– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Banca di Credito Cooperativo di Roma Società Cooperativa fondata nel 1954
Sede Legale, Presidenza e Direzione Generale in Via Sardegna, 129 – 00187 Roma
Sede Amministrativa in Viale Oceano Indiano, 13/c – 00144 Roma
Codice ABI 8327
Iscritta all‟albo delle Banche al n. 4516
Iscritta all‟Albo delle società cooperative A149122
Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo
Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo
Capitale sociale e riserve al 31/12/2015 euro 750.060.523
Codice Fiscale 01275240586 Partita IVA 00980931000
PROSPETTO DI BASE
Relativo al programma di offerta dei prestiti denominati:
(a)
(b)
(c)
(d)
(e)
“B.C.C. di Roma Obbligazioni a Tasso Fisso”
“B.C.C. di Roma Obbligazioni Step Up - Step Down”
“B.C.C. di Roma Obbligazioni Zero Coupon”
“B.C.C. di Roma Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale Tasso
Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap)”
“B.C.C. di Roma Obbligazioni Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo
(Floor) e/o Tasso Massimo (Cap)”
Le Obbligazioni oggetto del presente programma potranno essere emesse con riconoscimento
di una percentuale o di un importo prefissato del valore nominale collocato a favore di
Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti
Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale.
Il presente documento costituisce il Prospetto di Base (il “Prospetto di Base”) ed è stato predisposto in
conformità ed ai sensi della Direttiva 2003/71/CE così come successivamente modificata ed integrata,
ed è redatto in conformità all'articolo 26 del Regolamento 2004/809/CE così come successivamente
modificato ed integrato ed in conformità alla delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e
successive modifiche.
Il Prospetto di Base è stato pubblicato mediante deposito presso la CONSOB in data 30/09/2016 a
seguito di approvazione comunicata dalla CONSOB con nota n. 0086975/16 del 30/09/2016.
L’investitore è invitato a leggere con particolare attenzione la sezione “Fattori di Rischio”.
E‟ quindi necessario che l‟investitore concluda operazioni aventi ad oggetto tali strumenti solo dopo
averne compreso la natura ed il grado di esposizione al rischio che esse comportano.
Il presente Prospetto di Base, che sarà valido per un periodo di dodici mesi dalla data di approvazione,
è composto: dal Documento di Registrazione, contenente informazioni sull‟Emittente; dalla Nota
Informativa relativa agli strumenti finanziari con le caratteristiche e le informazioni su ciascuna
tipologia di emissione; dalla Nota di Sintesi, che riassume le caratteristiche dell‟Emittente e dei titoli
oggetto di emissione.
In occasione di ciascuna Offerta degli strumenti finanziari il Prospetto di Base deve essere letto
congiuntamente alle Condizioni Definitive e alla Nota di Sintesi della singola Emissione, nonché agli
Prospetto di Base
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eventuali Supplementi pubblicati. In occasione di ciascun prestito l‟Emittente predisporrà le Condizioni
Definitive e la relativa Nota di Sintesi, che riporteranno i termini e le condizioni delle singole emissioni,
pubblicate sul sito internet dell‟Emittente all‟indirizzo www.bccroma.it entro il giorno antecedente
l‟inizio del periodo dell‟Offerta e contestualmente trasmesse alla CONSOB. All‟‟investitore sarà
consegnata gratuitamente una copia delle Condizioni Definitive e della relativa Nota di Sintesi in forma
stampata.
L’adempimento di pubblicazione del Prospetto di Base non comporta alcun giudizio della
CONSOB sull’opportunità degli investimenti che verranno proposti e sul merito dei dati e
delle notizie agli stessi relativi. Il Prospetto di Base e gli eventuali Supplementi sono a
disposizione del pubblico gratuitamente in forma cartacea presso le filiali della Banca di
Credito Cooperativo di Roma ed altresì consultabile sul sito internet della banca all’indirizzo
web www.bccroma.it.
Prospetto di Base
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AVVERTENZE PER L’INVESTITORE
Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell‟investimento si invitano gli investitori a valutare
attentamente le informazioni contenute nel Prospetto di Base nel suo complesso e gli specifici fattori di
rischio relativi all‟Emittente, al settore di attività in cui esso opera e agli strumenti finanziari offerti, per
una descrizione completa dei quali si rinvia alla Sezione 4 “Fattori di rischio”.
In particolare si richiama l‟attenzione degli investitori su quanto di seguito indicato.
1. Nel corso del primo semestre 2016 e degli esercizi 2015, 2014 e 2013 la Banca ha presentato, nel
complesso, un peggioramento della qualità del credito, mostrando in taluni casi dati di rischiosità
superiori ai dati medi del sistema delle Banche Piccole (classe dimensionale nella quale è incluso
l‟Emittente) o delle banche allocate nella Regione Lazio. Al 31 dicembre 2015 la percentuale delle
inadempienze probabili e dei crediti scaduti sul totale dei crediti dell‟Emittente risulta maggiore rispetto
ai dati medi delle banche allocate nella Regione Lazio, mentre il grado di copertura dei crediti deteriorati
dell‟Emittente risulta inferiore rispetto al sistema delle Banche Piccole. Si evidenzia inoltre che,
nell‟esercizio 2015 le rettifiche di valore su crediti hanno presentato un significativo incremento, pari al
30,57% rispetto al 2014.
Si veda la Sezione 4 “Fattori di rischio” - “4.1.1.3. Rischio di credito” del presente Prospetto.
2. In data 14 aprile 2016 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale legge 8 aprile 2016 n. 49, di
conversione del decreto legge n. 18 del 14 febbraio 2016, recante disposizioni in materia di riforma
delle Banche di Credito Cooperativo. La BCC di Roma, pur disponendo di un patrimonio netto
superiore a 200 milioni di Euro e disponendo, pertanto, secondo quanto previsto dal D.L. 18/2016,
della facoltà, in alternativa alla adesione ad un gruppo bancario cooperativo, di deliberare la
trasformazione in società per azioni o deliberare la messa in liquidazione, non ha deliberato entro il
termine previsto dal D.L. 18/2016 la trasformazione in società per azioni, e conseguentemente dovrà
aderire ad un gruppo bancario cooperativo. Ai sensi dell‟art. 2-bis del D.L: 18/2016, come risultante a
seguito delle modifiche apportate dalla legge di conversione, durante la fase di costituzione di gruppi
bancari cooperativi e fino alla adesione della banca di credito cooperativo ad un gruppo, le banche di
credito cooperativo hanno l‟obbligo di aderire ad un Fondo temporaneo delle BCC. L‟Emittente, in
data 16 giugno 2016, ha presentato domanda di adesione al Fondo temporaneo istituito in data 27
maggio 2016 dalla Federazione italiana delle banche di credito cooperativo-casse rurali ed artigiane.
L‟ammontare massimo delle risorse che le banche consorziate si impegnano a mettere a disposizione
del Fondo non può superare, su base annua, lo 0,20% del totale dell‟attivo di bilancio dell‟esercizio al
31 dicembre dell‟anno precedente. Pertanto, in relazione all‟anno 2016, l‟ammontare massimo degli
apporti che l‟Emittente potrebbe essere chiamato ad effettuare in favore del Fondo corrisponde a circa
23,5 milioni di euro.
Si veda la Sezione 4 “Fattori di rischio” - “4.2.3. Rischi connessi all‟evoluzione della regolamentazione
del settore bancario e finanziario” del presente Prospetto.
3. Alla Data del Prospetto di Base, la Banca ha appostato risorse in sede di budget per complessivi 3,0
milioni di Euro a fronte dei possibili impegni per il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito
Cooperativo e del Fondo di Garanzia Istituzionale, dotazione che risulta attualmente impiegata per
circa Euro 500.000; l‟ammontare delle risorse residue già apportate, per circa 2.500.000 di Euro
verranno destinate al Fondo Temporaneo istituito in data 27 maggio 2016 dalla Federazione italiana
delle banche di credito cooperativo-casse rurali ed artigiane, che andrà nel tempo a sostituire il Fondo
di Garanzia dei Depositanti e il Fondo di Garanzia Istituzionale. Analoghe appostazioni erano state
tenute in considerazione nel budget relativo all‟esercizio 2017. Sussiste il rischio che, in concreto, il
Fondo temporaneo possa effettuare interventi di portata tale da richiedere l‟apporto di ulteriori risorse
da parte della Banca. Tale eventualità comporterebbe significativi impatti negativi sui risultati degli
esercizi 2016 e 2017. Qualora la Banca dovesse essere chiamata ad effettuare apporti al Fondo
temporaneo nella misura massima possibile (23,5 milioni di euro) l‟esercizio 2016 potrebbe addirittura
chiudersi con una perdita di esercizio, a fronte di una previsione di utile per 22,3 milioni di Euro
formulata nel Piano Industriale. Analogamente, in riferimento all‟esercizio 2017, qualora la Banca
Prospetto di Base
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dovesse essere chiamata ad effettuare apporti al Fondo temporaneo superiori agli accantonamenti
programmati a fronte dei possibili impegni per il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito
Cooperativo e del Fondo di Garanzia Istituzionale, potrebbero verificarsi significativi scostamenti al
ribasso rispetto alla previsione di utile per l‟esercizio 2017 (30,4 milioni di euro) formulata nel Piano
Industriale 2016-2017.
Si veda la Sezione 4 “Fattori di rischio” - “4.1.1.10-ter. Rischi connessi all‟inserimento di dati
previsionali”, “4.1.1.10-quater. Rischio legato ai “richiami di informativa” dell‟esperto che ha rilasciato
la relazione sui dati previsionali contenuti nel Capitolo 8 della Sezione 5”, “4.1.1.10-quinquies. Rischi
relativi alle contribuzioni della Banca al Fondo temporaneo di cui all‟art.2-bis del D.L: 18/2016” e
“4.2.3. Rischi connessi all‟evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario” del
presente Prospetto.
4. Alla Data del Prospetto di Base è ancora in corso di svolgimento la procedura di pubblica
consultazione, avviata dalla Banca d‟Italia, della normativa di attuazione della menzionata riforma.
Sebbene, allo stato, non si abbia la certezza che la normativa regolamentare della Banca d‟Italia entrerà
in vigore nel medesimo testo posto in consultazione, né si possa prevedere quale sarà la composizione
quantitativa e qualitativa del gruppo bancario cooperativo al quale la BCC di Roma aderirà, si pone nella
massima evidenza che, secondo il testo regolamentare posto in consultazione:
- la garanzia in solido tra la capogruppo e le banche affiliate è parte integrante del contratto di
coesione;
- la partecipazione all‟accordo di garanzia in solido costituisce, in ogni caso, condizione
imprescindibile per l‟adesione al contratto di coesione e, quindi, al gruppo bancario cooperativo;
- la garanzia fra la capogruppo e le banche affiliate è reciproca (cross-guarantee), ovverosia la
capogruppo garantisce tutte le banche affiliate per le obbligazioni da queste assunte e ciascuna banca
affiliata garantisce la capogruppo e le altre banche affiliate per le obbligazioni di queste;
- la garanzia è disciplinata contrattualmente in modo da produrre l‟effetto di qualificare le passività
della capogruppo e delle banche affiliate come obbligazioni in solido di tutte le banche aderenti
all‟accordo;
- l‟obbligazione di garanzia di ciascuna banca aderente è commisurata all‟entità dei mezzi
patrimoniali disponibili, entro il limite delle risorse patrimoniali eccedenti i requisiti obbligatori a
livello individuale (c.d. free capital) Al 30 giugno 2016, data delle più recenti segnalazioni di vigilanza
inviate alla Banca d‟Italia, il free capital dell‟Emittente (eccedenza patrimoniale rispetto ai requisiti
imposti sul Total Capital Ratio ad esito dello SREP) risulta pari a circa 188,5 milioni di euro;
- la garanzia ha anche una efficacia esterna in favore dei creditori delle banche aderenti, nel senso
che ciascun aderente assumerà in solido, entro il limite sopra indicato dell‟obbligo di garanzia
individuale, le obbligazioni di ogni altra Banca aderente che si rendesse inadempiente verso i propri
creditori;
- la garanzia deve prevedere meccanismi di sostegno finanziario intra-gruppo con cui le banche
aderenti si forniscono il sostegno finanziario necessario per assicurare la loro solvibilità e liquidità, in
particolare per il rispetto dei requisiti prudenziali e delle richieste dell‟autorità di vigilanza, nonché
per evitare, ove necessario, l‟assoggettamento alle procedure di risoluzione di cui al d.lgs. n.
180/2015 o alla procedura di liquidazione coatta amministrativa di cui all‟art. 80 e ss. del TUB.
Sussiste pertanto il rischio che in futuro, come conseguenza dell‟adesione della BCC di Roma ad un
gruppo bancario cooperativo, e ove permanga l‟attuale situazione di eccedenza delle risorse patrimoniali
dell‟Emittente rispetto ai requisiti obbligatori a livello individuale, l‟attuazione del previsto meccanismo
di garanzia comporti l‟obbligo per la BCC di Roma di impegnare proprie risorse patrimoniali:
a) per rispondere di obbligazioni verso terzi assunte da altre banche aderenti al medesimo gruppo
bancario cooperativo;
b) per fornire sostegno finanziario necessario ad assicurare solvibilità e liquidità di altre banche
aderenti al medesimo gruppo bancario cooperativo.
L‟investimento in obbligazioni della BCC di Roma, pertanto, potrà comportare per l‟investitore
l‟esposizione, oltre che al rischio di impresa proprio della BCC di Roma, anche al rischio di impresa
proprio di altre banche aderenti al medesimo gruppo bancario cooperativo (entro il limite del free capital
Prospetto di Base
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che al 30 giugno 2016, data delle più recenti segnalazioni di vigilanza inviate alla Banca d‟Italia, risulta
pari a circa 188,5 milioni di euro).
Si veda la Sezione 4 “Fattori di rischio” - “4.2.3. Rischi connessi all‟evoluzione della regolamentazione
del settore bancario e finanziario” del presente Prospetto.
5. L‟Emittente non dispone di un rating. Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto non vi è
disponibilità immediata di un indicatore sintetico rappresentativo del grado di solvibilità e di rischiosità
dell‟Emittente..
Si veda la Sezione 4 “Fattori di rischio” - “4.3.1.11. Rischio dovuto all‟assenza di rating dell‟Emittente
e/o degli strumenti finanziari” del presente Prospetto.
6. In data 8 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il d.lgs. 30/2016, di attuazione della
direttiva 2014/49/UE (c.d. Deposit Guarantee Schemes Directive – DGSD) che istituisce lo schema
unico di garanzia dei depositi, con previsione dell‟obbligo di costituire, ove non già presenti, Fondi
nazionali che devono essere alimentati tramite contributi delle banche specificamente volti a tutelare i
depositi bancari entro il limite di 100.000 euro. L‟Emittente non ha effettuato a tal riguardo
accantonamenti sul bilancio al 31 dicembre 2015.
Si veda la Sezione 4 “Fattori di rischio” - “4.2.3. Rischi connessi all‟evoluzione della regolamentazione
del settore bancario e finanziario” del presente Prospetto.
7. La realizzazione dell‟operazione di fusione per incorporazione nell‟Emittente della BCC di
Capranica, presenta molteplici fattori di rischio, tra i quali si segnalano i seguenti:
In base ai dati al 31 dicembre 2015 di ciascuna banca sottoposti a revisione legale dei conti da parte
della Società di Revisione per quanto riguarda l‟Emittente e da parte del Collegio Sindacale per quanto
riguarda la BCC di Capranica, l‟Emittente ipotizza una leggera riduzione del Common Equity Tier 1
ratio di BCC di Roma post fusione, con la conseguenza che, sebbene si preveda che gli indici di
patrimonializzazione non scendano al di sotto dei limiti regolamentari, BCC di Roma potrebbe
necessitare prudenzialmente di un rafforzamento patrimoniale da conseguire sia con gli utili portati a
nuovo sia con l‟incremento del capitale sociale.
A ciò si aggiunga che il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015 dell‟incorporanda Banca di Capranica
Credito Cooperativo evidenzia una perdita di esercizio per Euro 2.978 migliaia.
Tenuto conto di quanto sopra, è possibile che l‟operazione di fusione abbia un impatto negativo,
benché di portata non significativa, sulla situazione economico-patrimoniale dell‟Emittente.
Le consistenze dei Fondi Propri della Bcc di Capranica al 30 giugno 2016 ammontano a -4,591 milioni,
il Common Equity Tier 1 Ratio ed il Tier 1 Ratio si attestano entrambi a -7,485% ed il Totale Capital
Ratio a -5,531%.
Si veda la Sezione 4 “Fattori di rischio” - “4.1.1.10-bis. Rischio relativo alla realizzazione del progetto di
fusione per incorporazione della BCC di Capranica”
8. In data 30 marzo 2016, il Consiglio di Amministrazione della Banca ha approvato il Piano Industriale
2016-2017 che reca, tra l‟altro, le stime dei risultati di tali esercizi. I contenuti del Piano Industriale si
basano su stime ed ipotesi circa eventi futuri nonché su azioni che saranno intraprese dal management.
Pertanto il Piano è basato su assunzioni:
(i) di carattere generale, legate a variabili esogene e dunque non controllabili - quali lo scenario
macroeconomico e normativo, l‟andamento dei mercati finanziari, e lo sviluppo del sistema
bancario;
(ii) di natura discrezionale, relative a variabili endogene che si sostanziano nelle azioni gestionali e
organizzative che il management ha intenzione di implementare durante l‟orizzonte temporale cui si
riferisce il piano stesso.
Si evidenzia che alcune delle previsioni contenute nel Piano Industriale 2016-2017 si connotano per
essere “sfidanti” rispetto ai dati e alle previsioni di sistema, ed in particolare:
i) l‟assunzione contenuta nel Piano Industriale relativa a un tasso medio di crescita annua della raccolta
pari al 2,5% risulta sfidante rispetto alle previsioni di sistema formulate da ABI e Prometeia, le quali
ipotizzano scenari di decremento della raccolta nel 2016 e di incrementi della raccolta di poco
superiori allo zero nel 2017;
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ii) l‟assunzione contenuta nel Piano Industriale relativa a un tasso medio di crescita annua degli
impieghi a clientela pari al 6,1% è sfidante rispetto a tutte le previsioni di sistema analizzate dalla
Banca per la predisposizione del Piano Industriale 2016-2017;
iii) l‟assunzione contenuta nel Piano Industriale relativa a una forbice tra i tassi applicati agli impieghi
economici a clientela e i tassi applicati sulla raccolta diretta, pari al 2,35% nel 2016 e al 2,37% nel
2017 è sfidante rispetto alle previsioni di sistema formulate da ABI e Prometeia, che ipotizzano
valori leggermente inferiori per tale forbice nel 2016 e nel 2017;
iv) l‟assunzione contenuta nel Piano Industriale relativa ai risultati economici della Banca negli esercizi
2016 e 2017 è sfidante in quanto presenta indicatori di redditività superiori a quelli di sistema. In
particolare, il ROE sui Fondi Propri dell‟Emittente è ipotizzato collocarsi su valori pari al 3,0% nel
2016 e al 3,9% nel 2017 a fronte di un valore annuo medio di sistema nel biennio 2016-2017 pari al
2,2% secondo AFO e al 3,3% secondo Prometeia.
Non vi è certezza che le assunzioni a base del piano, siano esse di carattere generale o di natura
discrezionale, si verifichino in concreto nel corso del biennio 2016-2017.
Si specifica che i dati previsionali sono stati elaborati dall‟Emittente (i) tenendo conto della acquisizione
di attività e passività della Banca Padovana di Credito Cooperativo, avvenuta a dicembre 2015, (ii) non
tenendo conto della operazione di fusione per incorporazione nell‟Emittente della BCC di Capranica,
formalizzata nel maggio 2016, iii) non considerando l‟eventualità che, entro la fine dell‟esercizio 2017, la
BCC di Roma aderisca ad un gruppo bancario cooperativo assumendo conseguentemente degli
obblighi di garanzia correlati ad obblighi delle altre banche aderenti verso terzi e/o ad esigenze di
liquidità o rafforzamento patrimoniale di altre banche aderenti, (iv) non considerando che la Banca, ai
sensi dell‟art. 2-bis del D.L: 18/2016, come risultante a seguito delle modifiche apportate dalla legge di
conversione, ha dovuto aderire al Fondo temporaneo istituito in data 27 maggio 2016 dalla Federazione
italiana delle banche di credito cooperativo-casse rurali ed artigiane, in favore del quale, in relazione
all‟anno 2016, la Banca può essere chiamata ad effettuare apporti (che inciderebbero in negativo sui
risultati dell‟esercizio) per un importo massimo possibile di circa 23,5 milioni.
A tale proposito, sussiste il rischio che, in concreto, il Fondo temporaneo possa effettuare interventi di
portata tale da richiedere l‟apporto di ulteriori risorse da parte della Banca rispetto a quelle già
accantonate nel 2016 (e a quelle che la Banca ha programmato di accantonare per il 2017) a fronte dei
possibili impegni per il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo e del Fondo di
Garanzia Istituzionale che verranno ad essere sostituiti dal Fondo Temporaneo.
Successivamente, in data 22 giugno 2016, il Consiglio di Amministrazione dell‟Emittente ha approvato,
ai fini della redazione della propria relazione da parte del revisore contabile indicato alla Sezione 5,
Capitolo 8, paragrafo 8.2, un documento che descrive nel dettaglio la valutazione sia degli impatti
derivanti dall‟operazione di incorporazione della BCC di Capranica (che, essendo successiva alla
approvazione del piano strategico 2016-2017 avvenuta in data 30 marzo 2016, non sono presenti nelle
evidenze del Piano stesso) sia la stima degli utili prospettici.
Pertanto le valutazioni effettuate dal revisore nella propria relazione hanno avuto riguardo ai dati
relativi al Piano Industriale 2016-2017, integrate unicamente con la valutazione effettuata dall‟Emittente
degli impatti derivanti dalla menzionata fusione, che hanno comportato, quanto alla previsione del
risultato di esercizio 2016, l‟invarianza del dato previsionale di 22,3 milioni di Euro di utile e, quanto
alla previsione del risultato di esercizio 2017, la variazione del dato previsionale da 30,0 a 30,4 milioni di
Euro di utile.
Si evidenzia che l‟esito del referendum svoltosi in Gran Bretagna in data 23 giugno 2016, come noto,
favorevole alla fuoriuscita del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord dalla Unione Europea
non rientra tra i presupposti in base ai quali l‟Emittente ha elaborato il Piano Industriale 2016-2017 e le
previsioni ivi contenute.
Si specifica che gli amministratori, nel formulare i contenuti del Piano, non hanno predisposto
un‟analisi di sensitività delle previsioni al fine di indicare le possibili conseguenze sull‟utile netto in caso
di evoluzione della curva dei tassi di interesse differente da quella ipotizzata. Ciò in quanto è stato
ritenuto che nel ridotto orizzonte temporale considerato dal piano, la persistente situazione connotata
da contenuti livelli dei tassi di interesse non avrebbe manifestato variazioni significative o comunque
tali da incidere in modo consistente sul risultato economico atteso.
Si segnala altresì che l‟esperto incaricato di redigere la relazione di cui alla Sezione 5, Capitolo 8, del
presente Prospetto ha formulato degli specifici “richiami di informativa”.
Prospetto di Base
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Sussiste pertanto il rischio che i risultati effettivamente conseguiti dall‟Emittente negli esercizi 2016 e
2017 possano divergere, anche significativamente, ed anche in senso negativo, rispetto alle previsioni
del Piano Industriale.
Si veda la Sezione 4 “Fattori di rischio” – “4.1.1.10-ter. Rischi connessi all‟inserimento di dati
previsionali” del presente Prospetto.
9. L‟andamento dell‟Emittente è influenzato dalla situazione economica generale, nazionale e dell‟intera
area Euro, nonché dalla dinamica dei mercati finanziari e, in particolare, dalla solidità e dalle prospettive
di crescita dell‟economia delle aree geografiche in cui l‟Emittente opera.
Sussiste pertanto il rischio che la futura evoluzione dei richiamati contesti possa produrre effetti
negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell‟Emittente.
Si vedano la Sezione 4 “Fattori di rischio” – “4.1.1.1. Rischio finanziario”, “4.1.1.2. Rischio relativo al
debito sovrano”, “4.1.1.4. Rischio di mercato” e “4.1.1.10-ter. Rischi connessi all‟inserimento di dati
previsionali” del presente Prospetto.
10. A partire dal 21 settembre 2016 la Banca è sottoposta ad una verifica ispettiva effettuata da parte
della Banca d‟Italia ai sensi dell‟articolo 54 del D.lgs. 1° settembre 1993, n. 385 (il “Testo Unico
Bancario” o “TUB”) mirata a valutare le tematiche sul governo, la gestione e il controllo del credito.
Al riguardo, si segnala che, alla data del presente Prospetto di Base non sono disponibili le risultanze di
tali accertamenti ispettivi.
Si veda la Sezione 4 “Fattori di rischio” – “4.1.1.3-bis. Rischio relativo agli accertamenti ispettivi della
Banca d‟Italia” del presente Prospetto.
11. La sottoscrizione di obbligazioni comporta il rischio di perdita, anche integrale, del capitale investito
laddove l‟Emittente sia sottoposto a procedure concorsuali o venga a trovarsi in una situazione di
dissesto o rischio di dissesto che comporta l‟applicazione di misure di risoluzione tra cui il “bail in”. La
normativa italiana di attuazione della BRRD (ossia il Decreto Legislativo 180/2015) prevede che la
Banca d‟Italia disponga di una serie di misure per la gestione della crisi dell‟intermediario (tra le quali la
riduzione o conversione in azioni delle obbligazioni, di altre partecipazioni e di strumenti di capitale e
l‟adozione di misure di risoluzione dell‟intermediario oppure la liquidazione coatta amministrativa). Fra
le misure di risoluzione rientra il c.d. bail-in o “salvataggio interno”, che consiste nella riduzione dei
diritti degli investitori e dei creditori o nella conversione in capitale di questi ultimi. Pertanto, con
l‟applicazione del “bail-in”, gli obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder ridotto,
azzerato ovvero convertito in azioni il proprio investimento, anche in assenza di una formale
dichiarazione di insolvenza dell‟Emittente. Si veda la Sezione 4 “Fattori di rischio” - “4.3.1.1 Rischio
connesso all‟utilizzo del bail-in” del presente Prospetto.
Prospetto di Base
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INDICE
SEZIONE 1 ...............................................................................................................................................................................- 11 DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA......................................................................................................................................- 11 1.1 Indicazione delle persone responsabili .................................................................................................................................- 11 1.2 Dichiarazione di Responsabilità ...........................................................................................................................................- 11 SEZIONE 2 ........................................................................................................................................................................................ - 12 DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA ........................................................................................................................ - 12 SEZIONE 3 ........................................................................................................................................................................................ - 13 NOTA DI SINTESI ........................................................................................................................................................................... - 13 SEZIONE A – INTRODUZIONE E AVVERTENZE ........................................................................................................... - 13 SEZIONE B – EMITTENTE [ED EVENTUALI GARANTI] .............................................................................................. - 13 SEZIONE C – STRUMENTI FINANZIARI .......................................................................................................................... - 23 SEZIONE D - RISCHI ............................................................................................................................................................ - 26 SEZIONE E - OFFERTA ........................................................................................................................................................ - 44 SEZIONE 4 ........................................................................................................................................................................................ - 47 FATTORI DI RISCHIO .................................................................................................................................................................... - 47 4.1. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE ................................................................................................ - 47 4.2. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SETTORI DI ATTIVITÀ E AI MERCATI IN CUI OPERA L’EMITTENTE E
IL GRUPPO DELL’EMITTENTE ......................................................................................................................................... - 74 4.3. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AGLI STRUMENTI FINANZIARI ...................................................................... - 81 SEZIONE 5 ........................................................................................................................................................................................ - 90 DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE............................................................................................................................................ - 90 1. PERSONE RESPONSABILI ......................................................................................................................................................... - 90 2. REVISORI LEGALI DEI CONTI ................................................................................................................................................. - 91 2.1 NOME E INDIRIZZO DEI REVISORI DELL’EMITTENTE........................................................................................ - 91 2.2 INFORMAZIONI CIRCA DIMISSIONI, REVOCHE DALL’INCARICO O MANCATO RINNOVO DELL’INCARICO
ALLA SOCIETA DI REVISIONE ........................................................................................................................................... - 91 3. FATTORI DI RISCHIO................................................................................................................................................................. - 92 3.1 INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE........................................................................................................ - 92 4. INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE ...................................................................................................................................... - 121 4.1 STORIA ED EVOLUZIONE DELL’EMITTENTE ........................................................................................................ - 121 4.1.1.Denominazione legale e commerciale dell’Emittente .................................................................................................- 122 4.1.2.Luogo di registrazione dell’Emittente e numero di registrazione ...............................................................................- 122 4.1.3.Data di costituzione e durata dell’Emittente ..............................................................................................................- 122 -
4.1.4.Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione, indirizzo e
numero di telefono della sede sociale .................................................................................................................................- 123 4.1.5.Fatti recenti verificatisi nella vita dell’Emittente sostanzialmente rilevanti per la valutazione della sua solvibilità ....- 123 -
5. PANORAMICA DELLE ATTIVITA’ ...........................................................................................................................................- 124 5.1 PRINCIPALI ATTIVITA’ .................................................................................................................................................- 124 5.1.1. Natura delle operazioni e delle principali attività.......................................................................................................- 124 5.1.2. Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività significative .........................................................................- 124 5.1.3. Principali mercati.......................................................................................................................................................- 124 -
5.1.4. Base di qualsiasi dichiarazione formulata dall'Emittente nel documento di registrazione riguardo alla sua posizione
concorrenziale.....................................................................................................................................................................- 125 -
6. STRUTTURA ORGANIZZATIVA ...............................................................................................................................................- 126 6.1 DESCRIZIONE DEL GRUPPO CUI APPARTIENE L’EMITTENTE..........................................................................- 126 6.1.1. Società controllate in via esclusiva .............................................................................................................................- 126 6.1.2. Società collegate ........................................................................................................................................................- 126 6.2 EVENTUALE SOGGETTO CONTROLLANTE ............................................................................................................- 126 7. INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE .................................................................................................................- 127 7.1 CAMBIAMENTI NEGATIVI SOSTANZIALI .................................................................................................................- 127 7.2 INFORMAZIONI SU TENDENZE, INCERTEZZE, RICHIESTE, IMPEGNI O FATTI NOTI CHE POTREBBERO
RAGIONEVOLMENTE AVERE RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SULLE PROSPETTIVE DELL’EMITTENTE .- 127 8.PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI ........................................................................................................................................- 129 8.1 PRINCIPALI PRESUPPOSTI SUI QUALI L’EMITTENTE HA BASATO I DATI PREVISIONALI...........................- 129 8.1.1 Premessa .....................................................................................................................................................................- 129 8.1.2. Linee guida per il raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale .................................................................... - 131 8.1.2.1 Gli obiettivi del Piano Strategico .............................................................................................................................. - 131 -
8.1.3 Assunzioni ipotetiche di carattere generale che costituiscono presupposto essenziale per il raggiungimento degli
obiettivi strategici ...............................................................................................................................................................- 136 8.1.4 Assunzioni relative a variabili influenzabili in tutto o in parte da parte delle decisioni del management ...................- 138 8.1.5 Informazioni significative relative al Piano Strategico 2016-2017. ...............................................................................- 140 -
8.2 RELAZIONE DELL’ESPERTO SUI DATI PREVISIONALI.........................................................................................- 144 8.3 PRINCIPI CONTABILI UTILIZZATI PER LA REDAZIONE DEI DATI PREVISIONALI .......................................- 145 9. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA ...............................................................................- 149 9.1 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA ...................................................................- 149 9.2 CONFLITTI DI INTERESSE DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA....- 158 10. PRINCIPALI AZIONISTI ..........................................................................................................................................................- 160 -
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
10.1. SOGGETTO CONTROLLANTE ...................................................................................................................................- 160 10.2. EVENTUALI ACCORDI, NOTI ALL’EMITTENTE, DALLA CUI ATTUAZIONE POTREBBE SCATURIRE UNA
VARIAZIONE DELL’ASSETTO DI CONTROLLO DELL’EMITTENTE ........................................................................- 160 11. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I
PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE......................................................................................................................... - 161 11.1. INFORMAZIONI FINANZIARIE RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI................................................................ - 161 11.2. BILANCI ......................................................................................................................................................................... - 161 11.3. REVISIONE DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE ANNUALI RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI ........- 162 11.3.1. Attestazione che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati sono state sottoposte a revisione .............- 162 11.3.2. Indicazione di altre informazioni controllate dai revisori dei conti ..........................................................................- 162 11.3.3. Fonte dei dati finanziari contenuti nel Documento di Registrazione .......................................................................- 162 11.4. DATA DELLE ULTIME INFORMAZIONI FINANZIARIE SOTTOPOSTE A REVISIONE ...................................- 162 11.5. INFORMAZIONI FINANZIARIE INFRANNUALI E ALTRE INFORMAZIONI FINANZIARIE .........................- 162 11.6. PROCEDIMENTI GIUDIZIARI E ARBITRALI ..........................................................................................................- 162 11.7. CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI NELLA SITUAZIONE FINANZIARIA DELL’EMITTENTE ...........................- 163 12. CONTRATTI IMPORTANTI .....................................................................................................................................................- 165 12.1. SINTESI DI CONTRATTI IMPORTANTI ...................................................................................................................- 165 12.1.1. Funzioni Operative Importanti. ................................................................................................................................- 165 12.1.2. Funzioni Aziendali di Controllo. ..............................................................................................................................- 166 12.1.3. Sistema Informativo .................................................................................................................................................- 166 13. INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI ...................- 168 14. DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO ..........................................................................................................................- 169 SEZIONE 6 .......................................................................................................................................................................................- 173 NOTA INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI .......................................................................................................- 173 1 PERSONE RESPONSABILI .........................................................................................................................................................- 173 2 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLE OBBLIGAZIONI OGGETTO DEL PROGRAMMA ..............................................- 174 3 INFORMAZIONI ESSENZIALI ..................................................................................................................................................- 175 3.1 Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all’emissioni/alle offerte ..................................................................- 175 3.2 Ragioni dell’offerta e impiego dei proventi ........................................................................................................................- 175 4 INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE ..............................................................- 177 4.1 Strumenti finanziari oggetto dell’offerta .............................................................................................................................- 177 4.2 Legislazione in base alla quale gli strumenti finanziari sono stati creati ............................................................................- 178 4.3 Forma degli strumenti finanziari e soggetti incaricati della tenuta dei registri ..................................................................- 178 4.4 Valuta di emissione degli strumenti finanziari ...................................................................................................................- 179 4.5 Ranking degli strumenti finanziari .....................................................................................................................................- 179 4.6 Descrizione dei diritti, compresa qualsiasi loro limitazione, connessi agli strumenti finanziari e procedura per il loro
esercizio ...................................................................................................................................................................................- 179 4.7 Tasso di interesse nominale e disposizioni relative agli interessi da pagare ...................................................................... - 181 4.8 Data di scadenza, modalità di ammortamento e rimborso del Prestito ..............................................................................- 187 4.9 Tasso di rendimento effettivo .............................................................................................................................................- 188 4.10 Forme di rappresentanza dei possessori dei titoli .............................................................................................................- 188 4.11 Autorizzazioni e approvazioni in virtù delle quali gli strumenti finanziari saranno emessi ..............................................- 188 4.12 Data di emissione degli strumenti finanziari ....................................................................................................................- 188 4.13 Restrizione alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari ..........................................................................................- 188 4.14 Regime fiscale...................................................................................................................................................................- 189 5 CONDIZIONI DELL’OFFERTA .................................................................................................................................................- 190 5.1 Statistiche relative all’Offerta, calendario previsto e modalità di sottoscrizione dell’Offerta ..............................................- 190 5.1.1 Condizioni alle quali l’Offerta è subordinata ...............................................................................................................- 190 5.1.2 Ammontare totale dell’Offerta ....................................................................................................................................- 190 5.1.3 Periodo di validità dell’Offerta e descrizione della procedura di sottoscrizione ..........................................................- 190 5.1.4 Possibilità di ritiro dell’Offerta / riduzione dell’ammontare delle sottoscrizioni ........................................................ - 191 5.1.5 Ammontare minimo e massimo dell’importo sottoscrivibile ...................................................................................... - 191 5.1.6 Modalità e termini per il pagamento e la consegna degli strumenti finanziari ...........................................................- 192 5.1.7 Diffusione dei risultati dell’offerta ..............................................................................................................................- 192 5.1.8 Eventuali diritti di prelazione .....................................................................................................................................- 192 5.2 Piano di ripartizione e di assegnazione ..............................................................................................................................- 192 5.2.1 Destinatari dell’Offerta ...............................................................................................................................................- 192 -
5.2.2 Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato e della possibilità di iniziare le negoziazioni prima della
comunicazione....................................................................................................................................................................- 192 -
5.3 Fissazione del prezzo .........................................................................................................................................................- 192 5.3.1 Prezzo di emissione ....................................................................................................................................................- 192 5.4 Collocamento e sottoscrizione ............................................................................................................................................- 193 5.4.1 Soggetti incaricati del collocamento ...........................................................................................................................- 193 5.4.2 Denominazione e indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario ..........................................................- 193 5.4.3 Accordi di sottoscrizione ............................................................................................................................................- 193 6 AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE ......................................................................- 194 6.1 Mercati regolamentati e Mercati Equivalenti .....................................................................................................................- 194 6.2 Strumenti finanziari già ammessi alla negoziazione su Mercati Regolamentati e/o Mercati Equivalenti .........................- 194 6.3 Soggetti che hanno assunto l’impegno di agire come intermediari sul mercato secondario ..............................................- 194 -
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
7 INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI ........................................................................................................................................- 195 7.1 Consulenti legati all’Emissione ..........................................................................................................................................- 195 7.2 Informazioni contenute nella Nota Informativa sottoposte a revisione ..............................................................................- 195 7.3 Pareri o relazioni di esperti .................................................................................................................................................- 195 7.4 Informazioni provenienti da terzi .......................................................................................................................................- 195 7.5 Rating dell’Emittente e dello strumento finanziario...........................................................................................................- 195 8 FONDO DI GARANZIA DEGLI OBBLIGAZIONISTI DEL CREDITO COOPERATIVO ......................................................- 196 8.1 Natura della Garanzia.........................................................................................................................................................- 196 8.2 Campo di applicazione della Garanzia ...............................................................................................................................- 196 8.3 Informazioni da comunicare riguardo il Garante ...............................................................................................................- 197 8.4 Documenti accessibili al pubblico .....................................................................................................................................- 197 ALLEGATO A: MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE .............................................................................................- 198 ALLEGATO A: MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE ............................................................................................ - 204 ALLEGATO A: MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE .............................................................................................- 210 ALLEGATO A: MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE .............................................................................................- 216 ALLEGATO A: MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE ............................................................................................ - 223 -
Prospetto di Base
-
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
SEZIONE 1
DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA
1.1 Indicazione delle persone responsabili
La Banca di Credito Cooperativo di Roma, con sede legale in Via Sardegna, 129 – 00187 Roma,
rappresentata legalmente ai sensi dell‟art. 40 dello Statuto dal Presidente del Consiglio di
Amministrazione Dott. Francesco Liberati, si assume la responsabilità dei dati e delle notizie contenuti
nel Prospetto di Base.
1.2 Dichiarazione di Responsabilità
La Banca di Credito Cooperativo di Roma attesta che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a
tale scopo, le informazioni contenute nel Prospetto di Base sono, per quanto a sua conoscenza,
conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso.
Prospetto di Base
- 11 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
SEZIONE 2
DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA
La Banca di Credito Cooperativo di Roma ha redatto il presente Prospetto di Base nel quadro di un
programma di offerta al pubblico di prestiti obbligazionari, approvato in data 30/03/2016 dal Consiglio
di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Roma.
Il programma di emissioni obbligazionarie prevede l‟emissione in via continuativa delle seguenti
tipologie di Obbligazioni:
(a) Obbligazioni a Tasso Fisso
(b) Obbligazioni Step-Up – Step down
(c) Obbligazioni a Zero Coupon
(d) Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap)
(e) Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap)
Le Obbligazioni oggetto del Programma di Emissione sono titoli di debito che determinano l‟obbligo,
per la Banca di Credito Cooperativo di Roma, di rimborsare all‟Investitore, alla scadenza, il 100% del
loro valore nominale unitamente alla corresponsione di cedole di interesse (ad esclusione delle
Obbligazioni Zero Coupon) determinate secondo le modalità di calcolo specifiche per ciascuna
tipologia di prestito.
Per il dettaglio di ogni singolo prestito obbligazionario si rinvia alle specifiche sezioni della Nota
Informativa (sezione 6 (a) Obbligazioni a Tasso Fisso, sezione 6 (b) Obbligazioni Step-Up/Step Down,
sezione 6 (c) Obbligazioni Zero Coupon, sezione 6 (d) Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale
Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap), sezione 6 (e) Obbligazioni a Tasso misto con
eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap)).
Il presente Prospetto di Base sarà valido per un periodo massimo di 12 mesi dalla data di approvazione
e consta:
 della Nota di Sintesi, che riassume le caratteristiche dell‟Emittente e dei titoli oggetto di
emissione;
 del Documento di Registrazione, che contiene informazioni sull‟Emittente;
 della Nota Informativa, che contiene le caratteristiche principali e i rischi di ogni singola
emissione.
Le Condizioni Definitive che conterranno i termini e le condizioni specifiche dei titoli di volta in volta
emessi, saranno redatte secondo il modello presentato nel presente documento, e unitamente alla Nota
di Sintesi della singola emissione messe a disposizione entro il giorno antecedente quello di inizio
dell‟offerta presso le filiali dell‟Emittente, nonché pubblicate sul sito internet della stessa all‟indirizzo
www.bccroma.it e, contestualmente inviate alla CONSOB.
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
SEZIONE 3
NOTA DI SINTESI
La presente Nota di Sintesi contiene tutti gli Elementi che devono essere inclusi in una nota di sintesi in
funzione di questa tipologia di strumenti finanziari ed Emittente. Poiché alcuni Elementi non devono
essere riportati, potrebbero esserci degli spazi vuoti nella sequenza numerica degli Elementi stessi.
Sebbene l‟inserimento di un Elemento in una nota di sintesi possa essere richiesto in funzione del tipo
di strumenti finanziari e di Emittente, potrebbe non esservi alcuna informazione pertinente da fornire
in relazione a quell‟Elemento.
In questo caso è inclusa nella nota di sintesi una breve descrizione dell‟Elemento accompagnata dalla
menzione “Non applicabile”.
SEZIONE A – INTRODUZIONE E AVVERTENZE
A.1
Avvertenza
A.2
Consenso
all’utilizzo del
Prospetto di
Base per la
successiva
rivendita [o
collocamento
finale] da
parte di
intermediari
finanziari
La presente Nota di Sintesi va letta come un‟introduzione al Prospetto di Base.
 Qualsiasi decisione di investire nelle Obbligazioni [[B.C.C. di Roma Tasso Fisso [●]% [●] –
[●]] [B.C.C. di Roma [Step Up] [Step Down] [●] – [●]] [B.C.C. di Roma Zero Coupon
[●] – [●]] [B.C.C. di Roma Tasso Variabile [con Tasso Minimo (Floor)] [e] [con Tasso
Massimo (Cap)] [●] – [●]] [B.C.C. di Roma Tasso Misto [con Tasso Minimo (Floor)]
[e] [con Tasso Massimo Cap)] [●] – [●]] [con possibilità di devoluzione di [una percentuale
del collocato] [un importo prefissato] a favore di [inserire la denominazione dell‟ente
beneficiario appartenente a Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti,
Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che
perseguono scopi di utilità sociale] dovrebbe basarsi sull‟esame da parte dell‟investitore del
Prospetto di Base completo.
 Qualora sia presentato un ricorso dinanzi all‟Autorità giudiziaria in merito alle informazioni
contenute nel Prospetto di Base, l‟investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del
diritto nazionale degli Stati membri, a sostenere le spese di traduzione del Prospetto di Base
prima dell‟inizio del procedimento; e
 La responsabilità civile incombe solo alle persone che hanno presentato la Nota di Sintesi,
comprese le sue eventuali traduzioni, ma soltanto se la Nota di Sintesi risulta fuorviante,
imprecisa o incoerente se letta insieme con le altre parti del Prospetto di Base o non offre, se
letta insieme con le altre parti del Prospetto di Base, le informazioni fondamentali per aiutare
gli investitori al momento di valutare l‟opportunità di investire in tali Obbligazioni.
Non applicabile. L'Emittente non ha concesso il consenso all'utilizzo del Prospetto di Base per la
successiva rivendita [o collocamento finale] delle Obbligazioni.
SEZIONE B – EMITTENTE [ED EVENTUALI GARANTI]
B.1
B.2
Denominazio
ne legale e
commerciale
dell’Emittente
Domicilio e
forma
giuridica
dell’Emittente
Prospetto di Base
La denominazione legale e commerciale dell‟Emittente è Banca di Credito Cooperativo di Roma
Società Cooperativa.
La Banca è costituita sotto forma di Società Cooperativa per Azioni, ha Sede Legale e Direzione
Generale in Italia, nel Comune di Roma in Via Sardegna, 129.
La Banca è stata costituita in Italia ed opera sulla base della legislazione italiana.
Nello svolgimento delle proprie attività bancarie, l‟Emittente è soggetto alla vigilanza della Banca
- 13 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
B.4b
, legislazione
in base alla
quale opera
l’Emittente e
suo paese di
costituzione
Descrizione
delle
principali
tendenze
recenti
riguardanti
l’Emittente e i
settori in cui
opera
d‟Italia ed è soggetto alle leggi e ai regolamenti italiani.
L‟Emittente, nello svolgimento dell‟attività bancaria e finanziaria, è fortemente influenzata dalla
situazione dei mercati finanziari e dal generale contesto macroeconomico, tuttora caratterizzato dal
perdurare di rischi inerenti ai debiti sovrani di alcuni Paesi dell‟Eurozona e dal persistere di timori
circa la solidità di banche e altri intermediari finanziari che presentano esposizioni nei confronti dei
predetti Paesi europei o che sono gravati da elevati livelli di sofferenze anche nei confronti di
debitori privati.
La crisi economica e finanziaria internazionale ha investito, seppur non così pesantemente come
nel resto del Paese, anche l‟area di competenza dell‟Emittente. In tale contesto il ruolo della Banca
è stato quello di operare di concerto con gli Enti Territoriali per sostenere l‟economia locale anche
attraverso una più attiva e mirata consulenza alle imprese al fine di accompagnarle a superare le
attuali difficoltà. Il contesto economico-finanziario globale ha portato all‟adozione di una politica
di erogazione del credito ancor più attenta e ad un ulteriore affinamento degli strumenti di analisi
del merito creditizio, prestando particolare attenzione al rapporto rischio-rendimento degli
impieghi della clientela.
Le aspettative di sviluppo della Banca sono legate alla riforma delle Banche di Credito
Cooperativo. In data 14 aprile 2016 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale legge 8 aprile 2016 n.
49, di conversione del decreto legge n. 18 del 14 febbraio 2016, recante disposizioni in materia di
riforma delle Banche di Credito Cooperativo. La BCC di Roma, pur disponendo di un patrimonio
netto superiore a 200 milioni di Euro e disponendo, pertanto, secondo quanto previsto dal D.L.
18/2016, della facoltà, in alternativa alla adesione ad un gruppo bancario cooperativo, di deliberare
la trasformazione in società per azioni o deliberare la messa in liquidazione, non ha deliberato
entro il termine previsto dal D.L. 18/2016 la trasformazione in società per azioni, e
conseguentemente dovrà aderire ad un gruppo bancario cooperativo.
In data 14 settembre si è conclusa la procedura di pubblica consultazione, avviata dalla Banca
d‟Italia, della normativa di attuazione della menzionata riforma.
Allo stato, non si ha la certezza che la normativa regolamentare della Banca d‟Italia entrerà in
vigore nel medesimo testo posto in consultazione, né si può prevedere quale sarà la composizione
quantitativa e qualitativa del gruppo bancario cooperativo al quale la BCC di Roma aderirà.
L‟utile netto dell‟esercizio 2015, pari a 18,4 milioni, è in calo di 7,5 milioni (-29,0%), rispetto al
2014. Tale risultato è fortemente influenzato dai contributi versati al Fondo per la Risoluzione
delle Crisi per un totale di 10,4 milioni, di cui 7,8 milioni di contributi straordinari per le 4 banche
commissariate.
Al 31 dicembre 2015 la raccolta allargata ammonta a 11.071,4 milioni e risulta in crescita del 20,1%
annuo; alla medesima data i crediti verso clientela (voce 70 dell‟attivo dello Stato patrimoniale)
risultano pari 6.394,8 milioni, con una crescita annua del 17,3%.
Alla data del 30 giugno 2016 il debito residuo delle obbligazioni in scadenza entro il 2017 ammonta
complessivamente a 576,6 milioni di euro, pari al 44,11% del totale.
A fronte delle suddette scadenze l‟Emittente potrebbe procedere, come accaduto in passato, ad
emettere nuove obbligazioni per un importo almeno pari a quelle in scadenza.
I Fondi Propri della Banca ammontano al 31 dicembre 2015 a 720,6 milioni e coprono
adeguatamente l‟esposizione ai rischi di credito, di mercato ed operativi che complessivamente
ammonta a 390,1 milioni. L‟eccedenza di patrimonio libero è pari a 174,5 milioni (il dato fornisce
l‟indicazione della eccedenza del patrimonio della Banca rispetto ai requisiti totali relativi al Total Capital
Ratio come risultanti ad esito dello SREP), mentre il CET1 Ratio ed il Total Capital Ratio alla
medesima data risultano entrambi pari al 14,78%.
Al 30 giugno 2016 i Fondi Propri della Banca ammontano a 726,5 milioni e coprono
adeguatamente l‟esposizione ai rischi di credito, di mercato ed operativi che complessivamente
ammonta a 384,3 milioni. L‟eccedenza di patrimonio libero è pari a 188,5 milioni, mentre il CET1
Ratio ed il Total Capital Ratio alla medesima data risultano entrambi pari al 15,1%.
Si evidenzia come l‟utile netto alla data del 30 giugno 2016 risulti pari a Euro 11,2 milioni, invariato
rispetto a giugno 2015. Il margine di interesse è in incremento di 0,9 milioni (+1,1%), il margine di
Prospetto di Base
-
- 14
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
B.5
B.9
Descrizione
del Gruppo e
della
posizione che
l’Emittente vi
occupa
Previsione o
stime degli
utili
Prospetto di Base
intermediazione è in incremento di 11,5 milioni (9,7%), grazie ai maggiori ricavi netti da servizi
(+5,8 milioni) e al maggior contributo dell‟area finanza (+4,8 milioni). I costi operativi risultano in
incremento di 15 milioni (+20,1%).
La voce 130 (rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti e di altre operazioni
finanziarie) presenta un saldo negativo di 27,8 milioni, evidenziando minori accantonamenti per
2,2 milioni (-7,3%).
Si è registrato un risultato positivo riguardo la voce 100 del Conto Economico (“Utili (perdite) da
cessione o riacquisto di: attività finanziarie disponibili per la vendita”) di 9,2 milioni di Euro (+
37,3%).
La voce 260 del Conto economico è passata da -2,0 milioni di Euro del 2015 a -0,7 milioni di Euro
del 2016.
Non applicabile. La Banca non appartiene ad un gruppo ai sensi dell‟art. 60 del D.Lgs. 385/93.
In data 30 marzo 2016 il Consiglio di Amministrazione dell‟Emittente ha approvato il Piano
Strategico 2016-2017, che reca la previsione di risultati di esercizio pari a un utile di 22,3 milioni di
Euro per l‟anno 2016 e un utile di 30,0 milioni per l‟anno 2017.
Non vi è certezza che le assunzioni a base del piano, siano esse di carattere generale o di natura
discrezionale, si verifichino in concreto nel corso del biennio 2016-2017.
Si specifica che i dati previsionali sono stati elaborati dall‟Emittente (i) tenendo conto della
acquisizione di attività e passività della Banca Padovana di Credito Cooperativo, avvenuta a
dicembre 2015, (ii) non tenendo conto della operazione di fusione per incorporazione
nell‟Emittente della BCC di Capranica, formalizzata nel maggio 2016, (iii) non considerando
l‟eventualità che, entro la fine dell‟esercizio 2017, la BCC di Roma aderisca ad un gruppo bancario
cooperativo assumendo conseguentemente degli obblighi di garanzia correlati ad obblighi delle
altre banche aderenti verso terzi e/o ad esigenze di liquidità o rafforzamento patrimoniale di altre
banche aderenti, (iv) non considerando che la Banca, ai sensi dell‟art. 2-bis del D.L: 18/2016, come
risultante a seguito delle modifiche apportate dalla legge di conversione, ha dovuto aderire al
Fondo temporaneo istituito in data 27 maggio 2016 dalla Federazione italiana delle banche di
credito cooperativo-casse rurali ed artigiane, in favore del quale, in relazione all‟anno 2016, la
Banca può essere chiamata ad effettuare apporti (che inciderebbero in negativo sui risultati
dell‟esercizio) per un importo massimo di circa 23,5 milioni.
Successivamente, in data 22 giugno 2016, il Consiglio di Amministrazione dell‟Emittente ha
approvato, ai fini della redazione della propria relazione da parte del revisore contabile, un
documento che descrive nel dettaglio la valutazione sia degli impatti derivanti dall‟operazione di
incorporazione della BCC di Capranica (che, essendo successiva alla approvazione del piano
strategico 2016-2017 avvenuta in data 30 marzo 2016, non sono presenti nelle evidenze del Piano
Stesso) sia la stima degli utili prospettici.
Pertanto le valutazioni effettuate dal revisore nella propria relazione hanno avuto riguardo ai dati
relativi al Piano Industriale 2016-2017, integrate con la valutazione effettuata dall‟Emittente degli
impatti derivanti dalla menzionata fusione, che hanno comportato, quanto alla previsione del
risultato di esercizio 2016, l‟invarianza del dato previsionale di 22,3 milioni di Euro di utile e,
quanto alla previsione del risultato di esercizio 2017, la variazione del dato previsionale da 30,0 a
30,4 milioni di Euro di utile.
Si evidenzia che l‟esito del referendum svoltosi in Gran Bretagna in data 23 giugno 2016, come
noto, favorevole alla fuoriuscita del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord dalla Unione
Europea non rientra tra i presupposti in base ai quali l‟Emittente ha elaborato il Piano Industriale
2016-2017 e le previsioni ivi contenute.
Si specifica che gli amministratori, nel formulare i contenuti del Piano, non hanno predisposto
un‟analisi di sensitività delle previsioni al fine di indicare le possibili conseguenze sull‟utile netto in
caso di evoluzione della curva dei tassi di interesse differente da quella ipotizzata.
Alcune delle previsioni contenute nel Piano Industriale 2016-2017 si connotano per essere
“sfidanti” rispetto ai dati e alle previsioni di sistema
Si segnala altresì che l‟esperto incaricato di redigere la relazione di cui alla Sezione 5, Capitolo 8, del
presente Prospetto ha formulato degli specifici “richiami di informativa”.
- 15 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
B.10
B.12
Eventuali
rilievi
contenuti
nella
relazione di
revisione
relativa alle
informazioni
finanziarie
relative agli
esercizi
passati
Informazioni
finanziarie
fondamentali
selezionate
sull’Emittente
relative agli
esercizi
passati
Sussiste pertanto il rischio che i risultati effettivamente conseguiti dall‟Emittente negli esercizi 2016
e 2017 possano divergere, anche significativamente, ed anche in senso negativo, rispetto alle
previsioni del Piano Industriale.
Le informazioni finanziarie dell'Emittente relative agli esercizi 2015 e 2014 sono state sottoposte
alla revisione legale dei conti da parte della società di revisione legale dei conti Deloitte & Touche
S.p.A. che ha espresso un giudizio senza rilievi con apposite relazioni allegate ai relativi fascicoli del
bilancio.
Le tabelle che seguono riportano un sintetico raffronto dei principali dati patrimoniali, finanziari
ed economici riferiti agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014 (in migliaia di
euro).
Principali dati patrimoniali
2015
2014
Var 15/14
% Var
Debiti verso banche
1.522.767
1.783.776
-261.009
-14,63%
Raccolta diretta da clientela
9.208.455
7.817.590
1.390.865
17,79%
Raccolta indiretta
1.862.910
1.400.241
462.669
33,04%
Mezzi di terzi amministrati
2.436.234
2.288.880
147.354
6,44%
Crediti verso la clientela
6.394.849
5.450.162
944.687
17,33%
417.269
257.672
159.597
61,94%
4.399.235
4.482.978
-83.743
-1,87%
11.769.238
10.527.932
1.241.306
11,79%
750.061
747.323
2.738
0,37%
37,29
37,39
-0,10
0,27%
Crediti verso Banche
Altre attività finanziarie
Totale dell‟attivo
Patrimonio netto (compreso utile di periodo)
Patrimonio netto per azione (unità di €)
La voce debiti verso banche è costituita quasi esclusivamente da debiti verso la BCE per
complessivi Euro 1.368 milioni, mediante la partecipazione ad operazioni LTRO per Euro 300
milioni e TLTRO per Euro 1.068 milioni. Si specifica che a fronte delle suddette operazioni è
stata concessa una garanzia, che comporta la mancata disponibilità dei titoli posti a garanzia, per
Euro 1.464,5 milioni, costituita su titoli in portafoglio dell‟Emittente aventi un controvalore pari a
Euro 1.460,8 milioni al 31 dicembre 2015.
Si specifica che alla data 29 giugno 2016 l‟Emittente ha rimborsato anticipatamente l‟intero
importo delle operazioni LTRO e TLTRO, per complessivi 1.368 milioni di euro.
La seguente tabella contiene i principali dati patrimoniali su base semestrale al 30 giugno 2016 ed al
30 giugno 2015.
Principali dati patrimoniali (migliaia di euro)
Debiti verso banche
30/06/2015
Variazione
% Var
191.397
1.880.897
-1.689.500
-89,8%
Raccolta diretta da clientela
9.332.939
8.066.967
1.265.972
15,69%
Raccolta indiretta
1.709.412
1.393.412
316.000
22,68%
Mezzi di terzi amministrati
2.060.989
1.967.171
93.818
4,8%
Crediti verso la clientela
6.471.158
5.569.436
901.722
16,2%
Crediti verso Banche
Altre attività finanziarie
Totale dell‟attivo
Patrimonio netto (compreso utile di periodo)
Patrimonio netto per azione (unità di €)
Prospetto di Base
-
30/06/2016
115.474
446.370
-330.896
-74,1%
3.554.545
4.493.512
-938.967
-20,9%
10.592.859
10.905.918
-313.059
-2,9%
744.560
732.060
12.500
1,7%
36,916
36,396
0,520
1,4%
- 16
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Composizione Fondi Propri (migliaia di Euro)
30/06/2016 31/12/2015 31/12/2014
Capitale primario di classe 1 (CET1)
726.093
720.468
708.676
Capitale di classe 1 (Tier 1)
726.093
0.468
708.676
Capitale di classe 2 (Tier 2)
391
127
7.239
726.484
720.595
715.915
Fondi Propri
Coefficienti di Vigilanza
Requisito
Capital
Requisito
Requisito
Coeffic.
Coeffic.
minimo
Conservation
minimo
minimo ad Emittente Emittente
regolamenBuffer
regolamentare esito dello
tare
+ capital
SREP
31-dic 2015 31-dic 2014
conservation
buffer
Common Equity
Tier 1 Capital Ratio
Tier 1 Capital Ratio
Total Capital Ratio
4,5%
2,5%
7,0%
7,0%
14,78%
16,86%
6,0%
8,0%
2,5%
2,5%
8,5%
10,5%
8,5%
11,2%
14,78%
14,78%
16,86%
17,04%
Al 30 giugno 2016, il Common Equity Tier 1 Capital Ratio, il Tier 1 Capital Ratio e il Total
Capital Ratio dell‟Emittente erano pari al 15,1%.
Requisiti prudenziali di vigilanza (migliaia di Euro)
Totale attività di rischio (att. rischio di cassa e fuori bilancio + port.
Negoziazione)
Attività di rischio ponderate
30/06/2016 31/12/2015 31/12/2014
13.223.404
14.845.312
13.258.249
4.803.415
4.876.239
4.202.552
10.660.615
12.197.472
10.814.525
346.774
351.977
299.044
3.504
4.127
2.505
0
0
0
33.995
33.995
34.655
Capitale Interno rischi I Pilastro
384.273
390.099
336.204
Fondi Propri - Capitale Interno rischi I Pilastro
726.484
330.496
379.711
Eccedenza patrimoniale (migliaia di euro)*
188.518
174.456
n.a.
Attività di rischio per cassa
Rischio di credito e di controparte
Rischi di mercato
Altri requisiti
Rischio operativo
Indicatori operatività verso soci (migliaia di Euro)
30/06/2016 31/12/2015 31/12/2014
Plafond operatività a favore di soci
5.597.007
6.432.186
5.650.788
Oper. Prev. a favore di soci e a pond. Nulla
7.415.471
8.166.889
8.235.920
Margine disponibile (operatività preval. a favore soci e a pond. Nulla)
1.818.464
1.734.703
2.585.132
66,24%
63,48%
72,87%
Coefficiente affidamento a soci (minimo 50%)
Indicatori operatività fuori zona (migliaia di Euro)
30/06/2016 31/12/2015 31/12/2014
Plafond operatività fuori zona (5%)
559.701
643.219
565.079
Totale crediti fuori dalla zona di comp. Terr.
110.412
112.860
104.460
Margine disponibile operatività fuori zona
449.288
530.358
460.619
0,99%
0,88%
0,90%
Coefficiente operatività fuori zona (max 5%)
* Il dato fornisce l‟indicazione della eccedenza (o, se negativo, della deficienza) del patrimonio della Banca
rispetto ai requisiti totali relativi al Total Capital Ratio (incluso il capital conservation buffer) come risultanti
ad esito dello SREP. In altri termini, indica, a una data specifica, l‟ammontare massimo delle perdite
patrimoniali che l‟Emittente potrebbe subire mantenendo al contempo il rispetto dei requisiti patrimoniali
come risultanti ad esito dello SREP.
Il Common Equity Tier 1 Capital Ratio è il rapporto tra il Patrimonio Primario di classe 1 ed il totale attività di
rischio ponderate. Il Tier 1 Capital Ratio è il rapporto tra il Patrimonio di classe 1 ed il totale attività di rischio
ponderate. Il Total Capital Ratio è il rapporto tra il Fondi propri ed il totale attività di rischio ponderate.
Il Regolamento Comunitario 575/2013 (cd “CRR”) stabilisce che il Common Equity Tier 1 Ratio,
il Tier 1 Ratio ed il Total Capital Ratio siano come minimo rispettivamente pari al 4,5%, al 6% e
all‟8%. In aggiunta a questi requisiti minimi, la Direttiva Comunitaria 36/2013 (cd “CRD IV”),
Prospetto di Base
- 17 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
recepita in Italia dalla Circolare 285/2013, ha imposto alle banche di detenere un ulteriore quota di
patrimonio pari al 2,5% (cd “Capital Conservation Buffer”) avente come finalità quella di
“preservare il livello minimo di capitale regolamentare in momenti di mercato avversi attraverso
l‟accantonamento di risorse patrimoniali di elevata qualità in periodi non caratterizzati da tensioni
di mercato”. La Banca in relazione al “Capital Conservation Buffer” ha deciso di considerarne la
misure come se fosse già a regime (fully phased); si ricorda in proposito che secondo la normativa
Basilea 3 è previsto un graduale aumento del livello di tale buffer, destinato a regime (ossia a
decorrere dal 1° gennaio 2019) a raggiungere il livello del 2,5%.
Mentre i requisiti minimi sono assolutamente vincolanti per le banche, ovvero non possono essere
oltrepassati in nessun caso, il buffer di conservazione può essere intaccato ma, qualora avvenga tale
ipotesi, la Banca si dovrà dotare di un “piano di conservazione del capitale” che indichi le misure
che intende adottare per ripristinare, entro un congruo termine, il livello di capitale necessario a
mantenere il buffer secondo la misura richiesta.
Considerando la somma dei requisiti minimi più il buffer di conservazione si arriverebbe ai
seguenti requisiti patrimoniali complessivi: il Common Equity Tier 1 Ratio al 6%, il Tier 1 Ratio
all‟8,5% ed il Total Capital Ratio al 10,5%.
La Banca d‟Italia il 23 dicembre 2015 ha inviato alla BCC di Roma una comunicazione nella quale,
a seguito del periodico processo di revisione prudenziale (SREP) svolto nel 2015, richiede alla
Banca di detenere una quota di capitale in relazione alla propria esposizione ai rischi più elevata di
quanto prevede l‟attuale normativa di Vigilanza. Alla luce di tale comunicazione, in vigore dal 31
dicembre 2015, il CET1 Ratio minimo è stato innalzato al 6,3% abbassando il buffer di
conservazione a 0,7% facendo rimanere immutato il requisito complessivo (7,0%), il Tier1 Ratio
minimo è stato innalzato all‟8,4% abbassando il buffer di conservazione a 0,1% facendo rimanere
immutato il requisito complessivo (8,5%), il Total Capital Ratio minimo è stato infine incrementato
del 3,2% portandolo complessivamente all‟11,2%. Pertanto, con riferimento al Total Capital Ratio,
il requisito imposto ad esito dello SREP ha comportato l‟integrale assorbimento del Capital
Conservation Buffer.
Nessuna misura di rafforzamento di natura patrimoniale o organizzativa è stata richiesta alla Banca
nella menzionata comunicazione del 23 dicembre 2015 o successivamente alla stessa.
La Banca al 31/12/2015 (la relativa segnalazione di vigilanza inviata alla Banca d‟Italia include
anche gli assorbimenti patrimoniali rivenienti dall‟acquisizione delle attività e delle passività della
Banca Padovana di Credito Cooperativo) dispone di Fondi Propri pari a 720,6 milioni in leggera
crescita rispetto a giugno 2015 (+3,0 milioni). Questa lieve variazione deriva dall‟incremento del
Tier 1 per Euro 3,2 milioni e dalla diminuzione del Tier 2 per Euro 0,2 milioni. Si sottolinea che
per la Banca tutto il Tier 1 è formato dal Common Equity Tier 1 non essendo presente nessuno
strumento finanziario rientrante nell‟Additional Tier 1.
A dicembre 2015 il Common Equity Tier 1 Ratio, il Tier 1 Ratio ed il Total Capital Ratio della
Banca si attestano al 14,78%; i due indicatori, che rispetto a giugno 2015 hanno fatto registrare
una diminuzione pari al 2,0%, a causa sostanzialmente degli assorbimenti rivenienti dalla Banca
Padovana di Credito Cooperativo, risultano comunque al di sopra dei livelli minimi imposti alla
Banca dall‟Autorità di Vigilanza.
A dicembre 2015 il CET 1 Ratio della Banca risulta pari a 14,78% (come il Tier 1 Ratio e il Total
Capital Ratio ).
Si riportano di seguito i principali dati di conto economico relativi agli esercizi chiusi al 31
dicembre 2015 e 31 dicembre 2014 (dati in migliaia di euro).
Principali dati di conto economico
2015
2014
Margine di interesse
168.423
165.608
2.815
1,70%
Commissioni nette
63.439
65.355
-1.916
-2,93%
258.809
248.111
10.698
4,31%
180.857
187.252
-6.395
-3,42%
-159.386 -154.941
-4.445
2,87%
Margine di intermediazione
Risultato netto gestione finanziaria
Costi operativi
Utile dell‟operatività corrente al lordo imposte
Imposte sul reddito esercizio dell‟operatività corrente
Rettifiche di valore per deterioramento crediti
Utile d’esercizio
Prospetto di Base
-
21.486
34.832
-3.084
-8.919
-71.737
-55.073
18.401
25.913
Var 15/14
% Var
-13.346 -38,32%
5.835 -65,42%
-16.664
30,26%
-7.512 -28,99%
- 18
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
L‟utile netto nel 2015 è risultato in decremento di Euro 7,5 milioni rispetto al 2014. Il decremento
nel 2015 rispetto al 2014 è riconducibile principalmente alle rettifiche di valore per
deterioramento crediti pari -16,7 milioni di Euro (+30,26%) e a maggiori costi operativi pari a 4,5 milioni di Euro (+2,87%).
La seguente tabella contiene i principali dati di conto economico su base semestrale al 30 giungo
2016 ed al 30 giungo 2015.
Principali dati di conto economico (migliaia di
euro)
Margine di interesse
30/06/2016
30/06/2015
Variazione
% Var
84.384
83.462
922
1,10%
36.117
30.301
5.816
19,19%
Margine di intermediazione
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di
crediti
Risultato netto gestione finanziaria
129.483
117.951
11.532
9,78%
-28.693
-27.715
-978
3,53%
101.717
87.962
13.754
15,64%
Costi operativi
-89.800
-74.827
-14.973
20,01%
11.917
13.135
-1.218
-9,28%
-765
-1.969
1.204
-61,16%
11.152
11.166
-14
-0,12%
Commissioni nette
Utile dell‟operatività corrente al lordo imposte
Imposte sul reddito esercizio dell‟operatività corrente
Utile d’esercizio
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA
Voci
2015
10. Utile (Perdita) d'esercizio
2014
18.401
25.913
128
-637
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita
-7.313
7.474
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
-7.185
6.837
140. Redditività complessiva (Voce 10+130)
11.216
32.750
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
40.
Piani a benefici definiti
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
La Banca al 31 dicembre 2015 evidenzia un risultato positivo, in diminuzione rispetto al 31
dicembre 2014, della redditività complessiva pari a 11.216 migliaia di euro; tale risultato è
sostanzialmente generato (oltre che dall‟utile d‟esercizio) dalla redditività dei titoli del portafoglio
“Attività finanziarie disponibili per la vendita” al lordo delle imposte d‟esercizio (-10.927 migliaia
di Euro nel 2015 e +11.649 nel 2014).
La seguente tabella illustra il raffronto delle principali voci del rendiconto finanziario (metodo
indiretto) negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 31 dicembre 2014 (dati in unità di euro):
RENDICONTO FINANZIARIO Metodo Indiretto
2015
2014
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa
230.809.831
123.625.558
-1.414.238.281
-25.322.877
1.224.533.963
370.112.908
41.105.513
468.415.589
602.847
32.032.869
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
2. Liquidità assorbita da
-33.277.420 -542.722.723
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento
-32.674.573 -510.689.854
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
Prospetto di Base
-
- 19
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO
Cambiamenti
negativi
sostanziali
delle
prospettive
dell’emittente
dalla data
dell’ultimo
bilancio
Cambiamenti
significativi
della
situazione
finanziaria o
commerciale
dell’emittente
B.13
Fatti rilevanti
per la
valutazione
della
solvibilità
dell’Emittente
B.14
Dipendenza
da altri
soggetti
all’interno del
gruppo
Principali
attività
dell’Emittente
B.15
Prospetto di Base
-
-3.916.037
6.672.198
4.514.903
-35.602.067
L‟Emittente attesta che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive
dell‟Emittente dalla data dell‟ultimo bilancio sottoposto a revisione e pubblicato (31/12/2015).
L‟Emittente dichiara che dalla data dell‟ultima semestrale approvata e sottoposta a revisione
limitata non si sono verificati cambiamenti significativi della propria situazione finanziaria o
commerciale. Si evidenzia come l‟utile netto alla data del 30 giugno 2016 risulti pari a Euro 11,2
milioni, invariato rispetto a giugno 2015. Il margine di interesse è in incremento di 0,9 milioni
(+1,1%), il margine di intermediazione è in incremento di 11,5 milioni (9,7%), grazie ai maggiori
ricavi netti da servizi (+5,8 milioni) e al maggior contributo dell‟area finanza (+4,8 milioni). I costi
operativi risultano in incremento di 15 milioni (+20,1%).
La voce 130 (rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti e di altre operazioni
finanziarie) presenta un saldo negativo di 27,8 milioni, evidenziando minori accantonamenti per
2,2 milioni (-7,3%).
Si è registrato un risultato positivo riguardo la voce 100 del Conto Economico (“Utili (perdite) da
cessione o riacquisto di: attività finanziarie disponibili per la vendita”) di 9,2 milioni di Euro (+
37,3%).
La voce 260 del Conto economico è passata da -2,0 milioni di Euro del 2015 a -0,7 milioni di Euro
del 2016.
Con effetti giuridici dal 1° gennaio 2015 la Banca della Tuscia Credito Cooperativo è stata
incorporata dalla Banca di Credito Cooperativo di Roma a seguito di atto di fusione stipulato in
data 17 dicembre 2014.
Con effetti giuridici dal 19 dicembre 2015 la Banca di Credito Cooperativo di Roma, previa
autorizzazione della Banca d‟Italia, si è resa cessionaria di rami e cespiti aziendali della Banca
Padovana di Credito Cooperativo in l.c.a. (di seguito “BCC Padovana”), con sede in
Campodarsego (PD) a seguito di atto stipulato in data 18 dicembre 2015.
In data 1° maggio 2016 l‟Assemblea straordinaria dei soci dell‟Emittente ha approvato la proposta
di fusione per incorporazione della Banca di Capranica Credito Cooperativo, con effetti giuridici
previsti a partire dal 1° Luglio 2016. L‟assemblea straordinaria dei soci della BCC di Capranica ha
approvato il menzionato progetto di fusione in data 14 maggio 2016.
Non Applicabile. L‟Emittente non fa parte di un gruppo.
La Banca di Credito Cooperativo di Roma ha per oggetto la raccolta del risparmio e l‟esercizio del
credito nelle sue varie forme; essa può, con l‟osservanza delle disposizioni vigenti, esercitare tutte
le attività e compiere tutte le operazioni e i servizi bancari e finanziari consentiti, nonché ogni altra
operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dell‟oggetto sociale in conformità
alle disposizioni emanate dall‟Autorità di Vigilanza. La Società svolge le proprie attività anche nei
confronti dei terzi non soci.
L‟attività bancaria tradizionale è svolta con l‟offerta di un‟ampia gamma di prodotti e servizi
bancari alla clientela che si concentra:
- nella raccolta diretta, svolta principalmente tramite apertura di conti correnti, depositi a
risparmio, certificati di deposito, conti deposito, pronti contro termine e emissione di prestiti
obbligazionari;
- negli impieghi verso clienti, rappresentati da scoperti di conto corrente, anticipi sbf e su fatture,
- 20
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
B.16
B.17
B.18
Informazioni
inerenti il
controllo
diretto o
indiretto
dell’Emittente
Rating
attribuito
all’Emittente
o ai suoi
titoli di
debito
Descrizione
della natura e
della portata
della garanzia
Prospetto di Base
crediti sanitari, mutui e prestiti personali, portafoglio commerciale e finanziario, finanziamenti
import/export e finanziamenti a breve;
- nella tesoreria e intermediazione finanziaria;
- nei servizi di pagamento e monetica.
È autorizzata a prestare al pubblico i seguenti servizi di investimento: negoziazione per conto
proprio, esecuzione ordini per conto dei clienti, sottoscrizione e/o collocamento di strumenti
finanziari, ricezione e trasmissione di ordini, consulenza in materia di investimenti e gestione di
portafogli.
Le principali categorie di prodotti venduti sono quelli bancari, assicurativi e prodotti finanziari
nonché i servizi connessi e strumentali.
Negli ultimi anni la Banca di Credito Cooperativo di Roma ha incrementato notevolmente la
propria attività di servizi alla clientela, ampliando la gamma dei prodotti ed abbinando sempre più
la funzione creditizia con quella parabancaria.
In particolare si sono conclusi accordi sia con società facenti parte del movimento cooperativo, sia
con gli enti pubblici territoriali, che con altre società allo scopo di fornire prestazioni atte a creare
effettivo valore aggiunto al cliente ed alla Banca, privilegiando, ove possibile, i servizi e i prodotti
del movimento cooperativo, senza peraltro rinunciare a priori alle possibilità di collaborare con
società esterne.
In tale contesto l‟attività di intermediazione si accompagna oggi, in modo naturale, alla
soddisfazione del cliente nei vari bisogni collegati alla domanda di credito o di prodotti di
risparmio e servizi.
Oltre all‟attività di raccolta ed impiego nelle varie forme tradizionali, a breve, medio e lungo
termine, l‟Emittente sta concentrando il proprio business nel proporre e fornire soluzioni
personalizzate con operazioni mirate a soddisfare tutte le esigenze che si manifestano nei diversi
comparti.
Non applicabile. L‟Emittente è una società cooperativa. Ogni socio ha diritto ad un voto a
prescindere dalla quantità delle azioni possedute. Non esistono pertanto soci di maggioranza o
controllanti.
Non applicabile. L‟Emittente non ha richiesto alcun giudizio di rating per se né per le
Obbligazioni, non vi è disponibilità immediata di un indicatore sintetico rappresentativo della
solvibilità dell‟Emittente e della rischiosità degli strumenti finanziari.
[L‟Emittente non ha richiesto la garanzia del Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito
Cooperativo FGO. Il Prestito Obbligazionario non è stato quindi ammesso alla garanzia.]
[L‟Emittente ha richiesto la garanzia del Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito
Cooperativo FGO mediante delibera [●]. Il Prestito Obbligazionario è quindi ammesso alla
garanzia.
Il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti è un consorzio costituito tra Banche di Credito
Cooperativo. Il Fondo è operativo dal 1 gennaio 2005 con l‟obiettivo di tutelare il diritto di credito
degli Obbligazionisti delle banche consorziate. L‟acquisto di “Obbligazioni Garantite” (che sono
contrassegnate da un apposito marchio e dalla codifica ISIN) consente ai risparmiatori clienti delle
Banche di Credito Cooperativo – senza alcun aggravio di costo – di ottenere garanzia del loro
rimborso in caso di insolvenza della Banca Emittente. Scopo principale del Fondo è la tutela dei
portatori, persone fisiche o giuridiche, di titoli obbligazionari emessi dalle Banche consorziate, per
l‟ipotesi di mancato adempimento alla scadenza dell‟obbligo di rimborso dei ratei di interessi e/o
del capitale, nei limiti e con le modalità previste dallo statuto e dal Regolamento del Fondo.
Il Fondo interviene, nel limite di cui al quarto comma dell‟art. 3 dello statuto del Fondo (FGO),
nel caso di inadempimento degli obblighi facenti capo alle Banche consorziate e ai soggetti
- 21 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
cessionari dei titoli ai sensi degli artt. 40, primo comma, lett. b), 43, primo comma, lett. b), 46 del
D.lgs. 16 novembre 2015, n. 180 attraverso:
 la fornitura di mezzi al soggetto obbligato che non abbia onorato alla scadenza il debito di
pagamento del rateo di interessi dei titoli obbligazionari, anche nel caso in cui il medesimo
sia stato sottoposto:
ᴼ alla modifica dell‟importo degli interessi maturati o della data a partire dalla quale gli
interessi divengono esigibili, ai sensi dell‟art. 60, primo comma, lett. i) del D.lgs. 16
novembre 2015, n. 180 su richiesta del Consiglio di Amministrazione;
ᴼ a procedura di Amministrazione Straordinaria su richiesta del Commissario
Straordinario;
 il pagamento del controvalore dei titoli, su richiesta dei loro portatori, nel caso di
inadempimento dell‟obbligo di rimborso del capitale alla scadenza da parte del soggetto
obbligato, anche nel caso in cui la Banca sia stata sottoposta:
ᴼ alla procedura di Liquidazione Coatta Amministrativa;
ᴼ all‟esercizio dei poteri previsti all‟art. 60, primo comma, lett. e), f), g) ed i) del D.lgs. 16
novembre 2015, n. 180 da parte di Banca d‟Italia.
Ai sensi del medesimo art. 3, l'intervento del Fondo non ha tuttavia luogo:
B.19
Informazioni
sul garante
come se fosse
l’emittente
dello stesso
tipo di
Strumento
finanziario
oggetto della
garanzia.
Prospetto di Base
-
 nel caso di sospensione dei pagamenti ai sensi dell'art. 74 del D.Lgs. l° settembre 1993, n.
385 ed in quello di continuazione dell'esercizio dell'impresa disposta all'atto
dell'insediamento degli organi liquidatori ai sensi dell'art. 90 del citato D.Lgs.;
 limitatamente alla quota ceduta, in caso di cessione delle passività della Banca ai sensi degli
artt. 40, primo comma, lett. b), 43, primo comma, lett. b), 46 del D.lgs. 16 novembre 2015, n.
180.
Secondo l‟art. 2 dello Statuto del Fondo restano esclusi dalla garanzia i titoli obbligazionari
subordinati e in genere tutti quelli caratterizzati da elementi derivati o che attribuiscono al loro
portatore la facoltà di richiedere una prestazione ulteriore e diversa dal pagamento degli interessi e
dalla restituzione del capitale.]
[Nell‟effettuazione degli interventi il Fondo si avvale dei mezzi che le consorziate si impegnano a
tenere a disposizione dello stesso ai sensi degli artt. 5 e 25 dello statuto del Fondo. La somma di
tali mezzi, calcolata con riferimento alle date del 30 giugno e del 31 dicembre antecedenti l‟evento
di default, al netto degli importi somministrati per l‟effettuazione di precedenti interventi,
rappresenta la dotazione collettiva massima del Fondo medesimo a disposizione degli interventi.
Alla data del 31 luglio 2016 il FGO garantisce n. 3.690 titoli per un ammontare di Euro
23.993.037.000 e la dotazione collettiva massima, per il periodo luglio-dicembre 2016, è pari a
Euro 538.024.354,68.]
- 22
SEZIONE C – STRUMENTI FINANZIARI
C.1
C.2
C.5
C.8
Descrizione del
tipo e della
classe degli
strumenti
finanziari
offerti e/o
ammessi alla
negoziazione,
compresi
eventuali codici
di
identificazione
degli strumenti
finanziari
Valuta di
emissione degli
strumenti
finanziari
Restrizioni alla
libera
trasferibilità
degli strumenti
finanziari
Descrizione dei
diritti connessi
agli strumenti
finanziari,
ranking degli
strumenti
finanziari e
restrizioni a tali
diritti
Prospetto di Base
Le Obbligazioni [a Tasso Fisso] [Step Up] [Step Down] [Zero Coupon] [a Tasso Variabile] [a
Tasso Misto], la cui denominazione è
[B.C.C. di Roma Tasso Fisso [●]% [●] – [●]]
[B.C.C. di Roma [Step Up] [Step Down] [●] – [●]]
[B.C.C. di Roma Zero Coupon [●] – [●]]
[B.C.C. di Roma Tasso Variabile [con Tasso Minimo (Floor)] [e] [con Tasso Massimo
(Cap)] [●] – [●]]
[B.C.C. di Roma Tasso Misto [con Tasso Minimo (Floor)] [e] [con Tasso Massimo
Cap)] [●] – [●]][●]
sono titoli di debito che danno diritto al rimborso del 100% del valore nominale delle
Obbligazioni pari a [●] (il “Valore Nominale”), salvo utilizzo del “bail-in”, unitamente alla
corresponsione di interessi secondo quanto indicato nell‟elemento C.9.
[Parte dell‟ammontare ricavato dalle Obbligazioni [pari al [●]%] [pari a [●]] [del Valore Nominale
dell‟obbligazione] sarà devoluto da parte dell‟Emittente a titolo di liberalità a [●]. Al termine del
Periodo di Offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante
l‟importo che effettivamente viene devoluto a tale soggetto]. Al riguardo, si rinvia all‟Elemento
E.2b.
Il codice ISIN delle Obbligazioni, è [●].
Le Obbligazioni e le cedole corrisposte saranno emesse e denominate in Euro.
Non sono presenti clausole limitative al trasferimento e alla circolazione dei titoli [fatta eccezione
per quanto disciplinato ai punti seguenti.]
Le Obbligazioni non sono state e non saranno registrate ai sensi dello United States Securities
Act del 1933, così come modificato, (di seguito il Securities Act) o ai sensi di alcuna
regolamentazione finanziaria in ciascuno degli stati degli Stati Uniti d'America, e non possono
essere offerte o vendute negli Stati Uniti d'America o a, o per conto o a beneficio di, una persona
U.S. (United States e U.S. Person il cui significato è quello attribuito nel Regulation S del
Securities Act). Le espressioni utilizzate nel presente paragrafo hanno il significato ad esse
attribuite nel Regulation S del Securities Act (Regulation S).
Le Obbligazioni non sono state né saranno registrate ai sensi delle normative in vigore in Canada,
Giappone, Australia e in qualsiasi altro Paese nel quale tali atti non siano consentiti in assenza di
specifiche esenzioni o autorizzazioni da parte delle competenti autorità (gli “Altri Paesi”) e non
potranno conseguentemente essere offerte, vendute o comunque consegnate, direttamente o
indirettamente in, ovvero ad alcun cittadino o soggetto residente o soggetto passivo d‟imposta in,
Stati Uniti d‟America, Canada, Giappone, Australia o in Altri Paesi.
Le Obbligazioni non possono essere vendute o proposte in Gran Bretagna, se non
conformemente alle disposizioni del “Public Offers of Securities Regulations 1995” ed alle
disposizioni applicabili del “FSMA 2000”. Il prospetto di vendita può essere reso disponibile solo
alle persone designate dal “FSMA 2000”.
Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla vigente normativa per i titoli della stessa
categoria, e quindi il diritto alla percezione delle cedole alle date di pagamento degli interessi ed al
rimborso del capitale alle relative date di scadenza salvo quanto previsto dall‟utilizzo del bail-in e
degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e
risoluzione degli enti creditizi, come recepita nel nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n.
180 e 181 del 16 novembre 2015 (cfr. elemento D3 Rischio connesso all‟utilizzo del bail-in). Gli
obblighi nascenti dalle Obbligazioni a carico dell‟Emittente non sono subordinati ad altre
passività dello stesso. Tuttavia, nell‟ipotesi di applicazione dello strumento del “bail-in” il credito
degli obbligazionisti verso l‟Emittente non sarà soddisfatto pari passu con tutti gli altri crediti
chirografari dell‟Emittente (cioè non garantiti e non privilegiati) ma sarà oggetto di riduzione e/o
conversione secondo l‟ordine previsto dalla Direttiva europea in tema di risanamento e
risoluzione degli enti creditizi 2014/59/UE, come recepita nel nostro ordinamento dai Decreti
- 23 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015. Nell'ambito delle procedure di liquidazione coatta
amministrativa, invece, le somme ricavate dalla liquidazione dell'attivo sono erogate a favore dei
creditori secondo l‟ordine previsto dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione
degli enti creditizi 2014/59/UE, come recepita nel nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n.
180 e 181 del 16 novembre 2015, partendo dalla categoria dei depositi e solo dopo aver
soddisfatto i crediti prededucibili (ad esempio, crediti sorti in occasione o in funzione della
procedura stessa di liquidazione), quelli con prelazione (ad esempio privilegiati o garantiti da
pegno o ipoteca), nonché i crediti per i depositi fino ad Euro 100.000.
Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier I)
Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier I)
“Fondi Propri”
Capitale di Classe 2 (ivi incluse obbligazioni subordinate)
Debiti subordinati diversi dal Capitale aggiuntivo di Classe 1
e Classe 2
Restanti passività ivi incluse le Obbligazioni non Subordinate
(Senior) non assistite da garanzie
Depositi di Importi Superiori ad Euro 100.000:
- di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese;
- di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese
effettuati presso succursali extracomunitarie delle banche;
- dal 1 gennaio 2019, gli altri depositi presso la Banca1.
Per quanto riguarda gli “altri depositi presso la Banca”, il relativo credito sarà
soddisfatto con preferenza rispetto alle Obbligazioni di cui al presente Documento nelle
procedure di risoluzione (nonché di liquidazione coatta amministrativa) iniziate dopo il 1
gennaio 2019. Sino a tale data, pertanto, tali depositi saranno soddisfatti pari passu con le
Obbligazioni.
[Le Obbligazioni B.C.C. di Roma Tasso Fisso [●]% [●] – [●] dalla data di godimento fruttano
interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse costante pari a [●]%.]
[Le Obbligazioni B.C.C. di Roma [Step Up] [Step Down] [●] – [●] dalla data di godimento
fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse [predeterminato crescente
(Step Up)] [predeterminato decrescente (Step Down)] pari a [●].]
[Le Obbligazioni B.C.C. di Roma Zero Coupon [●] – [●] dalla data di godimento fruttano
interessi il cui importo è determinato come differenza tra il prezzo di rimborso a scadenza ed il
prezzo di emissione (inferiore al 100% del valore nominale) pari a [●].]
[Le Obbligazioni B.C.C. di Roma Tasso Variabile [con Tasso Minimo (Floor)] [e] [con
Tasso Massimo (Cap)] [●] – [●] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore
nominale un tasso di interesse variabile legato all‟andamento del Parametro di Riferimento
prescelto [(Tasso EURIBOR a [tre] [sei] [dodici] mesi rilevato il secondo giorno lavorativo
antecedente la data di godimento di ogni cedola)] [(rendimento d‟asta del BOT a [tre] [sei]
[dodici] mesi relativo all‟ultima asta effettuata prima del secondo giorno lavorativo antecedente la
data di godimento di ogni cedola)] [(Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea
in vigore il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)],
[aumentato di uno spread pari a [●]]. Si precisa che il tasso di interesse minimo per le cedole è da
ritenersi pari a zero, a prescindere dall‟eventuale valore negativo assunto dal Parametro di
Riferimento [e dallo spread pari a [●]]. Pertanto, il valore di ciascuna cedola non potrà mai essere
inferiore a zero. [Il tasso della prima cedola è indipendente dal Parametro di Riferimento ed è pari
a [●]%]. [Il tasso annuo applicabile per la determinazione delle cedole non può essere [inferiore al
Tasso Minimo (Floor)] [ovvero] [superiore al Tasso Massimo (Cap)]].]
[Le Obbligazioni B.C.C. di Roma Tasso Misto [con Tasso Minimo (Floor)] [e] [con Tasso
Massimo (Cap)] [●] – [●] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore
nominale nel periodo a tasso fisso un tasso di interesse [costante pari a [●]%] [predeterminato
crescente pari a [●]%] [predeterminato decrescente pari a [●]%], mentre nel periodo a tasso
variabile un tasso legato all‟andamento del parametro di Riferimento prescelto [(Tasso
EURIBOR a [tre] [sei] [dodici] mesi rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente la data di
1
C.9
Tasso di
interesse
nominale
Prospetto di Base
- 24 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Data di
godimento e
scadenza degli
interessi
godimento di ogni cedola)] [(rendimento d‟asta del BOT a [tre] [sei] [dodici] mesi relativo
all‟ultima asta effettuata prima del secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di
ogni cedola)] [(Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea in vigore il secondo
giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)], [aumentato di uno spread
pari a [●]]. Si precisa che il tasso di interesse minimo per le cedole a Tasso Variabile è da ritenersi
pari a zero, a prescindere dall‟eventuale valore negativo assunto dal Parametro di Riferimento [e
dallo spread pari a [●]]. Pertanto, il valore di ciascuna cedola non potrà mai essere inferiore a
zero. [Il tasso annuo applicabile per la determinazione delle cedole non può essere [inferiore al
Tasso Minimo (Floor)] [ovvero] [superiore al Tasso Massimo (Cap)]].]
La data a far corso dalla quale le Obbligazioni cominciano a produrre interessi (la “Data di
Godimento”) è [●].
Gli interessi saranno pagati in via posticipata in occasione delle seguenti date: [●]
Qualora la Data di Pagamento delle Cedole non sia un giorno lavorativo (in cui il sistema
TARGET2 è operativo) (“Giorno Lavorativo”), il relativo pagamento sarà effettuato sulla base
della seguente convenzione di calcolo [Following Business Day Convention1 - Unadjusted2] (la
“Convenzione di Calcolo”).
Data di
scadenza e
modalità di
ammortamento
del prestito,
comprese le
procedure di
rimborso
La data di scadenza delle Obbligazioni (la “Data di Scadenza”) è [●].
Salvo quanto previsto dall‟utilizzo del bail-in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla
Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, come recepita nel
nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015 (cfr. elemento D3
“Rischio connesso all‟utilizzo del bail-in”) le Obbligazioni saranno rimborsate, alla pari (100% del
Valore Nominale), in un‟unica soluzione alla Data di Scadenza per il tramite dell‟intermediario
autorizzato aderente a Monte Titoli S.p.A. (“Monte Titoli”) presso il quale, direttamente o
indirettamente, sono depositate le Obbligazioni al momento del rimborso, senza deduzione di
spese.
Qualora la data prevista per il rimborso del capitale non sia un Giorno Lavorativo, il relativo
pagamento sarà effettuato sulla base del seguente calendario [TARGET] (il ”Calendario”) e della
Convenzione di Calcolo.
Descrizione del
Parametro di
Riferimento
[Non applicabile. Le Obbligazioni non prevedono un Parametro di Riferimento.] [Il Parametro di
Riferimento è [●].]
Tasso di
rendimento
Il rendimento effettivo annuo a scadenza del Prestito, al lordo dell‟effetto fiscale è [●] (il “Tasso
di rendimento effettivo lordo su base annua”) e il rendimento effettivo annuo a scadenza del
Prestito, al netto dell‟effetto fiscale è [●] (il “Tasso di rendimento effettivo netto su base annua”).
Rappresentante Non sono previste modalità di rappresentanza dei portatori delle Obbligazioni ai sensi
dei detentori
dell‟articolo 12 del D.Lgs. n. 385 del 1 settembre 1993 e successive modifiche ed integrazioni.
delle
Obbligazioni
C.10
Descrizione
della
componente
derivativa
[Non Applicabile - Le Obbligazioni non prevedono una componente derivativa per quanto
riguarda il pagamento degli interessi].
[B.C.C. di Roma Tasso Variabile [con Tasso Minimo (Floor)] [e] [con Tasso Massimo
(Cap)] [●] – [●]: [è previsto un tasso minimo (Floor) e la componente derivativa è costituita da
un‟opzione di tipo Interest Rate Floor;] [è previsto un tasso massimo (Cap) e la componente
derivativa è costituita da un‟opzione di tipo Interest Rate Cap.] [Il valore di tale opzione è
determinato] [I valori di tali opzioni sono determinati] sulla base delle condizioni di mercato [ed è
calcolato] [e sono calcolati] sulla base della formula di Black & Scholes.]
[B.C.C. di Roma Tasso Misto [con Tasso Minimo (Floor)] [e] [con Tasso Massimo
Cap)] [●] – [●]: [per le cedole a tasso variabile [è previsto un tasso minimo (Floor) e la
componente derivativa è costituita da un‟opzione di tipo Interest Rate Floor;] [è previsto un tasso
massimo (Cap) e la componente derivativa è costituita da un‟opzione di tipo Interest Rate Cap.]
[Il valore di tale opzione è determinato] [I valori di tali opzioni sono determinati] sulla base delle
Following Business Day Convention, indica che, ai fini del rimborso finale, e/o di una Cedola, qualora la relativa Data di Pagamento cada in un
giorno che non è un Giorno Lavorativo, tale ammontare sarà accreditato il primo Giorno Lavorativo successivo alla suddetta data.
2 Unadjusted indica che al verificarsi della circostanza ovvero delle circostanze indicate nella Convenzione di Calcolo, non sarà modificato il periodo di
calcolo e l‟applicazione della Convenzione di Calcolo non avrà un impatto sull‟ammontare della Cedola pagata.
1
Prospetto di Base
- 25 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
C.11
condizioni di mercato [ed è calcolato] [e sono calcolati] sulla base della formula di Black &
Scholes.]]
L‟Emittente non si riserva la possibilità di richiedere l'ammissione alla quotazione delle
Obbligazioni emesse a valere sul programma di cui al Prospetto di Base (il “Programma”).
L‟Emittente non si riserva altresì la possibilità di richiedere la negoziazione delle Obbligazioni
presso un sistema multilaterale di negoziazione (“MTF”) gestito ai sensi dell‟articolo 1 comma 5octies del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, così come successivamente modificato ed integrato (il
“Testo Unico della Finanza” o “TUF”)].
L‟Emittente si impegna al riacquisto delle Obbligazioni senza limiti quantitativi su iniziativa
dell‟investitore nell‟ambito del servizio di negoziazione in conto proprio ai sensi dell‟art. 1
comma 5 lett. a) del TUF.
Il prezzo sarà determinato in base ad un modello di pricing, in conformità a quanto stabilito nel
documento “Politica di pricing e Regole interne per la negoziazione/emissione dei prestiti
obbligazionari emessi dalla BCC di Roma” approvato dal C.d.A il 26 marzo 2014 e successive
modifiche e consultabile sul sito della stessa all‟indirizzo www.bccroma.it, che calcola il valore
degli strumenti finanziari attraverso l‟utilizzo del metodo dello sconto finanziario, vale a dire
considerando il valore attuale dei futuri flussi di cassa dell‟obbligazione (flussi cedolari e rimborso
del capitale) sulla base della struttura a termine dei tassi di interesse, dello spread rappresentativo
del merito di credito dell'emittente e della componente commerciale.
[La presenza [di un Tasso Minimo (Floor)] [e] [di un Tasso Massimo (Cap)] verrà valutata
utilizzando il modello di Black & Scholes.]
Ammissione
alla
negoziazione
SEZIONE D - RISCHI
D.2
Informazioni
fondamentali
sui principali
rischi che
sono specifici
per
l’Emittente
Si invitano i potenziali investitori a leggere i seguenti fattori di rischio, prima di qualsiasi decisione
sull‟investimento, al fine di comprendere i rischi collegati all'Emittente e di ottenere un migliore
apprezzamento delle capacità dell‟Emittente di adempiere alle Obbligazioni relative agli Strumenti
Finanziari emessi.
4.1. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE
4.1.1. Rischi propri dell’attività bancaria
Tali fattori di rischio evidenziano i rischi connessi allo svolgimento dell‟attività bancaria e
precisamente:
4.1.1.1. Rischio finanziario
Consistente nel rischio connesso all‟operatività nei mercati finanziari, nell‟ambito della gestione del
proprio portafoglio di investimento connesso in particolare ai rischi relativi all'andamento delle
quotazioni, ai rischi di controparte ed in quelli relativi alla solvibilità degli emittenti gli strumenti
finanziari detenuti in portafoglio. Si evidenzia, inoltre, che l‟Emittente è esposto al rischio Paese
Italia. In particolare si specifica che al 31 dicembre 2015 il valore di bilancio delle esposizioni
sovrane dell‟Emittente rappresentate da “titoli di debito” ammonta ad Euro 4.058,3 milioni (3.230,3
milioni al 30 giugno 2016), quasi interamente concentrato sul paese Italia per Euro 4.052,2 milioni
(3.224 milioni al 30 giugno 2016) ovvero il 99,85% (99,81% al 30 giugno 2016) del totale delle
esposizioni su debiti sovrani
4.1.1.2. Rischio relativo al debito sovrano
I recenti sviluppi della crisi del debito sovrano della Grecia hanno evidenziato un riacutizzarsi delle
forti tensioni nei mercati finanziari, già manifestatesi in passato. Il fenomeno in questione,
occasionato dalle incertezze in merito alla futura evoluzione della situazione della Grecia e sulla
capacità di tale Stato di far fronte alle scadenze dei finanziamenti ricevuti in ambito internazionale, è
alimentato anche dai possibili rischi di contagio tra i mercati dei debiti sovrani dei diversi paesi, tra i
quali anche quello italiano. Allo stato, non è da escludere la possibilità che tale situazione produca un
nuovo scenario di avversione al rischio potenzialmente suscettibile di estensione anche al debito
sovrano italiano, con l‟effetto che possa venire a vanificarsi la ripresa di fiducia manifestatasi tra il
2013 e il 2014 ed i titoli di stato italiani possano essere penalizzati da forti vendite, con conseguente
ridimensionamento dei relativi corsi e significativi rialzi dei relativi rendimenti. Ugualmente non si
può neppure escludere che dall‟eventuale realizzarsi di un siffatto scenario possano derivare
declassamenti dei titoli di Stato italiani da parte delle principali agenzie di rating, che avrebbero la
conseguenza di produrre effetti negativi sul valore delle attività finanziarie detenute nel portafoglio
Prospetto di Base
- 26 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
dell‟Emittente, caratterizzato nel complesso da una sensibile esposizione al Rischio Paese Italia, in
relazione alla presenza di una elevata quota di investimenti costituiti da titoli di Stato italiani.
L‟aggravarsi della situazione dei debiti sovrani potrebbe avere, in ogni caso, effetti negativi, anche
rilevanti, sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente.
In uno scenario estremo, alcuni Paesi dell‟Eurozona potrebbero uscire dall‟Unione Monetaria o,
addirittura, si potrebbe pervenire all‟ipotesi di un dissolvimento dell‟Unione Monetaria stessa, con
conseguenze, in entrambi i casi, allo stato imprevedibili e, comunque, con possibili effetti negativi,
anche rilevanti, sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente.
Il rendimento del BTP decennale si posizionava, alla data del 31 dicembre 2014, nell‟intorno del
1,89%, alla data del 31 dicembre 2015 nell‟intorno del 1,589% e alla data del 30 giugno 2016
nell‟intorno del 1,343%. Lo spread rispetto ai Bund tedeschi si posizionava, alla data del 31 dicembre
2014 nell‟intorno di 133 bp, alla data del 31 dicembre 2015 nell‟intorno di 96 bp e alla data del 30
giugno 2016 nell‟intorno di 146 bp. Si riporta, di seguito, una tabella riassuntiva relativa alle
esposizioni della Banca in titoli di debito emessi da Governi centrali e locali e da Enti governativi, al
31 dicembre 2014, al 31 dicembre 2015 e al 30 giugno 2016.
31/12/2014
Governi e
rating
Categoria
IAS
Italia/BBB-
Valore
Nominale
31/12/2015
Valore
di
Bilancio
Fair
Value
Valore
Nominale
Germania/AAA
30/06/2016
Valore
di
Bilancio
Valore
Nominale
Fair
Value
Fair
Value
AFS
3.175.000
3.251.461
3.251.461
3.331.000
3.396.019
3.396.019
2.531.000
2.568.779
2.568.779
HTM
960.000
988.472
1.077.095
635.000
656.220
748.947
635.000
655.441
754.058
0
0
0
0
0
0
6.000
6.105
6.105
6.000
6.090
6.090
HFT
Austria/AA+
Valore
di
Bilancio
HFT
LR
Totale
6.000
6.121
6.121
20.000
20.799
21.839
0
0
0
0
0
0
4.161.000
4.266.853
4.356.516
3.972.000
4.058.344
4.151.072
3.172.000
3.230.310
3.328.928
4.1.1.3. Rischio di credito
L‟Emittente è esposto al rischio di credito consistente nel rischio di subire perdite derivanti
dall‟insolvenza o dal deterioramento del merito creditizio delle controparti affidate. L‟incidenza dei
crediti deteriorati lordi sul totale degli impieghi risulta al 31 dicembre 2015 pari all‟11,64% in
aumento rispetto al dato del 31 dicembre 2014 (9,4%) di 1,24 punti percentuali. Anche al 30 giugno
2016 si registra, rispetto a dicembre 2015, un incremento dell‟incidenza dei crediti deteriorati lordi
sul totale degli impieghi. Si evidenzia inoltre che, nell‟esercizio 2015 le rettifiche di valore su crediti
hanno presentato un significativo incremento, pari al 30,57%, rispetto al 2014.
I dati al 30 giugno 2016 sono tratti dalla più recente segnalazione di vigilanza inviata alla Banca
d‟Italia e non sono stati assoggettati a revisione legale dei conti da parte della Società di Revisione.
a) Sofferenze
b) Inadempienze probabili
c) Esposizioni scadute
d) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Totale crediti in bonis
Incidenza % su totale crediti lordi
30-06-16
31-dic-15
4,02%
3,81%
7,03%
6,54%
1,36%
1,29%
0,00%
0,00%
12,40%
11,64%
87,60%
88,36%
Incidenza % su totale crediti netti
30-06-16
31-dic-15
1,45%
1,38%
4,80%
4,43%
1,17%
1,11%
0,00%
0,00%
7,42%
6,92%
92,58%
93,08%
In conseguenza di un intervenuto cambio di normativa sui crediti deteriorati, dal 1° gennaio 2015 gli
incagli e le esposizioni ristrutturate vengono classificate come inadempienze probabili.
Incidenza % su totale crediti
lordi
Incidenza % su totale crediti netti
dic-14
dic-13
dic-14
dic-13
a) Sofferenze
3,33%*
2,93%
1,24%
1,25%
b) Incagli
4,48%
3,77%
3,05%
2,66%
c) Esposizioni ristrutturate
0,13%
0,14%
0,12%
0,12%
d) Esposizioni scadute
1,49%
2,19%
1,28%
1,94%
e) Rischio Paese
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Totale crediti deteriorati
9,43%
9,03%
5,69%
5,97%
Totale crediti in bonis
90,57%
90,97%
94,31%
94,03%
* Il totale del comparto è al netto dei titoli deteriorati rientranti nel portafoglio L&R; ove questi venissero
Prospetto di Base
- 27 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
computati, l‟incidenza ammonterebbe al 3,5%
I dati al 31 dicembre 2015 evidenziano, nel complesso, un generale peggioramento degli indicatori
relativi al rischio di credito rispetto al 31 dicembre 2014. I dati al 30 giugno 2016 evidenziano, nel
complesso, un generale peggioramento degli indicatori relativi al rischio di credito rispetto al 31
dicembre 2015. Si riporta il rapporto tra i singoli comparti di crediti deteriorati e il totale impieghi
rilevato sia per il Sistema bancario a livello nazionale – con riferimento alla classe dimensionale di
appartenenza della Banca secondo le classificazioni dei Rapporti di Stabilità Finanziaria della Banca
d‟Italia – sia delle Regioni nelle quali l‟Emittente opera. La categoria “Banche Piccole” comprende le
banche appartenenti a gruppi o indipendenti con totale dei fondi intermediati compresi tra 3,6 e 21,5
miliardi di euro.
Comparto
Sofferenze lorde/Totale impieghi
Incagli lordi/Totale impieghi
Ristrutturati lordi/Totale impieghi
Scaduti lordi/Totale impieghi
Incidenza
Sistema bancario (Banche Piccole)*
Lazio**
Abruzzo**
BCC Roma
Sistema bancario (Banche Piccole)*
Lazio**
Abruzzo**
BCC Roma
Sistema bancario (Banche Piccole)*
Lazio**
Abruzzo**
BCC Roma
Sistema bancario (Banche Piccole)*
Lazio**
Abruzzo**
BCC Roma
dic-14
10,5%
5,2%
15,8%
3,3%
6,0%
3,7%
8,8%
4,5%
0,5%
0,4%
0,1%
0,1%
0,9%
0,4%
1,3%
1,5%
dic-13
9,1%
4,9%
12,3%
2,9%
5,4%
2,7%
8,8%
3,8%
0,6%
0,3%
0,1%
0,1%
1,5%
0,8%
2,6%
2,2%
dic-12
7,4%
4,1%
9,7%
2,9%
4,7%
2,3%
8,2%
3,8%
0,5%
0,3%
0,2%
0,1%
1,9%
2,4%
2,1%
2,0%
(*)Fonte: Banca d'Italia "Rapporti di stabilità finanziaria" 2015, 2014 e 2013 (**)Fonte: BIP Banca d'Italia
("infostat.bancaditalia.it")
Si forniscono altresì i dati dell‟Emittente disponibili al 30 giugno 2016, che sono riferiti alla più
recente segnalazione periodica di vigilanza inviata alla Banca d‟Italia.
La categoria “Banche Piccole” comprende le banche appartenenti a gruppi o indipendenti con totale
dei fondi intermediati compresi tra 3,6 e 21,5 miliardi di euro.
Comparto
Sofferenze lorde/Totale impieghi
Inadempienze Probabili /Totale impieghi
Scaduti lordi/Totale impieghi
Incidenza
Sistema bancario (Banche Piccole)*
Lazio**
Abruzzo**
BCC Roma
Sistema bancario (Banche Piccole) *
Lazio**
Abruzzo**
BCC Roma
Sistema bancario (Banche Piccole) *
Lazio**
Abruzzo**
BCC Roma
giu-16
n.d.
n.d.
n.d.
4,02%
n.d.
n.d.
n.d.
7,03%
n.d.
n.d.
n.d.
1,36%
dic-15
10,4%
6,11%
21,82%
3,81%
n.d.
3,96%
8,35%
6,54%
n.d.
0,65%
1,39%
1,29%
La tabella che segue indica il grado di copertura dei crediti deteriorati dell‟Emittente e riporta
l‟analogo dato di sistema con riferimento alla classe dimensionale di appartenenza della Banca
secondo le classificazioni dei Rapporti di Stabilità Finanziaria della Banca d‟Italia. Al 31 dicembre
2014 il grado di copertura dei crediti deteriorati dell‟Emittente risulta inferiore al corrispondente
dato di sistema.
Deteriorati
Sofferenze
Incagli
Ristrutturati
Prospetto di Base
BCC
Roma
42,3%
64,5%
34,8%
13,1%
dic-14
Sistema bancario
(Banche Piccole)
42,9%
55,7%
25,9%
31,6%
BCC
Roma
36,3%
58,9%
32,0%
13,3%
dic-13
Sistema bancario
(Banche Piccole)
39,9%
54,7%
24,3%
25,3%
BCC
Roma
32,9%
55,7%
27,1%
n.d.
dic-12
Sistema bancario
(Banche Piccole)
37,8%
56,0%
22,7%
15,7%
- 28 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Scaduti
18,1%
11,1%
14,6%
11,7%
Fonte dei dati del sistema bancario: Banca d‟Italia (www.bancaditalia.it)
BCC Roma
Deteriorati
- di cui diversi dalle sofferenze
Sofferenze
Inadempienze Probabili
Scaduti
Sistema bancario (Banche Piccole)
Deteriorati
- di cui diversi dalle sofferenze
Sofferenze
Inadempienze Probabili
Scaduti
Fonte dei dati del sistema bancario: Banca d‟Italia (www.bancaditalia.it)
9,8%
giu-16
43,6%
32,9%
66,0%
35,7%
18,7%
giu-16
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
10,1%
dic-15
44,1%
33,5%
66,1%
36,4%
18,8%
dic-15
47,6%
26,2%
61,5%
n.d.
n.d.
Al 31dicembre 2015 il grado di copertura dei crediti deteriorati dell‟Emittente risulta inferiore al
corrispondente dato di sistema. Non sono disponibili dati di sistema riferiti alla data del 30 giugno
2016. Al 30 giugno 2016 si evidenzia la riduzione del grado di copertura dei crediti deteriorati
dell‟Emittente rispetto al 31 dicembre 2015.
4.1.1.3-bis. Rischio relativo agli accertamenti ispettivi della Banca d’Italia
A partire dal 21 settembre 2016 la Banca è sottoposta ad una verifica ispettiva effettuata da parte
della Banca d‟Italia ai sensi dell‟articolo 54 del D.lgs. 1° settembre 1993, n. 385 (il “Testo Unico
Bancario” o “TUB”) mirata a valutare le tematiche sul governo, la gestione e il controllo del credito.
Al riguardo, si segnala che, alla data della presente Nota di Sintesi non sono disponibili le risultanze
di tali accertamenti ispettivi.
4.1.1.4. Rischio di mercato
Consiste nel rischio connesso all‟operatività nei mercati finanziari, nell‟ambito della gestione del
proprio portafoglio di investimento. Recentemente i mercati finanziari hanno manifestato
turbolenze determinate da incertezze in relazione: (a) ai recenti sviluppi connessi al referendum del
Regno Unito ad esito del quale quest‟ultimo uscirà dall‟Unione Europea (c.d.”Brexit”), non
risultando prevedibile allo stato attuale, l‟impatto che la fuoriuscita dalla UE potrà produrre
sull‟economia del Regno Unito, sull‟economia internazionale nel suo complesso, sui mercati
finanziari nonché sulla situazione dello Stato italiano e dell‟Emittente; (b) alle tendenze
dell‟economia reale con riguardo alle prospettive di ripresa e consolidamento delle dinamiche di
crescita economica nazionale e di tenuta delle economie in quei paesi, come Stati Uniti e Cina, che
hanno mostrato una crescita anche consistente negli ultimi anni; (c) ai futuri sviluppi della politica
monetaria della BCE, nell‟area Euro, e della FED, nell‟area del dollaro, ed alle politiche, attuate da
diversi Paesi, volte a favorire svalutazioni competitive delle proprie valute; (d) alla sostenibilità dei
debiti sovrani di alcuni Paesi e alle connesse tensioni che si registrano, in modo più o meno
ricorrente, sui mercati finanziari. Nel quadro della turbolenza che ha interessato i mercati finanziari,
il rischio di mercato è riferibile anche a strumenti tradizionalmente caratterizzati da un più basso
profilo di aleatorietà (obbligazioni emesse da Stati, enti sovranazionali, Banche di Credito
Cooperativo e organismi centrali del credito cooperativo), dei quali in maggior parte si compone il
portafoglio dell‟Emittente. Nonostante la Banca adotti misure volte a contenere e/o neutralizzare
l‟esposizione ai suddetti rischi, l‟attività di investimento in strumenti finanziari con risorse proprie,
comunque, comporta di per sé un rischio di effetti negativi in termini di possibili minusvalenze sugli
investimenti effettuati e conseguentemente sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria
dell‟Emittente. Il requisito patrimoniale a fronte del rischio di mercato, calcolato secondo il modello
standard previsto dalla Banca d‟Italia, al 31 dicembre 2015 è di 4,1 milioni di Euro e rappresenta lo
0,6% dei Fondi Propri (3,5 milioni al 30 giugno 2016, pari allo 0,5% dei Fondi Propri). Ai fini del
calcolo dei requisiti per gli assorbimenti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato l‟Emittente non
adotta tecniche di VaR. Si fa presente, tuttavia, che sono previste tecniche e modelli di Value at Risk
per sole finalità gestionali interne ed esclusivamente per il portafoglio di negoziazione di vigilanza
(trading book). Nello specifico, si tratta di un modello parametrico, basato su volatilità storiche, che
consente di determinare la massima perdita che un portafoglio può subire a fronte delle variazioni
dei fattori di rischio, con una probabilità di accadimento del 99% (intervallo di confidenza) e un
orizzonte temporale di riferimento di 10 giorni lavorativi (holding period). Di seguito si riportano gli
effetti al 31 dicembre 2015, al 31 marzo 2016 e al 30 giugno 2016 di uno shift della curva dei tassi
Prospetto di Base
- 29 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
pari a +/- 100 punti base sul margine di interesse, considerando il solo portafoglio di negoziazione
di vigilanza. Si precisa che i dati seguenti sono desunti dalle evidenze gestionali dell‟Emittente.
Trading Book
Indicatori (dati in migliaia di
euro)
Importo variazione margine
di interesse
Incidenza %
31-dic-2015
31-mar-2016
Shock
+100
p.b.
30-giu-2016
Shock
+100 p.b.
Shock
-100 p.b.
Shock
-100 p.b.
Shock
+100 p.b.
Shock
-100 p.b.
1.205
-791
1.084
-630
719
-281
0,47%
-0,31%
0,42%
-0,24%
0,28%
-0,11%
La tabella evidenzia un impatto negativo sul margine di interesse al 31 dicembre 2015 pari a -0,8
milioni in caso di ribasso della curva dei tassi di 100 p.p. (-0,6 milioni al 31 marzo 2016 e -0,3 milioni
al 30 giugno 2016) ed un impatto positivo sul margine di interesse per circa 1,2 milioni in caso di
uno shock parallelo della curva dei tassi di pari impatto e segno opposto (1,1 milioni al 31 marzo
2016 e 0,7 milioni al 30 giugno 2016).
Si specifica che negli esercizi 2013, 2014 e 2015, e fino alla Data del Prospetto, il rischio di cambio
non risultava rilevante in quanto la Banca non deteneva “valute rilevanti” secondo la definizione
delle Disposizioni di Vigilanza (infatti, la Circolare 285 stabilisce, in merito, che “si considerano
valute rilevanti le valute il cui peso misurato come quota sul totale attivo oppure sul passivo del
portafoglio bancario sia superiore al 5 per cento”).
4.1.1.5. Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità è il rischio di non essere in grado di far fronte ai propri impegni di cassa nei
tempi richiesti e a costi sostenibili. Nonostante la Banca adotti misure volte a contenere e/o
neutralizzare l‟esposizione a tale rischio, non si può escludere che il verificarsi di eventi che
determinino l‟aumento dei costi di finanziamento dell‟Emittente e/o limitino il suo accesso ad
alcune tradizionali fonti di raccolta incidano negativamente sulla liquidità e possano avere un impatto
negativo, anche rilevante, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente. Alla
data del 31 dicembre 2015, i valori dell‟LCR (Liquidity Coverage Ratio) e dell‟NSFR (Net Stable
Funding Ratio) risultano superiori agli obiettivi minimi fully-phased fissati da Basilea 3. Nello
specifico, i dati al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012 non sono disponibili in quanto i primi
flussi segnaletici di vigilanza predisposti dall‟Emittente sono riferiti alla data del 31 marzo 2014. Alla
data del 30 giugno 2016 il valore dell‟LCR è 169,0%, mentre il valore dell‟NSFR è 125,7%. Si precisa
che sono tuttora in corso le attività di progressiva calibrazione e adeguamento degli indicatori di
liquidità in ragione delle evoluzioni richieste dalla normativa tempo per tempo emanata, al fine di
garantire la conformità degli indicatori stessi in vista della loro entrata a regime.
31/12/2015
31/12/2014
31/12/2013
31 /12/2012
Loan to Deposit Ratio
74,53%
70,55%
70,13%
75,22%
Liquidity Coverage Ratio
218,0%
257,7%
n.d.
n.d.
Net Stable Funding Ratio
147,4%
122.9%
n.d.
n.d.
Si segnala, inoltre, che alla Data del 31 marzo 2016 la Banca aveva aderito ad alcune significative
operazioni di rifinanziamento della Banca Centrale Europea, come riportato in dettaglio nella tabella
seguente:
Totale
Importo
Durata
Data inizio
Scadenza
78.000.000
4Y
17-dic-14
26-set-18
140.000.000
4Y
24-set-14
26-set-18
850.000.000
4Y
24-giu-15
26-set-18
1.068.000.000
Tali operazioni hanno comportato la mancata disponibilità dei titoli posti a garanzia per tutta la
durata dell‟operazione e l‟eventuale difficoltà di restituire la liquidità ottenuta qualora l‟impiego della
stessa venisse effettuato per periodi di tempo più lunghi rispetto alle scadenze delle operazioni di
rifinanziamento e/o in attività che presuppongano il rischio di non recuperare le somme investite. A
fronte di tali operazioni con Banca Centrale Europea, era stata concessa una garanzia, che ha
comportato la mancata disponibilità dei titoli posti a garanzia, per Euro 1.364,5 milioni, costituita su
titoli in portafoglio dell‟Emittente aventi un controvalore al 31 marzo 2016 pari a Euro 1.385,8
Prospetto di Base
- 30 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
milioni, che quindi rappresentavano circa il 32% del portafoglio titoli dell‟Emittente in termini di
nominale. In data 29 giugno 2016 l‟Emittente ha rimborsato anticipatamente l‟intero importo delle
suddette operazioni, per complessivi 1.068 milioni di euro. Alla data del 30 giugno 2016,
l‟ammontare delle attività stanziabili non utilizzate che potrebbero essere stanziate in garanzia di
finanziamenti sia sul mercato sia nell‟ambito di operazioni di rifinanziamento presso la BCE, anche
per fronteggiare situazioni di stress (c.d. contingent encumbrance), è pari a 3.087,6 mln, di cui oltre il
93% costituito da titoli di Stato italiani a elevata liquidabilità. Pertanto, in ragione anche
dell‟indipendenza dal mercato interbancario e dell‟ampia disponibilità di raccolta diretta da clientela
retail, l‟Emittente ritiene che né il funding liquidity risk né il market liquidity risk configurino un
rischio apprezzabile. Inoltre, alla data del 30 giugno 2016, l‟incidenza percentuale dei titoli
governativi nel portafoglio dell‟Emittente rispetto al totale delle attività finanziarie è del 91%, in
prevalenza titoli di Stato italiani ad elevato grado di liquidabilità. In In data 21 settembre 2016
l‟Emittente ha partecipato alla seconda operazione del programma di rifinanziamento “TLTRO II”
per un importo di 500 milioni di euro. L‟operazione, con data regolamento a pronti 28 settembre
2016, scadrà in data 30 settembre 2020 con la possibilità di un rimborso volontario da parte
dell‟Emittente in data 26 settembre 2018.. Sussiste il rischio che a seguito dei recenti sviluppi nei
mercati internazionali possano peggiorare le condizioni di rifinanziamento della Banca sui mercati
finanziari, con conseguenti difficoltà nel reperire le risorse necessarie a coprire le esigenze di liquidità
della Banca e, in ogni caso, con maggiori oneri per la Banca stessa. Con riferimento ai prestiti
obbligazionari emessi dalla Banca, in circolazione alla data del 30 giugno 2016 si rappresenta nella
tabella seguente il relativo profilo di scadenza (importi in milioni di euro):
Anno di scadenza
2016
2017
2018
2019
2020
Debito residuo
145,98
430,62
349,65
195,21
131,62
54,01
1.307,08
11,17%
32,94%
26,75%
14,93%
10,07%
4,13%
100,00%
% su totale debito residuo
2021
Totali
Si evidenzia che nel rimanente periodo dell‟anno 2016 scadranno obbligazioni emesse dalla Banca
per un debito residuo di 145,98 milioni di euro, pari all‟11,17% del totale delle obbligazioni emesse e,
nell‟arco del periodo giugno 2016 – dicembre 2017, scadranno obbligazioni emesse dalla Banca per
un debito residuo di 576,6 milioni di euro, pari al 44,11% del totale delle obbligazioni emesse. A
fronte delle suddette scadenze, anche in vista del reperimento delle risorse da utilizzare per il
rimborso dei prestiti in scadenza, l‟Emittente potrebbe procedere, come accaduto in passato, ad
emettere nuove obbligazioni per un importo almeno pari a quelle in scadenza.
4.1.1.6. Rischio connesso all’andamento dei tassi di interesse
Il rischio di tasso di interesse rappresenta il rischio connesso alla possibilità di subire minori ricavi o
perdite in conseguenza di uno sfavorevole andamento dei tassi di mercato (consistente ad esempio
in una forte discesa dei tassi di interesse o in una dinamica dei tassi contraria rispetto a quella attesa
o contraria rispetto alle strategie gestionali), sia in termini di riduzione del margine di interesse (per
effetto di disallineamenti tra gli interessi attivi degli impieghi e quelli passivi riferiti alle operazioni di
raccolta) che in termini di contrazione del valore del patrimonio della Banca. Al 31 dicembre 2015
l‟assorbimento patrimoniale del rischio di tasso è pari a 20,0 milioni in aumento di 5,0 milioni
rispetto al valore registrato il 31 dicembre 2014 (15,0 milioni). Al 30 giugno 2016 l‟assorbimento
patrimoniale del rischio di tasso è pari a 14,7 milioni in diminuzione di 5,3 milioni rispetto al valore
registrato al 31 dicembre 2015. Di seguito si riportano gli effetti al 31 dicembre 2015, al 31 marzo
2016 e al 30 giugno 2016 di uno shift della curva dei tassi pari a +/- 100 punti base sul margine di
interesse, prendendo in considerazione tutte le esposizioni della Banca al netto del portafoglio di
negoziazione di vigilanza. Si precisa che i dati seguenti sono desunti dalle evidenze gestionali
dell‟Emittente.
31-dic-2015
Indicatori (dati in migliaia
di euro)
31-mar-2016
Shock
+100 p.b.
Shock
-100 p.b.
Shock
+100 p.b.
Shock
-100 p.b.
Importo variazione
margine di interesse
44.112
-22.673
36.561
-16.044
Incidenza %
26,3%
-13,5%
21,8%
-9,6%
30-giu-2016
Shock
+100 p.b.
Shock
-100 p.b.
18.938
-16.644
11,0%
-9,7%
Si precisa che i dati riportati in tabella sono desunti dalle evidenze gestionali dell‟Emittente.
La tabella evidenzia un impatto negativo sul margine di interesse al 31 dicembre 2015 pari a -22,7
milioni in caso di ribasso della curva dei tassi di 100 punti base (-16,0 milioni al 31 marzo 2016 e Prospetto di Base
- 31 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
16,6 milioni al 30 giugno 2016) ed un impatto positivo sul margine di interesse per circa 44,1 milioni
in caso di uno shock parallelo della curva dei tassi di pari impatto e segno opposto (36,6 milioni al 31
marzo 2016 e 18,9 milioni al 30 giugno 2016). Sebbene la Banca adotti misure di contenimento del
rischio di tasso, tuttavia, si specifica, che non sono poste in essere politiche finalizzate
all‟allineamento della periodicità di adeguamento dei tassi attivi e passivi e all‟omogeneizzazione dei
relativi parametri di riferimento. L‟attuale situazione economico-finanziaria generale si connota per il
riproporsi di tensioni sui mercati finanziari internazionali e per i recenti sviluppi della crisi relativa al
debito sovrano della Grecia, dai quali possono derivare fenomeni di avversione verso il rischio
relativo ai debiti sovrani, tra cui anche quello italiano. In tale scenario, potrebbero verificarsi rialzi
dei tassi di interesse sul mercato dei titoli di Stato italiani, con eventuale peggioramento dello spread
dei titoli di Stato italiani rispetto ai titoli di stato benchmark (tipicamente, i Bund tedeschi). Il
verificarsi di tale circostanza potrebbe produrre conseguenze negative sulla redditività dell‟Emittente.
4.1.1.7. Rischi connessi all’adeguatezza patrimoniale
L‟Emittente è esposto al rischio di non conformità ai requisiti di adeguatezza patrimoniale previsti
dalla normativa vigente.
Nella tabelle riportate di seguito sono riportate le informazioni sui Fondi propri e sull‟adeguatezza
patrimoniale degli esercizi 2015 e 2014.
Composizione Fondi Propri (migliaia di Euro)
31/12/2015 31/12/2014
Capitale primario di classe 1 (CET1)
720.468
708.676
Capitale di classe 1 (Tier 1)
720.468
708.676
Capitale di classe 2 (Tier 2)
127
7.239
720.595
715.915
Fondi Propri
Coefficienti di
Vigilanza
Requisito
Capital
Requisito
Requisito Coeffic.
Coeffic.
minimo Conservation
minimo
minimo Emittente Emittente
regolamenBuffer
regolamentare ad esito
tare
+ capital
dello
31-dic
31-dic
conservation
SREP
2015
2014
buffer
Common Equity Tier 1 Capital Ratio
4,5%
2,5%
7,0%
7,0%
14,78%
16,86%
Tier 1 Capital Ratio
6,0%
2,5%
8,5%
8,5%
14,78%
16,86%
Total Capital Ratio
8,0%
2,5%
10,5%
11,2%
14,78%
17,04%
Il Common Equity Tier 1 Capital Ratio è il rapporto tra il Patrimonio Primario di classe 1 ed il totale
attività di rischio ponderate. Il Tier 1 Capital Ratio è il rapporto tra il Patrimonio di classe 1 ed il
totale attività di rischio ponderate. Il Total Capital Ratio è il rapporto tra il Fondi propri ed il totale
attività di rischio ponderate.
Requisiti prudenziali di vigilanza (migliaia di Euro)
Totale attività di rischio (att. rischio di cassa e fuori bilancio + port.
Negoziazione)
Attività di rischio ponderate
Attività di rischio per cassa
Rischio di credito e di controparte
Rischi di mercato
Altri requisiti
Rischio operativo
30/06/2016 31/12/2015
31/12/2014
13.223.404
14.845.312
13.258.249
4.803.415
4.876.239
4.202.552
10.660.615
12.197.472
10.814.525
346.774
351.977
299.044
3.504
4.127
2.505
0
0
0
33.995
33.995
34.655
Capitale Interno rischi I Pilastro
384.273
390.099
336.204
Fondi Propri - Capitale Interno rischi I Pilastro
726.484
330.496
379.711
Eccedenza patrimoniale (migliaia di euro)*
188.518
174.456
n.a.
* Il dato fornisce l‟indicazione della eccedenza (o, se negativo, della deficienza) del patrimonio della Banca
rispetto ai requisiti totali relativi al Total Capital Ratio (incluso il capital conservation buffer) come risultanti ad
esito dello SREP. In altri termini, indica, a una data specifica, l‟ammontare massimo delle perdite patrimoniali
che l‟Emittente potrebbe subire mantenendo al contempo il rispetto dei requisiti patrimoniali come risultanti
ad esito dello SREP.
4.1.1.8. Rischio operativo
Prospetto di Base
- 32 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Si tratta del rischio di subire perdite derivanti dall‟inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure,
risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia le perdite
derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell‟operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze
contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale.
4.1.1.9. Rischio di concentrazione degli impieghi
Il rischio di concentrazione è un‟integrazione del rischio di credito legata all‟eventuale
concentrazione delle esposizioni verso controparti, o gruppi di controparti connesse (c.d. rischio di
concentrazione single name) ovvero verso controparti del medesimo settore economico o che
esercitano la medesima attività o appartenenti alla medesima area geografica (c.d. rischio di
concentrazione geosettoriale). La normativa di vigilanza prevede specifiche regole finalizzate a
monitorare le esposizioni verso clienti particolarmente rilevanti, i c.d. “Grandi Rischi”, che
presentano un‟esposizione superiore al 10% dei Fondi Propri. Risultano al 31 dicembre 2015 10
controparti, ciascuna di esse con esposizioni ponderate al di sotto del limite normativo del 25% dei
Fondi Propri. L‟esposizione complessiva verso tali clienti, al 31 dicembre 2015, ammonta a 6.018,7
milioni di Euro con un peso ponderato di 1.023,4 milioni di euro. Parte preponderante di tale
esposizione è costituita da titoli di debito emessi dal Ministero del Tesoro per un totale di 4.052,2
milioni di Euro (il peso ponderato dei titoli di stato è pari a zero). Con riferimento al settore di
appartenenza ed alla localizzazione geografica dei Grandi Rischi, oltre alle esposizioni verso lo Stato
Italiano, la Banca d‟Italia e Iccrea Holding, si rilevano due Amministrazioni Pubbliche tutte con sede
a Roma, due Enti entrambi con sede a Roma, una Società non Finanziaria con sede a Roma e, infine,
due Società Finanziarie, una con sede a Milano e l‟altra a Trento.
4.1.1.10. Rischio connesso alla variabilità degli utili
I risultati degli esercizi passati ed il risultato di periodo al 31 dicembre 2015 sono stati
particolarmente influenzati dal risultato dell‟attività di negoziazione, che include sia le
plus/minusvalenze da valutazione di titoli in portafoglio sia l‟attività di trading, dall‟andamento dei
tassi e dai volumi delle masse intermediate. Tali dinamiche sono variabili pertanto sussiste il rischio
che l‟Emittente possa concludere gli esercizi futuri con degli utili non in linea con quelli degli esercizi
passati.
L‟esercizio 2015 si è chiuso con un utile netto di 18,4 milioni di euro, in diminuzione di 7,5 milioni (28,99%), rispetto ai 25,9 milioni di utile del 2014.
Si evidenzia come l‟utile netto alla data del 30 giugno 2016 risulti pari a Euro 11,2 milioni, invariato
rispetto a giugno 2015.
4.1.1.10-bis. Rischio relativo alla realizzazione del progetto di fusione per incorporazione
della BCC di Capranica
I Consigli di Amministrazione dell‟Emittente e della BCC di Capranica, dopo aver svolto, ciascuna
per quanto di propria competenza, un‟analisi di fattibilità, hanno approvato, rispettivamente in data
22 dicembre 2015 e in data 21 dicembre 2015, l‟Operazione di Fusione che prevede l‟incorporazione
di BCC di Capranica (incorporata) in Banca di Credito Cooperativo di Roma (incorporante). Il
Progetto di Fusione definitivo è stato sottoposto a Banca d‟Italia ai sensi della disciplina di vigilanza.
L‟autorizzazione di Banca d‟Italia è intervenuta il 21 marzo 2016 (Prot. N° 0387052/16). Il Progetto
di Fusione è stato approvato dall‟Assemblea dei Soci della BCC di Roma in data 1° maggio 2016, e
dall‟Assemblea dei Soci della BCC di Capranica in data 14 maggio 2016.
La decorrenza degli effetti giuridici, contabili e fiscali della Operazione di Fusione decorrono dal 1°
luglio 2016.
Nello specifico, l‟Operazione di Fusione presenta molteplici fattori di rischio, è possibile, infatti, che
l‟operazione di fusione abbia un impatto negativo, sulla situazione economico-patrimoniale
dell‟Emittente, sebbene non di portata significativa, in considerazione delle modeste dimensioni
della BCC di Capranica; l‟Emittente ritiene che l‟Operazione non produrrà impatti significativi sugli
assetti operativi e di governo, né sui profili tecnici della BCC di Roma. Si segnala inoltre, che alla
data del presente Prospetto, non sono disponibili dati aggiornati relativi alla situazione economico
patrimoniale della nuova realtà creditizia che si verrebbe a creare con il perfezionamento della
operazione di fusione, conseguentemente nel presente Prospetto sono rappresentate informazioni
utili per valutare l‟operazione di fusione nel suo complesso unicamente sulla base della mera
sommatoria di dati contabili assoggettati a revisione delle banche partecipanti alla fusione rilevati alla
data del 31 dicembre 2015.
Ancora si segnala che sebbene le banche coinvolte nell‟operazione di fusione appartengano tutte al
mondo cooperativo e si avvalgano, in linea di massima, dei medesimi sistemi operativi, non si può
Prospetto di Base
- 33 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
escludere che l‟integrazione fra i diversi sistemi e l‟integrazione fra diverse strutture amministrative
possa comportare comunque un aumento di alcune specifiche tipologie di rischi quali i rischi
operativi e legali.
4.1.1.10-ter. Rischi connessi all’inserimento di dati previsionali
In data 30 marzo 2016 il Consiglio di Amministrazione dell‟Emittente ha approvato il Piano
Industriale relativo al biennio 2016-2017, che reca la previsione di un utile di esercizio pari a 22,3
milioni di Euro per l‟anno 2016 e pari a 30,0 milioni di Euro per l‟anno 2017.
I contenuti del Piano Industriale si basano su stime ed ipotesi circa eventi futuri nonché su azioni
che saranno intraprese dal management. Si evidenzia che non vi è certezza che le assunzioni a base
del piano, siano esse di carattere generale o di natura discrezionale, si verifichino in concreto nel
corso del biennio 2016-2017. Si specifica che i dati previsionali sono stati elaborati dall‟Emittente (i)
tenendo conto della acquisizione di attività e passività della Banca Padovana di Credito Cooperativo,
avvenuta a dicembre 2015, (ii) non tenendo conto della operazione di fusione per incorporazione
nell‟Emittente della BCC di Capranica, formalizzata nel maggio 2016, (iii) non considerando
l‟eventualità che, entro la fine dell‟esercizio 2017, la BCC di Roma aderisca ad un gruppo bancario
cooperativo assumendo conseguentemente degli obblighi di garanzia correlati ad obblighi delle altre
banche aderenti verso terzi e/o ad esigenze di liquidità o rafforzamento patrimoniale di altre banche
aderenti e (iv) non considerando che la Banca, ai sensi dell‟art. 2-bis del D.L: 18/2016, come
risultante a seguito delle modifiche apportate dalla legge di conversione, ha dovuto aderire al Fondo
temporaneo istituito in data 27 maggio 2016 dalla Federazione italiana delle banche di credito
cooperativo-casse rurali ed artigiane, in favore del quale, in relazione all‟anno 2016, la Banca
medesima può essere chiamata ad effettuare apporti (che inciderebbero in negativo sui risultati
dell‟esercizio) per un importo massimo possibile di circa 23,5 milioni.
Successivamente, in data 22 giugno 2016, il Consiglio di Amministrazione dell‟Emittente ha
approvato, ai fini della redazione della propria relazione da parte del revisore contabile indicato alla
Sezione 5, Capitolo 8, paragrafo 8.2, un documento che descrive nel dettaglio la valutazione sia degli
impatti derivanti dall‟operazione di incorporazione della BCC di Capranica (che, essendo successiva
alla approvazione del piano strategico 2016-2017 avvenuta in data 30 marzo 2016, non sono presenti
nelle evidenze del Piano Stesso) sia la stima degli utili prospettici.
Pertanto le valutazioni effettuate dal revisore nella propria relazione hanno avuto riguardo ai dati
relativi al Piano Industriale 2016-2017, integrate unicamente con la valutazione effettuata
dall‟Emittente degli impatti derivanti dalla menzionata fusione, che hanno comportato, quanto alla
previsione del risultato di esercizio 2016, l‟invarianza del dato previsionale di 22,3 milioni di Euro di
utile e, quanto alla previsione del risultato di esercizio 2017, la variazione del dato previsionale da
30,0 a 30,4 milioni di Euro di utile.
Si specifica che gli amministratori, nel formulare i contenuti del Piano, non hanno predisposto
un‟analisi di sensitività delle previsioni al fine di indicare le possibili conseguenze sull‟utile netto in
caso di evoluzione della curva dei tassi di interesse differente da quella ipotizzata.
Si segnala altresì che l‟esperto incaricato di redigere la relazione di cui alla Sezione 5, Capitolo 8, del
presente Prospetto ha formulato degli specifici “richiami di informativa”.
Si evidenzia che l‟esito del referendum svoltosi in Gran Bretagna in data 23 giugno 2016, come noto,
favorevole alla fuoriuscita del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord dalla Unione
Europea, non rientra tra i presupposti in base ai quali l‟Emittente ha elaborato il Piano Industriale e
le previsioni ivi contenuti.
Sussiste pertanto il rischio che i risultati effettivamente conseguiti dall‟Emittente negli esercizi 2016 e
2017 possano divergere, anche significativamente, ed anche in senso negativo, rispetto alle previsioni
del Piano Industriale.
4.1.1.10-quater. Rischio legato ai “richiami di informativa” dell’esperto che ha rilasciato la
relazione sui dati previsionali contenuti nel Capitolo 8 della Sezione 5
Il Dott. Stefano Fiorini ha rilasciato in data 22 giugno 2016, ai fini di cui al punto 8.2 dell‟allegato XI
al Regolamento CE 809/2004, la propria relazione su dati previsionali inclusi nel Piano Strategico
2016-2017 della Banca. Si evidenzia che in detta relazione il Dott. Fiorini ha effettuato dei “richiami
di informativa”, ed ha, in particolare, richiamato l‟attenzione su quanto segue:
“i. i Dati Previsionali sono tratti da prospetti di conto economico e patrimoniali che costituiscono riclassificazioni dei
dati riportati negli schemi di bilancio della Banca. Tali riclassificazioni sono guidate da criteri gestionali e sono dirette
a fornire una più diretta e chiara rappresentazione delle informazioni economiche e patrimoniali, ma non consentono
una immediata confrontabilità con le corrispondenti voci del bilancio chiuso al 31 dicembre 2015;
ii. nella costruzione dei Dati Previsionali non sono stati stimati i principali effetti economici derivanti
Prospetto di Base
- 34 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
dall’applicazione del principio contabile IFRS 3 alle operazioni a) di acquisizione delle attività e passività della
Banca Padovana credito cooperativo soc. coop., e b) di fusione per incorporazione, nella Banca, della Banca di
Capranica Credito Cooperativo soc. coop., i cui effetti legali e contabili decorreranno dal 1 luglio 2016;
iii. gli amministratori della Banca non hanno predisposto una analisi di sensitività al fine di indicare le potenziali
conseguenze sull’utile netto in caso di evoluzione della curva dei tassi di interesse diversa da quella ipotizzata;
iv. i Dati Previsionali non riflettono gli eventuali impatti derivanti:
a) dall’introduzione dell’IFRS 9, la cui applicazione entrerà a regime nel 2018 e, quindi, oltre il periodo di
previsione del Piano Strategico 2016-2017;
b) dall’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario, con particolare riferimento alla recente
riforma del credito cooperativo.”
4.1.1.10-quinquies. Rischi relativi alle contribuzioni della Banca al Fondo temporaneo di cui
all’art.2-bis del D.L: 18/2016
L‟Emittente, in data 14 giugno 2016, ha aderito al Fondo temporaneo istituito da Federcasse ai sensi
dell‟art. 2-bis del d.l. 18/2016, come convertito dalla l. 49/2016. Lo Statuto del Fondo temporaneo,
nel fissare i criteri di contribuzione delle banche consorziate (la cui adesione al fondo è obbligatoria,
per le BCC che non abbiano deliberato di trasformarsi in s.p.a.) ha previsto che, per ciascun anno,
l‟ammontare massimo della contribuzione di ciascuna banca sia determinato in misura pari allo 0,2%
dell‟attivo di bilancio dell‟esercizio precedente. In base a tale criterio, il limite massimo di possibili
contribuzioni dell‟Emittente al Fondo temporaneo per l‟anno 2016 risulta pari a circa 23,5 milioni di
euro. L‟Emittente aveva già appostato risorse in sede di budget per complessivi 3,0 milioni di Euro a
fronte dei possibili impegni per il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo e del
Fondo di Garanzia Istituzionale. Il Fondo temporaneo in futuro sostituirà tali fondi di garanzia. Alla
Data del Prospetto, l‟ammontare delle risorse già apportate e non ancora effettivamente utilizzate,
corrisponde a circa 2.500.000 di euro; tali risorse verranno pertanto destinate al Fondo Temporaneo.
L‟Emittente, sulla base di tutte le informazioni disponibili, ha valutato che i predetti 2,5 milioni di
Euro siano sufficienti a coprire gli obblighi di contribuzione della BCC di Roma fino ad un
ammontare complessivo di eventuali interventi del Fondo temporaneo nel 2016 per un ordine di
grandezza di circa 70-80 milioni. A giudizio dell‟Emittente, allo stato, non vi sono evidenze che
lascino ritenere che il Fondo temporaneo, in concreto, effettuerà interventi di ammontare
complessivo superiori all‟ordine di grandezza dei 70/80 milioni di Euro e, pertanto, l‟Emittente non
prevede, con riguardo agli esercizi 2016 e 2017 di dover effettuare ulteriori contribuzioni rispetto a
quanto già effettuato (e a quanto previsto a budget per il 2017). Sussiste tuttavia il rischio che il
Fondo possa, in concreto, effettuare interventi di ammontare complessivo superiore al predetto
ordine di grandezza, e che, conseguentemente, la Banca debba effettuare ulteriori apporti al Fondo,
con conseguenti impatti negativi sui risultati di esercizio. Con specifico riferimento alle previsioni di
utili (22,3 milioni di euro) relative all‟esercizio 2016 formulate nel Piano Industriale 2016-2017 si
evidenzia che, nel caso limite in cui la Banca venisse chiamata nel corso del 2016 ad effettuare
apporti al Fondo nella massima misura possibile (23,5 milioni di Euro per l‟anno 2016), l‟impatto a
conto economico sarebbe di portata tale da determinare addirittura una perdita di esercizio. Con
riferimento alle previsioni di utili (30,4 milioni di euro) relative all‟esercizio 2017 formulate nel Piano
Industriale 2016-2017 si evidenzia che, nel caso limite in cui la Banca venisse chiamata nel corso del
2017 ad effettuare apporti al Fondo nella massima misura possibile (allo stato non determinabile con
precisione, ma corrispondente allo 0,2% dell‟attivo dello stato patrimoniale al 31 dicembre 2016),
l‟impatto a conto economico sarebbe comunque di portata tale da ridurre l‟utile di esercizio ben al di
sotto della metà di quanto previsto nel Piano Industriale.
4.1.1.11. Rischio residuo
Consiste nel rischio che le tecniche di attenuazione del rischio utilizzate dalla banca risultino meno
efficaci del previsto.
4.1.1.12. Rischio strategico
Rappresenta il rischio attuale o prospettico di flessione di utili o capitale derivante da cambiamenti
del contesto operativo o da decisioni strategiche errate, attuazione inadeguata di decisioni, scarsa
reattività a variazioni del contesto competitivo.
4.1.1.13. Rischio reputazionale
È il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione
negativa della Banca da parte di soci, clienti, controparti ed in generale qualunque soggetto portatore
di interesse.
4.1.1.14. Rischio di non conformità
Prospetto di Base
- 35 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
È il rischio di incorrere in sanzioni legali o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni
reputazionali derivanti dal mancato rispetto di leggi, regolamenti, codici di autoregolamentazione,
procedure interne e codici di condotta applicabili all‟attività della Banca.
4.1.1.15. Rischi connessi con l’operatività verso soggetti collegati
È il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali della Banca possa compromettere
l‟oggettività e l‟imparzialità delle decisioni relative alla concessione di finanziamenti e ad altre
transazioni nei confronti dei medesimi soggetti, con possibili distorsioni nel processo di allocazione
delle risorse, esposizione della Banca a rischi non adeguatamente misurati o presidiati, nonché
potenziali danni per depositanti e azionisti
4.1.1.16. Rischio derivante da investimenti partecipativi in imprese non finanziarie
È il rischio di un eccessivo immobilizzo dell‟attivo derivante da investimenti partecipativi in imprese
finanziarie e non finanziarie.
4.1.1.17. Rischio di cartolarizzazione
È il rischio di incorrere in perdite dovute alla mancata rispondenza tra la sostanza economica delle
operazioni poste in essere e le decisioni di valutazione e gestione del rischio.
4.1.1.18. Rischio di leva finanziaria eccessiva
E‟ il rischio che un livello di indebitamento particolarmente elevato rispetto alla dotazione di mezzi
propri renda la banca vulnerabile, determinando l‟adozione di misure correttive al proprio piano
industriale, compresa la vendita di attività con contabilizzazione di perdite che potrebbero
comportare rettifiche di valore anche sulle restanti attività.
4.1.1.19. Rischio di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo
Secondo l‟art. 2 del D.Lgs. n° 231/07, costituiscono riciclaggio – se commesse intenzionalmente - le
seguenti azioni: a) la conversione o il trasferimento di beni, effettuati essendo a conoscenza che essi
provengono da un‟attività criminosa o da una partecipazione a tale attività, allo scopo di occultare o
dissimulare l‟origine illecita dei beni medesimi o di aiutare chiunque sia coinvolto in tale attività a
sottrarsi alle conseguenze giuridiche delle proprie azioni; b) l‟occultamento o la dissimulazione della
reale natura, provenienza, ubicazione, disposizione, movimento, proprietà dei beni o dei diritti sugli
stessi, effettuati essendo a conoscenza che tali beni provengono da un‟attività criminosa o da una
partecipazione a tale attività; c) l'acquisto, la detenzione o l'utilizzazione di beni essendo a
conoscenza, al momento della loro ricezione, che tali beni provengono da un‟attività criminosa o da
una partecipazione a tale attività; d) la partecipazione ad uno degli atti di cui alle lettere precedenti,
l'associazione per commettere tale atto, il tentativo di perpetrarlo, il fatto di aiutare, istigare o
consigliare qualcuno a commetterlo o il fatto di agevolarne l'esecuzione.
4.1.1.20. Rischio informatico
Per Rischio Informatico o “Rischio IT” si intende il rischio di incorrere in perdite economiche, di
reputazione e di quote di mercato in relazione all‟utilizzo di tecnologia dell‟informazione e della
comunicazione.
4.1.1.21. Rischi relativi ai contratti di Outsourcing stipulati dall’Emittente
La Banca ha esternalizzato, mediante appositi contratti con fornitori esterni, talune funzioni
aziendali. Tra queste, le c.d. Funzioni Aziendali Importanti di cui al 15° aggiornamento della
Circolare 263/06 di Banca d‟Italia, e precisamente: le “Funzioni Operative Importanti”, ossia quelle
attività/funzioni esternalizzate la cui mancata o inadeguata esecuzione determini il rischio di
compromissione grave della redditività, della solidità patrimoniale, della continuità operativa o della
conformità alle norme cui la Banca è sottoposta, le Funzioni Aziendali di Controllo, il Sistema
Informativo. In relazione al complesso delle attività esternalizzate, sussiste il rischio che l‟Emittente
possa essere esposto a responsabilità sia nei confronti dell‟Autorità di Vigilanza, sia nei confronti
della propria clientela e dei terzi in generale, in conseguenza di eventuali malfunzionamenti e/o
paralisi operative che dovessero verificarsi nell‟ambito delle organizzazioni aziendali dei soggetti terzi
affidatari di funzioni esternalizzate dalla Banca, così come in caso di eventuali inadempimenti di tali
terzi affidatari agli obblighi contrattuali sugli stessi gravanti. Non può pertanto escludersi che
l‟Emittente, a seguito dell‟eventuale verificarsi degli eventi sopra citati, possa subire conseguenze
suscettibili di incidere negativamente sulla propria posizione patrimoniale, economica e finanziaria, o
subire provvedimenti sanzionatori da parte dell‟Autorità di Vigilanza. Sussiste altresì il rischio che
l‟Emittente, in caso di conseguenze sfavorevoli sul piano patrimoniale non possa ottenere l‟integrale
risarcimento delle stesse da parte dei soggetti terzi affidatari di funzioni esternalizzate.
4.1.1.22. Rischi relativi alla verifica fiscale in corso di svolgimento da parte dell’Autorità
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
tributaria
In data 11 Maggio 2016 la Direzione Regionale delle Entrate del Lazio, ufficio grandi contribuenti,
ha iniziato, nei confronti della Banca, una verifica fiscale al fine di eseguire il controllo della
contabilità posta in essere ai fini IRES, IRAP, IVA relativamente al periodo d‟imposta 2013. Tale
verifica rientra nel piano dei controlli biennali previsti per le società di grandi dimensioni (società che
presentano un volume di affari, ricavi o compensi non inferiori a Euro 25.822.844,95) ed essendo la
Banca un “contribuente tutorato” secondo quanto previsto dal D.L. 185/2008.
Nel contesto dell‟esame sostanziale, che ha interessato atti e fatti di gestione aventi rilevanza fiscale,
contabile ed amministrativa, sono state rilevate alcune inesattezze in materia di IRES.
A conclusione delle verifiche l‟Autorità tributaria propone il recupero a tassazione per l‟anno 2013 di
un importo totale di Euro 1.967.881,15
Al termine del verbale di constatazione l‟Emittente ha dichiarato, non condividendo alcuni rilievi
formulati dall‟Autorità tributaria, di riservarsi la possibilità di presentare ulteriori osservazioni e
memorie nelle sedi opportune.
4.1.1.23 Rischio relativo all’assenza del credit spread dell’Emittente
Si richiama l‟attenzione dell‟investitore sulla circostanza che per l‟Emittente non è possibile
determinare un valore di credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di un‟obbligazione
plain vanilla di riferimento dell‟Emittente e il tasso interest rate swap di durata corrispondente) atto a
consentire un ulteriore apprezzamento della rischiosità dell‟Emittente.
4.2. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SETTORI DI ATTIVITÀ E AI MERCATI IN
CUI OPERA L’EMITTENTE E IL GRUPPO DELL’EMITTENTE
4.2.1. Rischio derivante dalla congiuntura economica
Tale fattore di rischio evidenzia che l‟andamento generale dell‟economia e dei mercati finanziari, con
particolare riguardo alla dinamica congiunturale dell‟Italia ed al livello ed alla struttura dei tassi di
interesse, possano incidere negativamente sulla situazione patrimoniale e sui risultati di esercizio
dell‟Emittente. Ove la crisi dell‟economia reale dovesse perdurare (anche a causa di eventuali nuove
ed ulteriori turbolenze di tipo finanziario), incidendo negativamente sui consumi delle famiglie, sulla
loro propensione al risparmio e sui piani di investimento della clientela di riferimento, non è
possibile escludere che la redditività dell‟Emittente possa risultare inferiore rispetto a quella
conseguita negli anni precedenti.
4.2.2. Rischi connessi alla concorrenza nel settore bancario e finanziario
Il rischio della crescente competitività del settore è per la Banca quello di non riuscire a mantenere o
ad aumentare i volumi di attività ed i livelli di redditività raggiunti in passato, con conseguenti effetti
pregiudizievoli sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca stessa.
4.2.3. Rischi connessi all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e
finanziario
Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi all‟emanazione di nuove disposizioni normative o
regolamentari, nonché a eventuali modifiche della normativa che potrebbero comportare un
incremento dei costi operativi e/o avere effetti negativi sull‟attività, i risultati e le prospettive della
Banca.
4.2.4. Rischio connesso all’investimento in obbligazioni dell’Emittente e ai meccanismi di
risanamento e risoluzione delle crisi di imprese
L‟investimento in obbligazioni comporta il rischio di perdita, anche integrale, del capitale investito
laddove l‟Emittente sia sottoposto a procedure concorsuali o venga a trovarsi in una situazione di
dissesto o rischio di dissesto che comporta l‟applicazione di misure di risoluzione tra cui il “bail-in”,
come di seguito specificato.
Ad integrazione del meccanismo di vigilanza unico è stata emanata la Direttiva 2014/59/UE, nota
come “BRRD” (Banking Resolution and Recovery Directive), che prevede un meccanismo di
risoluzione unico delle crisi bancarie. In particolare, ai sensi dell‟art. 27 del decreto attuativo di detta
direttiva, indipendentemente dall‟avvio della risoluzione o della liquidazione coatta amministrativa o
in combinazione con un‟azione di risoluzione, è prevista l‟introduzione di misure di riduzione o
conversione di azioni, altre partecipazioni o strumenti di capitale. La direttiva introduce altresì il
principio del “bail-in” o “salvataggio interno”. In base a tale principio, il regolatore potrà prevedere
che, nella gestione di una crisi bancaria, tutti gli stakeholders dell‟istituto bancario subiscano perdite
in base alla propria seniority con l‟esclusione, tra le altre passività, dei depositi garantiti dal Fondo
Interbancario di Tutela dei Depositi.
Prospetto di Base
- 37 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Il regime introdotto dalla Direttiva 2014/59, è entrato in vigore in Italia il 1° gennaio 2016, come
previsto dal D.Lgs. n. 180/2015 con cui è stata data attuazione a tale Direttiva, e quindi anche
l‟Emittente rientra tra gli istituti bancari soggetti a tali prescrizioni.
Per dare attuazione alle misure di gestione delle crisi bancarie, la Banca d‟Italia, ai sensi dell‟articolo
60 del d.lgs. n. 180/2015, può tra l‟altro: disporre il trasferimento di azioni della banca in crisi;
disporre la cessione di attivi della banca in crisi; ridurre o azzerare il valore nominale delle azioni
della banca; annullare i titoli di debito emessi dall‟ente (non esclusi dal “bail–in”); convertire passività
in azioni o modificarne scadenze e tassi d‟interesse o sospenderne il pagamento; imporre l‟emissione
di nuove azioni; rimuovere amministratori ed alti dirigenti. Alla data del Prospetto non sono ancora
state adottate le misure di cui all‟art. 50 d.lgs. n. 180/2015 (relativo ai requisiti minimi del “bail–in”).
Per attuare le misure di risoluzione sopradescritte sono inoltre istituiti negli stati membri partecipanti
al meccanismo di vigilanza unico uno o più Fondi di Risoluzione Nazionale, alimentati da contributi
ordinari e straordinari delle banche. I Fondi di Risoluzione Nazionali sono destinati a confluire col
tempo nel Fondo di Risoluzione Unico a livello europeo (Single Resolution Fund).
Si segnala che il primo intervento del Fondo Nazionale di Risoluzione, istituito con il citato decreto
180/2015, è stato avviato alla fine di novembre 2015 in ordine alla risoluzione di n.4 banche in
amministrazione straordinaria.
La Banca d‟Italia, in qualità di Autorità nazionale di risoluzione (NRA), ha chiesto alle banche
italiane di versare un contributo ordinario e straordinario per finanziare l‟intervento. L‟Emittente è
stato chiamato a versare nel complesso circa Euro 10,4 milioni, suddivisi in Euro 2.606.238 a
carattere ordinario e Euro 7.818.714 a carattere straordinario.
Il versamento di tali importi è già stato effettuato su richiesta delle Autorità competenti.
La BRRD prevede, inoltre, la costituzione di un Fondo di risoluzione unico di cui al Regolamento
(UE) n.806/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio, finanziato mediante contributi versati exante dalle banche, che, ove ricorrano i presupposti, potrà essere utilizzato dalle Autorità di Vigilanza
per finanziare la risoluzione delle crisi bancarie.
D.3
Informazioni
fondamentali
sui principali
rischi che
sono specifici
per gli
strumenti
finanziari
4.2.5. Rischi connessi con l’eventuale richiesta alla Commissione Europea da parte dello
Stato italiano dell’autorizzazione alla concessione di “aiuti di Stato” in favore di banche
nazionali
Dall‟inizio della crisi l‟attenzione della UE si è focalizzata sulla necessità di un corpus unico di norme
sulla risoluzione delle crisi bancarie. Con decorrenza dal 1° agosto 2013 la Commissione europea ha
emanato una nuova comunicazione in materia di aiuti di Stato agli enti creditizi. Gli aiuti di Stato per
essere concessi devono essere compatibili con il diritto dell‟Unione Europea (cfr. art. 107, par. 3,
lett. “b)” del Trattato sul funzionamento dell‟Unione Europea). Al riguardo, si rammenta che la
concessione di tali aiuti, ove ne ricorrano i presupposti, può essere condizionata a una previa
“condivisione degli oneri”, oltreché da parte degli azionisti, anche da parte di coloro che hanno
sottoscritto titoli di debito subordinato o di capitale ibrido, con ciò comportando una compressione
dei diritti dei soggetti medesimi, nella misura in cui ciò sia giuridicamente possibile (cfr.
“Comunicazione della Commissione europea relativa all‟applicazione, dal 1° agosto 2013, delle
norme in materia di aiuti di Stato alle misure di sostegno alle banche nel contesto della crisi
finanziaria”, e in particolare i parr. 41-44).
Non si può peraltro escludere che, essendo il quadro normativo di riferimento in materia di aiuti di
Stato in continua evoluzione, possano intervenire ulteriori limitazioni ai diritti degli investitori e degli
obbligazionisti durante la vita dei rispettivi titoli.
4.3. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AGLI STRUMENTI FINANZIARI
[4.3.1. FATTORI DI RISCHIO COMUNI A TUTTE LE TIPOLOGIE DI PRESTITI
OBBLIGAZIONARI]
4.3.1.1. Rischio connesso all’utilizzo del “bail-in”
In data 16 novembre 2015 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i Decreti Legislativi n. 180 e
181 del 16 novembre 2015 attuativi della Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del
Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi individuando i
poteri e gli strumenti che le Autorità preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution
Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una banca in dissesto
ovvero a rischio di dissesto. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell‟ente,
riducendo al minimo l‟impatto del dissesto sull‟economia e sul sistema finanziario nonché i costi per
i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le
sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe
subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza.
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
I suddetti decreti attuativi sono entrati in vigore in data 16 novembre 2015, fatta unicamente
eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in”, come di seguito descritto, per le
quali è stata prevista l‟applicazione a partire dal 1 gennaio 2016.
Peraltro, le disposizioni in materia di bail–in potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in
circolazione, ancorché emessi prima della suddetta data.
Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il
summenzionato strumento del “bail-in” ossia il potere di riduzione, con possibilità di azzeramento
del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con
l‟applicazione del “bail-in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder ridotto,
azzerato, ovvero convertito in azioni il proprio investimento, anche in assenza di una formale
dichiarazione di insolvenza dell‟Emittente.
Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle
obbligazioni, l‟importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono
pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio. Nell‟applicazione dello
strumento del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia:
1) innanzitutto si dovrà procedere alla riduzione, fino alla concorrenza delle perdite, secondo
l‟ordine indicato:
- degli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d. Common equity Tier 1);
- degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments);
- degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni
subordinate;
- dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di
classe 2; - delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior);
2) una volta assorbite le perdite, o in assenza di perdite, si procederà alla conversione in azioni
computabili nel capitale primario, secondo l‟ordine indicato:
- degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments);
- degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni
subordinate;
- dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di
classe 2;
- delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior).
Nell‟ambito delle “restanti passività”, il “bail–in” riguarderà prima le obbligazioni senior e poi i
depositi (per la parte eccedente l‟importo di € 100.000) di persone fisiche, microimprese, piccole e
medie imprese, i medesimi depositi di cui sopra effettuati presso succursali extracomunitarie
dell‟Emittente nonché, successivamente al 1 gennaio 2019, tutti gli altri depositi presso la Banca,
sempre per la parte eccedente l‟importo di € 100.000 (cfr. al riguardo l‟elemento C.8 “Descrizione
dei diritti connessi agli strumenti finanziari, ranking degli strumenti finanziari e restrizioni a tali
diritti” della Nota di Sintesi).
Non rientrano, invece, nelle “restanti passività” e restano pertanto escluse dall‟ambito di
applicazione del “bail-in” alcune categorie di passività indicate dalla normativa, tra cui i depositi fino
a € 100.000 (c.d. “depositi protetti”) e le “passività garantite” definite dall‟art. 1 del citato D. Lgs. N.
180 del 16 novembre 2015 come “passività per la quale il diritto del creditore al pagamento o ad altra forma di
adempimento è garantito da privilegio, pegno o ipoteca, o da contratti di garanzia con trasferimento del titolo in
proprietà o con costituzione di garanzia reale, comprese le passività derivanti da operazioni di vendita con patto di
riacquisto”, comprendenti, ai sensi dell‟art. 49 del citato D. Lgs. N. 180, anche le obbligazioni bancarie
garantite di cui all‟art. 7 bis L. n. 130/99.
Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in
combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla normativa di recepimento quali:
(i) cessione di beni e rapporti giuridici ad un soggetto terzo;
(ii) cessione di beni e rapporti giuridici ad un ente-ponte;
(iii) cessione di beni e rapporti giuridici a una società veicolo per la gestione dell‟attività.
Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi potranno essere concessi solo dopo
che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti
previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato.
4.3.1.2. Rischio di credito per il sottoscrittore
Sottoscrivendo o acquistando le obbligazioni, l‟investitore diviene finanziatore dell‟Emittente e
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
titolare di un credito nei confronti del medesimo per il pagamento degli interessi e per il rimborso
del capitale a scadenza.
L‟investitore è dunque esposto al rischio che l‟Emittente divenga insolvente o comunque non sia in
grado di adempiere a tali obblighi di pagamento, nonché al rischio che l‟Emittente versi in dissesto o
sia a rischio di dissesto.
4.3.1.3. Rischio connesso ai limiti delle garanzie relative alle Obbligazioni
[Il Prestito non sarà assistito dalla garanzia del Fondo di Garanzia dei portatori di titoli
obbligazionari emessi da banche appartenenti al Credito Cooperativo (di seguito “FGO”)]
[Il Prestito sarà assistito dalla garanzia del Fondo di Garanzia dei portatori di titoli obbligazionari
emessi da banche appartenenti al Credito Cooperativo (di seguito “FGO”), con le modalità ed i
limiti previsti nello statuto del fondo medesimo, disponibile nel seguente sito internet
www.fgo.bcc.it.
Si precisa che nel caso di mancato rimborso del capitale alla scadenza da parte dell‟Emittente, la
garanzia tutela il portatore dell‟obbligazione che dimostri l‟ininterrotto possesso delle stesse nei tre
mesi antecedenti l‟inadempimento dell‟Emittente e per un ammontare massimo per ciascun
investitore non superiore a Euro 103.291,38 (tenendo conto di tutti i titoli dell‟Emittente, anche
appartenenti a diverse emissioni).
La dotazione massima collettiva del fondo, che alla data del 31/07/2016 garantisce 3.690 emissioni
obbligazionarie per un totale di € 23.993.037.000, è pari a € 538.024.534,68 per il periodo 01 Luglio
– 31 Dicembre 2016
L‟intervento del Fondo è comunque subordinato ad una richiesta del portatore del titolo se i titoli
sono depositati presso l‟Emittente ovvero, se i titoli sono depositati presso un‟altra banca, ad un
mandato espresso a questa conferito.
L‟art. 3 dello statuto del Fondo (FGO) prevede l‟applicabilità della garanzia anche ai casi di
attivazione delle misure di risoluzione previsti dalla Direttiva 2014/59/UE (“BRRD”) tra cui il “bailin”. Per ulteriori dettagli si rinvia all‟elemento B.18 della presente Nota di Sintesi.
4.3.1.4. Rischi relativi alla vendita delle Obbligazioni prima della scadenza
Nel caso in cui l‟investitore volesse vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il
prezzo di vendita sarà influenzato da diversi elementi di rischio di seguito elencati, che potranno
determinare una riduzione del prezzo di mercato delle Obbligazioni anche al di sotto del prezzo di
emissione:
 caratteristiche/assenza del mercato in cui i titoli verranno negoziati (“4.3.1.5. Rischio di liquidità”);
 variazione dei tassi di interesse e di mercato (“4.3.2.1. Rischio di tasso di mercato” le cui diverse
declinazioni per ciascuna tipologia di Obbligazioni sono riportate nel paragrafo successivo
denominato “4.3.2. Fattori di rischio specifici connessi a ciascuna tipologia di Prestiti
Obbligazionari” – della presente Nota di Sintesi);
 variazione del merito creditizio dell‟Emittente (“4.3.1.6. Rischio di deterioramento del merito di credito
dell’Emittente”);
 [commissioni presenti nel prezzo di emissione (“4.3.1.7. Rischio connesso alla presenza di
costi/commissioni in aggiunta al prezzo di emissione”)].
I rischi sopra elencati implicano che, nel caso in cui l‟investitore vendesse le Obbligazioni prima
della scadenza, potrebbe anche subire una rilevante perdita in conto capitale. Per contro, tali
elementi non influenzano il valore di rimborso che rimane pari al 100% del valore nominale. I rischi
relativi ai suddetti fattori sono di seguito descritti in maggior dettaglio.
4.3.1.5. Rischio di liquidità
E‟ il rischio rappresentato dalla difficoltà o impossibilità per un investitore di vendere prontamente
le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale ad un prezzo in linea con il suo valore teorico,
che potrebbe anche essere inferiore al prezzo di emissione del titolo.
L‟Emittente non richiederà l‟ammissione alla quotazione delle Obbligazioni presso un mercato
regolamentato, ovvero alla negoziazione presso un sistema multilaterale di negoziazione (M.T.F.).
Inoltre l‟Emittente non agirà in qualità di internalizzatore sistematico nè fisserà accordi con gli
internalizzatori per la negoziazione delle Obbligazioni.
L‟Emittente si impegna al riacquisto delle Obbligazioni senza limiti quantitativi su iniziativa
dell‟investitore nell‟ambito del servizio di negoziazione in conto proprio ai sensi dell‟art. 1 comma 5
lettera a) del T.U.F., assicurando con ciò un pronto smobilizzo dell‟investimento (di norma entro 2
giorni lavorativi).
Pertanto la Banca di Credito Cooperativo di Roma si impegna, nel caso di richiesta di vendita delle
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Obbligazioni da parte dei sottoscrittori, a garantire la liquidabilità dei titoli effettuando operazioni di
negoziazione in acquisto ed in vendita determinando il prezzo degli strumenti finanziari in
conformità a quanto stabilito nel documento “Politica di pricing e Regole interne per la
negoziazione/emissione dei prestiti obbligazionari emessi dalla BCC di Roma” consultabile sul sito
della stessa all‟indirizzo www.bccroma.it.
Non sono previsti limiti alla quantità di titoli su cui l'Emittente può svolgere attività di negoziazione.
4.3.1.6. Rischio di deterioramento del merito di credito dell’Emittente
Le Obbligazioni potranno deprezzarsi in caso di peggioramento della situazione finanziaria
dell‟Emittente, ovvero nel caso di deterioramento del merito creditizio dello stesso.
Peraltro, non si può quindi escludere che i corsi dei titoli sul mercato secondario possano essere
influenzati, tra l‟altro, da un diverso apprezzamento del rischio Emittente.
[4.3.1.7. Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni in aggiunta al prezzo di
emissione
Sono previsti, a carico del sottoscrittore, costi/commissioni in aggiunta al prezzo di emissione il cui
importo è pari a [●]. L‟importo di tali costi/commissioni incide – riducendolo – sul rendimento
delle Obbligazioni calcolato sul prezzo di emissione. Al riguardo si precisa che il rendimento
effettivo annuo netto viene determinato sulla base del prezzo di offerta/sottoscrizione e pertanto
tiene conto della presenza di costi/commissioni in aggiunta al prezzo di emissione.]
4.3.1.8. Rischio di scostamento del rendimento delle Obbligazioni rispetto al rendimento di
un titolo di stato
Le Obbligazioni potrebbero presentare un rendimento effettivo su base annua inferiore rispetto al
rendimento effettivo su base annua di un titolo di Stato Italiano di durata residua similare.
[4.3.1.9. Rischio connesso alla presenza di una percentuale di devoluzione dell’ammontare
collocato
Il Prestito Obbligazionario è caratterizzato da un tasso cedolare inferiore rispetto ad un prestito che
non prevede la devoluzione in quanto l‟Emittente devolverà [una percentuale] [un importo] del
collocato ad un Ente Beneficiario entro [●] giorni dalla chiusura del Periodo di Offerta per un
ammontare pari a [●]. [L‟Emittente dichiara inoltre che l‟Ente Beneficiario e quindi l‟aggiudicatario
dei proventi derivanti dal collocamento delle Obbligazioni, non è una società controllata o collegata,
cosi come definita dall‟art. 2359 del Codice Civile.] [A giudizio dell‟Emittente non si configura
quindi nessun rapporto di conflitto di interessi]]
4.3.1.10. Rischi relativi ai conflitti di interesse
I soggetti a vario titolo coinvolti nell‟emissione e nel collocamento delle Obbligazioni possono avere,
rispetto all‟operazione, un interesse autonomo potenzialmente in conflitto con quello
dell‟investitore.
Di seguito vengono descritti i conflitti di interesse connessi con l‟emissione delle Obbligazioni:
a) Coincidenza dell’Emittente con il Soggetto incaricato del Collocamento e con il Responsabile del Collocamento
b) Coincidenza dell’Emittente con l’Agente di Calcolo
c) Negoziazione dei titoli al di fuori di qualunque struttura di negoziazione
d) [Commissioni percepite dal Soggetto incaricato del Collocamento e dal Responsabile del Collocamento
e) [Conflitto d’interesse in caso di devoluzione di parte dell’ammontare collocato delle Obbligazioni ad un Ente
Beneficiario]
4.3.1.11. Rischio dovuto all’assenza di rating dell’Emittente e/o degli strumenti finanziari
L‟Emittente non ha richiesto alcun giudizio di rating per se né per le Obbligazioni di propria
emissione. Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto non vi è disponibilità immediata di un
indicatore sintetico rappresentativo della solvibilità dell‟Emittente e della rischiosità degli strumenti
finanziari.
4.3.1.12. Rischio relativo al ritiro dell’Offerta
E‟ il rischio derivante dalla facoltà dell‟Emittente di non dare inizio alla singola Offerta ovvero di
ritirarla qualora prima della Data di Emissione e/o di Regolamento dovessero verificarsi circostanze
straordinarie, così come previste nella prassi internazionale, ovvero eventi negativi riguardanti la
situazione finanziaria, patrimoniale, reddituale dell‟Emittente nonché per motivi di opportunità
(quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, condizioni sfavorevoli di mercato o il venir meno
della convenienza dell‟Offerta) che siano tali, secondo il ragionevole giudizio dell‟Emittente da
pregiudicare in maniera sostanziale la fattibilità e/o la convenienza della singola Offerta.
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
4.3.1.13. Rischio di chiusura anticipata dell’offerta
L‟Emittente potrà procedere in qualsiasi momento, durante il Periodo d‟Offerta, qualora si
verificassero rilevanti mutamenti di mercato ovvero in ragione di cambiamenti nelle esigenze di
raccolta dell‟Emittente, alla chiusura anticipata della stessa, e pertanto l‟ammontare totale
dell‟emissione potrebbe essere inferiore a quella massima indicata. Una riduzione dell‟ammontare
nominale complessivo può avere un impatto negativo sulla liquidità delle Obbligazioni.
4.3.1.14. Rischio di cambiamento del regime fiscale applicabile alle Obbligazioni
I redditi derivanti dalle Obbligazioni sono soggetti al regime fiscale vigente di volta in volta.
L‟investitore potrebbe subire un danno da un eventuale inasprimento del regime fiscale causato da
un aumento delle imposte attualmente in essere o dall‟introduzione di nuove imposte, che
andrebbero a diminuire il rendimento effettivo netto delle Obbligazioni.
[4.3.2. FATTORI DI RISCHIO SPECIFICI CONNESSI A CIASCUNA TIPOLOGIA DI
PRESTITI OBBLIGAZIONARI
Di seguito si riportano i fattori di rischio specifici per ciascuna tipologia di Obbligazioni da leggersi
congiuntamente con i Fattori di Rischio comuni alle diverse tipologie di prestiti obbligazionari.]
4.3.2.1. Rischio di tasso di mercato
[(a) OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO
in caso di vendita prima della scadenza, l‟investitore è esposto al cosiddetto "rischio di tasso", in
quanto in caso di aumento dei tassi di mercato si verificherà una diminuzione del prezzo del titolo,
mentre nel caso contrario il titolo subirà un apprezzamento. L‟impatto delle variazioni dei tassi di
interesse di mercato sul prezzo delle Obbligazioni a Tasso Fisso è tanto più accentuato, a parità di
condizioni, quanto più lunga è la vita residua del titolo (per tale intendendosi il periodo di tempo che
deve trascorrere prima del suo naturale rimborso).]
[(b) OBBLIGAZIONI STEP UP – STEP DOWN
in caso di vendita prima della scadenza, l‟investitore è esposto al cosiddetto "rischio di tasso", in
quanto in caso di aumento dei tassi di mercato si verificherà una diminuzione del prezzo del titolo,
mentre nel caso contrario il titolo subirà un apprezzamento. L‟impatto delle variazioni dei tassi di
interesse di mercato sul prezzo delle Obbligazioni Step Up – Step Down è tanto più accentuato, a
parità di condizioni, quanto più lunga è la vita residua del titolo (per tale intendendosi il periodo di
tempo che deve trascorrere prima del suo naturale rimborso).
In particolare, per le Obbligazioni Step Up, la sensibilità del prezzo dei Titoli in presenza di
variazioni dei tassi di interesse sarà maggiore che nel caso di obbligazioni, con analoghe
caratteristiche, che corrispondono un tasso fisso costante o un tasso fisso decrescente per tutta la
loro durata.]
[(c) OBBLIGAZIONI ZERO COUPON
in caso di vendita prima della scadenza, l‟investitore è esposto al cosiddetto "rischio di tasso", in
quanto in caso di aumento dei tassi di mercato si verificherà una diminuzione del prezzo del titolo,
mentre nel caso contrario il titolo subirà un apprezzamento. Nel caso dei titoli zero coupon, essendo
questi strumenti finanziari con duration3 maggiore rispetto ai titoli con flusso cedolare, variazioni al
rialzo dei tassi di mercato possono dar vita a prezzi più penalizzanti per l‟investitore. L‟impatto delle
variazioni dei tassi di interesse di mercato sul prezzo delle Obbligazioni zero coupon è tanto più
accentuato, a parità di condizioni, quanto più lunga è la vita residua del titolo (per tale intendendosi il
periodo di tempo che deve trascorrere prima del suo naturale rimborso).]
[(d) OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE CON EVENTUALE TASSO MINIMO
(FLOOR) E/O TASSO MASSIMO (CAP)
è il rischio rappresentato da eventuali variazioni dei livelli dei tassi di mercato a cui l‟investitore è
esposto in caso di vendita delle obbligazioni prima della scadenza; dette variazioni riducono infatti il
valore di mercato dei titoli.
Fluttuazioni dei tassi d‟interesse sul mercato del Parametro di Riferimento di riferimento, potrebbero
determinare temporanei disallineamenti del valore della cedola in corso di godimento rispetto ai
livelli dei tassi di riferimento espressi dai mercati finanziari e conseguentemente determinare
variazioni sui prezzi dei titoli.]
4.3.2.2. Rischio di indicizzazione: poiché il rendimento dipende, in tutto o in parte,
Per duration si intende il tempo di attesa medio per ottenere il flusso di cassa; in un‟obbligazione zero coupon il tempo medio di attesa coincide con
la vita residua del titolo in quanto l‟unico flusso di cassa ad essere pagato è il valore di rimborso a scadenza.
3
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
dall‟andamento di un Parametro di Riferimento, ad un eventuale andamento decrescente del valore
del Parametro di Riferimento anche il rendimento dei Titoli sarà proporzionalmente decrescente. È
possibile che il Parametro di Riferimento possa ridursi fino a zero o al di sotto di zero; in tal caso
l‟investitore non percepirebbe alcun interesse sull‟investimento effettuato. Tale rischio risulta
mitigato dalla presenza di un‟eventuale Spread positivo.
[4.3.2.3. Rischio di disallineamento tra il Parametro di Riferimento e la periodicità delle
cedole delle Obbligazioni con Cedole a Tasso Variabile: la periodicità delle cedole variabili non
corrisponde al periodo di rilevamento del Parametro di Riferimento prescelto e tale disallineamento
può incidere negativamente sul rendimento del Titolo.]
4.3.2.4. Rischio di eventi di turbativa e/o di eventi straordinari: qualora nel corso della vita
dell'Obbligazione si dovesse verificare, relativamente al Parametro di Riferimento cui è legato il
Prestito Obbligazionario, un evento di natura straordinaria o di turbativa che ne dovesse modificare
la struttura o ne dovesse compromettere l'esistenza, l‟Emittente provvederà a fissare un valore
sostitutivo che potrà essere per il Tasso Euribor [il Tasso Euro Libor (London Inter-Bank Offered
Rate) a [3] [6] [12] mesi] [il rendimento lordo dei BOT a [3] [6] [12] mesi relativo alla più recente asta
BOT antecedente la data di rilevazione].
In ogni caso, e ciò qualora si dovessero verificare eventi di natura straordinaria o di turbativa come
sopra definiti [anche con riferimento al Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea]
l‟Emittente agirà in buona fede per la determinazione delle cedole secondo la migliore prassi di
mercato e senza pregiudicare gli interessi degli investitori.
Quanto sopra potrebbe influire negativamente sul rendimento del titolo.
4.3.2.5. Rischio connesso all’assenza di informazioni: l‟Emittente, non fornirà successivamente
all‟emissione delle Obbligazioni, alcuna informazione relativamente alle stesse e all‟andamento del
Parametro di Riferimento prescelto.
[4.3.2.6. Rischio connesso alla natura strutturata delle Obbligazioni: l‟investitore deve tener
presente che l‟Obbligazione presenta al suo interno, oltre alla componente obbligazionaria, una
componente derivativa.
[E‟ previsto un Tasso Minimo e la componente derivativa consta di una opzione di tipo interest rate
FLOOR, implicitamente acquistata dall‟investitore, in ragione della quale questi vede determinato a
priori il valore minimo del tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole variabili.]
[E‟ previsto un Tasso Massimo, la componente derivativa consta di una opzione di tipo interest rate
CAP, implicitamente venduta dall‟investitore, in ragione della quale questi vede determinato a priori
il valore massimo del tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole variabili.]
[La contestuale presenza di un‟opzione di tipo interest rate CAP ed interest rate FLOOR da luogo
ad una opzione c.d. interest rate COLLAR.]]
[4.3.2.7. Rischio relativo alla previsione di un Tasso Massimo (Cap): è il rischio connesso alla
facoltà dell‟Emittente di prevedere che il tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle
cedole a tasso variabile non possa essere superiore ad un Tasso Massimo.
Tale limite non consente di beneficiare a pieno dell‟eventuale aumento del valore del Parametro di
Riferimento prescelto ed il titolo è tanto più rischioso quanto più è basso il Cap. Nel caso in cui sia
applicato un Tasso Massimo, infatti, se il valore del Parametro di Riferimento prescelto,
eventualmente maggiorato dello Spread, risulta superiore al Tasso Massimo, il tasso annuo lordo sarà
pari al Tasso Massimo. L‟Investitore, pertanto, deve tener presente che, qualora il tasso della cedola
sia determinato applicando un Tasso Massimo, il rendimento delle Obbligazioni potrà essere
inferiore a quello di un titolo similare legato al medesimo Parametro di Riferimento prescelto,
maggiorato dello stesso Spread, al quale non sia applicato un Tasso Massimo.]]
[(e) OBBLIGAZIONI A TASSO MISTO CON EVENTUALE TASSO MINIMO (FLOOR)
E/O TASSO MASSIMO (CAP)
in caso di vendita prima della scadenza, l‟investitore è esposto al cosiddetto "rischio di tasso", in
quanto in caso di aumento dei tassi di mercato si verificherà una diminuzione del prezzo del titolo,
mentre nel caso contrario il titolo subirà un apprezzamento.
In particolare, le componenti a tasso fisso modificano il loro valore in maniera inversamente
proporzionale alla variazione dei tassi di interesse di mercato, mentre le componenti a tasso variabile
risentono in maniera meno significativa di variazioni del tasso di interesse.
Per la componente a tasso variabile, fluttuazioni dei tassi d‟interesse sul mercato del Parametro di
Riferimento di riferimento, potrebbero determinare temporanei disallineamenti del valore della
cedola in corso di godimento rispetto ai livelli dei tassi di riferimento espressi dai mercati finanziari e
Prospetto di Base
- 43 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
conseguentemente determinare variazioni sui prezzi dei titoli.
4.3.2.2. Rischio di indicizzazione: poiché il rendimento delle Obbligazioni dipende, in tutto o in
parte, dall‟andamento di un Parametro di Riferimento, ad un eventuale andamento decrescente del
valore del Parametro di Riferimento anche il rendimento dei Titoli sarà proporzionalmente
decrescente. È possibile che il Parametro di Riferimento possa ridursi fino a zero o al di sotto di
zero; in tal caso l‟investitore non percepirebbe alcun interesse sull‟investimento effettuato. Tale
rischio risulta mitigato dalla presenza di un‟eventuale Spread positivo.
[4.3.2.3. Rischio di disallineamento tra il Parametro di Riferimento e la periodicità delle
cedole delle Obbligazioni con Cedole a Tasso Variabile: la periodicità delle cedole variabili non
corrisponde al periodo di rilevamento del Parametro di Riferimento prescelto e tale disallineamento
può incidere negativamente sul rendimento del Titolo.]
4.3.2.4. Rischio di eventi di turbativa e/o di eventi straordinari: qualora nel corso della vita
dell'Obbligazione (con riferimento alle Cedole Variabili) si dovesse verificare, relativamente al
Parametro di Riferimento cui è legato il Prestito Obbligazionario, un evento di natura straordinaria o
di turbativa che ne dovesse modificare la struttura o ne dovesse compromettere l'esistenza,
l‟Emittente provvederà a fissare un valore sostitutivo che potrà essere per il Tasso Euribor [il Tasso
Euro Libor (London Inter-Bank Offered Rate) a [3] [6] [12] mesi] [il rendimento lordo dei BOT a [3]
[6] [12] mesi relativo alla più recente asta BOT antecedente la data di rilevazione].
In ogni caso, e ciò qualora si dovessero verificare eventi di natura straordinaria o di turbativa come
sopra definiti [anche con riferimento al Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea]
l‟Emittente agirà in buona fede per la determinazione delle cedole secondo la migliore prassi di
mercato e senza pregiudicare gli interessi degli investitori.
Quanto sopra potrebbe influire negativamente sul rendimento del titolo.
4.3.2.5. Rischio connesso all’assenza di informazioni: con riferimento alle Cedole Variabili,
l‟Emittente, non fornirà successivamente all‟emissione delle Obbligazioni, alcuna informazione
relativamente alle stesse e all‟andamento del Parametro di Riferimento prescelto.
[4.3.2.6. Rischio connesso alla natura strutturata delle Obbligazioni: l‟investitore deve tener
presente che l‟Obbligazione presenta al suo interno, oltre alla componente obbligazionaria, una
componente derivativa.
[E‟ previsto un Tasso Minimo e la componente derivativa consta di una opzione di tipo interest rate
FLOOR, implicitamente acquistata dall‟investitore, in ragione della quale questi vede determinato a
priori il valore minimo del tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole variabili.]
[E‟ previsto un Tasso Massimo, la componente derivativa consta di una opzione di tipo interest rate
CAP, implicitamente venduta dall‟investitore, in ragione della quale questi vede determinato a priori
il valore massimo del tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole variabili.]
[La contestuale presenza di un‟opzione di tipo interest rate CAP ed interest rate FLOOR da luogo
ad una opzione c.d. interest rate COLLAR.]]
[4.3.2.7. Rischio relativo alla previsione di un Tasso Massimo (Cap): è il rischio connesso alla
facoltà dell‟Emittente di prevedere che il tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle
cedole a tasso variabile non possa essere superiore ad un Tasso Massimo.
Tale limite non consente di beneficiare a pieno dell‟eventuale aumento del valore del Parametro di
Riferimento prescelto ed il titolo è tanto più rischioso quanto più è basso il Cap. Nel caso in cui sia
applicato un Tasso Massimo, infatti, se il valore del Parametro di Riferimento prescelto,
eventualmente maggiorato dello Spread, risulta superiore al Tasso Massimo, il tasso annuo lordo sarà
pari al Tasso Massimo. L‟Investitore, pertanto, deve tener presente che, qualora il tasso della cedola
sia determinato applicando un Tasso Massimo, il rendimento delle Obbligazioni potrà essere
inferiore a quello di un titolo similare legato al medesimo Parametro di Riferimento prescelto,
maggiorato dello stesso Spread, al quale non sia applicato un Tasso Massimo.]]
SEZIONE E - OFFERTA
E.2b
Ragioni
dell’offerta e
impiego dei
proventi, se
diversi dalla
ricerca del
Le obbligazioni saranno emesse nell‟ambito dell‟ordinaria attività di raccolta da parte
dell‟Emittente.
Nell‟esercizio della sua attività, l‟Emittente si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini
di speculazione privata. L‟Emittente si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta
di costruire il bene comune. L‟ammontare ricavato dall‟emissione obbligazionaria, al netto di
eventuali commissioni di sottoscrizione, sarà destinato all‟esercizio dell‟attività creditizia
dell‟Emittente. [Parte dell‟ammontare ricavato dalle Obbligazioni [pari al [●]%] [pari a [●]] [del
Prospetto di Base
- 44 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
E.3
profitto e/o
dalla
copertura di
determinati
rischi
Valore Nominale dell‟obbligazione] sarà devoluto da parte dell‟Emittente a titolo di liberalità a [●].]
Descrizione
dei termini e
delle
condizioni
dell’offerta
Destinatari dell’offerta
Le Obbligazioni sono destinate alla clientela dell‟Emittente.
Condizioni dell’Offerta
Le obbligazioni potranno essere offerte [senza essere subordinate ad alcuna condizione] [con le/la
condizioni/e evidenziate di seguito:]
 [esclusivamente con apporto di cd. “denaro fresco” da parte del potenziale investitore. Per
“denaro fresco” si intende l‟apporto di nuova liquidità da parte del sottoscrittore presso
l‟Emittente a partire da [●] Tale nuova liquidità non potrà essere riveniente dall‟eventuale
smobilizzo di obbligazioni emesse dall‟Emittente e sottoscritte in un periodo da [●] a [●]];
e/o
 [esclusivamente dai Soci. Per il registro della qualifica di socio verrà presa in considerazione
l‟iscrizione dell‟investitore nel libro soci della Banca alla data di sottoscrizione delle
obbligazioni offerte]; e/o
 [esclusivamente da soggetti che siano residenti in [●]]; e/o
 [persone fisiche non esercenti attività d‟impresa]; e/o
 [il Prestito sarà sottoscrivibile esclusivamente a seguito di acquisto di nuove azioni o quote
sociali dell‟Emittente, per le seguenti quantità […]]; e/o
 [esclusivamente a determinate categorie di investitori [indicazione dei criteri]].
Al fine di poter partecipare all‟Offerta, il sottoscrittore dovrà procedere all‟apertura di un conto
corrente e di un deposito titoli presso l‟Emittente.
Ammontare totale dell’emissione/dell’offerta
L‟ammontare totale dell‟Emissione è pari a [●]. Durante il Periodo di Offerta, l‟Emittente potrà
aumentare l‟ammontare totale dell‟ Emissione, dandone comunicazione mediante apposito avviso
a disposizione di ogni Filiale dell‟Emittente, sul sito internet www.bccroma.it e contestualmente
trasmesso alla CONSOB.
Prezzo di offerta
Le Obbligazioni saranno emesse [alla pari] [sotto la pari], cioè ad un prezzo di emissione [pari]
[inferiore] al Valore Nominale pari a [●]. Il prezzo di emissione è pari a [●].
Per eventuali sottoscrizioni con Date di Regolamento successive alla Data di Godimento al prezzo
di sottoscrizione saranno aggiunti gli eventuali interessi maturati calcolati dalla Data di Godimento
alla Data di Regolamento.
Il prezzo di offerta sarà pari al [prezzo di emissione] [prezzo di emissione maggiorato delle spese e
delle imposte specificatamente poste a carico del sottoscrittore pari a [●]].
Soggetti collocatori/responsabili del collocamento
Le obbligazioni saranno offerte tramite collocamento esclusivamente presso la rete di filiali della
Banca di Credito Cooperativo di Roma.
L‟Emittente sarà responsabile del collocamento del Prestito.
Periodo di offerta, comprese possibili modifiche
L‟adesione a ciascun Prestito potrà essere effettuata nel corso del Periodo di Offerta che sarà dal
[●] al [●].
L‟Emittente si riserva, in qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta, la facoltà di procedere
alla chiusura anticipata dell‟offerta, sospendendo immediatamente l‟accettazione di ulteriori
richieste da parte degli investitori.
L‟Emittente darà comunicazione al pubblico della chiusura anticipata dell‟offerta tramite apposito
avviso pubblicato sul sito internet dell„Emittente www.bccroma.it e reso disponibile in forma
stampata e gratuitamente presso le filiali dell‟Emittente. Tale avviso sarà contestualmente
trasmesso alla CONSOB.
Non essendo previsto il riparto, tutte le adesioni pervenute prima della chiusura anticipata
Prospetto di Base
- 45 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
E.4
Interessi
significativi
per
l’emissione /
l’offerta,
compresi
interessi
confliggenti
E.7
Spese stimate
addebitate
all’investitore
dall’Emittente
o
dall’offerente
dell‟offerta saranno soddisfatte
L‟Emittente si riserva altresì la facoltà di prorogare il Periodo di Offerta. Tale decisione sarà
comunicata al pubblico entro l‟ultimo giorno del Periodo di Offerta secondo le medesime forme e
modalità previste nel caso di chiusura anticipata dell‟offerta di cui sopra.
Descrizione della procedura di sottoscrizione
Sarà richiesta l‟apertura di un conto corrente e di un deposito titoli ai fini della sottoscrizione delle
Obbligazioni offerte.
La sottoscrizione delle obbligazioni sarà effettuata a mezzo di apposita scheda di adesione che
dovrà essere consegnata dall‟investitore debitamente sottoscritta presso la rete di filiali della banca.
Le domande di adesione sono revocabili mediante disposizione scritta da consegnare presso le sedi
e le filiali dell‟Emittente entro il termine dell‟ultimo giorno del Periodo di Offerta, ovvero, in caso
di chiusura anticipata, fino alla data di quest‟ultima. Decorsi i termini applicabili per la revoca, le
adesioni divengono irrevocabili.
Non saranno ricevibili né considerate valide le domande di adesione pervenute prima dell‟inizio del
Periodo di Offerta e dopo il termine del Periodo di Offerta.
Al sottoscrittore viene inoltre consegnato il Prospetto Base e il Certificato di avvenuta concessione
garanzia del Fondo di Garanzia dei portatori di titoli obbligazionari emessi da banche appartenenti
al Credito Cooperativo.
Il Prospetto di Base è altresì disponibile e consultabile gratuitamente presso le filiali dell‟Emittente,
nonché sul sito internet della stessa all‟indirizzo www.bccroma.it.
Ai sensi dell‟articolo 16 della Direttiva Prospetto, nel caso in cui l'Emittente proceda alla
pubblicazione di un Supplemento al Prospetto di Base, secondo le modalità di cui alla Direttiva
Prospetto e dell'articolo 94, comma 7 del Testo Unico della Finanza, gli investitori, che abbiano già
aderito all'Offerta prima della pubblicazione del Supplemento, potranno, ai sensi dell‟art. 95 bis
comma 2 del Testo Unico della Finanza, revocare la propria accettazione entro il secondo giorno
lavorativo successivo alla pubblicazione del Supplemento medesimo, mediante una comunicazione
scritta all'Emittente o secondo le modalità indicate nel contesto del Supplemento medesimo.
Il Supplemento sarà pubblicato sul sito internet dell‟Emittente www.bccroma.it e reso disponibile
in forma stampata e gratuitamente presso le filiali dell‟Emittente.
Della pubblicazione del Supplemento verrà data notizia con apposito avviso.
L'Emittente potrebbe avere interessi in conflitto in quanto:
 [L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e in qualità di
Responsabile del Collocamento; in tal caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di
interessi nei confronti degli investitori in quanto i titoli collocati sono di propria emissione.]
 [L'Emittente opera come Agente di Calcolo delle Obbligazioni; in tal caso, l‟Emittente si trova
in una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori.]
 [L‟Emittente negozierà i titoli su istanza del sottoscrittore (assumendo pertanto onere di
controparte), e ciò configura una situazione di conflitto di interesse nei confronti degli
investitori.]
 [Il Soggetto incaricato del Collocamento e il Responsabile del Collocamento percepiscono una
commissione di collocamento e ciò determina un ulteriore conflitto di interessi.]
 [Una parte dell‟ammontare ricavato dai Titoli pari a [●] verrà devoluto a [●] e il collegamento da intendersi quale, a titolo esemplificativo, concessione di crediti, coincidenza di soggetti
rilevanti, rapporti commerciali, ecc. - tra l'Emittente e l'Ente Beneficiario determina una
situazione di conflitto d‟interessi significativi per l‟emissione/l‟offerta.]
Il prezzo di emissione non include commissioni di collocamento o di sottoscrizione.
[Sono a carico dell‟investitore spese e imposte in aggiunta al prezzo di emissione pari a [●]% del
Valore Nominale dell‟obbligazione ovvero ad Euro [●] per ogni [●] di Valore Nominale.]
[Non sono previste spese e imposte in aggiunta al prezzo di emissione]
[Inoltre sono previste spese connesse all‟incasso delle cedole pari a [●]]
Inoltre potranno essere previste spese connesse alla tenuta di un conto corrente e di un deposito
titoli.
Prospetto di Base
- 46 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
SEZIONE 4
FATTORI DI RISCHIO
Avvertenza: si richiama l‟attenzione dell‟investitore sulla circostanza che - a seguito della pubblicazione
da parte della Banca di Credito Cooperativo di Roma del Prospetto Informativo relativo all‟Offerta
Pubblica di azioni ordinarie, avvenuta in data 5 settembre 2015, a seguito di comunicazione del
provvedimento di approvazione della CONSOB con nota nr. 0070009/15 del 4 settembre 2015, come
successivamente integrato ed aggiornato dal Supplemento al Prospetto di Offerta Pubblica di azioni
ordinarie pubblicato in data 4 agosto 2016 a seguito di approvazione del 3 agosto 2016 con nota nr.
0072550/16 - il presente Prospetto di Base incorpora mediante riferimento talune informazioni,
contenute nel Prospetto di Aumento di Capitale come successivamente integrato ed aggiornato dal
Supplemento. Le parti del Prospetto di Aumento di Capitale, come successivamente integrato ed
aggiornato dal Supplemento, non incluse mediante riferimento nel presente Prospetto di Base non
sono pertinenti per l‟investitore.
Per una più completa informativa ed analisi relativa all‟Emittente si rinvia altresì al:
 “PROSPETTO INFORMATIVO RELATIVO ALL‟OFFERTA PUBBLICA DI AZIONI
ORDINARIE” depositato presso la Consob in data 5 settembre 2015 a seguito di approvazione
comunicata con nota nr. 0070009/15 del 4 settembre 2015;
 “SUPPLEMENTO AL PROSPETTO INFORMATIVO RELATIVO ALL‟OFFERTA
PUBBLICA DI AZIONI ORDINARIE” depositato presso la Consob in data 4 agosto 2016 a
seguito di approvazione comunicata con nota nr. 0072550/16 del 3 agosto 2016.
Come previsto dall‟art. 28 del Regolamento CE 809/2004, i documenti sono incorporati per
riferimento, limitatamente alle informazioni sull‟Emittente, secondo quanto meglio precisato al
paragrafo 14 del Documento di Registrazione; le altre informazioni relative alla descrizione degli
strumenti finanziari oggetto dell‟offerta non sono rilevanti ai fini del presente Prospetto di Base.
L‟operazione descritta nel presente Prospetto di Base presenta gli elementi di rischio tipici di un
investimento in obbligazioni.
Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell‟investimento, gli investitori sono invitati a valutare
gli specifici fattori di rischio relativi all‟Emittente, al settore di attività in cui esso opera, nonché agli
strumenti finanziari oggetto dell‟Offerta.
I fattori di rischio devono essere letti congiuntamente alle informazioni contenute nel Prospetto di
Base.
4.1. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE
4.1.1. Rischi propri dell’attività bancaria
L‟Emittente è soggetto ai rischi propri dell‟attività bancaria e precisamente:
4.1.1.1. Rischio finanziario
L‟Emittente, nell‟ambito della gestione del proprio portafoglio di investimento, è esposto ai rischi
tipicamente connessi con l‟operatività nei mercati finanziari, consistenti in particolare nei rischi relativi
all‟andamento delle quotazioni, nei rischi di controparte ed in quelli relativi alla solvibilità degli emittenti
gli strumenti finanziari detenuti in portafoglio.
Al 31 dicembre 2015 l‟assorbimento patrimoniale del rischio di tasso calcolato sul totale delle
esposizioni della Banca al netto del portafoglio di negoziazione di vigilanza (banking book) è pari a 20,0
milioni in aumento di 5,0 milioni rispetto al valore registrato il 31 dicembre 2014 (15,0 milioni). Al 30
giugno 2016 l‟assorbimento patrimoniale del rischio di tasso calcolato sul totale delle esposizioni della
Banca al netto del portafoglio di negoziazione di vigilanza (banking book) è pari a 14,7 milioni in
diminuzione di 5,3 milioni rispetto al valore registrato il 31 dicembre 2015 (20,0 milioni). Si specifica in
proposito che, nel corso del primo semestre 2016, la Banca ha completato l‟operazione di acquisizione
Prospetto di Base
- 47 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
delle attività e delle passività della Banca Padova Credito Cooperativo ed ha effettuato alcune
operazioni di copertura dei mutui a tasso fisso mediante ricorso a strumenti derivati sfruttando le
condizioni di mercato ritenute particolarmente favorevoli.
La Banca, coerentemente ai principi cui la sua attività si ispira, non fa ricorso a strumenti derivati per la
copertura dei rischi finanziari inerenti il portafoglio di proprietà, ma adotta misure volte a contenere
e/o neutralizzare l‟esposizione al rischio tasso mediante ricorso a strumenti derivati di copertura di
mutui a tasso fisso. L‟attività di investimento in strumenti finanziari con risorse proprie comporta un
rischio di effetti negativi in termini di possibili minusvalenze sugli investimenti effettuati e
conseguentemente sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente.
Si specifica che al 31 dicembre 2015 il valore di bilancio delle esposizioni sovrane dell‟Emittente
rappresentate da “titoli di debito” ammonta ad Euro 4.058,3 milioni, quasi interamente concentrato sul
paese Italia (4.052,2 milioni ovvero il 99,85% del totale delle esposizioni su debiti sovrani). Al 30 giugno
2016 il valore di bilancio delle esposizioni sovrane dell‟Emittente rappresentate da “titoli di debito”
ammontava ad Euro 3.230,3 milioni, quasi interamente concentrato sul paese Italia (3.224,2 milioni
ovvero il 99,8% del totale delle esposizioni su debiti sovrani). Le recenti incertezze sull‟evoluzione delle
politiche monetarie della BCE, nell‟area Euro, e della FED, nell‟area del dollaro, con la conseguente
alea in ordine al posizionamento degli investitori internazionali determinano il riacuirsi dei profili di
rischio afferenti alla gestione del portafoglio di investimento dell‟Emittente, connessi all‟esposizione
dell‟Emittente all‟andamento delle quotazioni, ai rischi di controparte e alla solvibilità degli emittenti gli
strumenti finanziari detenuti in portafoglio. I futuri sviluppi di tale scenario potrebbero pertanto
determinare significativi effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria
dell‟Emittente. Si veda anche il successivo Paragrafo “4.1.1.2. Rischio relativo al debito sovrano”.
4.1.1.2. Rischio relativo al debito sovrano
I recenti sviluppi della crisi del debito sovrano della Grecia hanno determinato il riprodursi delle forti
tensioni nei mercati finanziari, già manifestatesi in passato. Il fenomeno in questione, occasionato dalle
incertezze in merito alla futura evoluzione della situazione della Grecia e sulla capacità di tale Stato di
far fronte alle scadenze dei finanziamenti ricevuti in ambito internazionale, è alimentato anche dai
possibili rischi di contagio tra i mercati dei debiti sovrani dei diversi paesi, tra i quali anche quello
italiano.
Allo stato, non è da escludere la possibilità che tale situazione produca un nuovo scenario di avversione
al rischio potenzialmente suscettibile di estensione anche al debito sovrano italiano, con l‟effetto che
possa venire a vanificarsi la ripresa di fiducia manifestatasi tra il 2013 e il 2015 ed i titoli di stato italiani
possano essere penalizzati da forti vendite, con conseguente ridimensionamento dei relativi corsi e
significativi rialzi dei relativi rendimenti. Ugualmente non si può neppure escludere che dall‟eventuale
realizzarsi di un siffatto scenario possano derivare declassamenti dei titoli di Stato italiani da parte delle
principali agenzie di rating. Tali circostanze avrebbero la conseguenza di produrre effetti negativi sul
valore delle attività finanziarie detenute nel portafoglio dell‟Emittente, caratterizzato nel complesso da
una sensibile esposizione al Rischio Paese Italia, in relazione alla presenza di una elevata quota di
investimenti costituiti da titoli di Stato italiani. Potrebbero, quindi, prodursi effetti negativi, anche
rilevanti, sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente. In
uno scenario estremo, alcuni Paesi dell‟Eurozona potrebbero uscire dall‟Unione Monetaria o,
addirittura, si potrebbe pervenire all‟ipotesi di un dissolvimento dell‟Unione Monetaria stessa, con
conseguenze, in entrambi i casi, allo stato, imprevedibili e, comunque, con possibili effetti negativi,
anche rilevanti, sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente.
Il rendimento del BTP decennale si posizionava, alla data del 31 dicembre 2014, nell‟intorno del 1,89%,
alla data del 31 dicembre 2015 nell‟intorno del 1,589% e alla data del 30 giugno 2016 nell‟intorno del
1,343%. Lo spread rispetto ai Bund tedeschi si posizionava, alla data del 31 dicembre 2014 nell‟intorno
di 133 bp, alla data del 31 dicembre 2015 nell‟intorno di 96 bp e alla data del 30 giugno 2016
nell‟intorno di 146 bp. Si riporta, di seguito, una tabella riassuntiva relativa alle esposizioni della Banca
Prospetto di Base
- 48 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
in titoli di debito emessi da Governi centrali e locali e da Enti governativi, al 31 dicembre 2014, al 31
dicembre 2015 e al 30 giugno 2016.
31/12/2014
Governi e rating
Italia/BBB-
Categoria
Valore
IAS
Nominale
Valore
di
Bilancio
Fair
Value
30/06/2016
Valore
di
Bilancio
Fair Value
AFS
3.175.000
3.251.461
3.251.461
3.331.000
3.396.019
3.396.019
2.531.000
2.568.779
2.568.779
HTM
960.000
988.472
1.077.095
635.000
656.220
748.947
635.000
655.441
754.058
0
0
0
0
0
0
6.090
HFT
Austria/AA+
31/12/2015
Valore
Valore
Valore
di
Fair Value
Nominale
Nominale
Bilancio
HFT
6.000
6.121
6.121
6.000
6.105
6.105
6.000
6.090
LR
20.000
20.799
21.839
0
0
0
0
0
0
4.161.000
4.266.853
4.356.516
3.972.000
4.058.344
4.151.072
3.172.000
3.230.310
3.328.928
Germania/AAA
Totale
L‟esposizione verso titoli governativi al 31 dicembre 2014 ammonta complessivamente a 4.161 mln in
termini di valore nominale e rappresenta il 92% del portafoglio di proprietà della Banca. L‟esposizione
verso titoli governativi, italiani e stranieri, ammonta complessivamente al 31 dicembre 2015 a 3.972 mln
(di cui 81 mln in strumenti finanziari strutturati) e rappresenta il 90,4% del portafoglio di proprietà della
Banca. L‟esposizione verso titoli governativi, italiani e stranieri, ammonta complessivamente al 30
giugno 2016 a 3.172 mln (di cui 81 mln in strumenti finanziari strutturati) e rappresenta il 91% del
portafoglio di proprietà della Banca.
Alla Data del Prospetto di Base non vi sono in essere finanziamenti erogati dall‟Emittente verso
Governi.
Si specifica che l‟Emittente è esposto verso il rischio Paese Italia e che, alla Data del Prospetto di Base,
non detiene nel proprio portafoglio di attività finanziarie titoli di Stato greci o di altri Paesi “periferici”.
Si evidenzia che al 31 dicembre 2015 la componente di titoli strutturati detenuti dall‟Emittente è
marginale e rappresenta il 3% del portafoglio titoli di proprietà. Alla Data del 30 giugno 2016 la
componente di titoli strutturati detenuta dall‟Emittente rappresenta il 3,7%. Nello specifico si tratta
prevalentemente di strutture di tipo CMS, CMS spread e inflation linked con scadenza massima 2021.
Nella seguente tabella si fornisce l‟aggiornamento delle suesposte informazioni al 30 giugno 2016.
30/06/2016
Governi e rating
Italia/BBB-
Austria/AA+
Totale
Categoria IAS
Valore Nominale
Valore di Bilancio
Fair Value
AFS
2.531.000
2.568.779
2.568.779
HTM
635.000
655.441
754.058
HFT
0
0
0
HFT
6.000
6.090
6.090
3.172.000
3.230.310
3.328.928
Alla data del 30 giugno 2016 l‟esposizione verso titoli governativi ammonta complessivamente a 3.172
mln (di cui 81 mln in strumenti finanziari strutturati) e rappresenta il 91% del portafoglio di proprietà
della Banca.
4.1.1.3. Rischio di credito
Il rischio di credito è definito come il rischio di subire perdite derivanti dall‟insolvenza o dal
deterioramento del merito creditizio delle controparti affidate. Nell‟ambito del rischio di credito
vengono identificate, inoltre, le seguenti tipologie di rischio:
- il rischio di controparte, che è determinato dalla possibilità che la controparte di una transazione,
avente ad oggetto strumenti finanziari, risulti inadempiente prima del regolamento della stessa; la
nuova normativa di vigilanza (regolamento UE 575/13 “CRR”) ha introdotto nell‟ambito del rischio
Prospetto di Base
- 49 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
di controparte un requisito patrimoniale aggiuntivo a copertura di potenziali perdite dovute alla
variazione dei prezzi di mercato per effetto del deterioramento del merito di credito delle controparti
(rischio di rettifiche di valore della componente creditizia, o credit valuation adjustment - CVA);
- il rischio di concentrazione, che è definito dalla Circ. 285/13 della Banca d‟Italia come il “rischio
derivante da esposizioni verso controparti, incluse le controparti centrali, gruppi di controparti
connesse e controparti operanti nel medesimo settore economico, nella medesima regione geografica
o che esercitano la stessa attività o trattano la stessa merce, nonché dall‟applicazione di tecniche di
attenuazione del rischio di credito, compresi, in particolare, i rischi derivanti da esposizioni indirette,
come, ad esempio, nei confronti di singoli fornitori di garanzie”;
- il rischio residuo, che è un rischio non misurabile inerente all‟eventualità che le tecniche per
l‟attenuazione del rischio di credito utilizzate dalla Banca risultino meno efficaci del previsto.
- il rischio di cartolarizzazione, che è il rischio che la sostanza economica delle operazioni di
cartolarizzazione non sia pienamente rispecchiata nelle decisioni di valutazione e gestione del rischio.
Si evidenzia che nell‟esercizio 2015 le rettifiche di valore su crediti hanno presentato un significativo
incremento, pari al 30,57%, rispetto al 2014.
Le seguenti tabelle forniscono indicazione dell‟incidenza (al lordo e al netto delle svalutazioni) delle
diverse categorie di crediti deteriorati sul totale dei crediti con riferimento al 31 dicembre 2015, 2014,
2013, nonché alla data del 30 giugno 2016. In conseguenza di un intervenuto cambio di normativa sui
crediti deteriorati, a partire da gennaio 2015 gli incagli e le esposizioni ristrutturate sono state classificate
come inadempienze probabili.
I dati al 30 giugno 2016 sono tratti dalla più recente segnalazione di vigilanza inviata alla Banca d‟Italia e
non sono stati assoggettati a revisione legale dei conti da parte della Società di Revisione.
a) Sofferenze
b) Inadempienze probabili
c) Esposizioni scadute
d) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Totale crediti in bonis
Incidenza % su totale crediti lordi
30-06-16
31-dic-15
4,02%
3,81%
7,03%
6,54%
1,36%
1,29%
0,00%
0,00%
12,40%
11,64%
87,60%
88,36%
Incidenza % su totale crediti netti
30-06-16
31-dic-15
1,45%
1,38%
4,80%
4,43%
1,17%
1,11%
0,00%
0,00%
7,42%
6,92%
92,58%
93,08%
L‟incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale degli impieghi risulta a dicembre 2015 pari all‟11,64%,
in aumento di 2,21 p.p. rispetto al 9,43% registrato a dicembre 2014.
Considerando gli importi netti si può notare a dicembre 2015 un incremento (1,23 p.p.) rispetto al 31
dicembre 2014.
L‟incidenza delle sofferenze lorde sul totale degli impieghi lordi al 31 dicembre 2015 risulta pari al
3,81% e presenta un incremento (+ 0,48%) rispetto al 31 dicembre 2014.
Più marcato l‟incremento dell‟incidenza delle inadempienze probabili, che si attesta al 31 dicembre 2015
al 6,54% degli impieghi lordi (+1,93 p.p. rispetto alla sommatoria degli incagli e delle esposizioni
ristrutturate al 31 dicembre 2014).
Per converso, l‟incidenza delle esposizioni scadute al 31 dicembre 2015, pari all‟1,29%, si presenta in
contenuta diminuzione rispetto all‟1,49% rilevato al 31 dicembre 2014.
L‟incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale degli impieghi risulta a giugno 2016 pari al 12,40%, in
aumento di 0,76 p.p. rispetto all‟ 11,64% registrato a dicembre 2015.
Considerando gli importi netti si può notare a giugno 2016 un incremento (0,50 p.p.) rispetto al 31
dicembre 2015.
L‟incidenza delle sofferenze lorde sul totale degli impieghi lordi al 30 giugno 2016 risulta pari al 4,02% e
presenta un incremento (+ 0,21 p.p.) rispetto al 31 dicembre 2015.
Più marcato l‟incremento dell‟incidenza delle inadempienze probabili, che si attesta al 30 giugno 2016 al
7,03% degli impieghi lordi (+0,49 p.p. rispetto al dato al 31 dicembre 2015).
Prospetto di Base
- 50 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
Risulta leggermente in aumento anche l‟incidenza delle esposizioni scadute che si attesta al 30 giugno
2016 all‟1,36%, (+ 0,07 p.p. rispetto all‟1,29% rilevato al 31 dicembre 2015).
Incidenza % su totale crediti lordi
Incidenza % su totale crediti netti
dic-14
dic-13
dic-14
dic-13
a) Sofferenze
3,33%*
2,93%
1,24%
1,25%
b) Incagli
4,48%
3,77%
3,05%
2,66%
c) Esposizioni ristrutturate
0,13%
0,14%
0,12%
0,12%
d) Esposizioni scadute
1,49%
2,19%
1,28%
1,94%
e) Rischio Paese
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Totale crediti deteriorati
9,43%
9,03%
5,69%
5,97%
Totale crediti in bonis
90,57%
90,97%
94,31%
94,03%
* Il totale del comparto è al netto dei titoli deteriorati rientranti nel portafoglio L&R; ove questi venissero computati,
l‟incidenza ammonterebbe al 3,5%.
Si rappresenta il rapporto tra i singoli comparti di crediti deteriorati e il totale impieghi rilevato sia per il
Sistema bancario a livello nazionale – con riferimento alla classe dimensionale di appartenenza della
Banca secondo le classificazioni dei Rapporti di Stabilità Finanziaria della Banca d‟Italia – sia delle
Regioni nelle quali l‟Emittente opera. La categoria “Banche Piccole” comprende le banche appartenenti
a gruppi o indipendenti con totale dei fondi intermediati compresi tra 3,6 e 21,5 miliardi di euro.
Comparto
Sofferenze lorde/Totale impieghi
Incagli lordi/Totale impieghi
Ristrutturati lordi/Totale impieghi
Scaduti lordi/Totale impieghi
Incidenza
Sistema bancario (Banche Piccole)*
Lazio**
Abruzzo**
BCC Roma
Sistema bancario (Banche Piccole) *
Lazio**
Abruzzo**
BCC Roma
Sistema bancario (Banche Piccole) *
Lazio**
Abruzzo**
BCC Roma
Sistema bancario (Banche Piccole) *
Lazio**
Abruzzo**
BCC Roma
dic-14
10,5%
5,2%
15,8%
3,3%
6,0%
3,7%
8,8%
4,5%
0,5%
0,4%
0,1%
0,1%
0,9%
0,4%
1,3%
1,5%
dic-13
9,1%
4,9%
12,3%
2,9%
5,4%
2,7%
8,8%
3,8%
0,6%
0,3%
0,1%
0,1%
1,5%
0,8%
2,6%
2,2%
dic-12
7,4%
4,1%
9,7%
2,9%
4,7%
2,3%
8,2%
3,8%
0,5%
0,3%
0,2%
0,1%
1,9%
2,4%
2,1%
2,0%
(*)Fonte: Banca d'Italia "Rapporti di stabilità finanziaria" 2015, 2014 e 2013
(**)Fonte: BIP Banca d'Italia ("infostat.bancaditalia.it").
Si forniscono i dati dell‟Emittente disponibili al 31 dicembre 2015, al 31 marzo 2016 e al 30 giugno
2016. Alcuni dati relativi al sistema delle banche piccole al 31 dicembre 2015, al 31 marzo 2016 e al 30
giugno 2016 non sono disponibili in quanto non pubblicati.
Comparto
Sofferenze lorde/Totale impieghi
Inadempienze Probabili /Totale impieghi
Scaduti lordi/Totale impieghi
Prospetto di Base
Incidenza
Sistema bancario (Banche Piccole)*
Lazio**
Abruzzo**
BCC Roma
Sistema bancario (Banche Piccole) *
Lazio**
Abruzzo**
BCC Roma
Sistema bancario (Banche Piccole) *
Lazio**
Abruzzo**
BCC Roma
giu-16
n.d.
n.d.
n.d.
4,02%
n.d.
n.d.
n.d.
7,03%
n.d.
n.d.
n.d.
1,36%
mar-16
n.d.
5,93%
19,69%
3,82%
n.d.
3,93%
8,41%
6,75%
n.d.
0,44%
1,43%
1,44%
dic-15
10,4%
6,11%
21,82%
3,81%
n.d.
3,96%
8,35%
6,54%
n.d.
0,65%
1,39%
1,29%
- 51 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
Il dato del sistema delle banche piccole relativo all‟incidenza delle sofferenze lorde sul totale degli
impieghi al 31 dicembre 2015 è tratto dal Rapporto di Stabilità Finanziaria della Banca d‟Italia n.1/2015,
tavola 4.1. Non sono disponibili dati disaggregati relativi all‟incidenza delle inadempienze probabili e
delle esposizioni scadute.
Il dato di sistema relativo alle regioni Lazio e Abruzzo è tratto dalla BIP Banca d'Italia
("infostat.bancaditalia.it") aggiornato a Marzo 2016, ultimo dato attualmente disponibile.
L‟incidenza delle sofferenze sugli impieghi relativa all‟Emittente risulta inferiore, in tutte le date in cui è
stato possibile effettuare il confronto, sia al Sistema bancario in riferimento alla classe dimensionale
dell‟Emittente, sia al principale mercato di riferimento (Lazio e Abruzzo).
Sia l‟incidenza delle inadempienze probabili sugli impieghi sia l‟incidenza dei crediti scaduti sugli
impieghi risultano superiori al solo dato relativo alla regione Lazio, per tutte le date di rilevazione.
Parimenti l‟incidenza dei crediti ristrutturati sugli impieghi relativa all‟Emittente (categoria sussistente
fino al 2014) risulta inferiore, in tutte le date in cui è stato possibile effettuare il confronto, sia al
Sistema bancario in riferimento alla classe dimensionale dell‟Emittente, sia al principale mercato di
riferimento (Lazio e Abruzzo).
L‟incidenza degli incagli sugli impieghi (categoria sussistente fino al 2014) risulta superiore al solo dato
relativo alla regione Lazio, per tutte le date di rilevazione mentre l‟incidenza dei crediti scaduti sugli
impieghi, invece, risulta superiore, a dicembre 2014 rispetto a tutti i parametri di riscontro, a dicembre
2013 rispetto al sistema bancario in riferimento alla classe dimensionale dell‟Emittente e all‟Abruzzo.
La tabella che segue indica, in riferimento al 31 dicembre 2015 e al 30 giugno 2016, il grado di copertura
dei crediti deteriorati dell‟Emittente ed, ove disponibile, analogo dato di sistema bancario sia a livello
nazionale, sia – con riferimento alla classe dimensionale di appartenenza della Banca secondo le
classificazioni dei Rapporti di Stabilità Finanziaria della Banca d‟Italia.
Non sono disponibili dati di sistema al 30 giugno 2016. I dati del sistema delle banche piccole al 31
dicembre non forniscono dati disaggregati relativi al tasso di copertura delle inadempienze probabili e
dei crediti scaduti.
BCC Roma
giu-16
dic-15
Deteriorati
43,6%
44,1%
di cui diversi dalle sofferenze
32,9%
33,5%
Sofferenze
66,0%
66,1%
Inadempienze Probabili
35,7%
36,4%
Scaduti
Sistema Banche Piccole
18,7%
giu-16
18,8%
dic-15
Deteriorati
n.d.
47,6%
di cui diversi dalle sofferenze
n.d.
26,2%
Sofferenze
n.d.
61,5%
Inadempienze Probabili
n.d.
nd
Scaduti
n.d.
nd
Sistema Banche Italiane
giu-16
dic-15
Deteriorati
n.d.
45,4%
di cui diversi dalle sofferenze
n.d.
26,7%
Sofferenze
n.d.
58,7%
Inadempienze Probabili
n.d.
27,5%
Scaduti
n.d.
18,8%
Alla data del 31 dicembre 2015, il grado di copertura dei crediti deteriorati dell‟Emittente (44,1%) risulta
inferiore sia al corrispondente dato del sistema delle banche piccole (47,6%), sia al corrispondente dato
Prospetto di Base
- 52 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
del sistema bancario nazionale (45,4%). Si evidenzia che il grado di copertura dei crediti deteriorati
dell‟Emittente nel suo complesso, e nella voce relativa ai crediti diversi dalle sofferenze, presenta una
diminuzione al 30 giugno 2016 rispetto al 31 dicembre 2015.
La tabella che segue indica, in riferimento agli esercizi 2014 e 2013, il grado di copertura dei crediti
deteriorati ed, ove disponibile, analogo dato di sistema bancario a livello nazionale – con riferimento
alla classe dimensionale di appartenenza della Banca secondo le classificazioni dei Rapporti di Stabilità
Finanziaria della Banca d‟Italia.
BCC Roma
dic-14
dic-13
Deteriorati
42,3%
36,3%
Sofferenze
64,5%
58,9%
Incagli
34,8%
32,0%
Ristrutturati
13,1%
13,3%
Scaduti
Sistema Banche Piccole
18,1%
dic-14
14,6%
dic-13
Deteriorati
42,9%
39,9%
Sofferenze
55,7%
54,7%
Incagli
25,9%
24,3%
Ristrutturati
31,6%
25,3%
Scaduti
11,1%
11,7%
Sistema Banche Italiane
dic-14
dic-13
Deteriorati
44,4%
41,8%
Sofferenze
58,7%
56,9%
Incagli
27,5%
25,3%
Ristrutturati
24,1%
25,6%
Scaduti
13,9%
10,9%
Fonte dei dati del sistema bancario: Banca d‟Italia (www.bancaditalia.it)
Si evidenzia che il grado di copertura dei crediti deteriorati dell‟Emittente al 31 dicembre 2014 risulta
peggiore rispetto al corrispondente dato di sistema, sia relativo alle banche piccole (42,9%) sia a tutte le
banche italiane (44,4%).
Per la determinazione del capitale interno a fronte del rischio di credito la Banca adotta la metodologia
standardizzata mentre per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte del rischio di controparte
“standard” viene utilizzato il metodo del valore corrente tenendo conto per entrambe le metodologie di
quanto disposto dal regolamento UE 575/2013 (CRR).
Il rischio di CVA, infine, è calcolato a livello di portafoglio delle esposizioni verso una determinata
controparte secondo le specifiche prescrizioni dettate dall‟articolo 384 del regolamento CRR,
applicando il predetto requisito all‟equivalente creditizio dei contratti derivati sottoposti e tenendo
conto della loro durata residua, del merito creditizio della controparte e delle eventuali coperture
ammissibili per il rischio di CVA.
Al 31 dicembre 2015 il requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito risulta pari a 350,2 milioni
di Euro mentre l‟assorbimento patrimoniale a copertura del rischio di controparte ammonta a 1,7
milioni (1,5 milioni di rischio di controparte “standard e 0,2 milioni di CVA). Al 30 giugno 2016 il
requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito risulta pari a 345,2 milioni mentre l‟assorbimento
patrimoniale a copertura del rischio di controparte ammonta a 1,6 milioni (1,2 milioni di rischio di
controparte “standard e 0,4 milioni di CVA).
Si fa presente come la Circolare n.272 della Banca d‟Italia, con il 7° aggiornamento del 20 gennaio 2015,
abbia modificato a partire da gennaio 2015, le definizioni di attività finanziarie deteriorate, allineandole
alle nozioni di “Non-performing exposures” e “Forbearance” introdotte dall‟Autorità Bancaria Europea
Prospetto di Base
- 53 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
attraverso gli ITS (Implementing technical standards), approvati dalla Commissione Europea il 9
gennaio 2015.
Nelle attività finanziarie deteriorate non sono più previste, in particolare, le categorie degli incagli (sia
oggettivi che soggettivi) e dei crediti ristrutturati, mentre è stata introdotta la categoria delle
inadempienze probabili che assorbe entrambe le predette categorie; inoltre, è stata data rilevanza alle
eventuali concessioni fatte nei confronti dei clienti a fronte di difficoltà finanziarie (crediti c.d.
“forborne”).
Le attività creditizie deteriorate della Banca, quindi, sono ripartite tra le categorie sofferenze,
inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti. Per ciascuna di tali categorie, così come
per le attività performing, la Banca è tenuta ad individuare e segnalare le posizioni oggetto di
forbearance.
Tale intervento, che ha portato all‟aggiornamento delle pertinenti circolari della Banca d‟Italia, è entrato
in vigore dal 1° gennaio 2015, con l‟eccezione delle modifiche inerenti all‟introduzione della categoria
delle forborne exposure “performing”, relativamente alla quale, per gli intermediari tenuti alle
segnalazioni su base solo individuale, quale è l‟Emittente, la decorrenza è stata rinviata al 1° luglio 2015.
A marzo e a giugno 2015, al contrario, sono state già individuate le forborne exposure “non
performing” e inviate alla Banca d‟Italia tramite i consueti flussi informativi. A giugno 2015, in
particolare, le forborne exposure “non performing” ammontano a 93,2 milioni di euro, di cui 63,4
classificati tra le inadempienze probabili e 25,8 milioni tra i crediti scaduti, mentre al 31 dicembre 2015,
le forborne exposure “non performing” ammontano a 153,2 milioni di euro, di cui 6,1 milioni
classificati tra le sofferenze, 130,6 milioni tra le inadempienze probabili e 16,4 milioni tra i crediti
scaduti.
Le rettifiche di valore dei crediti rientrati tra le forborne exposure “non performing” sono state
determinate in modo analitico in base alle policy di valutazione definite dall‟Emittente, alla luce delle
peculiari caratteristiche delle posizioni forborne e dei criteri di uscita definiti dalla normativa di
riferimento. Le valutazioni previste a partire dalla segnalazione di settembre, invece, includeranno anche
le forborne exposure “performing” sulle quali potrebbero essere necessari degli aumenti delle rettifiche
di valore rispetto a quanto attualmente già effettuato dall‟Emittente per i crediti performing, di cui
comunque fanno parte.
Nel corso del 2015 l‟Emittente ha rivisto ed ampliato le politiche, i processi e le procedure aziendali in
funzione dell‟aggiornamento alla nuova normativa sulla qualità del credito, che ha visto il superamento
della nozione di “incagli tecnico” e “credito ristrutturato” e l‟introduzione delle “inadempienze
probabili” e dei crediti “forborne”. In particolare per i crediti “forborne” è stata operata una
ricostruzione dei dati pregressi ed è stato strutturato un modello metodologico per l‟individuazione
delle esposizioni oggetto di concessioni, mediante l‟identificazione delle misure di forbearance e la
definizione dei parametri per la valutazione dello status di difficoltà finanziaria. A dicembre 2015, nel
totale dei crediti deteriorati sono compresi 153,2 milioni relativi a clienti con rapporti deteriorati
oggetto di misure di tolleranza (Forborne non performing) di cui 6,1 milioni tra le sofferenze, 130,6
milioni tra le inadempienze probabili e 16,4 milioni tra i crediti scaduti. Alla stessa data, sono presenti
all‟interno dei crediti in bonis 173,4 milioni relativi a clienti con rapporti in bonis oggetto di misure di
tolleranza (Forborne performing).
Il costo del rischio, calcolato come rapporto tra le Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento
dei crediti (Voce 130a del Conto Economico) e i Crediti verso clientela (Voce 70 dell'Attivo dello Stato
Patrimoniale) al 31 dicembre 2014 è pari allo 1,0%, valore che rimane invariato alla data del 30 giugno
2015 (dato calcolato sulla base delle rettifiche degli ultimi 12 mesi), e che, al 31 dicembre 2015 si attesta,
in leggero incremento, all‟1,1% (qualora non si tenesse conto della intervenuta acquisizione di attività e
passività della Banca Padovana Credito Cooperativo s.c. in Amministrazione Straordinaria, il costo del
rischio di credito dell‟Emittente al 31 dicembre 2015 sarebbe pari all‟1,3%). Al 30 giugno 2016 tale
rapporto, in lieve aumento, si è attestato all‟1,2%. Sebbene l‟Emittente adotti misure per contenere il
rischio di credito, il perdurare della situazione di crisi dei mercati del credito, il deterioramento delle
Prospetto di Base
- 54 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
condizioni dei mercati dei capitali e il rallentamento dell‟economia globale potrebbero avere effetti
negativi sulla capacità della clientela bancaria di onorare gli impegni assunti e determinare,
conseguentemente, un significativo peggioramento della qualità del credito nei settori di attività
dell‟Emittente ed in ultima analisi comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e
finanziaria dell‟Emittente.
4.1.1.3-bis. Rischio relativo agli accertamenti ispettivi della Banca d’Italia
A partire dal 21 settembre 2016 la Banca è sottoposta ad una verifica ispettiva effettuata da parte della
Banca d‟Italia ai sensi dell‟articolo 54 del D.lgs. 1° settembre 1993, n. 385 (il “Testo Unico Bancario” o
“TUB”) mirata a valutare le tematiche sul governo, la gestione e il controllo del credito.
Al riguardo, si segnala che, alla data del presente Prospetto di Base non sono disponibili le risultanze di
tali accertamenti ispettivi.
4.1.1.4. Rischio di mercato
Il rischio di mercato è il rischio generato dall‟operatività sui mercati riguardanti gli strumenti finanziari,
le valute e le merci, nell‟ambito della gestione del proprio portafoglio di negoziazione di vigilanza. I
principali fattori che influenzano il livello di rischio assunto sono i seguenti: merito creditizio degli
emittenti, tassi di interesse (titoli obbligazionari, derivati su tassi, strumenti del mercato monetario,
ecc.), tassi di cambio (posizioni in valute straniere), prezzi di borsa (azioni, derivati azionari, ecc.) e
prezzi delle merci (petrolio, oro, ecc.).
Il requisito patrimoniale a fronte del rischio di mercato, calcolato secondo il modello standard previsto
dalla Banca d‟Italia, al 31 dicembre 2015 è pari a 4,1 milioni di Euro e rappresenta lo 0,6% dei Fondi
Propri (3,5 milioni al 30 giugno 2016, pari allo 0,5% dei Fondi Propri).
Di seguito si riportano gli effetti al 31 dicembre 2015, al 31 marzo 2016 e al 30 giugno 2016 di uno shift
della curva dei tassi pari a +/- 100 punti base sul margine di interesse, considerando il solo portafoglio
di negoziazione di vigilanza. Anche in questo caso le stime sono effettuate ipotizzando l‟invarianza della
struttura patrimoniale in termini di masse e mix di attività e passività, ed ipotizzando un adeguamento
ritardato e parziale delle poste a vista alle nuove condizioni di mercato. Si precisa che i dati seguenti
sono desunti dalle evidenze gestionali dell‟Emittente.
Trading Book
Indicatori (dati in migliaia di euro)
Importo variazione margine di interesse
Incidenza %
31-dic-2015
31-mar-2016
30-giu-2016
Shock
+100 p.b.
Shock
-100 p.b.
Shock
+100 p.b.
Shock
-100 p.b.
Shock
+100 p.b.
Shock
-100 p.b.
1.205
-791
1.084
-630
719
-281
0,47%
-0,31%
0,42%
-0,24%
0,28%
-0,11%
La tabella evidenzia al 31 dicembre 2015 un impatto negativo sul margine di interesse pari a -0,8 milioni
(-0,6 milioni al 31 marzo 2016 e -0,3 milioni al 30 giugno 2016) in caso di ribasso della curva dei tassi di
100 punti base ed un impatto positivo sul margine di interesse per circa 1,2 milioni (1,1 milioni al 31
marzo 2016 e 0,7 milioni al 30 giugno 2016) in caso di uno shock parallelo della curva dei tassi di pari
impatto e segno opposto.
Si precisa che negli esercizi 2013, 2014 e 2015, e fino alla Data del Prospetto, il rischio di cambio non
risultava rilevante in quanto la Banca non deteneva “valute rilevanti” secondo la definizione delle
Disposizioni di Vigilanza (infatti, la Circolare 285 stabilisce, in merito, che “si considerano valute
rilevanti le valute il cui peso misurato come quota sul totale attivo oppure sul passivo del portafoglio
bancario sia superiore al 5 per cento”).
Recentemente i mercati finanziari hanno manifestato turbolenze determinate da incertezze in relazione:
(a) ai recenti sviluppi connessi al referendum del Regno Unito ad esito del quale quest‟ultimo uscirà
dall‟Unione Europea (c.d.”Brexit”), non risultando prevedibile allo stato attuale, l‟impatto che la
fuoriuscita dalla UE potrà produrre sull‟economia del Regno Unito, sull‟economia internazionale nel
suo complesso, sui mercati finanziari nonché sulla situazione dello Stato italiano e dell‟Emittente; (b)
alle tendenze dell‟economia reale con riguardo alle prospettive di ripresa e consolidamento delle
Prospetto di Base
- 55 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
dinamiche di crescita economica nazionale e di tenuta delle economie in quei paesi, come Stati Uniti e
Cina, che hanno mostrato una crescita anche consistente negli ultimi anni; (c) ai futuri sviluppi della
politica monetaria della BCE, nell‟area Euro, e della FED, nell‟area del dollaro, ed alle politiche, attuate
da diversi Paesi, volte a favorire svalutazioni competitive delle proprie valute; (d) alla sostenibilità dei
debiti sovrani di alcuni Paesi e alle connesse tensioni che si registrano, in modo più o meno ricorrente,
sui mercati finanziari. Nel quadro delle suddette turbolenze, il rischio di mercato che viene a
concretizzarsi è riferibile anche a strumenti tradizionalmente caratterizzati da un più basso profilo di
aleatorietà (obbligazioni emesse da Stati, enti sovranazionali, Banche di Credito Cooperativo e
organismi centrali del credito cooperativo), dei quali in maggior parte si compone il portafoglio
dell‟Emittente. In generale, nonostante la Banca adotti misure volte a contenere e/o neutralizzare
l‟esposizione ai suddetti rischi, l‟attività di investimento in strumenti finanziari con risorse proprie,
comunque, comporta di per sé un rischio di effetti negativi in termini di possibili minusvalenze sugli
investimenti effettuati e conseguentemente sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria
dell‟Emittente; tale rischio risulta accentuato alla luce dei recenti sviluppi nelle crisi in atto nei mercati
finanziari internazionali e dei rischi di aggravamento della situazione dei debiti sovrani.
4.1.1.5. Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità è il rischio di non essere in grado di far fronte ai propri impegni di cassa nei tempi
richiesti e a costi sostenibili; questa tipologia di rischio si articola in due diverse forme, note come
Funding Liquidity Risk e Market Liquidity Risk:
- il Funding Liquidity Risk è il rischio che la Banca non sia in grado di far fronte in modo efficiente,
senza compromettere la propria ordinaria operatività e il proprio equilibrio finanziario, a deflussi di
cassa attesi e inattesi (legati al rimborso di passività, al rispetto di impegni ad erogare fondi o alla
richiesta, da parte dei suoi creditori, di accrescere le garanzie reali fornite a fronte di finanziamenti
ricevuti);
- il Market (o Asset) Liquidity Risk è invece il rischio che una banca, al fine di monetizzare una
consistente posizione in attività finanziarie, finisca per influenzarne sfavorevolmente e in misura
significativa il prezzo, a causa dell‟insufficiente capacità di assorbimento del mercato finanziario in
cui tale attività sono scambiate, o di un suo temporaneo malfunzionamento.
La Banca ha adottato sistemi e tecniche di analisi che permettono al management di misurare il rischio
di liquidità. In particolare, per quanto riguarda la liquidità operativa, tali tecniche si basano sul
monitoraggio della posizione interbancaria netta, sul rispetto dei limiti normativi sul livello di Riserva
Obbligatoria e sulla compilazione e segnalazione settimanale, all‟Organo di Vigilanza, della posizione di
liquidità della Banca stessa. Inoltre, la Banca calcola e monitora il Liquidity Coverage Ratio (LCR),
costituito dal rapporto tra le attività liquide e i flussi di cassa netti calcolati in condizioni di stress,
definito in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento UE 575/2013 – CRR.
Per quanto concerne la liquidità, si segnala che:
• per l‟indicatore LCR è previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1° gennaio 2015, con un
minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1° gennaio 2018 secondo la CRR –
regolamento UE n. 575/2013;
• per l‟indicatore NSFR si evidenzia a tal proposito che mentre la proposta del Comitato di Basilea
prevedeva una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1° gennaio 2018, la normativa
comunitaria (CRR) per il momento non contempla un limite regolamentare sulla liquidità strutturale.
Alla data del 31 dicembre 2015 e del 31 dicembre 2014, i valori dell‟LCR (Liquidity Coverage Ratio) e
dell‟NSFR (Net Stable Funding Ratio) risultano superiori agli obiettivi minimi fully-phased fissati da
Basilea 3.
Nello specifico, i dati al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012 non sono disponibili in quanto i primi
flussi segnaletici di vigilanza predisposti dall‟Emittente sono riferiti alla data del 31 marzo 2014.
Alla data del 30 giugno 2016 il valore dell‟LCR è 169,0%, mentre il valore dell‟NSFR è 125,7%. Si
riporta ammontare e composizione, a tale data, della c.d. counter balancing capacity (ossia delle attività
prontamente liquidabili, poste al numeratore del rapporto il cui calcolo costituisce l‟indicatore LCR).
Prospetto di Base
- 56 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
Le attività prontamente liquidabili alla data del 30 giugno 2016, numeratore del calcolo del LCR
regolamentare alla stessa data, ammontavano a 3.186,8 milioni di Euro così ripartite:
- circa 29,3 milioni di Euro di cassa;
- circa 3.157,5 milioni di Euro di titoli di Stato non impegnati in operazioni di finanziamento (al netto
delle operazioni di prestito titoli in scadenza nei 30 giorni successivi per 0 milioni di Euro);
- circa 0 milioni di Euro di depositi riserva obbligatoria mobilizzabile presso Banca d‟Italia (riserva
obbligatoria complessiva a fronte di un dato di riserva media dovuta di circa 74,6 milioni di Euro); e
- circa 0 milioni di Euro di “Altri titoli ammissibili”.
Si precisa che sono tuttora in corso le attività di progressiva calibrazione e adeguamento degli indicatori
di liquidità in ragione delle evoluzioni richieste dalla normativa tempo per tempo emanata, al fine di
garantire la conformità degli indicatori stessi in vista della loro entrata a regime.
30 Giugno 2016 31 Dicembre 2015 31 Dicembre 2014 31 Dicembre 2013 31 Dicembre 2012
Loan to Deposit Ratio
70,87%
74,53%
70,55%
70,13%
75,22%
Liquidity Coverage Ratio
169,0%
218,0%
257,7%
n.d.
n.d.
Net Stable Funding Ratio
125,7%
147,4%
122.9%
n.d.
n.d.
La Banca si è dotata di un Piano di emergenza atto ad individuare le azioni da porre in essere per
garantire lo svolgimento dell‟operatività sia in condizioni di normale corso degli affari che in condizioni
di stress o di crisi di liquidità, caratterizzate da bassa probabilità di accadimento, ma da elevati impatti
economici.
Si segnala, inoltre, che nel corso degli ultimi anni la Banca ha aderito ad alcune significative operazioni
di rifinanziamento della Banca Centrale Europea; le operazioni che erano in essere alla data del 31
marzo 2016 sono riportate in dettaglio nella tabella seguente:
Totale
Importo
Durata
Data inizio
Scadenza
78.000.000
4Y
17-dic-14
26-set-18
140.000.000
4Y
24-set-14
26-set-18
850.000.000
4Y
24-giu-15
26-set-18
1.068.000.000
Tali operazioni hanno comportato la mancata disponibilità dei titoli posti a garanzia per tutta la durata
dell‟operazione e l‟eventuale difficoltà di restituire la liquidità ottenuta qualora l‟impiego della stessa
venisse effettuato per periodi di tempo più lunghi rispetto alle scadenze delle operazioni di
rifinanziamento e/o in attività che presuppongano il rischio di non recuperare le somme investite.
A fronte di tali operazioni con Banca Centrale Europea, era stata concessa una garanzia, che ha
comportato la mancata disponibilità dei titoli posti a garanzia, per Euro 1.364,5 milioni, costituita su
titoli in portafoglio dell‟Emittente aventi un controvalore al 31 marzo 2016 pari a Euro 1.385,8 milioni,
che quindi rappresentano circa il 32% del portafoglio titoli dell‟Emittente in termini di nominale.
In data 29 giugno 2016 l‟Emittente ha rimborsato anticipatamente l‟intero importo delle suddette
operazioni, per complessivi 1.068 milioni di euro.
Alla data del 30 giugno 2016, pertanto, non vi sono titoli concessi in garanzia dalla Banca a fronte di
siffatte operazioni.
In data 21 settembre 2016 l‟Emittente ha partecipato alla seconda operazione del programma di
rifinanziamento “TLTRO II” per un importo di 500 milioni di euro. L‟operazione, con data
regolamento a pronti 28 settembre 2016, scadrà in data 30 settembre 2020 con la possibilità di un
rimborso volontario da parte dell‟Emittente in data 26 settembre 2018.
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
Alla data del 30 giugno 2016, l‟ammontare delle attività stanziabili non utilizzate che potrebbero essere
stanziate in garanzia di finanziamenti sia sul mercato sia nell‟ambito di operazioni di rifinanziamento
presso la BCE, anche per fronteggiare situazioni di stress (c.d. contingent encumbrance), pari a 3.087,6
mln, di cui oltre il 93% costituito da titoli di Stato italiani a elevata liquidabilità. Pertanto, alla Data del
Prospetto di Base, in ragione anche dell‟indipendenza dal mercato interbancario e della disponibilità di
raccolta diretta da clientela retail, l‟Emittente ritiene che né il funding liquidity risk né il market liquidity
risk configurino un rischio apprezzabile.
Inoltre, alla data del Prospetto, l‟incidenza percentuale dei titoli governativi nel portafoglio
dell‟Emittente rispetto al totale delle attività finanziarie è del 91%; si tratta, in prevalenza, di titoli di
Stato italiani ad elevato grado di liquidabilità.
Con riferimento ai prestiti obbligazionari emessi dalla Banca, in circolazione alla data del 30 giugno
2016, si rappresenta nella tabella seguente il relativo profilo di scadenza calcolato in base al debito
residuo:
(valori in mln di euro)
Anno di scadenza
Debito residuo
% su totale debito residuo
2016
2017
2018
2019
2020
2021
Totali
145,98
430,62
349,65
195,21
131,62
54,01
1.307,08
11,17%
32,94%
26,75%
14,93%
10,07%
4,13%
100,00%
Si evidenzia che nel rimanente periodo dell‟anno 2016 scadranno obbligazioni emesse dalla Banca per
un debito residuo di 145,98 milioni di euro, pari all‟11,17% del totale delle obbligazioni emesse e,
nell‟arco del periodo giugno 2016 – dicembre 2017, scadranno obbligazioni emesse dalla Banca per un
debito residuo di 576,6 milioni di euro, pari al 44,11% del totale delle obbligazioni emesse.
A fronte delle suddette scadenze, anche in vista del reperimento delle risorse da utilizzare per il
rimborso dei prestiti in scadenza, l‟Emittente potrebbe procedere, come accaduto in passato, ad
emettere nuove obbligazioni per un importo almeno pari a quelle in scadenza.
In generale, nonostante la Banca adotti misure volte a contenere e/o neutralizzare l‟esposizione ai
suddetti rischi, non si può escludere che il verificarsi di eventi che determinino l‟aumento dei costi di
finanziamento dell‟Emittente e/o limitino il suo accesso ad alcune tradizionali fonti di raccolta
aggravino il rischio di liquidità e possano avere un impatto negativo, anche rilevante, sulla situazione
economica, patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente.
4.1.1.6. Rischio connesso all’andamento dei tassi di interesse
Il rischio di tasso di interesse rappresenta il rischio connesso alla possibilità di subire minori ricavi o
perdite in conseguenza di uno sfavorevole andamento dei tassi di mercato, sia in termini di riduzione
del margine di interesse (per effetto di disallineamenti tra gli interessi attivi degli impieghi e quelli
passivi riferiti alle operazioni di raccolta) che in termini di contrazione del valore del Patrimonio della
Banca.
La misurazione del rischio di tasso sul totale delle esposizioni della Banca al netto del portafoglio di
negoziazione di vigilanza (banking book) viene effettuata seguendo differenti modelli di calcolo, sia
dettati dall‟Autorità di Vigilanza che proposti dalla dottrina finanziaria e seguiti dalla generalità delle
banche.
A partire dalla rilevazione alla data del 31 dicembre 2013, il rischio in questione viene monitorato
dall‟Emittente mediante il nuovo modello interno Alm Dinamic Web Desktop (Alm Dwd), realizzato
da Iccrea Banca in collaborazione con Iside Spa (ora BCC Sistemi Informatici).
Al 31 dicembre 2015 l‟assorbimento patrimoniale del rischio di tasso è pari a 20,0 milioni in aumento di
5,0 milioni rispetto al valore registrato il 31 dicembre 2014 (15 milioni). Al 30 giugno 2016
l‟assorbimento patrimoniale del rischio di tasso è pari a 14,7 milioni, in diminuzione di 5,3 milioni
rispetto al valore registrato al 31 dicembre 2015. Si specifica in proposito che, nel corso del primo
Prospetto di Base
- 58 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
trimestre 2016, la Banca ha completato l‟operazione di acquisizione delle attività e delle passività della
Banca Padova Credito Cooperativo ed ha effettuato alcune operazioni di copertura dei mutui a tasso
fisso mediante ricorso a strumenti derivati sfruttando le condizioni di mercato ritenute particolarmente
favorevoli.
Viene inoltre controllato periodicamente il rispetto del valore soglia del 20% (Supervisory Test)
calcolato secondo il modello di Vigilanza.
Ai fini del contenimento del rischio di tasso sono state poste in essere una serie di azioni da parte della
Banca: da un lato sono state strutturate con una controparte istituzionale alcune operazioni di copertura
dei mutui a tasso fisso erogati dalla Banca; dall‟altro si è agito sulle date di riprezzamento delle
esposizioni a tasso variabile, al fine di ripartirle in maniera più distribuita nell‟arco dell‟anno e, quindi,
più compatibile con le caratteristiche del passivo della Banca.
Si specifica tuttavia che non sono poste in essere politiche finalizzate all‟allineamento della periodicità di
adeguamento dei tassi attivi e passivi e all‟omogeneizzazione dei relativi parametri di riferimento.
L‟andamento dei tassi di interesse ha effetto anche sul margine di interesse.
Di seguito si riportano gli effetti al 31 dicembre 2015 e al 30 giugno 2016 di uno shift della curva dei
tassi pari a +/- 100 punti base sul margine di interesse, prendendo in considerazione tutte le esposizioni
della Banca al netto del portafoglio di negoziazione di vigilanza.
Le stime sono state effettuate ipotizzando l‟invarianza della struttura patrimoniale in termini di masse e
mix di attività e passività, nonché ipotizzando, tramite una specifica analisi econometrica, che le poste a
vista abbiano un adeguamento ritardato e parziale alle nuove condizioni di mercato. Si precisa che i dati
seguenti sono desunti dalle evidenze gestionali dell‟Emittente.
31-dic-2015
30-giu-2016
Shock
+100 p.b.
Shock
-100 p.b.
Shock
+100 p.b.
Shock
-100 p.b.
Importo variazione margine di interesse
44.112
-22.673
18.938
-16.644
Incidenza %
26,3%
-13,5%
Indicatori (dati in migliaia di euro)
11,0%
-9,7%
Si precisa che i dati riportati in tabella sono desunti dalle evidenze gestionali dell‟Emittente.
La tabella evidenzia un impatto negativo sul margine di interesse al 31 dicembre 2015 pari a -22,7
milioni in caso di ribasso della curva dei tassi di 100 punti base (-16,6 milioni al 30 giugno 2016) ed un
impatto positivo sul margine di interesse per circa 44,1 milioni in caso di uno shock parallelo della curva
dei tassi di pari impatto e segno opposto (18,9 milioni al 30 giugno 2016).
Per quanto l‟Emittente, nell‟ambito della propria politica operativa di raccolta e di impiego, monitori e
gestisca il rischio di tasso di interesse, di fatto, risulta esposto all‟andamento dei tassi di mercato.
La fluttuazione dei tassi di mercato, infatti, può essere generata da cambiamenti nel generale andamento
dell‟economia e dei mercati finanziari nazionali e internazionali, da politiche monetarie e fiscali, dalla
liquidità dei mercati su scala globale, dalla disponibilità e costo dei capitali, da interventi delle agenzie di
rating, nonché da eventi politici a livello sia locale che internazionale ovvero da conflitti bellici e atti di
terrorismo.
Inoltre, l‟attuale situazione economico-finanziaria generale si connota per il riproporsi di tensioni sui
mercati finanziari internazionali e per i recenti sviluppi della crisi relativa al debito sovrano della Grecia,
dai quali possono derivare fenomeni di avversione verso il rischio relativo ai debiti sovrani, tra cui
anche quello italiano. In tale scenario, potrebbero verificarsi rialzi dei tassi di interesse sul mercato dei
titoli di Stato italiani, con eventuale peggioramento dello spread dei titoli di Stato italiani rispetto ai titoli
di stato benchmark (tipicamente, i Bund tedeschi).
Il verificarsi di tali eventualità, il verificarsi di eventi inattesi o l‟inadeguatezza delle procedure adottate
potrebbero avere un impatto negativo, anche rilevante, sui risultati operativi e sulla situazione
economica, patrimoniale e/o finanziaria dell‟Emittente, pregiudicandone la redditività.
4.1.1.7. Rischi connessi all’adeguatezza patrimoniale
Prospetto di Base
- 59 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
L‟Emittente è esposto al rischio di non conformità ai requisiti di adeguatezza patrimoniale previsti dalla
normativa vigente.
Nella tabelle riportate di seguito sono riportate le informazioni sui Fondi propri e sull‟adeguatezza
patrimoniale degli esercizi 2015 e 2014, nonché l‟aggiornamento di tali informazioni al 30 giugno 2016.
Composizione Fondi Propri (migliaia di Euro)
30/06/2016
31/12/2015
31/12/2014
Capitale primario di classe 1 (CET1)
726.093
720.468
708.676
Capitale di classe 1 (Tier 1)
726.093
720.468
708.676
Capitale di classe 2 (Tier 2)
391
127
7.239
726.484
720.595
715.915
Fondi Propri
Coefficienti di Vigilanza
Requisito
minimo
regolamentare
Capital
Conservation
Buffer
4,5%
6,0%
8,0%
2,5%
2,5%
2,5%
Common Equity Tier 1 Capital Ratio
Tier 1 Capital Ratio
Total Capital Ratio
Requisito
minimo
regolamentare
+ capital
conservation
buffer
7,0%
8,5%
10,5%
Requisito
minimo
ad esito
dello
SREP
7,0%
8,5%
11,2%
Coeffic.
Emittente
Coeffic.
Emittente
31-dic 2015
31-dic 2014
14,78%
14,78%
14,78%
16,86%
16,86%
17,04%
Il Common Equity Tier 1 Capital Ratio è il rapporto tra il Patrimonio Primario di classe 1 ed il totale attività di rischio ponderate. Il Tier 1
Capital Ratio è il rapporto tra il Patrimonio di classe 1 ed il totale attività di rischio ponderate. Il Total Capital Ratio è il rapporto tra il Fondi
propri ed il totale attività di rischio ponderate.
Alla data del 30 giugno 2016, il Common Equity Tier 1 Capital Ratio, il Tier 1 Capital Ratio e il Total
Capital Ratio dell‟Emittente erano pari al 15,1%
Requisiti prudenziali di vigilanza (migliaia di Euro)
30/06/2016
31/12/2015
31/12/2014
13.223.404
14.845.312
13.258.249
Attività di rischio ponderate
4.803.415
4.876.239
4.202.552
Attività di rischio per cassa
10.660.615
12.197.472
10.814.525
346.774
351.977
299.044
3.504
4.127
2.505
0
0
0
33.995
33.995
34.655
Capitale Interno rischi I Pilastro
384.273
390.099
336.204
Fondi Propri - Capitale Interno rischi I Pilastro
726.484
330.496
379.711
Eccedenza patrimoniale (migliaia di euro)*
188.518
174.456
n.a.
Totale attività di rischio (att. rischio di cassa e fuori bilancio + port. Negoziazione)
Rischio di credito e di controparte
Rischi di mercato
Altri requisiti
Rischio operativo
Indicatori operatività verso soci (migliaia di Euro)
30/06/2016
31/12/2015
31/12/2014
Plafond operatività a favore di soci
5.597.007
6.432.186
5.650.788
Oper. Prev. a favore di soci e a pond. Nulla
7.415.471
8.166.889
8.235.920
Margine disponibile (operatività preval. a favore soci e a pond. Nulla)
1.818.464
1.734.703
2.585.132
Coefficiente affidamento a soci (minimo 50%)
66,24%
63,48%
72,87%
30/06/2016
31/12/2015
31/12/2014
Plafond operatività fuori zona (5%)
559.701
643.219
565.079
Totale crediti fuori dalla zona di comp. Terr.
110.412
112.860
104.460
Margine disponibile operatività fuori zona
449.288
530.358
460.619
0,99%
0,88%
0,90%
Indicatori operatività fuori zona (migliaia di Euro)
Coefficiente operatività fuori zona (max 5%)
* Il dato fornisce l‟indicazione della eccedenza (o, se negativo, della deficienza) del patrimonio della Banca rispetto ai
requisiti totali relativi al Total Capital Ratio (incluso il capital conservation buffer) come risultanti ad esito dello SREP. In
Prospetto di Base
- 60 -
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FATTORI DI RISCHIO
altri termini, indica, a una data specifica, l‟ammontare massimo delle perdite patrimoniali che l‟Emittente potrebbe subire
mantenendo al contempo il rispetto dei requisiti patrimoniali come risultanti ad esito dello SREP.
In ottemperanza alla nuova normativa di Vigilanza ai limiti normativi relativi ai coefficienti prudenziali è
stato aggiunto il “Buffer di Conservazione del Capitale” che rappresenta un ulteriore cuscinetto (pari al
2,5%) a presidio del capitale con l‟obiettivo di dotare le banche di mezzi patrimoniali di elevata qualità
da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed
evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito.
A tal proposito, con riferimento al Tier One Capital Ratio, in ottica Basilea 3, si sottolinea come la
normativa preveda per il 2014 un periodo di transizione nel quale tale indicatore non dovrà essere
inferiore al 5,5%. La Banca, in ottica prudenziale, ha deciso di considerare il valore di riferimento di tale
indice come se fosse già a regime (fully Phased), ovvero pari al 6,0%.
La Banca d‟Italia il 23 dicembre 2015 ha inviato alla BCC di Roma una comunicazione nella quale, a
seguito del processo di revisione prudenziale (SREP) svolto nel 2015, richiede alla Banca di detenere
una quota di capitale in relazione alla propria esposizione ai rischi più elevata di quanto prevede l‟attuale
normativa di Vigilanza. Alla luce di tale comunicazione, in vigore dal 31 dicembre 2015, il CET1 Ratio
minimo è stato innalzato al 6,3% abbassando il buffer di conservazione a 0,7% facendo rimanere
immutato il requisito complessivo (7,0%), il Tier 1 Ratio minimo è stato innalzato all‟8,4% abbassando
il buffer di conservazione a 0,1% facendo rimanere immutato il requisito complessivo (8,5%), il Total
Capital Ratio minimo è stato infine incrementato del 3,2% portandolo complessivamente all‟11,2%.
Pertanto, in riferimento al Total Capital Ratio, l‟imposizione di tale requisito ad esito dello SREP ha
determinato l‟integrale assorbimento del Capital Conservation Buffer.
Al 30 giugno 2016, al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014, l‟Emittente presenta coefficienti
(Common Equity Tier 1 Capital Ratio, Tier 1 Capital Ratio e Total Capital Ratio) al di sopra dei minimi
regolamentari.
Nella tabelle sottostanti sono riportate le informazioni sul patrimonio e sull‟adeguatezza patrimoniale
negli esercizi 2013 e 2012 redatte in conformità alla normativa all‟epoca vigente (Basilea II).
Composizione del Patrimonio di Vigilanza (migliaia di Euro)
Patrimonio di base (Tier 1)
Patrimonio supplementare (Tier 2)
Patrimonio di Vigilanza
31/12/2013
31/12/2012
625.100
590.950
55.145
80
680.245
671.587
12.449.431
11.609.681
4.340.688
4.438.975
12.449.431
11.609.681
312.792
317.296
4.146
9.198
30.317
28.624
Requisiti prudenziali di vigilanza (migliaia di Euro)
Totale attività di rischio (att. rischio di cassa e fuori bilancio + port. negoziazione)
Attività di rischio ponderate (RWA)
Attività di rischio
Rischio di credito e di controparte
Rischi di mercato
Altri requisiti
Rischio operativo
Capitale Interno rischi I Pilastro
347.255
355.118
Eccedenza/Deficenza di capitale
332.990
316.469
Coefficienti di vigilanza
Common Equity Tier 1 capital ratio
n.a.
n.a.
Tier 1 capital ratio
14,40%
13,31%
Total capital ratio
15,67%
15,31%
8,0%
8,0%
Soglia minima di vigilanza Total Capital Raio
Riserva di conservazione del capitale o Capital conservation buffer (RWA x 2,5%)
n.a.
n.a.
Eccedenza patrimoniale %
48,95%
47,12%
RWA/Totale attivo
43,15%
47,39%
Prospetto di Base
- 61 -
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FATTORI DI RISCHIO
Anche in riferimento ai limiti regolamentari previsti dalla normativa di Basilea II, i coefficienti
patrimoniali dell‟Emittente risultavano, al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012 al di sopra dei
minimi previsti.
Il 1° gennaio 2014, è entrata in vigore la nuova disciplina prudenziale attuativa degli accordi di Basilea
III, che comporta l‟adozione di più stringenti regole sull‟adeguatezza patrimoniale. Peraltro si segnala
che il quadro normativo è destinato a mutare nuovamente per effetto della prevista entrata in vigore
graduata nel tempo di requisiti via via più stringenti, il che potrebbe determinare per l‟Emittente un
maggior fabbisogno di patrimonio per la copertura dei rischi. Più in dettaglio, per quanto concerne
l‟innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli accordi di Basilea III prevedono una fase transitoria con
livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti. A regime, ovvero a partire dal 2019, tali livelli
contemplano per le banche un Common Equity (ovvero la componente primaria di capitale
rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalla relativa riserva sovrapprezzo, dall‟utile
di periodo, dalle riserve, da specifiche rettifiche regolamentari e, entro determinati limiti, dal patrimonio
di terzi) pari almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un Tier 1 Capital pari almeno all‟8,5%
delle Attività di Rischio Ponderate e un Total Capital pari almeno al 10,5% delle Attività di Rischio
Ponderate.
Tali livelli minimi includono il c.d. “capital conservation buffer”, ovvero un «cuscinetto» di ulteriore
capitalizzazione obbligatoria. Nella stessa fase transitoria saranno, inoltre, gradualmente introdotte
specifiche deduzioni regolamentari dagli aggregati patrimoniali.
Benché i requisiti patrimoniali dell‟Emittente si presentino attualmente come superiori alle soglie
previste dalla normativa vigente e a quelle prescritte dalla Banca d‟Italia in data 23 dicembre 2015 ad
esito dello SREP, deve al contempo rappresentarsi che l‟attuale composizione del portafoglio di
proprietà dell‟Emittente si connota per la presenza di un elevato volume di titoli del debito pubblico
italiano, per complessivi 3.972 milioni di Euro di valore nominale al 31 dicembre 2015, che
rappresentano circa il 92,6% del portafoglio medesimo. Alla luce dell‟attuale quadro macroeconomico e
finanziario a livello mondiale, ed in particolare per i timori legati alla capacità della Grecia di rimborsare
i finanziamenti internazionali di cui è prenditrice, nonché per i timori legati al recente manifestarsi di
significative tensioni sui principali mercati finanziari cinesi (si vedano i paragrafi “4.1.1.1. Rischio
finanziario”, “4.1.1.2. Rischio relativo al debito sovrano” e “4.2.1. Rischio derivante dalla congiuntura
economica” del presente Capitolo), non può escludersi che, anche in breve termine, possa verificarsi
una caduta di fiducia sul mercato per quanto riguarda i titoli di debito italiani ed un connesso aumento
dello spread tra i BTP decennali italiani e i Bund tedeschi. In tale eventualità l‟Emittente potrebbe
trovarsi esposto a significativi impatti sulla propria situazione patrimoniale, economica e finanziaria, tali
da rendere eventualmente necessari interventi volti al rafforzamento della dotazione patrimoniale della
Banca, al fine di garantire il permanere del rispetto dei requisiti patrimoniali di vigilanza vigenti.
4.1.1.8. Rischio operativo
Si tratta del rischio di subire perdite derivanti dall‟inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure,
risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia le perdite derivanti
da frodi, errori umani, interruzioni dell‟operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze
contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale (ovvero il rischio di
subire perdite derivanti da violazioni di leggi o regolamenti, da responsabilità contrattuale o extracontrattuale ovvero da altre controversie) mentre non sono inclusi il rischio strategico e di reputazione.
Al 31 dicembre 2015 l‟assorbimento patrimoniale a fronte del rischio operativo (calcolato mediante il
metodo TSA – Traditional Standardised Approach) è pari a 34,0 milioni di Euro (34,7 milioni al 31
dicembre 2015).
4.1.1.9. Rischio di concentrazione degli impieghi
Il rischio di concentrazione deriva dall‟esposizione verso controparti, o gruppi di controparti connesse
ovvero verso controparti del medesimo settore economico o che esercitano la medesima attività o
appartenenti alla medesima area geografica. Il rischio di concentrazione verso controparti o gruppi di
Prospetto di Base
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FATTORI DI RISCHIO
controparti connesse, definito rischio di concentrazione “single name”, risulta gestito tramite l‟adozione
del sistema di deleghe previsto per le erogazioni degli affidamenti verso la clientela che limita
l‟esposizione complessiva verso il singolo prenditore. Tale fattispecie di rischio di concentrazione è
misurata tramite un modello di calcolo fornito dalla Banca d‟Italia e utilizzato dalla generalità delle
Banche. L‟Emittente monitora altresì il rischio di concentrazione “geosettoriale”, ovvero la
concentrazione verso controparti del medesimo settore economico o che esercitano la medesima
attività o appartenenti alla medesima area geografica tramite il confronto con un portafoglio benchmark
costruito dall‟ABI sulla base dei dati della Banca d‟Italia.
Al 31 dicembre 2015 gli assorbimenti patrimoniali per la copertura del rischio di concentrazione “single
name” e “geosettoriale” sono rispettivamente pari a 14,8 e 6,7 milioni e, rispetto al 31 dicembre 2014,
vengono registrati decrementi rispettivamente pari a 0,1 e 2,5 milioni. Gli assorbimenti patrimoniali per
la copertura del rischio di concentrazione “single name” e “geosettoriale” al 30 giugno 2016 sono
rispettivamente pari a 18,0 e 3,1 milioni. Nonostante l‟Emittente adotti misure per contenere i rischi di
concentrazione, il perdurare della situazione di crisi dei mercati del credito potrebbe avere effetti
negativi sulla capacità della clientela, verso la quale l‟Emittente è particolarmente esposto, di onorare gli
impegni assunti e determinare, conseguentemente, un significativo peggioramento della qualità del
credito nei settori di attività dell‟Emittente e, in ultima analisi, effetti negativi sulla situazione
economica, patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente.
La normativa di vigilanza, inoltre, prevede delle specifiche regole finalizzate a monitorare le esposizioni
verso clienti particolarmente rilevanti, i c.d. “Grandi Rischi”, che presentano un‟esposizione superiore
al 10% dei Fondi Propri. In funzione di quanto disposto da tale normativa, risultano al 31 dicembre
2015, 10 controparti, ciascuna di esse con esposizioni ponderate al di sotto del limite normativo del
25% dei Fondi Propri. L‟esposizione complessiva verso tali clienti, al 31 dicembre 2015, ammonta a
6.018,7 milioni di Euro con un peso ponderato di 1.023,4 milioni di euro. Parte preponderante di tale
esposizione è costituita da titoli di debito emessi dal Ministero del Tesoro per un totale di 4.052,2
milioni di Euro (il peso ponderato dei titoli di stato è pari a zero). Con riferimento al settore di
appartenenza ed alla localizzazione geografica dei Grandi Rischi, oltre alle esposizioni verso lo Stato
Italiano, la Banca d‟Italia e Iccrea Holding, si rilevano due Amministrazioni Pubbliche tutte con sede a
Roma, due Enti entrambi con sede a Roma, una Società non Finanziaria con sede a Roma e, infine, due
Società Finanziarie, una con sede a Milano e l‟altra a Trento. Al 30 giugno 2016 sono 8 i clienti che
rientrano nel perimetro delle Grandi Esposizioni, ciascuno di essi con esposizioni ponderate al di sotto
del limite normativo del 25% dei Fondi Propri. L‟esposizione complessiva verso tali clienti ammonta a
4.810,7 milioni di Euro con un peso ponderato di 827,9 milioni di euro.
4.1.1.10. Rischio connesso alla variabilità degli utili
L‟esercizio 2015 si è chiuso con un utile netto di 18,4 milioni di euro, in diminuzione di 7,5 milioni (28,99%), rispetto ai 25,9 milioni di utile del 2014.
Il margine di interesse al 31 dicembre 2015 è di 168,4 milioni, in incremento di 2,8 milioni (+1,7%)
rispetto al 2014. L‟aumento del margine di interesse di 2,8 milioni deriva interamente dall‟incremento
dei volumi.
Al riguardo si evidenzia che le possibili conseguenze sul margine di interesse del variare dei tassi sono
state analizzate nel paragrafo “4.1.1.6. Rischio connesso all‟andamento dei tassi di interesse”
L‟attività di negoziazione sul portafoglio titoli di proprietà, svolta nell‟esercizio 2015, si è giovata
dell‟ulteriore diminuzione del premio al rischio dei titoli italiani, sia governativi che societari. La
conseguente ripresa di valore di tali titoli ha sostenuto l‟attività di trading vista l‟importante sensibilità al
“rischio Italia” dell‟intero portafoglio titoli.
Il risultato netto dell‟attività di negoziazione al 31 dicembre 2015 è negativo per 0,9 milioni, in calo di
3,3 milioni (-137,5%) rispetto al 2014. Tale risultato è attribuibile alle seguenti componenti:
- minusvalenze nette (plusvalenze meno minusvalenze) da titoli appartenenti ai portafogli “Attività
finanziarie detenute per la negoziazione” e “Attività finanziarie valutate al Fair Value” per 1,0
milioni (nel 2014 erano positive per 0,9 milioni);
Prospetto di Base
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FATTORI DI RISCHIO
- utili da negoziazione per 0,9 milioni (1,6 milioni nel 2014);
- perdite da negoziazione per 0,8 milioni (0,1 milioni nel 2014).
Gli utili/perdite da cessione o riacquisto crediti e attività/passività finanziarie (voce 100) al 31 dicembre
2015 risultano pari a 28,6 milioni, con un aumento di 16,5 milioni (+136,4%) rispetto al 2014,
sostanzialmente imputabile al maggiore utile netto derivante dalla vendita di titoli allocati nel
portafoglio “strumenti finanziari disponibili per la vendita”.
Si evidenzia come l‟utile netto alla data del 30 giugno 2016 risulti pari a Euro 11,2 milioni, invariato
rispetto a giugno 2015. Il margine di interesse è in incremento di 0,9 milioni (+1,1%), il margine di
intermediazione è in incremento di 11,5 milioni (9,7%), grazie ai maggiori ricavi netti da servizi (+5,8
milioni) e al maggior contributo dell‟area finanza (+4,8 milioni). I costi operativi risultano in incremento
di 15 milioni (+20,1%).
La voce 130 (rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti e di altre operazioni
finanziarie) presenta un saldo negativo di 27,8 milioni, evidenziando minori accantonamenti per 2,2
milioni (-7,3%).
Si è registrato un risultato positivo riguardo la voce 100 del Conto Economico (“Utili (perdite) da
cessione o riacquisto di: attività finanziarie disponibili per la vendita”) di 9,2 milioni di Euro (+ 37,3%).
La voce 260 del Conto economico è passata da -2,0 milioni di Euro del 2015 a -0,7 milioni di Euro del
2016.
4.1.1.10-bis. Rischio relativo alla realizzazione del progetto di fusione per incorporazione della
BCC di Capranica
L‟assemblea straordinaria dei soci dell‟Emittente ha deliberato, in data 1° maggio 2016, l‟approvazione
della operazione di fusione per incorporazione della BCC di Capranica.
L‟assemblea straordinaria dei soci della BCC di Capranica ha a sua volta deliberato, in data 14 maggio
2016, l‟approvazione della predetta operazione di fusione per incorporazione.
L‟operazione di fusione per incorporazione produce effetti a far data dal 1° luglio 2016, che pertanto
sono destinati a riflettersi sulla situazione finanziaria, economica e patrimoniale dell‟Emittente rilevata a
chiusura dell‟esercizio 2016.
L‟incorporata BCC di Capranica presenta dimensioni esigue rispetto all‟Emittente; tuttavia l‟operazione
è destinata a produrre in lieve impatto sulla situazione finanziaria, economica e patrimoniale
dell‟Emittente nonché sulla adeguatezza patrimoniale e sui profili di rischiosità creditizia dello stesso.
Infatti, l‟incorporata banca presenta al 31 dicembre 2015, una perdita di esercizio pari a 2,9 milioni di
Euro e un patrimonio netto pari a 4,19 milioni di euro. Alla medesima data, l‟Emittente presenta un
utile di esercizio pari a 14,8 milioni di Euro e un patrimonio netto pari a 750,6 milioni di euro.
Quanto ai ratios patrimoniali di vigilanza, al 31 dicembre 2015 la BCC di Capranica presenta un
Common Equity Tier 1 Ratio pari al 4,4% ed un Total Capital Ratio al 6,9%; entrambi i ratios
patrimoniali risultano inferiori alle soglie minime imposte dalla Banca d‟Italia a seguito dello SREP
effettuato sull‟Icaap 2014 (7,0% per il Common Equity Tier 1 ratio di cui 6,2% di requisito vincolante e
0,8% del buffer di conservazione e 11,1% per il Total Capital Ratio completamente costituito dal
requisito vincolante).
Alla medesima data, l‟Emittente presenta un Common Equity Tier 1 Ratio pari al 14,78% ed un Total
Capital Ratio al 14,78%, ratios patrimoniali superiori alle soglie minime imposte dalla Banca d‟Italia a
seguito dello SREP effettuato sull‟Icaap 2014.
Con riferimento ai crediti deteriorati, al 31 dicembre 2015, il comparto dei crediti deteriorati relativo alla
BCC di Capranica ammonta a 33,3 milioni di euro, di cui 20,1 milioni rientranti tra le sofferenze, 11,3
tra le inadempienze probabili e 1,9 milioni tra i crediti scaduti.
Le seguenti tabelle propongono una rappresentazione dell‟impatto dell‟operazione di fusione sulla base
dei dati dell‟Emittente e della BCC di Capranica al 31 dicembre 2015.
Prospetto di Base
- 64 -
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FATTORI DI RISCHIO
Capitale Interno Complessivo
Fondi Propri
Common Equity Tier 1
Tier 1 ratio
Tier 2
Rischi di credito e controparte
Rischi di mercato
Rischi operativi
Fondi Propri a copertura rischi di I
Pilastro
Rischio di concentrazione single name
Rischio di concentrazione geosettoriale
Rischio di tasso banking book
Fondi Propri a copertura rischi di II
Pilastro
Fondi Propri a copertura rischi
complessivi
% Fondi Propri a copertura rischi
complessivi
Fondi Propri Disponibili
% Fondi Propri Disponibili
Common Equity Tier 1 ratio
Tier 1 ratio
Total Capital Ratio
Assorbimenti
BCC Roma
dic 15
Assorbimenti
BCC di
Capranica
dic 15
Assorbimenti
BCC di
Capranica da
escludere
dic 15
3.851
3.851
3.851
0
6.230
0
819
Assorbimenti
BCC Roma+
BCC
Capranica
netto dic 15
724.446
724.320
724.320
127
358.208
4.127
34.814
7.050
397.149
0
0
1.234
14.799
6.659
21.236
1.234
42.694
Assorbimenti
BCC di
Capranica
netti dic 15
720.595
720.468
720.468
127
351.978
4.127
33.995
6.101
3.851
3.851
2.249
6.230
0
819
390.099
7.050
14.799
6.659
20.002
931
0
1.234
41.460
2.164
431.559
9.214
439.843
59,9%
151,0%
60,7%
289.036
40,1%
14,8%
14,8%
14,8%
-3.113
-51,0%
4,4%
4,4%
6,9%
284.604
39,3%
14,6%
14,6%
14,6%
-2.249
-931
La BCC di Capranica detiene al 31 dicembre 2015 Fondi Propri per 6,1 milioni (10,68 milioni al 31
dicembre 2014) di cui 3,9 milioni di Common Equity Tier 1 (7,1 milioni al 31 dicembre 2014) e 2,2
milioni di Tier 2 (3,5 milioni al 31 dicembre 2014) (rappresentati da prestiti subordinati acquistati da
BCC di Roma). L‟incremento dei Fondi Propri dell‟Emittente si attesterebbe su una misura pari allo
0,53%.
Il capitale assorbito dai rischi complessivi della BCC di Capranica ammonta a 9,2 milioni (151% del
totale) di cui 7,1 per i rischi di primo pilastro e 2,2 milioni per quelli di secondo pilastro; si rileva quindi
un deficit patrimoniale di 3,1 milioni. In termini percentuali il capitale assorbito dai rischi complessivi
dell‟Emittente verrebbe pertanto ad incrementarsi in misura pari al 2,14%, mentre la percentuale dei
Fondi Propri dell‟Emittente a copertura dei rischi complessivi verrebbe ad incrementarsi dal 59,9% al
60,7% e, correlativamente, l‟eccedenza di capitale dell‟Emittente (rapporto tra la quota di Fondi Propri
non assorbita dalla copertura dei rischi e il totale dei Fondi Propri) verrebbe a ridursi dal 40,1% al
39,3% dei Fondi Propri.
Con riferimento alle singole tipologie di rischio, l‟impatto dell‟operazione sarebbe nullo quanto agli
assorbimenti patrimoniale a fronte dei rischi di mercato e al rischio di concentrazione geosettoriale e
“single name”, mentre l‟assorbimento patrimoniale a fronte del rischio di credito e di controparte
verrebbe a crescere dell‟1,77%, quello a fronte del rischi operativi verrebbe a crescere del 2,41%,
l‟assorbimento complessivo a fronte dei rischi di I pilastro verrebbe a crescere dell‟1,81%, quello a
fronte del rischio di tasso sul “banking book” del 6,17% e l‟assorbimento complessivo a fronte dei
rischi di II pilastro verrebbe a crescere del 2,98%.
Per la valutazione dell‟operazione è stato completamente annullato il Tier 2 della BCC di Capranica, che
è completamente composto dalla parte ancora computabile dei prestiti subordinati già sottoscritti dalla
BCC di Roma nonché l‟assorbimento patrimoniale per il rischio di concentrazione “single name”
poiché viene generato da posizioni che, qualora verranno ricomprese tra i clienti della BCC di Roma,
risulteranno non rilevanti per la determinazione del requisito patrimoniale.
Dal punto di vista dell‟adeguatezza patrimoniale, a seguito dell‟operazione in oggetto, la BCC di Roma
vedrebbe il Common Equity Tier 1 Ratio ed il Total Capital Ratio passare, con i dati riferiti al 31
dicembre 2015, dal 14,78% al 14,6% ed il capitale eccedente passare dal 40,1% al 39,3% dei Fondi
Prospetto di Base
- 65 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
Propri. Tali valori, lievemente in calo rispetto ai livelli attuali, sarebbero comunque in linea con il
profilo di rischio stabilito dalla Banca nel RAS.
Le consistenze dei Fondi Propri della Bcc di Capranica al 30 giugno 2016 ammontano a -4,591 milioni,
il Common Equity Tier 1 Ratio ed il Tier 1 Ratio si attestano entrambi a -7,485% ed il Totale Capital
Ratio a -5,531%.
Dal punto di vista dell‟adeguatezza patrimoniale, con i dati al 30 giugno 2016 la BCC di Roma vedrebbe
il Common Equity Tier 1 Ratio ed il Total Capital Ratio passare dal 15,1% al 14,9% ed il capitale
eccedente passare dal 44,1% al 43,3% dei Fondi Propri. Tali valori, lievemente in calo rispetto ai livelli
attuali, sarebbero comunque in linea con il profilo di rischio stabilito dalla Banca nel proprio sistema
integrato di analisi e quantificazione dei rischi (Risk Assessment System o RAS).
La seguente tabella presenta l‟impatto dell‟operazione sulle consistenze del comparto dei crediti
deteriorati dell‟Emittente sulla base dei dati al 31 dicembre 2015.
BCC Roma al 31/12/2015
Comparto
Sofferenze
Inadempienze probabili
Esposizioni scadute
Totale crediti
deteriorati
Crediti Rettifiche
lordi
di valore
259.237
171.263
444.896
161.724
87.570
16.484
Crediti
netti
87.974
283.172
71.087
791.703
442.233
349.470
BCC Capranica al
Totale BCC Roma e BCC
31/12/2015
Capranica al 31/12/2015
Crediti Rettifiche Crediti Crediti Rettifiche Crediti
lordi
di valore
netti
lordi
di valore
netti
20.131
11.408
8.723 279.368
182.671
96.697
11.342
3.178
8.164 456.238
164.902 291.336
1.873
162
1.711 89.443
16.646
72.798
33.346
14.748
18.598 825.049
364.218
460.831
Al 31 dicembre 2015 il comparto dei crediti deteriorati relativo alla sola BCC di Roma ammonta a 791,7
milioni, di cui 259,2 milioni rientranti tra le sofferenze, 444,9 tra le inadempienze probabili e 87,6
milioni tra i crediti scaduti.
Alla stessa data il comparto dei crediti deteriorati relativo alla BCC di Capranica ammonta a 33,3 milioni
di cui 20,1 milioni rientranti tra le sofferenze, 11,3 tra le inadempienze probabili e 1,9 milioni tra i
crediti scaduti.
Considerando il dato congiuntamente, il comparto ammonta a 825,0 milioni, di cui 279,4 milioni
classificati tra le sofferenze, 456,2 tra le inadempienze probabili e 89,4 tra i crediti scaduti.
Le seguenti tabelle rappresentano l‟impatto dell‟operazione di fusione per incorporazione della BCC di
Capranica sulla incidenza dei crediti deteriorati dell‟Emittente al lordo e al netto delle pertinenti
svalutazioni.
Incidenza % su totale crediti lordi
Al 31 dicembre 2015
BCC Roma
BCC Capranica
BCC Roma +
BCC Capranica
a) Sofferenze
3,81%
16,34%
4,03%
b) Inadempienze probabili
6,54%
9,20%
6,59%
c) Esposizioni scadute
1,29%
1,52%
1,29%
d) Rischio Paese
0,0%
0,0%
0,0%
Totale crediti deteriorati
11,64%
27,06%
11,91%
Totale crediti in bonis
88,36%
72,94%
88,09%
Incidenza % su totale crediti netti
al 31 dicembre 2015
BCC Roma
BCC Capranica
BCC Roma +
BCC Capranica
a) Sofferenze
1,38%
8,07%
1,49%
b) Inadempienze probabili
4,43%
7,55%
4,48%
c) Esposizioni scadute
1,11%
1,58%
1,12%
d) Rischio Paese
0,0%
0,0%
0,0%
Prospetto di Base
- 66 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
Totale crediti deteriorati
6,92%
17,20%
7,09%
Totale crediti in bonis
93,08%
82,80%
92,91%
Rispetto alla situazione della BCC di Roma al 31 dicembre 2015, l‟aggregato tra BCC di Roma e BCC di
Capranica presenta in generale, sia al lordo che al netto delle svalutazioni, un leggero incremento della
incidenza delle varie categorie di crediti deteriorati sul totale dei crediti e, correlativamente, una leggera
diminuzione dell‟incidenza dei crediti in bonis, sia al lordo che al netto delle svalutazioni, sul totale dei
crediti.
Confrontando le incidenze di dicembre 2015 con quelle di giugno 2016 della sola BCC di Roma si
evidenzia un incremento del comparto delle sofferenze lorde e nette che passano rispettivamente da
3,81% a 4,02% e da 1,38% a 1,45%. Anche le incidenze dei crediti deteriorati lordi e netti sul totale dei
crediti fanno registrare degli incrementi nel primo semestre 2016 passando rispettivamente da 11,64% a
12,4% e da 6,92% a 7,42%.
Lo stesso confronto semestrale effettuato sulle incidenze aggregate della BCC di Roma e della BCC di
Capranica mostra per quanto concerne il comparto delle sofferenze lorde e nette un incremento
passando rispettivamente da 4,03% a 4,32% e da 1,49% a 1,57%, mentre per quanto riguarda il totale
dei crediti deteriorati lordi e netti si rileva una crescita delle incidenze che passano rispettivamente da
11,91% a 12,8% e da 7,09% a 7,6%.
La seguente tabella illustra l‟impatto dell‟operazione di fusione per incorporazione della BCC di
Capranica sui tassi di copertura dei crediti deteriorati dell‟Emittente
Grado di copertura dei crediti deteriorati
al 31 dicembre 2015
Deteriorati
di cui diversi dalle sofferenze
Sofferenze
Inadempienze Probabili
Scaduti
BCC Roma
44,1%
33,5%
66,1%
36,4%
18,8%
BCC
Capranica
44,2%
25,3%
56,7%
28,0%
8,6%
BCC Roma + BCC
Capranica
44,1%
33,3%
65,4%
36,1%
18,6%
Rispetto alla situazione della BCC di Roma al 31 dicembre 2015, l‟aggregato tra BCC di Roma e BCC di
Capranica presenta in generale un leggero decremento del grado di copertura dei crediti deteriorati.
Si precisa, per completezza informativa, che dall‟operazione di fusione potrebbe inoltre discendere la
necessità per l‟Emittente, di impiegare risorse finanziare per la formazione del personale attualmente
alle dipendenze della BCC di Capranica, con conseguente incremento nei costi operativi dell‟Emittente
per l‟esercizio 2016, che inciderebbero negativamente sul risultato del medesimo esercizio.
Dal complesso delle informazioni sopra riportate si evince che l‟operazione di fusione per
incorporazione della BCC di Capranica, i cui effetti è previsto si producono a partire dal 1° luglio 2016,
potrà comportare un leggero impatto negativo sulla situazione patrimoniale, economica, finanziaria
dell‟Emittente, così come una leggera diminuzione dei coefficienti di adeguatezza patrimoniale e un
impatto negativo sulla redditività dell‟Emittente in relazione all‟esercizio 2016.
Ancora si segnala che sebbene le banche coinvolte nell‟operazione di fusione appartengano tutte al
mondo cooperativo e si avvalgano, in linea di massima, dei medesimi sistemi operativi, non si può
escludere che l‟integrazione fra i diversi sistemi e l‟integrazione fra diverse strutture amministrative
possa comportare comunque un aumento di alcune specifiche tipologie di rischi quali i rischi operativi e
legali.
4.1.1.10-ter. Rischi connessi all’inserimento di dati previsionali
In data 30 marzo 2016 il Consiglio di Amministrazione dell‟Emittente ha approvato il Piano Industriale
relativo al biennio 2016-2017, che reca la previsione di un utile di esercizio pari a 22,3 milioni di Euro
per l‟anno 2016 e pari a 30,0 milioni di Euro per l‟anno 2017.
I contenuti del Piano Industriale si basano su stime ed ipotesi circa eventi futuri nonché su azioni che
saranno intraprese dal management. Pertanto il Piano è basato su assunzioni:
Prospetto di Base
- 67 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
(i) di carattere generale, legate a variabili esogene e dunque non controllabili - quali lo scenario
macroeconomico e normativo, l‟andamento dei mercati finanziari, e lo sviluppo del sistema bancario;
(ii) di natura discrezionale, relative a variabili endogene che si sostanziano nelle azioni gestionali e
organizzative che il management ha intenzione di implementare durante l‟orizzonte temporale cui si
riferisce il piano stesso.
Si evidenzia che non vi è certezza che le assunzioni a base del piano, siano esse di carattere generale o di
natura discrezionale, si verifichino in concreto nel corso del biennio 2016-2017.
Si specifica che i dati previsionali sono stati elaborati dall‟Emittente (i) tenendo conto della acquisizione
di attività e passività della Banca Padovana di Credito Cooperativo, avvenuta a dicembre 2015, (ii) non
tenendo conto della operazione di fusione per incorporazione nell‟Emittente della BCC di Capranica,
formalizzata nel maggio 2016 e divenuta efficace il 1° luglio 2016, (iii) non considerando l‟eventualità
che, entro la fine dell‟esercizio 2017, la BCC di Roma aderisca ad un gruppo bancario cooperativo
assumendo conseguentemente degli obblighi di garanzia correlati ad obblighi delle altre banche aderenti
verso terzi e/o ad esigenze di liquidità o rafforzamento patrimoniale di altre banche aderenti, e (iv) non
considerando che la Banca, ai sensi dell‟art. 2-bis del D.L: 18/2016, come risultante a seguito delle
modifiche apportate dalla legge di conversione, ha dovuto aderire al Fondo temporaneo istituito in data
27 maggio 2016 dalla Federazione italiana delle banche di credito cooperativo-casse rurali ed artigiane,
in favore del quale, in relazione all‟anno 2016, la Banca può essere chiamata ad effettuare apporti (che
inciderebbero in negativo sui risultati dell‟esercizio) per un importo massimo di circa 23,5 milioni. Si
evidenzia che, per effetto di tali contribuzioni, il risultato di esercizio 2016 dell‟Emittente potrebbe
essere anche essere azzerato o risultare negativo, a fronte di una previsione, contenuta nel Piano
Industriale, di un utile di 22,3 milioni nell‟esercizio 2016.
Successivamente, in data 22 giugno 2016, il Consiglio di Amministrazione dell‟Emittente ha approvato,
ai fini della redazione della propria relazione da parte del revisore contabile indicato alla Sezione 5,
Capitolo 8, paragrafo 8.2, un documento che descrive nel dettaglio la valutazione sia degli impatti
derivanti dall‟operazione di incorporazione della BCC di Capranica (che, essendo successiva alla
approvazione del piano strategico 2016-2017 avvenuta in data 30 marzo 2016, non sono presenti nelle
evidenze del Piano Stesso) sia la stima degli utili prospettici.
Pertanto le valutazioni effettuate dal revisore nella propria relazione hanno avuto riguardo ai dati
relativi al Piano Industriale 2016-2017, integrate con la valutazione effettuata dall‟Emittente degli
impatti derivanti dalla menzionata fusione, che hanno comportato, quanto alla previsione del risultato
di esercizio 2016, l‟invarianza del dato previsionale di 22,3 milioni di Euro di utile e, quanto alla
previsione del risultato di esercizio 2017, la variazione del dato previsionale da 30,0 a 30,4 milioni di
Euro di utile.
Si specifica che gli amministratori, nel formulare i contenuti del Piano, non hanno predisposto
un‟analisi di sensitività delle previsioni al fine di indicare le possibili conseguenze sull‟utile netto in caso
di evoluzione della curva dei tassi di interesse differente da quella ipotizzata. Ciò in quanto è stato
ritenuto che nel ridotto orizzonte temporale considerato dal piano, la persistente situazione connotata
da contenuti livelli dei tassi di interesse non avrebbe manifestato variazioni significative o comunque tali
da incidere in modo consistente sul risultato economico atteso.
Si pone nella massima evidenza il fatto che l‟esito del referendum svoltosi in Gran Bretagna in data 23
giugno 2016, come noto, favorevole alla fuoriuscita del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del
nord dalla Unione Europea, non rientra tra i presupposti in base ai quali l‟Emittente ha elaborato il
Piano Industriale e le previsioni ivi contenuti.
Sussiste pertanto il rischio che i risultati effettivamente conseguiti dall‟Emittente negli esercizi 2016 e
2017 possano divergere, anche significativamente, ed anche in senso negativo, rispetto alle previsioni
del Piano Industriale.
Infine si evidenzia che alcune delle previsioni contenute nel Piano Industriale 2016-2017 si connotano
per essere “sfidanti” rispetto ai dati e alle previsioni di sistema, ed in particolare:
Prospetto di Base
- 68 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
i) l‟assunzione contenuta nel Piano Industriale relativa a un tasso medio di crescita annua della raccolta
pari al 2,5% risulta sfidante rispetto alle previsioni di sistema formulate da ABI e Prometeia, le quali
ipotizzano scenari di decremento della raccolta nel 2016 e di incrementi della raccolta di poco
superiori allo zero nel 2017;
ii) l‟assunzione contenuta nel Piano Industriale relativa a un tasso medio di crescita annua degli
impieghi a clientela pari al 6,1% è sfidante rispetto a tutte le previsioni di sistema analizzate dalla
Banca per la predisposizione del Piano Industriale 2016-2017;
iii) l‟assunzione contenuta nel Piano Industriale relativa a una forbice tra i tassi applicati agli impieghi
economici a clientela e i tassi applicati sulla raccolta diretta, pari al 2,35% nel 2016 e al 2,37% nel 2017
è sfidante rispetto alle previsioni di sistema formulate da ABI e Prometeia, che ipotizzano valori
leggermente inferiori per tale forbice nel 2016 e nel 2017;
iv) l‟assunzione contenuta nel Piano Industriale relativa ai risultati economici della Banca negli esercizi
2016 e 2017 è sfidante in quanto presenta indicatori di redditività superiori a quelli di sistema. In
particolare, il ROE sui Fondi Propri dell‟Emittente è ipotizzato collocarsi su valori pari al 3,0% nel
2016 e al 3,9% nel 2017 a fronte di un valore annuo medio di sistema nel biennio 2016-2017 pari al
2,2% secondo AFO e al 3,3% secondo Prometeia.
4.1.1.10-quater. Rischio legato ai “richiami di informativa” dell’esperto che ha rilasciato la
relazione sui dati previsionali contenuti nel Capitolo 8 della Sezione 5
Il Dott. Stefano Fiorini ha rilasciato in data 22 giugno 2016, ai fini di cui al punto 8.2 dell‟allegato XI al
Regolamento CE 809/2004, la propria relazione su dati previsionali inclusi nel Piano Strategico 20162017 della Banca. Si evidenzia che in detta relazione il Dott. Fiorini ha effettuato i seguenti “richiami di
informativa” di seguito interamente riportati:
2. I Dati Previsionali si basano su un insieme di ipotesi di realizzazione di eventi futuri e di azioni che dovranno essere
intraprese da parte degli amministratori. Gli amministratori hanno redatto i Dati Previsionali sulla base di un insieme di
ipotesi, descritte nei paragrafi 8.1.2, 8.1.3 e 8.1.4, che includono assunzioni generali ed ipotetiche relative ad eventi futuri
ed azioni degli amministratori che non necessariamente si verificheranno.
3. Il mio esame è stato svolto secondo le procedure previste per tali tipi di incarico dall’International Standard on
Assurance Engagements (ISAE) 3400 “The Examination of Prospective Financial Information” emesso
dall’International Auditing and Assurance Sdandards Board (“IAASB”). Va tuttavia tenuto presente che a
causa dell’aleatorietà connessa alla realizzazione di qualsiasi evento futuro, sia per quanto concerne il concretizzarsi
dell’accadimento, sia per quanto riguarda la misura e la tempistica della sua manifestazione, gli scostamenti tra valori
consuntivi e valori preventivati dei Dati Previsionali potrebbero essere significativi, anche qualora gli eventi previsti
nell’ambito delle assunzioni di carattere generale ed ipotetico, richiamate nel precedente paragrafo si manifestassero.
4. Sulla base dell’esame degli elementi probativi a supporto delle ipotesi e degli elementi utilizzati nella formulazione dei
Dati Previsionali, non sono venuto a conoscenza di fatti tali da farmi ritenere, alla data odierna, che le suddette ipotesi ed
elementi non forniscano una base ragionevole per la predisposizione dei Dati Previsionali, assumendo il verificarsi delle
assunzioni di carattere generale ed ipotetico relative ad eventi futuri ed azioni degli amministratori, descritte nel paragrafo
2.
Inoltre, a mio giudizio, i Dati Previsionali sono stati predisposti utilizzando coerentemente le ipotesi e gli elementi
sopracitati e sono stati elaborati sulla base di principi contabili omogenei a quelli applicati dalla Banca di Credito
Cooperativo di Roma soc. coop. nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, predisposto in conformità agli International
Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea.
5. Si richiama l’attenzione su quanto segue:
i. i Dati Previsionali sono tratti da prospetti di conto economico e patrimoniali che costituiscono riclassificazioni dei dati
riportati negli schemi di bilancio della Banca. Tali riclassificazioni sono guidate da criteri gestionali e sono dirette a
fornire una più diretta e chiara rappresentazione delle informazioni economiche e patrimoniali, ma non consentono
una immediata confrontabilità con le corrispondenti voci del bilancio chiuso al 31 dicembre 2015;
ii. nella costruzione dei Dati Previsionali non sono stati stimati i principali effetti economici derivanti dall’applicazione
del principio contabile IFRS 3 alle operazioni a) di acquisizione delle attività e passività della Banca Padovana
Prospetto di Base
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FATTORI DI RISCHIO
credito cooperativo soc. coop., e b) di fusione per incorporazione, nella Banca, della Banca di Capranica Credito
Cooperativo soc. coop., i cui effetti legali e contabili decorreranno dal 1 luglio 2016;
iii. gli amministratori della Banca non hanno predisposto una analisi di sensitività al fine di indicare le potenziali
conseguenze sull’utile netto in caso di evoluzione della curva dei tassi di interesse diversa da quella ipotizzata;
iv. i Dati Previsionali non riflettono gli eventuali impatti derivanti:
a) dall’introduzione dell’IFRS 9, la cui applicazione entrerà a regime nel 2018 e, quindi, oltre il periodo di
previsione del Piano Strategico 2016-2017;
b) dall’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario, con particolare riferimento alla recente
riforma del credito cooperativo.”
4.1.1.10-quinquies. Rischi relativi alle contribuzioni della Banca al Fondo temporaneo di cui
all’art.2-bis del D.L: 18/2016
L‟Emittente, in data 14 giugno 2016, ha aderito al Fondo temporaneo istituito da Federcasse ai sensi
dell‟art. 2-bis del d.l. 18/2016, come convertito dalla l. 49/2016. Lo Statuto del Fondo temporaneo, nel
fissare i criteri di contribuzione delle banche consorziate (la cui adesione al fondo è obbligatoria, per le
BCC che non abbiano deliberato di trasformarsi in s.p.a.) ha previsto che, per ciascun anno,
l‟ammontare massimo della contribuzione di ciascuna banca sia determinato in misura pari allo 0,2%
dell‟attivo di bilancio dell‟esercizio precedente. In base a tale criterio, il limite massimo di possibili
contribuzioni dell‟Emittente al Fondo temporaneo per l‟anno 2016 risulta pari a circa 23,5 milioni di
euro. L‟Emittente aveva già appostato risorse in sede di budget per complessivi 3,0 milioni di Euro a
fronte dei possibili impegni per il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo e del
Fondo di Garanzia Istituzionale. Il Fondo temporaneo in futuro sostituirà tali fondi di garanzia. Alla
Data del Prospetto, l‟ammontare delle risorse già apportate e non ancora effettivamente utilizzate,
corrisponde a circa 2.500.000 di euro; tali risorse verranno pertanto destinate al Fondo Temporaneo.
L‟Emittente, sulla base di tutte le informazioni disponibili, ed in particolare in base al fatto che ai sensi
dell‟art. 4, comma 6, dello Statuto del Fondo Temporaneo, la ripartizione delle quote ordinarie delle
Banche consorziate è determinata seguendo gli stessi criteri stabiliti per le contribuzioni al Fondo di
Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo già previsto ai sensi dell‟art. 96 del d.lgs. 385/1993,
ha valutato che il peso della BCC di Roma (determinato in base ai rispettivi totali dell‟attivo dello stato
patrimoniale) all‟interno della compagine delle BCC obbligate ad aderire al Fondo Temporaneo
corrisponde al 3,49%. Conseguentemente, l‟Emittente ha valutato che i predetti 2,5 milioni di Euro
siano sufficienti a coprire gli obblighi di contribuzione della BCC di Roma fino ad un ammontare
complessivo di eventuali interventi del Fondo temporaneo nel 2016 per un ordine di grandezza di circa
70-80 milioni. A giudizio dell‟Emittente, allo stato, non vi sono evidenze che lascino ritenere che il
Fondo temporaneo, in concreto, effettuerà interventi di ammontare complessivo superiori all‟ordine di
grandezza dei 70/80 milioni di Euro e, pertanto, l‟Emittente non prevede, con riguardo agli esercizi
2016 e 2017 di dover effettuare ulteriori contribuzioni rispetto a quanto già effettuato (e a quanto
previsto a budget per il 2017). Sussiste tuttavia il rischio che il Fondo possa, in concreto, effettuare
interventi di ammontare complessivo superiore al predetto ordine di grandezza, e che,
conseguentemente, la Banca debba effettuare ulteriori apporti al Fondo, con conseguenti impatti
negativi sui risultati di esercizio. Con specifico riferimento alle previsioni di utili (22,3 milioni di euro)
relative all‟esercizio 2016 formulate nel Piano Industriale 2016-2017 si evidenzia che, nel caso limite in
cui la Banca venisse chiamata nel corso del 2016 ad effettuare apporti al Fondo nella massima misura
possibile (23,5 milioni di Euro per l‟anno 2016), l‟impatto a conto economico sarebbe di portata tale da
determinare addirittura una perdita di esercizio. Con riferimento alle previsioni di utili (30,4 milioni di
euro) relative all‟esercizio 2017 formulate nel Piano Industriale 2016-2017 si evidenzia che, nel caso
limite in cui la Banca venisse chiamata nel corso del 2017 ad effettuare apporti al Fondo nella massima
misura possibile (allo stato non determinabile, ma corrispondente allo 0,2% dell‟attivo dello stato
patrimoniale al 31 dicembre 2016), l‟impatto a conto economico sarebbe comunque di portata tale da
ridurre l‟utile di esercizio ben al di sotto della metà di quanto previsto nel Piano Industriale.
Prospetto di Base
- 70 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
4.1.1.11. Rischio residuo
Il rischio residuo può derivare dal verificarsi delle seguenti situazioni:
- perdita o riduzione della capacità di mitigazione nel tempo delle garanzie acquisite (riduzione del
valore di mercato);
- capacità di recupero (azioni di recupero) inferiore alla stima di recupero effettuata.
A fronte dell‟esposizione a tale rischio la Banca ha strutturato una serie di presidi organizzativi nei quali
si effettua una attività di controllo di carattere quali-quantitativo, anche ai fini dell‟ammissibilità delle
tecniche di attenuazione del rischio di credito.
4.1.1.12. Rischio strategico
Il rischio strategico rappresenta il rischio attuale o prospettico di flessione di utili o capitale derivante
da:
- mancata o parziale realizzazione pro tempore degli scenari di mercato ipotizzati in sede di
pianificazione strategica;
- decisioni aziendali errate in rapporto all‟evoluzione dell‟ambiente competitivo;
- incapacità di realizzazione totale o parziale delle decisioni previste a piano per inadeguata
pianificazione delle risorse disponibili, dei tempi, delle modalità di azione. Il rischio strategico è
fronteggiato mediante opportune policy e procedure che prevedono che le decisioni più rilevanti
siano riportate al Comitato Politiche Aziendali e, in via successiva, al Consiglio di Amministrazione,
supportate dalla valutazione attuale e prospettica dei rischi e dell‟adeguatezza patrimoniale.
Il coinvolgimento dei massimi organi di governo aziendale ed il supporto delle diverse funzioni
aziendali, consente la mitigazione del rischio strategico, ciò non di meno, non si può escludere che nel
caso in cui dovessero verificarsi errori in fase di pianificazione strategica o questa dovesse risultare
inadeguata anche in relazione al contesto nel quale la Banca opera, non si può escludere la possibilità
che si determini un impatto negativo, anche rilevante, sulla situazione economica, patrimoniale e
finanziaria dell‟Emittente.
4.1.1.13. Rischio reputazionale
E‟ il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione
negativa dell‟immagine della Banca da parte di clienti, controparti, azionisti della Banca (shareholder),
investitori e/o Autorità di Vigilanza e generata ad esempio da:
- atti dolosi o colposi commessi dalla Banca o ad essa riconducibili a danno diretto degli stakeholder;
- mancata chiarezza nel trasferimento delle informazioni nei confronti degli stakeholder;
- inadempienze o ritardi nel regolamento delle operazioni;
- mancato rispetto di accordi interbancari;
- dichiarazioni errate, omissive o poco trasparenti all‟Autorità di Vigilanza.
4.1.1.14. Rischio di non conformità
Per “rischio di non conformità” si intende il rischio di incorrere in sanzioni legali o amministrative,
perdite finanziarie rilevanti o danni reputazionali derivanti dal mancato rispetto di leggi, regolamenti,
codici di autoregolamentazione, procedure interne e codici di condotta applicabili all‟attività della
Banca.
4.1.1.15. Rischi connessi con l’operatività verso soggetti collegati
Per rischio inerente le operazioni con soggetti collegati, si intende il rischio che la vicinanza di taluni
soggetti ai centri decisionali della Banca possa compromettere l‟oggettività e l‟imparzialità delle decisioni
relative alla concessione di finanziamenti e ad altre transazioni nei confronti dei medesimi soggetti, con
possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, esposizione della Banca a rischi non
adeguatamente misurati o presidiati, nonché potenziali danni per depositanti e investitori.
Relativamente a tale tipologia di rischio, al 31 dicembre 2015, si rileva la presenza di 23 parti correlate a
cui sono connesse 395 ulteriori soggetti. L‟esposizione dell‟insieme di tali soggetti, considerati
complessivamente, ammonta a 38,7 milioni, mentre l‟esposizione ponderata si attesta a 24,8 milioni
Prospetto di Base
- 71 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
(3,4% dei Fondi Propri). Si precisa che tra le parti correlate, quella con esposizione più rilevante arriva
all‟ 1,4% dei Fondi Propri risultando quindi inferiore ai limiti prudenziali stabiliti dalla normativa di
vigilanza.
4.1.1.16. Rischio derivante da investimenti partecipativi in imprese non finanziarie
La disciplina delle partecipazioni detenibili dalle banche e dai gruppi bancari è diretta a contenere il
rischio di un eccessivo immobilizzo dell‟attivo derivante da investimenti partecipativi in imprese
finanziarie e non finanziarie; con specifico riferimento a queste ultime, mira altresì a promuovere una
gestione dei rischi e dei conflitti di interesse conforme al criterio della sana e prudente gestione.
Relativamente a tale tipologia di rischio al 31 dicembre 2015 si rileva la presenza di 10 partecipazioni in
imprese non finanziarie. L‟esposizione complessiva ammonta a 1,9 milioni (0,3% dei Fondi Propri)
mentre la maggiore esposizione è pari a 1,2 milioni (0,2% dei Fondi Propri).
4.1.1.17. Rischio di cartolarizzazione
È il rischio di incorrere in perdite dovute alla mancata rispondenza tra la sostanza economica delle
operazioni poste in essere e le decisioni di valutazione e gestione del rischio.
La Banca al 31 dicembre 2015 detiene nel banking book un titolo cartolarizzato che però, essendo stato
completamente svalutato, non produce nessun impatto per quanto concerne l‟assorbimento
patrimoniale.
4.1.1.18. Rischio di leva finanziaria eccessiva
Il rischio di leva finanziaria eccessiva rappresenta il rischio che un livello di indebitamento
particolarmente elevato rispetto alla dotazione di mezzi propri renda la banca vulnerabile, determinando
l‟adozione di misure correttive al proprio piano industriale, compresa la vendita di attività con
contabilizzazione di perdite che potrebbero comportare rettifiche di valore anche sulle restanti attività.
4.1.1.19. Rischio di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo
Il D.lgs. n° 231/07, perseguendo l'obiettivo di prevenire l'uso del sistema finanziario a scopo di
riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, contiene una definizione di riciclaggio che amplia
sensibilmente la nozione esistente nel codice penale. Secondo l‟art. 2 del menzionato Decreto
costituiscono riciclaggio – se commesse intenzionalmente - le seguenti azioni:
a) la conversione o il trasferimento di beni, effettuati essendo a conoscenza che essi provengono da
un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività, allo scopo di occultare o dissimulare
l'origine illecita dei beni medesimi o di aiutare chiunque sia coinvolto in tale attività a sottrarsi alle
conseguenze giuridiche delle proprie azioni;
b) l'occultamento o la dissimulazione della reale natura, provenienza, ubicazione, disposizione,
movimento, proprietà dei beni o dei diritti sugli stessi, effettuati essendo a conoscenza che tali beni
provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività;
c) l'acquisto, la detenzione o l'utilizzazione di beni essendo a conoscenza, al momento della loro
ricezione, che tali beni provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività;
d) la partecipazione ad uno degli atti di cui alle lettere precedenti, l'associazione per commettere tale
atto, il tentativo di perpetrarlo, il fatto di aiutare, istigare o consigliare qualcuno a commetterlo o il fatto
di agevolarne l'esecuzione.
La Banca, proporzionalmente alla propria complessità organizzativa e di business, ha disciplinato,
attraverso apposite normative interne i ruoli, le responsabilità e il processo al fine della gestione del
rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo.
4.1.1.20. Rischio informatico
Per Rischio Informatico o “Rischio IT” si intende il rischio di incorrere in perdite economiche, di
reputazione e di quote di mercato in relazione all‟utilizzo di tecnologia dell‟informazione e della
comunicazione. In particolare, in base al momento di misurazione, il Rischio IT si differenzia in:
- Rischio Potenziale (o Rischio Inerente): rappresenta il massimo Rischio IT cui è soggetto un
determinato Processo Aziendale in termini di possibilità di realizzazione di una minaccia IT che possa
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
arrecare un danno a riservatezza, integrità o disponibilità dei dati gestiti dal processo e all‟operatività
del processo stesso. Concorrono nella determinazione del rischio potenziale tutti gli elementi IT del
modello che afferiscono al processo aziendale in analisi: servizi IT per il business, applicazioni IT e
infrastrutture e, non ultimi, i processi IT (che, a loro volta, includono i fattori umani);
- Rischio Effettivo: rappresenta il rischio IT riscontrabile su un processo aziendale misurato in un
determinato istante temporale; è il rischio che deve essere determinato nel caso di attuazione del
processo di analisi dei rischi su elementi IT già in essere;
- Rischio Residuo: rappresenta il rischio riscontrabile su un processo aziendale in seguito
all‟applicazione di contromisure atte a determinare una riduzione del rischio potenziale o del rischio
effettivo.
La Banca, proporzionalmente alla propria complessità organizzativa e di business, ha disciplinato,
attraverso apposite normative interne i ruoli, le responsabilità e il processo al fine della gestione del
rischio informatico.
4.1.1.21. Rischi relativi ai contratti di Outsourcing stipulati dall’Emittente
La Banca ha esternalizzato, mediante appositi contratti con fornitori esterni, talune funzioni aziendali.
Tra queste, le c.d. Funzioni Aziendali Importanti di cui al 15° aggiornamento della Circolare 263/06 di
Banca d‟Italia, e precisamente: le “Funzioni Operative Importanti”, ossia quelle attività/funzioni
esternalizzate la cui mancata o inadeguata esecuzione determini il rischio di compromissione grave della
redditività, della solidità patrimoniale, della continuità operativa o della conformità alle norme cui la
Banca è sottoposta, le Funzioni Aziendali di Controllo, il Sistema Informativo.
In relazione al complesso delle attività esternalizzate, sussiste il rischio che l‟Emittente possa essere
esposto a responsabilità sia nei confronti dell‟Autorità di Vigilanza, sia nei confronti della propria
clientela e dei terzi in generale, in conseguenza di eventuali malfunzionamenti e/o paralisi operative che
dovessero verificarsi nell‟ambito delle organizzazioni aziendali dei soggetti terzi affidatari di funzioni
esternalizzate dalla Banca, così come in caso di eventuali inadempimenti di tali terzi affidatari agli
obblighi contrattuali sugli stessi gravanti.
Non può pertanto escludersi che l‟Emittente, a seguito dell‟eventuale verificarsi degli eventi sopra citati,
possa subire conseguenze suscettibili di incidere negativamente sulla propria posizione patrimoniale,
economica e finanziaria, o subire provvedimenti sanzionatori da parte dell‟Autorità di Vigilanza.
Sussiste altresì il rischio che l‟Emittente, in caso di conseguenze sfavorevoli sul piano patrimoniale non
possa ottenere l‟integrale risarcimento delle stesse da parte dei soggetti terzi affidatari di funzioni
esternalizzate.
4.1.1.22. Rischi relativi alla verifica fiscale in corso di svolgimento da parte dell’Autorità
tributaria
In data 11 Maggio 2016 la Direzione Regionale delle Entrate del Lazio, ufficio grandi contribuenti, ha
iniziato, nei confronti della Banca, una verifica fiscale al fine di eseguire il controllo della contabilità
posta in essere ai fini IRES, IRAP, IVA relativamente al periodo d‟imposta 2013. Tale verifica rientra
nel piano dei controlli biennali previsti per le società di grandi dimensioni (società che presentano un
volume di affari, ricavi o compensi non inferiori a Euro 25.822.844,95) ed essendo la Banca un
“contribuente tutorato” secondo quanto previsto dal D.L. 185/2008.
Nel contesto dell‟esame sostanziale, che ha interessato atti e fatti di gestione aventi rilevanza fiscale,
contabile ed amministrativa, sono state rilevate alcune inesattezze in materia di IRES.
A conclusione delle verifiche l‟Autorità tributaria propone il recupero a tassazione per l‟anno 2013 di un
importo totale di Euro 1.967.881,15
Al termine del verbale di constatazione l‟Emittente ha dichiarato, non condividendo alcuni rilievi
formulati dall‟Autorità tributaria, di riservarsi la possibilità di presentare ulteriori osservazioni e
memorie nelle sedi opportune.
4.1.1.23 Rischio relativo all’assenza del credit spread dell’Emittente
Prospetto di Base
- 73 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
Si richiama l‟attenzione dell‟investitore sulla circostanza che per l‟Emittente non è possibile determinare
un valore di credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di un‟obbligazione plain vanilla di
riferimento dell‟Emittente e il tasso interest rate swap di durata corrispondente) atto a consentire un
ulteriore apprezzamento della rischiosità dell‟Emittente.
4.2. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SETTORI DI ATTIVITÀ E AI MERCATI IN
CUI OPERA L’EMITTENTE E IL GRUPPO DELL’EMITTENTE
4.2.1. Rischio derivante dalla congiuntura economica
L‟Emittente, nello svolgimento dell‟attività bancaria e finanziaria, è fortemente influenzato dalla
situazione dei mercati finanziari e dal generale contesto macroeconomico, tuttora caratterizzato dal
perdurare di rischi inerenti ai debiti sovrani di alcuni Paesi dell‟Eurozona e dal persistere di timori circa
la solidità di banche e altri intermediari finanziari che presentano esposizioni nei confronti dei predetti
Paesi europei o che sono gravati da elevati livelli di sofferenze anche nei confronti di debitori privati.
Nel corso del 2015 si è fortemente riacuita la crisi del debito sovrano della Grecia con la conseguenza
del riproporsi di forti tensioni nei mercati finanziari della c.d. Eurozona, da ultimo ravvivate anche nei
primi mesi del 2016. Rimane in particolare sullo sfondo la prospettiva di un‟ipotetica “grexit” (ossia
l‟uscita della Grecia dal Sistema Monetario europeo) rispetto alla quale non possono escludersi eventuali
effetti, a catena (c.d. contagio), anche sul mercato del debito pubblico nazionale. Nel contempo il 23
giugno 2016 i mercati finanziari hanno manifestato turbolenze determinate dai sviluppi connessi al
referendum del Regno Unito ad esito del quale quest‟ultimo uscirà dall‟Unione Europea (c.d.”Brexit”),
non risultando prevedibile allo stato attuale, l‟impatto che la fuoriuscita dalla UE potrà produrre
sull‟economia del Regno Unito, sull‟economia internazionale nel suo complesso, sui mercati finanziari
nonché sulla situazione dello Stato italiano e dell‟Emittente. Di recente si sono peraltro manifestate
significative tensioni sui principali mercati finanziari asiatici, in particolare quello cinese. Tale scenario
prospetta una possibile ripresa dell‟avversione al rischio nei confronti dei titoli di Stato italiani che
potrebbe determinare sensibili ridimensionamenti dei relativi corsi con un drastico rialzo dei relativi
rendimenti. Sussiste pertanto il rischio che si producano effetti negativi sul valore delle attività
finanziarie detenute nel portafoglio dell‟Emittente, caratterizzato nel complesso da una sensibile
esposizione al Rischio Paese Italia, in relazione alla presenza di una elevata quota di investimenti
costituiti da titoli di Stato italiani. Si specifica, in particolare, che al 31 dicembre 2015, il valore di
bilancio delle esposizioni sovrane dell‟Emittente rappresentate da “titoli di debito” ammonta ad Euro
4.058,3 milioni (3.230,3 milioni al 30 giugno 2016), quasi interamente concentrato sul paese Italia per
Euro 4.052,2 milioni ovvero il 99,85% del totale delle esposizioni su debiti sovrani (3.224 milioni al 30
giugno 2016, pari al 99,481% del totale delle esposizioni su debiti sovrani).
Inoltre, ove la crisi dell‟economia reale dovesse perdurare - anche a causa di eventuali nuove ed ulteriori
turbolenze di tipo finanziario - producendo ulteriori effetti depressivi sui consumi delle famiglie, sulla
loro propensione al risparmio e sui piani di investimento della clientela di riferimento, non è possibile
escludere che la redditività dell‟Emittente possa risultare inferiore rispetto a quella conseguita negli anni
precedenti. Ove le attuali turbolenze del mercato finanziario dovessero perdurare o accentuarsi, anche
la capacità di reperire fondi da parte dell‟Emittente potrebbe peggiorare. Si specifica, in particolare, che
al 31 dicembre 2015, la Banca detiene una raccolta in conti correnti e depositi liberi per Euro 6.423,9
milioni, in operazioni di pronti contro termine per Euro 89,6 milioni, in certificati di deposito per Euro
451,1 milioni, in obbligazioni per Euro 1.516,9 milioni ed in conti deposito per Euro 357,2 milioni. Nel
caso in cui perduri o peggiori il quadro di turbolenza di mercato, la Banca potrebbe vedere diminuire la
propria liquidità a causa di difficoltà nel reperimento delle risorse, ovvero la Banca potrebbe dover
fronteggiare una maggiore onerosità nel reperimento di tali risorse di liquidità, con conseguenti effetti
negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della stessa.
4.2.2. Rischi connessi alla concorrenza nel settore bancario e finanziario
Il mercato italiano dei servizi bancari e finanziari è estremamente competitivo. Il rischio della crescente
competitività del settore è per la Banca quello di non riuscire a mantenere o ad aumentare i volumi di
Prospetto di Base
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FATTORI DI RISCHIO
attività ed i livelli di redditività raggiunti in passato, con conseguenti effetti pregiudizievoli sulla
situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca stessa. Rispetto all‟Emittente, i grandi
gruppi bancari hanno il vantaggio di potersi avvalere di maggiori economie di scala e di una più capillare
diffusione sul territorio. Fermo restando il fatto che l‟Emittente ritiene di possedere una consolidata
posizione nel proprio mercato di riferimento, l‟ingresso nel mercato di riferimento dell‟Emittente di
nuovi operatori nazionali, regionali o esteri, la conduzione di politiche commerciali aggressive da parte
di operatori già presenti in detto mercato, l‟affermazione di operatori finanziari specializzati nella
gestione del risparmio e nell‟erogazione di servizi bancari a distanza o il consolidarsi del processo di
aggregazione tra soggetti operanti nel mercato bancario, potrebbero causare una contrazione dei
margini operativi con riflessi negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della
Banca. L‟Emittente, in considerazione del forte radicamento sul proprio territorio di appartenenza, è
soggetto ai rischi legati all‟andamento dell‟economia regionale.
4.2.3. Rischi connessi all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario
Le attività dell‟Emittente sono soggette a specifiche regolamentazioni nazionali e comunitarie relative al
settore di appartenenza. La normativa applicabile alle banche, cui la Banca di Credito Cooperativo di
Roma è soggetta, disciplina i settori in cui gli istituti di credito possono operare con lo scopo di
preservare la stabilità e la solidità degli stessi, limitandone l‟esposizione al rischio. L‟Emittente è altresì
soggetto alla normativa applicabile ai servizi finanziari che disciplina, tra l‟altro, l‟attività di vendita e
collocamento degli strumenti finanziari e quella di marketing. L‟operatività della Banca potrebbe essere
negativamente condizionata da mutamenti legislativi e/o regolamentari a livello nazionale ed europeo
che potrebbero comportare un incremento dei costi operativi e/o avere effetti negativi sull‟attività, i
risultati e le prospettive della Banca. Il rischio attinente alla mancata conformità delle attività svolte alle
norme applicabili è gestito dall‟Emittente mediante l‟attività di controllo espletata dalla funzione di
Compliance, istituita ai sensi delle Istruzioni di Vigilanza.
La fase di forte e prolungata crisi dei mercati ha portato all‟adozione di discipline più rigorose da parte
delle autorità internazionali.
A partire dal 1° gennaio 2014, parte della Normativa di Vigilanza è stata modificata in base alle
indicazioni derivanti dai c.d. accordi di Basilea 3, principalmente con finalità di un significativo
rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, del contenimento del grado di leva finanziaria e
dell‟introduzione di policy e di regole quantitative per l‟attenuazione del rischio di liquidità negli istituti
bancari. Con riferimento a tali novità regolamentari, l‟Emittente è già in linea con i parametri imposti da
Basilea 3 per quanto concerne i livelli minimi di Leverage Ratio, Common Equity Tier 1 Ratio, Tier 1
Ratio e Total Capital Ratio.
Si segnala altresì che la regolamentazione CRR prevede specifiche misure autorizzative alla riduzione
dei fondi propri, per importi predeterminati al netto dell‟importo della sottoscrizione di nuovi strumenti
di capitale primario di classe 1 versati in un periodo fino a un anno, che riguardano anche gli acquisti di
azioni proprie.
Nello specifico si segnala che gli Stati membri devono trasporre le disposizioni della direttiva
2014/49/UE (c.d. Deposit Guarantee Schemes Directive – DGSD) che istituisce lo schema unico di
garanzia dei depositi, con previsione dell‟obbligo di costituire, ove non già presenti, Fondi nazionali che
devono essere alimentati tramite contributi delle banche specificamente volti a tutelare i depositi
bancari entro il limite di 100.000 euro.
In data 8 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il d.lgs. n. 30/2016 che dà attuazione nel
diritto interno alle disposizioni della Direttiva. L‟Emittente non ha effettuato a tal riguardo
accantonamenti sul bilancio al 31 dicembre 2015.
In generale sebbene l‟Emittente ponga la massima attenzione e destini risorse significative
all‟ottemperanza del complesso sistema di norme e regolamenti, il suo mancato rispetto, ovvero
eventuali mutamenti di normative e/o cambiamenti delle modalità di interpretazione e/o applicazione
delle stesse da parte delle competenti autorità, potrebbero comportare possibili effetti negativi rilevanti
sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente.
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
Non è comunque possibile escludere che in futuro verranno adottate nuove leggi e regolamenti, con
conseguente necessità di impiego di ulteriori risorse da parte dell‟Emittente al fine di garantire il rispetto
di tali eventuali novità normative.
In data 14 aprile 2016 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale legge 8 aprile 2016 n. 49, di conversione
del decreto legge n. 18 del 14 febbraio 2016, recante disposizioni in materia di riforma delle Banche di
Credito Cooperativo.
Si specifica che la BCC di Roma, pur disponendo di un patrimonio netto superiore a 200 milioni di
Euro e disponendo, pertanto, secondo quanto previsto dal D.L. 18/2016, della facoltà, in alternativa
alla adesione ad un gruppo bancario cooperativo, di deliberare la trasformazione in società per azioni o
deliberare la messa in liquidazione, non ha deliberato entro il termine previsto dal D.L. 18/2016 la
trasformazione in società per azioni, e conseguentemente dovrà aderire ad un gruppo bancario
cooperativo.
Alla Data del Prospetto di Base, tuttavia, il gruppo bancario cooperativo non è ancora stato costituito.
Si specifica, conseguentemente, che non è attualmente possibile prevedere, tra l‟altro, quali possano
essere:
a) i contenuti di dettaglio del c.d. contratto di coesione, previsto dall‟art. 37-bis, comma 3, TUB come
modificato dal D.L. 18/2016, che disciplinerà, tra l‟altro, i poteri esercitabili dalla capogruppo anche
con riguardo agli indirizzi strategici ed obiettivi operativi del gruppo e gli altri poteri necessari per
l‟attività di direzione e coordinamento delle BCC aderenti al gruppo bancario cooperativo;
b) la misura della partecipazione dell‟Emittente alla capogruppo e i diritti amministrativi e patrimoniali
esercitabili in seno a quest‟ultima.
In generale, non è allo stato possibile formulare indicazioni precise di natura quantitativa in ordine ai
possibili impatti derivanti dall‟adesione dell‟Emittente al gruppo bancario cooperativo sulla situazione
finanziaria, economica e patrimoniale dell‟Emittente né formulare indicazioni in ordine all‟incidenza
dell‟adesione al gruppo sull‟operatività dell‟Emittente
Alla Data del Prospetto di Base è ancora in corso di svolgimento la procedura di pubblica
consultazione, avviata dalla Banca d‟Italia, della normativa di attuazione della menzionata riforma.
Sebbene, allo stato, non si abbia la certezza che la normativa regolamentare della Banca d‟Italia entrerà
in vigore nel medesimo testo posto in consultazione, né si possa prevedere quale sarà la composizione
quantitativa e qualitativa del gruppo bancario cooperativo al quale la BCC di Roma aderirà, si pone nella
massima evidenza che, secondo il testo regolamentare posto in consultazione:
- la garanzia in solido tra la capogruppo e le banche affiliate è parte integrante del contratto di coesione;
- la partecipazione all‟accordo di garanzia in solido costituisce, in ogni caso, condizione imprescindibile
per l‟adesione al contratto di coesione e, quindi, al gruppo bancario cooperativo;
- la garanzia fra la capogruppo e le banche affiliate è reciproca (cross-guarantee), ovverosia la
capogruppo garantisce tutte le banche affiliate per le obbligazioni da queste assunte e ciascuna banca
affiliata garantisce la capogruppo e le altre banche affiliate per le obbligazioni di queste;
- la garanzia è disciplinata contrattualmente in modo da produrre l‟effetto di qualificare le passività della
capogruppo e delle banche affiliate come obbligazioni in solido di tutte le banche aderenti all‟accordo;
- l‟obbligazione di garanzia di ciascuna banca aderente è commisurata all‟entità dei mezzi patrimoniali
disponibili, entro il limite delle risorse patrimoniali eccedenti i requisiti obbligatori a livello individuale
(c.d. free capital);
- la garanzia ha anche una efficacia esterna in favore dei creditori delle banche aderenti, nel senso che
ciascun aderente assumerà in solido, entro il limite sopra indicato dell‟obbligo di garanzia individuale,
le obbligazioni di ogni altra Banca aderente che si rendesse inadempiente verso i propri creditori;
- la garanzia deve prevedere meccanismi di sostegno finanziario intra-gruppo con cui le banche aderenti
si forniscono il sostegno finanziario necessario per assicurare la loro solvibilità e liquidità, in
particolare per il rispetto dei requisiti prudenziali e delle richieste dell‟autorità di vigilanza, nonché per
evitare, ove necessario, l‟assoggettamento alle procedure di risoluzione di cui al d.lgs. n. 180/2015 o
alla procedura di liquidazione coatta amministrativa di cui all‟art. 80 e ss. del TUB.
Prospetto di Base
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FATTORI DI RISCHIO
Sussiste pertanto il rischio che in futuro, come conseguenza dell‟adesione della BCC di Roma ad un
gruppo bancario cooperativo, e ove permanga l‟attuale situazione di eccedenza delle risorse patrimoniali
dell‟Emittente rispetto ai requisiti obbligatori a livello individuale, l‟attuazione del previsto meccanismo
di garanzia comporti l‟obbligo per la BCC di Roma di impegnare proprie risorse patrimoniali:
a) per rispondere di obbligazioni verso terzi assunte da altre banche aderenti al medesimo gruppo
bancario cooperativo;
b) per fornire sostegno finanziario necessario ad assicurare solvibilità e liquidità di altre banche aderenti
al medesimo gruppo bancario cooperativo.
L‟investimento in obbligazioni della BCC di Roma, pertanto, potrà comportare per l‟investitore
l‟esposizione, oltre che al rischio di impresa proprio della BCC di Roma, anche al rischio di impresa
proprio di altre banche aderenti al medesimo gruppo bancario cooperativo (entro il limite delle risorse
patrimoniali della BCC di Roma eccedenti i requisiti obbligatori a livello individuale). Al 30 giugno
2016, data della più recente segnalazione di vigilanza inviata alla Banca d‟Italia, il free capital
dell‟Emittente è pari a circa 188,5 milioni di euro.
Si specifica che, come previsto dall‟art. 2-bis del D.L: 18/2016, come modificato dalla Legge di
conversione, la Banca, in data 16 giugno 2016, ha aderito al Fondo temporaneo delle banche di credito
cooperativo, istituito dalla Federazione italiana delle banche di credito cooperativo-casse rurali ed
artigiane (Federcasse) in data 27 maggio 2016. Il Fondo temporaneo, opererà per un periodo di tempo
limitato e in piena autonomia decisionale come strumento mutualistico-assicurativo, con lo scopo di
favorire processi di consolidamento e di concentrazione delle banche di credito cooperativo.
Le risorse necessarie per effettuare gli interventi e per coprire gli oneri e le spese connessi agli interventi
del Fondo sono fornite dalle banche consorziate. L‟ammontare massimo delle risorse che le banche
consorziate si impegnano a mettere a disposizione non può superare, su base annua, lo 0,20% del totale
dell‟attivo di bilancio dell‟esercizio al 31 dicembre dell‟anno precedente. Pertanto, in relazione all‟anno
2016, l‟ammontare massimo degli apporti dell‟Emittente al Fondo corrisponde a circa 23,5 milioni di
euro.
4.2.4. Rischio connesso all’investimento in strumenti finanziari dell’Emittente e ai meccanismi
di risanamento e risoluzione delle crisi di imprese
Ad integrazione del meccanismo di vigilanza unico è stata emanata la Direttiva 2014/59/UE, nota
come “BRRD” (Banking Resolution and Recovery Directive), che prevede un meccanismo di
risoluzione unico delle crisi bancarie. In particolare, ai sensi dell‟art. 27 del decreto attuativo di detta
direttiva, indipendentemente dall‟avvio della risoluzione o della liquidazione coatta amministrativa o in
combinazione con un‟azione di risoluzione, è prevista l‟introduzione di misure di riduzione o
conversione di azioni, altre partecipazioni o strumenti di capitale. La direttiva introduce altresì il
principio del “bail-in” o “salvataggio interno”. In base a tale principio, il regolatore potrà prevedere che,
nella gestione di una crisi bancaria, tutti gli stakeholders dell‟istituto bancario subiscano perdite in base
alla propria seniority con l‟esclusione, tra le altre passività, dei depositi garantiti dal Fondo Interbancario
di Tutela dei Depositi.
Il regime introdotto dalla Direttiva 2014/59, è entrato in vigore in Italia il 1 gennaio 2016, come
previsto dal D.Lgs. n. 180/2015 con cui è stata data attuazione a tale Direttiva, e quindi anche
l‟Emittente rientra tra gli istituti bancari soggetti a tali prescrizioni.
Per dare attuazione alle misure di gestione delle crisi bancarie, la Banca d‟Italia, ai sensi dell‟articolo 60
del d.lgs. n. 180/2015, può tra l‟altro: disporre il trasferimento di azioni della banca in crisi; disporre la
cessione di attivi della banca in crisi; ridurre o azzerare il valore nominale delle azioni della banca;
annullare i titoli di debito emessi dall‟ente (non esclusi dal “bail-in”); convertire passività in azioni o
modificarne scadenze e tassi d‟interesse o sospenderne il pagamento; imporre l‟emissione di nuove
azioni; rimuovere amministratori ed alti dirigenti. Alla data del Prospetto non sono ancora state adottate
le misure di cui all‟art. 50 d.lgs. n. 180/2015 (relativo ai requisiti minimi del bail–in).
Prospetto di Base
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FATTORI DI RISCHIO
Pertanto, con l‟applicazione dello strumento del “bail-in”, gli Obbligazionisti potranno subire la
riduzione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché la conversione in titoli di capitale
delle Obbligazioni, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell‟Emittente.
L‟introduzione del “bail‐in”, dunque, potrebbe comportare una maggiore onerosità della raccolta. Per
attuare le misure di risoluzione sopradescritte sono inoltre istituiti negli stati membri partecipanti al
meccanismo di vigilanza unico uno o più Fondi di Risoluzione Nazionale, alimentati da contributi
ordinari e straordinari delle banche. I Fondi di Risoluzione Nazionali sono destinati a confluire col
tempo nel Fondo di Risoluzione Unico a livello europeo (Single Resolution Fund).
Alla data del Prospetto si segnala che il primo intervento del Fondo Nazionale di Risoluzione, istituito
con il citato decreto 180/2015, è stato avviato alla fine di novembre 2015 in ordine alla risoluzione di
n.4 banche in amministrazione straordinaria.
La Banca d‟Italia, in qualità di Autorità nazionale di risoluzione (NRA), ha chiesto alle banche italiane di
versare un contributo ordinario e straordinario per finanziare l‟intervento. L‟Emittente è stato chiamato
a versare nel complesso circa Euro 10,4 milioni, suddivisi in Euro 2.606.238 a carattere ordinario e
Euro 7.818.714 a carattere straordinario.
Il versamento di tali importi è già stato effettuato su richiesta delle Autorità competenti.
In data 16 novembre 2015 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i Decreti Legislativi n. 180 e 181
del 16 novembre 2015 attuativi della Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio
(c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, “BRRD”) che istituisce un quadro di risanamento e
risoluzione degli enti creditizi individuando, tra l‟altro, i poteri e gli strumenti che le Autorità preposte
alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, tra cui Banca d‟Italia) possono
adottare per la risoluzione di una banca in dissesto ovvero a rischio di dissesto (come definito dall‟art.
17, comma 2, del citato D. Lgs. n. 180 del 16 novembre 2015).
Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell‟ente, riducendo al minimo l‟impatto del
dissesto sull‟economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti. Più in particolare,
qualora una banca fosse in dissesto o a rischio di dissesto, la Banca d‟Italia potrà applicare varie misure
per risanarne la situazione, in alternativa alla sua liquidazione coatta amministrativa, tra le quali il
“bail‐in”, ossia il potere di riduzione, con possibilità di azzeramento del valore nominale delle azioni e
la svalutazione dei crediti verso la banca con la loro conversione in azioni, per assorbire le perdite e
ricapitalizzare la banca in difficoltà o una nuova entità che ne continui le funzioni essenziali.
Più in dettaglio, il d.lgs. n. 180/2015 prevede (art. 20, comma 1) che, quando si verificano i presupposti
previsti dalla relativa disciplina per l‟avvio delle procedure di gestione della crisi dell‟intermediario, la
Banca d‟Italia disponga: a) la riduzione o conversione di azioni, di altre partecipazioni e di strumenti di
capitale (elementi di capitale primario di classe 1, gli strumenti aggiuntivi di classe 1, gli strumenti di
classe 2) emessi dall‟Emittente, quando ciò consenta di rimediare allo stato di dissesto o di rischio di
dissesto della Banca; b) quando la misura indicata alla lettera (a) non consenta di rimediare allo stato di
dissesto o di rischio di dissesto, l‟adozione di misure di risoluzione dell‟intermediario oppure la
liquidazione coatta amministrativa. In particolare, le azioni, le altre partecipazioni e gli strumenti di
capitale emessi da un soggetto che versa in uno stato di crisi possono essere ridotti o convertiti (art. 27
del d.lgs. n. 180/2015):
(i) indipendentemente dall‟avvio della risoluzione o della liquidazione coatta amministrativa;
(ii) in combinazione con un‟azione di risoluzione, quando il programma di risoluzione prevede misure
che comportano per investitori e creditori la riduzione di valore dei loro diritti o la conversione in
capitale;
in questo caso, la riduzione o conversione è disposta immediatamente prima o contestualmente
all‟applicazione di tali misure.
Prospetto di Base
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FATTORI DI RISCHIO
Fra le misure di risoluzione (l‟art. 39, comma 1, del d.lgs. n. 180/2015) rientra il c.d. “bail-in”, che
consiste nella riduzione dei diritti degli investitori e dei creditori o nella conversione in capitale dei
diritti di questi ultimi.
Il bail‐in si applica seguendo una gerarchia, che è ispirata al principio secondo cui chi investe in
strumenti finanziari più rischiosi, deve sopportare prima degli altri le eventuali perdite o la conversione
in azioni.
Solo dopo aver esaurito tutte le risorse della categoria più rischiosa si passa alla categoria successiva. In
particolare, nell‟applicazione dello strumento del “bail‐in”, le Autorità dovranno tenere conto della
seguente gerarchia:
1) innanzitutto si dovrà procedere alla riduzione, fino alla concorrenza delle perdite, secondo l‟ordine
indicato:
‐ degli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d. Common equity Tier 1);
‐ degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments);
‐ degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni subordinate;
‐ dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di
classe 2;
‐ delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior);
2) una volta assorbite le perdite, o in assenza di perdite, si procederà alla conversione in azioni
computabili nel capitale primario, secondo l‟ordine indicato:
‐ degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments);
‐ degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni subordinate;
- dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di
classe 2;
‐ delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior).
Lo strumento sopra descritto del “bail‐in” potrà essere applicato sia individualmente che in
combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla normativa di recepimento (art. 39,
comma 1, del d.lgs. 180/2015) quali:
(i) cessione di beni e rapporti giuridici ad un soggetto terzo;
(ii) cessione di beni e rapporti giuridici ad un ente‐ponte;
(iii) cessione di beni e rapporti giuridici a una società veicolo per la gestione dell‟attività.
Pertanto, con l‟applicazione del “bail‐in”, gli investitori si ritroverebbero esposti al rischio di veder
ridotto, azzerato, ovvero convertito in azioni il proprio investimento, anche in assenza di una formale
dichiarazione di insolvenza dell‟Emittente. Le disposizioni in materia di bail–in potranno essere
applicate agli strumenti finanziari già in circolazione. L‟intero apparato normativo in materia di
risoluzione delle crisi di impresa è volto a consentire una gestione delle crisi attraverso l‟utilizzo di
risorse del settore privato, riducendo gli effetti negativi sul sistema economico ed evitando che il costo
dei salvataggi gravi sui contribuenti. Sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi potranno
essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora
sussistano i presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato (al riguardo, cfr. il
fattore di rischio “4.2.5. Rischi connessi con l‟eventuale richiesta alla Commissione europea da parte
dello Stato italiano dell‟autorizzazione alla concessione di “aiuti di Stato”).
Nell‟ipotesi in cui le misure di risoluzione sopra indicate non siano sufficienti, le Autorità potranno
richiedere l‟utilizzo del Fondo di Risoluzione Unico (Single Resolution Fund – SRF), istituito con il
regolamento 2014/806/UE, pubblicato il 30 luglio 2014 sulla Gazzetta Ufficiale dell‟Unione europea.
Tale regolamento ha previsto altresì che tutti gli enti creditizi autorizzati nei singoli Stati membri
contribuiscano annualmente alla costituzione del SRF. L‟Emittente, come detto, è stato chiamato a
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FATTORI DI RISCHIO
versare nel complesso circa Euro 10,4 milioni, suddivisi in Euro 2.606.238 a carattere ordinario e Euro
7.818.714 a carattere straordinario.
Il versamento di tali importi è già stato effettuato su richiesta delle Autorità competenti. Poiché la
normativa prevede un piano di versamenti al Fondo distribuito in 8 anni, anche nei prossimi esercizi
l‟Emittente ed il sistema bancario saranno chiamati a contribuire – per la parte ordinaria, ma non si può
escludere la richiesta di ulteriori contributi straordinari – alla dotazione del Fondo medesimo.
Si precisa che, alla data del Prospetto di Base, non sono in essere emissioni di prestiti subordinati da
parte dell‟Emittente, e che alla data del 30 giugno 2016 sono in circolazione obbligazioni senior emesse
dall‟Emittente per 1.307,08 milioni di Euro circa.
4.2.5. Rischi connessi con l’eventuale richiesta alla Commissione Europea da parte dello Stato
italiano dell’autorizzazione alla concessione di “aiuti di Stato” in favore di banche nazionali
Dall‟inizio della crisi l‟attenzione della UE si è focalizzata sulla necessità di un corpus unico di norme
sulla risoluzione delle crisi bancarie. Con decorrenza dal 1° agosto 2013 la Commissione europea ha
emanato una nuova comunicazione in materia di aiuti di Stato agli enti creditizi. Si ricorda che gli aiuti
di Stato per essere concessi devono essere compatibili con il diritto dell‟Unione Europea (cfr. art. 107,
par. 3, lett. “b)” del Trattato sul funzionamento dell‟Unione Europea). Al riguardo, si rammenta che la
concessione di tali aiuti, ove ne ricorrano i presupposti, può essere condizionata a una previa
“condivisione degli oneri”, oltreché da parte degli investitori, anche da parte di coloro che hanno
sottoscritto titoli di debito subordinato o di capitale ibrido, con ciò comportando una compressione dei
diritti dei soggetti medesimi, nella misura in cui ciò sia giuridicamente possibile (cfr. “Comunicazione
della Commissione europea relativa all‟applicazione, dal 1° agosto 2013, delle norme in materia di aiuti
di Stato alle misure di sostegno alle banche nel contesto della crisi finanziaria”, e in particolare i parr.
41-44). Non si può peraltro escludere che, essendo il quadro normativo di riferimento in materia di aiuti
di Stato in continua evoluzione, possano intervenire ulteriori limitazioni ai diritti degli investitori e degli
obbligazionisti durante la vita dei rispettivi titoli.
Prospetto di Base
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FATTORI DI RISCHIO
4.3. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AGLI STRUMENTI FINANZIARI
Si invitano gli investitori a leggere attentamente la presente Sezione al fine di comprendere i fattori di
rischio connessi alla sottoscrizione delle obbligazioni di cui al presente Prospetto di Base.
La sottoscrizione delle Obbligazioni presenta gli elementi di rischio propri di un investimento in titoli
obbligazionari a tasso fisso, a tasso variabile e a tasso misto.
Le Obbligazioni sono strumenti finanziari che presentano i profili di rischio rendimento la cui
valutazione richiede particolare competenza; pertanto è opportuno che l‟investitore valuti
accuratamente se le obbligazioni costituiscono un investimento idoneo per la propria situazione
patrimoniale, economica e finanziaria.
Pertanto, l'investitore dovrebbe concludere una operazione avente ad oggetto tali obbligazioni solo
dopo averne compreso la natura e il grado di esposizione al rischio che le stesse comportano.
Resta inteso che, valutato il rischio dell‟operazione, l‟investitore e la BCC di Roma devono verificare se
l‟investimento è adeguato per l‟investitore avendo riguardo alla sua situazione patrimoniale, ai suo
obiettivi di investimento e alla sua personale esperienza nel campo degli investimenti finanziari.
4.3.1. FATTORI DI RISCHIO COMUNI A TUTTE LE TIPOLOGIE DI PRESTITI
OBBLIGAZIONARI
4.3.1.1. Rischio connesso all’utilizzo del “bail-in”
In data 16 novembre 2015 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i Decreti Legislativi n. 180 e 181
del 16 novembre 2015 attuativi della Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio
che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi individuando i poteri e gli
strumenti che le Autorità preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di
seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una banca in dissesto ovvero a rischio di
dissesto. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell‟ente, riducendo al minimo
l‟impatto del dissesto sull‟economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed
assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli
azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse
stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza.
I suddetti decreti attuativi sono entrati in vigore in data 16 novembre 2015, fatta unicamente eccezione
per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in”, come di seguito descritto, per le quali è stata
prevista l‟applicazione a partire dal 1 gennaio 2016.
Peraltro, le disposizioni in materia di bail–in potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in
circolazione, ancorché emessi prima della suddetta data.
Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il summenzionato
strumento del “bail-in” ossia il potere di riduzione, con possibilità di azzeramento del valore nominale,
nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l‟applicazione del “bail-in”,
gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder ridotto, azzerato, ovvero convertito in
azioni il proprio investimento, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza
dell‟Emittente.
Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle
obbligazioni, l‟importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono
pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio. Nell‟applicazione dello strumento
del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia:
1) innanzitutto si dovrà procedere alla riduzione, fino alla concorrenza delle perdite, secondo l‟ordine
indicato:
- degli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d. Common equity Tier 1);
- degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments);
- degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni subordinate;
Prospetto di Base
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FATTORI DI RISCHIO
- dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di
classe 2; - delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior);
2) una volta assorbite le perdite, o in assenza di perdite, si procederà alla conversione in azioni
computabili nel capitale primario, secondo l‟ordine indicato:
- degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments);
- degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni subordinate;
- dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di
classe 2;
- delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior).
Nell‟ambito delle “restanti passività”, il “bail–in” riguarderà prima le obbligazioni senior e poi i depositi
(per la parte eccedente l‟importo di € 100.000) di persone fisiche, microimprese, piccole e medie
imprese, i medesimi depositi di cui sopra effettuati presso succursali extracomunitarie dell‟Emittente
nonché, successivamente al 1 gennaio 2019, tutti gli altri depositi presso la Banca, sempre per la parte
eccedente l‟importo di € 100.000 (cfr. al riguardo il paragrafo 4.5. “Ranking degli strumenti finanziari”
della Sezione 6 – Nota Informativa).
Non rientrano, invece, nelle “restanti passività” e restano pertanto escluse dall‟ambito di applicazione
del “bail-in” alcune categorie di passività indicate dalla normativa, tra cui i depositi fino a € 100.000 (c.d.
“depositi protetti”) e le “passività garantite” definite dall‟art. 1 del citato D. Lgs. N. 180 del 16
novembre 2015 come “passività per la quale il diritto del creditore al pagamento o ad altra forma di adempimento è
garantito da privilegio, pegno o ipoteca, o da contratti di garanzia con trasferimento del titolo in proprietà o con
costituzione di garanzia reale, comprese le passività derivanti da operazioni di vendita con patto di riacquisto”,
comprendenti, ai sensi dell‟art. 49 del citato D. Lgs. N. 180, anche le obbligazioni bancarie garantite di
cui all‟art. 7 bis L. n. 130/99.
Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in
combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla normativa di recepimento quali:
(i) cessione di beni e rapporti giuridici ad un soggetto terzo;
(ii) cessione di beni e rapporti giuridici ad un ente-ponte;
(iii) cessione di beni e rapporti giuridici a una società veicolo per la gestione dell‟attività.
Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi potranno essere concessi solo dopo
che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti
previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato.
4.3.1.2. Rischio di credito per il sottoscrittore
Sottoscrivendo o acquistando le obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base, l‟investitore
diviene finanziatore dell‟Emittente e titolare di un credito nei confronti del medesimo per il pagamento
degli interessi e per il rimborso del capitale a scadenza.
L‟investitore è dunque esposto al rischio che l‟Emittente divenga insolvente o comunque non sia in
grado di adempiere a tali obblighi di pagamento, nonché al rischio che l‟Emittente versi in dissesto o sia
a rischio di dissesto.
4.3.1.3. Rischio connesso ai limiti delle garanzie relative alle Obbligazioni
I Prestiti potranno essere assistiti dalla garanzia del Fondo di Garanzia dei portatori di titoli
obbligazionari emessi da banche appartenenti al Credito Cooperativo (di seguito “FGO”), con le
modalità ed i limiti previsti nello statuto del fondo medesimo, disponibile nel seguente sito internet
www.fgo.bcc.it.
L‟Emittente specificherà nelle Condizioni Definitive se il singolo prestito sarà assistito o meno dalla
suddetta garanzia.
Si precisa che, nel caso in cui sia prevista l‟assistenza del FGO, nel caso di mancato rimborso del
capitale alla scadenza da parte dell‟Emittente, la garanzia tutela il portatore dell‟obbligazione che
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
dimostri l‟ininterrotto possesso delle stesse nei tre mesi antecedenti l‟inadempimento dell‟Emittente e
per un ammontare massimo per ciascun investitore non superiore a Euro 103.291,38 (tenendo conto di
tutti i titoli dell‟Emittente, anche appartenenti a diverse emissioni).
La dotazione massima collettiva del fondo, che alla data del 31/07/2016 garantisce 3.690 emissioni
obbligazionarie per un totale di € 23.993.037.000, è pari a € 538.024.534,68 per il periodo 01 Luglio –
31 Dicembre 2016
L‟intervento del Fondo è comunque subordinato ad una richiesta del portatore del titolo se i titoli sono
depositati presso l‟Emittente ovvero, se i titoli sono depositati presso un‟altra banca, ad un mandato
espresso a questa conferito.
L‟art. 3 dello statuto del Fondo (FGO) prevede l‟applicabilità della garanzia anche ai casi di attivazione
delle misure di risoluzione previsti dalla Direttiva 2014/59/UE (“BRRD”) tra cui il “bail-in”. Per
ulteriori dettagli si rinvia alla Sezione 6, Capitolo 8 (Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito
Cooperativo) della Nota Informativa.
4.3.1.4. Rischi relativi alla vendita delle Obbligazioni prima della scadenza
Nel caso in cui l‟investitore volesse vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il
prezzo di vendita sarà influenzato da diversi elementi di rischio di seguito elencati, che potranno
determinare una riduzione del prezzo di mercato delle obbligazioni anche al di sotto del prezzo di
emissione:
 caratteristiche/assenza del mercato in cui i titoli verranno negoziati (“4.3.1.5. Rischio di
liquidità”);
 variazione dei tassi di interesse e di mercato (“4.3.2.1. Rischio di tasso di mercato” le cui diverse
declinazioni per ciascuna tipologia di Obbligazioni sono riportate nel paragrafo successivo
denominato “Fattori di rischio specifici connessi a ciascuna tipologia di Prestiti Obbligazionari”
– della presente Nota Informativa );
 variazione del merito creditizio dell‟Emittente (“4.3.1.6. Rischio di deterioramento del merito di credito
dell’Emittente”);
 commissioni presenti nel prezzo di emissione (“4.3.1.7. Rischio connesso alla presenza di
costi/commissioni in aggiunta al prezzo di emissione”).
I rischi sopra elencati implicano che, nel caso in cui l‟investitore vendesse le obbligazioni prima della
scadenza, potrebbe anche subire una rilevante perdita in conto capitale. Per contro, tali elementi non
influenzano il valore di rimborso che rimane pari al 100% del valore nominale. I rischi relativi ai
suddetti fattori sono di seguito descritti in maggior dettaglio.
4.3.1.5. Rischio di liquidità
È il rischio rappresentato dalla difficoltà o impossibilità per un investitore di vendere prontamente le
Obbligazioni prima della loro scadenza naturale ad un prezzo in linea con il suo valore teorico, che
potrebbe anche essere inferiore al prezzo di emissione del titolo.
L‟Emittente non richiederà l‟ammissione alla quotazione delle obbligazioni presso un mercato
regolamentato, ovvero alla negoziazione presso un sistema multilaterale di negoziazione (M.T.F.).
Inoltre l‟Emittente non agirà in qualità di internalizzatore sistematico nè fisserà accordi con gli
internalizzatori per la negoziazione delle Obbligazioni.
L‟Emittente si impegna al riacquisto delle Obbligazioni senza limiti quantitativi su iniziativa
dell‟investitore nell‟ambito del servizio di negoziazione in conto proprio ai sensi dell‟art. 1 comma 5
lettera a) del T.U.F., assicurando con ciò un pronto smobilizzo dell‟investimento (di norma entro 2
giorni lavorativi).
Pertanto la Banca di Credito Cooperativo di Roma si impegna, nel caso di richiesta di vendita delle
Obbligazioni da parte dei sottoscrittori, a garantire la liquidabilità dei titoli effettuando operazioni di
negoziazione in acquisto ed in vendita determinando il prezzo degli strumenti finanziari in conformità a
quanto stabilito nel documento “Politica di pricing e Regole interne per la negoziazione/emissione dei
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
prestiti obbligazionari emessi dalla BCC di Roma” consultabile sul sito della stessa all‟indirizzo
www.bccroma.it.
Non sono previsti limiti alla quantità di titoli su cui l'Emittente può svolgere attività di negoziazione.
4.3.1.6. Rischio di deterioramento del merito di credito dell’Emittente
Le Obbligazioni potranno deprezzarsi in caso di peggioramento della situazione finanziaria
dell‟Emittente, ovvero nel caso di deterioramento del merito creditizio dello stesso.
Peraltro, non si può quindi escludere che i corsi dei titoli sul mercato secondario possano essere
influenzati, tra l‟altro, da un diverso apprezzamento del rischio Emittente.
4.3.1.7. Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni in aggiunta al prezzo di
emissione
Sono previsti, a carico del sottoscrittore, costi/commissioni in aggiunta al prezzo di emissione il cui
importo sarà indicato nelle Condizioni Definitive. L‟importo di tali costi/commissioni incide –
riducendolo – sul rendimento delle obbligazioni calcolato sul prezzo di emissione. Al riguardo si precisa
che il rendimento effettivo annuo netto viene determinato sulla base del prezzo di
offerta/sottoscrizione e pertanto tiene conto della presenza di costi/commissioni in aggiunta al prezzo
di emissione.
4.3.1.8. Rischio di scostamento del rendimento delle obbligazioni rispetto al rendimento di un
titolo di stato
Le Obbligazioni potrebbero presentare un rendimento effettivo su base annua inferiore rispetto al
rendimento effettivo su base annua di un titolo di Stato Italiano di durata residua similare.
4.3.1.9. Rischio connesso alla presenza di una percentuale di devoluzione dell’ammontare
collocato
Il Prestito Obbligazionario è caratterizzato da un tasso cedolare inferiore rispetto ad un prestito che
non prevede la devoluzione in quanto l‟Emittente potrà devolvere una percentuale ovvero un importo
del collocato ad un Ente Beneficiario entro un periodo di tempo dalla chiusura del Periodo di Offerta.
L‟Emittente dichiara inoltre che l‟Ente Beneficiario e quindi l‟aggiudicatario dei proventi derivanti dal
collocamento delle Obbligazioni, non è una società controllata o collegata, cosi come definita dall‟art.
2359 del Codice Civile. A giudizio dell‟Emittente non si configura quindi nessun rapporto di conflitto
di interessi.
4.3.1.10. Rischi relativi ai conflitti di interesse
I soggetti a vario titolo coinvolti nell‟emissione e nel collocamento delle Obbligazioni possono avere,
rispetto all‟operazione, un interesse autonomo potenzialmente in conflitto con quello dell‟investitore.
Di seguito vengono descritti i conflitti di interesse connessi con l‟emissione delle Obbligazioni:
a) Coincidenza dell’Emittente con il Soggetto incaricato del Collocamento e con il Responsabile del Collocamento
L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e in qualità di Responsabile
del Collocamento; in tal caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di interessi nei
confronti degli investitori in quanto i titoli collocati sono di propria emissione.
b) Coincidenza dell’Emittente con l’Agente di Calcolo
L'Emittente opera come Agente di Calcolo delle Obbligazioni; in tal caso, l‟Emittente si trova in
una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori.
c) Negoziazione dei titoli al di fuori di qualunque struttura di negoziazione
L‟Emittente negozierà i titoli su istanza del sottoscrittore (assumendo pertanto onere di
controparte), e ciò configura una situazione di conflitto di interesse nei confronti degli investitori.
d) Commissioni percepite dal Soggetto incaricato del Collocamento e dal Responsabile del Collocamento
Il Soggetto incaricato del Collocamento e il Responsabile del Collocamento percepiscono una
commissione di collocamento come indicato di volta in volta nelle Condizioni Definitive e ciò
determina un ulteriore conflitto di interessi.
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
e) Conflitto d’interesse in caso di devoluzione di parte dell’ammontare collocato delle Obbligazioni ad un Ente
Beneficiario
Nel caso in cui parte dell‟ammontare ricavato dai Titoli (espresso come importo fisso o come
percentuale dell‟importo nominale collocato) venga devoluto ad un Ente Beneficiario (come
definito al successivo paragrafo 3.2.), un eventuale collegamento - da intendersi quale, a titolo
esemplificativo, concessione di crediti, coincidenza di soggetti rilevanti, rapporti commerciali, ecc.
- tra l'Emittente e l'Ente Beneficiario potrebbe determinare una situazione di conflitto d‟interessi
significativi per l‟emissione/l‟offerta. Di tale conflitto d‟interessi si darà indicazione nelle
Condizioni Definitive.
4.3.1.11. Rischio dovuto all’assenza di rating dell’Emittente e/o degli strumenti finanziari
L‟Emittente non ha richiesto alcun giudizio di rating per se né per le Obbligazioni di propria emissione.
Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto, non vi è disponibilità immediata di un indicatore
sintetico rappresentativo della solvibilità dell‟Emittente e della rischiosità degli strumenti finanziari.
4.3.1.12. Rischio relativo al ritiro dell’Offerta
E‟ il rischio derivante dalla facoltà dell‟Emittente di non dare inizio alla singola Offerta ovvero di
ritirarla qualora prima della data di Emissione e/o di Regolamento dovessero verificarsi circostanze
straordinarie, così come previste nella prassi internazionale, ovvero eventi negativi riguardanti la
situazione finanziaria, patrimoniale, reddituale dell‟Emittente nonché per motivi di opportunità (quali, a
titolo esemplificativo ma non esaustivo, condizioni sfavorevoli di mercato o il venir meno della
convenienza dell‟Offerta) che siano tali, secondo il ragionevole giudizio dell‟Emittente da pregiudicare
in maniera sostanziale la fattibilità e/o la convenienza della singola Offerta.
4.3.1.13. Rischio di chiusura anticipata dell’offerta
L‟Emittente potrà procedere in qualsiasi momento, durante il Periodo d‟Offerta, qualora si verificassero
rilevanti mutamenti di mercato ovvero in ragione di cambiamenti nelle esigenze di raccolta
dell‟Emittente, alla chiusura anticipata della stessa, e pertanto l‟ammontare totale dell‟emissione
potrebbe essere inferiore a quella massima indicata. Una riduzione dell‟ammontare nominale
complessivo può avere un impatto negativo sulla liquidità delle Obbligazioni.
4.3.1.14. Rischio di cambiamento del regime fiscale applicabile alle Obbligazioni
I redditi derivanti dalle Obbligazioni sono soggetti al regime fiscale vigente di volta in volta.
L‟investitore potrebbe subire un danno da un eventuale inasprimento del regime fiscale causato da un
aumento delle imposte attualmente in essere o dall‟introduzione di nuove imposte, che andrebbero a
diminuire il rendimento effettivo netto delle Obbligazioni.
4.3.2. FATTORI DI RISCHIO SPECIFICI CONNESSI A CIASCUNA TIPOLOGIA DI
PRESTITI OBBLIGAZIONARI
Di seguito si riportano i fattori di rischio specifici per ciascuna tipologia di Obbligazioni da leggersi
congiuntamente con i Fattori di Rischio comuni alle diverse tipologie di prestiti obbligazionari.
4.3.2.1. Rischio di tasso di mercato
(a) OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO
In caso di vendita prima della scadenza, l‟investitore è esposto al cosiddetto "rischio di tasso", in quanto
in caso di aumento dei tassi di mercato si verificherà una diminuzione del prezzo del titolo, mentre nel
caso contrario il titolo subirà un apprezzamento. L‟impatto delle variazioni dei tassi di interesse di
mercato sul prezzo delle Obbligazioni a Tasso Fisso è tanto più accentuato, a parità di condizioni,
quanto più lunga è la vita residua del titolo (per tale intendendosi il periodo di tempo che deve
trascorrere prima del suo naturale rimborso).
(b) OBBLIGAZIONI STEP UP – STEP DOWN
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
In caso di vendita prima della scadenza, l‟investitore è esposto al cosiddetto "rischio di tasso", in quanto
in caso di aumento dei tassi di mercato si verificherà una diminuzione del prezzo del titolo, mentre nel
caso contrario il titolo subirà un apprezzamento. L‟impatto delle variazioni dei tassi di interesse di
mercato sul prezzo delle Obbligazioni Step Up – Step Down è tanto più accentuato, a parità di
condizioni, quanto più lunga è la vita residua del titolo (per tale intendendosi il periodo di tempo che
deve trascorrere prima del suo naturale rimborso).
In particolare, per le Obbligazioni Step Up, la sensibilità del prezzo dei Titoli in presenza di variazioni
dei tassi di interesse sarà maggiore che nel caso di obbligazioni, con analoghe caratteristiche, che
corrispondono un tasso fisso costante o un tasso fisso decrescente per tutta la loro durata.
(c) OBBLIGAZIONI ZERO COUPON
In caso di vendita prima della scadenza, l‟investitore è esposto al cosiddetto "rischio di tasso", in quanto
in caso di aumento dei tassi di mercato si verificherà una diminuzione del prezzo del titolo, mentre nel
caso contrario il titolo subirà un apprezzamento. Nel caso dei titoli zero coupon oggetto del presente
programma, essendo questi strumenti finanziari con duration4 maggiore rispetto ai titoli con flusso
cedolare, variazioni al rialzo dei tassi di mercato possono dar vita a prezzi più penalizzanti per
l‟investitore. L‟impatto delle variazioni dei tassi di interesse di mercato sul prezzo delle Obbligazioni
zero coupon è tanto più accentuato, a parità di condizioni, quanto più lunga è la vita residua del titolo
(per tale intendendosi il periodo di tempo che deve trascorrere prima del suo naturale rimborso).
(d) OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE CON EVENTUALE TASSO MINIMO
(FLOOR) E/O TASSO MASSIMO (CAP)
E‟ il rischio rappresentato da eventuali variazioni dei livelli dei tassi di mercato a cui l‟investitore è
esposto in caso di vendita delle obbligazioni prima della scadenza; dette variazioni riducono infatti il
valore di mercato dei titoli. Fluttuazioni dei tassi d‟interesse sul mercato del Parametro di Riferimento,
potrebbero determinare temporanei disallineamenti del valore della cedola in corso di godimento
rispetto ai livelli dei tassi di riferimento espressi dai mercati finanziari e conseguentemente determinare
variazioni sui prezzi dei titoli.
4.3.2.2. Rischio di indicizzazione
Poiché il rendimento delle Obbligazioni dipende, in tutto o in parte, dall‟andamento di un Parametro di
Riferimento, ad un eventuale andamento decrescente del valore del Parametro di Riferimento anche il
rendimento dei Titoli sarà proporzionalmente decrescente. È possibile che il Parametro di Riferimento
possa ridursi fino a zero o al di sotto di zero; in tal caso l‟investitore non percepirebbe alcun interesse
sull‟investimento effettuato. Tale rischio risulta mitigato dalla presenza di un‟eventuale Spread positivo.
4.3.2.3. Rischio di disallineamento tra il Parametro di Riferimento e la periodicità delle cedole
delle Obbligazioni con Cedole a Tasso Variabile
Nelle ipotesi in cui la periodicità delle cedole variabili non corrisponda al periodo di rilevamento del
Parametro di Riferimento prescelto (ad esempio, il Titolo paga cedole annuali il cui rendimento è
collegato all'andamento del tasso Euribor a 6 mesi), tale disallineamento può incidere negativamente sul
rendimento del Titolo.
4.3.2.4. Rischio di eventi di turbativa e/o di eventi straordinari
Qualora nel corso della vita dell'Obbligazione si dovesse verificare, relativamente al Parametro di
Riferimento cui è legato il Prestito Obbligazionario, un evento di natura straordinaria o di turbativa che
ne dovesse modificare la struttura o ne dovesse compromettere l'esistenza, l‟Emittente provvederà a
fissare un valore sostitutivo che potrà essere per il Tasso Euribor il Tasso Euro Libor (London InterBank Offered Rate) a 3, 6 o 12 mesi in funzione del Parametro di Riferimento prescelto e per il
Rendimento d‟asta del BOT il rendimento lordo dei BOT a 3, 6 o 12 mesi in funzione del Parametro di
Riferimento prescelto relativo alla più recente asta BOT antecedente la data di rilevazione.
Per duration si intende il tempo di attesa medio per ottenere il flusso di cassa; in un‟obbligazione zero coupon il tempo medio di attesa coincide con
la vita residua del titolo in quanto l‟unico flusso di cassa ad essere pagato è il valore di rimborso a scadenza.
4
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
In ogni caso, e ciò qualora si dovessero verificare eventi di natura straordinaria o di turbativa come
sopra definiti anche con riferimento al Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea
l‟Emittente agirà in buona fede per la determinazione delle cedole secondo la migliore prassi di mercato
e senza pregiudicare gli interessi degli investitori.
Quanto sopra potrebbe influire negativamente sul rendimento del titolo.
4.3.2.5. Rischio connesso all’assenza di informazioni
Con riferimento alle Obbligazioni, l‟Emittente, oltre a quanto indicato nelle Condizioni Definitive, non
fornirà successivamente all‟emissione delle Obbligazioni, alcuna informazione relativamente alle stesse e
all‟andamento del Parametro di Riferimento prescelto.
4.3.2.6. Rischio connesso alla natura strutturata delle Obbligazioni
L‟investitore deve tener presente che l‟Obbligazione presenta al suo interno, oltre alla componente
obbligazionaria, una componente derivativa.
Qualora sia previsto un Tasso Minimo la componente derivativa consta di una opzione di tipo interest
rate FLOOR, implicitamente acquistata dall‟investitore, in ragione della quale questi vede determinato a
priori il valore minimo del tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole variabili.
Qualora sia previsto un Tasso Massimo, la componente derivativa consta di una opzione di tipo interest
rate CAP, implicitamente venduta dall‟investitore, in ragione della quale questi vede determinato a
priori il valore massimo del tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole variabili.
La contestuale presenta di un‟opzione di tipo interest rate CAP ed interest rate FLOOR da luogo ad
una opzione c.d. interest rate COLLAR.
4.3.2.7. Rischio relativo alla previsione di un Tasso Massimo (Cap)
È il rischio connesso alla facoltà dell‟Emittente di prevedere nelle Condizioni Definitive che il tasso
annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole a tasso variabile non possa essere superiore
ad un Tasso Massimo.
Tale limite non consente di beneficiare a pieno dell‟eventuale aumento del valore del Parametro di
Riferimento prescelto ed il titolo è tanto più rischioso quanto più è basso il Cap. Nel caso in cui sia
applicato un Tasso Massimo, infatti, se il valore del Parametro di Riferimento prescelto, eventualmente
maggiorato dello Spread, risulta superiore al Tasso Massimo, il tasso annuo lordo sarà pari al Tasso
Massimo. L‟Investitore, pertanto, deve tener presente che, qualora il tasso della cedola sia determinato
applicando un Tasso Massimo, il rendimento delle Obbligazioni potrà essere inferiore a quello di un
titolo similare legato al medesimo Parametro di Riferimento prescelto, maggiorato dello stesso Spread,
al quale non sia applicato un Tasso Massimo.
(e) OBBLIGAZIONI A TASSO MISTO CON EVENTUALE TASSO MINIMO (FLOOR)
E/O TASSO MASSIMO (CAP)
In caso di vendita prima della scadenza, l‟investitore è esposto al cosiddetto "rischio di tasso", in quanto
in caso di aumento dei tassi di mercato si verificherà una diminuzione del prezzo del titolo, mentre nel
caso contrario il titolo subirà un apprezzamento.
In particolare, le componenti a tasso fisso modificano il loro valore in maniera inversamente
proporzionale alla variazione dei tassi di interesse di mercato, mentre le componenti a tasso variabile
risentono in maniera meno significativa di variazioni del tasso di interesse.
Per la componente a tasso variabile, fluttuazioni dei tassi d‟interesse sul mercato del Parametro di
Riferimento di riferimento, potrebbero determinare temporanei disallineamenti del valore della cedola
in corso di godimento rispetto ai livelli dei tassi di riferimento espressi dai mercati finanziari e
conseguentemente determinare variazioni sui prezzi dei titoli.
4.3.2.2. Rischio di indicizzazione
Poiché il rendimento delle Obbligazioni dipende, in tutto o in parte, dall‟andamento di un Parametro di
Riferimento, ad un eventuale andamento decrescente del valore del Parametro di Riferimento anche il
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FATTORI DI RISCHIO
rendimento dei Titoli sarà proporzionalmente decrescente. È possibile che il Parametro di Riferimento
possa ridursi fino a zero o al di sotto di zero; in tal caso l‟investitore non percepirebbe alcun interesse
sull‟investimento effettuato. Tale rischio risulta mitigato dalla presenza di un‟eventuale Spread positivo.
4.3.2.3. Rischio di disallineamento tra il Parametro di Riferimento e la periodicità delle cedole
delle Obbligazioni con Cedole a Tasso Variabile
Nelle ipotesi in cui la periodicità delle cedole variabili non corrisponda al periodo di rilevamento del
Parametro di Riferimento prescelto (ad esempio, il Titolo paga cedole annuali il cui rendimento è
collegato all'andamento del tasso Euribor a 6 mesi), tale disallineamento può incidere negativamente sul
rendimento del Titolo.
4.3.2.4. Rischio di eventi di turbativa e/o di eventi straordinari
Qualora nel corso della vita dell'Obbligazione Tasso Misto (con riferimento alle Cedole Variabili) si
dovesse verificare, relativamente al Parametro di Riferimento cui è legato il Prestito Obbligazionario, un
evento di natura straordinaria o di turbativa che ne dovesse modificare la struttura o ne dovesse
compromettere l'esistenza, l‟Emittente provvederà a fissare un valore sostitutivo che potrà essere per il
Tasso Euribor il Tasso Euro Libor (London Inter-Bank Offered Rate) a 3, 6 o 12 mesi in funzione del
Parametro di Riferimento prescelto e per il Rendimento d‟asta del BOT il rendimento lordo dei BOT a
3, 6 o 12 mesi in funzione del Parametro di Riferimento prescelto relativo alla più recente asta BOT
antecedente la data di rilevazione.
In ogni caso, e ciò qualora si dovessero verificare eventi di natura straordinaria o di turbativa come
sopra definiti anche con riferimento al Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea
l‟Emittente agirà in buona fede per la determinazione delle cedole secondo la migliore prassi di mercato
e senza pregiudicare gli interessi degli investitori.
Quanto sopra potrebbe influire negativamente sul rendimento del titolo.
4.3.2.5. Rischio connesso all’assenza di informazioni
Con riferimento alle Cedole Variabili, l‟Emittente, oltre a quanto indicato nelle Condizioni Definitive,
non fornirà successivamente all‟emissione delle Obbligazioni, alcuna informazione relativamente alle
stesse e all‟andamento del Parametro di Riferimento prescelto.
4.3.2.6. Rischio connesso alla natura strutturata delle Obbligazioni
L‟investitore deve tener presente che l‟Obbligazione presenta al suo interno, oltre alla componente
obbligazionaria, una componente derivativa.
Qualora sia previsto un Tasso Minimo la componente derivativa consta di una opzione di tipo interest
rate FLOOR, implicitamente acquistata dall‟investitore, in ragione della quale questi vede determinato a
priori il valore minimo del tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole variabili.
Qualora sia previsto un Tasso Massimo, la componente derivativa consta di una opzione di tipo interest
rate CAP, implicitamente venduta dall‟investitore, in ragione della quale questi vede determinato a
priori il valore massimo del tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole variabili.
La contestuale presenta di un‟opzione di tipo interest rate CAP ed interest rate FLOOR da luogo ad
una opzione c.d. interest rate COLLAR.
4.3.2.7. Rischio relativo alla previsione di un Tasso Massimo (Cap)
È il rischio connesso alla facoltà dell‟Emittente di prevedere nelle Condizioni Definitive che il tasso
annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole a tasso variabile non possa essere superiore
ad un Tasso Massimo.
Tale limite non consente di beneficiare a pieno dell‟eventuale aumento del valore del Parametro di
Riferimento prescelto ed il titolo è tanto più rischioso quanto più è basso il Cap. Nel caso in cui sia
applicato un Tasso Massimo, infatti, se il valore del Parametro di Riferimento prescelto, eventualmente
maggiorato dello Spread, risulta superiore al Tasso Massimo, il tasso annuo lordo sarà pari al Tasso
Massimo. L‟Investitore, pertanto, deve tener presente che, qualora il tasso della cedola sia determinato
applicando un Tasso Massimo, il rendimento delle Obbligazioni potrà essere inferiore a quello di un
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
FATTORI DI RISCHIO
titolo similare legato al medesimo Parametro di Riferimento prescelto, maggiorato dello stesso Spread,
al quale non sia applicato un Tasso Massimo.
Prospetto di Base
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SEZIONE 5
DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE
1. PERSONE RESPONSABILI
Si fa rinvio alla Sezione 1 del presente Prospetto di Base, ove si può rilevare la Dichiarazione di
Responsabilità rilasciata dal Legale Rappresentante della Banca di Credito Cooperativo di Roma.
Prospetto di Base
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Banca di Credito Cooperativo di Roma –
2. REVISORI LEGALI DEI CONTI
2.1 NOME E INDIRIZZO DEI REVISORI DELL’EMITTENTE
L‟Assemblea ordinaria dei soci del 1° maggio 2012 ha rinnovato, per il novennio 2012/2020, alla
società Deloitte & Touche S.p.A. il mandato per l‟incarico di “revisione legale” ai sensi del D.Lgs.
39/2010, mandato alla stessa già precedentemente conferito, a partire dal bilancio relativo all‟esercizio
1994 (incarico inizialmente conferito alla società Arthur Andersen & Co. s.a.s. successivamente
incorporata dalla Deloitte & Touche S.p.A). La società di revisione ha sede in Milano, Via Tortona, 25 è
iscritta al Registro dei Revisori legali tenuto dal Ministero dell‟Economia e delle Finanze istituito ai sensi
dell‟art. 2 del Decreto Legislativo n. 39/2010 ove, a far data dal 13 settembre 2012, risultano transitate
tutte le società di revisione in precedenza iscritte all‟Albo speciale istituito ai sensi dell‟art. 161 del D.Lgs
24 febbraio 1988
La Società di Revisione ha emesso la propria relazione di revisione contabile senza rilievi sui bilanci di
esercizio chiusi al 31 dicembre 2015, al 31 dicembre 2014 ed al 31 dicembre 2013.
Si precisa che la relazione semestrale al 30 giugno 2016 è stata sottoposta a revisione contabile limitata
da parte della società Deloitte & Touche S.p.A.
2.2 INFORMAZIONI CIRCA DIMISSIONI, REVOCHE DALL’INCARICO O
MANCATO RINNOVO DELL’INCARICO ALLA SOCIETA DI REVISIONE
Non si sono verificate dimissioni, revoche, mancati rinnovi dell‟incarico della società di revisione nel
corso degli esercizi 2015/2014.
Prospetto di Base
- 91 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
3. FATTORI DI RISCHIO
Con riferimento ai Fattori di Rischio relativi all‟Emittente, si rinvia alla Sezione 4 (Fattori di Rischio),
Capitolo 4.1 (Fattori di rischio relativi all‟Emittente) del presente Documento di Registrazione.
3.1 INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE
Di seguito sono riportate le principali informazioni finanziarie selezionate dall‟Emittente tratte dai
bilanci consolidati al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014 e dai prospetti contabili al 30 giugno
2016 ed al 30 giugno 2015 ognuno dei quali sottoposto a revisione contabile.
La revisione contabile è stata effettuata dalla società Deloitte & Touche S.p.A..
Le informazioni finanziarie relative all‟Emittente contenute nel Prospetto di Base sono state estratte dai
seguenti documenti:
1. bilancio d‟esercizio al 31 dicembre 2015 della Banca, predisposto in conformità agli IAS/IFRS
adottati dall‟Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d‟Italia con la Circolare
n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione contabile dalla Società di Revisione che ha
emesso la propria relazione, senza rilievi, in data 8 aprile 2016, ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs.
27.1.2010 n.39;
2. bilancio d‟esercizio al 31 dicembre 2014 della Banca, predisposto in conformità agli IAS/IFRS
adottati dall‟Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d‟Italia con la Circolare
n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione contabile dalla Società di Revisione che ha
emesso la propria relazione, senza rilievi, in data 13 marzo 2015, ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs.
27.1.2010 n.39.
3. prospetti contabili al 30 giugno 2016 deliberati dal C.d.A. del 29 luglio 2016;
4. prospetti contabili al 30 giugno 2015 deliberati dal C.d.A. del 29 luglio 2015.
Sono altresì riportate le principali informazioni finanziarie selezionate della BCC di Capranica relative
agli esercizi annuali chiusi al 31 dicembre 2015 e 31 dicembre 2014. La revisione contabile è stata
effettuata dal Collegio Sindacale della medesima Banca.
Le informazioni finanziarie relative alla BCC di Capranica contenute nel Prospetto di Base sono state
estratte dai seguenti documenti:
1. bilancio d‟esercizio al 31 dicembre 2015 della BCC di Capranica, predisposto in conformità agli
IAS/IFRS adottati dall‟Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d‟Italia con la
Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione contabile dal Collegio Sindacale che
ha emesso la propria relazione, senza rilievi, in data 7 aprile 2016, ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs.
27.1.2010 n.39;
2. bilancio d‟esercizio al 31 dicembre 2014 della BCC di Capranica, predisposto in conformità agli
IAS/IFRS adottati dall‟Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d‟Italia con la
Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione contabile dal Collegio Sindacale che
ha emesso la propria relazione, senza rilievi, in data 8 aprile 2015, ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs.
27.1.2010 n.39.
I dati riportati sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente specificato.
Le tabelle che seguono riportano sinteticamente i principali dati patrimoniali, finanziari ed economici
dell‟Emittente riferiti agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014.
Principali dati patrimoniali
2015
2014
Var 15/14
% Var
Debiti verso banche
1.522.767
1.783.776
-261.009
-14,63%
Raccolta diretta da clientela
9.208.455
7.817.590
1.390.865
17,79%
Raccolta indiretta
1.862.910
1.400.241
462.669
33,04%
Mezzi di terzi amministrati
2.436.234
2.288.880
147.354
6,44%
Crediti verso la clientela
6.394.849
5.450.162
944.687
17,33%
417.269
257.672
159.597
61,94%
Crediti verso Banche
Prospetto di Base
- 92 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Altre attività finanziarie
Totale dell‟attivo
Patrimonio netto (compreso utile di periodo)
Patrimonio netto per azione (unità di €)
4.399.235
4.482.978
-83.743
-1,87%
11.769.238
10.527.932
1.241.306
11,79%
750.061
747.323
2.738
0,37%
37,29
37,39
-0,10
-0,27%
I dati delle successive analisi riferiti al 31 dicembre 2014, al fine di una più agevole comparazione, sono
stati rettificati includendo le evidenze contabili della ex BCC della Tuscia, che è stata incorporata nel
corso del 2015. Al 31 dicembre 2014 la ex BCC della Tuscia aveva una raccolta allargata di 123,0
milioni, di cui 115,4 milioni di raccolta diretta e 7,6 milioni di raccolta indiretta; gli impieghi lordi a
clientela ammontavano a 103,7 milioni, mentre quelli netti risultavano pari a 92,9 milioni.
Con decorrenza 19 dicembre 2015, inoltre, BCC di Roma ha acquisito le attività e passività della Banca
Padovana Credito Cooperativo s.c. in Amministrazione Straordinaria.
Le principali attività acquistate da Banca Padovana sono:
 i crediti verso banche, per un importo di 327,7 milioni;
 i crediti verso clientela, al netto delle sofferenze, per un importo lordo di 769,9 milioni che
corrisponde a 687,2 milioni al netto di 82,6 milioni di svalutazioni;
 le attività materiali, per un importo di 26,7 milioni.
Le principali passività acquistate sono:
 la raccolta diretta per un importo complessivo di 1.263,1 milioni.
La BCC di Roma ha inoltre acquistato 83 milioni di crediti di firma e 465,1 milioni
di raccolta indiretta valorizzata al prezzo di mercato.
Il Patrimonio aziendale, determinato dalla somma di capitale, riserve e utile ammonta a 750,1 milioni ed
è in aumento dello 0,4% rispetto allo scorso esercizio.
Tale aumento è imputabile alle seguenti componenti:
 incremento del capitale sociale e del sovrapprezzo azioni di 1,1 milioni;
 decremento delle riserve da valutazione di 6,4 milioni;
 variazione delle riserve di 19,1 milioni per imputazione dell‟utile da destinare a riserva
dell‟esercizio 2014;
 decremento altre riserve per 3,5 milioni;
 storno dell‟utile 2014 per 25,9 milioni;
 imputazione dell‟utile 2015 per 18,4 milioni.
La voce debiti verso banche è costituita quasi esclusivamente da debiti verso la BCE per complessivi
Euro 1.368 milioni, mediante la partecipazione ad operazioni LTRO per Euro 300 milioni e TLTRO
per Euro 1.068 milioni. Si specifica che a fronte delle suddette operazioni è stata concessa una garanzia,
che comporta la mancata disponibilità dei titoli posti a garanzia, per Euro 1.464,5 milioni, costituita su
titoli in portafoglio dell‟Emittente aventi un controvalore pari a Euro 1.460,8 milioni al 31 dicembre
2015. Si specifica che l‟Emittente, in data 29 giugno 2016, ha rimborsato anticipatamente l‟intero
importo delle operazioni TLTRO, per complessivi 1.068 milioni di euro.
La variazione negativa nel triennio 2015/2013 del patrimonio netto per azione è da imputarsi
principalmente all‟aumento del numero delle azioni emesse, in considerazione degli aumenti di capitale
registratisi per effetto delle offerte di azioni promosse dall‟Emittente in tale arco temporale.
La seguente tabella contiene i principali dati patrimoniali su base semestrale al 30 giugno 2016 ed al 30
giugno 2015.
Principali dati patrimoniali (migliaia di euro)
Debiti verso banche
30/06/2016
30/06/2015
Variazione
% Var
191.397
1.880.897
-1.689.500
-89,8%
Raccolta diretta da clientela
9.332.939
8.066.967
1.265.972
15,69%
Raccolta indiretta
1.709.412
1.393.412
316.000
22,68%
Mezzi di terzi amministrati
2.060.989
1.967.171
93.818
4,8%
Crediti verso la clientela
6.471.158
5.569.436
901.722
16,2%
Prospetto di Base
- 93 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Crediti verso Banche
Altre attività finanziarie
Totale dell‟attivo
Patrimonio netto (compreso utile di periodo)
Patrimonio netto per azione (unità di €)
115.474
446.370
-330.896
-74,1%
3.554.545
4.493.512
-938.967
-20,9%
10.592.859
10.905.918
-313.059
-2,9%
744.560
732.060
12.500
1,7%
36,916
36,396
0,520
1,4%
Si riportano di seguito i principali dati di conto economico relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre
2015 e 2014.
Principali dati di conto economico (migliaia di euro)
2015
2014
Margine di interesse
168.423
165.608
Commissioni nette
Var 15/14
% Var
2.815
1,70%
-2,93%
63.439
65.355
-1.916
Margine di intermediazione
258.809
248.111
10.698
4,31%
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti
180.857
-55.073
-6.395
-3,42%
Risultato netto gestione finanziaria
Costi operativi
Utile dell‟operatività corrente al lordo imposte
Imposte sul reddito esercizio dell‟operatività corrente
Utile d’esercizio
-159.386
187.252
-4.445
2,87%
21.486
-154.941
-13.346
-38,32%
-65,42%
-3.084
34.832
5.835
-71.737
-8.919
-16.664
30,26%
18.401
25.913
-7.512
-28,99%
L‟utile netto del 2015 risulta in diminuzione di 7,5 milioni di Euro rispetto al 2014. Tale risultato è
fortemente influenzato dai contributi versati al Fondo per la Risoluzione delle Crisi per un totale di 10,4
milioni, di cui 7,8 milioni di contributi straordinari per le 4 banche commissariate. Le banche interessate
dal decreto legge 183/2015, c.d. “decreto salva banche” sono: Cassa di Risparmio di Ferrara Spa, Banca
delle Marche Spa, Banca popolare dell'Etruria e del Lazio - Società cooperativa e Cassa di Risparmio
della Provincia di Chieti.
L‟Assemblea dei Soci dell‟Emittente del 1° maggio 2016 ha deliberato, in riferimento all‟esercizio 2015,
la distribuzione di un utile di Euro 700.000 pari ad un dividendo per azione di Euro 0,035 (azioni aventi
diritto a percepire l‟utile n. 20.137.762).
Si precisa che il numero delle azioni aventi diritto a percepire l‟utile è superiore al numero delle azioni
emesse al 31 dicembre del 2015, poiché ai sensi dell‟art. 9 dello Statuto Sociale, hanno diritto al
dividendo eventualmente distribuito dall‟Assemblea dell‟Emittente in sede di approvazione del bilancio,
coloro i quali hanno acquisito la qualità di socio da almeno un mese dalla data della delibera
assembleare che approva la distribuzione degli utili.
La seguente tabella contiene i principali dati di conto economico su base semestrale al 30 giugno 2016
ed al 30 giugno 2015.
Principali dati di conto economico (migliaia di euro)
30/06/2016
30/06/2015
Variazione
% Var
Margine di interesse
84.384
83.462
922
1,10%
Commissioni nette
36.117
30.301
5.816
19,19%
Margine di intermediazione
129.483
117.951
11.532
9,78%
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti
-28.693
-27.715
-978
3,53%
Risultato netto gestione finanziaria
101.717
87.962
13.754
15,64%
Costi operativi
-89.800
-74.827
-14.973
20,01%
11.917
13.135
-1.218
-9,28%
-765
-1.969
1.204
-61,16%
11.152
11.166
-14
-0,12%
Utile dell‟operatività corrente al lordo imposte
Imposte sul reddito esercizio dell‟operatività corrente
Utile d’esercizio
Si riportano di seguito i principali dati di rendiconto finanziario riferiti agli esercizi chiusi al 31 dicembre
2015 e 2014
Prospetto di Base
- 94 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Importo
Principali dati di rendiconto finanziario (unità di euro)
31.12.2015
31.12.2014
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione
230.809.831
123.625.558
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
-1.414.238.281
-25.322.877
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
1.224.533.963
370.112.908
41.105.513
468.415.589
1. Liquidità generata da
602.847
32.032.869
2. Liquidità assorbita da
-33.277.420
-542.722.723
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento
-32.674.573
-510.689.854
-3.916.037
6.672.198
4.514.903
-35.602.067
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA
NELL'ESERCIZIO
Dati per azione
2015
Numero azioni che compongono il Capitale Sociale
20.113.562
Numero azioni aventi diritto a percepire il dividendo
Dividendo per azione (unità di euro)
Utile per aumento gratuito
Valore nominale azioni
Utile per futuro aumento del capitale sociale
Utile d‟esercizio (migliaia di euro)
Utile d‟esercizio per azione (unità di euro)
Patrimonio netto (compreso utile di periodo)
Patrimonio netto per azione (unità di euro)
2014
Var 15/14
% Var
19.988.667
124.895
0,6%
20.137.762
20.108.100
29.662
0,1%
0,035
0,06
-0,025
-42,1%
0
0
0
0,0%
2,58
2,58
0
0,0%
0
0
0
0,0%
18.401
25.913
-7.512
-29,0%
0,9
1,3
-0,4
-30,8%
750.595
747.323
-26.728
-3,6%
35,83
37,39
-1,56
-4,2%
Le seguenti tabelle contengono i principali dati di rendiconto finanziario su base semestrale al 30 giugno
2016 ed al 30 giugno 2015.
Principali dati di rendiconto finanziario (unità di euro)
Importo
30/06/2016
30/06/2015
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa
78.834.537
99.875.464
1.138.683.905
-743.419.561
-1.217.699.708
369.923.550
-181.266
-273.620.548
1.490.795
276.996.395
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
Prospetto di Base
- 95 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
2. Liquidità assorbita da
-5.655.425
-12.597.267
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento
-4.164.630
264.399.129
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista
-2.228.463
-1.957.857
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO
-6.574.359
-11.179.276
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
Dati per azione
30/06/2016
Numero azioni che compongono il Capitale Sociale
30/06/2015
Variazione
% Var
20.168.758
20.113.562
55.196
0,27%
0
0
0
0,00%
2,58
2,58
0
0,00%
0
0
0
0,00%
11.152
11.166
-14
-0,13%
0,553
0,555
-0,002
-0,40%
744.560
732.060
12.500
1,71%
36,916
36,396
0,520
1,43%
Numero azioni aventi diritto a percepire il dividendo
Dividendo per azione (unità di euro)
Utile per aumento gratuito
Valore nominale azioni
Utile per futuro aumento del capitale sociale
Utile d‟esercizio (migliaia di euro)
Utile d‟esercizio per azione (unità di euro)
Patrimonio netto (compreso utile di periodo)
Patrimonio netto per azione (unità di euro)
Informazioni finanziarie selezionate della BCC di Capranica.
Confronto con BCC di Roma
Si riportano di seguito alcuni dati utili a determinare le proporzioni dal punto di vista economicopatrimoniale della BCC di Capranica rispetto all‟Emittente.
Si precisa che i dati riferiti al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2015 sono tratti dai rispettivi bilanci
approvati e sottoposti a revisione contabile. Dati espressi in migliaia di euro.
31 dicembre 2014
Totale Attivo
Patrimonio Netto
Risultato di Esercizio
170.230
7.244
883
10.527.932
747.323
25.913
BCC di Capranica / BCC di
Roma in %
1,61%
0,97%
3,41%
31 dicembre 2015
Totale Attivo
Patrimonio Netto
Risultato di Esercizio
149.986
4.192
-2.978
11.769.238
750.061
18.401
1,27%
0,56%
N.S.
BCC di Capranica
BCC di Roma
N.S. indica che il raffronto non è significativo, atteso che il risultato di esercizio 2015 della BCC di Capranica è negativo.
La Banca di Capranica Credito Cooperativo (BCC di Capranica) opera, al 30 aprile 2016, nelle provincie
di Viterbo e di Roma con una rete di 5 sportelli presenti nei comuni di Capranica, Canale Monterano,
Oriolo Romano, Tolfa e Vetralla. Al 31 dicembre 2015, i soci sono 1.404, i dipendenti 33, di cui 18
impiegati presso la rete degli sportelli. Al 30 aprile 2016 l‟Emittente presenta una rete distributiva
articolata in n. 179 agenzie. Al 31 dicembre 2015 la compagine sociale dell‟Emittente annovera n.
30.732 soci e n. 1.498 dipendenti.
Informazioni finanziarie selezionate della BCC di Capranica tratte dal bilancio di esercizio al
31 dicembre 2014 e dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015, entrambi approvati e
sottoposti a revisione contabile.
Voci dell’attivo
(valori in unità di euro)
Cassa e disponibilità liquide
Prospetto di Base
31.12.2015
1.527.829
31.12.2014
1.482.632
Variazione
45.197
% Var
3,05%
- 96 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Voci dell’attivo
(valori in unità di euro)
31.12.2015
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
31.12.2014
Variazione
% Var
0
0
0
0,00%
26.031.106
36.504.391
-10.473.285
-28,69%
0
0
0
0,00%
4.827.498
5.305.229
-477.731
9,00%
108.154.146
117.195.446
-9.041.300
-7,71%
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura
generica (+/-)
0
0
0
0,00%
Partecipazioni
0
0
0
0,00%
3.598.847
3.743.987
-145.140
-3,88%
115.326
122.880
-7.554
-6,15%
0
0
0
0,00%
3.390.134
2.893.218
496.916
17,18%
544.369
402.798
141.571
35,15%
b) anticipate
2.845.765
2.490.420
355.345
14,27%
b1) di cui alla Legge 214/2012
2.475.101
2.151.901
323.200
4,92%
Altre attività
2.341.534
2.982.412
273.464.879
15,02%
149.986.420
170.230.194
-20.243.774
-11,89%
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie detenute alla scadenza
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
Attività materiali
Attività immateriali
di cui: avviamento
Attività fiscali
a) correnti
Totale dell’attivo
Voci del passivo e del patrimonio netto
(valori in unità di euro)
Debiti verso banche
31.12.2015
31.12.2014
Variazione
% Var
49.844
15.353.697
-15.303.853
-99,68%
Debiti verso clientela
135.086.684
127.626.215
7.460.469
5,85%
Titoli in circolazione
6.222.924
15.015.353
-8.792.429
-58,56%
Passività finanziarie di negoziazione
0
0
0
0,00%
Derivati di copertura
0
0
0
0,00%
316.704
454.764
-138.060
-30,36%
a) correnti
0
47.760
-47.760
-100,00%
b) differite
316.704
407.004
-90.300
-22,19%
3.399.566
3.786.568
-378.002
-10,22%
Trattamento di fine rapporto del personale
484.893
512.313
-27.420
-5,35%
Fondi per rischi e oneri:
233.732
236.823
-3.091
-1,31%
0
0
0
0,00%
b) altri fondi
233.732
236.823
-3.091
-1,31%
Riserve da valutazione
(64.503)
30.909
-95.412
-308,69%
6.803.950
5.947.094
856.856
14,41%
384.657
337.840
46.817
13,86%
46.011
45.314
697
1,54%
0
0
0
0,00%
(2.978.224)
883.303
-3.861.527
-437,17%
Passività fiscali
Altre passività
a) quiescenza e obblighi simili
Riserve
Sovrapprezzi di emissione
Capitale
Azioni proprie (-)
Utile (Perdita) d‟esercizio
Prospetto di Base
- 97 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Voci del passivo e del patrimonio netto
(valori in unità di euro)
Totale del passivo e del patrimonio netto
31.12.2015
31.12.2014
149.986.420
Voci di Conto Economico
Interessi attivi e proventi assimilati
Variazione
170.230.194
31.12.2015
% Var
-20.243.774
31.12.2014
Variazione
-11,89%
% Var
5.047.782
6.044.123
-996.341
-16,48%
Interessi passivi e oneri assimilati
-1.839.515
-2.294.471
-454.956
-19,83%
Margine di interesse
3.208.267
3.749.652
-541.385
-14,44%
Commissioni attive
1.370.155
1.444.817
-74.662
-5,17%
Commissioni passive
-275.610
-342.816
-67.206
-19,60%
Commissioni nette
1.094.544
1.102.000
-7.456
-0,68%
6.803
0
6.803
100,00%
25.766
18.388
7.378
40,12%
0
0
0
0,00%
348.406
1.578.957
-1.230.551
-77,93%
0
2.634
-2.634
-100,00%
347.203
1.569.291
-1.222.088
-77,88%
0
0
0
0,00%
1.203
7.032
-5.829
-82,89%
0
0
0
0,00%
Margine di intermediazione
4.683.786
6.448.997
-1.765.211
-27,37%
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
-4.058.607
-1.729.830
-2.328.777
-134,62%
a) crediti
-3.909.288
-1.621.129
-2.288.159
-141,15%
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
0
0
0
0,00%
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
0
0
0
0,00%
-149.319
-108.701
-40.618
-37,37%
625.179
4.719.617
-4.094.438
-86,75%
Spese amministrative:
-4.720.897
-4.313.618
-407.279
9,44%
a) spese per il personale
-2.588.217
-2.469.790
-118.427
4,80%
b) altre spese amministrative
-2.132.680
-1.843.828
-288.852
15,67%
-37.000
109.551
-146.551
-133,77%
-165.570
-182.661
17.901
9,36%
-8.505
-8.887
382
4,30%
948.925
869.676
79.249
9,11%
-3.983.046
-3.525.939
-457.107
12,96%
Utili (Perdite) delle partecipazioni
0
0
0
0,00%
Risultato netto della valutazione al fair value delle attività
materiali e immateriali
0
0
0
0,00%
Rettifiche di valore dell'avviamento
0
0
0
0,00%
30
-4.050
4.080
100,74%
Dividendi e proventi simili
Risultato netto dell‟attività di negoziazione
Risultato netto dell‟attività di copertura
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al
fair value
d) altre operazioni finanziarie
Risultato netto della gestione finanziaria
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
Altri oneri/proventi di gestione
Costi operativi
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
Prospetto di Base
- 98 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle
imposte
(3.357.837)
1.189.178
-4.547.015
-382,37%
Imposte sul reddito dell'esercizio dell‟operatività corrente
379.614
-305.874
685.488
224,11%
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle
imposte
(2.978.224)
883.303
-3.861.527
-437,17%
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al
netto delle imposte
0
0
0
0,00%
(2.978.224)
883.303
-3.861.527
-437,17%
Utile (Perdita) d'esercizio
Patrimonio di vigilanza, requisiti patrimoniali a fronte dei vari rischi e coefficienti prudenziali
Nella tabella sottostante sono riportate le informazioni sui Fondi propri e sull‟adeguatezza patrimoniale,
al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2015 (tali ultimi dati includono anche gli assorbimenti
patrimoniali rivenienti dall‟acquisizione delle attività e delle passività della Banca Padovana di Credito
Cooperativo), nonché l‟aggiornamento di tali informazioni al 30 giugno 2016, data della più recente
segnalazione di vigilanza inviata alla Banca d‟Italia.
Composizione Fondi Propri (migliaia di Euro)
30/06/2016
31/12/2015
31/12/2014
Capitale primario di classe 1 (CET1)
726.093
720.468
708.676
Capitale di classe 1 (Tier 1)
726.093
720.468
708.676
Capitale di classe 2 (Tier 2)
391
127
7.239
726.484
720.595
715.915
Fondi Propri
Coefficienti di
Vigilanza
Requisito
Capital
Requisito
Requisito Coeffic.
Coeffic.
minimo
Conservation
minimo
minimo Emittente Emittente
regolamentare
Buffer
regolamentare ad esito
+ capital
dello
30-giu
31-dic
conservation
SREP
2016
2015
buffer
Coeffic.
Emittente
31-dic
2014
Common Equity Tier 1 Capital Ratio
4,5%
2,5%
7,0%
7,0%
15,12%
14,78%
16,86%
Tier 1 Capital Ratio
6,0%
2,5%
8,5%
8,5%
15,12%
14,78%
16,86%
Total Capital Ratio
8,0%
2,5%
10,5%
11,2%
15,12%
14,78%
17,04%
Requisiti prudenziali di vigilanza (migliaia di Euro)
30/06/2016
31/12/2015
31/12/2014
13.223.404
14.845.312
13.258.249
Attività di rischio ponderate
4.803.415
4.876.239
4.202.552
Attività di rischio per cassa
10.660.615
12.197.472
10.814.525
346.774
351.977
299.044
3.504
4.127
2.505
0
0
0
33.995
33.995
34.655
Capitale Interno rischi I Pilastro
384.273
390.099
336.204
Fondi Propri - Capitale Interno rischi I Pilastro
726.484
330.496
379.711
Eccedenza patrimoniale (migliaia di euro)*
188.518
174.456
n.a.
30/06/2016
31/12/2015
31/12/2014
Plafond operatività a favore di soci
5.597.007
6.432.186
5.650.788
Oper. Prev. a favore di soci e a pond. Nulla
7.415.471
8.166.889
8.235.920
Totale attività di rischio (att. rischio di cassa e fuori bilancio + port. Negoziazione)
Rischio di credito e di controparte
Rischi di mercato
Altri requisiti
Rischio operativo
Indicatori operatività verso soci (migliaia di Euro)
Prospetto di Base
- 99 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Margine disponibile (operatività preval. a favore soci e a pond. Nulla)
1.818.464
1.734.703
2.585.132
66,24%
63,48%
72,87%
30/06/2016
31/12/2015
31/12/2014
Plafond operatività fuori zona (5%)
559.701
643.219
565.079
Totale crediti fuori dalla zona di comp. Terr.
110.412
112.860
104.460
Margine disponibile operatività fuori zona
449.288
530.358
460.619
0,99%
0,88%
0,90%
Coefficiente affidamento a soci (minimo 50%)
Indicatori operatività fuori zona (migliaia di Euro)
Coefficiente operatività fuori zona (max 5%)
* Il dato fornisce l‟indicazione della eccedenza (o, se negativo, della deficienza) del patrimonio della Banca rispetto ai
requisiti totali relativi al Total Capital Ratio (incluso il capital conservation buffer) come risultanti ad esito dello SREP. In
altri termini, indica, a una data specifica, l‟ammontare massimo delle perdite patrimoniali che l‟Emittente potrebbe subire
mantenendo al contempo il rispetto dei requisiti patrimoniali come risultanti ad esito dello SREP.
La Banca d‟Italia il 23 dicembre 2015 ha inviato alla BCC di Roma una comunicazione nella quale, a
conclusione del periodico processo di revisione prudenziale (SREP) svolto nel 2015, e tenuto conto
della complessiva rischiosità aziendale della BCC di Roma, comunicava i requisiti patrimoniali specifici
aggiuntivi rispetto alle misure di capitale minime previste dalla vigente regolamentazione. In particolare
la Banca d‟Italia ha richiesto alla Banca di detenere, in relazione alla propria esposizione ai rischi, una
quota di capitale più elevata di quanto prevede l‟attuale normativa di Vigilanza e segnatamente, a
decorrere dalla segnalazione di vigilanza relativa ai fondi propri al 31 dicembre 2015, è stato richiesto di
adottare i seguenti coefficienti di capitale a livello individuale:
- coefficiente di capitale primario di classe 1(CET1 Ratio) pari al 7%, composta da una misura
vincolante del 6,3% (di cui 4,5% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 1,8% a fronte dei requisiti
aggiuntivi determinati ad esito dello SREP) e per la parte restante dalla componente di riserva di
conservazione del capitale fino al raggiungimento del 7%;
- coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 Ratio) pari all‟8,5%, composto da una misura vincolante
dell‟8,4% (di cui 6% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 2,45 a fronte dei requisiti aggiuntivi
determinati ad esito dello SREP) e per la parte restante dalla componente di riserva di conservazione
del capitale fino al raggiungimento dell‟8,5%;
- coefficiente di capitale totale (Total Capital Ratio) pari all‟11,2%, vincolante in pari misura (di cui 8% a
fronte dei requisiti minimi regolamentari e 3,2% a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati ad esito
dello SREP); tale misura include anche la componente di riserva di conservazione del capitale (pari al
2,5%).
Alla luce di tale comunicazione, il CET1 Ratio minimo è stato innalzato al 6,3% abbassando il buffer di
conservazione a 0,7% facendo rimanere immutato il requisito complessivo (7,0%), il Tier 1 Ratio
minimo è stato innalzato all‟8,4% abbassando il buffer di conservazione a 0,1% facendo rimanere
immutato il requisito complessivo (8,5%), il Total Capital Ratio minimo è stato infine incrementato del
3,2% portandolo complessivamente all‟11,2%. Pertanto, in riferimento al Total Capital Ratio,
l‟imposizione di tale requisito ad esito dello SREP ha determinato l‟integrale assorbimento del Capital
Conservation Buffer.
Nessuna misura di rafforzamento di natura patrimoniale ed organizzativa è stata richiesta alla Banca nel
provvedimento stesso o in data successiva allo stesso.
Si specifica che al 30 giugno 2016, al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014, l‟Emittente presenta
coefficienti patrimoniali (Common Equity Tier 1 Capital Ratio, Tier 1 Capital Ratio e Total Capital
Ratio) al di sopra dei minimi regolamentari.
La Banca al 31/12/2015 (data delle prime segnalazioni di vigilanza inviate alla Banca d‟Italia in cui
vengono incluse anche gli assorbimenti patrimoniali rivenienti dall‟acquisizione delle attività e delle
passività della Banca Padovana di Credito Cooperativo) dispone di Fondi Propri pari a 720,6 milioni in
crescita rispetto a dicembre 2014 (708,6 milioni). Questa variazione deriva dall‟incremento del Tier 1
per Euro 11,79 milioni e dalla diminuzione del Tier 2 per Euro 0,2 milioni. Si sottolinea che per la
Prospetto di Base
- 100 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Banca tutto il Tier 1 è formato dal Common Equity Tier 1 non essendo presente nessuno strumento
finanziario rientrante nell‟Additional Tier 1.
Al 30 giugno 2016 i Fondi Propri della Banca ammontano a 726,5 milioni di euro, in crescita di 5,9
milioni rispetto a dicembre 2015.
A dicembre 2015 il Common Equity Tier 1 Ratio, il Tier 1 Ratio ed il Total Capital Ratio della Banca si
attestano al 14,78%; i tre indicatori, che rispetto a dicembre 2014 hanno fatto registrare una
diminuzione rispettivamente pari al 2,1%, 2,1% e al 2,2% a causa sostanzialmente degli assorbimenti
rivenienti dalla Banca Padovana di Credito Cooperativo, risultano comunque al di sopra dei livelli
minimi imposti alla Banca dall‟Autorità di Vigilanza. A giugno 2016 il Common Equity Tier 1 Ratio, il
Tier 1 Ratio ed il Total Capital Ratio della Banca si attestano al 15,1%
Il rapporto RWA sul totale attività di rischio al 31 dicembre 2015 è pari al 30,0% in crescita rispetto al
28,8% di dicembre 2014.
L‟Emittente, ai fini del calcolo dell‟RWA, utilizza il “Metodo Standardizzato” per il rischio di credito e
di mercato mentre per il rischio operativo viene utilizzato il TSA (Traditional Standardised Approach).
Non sono stati imposti all‟Emittente ulteriori requisiti prudenziali oltre a quelli dettati dalla normativa
di Vigilanza.
Indicatori relativi al rischio di credito e di concentrazione
Nelle successive tabelle si espone l'articolazione dei crediti a clientela con profili di rischio al 31
dicembre 2015 e al 30 giugno 2016. In dette tabelle sono riportate le consistenze lorde, le rettifiche di
valore, le consistenze nette nonché la loro incidenza percentuale sul comparto e le relative dinamiche
registrate.
Crediti lordi clienti
(migliaia di Euro)
30/06/2016
31/12/2015
Variazione
Variazione
%
a) Sofferenze (*)
276.450
259.237
17.213
6,6%
b) Inadempienze probabili
482.740
444.896
37.844
8,5%
93.189
87.570
5.619
6,4%
-
-
c) Esposizioni scadute
d) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
852.380
791.703
60.677
7,7%
Totale crediti in bonis
6.019.084
6.010.397
8.687
0,1%
Totale
6.871.464
6.802.101
69.363
1,0%
Rettifiche di valore complessive
(migliaia di Euro)
31/12/2015
31/12/2015
Variazione
Variazione
%
a) Sofferenze (*)
182.471
171.263
11.208
6,5%
b) Inadempienze probabili
172.148
161.724
10.424
6,4%
17.401
16.484
917
5,6%
0
0
372.020
349.470
22.550
6,5%
28.604
58.057
-29.453
-50,7%
400.623
407.528
-6.905
-1,7%
c) Esposizioni scadute
d) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
Totale crediti in bonis
Totale
Crediti netti
(migliaia di Euro)
a) Sofferenze (*)
b) Inadempienze probabili
c) Esposizioni scadute
d) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
31/12/2015
31/12/2015
Variazione
Variazione
%
93.979
87.974
6.005
6,8%
310.593
283.172
27.421
9,7%
75.788
71.087
4.701
6,6%
0
0
480.360
442.233
38.127
8,6%
Totale crediti in bonis
5.990.480
5.952.340
38.140
0,6%
Totale
6.470.840
6.394.573
76.267
1,2%
Prospetto di Base
- 101 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Nel corso del 2016 i crediti deteriorati lordi risultano in aumento di 60,7 milioni (+7,7%) in seguito
all‟aumento delle sofferenze per 17,2 milioni (+6,6% nell‟anno), delle inadempienze probabili per 37,8
milioni (+8,5% nell‟anno) e dei crediti scaduti per 5,6 milioni (+6,4% nell‟anno).
Nelle successive tabelle viene evidenziato il dettaglio dei comparti dei crediti a clientela degli esercizi
2015 e 2014.
Crediti a clienti al 31.12.2015 (migliaia di Euro)
Incidenza % su
totale crediti
lordi
Crediti lordi
Rettifiche di
valore
complessive
Incidenza %
su totale
crediti netti
Crediti netti
a) Sofferenze
259.237
3,81%*
171.263
87.974
1,38%
b) Inadempienze probabili
444.896
6,54%
161.724
283.172
4,43%
87.570
1,29%
16.484
71.087
1,11%
0
0
0
0
0
c) Esposizioni scadute
d) Rischio Paese
Totale crediti deteriorati
791.703
11,64%
349.470
442.233
6,92%
Totale crediti in bonis
6.010.397
88,36%
58.057
5.952.340
93,08%
Totale
6.802.101
100,00%
407.528
6.394.573
100,00%
Crediti a clienti al 31.12.2014 (migliaia di Euro)
Incidenza % su
totale crediti
lordi
Crediti lordi
Rettifiche di
valore
complessive
Incidenza % su
totale crediti
netti
Crediti netti
a) Sofferenze
189.081
3,33% *
121.902
67.179
1,24%
b) Incagli
254.253
4,48%
88.426
165.827
3,05%
7.647
0,13%
999
6.648
0,12%
84.708
1,49%
15.321
69.387
1,28%
c) Esposizioni
ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Rischio Paese
0
0
0
0
0
535.688
9,43%
226.647
309.040
5,69%
Totale crediti in bonis
5.143.136
90,57%
23.090
5.120.046
94,31%
Totale
5.678.824
100,00%
249.737
5.429.087
100,00%
Totale crediti deteriorati
(*) Il totale del comparto è al netto dei titoli deteriorati rientranti nel portafoglio L&R; ove questi venissero computati, l‟incidenza
ammonterebbe al 3,5%.
Si rileva un incremento nell‟esercizio 2015 rispetto all‟esercizio 2014 delle complessive esposizioni
deteriorate (+28,1%), in particolare delle sofferenze (+37,1%), e delle inadempienze probabili (+30,2%)
e dei crediti scaduti (+1,7%).
Si riporta di seguito il rapporto “sofferenze lorde/totale impieghi” rilevato per il Sistema bancario a
livello di Banche Piccole (la categoria “Banche Piccole” comprende le banche appartenenti a gruppi o
indipendenti con totale dei fondi intermediati compresi tra 3,6 e 21,5 miliardi di euro).
Sofferenze Lorde/Totale impieghi
Giu 2016
Mar 2016
Dic 2015
Giu 2015
Dic 2014
Sistema Banche Piccole*
n.d.
n.d.
10,64%
11,0%
10,5%
Lazio**
n.d.
5,93%
6,11%
5,9%
5,2%
Abruzzo**
n.d.
19,69%
21,82
21,2%
15,8%
BCC Roma
4,02%
3,82%
3,81%
3,8%
3,3%
(*)Fonte: Rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d‟Italia – Aprile 2016, tavola 4.1; Rapporto sulla stabilità finanziaria
della Banca d‟Italia - Novembre 2015, tavola 4.1
(**)Fonte: BIP Banca d'Italia ("infostat.bancaditalia.it") aggiornato a Marzo 2016, ultimo dato attualmente disponibile.
La tabella che segue indica il grado di copertura dei crediti deteriorati dell‟Emittente e riporta l‟analogo
dato di sistema con riferimento alla classe dimensionale di appartenenza della Banca secondo le
classificazioni dei Rapporti di Stabilità Finanziaria della Banca d‟Italia.
BCC Roma
Deteriorati
Prospetto di Base
giu-16
43,6%
dic-15
44,1%
- 102 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
- di cui diversi dalle sofferenze
32,9%
33,5%
Sofferenze
66,0%
66,1%
Inadempienze Probabili
35,7%
36,4%
Scaduti
18,7%
Sistema bancario (Banche Piccole)
giu-16
18,8%
dic-15
Deteriorati
n.d.
47,6%
- di cui diversi dalle sofferenze
n.d.
26,2%
Sofferenze
n.d.
61,5%
Inadempienze Probabili
n.d.
n.d.
Scaduti
n.d.
n.d.
Fonte dei dati del sistema bancario: Banca d‟Italia (www.bancaditalia.it) – Aprile 2016, tavola 4.1
La seguente tabella contiene la sintesi delle informazioni sulle esposizioni verso la clientela
dell‟Emittente al 31 dicembre 2015, al 30 giugno 2015 e al 31 dicembre 2014, confrontate con i
corrispondenti dati di sistema, ove disponibili. Il raffronto include sia i dati relativi all‟intero sistema
bancario nazionale, sia i dati riferiti alla classe dimensionale comparabile a quella dell‟Emittente secondo
le classificazioni adottate dalla Banca d‟Italia (la categoria “Banche Piccole” comprende le banche
appartenenti a gruppi o indipendenti con totale dei fondi intermediati compresi tra 3,6 e 21,5 miliardi di
euro). I dati di sistema relativi alle “Banche Piccole” sono tratti dai Rapporti di Stabilità Finanziaria
della Banca d‟Italia relativi all‟arco temporale di riferimento. Al fine di consentire una valutazione
dell‟impatto della intervenuta acquisizione di attività e passività della Banca Padovana di Credito
Cooperativo, vengono esposti anche i dati al 31 dicembre 2015 dell‟Emittente al netto di tale
acquisizione. Si fornisce l‟aggiornamento delle informazioni relative all‟Emittente al 30 giugno 2016,
tratte dalla più recente segnalazione di vigilanza inviata alla Banca d‟Italia. I dati al 30 giugno 2016
sono stati assoggettati a revisione contabile limitata da parte della Società di Revisione. Non sono
disponibili dati di sistema al 30 giugno 2016.
giu-16
dic-15
giu-15
dic-14
BCC
Roma
BCC
Roma
BCC
Roma al
netto di
BP (1)
Sistema
Sistema
Banche
Piccole
BCC
Roma
Sistema
Sistema
Banche
Piccole
BCC
Roma
Sistema
Sistema
Banche
Piccole
12,4%
11,6%
11,4%
18,1%
17,1%
11,1%
18,0%
18,1%
9,4%
17,7%
17,8%
7,4%
6,9%
6,8%
10,8%
9,7%
7,0%
10,9%
10,3%
5,7%
10,8%
11,1%
% di copertura crediti deteriorati
43,6%
44,1%
43,6%
45,4%
47,6%
40,4%
44,7%
47,8%
42,3%
44,4%
42,9%
Sofferenze lorde/crediti lordi
4,0%
3,8%
4,3%
10,6%
10,4%
3,8%
10,3%
11,0%
3,3%
10,0%
10,5%
Sofferenze nette/crediti netti
1,5%
1,4%
1,5%
4,8%
4,3%
1,4%
4,7%
4,6%
1,2%
4,5%
5,1%
% di copertura sofferenze nette
66,0%
66,1%
66,1%
58,7%
61,5%
64,2%
58,7%
62,0%
64,5%
58,7%
55,7%
Sofferenze nette/patrimonio netto
12,7%
11,7%
11,7%
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
9,0%
n.d.
n.d.
Costo del rischio
1,2%
1,1%
1,3%
n.d.
n.d.
1,0%*
n.d.
n.d.
1,0%
n.d.
n.d.
Indicatori
Crediti
lordi
deteriorati
lordi/crediti
Crediti
netti
deteriorati
netti/crediti
(1) I dati esposti non tengono conto dell‟intervenuta acquisizione, a dicembre 2015, di alcune attività e passività della Banca
Padovana Credito Cooperativo s.c. in Amministrazione Straordinaria
I dati di sistema e del sistema delle banche piccole al 31 dicembre 2015 relativi agli indici di copertura, al
rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi, e al rapporto tra sofferenze lorde e crediti lordi sono
tratti dal Rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d‟Italia - Aprile 2016, tavola 4.1. I dati di
sistema e del sistema delle banche piccole al 31 dicembre 2015 relativi al rapporto tra crediti deteriorati
Prospetto di Base
- 103 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
netti e crediti netti e al rapporto tra sofferenze nette e crediti netti sono stati calcolati dall‟Emittente
sulla base dei dati disponibili nella menzionata tavola.
I dati di sistema e del sistema delle banche piccole al 30 giugno 2015 relativi agli indici di copertura, al
rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi, e al rapporto tra sofferenze lorde e crediti lordi sono
tratti dal Rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d‟Italia - Novembre 2015, tavola 4.1. I dati di
sistema e del sistema delle banche piccole al 30 giugno 2015 relativi al rapporto tra crediti deteriorati
netti e crediti netti e al rapporto tra sofferenze nette e crediti netti sono stati calcolati dall‟Emittente
sulla base dei dati disponibili nella menzionata tavola.
Il costo del rischio di credito per l‟Emittente - calcolato come rapporto tra le Rettifiche/riprese di
valore nette per deterioramento dei crediti (Voce 130a del Conto Economico) e i Crediti verso clientela
(Voce 70 dell‟Attivo dello Stato Patrimoniale) - al 31 dicembre 2015 è pari al 1,1%, mentre era pari
all‟1,0% sia alla data del 30 giugno 2015, sia alla data del 31 dicembre 2014.
Si segnala, inoltre, che al 31 dicembre 2015 i past due lordi sono aumentati di Euro 2,9 milioni (+3,4%)
rispetto al 31 dicembre 2014 (per un totale di Euro 87,6 milioni che rappresentano l‟1,3% sul totale dei
crediti lordi) e in riduzione di 58,2 milioni rispetto al 30 giugno 2015. Al netto delle posizioni acquisite
con Banca Padovana i past due lordi sono aumentati rispetto al 31 dicembre 2014 di Euro 1,4 milioni
(+1,7% per un totale del comparto di Euro 86,2 milioni che rappresentano l‟1,4% sul totale dei crediti
lordi) mentre sono diminuiti rispetto al 30 giugno 2015 di 59,6 milioni.
Sempre al 31 dicembre 2015 le inadempienze probabili lorde sono aumentate di Euro 183,0 milioni
(+69,9%) rispetto al 31 dicembre 2014 (per un totale di Euro 444,9 milioni che rappresentano il 6,5%
sul totale dei crediti lordi) e di 161,2 milioni rispetto al 30 giugno 2015. Al netto delle posizioni acquisite
con Banca Padovana le inadempienze probabili lorde sono aumentate rispetto al 31 dicembre 2014 di
Euro 79,0 milioni (+30,2% per un totale del comparto di Euro 340,9 milioni che rappresentano il 5,7%
sul totale dei crediti lordi) e rispetto al 30 giugno 2015 di 57,2 milioni.
Infine le posizioni a sofferenza lorde sono aumentate di Euro 70,2 milioni (+37,1%) sempre rispetto al
31 dicembre 2014 (per un totale di Euro 259,2 milioni che rappresentano il 3,8% sul totale dei crediti
lordi alla stessa data e il 4,3% se si escludono i crediti acquisiti con Banca Padovana) e di Euro 39,4
milioni rispetto al 30 giugno 2015.
Con riferimento alla categoria delle Grandi Esposizioni, si precisa che, al 31 dicembre 2015, sono
qualificabili come tali dieci controparti (11 a giugno 2015), ciascuno di essi con esposizioni ponderate
inferiori al 25% dei Fondi Propri come previsto dalla normativa prudenziale. L‟esposizione complessiva
verso tali clienti, al 31 dicembre 2015, ammonta a 6.018,7 milioni di Euro (6.363,4 milioni a giugno
2015) con un peso ponderato di 1.023,4 milioni di Euro (1.123,1 milioni a giugno 2015). Parte
preponderante di tale esposizione è costituita da titoli di debito emessi dal Ministero del Tesoro per un
totale di 4.052,2 milioni di Euro (il peso ponderato dei titoli di stato è pari a zero). Con riferimento al
settore di appartenenza ed alla localizzazione geografica delle Grandi Esposizioni, oltre alle esposizioni
verso lo Stato Italiano, la Banca d‟Italia e Iccrea Holding, si rilevano due amministrazioni pubbliche
tutte con sede a Roma, due enti entrambi con sede a Roma, una società non finanziaria con sede a
Roma e, infine, due società finanziarie, una con sede a Milano e l‟altra a Trento.
Si ricorda inoltre che in data 17 dicembre 2014, con effetti giuridici dal 1° gennaio 2015, la Banca di
Credito Cooperativo di Roma ha incorporato la Banca della Tuscia Credito Cooperativo. Inoltre, nel
mese di dicembre 2015, la BCC di Roma ha acquisito alcune attività e passività della Banca Padovana
Credito Cooperativo s.c. in Amministrazione Straordinaria. Sempre in materia di acquisizioni, si segnala
che in data 1° maggio 2016 l‟assemblea straordinaria dei soci della Banca ha approvato la proposta di
fusione per incorporazione della Banca di Capranica Credito Cooperativo, con effetti giuridici a partire
dal 1° Luglio 2016.
Si fa presente come la Circolare 272, con il 7° aggiornamento del 20 gennaio 2015, abbia modificato a
partire da gennaio 2015, le definizioni di attività finanziarie deteriorate, allineandole alle nozioni di
“Non-performing exposures” e “Forbearance” introdotte dall‟Autorità Bancaria Europea attraverso gli
ITS (Implementing technical standards), approvati dalla Commissione Europea lo scorso 9 gennaio.
Prospetto di Base
- 104 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Nella nuova versione non sono più previste, in particolare, le categorie degli incagli (sia oggettivi che
soggettivi) e dei crediti ristrutturati, mentre è stata introdotta la categoria delle inadempienze probabili;
inoltre, è stata data rilevanza alle eventuali concessioni fatte nei confronti dei clienti a fronte di difficoltà
finanziarie (crediti c.d. “forborne”).
Tale intervento, che ha portato all‟aggiornamento delle pertinenti circolari della Banca d‟Italia, è entrato
in vigore dal 1° gennaio 2015, con l‟eccezione delle modifiche inerenti all‟introduzione della categoria
delle forborne exposure “performing”, relativamente alla quale, per gli intermediari tenuti alle
segnalazioni su base solo individuale, la decorrenza è stata rinviata al 1° luglio 2015.
Le attività creditizie deteriorate della Banca, quindi, sono ripartite tra le categorie sofferenze,
inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti. Per ciascuna di tali categorie, così come
per le attività performing, la Banca è tenuta ad individuare e segnalare le posizioni oggetto di
forbearance.
All‟interno delle inadempienze probabili sono state inserite tutte le posizioni precedentemente allocate
negli incagli in seguito ad una valutazione soggettiva effettuata da parte della Banca. Gli incagli tecnici,
ovvero quelli individuati in base al meccanismo automatico dettato dalla normativa abrogata, sono stati
analiticamente valutati da parte delle strutture aziendali competenti nel corso del primo trimestre del
2015, e sono stati classificati tra le inadempienze probabili ove non si sia ravvisata la possibilità di una
normalizzazione del rapporto. I restanti ex “incagli tecnici”, ovvero quelli per i quali i gestori hanno
ritenuto possibile un rapido risanamento delle posizioni, sono stati allocati al contrario tra i crediti
scaduti.
Le inadempienze probabili di dicembre 2015 sono state, quindi, confrontate con la sommatoria di
incagli e ristrutturati di dicembre 2014.
Le rettifiche di valore dei crediti rientrati tra le forborne exposure “non performing” sono state
determinate in modo analitico in base alle policy di valutazione definite dall‟Emittente, alla luce delle
peculiari caratteristiche delle posizioni forborne e dei criteri di uscita definiti dalla normativa di
riferimento.
Nel corso del 2015 l‟Emittente ha rivisto ed ampliato le politiche, i processi e le procedure aziendali in
funzione dell‟aggiornamento alla nuova normativa sulla qualità del credito, che ha visto il superamento
della nozione di “incagli tecnico” e “credito ristrutturato” e l‟introduzione delle “inadempienze
probabili” e dei crediti “forborne”. In particolare per i crediti “forborne” è stata operata una
ricostruzione dei dati pregressi ed è stato strutturato un modello metodologico per l‟individuazione
delle esposizioni oggetto di concessioni, mediante l‟identificazione delle misure di forbearance e la
definizione dei parametri per la valutazione dello status di difficoltà finanziaria. A dicembre 2015, Nel
totale dei crediti deteriorati sono compresi anche 153,2 milioni relativi a clienti con rapporti deteriorati
oggetto di misure di tolleranza (Forborne non performing) di cui 6,1 milioni tra le sofferenze, 130,6
milioni tra le inadempienze probabili e 16,4 milioni tra i crediti scaduti. All‟interno dei crediti in bonis
sono, invece, presenti 173,4 milioni relativi a clienti con rapporti in bonis oggetto di misure di tolleranza
(Forborne performing). A giugno 2015, nel totale dei crediti deteriorati sono compresi 93,2 milioni
relativi a clienti con rapporti deteriorati oggetto di misure di tolleranza (Forborne non performing) di
cui 67,4 milioni tra le inadempienze probabili e 25,8 milioni tra i crediti scaduti. Alla stessa data non
risulta disponibile il dato relativo a clienti con rapporti in bonis oggetto di misure di tolleranza
(Forborne performing) in quanto come precedentemente specificato la decorrenza della segnalazione è
stata rinviata al 1° luglio 2015.
Le seguenti tabelle indicano, alla data del 30 giugno 2016, alla data del 31 dicembre 2015 e alla data del
30 giugno 2015, l‟ammontare dei crediti considerati come deteriorati a seguito dell‟applicazione della
definizione di forbearance delle esposizioni da parte dell‟EBA nonché le consistenze delle “performing
exposures” e “non performing exposures”.
Crediti forborne deteriorati (in unità di euro)
INADEMP. PROB.
Prospetto di Base
30.06.2016
147.410.244
31.12.2015
130.613.887
30.06.2015
67.416.956
- 105 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
SCADUTO
18.724.528
16.437.345
25.795.041
0
6.138.975
0
166.134.772
153.190.206
93.211.997
SOFFERENZA
Totale complessivo
Crediti forborne performing e non performing
30.06.2016
31.12.2015
30.06.2015
Esposizioni deteriorate
(non-performing exposures with forbearance measures)
166.134.772
153.190.206
93.211.997
Altre esposizioni oggetto di concessione
(forbone performing exposures)
112.239.879
173.409.235
n.d.
278.374.651
326.599.441
93.211.997
Totale (unità di euro)
L‟Emittente ritiene che l‟applicazione della nuova definizione di forbearance dell‟EBA non determinerà
un aumento delle rettifiche di valore sui crediti, analitiche e collettive, di valore significativo.
Nella tabella sottostante sono riportate le informazioni sulle Grandi Esposizioni alle date del 30 giugno
2016, al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014.
30/06/2016
31/12/2015
31/12/2014
4.810.704
6.018.690
6.475.974
827.889
1.023.367
1.064.056
8
10
11
Rapporto Grandi Esposizioni (valore nominale) / Totale attività di rischio (%)
36,4%
40,5%
48,8%
Rapporto Grandi Esposizioni (valore ponderato) / Totale attività di rischio (%)
6,3%
6,9%
8,0%
Grandi Esposizioni: valore di bilancio (migliaia di €) *
Grandi Esposizioni: valore ponderato (migliaia di €)
Grandi Esposizioni: numero
* Dato inclusivo delle esposizioni verso il Ministero del Tesoro italiano per complessive 4.052.239 migliaia di Euro al 31
dicembre 2015.
La Banca al 31 dicembre 2015 ha impieghi nei confronti di dieci clienti (o gruppi di clienti connessi)
che rientrano nel perimetro delle Grandi Esposizioni. L‟esposizione nei confronti di ciascuno di tali
clienti, ponderata in base ai coefficienti di rischiosità stabiliti dalla normativa di Vigilanza, è inferiore al
limite del 25% dei Fondi Propri previsto dalla normativa stessa. Il peso complessivo dell‟esposizione
nominale che l‟Emittente ha nei confronti di tali clienti è pari al 40,5% del totale attività di rischio
(l‟esposizione ponderata è pari al 6,9%).
L‟esposizione nominale è fortemente influenzata dai titoli dello Stato Italiano (27,2%) detenuti nel
portafoglio dell‟Emittente a cui viene assegnata, nell‟ambito della normativa sui limiti alla
concentrazione dei rischi, una ponderazione pari allo 0%.
Al netto di tali esposizioni la quota dei clienti rientranti nelle Grandi Esposizioni rispetto al totale delle
attività di rischio sarebbe pari al 13,3%.
Per quanto riguarda il grado di concentrazione dei crediti verso la clientela per settore di attività
economica a dicembre 2015 si rileva che il 48,9% degli impieghi è stato concesso nei confronti delle
famiglie consumatrici. La restante quota è così ripartita: imprese (costituito da famiglie produttrici e
società non finanziarie) 43,7%, Istituzioni senza scopo di lucro 3,7%, amministrazioni pubbliche 2,6%,
società finanziarie 1,0%.
L‟analisi della distribuzione territoriale degli impieghi mostra invece un‟importante presenza dei clienti
all‟interno della regione Lazio (76,6%) e, in misura più contenuta, in Veneto (11,8%) ed in Abruzzo
(10,5%). L‟1,1% dei restanti impieghi sono distribuiti in altre regioni.
La Banca al 30 giugno 2016 (ultimo dato segnalato alla Banca d‟Italia) ha impieghi nei confronti di otto
clienti (o gruppi di clienti connessi) che rientrano nel perimetro delle Grandi Esposizioni. L‟esposizione
nei confronti di ciascuno di tali clienti, ponderata in base ai coefficienti di rischiosità stabiliti dalla
normativa di Vigilanza, è inferiore al limite del 25% dei Fondi Propri previsto dalla normativa stessa. Il
Prospetto di Base
- 106 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
peso complessivo dell‟esposizione nominale che l‟Emittente ha nei confronti di tali clienti è pari al
36,4% del totale attività di rischio (l‟esposizione ponderata è pari al 6,3%).
Indicatori relativi al rischio di interesse e di mercato
Con riferimento al rischio di tasso di interesse (relativo al portafoglio bancario – banking book), al 31
dicembre 2015 l‟assorbimento patrimoniale calcolato mediante modello interno, risulta pari a 20,0
milioni (14,7 milioni al 30 giugno 2016).
La Banca, oltre a monitorare l‟assorbimento patrimoniale mediante il proprio modello interno,
monitora periodicamente il rispetto del valore soglia del 20% attraverso le risultanze del modello di
Vigilanza (Supervisory Test).
L‟andamento dei tassi di interesse ha effetto, oltre che sul Patrimonio, anche sul Margine di interesse.
Di seguito si riportano gli effetti al 31 dicembre 2015, al 31 marzo 2016 e al 30 giugno 2016 di uno shift
della curva dei tassi pari a +/- 100 punti base sul margine di interesse, prendendo in considerazione le
sole esposizioni relative al portafoglio bancario. Le stime sono state effettuate ipotizzando l‟invarianza
della struttura patrimoniale in termini di masse e mix di attività e passività, nonché ipotizzando, tramite
una specifica analisi econometrica, che le poste a vista abbiano un adeguamento ritardato e parziale alle
nuove condizioni di mercato. Si precisa che i dati seguenti sono desunti dalle evidenze gestionali
dell‟Emittente.
31-dic-2015
Indicatori (dati in migliaia di euro)
Shock
+100 p.b.
31-mar-2016
Shock
-100 p.b.
Shock
+100 p.b.
30-giu-2016
Shock
-100 p.b.
Shock
+100 p.b.
Shock
-100 p.b.
Importo variazione margine di interesse
44.112
-22.673
36.561
-16.044
18.938
-16.644
Incidenza %
26,3%
-13,5%
21,8%
-9,6%
11,0%
-9,7%
Si precisa che i dati riportati in tabella sono desunti dalle evidenze gestionali dell‟Emittente.
La tabella evidenzia un impatto negativo sul margine di interesse al 31 dicembre 2015 pari a -22,7
milioni in caso di ribasso della curva dei tassi di 100 punti base (-16,0 milioni al 31 marzo 2016 e -18,9
milioni al 30 giugno 2016) ed un impatto positivo sul margine di interesse per circa 44,1 milioni in caso
di uno shock parallelo della curva dei tassi di pari impatto e segno opposto (36,6 milioni al 31 marzo
2016 e 16,6 milioni al 30 giugno 2016).
Con riferimento al rischio di mercato, invece, il requisito patrimoniale, calcolato secondo il modello
standard previsto dalla Banca d‟Italia, al 31 dicembre 2015 risulta pari a 4,1 milioni di Euro di cui 0,6
milioni generati dal rischio di posizione generico e 3,5 milioni dal rischio di posizione specifico; in
totale esso rappresenta lo 0,6% dei Fondi Propri.
Di seguito si riportano gli effetti al 31 dicembre 2015, al 31 marzo 2016 e al 30 giugno 2016 di uno
shift della curva dei tassi pari a +/- 100 punti base sul margine di interesse, considerando il solo
portafoglio di negoziazione di vigilanza. Anche in questo caso le stime sono effettuate ipotizzando
l‟invarianza della struttura patrimoniale in termini di masse e mix di attività e passività, ed ipotizzando
un adeguamento ritardato e parziale delle poste a vista alle nuove condizioni di mercato.
Trading Book
Indicatori (dati in migliaia di euro)
Importo variazione margine di interesse
Incidenza %
31-dic-2015
31-mar-2016
30-giu-2016
Shock
+100 p.b.
Shock
-100 p.b.
Shock
+100 p.b.
Shock
-100 p.b.
Shock
+100 p.b.
Shock
-100 p.b.
1.205
-791
1.084
-630
719
-281
0,47%
-0,31%
0,42%
-0,24%
0,28%
-0,11%
Al 31 dicembre 2015, si evidenzia un impatto negativo sul margine di intermediazione pari a -0,8
milioni (0,6 milioni al 31 marzo 2016 e -0,3 milioni al 30 giugno 2016) in caso di ribasso della curva dei
tassi di 100 punti base ed un impatto positivo sul margine di interesse per circa 1,2 milioni (1,1 milioni
al 31 marzo 2016 e 0,7 milioni al 30 giugno 2016) in caso di uno shock parallelo della curva dei tassi di
pari impatto e segno opposto.
Si specifica che negli esercizi 2013, 2014 e 2015, e fino alla Data del Prospetto il rischio di cambio non
risultava rilevante in quanto la Banca non deteneva “valute rilevanti” secondo la definizione delle
Prospetto di Base
- 107 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Disposizioni di Vigilanza (infatti, la Circolare 285 stabilisce, in merito, che “si considerano valute
rilevanti le valute il cui peso misurato come quota sul totale attivo oppure sul passivo del portafoglio
bancario sia superiore al 5 per cento”).
Si evidenzia, inoltre, che l‟Emittente è esposto al rischio Paese Italia. In particolare si specifica che al 31
dicembre 2015 il valore di bilancio delle esposizioni sovrane dell‟Emittente rappresentate da “titoli di
debito” ammonta ad Euro 4.058,3 milioni (3.230,3 milioni al 30 giugno 2016), quasi interamente
concentrato sul paese Italia per Euro 4.052,2 milioni ovvero il 99,85% del totale delle esposizioni su
debiti sovrani (3.224,2 milioni al 30 giugno 2016, pari al 99,8% del totale delle esposizioni su debiti
sovrani).
Infine si evidenzia che la componente di titoli strutturati detenuti dall‟Emittente al 31 dicembre 2015 è
marginale e rappresenta il 3% del portafoglio titoli di proprietà. Nello specifico si tratta
prevalentemente di strutture di tipo CMS, CMS spread e inflation linked con scadenza massima 2021.
Ai fini del calcolo dei requisiti per gli assorbimenti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato
l‟Emittente non adotta tecniche di VaR. Si fa presente, tuttavia, che sono previste tecniche e modelli di
Value at Risk per sole finalità gestionali interne ed esclusivamente per il portafoglio di negoziazione di
vigilanza (trading book).
Indicatori relativi al rischio di liquidità
In ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento UE 575/2013 – CRR, al 31 dicembre 2015 la
Banca ha calcolato l‟indicatore Liquidity Coverage Ratio (LCR), costituito dal rapporto tra le attività liquide
e i flussi di cassa netti calcolati in condizioni di stress, e l‟indicatore Net Stable Funding Ratio (NSFR),
costituito dal rapporto tra le fonti di provvista stabili e le attività a medio/lungo termine.
30 Giugno
2016
31 Dicembre
2015
31 Dicembre
2014
31 Dicembre
2013
31 Dicembre
2012
Loan to Deposit Ratio
70,87%
74,53%
70,55%
70,13%
75,22%
Liquidity Coverage Ratio
169,0%
218,0%
257,7%
n.d.
n.d.
Net Stable Funding Ratio
125,7%
147,4%
122.9%
n.d.
n.d.
Al 31 dicembre 2015, il Loan to Deposit Ratio risulta in sostanziale aumento rispetto a quello dell‟anno
precedente: considerando, infatti, gli effetti del consolidamento delle masse patrimoniali della ex Banca
Padovana l'incremento dell'indicatore è riconducibile alla maggiore crescita relativa degli impieghi
(+17,7%) rispetto a quella della raccolta diretta (+15,7%).
Alla data del 31 dicembre 2015, come anche alla data del Prospetto, i valori dell‟LCR (Liquidity
Coverage Ratio) e dell‟NSFR (Net Stable Funding Ratio) risultano superiori agli obiettivi minimi fullyphased fissati da Basilea 3. Relativamente all‟indicatore LCR, pertanto, l‟adozione di un valore
regolamentare pro-forma conduce ad una sottostima della posizione di eccedenza dell‟Emittente
rispetto al livello minimo di LCR previsto alla data del Prospetto di Base.
Si precisa che sono tuttora in corso le attività di progressiva calibrazione e adeguamento degli indicatori
di liquidità in ragione delle evoluzioni richieste dalla normativa tempo per tempo emanata, al fine di
garantire la conformità degli indicatori stessi in vista della loro entrata a regime.
Sia con riferimento alla data del 31 dicembre 2015, sia con riferimento alla data del 30 giugno 2016, la
Banca risulta rispettare sia l‟indicatore LCR, che l‟indicatore NSFR, pertanto non risulta necessario
adottare specifiche misure a tal fine.
Dato il profilo di liquidità dell‟Emittente, né il funding liquidity risk né il market liquidity risk configurano
rischi apprezzabili. Nello specifico, per quanto riguarda il primo, l‟Emittente non dipende dal mercato
interbancario considerata la disponibilità di raccolta diretta da clientela retail nonché di raccolta da BCE.
Si precisa che alla data del 31 dicembre 2015 non risultano in essere operazioni di raccolta sul mercato
Prospetto di Base
- 108 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
interbancario. Invece, con riferimento al market liquidity risk l‟Emittente presenta un‟ampia disponibilità
di attività stanziabili non vincolate. Alla data del 30 giugno 2016 l‟ammontare delle attività stanziabili
non utilizzate che potrebbero essere stanziate in garanzia di finanziamenti sia sul mercato sia
nell‟ambito di operazioni di rifinanziamento presso la BCE, anche per fronteggiare situazioni di stress
(c.d. contingent encumbrance), è pari a 3.087,6 mln, di cui oltre il 93% costituito da titoli di Stato italiani a
elevata liquidabilità.
Con riferimento ai prestiti obbligazionari emessi dalla Banca, in circolazione alla data del 31 dicembre
2015, si rappresenta nella tabella seguente il relativo profilo di scadenza:
(valori in mln di euro)
Anno di scadenza
2016
2017
2018
2019
2020
Totali
Debito residuo
434,0
440,0
353,2
156,9
95,1
1.479,2
% su totale debito residuo
29,3%
29,8%
23,9%
10,6%
6,4%
100,0%
Si evidenzia che nell‟arco dell‟anno 2016 scadranno obbligazioni emesse dalla Banca per un debito
residuo di 434 milioni di euro, pari al 29,3% del totale delle obbligazioni emesse e, nell‟arco del biennio
2016/2017, scadranno obbligazioni emesse dalla Banca per un debito residuo di 874 milioni di euro,
pari al 59,1% del totale delle obbligazioni emesse. A fronte delle suddette scadenze, anche in vista del
reperimento delle risorse da utilizzare per il rimborso dei prestiti in scadenza, l‟Emittente potrebbe
procedere, come accaduto in passato, ad emettere nuove obbligazioni per un importo almeno pari a
quelle in scadenza.
Nella seguente tabella si fornisce l‟aggiornamento delle suesposte informazioni al 30 giugno 2016.
(valori in milioni di euro)
Anno di scadenza
Debito residuo
% su totale debito residuo
2016
2017
2018
2019
2020
2021
Totali
145,98
430,62
349,65
195,21
131,62
54,01
1.307,08
11,17%
32,94%
26,75%
14,93%
10,07%
4,13%
100,00%
Nel rimanente periodo dell‟anno 2016 scadranno obbligazioni emesse dalla Banca per un debito residuo
di 145,98 milioni di euro, pari all‟11,17% del totale delle obbligazioni emesse e, nell‟arco del periodo
giugno 2016 – dicembre 2017, scadranno obbligazioni emesse dalla Banca per un debito residuo di
576,6 milioni di euro, pari al 44,11% del totale delle obbligazioni emesse.
Si segnala, inoltre, che, alla data del 31 marzo 2016 la Banca aveva in essere alcune significative
operazioni di rifinanziamento della Banca Centrale Europea, come riportato in dettaglio nella tabella
seguente:
Importo
Durata
Data inizio
Scadenza
78.000.000
4Y
17-dic-14
26-set-18
140.000.000
4Y
24-set-14
26-set-18
850.000.000
4Y
24-giu-15
26-set-18
Tali operazioni comportano la mancata disponibilità dei titoli posti a garanzia per tutta la durata
dell‟operazione e l‟eventuale difficoltà di restituire la liquidità ottenuta qualora l‟impiego della stessa
venisse effettuato per periodi di tempo più lunghi rispetto alle scadenze delle operazioni di
rifinanziamento e/o in attività che presuppongano il rischio di non recuperare le somme investite.
A fronte di tali operazioni con Banca Centrale Europea, era stata concessa una garanzia, che comporta
la mancata disponibilità dei titoli posti a garanzia, per Euro 1.364,5 milioni, costituita su titoli in
Prospetto di Base
- 109 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
portafoglio dell‟Emittente aventi un controvalore al 31 marzo 2016 pari a Euro 1.385,8 milioni, che
quindi rappresentano circa il 32% del portafoglio titoli dell‟Emittente in termini di valore nominale.
In data 29 giugno 2016 l‟Emittente ha rimborsato anticipatamente l‟intero importo delle suddette
operazioni, per complessivi 1.068 milioni di euro.
Alla data del 30 giugno 2016, pertanto, non vi sono titoli concessi in garanzia dalla Banca a fronte di
siffatte operazioni.
In data 21 settembre 2016 l‟Emittente ha partecipato alla seconda operazione del programma di
rifinanziamento “TLTRO II” per un importo di 500 milioni di euro. L‟operazione, con data
regolamento a pronti 28 settembre 2016, scadrà in data 30 settembre 2020 con la possibilità di un
rimborso volontario da parte dell‟Emittente in data 26 settembre 2018.
Alla data del 30 giugno 2016, l‟ammontare delle attività stanziabili non utilizzate che potrebbero essere
stanziate in garanzia di finanziamenti sia sul mercato sia nell‟ambito di operazioni di rifinanziamento
presso la BCE, anche per fronteggiare situazioni di stress (c.d. contingent encumbrance), è pari a
3.087,6 mln, di cui oltre il 93% costituito da titoli di Stato italiani a elevata liquidabilità. Pertanto, in
ragione anche dell‟indipendenza dal mercato interbancario e dell‟ampia disponibilità di raccolta diretta
da clientela retail, l‟Emittente ritiene che né il funding liquidity risk né il market liquidity risk
configurino un rischio apprezzabile.
Inoltre, alla data del 30 giugno 2016, l‟incidenza percentuale dei titoli governativi nel portafoglio
dell‟Emittente rispetto al totale delle attività finanziarie è del 91%, in prevalenza titoli di Stato italiani ad
elevato grado di liquidabilità.
Esposizione verso titoli di debito sovrano
Di seguito viene presentato il dettaglio, in migliaia di euro, delle esposizioni dell‟Emittente nei confronti
di debitori sovrani, tenuto presente che, secondo le indicazioni dell‟Autorità di Vigilanza europea, per
"debito sovrano" devono intendersi i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e dagli
Enti governativi, nonché i prestiti agli stessi erogati.
31/12/2015
Governi e rating
Italia/BBB-
Categoria IAS
Valore Nominale
Valore di Bilancio
Fair Value
AFS
3.331.000
3.396.019
3.396.019
HTM
635.000
656.220
748.947
6.000
6.105
6.105
3.972.000
4.058.344
4.151.072
HFT
Austria/AA+
HFT
Totale
L‟esposizione verso titoli governativi al 31 dicembre 2015 ammonta complessivamente a 3.972 mln (di
cui 81 mln in strumenti finanziari strutturati) e rappresenta il 90,4% del portafoglio di proprietà della
Banca.
Nella seguente tabella si fornisce l‟aggiornamento delle suesposte informazioni al 30 giugno 2016.
30/06/2016
Governi e rating
Italia/BBB-
Austria/AA+
Totale
Prospetto di Base
Categoria IAS
Valore Nominale
Valore di Bilancio
Fair Value
AFS
2.531.000
2.568.779
2.568.779
HTM
635.000
655.441
754.058
HFT
0
0
0
HFT
6.000
6.090
6.090
3.172.000
3.230.310
3.328.928
- 110 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Al 31 dicembre 2015, così come alla data del Prospetto di Base, ferma restando l‟elevata incidenza dei
titoli Governativi nel portafoglio di proprietà della Banca (92,6%), la Banca non detiene esposizioni
verso titoli di Stato greci o di altri paesi “periferici” o comunque connotati da particolari situazioni di
rischio.
Alla data del 30 giugno 2016 l‟esposizione verso titoli governativi ammonta complessivamente a 3.172
mln (di cui 81 mln in strumenti finanziari strutturati) e rappresenta il 91% del portafoglio di proprietà
della Banca. Alla data del Prospetto di Base non vi sono in essere finanziamenti erogati dall‟Emittente
verso Governi.
Si evidenzia che al 31 dicembre 2015 la componente di titoli strutturati detenuti dall‟Emittente è
marginale e rappresenta il 3% del portafoglio titoli di proprietà. Alla data del 30 giugno 2016 la
componente di titoli strutturati detenuta dall‟Emittente rappresenta il 3,7%. Nello specifico si tratta
prevalentemente di strutture di tipo CMS, CMS spread e inflation linked con scadenza massima 2021.
Al 31 dicembre 2015 il rapporto tra esposizione verso titoli di debito sovrani (in valore nominale) e
patrimonio netto dell‟Emittente risulta pari al 529,6%.
Di seguito si rappresenta la distribuzione dell‟esposizione dell‟Emittente su titoli di debito emessi da
Governi centrali e locali ed Enti governativi suddivisa per fasce di vita residua, alla data del 31 dicembre
2015.
Governi
Fascia di vita residua
Valore Nominale
Valore di Bilancio
Fair Value
3.966.000
4.052.239
4.144.967
556.000
567.093
567.093
oltre 1 fino 3 anni
1.000.000
1.018.686
1.018.686
oltre 3 fino 5 anni
1.160.000
1.187.645
1.221.790
oltre 5 fino 10 anni
1.250.000
1.278.815
1.337.397
0
0
0
6.000
6.105
6.105
fino a 1 anno
-
-
-
oltre 1 fino 3 anni
-
-
-
oltre 3 fino 5 anni
6.000
6.105
6.105
oltre 5 fino 10 anni
-
-
-
oltre 10 anni
-
-
-
3.972.000
4.058.344
4.151.072
Italia
fino a 1 anno
oltre 10 anni
Austria
Tot. Titoli di debito
Di seguito si fornisce l‟aggiornamento delle suesposte informazioni alla data del 30 giugno 2016.
Governi
Fascia di vita residua
Fair Value
3.224.220
3.322.837
256.000
256.331
256.331
oltre 1 fino 3 anni
1.240.000
1.257.384
1.276.280
oltre 3 fino 5 anni
470.000
485.314
498.934
1.200.000
1.225.191
1.291.292
0
0
0
6.000
6.090
6.090
fino a 1 anno
oltre 5 fino 10 anni
oltre 10 anni
Prospetto di Base
Valore di Bilancio
3.166.000
Italia
Austria
Valore Nominale
- 111 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Governi
Fascia di vita residua
Valore Nominale
Valore di Bilancio
Fair Value
fino a 1 anno
-
-
-
oltre 1 fino 3 anni
-
-
-
oltre 3 fino 5 anni
6.000
6.090
6.090
oltre 5 fino 10 anni
-
-
-
oltre 10 anni
-
-
-
3.172.000
Tot. Titoli di debito
3.230.310
3.328.928
Dati aggregati risultanti dalla prevista operazione di fusione per incorporazione della BCC di
Capranica e relativo impatto dell’operazione sulla situazione dell’Emittente.
Dati di Stato Patrimoniale, Conto Economico e Rendiconto Finanziario
Le seguenti tabelle illustrano l‟impatto della operazione di fusione sullo stato patrimoniale, sul conto
economico e sul rendiconto finanziario dell‟Emittente al 31 dicembre 2015. I dati dell‟Emittente sono
tratti dal bilancio di esercizio 2015, approvato dall‟assemblea dei soci in data 1° maggio 2016, i dati della
BCC di Capranica sono tratti bilancio di esercizio 2015, approvato dall‟assemblea dei soci di tale banca
in data 14 maggio 2016.
Voci dell’attivo al 31 dicembre 2015
(valori in unità di euro)
Cassa e disponibilità liquide
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Attività finanziarie disponibili per la vendita
BCC Roma
BCC Capranica
35.896.925
1.527.829
BCC Roma +
BCC Capranica
% Var
37.424.754
4,25%
195.586.390
0
195.586.390
0,00%
3.547.429.370
26.031.106
3.573.460.476
0,73%
Attività finanziarie detenute alla scadenza
656.219.957
0
656.219.957
0,00%
Crediti verso banche
417.268.594
4.827.498
422.096.452
1,16%
6.394.848.518
108.154.146
6.503.002.664
1,69%
23.533.043
0
23.533.043
0,00%
1.729.871
0
1.729.871
0,00%
142.831.059
3.598.847
146.429.906
2,52%
1.377.716
115.326
1.493.042
8,37%
Crediti verso clientela
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di
copertura generica (+/-)
Partecipazioni
Attività materiali
Attività immateriali
di cui: avviamento
0
0
0
0,00%
Attività fiscali
81.393.702
3.390.134
84.783.836
4,17%
a) correnti
19.382.213
544.369
19.926.582
2,81%
b) anticipate
62.011.489
2.845.765
64.857.254
4,59%
b1) di cui alla Legge 214/2012
Altre attività
Totale dell’attivo
Voci del passivo e del patrimonio netto al 31 dicembre 2015
(valori in unità di euro)
50.275.714
2.475.101
52.750.815
4,92%
271.123.345
2.341.534
273.464.879
8,64%
11.769.238.490
149.986.420
11.919.224.910
1,27%
BCC Roma
BCC Capranica
BCC Roma +
BCC Capranica
% Var
Debiti verso banche
1.522.767.145
49.844
1.522.816.989
0,00%
Debiti verso clientela
7.240.536.961
135.086.684
7.375.623.645
1,87%
Titoli in circolazione
1.967.917.762
6.222.924
1.974.140.686
0,32%
7.635
0
7.635
0,00%
Passività finanziarie di negoziazione
Derivati di copertura
24.058.068
0
24.058.068
0,00%
Passività fiscali
14.514.987
316.704
14.831.691
2,18%
a) correnti
0
0
0
0,00%
b) differite
14.514.987
316.704
14.831.691
2,18%
Prospetto di Base
- 112 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Voci del passivo e del patrimonio netto al 31 dicembre 2015
(valori in unità di euro)
Altre passività
BCC Roma
BCC Roma +
BCC Capranica
BCC Capranica
% Var
204.595.630
3.399.566
207.995.196
1,66%
Trattamento di fine rapporto del personale
21.313.854
484.893
21.798.747
2,28%
Fondi per rischi e oneri:
23.465.925
233.732
23.699.657
1,00%
0
0
0
0,00%
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
23.465.925
233.732
23.699.657
1,00%
Riserve da valutazione
70.055.686
(64.503)
69.991.183
-0,09%
Riserve
591.881.567
6.803.950
598.685.517
1,14%
Sovrapprezzi di emissione
18.326.432
384.657
118.711.089
2,10%
Capitale
51.892.990
46.011
51.939.001
0,09%
-497.548
0
-497.548
0,00%
18.401.396
(2.978.224)
15.423.172
-16,18%
11.769.238.490
149.986.420
11.919.224.910
1,27%
Azioni proprie (-)
Utile (Perdita) d‟esercizio
Totale del passivo e del patrimonio netto
Voci di Conto Economico al 31 dicembre 2015
Interessi attivi e proventi assimilati
BCC
Capranica
BCC Roma
BCC Roma +
BCC Capranica
% Var
279.137.106
5.047.782
284.184.888
1,81%
-110.713.878
-1.839.515
-112.553.393
1,66%
168.423.228
3.208.267
171.631.495
1,90%
73.492.318
1.370.155
74.862.473
1,86%
Commissioni passive
-10.053.249
-275.610
-10.328.859
2,74%
Commissioni nette
63.439.069
1.094.544
64.533.613
1,73%
602.847
6.803
609.650
1,13%
-887.123
25.766
-861.357
2,90%
Risultato netto dell‟attività di copertura
-1.372.048
0
-1.372.048
0,00%
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
28.602.915
348.406
28.951.321
1,22%
342.397
0
342.397
0,00%
30.199.774
347.203
30.546.977
1,15%
0
0
0
0,00%
-1.939.256
1.203
-1.938.053
0,06%
0
0
0
0,00%
Margine di intermediazione
258.808.888
4.683.786
263.492.674
1,81%
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
-77.951.392
-4.058.607
-82.009.999
-5,21%
a) crediti
-71.737.135
-3.909.288
-75.646.423
-5,45%
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
0
0
0
0,00%
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
0
0
0
0,00%
-6.214.257
-149.319
6.363.576
-2,40%
180.857.496
625.179
181.482.675
0,35%
-174.152.103
-4.720.897
-178.873.000
2,71%
Interessi passivi e oneri assimilati
Margine di interesse
Commissioni attive
Dividendi e proventi simili
Risultato netto dell‟attività di negoziazione
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al
fair value
d) altre operazioni finanziarie
Risultato netto della gestione finanziaria
Spese amministrative:
Prospetto di Base
- 113 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
a) spese per il personale
-90.555.417
-2.588.217
-93.143.634
2,86%
b) altre spese amministrative
-83.596.686
-2.132.680
-85.729.366
2,55%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
-1.987.605
-37.000
-2.024.605
1,86%
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
-7.953.607
-165.570
-8.119.177
2,08%
-433.714
-8.505
-442.219
1,96%
25.141.268
948.925
-26.090.193
3,77%
-159.385.761
-3.983.046
-163.368.807
2,50%
Utili (Perdite) delle partecipazioni
0
0
0
0,00%
Risultato netto della valutazione al fair value delle attività
materiali e immateriali
0
0
0
0,00%
Rettifiche di valore dell'avviamento
0
0
0
0,00%
13.819
30
13.849
0,22%
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle
imposte
21.485.554
(3.357.837)
18.127.717
-15,63%
Imposte sul reddito dell'esercizio dell‟operatività corrente
-3.084.158
379.614
-2.704.544
-12,31%
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle
imposte
18.401.396
(2.978.224)
15.423.172
-16,18%
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al
netto delle imposte
0
0
0
0,00%
18.401.396
(2.978.224)
15.423.172
-16,18%
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
Altri oneri/proventi di gestione
Costi operativi
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
Utile (Perdita) d'esercizio
RENDICONTO FINANZIARIO al 31 dicembre 2015 Metodo Indiretto
BCC
Capranica
BCC Roma
BCC Roma +
BCC Capranica
Variazione %
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione
230.809.831
11.311.669
242.121.500
4,90%
18.401.396
-2.978.224
15.423.172
-16,18%
0
0
0
0,00%
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
1.358.479
0
1.358.479
0,00%
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento
(+/-)
88.529.571
3.909.288
92.438.859
4,42%
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni
materiali e immateriali (+/-)
8.387.320
174.075
8.561.395
2,08%
10.993.175
3.254
10.996.429
0,03%
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-)
0
0
0
0,00%
- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in
via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-)
0
0
0
0,00%
103.139.890
10.203.275
113.343.165
9,89%
-1.414.238.281
5.937.791
-1.408.300.490
0,42%
- risultato d'esercizio (+/-)
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la
negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair
value (-/+)
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri
costi/ricavi (+/-)
- altri aggiustamenti (+/-)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
Prospetto di Base
- 114 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
BCC
Capranica
BCC Roma
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
BCC Roma +
BCC Capranica
Variazione %
-186.937
-18.231
-205.168
-9,75%
0
0
0
0,00%
- attività finanziarie disponibili per la vendita
-30.199.774
-347.203
-30.546.977
-1,15%
- crediti verso banche: a vista
-90.500.399
507.996
-89.992.403
0,56%
- crediti verso banche: altri crediti
-69.698.997
-37.069
-69.736.066
-0,05%
-1.033.216.032
5.377.835
-1.027.838.197
0,05%
-190.436.142
454.463
-189.981.679
1.224.533.963
-17.237.199
1.207.296.764
0,24%
%
-1,41%
-261.009.170
-15.303.853
-276.313.023
-5,86%
0
0
0
0,00%
- debiti verso clientela
1.074.619.861
7.460.649
1.082.080.510
6,94%
- titoli in circolazione
316.244.415
-8.796.614
307.447.801
-2,78%
- passività finanziarie di negoziazione
0
0
0
0,00%
- passività finanziarie valutate al fair value
0
0
0
0,00%
94.678.857
-597.381
94.081.476
-0,63%
41.105.513
12.261
41.117.774
0,03%
602.847
6.803
609.650
1,13%
0
0
0
0,00%
602.847
6.803
609.650
1,13%
0
0
0
0,00%
- vendite di attività materiali
0
0
0
0,00%
- vendite di attività immateriali
0
0
0
0,00%
- vendite di rami d'azienda
0
0
0
0,00%
-33.277.420
-21.381
-33.298.801
0,06%
-100
0
-100
0,00%
0
0
0
0,00%
-32.797.162
-20.429
-32.817.591
0,06%
-480.158
-952
-481.110
0,20%
0
0
0
0,00%
-32.674.573
-14.578
-32.689.151
-0,04%
1.485.359
47.514
1.532.873
3,20%
0
0
0
0,00%
-5.401.396
0
-5.401.396
0,00%
-3.916.037
47.514
-3.868.523
1,21%
- attività finanziarie valutate al fair value
- crediti verso clientela
- altre attività
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività
finanziarie
- debiti verso banche: a vista
- debiti verso banche: altri debiti
- altre passività
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività
operativa
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla
scadenza
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla
scadenza
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività
d'investimento
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di
provvista
Prospetto di Base
- 115 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
BCC Roma
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA /ASSORBITA
NELL'ESERCIZIO
4.514.903
BCC
Capranica
45.197
BCC Roma +
BCC Capranica
Variazione %
4.560.100
1,00%
LEGENDA
(+) generata
(-) assorbita
Adeguatezza Patrimoniale, comparto del credito deteriorato, indicatori di rischiosità creditizia
Alla data del presente Prospetto, non sono disponibili dati aggiornati relativi alla situazione economico
patrimoniale della nuova realtà creditizia che si verrebbe a creare con il perfezionamento della
operazione di fusione, conseguentemente sono rappresentate di seguito informazioni utili per valutare
l‟operazione di fusione nel suo complesso unicamente sulla base della mera sommatoria di dati contabili
assoggettati a revisione delle banche partecipanti alla fusione rilevati alla data del 31 dicembre 2015.
Le seguenti tabelle propongono una rappresentazione dell‟impatto dell‟operazione di fusione sulla base
dei dati dell‟Emittente e della BCC di Capranica al 31 dicembre 2015.
Capitale Interno Complessivo
Assorbimenti
BCC Roma
dic 15
Assorbimenti
BCC di
Capranica
dic 15
Assorbimenti
BCC di
Capranica da
escludere
dic 15
Assorbimenti
BCC di
Capranica
netti
dic 15
Assorbimenti
BCC Roma+
BCC
Capranica
netti
dic 15
Fondi Propri
720.595
6.101
3.851
724.446
Common Equity Tier 1
720.468
3.851
3.851
724.320
Tier 1 ratio
720.468
3.851
3.851
724.320
127
2.249
351.978
6.230
Tier 2
Rischi di credito e controparte
Rischi di mercato
-2.249
0
127
6.230
358.208
4.127
0
0
4.127
33.995
819
819
34.814
Fondi Propri a copertura rischi di I
Pilastro
390.099
7.050
7.050
397.149
Rischio di concentrazione single name
14.799
931
0
14.799
Rischi operativi
Rischio di concentrazione geosettoriale
-931
6.659
0
0
6.659
Rischio di tasso banking book
20.002
1.234
1.234
21.236
Fondi Propri a copertura rischi di II
Pilastro
41.460
2.164
1.234
42.694
431.559
9.214
439.843
59,9%
151,0%
60,7%
289.036
-3.113
284.604
% Fondi Propri Disponibili
40,1%
-51,0%
39,3%
Common Equity Tier 1 ratio
14,8%
4,4%
14,6%
Tier 1 ratio
14,8%
4,4%
14,6%
Total Capital Ratio
14,8%
6,9%
14,6%
Fondi Propri a copertura rischi
complessivi
% Fondi Propri a copertura rischi
complessivi
Fondi Propri Disponibili
La BCC di Capranica detiene al 31 dicembre 2015 Fondi Propri per 6,1 milioni (10,68 milioni al 31
dicembre 2014) di cui 3,9 milioni di Common Equity Tier 1 (7,1 milioni al 31 dicembre 2014) e 2,2
milioni di Tier 2 (3,5 milioni al 31 dicembre 2014) (rappresentati da prestiti subordinati acquistati da
BCC di Roma). L‟incremento dei Fondi Propri dell‟Emittente si attesterebbe su una misura pari allo
0,53%.
Prospetto di Base
- 116 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Il capitale assorbito dai rischi complessivi della BCC di Capranica ammonta a 9,2 milioni (151% del
totale) di cui 7,1 per i rischi di primo pilastro e 2,2 milioni per quelli di secondo pilastro; si rileva quindi
un deficit patrimoniale di 3,1 milioni. In termini percentuali il capitale assorbito dai rischi complessivi
dell‟Emittente verrebbe pertanto ad incrementarsi in misura pari al 2,14%, mentre la percentuale dei
Fondi Propri dell‟Emittente a copertura dei rischi complessivi verrebbe ad incrementarsi dal 59,9% al
60,7% e, correlativamente, l‟eccedenza di capitale dell‟Emittente (rapporto tra la quota di Fondi Propri
non assorbita dalla copertura dei rischi e il totale dei Fondi Propri) verrebbe a ridursi dal 40,1% al 39,3%
dei Fondi Propri.
Con riferimento alle singole tipologie di rischio, l‟impatto dell‟operazione sarebbe nullo quanto agli
assorbimenti patrimoniale a fronte dei rischi di mercato e al rischio di concentrazione geosettoriale e
“single name”, mentre l‟assorbimento patrimoniale a fronte del rischio di credito e di controparte
verrebbe a crescere dell‟1,77%, quello a fronte del rischi operativi verrebbe a crescere del 2,41%,
l‟assorbimento complessivo a fronte dei rischi di I pilastro verrebbe a crescere dell‟1,81%, quello a
fronte del rischio di tasso sul “banking book” del 6,17% e l‟assorbimento complessivo a fronte dei rischi
di II pilastro verrebbe a crescere del 2,98%.
Per la valutazione dell‟operazione è stato completamente annullato il Tier 2 della BCC di Capranica, che
è completamente composto dalla parte ancora computabile dei prestiti subordinati già sottoscritti dalla
BCC di Roma nonché l‟assorbimento patrimoniale per il rischio di concentrazione “single name” poiché
viene generato da posizioni che, qualora verranno ricomprese tra i clienti della BCC di Roma,
risulteranno non rilevanti per la determinazione del requisito patrimoniale.
Dal punto di vista dell‟adeguatezza patrimoniale, a seguito dell‟operazione in oggetto, la BCC di Roma
vedrebbe il Common Equity Tier 1 Ratio ed il Total Capital Ratio passare, con i dati riferiti al 31
dicembre 2015, dal 14,78% al 14,6% ed il capitale eccedente passare dal 40,1% al 39,3% dei Fondi
Propri. Tali valori, lievemente in calo rispetto ai livelli attuali, sarebbero comunque in linea con il profilo
di rischio stabilito dalla Banca nel RAS.
Le consistenze dei Fondi Propri della Bcc di Capranica al 30 giugno 2016 ammontano a -4,591 milioni, il
Common Equity Tier 1 Ratio ed il Tier 1 Ratio si attestano entrambi a -7,485% ed il Totale Capital Ratio
a -5,531%.
Dal punto di vista dell‟adeguatezza patrimoniale, con i dati al 30 giugno 2016 la BCC di Roma vedrebbe
il Common Equity Tier 1 Ratio ed il Total Capital Ratio passare dal 15,1% al 14,9% ed il capitale
eccedente passare dal 44,1% al 43,3% dei Fondi Propri. Tali valori, lievemente in calo rispetto ai livelli
attuali, sarebbero comunque in linea con il profilo di rischio stabilito dalla Banca nel proprio sistema
integrato di analisi e quantificazione dei rischi (Risk Assessment System o RAS).
La seguente tabella presenta l‟impatto dell‟operazione sulle consistenze del comparto dei crediti
deteriorati dell‟Emittente sulla base dei dati al 31 dicembre 2015.
BCC Roma al 3
1/12/2015
Crediti
lordi
Rettifiche
di valore
Sofferenze
259.237
171.263
Inadempienze probabili
444.896
161.724
87.570
16.484
791.703
349.470
Comparto
Esposizioni scadute
Totale crediti
deteriorati
BCC Capranica al
31/12/2015
Crediti
netti
Totale BCC Roma e BCC
Capranica al 31/12/2015
Crediti
lordi
Rettifiche
di valore
Crediti
netti
Crediti
lordi
Rettifiche
di valore
Crediti
netti
87.974
20.131
11.408
8.723
279.368
182.671
96.697
283.172
11.342
3.178
8.164
456.238
164.902
291.336
71.087
1.873
162
1.711
89.443
16.646
72.798
442.233
33.346
14.748
18.598
825.049
364.218
460.831
Al 31 dicembre 2015 il comparto dei crediti deteriorati relativo alla sola BCC di Roma ammonta a 791,7
milioni, di cui 259,2 milioni rientranti tra le sofferenze, 444,9 milioni tra le inadempienze probabili e 87,6
milioni tra i crediti scaduti.
Prospetto di Base
- 117 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Alla stessa data il comparto dei crediti deteriorati relativo alla BCC di Capranica ammonta a 33,3 milioni
di cui 20,1 milioni rientranti tra le sofferenze, 11,3 milioni tra le inadempienze probabili e 1,9 milioni tra
i crediti scaduti.
Considerando il dato congiuntamente, il comparto ammonta a 825,0 milioni, di cui 279,4 milioni
classificati tra le sofferenze, 456,2 tra le inadempienze probabili e 89,4 tra i crediti scaduti.
Le seguenti tabelle rappresentano l‟impatto dell‟operazione di fusione per incorporazione della BCC di
Capranica sulla incidenza dei crediti deteriorati dell‟Emittente al lordo e al netto delle pertinenti
svalutazioni.
Incidenza % su totale crediti lordi
Al 31 dicembre 2015
BCC Roma
BCC Capranica
BCC Roma +
BCC Capranica
a) Sofferenze
3,81%
16,34%
4,03%
b) Inadempienze probabili
6,54%
9,20%
6,59%
c) Esposizioni scadute
1,29%
1,52%
1,29%
d) Rischio Paese
0,0%
0,0%
0,0%
Totale crediti deteriorati
11,64%
27,06%
11,91%
Totale crediti in bonis
88,36%
72,94%
88,09%
Incidenza % su totale crediti netti
al 31 dicembre 2015
BCC Roma
BCC Capranica
BCC Roma +
BCC Capranica
a) Sofferenze
1,38%
8,07%
1,49%
b) Inadempienze probabili
4,43%
7,55%
4,48%
c) Esposizioni scadute
1,11%
1,58%
1,12%
d) Rischio Paese
0,0%
0,0%
0,0%
Totale crediti deteriorati
6,92%
17,20%
7,09%
Totale crediti in bonis
93,08%
82,80%
92,91%
Rispetto alla situazione della BCC di Roma al 31 dicembre 2015, l‟aggregato tra BCC di Roma e BCC di
Capranica presenta in generale, sia al lordo che al netto delle svalutazioni, un leggero incremento della
incidenza delle varie categorie di crediti deteriorati sul totale dei crediti e, correlativamente, una leggera
diminuzione dell‟incidenza dei crediti in bonis, sia al lordo che al netto delle svalutazioni, sul totale dei
crediti.
Confrontando le incidenze di dicembre 2015 con quelle di giugno 2016 della sola BCC di Roma si
evidenzia un incremento del comparto delle sofferenze lorde e nette che passano rispettivamente da
3,81% a 4,02% e da 1,38% a 1,45%. Anche le incidenze dei crediti deteriorati lordi e netti sul totale dei
crediti fanno registrare degli incrementi nel primo semestre 2016 passando rispettivamente da 11,64% a
12,4% e da 6,92% a 7,42%.
Lo stesso confronto semestrale effettuato sulle incidenze aggregate della BCC di Roma e della BCC di
Capranica mostra per quanto concerne il comparto delle sofferenze lorde e nette un incremento
passando rispettivamente da 4,03% a 4,32% e da 1,49% a 1,57%, mentre per quanto riguarda il totale dei
crediti deteriorati lordi e netti si rileva una crescita delle incidenze che passano rispettivamente da
11,91% a 12,8% e da 7,09% a 7,6%.
La seguente tabella illustra il raffronto dei principali indicatori di rischiosità creditizia della BCC di
Capranica al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2015 con i corrispondenti dati relativi al sistema delle
banche minori e al sistema bancario nel suo complesso.
Indicatori
Prospetto di Base
giu-16
dic-15
dic-14
- 118 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
BCC
Capranica
BCC
Capranica
Sistema
Sistema
Banche
Minori
BCC
Capranica
Sistema
Sistema
Banche
Minori
Crediti deteriorati lordi/crediti lordi
36,1%
27,06%
18,1%
18,7%
23,21%
17,7%
16,9%
Crediti deteriorati netti/crediti netti
19,9%
17,19%
10,8%
12,2%
16,28%
10,8%
11,5%
% di copertura crediti deteriorati
56,0%
44,22%
45,4%
40,8%
36,16%
44,4%
36,5%
Sofferenze lorde/crediti lordi
21,8%
16,34%
10,6%
10,5%
11,36%
10,0%
8,5%
Sofferenze nette/crediti netti
9,4%
8,06%
4,8%
5,1%
5,40%
4,5%
4,3%
% di copertura sofferenze nette
65,6%
56,67%
58,7%
55,3
56,74%
58,7%
52,1%
Sofferenze nette/patrimonio netto
n.d.
208,09%
n.d.
n.d.
87,33%
n.d.
n.d.
Costo del rischio
n.d.
3,8%
n.d.
n.d.
1,6%
n.d.
n.d.
I dati di sistema e del sistema delle banche minori al 31 dicembre 2015 relativi agli indici di copertura, al
rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi, e al rapporto tra sofferenze lorde e crediti lordi sono
tratti dal Rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d‟Italia - Aprile 2016, tavola 4.1. I dati di sistema
e del sistema delle banche minori al 31 dicembre 2015 relativi al rapporto tra crediti deteriorati netti e
crediti netti e al rapporto tra sofferenze nette e crediti netti sono stati calcolati dall‟Emittente sulla base
dei dati disponibili nella menzionata tavola.
I dati di sistema e del sistema delle banche minori al 31 dicembre 2014 relativi agli indici di copertura, al
rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi, e al rapporto tra sofferenze lorde e crediti lordi sono
tratti dal Rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d‟Italia - Aprile 2015, tavola 3.1. I dati di sistema
e del sistema delle banche minori al 31 dicembre 2014 relativi al rapporto tra crediti deteriorati netti e
crediti netti e al rapporto tra sofferenze nette e crediti netti sono stati calcolati dall‟Emittente sulla base
dei dati disponibili nella menzionata tavola.
La seguente tabella illustra l‟impatto dell‟operazione di fusione per incorporazione della BCC di
Capranica sui tassi di copertura dei crediti deteriorati dell‟Emittente
Grado di copertura dei crediti deteriorati
al 31 dicembre 2015
Deteriorati
di cui diversi dalle sofferenze
Sofferenze
Inadempienze Probabili
Scaduti
BCC Roma
44,1%
33,5%
66,1%
36,4%
18,8%
BCC
Capranica
44,2%
25,3%
56,7%
28,0%
8,6%
BCC Roma +
BCC Capranica
44,1%
33,3%
65,4%
36,1%
18,6%
Rispetto alla situazione della BCC di Roma al 31 dicembre 2015, l‟aggregato tra BCC di Roma e BCC di
Capranica presenta in generale un leggero decremento del grado di copertura dei crediti deteriorati.
La seguente tabella rappresenta gli indicatori di liquidità della BCC di Capranica alla data del 31 dicembre
2015.
Loan to Deposit Ratio
LCR
NSFR
31 dicembre 2015
79,93%
547,93%
126,54%
Gli indicatori LCR e NSFR della BCC di Capranica al 31 dicembre 2015 risultano soddisfare le soglie
rispettivamente previste a regime per tali indicatori (100% a partire dal 1° gennaio 2018).
Si precisa, per completezza informativa che, in caso di realizzazione dell‟operazione di fusione per
incorporazione della BCC di Capranica, l‟Emittente potrebbe dover impiegare risorse finanziarie nella
formazione del personale attualmente alle dipendenze della BCC di Capranica, con un conseguente
Prospetto di Base
- 119 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
incremento nei costi operativi dell‟Emittente per l‟esercizio 2016, che inciderebbe negativamente sul
risultato del medesimo esercizio.
Ancora si segnala che sebbene le banche coinvolte nell‟operazione di fusione appartengano tutte al
mondo cooperativo e si avvalgano, in linea di massima, dei medesimi sistemi operativi, non si può
escludere che l‟integrazione fra i diversi sistemi e l‟integrazione fra diverse strutture amministrative possa
comportare comunque un aumento di alcune specifiche tipologie di rischi quali i rischi operativi e legali.
Dal complesso delle informazioni sopra riportate si evince che l‟operazione di fusione per
incorporazione della BCC di Capranica, i cui effetti si producono a partire dal 1° luglio 2016, potrà avere
un leggero impatto negativo sulla situazione patrimoniale, economica, finanziaria dell‟Emittente, così
come una leggera diminuzione dei coefficienti di adeguatezza patrimoniale e un impatto negativo sulla
redditività dell‟Emittente in relazione all‟esercizio 2016.
Prospetto di Base
- 120 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
4. INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE
4.1 STORIA ED EVOLUZIONE DELL’EMITTENTE
L‟Emittente è una Società Cooperativa per azioni, alla fondazione, costituita da 38 soci promotori,
su autorizzazione del Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio, con la
denominazione di Cassa Rurale ed Artigiana dell‟Agro Romano, per atto notaio a rogito Notaio
Tassitani-Farfaglia del 17/10/1954, Repertorio 3495, Raccolta 1062, registrato a Roma il 23 ottobre
1954, al n. 9849 di formalità. La denominazione attuale dell‟Emittente è Banca di Credito
Cooperativo di Roma Società Cooperativa con sede in Roma.
La durata della Società è fissata al 31 dicembre 2050 e potrà essere prorogata una o più volte con
delibera dell‟assemblea straordinaria.
Nell'esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini
di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle
operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed
economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l'educazione al risparmio e
alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel
quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il
bene comune. È altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito
Cooperativo e a rendere effettive forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio
mutualistico tra i soci.
In particolare, nel corso degli anni la Banca di Credito Cooperativo di Roma ha curato:
- il collegamento con la base sociale privilegiando i propri Soci nelle varie fasi dell‟attività
corrente, riservando particolari agevolazioni sia nel comparto impieghi che raccolta. Pur alla
presenza di una forte espansione territoriale, si è operato nel rispetto del principio di “attività
prevalente” a favore dei Soci: il 55% circa delle attività complessive è oggi diretto ai Soci ed alle
attività a ponderazione zero.
- il Collegamento con l'economia locale e impegno per il suo sviluppo: in quest‟ottica sono
stati mantenuti tutti i rapporti con le comunità locali, sostenendo e aderendo non solo alle attività del
volontariato, ma partecipando e cercando di promuovere iniziative per l‟elevamento delle condizioni
morali culturali ed economiche. Il collegamento con l‟economia locale è mantenuto vivo anche
partecipando fattivamente alle iniziative promosse dalle Associazioni di categoria e creando
occasioni d„incontro e confronto con l‟imprenditoria locale su temi di attualità e interesse diffuso.
- lo sviluppo dell’idea cooperativa, mostrando particolare attenzione allo sviluppo dell'idea
cooperativa e alla divulgazione dei principi mutualistici, scegliendo di collaborare in via preferenziale
con altre imprese cooperative.
I momenti più importanti che, anno per anno a partire dalla fondazione, hanno segnato la storia
della Banca sono i seguenti:
1954 - il 17 ottobre, si costituisce la Cassa Rurale ed Artigiana dell‟Agro Romano. Il capitale
sottoscritto è di 704.000 lire;
1955 - il 14 febbraio, la Cassa inizia ad operare con uno sportello a Finocchio, Roma;
1962 - la sede sociale viene trasferita a P.zza Pompei n. 7/8, Roma, con l‟apertura dell‟agenzia n° 1;
1975 - la denominazione viene cambiata in Cassa Rurale e Artigiana di Roma (di seguito “la Cassa);
1979 - viene costituita la Cramas, mutua volontaria di assistenza sanitaria per i soci e dipendenti;
1980 - la Cassa aderisce all‟Associazione Bancaria Italiana;
1984 - la Cassa trasferisce la sede sociale a Via Sardegna n. 129, Roma;
1991 - la Cassa incorpora la Cassa Rurale ed Artigiana Beato Tommaso di Cori;
1993 - la Cassa inaugura la nuova sede sociale in Viale Oceano Indiano n. 13/c, Roma. Aderisce al
Fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della cooperazione, nello stesso anno, nel corso
del mese di Ottobre, incorpora la CRA di Sacrofano;
Prospetto di Base
- 121 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
1995 - la Cassa, in ottemperanza alla riforma bancaria, cambia la denominazione sociale in Banca di
Credito Cooperativo di Roma;
1996 - vengono incorporate la BCC di Cerveteri e la BCC di Mandela-Vicovaro.
1997 - la Banca inaugura una sede distaccata a Civitavecchia ed incorpora la BCC di Scurcola
Marsicana;
1998 - vengono incorporate la BCC della Sabina, la BCC di Trasacco, la BCC di Civitella AlfedenaParco Nazionale d‟Abruzzo e la BCC di Ortucchio;
1999 - vengono incorporate la BCC Valle Raio di Tornimparte, la BCC di Amatrice e la BCC di
Montereale. Vengono acquisite le attività e passività della BCC di Velletri e della BCC Santi Pietro e
Paolo di Credito Cooperativo di Roma;
2001 - viene incorporata la BCC Lido dei Pini di Ardea ed Anzio;
2002 - vengono acquisite le attività e passività della BCC Nomentana di Mentana;
2003 - viene incorporata la BCC di Segni;
2004 - la BCC di Roma celebra 50 anni di attività;
2006 - viene aperta la sede distaccata di Sora;
2007 - vengono acquisite l'agenzia di Bracciano Centro dalla BCC di Capranica e Bassano Romano e
l'agenzia di Canino dalla Banca della Tuscia di Credito Cooperativo;
2008 - vengono aperte 11 nuove agenzie, tra le quali le sedi distaccate di Canino e Fiano Romano;
2009 - apertura di 6 nuove agenzie, tra le quali una a Viterbo;
2010 - il 1° dicembre è chiamato alla carica di Direttore generale il dott. Mauro Pastore in luogo del
dott. Enrico Falcone in congedo pensionistico. La Banca apre 7 nuove agenzie, tra le quali tre in
provincia di Frosinone;
2011 - aperte 3 nuove agenzie, 2 in provincia di Roma ed una in provincia di Frosinone;
2012 - aperte 5 nuove agenzie, tutte in provincia di Roma;
2013 - aperta una nuova agenzia a Latina e nell‟ambito dell‟attività di consolidamento della rete
commerciale, chiuso uno sportello a Roma e un altro nella provincia di Frosinone;
2014 - la Banca celebra i 60 anni di attività;
2015 - incorporazione della Banca della Tuscia Credito Cooperativo con 5 sportelli in provincia di
Viterbo e acquisizione delle attività e passività della Banca Padovana Credito Cooperativo con 28
sportelli in Veneto. Aperta una nuova agenzia a Guidonia. A fine anno la rete conta 179 agenzie e
28 sportelli di tesoreria e cassa a domicilio presso enti privati e pubbliche amministrazioni;
2016 - incorporazione (1° luglio) della Banca di Capranica Credito Cooperativo con 5 sportelli nelle
province di Roma e Viterbo.
4.1.1.Denominazione legale e commerciale dell’Emittente
La denominazione legale e commerciale dell‟Emittente è “Banca di Credito Cooperativo di Roma
Società Cooperativa”.
La Società ha sede nel Comune di Roma.
4.1.2.Luogo di registrazione dell’Emittente e numero di registrazione
L‟Emittente è iscritto nel Registro delle Imprese di Roma al n. 01275240586 - partita IVA
00980931000 codice fiscale 01275240586. È iscritta all'Albo delle Banche tenuto dalla Banca d'Italia
al n. 4516 ed all‟Albo delle Società Cooperative al n. A149122 ex art. 2512 cod. civ. e D.M. 23
giugno 2004. Codice ABI 08327.
4.1.3.Data di costituzione e durata dell’Emittente
L‟Emittente è una Società Cooperativa per azioni costituita da 38 soci promotori, su autorizzazione
del Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio, con la denominazione di Cassa Rurale
ed Artigiana dell‟Agro Romano, per atto notaio a rogito Notaio Tassitani-Farfaglia del 17/10/1954,
Repertorio 3495, Raccolta 1062, registrato a Roma il 23 ottobre 1954 al n. 9849 di formalità. La
denominazione attuale dell‟Emittente è Banca di Credito Cooperativo di Roma Società Cooperativa
con sede nel Comune di Roma.
Prospetto di Base
- 122 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
La durata della Società è fissata al 31 dicembre 2050 e potrà essere prorogata una o più volte con
delibera dell‟assemblea straordinaria.
4.1.4.Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese
di costituzione, indirizzo e numero di telefono della sede sociale
La Banca di Credito Cooperativo di Roma è una società cooperativa costituita in Italia e la
legislazione applicabile è quella italiana. La sede sociale è ubicata in Via Sardegna n. 129, Roma, CAP
00187, telefono 06.5286.3000, telefax 06.5286.3309, l‟indirizzo di posta elettronica è
[email protected].
La sede Operativa è in Viale Oceano Indiano n. 13/c, CAP 00144, Roma, telefono 06.52861, sito
internet www.bccroma.it.
4.1.5.Fatti recenti verificatisi nella vita dell’Emittente sostanzialmente rilevanti per la
valutazione della sua solvibilità
Con effetti giuridici dal 1° gennaio 2015 la Banca della Tuscia Credito Cooperativo è stata
incorporata dalla Banca di Credito Cooperativo di Roma a seguito di atto di fusione stipulato in data
17 dicembre 2014.
Con effetti giuridici dal 19 dicembre 2015 la Banca di Credito Cooperativo di Roma, previa
autorizzazione della Banca d‟Italia, si è resa cessionaria di rami e cespiti aziendali della Banca
Padovana di Credito Cooperativo in l.c.a. (di seguito “BCC Padovana”), con sede in Campodarsego
(PD) a seguito di atto stipulato in data 18 dicembre 2015.
In data 1° maggio 2016 l‟Assemblea straordinaria dei soci dell‟Emittente ha approvato la proposta di
fusione per incorporazione della Banca di Capranica Credito Cooperativo, con effetti giuridici
previsti a partire dal 1° Luglio 2016.
L‟assemblea straordinaria dei soci della BCC di Capranica ha approvato il menzionato progetto di
fusione in data 14 maggio 2016.
Prospetto di Base
- 123 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
5. PANORAMICA DELLE ATTIVITA’
5.1 PRINCIPALI ATTIVITA’
5.1.1. Natura delle operazioni e delle principali attività
La Banca di Credito Cooperativo di Roma ha per oggetto la raccolta del risparmio e l‟esercizio del
credito nelle sue varie forme; essa può, con l‟osservanza delle disposizioni vigenti, esercitare tutte le
attività e compiere tutte le operazioni e i servizi bancari e finanziari consentiti, nonché ogni altra
operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dell‟oggetto sociale in conformità
alle disposizioni emanate dall‟Autorità di Vigilanza. La Società svolge le proprie attività anche nei
confronti dei terzi non soci.
L‟attività bancaria tradizionale è svolta con l‟offerta di un‟ampia gamma di prodotti e servizi bancari
alla clientela che si concentra:
- nella raccolta diretta, svolta principalmente tramite apertura di conti correnti, depositi a risparmio,
certificati di deposito, conti deposito, pronti contro termine e emissione di prestiti obbligazionari;
- negli impieghi verso clienti, rappresentati da scoperti di conto corrente, anticipi sbf e su fatture,
crediti sanitari, mutui e prestiti personali, portafoglio commerciale e finanziario, finanziamenti
import/export e finanziamenti a breve;
- nella tesoreria e intermediazione finanziaria;
- nei servizi di pagamento e monetica.
È autorizzata a prestare al pubblico i seguenti servizi di investimento: negoziazione per conto
proprio, esecuzione ordini per conto dei clienti, sottoscrizione e/o collocamento di strumenti
finanziari, ricezione e trasmissione di ordini, consulenza in materia di investimenti e gestione di
portafogli.
Le principali categorie di prodotti venduti sono quelli bancari, assicurativi e prodotti finanziari
nonché i servizi connessi e strumentali.
Negli ultimi anni la Banca di Credito Cooperativo di Roma ha incrementato notevolmente la propria
attività di servizi alla clientela, ampliando la gamma dei prodotti ed abbinando sempre più la
funzione creditizia con quella parabancaria.
In particolare si sono conclusi accordi sia con società facenti parte del movimento cooperativo, sia
con gli enti pubblici territoriali, che con altre società allo scopo di fornire prestazioni atte a creare
effettivo valore aggiunto al cliente ed alla Banca, privilegiando, ove possibile, i servizi e i prodotti del
movimento cooperativo, senza peraltro rinunciare a priori alle possibilità di collaborare con società
esterne.
In tale contesto l‟attività di intermediazione si accompagna oggi, in modo naturale, alla soddisfazione
del cliente nei vari bisogni collegati alla domanda di credito o di prodotti di risparmio e servizi.
Oltre all‟attività di raccolta ed impiego nelle varie forme tradizionali, a breve, medio e lungo termine,
l‟Emittente sta concentrando il proprio business nel proporre e fornire soluzioni personalizzate con
operazioni mirate a soddisfare tutte le esigenze che si manifestano nei diversi comparti.
5.1.2. Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività significative
La Banca negli ultimi esercizi ha messo a disposizione dei suoi clienti alcuni nuovi prodotti/servizi,
in coerenza con la sua vocazione di banca attenta alle esigenze della clientela retail,; fra questi
ricordiamo il nuovo conto corrente “Conto BCC Ecò” destinato appunto alle famiglie, e il conto di
deposito, destinato ai consumatori che desiderano una remunerazione dedicata alla raccolta a breve.
5.1.3. Principali mercati
La clientela di riferimento è costituita soprattutto da famiglie/consumatori, artigiani e piccole-medie
imprese.
A fianco di questa clientela, che caratterizza in prevalenza il tessuto economico del territorio di
competenza, sono ben avviati rapporti nei confronti del mondo dell‟associazionismo, delle scuole, e
delle amministrazioni pubbliche.
Prospetto di Base
- 124 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
La Banca di Credito Cooperativo di Roma opera, al 30 aprile 2016 con 179 Agenzie e 28 sportelli di
tesoreria a domicilio nei comuni nel Lazio e nelle provincie dell‟Aquila e Padova e più
marginalmente in quelle di Treviso (1 sportello) e Venezia (1 sportello) all‟interno del proprio
territorio di competenza.
Nello specifico, la società ha sedi distaccate nei Comuni di Canino, Civita Castellana, Civitavecchia,
Cori, Fiano Romano, Frosinone, Norma, Poggio Mirteto, Rieti, Scurcola Marsicana, Campodarsego
e Sora; la competenza territoriale, ai sensi delle disposizioni di vigilanza, comprende il territorio di
detti Comuni ove l‟Emittente ha le proprie succursali, nonché nei Comuni ad essi limitrofi.. I
comuni dove era insediata una filiale incorporata dalla Banca di Credito Cooperativo Padovana,
nonché i comuni limitrofi rientrano nella zona di competenza della Banca.
Comuni in competenza
Provincia
COMUNI
Frosinone
36
Grosseto
3
Isernia
4
L‟Aquila
69
Latina
11
Rieti
44
Roma
84
Teramo
7
Terni
2
Viterbo
39
Padova
40
Treviso
8
Venezia
8
Vicenza
5
Totale complessivo
360
5.1.4. Base di qualsiasi dichiarazione formulata dall'Emittente nel documento di
registrazione riguardo alla sua posizione concorrenziale
La fonte di qualsiasi dichiarazione formulata nel presente Documento di Registrazione riguardo la
posizione concorrenziale della Banca è costituita dai dati estratti dal sistema interno di GeoMarketing, impostato sui dati relativi alla base pubblica di Banca d‟Italia ed alla matrice dei conti. Il
sistema è fornito da: Master Information s.r.l. - Marketing Sviluppo Territori e Ricerche - Viale
Restelli, 3 – 20124 Milano.
Prospetto di Base
- 125 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
6. STRUTTURA ORGANIZZATIVA
6.1 DESCRIZIONE DEL GRUPPO CUI APPARTIENE L’EMITTENTE
Alla data del Documento di Registrazione l‟Emittente non appartiene ad un gruppo.
6.1.1. Società controllate in via esclusiva
Ai sensi dell‟articolo 2359 c.c., l‟Emittente controlla in via esclusiva la Società Agecooper Roma s.r.l.,
partecipata al 100% (dati in percentuale del patrimonio al 31 dicembre 2015). Costituita nel 1997 ha
come oggetto sociale l‟assunzione della rappresentanza di compagnie ed enti di assicurazione e la
prestazione di servizi di intermediazione assicurativa; inoltre lo statuto prevede la gestione di
strutture immobiliari. Il capitale sociale è pari ad Euro 52.000.
6.1.2. Società collegate
Le società collegate all‟Emittente e sottoposte ad influenza notevole sono:
 Sinergia – Sistemi di Servizi – società consortile a responsabilità limitata, partecipata al 40,9%.
Costituita con atto di fusione del 27 settembre 2012, la Ce.Se.Coop scarl è stata incorporata
nella Società UPF S.c.a.r.l. (società che presta servizi analoghi a quelli di Ce.Se.Coop. in
particolare a favore delle banche di credito cooperativo della Lombardia e del Veneto) che a
seguito della fusione ha assunto la denominazione di Sinergia – Sistemi di Servizi – società
consortile a responsabilità limitata. Nel corso del 2012 alla medesima società è stato conferito il
ramo d‟azienda della SOAR scarl e ceduto il ramo d‟azienda back-office di ISIDE s.p.a..
Sinergia – Sistemi di Servizi svolge attività complementari e strumentali alle funzioni ed ai
processi di lavoro supportati dal sistema informativo della Banca, necessari al completamento
delle operazioni bancarie di sportello e di servizi specializzati ai fini sia del regolamento e
scambio con il sistema interbancario, sia del collegamento con i fornitori di servizi e con gli
organi di controllo. La sede legale è in Milano in Via Decorati al Valor Civile 15 e la sede
amministrativa ed operativa è in Treviglio (BG) Via C. Battisti 47.

BCC Sistemi Informatici S.p.A. (ex ISIDE S.p.A.), partecipata al 3,47% (dati in percentuale del
patrimonio al 31 dicembre 2015). BCC Sistemi Informatici, viene fondata nel 2000 ad opera
della Federazione Lombarda delle banche di Credito Cooperativo, Federazione Toscana delle
banche di Credito Cooperativo e Banca di Credito Cooperativo di Roma, con lo scopo di
realizzare una piattaforma comune per tutte le banche di Credito Cooperativo. Opera dal 2001 e
svolge attualmente attività di outsourcing del sistema informativo per le Banche di Credito
Cooperativo annoverando tra i suoi clienti anche istituzioni creditizie di tipo non cooperativo.
La sede della società è in Pioltello (MI) via Rivoltana 95.
6.2 EVENTUALE SOGGETTO CONTROLLANTE
Alla data del Documento di Registrazione, nessun soggetto, sia esso persona fisica o giuridica, risulta
esercitare il controllo sulla Banca di Credito Cooperativo di Roma, ai sensi dell‟art. 23 TUB e dell‟art.
93 TUF.
Prospetto di Base
- 126 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
7. INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE
7.1 CAMBIAMENTI NEGATIVI SOSTANZIALI
L‟Emittente attesta che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive
dell‟Emittente dalla data dell‟ultimo bilancio sottoposto a revisione e pubblicato (31/12/2015).
7.2 INFORMAZIONI SU TENDENZE, INCERTEZZE, RICHIESTE, IMPEGNI O
FATTI NOTI CHE POTREBBERO RAGIONEVOLMENTE AVERE RIPERCUSSIONI
SIGNIFICATIVE SULLE PROSPETTIVE DELL’EMITTENTE
L‟Emittente, nello svolgimento dell‟attività bancaria e finanziaria, è fortemente influenzata dalla
situazione dei mercati finanziari e dal generale contesto macroeconomico, tuttora caratterizzato dal
perdurare di rischi inerenti ai debiti sovrani di alcuni Paesi dell‟Eurozona e dal persistere di timori
circa la solidità di banche e altri intermediari finanziari che presentano esposizioni nei confronti dei
predetti Paesi europei o che sono gravati da elevati livelli di sofferenze anche nei confronti di
debitori privati.
La crisi economica e finanziaria internazionale ha investito, seppur non così pesantemente come nel
resto del Paese, anche l‟area di competenza dell‟Emittente. In tale contesto il ruolo della Banca è
stato quello di operare di concerto con gli Enti Territoriali per sostenere l‟economia locale anche
attraverso una più attiva e mirata consulenza alle imprese al fine di accompagnarle a superare le
attuali difficoltà. Il contesto economico-finanziario globale ha portato all‟adozione di una politica di
erogazione del credito ancor più attenta e ad un ulteriore affinamento degli strumenti di analisi del
merito creditizio, prestando particolare attenzione al rapporto rischio-rendimento degli impieghi
della clientela.
Le aspettative di sviluppo della Banca sono legate alla riforma delle Banche di Credito Cooperativo.
In data 14 aprile 2016 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale legge 8 aprile 2016 n. 49, di
conversione del decreto legge n. 18 del 14 febbraio 2016, recante disposizioni in materia di riforma
delle Banche di Credito Cooperativo. La BCC di Roma, pur disponendo di un patrimonio netto
superiore a 200 milioni di Euro e disponendo, pertanto, secondo quanto previsto dal D.L. 18/2016,
della facoltà, in alternativa alla adesione ad un gruppo bancario cooperativo, di deliberare la
trasformazione in società per azioni o deliberare la messa in liquidazione, non ha deliberato entro il
termine previsto dal D.L. 18/2016 la trasformazione in società per azioni, e conseguentemente
dovrà aderire ad un gruppo bancario cooperativo.
In data 14 settembre si è conclusa la procedura di pubblica consultazione, avviata dalla Banca
d‟Italia, della normativa di attuazione della menzionata riforma.
Allo stato, non si ha la certezza che la normativa regolamentare della Banca d‟Italia entrerà in vigore
nel medesimo testo posto in consultazione, né si può prevedere quale sarà la composizione
quantitativa e qualitativa del gruppo bancario cooperativo al quale la BCC di Roma aderirà.
L‟utile netto dell‟esercizio 2015, pari a 18,4 milioni, è in calo di 7,5 milioni (-29,0%), rispetto al 2014.
Tale risultato è fortemente influenzato dai contributi versati al Fondo per la Risoluzione delle Crisi
per un totale di 10,4 milioni, di cui 7,8 milioni di contributi straordinari per le 4 banche
commissariate.
Al 31 dicembre 2015 la raccolta allargata ammonta a 11.071,4 milioni e risulta in crescita del 20,1%
annuo; alla medesima data i crediti verso clientela (voce 70 dell‟attivo dello Stato patrimoniale)
risultano pari 6.394,8 milioni, con una crescita annua del 17,3%.
Alla data del 30 giugno 2016 il debito residuo delle obbligazioni in scadenza entro il 2017 ammonta
complessivamente a 576,6 milioni di euro, pari al 44,11% del totale.
A fronte delle suddette scadenze l‟Emittente potrebbe procedere, come accaduto in passato, ad
emettere nuove obbligazioni per un importo almeno pari a quelle in scadenza.
I Fondi Propri della Banca ammontano al 31 dicembre 2015 a 720,6 milioni e coprono
adeguatamente l‟esposizione ai rischi di credito, di mercato ed operativi che complessivamente
ammonta a 390,1 milioni. L‟eccedenza di patrimonio libero è pari a 174,5 milioni (il dato fornisce
l‟indicazione della eccedenza del patrimonio della Banca rispetto ai requisiti totali relativi al Total
Prospetto di Base
- 127 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Capital Ratio come risultanti ad esito dello SREP), mentre il CET1 Ratio ed il Total Capital Ratio
alla medesima data risultano entrambi pari al 14,78%.
Al 30 giugno 2016 i Fondi Propri della Banca ammontano a 726,5 milioni e coprono adeguatamente
l‟esposizione ai rischi di credito, di mercato ed operativi che complessivamente ammonta a 384,3
milioni. L‟eccedenza di patrimonio libero è pari a 188,5 milioni, mentre il CET1 Ratio ed il Total
Capital Ratio alla medesima data risultano entrambi pari al 15,1%.
Si evidenzia come l‟utile netto alla data del 30 giugno 2016 risulti pari a Euro 11,2 milioni, invariato
rispetto a giugno 2015. Il margine di interesse è in incremento di 0,9 milioni (+1,1%), il margine di
intermediazione è in incremento di 11,5 milioni (9,7%), grazie ai maggiori ricavi netti da servizi (+5,8
milioni) e al maggior contributo dell‟area finanza (+4,8 milioni). I costi operativi risultano in
incremento di 15 milioni (+20,1%).
La voce 130 (rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti e di altre operazioni
finanziarie) presenta un saldo negativo di 27,8 milioni, evidenziando minori accantonamenti per 2,2
milioni (-7,3%).
Si è registrato un risultato positivo riguardo la voce 100 del Conto Economico (“Utili (perdite) da
cessione o riacquisto di: attività finanziarie disponibili per la vendita”) di 9,2 milioni di Euro (+
37,3%).
La voce 260 del Conto economico è passata da -2,0 milioni di Euro del 2015 a -0,7 milioni di Euro
del 2016.
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
8.PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI
In data 30 marzo 2016 il Consiglio di Amministrazione dell‟Emittente ha approvato il Piano
Strategico 2016-2017, che reca la previsione di risultati di esercizio pari a un utile di 22,3 milioni di
Euro per l‟anno 2016 e un utile di 30,0 milioni per l‟anno 2017.
8.1 PRINCIPALI PRESUPPOSTI SUI QUALI L’EMITTENTE HA BASATO I DATI
PREVISIONALI
8.1.1 Premessa
Gli ultimi mesi del 2015 hanno fatto registrare una lieve ripresa dell‟attività economica associata ad
una forte volatilità dei mercati finanziari indotta da molteplici fattori: le tensioni internazionali ed i
potenziali effetti economici del terrorismo, la riduzione degli stimoli monetari statunitensi, il
rallentamento nella crescita dell‟economia cinese, la crisi greca, l‟acuirsi della recessione in Brasile
nonché l‟incertezza in ordine all‟eventuale uscita della Gran Bretagna dall‟Unione Europea (c.d.
brexit). A questi fattori si sono affiancati elementi favorevoli al ritorno alla crescita, quali il
permanere del prezzo del petrolio su livelli particolarmente bassi, il deprezzamento dell‟euro, il
positivo effetto del quantitative easing della Banca Centrale Europea, i conseguenti bassi tassi di
interesse.
In Italia la ripresa dovrebbe dispiegarsi in maniera progressiva nel corso del prossimo biennio anche
se sarà meno intensa rispetto alle fasi successive alle passata crisi, condizionando così anche la
crescita delle masse intermediate e mantenendo su livelli di attenzione la rischiosità del credito.
Gli sviluppi regolamentari continueranno ad essere un fattore importante per il settore bancario. Sul
piano istituzionale e normativo sono attesi ulteriori adeguamenti dopo i continui cambiamenti degli
ultimi anni, che hanno impegnato significativamente la Banca in un costante processo di
adeguamento di strutture, processi e normative interne sul piano gestionale e nel campo del
controllo dei rischi.
Atteso che a dicembre 2015 si è conclusa la pianificazione pluriennale formalizzata all‟interno del
Piano Strategico 2013-2015, per la redazione del nuovo Piano, in considerazione della recentissima
riforma del Credito Cooperativo che richiederà un arco temporale non inferiore a 18 mesi per essere
strutturata e realizzata, si è ritenuto opportuno considerare un orizzonte temporale di previsione di
due anni, in attesa che la citata riforma venga declinata nella modalità operative e progressivamente
calata all‟interno del sistema del Credito Cooperativo italiano.
Il d.l. 18/2016 (convertito in legge 49/2016) prevede la costituzione di un Gruppo Bancario
Cooperativo, l‟adesione al quale è condizione per il rilascio dell‟autorizzazione all‟esercizio
dell‟attività bancaria in forma di banca di credito cooperativo, fatta salva la facoltà (c.d. way out)
delle BCC con un patrimonio netto superiore a 200 milioni di Euro di deliberare la trasformazione
in S.p.A..
Il Gruppo Bancario Cooperativo, cui l‟Emittente dovrà aderire, non avendo esercitato la facoltà di
trasformarsi in S.p.A. entro il termine previsto dal d.l. 18/2016, sarà strutturato con la costituzione
di una nuova holding operativa, costituita in forma di società per azioni e il cui capitale è detenuto in
maniera maggioritaria dalle stesse BCC, con un capitale aperto in via successiva anche ad altri
investitori di minoranza, nella prospettiva della eventuale quotazione in Borsa. L‟esercizio
dell‟attività di direzione e coordinamento della holding sulle singole BCC sarà disciplinato da un c.d.
contratto di coesione.
In tale quadro, le singole BCC manterrebbero larga parte dell‟autonomia che storicamente le ha
caratterizzate - e quindi la propria autorizzazione all‟esercizio dell‟attività bancaria - sebbene
declinata secondo la nuova categoria della “meritevolezza”, con un meccanismo di garanzie
incrociate (un “patto di coesione” finalizzato alla solidità patrimoniale complessiva del gruppo) che
dovrebbe portare le banche con migliori standard di bilancio – in particolare, con migliori indici di
solidità patrimoniale - a godere di una maggiore autonomia.
In tale contesto prospettico, la BCC di Roma sta vivendo un momento particolarmente intenso e
straordinario.
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Infatti, dopo la fusione per incorporazione della Banca della Tuscia Credito Cooperativo, divenuta
efficace a far data dal 1° gennaio 2015, dal 19 dicembre dello stesso anno la Banca ha acquisito
attività e passività della Banca Padovana Credito Cooperativo, da tempo in Amministrazione
Straordinaria a seguito di criticità gestionali e patrimoniali. Tale acquisizione, che ha riguardato 28
sportelli nell‟area a Nord di Padova, 1.700 milioni di raccolta (diretta ed indiretta), 772 milioni di
impieghi e 215 dipendenti, ha aperto nuovi orizzonti e nuovi mercati alla Banca. Altro fattore
rilevante è che con questa operazione sono stati colti molteplici importanti risultati in una logica di
concreta mutualità di sistema, che ha visto il concorso attivo di tutte le componenti del Credito
Cooperativo italiano.
In aggiunta, in data 1° maggio 2016 l‟assemblea della Banca ha approvato la fusione per
incorporazione della Banca di Capranica Credito Cooperativo con effetti contabili e legali a
decorrere dal 1° luglio 2016.
La Banca incorporata opera nell‟area nord del Lazio attraverso una rete di 5 sportelli presenti nei
comuni di Tolfa, Canale Monterano, Oriolo Romano, Vetralla, Capranica con un organico
composto da 33 risorse e 1.404 soci.
La valutazione condotta sugli asset ha rilevato una potenziale redditività della banca incorporata,
vista in un‟ottica di sviluppi futuri. Si può infatti ipotizzare un recupero di capacità reddituale
derivante da una riallocazione delle risorse sulla rete e da una significativa riduzione dei costi per
strutture ed infrastrutture. L‟incorporazione della BCC della Capranica, a causa della sua dimensione,
riflessa al 31 dicembre 2015 in circa 150,8 milioni di raccolta allargata, in 123,1 milioni di impieghi
lordi e in 26,3 milioni di investimenti finanziari nel portafoglio AFS, che rappresentano nel
complesso circa il 1,4% dei mezzi amministrati dalla BCC di Roma, non è tale da modificare gli
equilibri aziendali. Anche sotto il profilo dei livelli di rischiosità e del rispetto dei vincoli di Vigilanza,
l‟impatto non è significativo.
La compagine sociale della BCC di Roma, poi, con l‟ingresso dei soci della incorporata, non subirà
alcun mutamento rilevante del proprio assetto.
L‟area di operatività va oltremodo ad inserirsi nella direttrice a nord di Roma, individuata come
naturale polo di sviluppo del versante tirrenico nel quale la BCC di Roma è presente con le filiali di
Civitavecchia, Ladispoli e Santa Marinella e di maggior presidio nella provincia di Viterbo, nel quale
la Banca oggi opera con le filiali di Viterbo stessa, di Canino e Tuscania, più le cinque filiali
dell‟incorporata ex BCC Tuscia (Tarquinia, Monte Romano, Farnese, Montalto di Castro, Ischia di
Castro), con l‟intento di realizzare significative sinergie di carattere organizzativo, territoriali e
gestionali.
La Banca è così di fronte a un ampliamento significativo della rete e delle masse intermediate, che va
accompagnato con adeguate strategie di sviluppo e di rafforzamento dei presidii organizzativi e di
controllo ed è chiamata a consolidare la propria posizione nei mercati in cui è già presente e, nel
contempo, ad innestare il proprio modello operativo nei nuovi territori di pertinenza, sulla base del
modello consolidato di relazione con il territorio, la compagine sociale e la clientela, facendo leva sui
propri punti di forza che consistono nella solidità patrimoniale, nella qualità degli assetti creditizi e
nella capacità relazionale.
La sfida è quella di esportare l‟originale modello BCC Roma nei nuovi territori, con un inserimento
armonico nelle nuove aree che tenga conto delle specificità locali.
Responsabilità sociale e cooperativa, coerenza imprenditoriale, presenza attiva nei nuovi territori
come in quelli consolidati, conformità alla normativa e trasparenza rappresentano i principi su cui si
poggiano gli obiettivi strategici individuati nel piano.
In sintesi consolidamento dinamico nel territorio ed efficientamento di processo, alla ricerca di
maggiori economie di scala, nel rispetto della mission di banca cooperativa orientata al territorio e
alla responsabilità sociale.
Una più estesa descrizione dell'approccio strategico ipotizzato è fornita nel successivo paragrafo.
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
8.1.2. Linee guida per il raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale
Le proiezioni del Piano Strategico, che in dipendenza del mutando contesto normativo di
riferimento sono state limitate al biennio 2016-2017, si basano su stime ed ipotesi circa eventi futuri
nonché su azioni che saranno intraprese dal management. Pertanto il Piano è basato su assunzioni:
 di carattere generale, legate a variabili esogene e dunque non controllabili - quali lo scenario
macroeconomico e normativo, l'andamento dei mercati finanziari, e lo sviluppo del sistema
bancario - riportate nel Paragrafo 8.1.3 basandosi sugli scenari delineati dalla società di
consulenza Prometeia S.p.A nel rapporto dello scorso maggio, dalle previsioni Abi e da quelle
redatte dalla Federazione Nazionale delle BCC;
 di natura discrezionale, relative a variabili endogene che si sostanziano nelle azioni gestionali e
organizzative che il management ha intenzione di implementare durante l'orizzonte di piano e
riportate nel successivo Paragrafo 8.1.4.
8.1.2.1 Gli obiettivi del Piano Strategico
Come indicato in precedenza la Banca, nel periodo 2016-2017 si pone come obiettivi il
consolidamento dinamico nel territorio ed efficientamento di processo, alla ricerca di maggiori
economie di scala, nel rispetto della mission di banca cooperativa orientata al territorio e alla
responsabilità sociale.
Atteso che la tradizionale missione aziendale sancita statutariamente, anche nel quadro della riforma
del settore del Credito Cooperativo, viene confermata per il nuovo arco di programmazione 20162017, sono individuate le seguenti aree di profilo strategico:
1) la Banca nel Movimento del Credito Cooperativo
2) presidio territoriale e piano sportelli
3) efficacia ed efficienza operativa
4) gestione e controllo dei rischi
5) le iniziative nei comparti d‟attività tipica.
Tali punti chiave sono stati articolati in corrispondenti aree di intervento, con dettagliate iniziative a
supporto del raggiungimento degli obiettivi.
A. La Banca nel Movimento del Credito Cooperativo
Punto focale è la prospettiva che sta prendendo corpo con la entrata in vigore della citata riforma del
Credito Cooperativo, indirizzata verso la costituzione di un unico Gruppo Bancario Cooperativo.
In questa prospettiva, la Banca - dato il peso e la rilevanza conquistati sul campo - intende giocare
un ruolo da protagonista tra le diverse componenti del Credito Cooperativo italiano, come del resto
riconosciuto dalla stampa specializzata.
In questa prospettiva, pilastro strategico centrale nel biennio rimane la partecipazione della Banca
nel consesso cooperativo italiano come cooperativa di credito a tutti gli effetti e, quindi, al Gruppo
Bancario Cooperativo.
Come accennato in premessa, il sistema del Credito Cooperativo italiano, infatti, dovrà costituire una
nuova holding, una Spa controllata dalle stesse BCC, con un capitale di almeno un miliardo di euro,
aperto ad altri investitori di minoranza, nella prospettiva della eventuale quotazione in Borsa.
Altro pilastro strategico riguarda la mutualità di sistema che la nostra Banca sta già assicurando da
fine 2014 con il citato intervento per la BCC della Tuscia e poi quello ricordato, molto importante,
per la Banca Padovana che, in particolare, ha rappresentato nel Movimento cooperativo un
precedente virtuoso di un salvataggio interno con il concorso di tutte le componenti del Movimento
stesso senza oneri per il bilancio pubblico e, quindi, nel rispetto delle regole europee in materia di
aiuti di stato e concorrenza.
Nel biennio verranno attuati ulteriori interventi di mutualità di sistema per tutelare le insegne del
credito cooperativo, posti di lavoro e il risparmio locale, nonché la reputazione di sistema,
ampliando contestualmente il posizionamento della Banca in aree territoriali funzionali a un sano
sviluppo orizzontale, con ritorni commerciali e reddituali.
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Come già ricordato, il primo intervento approvato dall‟Assemblea dei Soci il 1° maggio 2016 ha
riguardato la BCC di Capranica, i cui effetti si dispiegheranno sull‟operatività della Banca a partire dal
1° luglio 2016.
B. Presidio territoriale e Piano sportelli
La Banca, nell‟ultimo biennio, ha seguito una politica di contenuto ampliamento della rete
commerciale con l‟apertura nel biennio 2014-2015 di 2 nuove agenzie. A queste se ne sono aggiunte
5 rivenienti dall‟incorporazione della Banca della Tuscia Credito Cooperativo (1° gennaio 2015) e 28
agenzie provenienti dalla Banca Padovana Credito Cooperativo, a seguito dell‟atto di cessione del 18
dicembre 2015, per un totale quindi di 35 nuove agenzie.
Rispetto al precedente periodo di programmazione, in relazione allo scenario economico
complessivo e alle esigenze aziendali, si conferma la strategia di consolidamento della struttura
agenziale che mira ad un approccio di copertura coerente del territorio sulla base delle potenzialità
reddituali perseguibili.
Elemento di forza nell‟attuazione della strategia sarà ancora l‟ottimizzazione dei processi con una
forte attenzione verso i processi di automazione e il miglioramento dei processi informatici, con
l‟obiettivo di promuovere ulteriormente l‟attività di sviluppo commerciale. In tale contesto è
significativa la spinta, relativamente alle agenzie di maggiori dimensioni ubicate in centri urbani,
verso l‟introduzione graduale di nuove modalità di servizio automatizzato (casse self e ATM ad
operatività bancaria completa) per le operazioni di sportello e verso l‟utilizzo di canali alternativi.
Particolare importanza continuerà ad essere data al rafforzamento delle professionalità esistenti con
particolare attenzione al comparto finanziario, del merito creditizio e del monitoraggio del credito, al
fine di poter offrire alla clientela servizi di consulenza globale.
Il piano di sviluppo territoriale, documento allegato al piano strategico, prevede l‟apertura, da
gennaio 2016 sino a tutto il 2017, di 4 nuovi sportelli in aree caratterizzate da bacini d‟utenza affini
alla tradizionale domanda di credito cooperativo e dove sono presenti potenzialità di sviluppo per
l‟offerta dei servizi della Banca.
I 4 sportelli programmati in apertura nel biennio riguardano il grande hinterland metropolitano
romano e sono localizzati a Roma città (3) ed a Castel Madama (1), all‟esterno del raccordo anulare
in direzione est, paese oggi parzialmente servito dalla nostra Banca con uno sportello di tesoreria
interno al Comune.
C. Efficacia ed efficienza operativa
L‟assetto organizzativo evolverà, senza subire sostanziali mutamenti, in coerenza con gli obiettivi
indicati nel piano, prevedendo una distinta azione a livello di rete e di direzione centrale.
Per quanto riguarda la rete, i principali interventi riguarderanno:
- la messa a regime di modelli di Agenzia diversificati in base alla complessità commerciale,
gestionale e organizzativa del territorio di riferimento;
- la rivisitazione del modello di funzionamento delle Agenzie al fine di liberare tempo da dedicare al
miglioramento dei servizi alla clientela (es.: casse self assistite…);
- il miglioramento della qualità del servizio al cliente in Agenzia anche attraverso l‟uso di canali
alternativi (es.: ATM Evoluto, Internet banking) e/o l‟efficientamento dei processi;
- la rivisitazione del sistema dei controlli di Agenzia.
Nell‟ambito delle zone territoriali i principali interventi riguarderanno:
- il consolidamento della filiera del credito in termini di modello differenziato in base al segmento di
clientela;
- l‟efficientamento dei processi aziendali (es. prosieguo nella centralizzazione/esternalizzazione delle
attività di natura amministrativa).
Per quanto attiene la Direzione Centrale i principali interventi saranno volti al consolidamento delle
strutture esistenti mediante:
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
- il potenziamento delle figure dedicate a rafforzare ulteriormente i presidi a supporto del
monitoraggio e della gestione del credito e ai controlli operativi;
- l‟eventuale rivisitazione delle attuali unità organizzative, al fine di favorire l‟efficientamento dei
processi aziendali (es. prosieguo nella centralizzazione/esternalizzazione delle attività di natura
amministrativa);
- il rafforzamento del presidio e dell‟assistenza alla rete.
Il processo di governo dei costi e la ricerca di economie di scala orienterà ulteriormente gli
investimenti verso le attività “core”, mentre proseguirà l‟automazione e l‟esternalizzazione delle
attività a basso valore aggiunto.
D. La gestione ed il controllo dei rischi
Obiettivo generale sarà quello di perseguire una maggiore armonizzazione dei sistemi di controllo e
una più strutturata capacità della Banca di gestire i rischi aziendali in coerenza con le vigenti
normative.
Un più robusto ed integrato sistema di controlli interni e una più efficace gestione dei rischi possono
contribuire a contenere le perdite e a migliorare le performances aziendali.
Il sistema dei controlli dovrà essere sempre più integrato e condiviso, estendendo le logiche risk
based a tutti processi aziendali affinché la cultura del rischio diventi parte integrante della gestione.
Specifiche attività riguarderanno poi la sempre più efficace attività dei controlli del processo del
credito in funzione della rischiosità delle controparti, la conseguente definizione dei sistemi di
pricing, una più robusta modellizzazione dei rischi di mercato e di liquidità.
Per quel che riguarda il rischio di credito, si intende proseguire il processo di rivisitazione del
monitoraggio sul credito, al fine di integrare i differenti livelli di controllo, aumentandone sia
l‟efficacia che l‟efficienza, completando la normativa interna e definendo gli specifici flussi.
Inoltre, al fine di tarare l‟offerta di credito secondo le differenti caratteristiche della clientela, con la
presentazione di prodotti con tassi adeguati alle differenti capacità di credito e, quindi, con la
garanzia di una più corretta remunerazione del rischio di credito, verrà avviato un progetto sul
pricing dei prodotti creditizi, con l‟obiettivo di determinare il tasso dei prodotti sulla base delle
differenti componenti remunerative.
Per quanto riguarda i rischi di mercato, verrà avviato un progetto di rivisitazione complessiva del
relativo modello organizzativo, delle deleghe e dei limiti operativi, per tener conto, sia delle
evoluzioni in atto nell‟ambito dei mercati finanziari (misure di politica monetaria non convenzionali
e loro termine), sia dell‟entrata in vigore della nuova disciplina di bilancio (IFRS 9). La nuova
normativa contabile avrà impatti anche sulle attività di copertura dei rischi tramite derivati, che
quindi verranno revisionate e opportunamente adattate, e sul procedimento di impairment degli
asset dello stato patrimoniale della Banca (specialmente crediti), che verrà riprogettato in tale ottica.
Analogamente, anche per il rischio di liquidità è previsto l‟adeguamento dei processi, delle deleghe e
dei limiti operativi, in conformità al nuovo dispositivo normativo di vigilanza e del progressivo
rilascio degli indicatori prudenziali di misurazione di tale rischio (LCR, NSFR, Monitoring Tools,
ecc.). Sarà oggetto di revisione e riorganizzazione organica la tesoreria della Banca, il piano di
contingenza per la liquidità con gli indicatori di crisi sistemica e specifica, il presidio delle attività
liquide e alcuni aspetti dell‟operatività aziendale che maggiormente incidono sul profilo di rischio di
liquidità della Banca stessa (raccolta diretta attraverso c/c, prestiti obbligazionari, ecc.). Così come
richiesto dalla normativa di vigilanza, verrà inoltre avviato uno specifico processo interno di
valutazione dell‟adeguatezza della liquidità (ILLAP – Internal Liquidity Adequacy Assessment
Process) che affiancherà l‟analogo ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process), già
attivo in Banca.
Sul rischio operativo, reputazionale e di conformità, si definiranno le attività volte a rafforzare la
consapevolezza della Banca rispetto a tali tipologie di rischio e a porre in essere le necessarie azioni
di mitigazione, in una più stretta collaborazione tra funzioni di controllo.
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Relativamente al rischio di non conformità e reputazionale, l‟attenzione continuerà ad essere posta
sull‟individuazione delle procedure più idonee alla prevenzione e gestione del rischi e sulla verifica
della loro adeguatezza e corretta applicazione, sia con interventi direttamente svolti presso la rete
delle agenzie che con attività direzionali con impatto sulle normative sensibili: tutto ciò in linea con
l‟evoluzione degli strumenti e dei metodi in uso presso il Sistema Bancario e con le prassi
raccomandate dalle associazioni di categoria. Per tale attività assumerà specifico rilievo il progetto di
sviluppo del modello di “Compliance graduata”, che verrà adottato in via permanente e continuativa
a partire dal 2016.
Nell‟ambito del rischio di riciclaggio, si svilupperanno nuovi approcci operativi ed anche formativi
finalizzati ad integrare le ex agenzie padovane recentemente acquisite che insediano anche esse un
territorio particolarmente critico.
Nel corso dell‟anno si avvieranno le attività propedeutiche all‟entrata in vigore, nel 2017, della IV
Direttiva antiriciclaggio.
Per quel che concerne infine i controlli di terzo livello, sistematiche saranno le attività di verifica sia
presso le strutture di rete che di direzione atte ad accertare l'adeguatezza delle misure di controllo e
dei presidi organizzativi dei differenti rischi. Si proseguirà infine a migliorare la strumentazione a
disposizione, operando con metodologie in linea con i migliori standard.
E. Le iniziative nei comparti d’attività tipica
L‟obiettivo di fondo del Piano è volto a conseguire uno sviluppo armonico tra raccolta ed impieghi
in grado di stabilizzare gli asset aziendali e portare il rapporto tra impieghi/depositi nell‟intorno del
80%.
La crescita della raccolta riguarderà la componente diretta e, soprattutto, quella indiretta gestita, con
il supporto di adeguate campagne commerciali con particolare riferimento al segmento retail e alle
nuove aree di insediamento.
In presenza di tassi mercato molto contenuti sarà indispensabile attuare un corretto posizionamento
dei prodotti a termine in termini di volumi e condizioni applicate (depositi vincolati, prestiti
obbligazionari, PCT e raccolta gestita) al fine di soddisfare le esigenze della clientela e salvaguardare
la redditività complessiva, cercando di mantenere l‟offerta distintiva rispetto alla concorrenza.
Sulla componente retail l‟opportunità di sviluppo riguarderà il risparmio gestito con particolare
riferimento ai fondi comuni, da perseguire attraverso la segmentazione della clientela, al fine di
conseguire un incremento della raccolta complessiva dei clienti e della quota detenuta altrove con
particolare riferimento al segmento di maggior riguardo (upper affluent) e aumentare la penetrazione
nel mercato dedicato agli immigrati (migrant Banking) anche attraverso accordi con i rappresentanti
delle comunità straniere.
Andranno predisposte campagne specifiche sul segmento affluent, mirate alla diversificazione del
portafoglio e all‟incremento dei volumi.
Crescente attenzione continuerà a essere dedicata ai segmenti di riferimento coerenti con la mission
aziendale di sviluppo delle comunità locali (Onlus, Parrocchie, Associazioni) attraverso specifici
prodotti. In affiancamento al canale dello sportello, che rimane assolutamente centrale, sarà
opportuno intervenire con specifiche strategie per affiancare ad esso ulteriori opportunità a partire
da un “Conctat Center” che andrà configurato soprattutto per la spinta commerciale sui prodotti da
banco e sullo sviluppo di nuova clientela, oltre a campagne specifiche da condurre sul segmento di
maggior riguardo (upper affluent) tramite il canale dei gestori Private (Referenti Finanza). Per quanto
attiene l‟internet banking, vista la presenza didi prodotti specifici che presuppongono l‟utilizzo
obbligatorio del canale (Conto Ovunque e Conto Ecò), al fine di rimanere al passo con la
concorrenza, andranno sviluppate specifiche campagne sul segmento on line e specifiche modalità di
vendita (ad esempio la possibilità di svincolare e vincolare on line in autonomia i conti di deposito),
unitamente ad un utilizzo più intensivo dello strumento delle email-newsletters e delle applicazioni
per smartphone e tablet.
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
L‟offerta sarà sempre più orientata nella direzione dei prodotti a pacchetto, con remunerazioni delle
giacenze tendenti allo zero ma con una copertura di servizi accessori sempre più ampia e
personalizzata.
In tema di comunicazione, vista l‟eterogeneità dei mercati locali si punta a declinare politiche di
comunicazione sulla matrice prodotto/micromercato, potenziando le iniziative di comunicazione
congiunta e di co-marketing con gli enti e con le istituzioni locali, con la promozione di singole
iniziative o di nuovi prodotti realizzati ad hoc.
Circa la raccolta nel segmento small business le opportunità di sviluppo saranno legate alle giacenze
di liquidità temporanee detenute presso le imprese anche per effetto del rallentamento del ciclo
produttivo, attraverso l‟introduzione di prodotti specifici per la finanza d‟impresa.
L‟incremento degli impieghi dovrà essere conseguito soprattutto nel comparto a breve termine e nel
segmento famiglie e piccole e medie imprese; le strategie di sviluppo riguarderanno anche i prestiti
personali e chirografari e i fidi estero, nonché i prodotti per l‟agricoltura. Verrà snellito l‟iter di
lavorazione e di revisione delle pratiche per dedicare più tempo allo sviluppo.
Atteso che la Banca si caratterizza per una maggiore concentrazione nel settore dei mutui ipotecari a
famiglie, si ritiene opportuno operare una diversificazione per limitare sia i rischi commerciali che
quelli di credito. Anche le concessioni di elasticità di cassa sullo stesso segmento vanno aumentate
attraverso politiche di pricing più aggressive con particolare riferimento agli scoperti automatici per i
clienti con accredito stipendio.
La politica dei prezzi nel settore dei prestiti personali dovrà essere particolarmente aggressiva e
reattiva ai mutamenti di mercato; occorrerà mantenere un attento presidio sulle condizioni proposte
dalla concorrenza, al fine di poter perseguire una politica commerciale efficace ed efficiente.
Sarà inoltre necessario perseguire lo sviluppo di prodotti di finanziamento finalizzati, volti a
valorizzare la vocazione di banca etica e di territorio (ad es prestito matrimoni, prestito ponte per
cassa integrazione, mutuo adozioni, microcredito sociale).
Nel settore small business, le strategie di sviluppo insisteranno sull‟espansione della base di clientela
e sull‟incremento della penetrazione del mercato con i prodotti e i servizi già esistenti.
In tale segmento si perseguirà anche un re-indirizzamento verso le forme tecniche a breve termine. I
settori strategici saranno rappresentati dallo sviluppo sostenibile, l‟ambiente, il turismo, i servizi
innovativi, continuando a sostenere il commercio, l‟artigianato, l‟agricoltura.
Infine, in relazione ai rapporti con le varie associazioni a cui fanno capo i confidi e per la
partecipazione nelle strutture di garanzia facenti capo alla Pubblica Amministrazione, si punta a
cogliere le opportunità che si presenteranno, in virtù della rilevante esperienza specifica maturata
negli ultimi anni.
Sotto il profilo funzionale, saranno perseguiti con coerenza obiettivi di incremento dell‟automazione
dei processi di lavorazione del credito, tramite l‟individuazione di idonei adeguamenti organizzativi e
delle risorse. Forte attenzione dovrà contestualmente essere posta all‟analisi del rischio di credito e
dell‟impatto in termini di mitigazione dello stesso.
La politica dei prezzi sarà definita in funzione dei rischi correlati, mantenendo un attento presidio
sulle condizioni proposte dalla concorrenza al fine di poter perseguire una politica di governo
efficiente ed efficace e una maggiore competitività dell‟offerta giustificata dalla presenza di più
servizi, attraverso i quali recuperare redditività e consolidare la fedeltà del cliente. Per il
conseguimento degli obiettivi, è imprescindibile il supporto di una rete di professionisti di impresa
per l‟acquisizione di nuova clientela.
Ulteriore obiettivo è l‟integrazione del catalogo dei prodotti dedicati al comparto estero e si
progetterà una linea di prodotti per il passaggio generazionale, dedicati ai giovani soci.
Le risorse finanziarie di proprietà continueranno a svolgere un ruolo di supporto alle attività core
della Banca al fine di garantire un flusso di margine finanziario positivo in presenza di un contenuto
rischio, assicurare la liquidità e supportare la raccolta a breve con titoli sottostanti. Sarà pertanto
consolidato il percorso intrapreso nel precedente triennio, caratterizzato da una forte azione di
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
minimizzazione dei rischi finanziari condotta attraverso la sensibile riduzione della vita media del
portafoglio e la preferenza per investimenti liquidi.
In presenza di minori commissioni attese sul comparto assicurativo, lo sviluppo dei servizi e dei
ricavi sarà indirizzato soprattutto agli altri prodotti di raccolta indiretta, all‟evoluzione del sistema dei
pagamenti e all‟acquisizione di nuova clientela. L‟obiettivo principale sarà ancora la crescita del cross
selling e della fidelizzazione, l‟ottimizzazione dei rapporti commerciali con le società prodotto, lo
sviluppo della monetica e dei sistemi di pagamento.
Il margine da servizi negli ultimi anni ha risentito di un insieme di fattori che ne hanno condizionato
lo sviluppo. Tali fattori sono riconducili ad ambiti normativi, alla crisi finanziaria (con conseguente
attenzione sui costi da parte del consumatore), alla modifica delle commissioni interbancarie.
Il principale obiettivo su tale comparto è di un ulteriore crescita attraverso l‟incremento dell‟upselling e cross-selling, monitoraggio continuo dei proventi derivanti dal comparto commissionale,
ottimizzazione dei rapporti commerciali con le società prodotto, confezionamento di prodotti
specifici per segmenti ad alto potenziale (turismo e previdenza complementare), realizzazione di
programmi di fedeltà per specifici cluster, utilizzo del sistema incentivante e di campagne per lo
sviluppo dei comparti monetica, bancassicurazione e prodotti finanziati ad alto valore aggiunto nel
rispetto dei vincoli MIFID. Un apporto sensibile è atteso inoltre, nell‟ambito della raccolta indiretta,
dal comparto del risparmio gestito.
La politica di prezzo sarà articolata per segmento con attenzione particolare alle peculiarità del
territorio. Sarà necessario inoltre l‟utilizzo di canali alternativi ed in particolar modo del citato
Contact Center.
Si perseguirà infine uno spiccato livello di personalizzazione della configurazione di immagine dei
prodotti e dei materiali di comunicazione.
8.1.3 Assunzioni ipotetiche di carattere generale che costituiscono presupposto essenziale
per il raggiungimento degli obiettivi strategici
Lo sviluppo delle proiezioni economico-finanziarie del Piano si basa sulle stime di andamento dei
principali indicatori macroeconomici.
Nel 2016 l‟Italia dovrebbe registrare una variazione del PIL tra l‟1% e l‟1,5%5. Il contributo della
domanda estera sarà contenuto o leggermente negativo, in ragione del debole andamento del
commercio mondiale. La ripresa, quindi, sarà sostenuta dalla domanda interna. Per quanto riguarda i
consumi, si prevede una crescita dell‟1,1-1,2%, grazie all‟incremento del reddito disponibile in virtù
del recupero dell‟occupazione e delle misure di stimolo disposte dal Governo. Per gli investimenti
lasciano ben sperare l‟aumento di fiducia delle imprese e il grado di utilizzo degli impianti, stimando
un incremento nel 2016 del 3,6-3,8%.
Le previsioni concordano su un ulteriore miglioramento dell‟economia nel 2017, con un incremento
del PIL ricompreso tra l‟1,3% e l‟1,6%6.
Nel biennio proseguirà il miglioramento della finanza pubblica. Il rapporto deficit/Pil (secondo
ABI-AFO) passerà dal 2,6% del 2015 al 2,3% nel 2016 sino al 1,1% nel 2017.
La dinamica della raccolta sarà comunque modesta, condizionata dalla fragilità finanziaria delle
famiglie e dalla ridotta capacità del risparmio di alimentare l‟espansione delle attività finanziarie.
Resterà centrale nelle politiche di offerta per il prossimo biennio l‟attività di gestione del risparmio,
mentre i titoli in amministrazione potranno riprendere a crescere a tassi modesti solo dal 2017.
Con la riattivazione della domanda interna, anche il credito tornerà a crescere, beneficiando tuttavia
dell‟ampia disponibilità di liquidità messa a disposizione dalla BCE.
La domanda di crediti da parte delle famiglie risentirà della debolezza delle condizioni finanziarie e
della ridotta capacità di indebitamento, a fronte di un progressivo miglioramento del mercato
immobiliare.
Le previsioni sull‟andamento economico nel 2016 sono differenziate. Secondo Prometeia, nel Rapporto di previsione (ottobre 2015), l‟incremento sarà
dell‟1,2%; per il Fondo Monetario Internazionale (World Economic Outlook Update January 2016) la crescita sarà dell‟1,3%; ABI-AFO nel Rapporto di
previsione 2015-2017 (dicembre 2015) e Banca d‟Italia (gennaio 2016) sono i più ottimisti stimando un incremento nel 2016 dell‟1,5%; per l‟OCSE (Outlook di
febbraio 2016) l‟incremento sarà solo dell‟1%.
6 Secondo il FMI la crescita sarà dell‟1,2%,; per Banca d‟Italia, Ocse e Prometeia l‟incremento del Pil è stimato a +1,4%; per ABI-AFO l‟incremento è +1,6%.
5
Prospetto di Base
- 136 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Dopo la contrazione dell‟ultimo anno, nel prossimo biennio i finanziamenti alle imprese
registreranno una graduale ripresa che dovrebbe essere più evidente soprattutto per le aziende con
una maggiore propensione all‟export.
La ripresa economica consentirà un miglioramento lento dei tassi di ingresso a sofferenza, in
particolare per il credito alle imprese per le quali le tensioni sulla capacità di rimborso dei prestiti
rimarranno ancora elevate; in tale contesto lo stock di partite deteriorate rimarrà ancora significativo
e in crescita nel biennio di previsione.
Il miglioramento del quadro reale dovrebbe finalmente a riflettersi sui conti economici delle banche,
anche se la redditività bancaria è prevista essere insoddisfacente: gli utili dovrebbero generare un
ritorno sull‟equity pari all‟1,8 ed al 2,7% rispettivamente nel 2016 e 2017.
Vengono presentati di seguito tre scenari previsionali relativi al prossimo biennio derivanti dal
consensum di previsione Abi Financial Outlook, dal Rapporto di Previsione Prometeia e dalle
previsioni elaborate attraverso il Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC) riferite al
Sistema bancario ed all‟insieme delle Banche di Credito Cooperativo.
Previsioni ABI
Secondo il Panel di banche partecipanti all‟Outlook coordinato dall‟Associazione bancaria Italiana, il
Pil nel 2016 in Italia è previsto in aumento dell‟1,5%, mentre per il 2017 si attende un aumento
dell‟1,6%.
In questo scenario lo spread tra impieghi a clientela e raccolta diretta dovrebbe essere pari al 2,0%
nel 2016 e al 2,1% nel 2017.
Gli impieghi a clientela dovrebbero crescere del +2,4% nel 2016 e del +3,5% nel 2017 con il solo
comparto mutui a famiglie in incremento atteso del +2,4% nel 2016 e del +3,6% nel 2017. Gli
impieghi a imprese sono invece stimati in aumento del +2,1% nel 2016 e del +3,3% nel 2017.
La variazione delle sofferenze dovrebbe tornare su valori più contenuti rispetto a quelli dei
precedenti esercizi, con una crescita del +2,7% nel 2016 e del -3,2% nel 2017.
La raccolta diretta è stimata in aumento dello 0,9% nel 2016 per poi tornare ad un valore del +2,0%
nel 2017. Dovrebbe proseguire il trend decrescente delle obbligazioni bancarie, previste in calo del
13,9% nel 2016 e del 9,2% nel 2017. Nell‟ambito della raccolta indiretta, il comparto amministrato è
anch‟esso previsto in calo del 2,9% nel 2016 e del 6,3% nel 2017.
Previsioni Prometeia
Secondo la fonte Prometeia, per l‟Italia il Pil 2016 è previsto in aumento dell‟1,2%, mentre per il
2017 si attende un aumento dell‟1,4% e dell‟1,3% per il 2018.
In questo scenario, la forbice bancaria dovrebbe attestarsi sull‟1,1% per tutto il triennio 2016-2018, e
nel medesimo periodo lo spread tra impieghi a clientela e raccolta diretta dovrebbe attestarsi sul
2,0% annuo. Gli impieghi a clientela dovrebbero crescere del +1,9% nel 2016, del +2,7% nel 2017 e
del +2,9% nel 2018; il solo comparto mutui a famiglie evidenzia un incremento atteso del +2,8% nel
2016, del +3,2% nel 2017 e del +3,7% nel 2018.
Gli impieghi a imprese sono stimati in aumento del +1,9% nel 2016, del +3,0% nel 2017 e del
+3,0% nel 2018.
La variazione delle sofferenze è qui prevista più pessimisticamente su valori di crescita del +8,6% nel
2016, +5,4% nel 2017 e +3,8% nel 2018.
La raccolta diretta è stimata in calo dell‟1,3% nel 2016 per poi tornare ad una variazione positiva del
+0,1% nel 2017 e del +1,8% nel 2018.
Le obbligazioni bancarie sono previste in calo del 10,3% nel 2016 e del 4,8% nel 2017, per poi
tornare a crescere del +1,8% nel 2018.
Previsioni Federcasse MESBAL/MECC
Nello scenario previsto dal modello econometrico FEDERCASSE, l‟attività creditizia nazionale
dovrebbe presentare gli andamenti di seguito descritti.
Prospetto di Base
- 137 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Gli impieghi a clientela sono previsti in crescita del +1,4% nel 2016, del +1,8% nel 2017 e del
+2,1% nel 2018, mentre le sofferenze in crescita del +6,2% nel 2016, del +4,0% nel 2017 e del
+2,4% nel 2018.
La raccolta allargata è stimata in aumento del +2,3% nel 2016, del +1,8% nel 2017 e del +1,6% nel
2018; la sola raccolta diretta crescerà del +1,0% nel 2016, del +1,1% nel 2017 e del +1,1% nel 2018,
mentre la raccolta indiretta varierà del +3,6% nel 2016, del +2,5% nel 2017 e del +2,1% nel 2018.
Per il solo settore del Credito Cooperativo, gli impieghi a clientela sono previsti in crescita del
+1,5% nel 2016, del +2,1% nel 2017 e del +2,5% nel 2018, mentre le sofferenze in crescita del
+8,7% nel 2016, del +5,9% nel 2017 e del +3,3% nel 2018.
Entrambi i comparti degli impieghi a clientela e delle sofferenze sono dunque previsti in crescita più
marcata rispetto a quella del sistema bancario nazionale.
La raccolta allargata è stimata in aumento del +1,5% nel 2016, del +1,8% nel 2017 e del +1,6% nel
2018; la sola raccolta diretta mostrerà nel triennio valori di crescita significativamente superiori a
quelli del sistema bancario nazionale, con variazioni del +1,5% nel 2016, del +1,7% nel 2017 e del
+1,7% nel 2018, mentre la raccolta indiretta presenterà aumenti più contenuti variando del +1,6%
nel 2016, del +2,4% nel 2017 e del +0,1% nel 2018.
A livello regionale, nelle regioni di competenza dell‟Istituto (Lazio, Abruzzo e Veneto) si ipotizza
una crescita complessiva degli Impieghi rispettivamente di +2,6% per il 2016, +2,7% per il 2017 e
+2,6% per il 2018 (il solo settore del Credito Cooperativo è previsto in crescita del +1,4% nel 2016,
+2,1% nel 2017 e +2,3% nel 2018).
Le sofferenze sono previste in crescita del +5,8% per il 2016, +3,7% per il 2017 e +2,5% per il
2018; è invece peggiore la prospettiva per il settore del Credito Cooperativo, le cui sofferenze sono
stimate in aumento del +6,8% nel 2016, +4,6% nel 2017 e +2,9% nel 2018.
Per quanto riguarda invece la raccolta allargata, la crescita stimata per il complesso delle tre regioni in
esame è del +3,8% per il 2016, +2,7% per il 2017 e +2,3% per il 2018.
8.1.4 Assunzioni relative a variabili influenzabili in tutto o in parte da parte delle decisioni
del management
L‟ipotizzato ampliamento della rete di sportelli di 4 unità, come già descritto, risponde alla esigenza
di consolidare la presenza della Banca nelle zone romane non ancora servite, ma caratterizzate da
alta densità abitativa e commerciale e da una razionalizzazione nella provincia di Viterbo, sulla base
delle potenzialità reddituali perseguibili.
L‟apporto delle nuove aperture unitamente al consolidamento delle quote di mercato nelle piazze in
cui la Banca già opera, attraverso l‟acquisizione di nuova clientele e l‟incremento dell‟operatività con
quella già esistente, dovrebbero garantire un più ampio ed efficace presidio del territorio e generare
un progressivo incremento dei volumi intermediati nel biennio, stimati pari rispettivamente al 2,5%
ed al 6,1% medio annuo per la raccolta e gli impieghi7.
La raccolta allargata (tabelle 1 e 3) dovrebbe raggiungere a fine 2017 l‟importo di 11.551,8 milioni,
con un incremento biennale del 5,2%, pari a 566,7 milioni e un incremento medio annuo del 2,5%.
La raccolta diretta (tabelle 1 e 3) dovrebbe attestarsi a 9.359,4 milioni, in aumento biennale del 2,6%,
pari a 237,3 milioni e un incremento medio annuo del 1,3%.
Nel dettaglio, si prevede una crescita biennale della raccolta a vista del 2,7% (+174,7 milioni), con un
incremento medio annuo dell‟1,3% e della raccolta a termine del 3,5% (+84,8 milioni) con un
incremento medio annuo dell‟1,7%. E‟ prevista, invece, in calo la raccolta rinveniente da Cassa
Depositi e Prestiti.
La raccolta indiretta (tabelle 1 e 3) è prevista pari a 2.192,4 milioni a dicembre 2017, in incremento
biennale del 17,7%, corrispondente a 329,4 milioni e a una crescita media annua dell‟8,5%.
Gli impieghi economici a clientela (tabelle 2 e 4) sono previsti a fine 2017 in 7.648,8 milioni, in
incremento complessivo del 12,5%, per un importo di 850,3 milioni e una crescita media annua del
6,1%.
Le previsioni di seguito riportate sono di diretta derivazione del Piano Strategico aziendale 2016-2017 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 30
marzo 2016 e non contengono gli effetti dell‟incorporazione della ex BCC di Capranica, di cui si dà evidenza nel proseguo del paragrafo.
7
Prospetto di Base
- 138 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Per i finanziamenti a medio lungo termine è prevista una crescita biennale del 9,6% (+ 511,5
milioni), con un incremento medio annuo del 4,7%, mentre i finanziamenti a breve sono previsti in
aumento biennale del 23,9% (+288,5 milioni), con un aumento medio annuo dell‟11,3%.
Per i crediti deteriorati è prevista una crescita in linea con quella complessiva degli impieghi. A fine
2017 sono stimati in 890,1 milioni, con un incremento – nel periodo di piano – del 12,4% (6%
medio annuo).
I coefficienti di rischiosità sono previsti invariati rispetto al 2015, con un rapporto crediti deteriorati
su impieghi pari all‟11,6% a fine 2017, invariato rispetto al 2015.
Nel dettaglio si evidenzia che:
 il rapporto sofferenze su impieghi è previsto, a fine 2017, pari al 4,0%, in lieve incremento
rispetto al 3,8% di fine al 2015;
 il rapporto inadempienze probabili su impieghi dovrebbe essere pari al 6,3% in lieve
decremento rispetto al 6,5% del 2015;
 il rapporto crediti scaduti su impieghi dovrebbe ammontare all‟1,3% a fine 2017, invariato
rispetto al 2015.
Il portafoglio di proprietà è previsto in diminuzione, con un valore a fine 2017 di 3.843,0 milioni,
pari a una diminuzione media annua del 7,8%, a causa principalmente del disinvestimento di titoli
legato al parziale rimborso dell‟operazione di rifinanziamento BCE.
L‟incremento nel biennio degli impieghi a clientela, stante il minor incremento della raccolta diretta,
comporterà la riduzione della liquidità aziendale al livello di circa 115,9 milioni alla fine del 2017.
Tale livello di liquidità appare comunque adeguato a coprire eventuali squilibri di tesoreria che
dovessero verificarsi.
La forbice aziendale tra l‟attivo fruttifero e la raccolta onerosa è prevista in riduzione nel 2016
(1,59% il valore stimato), per poi risalire nel 2017 (1,64% il valore stimato), con un valore medio nel
biennio dell‟1,62%, mentre la forbice tra i soli impieghi economici e la raccolta diretta è prevista pari
al 2,35% e 2,37%, rispettivamente nel 2016 e 2017.
Il margine di interesse è stimato in aumento sia nel 2016 (180,3 milioni), che nel 2017 (193,7
milioni), con un incremento medio annuo nel biennio del 7,3%.
La ripresa della raccolta indiretta gestita e di quella amministrata, unitamente a una più diffusa
vendita di prodotti e servizi con standard qualitativi elevati, consentirà di incrementare i ricavi da
servizi intorno all‟11,9% medio annuo nel biennio, consentendo un ulteriore stabilizzazione della
capacità reddituale della Banca.
Il forte recupero dei corsi dei titoli del portafoglio di proprietà avvenuto negli anni passati, induce a
ritenere che l‟andamento dei mercati finanziari nel periodo di piano strategico sia piuttosto stabile e
possa permettere il conseguimento di utili del portafoglio di proprietà nell‟intorno di 6,5 milioni
medi annui, a fronte dei 27,7 milioni complessivi del 2015.
Il margine di intermediazione è previsto in incremento medio annuo del 3,0%.
La dinamica dei costi operativi, stimati in incremento del 6,4% medio annuo, concorrerà a
determinare un margine operativo lordo pari a 87,2 milioni nel 2016 e 94,8 milioni nel 2017.
Il trend di crescita dell‟insieme delle rettifiche/riprese di valore su crediti, gli accantonamenti al
fondo rischi e oneri e le imposte dirette concorreranno a determinare un utile netto di 23,2 milioni
nel 2016 e 30,0 milioni nel 2017 (tabella 5), con un incremento medio annuo nel biennio del 27,9%.
I risultati economici dovrebbero consentire il perseguimento di indicatori di redditività (tabella 6)
superiori al sistema (stimato pari al 2,2% medio nel biennio 2016/17 fonte AFO, 3,3% secondo
Prometeia), con un ROE sui Fondi Propri del 3,0% nel 2016 e del 3,9% nel 2017%. Il cost-income è
previsto pari al 65,5%, in peggioramento rispetto al 2015 (61,6% nel 2015), a causa dei minori utili
rinvenienti dal portafoglio di proprietà, mentre nel 2017 è previsto in linea con il 2016 (65,5% il
valore per il 2017).
In miglioramento appare il ritorno economico del capitale a rischio misurato dal RORAC, stimato al
7,4% nel 2016 e all‟8,9% nel 2017.
Prospetto di Base
- 139 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
I Fondi Propri (tabella7) sono stimati a fine dicembre 2017 in circa 765,3 milioni in crescita di 44,7
milioni, con un incremento del 6,2% rispetto al patrimonio di dicembre 2015 (720,6 milioni).
Tali Fondi Propri sono adeguati a coprire i rischi assunti. La quota di Fondi Propri liberi rispetto a
quella necessaria a coprire i rischi di primo pilastro (di credito, di mercato ed operativi), nonché i
rischi quantificabili di secondo pilastro (rischio di concentrazione, rischio geo-settoriale e rischio di
tasso) è sostanzialmente stabile rispetto al 2015 ed è stimata pari al 40,0%% a fine 2017. In base alle
previsioni effettuate, il Cet 1 ratio e il Total capital ratio, che rimarranno uguali in conseguenza della
scelta di non reperire capitale di secondo livello, si stimano a fine 2016 e a fine 2017 rispettivamente
pari a 14,4% e 14,4%.
Come già evidenziato l‟Assemblea dei Soci ha approvato il progetto di fusione per incorporazione
della BCC di Capranica; di seguito vengono riportati brevemente le stime patrimoniali ed
economiche relative all‟integrazione delle agenzie della ex BCC di Capranica, i cui effetti su asset e
redditività della BCC di Roma sono da ritenersi non significativi. La raccolta diretta e quella allargata
sono stimate a fine 2016 rispettivamente pari a 132,5 milioni e a 146,9 milioni; per il 2017 la raccolta
diretta è quantificata in 135,2 milioni, mentre la raccolta allargata è stimata in 149,9 milioni. Gli
impieghi a clientela sono stati stimati a fine 2016 in 123,8 milioni e a fine 2017 in 127,8 milioni. La
raccolta allargata delle agenzie della ex BCC di Capranica rappresenta, sia per il 2016 che per il 2017,
l‟1,4% della raccolta della BCC di Roma, mentre gli impieghi rappresentano l‟1,7% degli impieghi
della BCC di Roma, a fine 2016 e l‟1,7% a fine 2017.
L‟utile atteso a fine 2016 delle agenzie della ex BCC di Capranica, stante gli effetti contabili a
decorrere dal 1 luglio, è stato stimato in 20 mila euro, mentre per il 2017 l‟utile atteso è stimato in
400 mila euro, valori che rappresentano rispettivamente lo 0,1% dell‟utile della BCC di Roma del
2016 e lo 1,2% dell‟utile del 2017.
In termini di assorbimenti patrimoniali l„impatto sarà pari a 7 milioni per il 2016 (1,6% del
complesso dei fondi propri a copertura dei rischi complessivi) e a 7,3 milioni per il 2017 (1,6% del
complesso dei fondi propri a copertura dei rischi complessivi).
E‟ opportuno evidenziare che non si è tenuto conto degli effetti dell‟applicazione del principio
contabile IFRS 3 “aggregazioni aziendali” che statuisce che le attività, le passività e passività
potenziali identificabili ad una aggregazione aziendale devono essere rilevate ai rispettivi fair value
(valore equo) alla data di acquisizione.
In sostanza, le attività e le passività dell‟incorporata devono essere riportate nella contabilità
dell‟incorporante in base al loro fair value (valore equo) alla data di efficacia della fusione che può
differire dal valore contabile delle medesime attività e passività, generando delle differenze da
iscrivere nello stato patrimoniale della incorporante in apposita riserva patrimoniale denominabile
“Riserva da differenze da fusione IFRS 3”, ai sensi del par. B47, del medesimo IFRS 3.
Tale principio contabile prevede infatti che l‟incorporante debba completare l‟attività di cui sopra
entro dodici mesi dalla data di acquisizione.
8.1.5 Informazioni significative relative al Piano Strategico 2016-2017.
Nel presente paragrafo si espongono, in forma tabellare, alcune informazioni significative contenute
nel Piano Strategico 2016-2017 dell‟Emittente, integrate con gli effetti dell‟incorporazione della ex
BCC di Capranica.
Tabella 1
BCC
Roma
Piano
Strategico
BCC
Roma
Raccolta
dic-15 (1)
dic-16
Ass.
Raccolta a vista
6.441,9
6.535,9
Raccolta a termine
2.424,6
Raccolta diretta clientela ordinaria
8.866,5
Prospetto di Base
Agenzie ex
BCC
Capranica
BCC Roma
post
incorporazione
Perc.
dic-16
dic-16
Ass.
Perc.
94,0
1,5
69,8
6.605,7
163,8
2,5
2.458,8
34,2
1,4
62,7
2.521,5
96,9
4,0
8.994,7
128,2
1,4
132,5
9.127,2
260,7
2,9
Variazioni P.S.
Variazioni con
Capranica
- 140 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Raccolta cassa depositi a prestiti
255,6
244,8
-10,8
-4,2
0,0
244,8
-10,8
-4,2
Raccolta diretta
9.122,1
9.239,5
117,4
1,3
132,5
9.372,0
249,9
2,7
Raccolta indiretta
1.863,0
2.021,0
158,0
8,5
14,4
2.035,4
172,4
9,3
RACCOLTA ALLARGATA
10.985,1
11.260,5
275,4
2,5
146,9
11.407,4
422,3
3,8
(1) I dati derivano dal Controllo di gestione e sono coerenti con quanto riflesso nella contabilità generale
Tabella 2
BCC
Roma
Piano
Strategico
BCC
Roma
Impieghi
dic-15
dic-16
Ass.
Perc.
dic-16
Totale Impieghi a breve
1.208,6
1.351,1
142,5
11,8
11,9
Totale Impieghi a m/l
5.315,3
5.564,2
248,9
4,7
Altre partite
15,4
15,4
0,0
Sofferenze
259,2
283,2
6.798,5
7.213,9
IMPIEGHI TOTALI
Agenzia ex
BCC
Capranica
Variazioni P.S.
BCC Roma
post
incorporazione
Variazioni con
Capranica
Ass.
Perc.
1.363,0
154,4
12,8
84,6
5.648,8
333,5
6,3
0,0
0,0
15,4
0,0
0,0
24,0
9,3
27,2
310,4
51,2
19,8
415,4
6,1
123,7
7.337,6
539,1
7,9
Tabella 3
Piano
Strategico
BCC
Roma
Piano
Strategico
BCC
Roma
dic-16
dic-17
Ass.
Perc.
Raccolta a vista
6.535,9
6.616,6
80,7
1,2
Raccolta a
termine
2.458,8
2.509,4
50,6
Raccolta diretta
clientela
ordinaria
8.994,7
9.126,0
Raccolta cassa
depositi a prestiti
244,8
Raccolta diretta
Raccolta indiretta
Raccolta
RACCOLTA
ALLARGATA
Var.
media
annua
BCC Roma
post
incorporazione
Agenzia
ex BCC
Capranica
BCC Roma
post
incorporazione
dic-16
dic-17
dic-17
Ass.
Perc.
1,3
6.605,7
71,2
6.687,8
82,1
1,2
2,1
1,7
2.521,5
64,0
2.573,4
51,9
2,1
131,3
1,5
1,5
9.127,2
135,2
9.261,2
134,0
1,5
233,4
-11,4
-4,7
-4,4
244,8
0,0
233,4
-11,4
-4,7
9.239,5
9.359,4
119,9
1,3
1,3
9.372,0
135,2
9.494,6
122,6
1,3
2.021,0
2.192,4
171,4
8,5
8,5
2.035,4
14,7
2.207,1
171,7
8,4
11.260,5
11.551,8
291,3
2,6
2,5
11.407,4
149,9
11.701,7
294,3
2,6
Piano
Strategico
BCC
Roma
Piano
Strategico
BCC
Roma
dic-16
dic-17
Variazioni
P.S.
2016-2017
Variazioni con
BCC
Capranica
Tabella 4
Impieghi
Totale Impieghi a breve
1.351,1
Prospetto di Base
1.497,1
Variazioni
P.S.
Ass.
146,0
Perc.
10,8
Var.
media
annua
BCC Roma
post
incorporazione
Agenzia ex
BCC
Capranica
BCC Roma
post
incorporazione
2016-2017
dic-16
dic-17
dic-17
11,3
1.363,0
12,4
1.509,5
Variazioni con
Capranica
Ass.
146,5
- 141 -
Perc.
10,7
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Totale Impieghi a m/l
5.564,2
5.826,8
262,6
4,7
4,7
5.648,8
87,1
5.913,9
265,1
4,7
Altre partite
15,4
15,4
0,0
0,0
0,0
15,4
0,0
15,4
0,0
0,0
Sofferenze
283,2
309,5
26,3
9,3
9,3
310,4
28,3
337,8
27,4
8,8
7.213,9
7.648,8
434,9
6,0
6,1
7.337,6
127,8
7.776,6
439,0
6,0
IMPIEGHI TOTALI
Tabella 5
Dati in milioni di Euro
Bilancio
2015
PS Anno
2016
Riprevisione
2016
2° sem.
2016
Capranica
BCC
Roma
Con
Capranica
2016
Variazione
Ass.
PS
Anno
2017
Anno
2017
Capranica
BCC Roma
con
Capranica
2017
%
Interessi attivi e proventi assimilati
279,1
280,8
277,9
1,9
279,8
0,7
0,3
284,4
4,0
288,4
Interessi passivi e oneri assimilati
110,7
100,5
97,8
0,7
98,4
-12,3
-11,1
90,7
1,1
91,8
Margine di interesse
168,4
180,3
180,1
1,3
181,4
13,0
7,7
193,7
2,9
196,6
73,5
86,4
86,4
0,6
87,0
13,5
18,4
90,1
1,3
91,4
Commissioni passive
-10,1
-11,0
-11,0
-0,1
-11,1
-1,1
10,5
-11,7
-0,2
-11,9
Commissioni nette
63,4
75,4
75,4
0,5
75,9
12,5
19,7
78,4
1,1
79,5
Dividendi su partecipazioni
0,6
0,6
0,6
0,0
0,6
0,0
0,0
0,6
0,0
0,6
Risultato netto dell‟attività
di negoziazione (Voce 80)
-0,9
0,0
1,0
0,0
1,0
1,9
-212,7
0,0
0,0
0,0
Risultato netto dell‟attività
di copertura
-1,4
0,0
-0,5
0,0
-0,5
0,9
-64,1
0,0
0,0
0,0
Utili (perdite) da cessione
o riacquisto di crediti e
attività finanziarie (voce 100)
28,6
11,0
10,0
0,0
10,0
-18,6
-65,0
2,0
0,0
2,0
Risultato netto delle attività e
passività finanziarie valutate
al fair value
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
Margine di intermediazione
258,8
267,3
266,6
1,8
268,4
9,6
3,7
274,7
4,0
278,7
Totale rettifiche e riprese di
valore (voce 130)
-78,0
-66,3
-66,3
-0,5
-66,8
11,1
-14,2
-60,6
-0,9
-61,5
Rettifiche e riprese di valore su crediti
-71,7
-61,8
-61,8
-0,5
-62,3
9,4
-13,1
-56,1
-0,9
-57,0
Rettifiche e riprese di valore su attività
finanziarie disponibili per la vendita
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
-6,2
-4,5
-4,5
0,0
-4,5
1,7
-27,6
-4,5
0,0
-4,5
180,9
200,9
200,3
1,3
201,6
20,7
11,5
214,1
3,1
217,2
Spese amministrative
-174,2
-190,7
-190,7
-1,4
-192,1
-17,9
10,3
-194,2
-2,8
-197,0
spese per il personale
-90,6
-105,0
-105,0
-0,7
-105,7
-15,1
16,7
-106,5
-1,4
-107,9
altre spese amministrative
-83,6
-85,7
-85,7
-0,7
-86,4
-2,8
3,4
-87,7
-1,4
-89,0
Accantonamenti netti per fondi rischi
e oneri
-2,0
-1,0
-0,6
0,0
-0,6
1,4
-68,2
-1,3
-0,1
-1,3
Rettifiche/riprese di attività materiali
e immateriali
-8,4
-9,3
-9,3
-0,1
-9,4
-1,0
12,0
-9,8
-0,2
-9,9
Altri oneri/proventi di gestione
25,1
26,0
26,5
0,2
26,7
1,6
6,2
25,3
0,3
25,7
-159,4
-175,0
-174,1
-1,3
-175,4
-16,0
10,0
-179,9
-2,6
-182,5
Utile/perdita dell’operatività
corrente al lordo delle imposte
21,5
25,9
26,2
0,02
26,2
4,7
22,1
34,2
0,47
34,7
Imposte sul reddito
-3,1
-3,6
-3,9
0,00
-3,9
-0,8
27,5
-4,2
-0,07
-4,3
Commissioni attive
Rettifiche e riprese di valore su altre
operazioni finanziarie
Risultato netto della gestione
finanziaria
Costi operativi
Prospetto di Base
- 142 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Utile/perdita dell'operatività
corrente al netto imposte
18,4
22,3
22,3
0,02
22,3
3,9
21,2
30,0
0,4
30,4
Tabella 6
Composizione
Bilancio
2015
Anno
2016
Anno
2017
Anno 2016 con
agenzie di
Capranica
Anno 2017 con agenzie
di Capranica
Impieghi / raccolta
74,50%
78,10%
81,70%
78,29%
81,72%
Raccolta indiretta /
raccolta diretta
20,40%
21,90%
23,40%
21,72%
23,42%
Bilancio
2015
Rischiosità
Anno
2016
Anno 2016 con
agenzie di
Capranica
Anno
2017
Anno 2017
con agenzie di
Capranica
Sofferenze / impieghi
3,80%
3,90%
4,00%
4,12%
4,34%
Inadempienze probabili / impieghi
6,50%
6,40%
6,30%
6,63%
6,15%
Past due
1,30%
1,30%
1,30%
1,27%
1,20%
11,60%
11,60%
11,60%
12,02%
11,69%
Anno
2016
Anno
2017
Crediti deteriorati / impieghi
Redditività
Bilancio
2015
Valore medio
Anno 2016 con agenzie
di Capranica
Anno 2017 con
agenzie di
Capranica
Roe su Fondi Propri
2,60%
3,00%
3,90%
3,50%
3,02%
3,97%
Rorac (Nopat/ Capitale allocato)
6,70%
7,40%
8,90%
8,20%
7,23%
8,92%
Margine operativo lordo / Fondi Propri
13,80%
12,80%
13,20%
13,00%
12,56%
12,57%
Margine d‟intermediazione / margine di
interesse
153,70%
148,20%
141,80%
145,00%
147,96%
141,78%
Gestione servizi / margine di interesse
37,70%
41,80%
40,50%
41,10%
41,84%
40,46%
Profitti da operazioni finanziarie /
margine di interesse
16,50%
6,10%
1,00%
3,60%
6,06%
1,02%
Cost-income
61,60%
65,50%
65,50%
65,50%
65,33%
65,48%
Anno
2016
Anno
2017
Produttività
Raccolta allargata media per dipendente
Bilancio
2015
Anno 2016 con
agenzie di
Capranica
Anno 2017 con agenzie
di Capranica
7,7
7,6
7,7
7,6
7,7
12,5
12,5
12,9
12,5
12,9
Margine interesse per addetto (migliaia di
euro)
138,3
121,6
129,6
121,6
129,9
Margine operativo lordo per dipendente
(migliaia di euro)
81,6
62,2
63,5
62,2
63,6
Utile netto per dipendente (migliaia di euro)
15,1
15,1
20,1
15,1
20,1
Montante medio (raccolta allargata +
impieghi) per dipendente
Prospetto di Base
- 143 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Tabella 7
Senza BCC Capranica
Descrizione
Con BCC Capranica
Anno
Anno
Anno
Anno
2016
2017
2016
2017
Anno 2015
Rischi di credito e controparte (compreso CVA)
352
369,1
384,2
376,1
391,5
Rischi di mercato
4,1
4,1
4,1
4,1
4,1
Rischi operativi
34
36,6
38,2
36,6
38,2
390,1
409,8
426,5
416,8
433,8
Rischio di concentrazione single name
14,8
15,7
16,8
15,7
16,8
Rischio di concentrazione geosettoriale
6,7
7,2
7,6
7,2
7,6
Rischio di tasso banking book
20
6
8,3
6
8,3
41,5
28,9
32,7
28,9
32,7
431,6
438,7
459,2
445,7
466,5
59,9%
59,4%
60,0%
60,3%
61,0%
289
300,1
306,1
293,1
298,8
% Fondi Propri Disponibili
40,1%
40,6%
40,0%
39,7%
39,0%
Common Equity Tier 1 ratio
14,8%
14,4%
14,4%
14,2%
14,1%
Total Capital Ratio
14,8%
14,4%
14,4%
14,2%
14,1%
Fondi Propri a copertura rischi di I Pilastro
Fondi Propri a copertura rischi di II Pilastro
Fondi Propri a copertura rischi complessivi
% Fondi Propri a copertura rischi complessivi
Fondi Propri Disponibili
8.2 RELAZIONE DELL’ESPERTO SUI DATI PREVISIONALI
In data 18 maggio 2016 l‟Emittente, analizzate le proposte pervenute per l‟assegnazione dell‟incarico
di revisione dei dati previsionali, ha conferito tale incarico al Dott. Stefano Fiorini, dottore
commercialista e revisore legale, iscritto all‟Albo dei Dottori Commercialisti di Roma al numero
AA_005511 il 12 luglio 1995, iscritto nel Registro dei Revisori Legali al numero 104752 con D.M.
del 25 novembre 1999 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 100 serie speciale del
17 dicembre 1999, con sede in Viale Mazzini 134 – Roma, il quale ha emesso una relazione sui Dati
Previsionali riportati nel presente Capitolo 8.
Copia di tale relazione è di seguito riportata.
Prospetto di Base
- 144 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Prospetto di Base
- 145 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Prospetto di Base
- 146 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Prospetto di Base
- 147 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
8.3 PRINCIPI CONTABILI UTILIZZATI PER LA REDAZIONE DEI DATI
PREVISIONALI
I principi contabili adottati per l‟elaborazione dei Dati Previsionali sono coerenti a quelli utilizzati
per la redazione del Bilancio 2015, predisposti in conformità con i Principi Contabili Internazionali
IAS/IFRS adottati dall‟Unione Europea.
Prospetto di Base
- 148 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
9. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA
9.1 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA
In base all‟art. 23 dello Statuto Sociale, gli organi della società, ai quali è demandato, secondo le
rispettive competenze, l‟esercizio delle funzioni di amministrazione, di direzione e di vigilanza sono:
a) il Consiglio di Amministrazione;
b) Il Comitato Esecutivo;
c)
Il Collegio Sindacale;
d) Il Collegio dei Probiviri.
Di seguito sono indicati i membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e di
personale direttivo della Banca alla data del presente Documento di Registrazione e la carica
ricoperta, nonché le loro eventuali principali attività esterne, ove significative nei riguardi
dell‟Emittente.
I membri del Consiglio di Amministrazione, e dell‟Organo di Controllo risultano in possesso dei
requisiti di professionalità e di onorabilità, i membri dell‟organo di Controllo risultano altresì iscritti
al registro dei revisori contabili istituito presso il Ministero di Grazia e Giustizia.
MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Alla data del Prospetto di Base, il Consiglio di Amministrazione della Banca è composto dai seguenti
membri, tutti domiciliati per la carica presso la sede legale della Banca di Credito Cooperativo di
Roma, Via Sardegna 129, 00187 Roma.
CARICA
NOMINATIVO
LUOGO DI NASCITA
DATA DI NASCITA
Presidente del CdA
Francesco Liberati
Scurcola Marsicana (AQ)
15/06/1937
Vice Presidente Vicario
Maurizio Longhi*
Orte (VT)
27/08/1964
Vice Presidente
Gabriele Gravina*
Castellaneta (TA)
05/10/1953
Consigliere
Alessandro Ciocia
Frosinone (FR)
01/02/1954
Consigliere
Guido Di Capua*
Roma
17/09/1953
Consigliere
Corrado Gatti*
Roma
19/12/1974
Consigliere
Francesco Enrico Gori
Assisi (PG)
02/10/1941
Consigliere
Chiara Madia
Roma
27/08/1972
Consigliere
Pasqualina Porretta
Sora
24/08/1974
Consigliere
Giampiero Proia
Roma
24/06/1959
Consigliere
Lorenzo Santilli*
L‟Aquila
03/07/1956
* Componenti anche del Comitato Esecutivo
I componenti del Consiglio di Amministrazione sono stati nominati con delibera dell‟Assemblea del
19 aprile 2015 per un periodo di tre esercizi fino alla data dell‟Assemblea utile per l‟approvazione del
bilancio d‟esercizio al 31 dicembre 2017.
Ai sensi degli artt. 23 e 41 dello Statuto, è istituito il Comitato Esecutivo quale Organo Sociale i cui
membri, alla data del Prospetto di Base sono: Corrado Gatti in qualità di Presidente, Maurizio
Longhi, Gabriele Gravina, Guido Di Capua e Lorenzo Santilli.
Di seguito sono riassunte le informazioni più significative circa l‟esperienza professionale dei
componenti il Consiglio di Amministrazione.
LIBERATI FRANCESCO (Presidente del CdA), nato a Scurcola Marsicana (AQ) il
15/06/1937, è residente a Roma. Laureato in Economia e Commercio; già dirigente e Direttore
Generale della Banca di Credito Cooperativo di Roma, è Presidente e Amministratore di diversi
organismi associativi locali e nazionali del Credito Cooperativo (Presidente FederLUS, Vice
Prospetto di Base
- 149 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Presidente di I.C.C.R.E.A. Holding, componente CdA e CE di Federcasse, del Fondo di Garanzia
degli Obbligazionisti, del Fondo di Garanzia Istituzionale e dell‟ABI); è inoltre Presidente della
Fondazione Badioli e della Fondazione BCC Roma.
CIOCIA ALESSANDRO, nato a Frosinone (FR) il 01/02/1954, risiede a Cori (LT). Laureato in
Economia è dottore commercialista e revisore legale dei conti. Svolge attività professionale ed è
titolare di uno studio di consulenza amministrativa, fiscale e societaria. Revisore per società private
ed enti pubblici, ha incarichi come consulente tecnico ed è patrocinante presso diverse Commissioni
tributarie.
DI CAPUA GUIDO, nato a Roma il 17/09/1953 ed ivi residente, ingegnere, è Amministratore di
diverse aziende nel settore agricolo ed immobiliare (Sole S.r.l., Luna 2050 S.r.l., Azienda Agricola di
Fietri S.r.l.).
GATTI CORRADO (Presidente del CE), nato a Roma il 19/12/1974 ed ivi residente, è Professore
Straordinario di Economia e Gestione delle Imprese nell‟Università degli studi di Roma “La
Sapienza”, Facoltà di Economia, dipartimento Management.
Dottore commercialista e Revisore Legale, è consulente su aspetti strategici, organizzativi e finanziari
di imprese private e pubbliche; è componente del consiglio di amministrazione o del consiglio
sindacale, anche in qualità di presidente, di primarie società industriali e finanziarie, anche quotate.
GORI FRANCESCO ENRICO, nato ad Assisi il 02/10/1941, residente a Cerveteri, è
imprenditore edile e amministratore e socio di aziende di costruzione (Colle Verde Srl e Ippogrifo
2000 Srl).
GRAVINA GABRIELE, nato a Castellaneta (TA) il 05/10/1953, residente a Sulmona, laureato in
giurisprudenza, è imprenditore e amministratore di diverse società e organizzazioni impegnate nel
campo delle infrastrutture turistiche, dei servizi culturali e della promozione dello sport di interesse
locale e nazionale (CO.GE.SE. Srl, Consorzio Stabile Leonardo Srl, Molino Srl, M.i.c. Molisana
Inerti Conglomerati Srl, Federazione Italiana Gioco Calcio e Campo di Golf Brecciarola Scarl in
liquidazione). È Presidente della Lega Italiana Calcio Professionistico.
LONGHI MAURIZIO, nato ad Orte (VT) il 27/8/1964 e domiciliato a Roma è dottore
commercialista, svolge funzioni di controllo in diverse società e organismi di categoria (Federazione
delle Banche di Credito Cooperativo del Lazio Umbria Sardegna, Banca Sviluppo spa, Moa Società
Cooperativa arl); è Vice Presidente di Sinergia scarl e membro del Consiglio della Camera di
Commercio di Viterbo.
MADIA CHIARA, nata a Roma il 27/08/1972 e ivi residente; laureata in giurisprudenza alla
Sapienza Università di Roma. Abilitata alla professione forense e co-titolare dello studio legale
Madia, specializzato in diritto e procedura penale. Negli ultimi due anni è stata membro della
Commissione Disciplinare del Consiglio dell'ordine degli Avvocati di Roma.
PORRETTA PASQUALINA, nata a Sora (FR) il 24/08/1974 e residente a Isola del Liri (FR); è
Professore Aggregato in Risk Management delle Banche e Assicurazioni alla Sapienza Università di
Roma, Facoltà di Economia, dove insegna anche Strumenti Derivati; è autrice di numerose
pubblicazioni anche internazionali e ha partecipato a numerose ricerche universitarie e
interuniversitarie.
PROIA GIAMPIERO, nato a Orte il 24/06/1959 e residente a Roma; avvocato dal 1987 e poi
Professore Ordinario di Diritto del Lavoro, ha maturato esperienze in campo manageriale e
istituzionale. Riveste attualmente anche l‟incarico di componente del Collegio di Indirizzo e
Controllo dell‟ARAN - Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni; è
stato, inoltre, Presidente di Italia Lavoro S.p.A., società pubblica che si occupa di politiche del lavoro
e Commissario dell'Authority sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.
SANTILLI LORENZO, nato a L‟Aquila (AQ) il 03/07/1956 ed ivi residente, è imprenditore nel
campo dei servizi e delle infrastrutture per la mobilità cittadina ed è Amministratore di diverse
società impegnate nel settore (MPengineering Srl, Società Consortile Mobilità e Parcheggi - M & P).
È Presidente della Società Consortile ERIGEO arl. e della Camera di Commercio Industria
Artigianato Agricoltura di L‟aquila.
Prospetto di Base
- 150 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Le seguenti tabelle indicano la denominazione di tutte le società di capitali o di persone di cui i
membri del Consiglio di Amministrazione siano stati membro degli organi di amministrazione, di
direzione o di vigilanza o socio in qualsiasi momento nei cinque anni precedenti.
(i) Denominazione di tutte le società di capitali o di persone, diverse dall‟Emittente, di cui i membri
del Consiglio di Amministrazione siano stati membro degli organi di amministrazione, di direzione o
di vigilanza nei cinque anni precedenti. Le persone non indicate non sono e non sono stati nei
cinque anni precedenti membri degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza in alcuna
società di capitali o di persone.
NOMINATIVO
SOCIETA’
CARICA
IN
ESSERE/CESSATA
Francesco Liberati
Iside Spa
Presidente
Cessata
BCC Sistemi Informatici
Presidente
Cessata
Federazione Lazio Umbria Sardegna
Presidente
In essere
Federlus Factoring Srl
Presidente
Cessata
Fondazione Badioli
Presidente
In essere
Fondazione Banca di Credito Cooperativo
di Roma
Presidente
In essere
Federcasse
Amministratore e membro comitato
esecutivo
In essere
Comitato di gestione del Fondo di
Garanzia degli Obbligazionisti
Amministratore
In essere
Fondosviluppo
Amministratore
In essere
Unindustria
Membro della giunta
Cessata
ABI
Componente Consiglio
amministrazione
In essere
Fondo di Garanzia Istituzionale
Componente Consiglio di
Amministrazione
In essere
Iccrea Holding spa
Amministratore e membro comitato
esecutivo
In essere (ora Vice
Presidente)
Fondo di Garanzia dei Depositanti del
Credito Cooperativo
Componente Consiglio
amministrazione
In essere
Ce.se.coop
Presidente
Cessata
Acea spa
Sindaco effettivo
In essere
Acea ATO 2 spa
Presidente del Collegio Sindacale
In essere
Acea Produzione spa
Sindaco effettivo
Cessata
Agecooper srl
Sindaco effettivo
Cessata
Armonia SGR spa
Presidente Collegio Sindacale
In essere
Alumni – Associazione dei Laureati in
Economia della Sapienza Università di
Roma
Consigliere di amministrazione
Cessata
Alitalia Società Aerea Italiana spa
Presidente Collegio Sindacale
In essere
Atlantia spa
Presidente del Collegio Sindacale
In essere
Aureo Gestioni sgrpa
Sindaco Supplente
Cessata
Banca di Caprinica Credito Cooperativo sc
Presidente del Collegio Sindacale
Cessata
Banca Impresa Lazio spa
Sindaco Supplente
Cessata
BCC Factoring spa
Sindaco effettivo
Cessata
BCC Lease spa
Sindaco effettivo
Cessata
Corrado Gatti
Prospetto di Base
- 151 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
NOMINATIVO
Guido Di Capua
SOCIETA’
CARICA
IN
ESSERE/CESSATA
BCC Private Equity sgrpa
Sindaco effettivo
Cessata
BCC Solutions spa
Sindaco Supplente
Cessata
C-Zone spa in liquidazione
Sindaco effettivo
In essere
Ceramiche Girardi spa
Sindaco supplente
Cessata
Confagricoltura di Roma
Presidente del Collegio dei Revisori
Cessata
Consorzio Bonifica Pratica di Mare
Sindaco Effettivo
Cessata
Consorzio Interuniversitario per la
Cooperazione Universitaria con i Paesi
Emergenti (CICUPE)
Sindaco effettivo
Cessata
CQS Holding srl in liquidazione
Sindaco effettivo
In essere
Farzedi srl
Sindaco supplente
Cessata
Federcalcio srl
Sindaco effettivo
In essere
Ferretti spa
Vice Presidente
In essere
Ferretti International Holding spa
Consigliere
In essere
Fiat spa
Sindaco supplente
Cessata
Finmeccanica Global Services spa
Presidente Collegio Sindacale
In essere
Fondazione Badioli
Sindaco effettivo
Cessata
Fondazione Cassa di Risparmio di Teramo
Presidente Organismo di Vigilanza
Cessata
Fondazione Cueim
Sindaco Effettivo
Cessata
Fondazione Insieme per Roma
Presidente del Collegio dei Revisori
Cessata
Iccrea Holding spa
Sindaco supplente
Cessata
Iside spa
Sindaco supplente
Cessata
I2i Imprese di Investimenti Innovativi spa
Sindaco Effettivo
Cessata
Ktesios Holding spa in liquidazione
Sindaco effettivo
In essere
LKTS spa in liquidazione
Sindaco effettivo
In essere
Tirreno power spa
Sindaco effettivo
Cessata
Meridie spa
Presidente del Collegio Sindacale
Cessata
Total Energy Advisor srl
Consigliere di amministrazione
In essere
Azienda Agricola di Fietri srl - Roma
Amministratore Unico
In essere
Luna 2050 Srl – Roma
Amministratore Unico
In essere
Sole Srl – Roma
Amministratore Unico
In essere
Fondazione Insieme per Roma
Consigliere
Cessata
Deputazione Ebraica di Assistenza e
Servizio Sociale di Roma
Consigliere
Cessata
Fondazione Banca di Credito Cooperativo
di Roma
Consigliere
In essere
Fondazione Enzo Badioli
Consigliere
In essere
Madia Chiara
Nessuna
Lorenzo Santilli
Società Consortile Mobilità & Parcheggi a
rl
Presidente
In essere
Società Consortile Erigeo a r.l.
Presidente
In essere
Tour Express s.r.l. In Liquidazione
Consigliere Amministrazione
Cessata
Prospetto di Base
- 152 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
NOMINATIVO
SOCIETA’
CARICA
IN
ESSERE/CESSATA
L.A. Immobiliare s.r.l.
Amministratore Unico
Cessata
Società Consortile Acculi s.r.l.
Vice Presidente
In essere
Società Consortile MEE s.r.l.
Consigliere Amministrazione
In essere
National Courier Express S.p.A. In
liquidazione
Amministratore Delegato
In essere
Camera di Commercio Industria
Agricoltura Artigianato L'Aquila
Presidente
In essere
Borsa Merci Telematica Italiana S.c.p.a.
Consigliere
Cessata
Techno Salus s.r.l
Amministratore Unico
cessata
M & P Engineering
Amministratore Unico
cessata
Services s.r.l.
Amministratore Unico
cessata
Federlus Factoring
Presidente Collegio Sindacale
Cessata
Federazione Lazio Umbria Sardegna
Revisore Unico
In essere
Moa Soc.Coop. Arl
Presidente Collegio Sindacale
In essere
Banca Sviluppo Spa
Presidente Collegio Sindacale
In essere
Fondazione Banca di Credito Cooperativo
di Roma
Consigliere
In essere
Sinergia scarl
Consigliere e Vice Presidente
In essere
Camera di Commercio di Viterbo
Membro Consiglio Camerale
In essere
Alitalia spa
Sindaco supplente
In essere
Anci - Ass. Nazionale Comuni Italiani
Membro Collegio dei Revisori
Cessata
Caravit spa
Sindaco effettivo
Cessata
C.G.T. Elettronica SpA
Sindaco effettivo
Cessata
Banca Impresa Lazio spa
Sindaco effettivo
Cessata
Banca impresa Lazio spa
Membro Organismo di Vigilanza
Cessata
Upi-Unione Province d'Italia
Membro Collegio dei Revisori
Cessata
Elco Spa
Presidente Collegio Sindacale
Cessata
Fondazione BCC Roma
Membro Collegio dei Revisori
Cessata
Fondazione Enzo Badioli
Presidente Collegio dei Revisori
Cessata
Elco Group Spa
Presidente Collegio Sindacale
Cessata
Elco Group Spa
Incaricato Controllo Cont.
Cessata
Global Research Spa
Sindaco effettivo
Cessata
Global Research Spa
Incaricato Controllo Cont.
Cessata
Il Borghetto Srl
Sindaco effettivo
Cessata
Il Borghetto Srl
Incaricato Controllo Cont.
Cessata
Casse del Centro Spa
Sindaco Supplente
Cessata
Casse del Centro Spa
Membro Sup. Organismo Vig.
Cessata
Ce.Se.Coop. - Centro Servizi Cooperativi Societa' Consortile A Responsabilita'
Limitata
Presidente Collegio Sindacale
Cessata
Ce.Se.Coop. - Centro Servizi Cooperativi Societa' Consortile A Responsabilita'
Limitata
Incaricato Controllo Cont.
Cessata
Business Objects Italia
Presidente Collegio Sindacale
Cessata
Business Objects Italia
Incaricato Controllo Cont.
Cessata
Maurizio Longhi
Prospetto di Base
- 153 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
NOMINATIVO
SOCIETA’
CARICA
IN
ESSERE/CESSATA
Agecooper Srl
Presidente Collegio Sindacale
Cessata
Agecooper Srl
Incaricato Controllo Cont.
Cessata
Bowe systec Spa
Presidente Collegio Sindacale
Cessata
Cramas Sms
Presidente Collegio Revisori
Cessata
Cassa di Risparmio di Fano
Sindaco Supplente
Cessata
Pasqualina Porretta
Nessuna
Giampiero Proia
Aran - Agenzia per la rappresentanza
negoziale delle Pubbliche Amministrazioni
Membro del Comitato di indirizzo e
Controllo
In essere
Francesco Enrico Gori
Colle Verde Srl
Amministratore Unico
In essere
Ippogrifo 2000 Srl
Amministratore Unico
In essere
Selve Vecchie Srl
Socio
In essere
Arcadia 2007 Srl
Socio
In essere
M.I.C. Molisana Inerti Conglomerati S.R.L.
Presidente del CdA
In essere
Molino S.R.L. con socio unico
Amm.Re Unico
In essere
Consorzio Stabile Leonardo S.R.L.
Presidente Del C.d.A
In essere
Co.Ge.Se. S.R.L.
Amm.Re Unico
In essere
Nova Ars Mac S.R.L.
Presidente del C.d.A
Cessata
Lega Italiana Calcio Professionistico
Presidente
In essere
Federazione Italiana Giuoco Calcio
Consigliere Federale
In essere
Federcalcio S.R.L.
Membro del C.d.A. - Amm.re Delegato
Cessata
Campo Di Golf Brecciarola S.C.A.R.L.
Liquidatore
In essere
Infrastrutture Turistiche S.R.L.
Consigliere
Cessata
Roccaraso S.P.A.
Consigliere
Cessata
Fondazione Artemusicoltura
Vice Presidente Consiglio Direttivo
In essere
Comune di Segni
Revisore Unico
In essere
Comune Labico
Revisore Unico
In essere
Comune Lariano
Revisore Unico
In essere
It card srl
Revisore Legale
Cessata
Omega Graf Spa
Revisore Legale
Cessata
Chiara Assicurazioni
Consigliere
Cessata
Mec Gest Spa
Revisore Legale
Cessata
Gabriele Gravina
Alessandro Ciocia
(ii) Le società di capitali o di persone, diverse dall‟Emittente, di cui gli stessi siano soci alla data del Prospetto di Base o siano
stati soci nei cinque anni precedenti. Le persone non indicate non detengono partecipazioni o non sono e non sono stati nei
cinque anni precedenti soci di alcuna società di capitali o di persone.
NOMINATIVO
DENOMINAZIONE SOCIETA'
STATO DELLA PARTECIPAZIONE
(ATTUALE/CESSATA)
Maurizio Longhi
Arredamenti Pastore Srl
Cessata
Ristocart Srl in liquidaz.
Cessata
Banca Popolare di Roma Spa
Cessata
Total Energy Advisor srl
Attuale
Sole Srl - Roma
Attuale
Luna 2050 Srl - Roma
Attuale
Corrado Gatti
Guido Di Capua
Prospetto di Base
- 154 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
NOMINATIVO
Gabriele Gravina
Lorenzo Santilli
Francesco Enrico Gori
DENOMINAZIONE SOCIETA'
STATO DELLA PARTECIPAZIONE
(ATTUALE/CESSATA)
Azienda Agricola di Fietri srl - Roma
Attuale
Hidroarch srl
Attuale
Ri.Ga. S.R.L.
Cessata
M.I.C. Molisana Inerti Conglomerati S.R.L.
Attuale
Molino S.R.L. con socio unico
Attuale
G.C.Costruzioni scarl in liquidazione
Attuale
Nova Ars Mac S.R.L.
Cessata
Nova Ars Produzioni S.R.L.
Cessata
T.S. „94 S.R.L.
Cessata
Adriatico Golf Club
Cessata
Felici srl
Attuale
Società Consortile Erigeo a rl
Attuale
Logistic Mobility Services srl in liquidazione
Cessata
Services srl in liquidazione
Cessata
Società Cooperativa Ge.Se.R.
Cessata
Tour Express s.r.l.
Cessata
National Courier Express S.p.A.
Cessata
L.A. Immobiliare s.r.l.
Cessata
Junia Prima s.r.l.
Cessata
Emme Impianti s.r.l.
Cessata
M&P Engineering
Cessata
Colle Verde I Srl
Attuale
Ippogrifo 2000 Srl
Attuale
Selve Vecchie Srl
Attuale
Arcadia 2007 Srl
Attuale
Zefiro 2008 Srl
Attuale
Assenza di condanne e insolvenze.
Negli ultimi cinque anni, nessuno dei membri del Consiglio di Amministrazione ha riportato
condanne in relazione a reati di frode, né è stato associato, nell‟ambito dell‟assolvimento dei propri
incarichi, ad eventi di bancarotta, amministrazione controllata o liquidazione, né, infine, è stato
oggetto di incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione
(comprese le associazioni professionali designate) e di interdizioni, da parte di un tribunale, dalla
carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza dell‟Emittente o dallo
svolgimento di attività di direzione o di gestione di qualsiasi emittente.
Alla data del Documento di Registrazione, il Collegio Sindacale della Banca di Credito Cooperativo
di Roma è composto da tre membri effettivi, di seguito indicati, tutti domiciliati per la carica presso
la sede legale della Banca di Credito Cooperativo di Roma, Via Sardegna 129, 00187 Roma.
CARICA
NOMINATIVO
LUOGO DI NASCITA
Presidente
Mario Bonito Oliva
Caggiano (SA)
19/12/1943
Sindaco Effettivo
Fabio Fortuna
Roma
22/01/1960
Sindaco Effettivo
Ernesto Vetrano
Napoli
15/03/1965
Prospetto di Base
DATA DI NASCITA
- 155 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
I componenti del Collegio Sindacale sono stati nominati con delibera dell‟Assemblea del 19 aprile
2015 per un periodo di tre esercizi fino alla data dell‟Assemblea utile per l‟approvazione del bilancio
d‟esercizio al 31 dicembre 2017
Di seguito sono riassunte le informazioni più significative circa l‟esperienza professionale dei
componenti il Collegio Sindacale.
Sindaci Effettivi
Bonito Oliva Mario, nato a Caggiano (Sa) il 19/12/1943, residente a Roma. È stato direttore della
Banca d‟Italia delle sedi di Siracusa, Frosinone e L‟Aquila. È attualmente Presidente del Collegio
Sindacale di Banca Sviluppo.
Fortuna Fabio, nato a Roma il 22/01/1960 e ivi residente. Laureato in economia e commercio è
dottore commercialista e revisore legale. Docente di economia aziendale e rettore vicario
dell‟Università Niccolò Cusano – Telematica Roma, nonché docente di contabilità e bilancio presso
il dipartimento impresa e management dell‟Università LUISS di Roma. Ha numerosi incarichi
accademici e scientifici e ha scritto numerose monografie di ricerca, articoli e libri di testo in materia
bancaria, finanziaria, contabile e di economia aziendale.
Vetrano Ernesto, nato a Napoli il 15/03/1965 e residente a Roma; laureato in economia
commercio presso la L.U.I.S.S. Guido Carli, Iscritto all‟ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti
Contabili di Roma dal 18/12/92, Revisore Legale e Titolare dello Studio Associato Misuraca
Vetrano; Professore di Ruolo in Economia Aziendale e Tecnica Bancaria presso l‟Istituto Tecnico
Statale Paolo Baffi; Consulente Tecnico del Tribunale Civile e Penale di Roma e Mediatore Civile.
Le seguenti tabelle indicano la denominazione di tutte le società di capitali o di persone di cui i
membri del collegio sindacale dell‟Emittente siano stati membro degli organi di amministrazione, di
direzione o di vigilanza o socio in qualsiasi momento nei cinque anni precedenti.
(i) Denominazione di tutte le società di capitali o di persone, diverse dall‟Emittente, di cui membri
del collegio sindacale siano stati membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza
nei cinque anni precedenti. Le persone non indicate non sono e non sono stati nei cinque anni
precedenti membri degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza in alcuna società di
capitali o di persone.
NOMINATIVO
SOCIETA’
CARICA
IN
ESSERE
/CESSAT
A
Mario Bonito
Oliva
Banca Sviluppo S.p.A.
Presidente Collegio
Sindacale
Cessata
BCC della Tuscia
Presidente Collegio
sindacale
Cessata
Partecipazioni immobiliari s.p.a. in liquidazione
Presidente del Collegio
Sindacale
Cessata
Università Telematica Niccolò Cusano
Rettore
In essere
Federazione Italiana Cricket
Revisore
In essere
Southlands srl
Sindaco\Revisore
In essere
Fondo Assistenza Sanitaria Integrata Multiservizi
Sindaco\Revisore
In essere
Associazione dei Servizi Integrati Multiservizi
Sindaco\Revisore
Cessata
Associazione Donatori Amici del servizio Trasfusione dell‟Ospedale
Grassi di Ostia
Sindaco\Revisore
In essere
Consorzio di Casalpalocco
Sindaco\Revisore
In essere
Fabio Fortuna
Ernesto Vetrano
Prospetto di Base
- 156 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
NOMINATIVO
SOCIETA’
CARICA
IN
ESSERE
/CESSAT
A
Idea Store Servizi srl
Consigliere di
Amministrazione
In essere
(ii) Nessuno dei Sindaci effettivi detiene partecipazioni o risulta essere né è stato nei cinque anni precedenti socio di
società di persone o di capitali.
Assenza di condanne e insolvenze.
Negli ultimi cinque anni, nessuno dei membri del Collegio Sindacale ha riportato condanne in
relazione a reati di frode, né è stato associato, nell‟ambito dell‟assolvimento dei propri incarichi, ad
eventi di bancarotta, amministrazione controllata o liquidazione, né, infine, è stato oggetto di
incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese
le associazioni professionali designate) e di interdizioni, da parte di un tribunale, dalla carica di
membro degli organi di direzione o di gestione dell‟Emittente o dallo svolgimento di attività di
amministrazione di direzione o di gestione di qualsiasi emittente.
Alti Dirigenti nell’ambito dell’Emittente.
La seguente tabella indica gli Alti Dirigenti dell‟Emittente domiciliati per la carica presso la sede
legale della Banca di Credito Cooperativo di Roma, Via Sardegna 129, 00187 Roma.
CARICA
NOMINATIVO
LUOGO DI NASCITA
DATA DI NASCITA
Direttore Generale
Mauro Pastore
Roma
23/09/1965
Vice Direttore Generale Vicario
Roberto Gandolfo
Roma
25/05/1956
Vice Direttore Generale
Francesco Petitto
Roma
14/06/1956
Di seguito sono riassunte le informazioni più significative circa l‟esperienza professionale degli Alti
Dirigenti della Direzione Generale:
PASTORE MAURO (Direttore Generale), nato a Roma il 23/09/1965 e ivi residente. Ha
conseguito nel 1990 la Laurea in Economia e Commercio; è Dottore Commercialista. È stato
assunto presso la Banca di Credito Cooperativo di Roma il 01/10/2004; ha assunto la carica di
Direttore Generale dal 1 dicembre 2010. È Amministratore Unico di Agecooper Roma Srl. E‟
Presidente di BCC Sistemi Informatici da marzo 2016.
GANDOLFO ROBERTO, nato a Roma il 25/05/1956 e ivi residente. Ha conseguito la Laurea in
Economia e Commercio nel 1978; è Dottore Commercialista. È stato assunto presso la Banca di
Credito Cooperativo di Roma il 21/04/1993, dove ricopre la carica di Direttore dell‟Area Governo
Asset e Sviluppo. E‟ Vice Direttore Generale Vicario dal 2004. È componente del Consiglio di
Amministrazione in AssForseo..
FRANCESCO PETITTO, nato a Roma il 14/06/1956 e ivi residente. Ha conseguito la Laurea in
Giurisprudenza nel 1977. Ha lavorato presso la BNL, l‟Istituto San Paolo di Torino e la Banca del
Fucino. È stato assunto presso la Banca di Credito Cooperativo di Roma il 30/10/2003, a seguito
dell‟incorporazione della BCC di Segni in cui ricopriva il ruolo di Direttore Generale, e dal 2006 è
Direttore della Rete. È Vice Direttore Generale dall‟aprile 2015.
Le seguenti tabelle indicano la denominazione di tutte le società di capitali o di persone di cui gli alti
dirigenti dell‟Emittente siano stati membro degli organi di amministrazione, di direzione o di
vigilanza o socio in qualsiasi momento nei cinque anni precedenti.
(i) Denominazione di tutte le società di capitali o di persone, diverse dall‟Emittente, di cui gli alti
dirigenti siano stati membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza nei cinque
anni precedenti. Le persone non indicate non sono e non sono stati nei cinque anni precedenti
Prospetto di Base
- 157 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
membri degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza in alcuna società di capitali o di
persone.
NOMINATIVO
SOCIETA’
CARICA
IN ESSERE/CESSATA
Mauro Pastore
Agecooper S.r.l.
Amministratore Unico
In essere
BCC Sistemi Informatici
Presidente
In essere
Chiara Assicurazioni S.p.A.
Consigliere
Cessata
BCC Vita
Vice Presidente
Cessata
Beni Stabili Gestioni S.p.A. Sgr
Sindaco Effettivo
Cessata
BCC Assicurazioni
Vice Presidente
Cessata
Centro “Gemelli Lab”
Membro Comitato Direttivo
Cessata
Moa Casa Scarl
Pres. Collegio Sindacale
Cessata
Banca Impresa Lazio spa
Consigliere di Amm.ne
Cessata
Banca Impresa Lazio spa
Presidente Organo di Vigilanza
Cessata
Soc. Consortile Assforseo srl
Consigliere di Amministrazione
In essere
Advanced Computer Systems A.C.S. Spa
Consigliere di Amministrazione
Cessata
Sviluppo Lazio spa
Consigliere di Amministrazione
Cessata
Sporting Club Scanno
Consigliere di Amministrazione
In essere
Roberto Gandolfo
Francesco Petitto
(ii) Nessuno degli Alti Dirigenti detiene partecipazioni o risulta essere né è stato nei cinque anni precedenti socio di
società di persone o di capitali.
9.2 CONFLITTI DI INTERESSE DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI
DIREZIONE E DI VIGILANZA
Il regolamento (CE) n. 632/2010 della Commissione del 19 luglio 2010 ha modificato il regolamento
(CE) n. 1126/2008 della Commissione che adotta taluni principi contabili internazionali
conformemente al regolamento (CE) n. 1606/20025 del Parlamento europeo e del Consiglio per
quanto riguarda il principio contabile IAS 24 e IFRS 8 (International Financial Reporting Standard).
In ottemperanza a quanto stabilito nel regolamento e nel rispetto di quanto previsto dallo IAS 24 e
dall'IFRS 8 sono considerate parti correlate il personale con responsabilità strategiche, gli
amministratori, i membri degli organi di controllo ed i relativi familiari "stretti".
La Banca ha provveduto all‟individuazione delle Parti Correlate, secondo quanto disposto dai
principi contabili di riferimento (IAS 24).
Secondo lo IAS 24 per Parti Correlate s‟intendono:
a) entità che direttamente o indirettamente controllano la Società, sono da essa controllate oppure
sono sotto controllo congiunto;
b) entità che sono sottoposte ad un‟influenza notevole della Società;
c) entità che sono sottoposte al controllo congiunto della Società;
d) dirigenti con responsabilità strategiche dell‟entità;
e) gli stretti familiari dei soggetti di cui alle lettere (a) o (d);
f) entità sottoposte al controllo congiunto o all‟influenza notevole di uno dei soggetti di cui alle
lettere d) o e) oppure i soggetti nei quali i soggetti di cui alle lettere d) o e) detengano, direttamente o
indirettamente, una quota significativa di diritti di voto;
g) i fondi pensionistici per i dipendenti della Società o di qualsiasi altra parte ad essa correlata.
Le tipologie di Parti Correlate, così come definite dallo IAS 24, significative per la Banca sono gli
Amministratori, i Sindaci ed i dirigenti con responsabilità strategiche, i loro familiari stretti e le
società dai medesimi controllate e le società controllate dall‟Emittente e quelle collegate allo stesso.
Parti correlate sono gli amministratori, i membri del Collegio Sindacale ed il personale con
responsabilità strategiche.
Prospetto di Base
- 158 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
E‟ considerato personale strategico il Direttore Generale, il vice Direttore Generale, i responsabili
della Direzione Revisione Interna, Direzione Compliance e Antiriciclaggio, Direzione Pianificazione
e Gestione Rischi, Direzione Risorse Umane, Direzione Amministrazione e Bilancio, Direzione
Crediti, Direzione Affari Enti e Aziende, Direzione Finanza, Direzione Rete e Commerciale e i
Responsabili delle Zone.
Alla data del Documento di Registrazione risultano n. 20 dipendenti con responsabilità strategiche.
Segue il riepilogo dei rapporti con parti correlate al 31 dicembre 2015. Dal 31 dicembre 2015 alla
data del Documento di Registrazione non sono state poste in essere operazioni significative con
parti correlate dell‟Emittente.
Amministratori e
Sindaci
Attivo
% di incidenza sulle
corrispondenti voci
di bilancio
% di incidenza sulle
corrispondenti voci
di bilancio
Passivo
Garanzie
Rilasciate
Garanzie
ricevute
Ricavi
Costi
Amministratori e
Sindaci
1.581
0,02%
7.371
0,09%
67
22.529
36
152
Società
1.134
0,02%
3.615
0,04%
13
1.583
29
38
Stretti Familiari
5.168
0,08%
2.838
0,03%
169
10.010
324
58
Totale
7.883
0,12%
13.824
0,16%
249
34.122
389
248
I rapporti attivi sono composti principalmente da:
- aperture di credito in conto corrente;
- mutui;
- prestiti personali;
- anticipi e sconti su documenti.
I rapporti passivi sono composti principalmente da:
- conti correnti passivi;
- depositi a risparmio;
- pronti contro termine;
- obbligazioni e certificati di deposito della Banca.
Le Garanzie Rilasciate sono composte principalmente da fidejussioni rilasciate dalla Banca in favore
delle parti correlate.
Le Garanzie Ricevute comprendono tutte quelle garanzie personali e reali richieste alle parti correlate
principalmente in occasione della concessione di finanziamenti.
I ricavi sono composti da interessi attivi, commissioni attive e altre componenti positive connesse
alla gestione caratteristica nei rapporti con le parti correlate.
I costi sono composti da interessi e commissioni passive a altre componenti negative connesse alla
gestione caratteristica nei rapporti con le parti correlate.
Dirigenti con responsabilità strategiche
Dirigenti con Responsabilità strategiche
Società
Stretti Familiari
Totale
Prospetto di Base
Attivo
Passivo
Garanzie
Rilasciate
Garanzie
ricevute
Ricavi
Costi
1.598
2.438
34
1.020
28
35
208
1.011
1.063
3
17
84
1
1.890
3.450
6
34
2.083
37
52
- 159 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
10. PRINCIPALI AZIONISTI
10.1. SOGGETTO CONTROLLANTE
Alla data del Documento di Registrazione, nessun soggetto, sia esso persona fisica o giuridica, risulta
esercitare il controllo sulla Banca di Credito Cooperativo di Roma, ai sensi dell‟art. 23 TUB e dell‟art.
93 TUF.
10.2. EVENTUALI ACCORDI, NOTI ALL’EMITTENTE, DALLA CUI ATTUAZIONE
POTREBBE SCATURIRE UNA VARIAZIONE DELL’ASSETTO DI CONTROLLO
DELL’EMITTENTE
In considerazione di quanto sopra esposto, alla data del Documento di Registrazione non sussistono
accordi dalla cui attuazione possa scaturire ad una data successiva una variazione dell‟assetto di
controllo dell‟Emittente.
Prospetto di Base
- 160 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
11. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ,
LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE
11.1. INFORMAZIONI FINANZIARIE RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI
Le informazioni contabili relative all‟Emittente sono fornite nel Bilancio d‟esercizio al 31/12/2014 e
Bilancio d‟esercizio al 31/12/2015, sottoposti a revisione,e nella relazione semestrale 2016
sottoposta a revisione contabile limitata. Tale documentazione è inclusa tramite riferimento al
presente Documento di Registrazione ed è a disposizione del pubblico per la consultazione presso la
sede sociale in Via Sardegna, 129 – 00187 Roma e sul sito internet dell‟Emittente www.bccroma.it
Il bilancio 2015 è stato approvato dall‟Assemblea dei soci in data 1 maggio 2016.
I riferimenti principali sono esposti nella tabella che segue:
Bilancio
d’esercizio
31.12.2015
INFORMAZIONI FINANZIARIE
Bilancio
d’esercizio
31.12.2014
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione
Pag.
9
Pag.
9
Relazione del Collegio Sindacale
Pag.
59
Pag.
49
Relazione della Società di Revisione
Pag.
65
Pag.
55
Stato Patrimoniale
Pag.
70
Pag.
58
Conto Economico
Pag.
72
Pag.
60
Nota Integrativa
Pag
78
Pag
66
Allegati al Bilancio
Pag.
235
Pag.
219
Relazione
semestrale
30.06.2016
INFORMAZIONI FINANZIARIE
Schemi di bilancio
Pag.
21
Stato Patrimoniale
Pag.
22
Conto Economico
Pag.
24
Banca di Capranica Credito Cooperativo
Bilancio
d’esercizio
31.12.2015
INFORMAZIONI FINANZIARIE
Bilancio
d’esercizio
31.12.2014
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione
Pag.
12
Pag.
12
Relazione del Collegio Sindacale
Pag.
46
Pag.
42
Stato Patrimoniale
Pag.
50
Pag.
46
Conto Economico
Pag.
51
Pag.
47
Nota Integrativa
Pag
58
Pag
54
Allegati al Bilancio
Pag.
170
Pag.
168
11.2. BILANCI
In considerazione dell‟irrilevanza del valore contabile delle società controllate nonché delle loro
dimensioni patrimoniali, la banca non redige il bilancio consolidato.
Di seguito sono indicati i principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio di esercizio
2015.
Il bilancio al 31 dicembre 2015 della Banca di Credito Cooperativo di Roma è stato predisposto con
riferimento: alle disposizioni generali del codice civile e degli International Financial Reporting Standard
(IFRS) adottati dall‟Unione Europea, emanati dall‟International Accounting Standard Board (IASB); ai
relativi documenti interpretativi emanati dall‟International Finacial Reporting Interpretation Committee
(IFRIC), omologati dalla Commissione Europea ed in vigore alla data di riferimento del bilancio;
Prospetto di Base
- 161 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statement emanato dallo IASB, con
particolare riguardo al “principio della prevalenza della sostanza sulla forma”, nonché al concetto
della “rilevanza e della significatività dell‟informazione”; alle istruzioni della Banca d‟Italia contenute
nella Circolare 262 del 22-12-2005; ai documenti sull‟applicazione degli IFRS in Italia predisposti
dall‟Organismo Italiano di Contabilità (OIC) nonché alle precisazioni inviate dalla Banca d‟Italia.
11.3. REVISIONE DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE ANNUALI RELATIVE
AGLI ESERCIZI PASSATI
11.3.1. Attestazione che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati sono state
sottoposte a revisione
I bilanci dell‟Emittente al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014 sono accompagnati dalla
Relazione della Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.a., che verifica la corretta corrispondenza
contabile delle informazioni finanziarie alle operazioni di gestione. Le relazioni di revisione sui
bilanci d‟esercizio 2015 e 2014 sono redatte ai sensi del D.lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010; nella
relazione è stato espresso un giudizio senza rilievi.
Le relazioni della società di revisione sono incluse nei relativi bilanci, messi a disposizione
gratuitamente del pubblico come indicato nel successivo Paragrafo 14 “Documenti accessibili al
pubblico”, cui si rinvia.
11.3.2. Indicazione di altre informazioni controllate dai revisori dei conti
Nel presente documento non sono inclusi dati o informazioni, diversi dai bilanci annuali e dalle
relazioni semestrali, che siano stati oggetto di verifica da parte della Società di Revisione.
11.3.3. Fonte dei dati finanziari contenuti nel Documento di Registrazione
Tutti i dati finanziari contenuti nel Documento di Registrazione sono estratti dai bilanci d‟esercizio
2013, 2014 e 2015 dell‟Emittente, nonché dai bilanci al 31 dicembre 2015 e 31 dicembre 2014
predisposti dalla Banca di Capranica Credito Cooperativo.
I dati al 30/06/2016 relativi ai ratios patrimoniali, agli indicatori della qualità creditizia e agli
indicatori di liquidità non sono tratti dai bilanci ma dalla relazione semestrale approvata dal C.d.A.
dell‟Emittente e sottoposta a revisione contabile limitata da parte della società di revisione.
I dati aggregati relativi agli effetti della fusione sono tratti dalle elaborazioni gestionali dell‟Emittente
e non sono sottoposti a revisione contabile.
11.4. DATA DELLE ULTIME INFORMAZIONI FINANZIARIE SOTTOPOSTE A
REVISIONE
Le ultime informazioni finanziarie sottoposte a revisione ed incluse mediante riferimento nel
presente Documento di Registrazione sono relative al bilancio d‟esercizio chiuso al 31 dicembre
2015. Il Consiglio di Amministrazione della Banca ha approvato la relazione semestrale al 30 giugno
2016, sottoposta a revisione contabile limitata da parte della società Deloitte & Touche S.p.A.,
inclusa mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione.
11.5. INFORMAZIONI FINANZIARIE INFRANNUALI E ALTRE INFORMAZIONI
FINANZIARIE
L‟Emittente pubblica informazioni finanziarie infrannuali; ossia, viene redatta la situazione contabile
semestrale, sottoposta a revisione limitata per la sola determinazione dell‟utile ai fini del calcolo dei
Fondi Propri. Tale documentazione è inclusa mediante riferimento nel presente documento.
L‟emittente si impegna a mettere a disposizione sul sito www.bccroma.it, i dati finanziari e
patrimoniali rilevabili dalle informazioni finanziarie semestrali.
11.6. PROCEDIMENTI GIUDIZIARI E ARBITRALI
L‟Emittente non ha procedimenti amministrativi, giudiziari o arbitrali pendenti, i quali possano
avere, a giudizio dell‟Emittente stesso, ripercussioni significative sulla situazione finanziaria o sulla
redditività.
Prospetto di Base
- 162 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
A titolo informativo si indica che l‟importo dei fondi in questione (fondi per rischi ed oneri) risulta
pari a 11.688 migliaia di euro. La Banca ritiene che tale fondo sia sufficiente a fronteggiare gli
eventuali oneri derivanti dal contenzioso legale.
Tra le passività potenziali si segnalano:
a) Cause con il personale per un importo di circa 80 migliaia di euro. La Banca ritiene di aver già
versato tutte le competenze finali dovute al dipendente comprese le somme relative al
trattamento di fine rapporto oggetto della polizza estinta;
b)Cause legali con soggetti esterni alla Banca per le quali non si ritiene probabile l‟eventualità di
esborso:
(i) risarcimento danni e restitutorie: n. 12 giudizi per un complessivo valore di 11.730 migliaia di
Euro e durata media residua di 2,5 anni circa;.
(ii) anatocismo, usura e condizioni economiche non pattuite o comunque nulle: n. 2 giudizi per
un complessivo valore di 51 migliaia di Euro e durata media residua di 1 anno circa;
(iii) revocatorie fallimentari: n. 2 giudizi per un complessivo valore di 70 migliaia di Euro e durata
media residua di 1,7 anni circa;
(iv) cause titoli: n. 1 giudizio per un complessivo valore di 800 migliaia di Euro e durata media
residua di 3 anni circa.
Accertamenti promossi dalle autorità di vigilanza
È presente una passività potenziale in merito ad una eventuale irrogazione di una sanzione
pecuniaria da parte dell‟Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per la mancata
comunicazione preventiva, alla stessa Autorità, dell‟operazione di acquisizione di attività e passività
della ex Banca Padovana C.C. avvenuta con atto notarile del 18 dicembre 2015. Il fatturato totale
dell‟insieme delle imprese interessate superava infatti i limiti stabiliti dalla legge per l‟obbligo di
comunicazione preventiva. Ad oggi non è possibile stabilire con sufficiente attendibilità l‟importo
dell‟eventuale obbligazione da sostenere. In considerazione delle diverse Autorità coinvolte nei
processi autorizzativi e per il fatto che non ci sia stata alcuna violazione della concorrenza si ritiene
che un‟eventuale sanzione possa essere di importo non significativo.
Contenzioso di natura tributaria
Si segnala che l‟Emittente è stato sottoposto ad una verifica fiscale da parte della Direzione
Regionale delle Entrate del Lazio, ufficio grandi contribuenti, al fine di eseguire il controllo della
contabilità posta in essere ai fini IRES, IRAP, IVA relativamente al periodo d‟imposta 2013. Tale
verifica rientra nel piano dei controlli biennali previsti per le società di grandi dimensioni (società che
presentano un volume di affari, ricavi o compensi non inferiori a Euro 25.822.844,95) ed essendo la
Banca un “contribuente tutorato” secondo quanto previsto dal D.L. 185/2008.
Nel contesto dell‟esame sostanziale, che ha interessato atti e fatti di gestione aventi rilevanza fiscale,
contabile ed amministrativa, sono state rilevate alcune inesattezze in materia di IRES.
A conclusione delle verifiche l‟Autorità tributaria propone il recupero a tassazione per l‟anno 2013 di
un importo totale di Euro 1.967.881,15
Al termine del verbale di constatazione l‟Emittente ha dichiarato, non condividendo alcuni rilievi
formulati dall‟Autorità tributaria, di riservarsi la possibilità di presentare ulteriori osservazioni e
memorie nelle sedi opportune.
11.7. CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI NELLA SITUAZIONE FINANZIARIA
DELL’EMITTENTE
L‟Emittente dichiara che dalla data dell‟ultima semestrale approvata e sottoposta a revisione limitata
non si sono verificati cambiamenti significativi della propria situazione finanziaria o commerciale. Si
evidenzia come l‟utile netto alla data del 30 giugno 2016 risulti pari a Euro 11,2 milioni, invariato
rispetto a giugno 2015. Il margine di interesse è in incremento di 0,9 milioni (+1,1%), il margine di
intermediazione è in incremento di 11,5 milioni (9,7%), grazie ai maggiori ricavi netti da servizi (+5,8
Prospetto di Base
- 163 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
milioni) e al maggior contributo dell‟area finanza (+4,8 milioni). I costi operativi risultano in
incremento di 15 milioni (+20,1%).
La voce 130 (rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti e di altre operazioni
finanziarie) presenta un saldo negativo di 27,8 milioni, evidenziando minori accantonamenti per 2,2
milioni (-7,3%).
Si è registrato un risultato positivo riguardo la voce 100 del Conto Economico (“Utili (perdite) da
cessione o riacquisto di: attività finanziarie disponibili per la vendita”) di 9,2 milioni di Euro (+
37,3%).
La voce 260 del Conto economico è passata da -2,0 milioni di Euro del 2015 a -0,7 milioni di Euro
del 2016.
Prospetto di Base
- 164 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
12. CONTRATTI IMPORTANTI
12.1. SINTESI DI CONTRATTI IMPORTANTI
In coerenza con le nuove Disposizioni definite nella Circolare 285/06 di Banca d‟Italia di seguito si
riporta l‟elenco dei fornitori terzi cui la Banca ha esternalizzato le c.d. Funzioni Aziendali
Importanti:
 Funzioni Operative Importanti: ossia quelle attività/funzioni esternalizzate la cui mancata o
inadeguata esecuzione determini il rischio di compromissione grave della redditività, della
solidità patrimoniale, della continuità operativa o della conformità alle norme cui la Banca è
sottoposta;
 Sistema Informativo.
12.1.1. Funzioni Operative Importanti.
A. Contratto di Erogazione di Servizi
In data 28 dicembre 2015, l‟Emittente ha rinnovato l‟accordo con Sinergia S.c.a.r.l. comprendente le
attività di back office nell‟ambito dei seguenti aspetti dei sistemi di pagamento:
 Sistemi di pagamento Italia;
 Monetica;
 Estero;
 Contrattualistica;
 PEC;
 Alimentazione Banche dati fiscali.
La durata del contratto varia per i singoli ambiti coperti ed è rinnovabile salvo disdetta da
comunicarsi con preavviso di almeno 6 mesi rispetto alla scadenza.
A fronte dei contratti di cui sopra, nel 2015 è stato riconosciuto un compenso al fornitore di € 5
milioni circa.
B. Contratti di Servizi nell’ambito della gestione della Finanza
L‟Emittente ha stipulato con ICCREA Banca contratti per l‟erogazione dei seguenti servizi
nell‟ambito della gestione della Finanza:
 Servizio per l‟identificazione delle operazioni sospette ai fini della prevenzione di abusi di
mercato, analisi delle operazioni potenzialmente sospette eseguite dalle BCC su mercati
regolamentati/MTF, contratto rinnovato in data 30 dicembre 2015, tacitamente rinnovato
anno per anno salvo comunicazione diversa delle Parti;
 Transaction Reporting e Post Trade Trasparency, segnalazione alla Consob di operazioni
non eseguite su mercati regolamentati italiani di strumenti negoziabili su mercati
regolamentati europei, contratto rinnovato in data 30 dicembre 2015, tacitamente rinnovato
anno per anno salvo comunicazione diversa delle Parti;
 Servizio dei test di efficacia delle coperture per operazioni in derivati OTC, esecuzione dei
test di efficacia; contratto rinnovato in data 1 settembre 2015, tacitamente rinnovato anno
per anno salvo comunicazione diversa delle Parti;
 Servizio di segnalazione al Trade Repository relativo a contratti derivati per conto delle BCC
sia dei contratti derivati conclusi dalle BCC con l'Istituto, sia dei contratti derivati conclusi
dalle BCC con la loro clientela, stipulato in data 22 settembre 2014, tacitamente rinnovato
anno per anno salvo comunicazione diversa delle Parti;
 Servizio di pricing degli strumenti finanziari derivati OTC per l‟invio flusso giornaliero
contenente i prezzi teorici dei contratti derivati e delle operazioni in cambi a termine
conclusi dalla BCC direttamente con Iccrea Banca, contratto stipulato in data 22 settembre
2014, tacitamente rinnovato anno per anno salvo comunicazione diversa delle Parti;
 Fornitura servizi informatici – Summit Finanza per l‟insourcing informatico della
piattaforma applicativa Summit per la gestione finanziaria del portafoglio di proprietà e le
Prospetto di Base
- 165 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
connesse attività di risk management, contratto stipulato in data 1 gennaio 2012 con durata
di 3 anni, tacitamento rinnovato salvo comunicazione diversa delle Parti;
C. Contratti per la gestione documentale
L‟Emittente nell‟ambito della gestione documentale ha rinnovato i seguenti contratti con scadenza
31 dicembre 2016 con le società:
 Memory, per i servizi e le attività di presa in carico, trasporto e catalogazione secondo uno
standard predefinito e concordato, degli archivi esistenti e della documentazione proveniente
dalle sedi e dalle filiali dell‟Emittente concernenti dati e informazioni relative alle operazioni
ed alla clientela, di successiva archiviazione dei documenti catalogati nonché di un servizio di
ricerca e di invio dei documenti sottoposti ad archiviazione su specifica richiesta
dell‟Emittente; a fronte di tale contratto nel 2015 è stato riconosciuto un compenso di €
470.000 circa;
 Preda, per la digitalizzazione della documentazione pregressa e giornaliera e per la
lavorazione dei documenti nel settore “Gestione Tesoreria Enti”; a fronte di tale contratto
nel 2015 è stato riconosciuto un compenso al fornitore di € 400.000 circa.
D. Contratti di Servizi di trattamento e contazione del contante e trasporto valori
L‟Emittente nel corso del 2014 ha stipulato con le società SIPRO e Fidelitas dei contratti per i
servizi di trattamento e contazione del denaro contante e di trasporto dei valori da e verso le proprie
Agenzie
I contratti, con entrambi le Società, sono stati stipulati con decorrenza 1 gennaio 2014 e hanno
durata annuale, rinnovabile tacitamente.
A fronte di tali contratti nel 2015 sono stati riconosciuti:
 alla società Sipro circa € 2.600.000;
 alla società Fidelitas circa € 67.000.
Inoltre, nel corso del 2015 e del 2016 la Banca ha sottoscritto un contratto rispettivamente con
Iccrea Banca - Coopservice e Securpol per la fornitura di servizi di approvvigionamento, ritiro,
trasporto, contazione e gestione dei valori e degli ATM.
E. Contratto per la prestazione del servizio di datacertazione digitale
L‟Emittente in data 31/12/2015 ha rinnovato con la società Postel un contratto per la fornitura del
servizio di datacertazione dei documenti digitali che consente di apporre gli stessi data ed ora in
modo certo, opponibile a terzi e legalmente riconosciuto. A fronte di tale contratto nel 2015 è stato
riconosciuto un compenso di € 30.000 circa. Il contratto ha validità annuale, rinnovabile tacitamente
salvo comunicazione diversa delle Parti.
12.1.2. Funzioni Aziendali di Controllo.
L‟Emittente nel corso del 2008 ha sottoscritto con Federlus un contratto per l‟attività di EDP Audit
esternalizzando alla stessa l‟attività di controllo sul sistema informativo fornito da BCC Sistemi
Informatici secondo quanto disposto dalla normativa prima e secondaria applicabile alle banche e
tempo per tempo vigente. Nello specifico l‟attività di EDP auditing viene effettuata sul sistema
informativo bancario nella parte residente e gestita dall‟outsourcer BCC Sistemi Informatici nonché
ai relativi servizi informatici da questo erogati.
Il contratto ha durata triennale e prevede il rinnovo tacito per la stessa durata originaria, salvo
disdetta da una delle parti.
A fronte di tale contratto nel 2015 è stato riconosciuto un compenso di € 22.000 circa.
12.1.3. Sistema Informativo
Nell‟ambito della gestione del sistema informativo l‟Emittente ha rinnovato i seguenti contratti:
 in data 28 dicembre 2015 con BCC Sistemi Informatici (ex Iside S.p.A.), di durata annuale,
rinnovabile di anno in anno salvo disdetta da comunicarsi con preavviso di almeno 120
giorni rispetto alla scadenza, avente ad oggetto la Gestione in Outsourcing del “Sistema
Prospetto di Base
- 166 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –

informativo” (ivi inclusa la gestione del Disaster Recovery) e l‟acquisizione in licenza d‟uso
dei relativi software. Il contratto prevede altresì l‟impegno del fornitore ad effettuare la
costante manutenzione e sviluppo evolutivo del Sistema informativo e la gestione dei sistemi
di back up. A fronte di tale contratto nel 2015 è stato riconosciuto un compenso di € 8,5
milioni circa;
in data 28 dicembre 2015 con Armundia per l‟utilizzo di un cruscotto per la gestione delle
deleghe in materia di Finanza e per la gestione di un business data warehouse; a fronte di tale
contratto nel 2015 è stato riconosciuto un compenso di € 128.000 circa, la scadenza del
contratto è fissata per il 31 dicembre 2016.
Prospetto di Base
- 167 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
13. INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E
DICHIARAZIONI DI INTERESSI
L‟Emittente non ha richiesto e non ha conferito a terzi alcun incarico finalizzato ad ottenere
l‟elaborazione di pareri specialistici.
Il Prospetto di Base non contiene pareri o relazioni di esperti, fatta eccezione (i) per le relazioni di
revisione contabile dei bilanci e per le relazioni di revisione contabile limitata dei prospetti contabili
semestrali redatte dalla Società di Revisione, e (ii) per la relazione di cui alla Sezione 5, Capitolo 8,
Paragrafo 8.2, redatta dal Dott. Stefano Fiorini, dottore commercialista e revisore legale.
Si attesta che, ad esclusione dell‟incarico di controllo contabile testé citato, la Società di Revisione
non ha interessi rilevanti nell'Emittente.
Si attesta che, ad esclusione dell‟incarico per la redazione della relazione di cui alla Sezione 5,
Capitolo 8, Paragrafo 8.2 testé citato, il Dott. Stefano Fiorini non ha interessi rilevanti
nell'Emittente.
Prospetto di Base
- 168 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
14. DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO
Per tutta la durata di validità del presente Documento di Registrazione, possono essere consultati
presso la Sede Sociale della Banca di Credito Cooperativo di Roma, in via Sardegna 129 - 00187
Roma i seguenti documenti in formato cartaceo:
 Atto costitutivo;
 Statuto Sociale dell‟Emittente;
 Fascicoli di bilancio di esercizio 2015;
 Fascicoli di bilancio di esercizio 2014;
 Fascicoli di bilancio di esercizio 2013;
 Relazione semestrale 2016;
 Relazione semestrale 2015;
 Fascicoli di bilancio degli esercizi 2014 e 2015 della Banca di Capranica Credito Cooperativo;
 Relazione della Società di Revisione riferita agli esercizi 2015, 2014 e 2013;
 “Prospetto Informativo relativo all‟Offerta Pubblica di azioni ordinarie” depositato presso la
Consob in data 5 settembre 2015 a seguito di approvazione comunicata con nota nr. 0070009/15 del
4 settembre 2015;
 “Supplemento al Prospetto Informativo relativo all‟Offerta Pubblica di azioni ordinarie”
depositato presso la Consob in data 4 agosto 2016 a seguito di approvazione comunicata con nota
nr. 0072550/16 del 3 agosto 2016.
La documentazione menzionata, fatta eccezione per l‟Atto Costitutivo, è disponibile in formato
elettronico sul sito internet dell‟Emittente www.bccroma.it
Le informazioni ed i dati semestrali, redatti successivamente alla pubblicazione dell'ultimo bilancio
d'esercizio, verranno messe a disposizione gratuitamente del pubblico con le stesse modalità di cui
sopra.
Il Prospetto di Base incorpora mediante riferimento il Prospetto di Aumento di Capitale depositato presso la Consob in data 5
settembre 2015 a seguito di approvazione comunicata con nota nr. 0070009/15 del 4 settembre 2015, come successivamente
integrato ed aggiornato dal Supplemento al Prospetto di Aumento di Capitale depositato presso la Consob in data 4 agosto
2016 a seguito di approvazione comunicata con nota nr. 0072550/16 del 3 agosto 2016. Come previsto dall’art. 28 comma
4 del Regolamento CE 809/2004 il citato documento è incorporato per riferimento, limitatamente alle informazioni
sull’Emittente come individuati nell’indice di seguito riportato, ai sensi dell’art. 11 comma 2 della Direttiva 2003/71/CE, le
altre informazioni relative all’offerta e alla descrizione degli strumenti finanziari oggetto dell’offerta stessa non sono rilevanti al
fine del presente Prospetto di Base.
Prospetto di Aumento di Capitale
PAG. PROSPETTO
INFORMATIVO
PAG. SUPPLEMENTO
PROSPETTO
INFORMATIVO
DEFINIZIONI (AGGIORNATE DAL SUPPLEMENTO)
13
16
GLOSSARIO
18
NOTA DI SINTESI (AGGIORNATA DAL SUPPLEMENTO)
25
SEZIONE A – INTRODUZIONE E AVVERTENZE
25
SEZIONE B – EMITTENTE (AGGIORNATA DAL SUPPLEMENTO)
25
18
SEZIONE C – STRUMENTI FINANZIARI (AGGIORNATA DAL
30
23
Prospetto di Base
17
- 169 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
SUPPLEMENTO)
SEZIONE D – RISCHI (AGGIORNATA DAL SUPPLEMENTO)
31
23
SEZIONE PRIMA - DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE
(AGGIORNATA DAL SUPPLEMENTO)
41
37
CAPITOLO I - PERSONE RESPONSABILI
42
1.1. INDICAZIONE DELLE PERSONE RESPONSABILI.
42
1.2. DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ.
42
CAPITOLO II - REVISORI LEGALI DEI CONTI (AGGIORNATO DAL
SUPPLEMENTO)
42
37
2.1. REVISORI LEGALI DELL‟EMITTENTE.
42
37
2.2. INFORMAZIONI SUI RAPPORTI CON I REVISORI.
42
37
CAPITOLO III – INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE
(AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO)
42
37
3.1. INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE RELATIVE AGLI
ESERCIZI CHIUSI AL 31 DICEMBRE 2014, 2013 E 2012.
43
37
3.2. INDICATORI DI RISCHIO
45
43
CAPITOLO IV - FATTORI DI RISCHIO (AGGIORNATO DAL
SUPPLEMENTO)
61
63
4.1 RISCHI RELATIVI ALL‟ATTIVITÀ DELL‟EMITTENTE
61
64
4.2 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SETTORI DI ATTIVITÀ E AI
MERCATI IN CUI OPERA L‟EMITTENTE E IL GRUPPO
DELL‟EMITTENTE
78
91
4.3 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLE AZIONI OGGETTO DI
OFFERTA
81
98
CAPITOLO V – INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE (AGGIORNATO
DAL SUPPLEMENTO)
86
105
5.1. STORIA ED EVOLUZIONE DELL‟EMITTENTE.
86
105
5.2. PRINCIPALI INVESTIMENTI.
88
108
CAPITOLO VI – ATTIVITA’ DELL’EMITTENTE (AGGIORNATO DAL
SUPPLEMENTO)
90
110
6.1. PRINCIPALI ATTIVITÀ.
90
110
6.2. PRINCIPALI MERCATI.
122
129
6.3. EVENTI ECCEZIONALI.
131
6.4. EVENTUALE DIPENDENZA DA BREVETTI, LICENZE, CONTRATTI
MARCHI, CONCESSIONI, AUTORIZZAZIONI DA FORNITORI.
131
6.5. FONTE DEI DATI SULLA POSIZIONE CONCORRENZIALE
DELL‟EMITTENTE.
131
CAPITOLO VII – STRUTTURA ORGANIZZATIVA
131
7.1. DESCRIZIONE DEL GRUPPO CUI APPARTIENE L‟EMITTENTE.
131
7.2. ELENCO DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE DALL‟EMITTENTE.
131
CAPITOLO VIII – IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI
(AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO)
132
143
8.1. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI.
132
143
8.2. PROBLEMATICHE AMBIENTALI.
139
CAPITOLO IX - RESOCONTO DELLA SITUAZIONE GESTIONALE E
FINANZIARIA (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO)
139
152
9.1. SITUAZIONE FINANZIARIA.
139
152
9.2. GESTIONE OPERATIVA.
148
161
CAPITOLO X – RISORSE FINANZIARIE (AGGIORNATO DAL
SUPPLEMENTO)
157
169
10.1. RISORSE FINANZIARIE DELL‟EMITTENTE.
157
169
Prospetto di Base
- 170 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
10.2. FONTI, IMPORTI E DESCRIZIONE DEI FLUSSI DI CASSA PER GLI
ESERCIZI 2014, 2013 E 2012.
157
169
10.3. FABBISOGNO E STRUTTURA DI FINANZIAMENTO
DELL‟EMITTENTE.
159
173
10.4. INFORMAZIONI RIGUARDANTI EVENTUALI LIMITAZIONI
ALL‟USO DELLE RISORSE FINANZIARIE CHE ABBIANO AVUTO, O
POTREBBERO AVERE, DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE
RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SULL‟ATTIVITÀ DELL‟EMITTENTE.
162
177
10.5. INFORMAZIONI RIGUARDANTI LE FONTI PREVISTE DEI
FINANZIAMENTI NECESSARI PER ADEMPIERE AGLI IMPEGNI
RELATIVI AI PRINCIPALI INVESTIMENTI FUTURI ED ALLE
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ESISTENTI O PREVISTE.
162
177
CAPITOLO XI – RICERCA E SVILUPPO, BREVETTI E LICENZE
162
11.1. RICERCA E SVILUPPO.
162
11.2 PROPRIETÀ INTELLETTUALE
162
CAPITOLO XII – INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE
(AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO)
163
178
12.1. TENDENZE RECENTI SULL‟ANDAMENTO DELLE ATTIVITÀ
DELL‟EMITTENTE.
163
178
12.2. TENDENZE, INCERTEZZE, RICHIESTE, IMPEGNI O FATTI NOTI
CHE POTREBBERO RAGIONEVOLMENTE AVERE RIPERCUSSIONI
SIGNIFICATIVE SULLE PROSPETTIVE DELL‟EMITTENTE ALMENO PER
L‟ESERCIZIO IN CORSO.
164
CAPITOLO XIII – PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI (AGGIORNATO
DAL SUPPLEMENTO)
164
182
13.1. DATI PREVISIONALI.
164
184
CAPITOLO XIV – ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE O
DI VIGILANZA E ALTI DIRIGENTI
165
14.1. ORGANI SOCIALI E ALTI DIRIGENTI.
165
14.2. CONFLITTO DI INTERESSI DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE O DI VIGILANZA E DEGLI ALTI
DIRIGENTI.
175
CAPITOLO XV – REMUNERAZIONE E BENEFICI (AGGIORNATO
DAL SUPPLEMENTO)
176
204
15.1. REMUNERAZIONI E BENEFICI A FAVORE DEI COMPONENTI DEL
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, DEI MEMBRI DEL COLLEGIO
SINDACALE, DEI MEMBRI DEL COLLEGIO SINDACALE E DEGLI ALTI
DIRIGENTI.
176
204
15.2. AMMONTARE DEGLI IMPORTI ACCANTONATI O ACCUMULATI
DALL‟EMITTENTE O DALLE SUE CONTROLLATE PER LA
CORRESPONSIONE DI PENSIONI, INDENNITÀ DI FINE RAPPORTO O
BENEFICI ANALOGHI.
177
204
CAPITOLO XVI – PRASSI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
(AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO)
177
206
16.1. DURATA DELLA CARICA DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE E DEI MEMBRI DEL COLLEGIO SINDACALE.
178
16.2. CONTRATTI DI LAVORO STIPULATI DAI COMPONENTI DEL
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DAI
COMPONENTI DEL COLLEGIO SINDACALE CON L‟EMITTENTE O CON
LE ALTRE SOCIETÀ DEL GRUPPO CHE PREVEDONO UN‟INDENNITÀ
DI FINE RAPPORTO.
179
16.3. COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO E COMITATO PER LA
REMUNERAZIONE.
179
16.4. RECEPIMENTO DELLE NORME IN MATERIA DI GOVERNO
SOCIETARIO.
179
206
CAPITOLO XVII – DIPENDENTI (AGGIORNATO DAL
SUPPLEMENTO)
179
207
Prospetto di Base
- 171 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
17.1. DIPENDENTI.
179
207
17.2. PARTECIPAZIONI AZIONARIE E STOCK OPTION.
180
208
17.3. ACCORDI DI PARTECIPAZIONE DI DIPENDENTI AL CAPITALE
SOCIALE.
181
209
CAPITOLO XVIII – PRINCIPALI AZIONISTI (AGGIORNATO DAL
SUPPLEMENTO)
181
210
18.1. PRINCIPALI AZIONISTI.
181
210
18.2. DIRITTI DI VOTO DIVERSI IN CAPO AI PRINCIPALI AZIONISTI.
182
18.3. INDICAZIONE DELL‟EVENTUALE SOGGETTO CONTROLLANTE
AI SENSI DELL‟ARTICOLO 93 TUF.
182
18.4. PATTI PARASOCIALI.
182
CAPITOLO XIX – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
(AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO)
182
211
CAPITOLO XX – INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE
ATTIVITA’ E LE PASSIVITA’, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E LE
PERDITE DELL’EMITTENTE (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO)
186
215
20.1. INFORMAZIONI FINANZIARIE RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI
ED ALL‟ESERCIZIO IN CORSO.
186
215
20.2. REVISIONE DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE RELATIVE AGLI
ESERCIZI PASSATI
227
231
20.3. DATA DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE PIÙ RECENTI
SOTTOPOSTE A REVISIONE CONTABILE
228
232
20.4. POLITICA DEI DIVIDENDI
228
20.5. PROCEDIMENTI GIUDIZIARI E ARBITRALI
228
20.6. CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI NELLA SITUAZIONE FINANZIARIA
O COMMERCIALE DELL‟EMITTENTE
228
232
CAPITOLO XXI – INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI (AGGIORNATO
DAL SUPPLEMENTO)
229
233
21.1. CAPITALE SOCIALE
229
233
21.2. ATTO COSTITUTIVO E STATUTO SOCIALE.
230
CAPITOLO XXII – CONTRATTI IMPORTANTI
238
22.1. SINTESI DI CONTRATTI IMPORTANTI.
238
CAPITOLO XXIII – INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI
(AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO)
240
235
23.1 INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E
DICHIARAZIONI DI INTERESSI.
240
235
23.2. ATTESTAZIONE IN MERITO ALLE INFORMAZIONI PROVENIENTI
DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI.
240
235
CAPITOLO XXIV - DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO
(AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO)
240
236
CAPITOLO XXV – INFORMAZIONI SULLE PARTECIPAZIONI
(AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO)
241
237
APPENDICI
266
Prospetto di Base
- 172 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
SEZIONE 6
NOTA INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI
PER LE OBBLIGAZIONI DENOMINATE:
(a)
(b)
(c)
(d)
“B.C.C. di Roma obbligazioni a Tasso Fisso”
“B.C.C. di Roma obbligazioni Step Up - Step Down”
“B.C.C. di Roma obbligazioni Zero Coupon”
“B.C.C. di Roma obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale Tasso Minimo (Floor)
e/o Tasso Massimo (Cap)”
(e) “B.C.C. di Roma obbligazioni Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o
Tasso Massimo (Cap)”
Le Obbligazioni oggetto del presente programma potranno essere emesse con
riconoscimento di una percentuale o di un importo prefissato del valore nominale collocato
a favore di Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni,
Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono
scopi di utilità sociale.
1 PERSONE RESPONSABILI
Per quanto attiene all‟indicazione delle persone responsabili ed alla relativa dichiarazione di
responsabilità, si rinvia alla Sezione 1 del presente Prospetto di Base.
Prospetto di Base
- 173 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
2 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLE OBBLIGAZIONI OGGETTO DEL
PROGRAMMA
Con riferimento ai Fattori di Rischio relativi agli strumenti finanziari offerti, si rinvia alla Sezione 4
(Fattori di Rischio), Capitolo 4.3 (Fattori di rischio relativi agli strumenti finanziari) di cui al presente
Prospetto di Base.
Prospetto di Base
- 174 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
3 INFORMAZIONI ESSENZIALI
3.1 Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all’emissioni/alle offerte
L‟Emittente provvederà a dare indicazione nelle Condizioni Definitive dei soggetti collocatori e del
Responsabile del Collocamento.
a)
Coincidenza dell’Emittente con il Soggetto incaricato del Collocamento e con il Responsabile del Collocamento
L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e in qualità di Responsabile del
Collocamento; in tal caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di interessi nei confronti
degli investitori in quanto i titoli collocati sono di propria emissione.
b)
Coincidenza dell’Emittente con l’Agente di Calcolo
L'Emittente opera come Agente di Calcolo delle Obbligazioni; in tal caso, l‟Emittente si trova in una
situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori.
c)
Negoziazione dei titoli al di fuori di qualunque struttura di negoziazione
L‟Emittente negozierà i titoli su istanza del sottoscrittore (assumendo pertanto onere di controparte), e
ciò configura una situazione di conflitto di interesse nei confronti degli investitori.
d)
Commissioni percepite dal Soggetto incaricato del Collocamento e dal Responsabile del Collocamento
Il Soggetto incaricato del Collocamento e il Responsabile del Collocamento percepiscono una
commissione di collocamento come indicato di volta in volta nelle Condizioni Definitive e ciò
determina un ulteriore conflitto di interessi.
e)
Conflitto d’interesse in caso di devoluzione di parte dell’ammontare collocato delle Obbligazioni ad un Ente
Beneficiario
Nel caso in cui parte dell‟ammontare ricavato dai Titoli (espresso come importo fisso o come
percentuale dell‟importo nominale collocato) venga devoluto ad un Ente Beneficiario (come definito al
successivo paragrafo 3.2.), un eventuale collegamento - da intendersi quale, a titolo esemplificativo,
concessione di crediti, coincidenza di soggetti rilevanti, rapporti commerciali, ecc. - tra l'Emittente e
l'Ente Beneficiario potrebbe determinare una situazione di conflitto d‟interessi significativi per
l‟emissione/l‟offerta. Di tale conflitto d‟interessi si darà indicazione nelle Condizioni Definitive.
La descrizione di eventuali ulteriori interessi, compresi quelli in conflitto, significativi per
l‟emissione/l‟offerta, con l‟indicazione delle persone interessate e della natura degli interessi, sarà
riportata nelle Condizioni Definitive.
3.2 Ragioni dell’offerta e impiego dei proventi
Le obbligazioni saranno emesse nell‟ambito dell‟ordinaria attività di raccolta da parte dell‟Emittente.
L‟ammontare ricavato dall‟emissione obbligazionaria, al netto di eventuali commissioni di
sottoscrizione, sarà destinato all‟esercizio dell‟attività creditizia dell‟Emittente.
In aggiunta a quanto sopra, come precisato e specificato di volta in volta nelle Condizioni Definitive:
i) parte dell‟ammontare ricavato dai Titoli (espresso come importo fisso o come percentuale
dell‟importo nominale collocato) potrà essere devoluto dall‟Emittente a titolo di liberalità a favore di
Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti
Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale (Ente
Beneficiario). In tal caso nelle Condizioni Definitive la denominazione del Prestito sarà integrata con
riferimento al nome del Beneficiario di cui sopra e al termine del periodo di offerta l‟Emittente
pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto
all‟Ente Beneficiario; o
ii) una somma (espressa come importo fisso o come percentuale dell‟ammontare nominale dei Titoli
complessivamente collocato potrà essere messa a disposizione, per l‟erogazione di finanziamenti al/ai
beneficiario/i indicato/i nelle Condizioni Definitive. In tal caso nelle Condizioni Definitive la
denominazione del Prestito sarà integrata con riferimento ai destinatari dell‟iniziativa e al termine del
periodo di Offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante l‟importo delle
somme messe a disposizione per l‟erogazione di finanziamenti sulla base di quanto sopra; o
Prospetto di Base
- 175 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
iii) una somma (espressa come importo fisso o come percentuale dell‟ammontare nominale collocato
delle Obbligazioni potrà essere messa a disposizione, per l‟erogazione di finanziamenti al/ai
beneficiario/i indicato/i nelle Condizioni Definitive,. Qualora la somma messa a disposizione non
venga interamente erogata, l‟Emittente devolverà una percentuale dell‟importo non erogato a titolo di
liberalità a favore di Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni,
Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità
sociale (Ente Beneficiario). In tal caso nelle Condizioni Definitive la denominazione del Prestito sarà
integrata con riferimento ai destinatari dell‟iniziativa e con riferimento al nome del Beneficiario di cui
sopra e al termine del periodo di Offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso
riportante l‟importo delle somme messe a disposizione per l‟erogazione di finanziamenti sulla base di
quanto sopra e, se applicabile, un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto all‟Ente
Beneficiario; o
iv) parte dell‟ammontare ricavato dai Titoli (espressa come importo fisso o come percentuale
dell‟importo nominale collocato) potrà essere devoluta a titolo di liberalità a favore di
Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti
Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale (Ente
Beneficiario) e, congiuntamente, una somma (espressa come importo fisso o come percentuale
dell‟ammontare nominale dei Titoli complessivamente collocato potrà essere messa a disposizione,
per l‟erogazione di finanziamenti al/ai beneficiario/i indicato/i nelle Condizioni Definitive. In tal
caso nelle Condizioni Definitive la denominazione del Prestito sarà integrata con riferimento al
nome del Beneficiario di cui sopra e con riferimento ai destinatari dell‟iniziativa e al termine del
periodo di Offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante l‟importo
che effettivamente viene devoluto all‟Ente Beneficiario e l‟importo delle somme messe a
disposizione per l‟erogazione di finanziamenti sulla base di quanto sopra.
Resta fermo che il rimborso del capitale investito nelle Obbligazioni nonché la corresponsione delle
Cedole saranno garantiti esclusivamente dal patrimonio dell‟Emittente.
Eventuali ulteriori specificazioni di quanto sopra descritto relativamente alle ragioni dell‟offerta e/o agli
impieghi dei proventi non noti alla data di approvazione del Prospetto di Base saranno riportati nelle
Condizioni Definitive.
Prospetto di Base
- 176 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
4 INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE
4.1 Strumenti finanziari oggetto dell’offerta
Le Obbligazioni oggetto del Programma di Offerta sono titoli di debito non rappresentativi di capitale
che determinano l‟obbligo per l‟Emittente di rimborsare il 100% del loro Valore Nominale salvo
quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito all'utilizzo del “bail-in”, come recepita nel nostro
ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015.
(i) Descrizione del tipo e della classe degli strumenti finanziari oggetto dell’offerta
Il Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Roma ha deliberato in data 30
marzo 2016 un programma di offerta al pubblico di prestiti obbligazionari da emettersi nel corso di
dodici mesi a decorrere dall‟avvenuta pubblicazione del Prospetto.
Le Obbligazioni saranno emesse in Euro.
In particolare, i Titoli oggetto della presente Nota Informativa, come precisato nelle Condizioni
Definitive, potranno essere:
(a) Obbligazioni a Tasso Fisso
Sono titoli di debito che danno diritto al rimborso del 100% del valore nominale alla scadenza e al
pagamento posticipato di cedole - con periodicità trimestrale o semestrale o annuale - il cui ammontare
è determinato in ragione di un tasso di interesse prefissato su base annua nella misura indicata nelle
relative Condizioni Definitive.
(b) Obbligazioni Step Up – Step Down
Sono titoli di debito che danno diritto al rimborso del 100% del valore nominale alla scadenza e al
pagamento posticipato di cedole - con periodicità trimestrale o semestrale o annuale - il cui ammontare
è determinato in ragione di un tasso di interesse prefissato su base annua alla data di emissione, che
aumenterà (c.d. “Step Up”) o diminuirà (c.d. “Step Down”) durante la vita del Prestito nella misura
indicata nelle relative Condizioni Definitive.
(c) Obbligazioni Zero Coupon
Sono titoli di debito emessi “sotto la pari”, vale a dire ad un prezzo inferiore al 100% del loro valore
nominale che danno diritto al rimborso del 100% del valore nominale alla scadenza.
Le Obbligazioni non danno diritto al pagamento di cedole bensì al pagamento di interessi impliciti
rappresentati dalla differenza tra il Valore Nominale rimborsato alla scadenza e il Prezzo di Emissione.
(d) Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo
(Cap)
Sono titoli di debito che danno diritto al rimborso del 100% del valore nominale alla scadenza e al
pagamento posticipato di cedole il cui ammontare è determinato in ragione dell‟andamento del
Parametro di Riferimento, eventualmente aumentato di uno Spread, espresso in punti base, stabilito
all‟emissione e mantenuto costante per tutta la durata del prestito, così come indicato nelle Condizioni
definitive.
Il valore del Parametro di Riferimento potrà essere il Tasso EURIBOR a tre, sei o 12 mesi rilevato il
secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola, ovvero il rendimento d‟asta
del BOT a tre, sei o 12 mesi relativo all‟ultima asta effettuata prima del secondo giorno lavorativo
antecedente la data di godimento di ogni cedola, ovvero il Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca
Centrale Europea in vigore il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni
cedola, secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive. Si precisa che il tasso di interesse minimo
per le cedole è da ritenersi pari a zero, a prescindere dall‟eventuale valore negativo assunto dal
Parametro di Riferimento e dall‟eventuale spread. Pertanto, il valore di ciascuna cedola non potrà mai
essere inferiore a zero.
E‟ previsto che il tasso annuo applicabile per la determinazione delle cedole non possa essere inferiore
al Tasso Minimo (Floor) ovvero superiore al Tasso Massimo (Cap) e tali tassi saranno stabiliti
all‟emissione e mantenuti costanti per tutta la durata del prestito.
Prospetto di Base
- 177 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
L‟Emittente può prefissare il tasso della prima cedola in misura indipendente dal Parametro di
Riferimento.
(e) Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo
(Cap)
Sono titoli di debito che danno diritto al rimborso del 100% del valore nominale alla scadenza e al
pagamento posticipato in un primo periodo di cedole a tasso fisso costante, ovvero periodicamente
crescente o decrescente, e nel secondo periodo a tasso variabile, ovvero a periodi invertiti. Ciascuna
cedola variabile sarà calcolata in ragione dell‟andamento del Parametro di Riferimento, eventualmente
aumentato di uno Spread, espresso in punti base, stabilito all‟emissione e mantenuto costante per tutta
la durata del prestito, così come indicato nelle Condizioni definitive.
Per le sole cedole variabili, il valore del Parametro di Riferimento potrà essere il Tasso EURIBOR a tre,
sei o 12 mesi rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola,
ovvero il rendimento d‟asta del BOT a tre, sei o 12 mesi relativo all‟ultima asta effettuata prima del
secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola, ovvero il Tasso Ufficiale di
Riferimento della Banca Centrale Europea in vigore il secondo giorno lavorativo antecedente la data di
godimento di ogni cedola, secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive. Si precisa che il tasso di
interesse minimo per le cedole a Tasso Variabile è da ritenersi pari a zero, a prescindere dall‟eventuale
valore negativo assunto dal Parametro di Riferimento e dall‟eventuale spread. Pertanto, il valore di
ciascuna cedola non potrà mai essere inferiore a zero.
E‟ previsto che il tasso annuo applicabile per la determinazione delle cedole non possa essere inferiore
al Tasso Minimo (Floor) ovvero superiore al Tasso Massimo (Cap) e tali tassi saranno stabiliti
all‟emissione e mantenuti costanti per tutta la durata del prestito.
Nel caso in cui il primo periodo cedolare fosse a tasso variabile, secondo quanto indicato nelle
Condizioni Definitive, L‟Emittente potrà prefissare il tasso della prima cedola in misura indipendente
dal Parametro di Riferimento.
******
Per tutte le tipologie di Obbligazioni, ad esclusione delle Zero Coupon, la prima e l‟ultima cedola
potranno avere una durata minore o maggiore rispetto alle altre cedole del Prestito.
Le Obbligazioni saranno offerte e collocate interamente ed esclusivamente sul mercato italiano.
Si segnala inoltre che, secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive, le singole emissioni
potranno prevedere una o tutte le condizioni descritte dal paragrafo 5.1.1. della presente Nota
Informativa. In tali casi, il potenziale investitore potrebbe non soddisfare i requisiti ivi descritti e
pertanto non avere accesso all‟offerta degli strumenti finanziari.
(ii) Codice di identificazione delle Obbligazioni
Il codice ISIN, identificativo delle Obbligazioni, sarà indicato, di volta in volta, nelle pertinenti
Condizioni Definitive.
4.2 Legislazione in base alla quale gli strumenti finanziari sono stati creati
Le Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base sono regolate dalla legge italiana.
Per qualsiasi contestazione tra gli obbligazionisti e l‟Emittente sarà competente il Foro di Roma,
ovvero, ove l‟obbligazionista sia un consumatore ai sensi e per gli effetti dell‟art. 1469 bis del Codice
Civile e dell‟art. 3 del D. Lgs. 206/2005 (c.d. “Codice del Consumo”), il foro in cui questi ha la
residenza o il domicilio elettivo (ex art. 63 del codice del Consumo).
4.3 Forma degli strumenti finanziari e soggetti incaricati della tenuta dei registri
(i) Forma degli strumenti finanziari
Le Obbligazioni sono titoli al portatore ed assoggettati al regime di dematerializzazione di cui al D. Lgs.
24 giugno 1998 n. 213 ed al Regolamento Congiunto della Banca d‟Italia e della CONSOB recante la
disciplina dei servizi di gestione accentrata, di liquidazione, dei sistemi di garanzia e delle relative società
di gestione, adottato con provvedimento del 22 febbraio 2008 come di volta in volta modificato (o alla
normativa di volta in volta vigente in materia)..
Prospetto di Base
- 178 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
(ii) Denominazione e indirizzo del soggetto incaricato della tenuta dei registri
I prestiti verranno accentrati presso la Monte Titoli S.p.A., con sede in Piazza degli Affari 6, 20123
Milano, o altro sistema di gestione accentrata indicato nelle Condizioni Definitive di ciascun Prestito.
Gli Obbligazionisti non potranno chiedere la consegna materiale dei titoli rappresentativi delle
Obbligazioni, fatto salvo il diritto di chiedere il rilascio della certificazione di cui all‟art. 83-quinquies del
TUF e successive modifiche ed integrazioni.
4.4 Valuta di emissione degli strumenti finanziari
Le Obbligazioni saranno emesse e denominate in euro.
4.5 Ranking degli strumenti finanziari
Le Obbligazioni di cui alla presente Nota Informativa incorporano i diritti previsti dalla vigente
normativa per i titoli della stessa categoria, e quindi il diritto alla percezione delle cedole alle date di
pagamento degli interessi ed al rimborso del capitale alle relative date di scadenza salvo quanto previsto
dall‟utilizzo del bail-in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di
risanamento e risoluzione degli enti creditizi, come recepita nel nostro ordinamento dai Decreti
Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015 (cfr. elemento D3 “Rischio connesso all‟utilizzo del bailin”). Gli obblighi nascenti dalle Obbligazioni a carico dell‟Emittente non sono subordinati ad altre
passività dello stesso. Tuttavia, nell‟ipotesi di applicazione dello strumento del “bail-in” il credito degli
obbligazionisti verso l‟Emittente non sarà soddisfatto pari passu con tutti gli altri crediti chirografari
dell‟Emittente (cioè non garantiti e non privilegiati) ma sarà oggetto di riduzione e/o conversione
secondo l‟ordine previsto dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti
creditizi 2014/59/UE, come recepita nel nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16
novembre 2015. Nell'ambito delle procedure di liquidazione coatta amministrativa, invece, le somme
ricavate dalla liquidazione dell'attivo sono erogate a favore dei creditori secondo l‟ordine previsto dalla
Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi 2014/59/UE, come recepita
nel nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015, partendo dalla
categoria dei depositi e solo dopo aver soddisfatto i crediti prededucibili (ad esempio, crediti sorti in
occasione o in funzione della procedura stessa di liquidazione), quelli con prelazione (ad esempio
privilegiati o garantiti da pegno o ipoteca), nonché i crediti per i depositi fino ad Euro 100.000.
Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier I)
Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier I)
“Fondi Propri”
Capitale di Classe 2 (ivi incluse obbligazioni subordinate)
Debiti subordinati diversi dal Capitale aggiuntivo di Classe 1 e
Classe 2
Restanti passività ivi incluse le Obbligazioni non Subordinate
(Senior) non assistite da garanzie
Depositi di Importi Superiori ad Euro 100.000:
- di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese;
- di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese
effettuati presso succursali extracomunitarie delle banche;
- dal 1 gennaio 2019, gli altri depositi presso la Banca1.
Per quanto riguarda gli “altri depositi presso la Banca”, il relativo credito sarà soddisfatto con preferenza rispetto
alle Obbligazioni di cui al presente Documento nelle procedure di risoluzione (nonché di liquidazione coatta
amministrativa) iniziate dopo il 1 gennaio 2019. Sino a tale data, pertanto, tali depositi saranno soddisfatti pari
passu con le Obbligazioni.
1
4.6 Descrizione dei diritti, compresa qualsiasi loro limitazione, connessi agli strumenti
finanziari e procedura per il loro esercizio
Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla vigente normativa per i titoli della stessa categoria e,
quindi, il diritto alla percezione degli interessi, se previsti dalla specifica tipologia del titolo, alle date di
pagamento indicate nelle Condizioni Definitive di ciascun Prestito e il diritto al rimborso del capitale
alla data di scadenza, salvo quanto previsto dalla direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione
degli enti creditizi, come di seguito rappresentato.
Prospetto di Base
- 179 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
In data 16 novembre 2015 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i Decreti Legislativi n. 180 e 181
del 16 novembre 2015 (i Decreti BRRD) attuativi della BRRD, in materia di risoluzione delle crisi o di
altre procedure di gestione delle crisi, che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti
creditizi individuando i poteri e gli strumenti che le Autorità preposte alla risoluzione delle crisi bancarie
(c.d. resolution Authorities, di seguito le Autorità) possono adottare per la risoluzione di una banca in
dissesto ovvero a rischio di dissesto. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali
dell‟ente, riducendo al minimo l‟impatto del dissesto sull‟economia e sul sistema finanziario nonché i
costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori
le sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe
subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza.
I suddetti decreti attuativi sono entrati in vigore in data 16 novembre 2015, fatta unicamente eccezione
per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in”, come di seguito descritto, per le quali è stata
prevista l‟applicazione a partire dal 1° gennaio 2016. Peraltro, le disposizioni in materia di “bail-in”
potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima della
suddetta data.
Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il summenzionato
strumento del “bail-in” ossia il potere di riduzione, con possibilità di azzeramento del valore nominale,
nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l‟applicazione del “bail-in”,
gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder ridotto, azzerato, ovvero convertito in
azioni il proprio investimento, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza
dell‟Emittente.
Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle
obbligazioni, l‟importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono
pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio (art. 60, comma 1, lettere f) e i) D.
Lgs. n. 180).
Nell‟applicazione dello strumento del “bail-in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente
gerarchia:
1) innanzitutto si dovrà procedere alla riduzione, fino alla concorrenza delle perdite, secondo l‟ordine
indicato:
- degli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d. Common equity Tier 1);
- degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments);
- degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni
subordinate;
- dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di
classe 2;
- delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior)
2) una volta assorbite le perdite, o in assenza di perdite, si procederà alla conversione in azioni
computabili nel capitale primario, secondo l‟ordine indicato:
- degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments);
- degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni
subordinate;
- dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di
classe 2;
- delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior).
Nell‟ambito delle “restanti passività”, il “bail-in” riguarderà prima le obbligazioni contrattuali senior
(compresi i depositi ma fatta eccezione per quelli di persone fisiche, microimprese, piccole e medie
imprese) e poi i depositi (per la parte eccedente l‟importo di Euro 100.000) di persone fisiche,
microimprese, piccole e medie imprese, i medesimi depositi di cui sopra effettuati presso succursali
extracomunitarie degli emittenti. Inoltre si segnala che dal 1 gennaio 2019, tutti i depositi che eccedono
l‟importo di Euro 100.000, non detenuti da persone fisiche o piccole medie imprese, saranno preferiti
rispetto alle obbligazioni contrattuali senior.
Non rientrano, invece, nelle “restanti passività” e restano pertanto escluse dall‟ambito di applicazione
del “bail-in” alcune categorie di passività indicate dalla normativa, tra cui i depositi fino a Euro 100.000
(c.d. “depositi protetti”) e le “passività garantite” definite dall‟art. 1 del citato D. Lgs. n. 180 del 16
novembre 2015 come “passività per la quale il diritto del creditore al pagamento o ad altra forma di
Prospetto di Base
- 180 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
adempimento è garantito da privilegio, pegno o ipoteca, o da contratti di garanzia con trasferimento del
titolo in proprietà o con costituzione di garanzia reale, comprese le passività derivanti da operazioni di
vendita con patto di riacquisto”, comprendenti, ai sensi dell‟art. 49 del citato D. Lgs n. 180, anche le
obbligazioni bancarie garantite di cui all‟art. 7 bis L. n. 130/99 e le passività derivanti da contratti
derivati di copertura dei rischi dei crediti e dei titoli ceduti a garanzia delle obbligazioni.
Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in
combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla normativa di recepimento quali:
(i) cessione di beni e rapporti giuridici ad un soggetto terzo;
(ii) cessione di beni e rapporti giuridici ad un ente-ponte;
(iii) cessione di beni e rapporti giuridici a una società veicolo per la gestione dell‟attività.
Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva del
rapporto giuridico tra Emittente e Obbligazionista (con sostituzione dell‟originario debitore, ossia
l‟Emittente, con un nuovo soggetto giuridico) senza necessità di un previo consenso di quest‟ultimo ed
il trasferimento delle attività e passività dell‟originario debitore, con conseguente possibile
rimodulazione del rischio di credito per gli Obbligazionisti.
Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi potranno essere concessi solo dopo
che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti
previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato.
Da ultimo si segnala che in data 1° gennaio 2016 è entrato in vigore il Regolamento UE n. 806/2014
del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2014 che fissa norme e una procedura uniformi
per la risoluzione degli enti creditizi e di talune imprese di investimento nel quadro del Meccanismo di
Risoluzione Unico, e istituisce il c.d. comitato di risoluzione unico e il fondo di risoluzione unico.
I portatori delle Obbligazioni potranno esercitare i diritti relativi alle Obbligazioni da essi sottoscritte
per il tramite dell‟intermediario presso cui le Obbligazioni sono depositate in regime di
dematerializzazione.
Non vi sono limitazioni, condizioni o gravami – di qualsiasi natura – che possono incidere sui diritti dei
sottoscrittori delle Obbligazioni.
Tutte le comunicazioni agli Obbligazionisti concernenti le Obbligazioni saranno effettuate, salvo
diversa disposizione normativa, mediante avviso pubblicato secondo le disposizioni di legge applicabili
e comunque sul sito internet www.bccroma.it
4.7 Tasso di interesse nominale e disposizioni relative agli interessi da pagare
i) Tasso di interesse nominale
(a) Obbligazioni a Tasso Fisso
Le Obbligazioni a Tasso Fisso corrisponderanno agli investitori Cedole Fisse su base annua il cui
importo verrà calcolato applicando un tasso di interesse predeterminato e costante, calcolato come
percentuale del valore nominale.
Le cedole saranno calcolate secondo la seguente formula:
I
C*R
N
dove:
I = interessi
C = valore nominale
N = numero cedole annue
R = tasso annuo percentuale
(b) Obbligazioni Step Up – Step Down
Le Obbligazioni Step up – Step down corrisponderanno agli investitori Cedole Fisse su base annua
crescenti/decrescenti il cui importo verrà calcolato applicando un tasso di interesse predeterminato
crescente/decrescente, calcolato come percentuale del valore nominale.
Le cedole saranno calcolate secondo la seguente formula:
Prospetto di Base
- 181 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
I
C*R
N
dove:
I = interessi
C = valore nominale
N = numero cedole annue
R = tasso annuo percentuale in relazione al periodo e alle cedole indicate nelle Condizioni Definitive
(c) Obbligazioni Zero Coupon
Le Obbligazioni sono emesse ad un prezzo inferiore al Valore Nominale che sarà indicato in
misura percentuale nelle Condizioni Definitive. Il Prezzo di Rimborso delle Obbligazioni è pari al
100% del Valore Nominale. L‟interesse è dato dalla differenza tra il Valore Nominale rimborsato
alla scadenza ed il Prezzo di Emissione. Le Obbligazioni Zero Coupon non prevedono la
corresponsione di cedole.
(d) Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo
(Cap)
Le Obbligazioni a Tasso Variabile emesse in ragione della presente Nota Informativa
corrisponderanno agli investitori Cedole Variabili periodiche il cui importo verrà calcolato
applicando al Valore Nominale il tasso variabile agganciato al Parametro di Riferimento, rilevato
come indicato nelle Condizioni definitive, eventualmente maggiorato di uno Spread.
Qualora sia previsto un Tasso Minimo (Floor) e/o un Tasso Massimo (Cap) le Obbligazioni
corrisponderanno Cedole Variabili periodiche il cui importo verrà calcolato applicando al Valore
Nominale il tasso variabile determinato in ragione del Parametro di Riferimento prescelto,
eventualmente maggiorato di uno Spread, diviso per il numero di cedole annue. Ove detto valore
sia inferiore al Tasso Minimo, l‟Obbligazione corrisponderà il Tasso Minimo (Floor); ove detto
valore sia superiore al Tasso Massimo, l‟Obbligazione corrisponderà il Tasso Massimo (Cap).
Le cedole saranno calcolate secondo la seguente formula:
I
C*R
N
(1)
nel caso di Obbligazioni plain vanilla, dove:
I = interessi
C = valore nominale
N = numero cedole annue
R = tasso di interesse annuo calcolato nel modo seguente:
R  V  spread
(2)
dove:
V = valore del Parametro di Riferimento
Il tasso di interesse minimo per le cedole è da ritenersi pari a zero, a prescindere dall‟eventuale valore
negativo assunto dal Parametro di Riferimento e dall‟eventuale spread. Pertanto, il valore di ciascuna
cedola non potrà mai essere inferiore a zero.
Nel caso in cui sia prevista un‟opzione Interest Rate FLOOR ossia un rendimento “minimo
garantito”, la (1) si modifica nella seguente:
Prospetto di Base
- 182 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
I
C  MaxFLOOR%; R
N
Nel caso in cui sia prevista un‟opzione Interest Rate CAP , ossia un rendimento “massimo
corrisposto”, la (1) si modifica nella seguente:
I
C  MinR; CAP%
N
Infine nel caso in cui sia prevista la presenza contemporanea delle opzioni Interest Rate FLOOR
ed Interest Rate CAP, la (1) si modifica nella seguente:
I
C  MaxFLOOR%; MinR; CAP%
N
Con riferimento alla (2) è previsto l‟arrotondamento alla terza cifra decimale nel modo seguente. Se:
1)
il terzo decimale è inferiore a 0,005, sarà approssimato allo zero
2)
il terzo decimale è pari a 0,005, resterà invariato
3)
il terzo decimale è superiore a 0,005, sarà approssimato a 0,01
Inoltre, i decimali oltre il terzo non vengono considerati ai fini della determinazione delle cedole.
(e) Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo
(Cap)
Le Obbligazioni a Tasso Misto emesse in ragione della presente Nota Informativa
corrisponderanno agli investitori per una parte della durata del Prestito, Cedole Fisse e/o Cedole
Fisse crescenti/decrescenti su base annua il cui importo verrà calcolato applicando un tasso di
interesse predeterminato costante e/o crescente/decrescente, calcolato come percentuale del
Valore Nominale e corrisponderanno agli investitori Cedole Variabili periodiche, per la restante
durata del Prestito, il cui importo verrà calcolato applicando al Valore Nominale il tasso variabile
agganciato al Parametro di Riferimento, rilevato come indicato nelle Condizioni definitive,
eventualmente maggiorato di uno Spread.
Qualora sia previsto un Tasso Minimo (Floor) e/o un Tasso Massimo (Cap) le Obbligazioni
corrisponderanno Cedole Variabili periodiche il cui importo verrà calcolato applicando al Valore
Nominale il tasso variabile determinato in ragione del Parametro di Riferimento prescelto,
eventualmente maggiorato di uno Spread, diviso per il numero di cedole annue. Ove detto valore
sia inferiore al Tasso Minimo, l‟Obbligazione corrisponderà il Tasso Minimo (Floor); ove detto
valore sia superiore al Tasso Massimo, l‟Obbligazione corrisponderà il Tasso Massimo (Cap).
Le cedole a tasso fisso saranno calcolate secondo la seguente formula:
I
C*R
N
dove:
I = interessi
C = valore nominale
N = numero cedole annue
R = tasso annuo percentuale in relazione al periodo e alle cedole indicate nelle Condizioni Definitive
Le cedole a tasso variabile saranno calcolate secondo la seguente formula:
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
I
C*R
N
(1)
nel caso di Obbligazioni plain vanilla, dove:
I = interessi
C = valore nominale
N = numero cedole annue
R = tasso di interesse annuo calcolato nel modo seguente:
R  V  spread
(2)
dove:
V = valore del Parametro di Riferimento
Il tasso di interesse minimo per le cedole a Tasso Variabile è da ritenersi pari a zero, a prescindere
dall‟eventuale valore negativo assunto dal Parametro di Riferimento e dall‟eventuale spread. Pertanto,
il valore di ciascuna cedola non potrà mai essere inferiore a zero.
Nel caso in cui sia prevista un‟opzione Interest Rate FLOOR ossia un rendimento “minimo
garantito”, la (1) si modifica nella seguente:
I
C  MaxFLOOR%; R
N
Nel caso in cui sia prevista un‟opzione Interest Rate CAP , ossia un rendimento “massimo
corrisposto”, la (1) si modifica nella seguente:
I
C  MinR; CAP%
N
Infine nel caso in cui sia prevista la presenza contemporanea delle opzioni Interest Rate FLOOR
ed Interest Rate CAP, la (1) si modifica nella seguente:
I
C  MaxFLOOR%; MinR; CAP%
N
Con riferimento alla (2) è previsto l‟arrotondamento alla terza cifra decimale nel modo seguente. Se:
1)
il terzo decimale è inferiore a 0,005, sarà approssimato allo zero
2)
il terzo decimale è pari a 0,005, resterà invariato
3)
il terzo decimale è superiore a 0,005, sarà approssimato a 0,01
Inoltre, i decimali oltre il terzo non vengono considerati ai fini della determinazione delle cedole.
ii) Disposizioni relative agli interessi da pagare
Il pagamento degli interessi sarà effettuato dall‟Emittente per il tramite degli intermediari
autorizzati, aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli S.p.A.. Qualora una Data
di Pagamento coincida con un giorno non lavorativo, i pagamenti verranno effettuati il primo
giorno lavorativo successivo, senza il riconoscimento di ulteriori interessi. Per giorno lavorativo
Prospetto di Base
- 184 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
s'intende qualsiasi giorno in cui sia funzionante il sistema “Trans-European Automated Real-Time
Gross Settlement Express Transfer” (“TARGET2”)8.
La convenzione di calcolo sarà Following Business Day Convention9 - Unadjusted10 e la base per il
calcolo sarà ACT/ACT (ICMA)11.
iii) Data di godimento degli interessi
La data a decorrere dalla quale le Obbligazioni cominceranno a produrre interessi (Data di
Godimento) sarà indicata nelle Condizioni Definitive.
iv) Date di scadenza degli interessi
Le date di scadenza e di pagamento degli interessi (Data di Pagamento delle cedole) saranno
indicate nelle Condizioni Definitive di ciascun Prestito.
v) Termine di prescrizione degli interessi e del capitale
I diritti relativi agli interessi, si prescrivono decorsi 5 anni dalla data in cui gli interessi sono
divenuti esigibili e, per quanto concerne il capitale, decorsi 10 anni dalla data in cui il Prestito è
divenuto rimborsabile.
vi) Dichiarazione indicante il tipo di sottostante
Per le Obbligazioni a Tasso Variabile e le Obbligazioni a Tasso Misto, con riferimento alle sole
Cedole Variabili, potrà essere preso come Parametro di Riferimento il “Tasso EURIBOR” a tre,
sei o 12 mesi, ovvero il “Rendimento d‟asta del BOT” a tre, sei o 12 mesi, ovvero il “Tasso
Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea”, cosi come indicato nelle pertinenti
Condizioni Definitive.
vii) Descrizione del sottostante
Tasso EURIBOR
L‟EURIBOR è il tasso lettera sul mercato interno dell‟Unione Monetaria Europea dei depositi
bancari, calcolato secondo la convenzione indicata nelle Condizioni Definitive e pubblicato sui
maggiori quotidiani europei a contenuto economico e finanziario.
Le rilevazioni saranno effettuate secondo il calendario TARGET.
Il calendario TARGET prevede, sino a revoca, che il mercato operi tutti i giorni dell‟anno con
esclusione di sabato, della domenica, nonché il primo giorno dell‟anno, il venerdì santo, il lunedì di
Pasqua, il primo maggio, il 25 ed il 26 dicembre.
Il tasso EURIBOR scelto come Parametro di Riferimento (il “Tasso EURIBOR di Riferimento”)
potrà essere il tasso EURIBOR a tre mesi base 360, ovvero il tasso EURIBOR a sei mesi base 360,
ovvero il tasso EURIBOR a dodici mesi base 360, rilevato il secondo giorno lavorativo
antecedente la data di godimento di ogni cedola, così come indicato nelle Condizioni Definitive.
Rendimento d‟asta del BOT
Per “Rendimento d‟asta del BOT” si intende il rendimento semplice lordo del BOT relativo
all‟ultima Asta disponibile non oltre i due mesi dei BOT a 3, 6 o 12 mesi precedenti l‟inizio del
periodo di godimento di ciascuna cedola. Il rendimento dei BOT emessi in asta è reperibile sui
principali quotidiani finanziari, nonché sul sito www.dt.tesoro.it oppure www.bancaditalia.it.
Il “Rendimento d‟asta del BOT” scelto come Parametro di Riferimento potrà essere il rendimento
d‟asta del BOT a tre mesi, il rendimento d‟asta del BOT a sei mesi, il rendimento d‟asta del BOT
L'avvio dell'Unione monetaria europea nel 1999 ha richiesto la realizzazione del sistema TARGET (Trans-European Automated Real- Time Gross Settlement
Express Transfer System) composto dai sistemi di regolamento lordo dei 17 Stati membri dell'UE e della Banca Centrale Europea, tra loro collegati. Il 19
novembre 2007 è stato avviato con gradualità il sistema Target2 che sostituisce il precedente sistema TARGET e si avvale di una piattaforma unica condivisa
(Single Shared Platform, SSP) realizzata e gestita dalla Banca d'Italia, dalla Deutsche Bundesbank e dalla Banque de France a beneficio dei sistemi finanziari
europei.
9 Following Business Day Convention, indica che, ai fini del rimborso finale, e/o di una Cedola, qualora la relativa Data di Pagamento cada in un giorno che
non è un Giorno Lavorativo, tale ammontare sarà accreditato il primo Giorno Lavorativo successivo alla suddetta data.
10 Unadjusted indica che al verificarsi della circostanza ovvero delle circostanze indicate nella Convenzione di Calcolo, non sarà modificato il periodo di calcolo
e l‟applicazione della Convenzione di Calcolo non avrà un impatto sull‟ammontare della Cedola pagata.
11 Actual/Actual – (ICMA) “giorni effettivi/giorni effettivi” definita dall‟International Capital Markets Association (ICMA) comporta che il conteggio sia pari al
rapporto tra giorni effettivi ed il prodotto del numero dei giorni effettivi del periodo per il numero di cedole per anno.
8
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
annuale, riferito all‟ultima asta effettuata prima del secondo giorno lavorativo antecedente la data di
godimento di ogni cedola, così come indicato nelle Condizioni Definitive.
Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea
E‟ il Tasso di interesse sulle Operazioni di Rifinanziamento Principali dell'Eurosistema e viene
fissato dal Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea.
Tale tasso è reperibile sul sito della BCE www.ecb.int e pubblicato sui maggiori quotidiani europei
a contenuto economico e finanziario. Esso è inoltre reperibile sui più diffusi Information Provider
come Bloomberg o Reuters. In fase di redazione delle Condizioni Definitive sarà espressamente
indicata la fonte ove reperire il Parametro BCE applicato.
Il Tasso Ufficiale di Riferimento (T.R.E.) utilizzato come Parametro di Riferimento sarà quello in
vigore il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola.
viii) Relazione tra Valore Nominale e Parametro di Riferimento
Per le Obbligazioni a Tasso Variabile e le Obbligazioni a Tasso Misto, con riferimento alle sole
Cedole Variabili, si rimanda al punto i)
ix) Fonti da cui è possibile ottenere informazioni sulla performance passata e futura dei
Parametri di Riferimento
Le fonti dalle quali è possibile reperire informazioni sulla performance e sulla volatilità del
Parametro di Riferimento, indicato dall‟Emittente nelle Condizioni Definitive di ogni singolo
Prestito, saranno i circuiti Bloomberg e Reuters nonché le pagine del quotidiano il “Il Sole24Ore”
e le pagine dei principali quotidiani economici.
x) Eventi perturbativi del mercato aventi un’incidenza sul Parametro di Riferimento
Qualora nel corso della vita dell'Obbligazione a Tasso Variabile e dell‟Obbligazione a Tasso Misto
(con riferimento alle Cedole Variabili), si dovesse verificare, relativamente al Parametro di
Riferimento cui è legato il Prestito Obbligazionario, un evento di natura straordinaria o di turbativa
che ne dovesse modificare la struttura o ne dovesse compromettere l'esistenza, l‟Emittente agirà
nel modo seguente:
Tasso EURIBOR
Nel caso di non disponibilità del tasso EURIBOR di riferimento, verrà utilizzato quale Parametro
di Riferimento, il tasso Euro Libor (London Inter-Bank Offered Rate) a 3, 6 o 12 mesi in funzione
del Parametro di Riferimento prescelto, rilevato a cura della BBA (British Bankers‟ Association) il
2° giorno lavorativo bancario antecedente la data di godimento della cedola.
Rendimento d‟asta del BOT
Nell‟ipotesi di casi di turbativa o di eventi straordinari che rendano indisponibile il livello del
Parametro di Riferimento prescelto per i singoli Prestiti verrà utilizzato il rendimento lordo dei
Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) a 3, 6 o 12 mesi in funzione del Parametro di Riferimento
prescelto, relativo alla più recente asta BOT antecedente la data di rilevazione.
Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea
Nell‟ipotesi di casi di turbativa o di eventi straordinari che rendano indisponibile il livello del Tasso
Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea verrà utilizzato l‟ultimo dato disponibile.
xi) Regole di adeguamento in caso di fatti aventi un’incidenza sul Parametro di Riferimento
Qualora nel corso della vita dell‟Obbligazione si verifichino, relativamente al Parametro di
Riferimento, a seconda dei casi, eventi di turbativa o eventi di natura straordinaria che, a giudizio
dell‟Agente per il Calcolo, ne modifichino la struttura o ne compromettano l‟esistenza, l‟Agente per
il Calcolo, in buona fede, effettuerà, ove necessario, gli opportuni correttivi – compresa la
sostituzione del Parametro di Riferimento, aggiustamenti o modifiche per mantenere nella massima
misura possibile inalterate le caratteristiche finanziarie originarie delle Obbligazioni secondo gli usi
e la miglior prassi adottati dai mercati.
xii) Agente per il Calcolo
Prospetto di Base
- 186 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Il responsabile del calcolo degli interessi è la Banca di Credito Cooperativo di Roma con sede
legale in Via Sardegna, 129 - ROMA.
xiii) Se lo strumento finanziario presenta una componente derivata per quanto riguarda il
pagamento degli interessi, fornire una spiegazione chiara e dettagliata, che consenta agli
investitori di comprendere in che modo il valore del loro investimento è influenzato dal
valore degli strumenti sottostanti, specialmente in circostanze in cui i rischi sono più
evidenti
Qualora sia previsto un Tasso Minimo e/o un Tasso Massimo le Obbligazioni a Tasso Variabile
con eventuale Tasso Minimo (FLOOR) e/o Tasso Massimo (CAP) e le Obbligazioni a Tasso
Misto con eventuale Tasso Minimo (FLOOR) e/o Tasso Massimo (CAP), per la sola componente
a tasso variabile, corrisponderanno ai portatori cedole variabili periodiche il cui importo verrà
calcolato applicando al Valore Nominale il tasso variabile agganciato al Parametro di Riferimento
eventualmente maggiorato di uno Spread, diviso per il numero di cedole annue. Ove detto valore
sia inferiore al Tasso Minimo, l‟Obbligazione corrisponderà il Tasso Minimo (FLOOR); ove detto
valore sia superiore al Tasso Massimo, l‟Obbligazione corrisponderà il Tasso Massimo (CAP). In
quest‟ultimo caso l‟Investitore deve tener presente che il rendimento dell‟Obbligazione potrà
essere inferiore a quello di un titolo similare legato al medesimo Parametro di Riferimento.
La componente derivativa, qualora presente, potrà essere costituita nel modo seguente:
-
Obbligazioni a Tasso Variabile e Tasso Misto con Tasso Minimo (FLOOR)
La componente derivativa implicita nel Titolo è costituita da un‟opzione di tipo put
europeo sul tasso EURIBOR, con scadenza in corrispondenza delle date di fixing del
Parametro di Riferimento determinato per ciascuna cedola, implicitamente acquistata
dall‟investitore.
-
Obbligazioni a Tasso Variabile e Tasso Misto con Tasso Massimo (CAP)
La componente derivativa implicita nel Titolo è costituita da un‟opzione di tipo call
europeo sul tasso EURIBOR, con scadenza in corrispondenza delle date di fixing del
Parametro di Riferimento determinato per ciascuna cedola, implicitamente venduta
dall‟investitore.
-
Obbligazioni a Tasso Variabile e Tasso Misto con Tasso Minimo (FLOOR) e Tasso
Massimo (CAP)
La componente derivativa implicita nel Titolo è costituita da un‟opzione di tipo call
europeo, implicitamente venduta dall‟investitore, e da un‟opzione di tipo put europeo,
implicitamente acquistata dall‟investitore, entrambe sul tasso EURIBOR, con scadenza in
corrispondenza delle date di fixing del Parametro di Riferimento determinato per ciascuna
cedola.
I valori di tali opzioni sono determinati sulla base delle condizioni di mercato (ovvero tassi di
interesse e loro volatilità) e sono calcolati sulla base della formula di Black & Scholes.
4.8 Data di scadenza, modalità di ammortamento e rimborso del Prestito
Le Obbligazioni saranno rimborsate in un‟unica soluzione alla pari, alla data di scadenza indicata nelle
Condizioni Definitive di ciascun Prestito per il tramite degli intermediari autorizzati aderenti alla Monte
Titoli S.p.A. e/o qualsiasi altro sistema individuato e specificato nelle Condizioni Definitive di ciascun
Prestito, senza deduzione di spese, fatto salvo quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito all‟utilizzo del
“bail-in”e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e
risoluzione degli enti creditizi, come recepita nel nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e
181 del 16 novembre 2015 (cfr. elemento D3 “Rischio connesso all‟utilizzo del bail-in”).
Qualora la data prevista per il rimborso del capitale non sia un Giorno Lavorativo, il relativo
pagamento sarà effettuato il primo Giorno Lavorativo successivo, salvo quanto eventualmente previsto
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
dalle Condizioni Definitive di ciascuna emissione obbligazionaria. Si fa riferimento al calendario ed
(alla/alle convenzione/i) indicati di volta in volta nelle Condizioni Definitive di ciascun Prestito.
4.9 Tasso di rendimento effettivo
i) Tasso di rendimento effettivo a scadenza
Il tasso di rendimento effettivo annuo lordo e netto a scadenza è calcolato sulla base dell‟importo
versato quale prezzo di offerta/sottoscrizione delle obbligazioni e sarà indicato nelle Condizioni
Definitive del singolo Prestito.
ii) Metodo di calcolo del rendimento
Il tasso di rendimento effettivo sarà calcolato con il metodo del tasso interno di rendimento (TIR),
in regime di capitalizzazione composta, sulla base dell‟importo versato nonché dei flussi futuri di
cassa, certi (per la componente a tasso fisso) e stimati (per la componente a tasso variabile). Si
precisa in tal senso che il tasso interno di rendimento indica il tasso di attualizzazione che eguaglia
il valore attuale di tutti i flussi futuri di cassa rispetto al Prezzo di Emissione delle Obbligazioni,
assumendo che le stesse siano detenute fino alla scadenza e che i flussi cedolari intermedi siano
reinvestiti al medesimo TIR e nell‟ipotesi di assenza di eventi di credito dell‟Emittente.
Nel caso di Obbligazioni a Tasso Variabile e/o di Obbligazioni a Tasso Misto, il rendimento
effettivo sarà calcolato ipotizzando che il Parametro di Riferimento si mantenga costante per
l‟intera durata del Prestito come rilevata ad una data prossima all‟emissione ovvero che i flussi di
cassa sono stati calcolati sulla base della curva forward.
Il Tasso di rendimento sarà riportato sulle Condizioni Definitive di ciascun prestito
4.10 Forme di rappresentanza dei possessori dei titoli
Non è prevista la costituzione di una o più organizzazioni (né il mero coinvolgimento di organizzazioni
già esistenti) per rappresentare gli interessi degli Obbligazionisti ai sensi dell‟art. 12 del Testo Unico
Bancario.
4.11 Autorizzazioni e approvazioni in virtù delle quali gli strumenti finanziari saranno emessi
L‟emissione dei prestiti obbligazionari di cui alla presente Nota Informativa rientra nel programma di
emissione deliberato dal Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Roma, in
data 30/03/2016.
L‟emissione delle singole Obbligazioni sarà autorizzata di volta in volta dal Direttore Generale e la
pertinente delibera sarà indicata nelle Condizioni Definitive del relativo prestito.
4.12 Data di emissione degli strumenti finanziari
Le Condizioni Definitive di ciascun Prestito riporteranno la data di emissione del relativo Prestito.
4.13 Restrizione alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari
Non sono presenti clausole limitative al trasferimento e alla circolazione dei titoli fatta eccezione per
quanto disciplinato ai punti seguenti.
Le Obbligazioni non sono state e non saranno registrate ai sensi dello United States Securities Act del
1933, così come modificato, (di seguito il Securities Act) o ai sensi di alcuna regolamentazione
finanziaria in ciascuno degli stati degli Stati Uniti d'America, e non possono essere offerte o vendute
negli Stati Uniti d'America o a, o per conto o a beneficio di, una persona U.S. (United States e U.S.
Person il cui significato è quello attribuito nel Regulation S del Securities Act). Le espressioni utilizzate
nel presente paragrafo hanno il significato ad esse attribuite nel Regulation S del Securities Act
(Regulation S).
Le Obbligazioni non sono state né saranno registrate ai sensi delle normative in vigore in Canada,
Giappone, Australia e in qualsiasi altro Paese nel quale tali atti non siano consentiti in assenza di
specifiche esenzioni o autorizzazioni da parte delle competenti autorità (gli “Altri Paesi”) e non
potranno conseguentemente essere offerte, vendute o comunque consegnate, direttamente o
indirettamente in, ovvero ad alcun cittadino o soggetto residente o soggetto passivo d‟imposta in, Stati
Uniti d‟America, Canada, Giappone, Australia o in Altri Paesi.
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Le Obbligazioni non possono essere vendute o proposte in Gran Bretagna, se non conformemente alle
disposizioni del “Public Offers of Securities Regulations 1995” ed alle disposizioni applicabili del
“FSMA 2000”. Il prospetto di vendita può essere reso disponibile solo alle persone designate dal
“FSMA 2000”
4.14 Regime fiscale
Quanto segue è una sintesi del regime fiscale proprio delle Obbligazioni vigente alla data di
pubblicazione della presente Nota Informativa e applicabile a talune categorie di investitori fiscalmente
residenti in Italia che detengono le Obbligazioni non in relazione ad una impresa commerciale nonché
agli investitori fiscalmente non residenti in Italia.
Gli investitori sono tenuti a consultare i loro consulenti in merito al regime fiscale proprio dell‟acquisto,
della detenzione e della vendita delle Obbligazioni.
Sono a carico degli obbligazionisti le imposte e tasse presenti e future che per legge colpiscano le
Obbligazioni e/o i relativi interessi ed altri proventi.
Gli interessi, premi ed altri frutti delle Obbligazioni sono soggetti alle disposizioni di cui al D.Lgs. 1
aprile 1996 n. 239. Gli Investitori devono tener conto che le attuali disposizioni potrebbero essere
soggette a successive modifiche e integrazioni.
Redditi di capitale: gli interessi ed altri proventi delle Obbligazioni sono soggetti ad un‟imposta
sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del 26%, ove dovuta ai sensi del D. Lgs. n. 239/96 e
successive modifiche ed integrazioni.
Gli investitori non residenti, qualora ricorrano le condizioni di cui agli articoli 6 e 7 del D.lgs. n.239/96,
potranno beneficiare del regime di esenzione fiscale.
Tassazione delle plusvalenze: le plusvalenze diverse da quelle conseguite nell‟esercizio delle imprese
commerciali realizzate mediante cessione a titolo oneroso ovvero rimborso dei titoli sono soggette ad
un‟imposta sostitutiva delle imposte sui redditi con l‟aliquota del 26% ai sensi del D. Lgs. n. 461/97 e
successive modifiche ed integrazioni.
Non sono soggette ad imposizione le plusvalenze previste dall‟art. 23, comma 1, lett. f/2 del TUIR,
realizzate da soggetti non residenti qualora le Obbligazioni siano negoziate in mercati regolamentati.
Le imposte e le tasse che in futuro dovessero colpire le Obbligazioni, i relativi interessi, i premi e gli
altri frutti saranno a carico dei possessori dei titoli e dei loro aventi causa.
L‟eventuale imposta sostitutiva sarà applicata dall‟Emittente in qualità di “sostituto di imposta”.
Prospetto di Base
- 189 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
5 CONDIZIONI DELL’OFFERTA
5.1 Statistiche relative all’Offerta, calendario previsto e modalità di sottoscrizione dell’Offerta
5.1.1 Condizioni alle quali l’Offerta è subordinata
Secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive, le Obbligazioni potranno:


essere sottoscritte senza essere subordinate ad alcuna condizione, oppure
essere sottoscritte da particolari categorie di investitori individuati in base a criteri oggettivi quali:
 esclusivamente con apporto di “denaro fresco”. Per “denaro fresco” si intende l‟apporto di
nuova liquidità da parte del sottoscrittore presso l‟Emittente a partire da una determinata
data, indicata nelle Condizioni Definitive. Tale nuova liquidità non potrà essere riveniente
dall‟eventuale smobilizzo di Obbligazioni emesse dall‟Emittente e sottoscritte in un periodo
indicato nelle Condizioni Definitive; e/o
 esclusivamente dai Soci. Per il registro della qualifica di socio verrà presa in considerazione
l‟iscrizione dell‟investitore nel libro soci della Banca alla data di sottoscrizione delle
Obbligazioni offerte; e/o
 esclusivamente da soggetti che siano residenti in particolari aree geografiche come indicato
nelle Condizioni Definitive; e/o
 persone fisiche non esercenti attività d‟impresa; e/o
 esclusivamente a seguito di acquisto di nuove azioni o quote sociali dell‟Emittente, per le
quantità indicate nelle Condizioni Definitive; e/o
 esclusivamente a determinate categorie di investitori che saranno indicate di volta in volta
nelle Condizioni Definitive.
L‟adesione a ciascun Prestito facente parte del Programma potrà essere effettuata nel corso del periodo
di offerta, la cui durata sarà indicata nelle Condizioni Definitive del singolo Prestito, salva la facoltà
dell‟Emittente di procedere senza preavviso alla chiusura anticipata ovvero alla proroga di tale Periodo
di Offerta secondo quanto al seguente punto 5.1.3.
Al fine di poter partecipare all‟Offerta, il sottoscrittore dovrà procedere all‟apertura di un conto
corrente e di un deposito titoli presso l‟Emittente.
5.1.2 Ammontare totale dell’Offerta
L‟ammontare massimo di ciascun Prestito Obbligazionario sarà indicato nelle relative Condizioni
Definitive. Durante il Periodo di Offerta, l‟Emittente potrà aumentare l‟ammontare totale dell‟
Emissione, dandone comunicazione mediante apposito avviso a disposizione di ogni Filiale
dell‟Emittente e sul sito internet www.bccroma.it e contestualmente, trasmesso alla CONSOB.
5.1.3 Periodo di validità dell’Offerta e descrizione della procedura di sottoscrizione
L‟adesione a ciascun Prestito potrà essere effettuata nel corso del periodo di offerta. Le Condizioni
Definitive del singolo Prestito conterranno l‟indicazione dell‟inizio e della fine del Periodo di Offerta.
L‟Emittente potrà procedere, in qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta, alla chiusura
anticipata dell‟offerta, sospendendo immediatamente l‟accettazione di ulteriori richieste da parte degli
investitori, nel caso di:
- mutate esigenze dell‟Emittente;
- mutate condizioni di mercato;
- raggiungimento dell‟ammontare totale dell‟offerta.
Inoltre l‟Emittente potrà procedere, in qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta, alla sua
proroga indipendentemente dal raggiungimento dell‟Ammontare Totale. In tali casi l‟Emittente ne darà
comunicazione mediante apposito avviso pubblicato sul sito internet dell‟Emittente www.bccroma.it e
reso disponibile in forma stampata e gratuitamente presso le filiali dell‟Emittente. Tale avviso sarà
contestualmente trasmesso alla CONSOB.
Tutte le adesioni pervenute prima della chiusura anticipata dell‟offerta saranno soddisfatte secondo
quanto previsto dal paragrafo 5.2.2 della presente Nota Informativa.
Prospetto di Base
- 190 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
La sottoscrizione delle Obbligazioni sarà effettuata a mezzo di apposita scheda di adesione che dovrà
essere consegnata dall‟investitore debitamente sottoscritta presso la rete di filiali della banca.
L‟Emittente non procederà al collocamento dei titoli mediante offerta fuori sede, pertanto non si
avvarrà di Promotori Finanziari né utilizzerà tecniche di collocamento a distanza (internet). Le
domande di adesione sono revocabili mediante disposizione scritta da consegnare presso le sedi e le
filiali dell‟Emittente entro il termine dell‟ultimo giorno del Periodo di Offerta, ovvero, in caso di
chiusura anticipata, fino alla data di quest‟ultima. Decorsi i termini applicabili per la revoca, le adesioni
divengono irrevocabili. Non saranno ricevibili né considerate valide le domande di adesione pervenute
prima dell‟inizio del Periodo di Offerta e dopo il termine del Periodo di Offerta.
Su richiesta del sottoscrittore viene consegnato in formato cartaceo il Prospetto di Base, gli eventuali
Supplementi, le Condizioni Definitive e la relativa Nota di Sintesi, oltre al Certificato di avvenuta
concessione garanzia del Fondo di Garanzia dei portatori di titoli obbligazionari emessi da banche
appartenenti al Credito Cooperativo.
I documenti di cui sopra, ad eccezione del Certificato di Garanzia, sono altresì disponibili e consultabili
gratuitamente presso le filiali dell‟Emittente, nonché sul sito internet della stessa all‟indirizzo
www.bccroma.it.
Ai sensi dell‟articolo 16 della Direttiva Prospetto, nel caso in cui l'Emittente proceda alla pubblicazione
di un Supplemento al Prospetto di Base, secondo le modalità di cui alla Direttiva Prospetto e
dell'articolo 94, comma 7 del Testo Unico della Finanza, gli investitori, che abbiano già aderito
all'Offerta prima della pubblicazione del, potranno, ai sensi dell‟art. 95 bis comma 2 del Testo Unico
della Finanza, revocare la propria accettazione entro il secondo giorno lavorativo successivo alla
pubblicazione del Supplemento medesimo, mediante una comunicazione scritta Supplemento
all'Emittente o secondo le modalità indicate nel contesto del Supplemento medesimo. Il Supplemento
sarà pubblicato sul sito internet dell‟Emittente www.bccroma.it e reso disponibile in forma stampata e
gratuitamente presso le filiali dell‟Emittente.
Della pubblicazione del Supplemento verrà data notizia con apposito avviso.
5.1.4 Possibilità di ritiro dell’Offerta / riduzione dell’ammontare delle sottoscrizioni
Qualora tra la data di pubblicazione delle Condizioni Definitive del relativo Prestito e il giorno
antecedente l‟inizio del Periodo di Offerta dovessero verificarsi circostanze straordinarie, così come
previste nella prassi internazionale, ovvero eventi negativi riguardanti la situazione finanziaria,
patrimoniale, reddituale dell‟Emittente, l‟Emittente potrà decidere di revocare e non dare inizio
all‟offerta e la stessa dovrà ritenersi annullata. Tale decisione verrà comunicata tempestivamente al
pubblico e alla CONSOB mediante apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell‟Emittente
www.bccroma.it secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive e, contestualmente, trasmesso alla
CONSOB entro la data di inizio dell‟offerta delle relative Obbligazioni.
L‟Emittente si riserva inoltre la facoltà, nel corso del Periodo d‟Offerta e comunque prima della Data di
Emissione e/o di Regolamento, di ritirare in tutto o in parte l‟Offerta delle Obbligazioni per motivi di
opportunità (quali a titolo esemplificativo ma non esaustivo, condizioni sfavorevoli di mercato o il venir
meno della convenienza dell‟Offerta o il ricorrere delle circostanze straordinarie, eventi negativi od
accadimenti di rilievo di cui sopra nell‟ipotesi di revoca dell‟offerta). L‟Emittente darà comunicazione di
detta decisione mediante apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell‟Emittente www.bccroma.it
e, contestualmente, trasmesso alla CONSOB entro la data di inizio dell‟offerta delle relative
Obbligazioni.
Ove l‟Emittente si sia avvalso della facoltà di ritirare integralmente l‟offerta di un Prestito ai sensi delle
disposizioni che precedono, tutte le domande di adesione all‟offerta saranno per ciò da ritenersi nulle ed
inefficaci e le parti saranno libere da ogni obbligo reciproco, senza necessità di alcuna ulteriore
comunicazione da parte dell‟Emittente, fatto salvo l‟obbligo per l‟Emittente di restituzione del capitale
ricevuto in caso questo fosse stato già pagato da alcuno dei sottoscrittori senza corresponsione di
interessi.
L‟Emittente darà corso all‟emissione delle Obbligazioni in base alle adesioni pervenute anche qualora
tali adesioni non dovessero raggiungere la totalità delle Obbligazioni oggetto di offerta.
5.1.5 Ammontare minimo e massimo dell’importo sottoscrivibile
Le Condizioni Definitive del singolo Prestito conterranno l‟indicazione dell‟importo minimo
sottoscrivibile, pari al Valore Nominale di ogni Obbligazione, o multipli di tale valore e l‟importo
Prospetto di Base
- 191 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
massimo sottoscrivibile che comunque non potrà essere superiore all‟ammontare totale massimo
previsto per l‟emissione.
5.1.6 Modalità e termini per il pagamento e la consegna degli strumenti finanziari
Il pagamento delle Obbligazioni sottoscritte sarà effettuato presso il Collocatore che ha ricevuto
l‟adesione mediante addebito sui conti correnti dei sottoscrittori alla data di regolamento indicata sul
modulo di adesione, che potrà coincidere con la Data di Godimento dell‟Obbligazione oppure potrà
essere posteriore ma compresa nel Periodo di Offerta. Nel caso di sottoscrizione posteriore alla Data di
Godimento il prezzo delle Obbligazioni sarà maggiorato del rateo interessi maturato dalla Data di
Godimento alla Data di Regolamento.
5.1.7 Diffusione dei risultati dell’offerta
L‟Emittente comunicherà, entro cinque giorni successivi alla conclusione del Periodo di Offerta, i
risultati dell‟offerta mediante pubblicazione sul proprio sito internet www.bccroma.it.
5.1.8 Eventuali diritti di prelazione
Non sono previsti, in relazione alla natura degli strumenti finanziari offerti.
5.2 Piano di ripartizione e di assegnazione
5.2.1 Destinatari dell’Offerta
Le Obbligazioni saranno emesse e collocate interamente ed esclusivamente sul mercato italiano e rivolte
esclusivamente ai clienti della Banca di Credito Cooperativo di Roma, salvo quanto indicato al punto
5.1.1 della presente Nota Informativa.
5.2.2 Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato e della possibilità di iniziare le
negoziazioni prima della comunicazione
Per le Obbligazioni non è previsto il riparto, pertanto il quantitativo assegnato corrisponderà a quello
richiesto. Di conseguenza non è prevista una procedura per la comunicazione dell‟assegnazione e le
Obbligazioni saranno negoziabili trascorso il periodo di collocamento.
5.3 Fissazione del prezzo
5.3.1 Prezzo di emissione
(i) Indicazione del prezzo al quale saranno offerti gli strumenti finanziari
Il prezzo di emissione sarà fissato alla pari (100% del valore nominale di ciascuna Obbligazione)
ovvero sotto la pari, nella percentuale indicata nelle pertinenti Condizioni Definitive, in caso di
Obbligazioni Zero Coupon.
Per eventuali sottoscrizioni con Date di Regolamento successive alla Data di Godimento al prezzo di
emissione saranno aggiunti gli eventuali interessi maturati calcolati dalla Data di Godimento alla Data
di Regolamento.
Il prezzo di offerta sarà pari al prezzo di emissione ovvero al prezzo di emissione maggiorato delle
spese e imposte specificamente poste a carico del sottoscrittore.
(ii) Metodo utilizzato per determinare il prezzo
Il prezzo di emissione delle Obbligazioni, indicato nelle condizioni definitive, è calcolato secondo la
metodologia dell‟attualizzazione dei flussi di cassa sulla base dei fattori di sconto ricavati dalla curva dei
tassi swap coerenti con la scadenza dei flussi di cassa dell‟obbligazione. La curva dei tassi swap è
eventualmente maggiorata dello spread relativo al costo annuo di raccolta e allo spread relativo al
merito di credito dell‟emittente (così come definito nel documento “Politica di pricing e Regole interne
per la negoziazione/emissione dei prestiti obbligazionari emessi dalla BCC di Roma” consultabile sul
sito della stessa all‟indirizzo www.bccroma.it). L‟Emittente dovrà verificare sempre la coerenza del
metodo utilizzato con la policy di pricing prevista in sede di emissione.
(iii) Indicazione dell’ammontare delle spese e delle imposte specificamente poste a carico del
sottoscrittore o dell’acquirente
Il prezzo di emissione non include costi/commissioni di collocamento o di sottoscrizione.
L‟ammontare delle commissioni, delle spese e delle imposte in aggiunta al prezzo di emissione sarà
indicato nelle Condizioni Definitive. Inoltre potranno essere previste commissioni/spese connesse
all‟apertura e alla tenuta di un conto corrente e di un deposito titoli e all‟incasso delle cedole.
Prospetto di Base
- 192 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
5.4 Collocamento e sottoscrizione
5.4.1 Soggetti incaricati del collocamento
L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e in qualità di Responsabile del
Collocamento. Le Obbligazioni saranno offerte tramite collocamento presso la rete e le filiali
dell‟Emittente. Non è prevista l‟offerta fuori sede.
5.4.2 Denominazione e indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario
Il rimborso delle Obbligazioni ed il pagamento degli interessi avverranno a cura dell‟Emittente presso la
stessa ovvero per il tramite di intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata
prescelto, specificati nelle relative Condizioni Definitive.
5.4.3 Accordi di sottoscrizione
Non sono previsti accordi di sottoscrizione.
Prospetto di Base
- 193 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
6 AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE
6.1 Mercati regolamentati e Mercati Equivalenti
L‟Emittente non richiederà l‟ammissione alla quotazione delle Obbligazioni presso un mercato
regolamentato, ovvero alla negoziazione presso un sistema multilaterale di negoziazione (M.T.F.).
Inoltre l‟Emittente non agirà in qualità di internalizzatore sistematico nè fisserà accordi con gli
internalizzatori per la negoziazione delle Obbligazioni.
6.2 Strumenti finanziari già ammessi alla negoziazione su Mercati Regolamentati e/o Mercati
Equivalenti
L'Emittente non è a conoscenza di mercati regolamentati o equivalenti su cui siano già ammessi alla
negoziazione strumenti della stessa classe delle Obbligazioni.
6.3 Soggetti che hanno assunto l’impegno di agire come intermediari sul mercato secondario
L‟Emittente non agirà in qualità di internalizzatore sistematico nè fisserà accordi con gli internalizzatori
per la negoziazione delle Obbligazioni, tuttavia l‟Emittente si impegna al riacquisto delle Obbligazioni
senza limiti quantitativi su iniziativa dell‟investitore nell‟ambito del servizio di negoziazione in conto
proprio ai sensi dell‟art. 1 comma 5 lettera a) del T.U.F., assicurando con ciò un pronto smobilizzo
dell‟investimento (di norma entro 2 giorni lavorativi).
Pertanto la Banca di Credito Cooperativo di Roma si impegna, nel caso di richiesta di vendita delle
Obbligazioni da parte dei sottoscrittori, a garantire la liquidabilità dei titoli effettuando operazioni di
negoziazione in acquisto ed in vendita determinando il prezzo degli strumenti finanziari in conformità a
quanto stabilito nel documento “Politica di pricing e Regole interne per la negoziazione/emissione dei
prestiti obbligazionari emessi dalla BCC di Roma” consultabile sul sito della stessa all‟indirizzo
www.bccroma.it.
Il prezzo sarà determinato in base ad un modello di pricing che calcola il valore degli strumenti
finanziari attraverso l‟utilizzo del metodo dello sconto finanziario, vale a dire considerando il valore
attuale dei futuri flussi di cassa dell‟obbligazione (flussi cedolari e rimborso del capitale) sulla base della
struttura a termine dei tassi di interesse, dello spread rappresentativo del merito di credito dell'emittente
e della componente commerciale.
L‟eventuale presenza di un Tasso Minimo (Floor) e/o di un Tasso Massimo (Cap) verrà valutata
utilizzando il modello di Black.
Sulla base dei prezzi così determinati la Banca potrà applicare uno spread di negoziazione in
diminuzione o in aumento, rispetto al valore del titolo determinato con la metodologia di cui sopra, che
definisce il prezzo a cui è disposta rispettivamente ad acquistare (“bid” o denaro) o vendere (“ask” o
lettera) l‟obbligazione. L‟applicazione di questo spread sul prezzo può variare nella misura in cui la
Banca ritenga di mitigare il proprio rischio di posizione, tenendo conto di diversi fattori quali la
struttura del titolo, la sua durata; in ogni caso tale spread non potrà essere superiore a +100 punti base
rispetto al prezzo come sopra determinato in caso di acquisto da parte del cliente, e -100 punti base
rispetto al prezzo determinato in caso di vendita da parte del cliente, comunque la differenza tra il
prezzo di acquisto e quello di vendita non potrà essere maggiore di 100 punti base.
Sul prezzo in tal modo determinato potranno essere applicate commissioni massime nella misura di 50
punti base (pari allo 0,50% del Valore Nominale).
L‟Emittente dovrà verificare sempre la coerenza del metodo utilizzato con la policy di pricing prevista
in sede di emissione.
Prospetto di Base
- 194 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
7 INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
7.1 Consulenti legati all’Emissione
L‟Emittente non si è avvalso di alcun consulente nell‟ambito delle emissioni del Programma.
7.2 Informazioni contenute nella Nota Informativa sottoposte a revisione
Le informazioni contenute nella presente Nota Informativa non sono state sottoposte a revisione o a
revisione limitata da parte dei revisori legali dei conti.
7.3 Pareri o relazioni di esperti
Non vi sono pareri o relazioni di esperti nella presente Nota Informativa.
7.4 Informazioni provenienti da terzi
Non vi sono informazioni contenute nella presente Nota Informativa provenienti da terzi.
7.5 Rating dell’Emittente e dello strumento finanziario
L‟Emittente non è stato oggetto di valutazione da parte di agenzie di rating. Non sarà assegnato alcun
rating agli strumenti finanziari oggetto della presente Nota Informativa.
Prospetto di Base
- 195 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
8 FONDO DI GARANZIA DEGLI OBBLIGAZIONISTI DEL CREDITO COOPERATIVO
8.1 Natura della Garanzia
Il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti è un consorzio costituito tra Banche di Credito Cooperativo.
Il Fondo è operativo dal 1 gennaio 2005 con l‟obiettivo di tutelare il diritto di credito degli
Obbligazionisti delle banche consorziate. L‟acquisto di “Obbligazioni Garantite” (che sono
contrassegnate da un apposito marchio e dalla codifica ISIN) consente ai risparmiatori clienti delle
Banche di Credito Cooperativo – senza alcun aggravio di costo – di ottenere garanzia del loro rimborso
in caso di insolvenza della Banca Emittente. Scopo principale del Fondo è la tutela dei portatori,
persone fisiche o giuridiche, di titoli obbligazionari emessi dalle Banche consorziate, per l‟ipotesi di
mancato adempimento alla scadenza dell‟obbligo di rimborso dei ratei di interessi e/o del capitale, nei
limiti e con le modalità previste dallo statuto e dal Regolamento del Fondo.
Il Fondo interviene, nel limite di cui al quarto comma dell‟art. 3 dello statuto del Fondo (FGO), nel
caso di inadempimento degli obblighi facenti capo alle Banche consorziate e ai soggetti cessionari dei
titoli ai sensi degli artt. 40, primo comma, lett. b), 43, primo comma, lett. b), 46 del D.lgs. 16 novembre
2015, n. 180 attraverso:
 la fornitura di mezzi al soggetto obbligato che non abbia onorato alla scadenza il debito di
pagamento del rateo di interessi dei titoli obbligazionari, anche nel caso in cui il medesimo sia stato
sottoposto:
ᴼ alla modifica dell‟importo degli interessi maturati o della data a partire dalla quale gli
interessi divengono esigibili, ai sensi dell‟art. 60, primo comma, lett. i) del D.lgs. 16
novembre 2015, n. 180 su richiesta del Consiglio di Amministrazione;
ᴼ a procedura di Amministrazione Straordinaria su richiesta del Commissario Straordinario;
 il pagamento del controvalore dei titoli, su richiesta dei loro portatori, nel caso di inadempimento
dell‟obbligo di rimborso del capitale alla scadenza da parte del soggetto obbligato, anche nel caso in
cui la Banca sia stata sottoposta:
ᴼ alla procedura di Liquidazione Coatta Amministrativa;
ᴼ all‟esercizio dei poteri previsti all‟art. 60, primo comma, lett. e), f), g) ed i) del D.lgs. 16
novembre 2015, n. 180 da parte di Banca d‟Italia.
Ai sensi del medesimo art. 3, l'intervento del Fondo non ha tuttavia luogo:
 nel caso di sospensione dei pagamenti ai sensi dell'art. 74 del D.Lgs. l° settembre 1993, n. 385 ed in
quello di continuazione dell'esercizio dell'impresa disposta all'atto dell'insediamento degli organi
liquidatori ai sensi dell'art. 90 del citato D.Lgs.;
 limitatamente alla quota ceduta, in caso di cessione delle passività della Banca ai sensi degli artt. 40,
primo comma, lett. b), 43, primo comma, lett. b), 46 del D.lgs. 16 novembre 2015, n. 180.
Secondo l‟art. 2 dello Statuto del Fondo restano esclusi dalla garanzia i titoli obbligazionari subordinati
e in genere tutti quelli caratterizzati da elementi derivati o che attribuiscono al loro portatore la facoltà
di richiedere una prestazione ulteriore e diversa dal pagamento degli interessi e dalla restituzione del
capitale.
8.2 Campo di applicazione della Garanzia
Qualora sia prevista la garanzia del Fondo, le Condizioni Definitive di ciascun Prestito obbligazionario
emesso devono contenere una clausola che attribuisca ai sottoscrittori dei titoli ed ai loro portatori il
diritto al pagamento da parte del Fondo del controvalore dei titoli posseduti nei limiti e nelle condizioni
previsti dallo statuto del Fondo.
Il diritto all'intervento del Fondo può essere esercitato solo nel caso in cui il portatore dimostri
l'ininterrotto possesso dei titoli nei tre mesi antecedenti l'evento di default e per un ammontare
massimo complessivo dei titoli posseduti da ciascun portatore non superiore a € 103.291,38
indipendentemente dallo loro derivazione da una o più emissioni obbligazionarie garantite.
Prospetto di Base
- 196 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Sono comunque esclusi dalla garanzia i titoli detenuti dalle banche consorziate, e quelli detenuti,
direttamente o indirettamente per interposta persona, dagli amministratori, dai sindaci e dall' alta
direzione delle Banche consorziate.
Qualora i titoli siano depositati presso la stessa Banca Emittente o presso altra Banca, anche non
consorziata, l'intervento del Fondo è comunque subordinato ad una richiesta diretta in tal senso dei
loro portatori ovvero ad un mandato espressamente conferito a questo scopo alla Banca depositaria.
In caso di cointestazione di un dossier, il Fondo rimborserà gli intestatari fino alla concorrenza del
limite massimo indicato all'art. 3 dello Statuto (Euro 103.291,38), in parti uguali rispetto alla consistenza
dei titoli obbligazionari presenti nel dossier, fatto salvo il requisito di possesso ininterrotto di cui al
medesimo articolo dello Statuto.
8.3 Informazioni da comunicare riguardo il Garante
Nell'effettuazione degli interventi il Fondo si avvale dei mezzi che le consorziate si impegnano a tenere
a disposizione dello stesso ai sensi degli artt. 5 e 25 dello statuto del Fondo. La somma di tali mezzi,
calcolata con riferimento alle date del 30 giugno e del 31 dicembre antecedenti l'evento di default, al
netto degli importi somministrati per l'effettuazione di precedenti interventi, rappresenta la dotazione
collettiva massima del Fondo medesimo a disposizione degli interventi.
Alla data del 31 luglio 2016 il FGO garantisce n. 3.690 titoli per un ammontare di Euro 23.993.037.000
e la dotazione collettiva massima, per il periodo luglio-dicembre 2016, è pari a Euro 538.024.354,68.
8.4 Documenti accessibili al pubblico
Nel sito internet del Fondo www.fgo.bcc.it sono disponibili le informazioni relative al Fondo di
Garanzia degli Obbligazionisti e i servizi di ricerca dei Prestiti Obbligazionari (tramite indicazione del
codice ISIN) e delle Banche associate (selezionando la Federazione locale), nonché alcuni dati statistici
relativi all'ammontare complessivo dei prestiti garantiti.
Nel predetto sito è inoltre presente la sezione "normativa" dove è possibile scaricare lo Statuto, il
Regolamento e la Nota Tecnica ad esso allegata; tali documenti (disponibili anche in lingua inglese)
sono periodicamente aggiornati a seguito delle modificazioni deliberate dagli organi competenti.
Sul sito è presente anche un apposito spazio news dove sono pubblicizzate le ultime notizie relative al
Fondo.
Prospetto di Base
- 197 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
ALLEGATO A: MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE
Banca di Credito Cooperativo di Roma Società Cooperativa fondata nel 1954
Sede Legale, Presidenza e Direzione Generale in Via Sardegna, 129 – 00187 Roma
Sede Amministrativa in Viale Oceano Indiano, 13/c – 00144 Roma
Codice ABI 8327
Iscritta all‟albo delle Banche al n. 4516
Iscritta all‟Albo delle società cooperative A149122
Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo
Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo
Capitale sociale e riserve al 31/12/2015 euro 750.060.523
Codice Fiscale 01275240586 Partita IVA 00980931000
CONDIZIONI DEFINITIVE
di Offerta di prestiti obbligazionari denominati
“B.C.C. di ROMA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO”
[con possibilità di devoluzione di [una percentuale del collocato] [un importo prefissato] a favore di
[inserire la denominazione dell’ente beneficiario appartenente a Organizzazioni non lucrative di utilità
sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di
lucro, che perseguono scopi di utilità sociale]]
[Denominazione e ISIN del Prestito]
[altro]
Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse in Consob in data [•].
Le Condizioni Definitive sono state elaborate ai fini dell‟articolo 5, paragrafo 4, della Direttiva 2003/71 CE e
devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base relativamente al programma di prestiti obbligazionari
“B.C.C. di Roma Obbligazioni a Tasso Fisso” [e al suo Supplemento].
Il Prospetto di Base cui si riferiscono le seguenti Condizioni Definitive è stato depositato presso la Consob in
data 30 settembre 2016 a seguito di approvazione comunicata con prot. nr. 0086975/16 del 30 settembre 2016.
Il Prospetto di Base [il Supplemento] e le presenti Condizioni Definitive sono pubblicate sul sito internet
dell‟Emittente www.bccroma.it, sono altresì disponibili in forma stampata e gratuita presso le filiali della Banca di
Credito Cooperativo di Roma.
Al fine di ottenere informazioni complete sull‟Emittente e sulle Obbligazioni, occorre a leggere le presenti
Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base [e al Supplemento].
La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive.
L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio
della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo
stesso relativi.
Prospetto di Base
- 198 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
INFORMAZIONI ESSENZIALI
Interessi di persone fisiche e
giuridiche partecipanti
all’emissione/offerta
L‟offerta delle Obbligazioni rappresenta un‟operazione nella quale
l‟Emittente ha un interesse in conflitto in quanto:
- L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del
Collocamento e in qualità di Responsabile del Collocamento; in tal
caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di interessi
nei confronti degli investitori in quanto i titoli collocati sono di
propria emissione.
- L‟Emittente negozierà i titoli su istanza del sottoscrittore
(assumendo pertanto onere di controparte), e ciò configura una
situazione di conflitto di interesse nei confronti degli investitori.
- [Il Soggetto incaricato del Collocamento e il Responsabile del
Collocamento percepiscono una commissione di collocamento e
ciò determina un ulteriore conflitto di interessi.]
- [Parte dell‟ammontare ricavato dai Titoli espresso come [importo
fisso]
[percentuale dell‟importo nominale collocato) verrà
devoluto ad un Ente Beneficiario collegato all'Emittente e ciò
determina una situazione di conflitto d‟interessi.]
Ragioni dell’offerta e impiego
dei proventi
Prospetto di Base
Le Obbligazioni saranno emesse nell‟ambito dell‟ordinaria attività di
raccolta da parte dell‟Emittente.
L‟ammontare ricavato dall‟emissione obbligazionaria, al netto di
eventuali commissioni di sottoscrizione, sarà destinato all‟esercizio
dell‟attività creditizia dell‟Emittente [congiuntamente a quanto sotto
descritto].
[se prevista devoluzione a Ente Beneficiario
Devoluzione a [•]
[[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un
importo pari ad Euro [•]] sarà devoluto dall‟Emittente a titolo di
liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario].
Al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito
internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene
devoluto.]
/
[se previsto finanziamento
Finanziamento a favore di [•]
[[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un
importo pari ad Euro [•]] sarà messo a disposizione, a partire dalla data
di chiusura dell‟offerta, per l‟erogazione di finanziamenti a [inserire
caratteristiche identificative del beneficiario dei fondi]. Le domande di
finanziamento, complete in ogni aspetto, dovranno essere presentate dal
giorno di chiusura dell‟offerta sino all‟esaurimento del plafond o alla
comunicazione di chiusura anticipata del plafond.
[se prevista devoluzione qualora la somma messa a disposizione non sia interamente
erogata
Qualora la somma messa a disposizione non venga interamente erogata,
l‟Emittente devolverà il [•]% dell‟importo non erogato a titolo di
liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario.]]
- 199 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
L‟erogazione dei finanziamenti è subordinata alla positiva valutazione
dei presupposti di merito creditizio del richiedente il finanziamento.
L‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet al termine del periodo
di offerta un avviso riportante l‟importo delle somme messe a
disposizione per l‟erogazione di finanziamenti [se prevista devoluzione
qualora la somma messa a disposizione non sia interamente erogata e, se
applicabile, un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene
devoluto all‟Ente Beneficiario.]]
/
[se previsti devoluzione a Ente Beneficiario e finanziamento
Devoluzione a [•] e finanziamento a favore di [•]
[[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un
importo pari ad Euro [•]] sarà devoluto dall‟Emittente a titolo di
liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario] e congiuntamente [il
[•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [un importo
pari ad Euro [•]] sarà messo a disposizione, a partire dalla data di
chiusura dell‟offerta, per l‟erogazione di finanziamenti a [inserire
caratteristiche identificative del beneficiario dei fondi]. Le domande di
finanziamento, complete in ogni aspetto, dovranno essere presentate dal
giorno di chiusura dell‟offerta sino all‟esaurimento del plafond o alla
comunicazione di chiusura anticipata del plafond.
L‟erogazione dei finanziamenti è subordinata alla positiva valutazione
dei presupposti di merito creditizio del richiedente il finanziamento.
Al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito
internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene
devoluto all‟Ente Beneficiario e l‟importo delle somme messe a
disposizione per l‟erogazione di finanziamenti.]
/
[Inserire eventuali ulteriori specificazioni attinenti le ragioni dell’offerta e/o agli
ulteriori impieghi dei proventi sopra descritti non noti alla data di approvazione del
Supplemento al Prospetto di Base.]]
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE
Denominazione Obbligazioni
[]
Codice ISIN
[]
Valore nominale
[]
Periodicità pagamento cedole
[La prima cedola sarà pagata con frequenza []]. Le Cedole [successive]
saranno pagate con frequenza [trimestrale] [semestrale] [annuale].
[L‟ultima cedola sarà pagata con frequenza []].
Tasso di Interesse nominale
Il Tasso di interesse è pari al []% lordo annuo ([]% al netto dell‟effetto
fiscale del []%)
Importo delle cedole
Le cedole saranno calcolate secondo la seguente formula:
I
C*R
N
dove:
I = interessi
C = valore nominale
N = numero cedole annue
R = tasso annuo percentuale
Prospetto di Base
- 200 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Convenzione di calcolo
Following Business Day Convention Unadjusted
Base per il calcolo
Actual/Actual – (ICMA)
Data di pagamento delle cedole
Le cedole saranno pagate in occasione delle seguenti date: [inserire le date
di pagamento delle cedole del singolo Prestito Obbligazionario]
Data di Emissione
La Data di Emissione del Prestito è il [].
Data di Godimento
La Data di Godimento del Prestito è il [].
Data di Scadenza
[]
Modalità di Rimborso
Le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari ed in un‟unica soluzione
alla scadenza, con riferimento al calendario Target, alla convenzione di
calcolo [] ed alla base di calcolo [].
Tasso di rendimento effettivo
annuo a scadenza
Le Obbligazioni assicurano un rendimento effettivo annuo lordo a
scadenza pari al []% e un rendimento effettivo annuo netto a scadenza
pari al []%. I rendimenti sono calcolati sulla base dell‟importo versato
quale prezzo di offerta/sottoscrizione delle obbligazioni.
Delibere, autorizzazioni e
approvazioni
L‟emissione delle Obbligazioni è stata approvata con delibera del
Direttore Generale in data [] a valere sulla Delibera del C.d.A.
dell‟Emittente del 30 marzo 2016.
[per le Obbligazioni con
devoluzione:
[] [inserire informazioni sulle modalità di devoluzione]
Informazioni sulle modalità di
devoluzione]
CONDIZIONI DELL’OFFERTA
Condizioni alle quali l’offerta è
subordinata
[Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione senza essere subordinate
ad alcuna condizione] [Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione
esclusivamente []] [specificare le condizioni a cui è subordinata
l‟Offerta]
Ammontare totale dell’offerta
L‟ammontare Totale dell‟emissione è pari a Euro [], per un totale di n.
[] Obbligazioni, ciascuna del Valore Nominale pari a Euro [].
Lotto minimo
Le domande di adesione all‟offerta dovranno essere presentate per
quantitativi non inferiori al Lotto minimo pari a n. [] Obbligazione/i
Lotto massimo
[Le domande di adesione all‟offerta dovranno essere presentate per
quantitativi non superiori a n. [] Obbligazioni.] [Non è previsto un
limite al lotto massimo sottoscrivibile]
Periodo di offerta
Le Obbligazioni saranno offerte dal [] al [], salvo proroga o chiusura
anticipata del periodo di offerta.
Data di Regolamento
La Data di Regolamento potrà essere ogni giorno lavorativo (in cui il
sistema TARGET2 è operativo) all‟interno del Periodo di Offerta
Sistema di Gestione Accentrata
[]
Prezzo di Emissione
Il Prezzo di Emissione è pari al [●]% del Valore Nominale, per un
importo in Euro pari a [●].
Spese, costi/commissioni e
imposte in aggiunta al prezzo di
emissione
[I costi/le commissioni di collocamento [e/o] [sottoscrizione] in
aggiunta al prezzo di emissione sono pari a [●]% del Valore Nominale
dell‟obbligazione ovvero ad Euro [●] per ogni [●] di Valore Nominale.]
Prospetto di Base
- 201 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
[In aggiunta al prezzo di emissione vi sono [altre]
costi/commissioni/spese/imposte [specificare tipologia] pari ad Euro
[●]/[●]% del Valore Nominale.]
[Non applicabile. Non sono previsti costi, commissioni, spese o imposte
in aggiunta al prezzo di emissione.]
Prezzo di Offerta
Il Prezzo di Offerta è pari al [●]% del Valore Nominale, per un importo
in Euro pari a [●].
Prezzo di Rimborso
Pari al 100% del Valore Nominale
Soggetto incaricato del
collocamento e Responsabile
del collocamento
L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e
in qualità di Responsabile del Collocamento. Non è prevista l‟offerta
fuori sede.
Soggetto incaricato di
comunicare i risultati
dell’offerta
L‟Emittente
AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE
Mercati regolamentati e Mercati
equivalenti
L‟Emittente non richiederà l‟ammissione alla quotazione delle
Obbligazioni presso un mercato regolamentato, ovvero alla
negoziazione presso un sistema multilaterale di negoziazione (M.T.F.).
Inoltre l‟Emittente non agirà in qualità di internalizzatore sistematico nè
fisserà accordi con gli internalizzatori per la negoziazione delle
Obbligazioni.
Soggetti intermediari operanti
sul mercato secondario
L‟Emittente si impegna al riacquisto delle Obbligazioni senza limiti
quantitativi su iniziativa dell‟investitore nell‟ambito del servizio di
negoziazione in conto proprio ai sensi dell‟art. 1 comma 5 lettera a) del
T.U.F., assicurando con ciò un pronto smobilizzo dell‟investimento (di
norma entro 2 giorni lavorativi).
L‟Emittente si impegna, nel caso di richiesta di vendita delle
Obbligazioni da parte dei sottoscrittori, a garantire la liquidabilità dei
titoli effettuando operazioni di negoziazione in acquisto ed in vendita
determinando il prezzo degli strumenti finanziari in conformità a quanto
stabilito nel documento “Politica di pricing e Regole interne per la
negoziazione/emissione dei prestiti obbligazionari emessi dalla BCC di
Roma” vigente e consultabile sul sito della stessa all‟indirizzo
www.bccroma.it. L‟attività di riacquisto prevede commissioni nella
misura massima di 50 punti base (pari allo 0,50% del Valore Nominale).
L‟Emittente dovrà verificare sempre la coerenza del metodo utilizzato
con la policy di pricing prevista in sede di emissione.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
Rating degli strumenti
finanziari oggetto del prestito
Non applicabile
GARANZIE
Fondo di Garanzia degli
Obbligazionisti
Prospetto di Base
[Il presente Prestito non è garantito dal FGO]
[Il presente Prestito è assistito dalla garanzia del FGO.
Scopo del Fondo, attraverso l'apprestamento di un meccanismo di
garanzia collettiva da parte delle banche consorziate, è la tutela dei
portatori, persone fisiche o giuridiche, di titoli obbligazionari emessi
dalle Banche consorziate. La garanzia è attuabile nell'ipotesi di mancato
- 202 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
adempimento alla scadenza dell'obbligo di rimborso dei ratei di interessi
o del capitale, nei limiti e con le modalità previsti dallo Statuto e dal
Regolamento del Fondo.
Il diritto all'intervento del Fondo può essere esercitato solo nel caso in
cui il portatore dimostri l'ininterrotto possesso dei titoli nei tre mesi
antecedenti l'evento di default e per un ammontare massimo
complessivo dei titoli posseduti da ciascun portatore non superiore a €
103.291,38 indipendentemente dallo loro derivazione da una o più
emissioni obbligazionarie garantite.
Si segnala che alla data delle presenti Condizioni Definitive il FGO
garantisce [] titoli per un ammontare di Euro [] e la dotazione
collettiva massima pari ad Euro [] per il periodo [] - []].
Data concessione garanzia
[]
Roma, []
Banca di Credito Cooperativo di
Roma
Il Legale Rappresentante
Prospetto di Base
- 203 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
ALLEGATO A: MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE
Banca di Credito Cooperativo di Roma Società Cooperativa fondata nel 1954
Sede Legale, Presidenza e Direzione Generale in Via Sardegna, 129 – 00187 Roma
Sede Amministrativa in Viale Oceano Indiano, 13/c – 00144 Roma
Codice ABI 8327
Iscritta all‟albo delle Banche al n. 4516
Iscritta all‟Albo delle società cooperative A149122
Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo
Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo
Capitale sociale e riserve al 31/12/2015 euro 750.060.523
Codice Fiscale 01275240586 Partita IVA 00980931000
CONDIZIONI DEFINITIVE
di Offerta di prestiti obbligazionari denominati
“B.C.C. di ROMA OBBLIGAZIONI STEP UP – STEP DOWN”
[con possibilità di devoluzione di [una percentuale del collocato] [un importo prefissato] a favore di
[inserire la denominazione dell’ente beneficiario appartenente a Organizzazioni non lucrative di utilità
sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di
lucro, che perseguono scopi di utilità sociale]]
[Denominazione e ISIN del Prestito]
[altro]
Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse in Consob in data [•].
Le Condizioni Definitive sono state elaborate ai fini dell‟articolo 5, paragrafo 4, della Direttiva 2003/71 CE e
devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base relativamente al programma di prestiti obbligazionari
“B.C.C. di Roma Obbligazioni Step Up – Step Down” [e al suo Supplemento].
Il Prospetto di Base cui si riferiscono le seguenti Condizioni Definitive è stato depositato presso la Consob in
data 30 settembre 2016 a seguito di approvazione comunicata con prot. nr. 0086975/16 del 30 settembre 2016.
Il Prospetto di Base [il Supplemento] e le presenti Condizioni Definitive sono pubblicate sul sito internet
dell‟Emittente www.bccroma.it, sono altresì disponibili in forma stampata e gratuita presso le filiali della Banca di
Credito Cooperativo di Roma.
Al fine di ottenere informazioni complete sull‟Emittente e sulle Obbligazioni, occorre a leggere le presenti
Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base [e al Supplemento].
La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive.
L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio
della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo
stesso relativi.
Prospetto di Base
- 204 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
INFORMAZIONI ESSENZIALI
Interessi di persone fisiche e
giuridiche partecipanti
all’emissione/offerta
L‟offerta delle Obbligazioni rappresenta un‟operazione nella quale
l‟Emittente ha un interesse in conflitto in quanto:
- L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del
Collocamento e in qualità di Responsabile del Collocamento; in tal
caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di interessi
nei confronti degli investitori in quanto i titoli collocati sono di
propria emissione.
- L‟Emittente negozierà i titoli su istanza del sottoscrittore
(assumendo pertanto onere di controparte), e ciò configura una
situazione di conflitto di interesse nei confronti degli investitori.
- [Il Soggetto incaricato del Collocamento e il Responsabile del
Collocamento percepiscono una commissione di collocamento e
ciò determina un ulteriore conflitto di interessi.]
- [Parte dell‟ammontare ricavato dai Titoli espresso come [importo
fisso]
[percentuale dell‟importo nominale collocato) verrà
devoluto ad un Ente Beneficiario collegato all'Emittente e ciò
determina una situazione di conflitto d‟interessi.]
Ragioni dell’offerta e impiego
dei proventi
Le Obbligazioni saranno emesse nell‟ambito dell‟ordinaria attività di
raccolta da parte dell‟Emittente.
L‟ammontare ricavato dall‟emissione obbligazionaria, al netto di
eventuali commissioni di sottoscrizione, sarà destinato all‟esercizio
dell‟attività creditizia dell‟Emittente [congiuntamente a quanto sotto
descritto].
[se prevista devoluzione a Ente Beneficiario
Devoluzione a [•]
[[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un
importo pari ad Euro [•]] sarà devoluto dall‟Emittente a titolo di
liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario].
Al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito
internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene
devoluto.]
/
[se previsto finanziamento
Finanziamento a favore di [•]
[[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un
importo pari ad Euro [•]] sarà messo a disposizione, a partire dalla data
di chiusura dell‟offerta, per l‟erogazione di finanziamenti a [inserire
caratteristiche identificative del beneficiario dei fondi]. Le domande di
finanziamento, complete in ogni aspetto, dovranno essere presentate dal
giorno di chiusura dell‟offerta sino all‟esaurimento del plafond o alla
comunicazione di chiusura anticipata del plafond.
[se prevista devoluzione qualora la somma messa a disposizione non sia interamente
erogata
Qualora la somma messa a disposizione non venga interamente erogata,
l‟Emittente devolverà il [•]% dell‟importo non erogato a titolo di
liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario.]]
L‟erogazione dei finanziamenti è subordinata alla positiva valutazione
Prospetto di Base
- 205 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
dei presupposti di merito creditizio del richiedente il finanziamento.
L‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet al termine del periodo
di offerta un avviso riportante l‟importo delle somme messe a
disposizione per l‟erogazione di finanziamenti [se prevista devoluzione
qualora la somma messa a disposizione non sia interamente erogata e, se
applicabile, un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene
devoluto all‟Ente Beneficiario.]]
/
[se previsti devoluzione a Ente Beneficiario e finanziamento
Devoluzione a [•] e finanziamento a favore di [•]
[[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un
importo pari ad Euro [•]] sarà devoluto dall‟Emittente a titolo di
liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario] e congiuntamente [il
[•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [un importo
pari ad Euro [•]] sarà messo a disposizione, a partire dalla data di
chiusura dell‟offerta, per l‟erogazione di finanziamenti a [inserire
caratteristiche identificative del beneficiario dei fondi]. Le domande di
finanziamento, complete in ogni aspetto, dovranno essere presentate dal
giorno di chiusura dell‟offerta sino all‟esaurimento del plafond o alla
comunicazione di chiusura anticipata del plafond.
L‟erogazione dei finanziamenti è subordinata alla positiva valutazione
dei presupposti di merito creditizio del richiedente il finanziamento.
Al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito
internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene
devoluto all‟Ente Beneficiario e l‟importo delle somme messe a
disposizione per l‟erogazione di finanziamenti.]
/
[Inserire eventuali ulteriori specificazioni attinenti le ragioni dell’offerta e/o agli
ulteriori impieghi dei proventi sopra descritti non noti alla data di approvazione del
Supplemento al Prospetto di Base.]]
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE
Denominazione Obbligazioni
[]
Codice ISIN
[]
Valore nominale
[]
Periodicità pagamento cedole
[La prima cedola sarà pagata con frequenza []]. Le Cedole [successive]
saranno pagate con frequenza [trimestrale] [semestrale] [annuale].
[L‟ultima cedola sarà pagata con frequenza []].
Tasso di Interesse nominale
Il Tasso di interesse è [crescente] [decrescente] durante la vita del
Prestito ed è pari al:
 [●]% lordo annuo ([●]% al netto dell‟effetto fiscale del [●]%)) dal
[●] al [●] e con riferimento all[a][e] Cedol[a][e] corrispost[a][e] in
data [●] [[●] etc]]
 [●]% lordo annuo ([●]% al netto dell‟effetto fiscale del [●]%)) dal
[●] al [●] e con riferimento all[a][e] Cedol[a][e] corrispost[a][e] in
data [●] [[●] etc]]
 [●]% lordo annuo ([●]% al netto dell‟effetto fiscale del [●]%)) dal
[●] al [●] e con riferimento all[a][e] Cedol[a][e] corrispost[a][e] in
data [●] [[●] etc]]
Prospetto di Base
- 206 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
 ………..]
Importo delle cedole
Le cedole saranno calcolate secondo la seguente formula:
I
C*R
N
dove:
I = interessi
C = valore nominale
N = numero cedole annue
R = tasso annuo percentuale
Convenzione di calcolo
Following Business Day Convention Unadjusted
Base per il calcolo
Actual/Actual – (ICMA)
Data di pagamento delle cedole
Le cedole saranno pagate in occasione delle seguenti date: [inserire le date
di pagamento delle cedole del singolo Prestito Obbligazionario]
Data di Godimento
La Data di Godimento del Prestito è il [].
Data di Emissione
La Data di Emissione del Prestito è il [].
Data di Scadenza
[]
Modalità di Rimborso
Le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari ed in un‟unica soluzione
alla scadenza, con riferimento al calendario Target, alla convenzione di
calcolo [] ed alla base di calcolo [].
Tasso di rendimento effettivo
annuo a scadenza
Le Obbligazioni assicurano un rendimento effettivo annuo lordo a
scadenza pari al []% e un rendimento effettivo annuo netto a scadenza
pari al []%.I rendimenti sono calcolati sulla base dell‟importo versato
quale prezzo di offerta/sottoscrizione delle obbligazioni.
Delibere, autorizzazioni e
approvazioni
L‟emissione delle Obbligazioni è stata approvata con delibera del
Direttore Generale in data [] a valere sulla Delibera del C.d.A.
dell‟Emittente del 30 marzo 2016.
[per le Obbligazioni con
devoluzione:
[] [inserire informazioni sulle modalità di devoluzione]
Informazioni sulle modalità di
devoluzione]
CONDIZIONI DELL’OFFERTA
Condizioni alle quali l’offerta è
subordinata
[Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione senza essere subordinate
ad alcuna condizione] [Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione
esclusivamente []] [specificare le condizioni a cui è subordinata
l‟Offerta]
Ammontare totale dell’offerta
L‟ammontare Totale dell‟emissione è pari a Euro [], per un totale di n.
[] Obbligazioni, ciascuna del Valore Nominale pari a Euro [].
Lotto minimo
Le domande di adesione all‟offerta dovranno essere presentate per
quantitativi non inferiori al Lotto minimo pari a n. [] Obbligazione/i
Lotto massimo
[Le domande di adesione all‟offerta dovranno essere presentate per
quantitativi non superiori a n. [] Obbligazioni.] [Non è previsto un
limite al lotto massimo sottoscrivibile]
Periodo di offerta
Le Obbligazioni saranno offerte dal [] al [], salvo proroga o chiusura
Prospetto di Base
- 207 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
anticipata del periodo di offerta.
Data di Regolamento
La Data di Regolamento potrà essere ogni giorno lavorativo (in cui il
sistema TARGET2 è operativo) all‟interno del Periodo di Offerta
Sistema di Gestione Accentrata
[]
Prezzo di Emissione
Il Prezzo di Emissione è pari al [●]% del Valore Nominale, per un
importo in Euro pari a [●].
Spese, costi/commissioni e
imposte in aggiunta al prezzo di
emissione
[I costi/le commissioni di collocamento [e/o] [sottoscrizione] in
aggiunta al prezzo di emissione sono pari a [●]% del Valore Nominale
dell‟obbligazione ovvero ad Euro [●] per ogni [●] di Valore Nominale.]
[In aggiunta al prezzo di emissione vi sono [altre]
costi/commissioni/spese/imposte [specificare tipologia] pari ad Euro
[●]/[●]% del Valore Nominale.]
[Non applicabile. Non sono previsti costi, commissioni, spese o imposte
in aggiunta al prezzo di emissione.]
Prezzo di Offerta
Il Prezzo di Offerta è pari al [●]% del Valore Nominale, per un importo
in Euro pari a [●].
Prezzo di Rimborso
Pari al 100% del Valore Nominale
Soggetto incaricato del
collocamento e Responsabile
del collocamento
L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e
in qualità di Responsabile del Collocamento. Non è prevista l‟offerta
fuori sede.
Soggetto incaricato di
comunicare i risultati
dell’offerta
L‟Emittente
AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE
Mercati regolamentati e Mercati
equivalenti
L‟Emittente non richiederà l‟ammissione alla quotazione delle
Obbligazioni presso un mercato regolamentato, ovvero alla
negoziazione presso un sistema multilaterale di negoziazione (M.T.F.).
Inoltre l‟Emittente non agirà in qualità di internalizzatore sistematico nè
fisserà accordi con gli internalizzatori per la negoziazione delle
Obbligazioni.
Soggetti intermediari operanti
sul mercato secondario
L‟Emittente si impegna al riacquisto delle Obbligazioni senza limiti
quantitativi su iniziativa dell‟investitore nell‟ambito del servizio di
negoziazione in conto proprio ai sensi dell‟art. 1 comma 5 lettera a) del
T.U.F., assicurando con ciò un pronto smobilizzo dell‟investimento (di
norma entro 2 giorni lavorativi).
L‟Emittente si impegna, nel caso di richiesta di vendita delle
Obbligazioni da parte dei sottoscrittori, a garantire la liquidabilità dei
titoli effettuando operazioni di negoziazione in acquisto ed in vendita
determinando il prezzo degli strumenti finanziari in conformità a quanto
stabilito nel documento “Politica di pricing e Regole interne per la
negoziazione/emissione dei prestiti obbligazionari emessi dalla BCC di
Roma” vigente e consultabile sul sito della stessa all‟indirizzo
www.bccroma.it. L‟attività di riacquisto prevede commissioni nella
misura massima di 50 punti base (pari allo 0,50% del Valore Nominale).
L‟Emittente dovrà verificare sempre la coerenza del metodo utilizzato
con la policy di pricing prevista in sede di emissione.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
Prospetto di Base
- 208 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Rating degli strumenti
finanziari oggetto del prestito
Non applicabile
GARANZIE
Fondo di Garanzia degli
Obbligazionisti
[Il presente Prestito non è garantito dal FGO]
[Il presente Prestito è assistito dalla garanzia del FGO.
Scopo del Fondo, attraverso l'apprestamento di un meccanismo di
garanzia collettiva da parte delle banche consorziate, è la tutela dei
portatori, persone fisiche o giuridiche, di titoli obbligazionari emessi
dalle Banche consorziate. La garanzia è attuabile nell'ipotesi di mancato
adempimento alla scadenza dell'obbligo di rimborso dei ratei di interessi
o del capitale, nei limiti e con le modalità previsti dallo Statuto e dal
Regolamento del Fondo.
Il diritto all'intervento del Fondo può essere esercitato solo nel caso in
cui il portatore dimostri l'ininterrotto possesso dei titoli nei tre mesi
antecedenti l'evento di default e per un ammontare massimo
complessivo dei titoli posseduti da ciascun portatore non superiore a €
103.291,38 indipendentemente dallo loro derivazione da una o più
emissioni obbligazionarie garantite.
Si segnala che alla data delle presenti Condizioni Definitive il FGO
garantisce [] titoli per un ammontare di Euro [] e la dotazione
collettiva massima pari ad Euro [] per il periodo [] - []].
Data concessione garanzia
[]
Roma, []
Banca di Credito Cooperativo di
Roma
Il Legale Rappresentante
Prospetto di Base
- 209 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
ALLEGATO A: MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE
Banca di Credito Cooperativo di Roma Società Cooperativa fondata nel 1954
Sede Legale, Presidenza e Direzione Generale in Via Sardegna, 129 – 00187 Roma
Sede Amministrativa in Viale Oceano Indiano, 13/c – 00144 Roma
Codice ABI 8327
Iscritta all‟albo delle Banche al n. 4516
Iscritta all‟Albo delle società cooperative A149122
Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo
Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo
Capitale sociale e riserve al 31/12/2015 euro 750.060.523
Codice Fiscale 01275240586 Partita IVA 00980931000
CONDIZIONI DEFINITIVE
di Offerta di prestiti obbligazionari denominati
“B.C.C. di ROMA OBBLIGAZIONI ZERO COUPON”
[con possibilità di devoluzione di [una percentuale del collocato] [un importo prefissato] a favore di
[inserire la denominazione dell’ente beneficiario appartenente a Organizzazioni non lucrative di utilità
sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di
lucro, che perseguono scopi di utilità sociale]]
[Denominazione e ISIN del Prestito]
[altro]
Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse in Consob in data [•].
Le Condizioni Definitive sono state elaborate ai fini dell‟articolo 5, paragrafo 4, della Direttiva 2003/71 CE e
devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base relativamente al programma di prestiti obbligazionari
“B.C.C. di Roma Obbligazioni Zero Coupon” [e al suo Supplemento].
Il Prospetto di Base cui si riferiscono le seguenti Condizioni Definitive è stato depositato presso la Consob in
data 30 settembre 2016 a seguito di approvazione comunicata con prot. nr. 0086975/16 del 30 settembre 2016.
Il Prospetto di Base [il Supplemento] e le presenti Condizioni Definitive sono pubblicate sul sito internet
dell‟Emittente www.bccroma.it, sono altresì disponibili in forma stampata e gratuita presso le filiali della Banca di
Credito Cooperativo di Roma.
Al fine di ottenere informazioni complete sull‟Emittente e sulle Obbligazioni, occorre a leggere le presenti
Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base [e al Supplemento].
La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive.
L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio
della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo
stesso relativi.
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
INFORMAZIONI ESSENZIALI
Interessi di persone fisiche e
giuridiche partecipanti
all’emissione/offerta
L‟offerta delle Obbligazioni rappresenta un‟operazione nella quale
l‟Emittente ha un interesse in conflitto in quanto:
- L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del
Collocamento e in qualità di Responsabile del Collocamento; in tal
caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di interessi
nei confronti degli investitori in quanto i titoli collocati sono di
propria emissione.
- L‟Emittente negozierà i titoli su istanza del sottoscrittore
(assumendo pertanto onere di controparte), e ciò configura una
situazione di conflitto di interesse nei confronti degli investitori.
- [Il Soggetto incaricato del Collocamento e il Responsabile del
Collocamento percepiscono una commissione di collocamento e
ciò determina un ulteriore conflitto di interessi.]
- [Parte dell‟ammontare ricavato dai Titoli espresso come [importo
fisso]
[percentuale dell‟importo nominale collocato) verrà
devoluto ad un Ente Beneficiario collegato all'Emittente e ciò
determina una situazione di conflitto d‟interessi.]
Ragioni dell’offerta e impiego
dei proventi
Prospetto di Base
Le Obbligazioni saranno emesse nell‟ambito dell‟ordinaria attività di
raccolta da parte dell‟Emittente.
L‟ammontare ricavato dall‟emissione obbligazionaria, al netto di
eventuali commissioni di sottoscrizione, sarà destinato all‟esercizio
dell‟attività creditizia dell‟Emittente [congiuntamente a quanto sotto
descritto].
[se prevista devoluzione a Ente Beneficiario
Devoluzione a [•]
[[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un
importo pari ad Euro [•]] sarà devoluto dall‟Emittente a titolo di
liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario].
Al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito
internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene
devoluto.]
/
[se previsto finanziamento
Finanziamento a favore di [•]
[[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un
importo pari ad Euro [•]] sarà messo a disposizione, a partire dalla data
di chiusura dell‟offerta, per l‟erogazione di finanziamenti a [inserire
caratteristiche identificative del beneficiario dei fondi]. Le domande di
finanziamento, complete in ogni aspetto, dovranno essere presentate dal
giorno di chiusura dell‟offerta sino all‟esaurimento del plafond o alla
comunicazione di chiusura anticipata del plafond.
[se prevista devoluzione qualora la somma messa a disposizione non sia interamente
erogata
Qualora la somma messa a disposizione non venga interamente erogata,
l‟Emittente devolverà il [•]% dell‟importo non erogato a titolo di
liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario.]]
L‟erogazione dei finanziamenti è subordinata alla positiva valutazione
dei presupposti di merito creditizio del richiedente il finanziamento.
L‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet al termine del periodo
di offerta un avviso riportante l‟importo delle somme messe a
- 211 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
disposizione per l‟erogazione di finanziamenti [se prevista devoluzione
qualora la somma messa a disposizione non sia interamente erogata e, se
applicabile, un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene
devoluto all‟Ente Beneficiario.]]
/
[se previsti devoluzione a Ente Beneficiario e finanziamento
Devoluzione a [•] e finanziamento a favore di [•]
[[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un
importo pari ad Euro [•]] sarà devoluto dall‟Emittente a titolo di
liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario] e congiuntamente [il
[•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [un importo
pari ad Euro [•]] sarà messo a disposizione, a partire dalla data di
chiusura dell‟offerta, per l‟erogazione di finanziamenti a [inserire
caratteristiche identificative del beneficiario dei fondi]. Le domande di
finanziamento, complete in ogni aspetto, dovranno essere presentate dal
giorno di chiusura dell‟offerta sino all‟esaurimento del plafond o alla
comunicazione di chiusura anticipata del plafond.
L‟erogazione dei finanziamenti è subordinata alla positiva valutazione
dei presupposti di merito creditizio del richiedente il finanziamento.
Al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito
internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene
devoluto all‟Ente Beneficiario e l‟importo delle somme messe a
disposizione per l‟erogazione di finanziamenti.]
/
[Inserire eventuali ulteriori specificazioni attinenti le ragioni dell’offerta e/o agli
ulteriori impieghi dei proventi sopra descritti non noti alla data di approvazione del
Supplemento al Prospetto di Base.]]
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE
Denominazione Obbligazioni
[]
Codice ISIN
[]
Valore nominale
[]
Periodicità pagamento cedole
Non applicabile
Tasso di Interesse nominale
Per tutta la durata del prestito le Obbligazioni fruttano, sul valore
nominale, interessi calcolati ad un tasso annuo lordo del []% ([]% al
netto dell‟effetto fiscale)
Convenzione di calcolo
Following Business Day Convention Unadjusted
Base per il calcolo
Actual/Actual – (ICMA)
Data di pagamento degli
interessi
Gli interessi sono corrisposti in un‟unica soluzione alla Data di Scadenza
del []
Data di Emissione
La Data di Emissione del Prestito è il [].
Data di Godimento
La Data di Godimento del Prestito è il [].
Data di Scadenza
[]
Modalità di Rimborso
Le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari ed in un‟unica soluzione
alla scadenza, con riferimento al calendario Target, alla convenzione di
calcolo [] ed alla base di calcolo [].
Tasso di rendimento effettivo
annuo a scadenza
Le Obbligazioni assicurano un rendimento effettivo annuo lordo a
scadenza pari al []% e un rendimento effettivo annuo netto a scadenza
pari al []%.I rendimenti sono calcolati sulla base dell‟importo versato
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
quale prezzo di offerta/sottoscrizione delle obbligazioni.
Delibere, autorizzazioni e
approvazioni
L‟emissione delle Obbligazioni è stata approvata con delibera del
Direttore Generale in data [] a valere sulla Delibera del C.d.A.
dell‟Emittente del 30 marzo 2016.
[per le Obbligazioni con
devoluzione:
[] [inserire informazioni sulle modalità di devoluzione]
Informazioni sulle modalità di
devoluzione]
CONDIZIONI DELL’OFFERTA
Condizioni alle quali l’offerta è
subordinata
[Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione senza essere subordinate
ad alcuna condizione] [Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione
esclusivamente []] [specificare le condizioni a cui è subordinata
l‟Offerta]
Ammontare totale dell’offerta
L‟ammontare Totale dell‟emissione è pari a Euro [], per un totale di n.
[] Obbligazioni, ciascuna del Valore Nominale pari a Euro [].
Lotto minimo
Le domande di adesione all‟offerta dovranno essere presentate per
quantitativi non inferiori al Lotto minimo pari a n. [] Obbligazione/i
Lotto massimo
[Le domande di adesione all‟offerta dovranno essere presentate per
quantitativi non superiori a n. [] Obbligazioni.] [Non è previsto un
limite al lotto massimo sottoscrivibile]
Periodo di offerta
Le Obbligazioni saranno offerte dal [] al [], salvo proroga o chiusura
anticipata del periodo di offerta.
Data di Regolamento
La Data di Regolamento potrà essere ogni giorno lavorativo (in cui il
sistema TARGET2 è operativo) all‟interno del Periodo di Offerta
Sistema di Gestione Accentrata
[]
Prezzo di Emissione
Il Prezzo di Emissione è pari al [●]% del Valore Nominale, per un
importo in Euro pari a [●].
Spese, costi/commissioni e
imposte in aggiunta al prezzo di
emissione
[I costi/le commissioni di collocamento [e/o] [sottoscrizione] in
aggiunta al prezzo di emissione sono pari a [●]% del Valore Nominale
dell‟obbligazione ovvero ad Euro [●] per ogni [●] di Valore Nominale.]
[In aggiunta al prezzo di emissione vi sono [altre]
costi/commissioni/spese/imposte [specificare tipologia] pari ad Euro
[●]/[●]% del Valore Nominale.]
[Non applicabile. Non sono previsti costi, commissioni, spese o imposte
in aggiunta al prezzo di emissione.]
Prezzo di Offerta
Il Prezzo di Offerta è pari al [●]% del Valore Nominale, per un importo
in Euro pari a [●].
Prezzo di Rimborso
Pari al 100% del Valore Nominale
Soggetto incaricato del
collocamento e Responsabile
del collocamento
L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e
in qualità di Responsabile del Collocamento. Non è prevista l‟offerta
fuori sede.
Soggetto incaricato di
comunicare i risultati
dell’offerta
L‟Emittente
AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Mercati regolamentati e Mercati
equivalenti
L‟Emittente non richiederà l‟ammissione alla quotazione delle
Obbligazioni presso un mercato regolamentato, ovvero alla
negoziazione presso un sistema multilaterale di negoziazione (M.T.F.).
Inoltre l‟Emittente non agirà in qualità di internalizzatore sistematico nè
fisserà accordi con gli internalizzatori per la negoziazione delle
Obbligazioni.
Soggetti intermediari operanti
sul mercato secondario
L‟Emittente si impegna al riacquisto delle Obbligazioni senza limiti
quantitativi su iniziativa dell‟investitore nell‟ambito del servizio di
negoziazione in conto proprio ai sensi dell‟art. 1 comma 5 lettera a) del
T.U.F., assicurando con ciò un pronto smobilizzo dell‟investimento (di
norma entro 2 giorni lavorativi).
L‟Emittente si impegna, nel caso di richiesta di vendita delle
Obbligazioni da parte dei sottoscrittori, a garantire la liquidabilità dei
titoli effettuando operazioni di negoziazione in acquisto ed in vendita
determinando il prezzo degli strumenti finanziari in conformità a quanto
stabilito nel documento “Politica di pricing e Regole interne per la
negoziazione/emissione dei prestiti obbligazionari emessi dalla BCC di
Roma” vigente e consultabile sul sito della stessa all‟indirizzo
www.bccroma.it. L‟attività di riacquisto prevede commissioni nella
misura massima di 50 punti base (pari allo 0,50% del Valore Nominale).
L‟Emittente dovrà verificare sempre la coerenza del metodo utilizzato
con la policy di pricing prevista in sede di emissione.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
Rating degli strumenti
finanziari oggetto del prestito
Non applicabile
GARANZIE
Fondo di Garanzia degli
Obbligazionisti
[Il presente Prestito non è garantito dal FGO]
[Il presente Prestito è assistito dalla garanzia del FGO.
Scopo del Fondo, attraverso l'apprestamento di un meccanismo di
garanzia collettiva da parte delle banche consorziate, è la tutela dei
portatori, persone fisiche o giuridiche, di titoli obbligazionari emessi
dalle Banche consorziate. La garanzia è attuabile nell'ipotesi di mancato
adempimento alla scadenza dell'obbligo di rimborso dei ratei di interessi
o del capitale, nei limiti e con le modalità previsti dallo Statuto e dal
Regolamento del Fondo.
Il diritto all'intervento del Fondo può essere esercitato solo nel caso in
cui il portatore dimostri l'ininterrotto possesso dei titoli nei tre mesi
antecedenti l'evento di default e per un ammontare massimo
complessivo dei titoli posseduti da ciascun portatore non superiore a €
103.291,38 indipendentemente dallo loro derivazione da una o più
emissioni obbligazionarie garantite.
Si segnala che alla data delle presenti Condizioni Definitive il FGO
garantisce [] titoli per un ammontare di Euro [] e la dotazione
collettiva massima pari ad Euro [] per il periodo [] - []].
Data concessione garanzia
[]
Roma, []
Prospetto di Base
- 214 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Banca di Credito Cooperativo di
Roma
Il Legale Rappresentante
Prospetto di Base
- 215 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
ALLEGATO A: MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE
Banca di Credito Cooperativo di Roma Società Cooperativa fondata nel 1954
Sede Legale, Presidenza e Direzione Generale in Via Sardegna, 129 – 00187 Roma
Sede Amministrativa in Viale Oceano Indiano, 13/c – 00144 Roma
Codice ABI 8327
Iscritta all‟albo delle Banche al n. 4516
Iscritta all‟Albo delle società cooperative A149122
Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo
Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo
Capitale sociale e riserve al 31/12/2015 euro 750.060.523
Codice Fiscale 01275240586 Partita IVA 00980931000
CONDIZIONI DEFINITIVE
di Offerta di prestiti obbligazionari denominati
“B.C.C. di ROMA OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE
[con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap)]”
[con possibilità di devoluzione di [una percentuale del collocato] [un importo prefissato] a favore di
[inserire la denominazione dell’ente beneficiario appartenente a Organizzazioni non lucrative di utilità
sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di
lucro, che perseguono scopi di utilità sociale]]
[Denominazione e ISIN del Prestito]
[altro]
Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse in Consob in data [•].
Le Condizioni Definitive sono state elaborate ai fini dell‟articolo 5, paragrafo 4, della Direttiva 2003/71 CE e
devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base relativamente al programma di prestiti obbligazionari
“B.C.C. di Roma Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap)”
[e al suo Supplemento].
Il Prospetto di Base cui si riferiscono le seguenti Condizioni Definitive è stato depositato presso la Consob in
data 30 settembre 2016 a seguito di approvazione comunicata con prot. nr. 0086975/16 del 30 settembre 2016.
Il Prospetto di Base [il Supplemento] e le presenti Condizioni Definitive sono pubblicate sul sito internet
dell‟Emittente www.bccroma.it, sono altresì disponibili in forma stampata e gratuita presso le filiali della Banca di
Credito Cooperativo di Roma.
Al fine di ottenere informazioni complete sull‟Emittente e sulle Obbligazioni, occorre a leggere le presenti
Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base [e al Supplemento].
La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive.
L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio
della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo
stesso relativi.
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
INFORMAZIONI ESSENZIALI
Interessi di persone fisiche e
giuridiche partecipanti
all’emissione/offerta
L‟offerta delle Obbligazioni rappresenta un‟operazione nella quale
l‟Emittente ha un interesse in conflitto in quanto:
- L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del
Collocamento e in qualità di Responsabile del Collocamento; in tal
caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di interessi
nei confronti degli investitori in quanto i titoli collocati sono di
propria emissione.
- L'Emittente opera come Agente di Calcolo delle Obbligazioni; in
tal caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di
interessi nei confronti degli investitori.
- L‟Emittente negozierà i titoli su istanza del sottoscrittore
(assumendo pertanto onere di controparte), e ciò configura una
situazione di conflitto di interesse nei confronti degli investitori.
- [Il Soggetto incaricato del Collocamento e il Responsabile del
Collocamento percepiscono una commissione di collocamento e
ciò determina un ulteriore conflitto di interessi.]
- [Parte dell‟ammontare ricavato dai Titoli espresso come [importo
fisso]
[percentuale dell‟importo nominale collocato) verrà
devoluto ad un Ente Beneficiario collegato all'Emittente e ciò
determina una situazione di conflitto d‟interessi.]
Ragioni dell’offerta e impiego
dei proventi
Prospetto di Base
Le Obbligazioni saranno emesse nell‟ambito dell‟ordinaria attività di
raccolta da parte dell‟Emittente.
L‟ammontare ricavato dall‟emissione obbligazionaria, al netto di
eventuali commissioni di sottoscrizione, sarà destinato all‟esercizio
dell‟attività creditizia dell‟Emittente [congiuntamente a quanto sotto
descritto].
[se prevista devoluzione a Ente Beneficiario
Devoluzione a [•]
[[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un
importo pari ad Euro [•]] sarà devoluto dall‟Emittente a titolo di
liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario].
Al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito
internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene
devoluto.]
/
[se previsto finanziamento
Finanziamento a favore di [•]
[[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un
importo pari ad Euro [•]] sarà messo a disposizione, a partire dalla data
di chiusura dell‟offerta, per l‟erogazione di finanziamenti a [inserire
caratteristiche identificative del beneficiario dei fondi]. Le domande di
finanziamento, complete in ogni aspetto, dovranno essere presentate dal
giorno di chiusura dell‟offerta sino all‟esaurimento del plafond o alla
comunicazione di chiusura anticipata del plafond.
[se prevista devoluzione qualora la somma messa a disposizione non sia interamente
erogata
Qualora la somma messa a disposizione non venga interamente erogata,
l‟Emittente devolverà il [•]% dell‟importo non erogato a titolo di
liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario.]]
- 217 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
L‟erogazione dei finanziamenti è subordinata alla positiva valutazione
dei presupposti di merito creditizio del richiedente il finanziamento.
L‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet al termine del periodo
di offerta un avviso riportante l‟importo delle somme messe a
disposizione per l‟erogazione di finanziamenti [se prevista devoluzione
qualora la somma messa a disposizione non sia interamente erogata e, se
applicabile, un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene
devoluto all‟Ente Beneficiario.]]
/
[se previsti devoluzione a Ente Beneficiario e finanziamento
Devoluzione a [•] e finanziamento a favore di [•]
[[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un
importo pari ad Euro [•]] sarà devoluto dall‟Emittente a titolo di
liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario] e congiuntamente [il
[•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [un importo
pari ad Euro [•]] sarà messo a disposizione, a partire dalla data di
chiusura dell‟offerta, per l‟erogazione di finanziamenti a [inserire
caratteristiche identificative del beneficiario dei fondi]. Le domande di
finanziamento, complete in ogni aspetto, dovranno essere presentate dal
giorno di chiusura dell‟offerta sino all‟esaurimento del plafond o alla
comunicazione di chiusura anticipata del plafond.
L‟erogazione dei finanziamenti è subordinata alla positiva valutazione
dei presupposti di merito creditizio del richiedente il finanziamento.
Al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito
internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene
devoluto all‟Ente Beneficiario e l‟importo delle somme messe a
disposizione per l‟erogazione di finanziamenti.]
/
[Inserire eventuali ulteriori specificazioni attinenti le ragioni dell’offerta e/o agli
ulteriori impieghi dei proventi sopra descritti non noti alla data di approvazione del
Supplemento al Prospetto di Base.]]
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE
Denominazione Obbligazioni
[]
Codice ISIN
[]
Valore nominale
[]
Periodicità pagamento cedole
[La prima cedola sarà pagata con frequenza []]. Le Cedole [successive]
saranno pagate con frequenza [trimestrale] [semestrale] [annuale].
[L‟ultima cedola sarà pagata con frequenza []].
[Tasso di Interesse nominale
della prima cedola]
[Il tasso della prima cedola sarà pari al []% lordo annuo ([]% al netto
dell‟effetto fiscale del []%), in misura indipendente dal Parametro di
Riferimento]
Parametro di Riferimento
[Tasso Euribor a []] [Rendimento d‟asta del BOT a []] [Tasso Ufficiale
di Riferimento della Banca Centrale Europea]
Date di Rilevazione del
Parametro di Riferimento
Sarà preso come Parametro di Riferimento [il tasso Euribor a [3] [6] [12]
mesi rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente la data di
godimento di ogni cedola] [il Rendimento d‟asta del BOT a []
dell‟ultima asta effettuata prima del secondo giorno lavorativo
antecedente la data di godimento di ogni cedola] [il Tasso Ufficiale di
Riferimento della Banca Centrale Europea in vigore il secondo giorno
lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola].
Spread
[[] basis point] [Non applicabile]
Prospetto di Base
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
[Tasso Minimo (Floor)]
[]%
[Tasso Massimo (Cap)]
[]%
Le cedole saranno calcolate secondo la seguente formula:
[Nel caso di Obbligazioni plain vanilla
Importo delle cedole
I
C*R
N
]
(1)
[Nel caso in cui sia prevista un‟opzione Interest Rate FLOOR ossia un
rendimento “minimo garantito”, la (1) si modifica nella seguente:
I
C  MaxFLOOR%; R
N
]
[Nel caso in cui sia prevista un‟opzione Interest Rate CAP , ossia un
rendimento “massimo corrisposto”, la (1) si modifica nella seguente:
I
C  MinR; CAP%
N
]
[Nel caso in cui sia prevista la presenza contemporanea delle opzioni
Interest Rate FLOOR ed Interest Rate CAP, la (1) si modifica nella
seguente:
I
C  MaxFLOOR%; MinR; CAP%
N
]
dove:
I = interessi
C = valore nominale
N = numero cedole annue
R = tasso di interesse annuo calcolato nel modo seguente:
R  V  spread
(2)
dove:
V = valore del Parametro di Riferimento
Il tasso di interesse minimo per le cedole è da ritenersi pari a zero, a
prescindere dall‟eventuale valore negativo assunto dal Parametro di
Riferimento [e dallo spread].
Con riferimento alla (2) è previsto l‟arrotondamento alla terza cifra
decimale nel modo seguente. Se:
1) il terzo decimale è inferiore a 0,005, sarà approssimato allo zero
2) il terzo decimale è pari a 0,005, resterà invariato
3) il terzo decimale è superiore a 0,005, sarà approssimato a 0,01
Inoltre, i decimali oltre il terzo non vengono considerati ai fini della
determinazione delle cedole.
Convenzione di calcolo
Following Business Day Convention Unadjusted
Base per il calcolo
Actual/Actual – (ICMA)
Data di pagamento delle cedole
[La prima cedola sarà pagata in occasione delle seguente data: []]. Le
Cedole [successive] saranno pagate con frequenza [trimestrale]
[semestrale] [annuale], in occasione delle seguenti date: [inserire tutte le
date di pagamento Cedole della singola Emissione]. [L‟ultima cedola sarà
pagata in occasione delle seguente data: []].
Data di Emissione
La Data di Emissione del Prestito è il [].
Prospetto di Base
- 219 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Data di Godimento
La Data di Godimento del Prestito è il [].
Data di Scadenza
[]
Modalità di Rimborso
Le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari ed in un‟unica soluzione
alla scadenza, con riferimento al calendario Target, alla convenzione di
calcolo [] ed alla base di calcolo [].
[Tasso di rendimento effettivo
annuo a scadenza]
[Le Obbligazioni assicurano un rendimento effettivo annuo lordo a
scadenza pari al []% e un rendimento effettivo annuo netto a scadenza
pari al []%.
Ai fini del calcolo del rendimento annuo lordo a scadenza si ipotizza la
costanza del Parametro di Riferimento rilevato in data [] e pari al []%.
I rendimenti sono calcolati sulla base dell‟importo versato quale prezzo
di offerta/sottoscrizione delle obbligazioni.].
[Tasso di rendimento effettivo
annuo minimo a scadenza]
[Le Obbligazioni assicurano un rendimento effettivo annuo minimo
lordo a scadenza pari al []% e un rendimento effettivo annuo minimo
netto a scadenza pari al []%.
Ai fini del calcolo del rendimento annuo lordo a scadenza essendo
previsto un Tasso Minimo (Floor) si ipotizza l‟applicazione del tasso
annuo minimo per tutte le scadenze di pagamento.
I rendimenti sono calcolati sulla base dell‟importo versato quale prezzo
di offerta/sottoscrizione delle obbligazioni.].
Delibere, autorizzazioni e
approvazioni
L‟emissione delle Obbligazioni è stata approvata con delibera del
Direttore Generale in data [] a valere sulla Delibera del C.d.A.
dell‟Emittente del 30 marzo 2016.
Agente di calcolo
L‟Emittente
[per le Obbligazioni con
devoluzione:
[] [inserire informazioni sulle modalità di devoluzione]
Informazioni sulle modalità di
devoluzione]
Condizioni alle quali l’offerta è
subordinata
CONDIZIONI DELL’OFFERTA
[Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione senza essere subordinate
ad alcuna condizione] [Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione
esclusivamente []] [specificare le condizioni a cui è subordinata
l‟Offerta]
Ammontare totale dell’offerta
L‟ammontare Totale dell‟emissione è pari a Euro [], per un totale di n.
[] Obbligazioni, ciascuna del Valore Nominale pari a Euro [].
Lotto minimo
Le domande di adesione all‟offerta dovranno essere presentate per
quantitativi non inferiori al Lotto minimo pari a n. [] Obbligazione/i
Lotto massimo
[Le domande di adesione all‟offerta dovranno essere presentate per
quantitativi non superiori a n. [] Obbligazioni.] [Non è previsto un
limite al lotto massimo sottoscrivibile]
Periodo di offerta
Le Obbligazioni saranno offerte dal [] al [], salvo proroga o chiusura
anticipata del periodo di offerta.
Data di Regolamento
La Data di Regolamento potrà essere ogni giorno lavorativo (in cui il
sistema TARGET2 è operativo) all‟interno del Periodo di Offerta
Sistema di Gestione Accentrata
[]
Prezzo di Emissione
Il Prezzo di Emissione è pari al [●]% del Valore Nominale, per un
importo in Euro pari a [●].
Spese, costi/commissioni e
[I costi/le commissioni di collocamento [e/o] [sottoscrizione] in
Prospetto di Base
- 220 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
imposte in aggiunta al prezzo di
emissione
aggiunta al prezzo di emissione sono pari a [●]% del Valore Nominale
dell‟obbligazione ovvero ad Euro [●] per ogni [●] di Valore Nominale.]
[In aggiunta al prezzo di emissione vi sono [altre]
costi/commissioni/spese/imposte [specificare tipologia] pari ad Euro
[●]/[●]% del Valore Nominale.]
[Non applicabile. Non sono previsti costi, commissioni, spese o imposte
in aggiunta al prezzo di emissione.]
Prezzo di Offerta
Il Prezzo di Offerta è pari al [●]% del Valore Nominale, per un importo
in Euro pari a [●].
Prezzo di Rimborso
Pari al 100% del Valore Nominale
Soggetto incaricato del
collocamento e Responsabile
del collocamento
L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e
in qualità di Responsabile del Collocamento. Non è prevista l‟offerta
fuori sede.
Soggetto incaricato di
comunicare i risultati
dell’offerta
L‟Emittente
AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE
Mercati regolamentati e Mercati
equivalenti
L‟Emittente non richiederà l‟ammissione alla quotazione delle
Obbligazioni presso un mercato regolamentato, ovvero alla
negoziazione presso un sistema multilaterale di negoziazione (M.T.F.).
Inoltre l‟Emittente non agirà in qualità di internalizzatore sistematico nè
fisserà accordi con gli internalizzatori per la negoziazione delle
Obbligazioni.
Soggetti intermediari operanti
sul mercato secondario
L‟Emittente si impegna al riacquisto delle Obbligazioni senza limiti
quantitativi su iniziativa dell‟investitore nell‟ambito del servizio di
negoziazione in conto proprio ai sensi dell‟art. 1 comma 5 lettera a) del
T.U.F., assicurando con ciò un pronto smobilizzo dell‟investimento (di
norma entro 2 giorni lavorativi).
L‟Emittente si impegna, nel caso di richiesta di vendita delle
Obbligazioni da parte dei sottoscrittori, a garantire la liquidabilità dei
titoli effettuando operazioni di negoziazione in acquisto ed in vendita
determinando il prezzo degli strumenti finanziari in conformità a quanto
stabilito nel documento “Politica di pricing e Regole interne per la
negoziazione/emissione dei prestiti obbligazionari emessi dalla BCC di
Roma” vigente e consultabile sul sito della stessa all‟indirizzo
www.bccroma.it. L‟attività di riacquisto prevede commissioni nella
misura massima di 50 punti base (pari allo 0,50% del Valore Nominale).
L‟Emittente dovrà verificare sempre la coerenza del metodo utilizzato
con la policy di pricing prevista in sede di emissione.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
Rating degli strumenti
finanziari oggetto del prestito
Non applicabile
GARANZIE
Fondo di Garanzia degli
Obbligazionisti
Prospetto di Base
[Il presente Prestito non è garantito dal FGO]
[Il presente Prestito è assistito dalla garanzia del FGO.
Scopo del Fondo, attraverso l'apprestamento di un meccanismo di
garanzia collettiva da parte delle banche consorziate, è la tutela dei
portatori, persone fisiche o giuridiche, di titoli obbligazionari emessi
- 221 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
dalle Banche consorziate. La garanzia è attuabile nell'ipotesi di mancato
adempimento alla scadenza dell'obbligo di rimborso dei ratei di interessi
o del capitale, nei limiti e con le modalità previsti dallo Statuto e dal
Regolamento del Fondo.
Il diritto all'intervento del Fondo può essere esercitato solo nel caso in
cui il portatore dimostri l'ininterrotto possesso dei titoli nei tre mesi
antecedenti l'evento di default e per un ammontare massimo
complessivo dei titoli posseduti da ciascun portatore non superiore a €
103.291,38 indipendentemente dallo loro derivazione da una o più
emissioni obbligazionarie garantite.
Si segnala che alla data delle presenti Condizioni Definitive il FGO
garantisce [] titoli per un ammontare di Euro [] e la dotazione
collettiva massima pari ad Euro [] per il periodo [] - []].
Data concessione garanzia
[]
Roma, []
Banca di Credito Cooperativo di
Roma
Il Legale Rappresentante
Prospetto di Base
- 222 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
ALLEGATO A: MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE
Banca di Credito Cooperativo di Roma Società Cooperativa fondata nel 1954
Sede Legale, Presidenza e Direzione Generale in Via Sardegna, 129 – 00187 Roma
Sede Amministrativa in Viale Oceano Indiano, 13/c – 00144 Roma
Codice ABI 8327
Iscritta all‟albo delle Banche al n. 4516
Iscritta all‟Albo delle società cooperative A149122
Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo
Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo
Capitale sociale e riserve al 31/12/2015 euro 750.060.523
Codice Fiscale 01275240586 Partita IVA 00980931000
CONDIZIONI DEFINITIVE
di Offerta di prestiti obbligazionari denominati
“B.C.C. di ROMA OBBLIGAZIONI A TASSO MISTO
[con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap)]”
[con possibilità di devoluzione di [una percentuale del collocato] [un importo prefissato] a favore di
[inserire la denominazione dell’ente beneficiario appartenente a Organizzazioni non lucrative di utilità
sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di
lucro, che perseguono scopi di utilità sociale]]
[Denominazione e ISIN del Prestito]
[altro]
Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse in Consob in data [•].
Le Condizioni Definitive sono state elaborate ai fini dell‟articolo 5, paragrafo 4, della Direttiva 2003/71 CE e
devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base relativamente al programma di prestiti obbligazionari
“B.C.C. di Roma Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap)” [e
al suo Supplemento].
Il Prospetto di Base cui si riferiscono le seguenti Condizioni Definitive è stato depositato presso la Consob in
data 30 settembre 2016 a seguito di approvazione comunicata con prot. nr. 0086975/16 del 30 settembre 2016.
Il Prospetto di Base [il Supplemento] e le presenti Condizioni Definitive sono pubblicate sul sito internet
dell‟Emittente www.bccroma.it, sono altresì disponibili in forma stampata e gratuita presso le filiali della Banca di
Credito Cooperativo di Roma.
Al fine di ottenere informazioni complete sull‟Emittente e sulle Obbligazioni, occorre a leggere le presenti
Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base [e al Supplemento].
La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive.
L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio
della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo
stesso relativi.
Prospetto di Base
- 223 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
INFORMAZIONI ESSENZIALI
Interessi di persone fisiche e
giuridiche partecipanti
all’emissione/offerta
L‟offerta delle Obbligazioni rappresenta un‟operazione nella quale
l‟Emittente ha un interesse in conflitto in quanto:
- L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del
Collocamento e in qualità di Responsabile del Collocamento; in tal
caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di interessi
nei confronti degli investitori in quanto i titoli collocati sono di
propria emissione.
- L'Emittente opera come Agente di Calcolo delle Obbligazioni; in
tal caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di
interessi nei confronti degli investitori.
- L‟Emittente negozierà i titoli su istanza del sottoscrittore
(assumendo pertanto onere di controparte), e ciò configura una
situazione di conflitto di interesse nei confronti degli investitori.
- [Il Soggetto incaricato del Collocamento e il Responsabile del
Collocamento percepiscono una commissione di collocamento e
ciò determina un ulteriore conflitto di interessi.]
- [Parte dell‟ammontare ricavato dai Titoli espresso come [importo
fisso]
[percentuale dell‟importo nominale collocato) verrà
devoluto ad un Ente Beneficiario collegato all'Emittente e ciò
determina una situazione di conflitto d‟interessi.]
Ragioni dell’offerta e impiego
dei proventi
Prospetto di Base
Le Obbligazioni saranno emesse nell‟ambito dell‟ordinaria attività di
raccolta da parte dell‟Emittente.
L‟ammontare ricavato dall‟emissione obbligazionaria, al netto di
eventuali commissioni di sottoscrizione, sarà destinato all‟esercizio
dell‟attività creditizia dell‟Emittente [congiuntamente a quanto sotto
descritto].
[se prevista devoluzione a Ente Beneficiario
Devoluzione a [•]
[[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un
importo pari ad Euro [•]] sarà devoluto dall‟Emittente a titolo di
liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario].
Al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito
internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene
devoluto.]
/
[se previsto finanziamento
Finanziamento a favore di [•]
[[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un
importo pari ad Euro [•]] sarà messo a disposizione, a partire dalla data
di chiusura dell‟offerta, per l‟erogazione di finanziamenti a [inserire
caratteristiche identificative del beneficiario dei fondi]. Le domande di
finanziamento, complete in ogni aspetto, dovranno essere presentate dal
giorno di chiusura dell‟offerta sino all‟esaurimento del plafond o alla
comunicazione di chiusura anticipata del plafond.
[se prevista devoluzione qualora la somma messa a disposizione non sia interamente
erogata
- 224 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Qualora la somma messa a disposizione non venga interamente erogata,
l‟Emittente devolverà il [•]% dell‟importo non erogato a titolo di
liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario.]]
L‟erogazione dei finanziamenti è subordinata alla positiva valutazione
dei presupposti di merito creditizio del richiedente il finanziamento.
L‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet al termine del periodo
di offerta un avviso riportante l‟importo delle somme messe a
disposizione per l‟erogazione di finanziamenti [se prevista devoluzione
qualora la somma messa a disposizione non sia interamente erogata e, se
applicabile, un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene
devoluto all‟Ente Beneficiario.]]
/
[se previsti devoluzione a Ente Beneficiario e finanziamento
Devoluzione a [•] e finanziamento a favore di [•]
[[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un
importo pari ad Euro [•]] sarà devoluto dall‟Emittente a titolo di
liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario] e congiuntamente [il
[•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [un importo
pari ad Euro [•]] sarà messo a disposizione, a partire dalla data di
chiusura dell‟offerta, per l‟erogazione di finanziamenti a [inserire
caratteristiche identificative del beneficiario dei fondi]. Le domande di
finanziamento, complete in ogni aspetto, dovranno essere presentate dal
giorno di chiusura dell‟offerta sino all‟esaurimento del plafond o alla
comunicazione di chiusura anticipata del plafond.
L‟erogazione dei finanziamenti è subordinata alla positiva valutazione
dei presupposti di merito creditizio del richiedente il finanziamento.
Al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito
internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene
devoluto all‟Ente Beneficiario e l‟importo delle somme messe a
disposizione per l‟erogazione di finanziamenti.]
/
[Inserire eventuali ulteriori specificazioni attinenti le ragioni dell’offerta e/o agli
ulteriori impieghi dei proventi sopra descritti non noti alla data di approvazione del
Supplemento al Prospetto di Base.]]
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE
Denominazione Obbligazioni
[]
Codice ISIN
[]
Valore nominale
[]
Periodicità pagamento cedole a
tasso fisso
[La prima cedola sarà pagata in occasione della seguente data: []]. Le
Cedole [successive] saranno pagate con frequenza [trimestrale]
[semestrale] [annuale], in occasione delle seguenti date: [inserire tutte le
date di pagamento Cedole della singola Emissione]. [L‟ultima cedola sarà
pagata in occasione della seguente data: []].
Periodicità pagamento cedole a
tasso variabile
[La prima cedola sarà pagata in occasione della seguente data: []]. Le
Cedole [successive] saranno pagate con frequenza [trimestrale]
[semestrale] [annuale], in occasione delle seguenti date: [inserire tutte le
date di pagamento Cedole della singola Emissione]. [L‟ultima cedola sarà
pagata in occasione della seguente data: []].
Prospetto di Base
- 225 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Tasso di Interesse nominale
[Il tasso della prima cedola sarà pari al []% lordo annuo ([]% al netto
dell‟effetto fiscale del []%), in misura indipendente dal Parametro di
Riferimento]
[Il Tasso di interesse è pari al []% lordo annuo ([]% al netto
dell‟effetto fiscale del []%) per la parte a Tasso Fisso]
[Il Tasso di interesse è [crescente] [decrescente] per la parte a Tasso
Fisso ed è pari a:
 [●]% lordo annuo ([●]% al netto dell‟effetto fiscale del [●]%)) dal
[●] al [●] e con riferimento all[a][e] Cedol[a][e] corrispost[a][e] in
data [●] [[●] etc]]
 [●]% lordo annuo ([●]% al netto dell‟effetto fiscale del [●]%)) dal
[●] al [●] e con riferimento all[a][e] Cedol[a][e] corrispost[a][e] in
data [●] [[●] etc]]
 [●]% lordo annuo ([●]% al netto dell‟effetto fiscale del [●]%)) dal
[●] al [●] e con riferimento all[a][e] Cedol[a][e] corrispost[a][e] in
data [●] [[●] etc]]
 ………..]
Parametro di Riferimento
[Tasso Euribor a []] [Rendimento d‟asta del BOT a []] [Tasso Ufficiale
di Riferimento della Banca Centrale Europea]
Date di Rilevazione del
Parametro di Riferimento
Sarà preso come Parametro di Riferimento [il tasso Euribor a [3] [6] [12]
mesi rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente la data di
godimento di ogni cedola] [il Rendimento d‟asta del BOT a []
dell‟ultima asta effettuata prima del secondo giorno lavorativo
antecedente la data di godimento di ogni cedola] [il Tasso Ufficiale di
Riferimento della Banca Centrale Europea in vigore il secondo giorno
lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola].
Spread
[[] basis point] [Non applicabile]
[Tasso Minimo (Floor)]
[]%
[Tasso Massimo (Cap)]
[]%
Le cedole a tasso fisso saranno calcolate secondo la seguente formula:
Importo delle cedole
I
C*R
N
dove:
I = interessi
C = valore nominale
N = numero cedole annue
R = tasso annuo percentuale in relazione al periodo e alle cedole indicate
nelle presenti Condizioni Definitive
Le cedole a tasso variabile saranno calcolate secondo la seguente
formula:
[Nel caso di Obbligazioni plain vanilla
C*R
I
]
(1)
N
[Nel caso in cui sia prevista un‟opzione Interest Rate FLOOR, ossia
un rendimento “minimo garantito”, la (1) si modifica nella seguente:
Prospetto di Base
- 226 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
I
C  MaxFLOOR%; R
N
]
[Nel caso in cui sia prevista un‟opzione Interest Rate CAP, ossia un
rendimento “massimo garantito”, la (1) si modifica nella seguente:
I
C  MinR; CAP%
N
]
[Nel caso in cui sia prevista la presenza contemporanea delle opzioni
Interest Rate FLOOR ed Interest Rate CAP, la (1) si modifica nella
seguente:
I
C  MaxFLOOR%; MinR; CAP%
N
]
dove:
I = interessi
C = valore nominale
N = numero cedole annue
R = tasso di interesse annuo calcolato nel modo seguente:
R  V  spread
(2)
dove:
V = valore del Parametro di Riferimento
Il tasso di interesse minimo per le cedole a Tasso Variabile è da ritenersi
pari a zero, a prescindere dall‟eventuale valore negativo assunto dal
Parametro di Riferimento [e dallo spread].
Con riferimento alla (2) è previsto l‟arrotondamento alla terza cifra
decimale nel modo seguente. Se:
1) il terzo decimale è inferiore a 0,005, sarà approssimato allo zero
2) il terzo decimale è pari a 0,005, resterà invariato
3) il terzo decimale è superiore a 0,005, sarà approssimato a 0,01
Inoltre, i decimali oltre il terzo non vengono considerati ai fini della
determinazione delle cedole.
Convenzione di calcolo
Following Business Day Convention Unadjusted
Base per il calcolo
Actual/Actual – (ICMA)
Data di pagamento delle cedole
[La prima cedola sarà pagata in occasione delle seguente data: []]. Le
Cedole [successive] saranno pagate con frequenza [trimestrale]
[semestrale] [annuale], in occasione delle seguenti date: [inserire tutte le
date di pagamento Cedole della singola Emissione]. [L‟ultima cedola sarà
pagata in occasione delle seguente data: []].
Data di Emissione
La Data di Emissione del Prestito è il [].
Data di Godimento
La Data di Godimento del Prestito è il [].
Data di Scadenza
[]
Modalità di Rimborso
Le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari ed in un‟unica soluzione
alla scadenza, con riferimento al calendario Target, alla convenzione di
calcolo [] ed alla base di calcolo [].
[Tasso di rendimento effettivo
annuo a scadenza]
[Le Obbligazioni assicurano un rendimento effettivo annuo lordo a
scadenza pari al []% e un rendimento effettivo annuo netto a scadenza
pari al []%.
Ai fini del calcolo del rendimento annuo lordo a scadenza si ipotizza la
costanza del Parametro di Riferimento rilevato in data [] e pari al []%.
Prospetto di Base
- 227 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
I rendimenti sono calcolati sulla base dell‟importo versato quale prezzo
di offerta/sottoscrizione delle obbligazioni.].
[Tasso di rendimento effettivo
annuo minimo a scadenza]
[Le Obbligazioni assicurano un rendimento effettivo annuo minimo
lordo a scadenza pari al []% e un rendimento effettivo annuo minimo
netto a scadenza pari al []%.
Ai fini del calcolo del rendimento annuo lordo a scadenza essendo
previsto un Tasso Minimo (Floor) si ipotizza l‟applicazione del tasso
annuo minimo per tutte le scadenze di pagamento.
I rendimenti sono calcolati sulla base dell‟importo versato quale prezzo
di offerta/sottoscrizione delle obbligazioni.].
Delibere, autorizzazioni e
approvazioni
L‟emissione delle Obbligazioni è stata approvata con delibera del
Direttore Generale in data [] a valere sulla Delibera del C.d.A.
dell‟Emittente del 30 marzo 2016.
Agente di calcolo
L‟Emittente
[per le Obbligazioni con
devoluzione:
[] [inserire informazioni sulle modalità di devoluzione]
Informazioni sulle modalità di
devoluzione]
Condizioni alle quali l’offerta è
subordinata
CONDIZIONI DELL’OFFERTA
[Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione senza essere subordinate
ad alcuna condizione] [Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione
esclusivamente []] [specificare le condizioni a cui è subordinata
l‟Offerta]
Ammontare totale dell’offerta
L‟ammontare Totale dell‟emissione è pari a Euro [], per un totale di n.
[] Obbligazioni, ciascuna del Valore Nominale pari a Euro [].
Lotto minimo
Le domande di adesione all‟offerta dovranno essere presentate per
quantitativi non inferiori al Lotto minimo pari a n. [] Obbligazione/i
Lotto massimo
[Le domande di adesione all‟offerta dovranno essere presentate per
quantitativi non superiori a n. [] Obbligazioni.] [Non è previsto un
limite al lotto massimo sottoscrivibile]
Periodo di offerta
Le Obbligazioni saranno offerte dal [] al [], salvo proroga o chiusura
anticipata del periodo di offerta.
Data di Regolamento
La Data di Regolamento potrà essere ogni giorno lavorativo (in cui il
sistema TARGET2 è operativo) all‟interno del Periodo di Offerta
Sistema di Gestione Accentrata
[]
Prezzo di Emissione
Il Prezzo di Emissione è pari al [●]% del Valore Nominale, per un
importo in Euro pari a [●].
Spese, costi/commissioni e
imposte in aggiunta al prezzo di
emissione
[I costi/le commissioni di collocamento [e/o] [sottoscrizione] in
aggiunta al prezzo di emissione sono pari a [●]% del Valore Nominale
dell‟obbligazione ovvero ad Euro [●] per ogni [●] di Valore Nominale.]
[In aggiunta al prezzo di emissione vi sono [altre]
costi/commissioni/spese/imposte [specificare tipologia] pari ad Euro
[●]/[●]% del Valore Nominale.]
[Non applicabile. Non sono previsti costi, commissioni, spese o imposte
in aggiunta al prezzo di emissione.]
Prospetto di Base
- 228 -
– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
Prezzo di Offerta
Il Prezzo di Offerta è pari al [●]% del Valore Nominale, per un importo
in Euro pari a [●].
Prezzo di Rimborso
Pari al 100% del Valore Nominale
Soggetto incaricato del
collocamento e Responsabile
del collocamento
L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e
in qualità di Responsabile del Collocamento. Non è prevista l‟offerta
fuori sede.
Soggetto incaricato di
comunicare i risultati
dell’offerta
L‟Emittente
AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE
Mercati regolamentati e Mercati
equivalenti
L‟Emittente non richiederà l‟ammissione alla quotazione delle
Obbligazioni presso un mercato regolamentato, ovvero alla
negoziazione presso un sistema multilaterale di negoziazione (M.T.F.).
Inoltre l‟Emittente non agirà in qualità di internalizzatore sistematico nè
fisserà accordi con gli internalizzatori per la negoziazione delle
Obbligazioni.
Soggetti intermediari operanti
sul mercato secondario
L‟Emittente si impegna al riacquisto delle Obbligazioni senza limiti
quantitativi su iniziativa dell‟investitore nell‟ambito del servizio di
negoziazione in conto proprio ai sensi dell‟art. 1 comma 5 lettera a) del
T.U.F., assicurando con ciò un pronto smobilizzo dell‟investimento (di
norma entro 2 giorni lavorativi).
L‟Emittente si impegna, nel caso di richiesta di vendita delle
Obbligazioni da parte dei sottoscrittori, a garantire la liquidabilità dei
titoli effettuando operazioni di negoziazione in acquisto ed in vendita
determinando il prezzo degli strumenti finanziari in conformità a quanto
stabilito nel documento “Politica di pricing e Regole interne per la
negoziazione/emissione dei prestiti obbligazionari emessi dalla BCC di
Roma” vigente e consultabile sul sito della stessa all‟indirizzo
www.bccroma.it. L‟attività di riacquisto prevede commissioni nella
misura massima di 50 punti base (pari allo 0,50% del Valore Nominale).
L‟Emittente dovrà verificare sempre la coerenza del metodo utilizzato
con la policy di pricing prevista in sede di emissione.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
Rating degli strumenti
finanziari oggetto del prestito
Non applicabile
GARANZIE
Fondo di Garanzia degli
Obbligazionisti
Prospetto di Base
[Il presente Prestito non è garantito dal FGO]
[Il presente Prestito è assistito dalla garanzia del FGO.
Scopo del Fondo, attraverso l'apprestamento di un meccanismo di
garanzia collettiva da parte delle banche consorziate, è la tutela dei
portatori, persone fisiche o giuridiche, di titoli obbligazionari emessi
dalle Banche consorziate. La garanzia è attuabile nell'ipotesi di mancato
adempimento alla scadenza dell'obbligo di rimborso dei ratei di interessi
o del capitale, nei limiti e con le modalità previsti dallo Statuto e dal
Regolamento del Fondo.
Il diritto all'intervento del Fondo può essere esercitato solo nel caso in
cui il portatore dimostri l'ininterrotto possesso dei titoli nei tre mesi
antecedenti l'evento di default e per un ammontare massimo
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– Banca di Credito Cooperativo di Roma –
complessivo dei titoli posseduti da ciascun portatore non superiore a €
103.291,38 indipendentemente dallo loro derivazione da una o più
emissioni obbligazionarie garantite.
Si segnala che alla data delle presenti Condizioni Definitive il FGO
garantisce [] titoli per un ammontare di Euro [] e la dotazione
collettiva massima pari ad Euro [] per il periodo [] - []].
Data concessione garanzia
[]
Roma, []
Banca di Credito Cooperativo di
Roma
Il Legale Rappresentante
Prospetto di Base
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