LA CONNESSIONE INDUTTIVA Utilizzazione della connessione induttiva Il circuito di binario (c.d.b.) è un circuito elettrico che utilizza come conduttori le rotaie di un tratto di binario. Sulle linee a 3 kV in corrente continua è di norma delimitato alle estremità da giunti isolanti che interrompono la continuità delle due rotaie; ad uno estremo (che indicheremo “alimentazione”) è collegato un generatore di tensione e all’altro estremo (“ricezione”) è derivato il “relè di binario”. Il c.d.b. ha soprattutto lo scopo di rilevare, tramite lo stato di “eccitazione” o di “diseccitazione” del relè di binario, la condizione di libero o di occupato del tratto di binario sul quale il circuito stesso si sviluppa, da parte di un treno. Le rotaie vengono utilizzate anche per convogliare la corrente continua di trazione alle sottostazioni elettriche fungendo da conduttore di ritorno. Per far coesistere tale corrente e quelle dei c.d.b. sono state adottate due soluzioni: - c.d.b. con una sola rotaia isolata, lasciando l’altra in continuità elettrica con i tratti di binario contigui per assicurare il ritorno della corrente di trazione. - c.d.b con entrambe le rotaie isolate, con l’utilizzo di connessioni induttive che permettono l’isolamento dei due c.d.b. contigui, alimentati in corrente alternata, consentendo allo stesso tempo il passaggio delle corrente continua di ritorno della trazione elettrica. RICEZIONE: relè di binario ALIMENTAZIONE 150 Vca relè a disco 80 Vca cabina campagna T.R. T.A. c.d.b. con una sola rotaia isolata Fig. 1 – C.d.b. con una sola rotaia isolata. 1 corrente di trazione ALIMENTAZIONE RICEZIONE: relè di binario 150 Vca relè a disco 80 Vca cabina campagna T.R. T.A. corrente di trazione Fig. 2 – C.d.b. con entrambe le rotaie isolate. Caratteristiche elettriche delle connessioni induttive Sono costituite da un avvolgimento di poche spire, di rame o alluminio, di grossa sezione avvolte su appropriato circuito magnetico. Le caratteristiche elettriche si possono ricavare dalla specifica tecnica IS 415: • in corrente alternata (a 50 Hz) l’impedenza (fig. 3) rispettivamente dell’intero avvolgimento (1,1 Ω) e di ciascuno dei due semiavvolgimenti (0,275 Ω). Sono previste connessioni induttive per il ritorno della corrente di trazione dal binario in sottostazione da 4 Ω. impedenza in c.a. A A 1,1 Ω Fig. 3 – Impedenza in c.a. della connessione induttiva 2 impedenza in c.a. 0,275 Ω • in corrente continua, resistenza in c.c. in c.c. 300 A resistenza ≤ 2 x 0,75 mΩ 500 A in fig. 4 la resistenza offerta rispettivamente per le connessioni induttive da 300 A e da 500 A. Le connessioni induttive per il ritorno della corrente di trazione in sottostazione hanno invece una resistenza ≤ 2 x 0,45 mΩ. ≤ 2 x 0,5 mΩ Fig. 4 – Resistenza in c.c. della connessione induttiva Se la corrente alternata dovesse percorrere i due semiavvolgimenti in direzioni opposte (entrando o uscendo dal terminale centrale) i flussi generati si annullano a vicenda (e con essi, l’impedenza dei due semiavvolgimenti), perché agiscono sullo stesso nucleo magnetico. Se la connessione induttiva è percorsa dalla corrente alternata entrando (o uscendo) dalla presa centrale l’impedenza complessiva è n u l l a. impedenza in c.a. I ca Z=O Ω Fig. 5 – Impedenza della connessione induttiva con corrente alternata entrante (o uscente) dalla presa centrale. 3 R Vr 2xVr I ca Se la corrente percorre solo un semiavvolgimento la c.i. si comporta come un autotrasformatore. Fig. 6 – Il comportamento della connessione induttiva come autotrasformatore. Per interruzione del collegamento alla rotaia di un terminale della c.i. la corrente percorre, entrando dalla presa centrale, solo un semiavvolgimento. In questo caso la c.i. si comporta come un autotrasformatore, purchè il nucleo non vada in saturazione per la presenza della corrente continua della trazione (con una corrente di squilibrio pari al 40 % della corrente nominale, l’impedenza della c.i. si riduce del 10 %). 4