone
Metodologie medico scientifiche e
comunicazione
Base
Discipline generali per la formazione del
medico
SI
3
MED/01; ING-INF/05; MED/25
Domenica Matranga
Ricercatore
Università degli Studi di Palermo
Salvatore Vitabile
Ricercatore
Università degli Studi di Palermo
Daniele La Barbera
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
7
105
70
Nessuna
I
Complesso Didattico Aule Nuove
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Obbligatoria
Prova Scritta e Test a risposte multiple
Voto in trentesimi
Primo semestre
come da calendario redatto dal Presidente del
cdL
Lunedi 12-13.30 Modulo di Statistica
Martedi 9-10 Modulo di Informatica
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere e comprendere le basi del metodo statistico e le tecnologie per la gestione
dell’informazione in ambito medico-sanitario.
Essere in grado di utilizzare metodi statistici e strumenti informatici per l’analisi e la gestione dei
dati clinici, sanitari e sociali
Dimostrare un approccio critico, uno scetticismo costruttivo, creatività ed un atteggiamento
orientato alla ricerca, nello svolgimento delle attività professionali.
Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della
ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti.
Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro
parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari.
Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto
alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del
livello sanitario.
Saper gestire e analizzare un buon archivio della propria pratica medica, per una sua successiva
analisi e miglioramento.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Il corso si propone di introdurre la metodologia
statistica indirizzando la conoscenza al genere di problemi che si incontrano più frequentemente
nella letteratura biomedica. In particolare, dopo avere presentato i concetti di base della statistica
descrittiva, sono introdotti la teoria della probabilità, il campionamento statistico e gli aspetti
relativi alla inferenza statistica con applicazioni all’ambito medico-sanitario.
MODULO
ORE FRONTALI
20
10
TESTI
CONSIGLIATI
MODULO DI STATISTICA MEDICA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
• Concetti elementari: Caratteri statistici qualitativi e quantitativi. Caratteri
discreti e continui. Classificazione dei caratteri secondo la scala di misura:
scala nominale, ordinale, intervallare, a rapporti
• Presentazione dei dati: Distribuzioni statistiche e rappresentazioni
grafiche
• Misure di tendenza centrale e di variabilità
• Disegno di uno studio
• Elementi di calcolo delle Probabilità. Curva di Gauss e distribuzione
Binomiale
• Distribuzioni di campionamento
• La stima statistica
• Verifica delle ipotesi
• Cenni sulla relazione tra variabili qualitative
ESERCITAZIONI
• Esercitazioni su dati di fonte amministrativa e di fonte Istat
• Esercitazioni relativi all’uso di stimatori e test statistici su dati clinici
Libri di testo
Daniel W.W., Biostatistica, Edizione EdiSES
M. Pagano, K. Gauvreau, Biostatistica, Ed. Idelson-Gnocchi, Napoli
P.B. Lantieri, G. Ravera, D. Risso. Statistica Medica per le professioni
sanitarie. Seconda edizione. McGraw-Hill
Altri testi di approfondimento
D. Piccolo, Statistica per le decisioni, IL MULINO
Colton, Statistica Medica, PICCIN
S.A. Glantz, Statistica per discipline biomediche, McGraw Hill
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
La conoscenza dei principi fondamentali del funzionamento dei sistemi informatici e la relativa
capacità d'uso costituiscono l'obiettivo principale del modulo. Il modulo propone quindi un
percorso introduttivo sui sistemi informatici, prendendo come paradigma il Personal Computer, per
poi approfondire l'uso dei principali strumenti per la produttività individuale nell'ambito sanitario:
il foglio elettronico e le basi di dati.
MODULO
ORE FRONTALI
20
MODULO DI INFORMATICA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
• Informatica e algoritmi.
• Rappresentazione dell'informazione.
• Algoritmi e Programmi.
• Le infrastrutture hardware: architettura dei calcolatori.
• Le infrastrutture software: sistema operativo, software applicativo.
• Le infrastrutture di rete: reti di calcolatori, Internet e World Wide
Web.
• Introduzione ai fogli elettronici di calcolo e alle basi di dati
10
ESERCITAZIONI
Le Applicazioni. Il Foglio elettronico: definizione di una dieta.
Le Applicazioni. Le basi di dati: definizione e gestione di una cartella
clinica.
Libri di testo:
SC: D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari; Introduzione ai sistemi informatici
4/ed, McGraw-Hill.
EX: A. Brogi, A. Martinelli, V. Gervasi, P. Manghi, A. Fabrizio, G. Pacini; Il
foglio elettronico per Medicina e Farmacia, Collana IT4PS, McGraw-Hill.
DB: P. Manghi, A. Brogi, V. Gervasi, A. Martinelli, G. Fiorentino, A. P: Pala;
Le basi di Dati per Medicina e Farmacia, Collana IT4PS, McGraw-Hill.
Libri di consultazione:
GL: J.G. Glenn; Informatica – Una panoramica generale, Pearson - Education
Italia.
Dispense integrative e lucidi proposti dal docente
•
•
TESTI
CONSIGLIATI
MODULO
ORE FRONTALI
DENOMINAZIONE DEL MODULO
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
4
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
MEDICINA E CHIRURGIA
Istologia ed Embriologia
Base
Morfologia umana
NO
1
Bio17
Prof. Vincenzo Tessitore
Professore Ordinario
Università di Palermo
7
105
70
1°
Da stabilire
Attività didattica frontale; esercitazioni;
Prova Orale
Voto in trentesimi
2° SEMESTRE
da stabilire
lunedi ore 10-12
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisizione della terminologia istologica ed embriologica quale base della definizione e
interpretazione critica delle conoscenze morfologiche.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Conoscere le caratteristiche principali strutturali ed ultrastrutturali delle cellule e dei tessuti in
relazione alla loro specifica attività e derivazione embriologica.
Autonomia di giudizio
Verranno proposti agli studenti questionari di valutazione del livello di apprendimento, che
consentiranno loro di verificare le conoscenze acquisite sulle tematiche oggetto di studio, al fine di
colmare tempestivamente eventuali lacune.
Abilità comunicative
Essere in grado di descrivere ed illustrare attraverso specifica terminologia le caratteristiche
fondamentali, l'organizzazione strutturale e ultrastrutturale delle cellule e dei tessuti, correlati alla
loro specifica funzione.
Capacità di apprendimento
Acquisire la capacità di integrazione dei dati derivanti dallo studio della morfologia delle cellule e
dei tessuti e delle relative correlazioni tra struttura e funzione, quale indispensabile bagaglio
culturale per la futura comprensione della fisiologia e della fisiopatologia degli organi e degli
apparati dell’organismo umano.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO:
Aver fatto proprie le conoscenze relative alla bioarchitettura dell’ecosistema cellulare, alla
organizzazione dei quattro tessuti principali; conoscere ancora l’evoluzione delle varie fasi dello
sviluppo embriofetale umano sia sul versante della descrittiva sia sul rapporto con i movimenti
molecolari che indirizzano e modulano i vari momenti dello sviluppo prenatale.
MODULO 1
ORE
FRONTALI
60
DENOMINAZIONE DEL MODULO:
C.I. Istologia ed Embriologia
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI
PROGRAMMA
A. ISTOLOGIA
1/I. MEZZI DI INDAGINE E METODI
Cenni storici della Istologia e i suoi metodi di studio: i primi mezzi di indagini
fino al microscopio luce. Il microscopio ottico: le ‘parti’ (meccanostruttura) del
microscopio ottico. Limiti del microscopio luce. La diffrazione della luce e
dischi di Hairy. Ampiezza dell'area circolare visiva. Il microscopio a
fluorescenza. Il microscopio in contrasto di fase. Il microscopio polarizzatore.
Il microscopio elettronico: struttura base del microscopio elettronico. Potere
risolutivo teorico e reale. Il microscopio a scansione. Laser Pressure
Catapulting. Generalità sulle colture cellulari. Cenni di Citologia esfoliativa.
Tecniche di allestimento dei preparati istologici: dalla fissazione alla
inclusione. Freezing-drying. Artefatti. I coloranti: classificazioni. Proprietà dei
coloranti; fattori che influenzano l'attività dei coloranti. Teorie sul meccanismo
delle colorazioni. Tecniche di allestimento delle sezioni: microtomo,
ultramicrotomo, criostato. Colorazioni elettroniche: ombreggiatura,
colorazione negativa. Le centrifughe: la separazione degli organuli per
centrifugazione. I metodi istochimici e citochimici: tecniche istochimiche
generali. Metodi sulla localizzazione istochimica delle proteine, dei lipidi e dei
glicidi. La rivelazione istochimica delle fosfatasi e delle perossidasi.
Immunoistochimica: applicazione della rivelazione delle perossidasi alle
tecniche immunoistochimiche. Autoistoradiografia: metodo per apposizione,
metodo di rivestimento delle sezioni con emulsione liquida.
2/I. CITOLOGIA
La dottrina cellulare. Note di bioevoluzionismo: FC, LCAC, Sincizi e
plasmodi. La differenziazione delle cellule. Architettura generale della
morfologia cellulare. La caratterizzazione fisica e chimica della cellula: cenni
sui componenti inorganici ed organici. Il metabolismo cellulare e le
manifestazioni vitali del protoplasma.
La caratterizzazione morfologica strutturale ed ultrastrutturale della cellula:
l'apparecchio membranoso del citoplasma: ultrastruttura e funzione della
membrana plasmatica; le differenziazioni morfo-funzionali plasmalemmatiche.
I dispositivi microcavitari citoplasmatici: ultrastruttura e funzioni del reticolo
endoplasmatico, mitocondri, lisosomi, microbodies, perossisomi complesso del
Golgi. La caratterizzazione sovramolecolare dei costituenti cellulari: il
Citoscheletro.
3/I. ISTOLOGIA
Tessuti. Organi. Sistemi. Classificazione dei tessuti.
I tessuti epiteliali: classificazione e considerazioni morfofunzionali degli
epiteli: epiteli di rivestimento, sensoriali, secernenti. Le unità cellulari
secernenti, le ghiandole esocrine, le ghiandole endocrine (classificazione ed
organizzazione strutturale). Il sistema Ipotalamo-Ipofisario. Il sistema
neuroendocrino diffuso.
I tessuti trofomeccanici: classificazione e considerazioni morfofunzionali. Le
cellule e la matrice extracellulare: considerazioni macromolecolari e
funzionali. Il mesenchima. I tessuti connettivi; i tessuti cartilaginei; i tessuti
ossei; il sangue, i tessuti e gli organi emopoietici.
I tessuti contrattili: tessuto muscolare liscio, tessuto muscolare striato
somatico, tessuto muscolare striato cardiaco.
Il tesssuto nervoso: bioevoluzione del neurone e metodi di indagine.
Il neurone come entità morfologica: numero e grandezza dei neuroni; forma
dei neuroni; classificazioni; struttura ed ultrastruttura dei componenti del
neurone (la membrana del neurone, il pirenoforo, la sostanza tigroide,
neurotubuli e neurofilamenti, i dendriti, il neurite, la fibra nervosa). Modalità
di connessione dei neuroni: le terminazioni nervose centrali e periferiche.
Il neurone come entità citochimica: aspetti istofunzionali generali e
distribuzione topografica (aminergici, colinergici, aminoacidergici, purinergici,
peptidergici).
Nevroglia: generalità. Glia del Sistema Nervoso Centrale: ependima,
macroglia, oligodendroglia, microglia, pituiciti, cellule di Müller, gliociti di
Bergmann.
Glia del Sistema Nervoso Periferico.
B. EMBRIOLOGIA
1/E. GENERALITA’
Introduzione: significato e sviluppo della Embriologia. Le varie tappe dello
sviluppo embrionale, misure embrio-fetali. Anatomia embrio-fetale:
descrizione delle varie parti dell' embrione e del feto.
La determinazione ed il differenziamento del sesso: il differenziamento delle
gonadi.
Le cellule germinali primordiali. Lo sviluppo della gonade maschile e
femminile.
Lo sviluppo delle vie e degli organi genitali.
Generalità sull' apparato genitale maschile: L’unità testicolare: il didimo, l'
epididimo, il tubulo seminifero e le cellule di Leydig. Le vie spermatiche. Il
controllo neurormonale delle funzioni gonadali maschili.
Generalità sull'apparato genitale femminile: l'unità ovarica e la follicologenesi
pre-postpuberale; le tube uterine; l'utero; la vagina. Il controllo neurormonale
delle funzioni gonadali femminili.
La gametogenesi maschile: il ciclo dell'epitelio seminifero. Le cellule della
linea seminale. Gli spermatogoni. Gli spermatociti. Gli spermatidi. La
spermioistogenesi. Lo spermatozoo. Spermatozoi anomali.
La gametogenesi femminile: ovogenesi e proiezione nel ciclo ovarico, uterino e
vaginale.
2/E. FECONDAZIONE E FIGURE EMBRIONALI
La fecondazione: significato della fecondazione. Il tragitto degli spermatozoi
attraverso le vie genitali maschili. Maturazione e motilità degli spermatozoi.
L'emissione degli spermatozoi. Lo sperma o seme. La capacitazione degli
spermatozoi. Vitalità degli spermatozoi. Tragitto e vitalità dell'ovocito.
10
TESTI
CONSIGLIATI
Fenomenologia della fecondazione: la reazione acrosomale, la penetrazione
dello spermatozoo nell' ovocellula, l'attivazione dell' ovocito, la reazione
corticale. Formazione dello zigote. La fecondazione in vitro: informazioni
generali.
La segmentazione: dalla morula alla blastula. Tipi di uovo. Tipi di
segmentazione. La segmentazione nei mammiferi placentali. Programmazione
dello sviluppo. Controllo delle prime fasi dello sviluppo da parte di programmi
genetici materni. Passaggio dal programma materno a quello embrionale.
Controllo del programma embrionale di sviluppo. Blastogenesi (Annidamento
e Reazione deciduale).
La gastrulazione: il significato della gastrulazione. La gastrulazione nei
mammiferi placentali. Meccanismi citoscheletrici durante la morfogenesi.
Foglietti embrionali. Coordinamento citoscheletrico e segnali intercellulari nel
corso della gastrulazione.
La neurulazione: significato ed impegno organizzativo.
3/E.MORFOGENESI E ISTOGENESI
Lo sviluppo embrionale e la morfogenesi nell'uomo: induzione (induttori
endogeni ed esogeni, i. primaria e secondaria, interazioni, organizzatori),
Determinazione, Morfogeni, Stem Cells. La prima settimana dello sviluppo (la
segmentazione). La seconda settimana dello sviluppo (preparazione alla
gastrulazione). La terza settimana dello sviluppo (la gastrulazione). La quarta
settimana dello sviluppo (morfogenesi secondaria). Dalla quinta alla
trentottesima settimana di sviluppo.
Istogenesi. L'evoluzione dei foglietti embrionali: introduzione. Derivati
ectodermici. Derivati entodermici. Derivati mesodermici.
Gli annessi embrionali: introduzione. Gli annessi embrionali nei mammiferi
placentali. Gli annessi embrionali (embriofetali) nell'uomo.
4/E.ORGANOGENESI
Cenni sullo sviluppo del Sistema Nervoso Centrale, dell' Apparato Respiratorio
e Cardiovascolare (emopoiesi), dell' Apparato Gastroenterico e dell' Apparato
Urogenitale.
ESERCITAZIONI
Osservazione al microscopio ottico dei principali tessuti. Descrizione delle
varie fasi che caratterizzano l’allestimento di un preparato istologico
• AA.VV. CITOLOGIA E ISTOLOGIA FUNZIONALE – Edi Ermes,
Milano 2005.
• AA.VV. CITOLOGIA E ISTOLOGIA UMANA – Idelson – Gnocchi,
Napoli 2003.
• Rosati e Colombo ISTOLOGIA – Edi Ermes, Milano 2001
• Barbieri e Carinci EMBRIOLOGIA – Ambrosiana, Milano 2001.
• Th. W. Sadler EMBRIOLOGIA MEDICA di Langman – Masson,
Milano 2004
5
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
MODULO DI BIOLOGIA
DOCENTE COINVOLTO
MODULO DI GENETICA
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia
Biologia e Genetica
Base
Discipline generali per la formazione del
medico
01616
SI
2
BIO13
Riccardo Alessandro
Professore Associato
Università di Palermo
Giuseppe Dolcemascolo
Ricercatore
Università di Palermo
10
15 x CFU (150 totali)
100
Nessuna
I
Aula A - Complesso didattico di Via
Parlavecchio
Lezioni ex cathedra, attività guidate, seminari
Obbligatoria
N° 2 prove in itinere seguite da prova
certificativa; in alternativa Prova scritta e Prova
orale;
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Da Lunedì a Venerdì dalle 8.15 alle 10
Prof. R. Alessandro: Lunedì dalle 15 alle 17,
Dipt. Biopat. e Met. Biomed.,Via Divisi 83;
Prof. Giuseppe Dolcemascolo: Mercoledì dalle
16.30 alle 18.30, Dipt. Biopat. e Met.
Biomed.,Via Divisi 83
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
- Acquisizione del linguaggio specifico delle discipline della Biologia e della Genetica;
- conoscere e comprendere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi e le modalità
con cui i caratteri ereditari vengono trasmessi alle generazioni;
- conoscere e comprendere le basi genetiche di alcune patologie umane di rilievo o di quelle più
comuni o di elevata incidenza nel territorio.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di distinguere, organizzare ed applicare, in autonomia:
- le conoscenze dei processi biologici di base delle cellule e degli organismi;
- le leggi che regolano la trasmissione dei caratteri ereditari nelle specie viventi;
- le principali metodologie della biologia cellulare e della genetica molecolare.
Autonomia di giudizio
Essere in grado di valutare ed integrare, in maniera autonoma:
- le conoscenze acquisite in biologia e genetica nello studio degli organismi ed in particolare
dell’uomo;
- -le implicazioni che hanno sulle patologie umane le alterazioni dei processi biologici alla
base della vita delle cellule.
Abilità comunicative
Capacità di comunicare ed illustrare, in maniera semplice, anche ad un pubblico non esperto, i
processi della biologia e della genetica.
Capacità di apprendimento
Capacità di utilizzare correttamente la bibliografia scientifica specifica del settore per un continuo
aggiornamento delle conoscenze in campo biomedico.
Capacità di apprendere e seguire opportunamente, utilizzando le conoscenze acquisite nel corso, i
successivi corsi di insegnamento del curriculum per la laurea in Medicina e Chirurgia.
ANNOTAZIONI SPECIFICHE
Considerata la peculiarità dei “corsi integrati” e la sostanziale, profonda interconnessione dei
contenuti culturali dei due moduli in cui si articola il Corso Integrato di Biologia e Genetica, tanto
che molti contenuti potrebbero essere attribuiti indifferentemente all’uno o all’altro dei moduli,
risulta didatticamente efficiente ed ottimale, per il raggiungimento degli obiettivi e per un migliore
profitto degli studenti, che i docenti integrino effettivamente le loro attività di insegnamento. A tale
scopo i docenti, a prescindere dalla titolarità dei moduli, fermo restando il carico orario loro
assegnato, si potranno anche alternare durante l’iter formativo, in funzione della sequenza dei
contenuti e delle specifiche competenze dei medesimi docenti.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Comprendere l’organizzazione biologica che sta alla base degli organismi viventi;
Conoscere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi;
Conoscere i processi che regolano la espressione dei geni.
MODULO
ORE FRONTALI
60
BIOLOGIA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI –
OBIETTIVI SPECIFICI
Identificare le strutture biologiche fondamentali, l'organizzazione ed il
funzionamento di una cellula eucariotica;
Distinguere virus, cellule procariotiche ed eucariotiche;
Analizzare e comparare le manifestazioni di continuità dell'informazione
genetica nei virus, negli organismi aploidi ed in quelli diploidi.
Interpretare i meccanismi della espressione genica nei virus, nei procarioti e
negli eucarioti;
Interpretare i meccanismi delle interazioni cellulari, della regolazione
genica, del differenziamento cellulare e della “pianificazione” dello sviluppo.
Interpretare ed Utilizzare la metodologia scientifica e riconoscere varie
tecnologie biomediche
PROGRAMMA
Metodo sperimentale e osservazionale.
Teoria cellulare; Principi di classificazione degli organismi viventi; Cenni
sull’Evoluzione; Cellula procariotica e cellula eucariotica, Principali
macromolecole biologiche; Acqua, interazioni con le macromolecole
biologiche.
Citomembrane, organizzazione ed esempi funzionali.
Il materiale genetico, identificazione sperimentale e valore genetico degli
acidi nucleici. Composizione e struttura degli acidi nucleici; Replicazione del
DNA.
Genoma dei virus, dei procarioti ed eucarioti. Cenni sulla Riproduzione degli
organismi viventi.
Ciclo cellulare, Mitosi. Meiosi Gametogenesi. Riproduzione sessuale.
Organizzazione del DNA nei cromosomi eucariotici, gerarchie strutturali
del materiale cromatinico: Struttura geni.
RNA messaggero, ribosomiale e di trasferimento: strutture e funzioni.
Codice genetico e sue proprietà.
“Trascrizione” nei procarioti e negli eucarioti; Organizzatore nucleolare e
biogenesi dei ribosomi; Splicing differenziale dell'RNA.
“Traduzione” nei procarioti e negli eucarioti.
Regolazione dell'attività genica nei procarioti;
Regolazione dell'attività genica negli eucarioti; Principali meccanismi della
regolazione della trascrizione nell’organismo differenziato ed in via di
differenziamento;
Sviluppo embrionale e Differenziamento cellulare, Totipotenza nucleare e
Clonazione organismica; “Piani” di sviluppo e geni omeotici. Significato e
meccanismi generali dell’apoptosi.
Genoma eucariotico, I Cromosomi; DNA nucleare e mitocondriale; Geni e
quantità di DNA, Sequenze ripetute; Famiglie geniche;
TESTI
CONSIGLIATI
"BIOLOGIA E GENETICA" G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, Ed.
EdiSES, 2008
"BIOLOGIA MOLECOLARE della CELLULA" B. Alberts et al., Ed.
Zanichelli, 2009
"BIOLOGIA CELLULARE e MOLECOLARE " G. Karp, Ed. EdiSES,
2008
LE SCIENZE (Ed. ital. Scientific American), NATURE, SCIENCE,
BIOLOGICAL REVIEWS, Articoli vari
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Conoscere i processi e le modalità di trasmissione dei caratteri ereditari
MODULO
ORE FRONTALI
40
GENETICA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI
OBIETTIVI SPECIFICI
Analizzare e comparare le manifestazioni di continuità e variabilità
dell'informazione genetica nei virus, negli organismi aploidi ed in quelli
diploidi.
Identificare le modalità di trasmissione dei caratteri e valutare la probabilità
della loro comparsa nella progenie;
Confrontare le modalità di trasmissione dei caratteri.
TESTI
CONSIGLIATI
Stabilire la probabilità di fenotipizzazione di caratteri ereditari.
Comprendere i meccanismi della ereditarietà anche nella specie umana;
Individuare nell’uomo l’ereditarietà di caratteri normali e mutati e
distinguerne l’espressione durante lo sviluppo e la vita dell’individuo, nel
rapporto tra genotipo ed ambiente.
Selezionare gli approcci molecolari per lo studio delle patologie ereditarie ed
Utilizzare i metodi dell’analisi genetica nella pratica medica
Interpretare i risultati di analisi citogenetiche e di indagini molecolari del
genoma umano ai fini della consulenza genetica e delle applicazioni in
medicina
PROGRAMMA
Genetica dei Virus e dei Procarioti, Virus a DNA ed a RNA; Virus litici e
virus temperati; Virus oncògeni ad RNA. L'organizzazione del genoma dei
procarioti; Plasmidi ed Episomi.
Variabilità e Mutazione, Meccanismi molecolari e rilevanza biologica.
Crossing-over e meiosi come "miscelatore" genetico. Mutazioni somatiche e
germinali; Mutazioni e polimorfismi del DNA; Alcuni meccanismi di
insorgenza delle Mutazioni e riparazione del DNA: correlazioni con patologie
umane, con l’invecchiamento cellulare e con il cancro; Mutazioni
cromosomiche, genomiche e loro origine.
Metodi di analisi del gene, Endonucleasi di restrizione, Vettori di geni ;
Sintesi e Clonazione del cDNA; Utilizzazione di banche genomiche di cDNA;
Reazione Polimerasica a Catena; Analisi dei polimorfismi del DNA. Uso dei
polimorfismi del DNA nella diagnosi prenatale e in medicina legale; Utilizzo
di banche dati e altre risorse bioinformatiche.
Genetica formale e Genetica umana, Genotipo e fenotipo. Diploidia e
sessualità. Mendel ed i suoi esperimenti. Eredità intermedia, Valutazione del
concetto mendeliano di "dominanza" e "recessività"; Il linkage, i caratteri
associati;. Modelli di trasmissione di caratteri ereditari nella specie umana;
Comparazione tra caratteri mono- e poligenici; Fenotipi codominanti;
Deficienze enzimatiche ereditarie ed Eterogeneità genetica a più loci;
Eterogeneità allelica; Eredità citoplasmatica; Distinzione tra patologie
genetiche ed ereditarie. Eredità di caratteri quantitativi e polifattoriali; Allelia
multipla; Epistasi. La determinazione del sesso nelle specie animali e
nell’uomo; Eredità associata al sesso: diaginica in Drosophila e nella specie
umana; dosaggio genico e Lyonizzazione; Eredità olandrica specie umana.
Variabilità dell'espressione genica; Espressività e Penetranza, incidenza dei
fattori ambientali; Genetica di popolazioni. Cariotipo umano: Bandeggiatura
dei cromosomi; Tecniche di ibridazione in situ (FISH); Terminologia
internazionale per la rappresentazione del cariotipo. Rappresentazione grafica
formale dei genotipi. Studio di alberi genealogici. Consultorio genetico e
diagnosi prenatale: la probabilità in genetica umana e nell'analisi degli alberi
genealogici per la prognosi genetica. Applicazioni della Genetica in Medicina:
tecnologie molecolari per la diagnosi; uso dei polimorfismi associati alle
mutazioni per la diagnosi molecolare di patologie genetiche; esempi forensi.
"BIOLOGIA E GENETICA" G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, Ed.
EdiSES, 2008
"EREDITA’:PRINCIPI E PROBLEMATICHE DELLA GENETICA
UMANA" M.R.. Cummings, Ed. EdiSES, 2004
LE SCIENZE (Ed. ital. Scientific American), NATURE, SCIENCE,
BIOLOGICAL REVIEWS, Articoli vari
6
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
MAGISTRALE
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO
DISCIPLINARI
LINGUA
DOCENTE RESPONSABILE
DOCENTI DEL CORSO
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE
ALLO STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE
ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE
ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE
ORGANIZZAZIONE DELLA
DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
Medicina e Chirurgia
2009/2010
Medicina e Chirurgia
Anatomia Umana
base
Morfologia umana
01286
NO
BIO/16
Italiano - Inglese
Giovanni Zummo
Professore Ordinario
Università di Palermo
Prof. Giovanni Zummo
Prof.ssa Elvira V. Farina
Prof. Francesco Cappello
16 + 2 professionalizzanti
240
160
Biologia, Istologia
Primo e Secondo
Aula “E. Nesci”
Lezioni frontali
Esercitazioni in aula
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre 1° anno e primo semestre 2° anno
ZUMMO:
Il sistema nervoso centrale e gli organi di
senso
(6, 8, 13,15, 20, 22, 27, 29 ottobre – 3, 5,
10, 12, 17, 19, 24, 26 novembre – 1, 3, 10
dicembre)
FARINA:
Polmone pleura – Parete addominopelvica – Canale alimentare
5, 9, 12, 16, 19, 23, 26,30 ottobre – 6, 9,
13, novembre)
CAPPELLO: Fegato e pancreas – Rene e vie urinarie –
Organi della riproduzione maschili –
Organi della riproduzione femminile
(16, 19, 23, 27, 30 novembre – 4, 7, 11,
14, 15, 17, 18 dicembre)
ATTIVITA’ PROFESSIONALIZZANTE
ORARIO DI RICEVIMENTO
DEGLI STUDENTI
14 ottobre
Neurocranio e meningi
21 ottobre
Cuore
Zummo
28 ottobre
Struttura molecolare del polmone (I)
4 novembre La rete informatica in Anatomia
macroscopica Cappello
11 novembre La rete informatica in Anatomia
microscopica (I)
Cappello
18 novembre Anatomia per immagini del S.N.C.
25 novembre Anatomia per immagini del canale
alimentare
Farina
2 dicembre
La mammella (I) Zummo
9 dicembre
Sistema diottrico dell’occhio
16 dicembre Storia dell’Anatomia palermitana Zummo
Prof. G. Zummo
Martedì, Giovedì ore 10-12, Mercoledì ore 17-19
Prof. E. Farina
Lunedì, Mercoledì, Venerdì ore 10-12
Prof. F. Cappello
Lunedì ore 15-17 - Martedì, Giovedì ore 12-14
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisizione di tutte le gerarchie costitutive del corpo umano e loro distribuzione topografica.
Riconoscimento delle caratteristiche strutturali, ultrastrutturali degli organi ed apparati. Livelli di
organizzazione del sistema nervoso centrale e periferico. Le principali vie della sensibilità
generale, i sistemi motori. Gli organi di senso e le vie della sensibilità speciale. L’organogenesi e le
modificazioni determinate dall’evoluzione dell’età
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di riconoscere, in autonomia, gli organi e la loro posizione con i mezzi dell’analisi
dell’immagine più attuali e tradizionali. Capacità di esaminare e di produrre diagnosi d’organo
attraverso lo studio della struttura microscopica.
Autonomia di giudizio
Essere in grado di valutare le implicazioni e i risultati dell’analisi dell’immagine nello studio della
distribuzione degli organi.
Abilità comunicative
Capacità di descrivere e commentare i risultati degli studi topografici e clinici e di relazionarsi con
i colleghi.
Capacità d’apprendimento
Capacità di aggiornamento mediante la consultazione delle pubblicazioni scientifiche proprie del
settore e l’utilizzo della rete informatica. Capacità di proseguire compiutamente gli studi medici,
utilizzando le conoscenze acquisite nel corso.
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivo del corso è fornire le basi anatomiche organogenetiche, sistematiche e topografiche sia
macroscopiche che microscopiche, e le principali modificazioni dell’aging indispensabili per
giovani che intraprendono gli studi medici. Obiettivo principale è raggiungere la capacità di
ragionamento clinico-diagnostico, utilizzando anche gli strumenti metodologici dell’evidence
based medicine
1° anno 2° semestre
ORE FRONTALI
2
10
8
8
16
16
5
8
14
7
8
4
6
4
8
8
6
8
4
4
6
30
TESTI
CONSIGLIATI
LEZIONI FRONTALI
Generalità – Terminologia anatomica
Anatomia generale e sistematica
Il sistema locomotore
Anatomia del collo e del torace
Cuore, vasi e pericardio
Vie aeree, polmoni e pleure
2° anno 1° semestre
Midollo osseo, timo, linfonodo, malt, milza
Anatomia della parete addominale e cavità addominopelvica
Canale alimentare
Fegato e pancreas
Rene e vie urinifere
Organi riproduttivi maschili
Organi riproduttivi femminili
Anatomia della testa compreso lo sviluppo dello stomodeo
Midollo spinale, nervi spinale e meningi spinali
Encefalo, meningi encefaliche e nervi cranici
Vie della sensibilità generale
Vie della motilità somatica e viscerale
Occhio, annessi oculari e vie ottiche
Orecchio e vie acustiche
Anatomia topografica degli arti
ESERCITAZIONI
Osteoartrologia, anatomia settoria, anatomia microscopica
Anatomia del Gray – Le basi anatomiche della pratica clinica – Elsevier 2009
Martini F.H., Timmonds M.J., Tallitsch R.B.: Anatomia Umana Edises –
2009
Netter: Atlanta di Anatomia Umana - Elsevier-Masson
Barr’s Il sistema Nervoso dell’Uomo - Edises
Farina F. (a cura di): Anatomia dell’apparato locomotore - Edises
7
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
MEDICINA E CHIRURGIA, IPPOCRATE
Sede formativa di Palermo
BIOCHIMICA
Base
Struttura, funzione e metabolismo delle
molecole d'interesse biologico
SI
2
BIO/10
GIOVANNI TESORIERE
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
MARIANNA LAURICELLA
Ricercatore Confermato
Università degli Studi di Palermo
14
210 (15 x 14 CFU)
140
Chimica e Propedeutica Biochimica
I e II
Aula A, plesso Aule Nuove
Lezioni frontali
Obbligatoria
Verifica orale (I anno)
Esame finale Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre (I anno)
Primo semestre (II anno)
I anno, II semestre: Lunedì,martedì,mercoledì,
giovedì e venerdì ore 10-11.
II anno, I semestre: Lunedì,martedì,mercoledì,
giovedì ore 10-12.
Tutti i giorni per appuntamento.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Gli studenti dovranno conoscere i meccanismi biochimici che stanno alla base dei processi
metabolici e della vita. Dovranno, inoltre, avere acquisito una buona comprensione delle basi
molecolari delle principali malattie metaboliche acute e croniche.
Soprattutto, gli studenti dovrebbero essere capaci di applicare le conoscenze acquisite allo studio
delle materie che seguono la biochimica nel loro curriculum di studi.
Dovrebbero anche essere in grado di formulare giudizi personali sulle possibili cause e di proporre
possibili soluzioni per problemi medici aventi una base biochimica già evidente, ma anche in casi
nei quali queste informazioni non siano ancora chiaramente disponibili, mostrandosi anche in
grado di ricercare autonomamente l'informazione scientifica pertinente, e di analizzarla con spirito
critico.
Gli studenti dovrebbero, infine, saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver
sviluppato capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo
autonomo.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le molecole di interesse biologico ed i
processi metabolici che le riguardano. Conoscere e comprendere la modalità d’azione degli enzimi,
le basi della loro regolazione e della catalisi, le basi della bioenergetica.
MODULO 1
ORE FRONTALI
70
BIOCHIMICA I
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Meccanismi di trasduzione del segnale
Sistema dell’adenilato ciclasi. Tossina colerica. Tossina per tossica e
difterica. Sistema dei fosfoinositidi. Sistema Ca++-calmodulina. GMP ciclico
(cGMP). Guanilato ciclasi di membrana e citosolubile. Ossido nitrico sintasi
(NOS). Processo della visione. Vitamina A. Trasducina.
Trasporto di membrana
Diffusione semplice e facilitata. Trasporto attivo. Trasportatori di glucosio
(GLUT). Simporto Na+-glucosio. ATPasi Na+/K+-dipendente. ATPasi Ca++dipendente. Altri sistemi di trasporto per il calcio.
Cromoproteine leganti ossigeno
Mioglobina (Mb) ed Emoglobina (Hb). Trasporto dell’ossigeno. Trasporto
dell’anidride carbonica. Azione tampone dell’Hb. Metaemoglobina.
Carbossiemoglobina. Emoglobine atipiche. Emoglobinopatie.
Enzimi
Generalità. Meccanismo di catalisi enzimatica. Sito attivo. Specificità.
Isoenzimi. Enzimi costitutivi ed induttivi. Cinetica enzimatica: nfluenza della
concentrazione del substrato; influenza della concentrazione dell’enzima;
influenza di temperatura e pH. Costante di Michaelis-Menten.
Reazioni sequenziali ed a ping-pong. Sistemi cooperativi di Monod e di
Koshland. Meccanismi di inibizione enzimatica. Inibitori degli enzimi in
Medicina. ACE-inibitori. Antifolici. Aspirina. Regolazione dell’attività
enzimatica. Regolazione allosterica. Modifiche covalenti: fosforilazione,
ADP-ribosilazione. PARP. Conversione di zimogeni in enzimi attivi.
Metabolismo dei glucidi
Ingresso del glucosio nelle cellule. Fosforilazione del glucosio. Esochinasi e
glucochinasi. Metabolismo del glicogeno: Glicogenolisi e glicogenosintesi.
Glicolisi in presenza ed assenza di ossigeno. Gluconeogenesi. Ciclo di Cori.
Trasferimento degli equivalenti riducenti dal citoplasma ai mitocondri
mediante i sistemi pendolari: sistema fosfodiossiacetone/glicerolo-3-fosfato;
sistema malato/aspartato. Ossidazione del piruvato. Ciclo di Krebs. Ciclo dei
pentoso-fosfati. Metabolismo dell’acido glucuronico. Metabolismo del
fruttosio. Metabolismo del galattosio. Glicosamminoglicani.
Metabolismo dei lipidi
Lipoproteine: generalità. Destino dei chilomicroni. VLDL e loro destino.
Recettori per LDL. Aterosclerosi. Recettore “scavenger”. Utilizzazione
metabolica degli acidi grassi. Trasporto degli acili attraverso la membrana
interna dei mitocondri: funzione della carnicina. -ossidazione degli acidi
grassi. Metabolismo dei corpi che tonici. Chetosi e chetoacidosi. Biosintesi
degli acidi grassi. Metabolismo dei trigliceridi. Metabolismo dei fosfolipidi.
Metabolismo del colesterolo.
Metabolismo degli amminoacidi
Amminoacidi essenziali e non essenziali. Catabolismo degli amminoacidi.
Transaminazione. Deaminazione ossidativa. Decarbossilazione. Destino
metabolico dell’ammoniaca. Sintesi del glutammato. Sintesi e demolizione
della glutammica. Sintesi del carbamilfosfato. Ciclo dell’urea. Metabolismo
della metionina. Metabolismo della fenilalanina e della tirosina.
Fenilchetonuria. Le poliammine. Creatina e fosfocreatina: biosintesi e
funzione.
Fosforilazione ossidativa
Catena delle ossido-riduzioni biologiche, coenzima Q, citocromi, ATP
sintetasi. Fosforilazione a livello del substrato.
Vitamine
Considerazioni generali. Caratteri e funzioni delle vitamine liposolubili ed
idrosolubili. Vitamine B1, B6 e B12. Acidi folici. Metabolismo dell’unità
monocarboniosa.
Metabolismo dei nucleotidi
Biosintesi dei nucleotidi purinici e pirimidinici. Biosintesi dell’acido
timidilico. Sintesi dei nucleotidi per recupero. Catabolismo dei nucleotidi
purinici. Alterazioni del metabolismodell’acido urico: iperuricemie.
TESTI
CONSIGLIATI
ESERCITAZIONI
Esercitazioni in laboratorio in piccoli gruppi sulle principali tecniche
biochimiche
1. Baynes JW., Dominiczack MH.Biochimica per le discipline
biomediche, CEA Ambrosiana
2. Siliprandi N., Tettamanti G. Biochimica Medica, Ed. Piccin
3. Devlin T.M. Biochimica con aspetti clinici, Ed. Idelson-Gnocchi
4. Murray RK, et al. Harper Biochimica, Ed. McGraw-Hill
5. Caldarera C.M. Biochimica Sistematica Umana. 2a ed. 2003, Clueb
Ed.
6. Berg J.M., Tymoczko J.L., Stryer L. Biochimica, 5a ed. italiana2003,
Zanichelli
7. Nelson D.L., Cox M.M. I Principi di Biochimica di Lehninger,
Zanichelli
8. Garrett R.H., Grisham C.M. Biochimica, Ed. Zanichelli
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere la biochimica sistematica umana con
particolari riferimenti alla neurochimica e all’ormonologia. Conoscere gli aspetti biochimici delle
più gravi e comuni patologie umane per una adeguata comprensione dei fenomeni biologici
significativi in medicina.
MODULO 2°
BIOCHIMICA II
ORE FRONTALI
70
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Aspetti di Biochimica cellulare
Chaperones molecolari. Sequenze-segnale per lo smistamento delle proteine.
Vie secretorie. Meccanismi di degradazione delle proteine: proteasoma.
Meccanismi di controllo della proliferazione cellulare
Fattori di crescita. Recettori per fattori di crescita. P21Ras. Cascata delle
MAP chinasi. Fattori di trascrizione. TGFbeta e recettori. Oncogeni e geni
oncosoppressori. pRb e ciclo cellulare. P53. Ciclone e ruolo nel ciclo
cellulare. Metastasi. Metalloproteasi, TIMP. “Scatter factors”. Fattori
angiogenetici ed antiangiogenetici.
Apoptosi
Recettori di morte cellulare. Attività delle caspasi. Ceramide e
sfingomielinasi. Via intrinseca dell’apoptosi. Ruolo dei mitocondri
nell’apoptosi.
Neurochimica
Metabolismo della cellula cerebrale. Esochinasi cerebrale. Metabolismo
amminoacidico. Ciclo glutammica-glutammato. Metabolismo del GABA.
Barriera ematoencefalica. Metabolismo dei nucleotidi. Trasporto assonale.
Insulina ed SNC. Guaina mielinica e lipidi complessi: ruolo nella
neurotrasmissione. Meccanismo della neurotrasmissione. Canali per il sodio
ed il potassio. Canali del calcio. Neurotrasmettitori. Sintesi e degradazione
dell’acetilcolina. Giunzione neuromuscolare e sinapsi colinergiche
nicotiniche. Sinapsi colinergiche muscariniche. Recettori per il glutammato.
Recettori per il GABA. Recettori per le catecolammine. Serotonina.
Encefalite ed endorfine. Tetano e botulismo. Memoria a breve e lungo
termine. Dopamina e cocaina. Miastenia grave. Morbo di Parkinson. Morbo
di Alzheimer. Ictus cerebrale. Schizofrenia.
Aspetti biochimici della funzione renale e regolazione della pressione
arteriosa
Metabolismo della cellula del tubulo. Generalità dei processi di
riassorbimento. Variazioni di volume e pressione osmotica del tubulo. Soglia
renale. Riassorbimento del glucosio, degli amminoacidi e dei bicarbonato.
Ciclo del -glutammile. Amminoacidurie. Produzione di bicarbonato e di
ammoniaca. Ruolo della vasopressina. Funzioni dell’aldosterone. Renina ed
angiotensina. ACE ed ACE-inibitori. Catecolammine e loro recettori; - e bloccanti. Ormone natriuretico. Sinergismo tra catecolammine ed
angiotensina. Sintesi e degradazione delle catecolammine.
Aspetti biochimici della funzione epatica
Funzione glucostatica del fegato. Metabolismo del fruttosio. Chetogenesi e
chetolisi. Acidi e Sali biliari primari e secondari, ciclo enteroepatico. Acidi
colici nella digestione dei lipidi e particelle di emulsione; micelle miste.
Produzione di bilirubina. Produzione di bilirubina-diglucuronide. Ittero
emolitico ed ittero da stasi. Reazioni di detossificazione: reazioni di
idrossilazione, mutilazione, coniugazione con amminoacidi, solfato attivo ed
acido glucuronico. Metabolismo dell’etanolo. Effetti dell’etilismo: deficit
della gluconeogenesi, incremento della sintesi di acidi grassi.
Sangue
Metabolismo dell’eritrocita. Formazione di acido 2,3-bisfosfoglicerico.
Metaemoglobina redattasi. Glutatione ed anione superossido. Proteine
plasmatiche. Conversione della protrombina in trombina. Vitamina K.
Fibrinogeno.
Aspetti biochimici della funzione muscolare
Metabolismo della cellula muscolare scheletrica e cardiaca. Astine. Miosine.
Tropomiosina. Contrazione muscolare. Fibre di tipo I e II. Contrazione delle
fibre muscolari lisce.
Biochimica del tubo gastroenterico
Funzioni biochimiche dello stomaco. Pompa protonica. Produzione di
pepsina. Colecistochinina. Secretina. Enterochinasi. Enzimi pancreatici.
Digestione delle proteine. Digestione dei glucidi.
Ormoni Fattori di rilascio ipotalamici: meccanismo d’azione. Gli ormoni
dell’ipofisi anteriore. Somatotropo: meccanismo d’azione, nanismo,
acromegalia, somatomedine, somatostatina. Prolattina. Asse ipotalamoipofisi-surrene. ACTH: azioni dirette ed indirette. Recettori degli ormoni
steroidei e tiroidei: famiglia c-erbA, meccanismi cellulari e molecolari
d’azione. Glucocorticoidi: effetti sul metabolismo, azione antinfiammatoria
ed immunosoppressiva. Morbo di Addison. Morbo di Cushing. Sintesi degli
ormoni tiroidei. Ormone tireotropo (TSH). Funzioni degli ormoni tiroidei.
Proinsulina ed insulina, IRS-1, 3-fosfoinositidi, PKB. Diabete insulinodipendente e diabete insulino-indipendente. Resistenza all’insulina. Via dei
polialcoli. Glicosilazione non enzimatica. Chetoacidosi diabetica. Glucagone:
effetti sul metabolismo e meccanismo d’azione.
Ormoni sessuali: fattore di rilascio. Gonadotropine: ormone follicolo
stimolante (FSH) e luteinizzante (LH). Estrogeni e progestinici. Androgeni.
Ciclo sessuale femminile.
Ormoni e cancro. Metabolismo del calcio. Vitamina D. Paratormone.
Calcitonina. Rachitismo. Osteomalacia. Prostaglandine, prostacicline,
endoperossidi e trombossani
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
1. Baynes JW., Dominiczack MH.Biochimica per le discipline
biomediche, CEA Ambrosiana
2. Siliprandi N., Tettamanti G. Biochimica Medica, Ed. Piccin
3. Devlin T.M. Biochimica con aspetti clinici, Ed. Idelson-Gnocchi
4. Murray RK, et al. Harper Biochimica, Ed. McGraw-Hill
5. Caldarera C.M. Biochimica Sistematica Umana. 2a ed. 2003, Clueb Ed.
6. Berg J.M., Tymoczko J.L., Stryer L. Biochimica, 5a ed. italiana2003,
Zanichelli
7. Nelson D.L., Cox M.M. I Principi di Biochimica di Lehninger,
Zanichelli
8. Garrett R.H., Grisham C.M. Biochimica, Ed. Zanichelli
8
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia
Lingua Inglese
Caratterizzante
Inglese scientifico e abilità linguistiche,
informatiche e relazionali, pedagogia medica,
tecnologie avanzate e a distanza di informazione
e comunicazione
NO
L-LIN\12
Prof. Tatiana Canziani
Ricercatore di Lingua e Traduzione Inglese
Università di Palermo
6
90
60
Nessuna
Secondo
Aula A – plesso Aule Nuove
Lezioni ed esercitazioni in aula e in laboratorio.
Obbligatoria
Prova scritta
Voto in trentesimi
Primo semestre
mercoledì ore 8.00-12.00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Sviluppare le competenze linguistiche necessarie per essere in grado di leggere, comprendere e
scrivere un breve testo di ambito medico-specialistico in lingua Inglese con particolare attenzione
all’ambito terminologico medico specialistico.. Essere in grado di impostare una conversazione
semplice con il paziente al fine di raccoglierne i dati anamnestici e la storia clinica.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
Lingua Inglese
ORE FRONTALI
60 ore
TESTI
CONSIGLIATI
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
• English Grammar: L’aggettivo; I pronomi personali soggetto; I
pronomi personali complemento; Gli aggettivi possessivi; Il plurale
dei sostantivi regolari, irregolari e di derivazione greca e latina; Il
genitivo sassone;I numeri cardinali; I numeri ordinali; La data;
L’orario; L’articolo determinativo ed indeterminativo;Gli aggettivi e
pronomi interrogativi ed esclamativi;Le preposizioni di tempo e di
stato in luogo;Gli avverbi di frequenza e la loro posizione nei tempi
semplici e nelle frasi all’imperativo; Never\ever ;Alcune preposizioni
seguite dal gerundio; Lo stile nominale: la nominalizzazione in
Medical English ;Usi particolari delle forme in –ing per la costruzione
del discorso; Il simple present del verbo To be e To have; Usi
particolari dei verbi ausiliari To be e To have; Il simple present dei
verbi non ausiliari; L’imperativo; Il gerundio; Il presente progressivoIl
simple past (costruzione ed impiego in lingua Inglese)
Il present perfect (costruzione ed uso – differenze nell’uso tra simple
past e present perfect): Il condizionale presente; Il periodo ipotetico
di tipo 0
Il perfect conditional; Il past perfect; Il periodo ipotetico di tipo I, II,
III;Modal verbs: can – could; must, may, might, should ; Phrasal
verbs; la forma passiva
• Medical English
Introduzione al linguaggio specialistico;Evoluzione del lessico medico
relativo alle parti del corpo; Sindromi\malattie: come vengono
denominate e difficoltà di traduzione; Asking about personal details
and filling into an Admission card; Illness/ Disease/ Disorder/
Disability: differenze nell’uso; Human body and human organs: Uso
dell’articolo determinativo davanti alle parti del corpo e malattie;
I prefissi Fore-, Hind- in ambito medico; Blood e derivati relativi
nell’ambito medico;Asking about pain: location, duration and type of
pain; Drugs (Some Pharmacological Forms); La denominazione delle
sindromi;Medical acronyms: aspetti linguistici e differenze tra la
lingua Italiana e la lingua Inglese
La costruzione del CV in lingua Inglese
La comunicazione Medico – paziente in lingua Inglese:
On examination: Instructions
General health questions concerning:
- Medical history
- Family History
- Cardiology
- Paediatrics
PROIEZIONI IN POWER POINT
TESTI:
Murphy- Pallini, Grammar in use, Cambridge
Canciamilla-Canziani, English for specific purposes, Carbone editore
9
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
DOCENTE MODULO 1
DOCENTE MODULO 2
DOCENTE MODULO 3
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia Ippocrate
Fisiologia Umana
Base
Funzioni biologiche integrate di organi, sistemi
e apparati umani
03379
SI
3
BIO/09
Natale Belluardo
Professore Ordinario
Università di Palermo
Giuseppe Ferraro
Professore Ordinario
Università di Palermo
Natale Belluardo
Professore Ordinario
Università di Palermo
Rosaria Fileccia
Professore Associato
Università di Palermo
18
270
180
Chimica e Propedeutica Biochimica, Fisica,
Istologia ed Embriologia, Anatomia Umana,
Biochimica.
2° e 3°
Aula “Vittorio Zagami”
Lezioni frontali; esercitazioni in aula ed in
laboratorio
Obbligatoria
Prova Orale,
Voto in trentesimi
2° semestre del 2° anno e 1° semestre del 3°
anno
Prof. N. Belluardo Lunedi-Venerdì 15-18
Prof. G. Ferraro Venerdì 9-11
Prof.ssa R. Fileccia Lunedì-Mercoledì 9.3012.30
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere le funzioni dei diversi organi del corpo umano. Conoscere l’integrazione delle funzioni
dalle organiche a quelle psichiche degli organi negli apparati. Conoscere i meccanismi principali di
regolazione della funzione di organi e apparati e dell’integrazione funzionale di più apparati
nell’esecuzione di compiti specifici. Acquisire la relazione tra le leggi della chimica e della fisica
e la fisiologia delle cellule, degli organi e degli apparati. Conoscere l’interpretazione dei principali
parametri fisiologici dell’uomo sano.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Conoscere le funzioni del sangue e degli apparati cardio-vascolare e respiratorio
MODULO
ORE FRONTALI
60
FISIOLOGIA UMANA - Modulo 1
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Descrivere la genesi dell'eccitabilità cellulare
Tratteggiare i meccanismi di trasporto dell'acqua e dei soluti attraverso le
membrane biologiche
Spiegare le modalità di funzionamento delle cellule recettoriali e i
meccanismi di trasduzione di varie forme di energia
Illustrare le modalità d’interazione fra le cellule eccitabili
Generalità sull’attività riflessa
Illustrare le fasi del ciclo cardiaco correlandole con le meccanica cardiaca
definendo la gittata sistolica e la gittata cardiaca
Spiegare i fenomeni dell’eccitabilità e dell’automatismo cardiaco
Descrivere le caratteristiche funzionali del muscolo striato e di quello liscio
Spiegare i meccanismi di regolazione della attività cardiaca e della pressione
arteriosa
Misurare la pressione arteriosa omerale mediante sfigmomanometro a
mercurio (Riva Rocci)
Spiegare in termini elettrofisiologici modalità di produzione e significato
delle onde normali nell'ECG
Descrivere i liquidi corporei e la loro composizione con riferimenti al bilancio
idro-elettrolitico
Descrivere le caratteristiche morfo-funzionali dei componenti del sangue:
eritrociti, leucociti, piastrine, proteine plasmatiche
Illustrare il processo dell'emostasi e della fibrinolisi
Descrivere sommariamente gli aspetti morfo-funzionali della
microcircolazione e dell’emoreologia, spiegandone il significato
Illustrare le funzioni (in relazione alla struttura) delle diverse sezioni
dell'albero vasale: sistema arterioso, capillari, sistema venoso, i circoli
capillari e le loro peculiarità d'organo
Fornire le indicazioni basilari sui rapporti tra struttura e funzione del circolo
linfatico
Correlare le fasi dell’attività respiratoria con la morfologia e la funzionalità
delle strutture che vi sovrintendono
Spiegare su basi fisiche il meccanismo di espansione dell'alveolo polmonare.
Descrivere le nozioni essenziali della fisica dei gas utili alla comprensione
della funzione respiratoria
Correlare i concetti di meccanica respiratoria e lavoro respiratorio
Descrivere l’indagine spirometrica e correlarne i risultati con la funzionalità
respiratoria
Illustrare i principi e i meccanismi fisiologici che regolano gli scambi gassosi
alveolo-capillari e il trasporto dei gas respiratori nel sangue
Spiegare i meccanismi chimici, nervosi e d'altra natura che regolano l’attività
respiratoria
Spiegare le modalità di regolazione del pH plasmatico da parte della funzione
respiratoria e riconoscere le variazioni del pH dovute a questa
Spiegare gli aggiustamenti cardio-circolatori e respiratori durante la attività
fisica
La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e
approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione
TESTI
CONSIGLIATI
Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto
Editore
Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa
Editrice Ambrosiana
Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes
Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Conoscere le funzioni degli apparati renale, gastro-enterico ed endocrino
MODULO
ORE FRONTALI
60
FISIOLOGIA UMANA - Modulo 2
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Descrivere e spiegare in termini anatomo-funzionali (correlando le funzioni
con le strutture anatomiche responsabili), i meccanismi di formazione
dell'urina: filtrazione glomerulare, assorbimento, secrezione tubulare ed
escrezione
Indicare il destino dei più importanti componenti del plasma nel passaggio
attraverso il rene
Illustrare il contributo del rene all'equilibrio idrico-salino, del pH ematico,
della volemia e della pressione arteriosa
Descrivere i meccanismi fisiologici della minzione
Illustrare le funzioni del canale alimentare: motilità, secrezione, digestione,
assorbimento e spiegare i meccanismi fisiologici del loro espletamento
Indicare i meccanismi di regolazione delle funzioni intestinali operati dal
s.n.c., dal sistema nervoso enterico e dagli ormoni gastrointestinali
Descrivere la motilità dell'intestino colon-retto ed il riflesso della defecazione
Illustrare i meccanismi del controllo neuro-ormonale sull'assunzione di liquidi
ed alimenti
Descrivere le funzioni tipiche ed il ruolo esercitato dal fegato nella nutrizione
e nel metabolismo intermedio
Descrivere i meccanismi della termoregolazione
Tratteggiare i meccanismi d’azione degli ormoni, nella trasmissione di
messaggi funzionali specifici
Descrivere le funzioni degli ormoni ipotalamici e gli ormoni adeno-ipofisari,
nonché i meccanismi di feedback delle le ghiandole controllate dall'asse
ipotalamo-ipofisario
Illustrare il controllo ormonale della glicemia
Illustrare i meccanismi integrati di controllo della calcemia e il ruolo
esercitato in essi dalle paratiroidi
Indicare sommariamente le funzioni endocrine del timo e della epifisi
Illustrare i meccanismi del controllo ormonale sull'accrescimento
Indicare gli effetti specifici dei singoli ormoni sulle funzioni dei differenti
organi e apparati che ne rappresentano il bersaglio: ormoni pre e postipofisari, ormoni tiroidei e paratiroidei, ormoni della corticale e della
midollare surrenale, ormoni gonadici maschili e femminili
La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e
approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione
TESTI
CONSIGLIATI
Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto
Editore
Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa
Editrice Ambrosiana
Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes
Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Conoscere le funzioni del sistema nervoso centrale, periferico e vegetativo.
MODULO
ORE FRONTALI
60
FISIOLOGIA UMANA – Modulo 3
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Indicare nelle linee generali l’organizzazione morfo-funzionale del sistema
nervoso centrale, periferico e vegetativo
Descrivere le attività del sistema nervoso vegetativo: componente
ortosimpatica e parasimpatica
Indicare le funzioni della glia
Descrivere i principali aspetti funzionali del liquor cefalo-rachidiano e della
sua circolazione
Descrivere le interazioni elementari tra i neuroni: trasmissione sinaptica e sua
modulazione, meccanismi di integrazione sinaptica, liberazione dei
neurotrasmettitori e loro interazione con le differenti classi di recettori.
Manipolazione della trasmissione sinaptica. Trasmissione gassosa dei segnali
nervosi. I neuropeptidi.
Definire il concetto di plasticità sinaptica, indicare i fattori neurotrofici e
sintetizzare i processi neuro-fisiologici di invecchiamento e morte cellulare
Spiegare l’organizzazione anatomo-funzionale dei sistemi sensitivi
Descrivere i meccanismi fisiologici della visione, dell'udito e della fonazione
Effettuare la determinazione semeiologica del campo visivo e della acuità
visiva
Illustrare il meccanismo di accomodamento dell'occhio e le basi dei difetti
rifrattometrici
Illustrare l'esame audiometrico
Descrivere gli aspetti salienti della fisiologia del gusto ed olfatto
Illustrare i meccanismi fisiologici della sensibilità somatica (tattile, termica,
dolorifica, propriocettiva) e viscerale
Indicare nelle sue componenti maggiori l’organizzazione del sistema motorio
Illustrare i meccanismi spinali di coordinazione motoria: azione riflessa, ruolo
degli interneuroni
Elicitare i riflessi spinali e interpretarne il rilievo
Tono muscolare e sua regolazione
Postura: meccanismi troncoencefalici; riflessi posturali; apparato vestibolare e
riflessi tonici labirintici e cervicali. Locomozione.
Illustrare dal punto di vista morfo-funzionale l’organizzazione del movimento
volontario: rapporti tra strutture anatomiche (aree corticali, via corticospinale) e funzioni motorie
Descrivere in generale le caratteristiche funzionali dei sistemi di controllo
motorio
Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti cerebellari implicati nel
controllo dell'attività motoria
Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti dei nuclei della base
implicati nel controllo dell'attività motoria
Oculomozione
Illustrare l’organizzazione anatomo-funzionale della corteccia cerebrale
Correlare i principi elettrofisiologici con i più comuni risultati fisiologici e
patologici dell’elettroencefalogramma
Descrivere gli aspetti anatomo-funzionali del sistema limbico e le funzioni
omeostatiche dell'ipotalamo
Spiegare le basi anatomo-funzionali delle funzioni nervose superiori: sonno,
linguaggio, memoria
Descrivere la sessualità come sistema complesso di tipo neuro-psicoendocrinologico. La differenziazione sessuale del sistema nervoso
Illustrare i meccanismi generali e specifici di feedback nella regolazione delle
increzioni ormonali
Indicare le basi biofisiche della contrazione muscolare
Fornire il razionale dell’elettromiografia
La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e
approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione
TESTI
CONSIGLIATI
Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto
Editore
Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa
Editrice Ambrosiana
Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes
Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi
10
Microbiologia
11
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia - Ippocrate
Immunologia
Base
Struttura,funzione e metabolismo delle molecole
di interesse biologico
03839
No
MED/04
Prof. Francesco Dieli
Professore Ordinario di Immunologa
Università di Palermo
6
90
60
Nessuna
Secondo
Aula Magna - Dipartimento di Biopatologia e
Metodologie Biomediche, Sezione di Patologia
Generale, Corso Tukory 211. Aule Nuove
Lezioni ed attività teorico-pratiche in aula ed in
laboratorio.
Obbligatoria
Prova scritta in itinere e prova orale finale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì,
ore 9,30-11,00
Lunedì, Martedì e Mercoledì ore 12-13.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere i meccanismi cellulari e molecolari fondamentali della risposta immunitaria, ed il loro
ruolo nella difesa contro gli agenti infettivi e nelle reazioni immunopatogene.
Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico ed un
atteggiamento orientato alla ricerca ,dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali
per risolvere problemi analitici e saper ricercare autonomamente l’informazione scientifica .
Discutere ed utilizzare i principali meccanismi di funzionamento del Sistema Immune in
condizioni fisiologiche e/o patologiche, discutere casi clinici per le loro implicazioni
immunologiche ed essere a conoscenza dei metodi ed approcci sperimentali per lo studio del
sistema immune. Saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le
capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE FRONTALI
60 ore
IMMUNOLOGIA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Anatomia del sistema immunitario e ricircolazione linfocitaria.
Recettori di homing.
Il sistema immune innato: le cellule e i recettori per profili molecolari.
Il sistema del complemento (attivazione, funzioni. recettori e proteine di
controllo).
La fagocitosi.
Le cellule dendritiche e la presentazione dell’antigene.
Il complesso maggiore di istocompatibilità. MHC classico e non
classico
I linfociti T: maturazione, riconoscimento dell’antigene (TCR),
funzioni. Popolazioni di linfociti T (CD4, CD8, DN, NKT, γδ).
I linfociti B: maturazione, riconoscimento dell’antigene (BCR),
funzioni. I linfociti B1.
Gli anticorpi: struttura, funzioni, interazioni con cellule e fattori
dell’immunità innata e acquisita. Gli FcR.
Fasi della risposta immune: riconoscimento, attivazione, funzione
effettrici, memoria, apoptosi (AICD). Regolazione della produzione
anticorpale.
Le citochine e le chemochine. Recettori per citochine e chemochine.
Uso terapeutico delle citochine.
I linfociti Natural Killer.
La tolleranza immunologica. L’autoimmunità.
Le immunodeficienze congenite: sindrome di De George,
agammaglobulinemia di Bruton, ipogammaglobulinemia variabile comune,
deficit selettivo di IgA, ipogammaglobulinemia con iper-IgM, SCID, deficit
congeniti dei fagociti, deficit congeniti del complemento.
Le immunodeficienze acquisite: generalità. L’AIDS. Caratteristiche
generali, proteine e recettori cellulari dell’ HIV. Il ciclo replicativo dell’
HIV. I meccanismi patogenetici dell’AIDS.
Risposta immune agli agenti infettivi (virus, batteri, funghi, elminti).
I vaccini.
La classificazione delle reazioni immunopatogene. L’ipersensibilita’ I
tipo e asma bronchiale. Le reazioni immunopatogene di II tipo, test di
Coombs diretto e indiretto. Le malattie da immunocomplessi (III tipo). Le
reazioni di IV tipo: ipersensibilità da contatto, reazione alla tubercolina, la
tubercolosi.
Immunologia dei trapianti. Alloreattività e rigetto. Ruolo dei linfociti
NK nel trapianto di midollo osseo.
Immunologia dei tumori.
Il laboratorio di immunologia: tecniche imnmunologiche, modalità di
studio dei linfociti T e B. Principali clusters di differenziazione (CD).
Modalità di studio della fagocitosi.
ESERCITAZIONI
La attività didattica teorico-pratica consisterà nella dimostrazione, a piccoli
gruppi di studenti, delle principali tecniche immunologiche di laboratorio,
applicate allo studio della medicina sperimentale e della diagnostica.
TESTI
CONSIGLIATI
- IMMUNOLOGIA. D. Male - J. Brostoff - B.D. Roth. Ed. Elsevier (2007).
- IMMUNOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE. A.K. Abbas, A.H.
Lichtman, S. Pillai. Ed. Elsevier (2008).
- Kuby IMMUNOLOGIA. R.A. Goldsby, T.J. Kindt, B.A. Osborne. Ed.
UTET (2001).
- IMMUNOBIOLOGIA. C.A. Janeway - P. Travers - M. Walport. PiccinNuova Libraria Ed. (2006).
- IMMUNOLOGIA. P. Parham. Ed. Zanichelli (2001).
- IMMUNOLOGIA. I. Roitt, P.I. Delves. Ed. Delfino (2003).
- IMMUNOLOGIA. R. Coico - G. Sunshine - E. Benjamini. Ed. Edises
(2005).
Inoltre si raccomanda di utilizzare il materiale didattico (diapositive in
formato Power Point) scaricabile gratuitamente dal sito di Nature Reviews in
immunology, all’indirizzo Web: http://www.nature.com/nri.
12
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTECOINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia- Ippocrate
Patologia generale
Caratterizzante
Patologia
generale
e
molecolare,
immunopatologia,
fisiopatologia
generale,
microbiologia e parassitologia
05547
SI
due
MED04
Modulo di Biopatologia
Prof. Calogero Caruso
Ordinario di Patologia generale
Università di Palermo
Modulo di Immunopatologia
Prof. Giuseppina Candore
Aggregato di Patologia generale
Università di Palermo
8
120
80
Microbiologia, Immunologia
Terzo
Aula Magna – Sez. Patologia Generale
Dip. Biopatologia e Metodologie Biomediche
Corso Tukory 211
Lezioni in aula ed esercitazioni in laboratorio.
Obbligatoria
Prova scritta e orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Lunedì,martedì,mercoledì, giovedì e venerdì
ore 8.30-10.00
Prof. Calogero Caruso
Lunedì -Mercoledì – Venerdì
ore 13-15
Tel. 091-6555911
[email protected]
Prof. Giuseppina Candore
Lunedì -Mercoledì – Venerdì
ore 12-14
Tel. 091-6555931
[email protected]
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisizione degli strumenti per la comprensione dei meccanismi etiopatogenetici e fisiopatologici
della malattia. Capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio di questa disciplina.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di riconoscere ed applicare gli strumenti conoscitivi ed il rigore metodologico della
Patologia generale per il razionale esercizio di qualsiasi attività connessa direttamente ed
indirettamente alla tutela della salute.
Autonomia di giudizio
Essere in grado di sapere valutare in maniera autonoma i risultati di studi volti a chiarire i
meccanismi etiopatogenetici e fisiopatologici delle malattie
Abilità comunicative
Capacità di spiegare, in maniera semplice, immediata ed esaustiva le conoscenze acquisite nonché
di sapersi interfacciare con i colleghi, il personale sanitario, il singolo paziente ed i familiari di
riferimento.
Capacità d’apprendimento
Capacità di aggiornamento tramite la consultazione delle pubblicazioni scientifiche proprie della
disciplina in oggetto. Capacità di partecipare, utilizzando le conoscenze acquisite nel corso, alle
iniziative di aggiornamento continuo nell’ambito professionale .
OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA GENERALE
Acquisizione delle competenze necessarie per comprendere i meccanismi etiopatogenetici e
fisiopatologici delle malattie e delle alterazioni delle strutture, delle funzioni e dei meccanismi di
controllo a vari livelli di integrazione.
MODULO 1
ORE FRONTALI
40 ore
BIOPATOLOGIA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA
Il concetto di malattia e di noxa patogena. Il concetto di malattia nella
medicina prescientifica e nella medicina sperimentale (la malattia come
rottura dell’equilibrio omeostatico). Evidence based medicine (EBM). Il
concetto di malattia nella medicina evoluzionistica: cause prossime e cause
remote. Etiologia, patogenesi e fisiopatologia: le basi anatomo-funzionali
delle malattie. Omeostasi, riserva funzionale e scompenso. Risposte cellulari
agli stimoli dannosi. Atrofia, iperplasia, ipertrofia, metaplasia. Il danno
cellulare; cause e meccanismi; risposta subcellulare al danno; accumuli
intracellulari e calcificazione patologica. I radicali liberi e lo stress
ossidativo. Il danno irreversibile: necrosi e morte cellulare programmata. La
senescenza cellulare. Biologia dell’invecchiamento e della longevità.
Meccanismi
dell’invecchiamento;
genetica
della
longevità.
L’immunosenescenza. Le malattie infiammatorie correlate all’età:
l’aterosclerosi e la malattia d’Alzheimer. Fisiopatologia dell’aterosclerosi e
della malattia di Alzheimer: fattori genetici e fattori ambientali. L’Apo-E. La
placca aterosclerotica stabile ed instabile: ischemia, trombosi, embolia ed
infarto. La placca senile e la placca aterosclerotica: assonanze e dissonanze.
La classificazione dei tumori: generalità. Classificazione istologica, il
TNM. Epidemiologia dei tumori. Storia Naturale del Tumore; iniziazione,
promozione, progressione. Differenziazione, cancerogenesi e sviluppo
tumorale. Microambiente ed interazioni cellulari: molecole di adesione
cellula-cellula e cellula-matrice. Comunicazioni intercellulari. Meccanismi di
controllo della crescita neoplastica. Ormoni e recettori: struttura, interazioni e
MODULO 2
ORE FRONTALI
40 ore
attività trascrizionale. Fattori di crescita, recettori di membrana e trasduzione
del segnale. Morte cellulare programmata (apoptosi): aspetti morfologici e
biomolecolari, meccanismi di regolazione. Oncogeni ed Oncosoppressori.
Virus e tumori: v-onc e c-onc. Proto-oncogeni ed oncogeni: meccanismi di
attivazione. Geni oncosoppressori e ciclo cellulare. Eventi genetici nella
cancerogenesi colorettale. Ciclo cellulare e cancro. Fasi e durata del ciclo.
Cicline e chinasi ciclino-dipendenti. Reclutamento in ciclo. Punti di
restrizione. Cancerogenesi ed alterazioni del ciclo. Cancerogenesi chimica e
fisica. Tipi di danno al genoma. Instabilità, danno genetico e meccanismi di
riparazione. Familiarità e tumori. Cellule staminali e cancerogenesi. Cellule
staminali embrionali, fetali e adulte. Comunicazioni intercellulari,
differenziazione e cellule staminali. La progressione tumorale. Invasività e
metastasi.
Neo-angiogenesi.
Sistema
immunitario
e
cancro.
Immunosorveglianza e cancerogenesi. Basi teoriche dell’immunoterapia.
Infiammazione e cancro: risposte locali e sistemiche. Studi diagnostici e
prognostici: studi di follow-up. Principi di terapia: basi biologiche delle
terapie correnti, combinate e in adiuvante. Basi biologiche di terapie
innovative.
IMMUNOPATOLOGIA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA
L’emopoiesi. L’esame emocromocitometrico. I leucociti: genesi,
morfologia e fisiopatologia dei linfociti, monociti, neutrofili, eosinofili e
basofili. La preparazione di strisci di sangue su vetrini. La formula leucocitaria
e le sue variazioni: valori normali delle singole popolazioni, meccanismi
eziopatogenetici delle variazioni e significato fisiopatologico.
Generalità sulla risposta infiammatoria; la risposta immune naturale e
specifica: cellule e tessuti dell’immunità innata e della risposta infiammatoria.
L’importanza delle barriere. I recettori del sistema immunitario innato e
dell’infiammazione: recettori per peptidi formilati; recettori lectinici (recettore
per il mannosio); recettori “scavanger”; recettori di membrana e citoplasmatici
per i patogeni (CD14, Recettori Toll-like, Proteine NLR). Le citochine proinfiammatorie e le chemochine; le citochine emopoietiche e gli interferoni. Le
cellule dell’infiammazione. La risposta infiammatoria locale e sistemica.
L’angioflogosi: modificazioni vascolari. Iperemia infiammatoria e non
infiammatoria. I mediatori cellulari e di fase fluida: mediatori preformati e
neoformati. Le ciclo-ossigenasi e gli altri enzimi coinvolti nella genesi dei
mediatori. Generalità sui farmaci anti-infiammatori. Le molecole di adesione e
la migrazione cellulare; la fagocitosi. I tipi di essudato ed i vari modelli di
infiammazione; il LPS e gli altri tipi di noxae infiammatorie: i meccanismi di
innesco della risposta infiammatoria. L’infiammazione cronica: cause,
caratteristiche morfologiche; cellule dell’infiammazione cronica. I granulomi,
eziopatogenesi e classificazione. Le malattie granulomatose polmonari.
Riparazione mediante guarigione, cicatrizzazione e fibrosi. Il tessuto di
granulazione e la guarigione delle ferite. I processi riparativi come causa di
malattia: la cirrosi. La flogosi immune e le reazioni di ipersensibilità di I, II, III
e IV tipo. La flogosi allergica e l’Asma Bronchiale. Le malattie da
immunocomplessi e le glomerulonefriti. Autoimmunità: classificazione,
eziopatogenesi e fisiopatologia delle malattie autoimmuni; l’Artrite
Reumatoide. Associazione tra HLA e malattie: significato biologico e clinico.
Le metodiche di determinazione delle proteine sieriche e la fisiopatologia
delle proteine sieriche. Le albumine e la classificazione degli edemi. Le
globuline e le proteine di fase acuta: le proteine del complemento, le
pentrassine lunghe e corte, le antiproteasi, le proteine di trasporto, le
immunoglobuline. I deficit del complemento: l’angioedema ereditario. Le
proteine della coagulazione e l’Emostasi: la loro interrelazione con il processo
infiammatorio. Le proteine di fase acuta nel monitoraggio dei processi
infiammatori: la VES, le modificazione del tracciato elettroforetico ed i metodi
quantitativi di dosaggio delle proteine sieriche. Il deficit di α1-antitripsina e
l’enfisema. L’amiloidosi: classificazione, eziopatogenesi e fisiopatologia. La
malattia da Prioni. Fisiopatologia della temperatura corporea: la febbre e le
ipertermie non febbrili. Pirogeni e criogeni. Tipi di febbre e significato
fisiopatologico. La pirina e la febbre mediterranea familiare. Gli altri effetti
centrali delle risposte di fase acuta; gli effetti ipotalamici delle citochine: il
comportamento malattia (anoressia, apatia, astenia, sonnolenza) ed il suo
significato teleonomico. L’attivazione dell’asse ipotalamico-ipofisario nello
stress e nella risposta infiammatoria: i glucocorticoidi e le risposte
infiammatorie. Definizione e meccanismi generali dei vari tipi di shock. Lo
shock endotossinico e da superantigeni: eziopatogenesi e fisiopatologia; il
fenomeno di Sanarelli-Shwartzman. Effetti metabolici delle citochine: la
cachessia.
La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in
laboratorio sulla preparazione e lettura di strisci di sangue su vetrini.
TESTI
PROIEZIONI IN POWER POINT; PDF DI ARTICOLI
CONSIGLIATI TESTI:
C. CARUSO - FISIOPATOLOGIA DELLA FLOGOSI – MEDICAL
BOOKS, 1997
G. MAJNO, I. JORIS - CELLULE, TESSUTI E MALATTIAPRINCIPI DI PATOLOGIA GENERALE - 2 ED. CEA, 2009
C.CARUSO,
G.CANDORE,
G.COLONNA-ROMANO
–
BIOPATOLOGIA DELL’INVECCHIAMENTO – MEDICAL BOOKS
(IN PREPARAZIONE)
13
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
LAUREA MAGISTRALE
CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
MODULO 1
DOCENTE COINVOLTO
MODULO 2
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia - Ippocrate
Fisiopatologia Clinica
Caratterizzante
Fisiopatologia, metodologia clinica,
propedeutica clinica e sistematica medicochirurgica
10544
SI
2
MED09 – MED18
Prof. Giuseppe Vetri
Professore Associato
Università degli Studi di Palermo
Prof. Gaspare Parrinello
Professore Associato
Università degli Studi di Palermo
6
90
60
Fisiologia Umana e Patologia Generale
III
Lezioni frontali
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
lunedì e giovedì dalle ore 11 alle ore 13
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere i meccanismi alla base delle alterazioni strutturali e funzionali, meccaniche e/o
biochimiche, relative alle patologie di interesse medico e chirurgico e la loro correlazione con i
sintomi.
Conoscere le basi per poter assumere corrette decisioni, quando necessario, nelle problematiche
relative alla salute dell’individuo.
Dimostrare un approccio critico, uno scetticismo costruttivo, creatività ed un atteggiamento
orientato alla ricerca, nello svolgimento delle attività professionali.
Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria
e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi di
malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici di interesse medico.
Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse
malattie.
MODULO
ORE FRONTALI
30
FISIOPATOLOGIA MEDICA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Conoscere i concetti di salute e malattia; di etiologia e patogenesi;
Conoscere Cause e meccanismi di formazione dell'edema e dell'ascite
Conoscere Perdite di liquido gastro intestinale: vomito e diarrea
Conoscere Alterazioni dell'equilibrio acido base di origine metabolica e
respiratoria
Conoscere i meccanismi fisiopatologici alla base della febbre e della
ipertermia
Conoscere le alterazioni omeostatiche della pressione arteriosa
Conoscere le basi molecolari dell'ipertensione arteriosa
Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno dell'ipertensione essenziale
Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili dell’ipertensione
arteriosa secondaria
Conoscere le manifestazioni emorragiche da alterazioni delle funzioni
piastriniche e della cascata di attivazione della coagulazione
Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno da trombosi ed embolia
Conoscere le basi molecolari e meccanismi fisiopatologici dell’Aterosclerosi
Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno secondario ad aterosclerosi
(IMA, Ictus, AOP)
Conoscere i meccanismi fisiopatologici dello shock
Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili di Anemia
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie metaboliche complesse
a base genetica (s. plurimetabolica, iperlipoproteinemie miste, diabete
mellito)
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie della tiroide e delle
paratiroidi
Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza renale
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della insufficienza respiratoria
Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza epatica
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
HARRISON PRINCIPI DI MEDICINA INTERNA
PONTIERI PATOLOGIA GENERALE 2: FISIOPATOLOGIA
TEODORI TRATTATO ITALIANO DI MEDICINA INTERNA ED. SEU
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi di
malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici di interesse chirurgico.
Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse
malattie.
MODULO
FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA
ORE FRONTALI
30
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle infezioni cutanee, delle ulcere,
delle fistole, delle piaghe, delle necrosi e delle gangrene, delle ferite e del
processo di cicatrizzazione.
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle ernie
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della patologia esofagea: disordini
motori esofagei, ernia jatale e reflusso; la disfagia
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della malattia peptica.
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del colon: diarrea e
stipsi.
Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del retto e dell’ano:
ragade, emorroidi, ascessi e fistole, prolasso e incontinenza.
Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’addome acuto: occlusione
intestinale, emorragie digestive, peritoniti.
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della calcolosi biliare e degli itteri
chirurgici
Conoscere i meccanismi fisiopatologici della pancreatite acuta.
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
GALLONE-GALLIERA CHIRURGIA ED. AMBROSIANA
COLOMBO TRATTATO DI CHIRURGIA ED. MINERVA MEDICA
SABISTON TEXTBOOK OF SURGERY: LE BASI BIOLOGICHE
DELLA MODERNA PRATICA CHIRURGICA. ELSEVIER SAUNDERS
14
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 3)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia
Medicina di Laboratorio
Caratterizzante
Medicina di Laboratorio e Diagnostica Integrata
04987
SI
3
MED/07, BIO/12, MED/05
Prof. Alfredo Chiarini
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
Prof. Marcello Ciaccio
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
Prof. Domenico Lio
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
6
90
60
Fisiologia Umana, Patologia Generale
IV
Lezioni frontali, Esercitazioni in laboratorio
Facoltativa
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Lunedì e Mercoledì, ore 10-12
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi
dell'organismo.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate, allo
scopo di salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza.
Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi diagnostici, delle modalità
terapeutiche e delle tecnologie dedicate alla cura della salute.
Autonomia di giudizio
Essere in grado di formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per
risolvere i problemi.
Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem
solving") e saper ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia
loro fornita.
Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della
ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti.
Abilità comunicative
Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di
gruppo efficiente.
Comunicare in maniera efficace sia a livello orale che in forma scritta.
Saper creare e mantenere buone documentazioni mediche.
Capacità di apprendimento
Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e
biomedica dalle diverse risorse e database disponibili.
Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI BIOCHIMICA CLINICA
Obiettivi dell’Insegnamento di Biochimica Clinica sono quelli di consentire allo studente
l’acquisizione delle nozioni fondamentali (teoriche e pratiche) che gli permettono di valutare
criticamente sia le metodologie pertinenti alla Biochimica Clinica sia il significato dei dati da essa
ottenibili in relazione alle condizioni patologiche dell’uomo. Lo studente dovrà acquisire le basi
metodologiche e culturali, nonché l’esperienza sufficiente per saper decidere sull’opportunità di
esami o analisi speciali ed avere la capacità di accedere al dato biochimico clinico come strumento
diagnostico.
In particolare:
conoscenza dei principali esami di laboratorio e delle basi biologiche, molecolari e
fisiopatologiche che ne sono i presupposti e fondamento.
interpretazione critica dei risultati di laboratorio in relazione ai fattori di incertezza della
misura e di variabilità biologica; valutazione dell’affidabilità diagnostica delle indagini di
laboratorio, esemplificazione delle forme corrette di refertazione.
informazione sulle caratteristiche e limiti delle più rilevanti metodologie utilizzate in
Biochimica Clinica.
corretto uso dei tests nei procedimenti di screening, di diagnosi di stadiazione e fasi
terapeutiche delle malattie.
appropriata interpretazione dei risultati e loro correlazione critica con gli eventi molecolari e
biologici indotti dal fatto patologico.
acquisizione di una corretta capacità di programmazione/prescrizione dei tests in rapporto
all’ipotesi diagnostica o fase di monitoraggio della malattia.
MODULO
Biochimica Clinica
ORE FRONTALI
20
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Gli esami di laboratorio: definizione, tipologia, modalità di richiesta.
Le unità di misura.
La sicurezza in laboratorio.
Fase pre-analitica: la preparazione del paziente, la raccolta dei materiali
biologici, trattamento ed identificazione dei campioni biologici.
Fase analitica: il processo analitico biochimico clinico (tecniche generali di
laboratorio con descrizioni dei principi – colorimetria, turbidimetria,
nefelometria, fluorimetria, emissione ed assorbimento atomico, tecniche
elettrochimiche potenziometriche, reazioni cinetiche, elettroforesi,
immunoelettroforesi, immunofissazione, analisi immunochimiche con
anticorpi
monoclinali,
isoelettrofocalizzazione,
cromatografia,
radioimmunologia, enzimoimmunologia, conte cellulari, citometria a flusso,
microscopia clinica, spettrometria di massa, HPLC, tecnologie di
biochimica molecolare mediante DNA ricombinante, analizzatori multipli,
spettroscopia di risonanza magnetica, PET).
Fase post-analitica: raccolta dati, calcoli, elaborazioni automatiche.
La variabilità analitica, l’errore analitico, il controllo di qualità dei dati.
La variabilità biologica intraindividuale e interindividuale, i valori di
riferimento, nomenclatura e refertazione.
La sensibilità e la specificità clinica, la predittività diagnostica dei dati di
laboratorio.
Approcci metodologici in Biochimica Clinica. Le principali tecniche
analitiche, l’automazione in biochimica clinica.
Applicazioni biotecnologiche nel laboratorio di Biochimica Clinica.
Enzimologia Clinica: Profili d’organo e di tessuto. Fosfatasi acida ed alcalina,
Aldolasi, Aminotransferasi, LDH, CK, γGT, Colinesterasi, Amilasi, Lipasi,
Proteasi, G-6-PD, Piruvico chinasi, Lisozima.
Metabolismo glicidico:
La Malattia Diabetica: Biochimica del Diabete tipo I e del Diabete tipo II;
Modificazioni biochimiche indotte dalla Malattia Diabetica; Biochimica e
Biochimica Clinica delle Complicanze della Malattia Diabetica;
Diagnostica Biochimico Clinica (glicemia, glicosuria, insulinemia, Cpeptide plasmatico dopo carico, glucagonemia, cortisolemia, GH ematico,
determinazione proteine glicate e loro significato, curve da carico glucidico,
curve insulinemiche, corpi chetonici ematici ed urinari, lattacidemia,
piruvicemia, dislipidemie nel diabetico, alterazioni urinarie nel diabetico).
Le Ipoglicemie: aspetti biochimico clinici e dismetabolici.
Metabolismo lipidico:
Acidi grassi.
Colesterolo, HDL-colesterolo, LDL-colesterolo, Trigliceridi, Fosfolipidi.
Lipoproteine. Dislipidemie.
Ipercolesterolemie.
Aterosclerosi e Malattie cardiovascolari.
Metabolismo proteico:
Le proteine del plasma. Elettroforesi siero-proteica: criteri interpretativi.
Aspetti biochimico clinici e dismetabolici dell’Insufficienza Renale.
Iperammoniemie. Aspetti biochimico clinici e dismetabolici del Coma
epatico.
Ciclo della Urea: biochimica clinica dei deficit enzimatici.
Aminoacidopatie: Iperfenilalaninemie.
Sistema Endocrino:
Diagnostica biochimico clinica dell’Asse Ipotalamo-Ipofisi: GH e
accrescimento, Prolattina ed amenorrea, GnRH, LH, FSH e riproduzione,
ACTH, TSH, e relativi test funzionali.
Diagnostica biochimico clinica del Pancreas endocrino: Insulina, Glucagone,
Somatostatina.
Diagnostica biochimico clinica degli Ormoni gastro-intestinali.
Diagnostica biochimico clinica dell’Iperplasia corticosurrenalica e
dell’Ipofunzione surrenalica.
Diagnostica biochimico clinica degli Ipertiroidismi, delle Tireotossicosi e
degli Ipotiroidismi.
Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Testicolo, dell’Ovaio e
delle Malattie della differenziazione sessuale.
Diagnostica biochimico clinica del Rachitismo.
Diagnostica biochimico clinica dell’Osteoporosi, dell’Osteomalacia.
Calcemia e sua regolazione.
Recettori ormonali e loro importanza in biochimico clinica.
Diagnostica biochimico clinica dei fattori di regolazione della pressione
arteriosa: ANF; Catecolamine; Glucocorticoidi. Alterazioni biochimico
cliniche nell’ipertensione essenziale e nelle forme secondarie.
Diagnostica biochimico clinica dei disordini dell’equilibrio acido-base e idrosalino. Emogasanalisi: Interpretazione dei dati e refertazione.
Infarto del Miocardio: fattori di rischio; modificazioni biochimiche nell’area
infartuale; enzimologia clinica, moderni marcatori di danno miocardio.
Diagnostica biochimico clinica delle Malattie del Fegato.
Diagnostica biochimico clinica degli Itteri.
Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Pancreas esocrino.
Diagnostica biochimico clinica della funzionalità renale normale e patologica.
Diagnostica biochimico clinica del Metabolismo dell’Eme.
Diagnostica biochimico clinica delle Malattie reumatiche, delle Malattie del
tessuto connettivo e delle Malattie autoimmuni.
La Malattia Neoplastica: alterazioni biochimiche che inducono la malattia
neoplastica; metastasi ed invasività; importanza dei marcatori biochimici di
neoplasia.
Biochimica della nutrizione e sua sorveglianza biochimico clinica.
Diagnostica di laboratorio delle Malattie genetiche acquisite.
Diagnostica di laboratorio delle Malattie Muscolari.
Aspetti biochimico clinici delle Malattie Neuro-Psichiatriche.
Aspetti biochimico clinici del dolore.
Biochimica Clinica del liquido cefalorachidiano.
Aspetti biochimico clinici dello Shock, del Trauma e del Paziente chirurgico.
Biologia molecolare clinica: Tecniche diagnostiche a livello di DNA delle
principali Malattie Genetiche. Principali alterazioni cromosomiche rivelate
dal cariogramma. Malattie monogeniche e tipizzazione del DNA. Studio
delle mutazioni del DNA mediante analisi diretta e indiretta (polimorfismi
di restrizione). Tecnica PCR (reazione di polimerizzazione a catena) per
l’amplificazione di sequenze anomale di DNA.
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
L. Sacchetti, P. Cavalcanti, G. Fortunato, L. Pastore, F. Rossano, D. Salvatore
e F. Scopacasa: Medicina di Laboratorio e Diagnostica Genetica. IdelsonGnocchi Editori, 2007.
G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo e C. Milani:
Medicina di Laboratorio. 3a Edizione, McGraw-Hill, 2009.
L. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Piccin Editore, 2006.
W.J. Marshall e S.K. Bangert: Biochimica in Medicina Clinica. Mc GrawHill, 1997.
B. Barbiroli, F. Filadoro, C. Franzini, L. Sacchetti, e F. Salvatore: Medicina
di Laboratorio. UTET, 1996.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI MICROBIOLOGIA CLINICA
Effettuare correttamente la richiesta delle più comuni analisi di laboratorio
Attuare misure di autoprotezione nella raccolta, preparazione e gestione dei campioni biologici.
MODULO
ORE
FRONTALI
20
Microbiologia Clinica
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio
di prelievi per esami colturali (emocoltura, urinocoltura, coprocoltura,
coltura dell'espettorato e di altri materiali biologici)
Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio
di prelievi di sangue per valutazioni sierodiagnostiche, determinazioni di
antigenemia e ricerche parassitologiche
Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio
di campioni di feci per indagini parassitologiche
Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio
di strisci o schock-tests per indagini micologiche e parassitologiche
Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio
di prelievi per indagini batteriologiche e virologiche da effettuarsi con
tecniche bio-molecolari
Eseguire tampone tonsillare
Eseguire tampone vaginale e cervicale
Eseguire prelievo cervicale mediante uso di brush
Eseguire massaggio prostatico e successiva raccolta di secreto prostatico o
urine di primo gitto per diagnosi di prostatite
Descrivere negli elementi essenziali la tecniche della immunofluorescenza
diretta ed indiretta ed elencarne le utilizzazioni biomediche con specifico
riferimento alla microbiologia clinica
Descrivere negli elementi essenziali le tecniche ELISA ed ELISA "a cattura"
ed elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica
Descrivere negli elementi essenziali le tecniche PCR e PCR "real time"ed
elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica
Descrivere negli elementi essenziali le tecniche di sequenziamento genico ed
elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica
Assistere alla preparazione di campioni per l'esecuzione di indagini
microbiologiche tradizionali
Assistere al funzionamento di sistemi automatici di identificazione
microbica, di saggio di sensibilità ai farmaci e di incubazione e
monitoraggio delle emocolture e descriverne criticamente i vantaggi
Interpretare, ai fini dell'attribuzione di ruolo patogeno, referti relativi ad
isolamenti microbici da campioni biologici diversi (sangue, urine,
espettorato, ecc.)
Interpretare le risposte dell'antibiogramma,in relazione alle sue modalità di
esecuzione, e discuterne il ruolo nella scelta di una antibiotico-terapia mirata
Conoscere i principali marcatori di resistenza batterica e fungina ai farmaci
antimicrobici
Conoscere le principali modalità di monitoraggio delle sensibilità virali ai
farmaci
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni del SNC
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni delle vie aeree
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni dell'apparato digerente
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni delle vie uro-genitali
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni cardio-vascolari
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni della cute e degli annessi cutanei
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni dell'apparato muscolo-scheletrico
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni oculari
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica delle infezioni in gravidanza
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi
microbiologica di infezioni sistemiche da: HIV, HBV, M.tuberculosis,
T.pallidum, Brucella spp, Rickettsia spp.
Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per il riconoscimento
ed il controllo delle infezioni nosocomiali
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
L. Sacchetti, P. Cavalcanti, G. Fortunato, L. Pastore, F. Rossano, D. Salvatore
e F. Scopacasa: Medicina di Laboratorio e Diagnostica Genetica. IdelsonGnocchi Editori, 2007.
G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo e C. Milani:
Medicina di Laboratorio. 3a Edizione, McGraw-Hill, 2009.
L. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Piccin Editore, 2006.
15
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia Ippocrate
Metodologia Clinica
SSD: MED/09 - MED/18
Caratterizzante
Clinica Generale Medica e Chirurgica
34402
SI
2
MED/09 - MED/18
Gregorio Caimi
Professore Ordinario
Università di Palermo
Carmelo Sciumè
Professore Associato
Università di Palermo
6
90
60
Fisiopatologia Clinica
4
Modulo 1 (Prof. Gregorio Caimi)
Aula del Dipartimento di Medicina Interna,
Malattie Cardiovascolari e Nefrourologiche
Modulo 2 (Prof. Carmelo Sciumè)
Aula del Dipartimento di Chirurgia
Via Liborio Giuffrè n. 5
Lezioni in aula - attività di tirocinio in reparto di
degenza, ambulatori, laboratori.
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Modulo 1 (Prof. G. Caimi)
Lunedì dalle 8.00 alle 10.00
Venerdì dalle 11.00 alle 13.00
Modulo 2 (Prof. C. Sciumè)
Martedì e Giovedì dalle 10.00 alle 12.00
Modulo 1 (Prof. Gregorio Caimi)
Martedì 10.30 -11.30
Dipartimento di Medicina Interna, Malattie
Cardiovascolari e Nefrourologiche
Modulo 2 (Prof. Carmelo Sciumè)
Martedì e giovedì dalle 13.00 alle 14.00
Dipartimento di Discipline Chirurgiche
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Fornire allo studente le competenze necessarie per eseguire un esame clinico corretto.
Questo potrà realizzarsi attraverso l’apprendimento: di un corretto ed efficace approccio clinico al
paziente; dei metodi per raccolta dell’anamnesi; dei metodi per esecuzione dell’esame obiettivo
generale e sistematico; dei metodi per la compilazione di una cartella clinica orientata per
problemi; delle corrette indicazioni dell’utilizzo degli esami di laboratorio e strumentali;
dell’interpretazione dei risultati degli esami di laboratorio e strumentali; di un rigoroso metodo di
ragionamento diagnostico. Saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver
sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo
autonomo. Essere in grado di presentarsi al paziente con sufficiente correttezza e disinvoltura;
comunicare empaticamente con il paziente; comunicare correttamente con le diverse figure del
personale sanitario; eseguire un accurato esame obiettivo; distinguere i principali sintomi e segni di
normalità e di malattia; utilizzare correttamente ed in modo duttile la terminologia medica;
compilare in modo ordinato una cartella clinica orientata per problemi; costruire un logico
ragionamento diagnostico; indicare gli esami strumentali appropriati per dirimere quesiti
diagnostici per ogni sistema ed apparato; interpretare un referto.
Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di:
• adattare il suo atteggiamento e il suo linguaggio in relazione alle condizioni ambientali
(ambulatorio, luogo di cura, domicilio) ed a quelle del paziente, per la corretta esecuzione
dell’anamnesi e dell’esame obiettivo;
• raccogliere con accuratezza le informazioni anamnestiche, identificando i vari sintomi e
correlandoli fra loro con criteri fisiopatologici;
• conoscere ed eseguire le manovre semiologiche dei singoli apparati utili alla definizione,
attraverso i segni clinici, delle condizioni di salute e/o malattia del paziente;
• interpretare le principali procedure di semeiotica funzionale, utili a completare le informazioni
dedotte dell’anamnesi e dall’esame obiettivo;
• elaborare i sintomi, i segni e i dati laboratoristici e strumentali in chiave fisiopatologica ed
iniziare il ragionamento clinico-diagnostico;
• applicare ai segni, sintomi e dati diagnostici i principi di probabilità, sensibilità, specificità e
valore predittivo.
compilare e aggiornare la cartella clinica, usando la corrente terminologia semeiologica.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO 1
ORE FRONTALI
25
METODOLOGIA MEDICA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Tecnica di raccolta dell’anamnesi ed esame obiettivo generale
Anamnesi orientata per affezioni dell’apparato cardiovascolare
Ispezione, palpazione e percussione della regione precordiale
Identificazione dei focolai di ascoltazione, del ritmo cardiaco, dei toni
cardiaci e delle loro variazioni, dei toni aggiunti sistolici e diastolici, dei
soffi sistolici e diastolici
Esplorazione dei polsi periferici
Anamnesi orientata per affezioni dell’apparato respiratorio
Ispezione, palpazione e percussione del torace
Ascoltazione del torace, con particolare riguardo al murmure
vescicolare, al soffio bronchiale, ai rumori accessori bronchiali (ronchi e
rantoli), polmonari, pleurici.
Interpretazione della comparsa di una condizione itterica, con
particolare riferimento all’ittero non ostruttivo
Ricerca dei segni di ipertensione portale e di versamento ascitico
Anamnesi orientata per le malattie renali
Interpretazione delle caratteristiche fisico-chimiche delle urine e dei
caratteri del sedimento urinario
Valutazione anamnestica e clinica delle possibili cause di proteinuria
(selettiva e non selettiva)
Iter diagnostico in presenza di una micro- e di una macroematuria
Anamnesi mirata per le alterazioni dell’ipofisi anteriore, del sistema
ipotalamo-ipofisario (con particolare riguardo alla produzione di ADH),
della funzione tiroidea e paratiroidea, della corteccia surrenalica e della
midollare surrenalica
Anamnesi orientata per le malattie metaboliche
Identificazione dei sintomi e segni di iperglicemia, chetoacidosi ed
ipoglicemia
Valutazione dei segni indicativi di una dislipidemia
Identificazione del quadro clinico dell’artrite gottosa acuta e delle
caratteristiche dei tofi gottosi
Valutazione degli elementi anamnestici ed obiettivi che depongono per
una condizione di anemia o di poliglobulia
Identificazione, attraverso anamnesi ed esame obiettivo, del sospetto di
affezioni mielo- e linfoproliferative
TESTI
CONSIGLIATI
MODULO 2
ESERCITAZIONI
Saranno svolte, sotto la guida di personale strutturato e non (dottorandi),
presso reparti clinici del Dipartimento integrato di Medicina Interna,
Malattie Cardiovascolari e Nefrourologiche ed avranno lo scopo di
rendere agevole, attraverso la corretta indagine anamnestica, l’approccio
clinico con il paziente, di redigere sinteticamente proposte di cartelle
cliniche orientate, di eseguire l’esame obiettivo generale e/o l’esame
obiettivo di organi e apparati, di formulare (e/o di simulare) richieste
relative ad indagini di laboratorio, comprese quelle ormonali,
microbiologiche, virologiche e parassitologiche, e strumentali
(radiologiche, ecografiche, ecc.). Sulla scorta di queste premesse, e
tenendo anche conto dell’interpretazione ragionata dei risultati relativi
alle indagini richieste, si potrà porre in essere un ragionamento clinico.
Quest’ultimo non potrà essere avulso da considerazioni relative alle
misure epidemiologiche dei fenomeni sanitari, ai metodi di studio
utilizzati in ambito epidemiologico e soprattutto alla fase dell’analisi
decisionale.
B. Tarquini, Il Nuovo Rasario. Semeiotica e Metodologia medica. Casa
Editrice Idelson
N. Dioguardi, G.P. Sanna, Moderni aspetti di Semeiotica medica. Società
Editrice Universo
G. Fradà, G. Fradà, Semeiotica medica nell’adulto e nell’anziano. Piccin
R. Nuti, A. Caniggia, Metodologia clinica. Edizioni Minerva Medica
METODOLOGIA CHIRURGICA
ORE FRONTALI
25
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Introduzione all’uso degli esami strumentali.
Semeiotica delle tumefazioni
Semeiotica delle stazioni linfatiche.
Concetti generali di stadiazione delle malattie.
Semeiotica del capo.
Semeiotica del collo.
Semeiotica ed esami strumentali per lo studio della tiroide.
Semeiotica ed esami strumentali per lo studio della mammella.
Semeiotica del torace: sintomi e segni di normalità e di alterazione
della parete toracica e dello spazio pleurico, dell’apparato
respiratorio, del mediastino.
10. Esami strumentali per lo studio delle strutture e degli organi del
torace.
11. Semeiotica del torace: sintomi e segni di normalità e di alterazione del
cuore e dei grossi vasi.
12. Semeiotica dell’addome: sintomi e segni di normalità e di alterazione
della parete addominale, del cavo peritoneale, degli organi cavi e degli
organi parenchimatosi intraperitoneali, dello spazio e degli organi
retroperitoneali, della regione retto-anale.
13. Esami strumentali per lo studio degli organi dell’apparato digerente.
14. Semeiotica dei traumatismi.
TESTI
CONSIGLIATI
ESERCITAZIONI
A contatto con il paziente e con casi simulati, presso il reparto; approccio
clinico al paziente; metodi per raccolta dell’anamnesi; metodi per
esecuzione dell’esame obiettivo generale e sistematico; metodi per la
compilazione di una cartella clinica orientata per problemi; corrette
indicazioni dell’utilizzo degli esami di laboratorio e strumentali;
dell’interpretazione dei risultati degli esami di laboratorio e strumentali;
di un rigoroso metodo di ragionamento diagnostico; metodologia clinica
ed epidemiologia; medicina di laboratorio; statistica, epidemiologia ed
organizzazione.
S. De Franciscis, Semeiotica e metodologia clinica, Idelson-Gnocchi
R. Dionigi, Chirurgia, IV edizione, Masson.
16
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia - Ippocrate
Patologia Sistematica I
caratterizzante
Clinica delle Malattie degli Apparati
Cardiovascolare e Respiratorio
05576
SI
Due
MED/10 e MED/11
Prof. Salvatore Novo
Ordinario di Malattie dell’Apparato
Cardiovascolare - Università i Palermo
Mario Spatafora
Ricercatore Confermato
Università di Palermo
6
90
60
Se stabilite dal Corso di Laurea
Quarto
Aula Stellino – Plesso Aule Nuove - Via
Parlavecchio per Lezioni frontali
Unità Operativa Complessa di Cardiologia
dell’A.O.U. Policlinico “P. Giaccone” e
DIMPEFINU presso Ospedale V. Cervello, per
le Attività pratiche
Lezioni frontali
Esercitazioni pratiche al letto del malato
Esercitazioni pratiche nei laboratori
Obbligatoria
Prova orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Come da Calendario del Corso di Laurea
Lunedì e mercoledì ore 12-13
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione:
Acquisire le nozioni di base delle discipline specialistiche del Corso Integrato e la capacità di
utilizzare il linguaggio specifico proprio di tali discipline.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
Capacità di riconoscere le più comuni malattie cardiovascolari e dell’apparato respiratorio e
capacità di organizzare in autonomia gli interventi medici specifici. Capacità di dare adeguata
risposta ai bisogni del paziente in relazione alla patologia cardiovascolare e dell’apparato
respiratorio.
Autonomia di giudizio:
Essere capace di valutare le implicazioni mediche legate alla patologia cardiologica e dell’apparato
respiratorio in esame.
Abilità comunicative:
Capacità di esporre allo staff medico-infermieristico, al paziente e ai suoi familiari il significato
attuale e prognostico della patologia cardiologica e dell’apparato respiratorio in esame.
Capacità d’apprendimento:
Capacità di aggiornare le proprie conoscenze di cardiologia e dell’apparato respiratorio e delle
scienze mediche connesse, consultando le pubblicazioni scientifiche proprie di questi settori.
Capacità di effettuare, utilizzando le conoscenze specifiche acquisite durante il corso.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1
Acquisizione delle conoscenze sull’epidemiologia, l’etiologia, la patogenesi, la sintomatologia, la
diagnosi, la prognosi e la terapia delle patologie dell'Apparato Cardiovascolare di più frequente
osservazione nella pratica clinica. Completa il corso l’acquisizione delle conoscenze di alcune
tecniche diagnostiche e/o terapeutiche di più comune esecuzione nella pratica cardiovascolare
corrente.
MODULO
ORE FRONTALI
30 ore
DENOMINAZIONE DEL MODULO 1
MALATTIE CARDIOVASCOLARI
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
14.
EPIDEMIOLOGIA E FATTORI DI RISCHIO DELLE
MALATTIE CARDIOVASCOLARI. CONCETTO DI RISCHIO
CARDIOVASCOLARE GLOBALE: descrivere i fattori di rischio,
genetici e ambientali, i modelli epidemiologici che hanno consentito di
elaborare il concetto di rischio cardiovascolare globale e gli algoritmi le
carte del rischio per valutarlo.
15.
RUOLO DELL’ANAMNESI E DELL’ESAME OBBIETTIVO
CARDIOVASCOLARE: insegnare l’importanza del raccogliere
un’anamnesi cardiologica mirata ed eseguire un esame obiettivo attento
dell'apparato cardio-vascolare per porre i quesiti rilevanti ai fini
diagnostici nel paziente con sintomi cardiaci.
16.
DALL’ATEROSCLEROSI
PRECLINICA
ALL’ATEROSCLEROSI
CONCLAMATA
E
ALLE
SUE
COMPLICANZE
D’ORGANO,
ASINTOMATICHE
E
SINTOMATICHE: illustrare i meccanismi patogenetici e fisiopatologici
che dall’aterosclerosi preclinica, determinano le conseguenze cliniche
della malattia aterosclerotica (distrettuale e sistemica). Indicare cause,
morfologia e conseguenze dell’iperplasia intimale. Descrivere le cause
dell'aterosclerosi, la morfologia delle lesioni elementari e di quelle
avanzate/complicate.
17.
IPERTENSIONE ARTERIOSA PRIMITIVA E SECONDARIA:
descrivere l'epidemiologia, la patogenesi, la sintomatologia, le
complicanze, la prognosi e la valutazione del rischio cardiovascolare
globale, nell'ipertensione arteriosa primitiva. Indicare gli elementi clinici
e di laboratorio necessari alla diagnosi differenziale dei diversi tipi di
ipertensione secondaria (endocrine, renali, nefrovascolare, etc.).
18.
L’ECG NORMALE E LE ALTERAZUIONI FONDAMENTALI
NELLE PATOLOGIE CARDIACHE: individuare le componenti
dell'ECG normale e indicarne il significato elettrofisiologico. Identificare
su tracciati ECG patologici i segni di: aritmia sinusale, aritmia extrasistolica, tachicardia parossistica sopraventricolare, flutter, fibrillazione
atriale, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare, blocchi atrioventricolari di differente grado, blocchi di branca destro o sinistro.
Identificare i segni di: ingrandimento atriale, ipertrofia ventricolare sx,
ipertrofia ventricolare dx, ischemia, lesione e necrosi.
19.
DIAGNOSTICA NON INVASIVA CARDIOVASCOLARE:
descrivere sommariamente le modalità di esecuzione e fornire le
indicazioni diagnostiche delle seguenti indagini strumentali: a) ECG da
sforzo al cicloergometro o al treadmill, b) ECG dinamico di 24 ore
secondo Holter, c) ecocardiografia con o senza stimolazione
farmacologica o fisica ed ecocontrastografia, scintigrafia miocardica
perfusionale a riposo e dopo stress fisico o farmacologico, d)
coronarografia diagnostica e/o interventistica, e) esami vascolari semplici
e complessi (doppler, eco-doppler; tests dinamici).
20.
CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA: Descrivere i quadri
morfologici della cardiopatia ischemica cronica, la diagnostica non
invasiva, le indicazioni alla diagnostica invasiva, i lineamenti di terapia
medica e le indicazioni a interveneto di angioplastica o di by-pass A-C.
21.
CARDIOPATIA
ISCHEMICA
ACUTA
(SINDROMI
CORONARICHE ACUTE): descrivere i quadri morfologici di angina
instabile, infarto con sopralivellamento del tratto ST (STEMI) e senza
sopralivellamento del tratto ST (NSTEMI). Differenziare dal punto di
vista diagnostico, prognostico e terapeutico l'angina da sforzo, l'angina a
riposo e di Prinzmetal, le Sindromi Coronariche Acute (angina instabile,
STEMI, NSTEMI). Fornire le indicazioni dei diversi tipi di trattamento
terapeutico nei pazienti con IMA (STEMI e NSTEMI) in relazione alle
caratteristiche cliniche di presentazione (età, sintomatologia pregressa,
momento di esordio e tempo trascorso, sintomi clinici ed esami di
laboratorio in atto, etc). Fornire le indicazioni per il ricovero di pazienti in
terapia intensiva coronarica (UTIC). Discutere le indicazioni del by-pass
aortocoronarico e delle varianti di angioplastica (con stent metallico o con
stent medicato) in relazione alle condizioni funzionali e angiografiche del
circolo coronarico. Indicare le possibili etiopatogenesi dell'aneurisma
cardiaco e le sue conseguenze fisiopatologiche con la relativa prognosi.
22.
VALVULOPATIE: indicare i substrati morfologici delle stenosi e
delle insufficienze delle valvole cardiache e della patologia valvolare
distrofica, i meccanismi fisiopatologici, la sintomatologia clinica, i segni
obbiettivi, gli esami strumentali idonei alla diagnosi e le indicazioni
terapeutiche, medica o interventistica (angioplastica o chirurgia cardiaca).
10. VALVULOPATIA AORTICA E OSTACOLI ALL’EFFLUSSO
DAL VENTRICOLO SINISTRO: indicare le possibili etiopatogenesi, i
sintomi clinici differenziali, le caratteristiche emodinamiche la prognosi e
i diversi indirizzi terapeutici nella stenosi e nell’insufficienza aortica.
Caratterizzare su basi emodinamiche le conseguenze fisiopatologiche e
indicare le caratteristiche diagnostiche differenziali delle condizioni che
provocano ostacolo all'efflusso ventricolare sinistro (stenosi valvolare
aortica, stenosi sottovalvolari, stenosi sopravalvolari; coartazione
dell'istmo aortico).
11. VALVULOPATIA MITRALICA: descrivere le possibili cause, la
fisiopatologia, la sintomatologia soggettiva e oggettiva e la prognosi in
relazione alla situazione emodinamica nonché il conseguente indirizzo
terapeutico nella stenosi e nell’insufficienza mitralica.
12. VALVULOPATIA POLMONARE E TRICUSPIDALE: differenziare
negli aspetti essenziali dal punto di vista emodinamico, semeiologico e
prognostico le valvulopatie polmonari (stenosi e insufficienza) e quelle
tricuspidali (stenosi ed insufficienza tricuspidale).
13. ENDOCARDITI: descrivere i quadri morfologici delle endocarditi in
relazione alle differenti etiopatogenesi. Illustrare le principali etiologie, la
sintomatologia (con particolare attenzione ai sintomi di sospetto
diagnostico), la prognosi e gli orientamenti terapeutici delle endocarditi
acute e subacute
14. INSUFFICIENZA CARDIACA: indicare le possibili etiologie, i quadri
morfologici dell’ipertrofia miocardica, delle miocarditi (complicanze ed
esiti), e dei differenti tipi di cardiomiopatie, illustrando il ruolo della
biopsia endomiocardica. Descrivere la sintomatologia su basi
fisiopatologiche, le indicazioni per gli accertamenti diagnostici e gli
orientamenti terapeutici nella cardiomiopatia dilatativa con insufficienza
cardiaca di tipo sistolico.
15. INSUFFICIENZA CARDIA DIASTOLICA ED EDEMA
POLMONARE ACUTO: indicare le caratteristiche fisiopatologiche,
diagnostiche differenziali, prognostiche e terapeutiche dell'insufficienza
ventricolare diastolica rispetto alla sistolica, il suo ruolo nell’insorgenza
dell’edema polmonare acuto, gli strumenti diagnostici non invasivi ed i
lineamenti di terapia.
16. IPERTENSIONE POLMONARE PRIMITIVA E SECONDARIA:
Definire dal punto di vista fisiopatologico e diagnostico l'ipertensione
polmonare primitiva, indicare le forme secondarie da porre in diagnostica
differenziale e indicarne la prognosi e gli attuali orientamenti terapeutici.
17. CUORE POLMONARE CRONICO: Indicare le possibili etiologie,
descrivere la sintomatologia su basi fisiopatologiche, le indicazioni per gli
accertamenti diagnostici e gli orientamenti terapeutici nel cuore
polmonare cronico.
18. PERICARDITI ACUTE E CRONICHE E ALTRE PATOLOGIE
PERICARDICHE: fornire un inquadramento generale della patologia
pericardica: pericarditi, emopericardio, tamponamento cardiaco.
Descrivere le possibili etiologie, le sintomatologie (con particolare
attenzione per i sintomi di sospetto diagnostico), gli approcci diagnostici
differenziali, le complicanze e le prognosi delle pericarditi acute e
croniche.
19. ANEURISMI DELL’AORTA: classificare gli aneurismi aortici con
riferimento alla eziopatogenesi, alla morfologia e alle complicanze.
Descrivere condizioni predisponenti, storia naturale, morfologia e
complicanze dell’aneurisma dissecante dell'aorta. Indicare i sintomi
d'allarme, le indagini di conferma diagnostica e i possibili approcci
terapeutici generali degli aneurismi nei differenti tratti dell'aorta.
20. CARDIOPATIE CONGENITE: elencare e classificare su basi
emodinamiche e prognostiche le principali cardiopatie congenite.
21. TROMBIOEMOLISMO VENOSO: descrivere le alterazioni
TESTI
CONSIGLIATI
morfologiche dei disturbi del circolo polmonare: embolia e ipertensione
polmonare. Indicare i sintomi d'allarme, le indagini di conferma
diagnostica e i possibili approcci terapeutici generali nel
tromboembolismo venoso (trombosi venosa profonda ed embolia
polmonare con ipertensione polmonare acuta).
22. TUMORI DEL CUORE: fornire l’inquadramento generale dei tumori
del cuore ed indicare i mezzi diagnostici attuali.
23. SINCOPE E LIPOTIMIA: elencare le cause più frequenti e descrivere i
quadri clinici della sincope e della lipotimia, discernendo le indagini
diagnostiche appropriate.
24. PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE: Inquadrare i substrati
morfologici delle aritmie cardiache. Descrivere l'etiologia, la
sintomatologia su basi fisiopatologiche, le indicazioni per gli accertamenti
diagnostici e gli orientamenti terapeutici nella fibrillazione atriale
episodica e nelle forme stabili. Definire le differenze fisiopatologiche tra
flutter e fibrillazione atriale e indicare gli orientamenti terapeutici in
presenza di flutter.
25. PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE 2: definire la malattia del
nodo del seno e indicarne le manifestazioni cliniche su basi
fisiopatologiche con i conseguenti orientamenti terapeutici
26. PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE 3: descrivere l'etiologia, la
sintomatologia su basi fisiopatologiche, le indicazioni per gli accertamenti
diagnostici e gli orientamenti terapeutici nella tachicardie parossistiche
sopraventricolari..
27. PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE 4: descrivere i meccanismi
fisiopatologici della tachicardia ventricolare, della fibrillazione
ventricolare, della torsione di punta, dell’arresto cardiocircolatorio e
illustrare i principi del Primo Soccorso.
28. LO SHOCK: definire lo stato di shock e fornire gli elementi diagnostici
utili per differenziare lo shock cardiogeno da quello settico e da quello
ipovolemico e illustrare i lineamenti di terapia.
29. VASULITI: descrivere i quadri anatomo-patologici delle principali
vasculiti, i meccanismi etiopatogenetici e fisopatologici, la sintomatologia,
gli esami strumentali e di laboratorio per giungere alla diagnosi e i
lineamenti di terapia.
30.
L’ARTERIOPATIA OBLITERANTE DEGLI ARTI
INFERIORI: descrivere l'etiologia, la sintomatologia su basi
fisiopatologiche, le indicazioni per gli accertamenti diagnostici e gli
orientamenti terapeutici nella claudicatio intermittens e la sua evoluzione
fino all’ischemia critica e alla gangrena; definire il ruolo differenziale della
terapia medica e chirurgica, palliativa e risolutiva.
ESERCITAZIONI
Anamnesi ed esame obiettivo dell’Apparato cardiovascolare e respiratorio.
Esposizione e discussione collegiale di casi clinici. Interpretazione delle
principali metodiche diagnostiche per gli apparati cardiovascolare e
respiratorio.
PROIEZIONI IN POWER POINT DEL DOCENTE
TESTI: Bonsignore G, Bellia V. Malattie dell'apparato respiratorio.
3° ed. Milano: McGraw Hill 2006.
Oreto G e coll. (ordinari di Cardiologia italiani). E-book di Cardiologia,
consultabile gratuitamente su: www.sicardiologia.it;
Dalla Volta S. Manuale di Malattie Cardiovascolari, Ed. McGraw Hill,
Milano
MODULO
DENOMINAZIONE DEL MODULO 2
Malattie dell’Apparato Rspiratorio
ORE FRONTALI 1. Anatomia e fisiologia dell’apparato respiratorio
2. Principali sintomi e segni di malattie respiratorie: tosse, dispnea, emoftoe e
30
dolore toracico, rantoli, sibili, cianosi, ippocratismo digitale.
3. Altri sintomi e segni non specifici associati a patologia respiratoria.
4. La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO): La bronchite cronica;
L’enfisema polmonare. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio,
fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia
naturale, complicanze e terapia
5. L’asma bronchiale e le allergie respiratorie. Definizione, epidemiologia,
fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e
strumentale storia naturale, complicanze e terapia
6. Monitoraggio e gestione infermieristica in acuto ed in cronico della
patologia in oggetto.
7. I tumori polmonari. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio,
fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia
naturale, complicanze e terapia.
8. La patologia della pleura: pleuriti e versamenti pleurici; pneumotorace;
mesotelioma. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia,
anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia naturale,
complicanze e terapia.
9. La toracentesi e la gestione del drenaggio pleurostomico.
10. La broncoscopia.
11. Le bronchiectasie. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio,
fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia
naturale, complicanze e terapia.
12. La sindrome delle apnee ostruttive durante il sonno (OSAS). Definizione,
epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica,
diagnosi clinica e strumentale storia naturale, complicanze e terapia
13. Le polmoniti da infezione: acquisite in comunità (CAP) e nosocomiali
(HAP). Le polmonite nell’ospite immunocompromesso e le polmoniti da
aspirazione (ad ingestis). Ascesso polmonare. Principali agenti patogeni
coinvolti (batteri, virus, miceti) nelle CAP e HAP. Definizione,
epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica,
diagnosi clinica e strumentale storia naturale, complicanze e terapia.
14. Le pneumopatie infiltrative diffuse: La fibrosi polmonare idiopatica; La
sarcoidosi. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia,
anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia naturale,
complicanze e terapia
15. La tubercolosi polmonare. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio,
fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia
naturale, complicanze e terapia
16. Embolia polmonare. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio,
fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia
naturale, complicanze e terapia
17. Tecniche e principi di base di interpretazione dei test di laboratorio di
fisiopatologia respiratoria. Test di funzionalità respiratoria; emogasanalisi
arteriosa e saturimetria; test del cammino; monitoraggio poligrafico
durante il sonno.
18. L’insufficienza respiratoria acuta e cronica. Definizione, epidemiologia,
fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e
strumentale storia naturale, complicanze e terapia
19. La ventilazione meccanica non-invasiva: principi di base, indicazioni,
effetti secondari.
17
FACOLTA’
ANNO ACCADEMICO
LAUREA MAGISTRALE
CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia - Ippocrate
Patologia Sistematica II
Caratterizzante
Patologia Sistematica Integrata
83100
SI
Due
MED 12: Gastroenterologia
MED 15: Ematologia
Antonio Craxì
Professore Ordinario (Med 12)
Università degli Studi di Palermo
Sergio Siragusa
Professore Associato (Med 15)
Università degli Studi di Palermo
6
90
60
Anatomia Umana, Istologia ed Embriologia,
Biochimica, Biologia e genetica, Fisiologia
Umana, Microbiologia, Immunologia, Patologia
Generale, Fisiopatologia Clinica
Quarto
Secondo calendario
Attività didattiche (lezioni frontali).
Esercitazioni teorico-pratiche
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Secondo calendario
Previo contatto telefonico presso Segreteria
Gastroenterologia (091 6552280, ore 8-14)
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
- Obbiettivo è il raggiungimento di conoscenze e capacità di comprensione nell’ambito della
fisiopatologia, della clinica e della terapia medica e chirurgica delle principali malattie
dell’apparato digerente, epato-biliari e pancreatiche e delle principali patologie ematologiche e
dell’emostasi. Obbiettivo è anche la conoscenza degli aspetti di semeiotica funzionali e strumentali
e la metodologia clinica specifica del campo.
I Discenti alla fine del C.I. dovranno dimostrare di avere raggiunto i seguenti obiettivi:
- capacità di applicare le loro conoscenze e la capacità di comprensione in maniera da dimostrare
un approccio professionale ai problemi clinici di interesse gastroenterologico ed ematologico,
dimostrando un’adeguata capacità di risolvere problemi clinici negli ambiti suddetti.
- capacità di raccogliere ed interpretare i dati clinici rilevanti ed a formulare in maniera autonoma
le ipotesi diagnostiche più probabili
- capacità di comunicare informazioni, dati e soluzioni diagnostiche e terapeutiche ad altri
professionisti del settore
- capacità di apprendimento necessaria per intraprendere studi successivi in autonomia
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE
FRONTALI
30 0re
DENOMINAZIONE DEL MODULO: Gastroenterologia
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Disfagia e patologia motoria dell’esofago.
Diverticoli esofagei. Neoplasie dell’esofago
Ernia jatale, Malattia da reflusso gastroesofageo.
Patologie da Helicobacter Pilori. Gastriti acute e croniche. Gastropatie da
farmaci.
Ulcera peptica
Neoplasie dello stomaco
Neoplasie del duodeno e tenue. GIST
Complicanze dell’ulcera gastroduodenale
Malattia celiaca e malassorbimenti.
Diarree croniche ad etiologia infettiva e disendocrina.
Malattie infiammatorie croniche intestinali (malattia di Crohn) e loro
complicanze
Malattie infiammatorie croniche intestinali (rettocolite ulcerosa) e loro
complicanze
Stipsi. Malattia diverticolare del colon
Poliposi e carcinoma del colon-retto
Epatiti virali acute. Insufficienza epatica acuta
Epatiti virali croniche.
Cirrosi epatica
Epatocarcinoma
Steatosi e steatoepatite non alcoolica.
Epatopatie da alcool. Danni epatici da farmaci.
Colelitiasi, coledocolitiasi e colangiti settiche.
Carcinomi delle vie biliari e della colecisti.
Emocromatosi ereditaria; siderosi epatiche secondarie
Malattia di Wilson e altri disordini genetici del metabolismo ad
interessamento epatico
Lesioni cistiche epatiche non parassitarie. Idatidosi epatica
Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva; colangite
sclerosante)
Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva; colangite
sclerosante)
Pancreatiti acute
TESTI
CONSIGLIATI
MODULO
ORE
FRONTALI
30 ore
Pancreatiti croniche
Sindrome da colon irritabile
Neoplasie del pancreas esocrino ed endocrino e della papilla di Vater
Iperbilirubinemie eredo-metaboliche
Trapianto epatico
ESERCITAZIONI
Tirocinio mediante esercitazioni in Reparto, in Ambulatorio e presso Servizi
Diagnostici. Discussioni casi clinici e simulazione di algoritmi di diagnosi e
terapia
Manuale di Gastroenterologia / Unigastro, Coordinamento nazionale docenti
universitari malattie dell'apparato digerente. - Edizione 2009. - Roma : Editrice
Gastroenterologica Italiana, [2009].
Ematologia
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Fisiopatologia dell’emopoiesi
Patologie della cellula staminale: insufficienza midollare
Patologie della cellula staminale: sindromi mieloproliferative JAK2 positive
(Policitemia Vera, Trombocitemia Essenziale, Mielofibrosi Idiopatica)
Patologie della cellula staminale: sindromi mielodisproliferative Ph positive
(Leucemia Mieloide Cronica e correlate)
Sindromi mielodisplastiche (classificazione morfologica e citogenetica)
Anemie ipoproliferative
Anemie iperproliferative
Disordini delle piastrine: piastrinopenie e piastrinopatie (congenite e/o
acquisite)
Meccanismi cellulari della coagulazione
Diatesi emorragiche congenite ed acquisite
Diatesi trombofiliche congenite ed acquisite
Disordine delle plasma cellule (Mieloma multiplo, MGUS)
Disordine delle plasma cellule (Amiloidosi e M. Waldestrom)
Malattie linfoproliferative (Leucemia Linfatica Cronica)
Linfoma di Hodgkin
Linfomi non Hodgkin aggressivi
Linfomi non Hodgkin indolenti (MALT, etc)
Leucemie Acute Mieloidi
Leucemie Acute Linfoidi
Concetti generali di efficacia alla terapia: Malattia Minima Residua,
Remissione completa, parziale e molecolare
Trapianto di cellule staminali emopoietiche (autologo ed allogenico)
Concetti di terapia sostitutiva e trasfusionale
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
Malattie del sangue e degli organi ematopoietici 4/ed Autore: Gianluigi
Castoldi, Vincenzo Liso - Edizione 2004, The McGraw-Hill Companies
18
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 3)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia – Ippocrate
Patologia Sistematica III
Caratterizzante, Professionalizzante
Clinica delle specialità medico-chirurgiche
Formazione clinica interdisciplinare e medicina
basata sulle evidenze
SI
3
MED13,MED14, MED16
Giovanni Triolo
Prof. Ordinario
Università di Palermo
Maurizio Li Vecchi
Prof. Associato
Università di Palermo
Maria Donatelli
Professore associato
Università di Palermo
7
105
70
Tutti gli insegnamenti del primo triennio
Nome Aula
Lezioni in aula e esercitazioni in reparto e/o
ambulatori
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Giorni e orario delle lezioni
Endocrinologia : Mercoledì ore 12-14
Nefrologia. venerdì ore 13:00-14:00
Reumatologia: lunedì dalle 13 alle 14
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che regolano le funzioni
d’organo correlati alle funzioni secretive endocrine, immunologiche ed eventuali influenze sul
sistema escretivo renale. Conoscere l'eziologia e la storia naturale delle malattie acute e croniche,
endocrine, renali e immunoreumatologiche.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Essere in grado di eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base, saperne analizzare ed
interpretare i risultati, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema.,siano esse di
rilevanza endocrinologica, metabolica, nefrologica o reumatologia
Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche adeguate, allo scopo di
salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza sulla base delle
attuali evidenze in ambito endocrinologico, metabolico, nefrologico o reumatologico .
Essere in grado di riconoscere correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni in
endocrinologico, metabolico, nefrologico o reumatologico
Autonomia di giudizio
Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem
solving") ) Sapere identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del
pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse
fonti.
Abilità comunicative
Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le
problematiche, comprendendone i loro contenuti.
Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro
parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari. Interagire con altre
figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente.
Capacità d’apprendimento
Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e
biomedica dalle diverse risorse e database disponibili.
Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto
alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del
livello sanitario
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO 3
ORE FRONTALI
30
ENDOCRINOLOGIA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
1)
VERIFICA CONOSCENZE DELLE BASI ANATOMICHE,
FISIOLOGICHE, BIOCHIMICHE E FISIOPATOLOGICHE DEL
SISTEMA ENDOCRINO
2)
MALATTIE IPOFISARIE IPERFUNZIONANTI (ACROMEGALIA,
IPERPROLATTINEMIE COMPRESI I PROLATTINOMI, MORBO DI
CUSHING)
3)
MALATTIE IPOFISARIE IPOFUNZIONANTI (IPOPITUITARISMI
PARRZIALI E TOTALI): Nanismo ipofisario Sindrome di Shehan,
Sindrome di Simmonds
4)
CICLO DELLO IODIO E MALATTIE DA CARENZA O ECCESSO
DI IODIO
5)
TIREOPATIE
ENDOCRINE
AUTOIMMUNI
(GRAVES
,HASHIMOTO, SILENTE E POST PARTUM)
6)
GOZZO NODULARE E MULTINODULARE NON TOSSICO E
TOSSICO
7)
TUMORI
TIROIDEI
(PAPILLARE,
FOLLICOLARE,
ANAPLASTICO, MIDOLLARE)
8)
METABOLISMO CALCIO FOSFORO E MALATTIE DELLE
PARATIROIDI
9)
MALATTIE SURRENALICHE IPOFUNZIONANTI (Addison), da
deficit
gnetici
enzimatici,
iposurrenalismi
iatrogeni)
e
IPERFUNZIONANTI (Iperplasia nodulare o diffusa o da ACTH
ectopico)
10) IPOGONADISMI IPO E IPERGONADOITROPI
11) TUMORI NEUROENDOCRINI (FEOCROMOCITOMA, CARCINOIDE,
GASTRINOMI, GLUCAGONOMI, MEN1, MEN2)
12) CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E TEST DIAGNOSTICI
13) PATOGENESI, FIOSIOPATOLOGIA E CLINICA DEL DIABETE
TIPO1, TIPO2 E DEL DIABETE GESTAZIONALE
14) ALTRE FORME DI DIABETE AD EZIOLOGIA NOTA
15) COMPLICANZE ACUTE DELLA MALATTIA DIABETICA
16) COMPLICANZE CRONICHE DELLA MALATTIA DIABETICA
17) IPERURICEMIE E GOTTA
TESTI
CONSIGLIATI
ESERCITAZIONI
Sapere raccogliere una corretta anamnesi mirata alle malattie
endocrinologiche e metaboliche, sapere correlare segni e sintomi alle malattie
endocrine e metaboliche. Semeiotica dei diversi organi ed apparati in
relazione ai sospetti diagnostici delle malattie endocrine e metaboliche, in
particolare con le più frequenti patologie dal punto di vista epidemiologico:
sapere palpare una tiroide, saper visualizzare le caratteristiche dei noduli
tiroidei, sapere evidenziare i segni clinici di ipo o iperfunzione, saper
riconoscere quadri i insulinoresistenza sia dal punto di vista fenotipico che
clinico (epatomegalia, ipertensione, dislipidemia, obesità). Semeiotica delle
complicanze acute e croniche dellla malattia diabetica (coma ipoglicemico,
iperglicemico, cheto o non cheto acidosico iperosmolare) Semeiotica clinica
degli ipo e iposurrenalismi. Semeiotica clinica degli ipostaturalismi,
dell’acromegalia, degli ipogonadismi.
Greenspan, Endocrinologia Generale e Clinica, Piccin
Harrison’s: Principi di Medicina Interna Ed. Piccin
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO 2
NEFROLOGIA
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
20
PROGRAMMA
1. Parametri di valutazione di malattia renale.
2. Classificazione delle mm. renali: le grandi sindromi renali.
3. La sindrome nefritica acuta. Glomerulonefrite poststreptococcica.
4. Anomalie urinarie isolate. Nefropatia da depositi di IgA.
5. La sindrome nefrosica. Malattia a lesioni minime; glomerulonefrite focale
e segmentale; nefropatia membranosa; glomerulonefrite membranoproliferativa.
6. Glomerulonefrite rapidamente progressiva. Sindrome di Goodpasture;
nefropatie associate ad ANCA.
7. Insufficienza renale acuta. Insufficienza renale prerenale; Necrosi
tubulare acuta.
8. Insufficienza renale cronica e sindrome uremica.
9. Nefropatie secondarie. Nefropatia lupica; nefropatia diabetica.
10.Generalità sulle terapie sostitutive: emodialisi e dialisi peritoneale;
trapianto di rene.
TESTI
CONSIGLIATI
MODULO 3
ESERCITAZIONI
Le esercitazioni teorico-pratiche avranno i seguenti temi: raccogliere
l’anamnesi nefrologica; porre i quesiti rilevanti ai fini diagnostici nel paziente
con sospetto di nefropatia; lettura ed interpretazione dell’esame di urina;
eseguire l’esame standard estemporaneo delle urine (mediante stick);
raccogliere le urine per l’esame chimico-fisico; raccogliere le urine per urino
coltura; calcolare la clearance della creatinina; presentazione e discussione di
casi clinici.
Harrison. Principi di medicina interna. Ed. McGraw Hill;
De Santo NG, Camussi G, D’Armiento M. Malattie dell’apparato urinario.
Editoriale Bios
Reumatologia
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI
SPECIFICI E PROGRAMMA
MED 16 Reumatologia
1. Diagnosi differenziale e classificazione delle patologie articolari
2. artrite reumatoide
3. artrite psoriasica
4. spondilite anchilosante
5. le connettiviti, classificazione e storia naturale
6. Lupus eritematoso sistemico
7. sclerosi sistemica
8. sindrome di Sjogren
9. polimiositi/dermatomiositi
10. vasculiti, classificazione e storia naturale
11. vasculiti dei piccoli vasi
12. vasculiti dei vasi di grosso calibro
13. Vasculiti ANCA associate
14. le malattie reumatiche dell’anziano
15. osteoartrosi e patologie locoregionali
TESTI
CONSIGLIATI
ESERCITAZIONI
Le esercitazioni teorico-pratiche avranno i seguenti temi: raccogliere
l’anamnesi reumatologia; porre i quesiti rilevanti ai fini diagnostici nel
paziente con sospetto di malattie reumatica; lettura ed interpretazione delle
indagini serologiche e delle tecniche di immagine; valutazione della
obiettività clinica ed articolare; presentazione e discussione di casi clinici.
Harrison. Principi di medicina interna. Ed. McGraw Hill;
Unireuma (autori vari)
Triolo et al. Immunoreumatologia, EdiSes, Napoli
19
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 3)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Laurea Magistrale, Ippocrate
Patologia Sistematica IV
Caratterizzante
Clinica delle specialità medico-chirurgiche
SI
3
MED 18 MED 22 MED 24
G. Di Vita
Ordinario
Università di Palermo
G. Ruvolo
Ordinario
Università di Palermo
Riccardo Ascoli
Associato
Università di Palermo
6
90
60
Tutte le materie del primo triennio
IV
Aule Nuove
Lezioni frontali, seminari ed esercitazioni in
corsia, ambulatorio e sala operatoria
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Giorni e orario delle lezioni da definire
Giorni e orari di ricevimento:
prof. Di Vita: Lu –Mer ore 12.00- 14.00
Prof. Ascoli: martedì ore 12 - 14
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
− Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management della salute.
− Conoscere e saper attuare i principali interventi farmacologici, chirurgici, psicologici,
sociali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione e nelle cure di
tipo terminale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
− Saper eseguire correttamente una storia clinica adeguata, che comprenda anche aspetti
sociali, come la salute occupazionale.
− Essere in grado di realizzare un esame dello stato fisico e mentale.
− Essere in grado di analizzare ed interpretare i risultati delle procedure diagnostiche e
tecniche di base, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema.
− Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche adeguate, allo scopo di
salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza per
suggerire le terapie chirurgiche adeguate.
− Saper esercitare il corretto giudizio clinico per stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo
paziente.
− Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi diagnostici, delle
modalità terapeutiche e delle tecnologie dedicate alla cura della salute.
Autonomia di giudizio
− Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e
della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti.
− Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle
decisioni prese durante la pratica medica.
− Essere in grado di formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati,
per risolvere i problemi.
− Riconoscere che una buona pratica medica dipende strettamente dall'interazione e dalle
buone relazioni tra medico, paziente e famiglia, a salvaguardia del benessere, della diversità
culturale e dell'autonomia del paziente.
− Acquisire il senso di responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti.
Abilità comunicative
− Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le
problematiche, comprendendone i loro contenuti.
− Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e
loro parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari.
− Dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le
interazioni con i pazienti e con la comunità
− Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un
lavoro di gruppo efficiente
Capacità d’apprendimento
− Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione
sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili.
− Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati
clinici.
Conoscenza e capacità di comprensione
Gli studenti devono aver acquisito la capacità di saper interpretare le anomalie dell’apparato
urinario e genitale maschile che si riscontrano nelle diverse malattie.
Devono conoscere l’eziologia e la storia naturale dele malattie acute e croniche.
Tali conoscenze verranno acquisite attraverso lezioni di didattica frontale e verificate mediante
esami.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Gli studenti devono essere in grado di gestire correttamente le urgenze urologiche più comuni.
Devono essere in grado di eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base.
Devono saper consigliare i pazienti prendendo in considerazione fattori fisici, psichici, sociali e
culturali.
Devono conoscere i ruoli e le responsabilità dell’altro personale sanitario nel provvedere alle cure.
Devono dimostrare comprensione dei meccanismi che sono alla base dell’efficacia e della qualità
delle cure.
Autonomia di giudizio
Gli studenti devono comprendere l’importanza e le limitazioni del pensiero scientifico per stabilire
la causa, il trattamento e la prevenzione delle affezioni urologiche.
Devono saper identificare i principi morali, etici e legali inerenti la professione medica.
Devono acquisire valori come l’eccellenza, l’altruismo, la responsabilità, la compassione,
l’empatia, l’onestà e l’impegno a seguire metodi scientifici.
Devono riconoscere che una buona pratica medica dipende dalle buone relazioni fra medico,
paziente e famiglia.
Devono avere rispetto nei confronti dei colleghi instaurando rapporti di collaborazione.
Devono avere la consapevolezza dell’obbligo morale di dover provvedere alle cure mediche
terminali comprese le terapie del dolore.
Abilità comunicative
Gli studenti devono mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i
pazienti e i loro parenti.
Devono interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti.
Devono dimostrare sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i
pazienti.
Devono saper comunicare in maniera efficace scritta e orale.
Capacità d’apprendimento
Gli studenti devono essere in grado di raccogliere e organizzare l’informazione sanitaria e
biomedica.
Devono saper utilizzare la tecnologia associata all’informazione e alle comunicazioni come
supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive.
Devono saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione dei casi
clinici.
Devono avere un buon archivio della loro pratica medica per una sua analisi e miglioramento.
MODULO
(unico)
Chirurgia generale
ORE
FRONTALI
20
Etiopatogenesi, sintomatologia e terapia delle infezioni chirurgiche primitive e
secondarie con riferimento ad i batteri più frequentemente coinvolti in relazione al
sito di insorgenza dell'infezione, alla produzione di tossine, all'antibiotico resistenza
Le parassitosi di interesse chirurgico con particolare riferimento all'idatidosi
polmonare ed epatica
Sintomatologia e complicanze delle malattie esofogee di interesse chirurgico; le
caratteristiche cliniche della sindrome di Mallory-Weiss
Descrivere e classificare le malattie benigne della mammella maschile e femminile
Le malattie della pleura, del mediastino, del polmone e del diaframma di competenza
chirurgica
Sintomatologia, complicazioni e trattamento chirurgico delle ernie della parete
addominale e della regione inguino-crurale
Le malattie del peritoneo e del retroperitoneo: le indicazioni per il trattamento
chirurgico
Orientamenti diagnostici e di terapia chirurgica nelle complicanze delle ulcere
gastriche e duodenali
Etiopatogenesi, sintomatologia ed iter dignostico - terapeutico della litiasi biliare e
delle sue possibili complicanze
Indicare gli aspetti etiopatogenetici della poliposi del colon, l'approccio diagnostico e
gli orientamenti terapeutici in relazione alla prognosi e alla prevenzione delle
complicanze
Descrivere le possibili complicanze di competenza chirurgica delle malattie
infiammatorie intestinali e gli orientamenti di terapia chirurgica
Descrivere le malattie acquisite dell'ano - emorroidi, ragade, ascessi e fistole - i
disturbi della defecazione ed il sinus pilonidalis
Descrivere l'etiopatogenesi, la sintomatologia, le indicazioni per gli accertamenti
diagnostici e la terapia della malattia diverticolare del colon e delle sue possibili
complicanze. Patogenesi, sintomatologia e terapia dell'appendicite acuta
Generalità, storia naturale e terapia chirurgica (ove indicata) delle principali
anomalie congenite nefro-urologiche
Sospettare sulla base dei sintomi e dei rilievi semeiologici la natura urolitiasica di
una colica addominale, distinguendola da condizioni dolorose acute di altra natura;
trattare i sintomi acuti, suggerire le indagini di conferma diagnostica e suggerire gli
indirizzi terapeutici e preventivi dell'urolitiasi
Sospettare uno stato di ritenzione urinaria distinguendolo dall'anuria; indicarne le
possibili cause e i conseguenti approcci diagnostici e terapeutici
Definire la patologia ostruttiva acuta e cronica dell'apparato urinario, sospettarne la
diagnosi sulla base delle manifestazioni cliniche, indicare le indagini per
l'approfondimento diagnostico e suggerire i conseguenti orientamenti terapeutici
Porre sulla base delle manifestazioni cliniche la diagnosi di cistite acuta e di cistite
ricorrente, distinguendole dalla cistopielite; prescrivere - quando necessario - le
indagini per individuarne l'etiologia e indicarne gli orientamenti terapeutici
Porre sulla base delle manifestazioni cliniche la diagnosi di uretrite; prescrivere le
indagini per individuarne l'etiologia e indicarne gli orientamenti terapeutici
Sospettare la diagnosi di prostatite acuta e cronica e rispettivamente di adenoma
benigno (ipertrofia) e di cancro della prostata sulla base delle manifestazioni
cliniche; prescrivere nella corretta sequenza le indagini utili alla diagnosi
differenziale e interpretarne i risultati ; indicare la prognosi e i conseguenti
orientamenti terapeutici per le differenti condizioni patologiche
Esaminare oggettivamente, raccogliendo gli elementi diagnostici differenziali, le
tumefazioni scrotali (varicocele, orchiepididimiti, tumori); suggerire le indagini
diagnostiche e gli orientamenti terapeutici nei diversi quadri morbosi
Elencare i più frequenti tumori del rene indicandone i sintomi di sospetto, le
modalità di approfondimento diagnostico e la prognosi in relazione agli indirizzi
ESERCITAZIONI
Discutere in modo interattivo la diagnostica differenziale di casi clinici reali o
simulati (prototipici di situazioni cliniche di frequente riscontro) basandosi
sul problem solving (con studio individuale e non assistito dei casi clinici
proposti dal docente)
Discutere in modo interattivo le possibili decisioni diagnostiche e
terapeutiche (decision making) in casi clinici reali o simulati
Compilare richiesta motivata di indagini diagnostiche laboratoristiche e
strumentali
Compilare richiesta motivata di consulenza specialistica
Compilare richiesta motivata di ricovero ospedaliero
Informare (in condizioni reali o simulate) il paziente e i congiunti su
diagnosi di patologie gravi, invalidanti o con esito infausto e sui relativi
trattamenti
Concordare con il paziente l'assunzione delle decisioni che lo riguardano
Discutere con un paziente i benefici e rischi di un trattamento chirurgico
Ascelta dello studente
TESTI
CONSIGLIATI Bellantone, De Toma, Montorsi: Chirurgia Generale; Minerva Medica Ed.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Favorire la cognizione degli argomenti trattati
con verifiche attuate durante la lezione stessa
MODULO
ORE FRONTALI
20
TESTI
CONSIGLIATI
DENOMINAZIONE DEL MODULO
UROLOGIA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Padronanza dei seguenti argomenti incentrata sulle nozioni più salienti:
Ematuria – Infezioni delle vie urinarie – Diagnostica per immagini in
Urologia – Radiologia interventistica in Urologia – Malformazioni
urogenitali – Patologia ostruttiva – Ipertrofia prostatica – Prostatiti –
Cancro della prostata – Tumori del testicolo – Ritenzione d’urina e
anuria – Infertilità maschile – Disfunzioni erettili – Incontinenza –
Calcolosi renale – tumori della vescica – Tumori del rene – Patologia
cistica del rene – Emergenze urologiche – Strumentario urologico
PAVONE
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
ESERCITAZIONI
NO
SELVAGGI
MODULO
ORE FRONTALI
DENOMINAZIONE DEL MODULO
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
20
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina - Ippocrate
Farmacologia
Caratterizzante
Farmacologia, tossicologia e
principi di terapia medica
SI
2
BIO/14
Prof. Natale D’Alessandro
Ordinario
Università di Palermo
Prof. R. Sanguedolce
Associato
Università di Palermo
9
135
90
III
Da stabilire
lezioni
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
da definire
Prof. Natale D’Alessandro - Mercoledì dalle
9,00 alle 13,00 presso il Dipartimento di
Scienze Farmacologiche Pietro Benigno,
Policlinico P. Giaccone, 90127 Palermo
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Autonomia di giudizio
Abilità comunicative
Capacità d’apprendimento
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO di FARMACOLOGIA II Obiettivo del modulo è
quello di fornire allo studente le conoscenze generali indispensabili di farmacodinamica e
farmacologia clinica utili all’uso più appropriato dei farmaci nel paziente individuale. Saranno
presentate anche le caratteristiche specifiche di una serie di agenti di largo uso in medicina
generale.
MODULO II
ORE FRONTALI
40
TESTI
CONSIGLIATI
FARMACOLOGIA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Farmacodinamica. Meccanismi d’azione dei farmaci. Recettori d’azione.
Agonisti. Agonisti parziali. Antagonismo: recettoriale, funzionale e chimico.
Modulazione allosterica. Curve dose-risposta. Indice terapeutico. Basi della
variabilità individuale nella risposta ai farmaci. Associazioni ed interazioni
tra farmaci.
Parametri di biodisponibilità e farmacocinetica clinica: Cmax, AUC, emivita,
volume di distribuzione apparente, clearance e steady state.
Reazioni avverse da farmaci e loro classificazione. Tolleranza e dipendenza.
Generalità sulle tossicodipendenze. Farmacovigilanza e segnalazione delle
reazioni avverse da farmaci.
Farmacologia dell’infiammazione. Antinfiammatori steroidei e non steroidei.
Antistaminici. Immunosoppressori. Antiasmatici. Farmaci per le patologie
infiammatorie intestinali.
Analgesici maggiori. Farmaci per il trattamento della cefalea essenziale.
Farmaci per il trattamento dell’ulcera peptica. Antiemetici.
Farmaci dell’emostasi.
Farmaci per il trattamento dell’osteoporosi e delle malattie da aumentato
riassorbimento dell’osso.
Farmaci per il diabete.
Farmaci del sistema nervoso autonomo.
Farmaci antibatterici, antivirali ed antifungini.
Sperimentazione preclinica e clinica dei farmaci. Metanalisi. Cenni di
farmacoepidemiologia e farmacoeconomia. Valutazione della qualità della
vita.
Compilazione della ricetta.
Farmacologia. A cura di F. Rossi, V. Cuomo, G. Riccardi. Edizioni Minerva
Medica, Torino
Farmacologia. A cura di H.P. Rang, M.M. Dale, J.M. Ritter, R.J. Flower.
Sesta edizione. Elsevier Masson, Milano
Goodman & Gilman’s The Pharmacological Basis of Therapeutics, McGrawHill Medical Publishing Division
Farmacologia Generale e Clinica di B.G. Katzung, Edizioni Piccin, Padova
21
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia - Ippocrate
Diagnostica per immagini e radioterapia
Caratterizzante
Medicina di laboratorio e diagnostica integrata
02324
NO
MED/36
Giuseppe Brancatelli
Associato non confermato di Diagnostica per
Immagini
Università di Palermo
5
75
70
Nessuna
Quinto
Aula Magna piano terra Sezione di Scienze
Radiologiche
Lezioni in aula.
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Venerdì 9-13
Tutti i giorni previo appuntamento via email
([email protected])
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere le basi fisiche delle diverse metodiche per immagini.
Comprendere gli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti
Conoscere possibilità e limiti, indicazioni, controindicazioni e rischi delle diverse metodiche di
indagine
Saper riconoscere le principali normali strutture anatomiche ad un esame di radiologia tradizionale,
tomografia computerizzata e risonanza magnetica.
Possedere conoscenze elementari sulla semeiologia radiologica delle principali patologie con
riferimento ai diversi organi ed apparati
Esporre alcuni algoritmi diagnostici integrati per la valutazioni delle situazioni cliniche più gravi o
più comuni
Possedere nozioni generali su tecniche e indicazioni della radioterapia
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE FRONTALI
44
Diagnostica per Immagini e Radioterapia
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
FISICA DELLE RADIAZIONI - TECNICHE E METODOLOGIA - MEZZI
DI CONTRASTO
-Proprietà e modalità di produzione dei raggi X e delle radiazioni
ionizzanti
( elettromagnetiche e corpuscolate ).
-Radiazioni non ionizzanti: caratteristiche fisiche e applicazioni in
Diagnostica per Immagini.
-Principi di formazione dell’immagine ( analogica e digitale ).
-Mezzi di contrasto: classificazione e caratteristiche; applicazioni cliniche;
reazioni avverse e relativi provvedimenti.
-Tomografia Computerizzata: principi di funzionamento.
-Ecografia: fisica degli ultrasuoni e nozioni generali sulle apparecchiature.
-Risonanza Magnetica: principi fisici e nozioni generali sulle
apparecchiature.
-Medicina Nucleare: principi fisici e nozioni generali sulle
apparecchiature.
-Radiologia vascolare ed interventistica: generalità e principali procedure.
RADIOBIOLOGIA E RADIOTERAPIA
-Interazione tra radiazioni ionizzanti e materia.
-Azione diretta ed indiretta delle radiazioni ionizzanti.
-Distribuzione della dose nel tempo ( curve di isoefficacia ).
-Radiosensibilità cellulare e curve di sopravvivenza cellulare.
-Effetto ossigeno.
-Agenti radiosensibilizzanti e radioprotettori.
-Danni ( acuti e cronici ) da radiazioni ionizzanti.
-Effetti biologici delle radiazioni non ionizzanti.
-Principi di radioprotezione del lavoratore e del paziente e riferimenti
normativi.
-Radioterapia interstiziale ed endocavitaria.
-Cenni relativi alle principali apparecchiature di radioterapia (con alte
energie ed energie convenzionali).
APPARATO RESPIRATORIO
-Tecniche di studio del torace e del mediastino.
-Opacità ed ipertrasparenze pomonari.
-Interstiziopatie.
-Processi espansivi del polmone e del mediastino: protocolli di studio.
-Studio radio-isotopico dell’apparato respiratorio.
-Patologia pleurica.
-Patologia diaframmatica.
APPARATO DIGERENTE
-Esame a doppio contrasto: tecnica ed indicazioni.
-Patologia esofagea: tecniche di studio ed indicazioni.
-Carcinoma dell’esofago: protocolli di studio e semeiotica.
-Malattia peptica: metodiche di studio e semeiotica.
-Carcinoma dello stomaco: protocolli di studio e semeiotica.
-Ernie dello iatus: classificazione e semeiotica.
-Neoplasie del tenue: protocolli di studio e semeiotica.
-Morbo di Crohn: protocolli di studio e semeiotica.
-Colite ulcerosa: protocolli di studio e semeiotica.
-Malattia diverticolare: protocolli di studio e semeiotica.
-Neoplasie del colon: protocolli di studio e semeiotica.
-Addome acuto: tecniche e metodologia di studio.
FEGATO - VIE BILIARI - PANCREAS - MILZA
-Metodiche di studio della colecisti e delle vie biliari.
-Litiasi biliare e colecistosi.
-Ittero: protocolli di studio.
-Cirrosi epatica ed ipertensione portale: metodiche di studio.
-Processi espansivi epatici: protocolli di studio e semeiotica.
-Pancreatiti.
-Carcinoma pancreatico: protocolli di studio.
-Studio radio-isotopico del fegato e delle vie biliari.
-Tecniche e metodiche di studio della milza.
APPARATO URO-GENITALE E SURRENI
-Tecniche di studio dell’apparato uro-genitale.
-Ematuria : protocolli di studio.
-Ipertensione nefrovascolare; angioplastica delle arterie renali.
-Litiasi urinaria: protocolli di studio.
-Flogosi acute e croniche delle vie urinarie.
-Processi espansivi renali: protocolli di studio e semeiotica.
-Indicazioni e metodiche di studio della patologia vescicale.
-Indicazioni e metodiche di studio della patologia prostatica.
-Patologia ovarica.
-Isterosalpingografia e studio della sterilità femminile.
-Studio radio-isotopico dell’apparato urinario.
-Tecniche e metodiche di studio dei surreni; semeiotica elementare delle
principali surrenopatie.
TIROIDE - MAMMELLA - PARTI MOLLI
-Studio radio-isotopico della tiroide.
-Ecografia tiroidea: indicazioni e limiti.
-Ecocolor Doppler in patologia tiroidea e mammaria.
-Ecografia mammaria: indicazioni e limiti.
-Mammografia: tecnica ed indicazioni.
-Galattografia: tecnica ed indicazioni.
-Patologia mammaria nodulare: protocolli di studio.
APPARATO OSTEO - ARTICOLARE
-Principali metodiche di studio radiologico e radioisotopico dello
scheletro.
-Alterazioni fondamentali della densità e della struttura ossea: semeiotica
elementare, osteonecrosi, osteomieliti e principali osteodisplasie.
-Scoliosi.
-Fratture e lussazioni: principali quadri radiologici.
-Tumori ossei primitivi e secondari.
-Metodiche di studio delle articolazioni.
-Artriti e artrosi.
-Tecniche di studio radiologico della teca cranica, dello scheletro
maxillo-facciale (incluse le cavità paranasali) e dell’apparato
stomatognatico
(inclusa
l’articolazione
temporo-mandibolare).
Semeiotica elementare delle principali affezioni.
SISTEMA CARDIOVASCOLARE, LINFATICO ED EMOPOIETICO
-Studio radiologico convenzionale del cuore e dei grossi vasi.
-Metodiche angiografiche e flebografiche (con riferimento alle procedure
interventistiche).
-Cenni di Doppler e color-Doppler.
-Diagnostica radio-isotopica cardiologica.
-Principali cardiopatie congenite.
-Aneurismi e dissezioni aortiche.
-Linfografia: tecnica ed indicazioni cliniche.
-Stadiazione dei linfomi.
10. SISTEMA NERVOSO
-Encefalo: principali metodiche di studio.
-Studio radio-isotopico dell’encefalo.
-Sindrome da ipertensione endocranica.
-Processi espansivi endocranici: protocolli di studio.
-Accidenti vascolari encefalici: ictus emorragico e trombotico.
-Studio radiologico dell’ipofisi.
-Midollo spinale: principali metodiche di studio ed indicazioni.
11. DEFINIZIONE DI ALGORITMI DIAGNOSTICI NELLE PIU’
COMUNI MALATTIE DEI ORGANI ED APPARATI
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
Diagnostica per immagini e radioterapia di Cittadini Giorgio - Cittadini
Giuseppe - Sardanelli Francesco
Editore: ECIG
Genere: scienze mediche. medicina
Argomento: diagnostica medica, radioterapia
Edizione: 6
Pagine: 1074
ISBN: 8875441383
ISBN-13: 9788875441388
Data pubblicazione: 2008
22
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia- Ippocrate
Anatomia Patologica
Caratterizzante
Discipline anatomo-patologiche e correlazioni
anatomo-cliniche
SI
2
MED/08
Federico Aragona
Professore Ordinario
Università di Palermo
Rosa Maria Tomasino
Professore Ordinario
Università di Palermo
15
225
150
Tutte le materie del primo triennio
IV - V (Biennale)
Aula Magna Dipartimento di Patologia Umana
Lezioni, ed esercitazioni in laboratorio ed al
microscopio
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre e Primo semestre,
IV Anno II semestre: Lu, Me, Gio: 8:15-10:00
V Anno I semestre: Lu, Me Ve:
8:00-10:00
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
N.B. Dato lo svolgimento biennale del Corso Integrato ed essendo i Docenti afferenti allo
stesso SSD (MED/08) il calendario delle lezioni di ciascun docente viene distribuito in
entrambi i semestri.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere i principali quadri anatomo-patologici nonché le lesioni cellulari, tessutali e
d’organo e la loro evoluzione in rapporto alle malattie più rilevanti dei diversi apparati;
Comprendere il ruolo dell’anatomo-patologo al processo decisionale clinico;
Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico alla diagnosi
ed alle strategie terapeutiche, dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per
risolvere problemi analitici; sviluppare un atteggiamento orientato alla ricerca e saper ricercare
autonomamente l’informazione scientifica;
Essere in grado di analizzare ed interpretare in maniera criticai referti anatomo-patologici
facilitandone la comprensione ai pazienti;
Essere in grado di comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le
capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE
FRONTALI
80
DENOMINAZIONE DEL MODULO
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
1.
Anatomia Patologica Generale:
Aspetti morfologici dell'adattamento e del danno cellulare
Quadri morfologici delle alterazioni degenerative
Aspetti morfologici delle alterazioni trombo-emboliche
Caratteristiche cito-istologiche delle flogosi acute e croniche e degli esiti
Quadri morfologici delle flogosi croniche granulomatose
Basi morfologiche della displasia e delle lesioni precancerose
Basi anatomiche dell'oncogenesi e della progressione tumorale
Caratteristiche cito-istologiche delle neoplasie
Basi anatomo-cliniche delle metastasi
Diagnosi delle micrometastasi: ruolo del linfonodo sentinella
Principi di stadiazione dei tumori
2.
Metodologie e Teniche Diagnostiche
La richiesta anatomo-patologica
Indicazioni sui diversi tipi di biopsia
Ruolo della collaborazione tra clinico ed anatomo-patologo
Cenni sulle principali tecniche di colorazione cito-istologiche
Ruolo dell' immunoistochimica
Principali tecniche biomolecolari applicate all'anatomia patologica
Applicazioni anatomo-patologiche di tecniche bio-molecolari con riferimento alle terapie
bersaglio dei tumori
Indicazioni e limiti della citologia esfoliativa, per apposizione e per agoaspirazione
Finalità, metodologia e limiti dell' esame intraoperatorio
Finalità e metodologia del riscontro diagnostico
Allestimento dei preparati citologici ed istologici
Compilazione di una richiesta per esame cito-istologico
Allestimento di preparati cito-istochimici ed immunocito-istochimici
Estrazione di DNA da tessuto ed esecuzione di tecniche di PCR
Osservare tecniche di campionamento macroscopico degli organi
Osservare preparati istologici al microscopio ottico
3.
Apparato cardio-circolatorio
Quadri morfologici della cardiopatia ischemica e dell'infarto miocardico
Substrati morfologici delle valvulopatie
Quadri morfologici dell’ipertrofia miocardica e dello scompenso cardiaco
Quadri morfologici delle miocarditi e delle cardiomiopatie (complicanze e
ruolo della biopsia endomiocardica
Quadri morfologici delle endocarditi in relazione alle differenti etiopatogenesi
Substrati morfologici delle aritmie cardiache
Inquadramento generale dei tumori cardiaci
Basi anatomiche delle principali cardiopatie congenite
Patologia del pericardio
Morfologia delle lesioni elementari e di quelle avanzate/complicate
dell'aterosclerosi
Quadri anatomo patologici delle principali vascoliti
Classificazione ed aspetti morfologici degli aneurismi
Quadri morfologici dei disturbi di circolo nei vari organi
Alterazioni morfologiche dei disturbi del circolo polmonare: embolia e ipertensione polmonar
4.
Apparato respiratorio
Patologia flogistica e neoplastica delle cavità nasali e del rinofaringe
Morfologia delle lesioni pre-neoplastiche e delle neoplasie della laringe
Anatomia patologica in relazione alla patogenesi di: atelettasia, polmoniti
e broncopolmoniti, ascesso polmonare, bronchiti acute, bronchiectasie e bronchiectasiti
Quadri morfologici della tubercolosi polmonare in relazione agli stadi evolutivi
dell'infezione e degli esiti
Quadri morfologici della bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (enfisema)
Quadri morfologici delle patologie interstiziali del polmone in relazione alle differenti
etiopatogenesi
Quadri morfologici delle principali pneumoconiosi
Quadri morfologici dei tumori primitive e metastatici del polmone, con riferimento agli
elementi utili alla stadiazione anatomo-clinica e uolo diagnostico della broncoscopia
con lavaggio bronco-alveolare e biopsia transbronchiale
Quadri morfologici delle patologie della pleura con particolare riferimento ai mesoteliomi
Quadri citologici utili alla diagnosi dei preparati da liquido pleurico
5.
Apparato urinario
Storia naturale e quadri morfologici delle principali anomalie congenite nefro-urologiche
Principali quadri morfologici e complicanze di: tubulopatie, nefriti interstiziali, nefropatie
tossiche e da farmaci
Quadri morfologici delle glomerulopatie primitive e secondarie e
ruolo diagnostico della biopsia renale
Basi morfologiche ed immunopatologiche delle glomerulopatie e principi della classificazione
Quadri morfologici dei tumori del rene con riferimento agli elementi utili alla
classificazione ed alla stadiazione anatomo-clinica
Cenni sulle principali neoplasie embrionarie del rene
Patologia non neoplastica della vescica e delle vie urinarie
Quadri morfologici del carcinoma della vescica, con riferimento alla storia naturale e alla
stadiazione, e ruolo dei rilievi citologici e istologici mediante cistoscopia
6.
Apparato emopoietico
Principali quadri morfologici delle linfoadenomegalie in relazione alle diverse etiopatogenesi:
ruolo ed indicazioni alla biopsia linfonodale
Ruolo diagnostico della biopsia osteomidollare nella patologia dell'apparato emopoietico
Basi e principi delle classificazioni delle neoplasie dell'apparato emopoietico
Classificazione e morfologia dei processi linfoproliferativi: caratteristiche immunologiche e
molecolari con riferimento alla prognosi e alla terapia
Inquadramento generale e cenni sulla istopatologia dei processi mieloproliferativi acuti:
principali marcatori diagnostici e prognostici
Connotati comuni e specifici morfologici, immunologici e molecolari delle
neoplasie mieloproliferative croniche con riferimento a diagnosi, prognosi e terapia
Quadri morfologici ed immunoistochimici delle patologie immunoproliferative in riferimento
alla prognosi ed alla terapia
Oncogenesi delle gammopatie monoclonali: meccanismi di progressione verso il mieloma mul
Principali conseguenze d'organo nelle anemie e nei processi mieloproliferativi acuti e cronici
Inquadramento e classificazione dei tumori timici
Quadri morfologici e diagnosi differenzaiale delle splenomegalie
7.
Attività teorico-pratica: frequenza in laboratorio di macroscopia al fine di
assistere alle tecniche di campionamento degli organi: esercitazioni al microscopio
ottico.
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLI
ATI
COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN
MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN
Presentazioni Power Point
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE
FRONTALI
70
DENOMINAZIONE DEL MODULO
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
1. Apparato digerente
Classificazione dei tumori delle ghiandole salivari
Quadri morfologici delle esofagiti
Quadri morfologici e complicanze del carcinoma dell'esofago
Quadri morfologici delle gastriti croniche e dell'ulcera peptica e ruolo della biopsia endoscopica
Quadri anatomo-clinici dei tumori gastrici e ruolo della biopsia endoscopica
Inquadramento istogenetico e diagnosi differenziale dei tumori gastrici (epiteliali, stromali,
linfoproliferativi) con riferimento ai marcatori diagnostici ed alle principali applicazioni
terapeutiche
Quadri morfologici delle principali enteriti
Inquadramento generale e quadri morfologici delle sindromi da malassorbimento: ruolo
della biopsia endoscopica
Quadro morfologico, parametri diagnostici istolpatologici e complicanze della malattia celiaca
Quadri morfologici della patologia ischemica dell'intestino
Caratteristiche morfologiche della malattia imfiammatoria cronica dell'intestino e delle complic
ruolo della biopsia endoscopica
Basi morfologiche della malattia diverticolare e delle complicanze
Polipi intestinali non neoplastici e adenomatosi con specifico riferimento alla poliposi familiare
e progressione adenoma-carcinoma
Tumori maligni dell'intestino: criteri per la stadiazione anatomo-clinica e ruolo diagnostico e
prognostico della biopsia
Quadri anatomo-patologici delle pancreatiti acute e croniche e complicanze
Quadri morfologici delle neoplasia del pancreas esocrino
Progressione tumorale e quadri istopatologici dell' adenocarcinoma del pancreas esocrino
Quadri morfologici dell epatiti acute e croniche: ruolo diagnostico e prognostico
della biopsia epatica e delle principali tecniche di colorazione
Istopatologia dell'epatopatia alcoolica con particolare riferimento agli stadi evolutivi
Quadri morfologici ed alterazioni istopatologiche delle cirrosi epatiche in riferimento ai diversi
meccansmi etiopatogenetici
Inquadramento generale e principali quadri morfologici di cirrosi biliare, colangite sclerosante
e delle epatopatie su base genetica
Quadri morfologici dei tumori epato- colangiocellulari e delle metastasi epatiche
Storia naturale, quadri morfologici e complicanze delle colecistiti, dei tumori della colecisti e
delle vie biliari extraepatiche
2. Apparato genitale maschile
Quadri morfologici della ipertrofia prostatica e delle prostatiti con riferimento alle complicanze
Anatomia patologica del carcinoma della prostata con riferimento ai quadri istologici
in relazione a prognosi, storia naturale e diffusione
Classificazione istogenetica delle neoplasie del testicolo
Quadri morfologici dei tumori del testicolo e dell'epididimo e principali marcatori prognostici
Cenni sulle orchiepididimiti
Cenni sui quadri anatomo-patologici della patologia del pene
3. Apparato genitale femminile
Principali problematiche evolutive dei tumori ginecologici dal punto di vista
anatomo-patologico
Caratteristiche morfologiche della patologia flogistica di vulva, vagina e cervice uterina
Progressione tumorale delle neoplasie esocervicali (Neoplasia Intraepiteliale Cervicale):
ruolo della citologia esfgoliativa
Le neoplasie della cervice uterina (eso- ed endocervice)
Quadri morfologici della patologia flogistica e disfunzionale dell'endometrio
Quadri anatomo-patologici dell'endometriosi nei diversi organi
Lesioni polipoidi della cervice e del corpo dell'utero
Quadri morfologici del carcinoma dell'endometrio in relazione con la storia naturale
Caratteristiche morfologiche delle neoplasie non epiteliali dell'utero
Inquadramento, classificazione, storia naturale e quadri morfologici dei tumori ovarici
Generalità sulla patologia della placenta: mola vescicolare, coriocarcinoma
Patologia non neoplastica della mammella: iter diagnostico del nodulo mammario
con particolare riferimento ruolo della citologia agoaspirativa
Tumori benigni e maligni della mammella: storia naturale, progressione e complicanze,
quadri morfologici, stadiazione; ruolo - anche come fattori di prognosi dell'istopatologia, dello studio dei recettori ormonali e di altri marcatori molecolari
4. Apparato endocrino
Quadri morfologici degli iper- e ipopituitarismi
Inquadramento delle neoplasie dell'ipofisi
Storia naturale e quadri morfologici degli ipo-ed ipertiroidismi
Quadri morfologici delle tiroiditi croniche
Correlazioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle neoplasie benigne e maligne della tiro
ruolo della citologia agoaspirativa nell'iter diagnsotico del nodulo tiroideo
Basi morfologiche degli ipo- ed iperparatitroidismi in relazioni ai quadri clinici e neoplasie
delle paratiroidi
Quadro istologico del pancreas e degli altri organi bersaglio delle complicanze d'organo nelle
varie fasi della storia naturale del diabete
Inquadramento delle neoplasie del pancreas endocrino
Quadri morfologici, storia naturale e complicanze delle insufficienze surrenaliche
Quadri morfologici degli ipercorticosurrenalismi e correlazioni anatomo-cliniche
Inquadramento delle neoplasie della corticale e midollare del surrene
5. Apparato locomotore
Classificazione e diagnosi differenziale dei tumori primitivi e metastatici dello scheletro:
correlazioni anatomo-radiologiche e quadri istopatologici
Quadri morfologici delle osteomieliti in relazione alle diverse eziopatogenesi
Quadri morfologici delle principali patologie metaboliche dell'osso
Inquadramento generale delle distrofie muscolari e miopatie: indicazioni alla biopsia muscolare
sulla base del quadro istopatologico
Inquadramento generale dei tumori dei tessuti molli con particolare riferimento all'istogenesi e
descrizione dei quadri morfologici dei principali sarcomi
6. Patologia immunitaria
Principali substrati anatomo-patologici nei processi autoimmunitari
Quadri istologici dei danni tissutali e d'organo nelle reazioni di rigetto
Quadri anatomo-patologici dlle lesioni d'organo nelle principali patologie autoimmuni
7. Sistema nervoso
Quadri morfologici dei disturbi di circolo cerebrale: ematomi, emorragie, infarto
Quadri morfologici in relazione all'etiopatogenesi della patologia infettiva delle meningi,
dell'encefalo e del midolo spinale
Quadro morfologico dell'idrocefalo e correlazioni anatomo-cliniche
Inquadramento generale, corralzioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle
malattie demielinizzanti
Correlazioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle principali malattie neurodegenerative
Classificazione dei tumori del SNC con riferimento ai quadri morfologici, alla stadiazione ed al
ruolo dei marcatori molecolari nella progressione tumorale: ruolo e limiti della biopsia ster
8. Apparato cutaneo
Generalità e quadri morfologici dei più comuni tumori dell'epidermide
Classificazione e quadri istopatologici dei nevi con particolare riferimento all'evoluzione verso
Generalità, storia naturale, quadri istopatologici e stadiazione del melanoma
9. Attività teorico-pratica: frequenza in laboratorio di macroscopia
al fine di assistere alle tecniche di campionamento degli organi;
esercitazioni al microscopio ottico.
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLI
ATI
COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN
MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN
Presentazioni Power Point
23
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia - Ippocrate
Neurologia
Caratterizzante
Discipline neurologiche
05336
NO
1
MED-26
Giovanni Savettieri
Professore Ordinario
Università di Palermo
6
90
60
V
Aula “A. Rubino” – Dipartimento Universitario
di Neuroscienze Cliniche – Via G. La Loggia, 1
Attività didattiche (lezioni, tirocinio, etc.),
Esercitazioni in aula
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Secondo calendario
Ogni lunedì e mercoledì ore 12 - 13
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere le basi anatomo-cliniche delle malattie del sistema nervoso centrale e periferico;
acquisire le nozioni fondamentali per affrontare la procedura diagnostica delle più frequenti
condizioni di patologia del sistema nervoso centrale e periferico. Avere nozioni adeguate sul
management delle principali malattie del sistema nervoso centrale e periferico. Essere in grado di
formulare, sulla base della storia clinica e dell’obiettività neurologica, ipotesi diagnostiche.
Essere in grado di realizzare una valutazione neurologica ed un esame delle funzioni cognitive
Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate
applicando i principi della medicina basata sull'evidenza, ma tenendo conto dell’individualità del
singolo paziente.
Saper comunicare con il paziente in maniera chiara e scevra da termini tecnici e saper proporre al
paziente un procedimento diagnostico senza allarmismi, ma con le informazioni necessarie.
Sapere approfondire criticamente le problematiche neurologiche attraverso la consultazione della
letteratura scientifica internazionale.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Obiettivo formativo del modulo di neurologia è quello di fornire agli studenti gli strumenti teorici e
pratici formulare un’ipotesi diagnostica, una valutazione prognostica ed un’indicazione di
trattamento nell’ambito delle malattie del sistema nervoso. Questo obiettivo sarà perseguito
attraverso un’analisi dettagliata delle varie patologie, analisi che verrà effettuata partendo da
casistiche cliniche, utilizzando i principi della medicina basata sull’evidenza attraverso algoritmi
diagnostici. Non saranno tralasciati tuttavia argomenti riguardanti i meccanismi che determinano le
varie malattie del sistema nervoso. Si farà in modo che gli studenti apprendano le modalità di
applicazione pratica delle conoscenze.
MODULO
ORE FRONTALI
60
Neurologia
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
1. Introduzione alla neurologia clinica. Il metodo clinico in neurologia.
Alberi decisionali in neurologia. Semeiotica neurologica e diagnosi di
sede lesionale.
2. Semeiotica strumentale in neurologia. Indagini neurofisiologiche,
indagini di imaging, analisi del liquido cefalo-rachidiano, indagini
morfologiche, diagnostica genetica.
3. Epidemiologia delle malattie neurologiche.
4. Sindromi neurologiche. Sindromi da danno corticale (lobo frontale,
parietale, temporale, occipitale); sindromi del tronco dell’encefalo
(sindromi alterne); sindromi da lesione midollare.
5. Malattie dei nervi cranici.
6. Malattie cerebrovascolari. Circolazione cerebrale, infarto cerebrale,
emorragia cerebrale, emorragia sub aracnoidea, TIA, vasculiti,
demenza vascolare.
7. Demenze. Definizione, classificazione,malattia di Alzheimer,
demenza fronto-temporale, demenza con corpi di Levy, demenze
secondarie (idrocefalo normoteso)
8. Disordini del movimento. Neuroanatomia funzionale dei gangli della
base, sindromi parkinsoniane e malattia di Parkinson, tremori,
sindromi coreiche, malattia di Wilson.
9. Cefalee ed algie cranio-facciali. Classificazione, emicrania, cefalea
tensiva, cefalea a grappolo, nevralgia trigeminale.
10. Epilessie. Fisiopatologia dell’epilettogenesi, classificazione, eziologia,
cenni di trattamento.
11. Malattie della mielina. Sclerosi multipla, encefalo mielite a focolai
disseminati (ADEM), leucodistrofie.
12. Sclerosi laterale Amiotrofica.
13. Atassie ereditarie.
14. Infezioni del S.N.C. meningiti (sindrome meningea, classificazione),
ascesso cerebrale, encefaliti (virali: sintomatologia, classificazione; da
virus lenti; neuro sifilide; da toxoplasma; nell’immunodeficienza; da
prioni.
15. Affezioni neurologiche HIV correlate.
16. Tumori del sistema nervoso. Classificazione, sintomatologia.
17. Malattie del sistema nervoso periferico. Polineuropatie,
18. Malattie della giunzione neuromuscolare. Miastenia gravis,
sindromi miasteniche.
19. Malattie dei muscoli. Distrofie muscolari, miopatie metaboliche,
miopatie infiammatorie.
20. Alterazioni dello stato di coscienza.
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
1. V. Bonavita, G. Di Iorio – Neurologia Clinica – Edizioni Medico
Scientifiche, 2007
2. B. Bergamasco, R. Mutani – La Neurologia di Bergamini – Ed. Libreria
Cortina, Torino, 2006
24
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
N ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÁ
DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia- Ippocrate
Psichiatria
Caratterizzante
Studio dei principali disturbi mentali nei loro
aspetti clinico-descrittivi, eziopatogenetici e
terapeutici.
05960
NO
Uno
MED/25
Prof. Silvio Fasullo
Associato di Psichiatria
Università di Palermo
5
75
50
Nessuna
Quinto
Aula Rubino (Dipartimento di Neuroscienze
Cliniche – via G.La Loggia)
Lezioni frontali e attività teoricopratiche
Obbligatoria
Prova orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Martedi (9:30/11:00)
Giovedi (11:00/12:30)
Lunedì e giovedi ore 12-13
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere gli aspetti generali del funzionamento della mente, la fenomenologia clinica dei
disturbi psichici, la sofferenza mentale e le sue manifestazioni e gli strumenti dell’aver cura: la
parola e il farmaco.
Essere capaci di applicare le conoscenze acquisite e saperle comunicare in maniera chiara
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
PSICHIATRIA
ORE FRONTALI
30 ore
TESTI
CONSIGLIATI
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
23.
Psichiatria e Legislazione, la Malattia Mentale, la Relazione
Medico-Paziente.
24.
Funzioni Mentali e loro Disturbi: percezione, memoria, intelligenza,
pensiero, affettività, volontà, coscienza.
25.
Generalità sulle Nevrosi e sulle Psicosi.
26.
Disturbi d’ansia (GAD, DAP, DOC, le fobie, DPTS), disturbi
somatoformi, disturbi dissociativi.
27.
La Schizofrenia: i sintomi, le cause, le cure.
28.
Le Depressioni (i sintomi, le cause, le cure). Il Disturbo Bipolare.
29.
La Paranoia.
30.
Disturbi della Personalità
31. Disturbi della Condotta Alimentare.
32. Disturbi Mentali Organici.
33. I Farmaci per i disturbi mentali: ansiolitici, antidepressivi,
antipsicotici, stabilizzatori dell’umore.
34. Le Situazioni d’Urgenza in Psichiatria.
35. I Disturbi da Abuso di Sostanze: eroina, alcool, allucinogeni, cocaina,
amfetamina, cannabis.
PROIEZIONI IN POWER POINT
TESTO: Fasullo, Lezioni di Psichiatria, Aracne Editrice, 2008.
25
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
MEDICINA E CHIRURGIA - IPPOCRATE
Igiene e Medicina del Lavoro
Caratterizzante
Medicina e Sanità Pubblica degli ambienti di
vita e di lavoro.
Fenomeni clinici e gestione della prevenzione
sull’uomo-lavoratore e sull’ambiente.
SI
2
MED/42, MED/44
Diego Picciotto
Professore Ordinario
Università di Palermo
Alberto Firenze
Ricercatore Confermato
Università di Palermo
8
120
80
Nessuna
5°
Aule Nuove – Via Parlavecchio
Aula di Igiene
Lezioni frontali
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Lunedi – Mercoledi – Venerdi [8.00-10.00]
Lunedì-Mercoledì ore 10-13
Martedi [12.00-13.00]
Lunedì e Mercoledì ore 13-14
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.
Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino
Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisire le nozioni di base delle discipline specialistiche del Corso Integrato e la capacità di
utilizzare il linguaggio specifico proprio di tali discipline.
Conoscere i determinanti e i principali fattori di rischio della salute e della malattia e
dell'interazione tra l'uomo ed il suo ambiente fisico-sociale. Conoscere l'eziologia e la storia
naturale delle malattie acute e croniche.
Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management della salute
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di riconoscere le più comuni malattie professionali e le tematiche di tipo igieni stico.
Saper valutare correttamente i problemi della salute e saper consigliare i pazienti prendendo in
considerazione fattori fisici, psichici, sociali e culturali. Conoscere l'utilizzo appropriato delle
risorse umane, degli interventi diagnostici, delle modalità terapeutiche e delle tecnologie dedicate
alla cura della salute.
Conoscere i principali fattori determinanti della salute e della malattia, quali lo stile di vita, i fattori
genetici, demografici, ambientali, socio-economici, psicologici e culturali nel complesso della
popolazione; Essere consapevole del ruolo importante dei determinanti della salute e della malattia
e capacità a saper prendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie,
lesioni e incidenti, mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo, della famiglia e
della comunità. Conoscere lo stato della salute internazionale, delle tendenze globali nella
morbidità e nella mortalità delle malattie croniche rilevanti da un punto di vista sociale, l'impatto
delle migrazioni, del commercio e dei fattori ambientali sulla salute e il ruolo delle organizzazioni
sanitarie internazionali. Acquisire la comprensione della necessità di una responsabilità collettiva
negli interventi di promozione della salute che richiedano stretta collaborazione con la
popolazione, ed un approccio multidisciplinare, che comprenda i professionisti sanitari e anche una
collaborazione intersettoriale. Conoscere l'organizzazione di base dei sistemi sanitari, che includa
le politiche, l'organizzazione, il finanziamento, le misure restrittive sui costi ed i principi di
management efficiente della corretta erogazione delle cure sanitarie. Dimostrare una buona
comprensione dei meccanismi che sono alla base dell'equità all'accesso delle cure sanitarie,
efficacia e qualità delle cure. Saper fare un uso corretto dei dati di sorveglianza locali, regionali e
nazionali, della demografia e dell'epidemiologia nelle decisioni sulla salute. Conoscere le basi per
poter assumere corrette decisioni, quando necessario, nelle problematiche relative alla cura della
salute.
Autonomia di giudizio
Essere capace di valutare le implicazioni mediche ed infermieristiche legate alla patologia
professionale e alle più comuni problematiche di Igiene generale.
Acquisire capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi
sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità
sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi.
Abilità comunicative
Saper comunicare in modo chiaro le conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese, a
interlocutori specialisti e non specialisti.
Capacità di esporre il significato della patologia lavoro-correlata e di comunicare in maniera
esauriente le soluzioni pratiche di management igienistico.
Capacità d’apprendimento
Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e
biomedica dalle diverse risorse e database disponibili; Saper utilizzare la tecnologia associata
all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche
e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario.
Capacità di aggiornare le proprie conoscenze consultando le pubblicazioni scientifiche proprie di
questi settori.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “MEDICINA DEL LAVORO”
MODULO 1°
ORE FRONTALI
4
MEDICINA DEL LAVORO
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI
Definire il concetto di rischio; definire e classificare i fattori di rischio
professionali; fornire la definizione dei fattori di rischio connessi ad
4
4
2
4
2
2
2
6
4
2
TESTI
CONSIGLIATI
attività lavorative ed elencarne i principali.
Definire i livelli e i tipi di prevenzione, di tutela e di promozione della
salute in ambito occupazionale.
Descrivere il quadro clinico delle patologie da rumore, da alte e basse
temperature, radiazioni ionizzanti, non ionizzanti, vibrazioni e baropatie;
illustrare le principali norme preventive.
Descrivere il monitoraggio biologico; definire le suscettibilità
individuali.
Elencare le possibili cause dei principali tumori occupazionali.
Elencare le cause ambientali e lavorative delle dermatiti allergiche e
irritative e fornire indicazioni di carattere preventivo e terapeutico.
Indicare i possibili effetti di danno non specifico delle attività lavorative
e descriverne gli effetti (lavoro a turni e notturno, stress lavorativo, danni
da postura, movimentazione di carichi, lavoro d'ufficio, VDT, stress da
eccessivo carico di lavoro, burn-out syndrome, mobbing).
Definire il rischio biologico e le principali strategie preventive.
Classificare i rischi professionali in ambiente ospedaliero.
Descrivere l'inquadramento legislativo ed epidemiologico della medicina
del lavoro. Ricercare le fonti normative nel campo della medicina del
lavoro.
Partecipazione alla formulazione del giudizio di idoneità al lavoro
specifico sulla base dei dati sanitari, del monitoraggio ambientale o del
monitoraggio biologico, con riferimento alla disciplina vigente.
L. Ambrosi, V. Foà - Trattato di Medicina del Lavoro seconda edizione
(UTET Ed. 2003)
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO IGIENE
Presentare, analizzare e discutere le metodologie teoriche ed applicative di prevenzione,
sorveglianza e controllo per il miglioramento dello stato di salute della popolazione.
Indurre una formazione medica orientata alla valutazione e risoluzione di problematiche di Sanità
Pubblica correlate al verificarsi di eventi sanitari in ambienti di vita e di lavoro in relazione anche
alla organizzazione sanitaria nazionale e regionale.
MODULO 2
ORE FRONTALI
IGIENE
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Obiettivi specifici
Fornire conoscenze scientifiche e professionali nei campi della medicina
preventiva, educazione sanitaria e promozione della salute, della
programmazione, organizzazione e valutazione delle tecnologie e dei servizi
sanitari, dell’igiene degli alimenti, della sicurezza negli ambienti di vita e di
lavoro, dell’organizzazione di studi epidemiologici ed utilizzazione dei
sistemi informativi sanitari, della legislazione sanitaria e delle prove di
efficacia per la prevenzione e l’assistenza sanitaria.
Programma
- Definizione e obiettivi dell’Igiene e della Sanità Pubblica
- Parametri demografici di interesse sanitario e indicatori di salute di una
popolazione
- Gli studi epidemiologici
- Definizione e obiettivi generali della Prevenzione Primaria, Secondaria e
Terziaria con relative metodologie applicative.
- Pratiche di disinfezione, disinfestazione e sterilizzazione
- Valutazione del rischio biologico negli operatori sanitari
- Obiettivi strategici della Prevenzione: controllo, eliminazione ed
eradicazione delle malattie
- Epidemiologia e prevenzione primaria e secondaria delle malattie infettive
- Immunoprofilassi attiva e passiva
- Vaccini: costituzione, vie di somministrazione, strategie di impiego,
valutazione dell’efficacia dei
vaccini. Vaccinazioni obbligatorie e
consigliate, calendario vaccinale vigente in Italia
- Le immunoglobuline: tipi, modalità di somministrazione, efficacia.
- Epidemiologia e prevenzione delle malattie cronico-degenerative: tecniche
di prevenzione primaria, secondaria e terziaria, applicazioni e strategie.
- Igiene degli alimenti: conservazione degli alimenti, HACCP, tossinfezioni
alimentari
- Igiene dell’ambiente: matrici ambientali, inquinamento atmosferico, acqua e
ciclo dell’acqua, gestione dei rifiuti e riflessi per la salute umana
- Organizzazione sanitaria in Italia: Piano Sanitario Nazionale, Aziende
Sanitarie, Livelli Essenziali di Assistenza
- Clinical Governance e suoi strumenti ai fini del controllo e riduzione del
rischio clinico
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
Igiene Medicina Preventiva Sanità Pubblica
W. Ricciardi
Monduzzi Editore, Bologna
Igiene edilizia ed Ambientale
C. Signorelli
Società Editrice Universo
Trattato di Legislazione Ospedaliera
A. Zaglio
Piccin – 2009
Manuale di Epidemiologia per la Sanità Pubblica
Faggiano-Donato-Barbone
Centro Scientifico Editore
26
Dermatologia e Malattie Infettive
27
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO MODULO 2
DOCENTE COINVOLTO MODULO 3
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia - Ippocrate
Malattie apparato locomotore, fisiatria e
chirurgia plastica
Caratterizzante
Clinica medico-chirurgica dell’apparato
locomotore
SI
Tre
MED/34
Giulia LETIZIA MAURO
Professore Ordinario di Medicina Fisica e
Riabilitativa (MED/34)
Università degli Studi di Palermo
A. CORDOVA
associato
Università di Palermo
U. MARTORANA
associato
Università di Palermo
9
135
90
Tutte le materie del primo triennio
Quinto
da concordare
Attività didattiche (lezioni ed esercitazioni)
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Lunedì dalle 12:00 alle 13:00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Imparare le principali caratteristiche della terapia fisica e dell’esercizio terapeutico. Acquisire
nozioni fondamentali sulle patologie di interesse riabilitativo indicandone i principali indirizzi di
prevenzione, diagnosi e terapia. Conoscere le modalità di svolgimento della visita specialistica.
Apprendere l’organizzazione del team e delle strutture riabilitative. Comprendere le fondamentali
nozioni per la presa in carico del paziente disabile.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO 1
ORE FRONTALI
30 ore
Medicina Fisica e Riabilitativa
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
• Nozioni riabilitative di tipo medico e sociale
• Organizzazione delle strutture riabilitative e del team
• Differenze tra menomazione, disabilità e handicap delle malattie
invalidanti più frequenti; descriverne le conseguenti strategie
organizzative e terapeutiche per la gestione del paziente
• Esame obiettivo delle principali articolazioni (rachide, spalla, gomito,
mano, anca, ginocchio, piede)
• Visita Fisiatrica
• Valutazione motoria (esame articolare, muscolare e funzionale)
• Principali scale di valutazione
• Principali terapie fisiche per le patologie osteomioarticolari,
neurologiche, etc….
• Potenzialità preventive e curative dell'esercizio terapeutico in ambito
osteoarticolare, neurologico, cardiorespiratorio, etc.
• Protocolli riabilitativi
• Descrivere l'epidemiologia e le differenti determinanti etiopatogenetiche
della osteopenia/osteoporosi in relazione al sesso, all'età, a patologie, a
terapie concomitanti, ecc.; indicarne le manifestazioni cliniche e gli
accertamenti diagnostici, anche ai fini degli orientamenti terapeutici
• Classificare e indicare i principali elementi diagnostici delle più frequenti
alterazioni ossee di natura endocrina o metabolica primitive o secondarie
• Tecniche e indicazioni per l'esame di densitometria ossea
• Epidemiologia, basi fisiopatologiche e indicazioni per gli accertamenti
diagnostici anche ai fini della diagnosi differenziale e gli orientamenti
terapeutici nelle artrosi delle diverse articolazioni
• Elementi etiopatogenetici, indagini per l'approfondimento diagnostico e
gli indirizzi terapeutici delle cervicobrachialgie e lombosciatalgie
• Ruolo dell'attività fisica (lavorativa ed extralavorativa) e delle
modificazioni dello stile di vita nella prevenzione e nella terapia delle
condizioni fisiologiche e parafisiologiche
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
Powerpoint delle lezioni
Valobra – Nuovo trattato di Medicina Fisica e Riabilitazione
Brotzman – La Riabilitazione in Ortopedia
28
Chirurgia generale
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E
CHIRURGIA PALERMO CHIRONE
CHIRURGIA GENERALE
Caratterizzante
Clinica generale medica e chirurgica
NO
MED18
Gaspare GULOTTA
Professore Ordinario
Università di Palermo
4
60
40
Nessuna
V
Aula Latteri
Attività didattiche (lezioni, tirocinio, etc.),
Esercitazioni in aula e in Degenza
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Giorni ed orario delle lezioni
Lunedì – Mercoledì ore 09.00 – 11.00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione: con riferimento al sistema di descrittori dei titoli di
studio adottato in sede europea (descrittori di Dublino), lo studente deve conseguire conoscenze e
capacità di comprensione degli argomenti di chirurgia generale. La conoscenza e la capacità di
comprensione sarà sviluppata essenzialmente con gli strumenti didattici tradizionali, quali le
lezioni frontali anche in presenza dell’ammalato.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: lo studente dovrà essere capace di applicare
le sue conoscenze sulla chirurgia generale e dovrà mostrare capacità di comprensione e di abilità
nel risolvere casi clinici anche in un’ottica multidisciplinare.
Autonomia di giudizio: lo studente dovrà acquisire la capacità di valutare in modo autonomo le
osservazioni cliniche.
Abilità comunicative: lo studente acquisirà la capacità di comunicare in maniera chiara ed
esaustiva ed esprimere problematiche relative alla chirurgia generale.
Capacità d’apprendimento: lo studente dovrà avere sviluppato una metodologia di
apprendimento che consenta di ampliare le proprie conoscenze in maniera autonoma, essere qundi
in grado di raccogliere una corretta anamnesi, di saper cogliere gli aspetti clinici.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Conoscere l’epidemiologia delle principali patologie di interesse chirurgico, alla luce dei dati di
fisiopatologia e la clinica, dimostrare la capacità di inquadrare la patologia chirurgica al fine di un
precoce e corretto trattamento
MODULO
ORE FRONTALI
Chirurgia generale
-Patologia della mammella
●Anomalie
●Mastiti aute
●Mastiti croniche
●Tumori benigni
●Tumori maligni
●Indicazioni chirurgiche e tecniche ricostruttive
●Follow-up oncologico
-PATOLOGIE DEL POLMONE DELLA PARETE TORACICA E DEL
MEDIASTINO
●Pneumotorace classificazione e forme cliniche
● Infezioni polmonari di interesse chirurgico
•Ascesso polmonare
•Actinomicosi
•Aspergillosi
•Tubercolosi
●Nozioni generale e trattamento chirurgico di:
•Atelettasia polmonare
•Bronchiectasie polmonari
•Enfisema polmonare
•Interstiziopatie polmonari
•Vasculopatie polmonari
●Nozioni generali sulla patologia della parte toracica
•Patologia malformativa
•Tumori benigni
•Tumori maligni
●Patologia malformativa del polmone
●Patologia della pleura e della trachea
●Tumori benigni della trachea e dei bronchi
●Tumori maligni broncopolmonari
●Tumori pleurici
●Patologia cistica del polmone e del mediastino
●Sindrome mediastinica
●Tumori del mediastino
●Indicazioni alla timectomia: miastenia gravis
●Tumori neurogeni
-PATOLOGIA DELL’ESOFAGO E DEL DIAFRAMMA
●Perforazioni dell’esofago
●Stenosi esofagee da caustici
●Disturbi della motilità esofagea
●Diverticoli esofagei
●Esofagiti
●Varici esofagee
●Tumori benigni dell’esofago
●Tumori maligni dell’esofago
●Ernia iatale e reflusso gastroesofageo
●Ernie diaframmatiche postero-laterali
●Ernie retrosternali
●Ernie traumatiche del diaframma
-PATOLOGIA DELLA TIROIDE E DELLE PARATIROIDI
●Nozioni generale sulle tiroiditi e loro indicazioni chirurgiche
●Gozzo tiroideo
●Malattia di Basedow
●Tumori benigni della tiroide
●Tumori maligni della tiroide
●Iperparatiroidismo
-ERNIE – LAPAROCELI - PATOLOGIA DELLA PARETE
ADDOMINALE
●Laparoceli: clinica- complicanze e trattamento chirurgico
●Ernie: aspetti clinici – complicanze e trattamento chirurgico
•Inguinale
•Crurale
•Ombelicale
•Onfalocele
•Epigastrica
•Ventrale laterale
•Otturatoria
•Ischiatica
•Interna
•Lombare
●Tumori della parete addominale
-PATOLOGIA DEL PERITONEO - ADDOME ACUTO – OCCLUSIONI
INTESTINALI
●Peritoniti acute: cause – clinica e trattamento chirurgico
●Pelviperitoniti circoscritte
●Ascessi subfrenici
●Peritonite tubercolare
●Trasudati ed essudati ascitici
●Emoperitoneo
●Coleperitoneo
●Uroperitoneo
●Chiloperitoneo
●Endometriosi
●Addome acuto:
•Considerazioni fisiopatologiche e cliniche
•Esame obiettivo
•Diagnostica per immagini
•Addome acuto da patologie dell’apparato gastroenterico
•Addome acuto da traumi addominali
•Addome acuto secondario a patologie ginecologiche
•Addome acuto non chirurgico
•Indicazioni chirurgiche dell’addome acuto nell’anziano
●Occlusioni intestinali:
•Cause - Fisiopatologia e clinica dell’ileo meccanico
•Diagnostica e trattamento chirurgico
•Ileo adinamico
-PATOLOGIA DELLO STOMACO E DEL DUODENO
●Patogenesi – profilassi e trattamento della gastite acuta erosiva e dell’ulcera
da stress
●Lesioni da caustici
●Malattia di Ménétrier
●Malattia peptica gastro-duodenale: clinica – complicanze – indicazioni
chirurgiche
●Tumori benigni dello stomaco e precancerosi gastriche
●Adeocarcinoma dello stomaco
●Linfoma e sarcoma gastrico
●Dumping syndrome e sindrome dell’ansa afferente
●Sindrome dell’antro escluso o ritenuto
●Compressione vascolare del duodeno
●Tumori del duodeno
-PATOLOGIA DELL’INTESTINO TENUE
●Diverticolo di Meckel
●Invaginazione intestinale
●Morbo di Crohn
●Infarto intestinale
●Ischemia intestinale cronica
●L’approccio chirurgico all’obesità patologica
●Tumori benigni del tenue
●Tumori carcinoidi e sindrome da carcinoide
●Tumori maligni del tenue
-PATOLOGIE DEL SISTEMA EPATO-BILIO-PANCREATICO E DELLA
MILZA
●Litiasi della colecisti e della Via Biliare principale
●Colecistite acuta: clinica – complicanze e trattamento
chirurgico
●Colecistite cronica
●Cancro della colecisti
●Ileo biliare e fistole biliari
●Echinococcosi epatica: indicazioni chirurgiche
●Ascessi epatici
●Neoplasie epatiche benigne
●Neoplasie maligne del fegato primitive e secondarie
●Neoplasie delle vie biliari extraepatiche
●Ipertensione portale
●Complicanze chirurgiche della cirrosi e dell’ipertensione portale
●Indicazioni al trapianto di fegato
●Pancreatite acuta e cronica: inquadramento clinico-diagnostico e indicazioni
chirurgiche
●Pseudocisti e cisti pancreatiche
●Neoplasie benigne del pancreas esocrino
●Neoplasie maligne del pancreas esocrino
●Adenocarcinoma periampollare
●Tumori endocrini (apudomi) del pancreas
●Indicazioni al trapianto di pancreas
●Malattie ematologiche ed ipersplenismo indicazioni chirurgiche alla
splenectomia:
•Porpora trombocitopenica immune
•Anemia sferocitica ereditaria
•Anemia autoimmune
•Porpora trombotica trombocitopenica
•Sindrome di Felty
•Malattie linfoproliferative
●Lesioni spleniche benigne e maligne
●Aneurisma dell’arteria splenica
●Torsione splenica
●Ascesso splenico
-PATOLOGIA DEL COLON – RETTO – ANO
●Appendicite acuta
●Malattia diverticolare del colon – complicanze – trattamento
chirurgico
●Malformazione vascolare del colon e del retto
●Volvo del colon
●Rettocolite ulcerosa: clinica – diagnosi differenziale –
indicazioni chirurgiche
●Malattia di Hirschsprung
●Neoformazioni benigne del colon – poliposi colica
●Polipi villosi del sigma-retto
●Neoplasie maligne del colon-retto
●Carcinoma anale
●Prolasso rettale
●La chirurgia laparoscopica nelle patologie colon-rettali
●Emorroidi
●Ragade anale
●Proctiti
●Ascessi anali – perianali – perirettali
●Fistole ano-rettali
●Cisti e fistole pilonidali
-PATOLOGIA DELLE GHIANDOLE SURRENALICHE
●Sindrome di Cushing
●Sindrome di Conn: Iperaldosteronismo
●Feocromocitoma e paragangliomi
●Insufficienza surrenalica acuta
●Sindrome adrenogenitale
●Incidentalomi surrenalici
●Sistema neuroendocrino diffuso e apudomi
●La surrenalectomia videolaparoscopica
●Carcinoma surrenalico
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
R.Dionigi – Chirugia Generale
29
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 3)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Corso di Laurea magistrale in Medicina e
Chirurgia Ippocrate
Medicina Interna
Caratterizzante
• Fisiopatologia, metodologia clinica,
propedeutica clinica e sistematica medicochirurgica
• Clinica generale medica e chirurgica
• Farmacologia, tossicologia e principi di
terapia medica
• Discipline anatomo-patologiche e
correlazioni anatomo-cliniche
• Discipline radiologiche e radioterapiche
• Emergenze medico-chirurgiche
• Medicina di comunità
• Formazione clinica interdisciplinare e
medicina basata sulle evidenze
• Medicina delle attività motorie e del
benessere
SI
3
MED/09, MED/09 (Geriatria), MED/49
Prof. GiovamBattista Rini
Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
Prof. Silvio Buscemi
Ricercatore non confermato
Università degli Studi di Palermo
Prof. Rosario Scaglione
Professore Associato
Università degli Studi di Palermo
9
135
90
Corsi integrati dei primi 4 anni
V°
da definire
Lezioni frontali, Frequenza in reparto
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre (V° anno)
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Prof. GiovamBattista Rini:
martedì, ore 12.00-13.00
Prof. Silvio Buscemi:
martedì, ore 12.00-14.00
Prof. Rosario Scaglione:
martedì e giovedì, ore 12.00-14.00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscenze di tipo fisiopatologico, clinico, di diagnosi e terapia delle malattie di interesse
internistico. In particolare, saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si
riscontrano nelle diverse malattie. Conoscenze di algoritmi, flow-chart applicate alle malattie
internistiche e conoscenze della storia naturale delle malattie internistiche. Gli studenti dovranno,
inoltre, conoscere le modificazioni fisiologiche dell’invecchiamento e delle problematiche dello
stato di malattia nell’anziano e la capacità di pianificare gli interventi medici e di assistenza
sanitaria nel paziente geriatrico.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Raccogliere una storia clinica integrata del paziente, anche in relazione al suo stato psicologico,
condurre un completo esame obiettivo generale e locale, conoscere i valori fisiologici dei parametri
di laboratorio e strumentali utili all’indagine clinica. Riconoscere ogni condizione che metta in
pericolo imminente la vita del paziente. Essere in grado di gestire correttamente e in autonomia le
urgenze mediche più comuni.
Autonomia di giudizio
Formulare un’ipotesi diagnostica clinica, che è alla base del ragionamento clinico di tipo ipoteticodeduttivo. Tale ipotesi deve essere “semplice” (la malattia sospettata spiega in modo lineare e non
complesso tutti i dati del paziente), “coerente” (nessi fisiopatologici, fattori predisponenti ed
eventuali complicazioni sono compatibili con la malattia sospettata), ed “adeguata” (la malattia
sospettata racchiude tutti i dati del paziente). Essere in grado di formulare giudizi personali per
risolvere i problemi analitici e critici ("problem solving") e saper ricercare autonomamente
l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita. Scegliere i farmaci in funzione
non solo dei loro effetti ma anche in base alla prevedibile risposta che ogni singolo paziente potrà
evidenziare. Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità
nelle decisioni prese durante la pratica medica.
Abilità comunicative
Capacità di dialogare empaticamente e di esporre i risultati dell’iter diagnostico-terapeutico al
paziente ed ai suoi familiari, con particolare attenzione nei confronti di problematiche ‘delicate’
(comunicazione di inguaribilità o gravi menomazioni). Saper consigliare anche altri luoghi di cura
specialistici come ad es. centri di eccellenza. Capacità di sostenere la validità e correttezza dell’iter
diagnostico-terapeutico effettuato sul paziente di fronte ai colleghi della propria e/o di altre U.O.
Capacità di richiesta di consulenze ed assistenza ai colleghi della propria e/o di altre U.O.
Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di
gruppo efficiente.
Capacità d’apprendimento
Conoscere i principi della ricerca scientifica, così da poter leggere con senso critico le riviste
scientifiche e tradurre i risultati della ricerca scientifica nella pratica clinica. In particolare, saper
utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle
pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello
sanitario.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1
Obiettivo del Modulo è la descrizione della tassonomia, dell’epidemiologia, dell’etiopatogenesi,
della storia naturale, della diagnosi differenziale, della fenomenologia clinica e del management
terapeutico delle più frequenti patologie, a carattere acuto e cronico, della Medicina Interna. Sarà
anche compiutamente esaminato, nell'ambito delle specifiche patologie esposte nelle lezioni, il
significato clinico, diagnostico e prognostico di alcune indagini laboratoristiche e strumentali di
specifica esecuzione nella gestione di alcune entità cliniche internistiche (EGA, spirometria,
paracentesi diagnostica e terapeutica, toracentesi, tests coagulativi, diagnostica radiologica).
MODULO
ORE FRONTALI
40 ore
Medicina Interna
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI - OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
1. Valutazione dell’individuo nella sua globalità, comprensiva del suo
essere psico-fisico, della sua personalità, del suo vissuto e della sua
specificità culturale ed ambientale.
2. L’evoluzione epistemiologica della medicina, il concetto di salute, il
concetto di malattia, l’approccio olistico al paziente, tecniche di
colloquio, principi di metodologia clinica, una corretta alimentazione,
il concetto di malattia complessa e complicata.
3. Lo shock, morte improvvisa cardiaca, la valutazione del rischio
cerebro- e cardiovascolare, ipertensione e sue complicanze, la
cardiopatia ischemica acuta e cronica, lo scompenso di cuore, cuore
polmonare, le aritmie ipo- ed ipercinetiche, le endocarditi, le
pericarditi e sindrome da tamponamento cardiaco, la TVP e
tromboembolia polmonare, le trombosi arteriose acute, la stenosi
aortica calcifica, le AOCP.
4. Le polmoniti, l’asma bronchiale, la bronchite cronica e le sue sequele,
l’insufficienza respiratoria, le pneumoconiosi, le pleuriti, lo
pneumotorace, i tumori polmonari.
5. Il diabete mellito e sue complicanze, le tireopatie, le patologie
endocrine delle paratiroidi, gli ipo- ed ipercorticosurrenalismi,
l’obesità e le sue complicanze, la sindrome polimetabolica, la
sindrome dell’ovaio policistico, i disturbi idroelettrolitici, i disturbi del
metabolismo lipidico.
6. Le FUO, il tifo, la mononucleosi infettiva, la brucellosi, la
toxoplasmosi, le rickettiosi, le malattie da parassiti, le malattie da
funghi, le malattie virali di interesse internistico, le infezioni
nosocomiali, l’AIDS e complicanze, la tubercolosi.
7. Malattie dell’esofago, dello stomaco e del duodeno, le malattie acidocorrelate, le infezioni gastroenteriche, gli addomi acuti non chirurgici,
le malattie infiammatorie croniche intestinali, le sindromi da
malassorbimento, le sindrome dell’intestino irritabile, la cirrosi
epatica e le sue complicanze, il carcinoma epatico, la colestasi, le
pancreatiti, i tumori del colon-retto e del pancreas.
8. Le anemie, le piastrinopenie, i disordini della coagulazione, le malattie
mielo-linfoproliferative, (le leucemie acute, i linfomi, il
plasmacitoma).
9. Il dolore lombare, LES, artrite reumatoide, le vasculiti, le pollinosi, le
allergie alimentari, i trapianti d’organo, malattie delle ossa,
osteoporosi.
10. Glomerulonefriti, nefropatie vascolari, calcolosi renale, IRA, IRC,
trattamento dialitico, infezioni delle vie urinarie, tumori renali.
11. L’ictus ischemico ed emorragico, i comi e loro diagnosi differenziale,
la sindrome da ipertensione endocranica
12. Danni da farmaci, eccessivo e scorretto uso dei farmaci
13. Oncologia e prevenzione oncologica
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
• Claudio Rugarli. Manuale di Medicina Interna Sistematica. Masson
Italia
• Harrison. Principi di Medicina Interna. McGraw-Hill
• Cecil’s Textbook of Medicine. Saunders
• Stein. Medicina Interna. Ed. Astra
• Zanussi. Terapia medica pratica. UTET
• Proiezioni in PowerPoint
• Selezione di articoli della letteratura scientifica
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2
Acquisizione delle conoscenze generali e dei principi delle scienze dietetiche in ambito di
normalità e di patologia, con particolare riferimento alle interazioni tra nutrienti e principali quadri
morbosi di interesse internistico.
MODULO
Scienze Tecniche Dietetiche
ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI - OBIETTIVI SPECIFICI E
20 ore
PROGRAMMA
ASPETTI GENERALI: Nutrizione, dieta, e nutrigenomica. La taglia
corporea. La composizione corporea. Metodiche di valutazione della
composizione corporea. Il grasso corporeo: profili distributivi adiposi e
significato clinico-nutrizionale. Metodiche di valutazione della distrettualità
adiposa.
BILANCIO ENERGETICO: I nutrienti ed i substrati energetici (carboidrati,
lipidi, proteine, alcool). L’introito energetico ed il controllo dell’appetito; il
dispendio energetico e le sue componenti. Meccanismi di aumentata
efficienza energetica. Metodiche di valutazione dell’introito energetico e della
spesa energetica.
IL DESTINO METABOLICO DEGLI ALIMENTI: Utilizzazione
ossidativa e non ossidativa dei substrati energetici (il Quoziente Respiratorio
ed il Quoziente Respiratorio non Proteico)
LA MODERNA DIETETICA: il Seven Country Study e la Dieta
Mediterranea; il Diabetes Preention Program (DPP) ed il Trattamento Medico
Nutrizionale.
NUTRIENTI e SALUTE: funzione endoteliale, fattori di rischio CV. Gli
anti-ossidanti della dieta. Le fibre. Gli oligoelementi. Le vitamine. L’indice
glicemico dei cibi ed il carico glucidico. Alcool. I cibi: carne, pesce, olio e
grassi di condimento, vino, latticini, frutta e verdure, pane, pasta e cereali
IL TRATTAMENTO DIETETICO: il trattamento dietetico ipocalorico per
la riduzione dell’eccesso di peso. La dieta ipoglucidica. La dieta a basso
indice glicemico. La dieta ipolipidica. La dieta ipoproteica. Le diete speciali.
La dieta DASH. La dieta nelle malattie infiammatorie intestinali. La dieta
nell’insufficienza renale (acuta e cronica). La dieta nello scompenso cardiaco.
La dieta nel paziente con insufficienza respiratoria. Il trattamento dietetico del
diabete (tipo 1 e tipo 2). La sindrome sarcopenica e la sindrome da fragilità
dell’anziano. La dieta nel paziente chirurgico. La dieta nel paziente
ospedalizzato internistico. Nutrizione entrale e parenterale.
STRATEGIE NUTRIZIONALI DI POPOLAZIONE: Il caso
dell’omocisteinemia: rischio trombotico, di demenza e di fratture. Il caso
dello iodio: rischio di gozzo.
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
• Binetti, Marcelli, Baisi: Manuale di nutrizione clinica e scienze
dietetiche applicate. Ed. SEU
• Proiezioni in PowerPoint
• Selezione di articoli della letteratura scientifica
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 5
Obiettivo del Modulo è la descrizione, dell’epidemiologia, dell’etiopatogenesi, della storia
naturale, della diagnosi differenziale, della fenomenologia clinica e del management terapeutico
delle più frequenti patologie internistiche, a carattere acuto e cronico che caratterizzano il
paziente anziano e complesso.
MODULO
ORE FRONTALI
30 ore
Medicina Interna - Geriatria
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI - OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
1.
Valutazione del rischio cerebro- e cardiovascolare, ipertensione
essenziale e suo trattamento; ipertensioni secondarie e trattamento;
cardiopatia ischemica acuta e cronica; versamenti pericardici; le sindromi
da insufficienza ventricolare sinistra acute e croniche; cuore polmonare
cronico; scompenso cardiaco congestizio; fibrillazione atriale; sindromi
cliniche da blocco atrio-ventricolare; tromboembolia polmonare; la
stenosi aortica calcifica; le AOCP.
2.
BPCO ed l’insufficienza respiratoria acuta e cronica; tumori
polmonari.
3.
Il diabete mellito e sue complicanze; iper ed ipotiroidismi; gli ipo- ed
ipercorticosurrenalismi,; l’obesità e le sue complicanze; la sindrome
metabolica; i disturbi del metabolismo lipidico; le iperuricemie.
4.
Le infezioni nosocomiali; la tubercolosi.
5.
Le malattie acido-correlate; gli addomi acuti non chirurgici; le
malattie infiammatorie croniche intestinali; le sindromi da
malassorbimento; le sindrome dell’intestino irritabile; la cirrosi epatica e
le sue complicanze; il carcinoma epatico, la colestasi, le pancreatiti, i
tumori del colon-retto e del pancreas.
6.
Le anemie, le piastrinopenie, le malattie mielo-linfoproliferative.
7.
Il dolore lombare, LES, artrite reumatoide, le vasculiti.
8.
Calcolosi renale, IRA, IRC, trattamento dialitico, infezioni delle vie
urinarie, tumori del rene, vescica e prostata.
9.
Ictus ischemico ed emorragico, i comi e loro diagnosi differenziale, la
sindrome da ipertensione endocranica.
10.
Eccessivo e scorretto uso dei farmaci.
ESERCITAZIONI
TESTI
• Claudio Rugarli. Manuale di Medicina Interna Sistematica. Masson
CONSIGLIATI
Italia
• Harrison. Principi di Medicina Interna. McGraw-Hill
• Selezione di articoli della letteratura scientifica
30
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
IPPOCRATE
ONCOLOGIA CLINICA
Caratterizzante
Fisiopatologia, metodologia clinica,
propedeutica clinica e sistematica medico
chirurgica
SI
DUE
SSD: MED06 - MED18
Gianni Pantuso MED 18
Professore Associato
Fac Medicina e Chirurgia,Università di
Palermo
Sergio Palmeri MED 06
Professore Associato
Fac Medicina e Chirurgia,Università di
Palermo
6
90
60
Secondo il manifesto degli studi
5°
Aule Nuove
lezioni frontali
esercitazioni in aula
seminari
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Da definire
Prof. G. Pantuso: lunedì dalle 13.00 alle 13.45
presso lo studio del Dipartimento di Oncologia
dell’AOUP
(091.6554501 - [email protected])
Prof. S. Palmeri: giovedì dalle 12.30 alle 13.30
presso lo studio situato al pianterreno del
Dipartimento di Oncologia dell’AOUP
(0916552506 e mail: [email protected])
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in
grado di conoscere e comprendere:
• le modalità della crescita e diffusione dei tumori solidi
• le principali modalità diagnostiche per una corretta diagnosi, stadiazione e prognosi dei
tumori solidi
• le basi scientifiche che sottendono la corretta pianificazione terapeutica (chirurgica,medica
e integrata) dei tumori solidi durante le varie fasi di malattia
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: alla fine del corso integrato lo studente dovrà
conoscere e comprendere:
• quali sono le principali terapie chirurgiche (resettive radicali, di debulking, palliative, ecc..)
e mediche (chemioterapiche, ormonali adiuvanti e non)
• quali sono i limiti e le potenzialità dei trattamenti oggi disponibili per la diagnosi e terapia
dei principali tumori solidi
• come impostare una diagnosi differenziale di fronte un paziente con una sospetta neoplasia
solida maligna
Autonomia di giudizio: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di giudicare:
• se un paziente, affetto da uno specifico tumore solido sia potenzialmente guaribile,
curabile oppure da affidare esclusivamente a terapie mediche di supporto
• in caso di eleggibilità per uno specifico trattamento, quali sono i principali parametri
clinici da prendere in considerazione prima di avviare il paziente al percorso terapeutico
individuato
Abilità comunicative: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di comunicare
con la necessaria delicatezza, completezza e comprensibilità una diagnosi “difficile”
Capacità d’apprendimento: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di
interpretare la letteratura scientifica relativa alla disciplina
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE FRONTALI
30
Oncologia Medica
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Le lezioni frontali saranno divise in due parti;
1° parte:
• introduzione alla storia, evoluzione e finalità della disciplina
• principi di crescita neoplastica e sue refluenze sulle strategie
terapeutiche
• multidisciplinarietà e terapie integrate
• le fasi della terapia medica dei tumori solidi
2° parte:
• Diagnosi, stadiazione, prognosi e terapia medica dei principali tumori
solidi
• le terapie di supporto e il controllo dei sintomi
• la relazione medico–paziente in Oncologia
•
•
ESERCITAZIONI
Discussione di casi clinici pratici
Seminari interattivi su specifici argomenti secondo le necessità
didattiche rilevate dal docente e le eventuali richieste di
approfondimento da parte degli studenti
TESTI
CONSIGLIATI
A. R. Bianco “Manuale di Oncologia Clinica” 4° Ed. Mc Graw & Hill
G. Bonadonna ed al. “Medicina Oncologica” 8° Ed. Elsevier Masson
M. Lopez Oncologia Medica Pratica 2° Ed. SEU
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Essere in grado di analizzare e risolvere i problemi di ordine oncologico affrontando l’iter
diagnostico-terapeutico alla luce dei principi della medicina basata sull’evidenza.
MODULO
ORE FRONTALI
30
TESTI
CONSIGLIATI
Oncologia Chirurgica
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
• Introduzione e generalità epidemiologiche
• Approccio al paziente oncologico
• Principi di chirurgia oncologica
• Metodologia e finalità della disciplina
• Diagnosi, stadiazione, prognosi e terapia chirurgica dei principali
tumori solidi
• Ruolo della chirurgia mininvasiva
• Multidisciplinarietà e terapie integrate
• Principi di nutrizione artificiale in chirurgia oncologica
• Metodiche parachirurgiche terapeutiche e/o palliative
• la relazione medico–paziente in Oncologia
ESERCITAZIONI
• Discussione di casi clinici pratici
• Seminari interattivi su specifici argomenti secondo le necessità
didattiche rilevate dal docente e le eventuali richieste di
approfondimento da parte degli studenti
M. A. Latteri “Chirurgia Oncologica e Principi di Oncologia Clinica”
Ed. EdiSES
31
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 3)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia-Ippocrate
Emergenze Medico-Chirurgiche-Chirurgia
d’Urgenza
Base, Caratterizzante, attività di tirocinio
MED/41, MED/09, MED/18
SI
3
MED/41, MED/09, MED/18
Prof. Ambrogio Sansone
Prof. Ordinario di Anestesiologia MED/41
Università di Palermo
Prof. Salvatore Paterna
Prof. Associato Medicina Interna MED/09
Università di Palermo
Prof. Cristofaro Di Bernardo
Prof. Ordinario di Chirurgia MED/18
Università di Palermo
7
15
15
Tutti gli insegnamenti fino al V anno compreso
Sesto
Aula da assegnare
Lezione frontale, esercitazioni in aula ed in
reparto, esercitazioni in laboratori di didattica
pratica e multimediale
Obbligatoria
Prova Orale e Prova Scritta
Voto in trentesimi
Primo semestre
Martedì e Giovedì dalle ore 9:00 alle 11:00
Mercoledì e Venerdì ore 11:00-12:00
Chirurgia Generale e d’Urgenza
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono.
Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino
Conoscenza e capacità di comprensione
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Autonomia di giudizio
Abilità comunicative
Capacità d’apprendimento: capacità di sintetizzare le conoscenze acquisite attraverso i moduli su
cui è basato il corso integrato, al fine di affrontare, riconoscere e trattare le situazioni di urgenzaemergenza sia come intervento primario o no che come intervento extra-ospedaliero.
A tal fine viene approfondito il concetto di trattamento intensivo e di rianimazione; vengono
approfondite trattamento e tecniche di terapia medica e chirurgica delle emergenze ed illustrati i
principi e le tecniche di primo soccorso.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO: capacità di riconoscere, discriminare e trattare le
urgenze in ambito medico-chirurgico.
MODULO
ORE FRONTALI
Emergenze Medico-Chirurgiche
-Principali situazioni di Emergenza Chirurgica.
-Primo Soccorso; Ferite, Traumi, Fratture.
-Traumi addominali e toracici.
-Patologia del retroperitoneo in urgenza.
-Infezioni e Sepsi del paziente chirurgico.
-Multiple organ failure
-Diagnosi e trattamento dello shock.
-Sindromi emorragiche con particolare riferimento al tratto digestivo alto e
basso.
-Addome acuto vascolare, perforativo, occlusivo, ischemico-cronico.
-Pancreatite acuta.
-Itteri ostruttivi.
-Colecistiti acute-Emobilia-Sindrome di Mirizzi.
-Peritonite.
-Ingestione di caustici: diagnosi e trattamento.
-Trattamento diagnostico e terapia in emergenza nel politraumatizzato.
-Diagnosi clinica e strumentale nelle affezioni gatro-intestinali di natura
flogistica ed emorragica .
-Cause di crisi ostruttive delle vie aeree e delle prime vie digestive.
-Consenso informato in Chirurgia d’Urgenza
-Approccio al paziente con dolore addominale acuto
-Metabolismo e nutrizione del paziente chirurgico
-Equilibrio idro-elettrolitico del paziente chirurgico
ESERCITAZIONI
In corsia e in sala operatoria in piccoli gruppi
TESTI
CONSIGLIATI
-Emergenze medico-chirurgiche. G. Tiberio, A. Randazzo, L. Gattinoni, B.
Andreoni. V. Staudacher. Masson.
-Chirugia d’Urgenza. Carlo Staudacher. Masson.
-Urgenze Emergenze . F. Agrò. Ed.Minerva Medica.
- Chirurgia Generale. R. Bellantone, G. De Toma, M. Montorsi. Ed. Minerva
Chirurgica
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Essere in grado di riconoscere, nell’immediatezza dell’evento, le situazioni cliniche di emergenze
nell’uomo, ponendo in atto i necessari atti di primo intervento, onde garantire la sopravvivenza e la
migliore assistenza consentita, la conoscenza della modalità di intervento nelle situazioni di
catastrofe.
L’obiettivo primario nella scelta degli argomenti è dare agli studenti la possibilità di sapere
riconoscere le situazioni cliniche di emergenza, acquisendo contemporaneamente le conoscenze, le
abilità pratiche e le attitudini idonee al suo management sanitario che dovrà sempre considerare
preminente il benessere del paziente.
In particolare lo studente deve sapere conoscere la fisiopatologia, la diagnostica differenziale ed i
principi di terapia in situazioni di emergenza.
32
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO MODULO 1
DOCENTE COINVOLTO MODULO 2
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
L.M. MEDICINA E CHIRURGIA
Patologia della testa e del collo. Organi di
senso
Caratterizzante
Clinica medico-chirurgica degli organi di senso
SI
MED/28, MED/30, MED/31
Gaetano Lodato
Professore ordinario
Università di Palermo
P. MESSINA
Ordinario
Università di Palermo
G.CUPIDO
Associato
Università di Palermo
6
90
60
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
Nessuna
Sesto
Aula Clinica Oculistica
Provvederà la segreteria appena sarà approvato
il calendario delle lezioni
Lezioni frontali. Esercitazioni.
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
Facoltativa
Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Voto in trentesimi
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscenza degli elementi essenziali di anatomia, fisiologia e patologia dell’apparato visivo.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di riconoscere e diagnosticare le principali patologie di pertinenza oculare, nonché di
inquadrare i segni oculari delle patologie sistemiche.
Autonomia di giudizio
Possibilità di formulare iter diagnostici per l’accertamento delle principali patologie oculari
Abilità comunicative
Possibilità di indirizzare il paziente verso una più efficace e pronta diagnosi delle principali
patologie oculari.
Capacità d’apprendimento
Acquisizione di una capacità di formazione continua nel campo delle principali patologie oculari.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Lo studente al termine del Corso di Malattie dell’apparato visivo deve essere in grado di:
conoscere gli elementi essenziali di anatomia, fisiologia e patologia dell’apparato visivo. In
particolare, per quanto riguarda la patologia oculare, lo studente deve essere in grado di
riconoscere i quadri patologici più comuni e conoscere le più frequenti complicanze oculari delle
più comuni malattie sistemiche.
MODULO
ORE FRONTALI
1,5
1,5
1,5
1,5
1,5
1,5
1,5
1,5
1,5
1,0
1,0
1,5
1,5
1,5
TESTI
CONSIGLIATI
MALATTIE APPARATO VISIVO
LEZIONI FRONTALI
Cause e caratteristiche dei più comuni errori di rifrazione e accomodazione
Principali indagini strumentali di largo impiego in campo oftalmologico
(esame con lampada a fessura, tonometria, fluorangiografia, campimetria
visiva, optometria, etc..): tecniche e principi
Definizione delle principali malattie locali e sistemiche della retina (affezioni
flogistiche, vascolari, dismetaboliche, tumorali, distacco della retina) e
principali approcci terapeutici
Quadri del fundus oculi nelle principali malattie sistemiche e locali
(ipertensione, diabete, ipertensione endocranica, corioretiniti etc.) e
interpretazione dei relativi referti.
Cause principali, diagnosi differenziale e trattamento dell' “occhio rosso"
(congiuntiviti, iriti, ecc).
La cataratta: cause, epidemiologia, storia clinica e principi di terapia.
Fisiopatologia dell'idrodinamica dell'umor acqueo; definizione, principi
diagnostici (con particolare attenzione al sospetto diagnostico d'urgenza) e
strategie terapeutiche del glaucoma.
Definizione delle più frequenti malattie del nervo ottico e delle vie ottiche
(alterazioni chiasmatiche, retrochiasmatiche e retrogenicolari); descrizione
dei principi generali di terapia
Patologie a carico dell'apparato oculomotore (alterazione dell'equilibrio
oculo-estrinseco e strabismi paralitici): diagnosi e terapia
Quadri clinici dell'esoftalmo e enoftalmo: cause più frequenti e il significato
nella diagnostica differenziale con malattie anche di interesse internistico
Le cause di ipovisione nell’infanzia, i processi cognitivi e riabilitativi.
Malattie cronico-degenerative, flogistiche, tumorali e dismetaboliche di
annessi oculari (palpebre cornea, sclera-congiuntiva, uvea anteriore etc.)
Malattie eredo-degenerative del segmento posteriore dell'occhio (deg. tapetoretiniche, maculopatie congenite, albinismo, etc)
Cause e possibili quadri clinici delle più frequenti emergenze oculistiche:
corpi estranei, lesioni corneali, danni retinici acuti, lesioni meccaniche del
globo oculare, etc.
M. Miglior: Oftalmologia clinica. Ed. Monduzzi, Bologna
Frezzotti, Guerra, Oftalmologia essenziale, Ambrosiana
Sborgia, Delle Noci, Malattie dell’Apparato Visivo – Piccin Ed.
Miglior, Oftalmologia Clinica, Monduzzi Ed.
Kanski JJ, Oftalmologia clinica, Ed. Elsevier
33
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia- Ippocrate
Medicina Legale, Bioetica, Storia della
medicina
Caratterizzante
Medicina e sanità pubblica e degli ambienti di
lavoro e scienze medico legali
SI
DUE
MED/ 43- MED /02
Prof.ssa Antonina Argo
Associato di medicina legale
Università di Palermo
Renato Malta
Ricercatore
Università di Palermo
5
75
50
Nessuna
5
plesso Aule Nuove
Lezioni frontali ed esercitazioni in aula.
Obbligatoria
Prova orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
mercoledì ore 12-13
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscere i fondamentali obblighi inerenti l’esercizio professionale del medico nei riguardi della
Autorità Giudiziaria e di quella sanitaria pubblica, attualmente vigenti in Italia.
Conoscere i fondamenti del rapporto professionale con il paziente ed acquisire la capacità di
orientarlo in modo consono ai fondamenti etico-deontologici della professione.
Acquisire le nozioni di base delle discipline giuridiche – diritto penale e civile- inerenti il Corso
Integrato e la capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio di tali discipline, per gli aspetti
medico-sanitari. Essere capaci di applicare le conoscenze acquisite al contesto dell’esercizio
della professione medica, con particolare riguardo alla responsabilità professionale.
Acquisire le nozioni fondamentali di tanatologia, patologia e tossicologia forense.
Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite di semeiotica forense per un approccio
critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca, dimostrando di essere in grado di formulare
giudizi personali per risolvere problemi diagnostici posti dalla patologia forense nel vivente
(valutazione del danno biologico, giudizio in tema di in invalidità civile ed invalidità personale) e
nel cadavere, e di tanatologia.
Essere in grado di
individuare i bisogni del cittadino riguardo a prestazioni
previdenziali/assistenziali e per la tutela della disabilità.
Essere in grado di esprimere con corretta metodologia un giudizio bioetico.
Conoscere il dibattito bioetico riferito alle situazioni in cui la scelta del medico è eticamente
rilevante e problematica a causa del difficile embricarsi di questioni clinico - mediche, tecnicopratiche, umane, oggettive e soggettive. Conoscere l’evoluzione del pensiero nella storia medica
occidentale.
2. Capacità di trasferire nella attività pratica il bagaglio teorico al fine di decifrare correttamente la
rilevanza etica che talune situazioni della cura della salute comportano. Capacità di declinare
esperienze trascorse della storia dell’arte medica in una visione attuale.
3. Avere consapevolezza e responsabilità morale sui consigli e l’aiuto alle decisioni suggerite ai
pazienti ed ai loro familiari, tenendo sempre al centro il paziente, il suo vissuto e la funzione di
accompagnamento che comporta l’esercizio medico. Rileggere il vissuto di medici e pazienti nel
tempo passato attualizzando conoscenze ed esperienze.
4. Coltivare la relazione dialogica con i pazienti ed i loro familiari sì che essi possano
responsabilmente ed attivamente partecipare al processo di cura. Percorrere la difficile relazione
odierna tra paziente e medico alla luce dell’esperienza storica.
5. Seguire l’evoluzione del dibattito bioetico sì da potere assumere decisioni eticamente e
scientificamente fondate, oltre che attuali con gli orientamenti personali e sociali. Delineare la
storia della medicina nella sua espressione sociale.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE FRONTALI
ore
MEDICINA LEGALE, BIOETICA (MED 43)
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
1.MEDICINA LEGALE GENERALE
Qualifiche giuridiche del medico
Denunce
Referto
Rapporto
Certificati
Segreto professionale
Interruzione volontaria della gravidanza
La causalità
Il rapporto di causalità
Causa unica esclusiva e sopravvenuta
Responsabilità professionale
Principi generali
Teorie dell'errore professionale
Responsabilità morale
Responsabilità penale
Responsabilità civile
Consenso al trattamento sanitario
Il dovere di prestare assistenza
La responsabilità civile
Responsabilità da fatto illecito
Responsabilità da inadempimento di obbligazioni
Specie della responsabilità
Il danno risarcibile
L'imputabilità
Cause di esclusione dell'imputabilità
Età minore
Vizio totale e parziale di mente
Ubriachezza e stupefazione
Intossicazione cronica da alcool e da stupefacenti
Sordomutismo
L'omicidio in generale
Elementi psicologici del reato
Infanticidio e feticidio
Percosse
Lesione personale dolosa
Gradi della lesione personale dolosa
Lesione personale colposa
Lesione personale conseguente ad altro delitto
Violenza sessuale
Accertamenti medico-legali in caso di delitti sessuali
2.TRAUMATOLOGIA
Abrasioni
Escoriazioni
Ferite lacero-contuse
Fratture craniche
Lesioni da arma bianca
Ferita da taglio
Ferite da punta
Ferite da punta e taglio
Ferite da fendente
Lesioni da arma da sparo
Lesioni da armi portatili a proiettile unico
Caratteri del foro d'entrata
Caratteri del foro d'uscita
Caratteri del tramite
Lesioni da armi portatili a carica multipla
I grandi traumatismi
Precipitazione
Incidenti stradali
3.ASFISSIOLOGIA
Generalità
Soffocazione diretta
Impiccamento
Strangolamento
Strozzamento
Annegamento
Sommersione interna
Intasamento
Soffocazione diretta
Confinamento
4.TOSSICOLOGIA
Veleno ed avvelenamento
Diagnosi di avvelenamento
Alcolismo: aspetti clinici e medico-legali
Alcool e guida: legislazione
Intossicazione acuta da alcool
Le tossicodipendenze
La dipendenza: da oppiacei da cocaina
Il crack
Canapa indiana, marijuana e hashish
Gli allucinogeni
Le anfetamine
Ecstasy
Evoluzione legislativa in materia di stupefacenti e stati di
tossicodipendenza
5.TANATOLOGIA
Fenomeni tanatologici primari immediati
Fenomeni tanatologici primari consecutivi
Le ipostasi
Il raffreddamento del corpo
L'acidificazione e altre modificazioni post-mortali
La rigidità cadaverica
La disidratazione
L'autolisi
La putrefazione
La macerazione
La saponificazione
La mummificazione
La corificazione
Epoca della morte
6.ASSICURAZIONI
Infortunio sul lavoro
Malattia professionale
Assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro e le
malattie professionali in ambito agricolo ed industriale.
Invalidità pensionabile
Assegno ordinario di invalidità
Pensione ordinaria di inabilità
Invalidità civile
Indennità di accompagnamento
Cenni in tema di Causa di servizio
7.ETICA MEDICA
Il codice di deontologia medica italiano e quello europeo
La riservatezza ed il segreto professionale
La libertà del paziente e quella del medico
I fondamenti di liceità dell’atto medico
Informazione e consenso
La sperimentazione terapeutica
8.BIOETICA
Origini della disciplina e sua sistematizzazione
I principi fondanti di bioetica
etica della sacralità della vita ed etica della qualità della vita
la relazione terapeutica: modelli di medicina a confronto
la responsabilità di fronte alla vita nascente
questioni bioetiche di fine vita e trapianto d’organo
il testamento biologico
cure palliative
la riflessione sulla scienza e le biotecnologie
Principi etici e sperimentazione scientifica con particolare riguardo ai dati
genetici
9.STORIA DELLA MEDICINA
La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e
approfondirà da un punto di vista semiologico –valutativo alcuni argomenti
trattati a lezione (danno biologico, invalido civile, etc..)
TESTI
CONSIGLIATI
PROIEZIONI IN POWER POINT
TESTI:
Macchiarelli, Feola. Compendio medicina legale. Edizioni minerva medico
legale, 2002
C. Puccini, Istituzioni di medicina legale, Ed. CEA, Milano, Ultima edizione
(2003).
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE FRONTALI
BIOETICA
OBIETTIVI SPECIFICI
Il Corso, dopo una introduzione delle tematiche Bioetiche e Storico-mediche
inerente le loro origini e fondazioni, presenta il dibattito bioetico in ambito
medico, facendo emergere ed analizzando la gamma dei valori in gioco nelle
diverse specifiche tematiche e nella evoluzione del pensiero medico e della
percezione socio-politica. Il modo di procedere dell’insegnamento è quello di
fare rilevare le tematiche etiche fondamentali a partire da casi singoli e
peculiari. Attraverso l’analisi di questi prende corpo lo studio degli argomenti
di etica fondamentale da tradurre come momento applicativo nei casi specifici
per contribuire a formare la struttura di base del discente. Questi alla fine del
Corso potrà essere in grado di cogliere i valori rilevanti da tutelare
nell’esercizio medico rispetto le questioni eticamente sensibili assumendo
decisioni eticamente fondate e con responsabile consapevolezza rispetto la
storia e la tradizione medica. Per ogni argomento verranno con pari dignità
presentati i diversi piani del dibattito e le rispettive ragioni a loro sostegno,
conferendo all’aula una laicità culturale attraverso la trattazione con pari
dignità di tutte le tesi, come del resto si addice ad una Istituzione Statale.
Le tematiche storico-mediche devono assolvere al compito di presentare le
origini dell’arte medica, le sue Scuole con l’evoluzione del pensiero medico e
della professione nella società compreso il diverso modo di progettare ed
organizzare l’assistenza. Il raccordo con la Bioetica suggerisce di porre
particolare attenzione agli aspetti umani della medicina ed alla narrazione
dell’evoluzione del rapporto tra paziente, medico e cultura sociale.
PROGRAMMA
La nascita dell’arte medica in Occidente
La medicina ellenistica
La medicina nel mondo greco-romano
Carità e assistenza nel medioevo cristiano
Il concetto di malattia
Le strategie terapeutiche: i farmaci e la chirurgia
Il medico nella società
La medicina in una società in trasformazione
Origini della Bioetica e sua diffusione
Definizione di Bioetica
La Bioetica ed il suo statuto epistemologico
Ambiti della Bioetica
La Bioetica ed il paradigma delle Responsabilità
Definizione di valore umano e valore morale
Gerarchia dei valori
Moralmente buono e moralmente corretto
Mezzi, fini e circostanze
Vita, Sacralità della vita, Qualità della vita
Concetto di persona.
Statuto dell’embrione umano
Dibattito sull’ootide.
Concetto di dignità umana
Legge sulla procreazione medicalmente assistita
Convenzione di Oviedo
Diagnosi pre-impianto
Destino degli embrioni crioconservati
Clonazione e cellule staminali
Eugenetica. Test genetici.
Etica e ricerca scientifica:
o Metodo scientifico-sperimentale
o Sperimentazione umana
o Dichiarazione di Helsinki
o I Comitati etici
Teorie etiche:
o Utilitarismo, Personalismo, Neo-contrattualismo, Relativismo
Legge sulla interruzione volontaria di gravidanza (1978)
Dichiarazione sull’aborto terapeutico (A.M.M., Oslo 1970)
Modelli di Biodiritto
Diritto e Bioetica: fondamenti, paradigma
Aborto chimico, pillola del giorno dopo, aborto selettivo
Obiezione di coscienza
Principi della bioetica
Rapporto medico – paziente:
Empatia, Accompagnamento, Ascolto, Compassione, Cura –
paradigma, Malattia, Salute, Verità al paziente
Medicina e modelli
Incontro nella relazione clinica
Diritti dei malati:
I casi Terry Schiavo, Welby, Nuvoli, Englaro
Dichiarazione anticipata di trattamento
Rifiuto, rinuncia alla terapia
La carta di Firenze ed il neonato pre-termine
Eutanasia e diritto
Accanimento terapeutico
Malato terminale
Nutrizione artificiale
Cure Palliative
Rianimazione e Terapia Intensiva
Direttive di non rianimazione (DNR)
Near death experience
Coma, Stato vegetativo persistente, Morte cerebrale
Trasfusione di sangue
Trapianto di organi, midollo osseo, gonadi, terapia genica
Xenotrapianti
Bioetica, Ecologia, Biodiversità, Organismi geneticamente modificati
Principio di precauzione
Etica della allocazione delle risorse in Sanità
ESERCITAZIONI
TESTI
CONSIGLIATI
Angeletti L.R., Gazzaniga V., Storia, filosofia ed etica generale della
medicina, Masson, Milano 2008,
Grmek Mirko D. (a cura) Storia del pensiero medico occidentale. Editori
Laterza, Bari 1998
Viafora Corrado, Introduzione alla Bioetica. Franco Angeli, 2006.
Selezione di articoli scelti dal Docente.
I pareri del Comitato Nazionale di Bioetica
Dispense del Docente
34
Ostetricia e ginecologia
35
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia- Ippocrate
PEDIATRIA
Caratterizzante
Discipline Pediatriche
05651
NO
UNO
MED/38
Prof Giovanni Corsello
Ordinario di Pediatria
Università degli Studi di Palermo
6
90
60
Nessuna
SESTO
Aula “Achille Albanese” Dipartimento Materno
Infantile- Via Cardinale Rampolla n.1
Attività didattiche (lezioni),
Esercitazioni in aula.
Visite in campo, altro
Obbligatoria
Prova Orale.
Voto in trentesimi
Primo semestre
Giorni : LUNEDI’
Orario delle lezioni : 8-14,00
Giorni : Martedi’ e Giovedi’
Orari di ricevimento : 12,00-14,00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Acquisire le problematiche di competenza medica non specialistica in tema di fisiopatologia,
diagnosi, cura e prevenzione dello stato di salute e delle principali malattie che interessano tutta
l’età evolutiva, da quella neonatale all’adolescenza. Va considerata la peculiarità della pediatria
come branca specialistica non d’organo, ma di fascia d’età che include le diverse competenze di
una medicina generale dell’età evolutiva aperta alle tematiche specialistiche incluso la
neonatologia, la chirurgia pediatrica e la neuropsichiatria infantile. Individuare quelle condizioni
cliniche che rendono utile e necessario l’intervento del medico specialista, anche in rapporto alle
patologie per cui si impone un protocollo di intervento specifico, sia a livello ambulatoriale che
ospedaliero. Affrontare le problematiche cliniche e biologiche dell’età evolutiva, da quella
neonatale all’adolescenza, con un approccio multidisciplinare integrato, in particolar modo tra le
aree scientifico-disciplinari che fanno parte del corso integrato. Rendere operative sui pazienti le
conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione clinica multidisciplinare.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
MODULO
ORE FRONTALI
60
TESTI
CONSIGLIATI
PEDIATRIA
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
Introduzione alla pediatria e semeiotica pediatrica; Assistenza del neonato alla
nascita; Il neonato sano; Il neonato pretermine e di basso peso; Il neonato
asfittico; Il distress respiratorio nel neonato; Itteri neonatali; Infezioni e sepsi
neonatali; Screening neonatali; L’alimentazione del neonato: allattamento
naturale e con formule; Il divezzamento e l’alimentazione dei primi anni di
vita; L’accrescimento corporeo in età evoluriva; La pubertà: cronologia,
anticipazioni e ritardi puberali; Nozioni di adolescentologia; Patologia
carenziale in pediatria; I disturbi della crescita; Il bambino con turbe della
digestione e dell’assorbimento; Cardiopatie congenite ed acquisite; Patologia
genetica ; Malattie cromosomiche; Malattie renali; Malattie delle vie urinarie;
Principali malattie respiratorie del bambino; Il reflusso gastroesofageo; Le
anemie congenite ed acquisite del bambino; Le porpore trombocitopeniche di
interesse pediatrico; Difetti della coagulazione del sangue; Malattie da alterata
risposta immunitaria; Malattia celiaca; Fibrosi cistica del pancreas;
Intolleranza alle proteine del latte vaccino; Principali malattie endocrine del
bambino; Il diabete mellito; Oncologia pediatrica e nozioni di terapia; Masse
addominali; Principali malattie congenite del metabolismo; Malformazioni
congenite e prevenzione genetica; Le vaccinazioni; Malattie del SNC di
interesse pediatrico.
ESERCITAZIONI
Didattica interattiva su casi clinici reali e simulati
BURGIO GR. : Pediatria essenziale , UTET
CAREDDU : Pediatra Generale e Specialistica , Ambrosiana
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO singolo)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MEDICINA E CHIRURGIA
2009/2010
Medicina e Chirurgia- Ippocrate
CHIRURGIA GENERALE II
Caratterizzante
clinica generale medica e chirurgica
NO
1
MED18
Giuseppe Diana
Prof. Ordinario
Università degli Studi di Palermo
4
52
48
Fisiopatologia, Metodologia Clinica, Patologia
Sistematica, Anatomia Patologica, Diagnostica
per immagini, Medicina di laboratorio.
VI
Come da programmazione del CdL
Lezioni frontali, seminari ed esercitazioni in
corsia, ambulatorio e sala operatoria
Obbligatoria
Test a risposte multiple, Prova Orale.
Voto in trentesimi
Primo semestre
Come da disposizione del CdL
lunedì, martedì, mercoledì ore 15 – 16
giovedì ore 12 - 13
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Espressi utilizzando i descrittori di Dublino
Conoscenza e capacità di comprensione
− Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management della salute.
− Conoscere e saper attuare i principali interventi farmacologici, chirurgici, psicologici,
sociali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione e nelle cure di
tipo terminale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
− Saper eseguire correttamente una storia clinica adeguata, che comprenda anche aspetti
sociali, come la salute occupazionale.
− Essere in grado di realizzare un esame dello stato fisico e mentale.
− Essere in grado di analizzare ed interpretare i risultati delle procedure diagnostiche e
tecniche di base, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema.
− Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche adeguate, allo scopo di
salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza per
suggerire le terapie chirurgiche adeguate.
− Saper esercitare il corretto giudizio clinico per stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo
paziente.
− Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi diagnostici, delle
modalità terapeutiche e delle tecnologie dedicate alla cura della salute.
Autonomia di giudizio
− Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e
della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti.
− Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle
decisioni prese durante la pratica medica.
− Essere in grado di formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati,
per risolvere i problemi.
− Riconoscere che una buona pratica medica dipende strettamente dall'interazione e dalle
buone relazioni tra medico, paziente e famiglia, a salvaguardia del benessere, della diversità
culturale e dell'autonomia del paziente.
− Acquisire il senso di responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti.
Abilità comunicative
− Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le
problematiche, comprendendone i loro contenuti.
− Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e
loro parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari.
− Dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le
interazioni con i pazienti e con la comunità
− Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un
lavoro di gruppo efficiente
Capacità d’apprendimento
− Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione
sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili.
− Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati
clinici.
•
•
•
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
la capacità di analizzare i problemi clinici di ordine, chirurgico ed oncologico, valutando i
rapporti tra benefici, rischi e costi, anche alla luce dei principi della medicina basata sulla
evidenza ed indicarne le soluzioni;
l'abilità e la sensibilità per applicare nelle decisioni mediche i principi essenziali di economia
sanitaria con specifico riguardo al rapporto costo/beneficio delle procedure diagnostiche e
terapeutiche.
MODULO
CHIRURGIA GENERALE II
ORE FRONTALI
40
TESTI
CONSIGLIATI
ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E
PROGRAMMA
OBIETTIVO GENERALE:
Gli studenti devono essere in grado di analizzare i sintomi, individuare i segni
da integrare con i dati di laboratorio e strumentali per riconoscere l’esistenza,
la gravità, la prognosi ed il trattamento delle malattie comprendenti la
chirurgia come opzione terapeutica.
Essere in grado di valutare i risultati dei trattamenti chirurgici, specie se
demolitivi, in relazione alla qualità della vita utilizzando la Medicina Basata
sull’Evidenza.
OBIETTIVO SPECIFICO
Formulare un iter diagnostico e terapeutico mediante decisioni motivate e
pertinenti alle situazioni concretamente proposte, valutando di volta in volta i
rapporti tra rischi, costi e benefici, fino a definire una strategia complessiva di
gestione dello specifico paziente che tenga conto degli aspetti di prevenzione,
di terapia e di riabilitazione
Utilizzare le basi del ragionamento clinico per definire le indagini
diagnostiche di prima scelta, secondo criteri decisionali di efficienza ed
efficacia e in funzione del rapporto tra benefici, rischi e costi
Descrivere il valore del colloquio medico/paziente come strumento
terapeutico, preventivo e di educazione sanitaria
Discutere casi clinici di interesse chirurgico, riferiti a malattie prevalenti,
focalizzando gli elementi essenziali alla diagnostica differenziale e le
indicazioni/controindicazioni alla terapia chirurgica rispetto a quella medica
Delineare le peculiarità della preparazione all'intervento del paziente
geriatrico e dell'assistenza peri e postoperatoria
Indicare le principali urgenze chirurgiche nel paziente geriatrico
Descrivere il significato di rischio chirurgico in relazione allo stato di malattia
ed alla sua prognosi ed allo stato del paziente
ESERCITAZIONI
Discutere in modo interattivo la diagnostica differenziale di casi clinici reali
o simulati (prototipici di situazioni cliniche di frequente riscontro) basandosi
sul problem solving (con studio individuale e non assistito dei casi clinici
proposti dal docente)
Discutere in modo interattivo le possibili decisioni diagnostiche e
terapeutiche (decision making) in casi clinici reali o simulati
Compilare richiesta motivata di indagini diagnostiche laboratoristiche e
strumentali
Compilare richiesta motivata di consulenza specialistica
Compilare richiesta motivata di ricovero ospedaliero
Informare (in condizioni reali o simulate) il paziente e i congiunti su
diagnosi di patologie gravi, invalidanti o con esito infausto e sui relativi
trattamenti
Concordare con il paziente l'assunzione delle decisioni che lo riguardano
Discutere con un paziente i benefici e rischi di un trattamento chirurgico
Ascelta dello studente
Bellantone, De Toma, Montorsi: Chirurgia Generale; Minerva Medica Ed.
Dionigi: Chirurgia; Masson Ed.
Blande et al: General Surgery; Springer Ed.
Lowrence: Essential of General Surgery; Lippincott Ed.
Viene inoltre fornito un elenco di URL per lo studio on-line