Prof. Monti – a.s. 2016-2017 Restaurazione e rivoluzioni: verso il ‘48 LA FRANCIA DI LUIGI FILIPPO D’O ’ RLEANS Seppure nato da una rivoluzione popolare, il regno di Luigi Filippo si identificò con i valori e gli interessi dell’alta dell alta borghesia degli affari e dell’aristocrazia liberale ed ebbe, per questa ragione, solo una ristrettissima base di sostegno. I gruppi democratico-repubblicani, poi, costituirono una seria minaccia alla stabilità del nuovo regime orleanista. La continua minaccia rivoluzionaria condusse a una svolta conservatrice da parte di Luigi Filippo, che limitò il diritto di stampa e di associazione ((soprattutto p ap partire dal 1840). ) La ricerca dell’ordine e della stabilità rafforzò ulteriormente il carattere oligarchico del regime, allargando la distanza dalla società civile. Prof. Monti – a.s. 2016-2017 Restaurazione e rivoluzioni: verso il ‘48 LA MONARCHIA INGLESE ING ESE: TRADE UNIONS Fra gli anni ‘20 e gli anni ‘40, il sistema liberale inglese si consolidò e si adatto alla nuova realtà creata dalla Rivoluzione industriale. industriale La politica internazionale inglese fu sempre più intesa a smarcarsi rispetto ai vincoli dell’equilibrio dell equilibrio decisi dal Congresso di Vienna Vienna. Sul fronte interno, una riforma del 1824 concesse ai lavoratori il diritto di riunirsi i i i iin associazioni: i i i lle ffamose Trade T d Unions. U i Una legge del 1832 allargò il diritto di voto (che comunque rimase elitario) e ridisegnò le circoscrizioni elettorali. Negli g anni ‘30 vi furono anche alcune riforme intese a migliorare g le condizioni di lavoro e di vita degli operai. Prof. Monti – a.s. 2016-2017 Restaurazione e rivoluzioni: verso il ‘48 LA MONARCHIA INGLESE: LA “PEOPLE’S PEOPLE S CHARTER CHARTER” Questo però non bastò a far tacere l’opposizione democratica, g intellettuali p più radicali. costituita dalle Trade Unions e dagli Nel 1838 fu elaborato un documento in sei punti – la “Carta del popolo” – che chiedeva: suffragio universale maschile, popolo maschile segretezza del voto, nuova riforma delle circoscrizioni, uno stipendio per gli eletti. Protagonista di un decennio di lotte lotte, il movimento cartista finì con l’esaurirsi senza aver ottenuto i risultati sperati. Le Trade Unions, in particolare, si discostarono progressivamente d ll llotta dalla tt politica liti per concentrarsi t i solo l su rivendicazioni i di i i salariali. l i li Un’altra battaglia, vinta nel 1846 anche a causa della carestia irlandese, fu quella per l’abolizione del dazio sul grano. Restaurazione e rivoluzioni: verso il ‘48 48 Prof. Monti – a.s. 2016-2017 AUSTRIA, RUSSIA, PRUSSIA Le tre p principali p monarchie autoritarie, di contro al dinamismo politico e sociale inglese e francese, restarono sostanzialmente chiuse nel loro immobilismo. Il perdurante potere delle aristocrazie e il rifiuto di ogni istituto rappresentativo – ricordiamo che in Russia, ma anche nella Prussia orientale e in molte zone dell’Impero dell Impero asburgico resisteva la servitù della gleba – bloccavano ogni innovazione. Restaurazione e rivoluzioni: verso il ‘48 48 Prof. Monti – a.s. 2016-2017 AUSTRIA, RUSSIA, PRUSSIA Se la Russia era tormentata da continue rivolte contadine, l’Impero asburgico cominciò a subire le prime spinte autonomistiche da parte delle varie etnie che lo componevano (croati, sloveni, cechi, polacchi, italiani,, ungheresi). g ) Il nazionalismo fu, al contrario, motivo di coesione per la Prussia e la Confederazione germanica germanica, dove si attuò una unione doganale (Zollverein) fra tutti gli Stati componenti la Federazione. Si trattò di una tappa sulla strada dell’unificazione politica, ma anche di un importante volano di sviluppo economico economico. La primavera dei popoli e “l’anno l anno dei portenti”: portenti : il 1848 Prof. Monti – a.s. 2016-2017 LE PRINCIPALI CAUSE La crisi rivoluzionaria del 1848 ebbe vastissima portata, tanto per la grande estensione geografica quanto per la sua rapidità. Già i contemporanei, non a caso, parlarono di “anno dei portenti”. La crisi economica del anni ’46 – ’47 (colpite agricoltura, industria e Commercio; vi furono gravi carestie e disoccupazione). L’azione degli intellettuali democratici (con le loro richieste di libertà politica e maggiore democrazia, intrecciate con istanze di emancipazione nazionale). La primavera dei popoli e “l’anno l anno dei portenti”: portenti : il 1848 Prof. Monti – a.s. 2016-2017 UN NUOVO PROTAGONISTA I moti si svilupparono a partire da manifestazioni urbane nelle capitali, presto degenerate in scontri armati. Simbolicamente,, possiamo p assumere il 1848 come l’anno in cui un nuovo protagonista entra nella Storia: le masse popolari. A Berlino, Berlino Vienna Vienna, Parigi e Milano furono artigiani e operai a svolgere la parte del leone, talvolta anche contro l’indirizzo delle forze borghesi, più moderate. Poco prima dello scoppio dei moti, aveva visto la luce il celebre Manifesto del p partito comunista di Marx ed Engels. g La primavera dei popoli e “l’anno l anno dei portenti”: portenti : il 1848 Prof. Monti – a.s. 2016-2017 LA RIVOLUZIONE IN FRANCIA: GLI INIZI Come già nel 1830, tutto ebbe inizio in Francia. Se è vero che in Europa la monarchia di Luigi Filippo poteva essere considerata una delle meno oppressive, le richieste di carattere democratico avevano una radicalità alla quale il moderatismo sovrano non poteva rispondere. La richiesta democratica più pressante riguardava il suffragio universale maschile, idea che venne ampiamente “pubblicizzata”, ma che non incontrava il favore da parte del sovrano e del governo. Luigi Filippo, dal suo punto di vista, non pensava di negare un diritto, ma riteneva che solo le persone più “responsabili” (ovvero quelle ll con un minimo i i di ricchezza i h e, quindi, i di di iinteresse t neglili affari ff i del Paese) dovessero avere il diritto di votare. La primavera dei popoli e “l’anno l anno dei portenti”: portenti : il 1848 Prof. Monti – a.s. 2016-2017 LA RIVOLUZIONE IN FRANCIA: GLI INIZI Alla fine del febbraio 1848, venne proibita una grande manifestazione di protesta contro il governo. Compito della Guardia nazionale, espressione della borghesia cittadina era quello di impedirla ma l’impopolarità cittadina, l impopolarità del governo fece sì che i membri della guardia passassero dalla parte dei manifestanti. A questo punto intervenne l’esercito e, dopo due giorni di scontri e 350 morti, il sovrano lasciò Parigi (24 febbraio 1848). La sera dello stesso giorno giorno, presso il Municipio Municipio, venne costituito un governo provvisorio che si pronunciò a favore della Repubblica (la Seconda Repubblica!) e della convocazione di una Assemblea costituente da eleggersi a suffragio universale. universale La primavera dei popoli e “l’anno l anno dei portenti”: portenti : il 1848 Prof. Monti – a.s. 2016-2017 LA RIVOLUZIONE IN FRANCIA: PRIMI INTERVENTI GOVERNATIVI Da rimarcare un fatto notevole: nel governo provvisorio provvisorio, oltre ai democratici, erano presenti persino due socialisti (Louis Blanc e Alexandre Martin): si trattava di una assoluta novità. In pochi giorni, questo governo prese due decisioni di stampo chiaramente hi t democratico d ti ((oggii di diremmo “di sinistra”): i i t ”) La giornata lavorativa in fabbrica non può durare più di 11 ore. Viene stabilito il principio del diritto al lavoro (opifici nazionali, nati per aiutare i disoccupati). disoccupati) Questo intervento non era però condiviso dai più “moderati”. La primavera dei popoli e “l’anno l anno dei portenti”: portenti : il 1848 Prof. Monti – a.s. 2016-2017 LA RIVOLUZIONE IN FRANCIA: CAMBIO DI ROTTA In aprile si tennero le elezioni per l’Assemblea costituente e, in questa t occasione, i l corrente la t più iù radicale di l d della ll rivoluzione i l i subì bì una dura sconfitta. A imporsi furono, infatti, i repubblicani più moderati, che subito esclusero i socialisti dal governo e stabilirono la chiusura degli opifici nazionali. A Parigi vennero immediatamente ricostruite le barricate, ma il ministro della Guerra Cavaignac, su ordine dell’Assemblea costituente, operò una durissima repressione di questo moto popolare. Nel segno della paura del comunismo comunismo, migliaia di insorti trovarono la morte. La primavera dei popoli e “l’anno l anno dei portenti”: portenti : il 1848 Prof. Monti – a.s. 2016-2017 LA RIVOLUZIONE IN FRANCIA: LA NUOVA COSTITUZIONE In novembre fu approvata la nuova Costituzione: Un Presidente eletto dal popolo, restante in carica per 4 anni e responsabile del governo del Paese. Una Assemblea legislativa monocamerale, anch’essa eletta a suffragio universale maschile maschile. La primavera dei popoli e “l’anno l anno dei portenti”: portenti : il 1848 Prof. Monti – a.s. 2016-2017 LA RIVOLUZIONE IN FRANCIA: UNA SORPRESA Si trattava, ora, di tenere le elezioni per il Presidente della Repubblica... p Elezione che si tenne in dicembre. Il 10 dicembre, i repubblicani si presentarono alle urne divisi fra chi aveva orientamenti p più radicali e i moderati. Tutti i conservatori, invece, trovano un accordo, coalizzandosi su un nome davvero importante: p Luigi g Napoleone p Bonaparte. p Nipote del celebre imperatore, il quarantenne Luigi rassicurava la destra conservatrice e la Chiesa. La fama del suo nome, inoltre, faceva presa su ampi strati popolari. Con la sua elezione, la spinta democratica in Francia poteva p dell’uomo che aveva dominato considerarsi esaurita. Il nipote L’Europa non intendeva certo rimanere solo un presidente pro tempore! La primavera dei popoli e “l’anno l anno dei portenti”: portenti : il 1848 Prof. Monti – a.s. 2016-2017 LA RIVOLTA A VIENNA Gli echi dei fatti parigini fecero esplodere la situazione, già diffi il anche difficile, h all’interno ll’i t d dell’Impero ll’I asburgico. b i Q Qui, i d data t lla fforzata t convivenza di più etnie, a trovarsi in primo piano è la “questione nazionale” più che la “questione sociale”... Il 13 marzo 1848 una manifestazione duramente repressa dall’esercito dall esercito fu la scintilla che, dopo due giorni di combattimenti, portò alla fuga del cancelliere Metternich. Nei giorni seguenti, la situazione precipitò sia in altre località dell’Impero asburgico che nella Confederazione germanica: p Venezia, Milano, Berlino, Praga. g Budapest, La primavera dei popoli e “l’anno l anno dei portenti”: portenti : il 1848 Prof. Monti – a.s. 2016-2017 LA RIVOLTA A VIENNA In maggio, l’imperatore Ferdinando I è a suo volta costretto ad abbandonare Vienna e a concedere l’elezione di un Parlamento – Reichstag – in base a votazione con suffragio universale. In Ungheria, i patrioti approfittarono della situazione di debolezza del potere centrale per formare un governo nazionale del tutto indipendente da Vienna. Anche a Praga si formò un governo provvisorio: più che la piena indipendenza da Vienna, però, i Cechi chiedevano maggiore autonomia. La primavera dei popoli e “l’anno l anno dei portenti”: portenti : il 1848 Prof. Monti – a.s. 2016-2017 LA REAZIONE DEGLI ASBURGO Il governo imperiale riesce a reagire, anche perché l’esercito era rimasto fedele agli Asburgo Asburgo. Durante il mese di luglio, il Reichstag appena riunito manifestava una evidente incapacità di azione: le varie nazionalità in esso rappresentate, infatti, non riuscivano ad accordarsi su una linea d’azione (salvo su un unico punto: l’abolizione della servitù della gleba). l b ) Il governo provvisorio di Praga viene sciolto con la forza e, già durante il mese di agosto agosto, l’imperatore l imperatore Ferdinando I riuscì a rientrare a Vienna. Alla fine del 1848 1848, Ferdinando I decise inoltre di abdicare in favore del giovane nipote, il diciottenne Francesco Giuseppe. La primavera dei popoli e “l’anno l anno dei portenti”: portenti : il 1848 Prof. Monti – a.s. 2016-2017 LA REAZIONE DEGLI ASBURGO Nel marzo 1849, Francesco Giuseppe sciolse il Parlamento, ma concesse una Costituzione. Essa prevedeva un Parlamento eletto con suffragio limitato e con poteri minimi. LA SITUAZIONE IN GERMANIA A Berlino, B li re Federico F d i G Guglielmo li l IV viene i costretto t tt nell marzo d dell 1848 a convocare un Parlamento prussiano. Dalle molte rivolte scoppiate in vari Stati tedeschi, giunse a Berlino la richiesta di un Assemblea costituente in cui tutti gli Stati fossero rappresentati, pp compresa p l’Austria. La primavera dei popoli e “l’anno l anno dei portenti”: portenti : il 1848 Prof. Monti – a.s. 2016-2017 LA SITUAZIONE IN GERMANIA L’Assemblea effettivamente si riunì ma, nonostante il grande entusiasmo da cui venne circondata circondata, fu subito chiaro che essa non sarebbe stata in grado di imporre le proprie decisioni ai vari Stati. L’avviamento dell’unificazione nazionale non poteva che passare dalle sorti del più importante stato tedesco, la Prussia. La primavera dei popoli e “l’anno l anno dei portenti”: portenti : il 1848 Prof. Monti – a.s. 2016-2017 LA SITUAZIONE IN GERMANIA Proprio in Prussia, Federico Guglielmo G IV decideva (dicembre ( 1848) di sciogliere il Parlamento e di concedere una poco liberale Costituzione. L’Assemblea costituente, nel frattempo, si era impantanata nella contrapposizione fra “grandi grandi tedeschi tedeschi” (Germania imperiale unita intorno all’Austria) e “piccoli tedeschi” (favorevoli a un regno più compatto, capeggiato dalla sola Prussia). All fi Alla fine prevalse l lla seconda d ttesi, i ma iintervenne t un ffatto tt clamoroso. l Quando, nell’aprile 1849,una delegazione offrì la corona imperiale a Federico Gugliemo IV egli rifiutò. L’Assemblea costituente si sciolse di lì a poco, in giugno. Prof. Monti – a.s. 2016-2017 Francia: il Secondo impero LA RIVOLUZIONE SI SPEGNE L’ondata rivoluzionaria si andava ormai spegnendo ovunque, anche in Italia, come vedremo, con la completa sconfitta della causa democratica. Perché questo accadde? Le forze rivoluzionarie si erano sempre più divise, risultando così perdenti: i liberali moderati, spaventati dalle riforme sociali proposte dai democratici, democratici si distaccarono da questi ultimi i quali, ancora privi di una forte base popolare, vennero ovunque sconfitti. Prof. Monti – a.s. 2016-2017 Francia: il Secondo impero IL CROLLO DELLA SECONDA REPUBBLICA 1849 - le elezioni per l’Assemblea legislativa portarono a una maggioranza i clericale l i l e conservatrice. ti 1850 - nuova legge gg sull’istruzione ((che riapre p le p porte delle scuole al clero) e nuova legge elettorale (che torna a restringere il diritto di voto). Luglio 1851 - Luigi Napoleone, come già accennato, aveva progetti non esattamente democratici. I luglio, In l li la l Camera C respinse i la l sua proposta t di eliminare li i d dalla ll Costituzione la clausola che gli impediva di accedere a un secondo mandato come presidente. Prof. Monti – a.s. 2016-2017 Francia: il Secondo impero IL CROLLO DELLA SECONDA REPUBBLICA Dicembre 1851 – Con un colpo di stato appoggiato dai militari, Luigi Napoleone sciolse la Camera. Un successivo plebiscito legalizzò il suo operato e gli consentì di procedere alla stesura di una nuova Costituzione, promulgata nel gennaio 1852: Il governo è retto da un presidente con mandato decennale. Camera a suffragio universale, universale ma senza potere legislativo (che passa al presidente!). Senato di nomina presidenziale. Prof. Monti – a.s. 2016-2017 Francia: il Secondo impero IL CROLLO DELLA SECONDA REPUBBLICA Dicembre 1852 – La Repubblica, ormai svuotata di ogni contenuto t t democratico, d ti scompare anche h de d jjure: un nuovo plebiscito approvò infatti la restaurazione dell’impero. Luigi Napoleone divenne imperatore con il nome di Napoleone III ed ebbe il diritto di trasmettere il titolo agli eredi...