– Banca di Credito Cooperativo di Roma – Banca di Credito Cooperativo di Roma Società Cooperativa fondata nel 1954 Sede Legale, Presidenza e Direzione Generale in Via Sardegna, 129 – 00187 Roma Sede Amministrativa in Viale Oceano Indiano, 13/c – 00144 Roma Codice ABI 8327 Iscritta all‟albo delle Banche al n. 4516 Iscritta all‟Albo delle società cooperative A149122 Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo Capitale sociale e riserve al 31/12/2015 euro 750.060.523 Codice Fiscale 01275240586 Partita IVA 00980931000 PROSPETTO DI BASE Relativo al programma di offerta dei prestiti denominati: (a) (b) (c) (d) (e) “B.C.C. di Roma Obbligazioni a Tasso Fisso” “B.C.C. di Roma Obbligazioni Step Up - Step Down” “B.C.C. di Roma Obbligazioni Zero Coupon” “B.C.C. di Roma Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap)” “B.C.C. di Roma Obbligazioni Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap)” Le Obbligazioni oggetto del presente programma potranno essere emesse con riconoscimento di una percentuale o di un importo prefissato del valore nominale collocato a favore di Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale. Il presente documento costituisce il Prospetto di Base (il “Prospetto di Base”) ed è stato predisposto in conformità ed ai sensi della Direttiva 2003/71/CE così come successivamente modificata ed integrata, ed è redatto in conformità all'articolo 26 del Regolamento 2004/809/CE così come successivamente modificato ed integrato ed in conformità alla delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche. Il Prospetto di Base è stato pubblicato mediante deposito presso la CONSOB in data 30/09/2016 a seguito di approvazione comunicata dalla CONSOB con nota n. 0086975/16 del 30/09/2016. L’investitore è invitato a leggere con particolare attenzione la sezione “Fattori di Rischio”. E‟ quindi necessario che l‟investitore concluda operazioni aventi ad oggetto tali strumenti solo dopo averne compreso la natura ed il grado di esposizione al rischio che esse comportano. Il presente Prospetto di Base, che sarà valido per un periodo di dodici mesi dalla data di approvazione, è composto: dal Documento di Registrazione, contenente informazioni sull‟Emittente; dalla Nota Informativa relativa agli strumenti finanziari con le caratteristiche e le informazioni su ciascuna tipologia di emissione; dalla Nota di Sintesi, che riassume le caratteristiche dell‟Emittente e dei titoli oggetto di emissione. In occasione di ciascuna Offerta degli strumenti finanziari il Prospetto di Base deve essere letto congiuntamente alle Condizioni Definitive e alla Nota di Sintesi della singola Emissione, nonché agli Prospetto di Base -1- – Banca di Credito Cooperativo di Roma – eventuali Supplementi pubblicati. In occasione di ciascun prestito l‟Emittente predisporrà le Condizioni Definitive e la relativa Nota di Sintesi, che riporteranno i termini e le condizioni delle singole emissioni, pubblicate sul sito internet dell‟Emittente all‟indirizzo www.bccroma.it entro il giorno antecedente l‟inizio del periodo dell‟Offerta e contestualmente trasmesse alla CONSOB. All‟‟investitore sarà consegnata gratuitamente una copia delle Condizioni Definitive e della relativa Nota di Sintesi in forma stampata. L’adempimento di pubblicazione del Prospetto di Base non comporta alcun giudizio della CONSOB sull’opportunità degli investimenti che verranno proposti e sul merito dei dati e delle notizie agli stessi relativi. Il Prospetto di Base e gli eventuali Supplementi sono a disposizione del pubblico gratuitamente in forma cartacea presso le filiali della Banca di Credito Cooperativo di Roma ed altresì consultabile sul sito internet della banca all’indirizzo web www.bccroma.it. Prospetto di Base -2- – Banca di Credito Cooperativo di Roma – AVVERTENZE PER L’INVESTITORE Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell‟investimento si invitano gli investitori a valutare attentamente le informazioni contenute nel Prospetto di Base nel suo complesso e gli specifici fattori di rischio relativi all‟Emittente, al settore di attività in cui esso opera e agli strumenti finanziari offerti, per una descrizione completa dei quali si rinvia alla Sezione 4 “Fattori di rischio”. In particolare si richiama l‟attenzione degli investitori su quanto di seguito indicato. 1. Nel corso del primo semestre 2016 e degli esercizi 2015, 2014 e 2013 la Banca ha presentato, nel complesso, un peggioramento della qualità del credito, mostrando in taluni casi dati di rischiosità superiori ai dati medi del sistema delle Banche Piccole (classe dimensionale nella quale è incluso l‟Emittente) o delle banche allocate nella Regione Lazio. Al 31 dicembre 2015 la percentuale delle inadempienze probabili e dei crediti scaduti sul totale dei crediti dell‟Emittente risulta maggiore rispetto ai dati medi delle banche allocate nella Regione Lazio, mentre il grado di copertura dei crediti deteriorati dell‟Emittente risulta inferiore rispetto al sistema delle Banche Piccole. Si evidenzia inoltre che, nell‟esercizio 2015 le rettifiche di valore su crediti hanno presentato un significativo incremento, pari al 30,57% rispetto al 2014. Si veda la Sezione 4 “Fattori di rischio” - “4.1.1.3. Rischio di credito” del presente Prospetto. 2. In data 14 aprile 2016 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale legge 8 aprile 2016 n. 49, di conversione del decreto legge n. 18 del 14 febbraio 2016, recante disposizioni in materia di riforma delle Banche di Credito Cooperativo. La BCC di Roma, pur disponendo di un patrimonio netto superiore a 200 milioni di Euro e disponendo, pertanto, secondo quanto previsto dal D.L. 18/2016, della facoltà, in alternativa alla adesione ad un gruppo bancario cooperativo, di deliberare la trasformazione in società per azioni o deliberare la messa in liquidazione, non ha deliberato entro il termine previsto dal D.L. 18/2016 la trasformazione in società per azioni, e conseguentemente dovrà aderire ad un gruppo bancario cooperativo. Ai sensi dell‟art. 2-bis del D.L: 18/2016, come risultante a seguito delle modifiche apportate dalla legge di conversione, durante la fase di costituzione di gruppi bancari cooperativi e fino alla adesione della banca di credito cooperativo ad un gruppo, le banche di credito cooperativo hanno l‟obbligo di aderire ad un Fondo temporaneo delle BCC. L‟Emittente, in data 16 giugno 2016, ha presentato domanda di adesione al Fondo temporaneo istituito in data 27 maggio 2016 dalla Federazione italiana delle banche di credito cooperativo-casse rurali ed artigiane. L‟ammontare massimo delle risorse che le banche consorziate si impegnano a mettere a disposizione del Fondo non può superare, su base annua, lo 0,20% del totale dell‟attivo di bilancio dell‟esercizio al 31 dicembre dell‟anno precedente. Pertanto, in relazione all‟anno 2016, l‟ammontare massimo degli apporti che l‟Emittente potrebbe essere chiamato ad effettuare in favore del Fondo corrisponde a circa 23,5 milioni di euro. Si veda la Sezione 4 “Fattori di rischio” - “4.2.3. Rischi connessi all‟evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario” del presente Prospetto. 3. Alla Data del Prospetto di Base, la Banca ha appostato risorse in sede di budget per complessivi 3,0 milioni di Euro a fronte dei possibili impegni per il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo e del Fondo di Garanzia Istituzionale, dotazione che risulta attualmente impiegata per circa Euro 500.000; l‟ammontare delle risorse residue già apportate, per circa 2.500.000 di Euro verranno destinate al Fondo Temporaneo istituito in data 27 maggio 2016 dalla Federazione italiana delle banche di credito cooperativo-casse rurali ed artigiane, che andrà nel tempo a sostituire il Fondo di Garanzia dei Depositanti e il Fondo di Garanzia Istituzionale. Analoghe appostazioni erano state tenute in considerazione nel budget relativo all‟esercizio 2017. Sussiste il rischio che, in concreto, il Fondo temporaneo possa effettuare interventi di portata tale da richiedere l‟apporto di ulteriori risorse da parte della Banca. Tale eventualità comporterebbe significativi impatti negativi sui risultati degli esercizi 2016 e 2017. Qualora la Banca dovesse essere chiamata ad effettuare apporti al Fondo temporaneo nella misura massima possibile (23,5 milioni di euro) l‟esercizio 2016 potrebbe addirittura chiudersi con una perdita di esercizio, a fronte di una previsione di utile per 22,3 milioni di Euro formulata nel Piano Industriale. Analogamente, in riferimento all‟esercizio 2017, qualora la Banca Prospetto di Base -3- – Banca di Credito Cooperativo di Roma – dovesse essere chiamata ad effettuare apporti al Fondo temporaneo superiori agli accantonamenti programmati a fronte dei possibili impegni per il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo e del Fondo di Garanzia Istituzionale, potrebbero verificarsi significativi scostamenti al ribasso rispetto alla previsione di utile per l‟esercizio 2017 (30,4 milioni di euro) formulata nel Piano Industriale 2016-2017. Si veda la Sezione 4 “Fattori di rischio” - “4.1.1.10-ter. Rischi connessi all‟inserimento di dati previsionali”, “4.1.1.10-quater. Rischio legato ai “richiami di informativa” dell‟esperto che ha rilasciato la relazione sui dati previsionali contenuti nel Capitolo 8 della Sezione 5”, “4.1.1.10-quinquies. Rischi relativi alle contribuzioni della Banca al Fondo temporaneo di cui all‟art.2-bis del D.L: 18/2016” e “4.2.3. Rischi connessi all‟evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario” del presente Prospetto. 4. Alla Data del Prospetto di Base è ancora in corso di svolgimento la procedura di pubblica consultazione, avviata dalla Banca d‟Italia, della normativa di attuazione della menzionata riforma. Sebbene, allo stato, non si abbia la certezza che la normativa regolamentare della Banca d‟Italia entrerà in vigore nel medesimo testo posto in consultazione, né si possa prevedere quale sarà la composizione quantitativa e qualitativa del gruppo bancario cooperativo al quale la BCC di Roma aderirà, si pone nella massima evidenza che, secondo il testo regolamentare posto in consultazione: - la garanzia in solido tra la capogruppo e le banche affiliate è parte integrante del contratto di coesione; - la partecipazione all‟accordo di garanzia in solido costituisce, in ogni caso, condizione imprescindibile per l‟adesione al contratto di coesione e, quindi, al gruppo bancario cooperativo; - la garanzia fra la capogruppo e le banche affiliate è reciproca (cross-guarantee), ovverosia la capogruppo garantisce tutte le banche affiliate per le obbligazioni da queste assunte e ciascuna banca affiliata garantisce la capogruppo e le altre banche affiliate per le obbligazioni di queste; - la garanzia è disciplinata contrattualmente in modo da produrre l‟effetto di qualificare le passività della capogruppo e delle banche affiliate come obbligazioni in solido di tutte le banche aderenti all‟accordo; - l‟obbligazione di garanzia di ciascuna banca aderente è commisurata all‟entità dei mezzi patrimoniali disponibili, entro il limite delle risorse patrimoniali eccedenti i requisiti obbligatori a livello individuale (c.d. free capital) Al 30 giugno 2016, data delle più recenti segnalazioni di vigilanza inviate alla Banca d‟Italia, il free capital dell‟Emittente (eccedenza patrimoniale rispetto ai requisiti imposti sul Total Capital Ratio ad esito dello SREP) risulta pari a circa 188,5 milioni di euro; - la garanzia ha anche una efficacia esterna in favore dei creditori delle banche aderenti, nel senso che ciascun aderente assumerà in solido, entro il limite sopra indicato dell‟obbligo di garanzia individuale, le obbligazioni di ogni altra Banca aderente che si rendesse inadempiente verso i propri creditori; - la garanzia deve prevedere meccanismi di sostegno finanziario intra-gruppo con cui le banche aderenti si forniscono il sostegno finanziario necessario per assicurare la loro solvibilità e liquidità, in particolare per il rispetto dei requisiti prudenziali e delle richieste dell‟autorità di vigilanza, nonché per evitare, ove necessario, l‟assoggettamento alle procedure di risoluzione di cui al d.lgs. n. 180/2015 o alla procedura di liquidazione coatta amministrativa di cui all‟art. 80 e ss. del TUB. Sussiste pertanto il rischio che in futuro, come conseguenza dell‟adesione della BCC di Roma ad un gruppo bancario cooperativo, e ove permanga l‟attuale situazione di eccedenza delle risorse patrimoniali dell‟Emittente rispetto ai requisiti obbligatori a livello individuale, l‟attuazione del previsto meccanismo di garanzia comporti l‟obbligo per la BCC di Roma di impegnare proprie risorse patrimoniali: a) per rispondere di obbligazioni verso terzi assunte da altre banche aderenti al medesimo gruppo bancario cooperativo; b) per fornire sostegno finanziario necessario ad assicurare solvibilità e liquidità di altre banche aderenti al medesimo gruppo bancario cooperativo. L‟investimento in obbligazioni della BCC di Roma, pertanto, potrà comportare per l‟investitore l‟esposizione, oltre che al rischio di impresa proprio della BCC di Roma, anche al rischio di impresa proprio di altre banche aderenti al medesimo gruppo bancario cooperativo (entro il limite del free capital Prospetto di Base -4- – Banca di Credito Cooperativo di Roma – che al 30 giugno 2016, data delle più recenti segnalazioni di vigilanza inviate alla Banca d‟Italia, risulta pari a circa 188,5 milioni di euro). Si veda la Sezione 4 “Fattori di rischio” - “4.2.3. Rischi connessi all‟evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario” del presente Prospetto. 5. L‟Emittente non dispone di un rating. Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto non vi è disponibilità immediata di un indicatore sintetico rappresentativo del grado di solvibilità e di rischiosità dell‟Emittente.. Si veda la Sezione 4 “Fattori di rischio” - “4.3.1.11. Rischio dovuto all‟assenza di rating dell‟Emittente e/o degli strumenti finanziari” del presente Prospetto. 6. In data 8 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il d.lgs. 30/2016, di attuazione della direttiva 2014/49/UE (c.d. Deposit Guarantee Schemes Directive – DGSD) che istituisce lo schema unico di garanzia dei depositi, con previsione dell‟obbligo di costituire, ove non già presenti, Fondi nazionali che devono essere alimentati tramite contributi delle banche specificamente volti a tutelare i depositi bancari entro il limite di 100.000 euro. L‟Emittente non ha effettuato a tal riguardo accantonamenti sul bilancio al 31 dicembre 2015. Si veda la Sezione 4 “Fattori di rischio” - “4.2.3. Rischi connessi all‟evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario” del presente Prospetto. 7. La realizzazione dell‟operazione di fusione per incorporazione nell‟Emittente della BCC di Capranica, presenta molteplici fattori di rischio, tra i quali si segnalano i seguenti: In base ai dati al 31 dicembre 2015 di ciascuna banca sottoposti a revisione legale dei conti da parte della Società di Revisione per quanto riguarda l‟Emittente e da parte del Collegio Sindacale per quanto riguarda la BCC di Capranica, l‟Emittente ipotizza una leggera riduzione del Common Equity Tier 1 ratio di BCC di Roma post fusione, con la conseguenza che, sebbene si preveda che gli indici di patrimonializzazione non scendano al di sotto dei limiti regolamentari, BCC di Roma potrebbe necessitare prudenzialmente di un rafforzamento patrimoniale da conseguire sia con gli utili portati a nuovo sia con l‟incremento del capitale sociale. A ciò si aggiunga che il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015 dell‟incorporanda Banca di Capranica Credito Cooperativo evidenzia una perdita di esercizio per Euro 2.978 migliaia. Tenuto conto di quanto sopra, è possibile che l‟operazione di fusione abbia un impatto negativo, benché di portata non significativa, sulla situazione economico-patrimoniale dell‟Emittente. Le consistenze dei Fondi Propri della Bcc di Capranica al 30 giugno 2016 ammontano a -4,591 milioni, il Common Equity Tier 1 Ratio ed il Tier 1 Ratio si attestano entrambi a -7,485% ed il Totale Capital Ratio a -5,531%. Si veda la Sezione 4 “Fattori di rischio” - “4.1.1.10-bis. Rischio relativo alla realizzazione del progetto di fusione per incorporazione della BCC di Capranica” 8. In data 30 marzo 2016, il Consiglio di Amministrazione della Banca ha approvato il Piano Industriale 2016-2017 che reca, tra l‟altro, le stime dei risultati di tali esercizi. I contenuti del Piano Industriale si basano su stime ed ipotesi circa eventi futuri nonché su azioni che saranno intraprese dal management. Pertanto il Piano è basato su assunzioni: (i) di carattere generale, legate a variabili esogene e dunque non controllabili - quali lo scenario macroeconomico e normativo, l‟andamento dei mercati finanziari, e lo sviluppo del sistema bancario; (ii) di natura discrezionale, relative a variabili endogene che si sostanziano nelle azioni gestionali e organizzative che il management ha intenzione di implementare durante l‟orizzonte temporale cui si riferisce il piano stesso. Si evidenzia che alcune delle previsioni contenute nel Piano Industriale 2016-2017 si connotano per essere “sfidanti” rispetto ai dati e alle previsioni di sistema, ed in particolare: i) l‟assunzione contenuta nel Piano Industriale relativa a un tasso medio di crescita annua della raccolta pari al 2,5% risulta sfidante rispetto alle previsioni di sistema formulate da ABI e Prometeia, le quali ipotizzano scenari di decremento della raccolta nel 2016 e di incrementi della raccolta di poco superiori allo zero nel 2017; Prospetto di Base -5- – Banca di Credito Cooperativo di Roma – ii) l‟assunzione contenuta nel Piano Industriale relativa a un tasso medio di crescita annua degli impieghi a clientela pari al 6,1% è sfidante rispetto a tutte le previsioni di sistema analizzate dalla Banca per la predisposizione del Piano Industriale 2016-2017; iii) l‟assunzione contenuta nel Piano Industriale relativa a una forbice tra i tassi applicati agli impieghi economici a clientela e i tassi applicati sulla raccolta diretta, pari al 2,35% nel 2016 e al 2,37% nel 2017 è sfidante rispetto alle previsioni di sistema formulate da ABI e Prometeia, che ipotizzano valori leggermente inferiori per tale forbice nel 2016 e nel 2017; iv) l‟assunzione contenuta nel Piano Industriale relativa ai risultati economici della Banca negli esercizi 2016 e 2017 è sfidante in quanto presenta indicatori di redditività superiori a quelli di sistema. In particolare, il ROE sui Fondi Propri dell‟Emittente è ipotizzato collocarsi su valori pari al 3,0% nel 2016 e al 3,9% nel 2017 a fronte di un valore annuo medio di sistema nel biennio 2016-2017 pari al 2,2% secondo AFO e al 3,3% secondo Prometeia. Non vi è certezza che le assunzioni a base del piano, siano esse di carattere generale o di natura discrezionale, si verifichino in concreto nel corso del biennio 2016-2017. Si specifica che i dati previsionali sono stati elaborati dall‟Emittente (i) tenendo conto della acquisizione di attività e passività della Banca Padovana di Credito Cooperativo, avvenuta a dicembre 2015, (ii) non tenendo conto della operazione di fusione per incorporazione nell‟Emittente della BCC di Capranica, formalizzata nel maggio 2016, iii) non considerando l‟eventualità che, entro la fine dell‟esercizio 2017, la BCC di Roma aderisca ad un gruppo bancario cooperativo assumendo conseguentemente degli obblighi di garanzia correlati ad obblighi delle altre banche aderenti verso terzi e/o ad esigenze di liquidità o rafforzamento patrimoniale di altre banche aderenti, (iv) non considerando che la Banca, ai sensi dell‟art. 2-bis del D.L: 18/2016, come risultante a seguito delle modifiche apportate dalla legge di conversione, ha dovuto aderire al Fondo temporaneo istituito in data 27 maggio 2016 dalla Federazione italiana delle banche di credito cooperativo-casse rurali ed artigiane, in favore del quale, in relazione all‟anno 2016, la Banca può essere chiamata ad effettuare apporti (che inciderebbero in negativo sui risultati dell‟esercizio) per un importo massimo possibile di circa 23,5 milioni. A tale proposito, sussiste il rischio che, in concreto, il Fondo temporaneo possa effettuare interventi di portata tale da richiedere l‟apporto di ulteriori risorse da parte della Banca rispetto a quelle già accantonate nel 2016 (e a quelle che la Banca ha programmato di accantonare per il 2017) a fronte dei possibili impegni per il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo e del Fondo di Garanzia Istituzionale che verranno ad essere sostituiti dal Fondo Temporaneo. Successivamente, in data 22 giugno 2016, il Consiglio di Amministrazione dell‟Emittente ha approvato, ai fini della redazione della propria relazione da parte del revisore contabile indicato alla Sezione 5, Capitolo 8, paragrafo 8.2, un documento che descrive nel dettaglio la valutazione sia degli impatti derivanti dall‟operazione di incorporazione della BCC di Capranica (che, essendo successiva alla approvazione del piano strategico 2016-2017 avvenuta in data 30 marzo 2016, non sono presenti nelle evidenze del Piano stesso) sia la stima degli utili prospettici. Pertanto le valutazioni effettuate dal revisore nella propria relazione hanno avuto riguardo ai dati relativi al Piano Industriale 2016-2017, integrate unicamente con la valutazione effettuata dall‟Emittente degli impatti derivanti dalla menzionata fusione, che hanno comportato, quanto alla previsione del risultato di esercizio 2016, l‟invarianza del dato previsionale di 22,3 milioni di Euro di utile e, quanto alla previsione del risultato di esercizio 2017, la variazione del dato previsionale da 30,0 a 30,4 milioni di Euro di utile. Si evidenzia che l‟esito del referendum svoltosi in Gran Bretagna in data 23 giugno 2016, come noto, favorevole alla fuoriuscita del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord dalla Unione Europea non rientra tra i presupposti in base ai quali l‟Emittente ha elaborato il Piano Industriale 2016-2017 e le previsioni ivi contenute. Si specifica che gli amministratori, nel formulare i contenuti del Piano, non hanno predisposto un‟analisi di sensitività delle previsioni al fine di indicare le possibili conseguenze sull‟utile netto in caso di evoluzione della curva dei tassi di interesse differente da quella ipotizzata. Ciò in quanto è stato ritenuto che nel ridotto orizzonte temporale considerato dal piano, la persistente situazione connotata da contenuti livelli dei tassi di interesse non avrebbe manifestato variazioni significative o comunque tali da incidere in modo consistente sul risultato economico atteso. Si segnala altresì che l‟esperto incaricato di redigere la relazione di cui alla Sezione 5, Capitolo 8, del presente Prospetto ha formulato degli specifici “richiami di informativa”. Prospetto di Base -6- – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Sussiste pertanto il rischio che i risultati effettivamente conseguiti dall‟Emittente negli esercizi 2016 e 2017 possano divergere, anche significativamente, ed anche in senso negativo, rispetto alle previsioni del Piano Industriale. Si veda la Sezione 4 “Fattori di rischio” – “4.1.1.10-ter. Rischi connessi all‟inserimento di dati previsionali” del presente Prospetto. 9. L‟andamento dell‟Emittente è influenzato dalla situazione economica generale, nazionale e dell‟intera area Euro, nonché dalla dinamica dei mercati finanziari e, in particolare, dalla solidità e dalle prospettive di crescita dell‟economia delle aree geografiche in cui l‟Emittente opera. Sussiste pertanto il rischio che la futura evoluzione dei richiamati contesti possa produrre effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell‟Emittente. Si vedano la Sezione 4 “Fattori di rischio” – “4.1.1.1. Rischio finanziario”, “4.1.1.2. Rischio relativo al debito sovrano”, “4.1.1.4. Rischio di mercato” e “4.1.1.10-ter. Rischi connessi all‟inserimento di dati previsionali” del presente Prospetto. 10. A partire dal 21 settembre 2016 la Banca è sottoposta ad una verifica ispettiva effettuata da parte della Banca d‟Italia ai sensi dell‟articolo 54 del D.lgs. 1° settembre 1993, n. 385 (il “Testo Unico Bancario” o “TUB”) mirata a valutare le tematiche sul governo, la gestione e il controllo del credito. Al riguardo, si segnala che, alla data del presente Prospetto di Base non sono disponibili le risultanze di tali accertamenti ispettivi. Si veda la Sezione 4 “Fattori di rischio” – “4.1.1.3-bis. Rischio relativo agli accertamenti ispettivi della Banca d‟Italia” del presente Prospetto. 11. La sottoscrizione di obbligazioni comporta il rischio di perdita, anche integrale, del capitale investito laddove l‟Emittente sia sottoposto a procedure concorsuali o venga a trovarsi in una situazione di dissesto o rischio di dissesto che comporta l‟applicazione di misure di risoluzione tra cui il “bail in”. La normativa italiana di attuazione della BRRD (ossia il Decreto Legislativo 180/2015) prevede che la Banca d‟Italia disponga di una serie di misure per la gestione della crisi dell‟intermediario (tra le quali la riduzione o conversione in azioni delle obbligazioni, di altre partecipazioni e di strumenti di capitale e l‟adozione di misure di risoluzione dell‟intermediario oppure la liquidazione coatta amministrativa). Fra le misure di risoluzione rientra il c.d. bail-in o “salvataggio interno”, che consiste nella riduzione dei diritti degli investitori e dei creditori o nella conversione in capitale di questi ultimi. Pertanto, con l‟applicazione del “bail-in”, gli obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder ridotto, azzerato ovvero convertito in azioni il proprio investimento, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell‟Emittente. Si veda la Sezione 4 “Fattori di rischio” - “4.3.1.1 Rischio connesso all‟utilizzo del bail-in” del presente Prospetto. Prospetto di Base -7- – Banca di Credito Cooperativo di Roma – INDICE SEZIONE 1 ...............................................................................................................................................................................- 11 DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA......................................................................................................................................- 11 1.1 Indicazione delle persone responsabili .................................................................................................................................- 11 1.2 Dichiarazione di Responsabilità ...........................................................................................................................................- 11 SEZIONE 2 ........................................................................................................................................................................................ - 12 DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA ........................................................................................................................ - 12 SEZIONE 3 ........................................................................................................................................................................................ - 13 NOTA DI SINTESI ........................................................................................................................................................................... - 13 SEZIONE A – INTRODUZIONE E AVVERTENZE ........................................................................................................... - 13 SEZIONE B – EMITTENTE [ED EVENTUALI GARANTI] .............................................................................................. - 13 SEZIONE C – STRUMENTI FINANZIARI .......................................................................................................................... - 23 SEZIONE D - RISCHI ............................................................................................................................................................ - 26 SEZIONE E - OFFERTA ........................................................................................................................................................ - 44 SEZIONE 4 ........................................................................................................................................................................................ - 47 FATTORI DI RISCHIO .................................................................................................................................................................... - 47 4.1. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE ................................................................................................ - 47 4.2. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SETTORI DI ATTIVITÀ E AI MERCATI IN CUI OPERA L’EMITTENTE E IL GRUPPO DELL’EMITTENTE ......................................................................................................................................... - 74 4.3. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AGLI STRUMENTI FINANZIARI ...................................................................... - 81 SEZIONE 5 ........................................................................................................................................................................................ - 90 DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE............................................................................................................................................ - 90 1. PERSONE RESPONSABILI ......................................................................................................................................................... - 90 2. REVISORI LEGALI DEI CONTI ................................................................................................................................................. - 91 2.1 NOME E INDIRIZZO DEI REVISORI DELL’EMITTENTE........................................................................................ - 91 2.2 INFORMAZIONI CIRCA DIMISSIONI, REVOCHE DALL’INCARICO O MANCATO RINNOVO DELL’INCARICO ALLA SOCIETA DI REVISIONE ........................................................................................................................................... - 91 3. FATTORI DI RISCHIO................................................................................................................................................................. - 92 3.1 INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE........................................................................................................ - 92 4. INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE ...................................................................................................................................... - 121 4.1 STORIA ED EVOLUZIONE DELL’EMITTENTE ........................................................................................................ - 121 4.1.1.Denominazione legale e commerciale dell’Emittente .................................................................................................- 122 4.1.2.Luogo di registrazione dell’Emittente e numero di registrazione ...............................................................................- 122 4.1.3.Data di costituzione e durata dell’Emittente ..............................................................................................................- 122 - 4.1.4.Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione, indirizzo e numero di telefono della sede sociale .................................................................................................................................- 123 4.1.5.Fatti recenti verificatisi nella vita dell’Emittente sostanzialmente rilevanti per la valutazione della sua solvibilità ....- 123 - 5. PANORAMICA DELLE ATTIVITA’ ...........................................................................................................................................- 124 5.1 PRINCIPALI ATTIVITA’ .................................................................................................................................................- 124 5.1.1. Natura delle operazioni e delle principali attività.......................................................................................................- 124 5.1.2. Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività significative .........................................................................- 124 5.1.3. Principali mercati.......................................................................................................................................................- 124 - 5.1.4. Base di qualsiasi dichiarazione formulata dall'Emittente nel documento di registrazione riguardo alla sua posizione concorrenziale.....................................................................................................................................................................- 125 - 6. STRUTTURA ORGANIZZATIVA ...............................................................................................................................................- 126 6.1 DESCRIZIONE DEL GRUPPO CUI APPARTIENE L’EMITTENTE..........................................................................- 126 6.1.1. Società controllate in via esclusiva .............................................................................................................................- 126 6.1.2. Società collegate ........................................................................................................................................................- 126 6.2 EVENTUALE SOGGETTO CONTROLLANTE ............................................................................................................- 126 7. INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE .................................................................................................................- 127 7.1 CAMBIAMENTI NEGATIVI SOSTANZIALI .................................................................................................................- 127 7.2 INFORMAZIONI SU TENDENZE, INCERTEZZE, RICHIESTE, IMPEGNI O FATTI NOTI CHE POTREBBERO RAGIONEVOLMENTE AVERE RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SULLE PROSPETTIVE DELL’EMITTENTE .- 127 8.PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI ........................................................................................................................................- 129 8.1 PRINCIPALI PRESUPPOSTI SUI QUALI L’EMITTENTE HA BASATO I DATI PREVISIONALI...........................- 129 8.1.1 Premessa .....................................................................................................................................................................- 129 8.1.2. Linee guida per il raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale .................................................................... - 131 8.1.2.1 Gli obiettivi del Piano Strategico .............................................................................................................................. - 131 - 8.1.3 Assunzioni ipotetiche di carattere generale che costituiscono presupposto essenziale per il raggiungimento degli obiettivi strategici ...............................................................................................................................................................- 136 8.1.4 Assunzioni relative a variabili influenzabili in tutto o in parte da parte delle decisioni del management ...................- 138 8.1.5 Informazioni significative relative al Piano Strategico 2016-2017. ...............................................................................- 140 - 8.2 RELAZIONE DELL’ESPERTO SUI DATI PREVISIONALI.........................................................................................- 144 8.3 PRINCIPI CONTABILI UTILIZZATI PER LA REDAZIONE DEI DATI PREVISIONALI .......................................- 145 9. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA ...............................................................................- 149 9.1 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA ...................................................................- 149 9.2 CONFLITTI DI INTERESSE DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA....- 158 10. PRINCIPALI AZIONISTI ..........................................................................................................................................................- 160 - Prospetto di Base -8- – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 10.1. SOGGETTO CONTROLLANTE ...................................................................................................................................- 160 10.2. EVENTUALI ACCORDI, NOTI ALL’EMITTENTE, DALLA CUI ATTUAZIONE POTREBBE SCATURIRE UNA VARIAZIONE DELL’ASSETTO DI CONTROLLO DELL’EMITTENTE ........................................................................- 160 11. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE......................................................................................................................... - 161 11.1. INFORMAZIONI FINANZIARIE RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI................................................................ - 161 11.2. BILANCI ......................................................................................................................................................................... - 161 11.3. REVISIONE DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE ANNUALI RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI ........- 162 11.3.1. Attestazione che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati sono state sottoposte a revisione .............- 162 11.3.2. Indicazione di altre informazioni controllate dai revisori dei conti ..........................................................................- 162 11.3.3. Fonte dei dati finanziari contenuti nel Documento di Registrazione .......................................................................- 162 11.4. DATA DELLE ULTIME INFORMAZIONI FINANZIARIE SOTTOPOSTE A REVISIONE ...................................- 162 11.5. INFORMAZIONI FINANZIARIE INFRANNUALI E ALTRE INFORMAZIONI FINANZIARIE .........................- 162 11.6. PROCEDIMENTI GIUDIZIARI E ARBITRALI ..........................................................................................................- 162 11.7. CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI NELLA SITUAZIONE FINANZIARIA DELL’EMITTENTE ...........................- 163 12. CONTRATTI IMPORTANTI .....................................................................................................................................................- 165 12.1. SINTESI DI CONTRATTI IMPORTANTI ...................................................................................................................- 165 12.1.1. Funzioni Operative Importanti. ................................................................................................................................- 165 12.1.2. Funzioni Aziendali di Controllo. ..............................................................................................................................- 166 12.1.3. Sistema Informativo .................................................................................................................................................- 166 13. INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI ...................- 168 14. DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO ..........................................................................................................................- 169 SEZIONE 6 .......................................................................................................................................................................................- 173 NOTA INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI .......................................................................................................- 173 1 PERSONE RESPONSABILI .........................................................................................................................................................- 173 2 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLE OBBLIGAZIONI OGGETTO DEL PROGRAMMA ..............................................- 174 3 INFORMAZIONI ESSENZIALI ..................................................................................................................................................- 175 3.1 Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all’emissioni/alle offerte ..................................................................- 175 3.2 Ragioni dell’offerta e impiego dei proventi ........................................................................................................................- 175 4 INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE ..............................................................- 177 4.1 Strumenti finanziari oggetto dell’offerta .............................................................................................................................- 177 4.2 Legislazione in base alla quale gli strumenti finanziari sono stati creati ............................................................................- 178 4.3 Forma degli strumenti finanziari e soggetti incaricati della tenuta dei registri ..................................................................- 178 4.4 Valuta di emissione degli strumenti finanziari ...................................................................................................................- 179 4.5 Ranking degli strumenti finanziari .....................................................................................................................................- 179 4.6 Descrizione dei diritti, compresa qualsiasi loro limitazione, connessi agli strumenti finanziari e procedura per il loro esercizio ...................................................................................................................................................................................- 179 4.7 Tasso di interesse nominale e disposizioni relative agli interessi da pagare ...................................................................... - 181 4.8 Data di scadenza, modalità di ammortamento e rimborso del Prestito ..............................................................................- 187 4.9 Tasso di rendimento effettivo .............................................................................................................................................- 188 4.10 Forme di rappresentanza dei possessori dei titoli .............................................................................................................- 188 4.11 Autorizzazioni e approvazioni in virtù delle quali gli strumenti finanziari saranno emessi ..............................................- 188 4.12 Data di emissione degli strumenti finanziari ....................................................................................................................- 188 4.13 Restrizione alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari ..........................................................................................- 188 4.14 Regime fiscale...................................................................................................................................................................- 189 5 CONDIZIONI DELL’OFFERTA .................................................................................................................................................- 190 5.1 Statistiche relative all’Offerta, calendario previsto e modalità di sottoscrizione dell’Offerta ..............................................- 190 5.1.1 Condizioni alle quali l’Offerta è subordinata ...............................................................................................................- 190 5.1.2 Ammontare totale dell’Offerta ....................................................................................................................................- 190 5.1.3 Periodo di validità dell’Offerta e descrizione della procedura di sottoscrizione ..........................................................- 190 5.1.4 Possibilità di ritiro dell’Offerta / riduzione dell’ammontare delle sottoscrizioni ........................................................ - 191 5.1.5 Ammontare minimo e massimo dell’importo sottoscrivibile ...................................................................................... - 191 5.1.6 Modalità e termini per il pagamento e la consegna degli strumenti finanziari ...........................................................- 192 5.1.7 Diffusione dei risultati dell’offerta ..............................................................................................................................- 192 5.1.8 Eventuali diritti di prelazione .....................................................................................................................................- 192 5.2 Piano di ripartizione e di assegnazione ..............................................................................................................................- 192 5.2.1 Destinatari dell’Offerta ...............................................................................................................................................- 192 - 5.2.2 Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato e della possibilità di iniziare le negoziazioni prima della comunicazione....................................................................................................................................................................- 192 - 5.3 Fissazione del prezzo .........................................................................................................................................................- 192 5.3.1 Prezzo di emissione ....................................................................................................................................................- 192 5.4 Collocamento e sottoscrizione ............................................................................................................................................- 193 5.4.1 Soggetti incaricati del collocamento ...........................................................................................................................- 193 5.4.2 Denominazione e indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario ..........................................................- 193 5.4.3 Accordi di sottoscrizione ............................................................................................................................................- 193 6 AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE ......................................................................- 194 6.1 Mercati regolamentati e Mercati Equivalenti .....................................................................................................................- 194 6.2 Strumenti finanziari già ammessi alla negoziazione su Mercati Regolamentati e/o Mercati Equivalenti .........................- 194 6.3 Soggetti che hanno assunto l’impegno di agire come intermediari sul mercato secondario ..............................................- 194 - Prospetto di Base -9- – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 7 INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI ........................................................................................................................................- 195 7.1 Consulenti legati all’Emissione ..........................................................................................................................................- 195 7.2 Informazioni contenute nella Nota Informativa sottoposte a revisione ..............................................................................- 195 7.3 Pareri o relazioni di esperti .................................................................................................................................................- 195 7.4 Informazioni provenienti da terzi .......................................................................................................................................- 195 7.5 Rating dell’Emittente e dello strumento finanziario...........................................................................................................- 195 8 FONDO DI GARANZIA DEGLI OBBLIGAZIONISTI DEL CREDITO COOPERATIVO ......................................................- 196 8.1 Natura della Garanzia.........................................................................................................................................................- 196 8.2 Campo di applicazione della Garanzia ...............................................................................................................................- 196 8.3 Informazioni da comunicare riguardo il Garante ...............................................................................................................- 197 8.4 Documenti accessibili al pubblico .....................................................................................................................................- 197 ALLEGATO A: MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE .............................................................................................- 198 ALLEGATO A: MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE ............................................................................................ - 204 ALLEGATO A: MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE .............................................................................................- 210 ALLEGATO A: MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE .............................................................................................- 216 ALLEGATO A: MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE ............................................................................................ - 223 - Prospetto di Base - - 10 – Banca di Credito Cooperativo di Roma – SEZIONE 1 DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA 1.1 Indicazione delle persone responsabili La Banca di Credito Cooperativo di Roma, con sede legale in Via Sardegna, 129 – 00187 Roma, rappresentata legalmente ai sensi dell‟art. 40 dello Statuto dal Presidente del Consiglio di Amministrazione Dott. Francesco Liberati, si assume la responsabilità dei dati e delle notizie contenuti nel Prospetto di Base. 1.2 Dichiarazione di Responsabilità La Banca di Credito Cooperativo di Roma attesta che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni contenute nel Prospetto di Base sono, per quanto a sua conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso. Prospetto di Base - 11 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – SEZIONE 2 DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA La Banca di Credito Cooperativo di Roma ha redatto il presente Prospetto di Base nel quadro di un programma di offerta al pubblico di prestiti obbligazionari, approvato in data 30/03/2016 dal Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Roma. Il programma di emissioni obbligazionarie prevede l‟emissione in via continuativa delle seguenti tipologie di Obbligazioni: (a) Obbligazioni a Tasso Fisso (b) Obbligazioni Step-Up – Step down (c) Obbligazioni a Zero Coupon (d) Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap) (e) Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap) Le Obbligazioni oggetto del Programma di Emissione sono titoli di debito che determinano l‟obbligo, per la Banca di Credito Cooperativo di Roma, di rimborsare all‟Investitore, alla scadenza, il 100% del loro valore nominale unitamente alla corresponsione di cedole di interesse (ad esclusione delle Obbligazioni Zero Coupon) determinate secondo le modalità di calcolo specifiche per ciascuna tipologia di prestito. Per il dettaglio di ogni singolo prestito obbligazionario si rinvia alle specifiche sezioni della Nota Informativa (sezione 6 (a) Obbligazioni a Tasso Fisso, sezione 6 (b) Obbligazioni Step-Up/Step Down, sezione 6 (c) Obbligazioni Zero Coupon, sezione 6 (d) Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap), sezione 6 (e) Obbligazioni a Tasso misto con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap)). Il presente Prospetto di Base sarà valido per un periodo massimo di 12 mesi dalla data di approvazione e consta: della Nota di Sintesi, che riassume le caratteristiche dell‟Emittente e dei titoli oggetto di emissione; del Documento di Registrazione, che contiene informazioni sull‟Emittente; della Nota Informativa, che contiene le caratteristiche principali e i rischi di ogni singola emissione. Le Condizioni Definitive che conterranno i termini e le condizioni specifiche dei titoli di volta in volta emessi, saranno redatte secondo il modello presentato nel presente documento, e unitamente alla Nota di Sintesi della singola emissione messe a disposizione entro il giorno antecedente quello di inizio dell‟offerta presso le filiali dell‟Emittente, nonché pubblicate sul sito internet della stessa all‟indirizzo www.bccroma.it e, contestualmente inviate alla CONSOB. Prospetto di Base - 12 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – SEZIONE 3 NOTA DI SINTESI La presente Nota di Sintesi contiene tutti gli Elementi che devono essere inclusi in una nota di sintesi in funzione di questa tipologia di strumenti finanziari ed Emittente. Poiché alcuni Elementi non devono essere riportati, potrebbero esserci degli spazi vuoti nella sequenza numerica degli Elementi stessi. Sebbene l‟inserimento di un Elemento in una nota di sintesi possa essere richiesto in funzione del tipo di strumenti finanziari e di Emittente, potrebbe non esservi alcuna informazione pertinente da fornire in relazione a quell‟Elemento. In questo caso è inclusa nella nota di sintesi una breve descrizione dell‟Elemento accompagnata dalla menzione “Non applicabile”. SEZIONE A – INTRODUZIONE E AVVERTENZE A.1 Avvertenza A.2 Consenso all’utilizzo del Prospetto di Base per la successiva rivendita [o collocamento finale] da parte di intermediari finanziari La presente Nota di Sintesi va letta come un‟introduzione al Prospetto di Base. Qualsiasi decisione di investire nelle Obbligazioni [[B.C.C. di Roma Tasso Fisso [●]% [●] – [●]] [B.C.C. di Roma [Step Up] [Step Down] [●] – [●]] [B.C.C. di Roma Zero Coupon [●] – [●]] [B.C.C. di Roma Tasso Variabile [con Tasso Minimo (Floor)] [e] [con Tasso Massimo (Cap)] [●] – [●]] [B.C.C. di Roma Tasso Misto [con Tasso Minimo (Floor)] [e] [con Tasso Massimo Cap)] [●] – [●]] [con possibilità di devoluzione di [una percentuale del collocato] [un importo prefissato] a favore di [inserire la denominazione dell‟ente beneficiario appartenente a Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale] dovrebbe basarsi sull‟esame da parte dell‟investitore del Prospetto di Base completo. Qualora sia presentato un ricorso dinanzi all‟Autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel Prospetto di Base, l‟investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del diritto nazionale degli Stati membri, a sostenere le spese di traduzione del Prospetto di Base prima dell‟inizio del procedimento; e La responsabilità civile incombe solo alle persone che hanno presentato la Nota di Sintesi, comprese le sue eventuali traduzioni, ma soltanto se la Nota di Sintesi risulta fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altre parti del Prospetto di Base o non offre, se letta insieme con le altre parti del Prospetto di Base, le informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al momento di valutare l‟opportunità di investire in tali Obbligazioni. Non applicabile. L'Emittente non ha concesso il consenso all'utilizzo del Prospetto di Base per la successiva rivendita [o collocamento finale] delle Obbligazioni. SEZIONE B – EMITTENTE [ED EVENTUALI GARANTI] B.1 B.2 Denominazio ne legale e commerciale dell’Emittente Domicilio e forma giuridica dell’Emittente Prospetto di Base La denominazione legale e commerciale dell‟Emittente è Banca di Credito Cooperativo di Roma Società Cooperativa. La Banca è costituita sotto forma di Società Cooperativa per Azioni, ha Sede Legale e Direzione Generale in Italia, nel Comune di Roma in Via Sardegna, 129. La Banca è stata costituita in Italia ed opera sulla base della legislazione italiana. Nello svolgimento delle proprie attività bancarie, l‟Emittente è soggetto alla vigilanza della Banca - 13 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – B.4b , legislazione in base alla quale opera l’Emittente e suo paese di costituzione Descrizione delle principali tendenze recenti riguardanti l’Emittente e i settori in cui opera d‟Italia ed è soggetto alle leggi e ai regolamenti italiani. L‟Emittente, nello svolgimento dell‟attività bancaria e finanziaria, è fortemente influenzata dalla situazione dei mercati finanziari e dal generale contesto macroeconomico, tuttora caratterizzato dal perdurare di rischi inerenti ai debiti sovrani di alcuni Paesi dell‟Eurozona e dal persistere di timori circa la solidità di banche e altri intermediari finanziari che presentano esposizioni nei confronti dei predetti Paesi europei o che sono gravati da elevati livelli di sofferenze anche nei confronti di debitori privati. La crisi economica e finanziaria internazionale ha investito, seppur non così pesantemente come nel resto del Paese, anche l‟area di competenza dell‟Emittente. In tale contesto il ruolo della Banca è stato quello di operare di concerto con gli Enti Territoriali per sostenere l‟economia locale anche attraverso una più attiva e mirata consulenza alle imprese al fine di accompagnarle a superare le attuali difficoltà. Il contesto economico-finanziario globale ha portato all‟adozione di una politica di erogazione del credito ancor più attenta e ad un ulteriore affinamento degli strumenti di analisi del merito creditizio, prestando particolare attenzione al rapporto rischio-rendimento degli impieghi della clientela. Le aspettative di sviluppo della Banca sono legate alla riforma delle Banche di Credito Cooperativo. In data 14 aprile 2016 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale legge 8 aprile 2016 n. 49, di conversione del decreto legge n. 18 del 14 febbraio 2016, recante disposizioni in materia di riforma delle Banche di Credito Cooperativo. La BCC di Roma, pur disponendo di un patrimonio netto superiore a 200 milioni di Euro e disponendo, pertanto, secondo quanto previsto dal D.L. 18/2016, della facoltà, in alternativa alla adesione ad un gruppo bancario cooperativo, di deliberare la trasformazione in società per azioni o deliberare la messa in liquidazione, non ha deliberato entro il termine previsto dal D.L. 18/2016 la trasformazione in società per azioni, e conseguentemente dovrà aderire ad un gruppo bancario cooperativo. In data 14 settembre si è conclusa la procedura di pubblica consultazione, avviata dalla Banca d‟Italia, della normativa di attuazione della menzionata riforma. Allo stato, non si ha la certezza che la normativa regolamentare della Banca d‟Italia entrerà in vigore nel medesimo testo posto in consultazione, né si può prevedere quale sarà la composizione quantitativa e qualitativa del gruppo bancario cooperativo al quale la BCC di Roma aderirà. L‟utile netto dell‟esercizio 2015, pari a 18,4 milioni, è in calo di 7,5 milioni (-29,0%), rispetto al 2014. Tale risultato è fortemente influenzato dai contributi versati al Fondo per la Risoluzione delle Crisi per un totale di 10,4 milioni, di cui 7,8 milioni di contributi straordinari per le 4 banche commissariate. Al 31 dicembre 2015 la raccolta allargata ammonta a 11.071,4 milioni e risulta in crescita del 20,1% annuo; alla medesima data i crediti verso clientela (voce 70 dell‟attivo dello Stato patrimoniale) risultano pari 6.394,8 milioni, con una crescita annua del 17,3%. Alla data del 30 giugno 2016 il debito residuo delle obbligazioni in scadenza entro il 2017 ammonta complessivamente a 576,6 milioni di euro, pari al 44,11% del totale. A fronte delle suddette scadenze l‟Emittente potrebbe procedere, come accaduto in passato, ad emettere nuove obbligazioni per un importo almeno pari a quelle in scadenza. I Fondi Propri della Banca ammontano al 31 dicembre 2015 a 720,6 milioni e coprono adeguatamente l‟esposizione ai rischi di credito, di mercato ed operativi che complessivamente ammonta a 390,1 milioni. L‟eccedenza di patrimonio libero è pari a 174,5 milioni (il dato fornisce l‟indicazione della eccedenza del patrimonio della Banca rispetto ai requisiti totali relativi al Total Capital Ratio come risultanti ad esito dello SREP), mentre il CET1 Ratio ed il Total Capital Ratio alla medesima data risultano entrambi pari al 14,78%. Al 30 giugno 2016 i Fondi Propri della Banca ammontano a 726,5 milioni e coprono adeguatamente l‟esposizione ai rischi di credito, di mercato ed operativi che complessivamente ammonta a 384,3 milioni. L‟eccedenza di patrimonio libero è pari a 188,5 milioni, mentre il CET1 Ratio ed il Total Capital Ratio alla medesima data risultano entrambi pari al 15,1%. Si evidenzia come l‟utile netto alla data del 30 giugno 2016 risulti pari a Euro 11,2 milioni, invariato rispetto a giugno 2015. Il margine di interesse è in incremento di 0,9 milioni (+1,1%), il margine di Prospetto di Base - - 14 – Banca di Credito Cooperativo di Roma – B.5 B.9 Descrizione del Gruppo e della posizione che l’Emittente vi occupa Previsione o stime degli utili Prospetto di Base intermediazione è in incremento di 11,5 milioni (9,7%), grazie ai maggiori ricavi netti da servizi (+5,8 milioni) e al maggior contributo dell‟area finanza (+4,8 milioni). I costi operativi risultano in incremento di 15 milioni (+20,1%). La voce 130 (rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti e di altre operazioni finanziarie) presenta un saldo negativo di 27,8 milioni, evidenziando minori accantonamenti per 2,2 milioni (-7,3%). Si è registrato un risultato positivo riguardo la voce 100 del Conto Economico (“Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: attività finanziarie disponibili per la vendita”) di 9,2 milioni di Euro (+ 37,3%). La voce 260 del Conto economico è passata da -2,0 milioni di Euro del 2015 a -0,7 milioni di Euro del 2016. Non applicabile. La Banca non appartiene ad un gruppo ai sensi dell‟art. 60 del D.Lgs. 385/93. In data 30 marzo 2016 il Consiglio di Amministrazione dell‟Emittente ha approvato il Piano Strategico 2016-2017, che reca la previsione di risultati di esercizio pari a un utile di 22,3 milioni di Euro per l‟anno 2016 e un utile di 30,0 milioni per l‟anno 2017. Non vi è certezza che le assunzioni a base del piano, siano esse di carattere generale o di natura discrezionale, si verifichino in concreto nel corso del biennio 2016-2017. Si specifica che i dati previsionali sono stati elaborati dall‟Emittente (i) tenendo conto della acquisizione di attività e passività della Banca Padovana di Credito Cooperativo, avvenuta a dicembre 2015, (ii) non tenendo conto della operazione di fusione per incorporazione nell‟Emittente della BCC di Capranica, formalizzata nel maggio 2016, (iii) non considerando l‟eventualità che, entro la fine dell‟esercizio 2017, la BCC di Roma aderisca ad un gruppo bancario cooperativo assumendo conseguentemente degli obblighi di garanzia correlati ad obblighi delle altre banche aderenti verso terzi e/o ad esigenze di liquidità o rafforzamento patrimoniale di altre banche aderenti, (iv) non considerando che la Banca, ai sensi dell‟art. 2-bis del D.L: 18/2016, come risultante a seguito delle modifiche apportate dalla legge di conversione, ha dovuto aderire al Fondo temporaneo istituito in data 27 maggio 2016 dalla Federazione italiana delle banche di credito cooperativo-casse rurali ed artigiane, in favore del quale, in relazione all‟anno 2016, la Banca può essere chiamata ad effettuare apporti (che inciderebbero in negativo sui risultati dell‟esercizio) per un importo massimo di circa 23,5 milioni. Successivamente, in data 22 giugno 2016, il Consiglio di Amministrazione dell‟Emittente ha approvato, ai fini della redazione della propria relazione da parte del revisore contabile, un documento che descrive nel dettaglio la valutazione sia degli impatti derivanti dall‟operazione di incorporazione della BCC di Capranica (che, essendo successiva alla approvazione del piano strategico 2016-2017 avvenuta in data 30 marzo 2016, non sono presenti nelle evidenze del Piano Stesso) sia la stima degli utili prospettici. Pertanto le valutazioni effettuate dal revisore nella propria relazione hanno avuto riguardo ai dati relativi al Piano Industriale 2016-2017, integrate con la valutazione effettuata dall‟Emittente degli impatti derivanti dalla menzionata fusione, che hanno comportato, quanto alla previsione del risultato di esercizio 2016, l‟invarianza del dato previsionale di 22,3 milioni di Euro di utile e, quanto alla previsione del risultato di esercizio 2017, la variazione del dato previsionale da 30,0 a 30,4 milioni di Euro di utile. Si evidenzia che l‟esito del referendum svoltosi in Gran Bretagna in data 23 giugno 2016, come noto, favorevole alla fuoriuscita del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord dalla Unione Europea non rientra tra i presupposti in base ai quali l‟Emittente ha elaborato il Piano Industriale 2016-2017 e le previsioni ivi contenute. Si specifica che gli amministratori, nel formulare i contenuti del Piano, non hanno predisposto un‟analisi di sensitività delle previsioni al fine di indicare le possibili conseguenze sull‟utile netto in caso di evoluzione della curva dei tassi di interesse differente da quella ipotizzata. Alcune delle previsioni contenute nel Piano Industriale 2016-2017 si connotano per essere “sfidanti” rispetto ai dati e alle previsioni di sistema Si segnala altresì che l‟esperto incaricato di redigere la relazione di cui alla Sezione 5, Capitolo 8, del presente Prospetto ha formulato degli specifici “richiami di informativa”. - 15 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – B.10 B.12 Eventuali rilievi contenuti nella relazione di revisione relativa alle informazioni finanziarie relative agli esercizi passati Informazioni finanziarie fondamentali selezionate sull’Emittente relative agli esercizi passati Sussiste pertanto il rischio che i risultati effettivamente conseguiti dall‟Emittente negli esercizi 2016 e 2017 possano divergere, anche significativamente, ed anche in senso negativo, rispetto alle previsioni del Piano Industriale. Le informazioni finanziarie dell'Emittente relative agli esercizi 2015 e 2014 sono state sottoposte alla revisione legale dei conti da parte della società di revisione legale dei conti Deloitte & Touche S.p.A. che ha espresso un giudizio senza rilievi con apposite relazioni allegate ai relativi fascicoli del bilancio. Le tabelle che seguono riportano un sintetico raffronto dei principali dati patrimoniali, finanziari ed economici riferiti agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014 (in migliaia di euro). Principali dati patrimoniali 2015 2014 Var 15/14 % Var Debiti verso banche 1.522.767 1.783.776 -261.009 -14,63% Raccolta diretta da clientela 9.208.455 7.817.590 1.390.865 17,79% Raccolta indiretta 1.862.910 1.400.241 462.669 33,04% Mezzi di terzi amministrati 2.436.234 2.288.880 147.354 6,44% Crediti verso la clientela 6.394.849 5.450.162 944.687 17,33% 417.269 257.672 159.597 61,94% 4.399.235 4.482.978 -83.743 -1,87% 11.769.238 10.527.932 1.241.306 11,79% 750.061 747.323 2.738 0,37% 37,29 37,39 -0,10 0,27% Crediti verso Banche Altre attività finanziarie Totale dell‟attivo Patrimonio netto (compreso utile di periodo) Patrimonio netto per azione (unità di €) La voce debiti verso banche è costituita quasi esclusivamente da debiti verso la BCE per complessivi Euro 1.368 milioni, mediante la partecipazione ad operazioni LTRO per Euro 300 milioni e TLTRO per Euro 1.068 milioni. Si specifica che a fronte delle suddette operazioni è stata concessa una garanzia, che comporta la mancata disponibilità dei titoli posti a garanzia, per Euro 1.464,5 milioni, costituita su titoli in portafoglio dell‟Emittente aventi un controvalore pari a Euro 1.460,8 milioni al 31 dicembre 2015. Si specifica che alla data 29 giugno 2016 l‟Emittente ha rimborsato anticipatamente l‟intero importo delle operazioni LTRO e TLTRO, per complessivi 1.368 milioni di euro. La seguente tabella contiene i principali dati patrimoniali su base semestrale al 30 giugno 2016 ed al 30 giugno 2015. Principali dati patrimoniali (migliaia di euro) Debiti verso banche 30/06/2015 Variazione % Var 191.397 1.880.897 -1.689.500 -89,8% Raccolta diretta da clientela 9.332.939 8.066.967 1.265.972 15,69% Raccolta indiretta 1.709.412 1.393.412 316.000 22,68% Mezzi di terzi amministrati 2.060.989 1.967.171 93.818 4,8% Crediti verso la clientela 6.471.158 5.569.436 901.722 16,2% Crediti verso Banche Altre attività finanziarie Totale dell‟attivo Patrimonio netto (compreso utile di periodo) Patrimonio netto per azione (unità di €) Prospetto di Base - 30/06/2016 115.474 446.370 -330.896 -74,1% 3.554.545 4.493.512 -938.967 -20,9% 10.592.859 10.905.918 -313.059 -2,9% 744.560 732.060 12.500 1,7% 36,916 36,396 0,520 1,4% - 16 – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Composizione Fondi Propri (migliaia di Euro) 30/06/2016 31/12/2015 31/12/2014 Capitale primario di classe 1 (CET1) 726.093 720.468 708.676 Capitale di classe 1 (Tier 1) 726.093 0.468 708.676 Capitale di classe 2 (Tier 2) 391 127 7.239 726.484 720.595 715.915 Fondi Propri Coefficienti di Vigilanza Requisito Capital Requisito Requisito Coeffic. Coeffic. minimo Conservation minimo minimo ad Emittente Emittente regolamenBuffer regolamentare esito dello tare + capital SREP 31-dic 2015 31-dic 2014 conservation buffer Common Equity Tier 1 Capital Ratio Tier 1 Capital Ratio Total Capital Ratio 4,5% 2,5% 7,0% 7,0% 14,78% 16,86% 6,0% 8,0% 2,5% 2,5% 8,5% 10,5% 8,5% 11,2% 14,78% 14,78% 16,86% 17,04% Al 30 giugno 2016, il Common Equity Tier 1 Capital Ratio, il Tier 1 Capital Ratio e il Total Capital Ratio dell‟Emittente erano pari al 15,1%. Requisiti prudenziali di vigilanza (migliaia di Euro) Totale attività di rischio (att. rischio di cassa e fuori bilancio + port. Negoziazione) Attività di rischio ponderate 30/06/2016 31/12/2015 31/12/2014 13.223.404 14.845.312 13.258.249 4.803.415 4.876.239 4.202.552 10.660.615 12.197.472 10.814.525 346.774 351.977 299.044 3.504 4.127 2.505 0 0 0 33.995 33.995 34.655 Capitale Interno rischi I Pilastro 384.273 390.099 336.204 Fondi Propri - Capitale Interno rischi I Pilastro 726.484 330.496 379.711 Eccedenza patrimoniale (migliaia di euro)* 188.518 174.456 n.a. Attività di rischio per cassa Rischio di credito e di controparte Rischi di mercato Altri requisiti Rischio operativo Indicatori operatività verso soci (migliaia di Euro) 30/06/2016 31/12/2015 31/12/2014 Plafond operatività a favore di soci 5.597.007 6.432.186 5.650.788 Oper. Prev. a favore di soci e a pond. Nulla 7.415.471 8.166.889 8.235.920 Margine disponibile (operatività preval. a favore soci e a pond. Nulla) 1.818.464 1.734.703 2.585.132 66,24% 63,48% 72,87% Coefficiente affidamento a soci (minimo 50%) Indicatori operatività fuori zona (migliaia di Euro) 30/06/2016 31/12/2015 31/12/2014 Plafond operatività fuori zona (5%) 559.701 643.219 565.079 Totale crediti fuori dalla zona di comp. Terr. 110.412 112.860 104.460 Margine disponibile operatività fuori zona 449.288 530.358 460.619 0,99% 0,88% 0,90% Coefficiente operatività fuori zona (max 5%) * Il dato fornisce l‟indicazione della eccedenza (o, se negativo, della deficienza) del patrimonio della Banca rispetto ai requisiti totali relativi al Total Capital Ratio (incluso il capital conservation buffer) come risultanti ad esito dello SREP. In altri termini, indica, a una data specifica, l‟ammontare massimo delle perdite patrimoniali che l‟Emittente potrebbe subire mantenendo al contempo il rispetto dei requisiti patrimoniali come risultanti ad esito dello SREP. Il Common Equity Tier 1 Capital Ratio è il rapporto tra il Patrimonio Primario di classe 1 ed il totale attività di rischio ponderate. Il Tier 1 Capital Ratio è il rapporto tra il Patrimonio di classe 1 ed il totale attività di rischio ponderate. Il Total Capital Ratio è il rapporto tra il Fondi propri ed il totale attività di rischio ponderate. Il Regolamento Comunitario 575/2013 (cd “CRR”) stabilisce che il Common Equity Tier 1 Ratio, il Tier 1 Ratio ed il Total Capital Ratio siano come minimo rispettivamente pari al 4,5%, al 6% e all‟8%. In aggiunta a questi requisiti minimi, la Direttiva Comunitaria 36/2013 (cd “CRD IV”), Prospetto di Base - 17 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – recepita in Italia dalla Circolare 285/2013, ha imposto alle banche di detenere un ulteriore quota di patrimonio pari al 2,5% (cd “Capital Conservation Buffer”) avente come finalità quella di “preservare il livello minimo di capitale regolamentare in momenti di mercato avversi attraverso l‟accantonamento di risorse patrimoniali di elevata qualità in periodi non caratterizzati da tensioni di mercato”. La Banca in relazione al “Capital Conservation Buffer” ha deciso di considerarne la misure come se fosse già a regime (fully phased); si ricorda in proposito che secondo la normativa Basilea 3 è previsto un graduale aumento del livello di tale buffer, destinato a regime (ossia a decorrere dal 1° gennaio 2019) a raggiungere il livello del 2,5%. Mentre i requisiti minimi sono assolutamente vincolanti per le banche, ovvero non possono essere oltrepassati in nessun caso, il buffer di conservazione può essere intaccato ma, qualora avvenga tale ipotesi, la Banca si dovrà dotare di un “piano di conservazione del capitale” che indichi le misure che intende adottare per ripristinare, entro un congruo termine, il livello di capitale necessario a mantenere il buffer secondo la misura richiesta. Considerando la somma dei requisiti minimi più il buffer di conservazione si arriverebbe ai seguenti requisiti patrimoniali complessivi: il Common Equity Tier 1 Ratio al 6%, il Tier 1 Ratio all‟8,5% ed il Total Capital Ratio al 10,5%. La Banca d‟Italia il 23 dicembre 2015 ha inviato alla BCC di Roma una comunicazione nella quale, a seguito del periodico processo di revisione prudenziale (SREP) svolto nel 2015, richiede alla Banca di detenere una quota di capitale in relazione alla propria esposizione ai rischi più elevata di quanto prevede l‟attuale normativa di Vigilanza. Alla luce di tale comunicazione, in vigore dal 31 dicembre 2015, il CET1 Ratio minimo è stato innalzato al 6,3% abbassando il buffer di conservazione a 0,7% facendo rimanere immutato il requisito complessivo (7,0%), il Tier1 Ratio minimo è stato innalzato all‟8,4% abbassando il buffer di conservazione a 0,1% facendo rimanere immutato il requisito complessivo (8,5%), il Total Capital Ratio minimo è stato infine incrementato del 3,2% portandolo complessivamente all‟11,2%. Pertanto, con riferimento al Total Capital Ratio, il requisito imposto ad esito dello SREP ha comportato l‟integrale assorbimento del Capital Conservation Buffer. Nessuna misura di rafforzamento di natura patrimoniale o organizzativa è stata richiesta alla Banca nella menzionata comunicazione del 23 dicembre 2015 o successivamente alla stessa. La Banca al 31/12/2015 (la relativa segnalazione di vigilanza inviata alla Banca d‟Italia include anche gli assorbimenti patrimoniali rivenienti dall‟acquisizione delle attività e delle passività della Banca Padovana di Credito Cooperativo) dispone di Fondi Propri pari a 720,6 milioni in leggera crescita rispetto a giugno 2015 (+3,0 milioni). Questa lieve variazione deriva dall‟incremento del Tier 1 per Euro 3,2 milioni e dalla diminuzione del Tier 2 per Euro 0,2 milioni. Si sottolinea che per la Banca tutto il Tier 1 è formato dal Common Equity Tier 1 non essendo presente nessuno strumento finanziario rientrante nell‟Additional Tier 1. A dicembre 2015 il Common Equity Tier 1 Ratio, il Tier 1 Ratio ed il Total Capital Ratio della Banca si attestano al 14,78%; i due indicatori, che rispetto a giugno 2015 hanno fatto registrare una diminuzione pari al 2,0%, a causa sostanzialmente degli assorbimenti rivenienti dalla Banca Padovana di Credito Cooperativo, risultano comunque al di sopra dei livelli minimi imposti alla Banca dall‟Autorità di Vigilanza. A dicembre 2015 il CET 1 Ratio della Banca risulta pari a 14,78% (come il Tier 1 Ratio e il Total Capital Ratio ). Si riportano di seguito i principali dati di conto economico relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 31 dicembre 2014 (dati in migliaia di euro). Principali dati di conto economico 2015 2014 Margine di interesse 168.423 165.608 2.815 1,70% Commissioni nette 63.439 65.355 -1.916 -2,93% 258.809 248.111 10.698 4,31% 180.857 187.252 -6.395 -3,42% -159.386 -154.941 -4.445 2,87% Margine di intermediazione Risultato netto gestione finanziaria Costi operativi Utile dell‟operatività corrente al lordo imposte Imposte sul reddito esercizio dell‟operatività corrente Rettifiche di valore per deterioramento crediti Utile d’esercizio Prospetto di Base - 21.486 34.832 -3.084 -8.919 -71.737 -55.073 18.401 25.913 Var 15/14 % Var -13.346 -38,32% 5.835 -65,42% -16.664 30,26% -7.512 -28,99% - 18 – Banca di Credito Cooperativo di Roma – L‟utile netto nel 2015 è risultato in decremento di Euro 7,5 milioni rispetto al 2014. Il decremento nel 2015 rispetto al 2014 è riconducibile principalmente alle rettifiche di valore per deterioramento crediti pari -16,7 milioni di Euro (+30,26%) e a maggiori costi operativi pari a 4,5 milioni di Euro (+2,87%). La seguente tabella contiene i principali dati di conto economico su base semestrale al 30 giungo 2016 ed al 30 giungo 2015. Principali dati di conto economico (migliaia di euro) Margine di interesse 30/06/2016 30/06/2015 Variazione % Var 84.384 83.462 922 1,10% 36.117 30.301 5.816 19,19% Margine di intermediazione Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti Risultato netto gestione finanziaria 129.483 117.951 11.532 9,78% -28.693 -27.715 -978 3,53% 101.717 87.962 13.754 15,64% Costi operativi -89.800 -74.827 -14.973 20,01% 11.917 13.135 -1.218 -9,28% -765 -1.969 1.204 -61,16% 11.152 11.166 -14 -0,12% Commissioni nette Utile dell‟operatività corrente al lordo imposte Imposte sul reddito esercizio dell‟operatività corrente Utile d’esercizio PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA Voci 2015 10. Utile (Perdita) d'esercizio 2014 18.401 25.913 128 -637 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita -7.313 7.474 130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte -7.185 6.837 140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 11.216 32.750 Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 40. Piani a benefici definiti Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico La Banca al 31 dicembre 2015 evidenzia un risultato positivo, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2014, della redditività complessiva pari a 11.216 migliaia di euro; tale risultato è sostanzialmente generato (oltre che dall‟utile d‟esercizio) dalla redditività dei titoli del portafoglio “Attività finanziarie disponibili per la vendita” al lordo delle imposte d‟esercizio (-10.927 migliaia di Euro nel 2015 e +11.649 nel 2014). La seguente tabella illustra il raffronto delle principali voci del rendiconto finanziario (metodo indiretto) negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 31 dicembre 2014 (dati in unità di euro): RENDICONTO FINANZIARIO Metodo Indiretto 2015 2014 A. ATTIVITA' OPERATIVA 1. Gestione 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 230.809.831 123.625.558 -1.414.238.281 -25.322.877 1.224.533.963 370.112.908 41.105.513 468.415.589 602.847 32.032.869 B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da 2. Liquidità assorbita da -33.277.420 -542.722.723 Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento -32.674.573 -510.689.854 C. ATTIVITA' DI PROVVISTA Prospetto di Base - - 19 – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO Cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’emittente dalla data dell’ultimo bilancio Cambiamenti significativi della situazione finanziaria o commerciale dell’emittente B.13 Fatti rilevanti per la valutazione della solvibilità dell’Emittente B.14 Dipendenza da altri soggetti all’interno del gruppo Principali attività dell’Emittente B.15 Prospetto di Base - -3.916.037 6.672.198 4.514.903 -35.602.067 L‟Emittente attesta che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell‟Emittente dalla data dell‟ultimo bilancio sottoposto a revisione e pubblicato (31/12/2015). L‟Emittente dichiara che dalla data dell‟ultima semestrale approvata e sottoposta a revisione limitata non si sono verificati cambiamenti significativi della propria situazione finanziaria o commerciale. Si evidenzia come l‟utile netto alla data del 30 giugno 2016 risulti pari a Euro 11,2 milioni, invariato rispetto a giugno 2015. Il margine di interesse è in incremento di 0,9 milioni (+1,1%), il margine di intermediazione è in incremento di 11,5 milioni (9,7%), grazie ai maggiori ricavi netti da servizi (+5,8 milioni) e al maggior contributo dell‟area finanza (+4,8 milioni). I costi operativi risultano in incremento di 15 milioni (+20,1%). La voce 130 (rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti e di altre operazioni finanziarie) presenta un saldo negativo di 27,8 milioni, evidenziando minori accantonamenti per 2,2 milioni (-7,3%). Si è registrato un risultato positivo riguardo la voce 100 del Conto Economico (“Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: attività finanziarie disponibili per la vendita”) di 9,2 milioni di Euro (+ 37,3%). La voce 260 del Conto economico è passata da -2,0 milioni di Euro del 2015 a -0,7 milioni di Euro del 2016. Con effetti giuridici dal 1° gennaio 2015 la Banca della Tuscia Credito Cooperativo è stata incorporata dalla Banca di Credito Cooperativo di Roma a seguito di atto di fusione stipulato in data 17 dicembre 2014. Con effetti giuridici dal 19 dicembre 2015 la Banca di Credito Cooperativo di Roma, previa autorizzazione della Banca d‟Italia, si è resa cessionaria di rami e cespiti aziendali della Banca Padovana di Credito Cooperativo in l.c.a. (di seguito “BCC Padovana”), con sede in Campodarsego (PD) a seguito di atto stipulato in data 18 dicembre 2015. In data 1° maggio 2016 l‟Assemblea straordinaria dei soci dell‟Emittente ha approvato la proposta di fusione per incorporazione della Banca di Capranica Credito Cooperativo, con effetti giuridici previsti a partire dal 1° Luglio 2016. L‟assemblea straordinaria dei soci della BCC di Capranica ha approvato il menzionato progetto di fusione in data 14 maggio 2016. Non Applicabile. L‟Emittente non fa parte di un gruppo. La Banca di Credito Cooperativo di Roma ha per oggetto la raccolta del risparmio e l‟esercizio del credito nelle sue varie forme; essa può, con l‟osservanza delle disposizioni vigenti, esercitare tutte le attività e compiere tutte le operazioni e i servizi bancari e finanziari consentiti, nonché ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dell‟oggetto sociale in conformità alle disposizioni emanate dall‟Autorità di Vigilanza. La Società svolge le proprie attività anche nei confronti dei terzi non soci. L‟attività bancaria tradizionale è svolta con l‟offerta di un‟ampia gamma di prodotti e servizi bancari alla clientela che si concentra: - nella raccolta diretta, svolta principalmente tramite apertura di conti correnti, depositi a risparmio, certificati di deposito, conti deposito, pronti contro termine e emissione di prestiti obbligazionari; - negli impieghi verso clienti, rappresentati da scoperti di conto corrente, anticipi sbf e su fatture, - 20 – Banca di Credito Cooperativo di Roma – B.16 B.17 B.18 Informazioni inerenti il controllo diretto o indiretto dell’Emittente Rating attribuito all’Emittente o ai suoi titoli di debito Descrizione della natura e della portata della garanzia Prospetto di Base crediti sanitari, mutui e prestiti personali, portafoglio commerciale e finanziario, finanziamenti import/export e finanziamenti a breve; - nella tesoreria e intermediazione finanziaria; - nei servizi di pagamento e monetica. È autorizzata a prestare al pubblico i seguenti servizi di investimento: negoziazione per conto proprio, esecuzione ordini per conto dei clienti, sottoscrizione e/o collocamento di strumenti finanziari, ricezione e trasmissione di ordini, consulenza in materia di investimenti e gestione di portafogli. Le principali categorie di prodotti venduti sono quelli bancari, assicurativi e prodotti finanziari nonché i servizi connessi e strumentali. Negli ultimi anni la Banca di Credito Cooperativo di Roma ha incrementato notevolmente la propria attività di servizi alla clientela, ampliando la gamma dei prodotti ed abbinando sempre più la funzione creditizia con quella parabancaria. In particolare si sono conclusi accordi sia con società facenti parte del movimento cooperativo, sia con gli enti pubblici territoriali, che con altre società allo scopo di fornire prestazioni atte a creare effettivo valore aggiunto al cliente ed alla Banca, privilegiando, ove possibile, i servizi e i prodotti del movimento cooperativo, senza peraltro rinunciare a priori alle possibilità di collaborare con società esterne. In tale contesto l‟attività di intermediazione si accompagna oggi, in modo naturale, alla soddisfazione del cliente nei vari bisogni collegati alla domanda di credito o di prodotti di risparmio e servizi. Oltre all‟attività di raccolta ed impiego nelle varie forme tradizionali, a breve, medio e lungo termine, l‟Emittente sta concentrando il proprio business nel proporre e fornire soluzioni personalizzate con operazioni mirate a soddisfare tutte le esigenze che si manifestano nei diversi comparti. Non applicabile. L‟Emittente è una società cooperativa. Ogni socio ha diritto ad un voto a prescindere dalla quantità delle azioni possedute. Non esistono pertanto soci di maggioranza o controllanti. Non applicabile. L‟Emittente non ha richiesto alcun giudizio di rating per se né per le Obbligazioni, non vi è disponibilità immediata di un indicatore sintetico rappresentativo della solvibilità dell‟Emittente e della rischiosità degli strumenti finanziari. [L‟Emittente non ha richiesto la garanzia del Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo FGO. Il Prestito Obbligazionario non è stato quindi ammesso alla garanzia.] [L‟Emittente ha richiesto la garanzia del Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo FGO mediante delibera [●]. Il Prestito Obbligazionario è quindi ammesso alla garanzia. Il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti è un consorzio costituito tra Banche di Credito Cooperativo. Il Fondo è operativo dal 1 gennaio 2005 con l‟obiettivo di tutelare il diritto di credito degli Obbligazionisti delle banche consorziate. L‟acquisto di “Obbligazioni Garantite” (che sono contrassegnate da un apposito marchio e dalla codifica ISIN) consente ai risparmiatori clienti delle Banche di Credito Cooperativo – senza alcun aggravio di costo – di ottenere garanzia del loro rimborso in caso di insolvenza della Banca Emittente. Scopo principale del Fondo è la tutela dei portatori, persone fisiche o giuridiche, di titoli obbligazionari emessi dalle Banche consorziate, per l‟ipotesi di mancato adempimento alla scadenza dell‟obbligo di rimborso dei ratei di interessi e/o del capitale, nei limiti e con le modalità previste dallo statuto e dal Regolamento del Fondo. Il Fondo interviene, nel limite di cui al quarto comma dell‟art. 3 dello statuto del Fondo (FGO), nel caso di inadempimento degli obblighi facenti capo alle Banche consorziate e ai soggetti - 21 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – cessionari dei titoli ai sensi degli artt. 40, primo comma, lett. b), 43, primo comma, lett. b), 46 del D.lgs. 16 novembre 2015, n. 180 attraverso: la fornitura di mezzi al soggetto obbligato che non abbia onorato alla scadenza il debito di pagamento del rateo di interessi dei titoli obbligazionari, anche nel caso in cui il medesimo sia stato sottoposto: ᴼ alla modifica dell‟importo degli interessi maturati o della data a partire dalla quale gli interessi divengono esigibili, ai sensi dell‟art. 60, primo comma, lett. i) del D.lgs. 16 novembre 2015, n. 180 su richiesta del Consiglio di Amministrazione; ᴼ a procedura di Amministrazione Straordinaria su richiesta del Commissario Straordinario; il pagamento del controvalore dei titoli, su richiesta dei loro portatori, nel caso di inadempimento dell‟obbligo di rimborso del capitale alla scadenza da parte del soggetto obbligato, anche nel caso in cui la Banca sia stata sottoposta: ᴼ alla procedura di Liquidazione Coatta Amministrativa; ᴼ all‟esercizio dei poteri previsti all‟art. 60, primo comma, lett. e), f), g) ed i) del D.lgs. 16 novembre 2015, n. 180 da parte di Banca d‟Italia. Ai sensi del medesimo art. 3, l'intervento del Fondo non ha tuttavia luogo: B.19 Informazioni sul garante come se fosse l’emittente dello stesso tipo di Strumento finanziario oggetto della garanzia. Prospetto di Base - nel caso di sospensione dei pagamenti ai sensi dell'art. 74 del D.Lgs. l° settembre 1993, n. 385 ed in quello di continuazione dell'esercizio dell'impresa disposta all'atto dell'insediamento degli organi liquidatori ai sensi dell'art. 90 del citato D.Lgs.; limitatamente alla quota ceduta, in caso di cessione delle passività della Banca ai sensi degli artt. 40, primo comma, lett. b), 43, primo comma, lett. b), 46 del D.lgs. 16 novembre 2015, n. 180. Secondo l‟art. 2 dello Statuto del Fondo restano esclusi dalla garanzia i titoli obbligazionari subordinati e in genere tutti quelli caratterizzati da elementi derivati o che attribuiscono al loro portatore la facoltà di richiedere una prestazione ulteriore e diversa dal pagamento degli interessi e dalla restituzione del capitale.] [Nell‟effettuazione degli interventi il Fondo si avvale dei mezzi che le consorziate si impegnano a tenere a disposizione dello stesso ai sensi degli artt. 5 e 25 dello statuto del Fondo. La somma di tali mezzi, calcolata con riferimento alle date del 30 giugno e del 31 dicembre antecedenti l‟evento di default, al netto degli importi somministrati per l‟effettuazione di precedenti interventi, rappresenta la dotazione collettiva massima del Fondo medesimo a disposizione degli interventi. Alla data del 31 luglio 2016 il FGO garantisce n. 3.690 titoli per un ammontare di Euro 23.993.037.000 e la dotazione collettiva massima, per il periodo luglio-dicembre 2016, è pari a Euro 538.024.354,68.] - 22 SEZIONE C – STRUMENTI FINANZIARI C.1 C.2 C.5 C.8 Descrizione del tipo e della classe degli strumenti finanziari offerti e/o ammessi alla negoziazione, compresi eventuali codici di identificazione degli strumenti finanziari Valuta di emissione degli strumenti finanziari Restrizioni alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari Descrizione dei diritti connessi agli strumenti finanziari, ranking degli strumenti finanziari e restrizioni a tali diritti Prospetto di Base Le Obbligazioni [a Tasso Fisso] [Step Up] [Step Down] [Zero Coupon] [a Tasso Variabile] [a Tasso Misto], la cui denominazione è [B.C.C. di Roma Tasso Fisso [●]% [●] – [●]] [B.C.C. di Roma [Step Up] [Step Down] [●] – [●]] [B.C.C. di Roma Zero Coupon [●] – [●]] [B.C.C. di Roma Tasso Variabile [con Tasso Minimo (Floor)] [e] [con Tasso Massimo (Cap)] [●] – [●]] [B.C.C. di Roma Tasso Misto [con Tasso Minimo (Floor)] [e] [con Tasso Massimo Cap)] [●] – [●]][●] sono titoli di debito che danno diritto al rimborso del 100% del valore nominale delle Obbligazioni pari a [●] (il “Valore Nominale”), salvo utilizzo del “bail-in”, unitamente alla corresponsione di interessi secondo quanto indicato nell‟elemento C.9. [Parte dell‟ammontare ricavato dalle Obbligazioni [pari al [●]%] [pari a [●]] [del Valore Nominale dell‟obbligazione] sarà devoluto da parte dell‟Emittente a titolo di liberalità a [●]. Al termine del Periodo di Offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto a tale soggetto]. Al riguardo, si rinvia all‟Elemento E.2b. Il codice ISIN delle Obbligazioni, è [●]. Le Obbligazioni e le cedole corrisposte saranno emesse e denominate in Euro. Non sono presenti clausole limitative al trasferimento e alla circolazione dei titoli [fatta eccezione per quanto disciplinato ai punti seguenti.] Le Obbligazioni non sono state e non saranno registrate ai sensi dello United States Securities Act del 1933, così come modificato, (di seguito il Securities Act) o ai sensi di alcuna regolamentazione finanziaria in ciascuno degli stati degli Stati Uniti d'America, e non possono essere offerte o vendute negli Stati Uniti d'America o a, o per conto o a beneficio di, una persona U.S. (United States e U.S. Person il cui significato è quello attribuito nel Regulation S del Securities Act). Le espressioni utilizzate nel presente paragrafo hanno il significato ad esse attribuite nel Regulation S del Securities Act (Regulation S). Le Obbligazioni non sono state né saranno registrate ai sensi delle normative in vigore in Canada, Giappone, Australia e in qualsiasi altro Paese nel quale tali atti non siano consentiti in assenza di specifiche esenzioni o autorizzazioni da parte delle competenti autorità (gli “Altri Paesi”) e non potranno conseguentemente essere offerte, vendute o comunque consegnate, direttamente o indirettamente in, ovvero ad alcun cittadino o soggetto residente o soggetto passivo d‟imposta in, Stati Uniti d‟America, Canada, Giappone, Australia o in Altri Paesi. Le Obbligazioni non possono essere vendute o proposte in Gran Bretagna, se non conformemente alle disposizioni del “Public Offers of Securities Regulations 1995” ed alle disposizioni applicabili del “FSMA 2000”. Il prospetto di vendita può essere reso disponibile solo alle persone designate dal “FSMA 2000”. Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla vigente normativa per i titoli della stessa categoria, e quindi il diritto alla percezione delle cedole alle date di pagamento degli interessi ed al rimborso del capitale alle relative date di scadenza salvo quanto previsto dall‟utilizzo del bail-in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, come recepita nel nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015 (cfr. elemento D3 Rischio connesso all‟utilizzo del bail-in). Gli obblighi nascenti dalle Obbligazioni a carico dell‟Emittente non sono subordinati ad altre passività dello stesso. Tuttavia, nell‟ipotesi di applicazione dello strumento del “bail-in” il credito degli obbligazionisti verso l‟Emittente non sarà soddisfatto pari passu con tutti gli altri crediti chirografari dell‟Emittente (cioè non garantiti e non privilegiati) ma sarà oggetto di riduzione e/o conversione secondo l‟ordine previsto dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi 2014/59/UE, come recepita nel nostro ordinamento dai Decreti - 23 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015. Nell'ambito delle procedure di liquidazione coatta amministrativa, invece, le somme ricavate dalla liquidazione dell'attivo sono erogate a favore dei creditori secondo l‟ordine previsto dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi 2014/59/UE, come recepita nel nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015, partendo dalla categoria dei depositi e solo dopo aver soddisfatto i crediti prededucibili (ad esempio, crediti sorti in occasione o in funzione della procedura stessa di liquidazione), quelli con prelazione (ad esempio privilegiati o garantiti da pegno o ipoteca), nonché i crediti per i depositi fino ad Euro 100.000. Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier I) Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier I) “Fondi Propri” Capitale di Classe 2 (ivi incluse obbligazioni subordinate) Debiti subordinati diversi dal Capitale aggiuntivo di Classe 1 e Classe 2 Restanti passività ivi incluse le Obbligazioni non Subordinate (Senior) non assistite da garanzie Depositi di Importi Superiori ad Euro 100.000: - di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese; - di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese effettuati presso succursali extracomunitarie delle banche; - dal 1 gennaio 2019, gli altri depositi presso la Banca1. Per quanto riguarda gli “altri depositi presso la Banca”, il relativo credito sarà soddisfatto con preferenza rispetto alle Obbligazioni di cui al presente Documento nelle procedure di risoluzione (nonché di liquidazione coatta amministrativa) iniziate dopo il 1 gennaio 2019. Sino a tale data, pertanto, tali depositi saranno soddisfatti pari passu con le Obbligazioni. [Le Obbligazioni B.C.C. di Roma Tasso Fisso [●]% [●] – [●] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse costante pari a [●]%.] [Le Obbligazioni B.C.C. di Roma [Step Up] [Step Down] [●] – [●] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse [predeterminato crescente (Step Up)] [predeterminato decrescente (Step Down)] pari a [●].] [Le Obbligazioni B.C.C. di Roma Zero Coupon [●] – [●] dalla data di godimento fruttano interessi il cui importo è determinato come differenza tra il prezzo di rimborso a scadenza ed il prezzo di emissione (inferiore al 100% del valore nominale) pari a [●].] [Le Obbligazioni B.C.C. di Roma Tasso Variabile [con Tasso Minimo (Floor)] [e] [con Tasso Massimo (Cap)] [●] – [●] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale un tasso di interesse variabile legato all‟andamento del Parametro di Riferimento prescelto [(Tasso EURIBOR a [tre] [sei] [dodici] mesi rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)] [(rendimento d‟asta del BOT a [tre] [sei] [dodici] mesi relativo all‟ultima asta effettuata prima del secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)] [(Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea in vigore il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)], [aumentato di uno spread pari a [●]]. Si precisa che il tasso di interesse minimo per le cedole è da ritenersi pari a zero, a prescindere dall‟eventuale valore negativo assunto dal Parametro di Riferimento [e dallo spread pari a [●]]. Pertanto, il valore di ciascuna cedola non potrà mai essere inferiore a zero. [Il tasso della prima cedola è indipendente dal Parametro di Riferimento ed è pari a [●]%]. [Il tasso annuo applicabile per la determinazione delle cedole non può essere [inferiore al Tasso Minimo (Floor)] [ovvero] [superiore al Tasso Massimo (Cap)]].] [Le Obbligazioni B.C.C. di Roma Tasso Misto [con Tasso Minimo (Floor)] [e] [con Tasso Massimo (Cap)] [●] – [●] dalla data di godimento fruttano interessi applicando al valore nominale nel periodo a tasso fisso un tasso di interesse [costante pari a [●]%] [predeterminato crescente pari a [●]%] [predeterminato decrescente pari a [●]%], mentre nel periodo a tasso variabile un tasso legato all‟andamento del parametro di Riferimento prescelto [(Tasso EURIBOR a [tre] [sei] [dodici] mesi rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente la data di 1 C.9 Tasso di interesse nominale Prospetto di Base - 24 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Data di godimento e scadenza degli interessi godimento di ogni cedola)] [(rendimento d‟asta del BOT a [tre] [sei] [dodici] mesi relativo all‟ultima asta effettuata prima del secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)] [(Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea in vigore il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola)], [aumentato di uno spread pari a [●]]. Si precisa che il tasso di interesse minimo per le cedole a Tasso Variabile è da ritenersi pari a zero, a prescindere dall‟eventuale valore negativo assunto dal Parametro di Riferimento [e dallo spread pari a [●]]. Pertanto, il valore di ciascuna cedola non potrà mai essere inferiore a zero. [Il tasso annuo applicabile per la determinazione delle cedole non può essere [inferiore al Tasso Minimo (Floor)] [ovvero] [superiore al Tasso Massimo (Cap)]].] La data a far corso dalla quale le Obbligazioni cominciano a produrre interessi (la “Data di Godimento”) è [●]. Gli interessi saranno pagati in via posticipata in occasione delle seguenti date: [●] Qualora la Data di Pagamento delle Cedole non sia un giorno lavorativo (in cui il sistema TARGET2 è operativo) (“Giorno Lavorativo”), il relativo pagamento sarà effettuato sulla base della seguente convenzione di calcolo [Following Business Day Convention1 - Unadjusted2] (la “Convenzione di Calcolo”). Data di scadenza e modalità di ammortamento del prestito, comprese le procedure di rimborso La data di scadenza delle Obbligazioni (la “Data di Scadenza”) è [●]. Salvo quanto previsto dall‟utilizzo del bail-in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, come recepita nel nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015 (cfr. elemento D3 “Rischio connesso all‟utilizzo del bail-in”) le Obbligazioni saranno rimborsate, alla pari (100% del Valore Nominale), in un‟unica soluzione alla Data di Scadenza per il tramite dell‟intermediario autorizzato aderente a Monte Titoli S.p.A. (“Monte Titoli”) presso il quale, direttamente o indirettamente, sono depositate le Obbligazioni al momento del rimborso, senza deduzione di spese. Qualora la data prevista per il rimborso del capitale non sia un Giorno Lavorativo, il relativo pagamento sarà effettuato sulla base del seguente calendario [TARGET] (il ”Calendario”) e della Convenzione di Calcolo. Descrizione del Parametro di Riferimento [Non applicabile. Le Obbligazioni non prevedono un Parametro di Riferimento.] [Il Parametro di Riferimento è [●].] Tasso di rendimento Il rendimento effettivo annuo a scadenza del Prestito, al lordo dell‟effetto fiscale è [●] (il “Tasso di rendimento effettivo lordo su base annua”) e il rendimento effettivo annuo a scadenza del Prestito, al netto dell‟effetto fiscale è [●] (il “Tasso di rendimento effettivo netto su base annua”). Rappresentante Non sono previste modalità di rappresentanza dei portatori delle Obbligazioni ai sensi dei detentori dell‟articolo 12 del D.Lgs. n. 385 del 1 settembre 1993 e successive modifiche ed integrazioni. delle Obbligazioni C.10 Descrizione della componente derivativa [Non Applicabile - Le Obbligazioni non prevedono una componente derivativa per quanto riguarda il pagamento degli interessi]. [B.C.C. di Roma Tasso Variabile [con Tasso Minimo (Floor)] [e] [con Tasso Massimo (Cap)] [●] – [●]: [è previsto un tasso minimo (Floor) e la componente derivativa è costituita da un‟opzione di tipo Interest Rate Floor;] [è previsto un tasso massimo (Cap) e la componente derivativa è costituita da un‟opzione di tipo Interest Rate Cap.] [Il valore di tale opzione è determinato] [I valori di tali opzioni sono determinati] sulla base delle condizioni di mercato [ed è calcolato] [e sono calcolati] sulla base della formula di Black & Scholes.] [B.C.C. di Roma Tasso Misto [con Tasso Minimo (Floor)] [e] [con Tasso Massimo Cap)] [●] – [●]: [per le cedole a tasso variabile [è previsto un tasso minimo (Floor) e la componente derivativa è costituita da un‟opzione di tipo Interest Rate Floor;] [è previsto un tasso massimo (Cap) e la componente derivativa è costituita da un‟opzione di tipo Interest Rate Cap.] [Il valore di tale opzione è determinato] [I valori di tali opzioni sono determinati] sulla base delle Following Business Day Convention, indica che, ai fini del rimborso finale, e/o di una Cedola, qualora la relativa Data di Pagamento cada in un giorno che non è un Giorno Lavorativo, tale ammontare sarà accreditato il primo Giorno Lavorativo successivo alla suddetta data. 2 Unadjusted indica che al verificarsi della circostanza ovvero delle circostanze indicate nella Convenzione di Calcolo, non sarà modificato il periodo di calcolo e l‟applicazione della Convenzione di Calcolo non avrà un impatto sull‟ammontare della Cedola pagata. 1 Prospetto di Base - 25 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – C.11 condizioni di mercato [ed è calcolato] [e sono calcolati] sulla base della formula di Black & Scholes.]] L‟Emittente non si riserva la possibilità di richiedere l'ammissione alla quotazione delle Obbligazioni emesse a valere sul programma di cui al Prospetto di Base (il “Programma”). L‟Emittente non si riserva altresì la possibilità di richiedere la negoziazione delle Obbligazioni presso un sistema multilaterale di negoziazione (“MTF”) gestito ai sensi dell‟articolo 1 comma 5octies del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, così come successivamente modificato ed integrato (il “Testo Unico della Finanza” o “TUF”)]. L‟Emittente si impegna al riacquisto delle Obbligazioni senza limiti quantitativi su iniziativa dell‟investitore nell‟ambito del servizio di negoziazione in conto proprio ai sensi dell‟art. 1 comma 5 lett. a) del TUF. Il prezzo sarà determinato in base ad un modello di pricing, in conformità a quanto stabilito nel documento “Politica di pricing e Regole interne per la negoziazione/emissione dei prestiti obbligazionari emessi dalla BCC di Roma” approvato dal C.d.A il 26 marzo 2014 e successive modifiche e consultabile sul sito della stessa all‟indirizzo www.bccroma.it, che calcola il valore degli strumenti finanziari attraverso l‟utilizzo del metodo dello sconto finanziario, vale a dire considerando il valore attuale dei futuri flussi di cassa dell‟obbligazione (flussi cedolari e rimborso del capitale) sulla base della struttura a termine dei tassi di interesse, dello spread rappresentativo del merito di credito dell'emittente e della componente commerciale. [La presenza [di un Tasso Minimo (Floor)] [e] [di un Tasso Massimo (Cap)] verrà valutata utilizzando il modello di Black & Scholes.] Ammissione alla negoziazione SEZIONE D - RISCHI D.2 Informazioni fondamentali sui principali rischi che sono specifici per l’Emittente Si invitano i potenziali investitori a leggere i seguenti fattori di rischio, prima di qualsiasi decisione sull‟investimento, al fine di comprendere i rischi collegati all'Emittente e di ottenere un migliore apprezzamento delle capacità dell‟Emittente di adempiere alle Obbligazioni relative agli Strumenti Finanziari emessi. 4.1. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE 4.1.1. Rischi propri dell’attività bancaria Tali fattori di rischio evidenziano i rischi connessi allo svolgimento dell‟attività bancaria e precisamente: 4.1.1.1. Rischio finanziario Consistente nel rischio connesso all‟operatività nei mercati finanziari, nell‟ambito della gestione del proprio portafoglio di investimento connesso in particolare ai rischi relativi all'andamento delle quotazioni, ai rischi di controparte ed in quelli relativi alla solvibilità degli emittenti gli strumenti finanziari detenuti in portafoglio. Si evidenzia, inoltre, che l‟Emittente è esposto al rischio Paese Italia. In particolare si specifica che al 31 dicembre 2015 il valore di bilancio delle esposizioni sovrane dell‟Emittente rappresentate da “titoli di debito” ammonta ad Euro 4.058,3 milioni (3.230,3 milioni al 30 giugno 2016), quasi interamente concentrato sul paese Italia per Euro 4.052,2 milioni (3.224 milioni al 30 giugno 2016) ovvero il 99,85% (99,81% al 30 giugno 2016) del totale delle esposizioni su debiti sovrani 4.1.1.2. Rischio relativo al debito sovrano I recenti sviluppi della crisi del debito sovrano della Grecia hanno evidenziato un riacutizzarsi delle forti tensioni nei mercati finanziari, già manifestatesi in passato. Il fenomeno in questione, occasionato dalle incertezze in merito alla futura evoluzione della situazione della Grecia e sulla capacità di tale Stato di far fronte alle scadenze dei finanziamenti ricevuti in ambito internazionale, è alimentato anche dai possibili rischi di contagio tra i mercati dei debiti sovrani dei diversi paesi, tra i quali anche quello italiano. Allo stato, non è da escludere la possibilità che tale situazione produca un nuovo scenario di avversione al rischio potenzialmente suscettibile di estensione anche al debito sovrano italiano, con l‟effetto che possa venire a vanificarsi la ripresa di fiducia manifestatasi tra il 2013 e il 2014 ed i titoli di stato italiani possano essere penalizzati da forti vendite, con conseguente ridimensionamento dei relativi corsi e significativi rialzi dei relativi rendimenti. Ugualmente non si può neppure escludere che dall‟eventuale realizzarsi di un siffatto scenario possano derivare declassamenti dei titoli di Stato italiani da parte delle principali agenzie di rating, che avrebbero la conseguenza di produrre effetti negativi sul valore delle attività finanziarie detenute nel portafoglio Prospetto di Base - 26 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – dell‟Emittente, caratterizzato nel complesso da una sensibile esposizione al Rischio Paese Italia, in relazione alla presenza di una elevata quota di investimenti costituiti da titoli di Stato italiani. L‟aggravarsi della situazione dei debiti sovrani potrebbe avere, in ogni caso, effetti negativi, anche rilevanti, sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente. In uno scenario estremo, alcuni Paesi dell‟Eurozona potrebbero uscire dall‟Unione Monetaria o, addirittura, si potrebbe pervenire all‟ipotesi di un dissolvimento dell‟Unione Monetaria stessa, con conseguenze, in entrambi i casi, allo stato imprevedibili e, comunque, con possibili effetti negativi, anche rilevanti, sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente. Il rendimento del BTP decennale si posizionava, alla data del 31 dicembre 2014, nell‟intorno del 1,89%, alla data del 31 dicembre 2015 nell‟intorno del 1,589% e alla data del 30 giugno 2016 nell‟intorno del 1,343%. Lo spread rispetto ai Bund tedeschi si posizionava, alla data del 31 dicembre 2014 nell‟intorno di 133 bp, alla data del 31 dicembre 2015 nell‟intorno di 96 bp e alla data del 30 giugno 2016 nell‟intorno di 146 bp. Si riporta, di seguito, una tabella riassuntiva relativa alle esposizioni della Banca in titoli di debito emessi da Governi centrali e locali e da Enti governativi, al 31 dicembre 2014, al 31 dicembre 2015 e al 30 giugno 2016. 31/12/2014 Governi e rating Categoria IAS Italia/BBB- Valore Nominale 31/12/2015 Valore di Bilancio Fair Value Valore Nominale Germania/AAA 30/06/2016 Valore di Bilancio Valore Nominale Fair Value Fair Value AFS 3.175.000 3.251.461 3.251.461 3.331.000 3.396.019 3.396.019 2.531.000 2.568.779 2.568.779 HTM 960.000 988.472 1.077.095 635.000 656.220 748.947 635.000 655.441 754.058 0 0 0 0 0 0 6.000 6.105 6.105 6.000 6.090 6.090 HFT Austria/AA+ Valore di Bilancio HFT LR Totale 6.000 6.121 6.121 20.000 20.799 21.839 0 0 0 0 0 0 4.161.000 4.266.853 4.356.516 3.972.000 4.058.344 4.151.072 3.172.000 3.230.310 3.328.928 4.1.1.3. Rischio di credito L‟Emittente è esposto al rischio di credito consistente nel rischio di subire perdite derivanti dall‟insolvenza o dal deterioramento del merito creditizio delle controparti affidate. L‟incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale degli impieghi risulta al 31 dicembre 2015 pari all‟11,64% in aumento rispetto al dato del 31 dicembre 2014 (9,4%) di 1,24 punti percentuali. Anche al 30 giugno 2016 si registra, rispetto a dicembre 2015, un incremento dell‟incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale degli impieghi. Si evidenzia inoltre che, nell‟esercizio 2015 le rettifiche di valore su crediti hanno presentato un significativo incremento, pari al 30,57%, rispetto al 2014. I dati al 30 giugno 2016 sono tratti dalla più recente segnalazione di vigilanza inviata alla Banca d‟Italia e non sono stati assoggettati a revisione legale dei conti da parte della Società di Revisione. a) Sofferenze b) Inadempienze probabili c) Esposizioni scadute d) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Totale crediti in bonis Incidenza % su totale crediti lordi 30-06-16 31-dic-15 4,02% 3,81% 7,03% 6,54% 1,36% 1,29% 0,00% 0,00% 12,40% 11,64% 87,60% 88,36% Incidenza % su totale crediti netti 30-06-16 31-dic-15 1,45% 1,38% 4,80% 4,43% 1,17% 1,11% 0,00% 0,00% 7,42% 6,92% 92,58% 93,08% In conseguenza di un intervenuto cambio di normativa sui crediti deteriorati, dal 1° gennaio 2015 gli incagli e le esposizioni ristrutturate vengono classificate come inadempienze probabili. Incidenza % su totale crediti lordi Incidenza % su totale crediti netti dic-14 dic-13 dic-14 dic-13 a) Sofferenze 3,33%* 2,93% 1,24% 1,25% b) Incagli 4,48% 3,77% 3,05% 2,66% c) Esposizioni ristrutturate 0,13% 0,14% 0,12% 0,12% d) Esposizioni scadute 1,49% 2,19% 1,28% 1,94% e) Rischio Paese 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Totale crediti deteriorati 9,43% 9,03% 5,69% 5,97% Totale crediti in bonis 90,57% 90,97% 94,31% 94,03% * Il totale del comparto è al netto dei titoli deteriorati rientranti nel portafoglio L&R; ove questi venissero Prospetto di Base - 27 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – computati, l‟incidenza ammonterebbe al 3,5% I dati al 31 dicembre 2015 evidenziano, nel complesso, un generale peggioramento degli indicatori relativi al rischio di credito rispetto al 31 dicembre 2014. I dati al 30 giugno 2016 evidenziano, nel complesso, un generale peggioramento degli indicatori relativi al rischio di credito rispetto al 31 dicembre 2015. Si riporta il rapporto tra i singoli comparti di crediti deteriorati e il totale impieghi rilevato sia per il Sistema bancario a livello nazionale – con riferimento alla classe dimensionale di appartenenza della Banca secondo le classificazioni dei Rapporti di Stabilità Finanziaria della Banca d‟Italia – sia delle Regioni nelle quali l‟Emittente opera. La categoria “Banche Piccole” comprende le banche appartenenti a gruppi o indipendenti con totale dei fondi intermediati compresi tra 3,6 e 21,5 miliardi di euro. Comparto Sofferenze lorde/Totale impieghi Incagli lordi/Totale impieghi Ristrutturati lordi/Totale impieghi Scaduti lordi/Totale impieghi Incidenza Sistema bancario (Banche Piccole)* Lazio** Abruzzo** BCC Roma Sistema bancario (Banche Piccole)* Lazio** Abruzzo** BCC Roma Sistema bancario (Banche Piccole)* Lazio** Abruzzo** BCC Roma Sistema bancario (Banche Piccole)* Lazio** Abruzzo** BCC Roma dic-14 10,5% 5,2% 15,8% 3,3% 6,0% 3,7% 8,8% 4,5% 0,5% 0,4% 0,1% 0,1% 0,9% 0,4% 1,3% 1,5% dic-13 9,1% 4,9% 12,3% 2,9% 5,4% 2,7% 8,8% 3,8% 0,6% 0,3% 0,1% 0,1% 1,5% 0,8% 2,6% 2,2% dic-12 7,4% 4,1% 9,7% 2,9% 4,7% 2,3% 8,2% 3,8% 0,5% 0,3% 0,2% 0,1% 1,9% 2,4% 2,1% 2,0% (*)Fonte: Banca d'Italia "Rapporti di stabilità finanziaria" 2015, 2014 e 2013 (**)Fonte: BIP Banca d'Italia ("infostat.bancaditalia.it") Si forniscono altresì i dati dell‟Emittente disponibili al 30 giugno 2016, che sono riferiti alla più recente segnalazione periodica di vigilanza inviata alla Banca d‟Italia. La categoria “Banche Piccole” comprende le banche appartenenti a gruppi o indipendenti con totale dei fondi intermediati compresi tra 3,6 e 21,5 miliardi di euro. Comparto Sofferenze lorde/Totale impieghi Inadempienze Probabili /Totale impieghi Scaduti lordi/Totale impieghi Incidenza Sistema bancario (Banche Piccole)* Lazio** Abruzzo** BCC Roma Sistema bancario (Banche Piccole) * Lazio** Abruzzo** BCC Roma Sistema bancario (Banche Piccole) * Lazio** Abruzzo** BCC Roma giu-16 n.d. n.d. n.d. 4,02% n.d. n.d. n.d. 7,03% n.d. n.d. n.d. 1,36% dic-15 10,4% 6,11% 21,82% 3,81% n.d. 3,96% 8,35% 6,54% n.d. 0,65% 1,39% 1,29% La tabella che segue indica il grado di copertura dei crediti deteriorati dell‟Emittente e riporta l‟analogo dato di sistema con riferimento alla classe dimensionale di appartenenza della Banca secondo le classificazioni dei Rapporti di Stabilità Finanziaria della Banca d‟Italia. Al 31 dicembre 2014 il grado di copertura dei crediti deteriorati dell‟Emittente risulta inferiore al corrispondente dato di sistema. Deteriorati Sofferenze Incagli Ristrutturati Prospetto di Base BCC Roma 42,3% 64,5% 34,8% 13,1% dic-14 Sistema bancario (Banche Piccole) 42,9% 55,7% 25,9% 31,6% BCC Roma 36,3% 58,9% 32,0% 13,3% dic-13 Sistema bancario (Banche Piccole) 39,9% 54,7% 24,3% 25,3% BCC Roma 32,9% 55,7% 27,1% n.d. dic-12 Sistema bancario (Banche Piccole) 37,8% 56,0% 22,7% 15,7% - 28 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Scaduti 18,1% 11,1% 14,6% 11,7% Fonte dei dati del sistema bancario: Banca d‟Italia (www.bancaditalia.it) BCC Roma Deteriorati - di cui diversi dalle sofferenze Sofferenze Inadempienze Probabili Scaduti Sistema bancario (Banche Piccole) Deteriorati - di cui diversi dalle sofferenze Sofferenze Inadempienze Probabili Scaduti Fonte dei dati del sistema bancario: Banca d‟Italia (www.bancaditalia.it) 9,8% giu-16 43,6% 32,9% 66,0% 35,7% 18,7% giu-16 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 10,1% dic-15 44,1% 33,5% 66,1% 36,4% 18,8% dic-15 47,6% 26,2% 61,5% n.d. n.d. Al 31dicembre 2015 il grado di copertura dei crediti deteriorati dell‟Emittente risulta inferiore al corrispondente dato di sistema. Non sono disponibili dati di sistema riferiti alla data del 30 giugno 2016. Al 30 giugno 2016 si evidenzia la riduzione del grado di copertura dei crediti deteriorati dell‟Emittente rispetto al 31 dicembre 2015. 4.1.1.3-bis. Rischio relativo agli accertamenti ispettivi della Banca d’Italia A partire dal 21 settembre 2016 la Banca è sottoposta ad una verifica ispettiva effettuata da parte della Banca d‟Italia ai sensi dell‟articolo 54 del D.lgs. 1° settembre 1993, n. 385 (il “Testo Unico Bancario” o “TUB”) mirata a valutare le tematiche sul governo, la gestione e il controllo del credito. Al riguardo, si segnala che, alla data della presente Nota di Sintesi non sono disponibili le risultanze di tali accertamenti ispettivi. 4.1.1.4. Rischio di mercato Consiste nel rischio connesso all‟operatività nei mercati finanziari, nell‟ambito della gestione del proprio portafoglio di investimento. Recentemente i mercati finanziari hanno manifestato turbolenze determinate da incertezze in relazione: (a) ai recenti sviluppi connessi al referendum del Regno Unito ad esito del quale quest‟ultimo uscirà dall‟Unione Europea (c.d.”Brexit”), non risultando prevedibile allo stato attuale, l‟impatto che la fuoriuscita dalla UE potrà produrre sull‟economia del Regno Unito, sull‟economia internazionale nel suo complesso, sui mercati finanziari nonché sulla situazione dello Stato italiano e dell‟Emittente; (b) alle tendenze dell‟economia reale con riguardo alle prospettive di ripresa e consolidamento delle dinamiche di crescita economica nazionale e di tenuta delle economie in quei paesi, come Stati Uniti e Cina, che hanno mostrato una crescita anche consistente negli ultimi anni; (c) ai futuri sviluppi della politica monetaria della BCE, nell‟area Euro, e della FED, nell‟area del dollaro, ed alle politiche, attuate da diversi Paesi, volte a favorire svalutazioni competitive delle proprie valute; (d) alla sostenibilità dei debiti sovrani di alcuni Paesi e alle connesse tensioni che si registrano, in modo più o meno ricorrente, sui mercati finanziari. Nel quadro della turbolenza che ha interessato i mercati finanziari, il rischio di mercato è riferibile anche a strumenti tradizionalmente caratterizzati da un più basso profilo di aleatorietà (obbligazioni emesse da Stati, enti sovranazionali, Banche di Credito Cooperativo e organismi centrali del credito cooperativo), dei quali in maggior parte si compone il portafoglio dell‟Emittente. Nonostante la Banca adotti misure volte a contenere e/o neutralizzare l‟esposizione ai suddetti rischi, l‟attività di investimento in strumenti finanziari con risorse proprie, comunque, comporta di per sé un rischio di effetti negativi in termini di possibili minusvalenze sugli investimenti effettuati e conseguentemente sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente. Il requisito patrimoniale a fronte del rischio di mercato, calcolato secondo il modello standard previsto dalla Banca d‟Italia, al 31 dicembre 2015 è di 4,1 milioni di Euro e rappresenta lo 0,6% dei Fondi Propri (3,5 milioni al 30 giugno 2016, pari allo 0,5% dei Fondi Propri). Ai fini del calcolo dei requisiti per gli assorbimenti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato l‟Emittente non adotta tecniche di VaR. Si fa presente, tuttavia, che sono previste tecniche e modelli di Value at Risk per sole finalità gestionali interne ed esclusivamente per il portafoglio di negoziazione di vigilanza (trading book). Nello specifico, si tratta di un modello parametrico, basato su volatilità storiche, che consente di determinare la massima perdita che un portafoglio può subire a fronte delle variazioni dei fattori di rischio, con una probabilità di accadimento del 99% (intervallo di confidenza) e un orizzonte temporale di riferimento di 10 giorni lavorativi (holding period). Di seguito si riportano gli effetti al 31 dicembre 2015, al 31 marzo 2016 e al 30 giugno 2016 di uno shift della curva dei tassi Prospetto di Base - 29 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – pari a +/- 100 punti base sul margine di interesse, considerando il solo portafoglio di negoziazione di vigilanza. Si precisa che i dati seguenti sono desunti dalle evidenze gestionali dell‟Emittente. Trading Book Indicatori (dati in migliaia di euro) Importo variazione margine di interesse Incidenza % 31-dic-2015 31-mar-2016 Shock +100 p.b. 30-giu-2016 Shock +100 p.b. Shock -100 p.b. Shock -100 p.b. Shock +100 p.b. Shock -100 p.b. 1.205 -791 1.084 -630 719 -281 0,47% -0,31% 0,42% -0,24% 0,28% -0,11% La tabella evidenzia un impatto negativo sul margine di interesse al 31 dicembre 2015 pari a -0,8 milioni in caso di ribasso della curva dei tassi di 100 p.p. (-0,6 milioni al 31 marzo 2016 e -0,3 milioni al 30 giugno 2016) ed un impatto positivo sul margine di interesse per circa 1,2 milioni in caso di uno shock parallelo della curva dei tassi di pari impatto e segno opposto (1,1 milioni al 31 marzo 2016 e 0,7 milioni al 30 giugno 2016). Si specifica che negli esercizi 2013, 2014 e 2015, e fino alla Data del Prospetto, il rischio di cambio non risultava rilevante in quanto la Banca non deteneva “valute rilevanti” secondo la definizione delle Disposizioni di Vigilanza (infatti, la Circolare 285 stabilisce, in merito, che “si considerano valute rilevanti le valute il cui peso misurato come quota sul totale attivo oppure sul passivo del portafoglio bancario sia superiore al 5 per cento”). 4.1.1.5. Rischio di liquidità Il rischio di liquidità è il rischio di non essere in grado di far fronte ai propri impegni di cassa nei tempi richiesti e a costi sostenibili. Nonostante la Banca adotti misure volte a contenere e/o neutralizzare l‟esposizione a tale rischio, non si può escludere che il verificarsi di eventi che determinino l‟aumento dei costi di finanziamento dell‟Emittente e/o limitino il suo accesso ad alcune tradizionali fonti di raccolta incidano negativamente sulla liquidità e possano avere un impatto negativo, anche rilevante, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente. Alla data del 31 dicembre 2015, i valori dell‟LCR (Liquidity Coverage Ratio) e dell‟NSFR (Net Stable Funding Ratio) risultano superiori agli obiettivi minimi fully-phased fissati da Basilea 3. Nello specifico, i dati al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012 non sono disponibili in quanto i primi flussi segnaletici di vigilanza predisposti dall‟Emittente sono riferiti alla data del 31 marzo 2014. Alla data del 30 giugno 2016 il valore dell‟LCR è 169,0%, mentre il valore dell‟NSFR è 125,7%. Si precisa che sono tuttora in corso le attività di progressiva calibrazione e adeguamento degli indicatori di liquidità in ragione delle evoluzioni richieste dalla normativa tempo per tempo emanata, al fine di garantire la conformità degli indicatori stessi in vista della loro entrata a regime. 31/12/2015 31/12/2014 31/12/2013 31 /12/2012 Loan to Deposit Ratio 74,53% 70,55% 70,13% 75,22% Liquidity Coverage Ratio 218,0% 257,7% n.d. n.d. Net Stable Funding Ratio 147,4% 122.9% n.d. n.d. Si segnala, inoltre, che alla Data del 31 marzo 2016 la Banca aveva aderito ad alcune significative operazioni di rifinanziamento della Banca Centrale Europea, come riportato in dettaglio nella tabella seguente: Totale Importo Durata Data inizio Scadenza 78.000.000 4Y 17-dic-14 26-set-18 140.000.000 4Y 24-set-14 26-set-18 850.000.000 4Y 24-giu-15 26-set-18 1.068.000.000 Tali operazioni hanno comportato la mancata disponibilità dei titoli posti a garanzia per tutta la durata dell‟operazione e l‟eventuale difficoltà di restituire la liquidità ottenuta qualora l‟impiego della stessa venisse effettuato per periodi di tempo più lunghi rispetto alle scadenze delle operazioni di rifinanziamento e/o in attività che presuppongano il rischio di non recuperare le somme investite. A fronte di tali operazioni con Banca Centrale Europea, era stata concessa una garanzia, che ha comportato la mancata disponibilità dei titoli posti a garanzia, per Euro 1.364,5 milioni, costituita su titoli in portafoglio dell‟Emittente aventi un controvalore al 31 marzo 2016 pari a Euro 1.385,8 Prospetto di Base - 30 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – milioni, che quindi rappresentavano circa il 32% del portafoglio titoli dell‟Emittente in termini di nominale. In data 29 giugno 2016 l‟Emittente ha rimborsato anticipatamente l‟intero importo delle suddette operazioni, per complessivi 1.068 milioni di euro. Alla data del 30 giugno 2016, l‟ammontare delle attività stanziabili non utilizzate che potrebbero essere stanziate in garanzia di finanziamenti sia sul mercato sia nell‟ambito di operazioni di rifinanziamento presso la BCE, anche per fronteggiare situazioni di stress (c.d. contingent encumbrance), è pari a 3.087,6 mln, di cui oltre il 93% costituito da titoli di Stato italiani a elevata liquidabilità. Pertanto, in ragione anche dell‟indipendenza dal mercato interbancario e dell‟ampia disponibilità di raccolta diretta da clientela retail, l‟Emittente ritiene che né il funding liquidity risk né il market liquidity risk configurino un rischio apprezzabile. Inoltre, alla data del 30 giugno 2016, l‟incidenza percentuale dei titoli governativi nel portafoglio dell‟Emittente rispetto al totale delle attività finanziarie è del 91%, in prevalenza titoli di Stato italiani ad elevato grado di liquidabilità. In In data 21 settembre 2016 l‟Emittente ha partecipato alla seconda operazione del programma di rifinanziamento “TLTRO II” per un importo di 500 milioni di euro. L‟operazione, con data regolamento a pronti 28 settembre 2016, scadrà in data 30 settembre 2020 con la possibilità di un rimborso volontario da parte dell‟Emittente in data 26 settembre 2018.. Sussiste il rischio che a seguito dei recenti sviluppi nei mercati internazionali possano peggiorare le condizioni di rifinanziamento della Banca sui mercati finanziari, con conseguenti difficoltà nel reperire le risorse necessarie a coprire le esigenze di liquidità della Banca e, in ogni caso, con maggiori oneri per la Banca stessa. Con riferimento ai prestiti obbligazionari emessi dalla Banca, in circolazione alla data del 30 giugno 2016 si rappresenta nella tabella seguente il relativo profilo di scadenza (importi in milioni di euro): Anno di scadenza 2016 2017 2018 2019 2020 Debito residuo 145,98 430,62 349,65 195,21 131,62 54,01 1.307,08 11,17% 32,94% 26,75% 14,93% 10,07% 4,13% 100,00% % su totale debito residuo 2021 Totali Si evidenzia che nel rimanente periodo dell‟anno 2016 scadranno obbligazioni emesse dalla Banca per un debito residuo di 145,98 milioni di euro, pari all‟11,17% del totale delle obbligazioni emesse e, nell‟arco del periodo giugno 2016 – dicembre 2017, scadranno obbligazioni emesse dalla Banca per un debito residuo di 576,6 milioni di euro, pari al 44,11% del totale delle obbligazioni emesse. A fronte delle suddette scadenze, anche in vista del reperimento delle risorse da utilizzare per il rimborso dei prestiti in scadenza, l‟Emittente potrebbe procedere, come accaduto in passato, ad emettere nuove obbligazioni per un importo almeno pari a quelle in scadenza. 4.1.1.6. Rischio connesso all’andamento dei tassi di interesse Il rischio di tasso di interesse rappresenta il rischio connesso alla possibilità di subire minori ricavi o perdite in conseguenza di uno sfavorevole andamento dei tassi di mercato (consistente ad esempio in una forte discesa dei tassi di interesse o in una dinamica dei tassi contraria rispetto a quella attesa o contraria rispetto alle strategie gestionali), sia in termini di riduzione del margine di interesse (per effetto di disallineamenti tra gli interessi attivi degli impieghi e quelli passivi riferiti alle operazioni di raccolta) che in termini di contrazione del valore del patrimonio della Banca. Al 31 dicembre 2015 l‟assorbimento patrimoniale del rischio di tasso è pari a 20,0 milioni in aumento di 5,0 milioni rispetto al valore registrato il 31 dicembre 2014 (15,0 milioni). Al 30 giugno 2016 l‟assorbimento patrimoniale del rischio di tasso è pari a 14,7 milioni in diminuzione di 5,3 milioni rispetto al valore registrato al 31 dicembre 2015. Di seguito si riportano gli effetti al 31 dicembre 2015, al 31 marzo 2016 e al 30 giugno 2016 di uno shift della curva dei tassi pari a +/- 100 punti base sul margine di interesse, prendendo in considerazione tutte le esposizioni della Banca al netto del portafoglio di negoziazione di vigilanza. Si precisa che i dati seguenti sono desunti dalle evidenze gestionali dell‟Emittente. 31-dic-2015 Indicatori (dati in migliaia di euro) 31-mar-2016 Shock +100 p.b. Shock -100 p.b. Shock +100 p.b. Shock -100 p.b. Importo variazione margine di interesse 44.112 -22.673 36.561 -16.044 Incidenza % 26,3% -13,5% 21,8% -9,6% 30-giu-2016 Shock +100 p.b. Shock -100 p.b. 18.938 -16.644 11,0% -9,7% Si precisa che i dati riportati in tabella sono desunti dalle evidenze gestionali dell‟Emittente. La tabella evidenzia un impatto negativo sul margine di interesse al 31 dicembre 2015 pari a -22,7 milioni in caso di ribasso della curva dei tassi di 100 punti base (-16,0 milioni al 31 marzo 2016 e Prospetto di Base - 31 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 16,6 milioni al 30 giugno 2016) ed un impatto positivo sul margine di interesse per circa 44,1 milioni in caso di uno shock parallelo della curva dei tassi di pari impatto e segno opposto (36,6 milioni al 31 marzo 2016 e 18,9 milioni al 30 giugno 2016). Sebbene la Banca adotti misure di contenimento del rischio di tasso, tuttavia, si specifica, che non sono poste in essere politiche finalizzate all‟allineamento della periodicità di adeguamento dei tassi attivi e passivi e all‟omogeneizzazione dei relativi parametri di riferimento. L‟attuale situazione economico-finanziaria generale si connota per il riproporsi di tensioni sui mercati finanziari internazionali e per i recenti sviluppi della crisi relativa al debito sovrano della Grecia, dai quali possono derivare fenomeni di avversione verso il rischio relativo ai debiti sovrani, tra cui anche quello italiano. In tale scenario, potrebbero verificarsi rialzi dei tassi di interesse sul mercato dei titoli di Stato italiani, con eventuale peggioramento dello spread dei titoli di Stato italiani rispetto ai titoli di stato benchmark (tipicamente, i Bund tedeschi). Il verificarsi di tale circostanza potrebbe produrre conseguenze negative sulla redditività dell‟Emittente. 4.1.1.7. Rischi connessi all’adeguatezza patrimoniale L‟Emittente è esposto al rischio di non conformità ai requisiti di adeguatezza patrimoniale previsti dalla normativa vigente. Nella tabelle riportate di seguito sono riportate le informazioni sui Fondi propri e sull‟adeguatezza patrimoniale degli esercizi 2015 e 2014. Composizione Fondi Propri (migliaia di Euro) 31/12/2015 31/12/2014 Capitale primario di classe 1 (CET1) 720.468 708.676 Capitale di classe 1 (Tier 1) 720.468 708.676 Capitale di classe 2 (Tier 2) 127 7.239 720.595 715.915 Fondi Propri Coefficienti di Vigilanza Requisito Capital Requisito Requisito Coeffic. Coeffic. minimo Conservation minimo minimo Emittente Emittente regolamenBuffer regolamentare ad esito tare + capital dello 31-dic 31-dic conservation SREP 2015 2014 buffer Common Equity Tier 1 Capital Ratio 4,5% 2,5% 7,0% 7,0% 14,78% 16,86% Tier 1 Capital Ratio 6,0% 2,5% 8,5% 8,5% 14,78% 16,86% Total Capital Ratio 8,0% 2,5% 10,5% 11,2% 14,78% 17,04% Il Common Equity Tier 1 Capital Ratio è il rapporto tra il Patrimonio Primario di classe 1 ed il totale attività di rischio ponderate. Il Tier 1 Capital Ratio è il rapporto tra il Patrimonio di classe 1 ed il totale attività di rischio ponderate. Il Total Capital Ratio è il rapporto tra il Fondi propri ed il totale attività di rischio ponderate. Requisiti prudenziali di vigilanza (migliaia di Euro) Totale attività di rischio (att. rischio di cassa e fuori bilancio + port. Negoziazione) Attività di rischio ponderate Attività di rischio per cassa Rischio di credito e di controparte Rischi di mercato Altri requisiti Rischio operativo 30/06/2016 31/12/2015 31/12/2014 13.223.404 14.845.312 13.258.249 4.803.415 4.876.239 4.202.552 10.660.615 12.197.472 10.814.525 346.774 351.977 299.044 3.504 4.127 2.505 0 0 0 33.995 33.995 34.655 Capitale Interno rischi I Pilastro 384.273 390.099 336.204 Fondi Propri - Capitale Interno rischi I Pilastro 726.484 330.496 379.711 Eccedenza patrimoniale (migliaia di euro)* 188.518 174.456 n.a. * Il dato fornisce l‟indicazione della eccedenza (o, se negativo, della deficienza) del patrimonio della Banca rispetto ai requisiti totali relativi al Total Capital Ratio (incluso il capital conservation buffer) come risultanti ad esito dello SREP. In altri termini, indica, a una data specifica, l‟ammontare massimo delle perdite patrimoniali che l‟Emittente potrebbe subire mantenendo al contempo il rispetto dei requisiti patrimoniali come risultanti ad esito dello SREP. 4.1.1.8. Rischio operativo Prospetto di Base - 32 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Si tratta del rischio di subire perdite derivanti dall‟inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell‟operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale. 4.1.1.9. Rischio di concentrazione degli impieghi Il rischio di concentrazione è un‟integrazione del rischio di credito legata all‟eventuale concentrazione delle esposizioni verso controparti, o gruppi di controparti connesse (c.d. rischio di concentrazione single name) ovvero verso controparti del medesimo settore economico o che esercitano la medesima attività o appartenenti alla medesima area geografica (c.d. rischio di concentrazione geosettoriale). La normativa di vigilanza prevede specifiche regole finalizzate a monitorare le esposizioni verso clienti particolarmente rilevanti, i c.d. “Grandi Rischi”, che presentano un‟esposizione superiore al 10% dei Fondi Propri. Risultano al 31 dicembre 2015 10 controparti, ciascuna di esse con esposizioni ponderate al di sotto del limite normativo del 25% dei Fondi Propri. L‟esposizione complessiva verso tali clienti, al 31 dicembre 2015, ammonta a 6.018,7 milioni di Euro con un peso ponderato di 1.023,4 milioni di euro. Parte preponderante di tale esposizione è costituita da titoli di debito emessi dal Ministero del Tesoro per un totale di 4.052,2 milioni di Euro (il peso ponderato dei titoli di stato è pari a zero). Con riferimento al settore di appartenenza ed alla localizzazione geografica dei Grandi Rischi, oltre alle esposizioni verso lo Stato Italiano, la Banca d‟Italia e Iccrea Holding, si rilevano due Amministrazioni Pubbliche tutte con sede a Roma, due Enti entrambi con sede a Roma, una Società non Finanziaria con sede a Roma e, infine, due Società Finanziarie, una con sede a Milano e l‟altra a Trento. 4.1.1.10. Rischio connesso alla variabilità degli utili I risultati degli esercizi passati ed il risultato di periodo al 31 dicembre 2015 sono stati particolarmente influenzati dal risultato dell‟attività di negoziazione, che include sia le plus/minusvalenze da valutazione di titoli in portafoglio sia l‟attività di trading, dall‟andamento dei tassi e dai volumi delle masse intermediate. Tali dinamiche sono variabili pertanto sussiste il rischio che l‟Emittente possa concludere gli esercizi futuri con degli utili non in linea con quelli degli esercizi passati. L‟esercizio 2015 si è chiuso con un utile netto di 18,4 milioni di euro, in diminuzione di 7,5 milioni (28,99%), rispetto ai 25,9 milioni di utile del 2014. Si evidenzia come l‟utile netto alla data del 30 giugno 2016 risulti pari a Euro 11,2 milioni, invariato rispetto a giugno 2015. 4.1.1.10-bis. Rischio relativo alla realizzazione del progetto di fusione per incorporazione della BCC di Capranica I Consigli di Amministrazione dell‟Emittente e della BCC di Capranica, dopo aver svolto, ciascuna per quanto di propria competenza, un‟analisi di fattibilità, hanno approvato, rispettivamente in data 22 dicembre 2015 e in data 21 dicembre 2015, l‟Operazione di Fusione che prevede l‟incorporazione di BCC di Capranica (incorporata) in Banca di Credito Cooperativo di Roma (incorporante). Il Progetto di Fusione definitivo è stato sottoposto a Banca d‟Italia ai sensi della disciplina di vigilanza. L‟autorizzazione di Banca d‟Italia è intervenuta il 21 marzo 2016 (Prot. N° 0387052/16). Il Progetto di Fusione è stato approvato dall‟Assemblea dei Soci della BCC di Roma in data 1° maggio 2016, e dall‟Assemblea dei Soci della BCC di Capranica in data 14 maggio 2016. La decorrenza degli effetti giuridici, contabili e fiscali della Operazione di Fusione decorrono dal 1° luglio 2016. Nello specifico, l‟Operazione di Fusione presenta molteplici fattori di rischio, è possibile, infatti, che l‟operazione di fusione abbia un impatto negativo, sulla situazione economico-patrimoniale dell‟Emittente, sebbene non di portata significativa, in considerazione delle modeste dimensioni della BCC di Capranica; l‟Emittente ritiene che l‟Operazione non produrrà impatti significativi sugli assetti operativi e di governo, né sui profili tecnici della BCC di Roma. Si segnala inoltre, che alla data del presente Prospetto, non sono disponibili dati aggiornati relativi alla situazione economico patrimoniale della nuova realtà creditizia che si verrebbe a creare con il perfezionamento della operazione di fusione, conseguentemente nel presente Prospetto sono rappresentate informazioni utili per valutare l‟operazione di fusione nel suo complesso unicamente sulla base della mera sommatoria di dati contabili assoggettati a revisione delle banche partecipanti alla fusione rilevati alla data del 31 dicembre 2015. Ancora si segnala che sebbene le banche coinvolte nell‟operazione di fusione appartengano tutte al mondo cooperativo e si avvalgano, in linea di massima, dei medesimi sistemi operativi, non si può Prospetto di Base - 33 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – escludere che l‟integrazione fra i diversi sistemi e l‟integrazione fra diverse strutture amministrative possa comportare comunque un aumento di alcune specifiche tipologie di rischi quali i rischi operativi e legali. 4.1.1.10-ter. Rischi connessi all’inserimento di dati previsionali In data 30 marzo 2016 il Consiglio di Amministrazione dell‟Emittente ha approvato il Piano Industriale relativo al biennio 2016-2017, che reca la previsione di un utile di esercizio pari a 22,3 milioni di Euro per l‟anno 2016 e pari a 30,0 milioni di Euro per l‟anno 2017. I contenuti del Piano Industriale si basano su stime ed ipotesi circa eventi futuri nonché su azioni che saranno intraprese dal management. Si evidenzia che non vi è certezza che le assunzioni a base del piano, siano esse di carattere generale o di natura discrezionale, si verifichino in concreto nel corso del biennio 2016-2017. Si specifica che i dati previsionali sono stati elaborati dall‟Emittente (i) tenendo conto della acquisizione di attività e passività della Banca Padovana di Credito Cooperativo, avvenuta a dicembre 2015, (ii) non tenendo conto della operazione di fusione per incorporazione nell‟Emittente della BCC di Capranica, formalizzata nel maggio 2016, (iii) non considerando l‟eventualità che, entro la fine dell‟esercizio 2017, la BCC di Roma aderisca ad un gruppo bancario cooperativo assumendo conseguentemente degli obblighi di garanzia correlati ad obblighi delle altre banche aderenti verso terzi e/o ad esigenze di liquidità o rafforzamento patrimoniale di altre banche aderenti e (iv) non considerando che la Banca, ai sensi dell‟art. 2-bis del D.L: 18/2016, come risultante a seguito delle modifiche apportate dalla legge di conversione, ha dovuto aderire al Fondo temporaneo istituito in data 27 maggio 2016 dalla Federazione italiana delle banche di credito cooperativo-casse rurali ed artigiane, in favore del quale, in relazione all‟anno 2016, la Banca medesima può essere chiamata ad effettuare apporti (che inciderebbero in negativo sui risultati dell‟esercizio) per un importo massimo possibile di circa 23,5 milioni. Successivamente, in data 22 giugno 2016, il Consiglio di Amministrazione dell‟Emittente ha approvato, ai fini della redazione della propria relazione da parte del revisore contabile indicato alla Sezione 5, Capitolo 8, paragrafo 8.2, un documento che descrive nel dettaglio la valutazione sia degli impatti derivanti dall‟operazione di incorporazione della BCC di Capranica (che, essendo successiva alla approvazione del piano strategico 2016-2017 avvenuta in data 30 marzo 2016, non sono presenti nelle evidenze del Piano Stesso) sia la stima degli utili prospettici. Pertanto le valutazioni effettuate dal revisore nella propria relazione hanno avuto riguardo ai dati relativi al Piano Industriale 2016-2017, integrate unicamente con la valutazione effettuata dall‟Emittente degli impatti derivanti dalla menzionata fusione, che hanno comportato, quanto alla previsione del risultato di esercizio 2016, l‟invarianza del dato previsionale di 22,3 milioni di Euro di utile e, quanto alla previsione del risultato di esercizio 2017, la variazione del dato previsionale da 30,0 a 30,4 milioni di Euro di utile. Si specifica che gli amministratori, nel formulare i contenuti del Piano, non hanno predisposto un‟analisi di sensitività delle previsioni al fine di indicare le possibili conseguenze sull‟utile netto in caso di evoluzione della curva dei tassi di interesse differente da quella ipotizzata. Si segnala altresì che l‟esperto incaricato di redigere la relazione di cui alla Sezione 5, Capitolo 8, del presente Prospetto ha formulato degli specifici “richiami di informativa”. Si evidenzia che l‟esito del referendum svoltosi in Gran Bretagna in data 23 giugno 2016, come noto, favorevole alla fuoriuscita del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord dalla Unione Europea, non rientra tra i presupposti in base ai quali l‟Emittente ha elaborato il Piano Industriale e le previsioni ivi contenuti. Sussiste pertanto il rischio che i risultati effettivamente conseguiti dall‟Emittente negli esercizi 2016 e 2017 possano divergere, anche significativamente, ed anche in senso negativo, rispetto alle previsioni del Piano Industriale. 4.1.1.10-quater. Rischio legato ai “richiami di informativa” dell’esperto che ha rilasciato la relazione sui dati previsionali contenuti nel Capitolo 8 della Sezione 5 Il Dott. Stefano Fiorini ha rilasciato in data 22 giugno 2016, ai fini di cui al punto 8.2 dell‟allegato XI al Regolamento CE 809/2004, la propria relazione su dati previsionali inclusi nel Piano Strategico 2016-2017 della Banca. Si evidenzia che in detta relazione il Dott. Fiorini ha effettuato dei “richiami di informativa”, ed ha, in particolare, richiamato l‟attenzione su quanto segue: “i. i Dati Previsionali sono tratti da prospetti di conto economico e patrimoniali che costituiscono riclassificazioni dei dati riportati negli schemi di bilancio della Banca. Tali riclassificazioni sono guidate da criteri gestionali e sono dirette a fornire una più diretta e chiara rappresentazione delle informazioni economiche e patrimoniali, ma non consentono una immediata confrontabilità con le corrispondenti voci del bilancio chiuso al 31 dicembre 2015; ii. nella costruzione dei Dati Previsionali non sono stati stimati i principali effetti economici derivanti Prospetto di Base - 34 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – dall’applicazione del principio contabile IFRS 3 alle operazioni a) di acquisizione delle attività e passività della Banca Padovana credito cooperativo soc. coop., e b) di fusione per incorporazione, nella Banca, della Banca di Capranica Credito Cooperativo soc. coop., i cui effetti legali e contabili decorreranno dal 1 luglio 2016; iii. gli amministratori della Banca non hanno predisposto una analisi di sensitività al fine di indicare le potenziali conseguenze sull’utile netto in caso di evoluzione della curva dei tassi di interesse diversa da quella ipotizzata; iv. i Dati Previsionali non riflettono gli eventuali impatti derivanti: a) dall’introduzione dell’IFRS 9, la cui applicazione entrerà a regime nel 2018 e, quindi, oltre il periodo di previsione del Piano Strategico 2016-2017; b) dall’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario, con particolare riferimento alla recente riforma del credito cooperativo.” 4.1.1.10-quinquies. Rischi relativi alle contribuzioni della Banca al Fondo temporaneo di cui all’art.2-bis del D.L: 18/2016 L‟Emittente, in data 14 giugno 2016, ha aderito al Fondo temporaneo istituito da Federcasse ai sensi dell‟art. 2-bis del d.l. 18/2016, come convertito dalla l. 49/2016. Lo Statuto del Fondo temporaneo, nel fissare i criteri di contribuzione delle banche consorziate (la cui adesione al fondo è obbligatoria, per le BCC che non abbiano deliberato di trasformarsi in s.p.a.) ha previsto che, per ciascun anno, l‟ammontare massimo della contribuzione di ciascuna banca sia determinato in misura pari allo 0,2% dell‟attivo di bilancio dell‟esercizio precedente. In base a tale criterio, il limite massimo di possibili contribuzioni dell‟Emittente al Fondo temporaneo per l‟anno 2016 risulta pari a circa 23,5 milioni di euro. L‟Emittente aveva già appostato risorse in sede di budget per complessivi 3,0 milioni di Euro a fronte dei possibili impegni per il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo e del Fondo di Garanzia Istituzionale. Il Fondo temporaneo in futuro sostituirà tali fondi di garanzia. Alla Data del Prospetto, l‟ammontare delle risorse già apportate e non ancora effettivamente utilizzate, corrisponde a circa 2.500.000 di euro; tali risorse verranno pertanto destinate al Fondo Temporaneo. L‟Emittente, sulla base di tutte le informazioni disponibili, ha valutato che i predetti 2,5 milioni di Euro siano sufficienti a coprire gli obblighi di contribuzione della BCC di Roma fino ad un ammontare complessivo di eventuali interventi del Fondo temporaneo nel 2016 per un ordine di grandezza di circa 70-80 milioni. A giudizio dell‟Emittente, allo stato, non vi sono evidenze che lascino ritenere che il Fondo temporaneo, in concreto, effettuerà interventi di ammontare complessivo superiori all‟ordine di grandezza dei 70/80 milioni di Euro e, pertanto, l‟Emittente non prevede, con riguardo agli esercizi 2016 e 2017 di dover effettuare ulteriori contribuzioni rispetto a quanto già effettuato (e a quanto previsto a budget per il 2017). Sussiste tuttavia il rischio che il Fondo possa, in concreto, effettuare interventi di ammontare complessivo superiore al predetto ordine di grandezza, e che, conseguentemente, la Banca debba effettuare ulteriori apporti al Fondo, con conseguenti impatti negativi sui risultati di esercizio. Con specifico riferimento alle previsioni di utili (22,3 milioni di euro) relative all‟esercizio 2016 formulate nel Piano Industriale 2016-2017 si evidenzia che, nel caso limite in cui la Banca venisse chiamata nel corso del 2016 ad effettuare apporti al Fondo nella massima misura possibile (23,5 milioni di Euro per l‟anno 2016), l‟impatto a conto economico sarebbe di portata tale da determinare addirittura una perdita di esercizio. Con riferimento alle previsioni di utili (30,4 milioni di euro) relative all‟esercizio 2017 formulate nel Piano Industriale 2016-2017 si evidenzia che, nel caso limite in cui la Banca venisse chiamata nel corso del 2017 ad effettuare apporti al Fondo nella massima misura possibile (allo stato non determinabile con precisione, ma corrispondente allo 0,2% dell‟attivo dello stato patrimoniale al 31 dicembre 2016), l‟impatto a conto economico sarebbe comunque di portata tale da ridurre l‟utile di esercizio ben al di sotto della metà di quanto previsto nel Piano Industriale. 4.1.1.11. Rischio residuo Consiste nel rischio che le tecniche di attenuazione del rischio utilizzate dalla banca risultino meno efficaci del previsto. 4.1.1.12. Rischio strategico Rappresenta il rischio attuale o prospettico di flessione di utili o capitale derivante da cambiamenti del contesto operativo o da decisioni strategiche errate, attuazione inadeguata di decisioni, scarsa reattività a variazioni del contesto competitivo. 4.1.1.13. Rischio reputazionale È il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa della Banca da parte di soci, clienti, controparti ed in generale qualunque soggetto portatore di interesse. 4.1.1.14. Rischio di non conformità Prospetto di Base - 35 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – È il rischio di incorrere in sanzioni legali o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni reputazionali derivanti dal mancato rispetto di leggi, regolamenti, codici di autoregolamentazione, procedure interne e codici di condotta applicabili all‟attività della Banca. 4.1.1.15. Rischi connessi con l’operatività verso soggetti collegati È il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali della Banca possa compromettere l‟oggettività e l‟imparzialità delle decisioni relative alla concessione di finanziamenti e ad altre transazioni nei confronti dei medesimi soggetti, con possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, esposizione della Banca a rischi non adeguatamente misurati o presidiati, nonché potenziali danni per depositanti e azionisti 4.1.1.16. Rischio derivante da investimenti partecipativi in imprese non finanziarie È il rischio di un eccessivo immobilizzo dell‟attivo derivante da investimenti partecipativi in imprese finanziarie e non finanziarie. 4.1.1.17. Rischio di cartolarizzazione È il rischio di incorrere in perdite dovute alla mancata rispondenza tra la sostanza economica delle operazioni poste in essere e le decisioni di valutazione e gestione del rischio. 4.1.1.18. Rischio di leva finanziaria eccessiva E‟ il rischio che un livello di indebitamento particolarmente elevato rispetto alla dotazione di mezzi propri renda la banca vulnerabile, determinando l‟adozione di misure correttive al proprio piano industriale, compresa la vendita di attività con contabilizzazione di perdite che potrebbero comportare rettifiche di valore anche sulle restanti attività. 4.1.1.19. Rischio di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo Secondo l‟art. 2 del D.Lgs. n° 231/07, costituiscono riciclaggio – se commesse intenzionalmente - le seguenti azioni: a) la conversione o il trasferimento di beni, effettuati essendo a conoscenza che essi provengono da un‟attività criminosa o da una partecipazione a tale attività, allo scopo di occultare o dissimulare l‟origine illecita dei beni medesimi o di aiutare chiunque sia coinvolto in tale attività a sottrarsi alle conseguenze giuridiche delle proprie azioni; b) l‟occultamento o la dissimulazione della reale natura, provenienza, ubicazione, disposizione, movimento, proprietà dei beni o dei diritti sugli stessi, effettuati essendo a conoscenza che tali beni provengono da un‟attività criminosa o da una partecipazione a tale attività; c) l'acquisto, la detenzione o l'utilizzazione di beni essendo a conoscenza, al momento della loro ricezione, che tali beni provengono da un‟attività criminosa o da una partecipazione a tale attività; d) la partecipazione ad uno degli atti di cui alle lettere precedenti, l'associazione per commettere tale atto, il tentativo di perpetrarlo, il fatto di aiutare, istigare o consigliare qualcuno a commetterlo o il fatto di agevolarne l'esecuzione. 4.1.1.20. Rischio informatico Per Rischio Informatico o “Rischio IT” si intende il rischio di incorrere in perdite economiche, di reputazione e di quote di mercato in relazione all‟utilizzo di tecnologia dell‟informazione e della comunicazione. 4.1.1.21. Rischi relativi ai contratti di Outsourcing stipulati dall’Emittente La Banca ha esternalizzato, mediante appositi contratti con fornitori esterni, talune funzioni aziendali. Tra queste, le c.d. Funzioni Aziendali Importanti di cui al 15° aggiornamento della Circolare 263/06 di Banca d‟Italia, e precisamente: le “Funzioni Operative Importanti”, ossia quelle attività/funzioni esternalizzate la cui mancata o inadeguata esecuzione determini il rischio di compromissione grave della redditività, della solidità patrimoniale, della continuità operativa o della conformità alle norme cui la Banca è sottoposta, le Funzioni Aziendali di Controllo, il Sistema Informativo. In relazione al complesso delle attività esternalizzate, sussiste il rischio che l‟Emittente possa essere esposto a responsabilità sia nei confronti dell‟Autorità di Vigilanza, sia nei confronti della propria clientela e dei terzi in generale, in conseguenza di eventuali malfunzionamenti e/o paralisi operative che dovessero verificarsi nell‟ambito delle organizzazioni aziendali dei soggetti terzi affidatari di funzioni esternalizzate dalla Banca, così come in caso di eventuali inadempimenti di tali terzi affidatari agli obblighi contrattuali sugli stessi gravanti. Non può pertanto escludersi che l‟Emittente, a seguito dell‟eventuale verificarsi degli eventi sopra citati, possa subire conseguenze suscettibili di incidere negativamente sulla propria posizione patrimoniale, economica e finanziaria, o subire provvedimenti sanzionatori da parte dell‟Autorità di Vigilanza. Sussiste altresì il rischio che l‟Emittente, in caso di conseguenze sfavorevoli sul piano patrimoniale non possa ottenere l‟integrale risarcimento delle stesse da parte dei soggetti terzi affidatari di funzioni esternalizzate. 4.1.1.22. Rischi relativi alla verifica fiscale in corso di svolgimento da parte dell’Autorità Prospetto di Base - 36 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – tributaria In data 11 Maggio 2016 la Direzione Regionale delle Entrate del Lazio, ufficio grandi contribuenti, ha iniziato, nei confronti della Banca, una verifica fiscale al fine di eseguire il controllo della contabilità posta in essere ai fini IRES, IRAP, IVA relativamente al periodo d‟imposta 2013. Tale verifica rientra nel piano dei controlli biennali previsti per le società di grandi dimensioni (società che presentano un volume di affari, ricavi o compensi non inferiori a Euro 25.822.844,95) ed essendo la Banca un “contribuente tutorato” secondo quanto previsto dal D.L. 185/2008. Nel contesto dell‟esame sostanziale, che ha interessato atti e fatti di gestione aventi rilevanza fiscale, contabile ed amministrativa, sono state rilevate alcune inesattezze in materia di IRES. A conclusione delle verifiche l‟Autorità tributaria propone il recupero a tassazione per l‟anno 2013 di un importo totale di Euro 1.967.881,15 Al termine del verbale di constatazione l‟Emittente ha dichiarato, non condividendo alcuni rilievi formulati dall‟Autorità tributaria, di riservarsi la possibilità di presentare ulteriori osservazioni e memorie nelle sedi opportune. 4.1.1.23 Rischio relativo all’assenza del credit spread dell’Emittente Si richiama l‟attenzione dell‟investitore sulla circostanza che per l‟Emittente non è possibile determinare un valore di credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di un‟obbligazione plain vanilla di riferimento dell‟Emittente e il tasso interest rate swap di durata corrispondente) atto a consentire un ulteriore apprezzamento della rischiosità dell‟Emittente. 4.2. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SETTORI DI ATTIVITÀ E AI MERCATI IN CUI OPERA L’EMITTENTE E IL GRUPPO DELL’EMITTENTE 4.2.1. Rischio derivante dalla congiuntura economica Tale fattore di rischio evidenzia che l‟andamento generale dell‟economia e dei mercati finanziari, con particolare riguardo alla dinamica congiunturale dell‟Italia ed al livello ed alla struttura dei tassi di interesse, possano incidere negativamente sulla situazione patrimoniale e sui risultati di esercizio dell‟Emittente. Ove la crisi dell‟economia reale dovesse perdurare (anche a causa di eventuali nuove ed ulteriori turbolenze di tipo finanziario), incidendo negativamente sui consumi delle famiglie, sulla loro propensione al risparmio e sui piani di investimento della clientela di riferimento, non è possibile escludere che la redditività dell‟Emittente possa risultare inferiore rispetto a quella conseguita negli anni precedenti. 4.2.2. Rischi connessi alla concorrenza nel settore bancario e finanziario Il rischio della crescente competitività del settore è per la Banca quello di non riuscire a mantenere o ad aumentare i volumi di attività ed i livelli di redditività raggiunti in passato, con conseguenti effetti pregiudizievoli sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca stessa. 4.2.3. Rischi connessi all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi all‟emanazione di nuove disposizioni normative o regolamentari, nonché a eventuali modifiche della normativa che potrebbero comportare un incremento dei costi operativi e/o avere effetti negativi sull‟attività, i risultati e le prospettive della Banca. 4.2.4. Rischio connesso all’investimento in obbligazioni dell’Emittente e ai meccanismi di risanamento e risoluzione delle crisi di imprese L‟investimento in obbligazioni comporta il rischio di perdita, anche integrale, del capitale investito laddove l‟Emittente sia sottoposto a procedure concorsuali o venga a trovarsi in una situazione di dissesto o rischio di dissesto che comporta l‟applicazione di misure di risoluzione tra cui il “bail-in”, come di seguito specificato. Ad integrazione del meccanismo di vigilanza unico è stata emanata la Direttiva 2014/59/UE, nota come “BRRD” (Banking Resolution and Recovery Directive), che prevede un meccanismo di risoluzione unico delle crisi bancarie. In particolare, ai sensi dell‟art. 27 del decreto attuativo di detta direttiva, indipendentemente dall‟avvio della risoluzione o della liquidazione coatta amministrativa o in combinazione con un‟azione di risoluzione, è prevista l‟introduzione di misure di riduzione o conversione di azioni, altre partecipazioni o strumenti di capitale. La direttiva introduce altresì il principio del “bail-in” o “salvataggio interno”. In base a tale principio, il regolatore potrà prevedere che, nella gestione di una crisi bancaria, tutti gli stakeholders dell‟istituto bancario subiscano perdite in base alla propria seniority con l‟esclusione, tra le altre passività, dei depositi garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Prospetto di Base - 37 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Il regime introdotto dalla Direttiva 2014/59, è entrato in vigore in Italia il 1° gennaio 2016, come previsto dal D.Lgs. n. 180/2015 con cui è stata data attuazione a tale Direttiva, e quindi anche l‟Emittente rientra tra gli istituti bancari soggetti a tali prescrizioni. Per dare attuazione alle misure di gestione delle crisi bancarie, la Banca d‟Italia, ai sensi dell‟articolo 60 del d.lgs. n. 180/2015, può tra l‟altro: disporre il trasferimento di azioni della banca in crisi; disporre la cessione di attivi della banca in crisi; ridurre o azzerare il valore nominale delle azioni della banca; annullare i titoli di debito emessi dall‟ente (non esclusi dal “bail–in”); convertire passività in azioni o modificarne scadenze e tassi d‟interesse o sospenderne il pagamento; imporre l‟emissione di nuove azioni; rimuovere amministratori ed alti dirigenti. Alla data del Prospetto non sono ancora state adottate le misure di cui all‟art. 50 d.lgs. n. 180/2015 (relativo ai requisiti minimi del “bail–in”). Per attuare le misure di risoluzione sopradescritte sono inoltre istituiti negli stati membri partecipanti al meccanismo di vigilanza unico uno o più Fondi di Risoluzione Nazionale, alimentati da contributi ordinari e straordinari delle banche. I Fondi di Risoluzione Nazionali sono destinati a confluire col tempo nel Fondo di Risoluzione Unico a livello europeo (Single Resolution Fund). Si segnala che il primo intervento del Fondo Nazionale di Risoluzione, istituito con il citato decreto 180/2015, è stato avviato alla fine di novembre 2015 in ordine alla risoluzione di n.4 banche in amministrazione straordinaria. La Banca d‟Italia, in qualità di Autorità nazionale di risoluzione (NRA), ha chiesto alle banche italiane di versare un contributo ordinario e straordinario per finanziare l‟intervento. L‟Emittente è stato chiamato a versare nel complesso circa Euro 10,4 milioni, suddivisi in Euro 2.606.238 a carattere ordinario e Euro 7.818.714 a carattere straordinario. Il versamento di tali importi è già stato effettuato su richiesta delle Autorità competenti. La BRRD prevede, inoltre, la costituzione di un Fondo di risoluzione unico di cui al Regolamento (UE) n.806/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio, finanziato mediante contributi versati exante dalle banche, che, ove ricorrano i presupposti, potrà essere utilizzato dalle Autorità di Vigilanza per finanziare la risoluzione delle crisi bancarie. D.3 Informazioni fondamentali sui principali rischi che sono specifici per gli strumenti finanziari 4.2.5. Rischi connessi con l’eventuale richiesta alla Commissione Europea da parte dello Stato italiano dell’autorizzazione alla concessione di “aiuti di Stato” in favore di banche nazionali Dall‟inizio della crisi l‟attenzione della UE si è focalizzata sulla necessità di un corpus unico di norme sulla risoluzione delle crisi bancarie. Con decorrenza dal 1° agosto 2013 la Commissione europea ha emanato una nuova comunicazione in materia di aiuti di Stato agli enti creditizi. Gli aiuti di Stato per essere concessi devono essere compatibili con il diritto dell‟Unione Europea (cfr. art. 107, par. 3, lett. “b)” del Trattato sul funzionamento dell‟Unione Europea). Al riguardo, si rammenta che la concessione di tali aiuti, ove ne ricorrano i presupposti, può essere condizionata a una previa “condivisione degli oneri”, oltreché da parte degli azionisti, anche da parte di coloro che hanno sottoscritto titoli di debito subordinato o di capitale ibrido, con ciò comportando una compressione dei diritti dei soggetti medesimi, nella misura in cui ciò sia giuridicamente possibile (cfr. “Comunicazione della Commissione europea relativa all‟applicazione, dal 1° agosto 2013, delle norme in materia di aiuti di Stato alle misure di sostegno alle banche nel contesto della crisi finanziaria”, e in particolare i parr. 41-44). Non si può peraltro escludere che, essendo il quadro normativo di riferimento in materia di aiuti di Stato in continua evoluzione, possano intervenire ulteriori limitazioni ai diritti degli investitori e degli obbligazionisti durante la vita dei rispettivi titoli. 4.3. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AGLI STRUMENTI FINANZIARI [4.3.1. FATTORI DI RISCHIO COMUNI A TUTTE LE TIPOLOGIE DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI] 4.3.1.1. Rischio connesso all’utilizzo del “bail-in” In data 16 novembre 2015 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015 attuativi della Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi individuando i poteri e gli strumenti che le Autorità preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una banca in dissesto ovvero a rischio di dissesto. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell‟ente, riducendo al minimo l‟impatto del dissesto sull‟economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. Prospetto di Base - 38 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – I suddetti decreti attuativi sono entrati in vigore in data 16 novembre 2015, fatta unicamente eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in”, come di seguito descritto, per le quali è stata prevista l‟applicazione a partire dal 1 gennaio 2016. Peraltro, le disposizioni in materia di bail–in potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima della suddetta data. Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il summenzionato strumento del “bail-in” ossia il potere di riduzione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l‟applicazione del “bail-in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder ridotto, azzerato, ovvero convertito in azioni il proprio investimento, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell‟Emittente. Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle obbligazioni, l‟importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio. Nell‟applicazione dello strumento del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia: 1) innanzitutto si dovrà procedere alla riduzione, fino alla concorrenza delle perdite, secondo l‟ordine indicato: - degli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d. Common equity Tier 1); - degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments); - degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni subordinate; - dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di classe 2; - delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior); 2) una volta assorbite le perdite, o in assenza di perdite, si procederà alla conversione in azioni computabili nel capitale primario, secondo l‟ordine indicato: - degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments); - degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni subordinate; - dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di classe 2; - delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior). Nell‟ambito delle “restanti passività”, il “bail–in” riguarderà prima le obbligazioni senior e poi i depositi (per la parte eccedente l‟importo di € 100.000) di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese, i medesimi depositi di cui sopra effettuati presso succursali extracomunitarie dell‟Emittente nonché, successivamente al 1 gennaio 2019, tutti gli altri depositi presso la Banca, sempre per la parte eccedente l‟importo di € 100.000 (cfr. al riguardo l‟elemento C.8 “Descrizione dei diritti connessi agli strumenti finanziari, ranking degli strumenti finanziari e restrizioni a tali diritti” della Nota di Sintesi). Non rientrano, invece, nelle “restanti passività” e restano pertanto escluse dall‟ambito di applicazione del “bail-in” alcune categorie di passività indicate dalla normativa, tra cui i depositi fino a € 100.000 (c.d. “depositi protetti”) e le “passività garantite” definite dall‟art. 1 del citato D. Lgs. N. 180 del 16 novembre 2015 come “passività per la quale il diritto del creditore al pagamento o ad altra forma di adempimento è garantito da privilegio, pegno o ipoteca, o da contratti di garanzia con trasferimento del titolo in proprietà o con costituzione di garanzia reale, comprese le passività derivanti da operazioni di vendita con patto di riacquisto”, comprendenti, ai sensi dell‟art. 49 del citato D. Lgs. N. 180, anche le obbligazioni bancarie garantite di cui all‟art. 7 bis L. n. 130/99. Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla normativa di recepimento quali: (i) cessione di beni e rapporti giuridici ad un soggetto terzo; (ii) cessione di beni e rapporti giuridici ad un ente-ponte; (iii) cessione di beni e rapporti giuridici a una società veicolo per la gestione dell‟attività. Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi potranno essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato. 4.3.1.2. Rischio di credito per il sottoscrittore Sottoscrivendo o acquistando le obbligazioni, l‟investitore diviene finanziatore dell‟Emittente e Prospetto di Base - 39 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – titolare di un credito nei confronti del medesimo per il pagamento degli interessi e per il rimborso del capitale a scadenza. L‟investitore è dunque esposto al rischio che l‟Emittente divenga insolvente o comunque non sia in grado di adempiere a tali obblighi di pagamento, nonché al rischio che l‟Emittente versi in dissesto o sia a rischio di dissesto. 4.3.1.3. Rischio connesso ai limiti delle garanzie relative alle Obbligazioni [Il Prestito non sarà assistito dalla garanzia del Fondo di Garanzia dei portatori di titoli obbligazionari emessi da banche appartenenti al Credito Cooperativo (di seguito “FGO”)] [Il Prestito sarà assistito dalla garanzia del Fondo di Garanzia dei portatori di titoli obbligazionari emessi da banche appartenenti al Credito Cooperativo (di seguito “FGO”), con le modalità ed i limiti previsti nello statuto del fondo medesimo, disponibile nel seguente sito internet www.fgo.bcc.it. Si precisa che nel caso di mancato rimborso del capitale alla scadenza da parte dell‟Emittente, la garanzia tutela il portatore dell‟obbligazione che dimostri l‟ininterrotto possesso delle stesse nei tre mesi antecedenti l‟inadempimento dell‟Emittente e per un ammontare massimo per ciascun investitore non superiore a Euro 103.291,38 (tenendo conto di tutti i titoli dell‟Emittente, anche appartenenti a diverse emissioni). La dotazione massima collettiva del fondo, che alla data del 31/07/2016 garantisce 3.690 emissioni obbligazionarie per un totale di € 23.993.037.000, è pari a € 538.024.534,68 per il periodo 01 Luglio – 31 Dicembre 2016 L‟intervento del Fondo è comunque subordinato ad una richiesta del portatore del titolo se i titoli sono depositati presso l‟Emittente ovvero, se i titoli sono depositati presso un‟altra banca, ad un mandato espresso a questa conferito. L‟art. 3 dello statuto del Fondo (FGO) prevede l‟applicabilità della garanzia anche ai casi di attivazione delle misure di risoluzione previsti dalla Direttiva 2014/59/UE (“BRRD”) tra cui il “bailin”. Per ulteriori dettagli si rinvia all‟elemento B.18 della presente Nota di Sintesi. 4.3.1.4. Rischi relativi alla vendita delle Obbligazioni prima della scadenza Nel caso in cui l‟investitore volesse vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il prezzo di vendita sarà influenzato da diversi elementi di rischio di seguito elencati, che potranno determinare una riduzione del prezzo di mercato delle Obbligazioni anche al di sotto del prezzo di emissione: caratteristiche/assenza del mercato in cui i titoli verranno negoziati (“4.3.1.5. Rischio di liquidità”); variazione dei tassi di interesse e di mercato (“4.3.2.1. Rischio di tasso di mercato” le cui diverse declinazioni per ciascuna tipologia di Obbligazioni sono riportate nel paragrafo successivo denominato “4.3.2. Fattori di rischio specifici connessi a ciascuna tipologia di Prestiti Obbligazionari” – della presente Nota di Sintesi); variazione del merito creditizio dell‟Emittente (“4.3.1.6. Rischio di deterioramento del merito di credito dell’Emittente”); [commissioni presenti nel prezzo di emissione (“4.3.1.7. Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni in aggiunta al prezzo di emissione”)]. I rischi sopra elencati implicano che, nel caso in cui l‟investitore vendesse le Obbligazioni prima della scadenza, potrebbe anche subire una rilevante perdita in conto capitale. Per contro, tali elementi non influenzano il valore di rimborso che rimane pari al 100% del valore nominale. I rischi relativi ai suddetti fattori sono di seguito descritti in maggior dettaglio. 4.3.1.5. Rischio di liquidità E‟ il rischio rappresentato dalla difficoltà o impossibilità per un investitore di vendere prontamente le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale ad un prezzo in linea con il suo valore teorico, che potrebbe anche essere inferiore al prezzo di emissione del titolo. L‟Emittente non richiederà l‟ammissione alla quotazione delle Obbligazioni presso un mercato regolamentato, ovvero alla negoziazione presso un sistema multilaterale di negoziazione (M.T.F.). Inoltre l‟Emittente non agirà in qualità di internalizzatore sistematico nè fisserà accordi con gli internalizzatori per la negoziazione delle Obbligazioni. L‟Emittente si impegna al riacquisto delle Obbligazioni senza limiti quantitativi su iniziativa dell‟investitore nell‟ambito del servizio di negoziazione in conto proprio ai sensi dell‟art. 1 comma 5 lettera a) del T.U.F., assicurando con ciò un pronto smobilizzo dell‟investimento (di norma entro 2 giorni lavorativi). Pertanto la Banca di Credito Cooperativo di Roma si impegna, nel caso di richiesta di vendita delle Prospetto di Base - 40 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Obbligazioni da parte dei sottoscrittori, a garantire la liquidabilità dei titoli effettuando operazioni di negoziazione in acquisto ed in vendita determinando il prezzo degli strumenti finanziari in conformità a quanto stabilito nel documento “Politica di pricing e Regole interne per la negoziazione/emissione dei prestiti obbligazionari emessi dalla BCC di Roma” consultabile sul sito della stessa all‟indirizzo www.bccroma.it. Non sono previsti limiti alla quantità di titoli su cui l'Emittente può svolgere attività di negoziazione. 4.3.1.6. Rischio di deterioramento del merito di credito dell’Emittente Le Obbligazioni potranno deprezzarsi in caso di peggioramento della situazione finanziaria dell‟Emittente, ovvero nel caso di deterioramento del merito creditizio dello stesso. Peraltro, non si può quindi escludere che i corsi dei titoli sul mercato secondario possano essere influenzati, tra l‟altro, da un diverso apprezzamento del rischio Emittente. [4.3.1.7. Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni in aggiunta al prezzo di emissione Sono previsti, a carico del sottoscrittore, costi/commissioni in aggiunta al prezzo di emissione il cui importo è pari a [●]. L‟importo di tali costi/commissioni incide – riducendolo – sul rendimento delle Obbligazioni calcolato sul prezzo di emissione. Al riguardo si precisa che il rendimento effettivo annuo netto viene determinato sulla base del prezzo di offerta/sottoscrizione e pertanto tiene conto della presenza di costi/commissioni in aggiunta al prezzo di emissione.] 4.3.1.8. Rischio di scostamento del rendimento delle Obbligazioni rispetto al rendimento di un titolo di stato Le Obbligazioni potrebbero presentare un rendimento effettivo su base annua inferiore rispetto al rendimento effettivo su base annua di un titolo di Stato Italiano di durata residua similare. [4.3.1.9. Rischio connesso alla presenza di una percentuale di devoluzione dell’ammontare collocato Il Prestito Obbligazionario è caratterizzato da un tasso cedolare inferiore rispetto ad un prestito che non prevede la devoluzione in quanto l‟Emittente devolverà [una percentuale] [un importo] del collocato ad un Ente Beneficiario entro [●] giorni dalla chiusura del Periodo di Offerta per un ammontare pari a [●]. [L‟Emittente dichiara inoltre che l‟Ente Beneficiario e quindi l‟aggiudicatario dei proventi derivanti dal collocamento delle Obbligazioni, non è una società controllata o collegata, cosi come definita dall‟art. 2359 del Codice Civile.] [A giudizio dell‟Emittente non si configura quindi nessun rapporto di conflitto di interessi]] 4.3.1.10. Rischi relativi ai conflitti di interesse I soggetti a vario titolo coinvolti nell‟emissione e nel collocamento delle Obbligazioni possono avere, rispetto all‟operazione, un interesse autonomo potenzialmente in conflitto con quello dell‟investitore. Di seguito vengono descritti i conflitti di interesse connessi con l‟emissione delle Obbligazioni: a) Coincidenza dell’Emittente con il Soggetto incaricato del Collocamento e con il Responsabile del Collocamento b) Coincidenza dell’Emittente con l’Agente di Calcolo c) Negoziazione dei titoli al di fuori di qualunque struttura di negoziazione d) [Commissioni percepite dal Soggetto incaricato del Collocamento e dal Responsabile del Collocamento e) [Conflitto d’interesse in caso di devoluzione di parte dell’ammontare collocato delle Obbligazioni ad un Ente Beneficiario] 4.3.1.11. Rischio dovuto all’assenza di rating dell’Emittente e/o degli strumenti finanziari L‟Emittente non ha richiesto alcun giudizio di rating per se né per le Obbligazioni di propria emissione. Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto non vi è disponibilità immediata di un indicatore sintetico rappresentativo della solvibilità dell‟Emittente e della rischiosità degli strumenti finanziari. 4.3.1.12. Rischio relativo al ritiro dell’Offerta E‟ il rischio derivante dalla facoltà dell‟Emittente di non dare inizio alla singola Offerta ovvero di ritirarla qualora prima della Data di Emissione e/o di Regolamento dovessero verificarsi circostanze straordinarie, così come previste nella prassi internazionale, ovvero eventi negativi riguardanti la situazione finanziaria, patrimoniale, reddituale dell‟Emittente nonché per motivi di opportunità (quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, condizioni sfavorevoli di mercato o il venir meno della convenienza dell‟Offerta) che siano tali, secondo il ragionevole giudizio dell‟Emittente da pregiudicare in maniera sostanziale la fattibilità e/o la convenienza della singola Offerta. Prospetto di Base - 41 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 4.3.1.13. Rischio di chiusura anticipata dell’offerta L‟Emittente potrà procedere in qualsiasi momento, durante il Periodo d‟Offerta, qualora si verificassero rilevanti mutamenti di mercato ovvero in ragione di cambiamenti nelle esigenze di raccolta dell‟Emittente, alla chiusura anticipata della stessa, e pertanto l‟ammontare totale dell‟emissione potrebbe essere inferiore a quella massima indicata. Una riduzione dell‟ammontare nominale complessivo può avere un impatto negativo sulla liquidità delle Obbligazioni. 4.3.1.14. Rischio di cambiamento del regime fiscale applicabile alle Obbligazioni I redditi derivanti dalle Obbligazioni sono soggetti al regime fiscale vigente di volta in volta. L‟investitore potrebbe subire un danno da un eventuale inasprimento del regime fiscale causato da un aumento delle imposte attualmente in essere o dall‟introduzione di nuove imposte, che andrebbero a diminuire il rendimento effettivo netto delle Obbligazioni. [4.3.2. FATTORI DI RISCHIO SPECIFICI CONNESSI A CIASCUNA TIPOLOGIA DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI Di seguito si riportano i fattori di rischio specifici per ciascuna tipologia di Obbligazioni da leggersi congiuntamente con i Fattori di Rischio comuni alle diverse tipologie di prestiti obbligazionari.] 4.3.2.1. Rischio di tasso di mercato [(a) OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO in caso di vendita prima della scadenza, l‟investitore è esposto al cosiddetto "rischio di tasso", in quanto in caso di aumento dei tassi di mercato si verificherà una diminuzione del prezzo del titolo, mentre nel caso contrario il titolo subirà un apprezzamento. L‟impatto delle variazioni dei tassi di interesse di mercato sul prezzo delle Obbligazioni a Tasso Fisso è tanto più accentuato, a parità di condizioni, quanto più lunga è la vita residua del titolo (per tale intendendosi il periodo di tempo che deve trascorrere prima del suo naturale rimborso).] [(b) OBBLIGAZIONI STEP UP – STEP DOWN in caso di vendita prima della scadenza, l‟investitore è esposto al cosiddetto "rischio di tasso", in quanto in caso di aumento dei tassi di mercato si verificherà una diminuzione del prezzo del titolo, mentre nel caso contrario il titolo subirà un apprezzamento. L‟impatto delle variazioni dei tassi di interesse di mercato sul prezzo delle Obbligazioni Step Up – Step Down è tanto più accentuato, a parità di condizioni, quanto più lunga è la vita residua del titolo (per tale intendendosi il periodo di tempo che deve trascorrere prima del suo naturale rimborso). In particolare, per le Obbligazioni Step Up, la sensibilità del prezzo dei Titoli in presenza di variazioni dei tassi di interesse sarà maggiore che nel caso di obbligazioni, con analoghe caratteristiche, che corrispondono un tasso fisso costante o un tasso fisso decrescente per tutta la loro durata.] [(c) OBBLIGAZIONI ZERO COUPON in caso di vendita prima della scadenza, l‟investitore è esposto al cosiddetto "rischio di tasso", in quanto in caso di aumento dei tassi di mercato si verificherà una diminuzione del prezzo del titolo, mentre nel caso contrario il titolo subirà un apprezzamento. Nel caso dei titoli zero coupon, essendo questi strumenti finanziari con duration3 maggiore rispetto ai titoli con flusso cedolare, variazioni al rialzo dei tassi di mercato possono dar vita a prezzi più penalizzanti per l‟investitore. L‟impatto delle variazioni dei tassi di interesse di mercato sul prezzo delle Obbligazioni zero coupon è tanto più accentuato, a parità di condizioni, quanto più lunga è la vita residua del titolo (per tale intendendosi il periodo di tempo che deve trascorrere prima del suo naturale rimborso).] [(d) OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE CON EVENTUALE TASSO MINIMO (FLOOR) E/O TASSO MASSIMO (CAP) è il rischio rappresentato da eventuali variazioni dei livelli dei tassi di mercato a cui l‟investitore è esposto in caso di vendita delle obbligazioni prima della scadenza; dette variazioni riducono infatti il valore di mercato dei titoli. Fluttuazioni dei tassi d‟interesse sul mercato del Parametro di Riferimento di riferimento, potrebbero determinare temporanei disallineamenti del valore della cedola in corso di godimento rispetto ai livelli dei tassi di riferimento espressi dai mercati finanziari e conseguentemente determinare variazioni sui prezzi dei titoli.] 4.3.2.2. Rischio di indicizzazione: poiché il rendimento dipende, in tutto o in parte, Per duration si intende il tempo di attesa medio per ottenere il flusso di cassa; in un‟obbligazione zero coupon il tempo medio di attesa coincide con la vita residua del titolo in quanto l‟unico flusso di cassa ad essere pagato è il valore di rimborso a scadenza. 3 Prospetto di Base - 42 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – dall‟andamento di un Parametro di Riferimento, ad un eventuale andamento decrescente del valore del Parametro di Riferimento anche il rendimento dei Titoli sarà proporzionalmente decrescente. È possibile che il Parametro di Riferimento possa ridursi fino a zero o al di sotto di zero; in tal caso l‟investitore non percepirebbe alcun interesse sull‟investimento effettuato. Tale rischio risulta mitigato dalla presenza di un‟eventuale Spread positivo. [4.3.2.3. Rischio di disallineamento tra il Parametro di Riferimento e la periodicità delle cedole delle Obbligazioni con Cedole a Tasso Variabile: la periodicità delle cedole variabili non corrisponde al periodo di rilevamento del Parametro di Riferimento prescelto e tale disallineamento può incidere negativamente sul rendimento del Titolo.] 4.3.2.4. Rischio di eventi di turbativa e/o di eventi straordinari: qualora nel corso della vita dell'Obbligazione si dovesse verificare, relativamente al Parametro di Riferimento cui è legato il Prestito Obbligazionario, un evento di natura straordinaria o di turbativa che ne dovesse modificare la struttura o ne dovesse compromettere l'esistenza, l‟Emittente provvederà a fissare un valore sostitutivo che potrà essere per il Tasso Euribor [il Tasso Euro Libor (London Inter-Bank Offered Rate) a [3] [6] [12] mesi] [il rendimento lordo dei BOT a [3] [6] [12] mesi relativo alla più recente asta BOT antecedente la data di rilevazione]. In ogni caso, e ciò qualora si dovessero verificare eventi di natura straordinaria o di turbativa come sopra definiti [anche con riferimento al Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea] l‟Emittente agirà in buona fede per la determinazione delle cedole secondo la migliore prassi di mercato e senza pregiudicare gli interessi degli investitori. Quanto sopra potrebbe influire negativamente sul rendimento del titolo. 4.3.2.5. Rischio connesso all’assenza di informazioni: l‟Emittente, non fornirà successivamente all‟emissione delle Obbligazioni, alcuna informazione relativamente alle stesse e all‟andamento del Parametro di Riferimento prescelto. [4.3.2.6. Rischio connesso alla natura strutturata delle Obbligazioni: l‟investitore deve tener presente che l‟Obbligazione presenta al suo interno, oltre alla componente obbligazionaria, una componente derivativa. [E‟ previsto un Tasso Minimo e la componente derivativa consta di una opzione di tipo interest rate FLOOR, implicitamente acquistata dall‟investitore, in ragione della quale questi vede determinato a priori il valore minimo del tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole variabili.] [E‟ previsto un Tasso Massimo, la componente derivativa consta di una opzione di tipo interest rate CAP, implicitamente venduta dall‟investitore, in ragione della quale questi vede determinato a priori il valore massimo del tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole variabili.] [La contestuale presenza di un‟opzione di tipo interest rate CAP ed interest rate FLOOR da luogo ad una opzione c.d. interest rate COLLAR.]] [4.3.2.7. Rischio relativo alla previsione di un Tasso Massimo (Cap): è il rischio connesso alla facoltà dell‟Emittente di prevedere che il tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole a tasso variabile non possa essere superiore ad un Tasso Massimo. Tale limite non consente di beneficiare a pieno dell‟eventuale aumento del valore del Parametro di Riferimento prescelto ed il titolo è tanto più rischioso quanto più è basso il Cap. Nel caso in cui sia applicato un Tasso Massimo, infatti, se il valore del Parametro di Riferimento prescelto, eventualmente maggiorato dello Spread, risulta superiore al Tasso Massimo, il tasso annuo lordo sarà pari al Tasso Massimo. L‟Investitore, pertanto, deve tener presente che, qualora il tasso della cedola sia determinato applicando un Tasso Massimo, il rendimento delle Obbligazioni potrà essere inferiore a quello di un titolo similare legato al medesimo Parametro di Riferimento prescelto, maggiorato dello stesso Spread, al quale non sia applicato un Tasso Massimo.]] [(e) OBBLIGAZIONI A TASSO MISTO CON EVENTUALE TASSO MINIMO (FLOOR) E/O TASSO MASSIMO (CAP) in caso di vendita prima della scadenza, l‟investitore è esposto al cosiddetto "rischio di tasso", in quanto in caso di aumento dei tassi di mercato si verificherà una diminuzione del prezzo del titolo, mentre nel caso contrario il titolo subirà un apprezzamento. In particolare, le componenti a tasso fisso modificano il loro valore in maniera inversamente proporzionale alla variazione dei tassi di interesse di mercato, mentre le componenti a tasso variabile risentono in maniera meno significativa di variazioni del tasso di interesse. Per la componente a tasso variabile, fluttuazioni dei tassi d‟interesse sul mercato del Parametro di Riferimento di riferimento, potrebbero determinare temporanei disallineamenti del valore della cedola in corso di godimento rispetto ai livelli dei tassi di riferimento espressi dai mercati finanziari e Prospetto di Base - 43 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – conseguentemente determinare variazioni sui prezzi dei titoli. 4.3.2.2. Rischio di indicizzazione: poiché il rendimento delle Obbligazioni dipende, in tutto o in parte, dall‟andamento di un Parametro di Riferimento, ad un eventuale andamento decrescente del valore del Parametro di Riferimento anche il rendimento dei Titoli sarà proporzionalmente decrescente. È possibile che il Parametro di Riferimento possa ridursi fino a zero o al di sotto di zero; in tal caso l‟investitore non percepirebbe alcun interesse sull‟investimento effettuato. Tale rischio risulta mitigato dalla presenza di un‟eventuale Spread positivo. [4.3.2.3. Rischio di disallineamento tra il Parametro di Riferimento e la periodicità delle cedole delle Obbligazioni con Cedole a Tasso Variabile: la periodicità delle cedole variabili non corrisponde al periodo di rilevamento del Parametro di Riferimento prescelto e tale disallineamento può incidere negativamente sul rendimento del Titolo.] 4.3.2.4. Rischio di eventi di turbativa e/o di eventi straordinari: qualora nel corso della vita dell'Obbligazione (con riferimento alle Cedole Variabili) si dovesse verificare, relativamente al Parametro di Riferimento cui è legato il Prestito Obbligazionario, un evento di natura straordinaria o di turbativa che ne dovesse modificare la struttura o ne dovesse compromettere l'esistenza, l‟Emittente provvederà a fissare un valore sostitutivo che potrà essere per il Tasso Euribor [il Tasso Euro Libor (London Inter-Bank Offered Rate) a [3] [6] [12] mesi] [il rendimento lordo dei BOT a [3] [6] [12] mesi relativo alla più recente asta BOT antecedente la data di rilevazione]. In ogni caso, e ciò qualora si dovessero verificare eventi di natura straordinaria o di turbativa come sopra definiti [anche con riferimento al Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea] l‟Emittente agirà in buona fede per la determinazione delle cedole secondo la migliore prassi di mercato e senza pregiudicare gli interessi degli investitori. Quanto sopra potrebbe influire negativamente sul rendimento del titolo. 4.3.2.5. Rischio connesso all’assenza di informazioni: con riferimento alle Cedole Variabili, l‟Emittente, non fornirà successivamente all‟emissione delle Obbligazioni, alcuna informazione relativamente alle stesse e all‟andamento del Parametro di Riferimento prescelto. [4.3.2.6. Rischio connesso alla natura strutturata delle Obbligazioni: l‟investitore deve tener presente che l‟Obbligazione presenta al suo interno, oltre alla componente obbligazionaria, una componente derivativa. [E‟ previsto un Tasso Minimo e la componente derivativa consta di una opzione di tipo interest rate FLOOR, implicitamente acquistata dall‟investitore, in ragione della quale questi vede determinato a priori il valore minimo del tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole variabili.] [E‟ previsto un Tasso Massimo, la componente derivativa consta di una opzione di tipo interest rate CAP, implicitamente venduta dall‟investitore, in ragione della quale questi vede determinato a priori il valore massimo del tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole variabili.] [La contestuale presenza di un‟opzione di tipo interest rate CAP ed interest rate FLOOR da luogo ad una opzione c.d. interest rate COLLAR.]] [4.3.2.7. Rischio relativo alla previsione di un Tasso Massimo (Cap): è il rischio connesso alla facoltà dell‟Emittente di prevedere che il tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole a tasso variabile non possa essere superiore ad un Tasso Massimo. Tale limite non consente di beneficiare a pieno dell‟eventuale aumento del valore del Parametro di Riferimento prescelto ed il titolo è tanto più rischioso quanto più è basso il Cap. Nel caso in cui sia applicato un Tasso Massimo, infatti, se il valore del Parametro di Riferimento prescelto, eventualmente maggiorato dello Spread, risulta superiore al Tasso Massimo, il tasso annuo lordo sarà pari al Tasso Massimo. L‟Investitore, pertanto, deve tener presente che, qualora il tasso della cedola sia determinato applicando un Tasso Massimo, il rendimento delle Obbligazioni potrà essere inferiore a quello di un titolo similare legato al medesimo Parametro di Riferimento prescelto, maggiorato dello stesso Spread, al quale non sia applicato un Tasso Massimo.]] SEZIONE E - OFFERTA E.2b Ragioni dell’offerta e impiego dei proventi, se diversi dalla ricerca del Le obbligazioni saranno emesse nell‟ambito dell‟ordinaria attività di raccolta da parte dell‟Emittente. Nell‟esercizio della sua attività, l‟Emittente si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. L‟Emittente si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. L‟ammontare ricavato dall‟emissione obbligazionaria, al netto di eventuali commissioni di sottoscrizione, sarà destinato all‟esercizio dell‟attività creditizia dell‟Emittente. [Parte dell‟ammontare ricavato dalle Obbligazioni [pari al [●]%] [pari a [●]] [del Prospetto di Base - 44 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – E.3 profitto e/o dalla copertura di determinati rischi Valore Nominale dell‟obbligazione] sarà devoluto da parte dell‟Emittente a titolo di liberalità a [●].] Descrizione dei termini e delle condizioni dell’offerta Destinatari dell’offerta Le Obbligazioni sono destinate alla clientela dell‟Emittente. Condizioni dell’Offerta Le obbligazioni potranno essere offerte [senza essere subordinate ad alcuna condizione] [con le/la condizioni/e evidenziate di seguito:] [esclusivamente con apporto di cd. “denaro fresco” da parte del potenziale investitore. Per “denaro fresco” si intende l‟apporto di nuova liquidità da parte del sottoscrittore presso l‟Emittente a partire da [●] Tale nuova liquidità non potrà essere riveniente dall‟eventuale smobilizzo di obbligazioni emesse dall‟Emittente e sottoscritte in un periodo da [●] a [●]]; e/o [esclusivamente dai Soci. Per il registro della qualifica di socio verrà presa in considerazione l‟iscrizione dell‟investitore nel libro soci della Banca alla data di sottoscrizione delle obbligazioni offerte]; e/o [esclusivamente da soggetti che siano residenti in [●]]; e/o [persone fisiche non esercenti attività d‟impresa]; e/o [il Prestito sarà sottoscrivibile esclusivamente a seguito di acquisto di nuove azioni o quote sociali dell‟Emittente, per le seguenti quantità […]]; e/o [esclusivamente a determinate categorie di investitori [indicazione dei criteri]]. Al fine di poter partecipare all‟Offerta, il sottoscrittore dovrà procedere all‟apertura di un conto corrente e di un deposito titoli presso l‟Emittente. Ammontare totale dell’emissione/dell’offerta L‟ammontare totale dell‟Emissione è pari a [●]. Durante il Periodo di Offerta, l‟Emittente potrà aumentare l‟ammontare totale dell‟ Emissione, dandone comunicazione mediante apposito avviso a disposizione di ogni Filiale dell‟Emittente, sul sito internet www.bccroma.it e contestualmente trasmesso alla CONSOB. Prezzo di offerta Le Obbligazioni saranno emesse [alla pari] [sotto la pari], cioè ad un prezzo di emissione [pari] [inferiore] al Valore Nominale pari a [●]. Il prezzo di emissione è pari a [●]. Per eventuali sottoscrizioni con Date di Regolamento successive alla Data di Godimento al prezzo di sottoscrizione saranno aggiunti gli eventuali interessi maturati calcolati dalla Data di Godimento alla Data di Regolamento. Il prezzo di offerta sarà pari al [prezzo di emissione] [prezzo di emissione maggiorato delle spese e delle imposte specificatamente poste a carico del sottoscrittore pari a [●]]. Soggetti collocatori/responsabili del collocamento Le obbligazioni saranno offerte tramite collocamento esclusivamente presso la rete di filiali della Banca di Credito Cooperativo di Roma. L‟Emittente sarà responsabile del collocamento del Prestito. Periodo di offerta, comprese possibili modifiche L‟adesione a ciascun Prestito potrà essere effettuata nel corso del Periodo di Offerta che sarà dal [●] al [●]. L‟Emittente si riserva, in qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta, la facoltà di procedere alla chiusura anticipata dell‟offerta, sospendendo immediatamente l‟accettazione di ulteriori richieste da parte degli investitori. L‟Emittente darà comunicazione al pubblico della chiusura anticipata dell‟offerta tramite apposito avviso pubblicato sul sito internet dell„Emittente www.bccroma.it e reso disponibile in forma stampata e gratuitamente presso le filiali dell‟Emittente. Tale avviso sarà contestualmente trasmesso alla CONSOB. Non essendo previsto il riparto, tutte le adesioni pervenute prima della chiusura anticipata Prospetto di Base - 45 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – E.4 Interessi significativi per l’emissione / l’offerta, compresi interessi confliggenti E.7 Spese stimate addebitate all’investitore dall’Emittente o dall’offerente dell‟offerta saranno soddisfatte L‟Emittente si riserva altresì la facoltà di prorogare il Periodo di Offerta. Tale decisione sarà comunicata al pubblico entro l‟ultimo giorno del Periodo di Offerta secondo le medesime forme e modalità previste nel caso di chiusura anticipata dell‟offerta di cui sopra. Descrizione della procedura di sottoscrizione Sarà richiesta l‟apertura di un conto corrente e di un deposito titoli ai fini della sottoscrizione delle Obbligazioni offerte. La sottoscrizione delle obbligazioni sarà effettuata a mezzo di apposita scheda di adesione che dovrà essere consegnata dall‟investitore debitamente sottoscritta presso la rete di filiali della banca. Le domande di adesione sono revocabili mediante disposizione scritta da consegnare presso le sedi e le filiali dell‟Emittente entro il termine dell‟ultimo giorno del Periodo di Offerta, ovvero, in caso di chiusura anticipata, fino alla data di quest‟ultima. Decorsi i termini applicabili per la revoca, le adesioni divengono irrevocabili. Non saranno ricevibili né considerate valide le domande di adesione pervenute prima dell‟inizio del Periodo di Offerta e dopo il termine del Periodo di Offerta. Al sottoscrittore viene inoltre consegnato il Prospetto Base e il Certificato di avvenuta concessione garanzia del Fondo di Garanzia dei portatori di titoli obbligazionari emessi da banche appartenenti al Credito Cooperativo. Il Prospetto di Base è altresì disponibile e consultabile gratuitamente presso le filiali dell‟Emittente, nonché sul sito internet della stessa all‟indirizzo www.bccroma.it. Ai sensi dell‟articolo 16 della Direttiva Prospetto, nel caso in cui l'Emittente proceda alla pubblicazione di un Supplemento al Prospetto di Base, secondo le modalità di cui alla Direttiva Prospetto e dell'articolo 94, comma 7 del Testo Unico della Finanza, gli investitori, che abbiano già aderito all'Offerta prima della pubblicazione del Supplemento, potranno, ai sensi dell‟art. 95 bis comma 2 del Testo Unico della Finanza, revocare la propria accettazione entro il secondo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del Supplemento medesimo, mediante una comunicazione scritta all'Emittente o secondo le modalità indicate nel contesto del Supplemento medesimo. Il Supplemento sarà pubblicato sul sito internet dell‟Emittente www.bccroma.it e reso disponibile in forma stampata e gratuitamente presso le filiali dell‟Emittente. Della pubblicazione del Supplemento verrà data notizia con apposito avviso. L'Emittente potrebbe avere interessi in conflitto in quanto: [L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e in qualità di Responsabile del Collocamento; in tal caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori in quanto i titoli collocati sono di propria emissione.] [L'Emittente opera come Agente di Calcolo delle Obbligazioni; in tal caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori.] [L‟Emittente negozierà i titoli su istanza del sottoscrittore (assumendo pertanto onere di controparte), e ciò configura una situazione di conflitto di interesse nei confronti degli investitori.] [Il Soggetto incaricato del Collocamento e il Responsabile del Collocamento percepiscono una commissione di collocamento e ciò determina un ulteriore conflitto di interessi.] [Una parte dell‟ammontare ricavato dai Titoli pari a [●] verrà devoluto a [●] e il collegamento da intendersi quale, a titolo esemplificativo, concessione di crediti, coincidenza di soggetti rilevanti, rapporti commerciali, ecc. - tra l'Emittente e l'Ente Beneficiario determina una situazione di conflitto d‟interessi significativi per l‟emissione/l‟offerta.] Il prezzo di emissione non include commissioni di collocamento o di sottoscrizione. [Sono a carico dell‟investitore spese e imposte in aggiunta al prezzo di emissione pari a [●]% del Valore Nominale dell‟obbligazione ovvero ad Euro [●] per ogni [●] di Valore Nominale.] [Non sono previste spese e imposte in aggiunta al prezzo di emissione] [Inoltre sono previste spese connesse all‟incasso delle cedole pari a [●]] Inoltre potranno essere previste spese connesse alla tenuta di un conto corrente e di un deposito titoli. Prospetto di Base - 46 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO SEZIONE 4 FATTORI DI RISCHIO Avvertenza: si richiama l‟attenzione dell‟investitore sulla circostanza che - a seguito della pubblicazione da parte della Banca di Credito Cooperativo di Roma del Prospetto Informativo relativo all‟Offerta Pubblica di azioni ordinarie, avvenuta in data 5 settembre 2015, a seguito di comunicazione del provvedimento di approvazione della CONSOB con nota nr. 0070009/15 del 4 settembre 2015, come successivamente integrato ed aggiornato dal Supplemento al Prospetto di Offerta Pubblica di azioni ordinarie pubblicato in data 4 agosto 2016 a seguito di approvazione del 3 agosto 2016 con nota nr. 0072550/16 - il presente Prospetto di Base incorpora mediante riferimento talune informazioni, contenute nel Prospetto di Aumento di Capitale come successivamente integrato ed aggiornato dal Supplemento. Le parti del Prospetto di Aumento di Capitale, come successivamente integrato ed aggiornato dal Supplemento, non incluse mediante riferimento nel presente Prospetto di Base non sono pertinenti per l‟investitore. Per una più completa informativa ed analisi relativa all‟Emittente si rinvia altresì al: “PROSPETTO INFORMATIVO RELATIVO ALL‟OFFERTA PUBBLICA DI AZIONI ORDINARIE” depositato presso la Consob in data 5 settembre 2015 a seguito di approvazione comunicata con nota nr. 0070009/15 del 4 settembre 2015; “SUPPLEMENTO AL PROSPETTO INFORMATIVO RELATIVO ALL‟OFFERTA PUBBLICA DI AZIONI ORDINARIE” depositato presso la Consob in data 4 agosto 2016 a seguito di approvazione comunicata con nota nr. 0072550/16 del 3 agosto 2016. Come previsto dall‟art. 28 del Regolamento CE 809/2004, i documenti sono incorporati per riferimento, limitatamente alle informazioni sull‟Emittente, secondo quanto meglio precisato al paragrafo 14 del Documento di Registrazione; le altre informazioni relative alla descrizione degli strumenti finanziari oggetto dell‟offerta non sono rilevanti ai fini del presente Prospetto di Base. L‟operazione descritta nel presente Prospetto di Base presenta gli elementi di rischio tipici di un investimento in obbligazioni. Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell‟investimento, gli investitori sono invitati a valutare gli specifici fattori di rischio relativi all‟Emittente, al settore di attività in cui esso opera, nonché agli strumenti finanziari oggetto dell‟Offerta. I fattori di rischio devono essere letti congiuntamente alle informazioni contenute nel Prospetto di Base. 4.1. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL’EMITTENTE 4.1.1. Rischi propri dell’attività bancaria L‟Emittente è soggetto ai rischi propri dell‟attività bancaria e precisamente: 4.1.1.1. Rischio finanziario L‟Emittente, nell‟ambito della gestione del proprio portafoglio di investimento, è esposto ai rischi tipicamente connessi con l‟operatività nei mercati finanziari, consistenti in particolare nei rischi relativi all‟andamento delle quotazioni, nei rischi di controparte ed in quelli relativi alla solvibilità degli emittenti gli strumenti finanziari detenuti in portafoglio. Al 31 dicembre 2015 l‟assorbimento patrimoniale del rischio di tasso calcolato sul totale delle esposizioni della Banca al netto del portafoglio di negoziazione di vigilanza (banking book) è pari a 20,0 milioni in aumento di 5,0 milioni rispetto al valore registrato il 31 dicembre 2014 (15,0 milioni). Al 30 giugno 2016 l‟assorbimento patrimoniale del rischio di tasso calcolato sul totale delle esposizioni della Banca al netto del portafoglio di negoziazione di vigilanza (banking book) è pari a 14,7 milioni in diminuzione di 5,3 milioni rispetto al valore registrato il 31 dicembre 2015 (20,0 milioni). Si specifica in proposito che, nel corso del primo semestre 2016, la Banca ha completato l‟operazione di acquisizione Prospetto di Base - 47 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO delle attività e delle passività della Banca Padova Credito Cooperativo ed ha effettuato alcune operazioni di copertura dei mutui a tasso fisso mediante ricorso a strumenti derivati sfruttando le condizioni di mercato ritenute particolarmente favorevoli. La Banca, coerentemente ai principi cui la sua attività si ispira, non fa ricorso a strumenti derivati per la copertura dei rischi finanziari inerenti il portafoglio di proprietà, ma adotta misure volte a contenere e/o neutralizzare l‟esposizione al rischio tasso mediante ricorso a strumenti derivati di copertura di mutui a tasso fisso. L‟attività di investimento in strumenti finanziari con risorse proprie comporta un rischio di effetti negativi in termini di possibili minusvalenze sugli investimenti effettuati e conseguentemente sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente. Si specifica che al 31 dicembre 2015 il valore di bilancio delle esposizioni sovrane dell‟Emittente rappresentate da “titoli di debito” ammonta ad Euro 4.058,3 milioni, quasi interamente concentrato sul paese Italia (4.052,2 milioni ovvero il 99,85% del totale delle esposizioni su debiti sovrani). Al 30 giugno 2016 il valore di bilancio delle esposizioni sovrane dell‟Emittente rappresentate da “titoli di debito” ammontava ad Euro 3.230,3 milioni, quasi interamente concentrato sul paese Italia (3.224,2 milioni ovvero il 99,8% del totale delle esposizioni su debiti sovrani). Le recenti incertezze sull‟evoluzione delle politiche monetarie della BCE, nell‟area Euro, e della FED, nell‟area del dollaro, con la conseguente alea in ordine al posizionamento degli investitori internazionali determinano il riacuirsi dei profili di rischio afferenti alla gestione del portafoglio di investimento dell‟Emittente, connessi all‟esposizione dell‟Emittente all‟andamento delle quotazioni, ai rischi di controparte e alla solvibilità degli emittenti gli strumenti finanziari detenuti in portafoglio. I futuri sviluppi di tale scenario potrebbero pertanto determinare significativi effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell‟Emittente. Si veda anche il successivo Paragrafo “4.1.1.2. Rischio relativo al debito sovrano”. 4.1.1.2. Rischio relativo al debito sovrano I recenti sviluppi della crisi del debito sovrano della Grecia hanno determinato il riprodursi delle forti tensioni nei mercati finanziari, già manifestatesi in passato. Il fenomeno in questione, occasionato dalle incertezze in merito alla futura evoluzione della situazione della Grecia e sulla capacità di tale Stato di far fronte alle scadenze dei finanziamenti ricevuti in ambito internazionale, è alimentato anche dai possibili rischi di contagio tra i mercati dei debiti sovrani dei diversi paesi, tra i quali anche quello italiano. Allo stato, non è da escludere la possibilità che tale situazione produca un nuovo scenario di avversione al rischio potenzialmente suscettibile di estensione anche al debito sovrano italiano, con l‟effetto che possa venire a vanificarsi la ripresa di fiducia manifestatasi tra il 2013 e il 2015 ed i titoli di stato italiani possano essere penalizzati da forti vendite, con conseguente ridimensionamento dei relativi corsi e significativi rialzi dei relativi rendimenti. Ugualmente non si può neppure escludere che dall‟eventuale realizzarsi di un siffatto scenario possano derivare declassamenti dei titoli di Stato italiani da parte delle principali agenzie di rating. Tali circostanze avrebbero la conseguenza di produrre effetti negativi sul valore delle attività finanziarie detenute nel portafoglio dell‟Emittente, caratterizzato nel complesso da una sensibile esposizione al Rischio Paese Italia, in relazione alla presenza di una elevata quota di investimenti costituiti da titoli di Stato italiani. Potrebbero, quindi, prodursi effetti negativi, anche rilevanti, sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente. In uno scenario estremo, alcuni Paesi dell‟Eurozona potrebbero uscire dall‟Unione Monetaria o, addirittura, si potrebbe pervenire all‟ipotesi di un dissolvimento dell‟Unione Monetaria stessa, con conseguenze, in entrambi i casi, allo stato, imprevedibili e, comunque, con possibili effetti negativi, anche rilevanti, sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente. Il rendimento del BTP decennale si posizionava, alla data del 31 dicembre 2014, nell‟intorno del 1,89%, alla data del 31 dicembre 2015 nell‟intorno del 1,589% e alla data del 30 giugno 2016 nell‟intorno del 1,343%. Lo spread rispetto ai Bund tedeschi si posizionava, alla data del 31 dicembre 2014 nell‟intorno di 133 bp, alla data del 31 dicembre 2015 nell‟intorno di 96 bp e alla data del 30 giugno 2016 nell‟intorno di 146 bp. Si riporta, di seguito, una tabella riassuntiva relativa alle esposizioni della Banca Prospetto di Base - 48 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO in titoli di debito emessi da Governi centrali e locali e da Enti governativi, al 31 dicembre 2014, al 31 dicembre 2015 e al 30 giugno 2016. 31/12/2014 Governi e rating Italia/BBB- Categoria Valore IAS Nominale Valore di Bilancio Fair Value 30/06/2016 Valore di Bilancio Fair Value AFS 3.175.000 3.251.461 3.251.461 3.331.000 3.396.019 3.396.019 2.531.000 2.568.779 2.568.779 HTM 960.000 988.472 1.077.095 635.000 656.220 748.947 635.000 655.441 754.058 0 0 0 0 0 0 6.090 HFT Austria/AA+ 31/12/2015 Valore Valore Valore di Fair Value Nominale Nominale Bilancio HFT 6.000 6.121 6.121 6.000 6.105 6.105 6.000 6.090 LR 20.000 20.799 21.839 0 0 0 0 0 0 4.161.000 4.266.853 4.356.516 3.972.000 4.058.344 4.151.072 3.172.000 3.230.310 3.328.928 Germania/AAA Totale L‟esposizione verso titoli governativi al 31 dicembre 2014 ammonta complessivamente a 4.161 mln in termini di valore nominale e rappresenta il 92% del portafoglio di proprietà della Banca. L‟esposizione verso titoli governativi, italiani e stranieri, ammonta complessivamente al 31 dicembre 2015 a 3.972 mln (di cui 81 mln in strumenti finanziari strutturati) e rappresenta il 90,4% del portafoglio di proprietà della Banca. L‟esposizione verso titoli governativi, italiani e stranieri, ammonta complessivamente al 30 giugno 2016 a 3.172 mln (di cui 81 mln in strumenti finanziari strutturati) e rappresenta il 91% del portafoglio di proprietà della Banca. Alla Data del Prospetto di Base non vi sono in essere finanziamenti erogati dall‟Emittente verso Governi. Si specifica che l‟Emittente è esposto verso il rischio Paese Italia e che, alla Data del Prospetto di Base, non detiene nel proprio portafoglio di attività finanziarie titoli di Stato greci o di altri Paesi “periferici”. Si evidenzia che al 31 dicembre 2015 la componente di titoli strutturati detenuti dall‟Emittente è marginale e rappresenta il 3% del portafoglio titoli di proprietà. Alla Data del 30 giugno 2016 la componente di titoli strutturati detenuta dall‟Emittente rappresenta il 3,7%. Nello specifico si tratta prevalentemente di strutture di tipo CMS, CMS spread e inflation linked con scadenza massima 2021. Nella seguente tabella si fornisce l‟aggiornamento delle suesposte informazioni al 30 giugno 2016. 30/06/2016 Governi e rating Italia/BBB- Austria/AA+ Totale Categoria IAS Valore Nominale Valore di Bilancio Fair Value AFS 2.531.000 2.568.779 2.568.779 HTM 635.000 655.441 754.058 HFT 0 0 0 HFT 6.000 6.090 6.090 3.172.000 3.230.310 3.328.928 Alla data del 30 giugno 2016 l‟esposizione verso titoli governativi ammonta complessivamente a 3.172 mln (di cui 81 mln in strumenti finanziari strutturati) e rappresenta il 91% del portafoglio di proprietà della Banca. 4.1.1.3. Rischio di credito Il rischio di credito è definito come il rischio di subire perdite derivanti dall‟insolvenza o dal deterioramento del merito creditizio delle controparti affidate. Nell‟ambito del rischio di credito vengono identificate, inoltre, le seguenti tipologie di rischio: - il rischio di controparte, che è determinato dalla possibilità che la controparte di una transazione, avente ad oggetto strumenti finanziari, risulti inadempiente prima del regolamento della stessa; la nuova normativa di vigilanza (regolamento UE 575/13 “CRR”) ha introdotto nell‟ambito del rischio Prospetto di Base - 49 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO di controparte un requisito patrimoniale aggiuntivo a copertura di potenziali perdite dovute alla variazione dei prezzi di mercato per effetto del deterioramento del merito di credito delle controparti (rischio di rettifiche di valore della componente creditizia, o credit valuation adjustment - CVA); - il rischio di concentrazione, che è definito dalla Circ. 285/13 della Banca d‟Italia come il “rischio derivante da esposizioni verso controparti, incluse le controparti centrali, gruppi di controparti connesse e controparti operanti nel medesimo settore economico, nella medesima regione geografica o che esercitano la stessa attività o trattano la stessa merce, nonché dall‟applicazione di tecniche di attenuazione del rischio di credito, compresi, in particolare, i rischi derivanti da esposizioni indirette, come, ad esempio, nei confronti di singoli fornitori di garanzie”; - il rischio residuo, che è un rischio non misurabile inerente all‟eventualità che le tecniche per l‟attenuazione del rischio di credito utilizzate dalla Banca risultino meno efficaci del previsto. - il rischio di cartolarizzazione, che è il rischio che la sostanza economica delle operazioni di cartolarizzazione non sia pienamente rispecchiata nelle decisioni di valutazione e gestione del rischio. Si evidenzia che nell‟esercizio 2015 le rettifiche di valore su crediti hanno presentato un significativo incremento, pari al 30,57%, rispetto al 2014. Le seguenti tabelle forniscono indicazione dell‟incidenza (al lordo e al netto delle svalutazioni) delle diverse categorie di crediti deteriorati sul totale dei crediti con riferimento al 31 dicembre 2015, 2014, 2013, nonché alla data del 30 giugno 2016. In conseguenza di un intervenuto cambio di normativa sui crediti deteriorati, a partire da gennaio 2015 gli incagli e le esposizioni ristrutturate sono state classificate come inadempienze probabili. I dati al 30 giugno 2016 sono tratti dalla più recente segnalazione di vigilanza inviata alla Banca d‟Italia e non sono stati assoggettati a revisione legale dei conti da parte della Società di Revisione. a) Sofferenze b) Inadempienze probabili c) Esposizioni scadute d) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Totale crediti in bonis Incidenza % su totale crediti lordi 30-06-16 31-dic-15 4,02% 3,81% 7,03% 6,54% 1,36% 1,29% 0,00% 0,00% 12,40% 11,64% 87,60% 88,36% Incidenza % su totale crediti netti 30-06-16 31-dic-15 1,45% 1,38% 4,80% 4,43% 1,17% 1,11% 0,00% 0,00% 7,42% 6,92% 92,58% 93,08% L‟incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale degli impieghi risulta a dicembre 2015 pari all‟11,64%, in aumento di 2,21 p.p. rispetto al 9,43% registrato a dicembre 2014. Considerando gli importi netti si può notare a dicembre 2015 un incremento (1,23 p.p.) rispetto al 31 dicembre 2014. L‟incidenza delle sofferenze lorde sul totale degli impieghi lordi al 31 dicembre 2015 risulta pari al 3,81% e presenta un incremento (+ 0,48%) rispetto al 31 dicembre 2014. Più marcato l‟incremento dell‟incidenza delle inadempienze probabili, che si attesta al 31 dicembre 2015 al 6,54% degli impieghi lordi (+1,93 p.p. rispetto alla sommatoria degli incagli e delle esposizioni ristrutturate al 31 dicembre 2014). Per converso, l‟incidenza delle esposizioni scadute al 31 dicembre 2015, pari all‟1,29%, si presenta in contenuta diminuzione rispetto all‟1,49% rilevato al 31 dicembre 2014. L‟incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale degli impieghi risulta a giugno 2016 pari al 12,40%, in aumento di 0,76 p.p. rispetto all‟ 11,64% registrato a dicembre 2015. Considerando gli importi netti si può notare a giugno 2016 un incremento (0,50 p.p.) rispetto al 31 dicembre 2015. L‟incidenza delle sofferenze lorde sul totale degli impieghi lordi al 30 giugno 2016 risulta pari al 4,02% e presenta un incremento (+ 0,21 p.p.) rispetto al 31 dicembre 2015. Più marcato l‟incremento dell‟incidenza delle inadempienze probabili, che si attesta al 30 giugno 2016 al 7,03% degli impieghi lordi (+0,49 p.p. rispetto al dato al 31 dicembre 2015). Prospetto di Base - 50 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO Risulta leggermente in aumento anche l‟incidenza delle esposizioni scadute che si attesta al 30 giugno 2016 all‟1,36%, (+ 0,07 p.p. rispetto all‟1,29% rilevato al 31 dicembre 2015). Incidenza % su totale crediti lordi Incidenza % su totale crediti netti dic-14 dic-13 dic-14 dic-13 a) Sofferenze 3,33%* 2,93% 1,24% 1,25% b) Incagli 4,48% 3,77% 3,05% 2,66% c) Esposizioni ristrutturate 0,13% 0,14% 0,12% 0,12% d) Esposizioni scadute 1,49% 2,19% 1,28% 1,94% e) Rischio Paese 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Totale crediti deteriorati 9,43% 9,03% 5,69% 5,97% Totale crediti in bonis 90,57% 90,97% 94,31% 94,03% * Il totale del comparto è al netto dei titoli deteriorati rientranti nel portafoglio L&R; ove questi venissero computati, l‟incidenza ammonterebbe al 3,5%. Si rappresenta il rapporto tra i singoli comparti di crediti deteriorati e il totale impieghi rilevato sia per il Sistema bancario a livello nazionale – con riferimento alla classe dimensionale di appartenenza della Banca secondo le classificazioni dei Rapporti di Stabilità Finanziaria della Banca d‟Italia – sia delle Regioni nelle quali l‟Emittente opera. La categoria “Banche Piccole” comprende le banche appartenenti a gruppi o indipendenti con totale dei fondi intermediati compresi tra 3,6 e 21,5 miliardi di euro. Comparto Sofferenze lorde/Totale impieghi Incagli lordi/Totale impieghi Ristrutturati lordi/Totale impieghi Scaduti lordi/Totale impieghi Incidenza Sistema bancario (Banche Piccole)* Lazio** Abruzzo** BCC Roma Sistema bancario (Banche Piccole) * Lazio** Abruzzo** BCC Roma Sistema bancario (Banche Piccole) * Lazio** Abruzzo** BCC Roma Sistema bancario (Banche Piccole) * Lazio** Abruzzo** BCC Roma dic-14 10,5% 5,2% 15,8% 3,3% 6,0% 3,7% 8,8% 4,5% 0,5% 0,4% 0,1% 0,1% 0,9% 0,4% 1,3% 1,5% dic-13 9,1% 4,9% 12,3% 2,9% 5,4% 2,7% 8,8% 3,8% 0,6% 0,3% 0,1% 0,1% 1,5% 0,8% 2,6% 2,2% dic-12 7,4% 4,1% 9,7% 2,9% 4,7% 2,3% 8,2% 3,8% 0,5% 0,3% 0,2% 0,1% 1,9% 2,4% 2,1% 2,0% (*)Fonte: Banca d'Italia "Rapporti di stabilità finanziaria" 2015, 2014 e 2013 (**)Fonte: BIP Banca d'Italia ("infostat.bancaditalia.it"). Si forniscono i dati dell‟Emittente disponibili al 31 dicembre 2015, al 31 marzo 2016 e al 30 giugno 2016. Alcuni dati relativi al sistema delle banche piccole al 31 dicembre 2015, al 31 marzo 2016 e al 30 giugno 2016 non sono disponibili in quanto non pubblicati. Comparto Sofferenze lorde/Totale impieghi Inadempienze Probabili /Totale impieghi Scaduti lordi/Totale impieghi Prospetto di Base Incidenza Sistema bancario (Banche Piccole)* Lazio** Abruzzo** BCC Roma Sistema bancario (Banche Piccole) * Lazio** Abruzzo** BCC Roma Sistema bancario (Banche Piccole) * Lazio** Abruzzo** BCC Roma giu-16 n.d. n.d. n.d. 4,02% n.d. n.d. n.d. 7,03% n.d. n.d. n.d. 1,36% mar-16 n.d. 5,93% 19,69% 3,82% n.d. 3,93% 8,41% 6,75% n.d. 0,44% 1,43% 1,44% dic-15 10,4% 6,11% 21,82% 3,81% n.d. 3,96% 8,35% 6,54% n.d. 0,65% 1,39% 1,29% - 51 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO Il dato del sistema delle banche piccole relativo all‟incidenza delle sofferenze lorde sul totale degli impieghi al 31 dicembre 2015 è tratto dal Rapporto di Stabilità Finanziaria della Banca d‟Italia n.1/2015, tavola 4.1. Non sono disponibili dati disaggregati relativi all‟incidenza delle inadempienze probabili e delle esposizioni scadute. Il dato di sistema relativo alle regioni Lazio e Abruzzo è tratto dalla BIP Banca d'Italia ("infostat.bancaditalia.it") aggiornato a Marzo 2016, ultimo dato attualmente disponibile. L‟incidenza delle sofferenze sugli impieghi relativa all‟Emittente risulta inferiore, in tutte le date in cui è stato possibile effettuare il confronto, sia al Sistema bancario in riferimento alla classe dimensionale dell‟Emittente, sia al principale mercato di riferimento (Lazio e Abruzzo). Sia l‟incidenza delle inadempienze probabili sugli impieghi sia l‟incidenza dei crediti scaduti sugli impieghi risultano superiori al solo dato relativo alla regione Lazio, per tutte le date di rilevazione. Parimenti l‟incidenza dei crediti ristrutturati sugli impieghi relativa all‟Emittente (categoria sussistente fino al 2014) risulta inferiore, in tutte le date in cui è stato possibile effettuare il confronto, sia al Sistema bancario in riferimento alla classe dimensionale dell‟Emittente, sia al principale mercato di riferimento (Lazio e Abruzzo). L‟incidenza degli incagli sugli impieghi (categoria sussistente fino al 2014) risulta superiore al solo dato relativo alla regione Lazio, per tutte le date di rilevazione mentre l‟incidenza dei crediti scaduti sugli impieghi, invece, risulta superiore, a dicembre 2014 rispetto a tutti i parametri di riscontro, a dicembre 2013 rispetto al sistema bancario in riferimento alla classe dimensionale dell‟Emittente e all‟Abruzzo. La tabella che segue indica, in riferimento al 31 dicembre 2015 e al 30 giugno 2016, il grado di copertura dei crediti deteriorati dell‟Emittente ed, ove disponibile, analogo dato di sistema bancario sia a livello nazionale, sia – con riferimento alla classe dimensionale di appartenenza della Banca secondo le classificazioni dei Rapporti di Stabilità Finanziaria della Banca d‟Italia. Non sono disponibili dati di sistema al 30 giugno 2016. I dati del sistema delle banche piccole al 31 dicembre non forniscono dati disaggregati relativi al tasso di copertura delle inadempienze probabili e dei crediti scaduti. BCC Roma giu-16 dic-15 Deteriorati 43,6% 44,1% di cui diversi dalle sofferenze 32,9% 33,5% Sofferenze 66,0% 66,1% Inadempienze Probabili 35,7% 36,4% Scaduti Sistema Banche Piccole 18,7% giu-16 18,8% dic-15 Deteriorati n.d. 47,6% di cui diversi dalle sofferenze n.d. 26,2% Sofferenze n.d. 61,5% Inadempienze Probabili n.d. nd Scaduti n.d. nd Sistema Banche Italiane giu-16 dic-15 Deteriorati n.d. 45,4% di cui diversi dalle sofferenze n.d. 26,7% Sofferenze n.d. 58,7% Inadempienze Probabili n.d. 27,5% Scaduti n.d. 18,8% Alla data del 31 dicembre 2015, il grado di copertura dei crediti deteriorati dell‟Emittente (44,1%) risulta inferiore sia al corrispondente dato del sistema delle banche piccole (47,6%), sia al corrispondente dato Prospetto di Base - 52 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO del sistema bancario nazionale (45,4%). Si evidenzia che il grado di copertura dei crediti deteriorati dell‟Emittente nel suo complesso, e nella voce relativa ai crediti diversi dalle sofferenze, presenta una diminuzione al 30 giugno 2016 rispetto al 31 dicembre 2015. La tabella che segue indica, in riferimento agli esercizi 2014 e 2013, il grado di copertura dei crediti deteriorati ed, ove disponibile, analogo dato di sistema bancario a livello nazionale – con riferimento alla classe dimensionale di appartenenza della Banca secondo le classificazioni dei Rapporti di Stabilità Finanziaria della Banca d‟Italia. BCC Roma dic-14 dic-13 Deteriorati 42,3% 36,3% Sofferenze 64,5% 58,9% Incagli 34,8% 32,0% Ristrutturati 13,1% 13,3% Scaduti Sistema Banche Piccole 18,1% dic-14 14,6% dic-13 Deteriorati 42,9% 39,9% Sofferenze 55,7% 54,7% Incagli 25,9% 24,3% Ristrutturati 31,6% 25,3% Scaduti 11,1% 11,7% Sistema Banche Italiane dic-14 dic-13 Deteriorati 44,4% 41,8% Sofferenze 58,7% 56,9% Incagli 27,5% 25,3% Ristrutturati 24,1% 25,6% Scaduti 13,9% 10,9% Fonte dei dati del sistema bancario: Banca d‟Italia (www.bancaditalia.it) Si evidenzia che il grado di copertura dei crediti deteriorati dell‟Emittente al 31 dicembre 2014 risulta peggiore rispetto al corrispondente dato di sistema, sia relativo alle banche piccole (42,9%) sia a tutte le banche italiane (44,4%). Per la determinazione del capitale interno a fronte del rischio di credito la Banca adotta la metodologia standardizzata mentre per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte del rischio di controparte “standard” viene utilizzato il metodo del valore corrente tenendo conto per entrambe le metodologie di quanto disposto dal regolamento UE 575/2013 (CRR). Il rischio di CVA, infine, è calcolato a livello di portafoglio delle esposizioni verso una determinata controparte secondo le specifiche prescrizioni dettate dall‟articolo 384 del regolamento CRR, applicando il predetto requisito all‟equivalente creditizio dei contratti derivati sottoposti e tenendo conto della loro durata residua, del merito creditizio della controparte e delle eventuali coperture ammissibili per il rischio di CVA. Al 31 dicembre 2015 il requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito risulta pari a 350,2 milioni di Euro mentre l‟assorbimento patrimoniale a copertura del rischio di controparte ammonta a 1,7 milioni (1,5 milioni di rischio di controparte “standard e 0,2 milioni di CVA). Al 30 giugno 2016 il requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito risulta pari a 345,2 milioni mentre l‟assorbimento patrimoniale a copertura del rischio di controparte ammonta a 1,6 milioni (1,2 milioni di rischio di controparte “standard e 0,4 milioni di CVA). Si fa presente come la Circolare n.272 della Banca d‟Italia, con il 7° aggiornamento del 20 gennaio 2015, abbia modificato a partire da gennaio 2015, le definizioni di attività finanziarie deteriorate, allineandole alle nozioni di “Non-performing exposures” e “Forbearance” introdotte dall‟Autorità Bancaria Europea Prospetto di Base - 53 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO attraverso gli ITS (Implementing technical standards), approvati dalla Commissione Europea il 9 gennaio 2015. Nelle attività finanziarie deteriorate non sono più previste, in particolare, le categorie degli incagli (sia oggettivi che soggettivi) e dei crediti ristrutturati, mentre è stata introdotta la categoria delle inadempienze probabili che assorbe entrambe le predette categorie; inoltre, è stata data rilevanza alle eventuali concessioni fatte nei confronti dei clienti a fronte di difficoltà finanziarie (crediti c.d. “forborne”). Le attività creditizie deteriorate della Banca, quindi, sono ripartite tra le categorie sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti. Per ciascuna di tali categorie, così come per le attività performing, la Banca è tenuta ad individuare e segnalare le posizioni oggetto di forbearance. Tale intervento, che ha portato all‟aggiornamento delle pertinenti circolari della Banca d‟Italia, è entrato in vigore dal 1° gennaio 2015, con l‟eccezione delle modifiche inerenti all‟introduzione della categoria delle forborne exposure “performing”, relativamente alla quale, per gli intermediari tenuti alle segnalazioni su base solo individuale, quale è l‟Emittente, la decorrenza è stata rinviata al 1° luglio 2015. A marzo e a giugno 2015, al contrario, sono state già individuate le forborne exposure “non performing” e inviate alla Banca d‟Italia tramite i consueti flussi informativi. A giugno 2015, in particolare, le forborne exposure “non performing” ammontano a 93,2 milioni di euro, di cui 63,4 classificati tra le inadempienze probabili e 25,8 milioni tra i crediti scaduti, mentre al 31 dicembre 2015, le forborne exposure “non performing” ammontano a 153,2 milioni di euro, di cui 6,1 milioni classificati tra le sofferenze, 130,6 milioni tra le inadempienze probabili e 16,4 milioni tra i crediti scaduti. Le rettifiche di valore dei crediti rientrati tra le forborne exposure “non performing” sono state determinate in modo analitico in base alle policy di valutazione definite dall‟Emittente, alla luce delle peculiari caratteristiche delle posizioni forborne e dei criteri di uscita definiti dalla normativa di riferimento. Le valutazioni previste a partire dalla segnalazione di settembre, invece, includeranno anche le forborne exposure “performing” sulle quali potrebbero essere necessari degli aumenti delle rettifiche di valore rispetto a quanto attualmente già effettuato dall‟Emittente per i crediti performing, di cui comunque fanno parte. Nel corso del 2015 l‟Emittente ha rivisto ed ampliato le politiche, i processi e le procedure aziendali in funzione dell‟aggiornamento alla nuova normativa sulla qualità del credito, che ha visto il superamento della nozione di “incagli tecnico” e “credito ristrutturato” e l‟introduzione delle “inadempienze probabili” e dei crediti “forborne”. In particolare per i crediti “forborne” è stata operata una ricostruzione dei dati pregressi ed è stato strutturato un modello metodologico per l‟individuazione delle esposizioni oggetto di concessioni, mediante l‟identificazione delle misure di forbearance e la definizione dei parametri per la valutazione dello status di difficoltà finanziaria. A dicembre 2015, nel totale dei crediti deteriorati sono compresi 153,2 milioni relativi a clienti con rapporti deteriorati oggetto di misure di tolleranza (Forborne non performing) di cui 6,1 milioni tra le sofferenze, 130,6 milioni tra le inadempienze probabili e 16,4 milioni tra i crediti scaduti. Alla stessa data, sono presenti all‟interno dei crediti in bonis 173,4 milioni relativi a clienti con rapporti in bonis oggetto di misure di tolleranza (Forborne performing). Il costo del rischio, calcolato come rapporto tra le Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti (Voce 130a del Conto Economico) e i Crediti verso clientela (Voce 70 dell'Attivo dello Stato Patrimoniale) al 31 dicembre 2014 è pari allo 1,0%, valore che rimane invariato alla data del 30 giugno 2015 (dato calcolato sulla base delle rettifiche degli ultimi 12 mesi), e che, al 31 dicembre 2015 si attesta, in leggero incremento, all‟1,1% (qualora non si tenesse conto della intervenuta acquisizione di attività e passività della Banca Padovana Credito Cooperativo s.c. in Amministrazione Straordinaria, il costo del rischio di credito dell‟Emittente al 31 dicembre 2015 sarebbe pari all‟1,3%). Al 30 giugno 2016 tale rapporto, in lieve aumento, si è attestato all‟1,2%. Sebbene l‟Emittente adotti misure per contenere il rischio di credito, il perdurare della situazione di crisi dei mercati del credito, il deterioramento delle Prospetto di Base - 54 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO condizioni dei mercati dei capitali e il rallentamento dell‟economia globale potrebbero avere effetti negativi sulla capacità della clientela bancaria di onorare gli impegni assunti e determinare, conseguentemente, un significativo peggioramento della qualità del credito nei settori di attività dell‟Emittente ed in ultima analisi comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente. 4.1.1.3-bis. Rischio relativo agli accertamenti ispettivi della Banca d’Italia A partire dal 21 settembre 2016 la Banca è sottoposta ad una verifica ispettiva effettuata da parte della Banca d‟Italia ai sensi dell‟articolo 54 del D.lgs. 1° settembre 1993, n. 385 (il “Testo Unico Bancario” o “TUB”) mirata a valutare le tematiche sul governo, la gestione e il controllo del credito. Al riguardo, si segnala che, alla data del presente Prospetto di Base non sono disponibili le risultanze di tali accertamenti ispettivi. 4.1.1.4. Rischio di mercato Il rischio di mercato è il rischio generato dall‟operatività sui mercati riguardanti gli strumenti finanziari, le valute e le merci, nell‟ambito della gestione del proprio portafoglio di negoziazione di vigilanza. I principali fattori che influenzano il livello di rischio assunto sono i seguenti: merito creditizio degli emittenti, tassi di interesse (titoli obbligazionari, derivati su tassi, strumenti del mercato monetario, ecc.), tassi di cambio (posizioni in valute straniere), prezzi di borsa (azioni, derivati azionari, ecc.) e prezzi delle merci (petrolio, oro, ecc.). Il requisito patrimoniale a fronte del rischio di mercato, calcolato secondo il modello standard previsto dalla Banca d‟Italia, al 31 dicembre 2015 è pari a 4,1 milioni di Euro e rappresenta lo 0,6% dei Fondi Propri (3,5 milioni al 30 giugno 2016, pari allo 0,5% dei Fondi Propri). Di seguito si riportano gli effetti al 31 dicembre 2015, al 31 marzo 2016 e al 30 giugno 2016 di uno shift della curva dei tassi pari a +/- 100 punti base sul margine di interesse, considerando il solo portafoglio di negoziazione di vigilanza. Anche in questo caso le stime sono effettuate ipotizzando l‟invarianza della struttura patrimoniale in termini di masse e mix di attività e passività, ed ipotizzando un adeguamento ritardato e parziale delle poste a vista alle nuove condizioni di mercato. Si precisa che i dati seguenti sono desunti dalle evidenze gestionali dell‟Emittente. Trading Book Indicatori (dati in migliaia di euro) Importo variazione margine di interesse Incidenza % 31-dic-2015 31-mar-2016 30-giu-2016 Shock +100 p.b. Shock -100 p.b. Shock +100 p.b. Shock -100 p.b. Shock +100 p.b. Shock -100 p.b. 1.205 -791 1.084 -630 719 -281 0,47% -0,31% 0,42% -0,24% 0,28% -0,11% La tabella evidenzia al 31 dicembre 2015 un impatto negativo sul margine di interesse pari a -0,8 milioni (-0,6 milioni al 31 marzo 2016 e -0,3 milioni al 30 giugno 2016) in caso di ribasso della curva dei tassi di 100 punti base ed un impatto positivo sul margine di interesse per circa 1,2 milioni (1,1 milioni al 31 marzo 2016 e 0,7 milioni al 30 giugno 2016) in caso di uno shock parallelo della curva dei tassi di pari impatto e segno opposto. Si precisa che negli esercizi 2013, 2014 e 2015, e fino alla Data del Prospetto, il rischio di cambio non risultava rilevante in quanto la Banca non deteneva “valute rilevanti” secondo la definizione delle Disposizioni di Vigilanza (infatti, la Circolare 285 stabilisce, in merito, che “si considerano valute rilevanti le valute il cui peso misurato come quota sul totale attivo oppure sul passivo del portafoglio bancario sia superiore al 5 per cento”). Recentemente i mercati finanziari hanno manifestato turbolenze determinate da incertezze in relazione: (a) ai recenti sviluppi connessi al referendum del Regno Unito ad esito del quale quest‟ultimo uscirà dall‟Unione Europea (c.d.”Brexit”), non risultando prevedibile allo stato attuale, l‟impatto che la fuoriuscita dalla UE potrà produrre sull‟economia del Regno Unito, sull‟economia internazionale nel suo complesso, sui mercati finanziari nonché sulla situazione dello Stato italiano e dell‟Emittente; (b) alle tendenze dell‟economia reale con riguardo alle prospettive di ripresa e consolidamento delle Prospetto di Base - 55 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO dinamiche di crescita economica nazionale e di tenuta delle economie in quei paesi, come Stati Uniti e Cina, che hanno mostrato una crescita anche consistente negli ultimi anni; (c) ai futuri sviluppi della politica monetaria della BCE, nell‟area Euro, e della FED, nell‟area del dollaro, ed alle politiche, attuate da diversi Paesi, volte a favorire svalutazioni competitive delle proprie valute; (d) alla sostenibilità dei debiti sovrani di alcuni Paesi e alle connesse tensioni che si registrano, in modo più o meno ricorrente, sui mercati finanziari. Nel quadro delle suddette turbolenze, il rischio di mercato che viene a concretizzarsi è riferibile anche a strumenti tradizionalmente caratterizzati da un più basso profilo di aleatorietà (obbligazioni emesse da Stati, enti sovranazionali, Banche di Credito Cooperativo e organismi centrali del credito cooperativo), dei quali in maggior parte si compone il portafoglio dell‟Emittente. In generale, nonostante la Banca adotti misure volte a contenere e/o neutralizzare l‟esposizione ai suddetti rischi, l‟attività di investimento in strumenti finanziari con risorse proprie, comunque, comporta di per sé un rischio di effetti negativi in termini di possibili minusvalenze sugli investimenti effettuati e conseguentemente sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente; tale rischio risulta accentuato alla luce dei recenti sviluppi nelle crisi in atto nei mercati finanziari internazionali e dei rischi di aggravamento della situazione dei debiti sovrani. 4.1.1.5. Rischio di liquidità Il rischio di liquidità è il rischio di non essere in grado di far fronte ai propri impegni di cassa nei tempi richiesti e a costi sostenibili; questa tipologia di rischio si articola in due diverse forme, note come Funding Liquidity Risk e Market Liquidity Risk: - il Funding Liquidity Risk è il rischio che la Banca non sia in grado di far fronte in modo efficiente, senza compromettere la propria ordinaria operatività e il proprio equilibrio finanziario, a deflussi di cassa attesi e inattesi (legati al rimborso di passività, al rispetto di impegni ad erogare fondi o alla richiesta, da parte dei suoi creditori, di accrescere le garanzie reali fornite a fronte di finanziamenti ricevuti); - il Market (o Asset) Liquidity Risk è invece il rischio che una banca, al fine di monetizzare una consistente posizione in attività finanziarie, finisca per influenzarne sfavorevolmente e in misura significativa il prezzo, a causa dell‟insufficiente capacità di assorbimento del mercato finanziario in cui tale attività sono scambiate, o di un suo temporaneo malfunzionamento. La Banca ha adottato sistemi e tecniche di analisi che permettono al management di misurare il rischio di liquidità. In particolare, per quanto riguarda la liquidità operativa, tali tecniche si basano sul monitoraggio della posizione interbancaria netta, sul rispetto dei limiti normativi sul livello di Riserva Obbligatoria e sulla compilazione e segnalazione settimanale, all‟Organo di Vigilanza, della posizione di liquidità della Banca stessa. Inoltre, la Banca calcola e monitora il Liquidity Coverage Ratio (LCR), costituito dal rapporto tra le attività liquide e i flussi di cassa netti calcolati in condizioni di stress, definito in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento UE 575/2013 – CRR. Per quanto concerne la liquidità, si segnala che: • per l‟indicatore LCR è previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1° gennaio 2015, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1° gennaio 2018 secondo la CRR – regolamento UE n. 575/2013; • per l‟indicatore NSFR si evidenzia a tal proposito che mentre la proposta del Comitato di Basilea prevedeva una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1° gennaio 2018, la normativa comunitaria (CRR) per il momento non contempla un limite regolamentare sulla liquidità strutturale. Alla data del 31 dicembre 2015 e del 31 dicembre 2014, i valori dell‟LCR (Liquidity Coverage Ratio) e dell‟NSFR (Net Stable Funding Ratio) risultano superiori agli obiettivi minimi fully-phased fissati da Basilea 3. Nello specifico, i dati al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012 non sono disponibili in quanto i primi flussi segnaletici di vigilanza predisposti dall‟Emittente sono riferiti alla data del 31 marzo 2014. Alla data del 30 giugno 2016 il valore dell‟LCR è 169,0%, mentre il valore dell‟NSFR è 125,7%. Si riporta ammontare e composizione, a tale data, della c.d. counter balancing capacity (ossia delle attività prontamente liquidabili, poste al numeratore del rapporto il cui calcolo costituisce l‟indicatore LCR). Prospetto di Base - 56 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO Le attività prontamente liquidabili alla data del 30 giugno 2016, numeratore del calcolo del LCR regolamentare alla stessa data, ammontavano a 3.186,8 milioni di Euro così ripartite: - circa 29,3 milioni di Euro di cassa; - circa 3.157,5 milioni di Euro di titoli di Stato non impegnati in operazioni di finanziamento (al netto delle operazioni di prestito titoli in scadenza nei 30 giorni successivi per 0 milioni di Euro); - circa 0 milioni di Euro di depositi riserva obbligatoria mobilizzabile presso Banca d‟Italia (riserva obbligatoria complessiva a fronte di un dato di riserva media dovuta di circa 74,6 milioni di Euro); e - circa 0 milioni di Euro di “Altri titoli ammissibili”. Si precisa che sono tuttora in corso le attività di progressiva calibrazione e adeguamento degli indicatori di liquidità in ragione delle evoluzioni richieste dalla normativa tempo per tempo emanata, al fine di garantire la conformità degli indicatori stessi in vista della loro entrata a regime. 30 Giugno 2016 31 Dicembre 2015 31 Dicembre 2014 31 Dicembre 2013 31 Dicembre 2012 Loan to Deposit Ratio 70,87% 74,53% 70,55% 70,13% 75,22% Liquidity Coverage Ratio 169,0% 218,0% 257,7% n.d. n.d. Net Stable Funding Ratio 125,7% 147,4% 122.9% n.d. n.d. La Banca si è dotata di un Piano di emergenza atto ad individuare le azioni da porre in essere per garantire lo svolgimento dell‟operatività sia in condizioni di normale corso degli affari che in condizioni di stress o di crisi di liquidità, caratterizzate da bassa probabilità di accadimento, ma da elevati impatti economici. Si segnala, inoltre, che nel corso degli ultimi anni la Banca ha aderito ad alcune significative operazioni di rifinanziamento della Banca Centrale Europea; le operazioni che erano in essere alla data del 31 marzo 2016 sono riportate in dettaglio nella tabella seguente: Totale Importo Durata Data inizio Scadenza 78.000.000 4Y 17-dic-14 26-set-18 140.000.000 4Y 24-set-14 26-set-18 850.000.000 4Y 24-giu-15 26-set-18 1.068.000.000 Tali operazioni hanno comportato la mancata disponibilità dei titoli posti a garanzia per tutta la durata dell‟operazione e l‟eventuale difficoltà di restituire la liquidità ottenuta qualora l‟impiego della stessa venisse effettuato per periodi di tempo più lunghi rispetto alle scadenze delle operazioni di rifinanziamento e/o in attività che presuppongano il rischio di non recuperare le somme investite. A fronte di tali operazioni con Banca Centrale Europea, era stata concessa una garanzia, che ha comportato la mancata disponibilità dei titoli posti a garanzia, per Euro 1.364,5 milioni, costituita su titoli in portafoglio dell‟Emittente aventi un controvalore al 31 marzo 2016 pari a Euro 1.385,8 milioni, che quindi rappresentano circa il 32% del portafoglio titoli dell‟Emittente in termini di nominale. In data 29 giugno 2016 l‟Emittente ha rimborsato anticipatamente l‟intero importo delle suddette operazioni, per complessivi 1.068 milioni di euro. Alla data del 30 giugno 2016, pertanto, non vi sono titoli concessi in garanzia dalla Banca a fronte di siffatte operazioni. In data 21 settembre 2016 l‟Emittente ha partecipato alla seconda operazione del programma di rifinanziamento “TLTRO II” per un importo di 500 milioni di euro. L‟operazione, con data regolamento a pronti 28 settembre 2016, scadrà in data 30 settembre 2020 con la possibilità di un rimborso volontario da parte dell‟Emittente in data 26 settembre 2018. Prospetto di Base - 57 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO Alla data del 30 giugno 2016, l‟ammontare delle attività stanziabili non utilizzate che potrebbero essere stanziate in garanzia di finanziamenti sia sul mercato sia nell‟ambito di operazioni di rifinanziamento presso la BCE, anche per fronteggiare situazioni di stress (c.d. contingent encumbrance), pari a 3.087,6 mln, di cui oltre il 93% costituito da titoli di Stato italiani a elevata liquidabilità. Pertanto, alla Data del Prospetto di Base, in ragione anche dell‟indipendenza dal mercato interbancario e della disponibilità di raccolta diretta da clientela retail, l‟Emittente ritiene che né il funding liquidity risk né il market liquidity risk configurino un rischio apprezzabile. Inoltre, alla data del Prospetto, l‟incidenza percentuale dei titoli governativi nel portafoglio dell‟Emittente rispetto al totale delle attività finanziarie è del 91%; si tratta, in prevalenza, di titoli di Stato italiani ad elevato grado di liquidabilità. Con riferimento ai prestiti obbligazionari emessi dalla Banca, in circolazione alla data del 30 giugno 2016, si rappresenta nella tabella seguente il relativo profilo di scadenza calcolato in base al debito residuo: (valori in mln di euro) Anno di scadenza Debito residuo % su totale debito residuo 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Totali 145,98 430,62 349,65 195,21 131,62 54,01 1.307,08 11,17% 32,94% 26,75% 14,93% 10,07% 4,13% 100,00% Si evidenzia che nel rimanente periodo dell‟anno 2016 scadranno obbligazioni emesse dalla Banca per un debito residuo di 145,98 milioni di euro, pari all‟11,17% del totale delle obbligazioni emesse e, nell‟arco del periodo giugno 2016 – dicembre 2017, scadranno obbligazioni emesse dalla Banca per un debito residuo di 576,6 milioni di euro, pari al 44,11% del totale delle obbligazioni emesse. A fronte delle suddette scadenze, anche in vista del reperimento delle risorse da utilizzare per il rimborso dei prestiti in scadenza, l‟Emittente potrebbe procedere, come accaduto in passato, ad emettere nuove obbligazioni per un importo almeno pari a quelle in scadenza. In generale, nonostante la Banca adotti misure volte a contenere e/o neutralizzare l‟esposizione ai suddetti rischi, non si può escludere che il verificarsi di eventi che determinino l‟aumento dei costi di finanziamento dell‟Emittente e/o limitino il suo accesso ad alcune tradizionali fonti di raccolta aggravino il rischio di liquidità e possano avere un impatto negativo, anche rilevante, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente. 4.1.1.6. Rischio connesso all’andamento dei tassi di interesse Il rischio di tasso di interesse rappresenta il rischio connesso alla possibilità di subire minori ricavi o perdite in conseguenza di uno sfavorevole andamento dei tassi di mercato, sia in termini di riduzione del margine di interesse (per effetto di disallineamenti tra gli interessi attivi degli impieghi e quelli passivi riferiti alle operazioni di raccolta) che in termini di contrazione del valore del Patrimonio della Banca. La misurazione del rischio di tasso sul totale delle esposizioni della Banca al netto del portafoglio di negoziazione di vigilanza (banking book) viene effettuata seguendo differenti modelli di calcolo, sia dettati dall‟Autorità di Vigilanza che proposti dalla dottrina finanziaria e seguiti dalla generalità delle banche. A partire dalla rilevazione alla data del 31 dicembre 2013, il rischio in questione viene monitorato dall‟Emittente mediante il nuovo modello interno Alm Dinamic Web Desktop (Alm Dwd), realizzato da Iccrea Banca in collaborazione con Iside Spa (ora BCC Sistemi Informatici). Al 31 dicembre 2015 l‟assorbimento patrimoniale del rischio di tasso è pari a 20,0 milioni in aumento di 5,0 milioni rispetto al valore registrato il 31 dicembre 2014 (15 milioni). Al 30 giugno 2016 l‟assorbimento patrimoniale del rischio di tasso è pari a 14,7 milioni, in diminuzione di 5,3 milioni rispetto al valore registrato al 31 dicembre 2015. Si specifica in proposito che, nel corso del primo Prospetto di Base - 58 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO trimestre 2016, la Banca ha completato l‟operazione di acquisizione delle attività e delle passività della Banca Padova Credito Cooperativo ed ha effettuato alcune operazioni di copertura dei mutui a tasso fisso mediante ricorso a strumenti derivati sfruttando le condizioni di mercato ritenute particolarmente favorevoli. Viene inoltre controllato periodicamente il rispetto del valore soglia del 20% (Supervisory Test) calcolato secondo il modello di Vigilanza. Ai fini del contenimento del rischio di tasso sono state poste in essere una serie di azioni da parte della Banca: da un lato sono state strutturate con una controparte istituzionale alcune operazioni di copertura dei mutui a tasso fisso erogati dalla Banca; dall‟altro si è agito sulle date di riprezzamento delle esposizioni a tasso variabile, al fine di ripartirle in maniera più distribuita nell‟arco dell‟anno e, quindi, più compatibile con le caratteristiche del passivo della Banca. Si specifica tuttavia che non sono poste in essere politiche finalizzate all‟allineamento della periodicità di adeguamento dei tassi attivi e passivi e all‟omogeneizzazione dei relativi parametri di riferimento. L‟andamento dei tassi di interesse ha effetto anche sul margine di interesse. Di seguito si riportano gli effetti al 31 dicembre 2015 e al 30 giugno 2016 di uno shift della curva dei tassi pari a +/- 100 punti base sul margine di interesse, prendendo in considerazione tutte le esposizioni della Banca al netto del portafoglio di negoziazione di vigilanza. Le stime sono state effettuate ipotizzando l‟invarianza della struttura patrimoniale in termini di masse e mix di attività e passività, nonché ipotizzando, tramite una specifica analisi econometrica, che le poste a vista abbiano un adeguamento ritardato e parziale alle nuove condizioni di mercato. Si precisa che i dati seguenti sono desunti dalle evidenze gestionali dell‟Emittente. 31-dic-2015 30-giu-2016 Shock +100 p.b. Shock -100 p.b. Shock +100 p.b. Shock -100 p.b. Importo variazione margine di interesse 44.112 -22.673 18.938 -16.644 Incidenza % 26,3% -13,5% Indicatori (dati in migliaia di euro) 11,0% -9,7% Si precisa che i dati riportati in tabella sono desunti dalle evidenze gestionali dell‟Emittente. La tabella evidenzia un impatto negativo sul margine di interesse al 31 dicembre 2015 pari a -22,7 milioni in caso di ribasso della curva dei tassi di 100 punti base (-16,6 milioni al 30 giugno 2016) ed un impatto positivo sul margine di interesse per circa 44,1 milioni in caso di uno shock parallelo della curva dei tassi di pari impatto e segno opposto (18,9 milioni al 30 giugno 2016). Per quanto l‟Emittente, nell‟ambito della propria politica operativa di raccolta e di impiego, monitori e gestisca il rischio di tasso di interesse, di fatto, risulta esposto all‟andamento dei tassi di mercato. La fluttuazione dei tassi di mercato, infatti, può essere generata da cambiamenti nel generale andamento dell‟economia e dei mercati finanziari nazionali e internazionali, da politiche monetarie e fiscali, dalla liquidità dei mercati su scala globale, dalla disponibilità e costo dei capitali, da interventi delle agenzie di rating, nonché da eventi politici a livello sia locale che internazionale ovvero da conflitti bellici e atti di terrorismo. Inoltre, l‟attuale situazione economico-finanziaria generale si connota per il riproporsi di tensioni sui mercati finanziari internazionali e per i recenti sviluppi della crisi relativa al debito sovrano della Grecia, dai quali possono derivare fenomeni di avversione verso il rischio relativo ai debiti sovrani, tra cui anche quello italiano. In tale scenario, potrebbero verificarsi rialzi dei tassi di interesse sul mercato dei titoli di Stato italiani, con eventuale peggioramento dello spread dei titoli di Stato italiani rispetto ai titoli di stato benchmark (tipicamente, i Bund tedeschi). Il verificarsi di tali eventualità, il verificarsi di eventi inattesi o l‟inadeguatezza delle procedure adottate potrebbero avere un impatto negativo, anche rilevante, sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell‟Emittente, pregiudicandone la redditività. 4.1.1.7. Rischi connessi all’adeguatezza patrimoniale Prospetto di Base - 59 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO L‟Emittente è esposto al rischio di non conformità ai requisiti di adeguatezza patrimoniale previsti dalla normativa vigente. Nella tabelle riportate di seguito sono riportate le informazioni sui Fondi propri e sull‟adeguatezza patrimoniale degli esercizi 2015 e 2014, nonché l‟aggiornamento di tali informazioni al 30 giugno 2016. Composizione Fondi Propri (migliaia di Euro) 30/06/2016 31/12/2015 31/12/2014 Capitale primario di classe 1 (CET1) 726.093 720.468 708.676 Capitale di classe 1 (Tier 1) 726.093 720.468 708.676 Capitale di classe 2 (Tier 2) 391 127 7.239 726.484 720.595 715.915 Fondi Propri Coefficienti di Vigilanza Requisito minimo regolamentare Capital Conservation Buffer 4,5% 6,0% 8,0% 2,5% 2,5% 2,5% Common Equity Tier 1 Capital Ratio Tier 1 Capital Ratio Total Capital Ratio Requisito minimo regolamentare + capital conservation buffer 7,0% 8,5% 10,5% Requisito minimo ad esito dello SREP 7,0% 8,5% 11,2% Coeffic. Emittente Coeffic. Emittente 31-dic 2015 31-dic 2014 14,78% 14,78% 14,78% 16,86% 16,86% 17,04% Il Common Equity Tier 1 Capital Ratio è il rapporto tra il Patrimonio Primario di classe 1 ed il totale attività di rischio ponderate. Il Tier 1 Capital Ratio è il rapporto tra il Patrimonio di classe 1 ed il totale attività di rischio ponderate. Il Total Capital Ratio è il rapporto tra il Fondi propri ed il totale attività di rischio ponderate. Alla data del 30 giugno 2016, il Common Equity Tier 1 Capital Ratio, il Tier 1 Capital Ratio e il Total Capital Ratio dell‟Emittente erano pari al 15,1% Requisiti prudenziali di vigilanza (migliaia di Euro) 30/06/2016 31/12/2015 31/12/2014 13.223.404 14.845.312 13.258.249 Attività di rischio ponderate 4.803.415 4.876.239 4.202.552 Attività di rischio per cassa 10.660.615 12.197.472 10.814.525 346.774 351.977 299.044 3.504 4.127 2.505 0 0 0 33.995 33.995 34.655 Capitale Interno rischi I Pilastro 384.273 390.099 336.204 Fondi Propri - Capitale Interno rischi I Pilastro 726.484 330.496 379.711 Eccedenza patrimoniale (migliaia di euro)* 188.518 174.456 n.a. Totale attività di rischio (att. rischio di cassa e fuori bilancio + port. Negoziazione) Rischio di credito e di controparte Rischi di mercato Altri requisiti Rischio operativo Indicatori operatività verso soci (migliaia di Euro) 30/06/2016 31/12/2015 31/12/2014 Plafond operatività a favore di soci 5.597.007 6.432.186 5.650.788 Oper. Prev. a favore di soci e a pond. Nulla 7.415.471 8.166.889 8.235.920 Margine disponibile (operatività preval. a favore soci e a pond. Nulla) 1.818.464 1.734.703 2.585.132 Coefficiente affidamento a soci (minimo 50%) 66,24% 63,48% 72,87% 30/06/2016 31/12/2015 31/12/2014 Plafond operatività fuori zona (5%) 559.701 643.219 565.079 Totale crediti fuori dalla zona di comp. Terr. 110.412 112.860 104.460 Margine disponibile operatività fuori zona 449.288 530.358 460.619 0,99% 0,88% 0,90% Indicatori operatività fuori zona (migliaia di Euro) Coefficiente operatività fuori zona (max 5%) * Il dato fornisce l‟indicazione della eccedenza (o, se negativo, della deficienza) del patrimonio della Banca rispetto ai requisiti totali relativi al Total Capital Ratio (incluso il capital conservation buffer) come risultanti ad esito dello SREP. In Prospetto di Base - 60 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO altri termini, indica, a una data specifica, l‟ammontare massimo delle perdite patrimoniali che l‟Emittente potrebbe subire mantenendo al contempo il rispetto dei requisiti patrimoniali come risultanti ad esito dello SREP. In ottemperanza alla nuova normativa di Vigilanza ai limiti normativi relativi ai coefficienti prudenziali è stato aggiunto il “Buffer di Conservazione del Capitale” che rappresenta un ulteriore cuscinetto (pari al 2,5%) a presidio del capitale con l‟obiettivo di dotare le banche di mezzi patrimoniali di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito. A tal proposito, con riferimento al Tier One Capital Ratio, in ottica Basilea 3, si sottolinea come la normativa preveda per il 2014 un periodo di transizione nel quale tale indicatore non dovrà essere inferiore al 5,5%. La Banca, in ottica prudenziale, ha deciso di considerare il valore di riferimento di tale indice come se fosse già a regime (fully Phased), ovvero pari al 6,0%. La Banca d‟Italia il 23 dicembre 2015 ha inviato alla BCC di Roma una comunicazione nella quale, a seguito del processo di revisione prudenziale (SREP) svolto nel 2015, richiede alla Banca di detenere una quota di capitale in relazione alla propria esposizione ai rischi più elevata di quanto prevede l‟attuale normativa di Vigilanza. Alla luce di tale comunicazione, in vigore dal 31 dicembre 2015, il CET1 Ratio minimo è stato innalzato al 6,3% abbassando il buffer di conservazione a 0,7% facendo rimanere immutato il requisito complessivo (7,0%), il Tier 1 Ratio minimo è stato innalzato all‟8,4% abbassando il buffer di conservazione a 0,1% facendo rimanere immutato il requisito complessivo (8,5%), il Total Capital Ratio minimo è stato infine incrementato del 3,2% portandolo complessivamente all‟11,2%. Pertanto, in riferimento al Total Capital Ratio, l‟imposizione di tale requisito ad esito dello SREP ha determinato l‟integrale assorbimento del Capital Conservation Buffer. Al 30 giugno 2016, al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014, l‟Emittente presenta coefficienti (Common Equity Tier 1 Capital Ratio, Tier 1 Capital Ratio e Total Capital Ratio) al di sopra dei minimi regolamentari. Nella tabelle sottostanti sono riportate le informazioni sul patrimonio e sull‟adeguatezza patrimoniale negli esercizi 2013 e 2012 redatte in conformità alla normativa all‟epoca vigente (Basilea II). Composizione del Patrimonio di Vigilanza (migliaia di Euro) Patrimonio di base (Tier 1) Patrimonio supplementare (Tier 2) Patrimonio di Vigilanza 31/12/2013 31/12/2012 625.100 590.950 55.145 80 680.245 671.587 12.449.431 11.609.681 4.340.688 4.438.975 12.449.431 11.609.681 312.792 317.296 4.146 9.198 30.317 28.624 Requisiti prudenziali di vigilanza (migliaia di Euro) Totale attività di rischio (att. rischio di cassa e fuori bilancio + port. negoziazione) Attività di rischio ponderate (RWA) Attività di rischio Rischio di credito e di controparte Rischi di mercato Altri requisiti Rischio operativo Capitale Interno rischi I Pilastro 347.255 355.118 Eccedenza/Deficenza di capitale 332.990 316.469 Coefficienti di vigilanza Common Equity Tier 1 capital ratio n.a. n.a. Tier 1 capital ratio 14,40% 13,31% Total capital ratio 15,67% 15,31% 8,0% 8,0% Soglia minima di vigilanza Total Capital Raio Riserva di conservazione del capitale o Capital conservation buffer (RWA x 2,5%) n.a. n.a. Eccedenza patrimoniale % 48,95% 47,12% RWA/Totale attivo 43,15% 47,39% Prospetto di Base - 61 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO Anche in riferimento ai limiti regolamentari previsti dalla normativa di Basilea II, i coefficienti patrimoniali dell‟Emittente risultavano, al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012 al di sopra dei minimi previsti. Il 1° gennaio 2014, è entrata in vigore la nuova disciplina prudenziale attuativa degli accordi di Basilea III, che comporta l‟adozione di più stringenti regole sull‟adeguatezza patrimoniale. Peraltro si segnala che il quadro normativo è destinato a mutare nuovamente per effetto della prevista entrata in vigore graduata nel tempo di requisiti via via più stringenti, il che potrebbe determinare per l‟Emittente un maggior fabbisogno di patrimonio per la copertura dei rischi. Più in dettaglio, per quanto concerne l‟innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli accordi di Basilea III prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti. A regime, ovvero a partire dal 2019, tali livelli contemplano per le banche un Common Equity (ovvero la componente primaria di capitale rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalla relativa riserva sovrapprezzo, dall‟utile di periodo, dalle riserve, da specifiche rettifiche regolamentari e, entro determinati limiti, dal patrimonio di terzi) pari almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un Tier 1 Capital pari almeno all‟8,5% delle Attività di Rischio Ponderate e un Total Capital pari almeno al 10,5% delle Attività di Rischio Ponderate. Tali livelli minimi includono il c.d. “capital conservation buffer”, ovvero un «cuscinetto» di ulteriore capitalizzazione obbligatoria. Nella stessa fase transitoria saranno, inoltre, gradualmente introdotte specifiche deduzioni regolamentari dagli aggregati patrimoniali. Benché i requisiti patrimoniali dell‟Emittente si presentino attualmente come superiori alle soglie previste dalla normativa vigente e a quelle prescritte dalla Banca d‟Italia in data 23 dicembre 2015 ad esito dello SREP, deve al contempo rappresentarsi che l‟attuale composizione del portafoglio di proprietà dell‟Emittente si connota per la presenza di un elevato volume di titoli del debito pubblico italiano, per complessivi 3.972 milioni di Euro di valore nominale al 31 dicembre 2015, che rappresentano circa il 92,6% del portafoglio medesimo. Alla luce dell‟attuale quadro macroeconomico e finanziario a livello mondiale, ed in particolare per i timori legati alla capacità della Grecia di rimborsare i finanziamenti internazionali di cui è prenditrice, nonché per i timori legati al recente manifestarsi di significative tensioni sui principali mercati finanziari cinesi (si vedano i paragrafi “4.1.1.1. Rischio finanziario”, “4.1.1.2. Rischio relativo al debito sovrano” e “4.2.1. Rischio derivante dalla congiuntura economica” del presente Capitolo), non può escludersi che, anche in breve termine, possa verificarsi una caduta di fiducia sul mercato per quanto riguarda i titoli di debito italiani ed un connesso aumento dello spread tra i BTP decennali italiani e i Bund tedeschi. In tale eventualità l‟Emittente potrebbe trovarsi esposto a significativi impatti sulla propria situazione patrimoniale, economica e finanziaria, tali da rendere eventualmente necessari interventi volti al rafforzamento della dotazione patrimoniale della Banca, al fine di garantire il permanere del rispetto dei requisiti patrimoniali di vigilanza vigenti. 4.1.1.8. Rischio operativo Si tratta del rischio di subire perdite derivanti dall‟inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell‟operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale (ovvero il rischio di subire perdite derivanti da violazioni di leggi o regolamenti, da responsabilità contrattuale o extracontrattuale ovvero da altre controversie) mentre non sono inclusi il rischio strategico e di reputazione. Al 31 dicembre 2015 l‟assorbimento patrimoniale a fronte del rischio operativo (calcolato mediante il metodo TSA – Traditional Standardised Approach) è pari a 34,0 milioni di Euro (34,7 milioni al 31 dicembre 2015). 4.1.1.9. Rischio di concentrazione degli impieghi Il rischio di concentrazione deriva dall‟esposizione verso controparti, o gruppi di controparti connesse ovvero verso controparti del medesimo settore economico o che esercitano la medesima attività o appartenenti alla medesima area geografica. Il rischio di concentrazione verso controparti o gruppi di Prospetto di Base - 62 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO controparti connesse, definito rischio di concentrazione “single name”, risulta gestito tramite l‟adozione del sistema di deleghe previsto per le erogazioni degli affidamenti verso la clientela che limita l‟esposizione complessiva verso il singolo prenditore. Tale fattispecie di rischio di concentrazione è misurata tramite un modello di calcolo fornito dalla Banca d‟Italia e utilizzato dalla generalità delle Banche. L‟Emittente monitora altresì il rischio di concentrazione “geosettoriale”, ovvero la concentrazione verso controparti del medesimo settore economico o che esercitano la medesima attività o appartenenti alla medesima area geografica tramite il confronto con un portafoglio benchmark costruito dall‟ABI sulla base dei dati della Banca d‟Italia. Al 31 dicembre 2015 gli assorbimenti patrimoniali per la copertura del rischio di concentrazione “single name” e “geosettoriale” sono rispettivamente pari a 14,8 e 6,7 milioni e, rispetto al 31 dicembre 2014, vengono registrati decrementi rispettivamente pari a 0,1 e 2,5 milioni. Gli assorbimenti patrimoniali per la copertura del rischio di concentrazione “single name” e “geosettoriale” al 30 giugno 2016 sono rispettivamente pari a 18,0 e 3,1 milioni. Nonostante l‟Emittente adotti misure per contenere i rischi di concentrazione, il perdurare della situazione di crisi dei mercati del credito potrebbe avere effetti negativi sulla capacità della clientela, verso la quale l‟Emittente è particolarmente esposto, di onorare gli impegni assunti e determinare, conseguentemente, un significativo peggioramento della qualità del credito nei settori di attività dell‟Emittente e, in ultima analisi, effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente. La normativa di vigilanza, inoltre, prevede delle specifiche regole finalizzate a monitorare le esposizioni verso clienti particolarmente rilevanti, i c.d. “Grandi Rischi”, che presentano un‟esposizione superiore al 10% dei Fondi Propri. In funzione di quanto disposto da tale normativa, risultano al 31 dicembre 2015, 10 controparti, ciascuna di esse con esposizioni ponderate al di sotto del limite normativo del 25% dei Fondi Propri. L‟esposizione complessiva verso tali clienti, al 31 dicembre 2015, ammonta a 6.018,7 milioni di Euro con un peso ponderato di 1.023,4 milioni di euro. Parte preponderante di tale esposizione è costituita da titoli di debito emessi dal Ministero del Tesoro per un totale di 4.052,2 milioni di Euro (il peso ponderato dei titoli di stato è pari a zero). Con riferimento al settore di appartenenza ed alla localizzazione geografica dei Grandi Rischi, oltre alle esposizioni verso lo Stato Italiano, la Banca d‟Italia e Iccrea Holding, si rilevano due Amministrazioni Pubbliche tutte con sede a Roma, due Enti entrambi con sede a Roma, una Società non Finanziaria con sede a Roma e, infine, due Società Finanziarie, una con sede a Milano e l‟altra a Trento. Al 30 giugno 2016 sono 8 i clienti che rientrano nel perimetro delle Grandi Esposizioni, ciascuno di essi con esposizioni ponderate al di sotto del limite normativo del 25% dei Fondi Propri. L‟esposizione complessiva verso tali clienti ammonta a 4.810,7 milioni di Euro con un peso ponderato di 827,9 milioni di euro. 4.1.1.10. Rischio connesso alla variabilità degli utili L‟esercizio 2015 si è chiuso con un utile netto di 18,4 milioni di euro, in diminuzione di 7,5 milioni (28,99%), rispetto ai 25,9 milioni di utile del 2014. Il margine di interesse al 31 dicembre 2015 è di 168,4 milioni, in incremento di 2,8 milioni (+1,7%) rispetto al 2014. L‟aumento del margine di interesse di 2,8 milioni deriva interamente dall‟incremento dei volumi. Al riguardo si evidenzia che le possibili conseguenze sul margine di interesse del variare dei tassi sono state analizzate nel paragrafo “4.1.1.6. Rischio connesso all‟andamento dei tassi di interesse” L‟attività di negoziazione sul portafoglio titoli di proprietà, svolta nell‟esercizio 2015, si è giovata dell‟ulteriore diminuzione del premio al rischio dei titoli italiani, sia governativi che societari. La conseguente ripresa di valore di tali titoli ha sostenuto l‟attività di trading vista l‟importante sensibilità al “rischio Italia” dell‟intero portafoglio titoli. Il risultato netto dell‟attività di negoziazione al 31 dicembre 2015 è negativo per 0,9 milioni, in calo di 3,3 milioni (-137,5%) rispetto al 2014. Tale risultato è attribuibile alle seguenti componenti: - minusvalenze nette (plusvalenze meno minusvalenze) da titoli appartenenti ai portafogli “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” e “Attività finanziarie valutate al Fair Value” per 1,0 milioni (nel 2014 erano positive per 0,9 milioni); Prospetto di Base - 63 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO - utili da negoziazione per 0,9 milioni (1,6 milioni nel 2014); - perdite da negoziazione per 0,8 milioni (0,1 milioni nel 2014). Gli utili/perdite da cessione o riacquisto crediti e attività/passività finanziarie (voce 100) al 31 dicembre 2015 risultano pari a 28,6 milioni, con un aumento di 16,5 milioni (+136,4%) rispetto al 2014, sostanzialmente imputabile al maggiore utile netto derivante dalla vendita di titoli allocati nel portafoglio “strumenti finanziari disponibili per la vendita”. Si evidenzia come l‟utile netto alla data del 30 giugno 2016 risulti pari a Euro 11,2 milioni, invariato rispetto a giugno 2015. Il margine di interesse è in incremento di 0,9 milioni (+1,1%), il margine di intermediazione è in incremento di 11,5 milioni (9,7%), grazie ai maggiori ricavi netti da servizi (+5,8 milioni) e al maggior contributo dell‟area finanza (+4,8 milioni). I costi operativi risultano in incremento di 15 milioni (+20,1%). La voce 130 (rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti e di altre operazioni finanziarie) presenta un saldo negativo di 27,8 milioni, evidenziando minori accantonamenti per 2,2 milioni (-7,3%). Si è registrato un risultato positivo riguardo la voce 100 del Conto Economico (“Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: attività finanziarie disponibili per la vendita”) di 9,2 milioni di Euro (+ 37,3%). La voce 260 del Conto economico è passata da -2,0 milioni di Euro del 2015 a -0,7 milioni di Euro del 2016. 4.1.1.10-bis. Rischio relativo alla realizzazione del progetto di fusione per incorporazione della BCC di Capranica L‟assemblea straordinaria dei soci dell‟Emittente ha deliberato, in data 1° maggio 2016, l‟approvazione della operazione di fusione per incorporazione della BCC di Capranica. L‟assemblea straordinaria dei soci della BCC di Capranica ha a sua volta deliberato, in data 14 maggio 2016, l‟approvazione della predetta operazione di fusione per incorporazione. L‟operazione di fusione per incorporazione produce effetti a far data dal 1° luglio 2016, che pertanto sono destinati a riflettersi sulla situazione finanziaria, economica e patrimoniale dell‟Emittente rilevata a chiusura dell‟esercizio 2016. L‟incorporata BCC di Capranica presenta dimensioni esigue rispetto all‟Emittente; tuttavia l‟operazione è destinata a produrre in lieve impatto sulla situazione finanziaria, economica e patrimoniale dell‟Emittente nonché sulla adeguatezza patrimoniale e sui profili di rischiosità creditizia dello stesso. Infatti, l‟incorporata banca presenta al 31 dicembre 2015, una perdita di esercizio pari a 2,9 milioni di Euro e un patrimonio netto pari a 4,19 milioni di euro. Alla medesima data, l‟Emittente presenta un utile di esercizio pari a 14,8 milioni di Euro e un patrimonio netto pari a 750,6 milioni di euro. Quanto ai ratios patrimoniali di vigilanza, al 31 dicembre 2015 la BCC di Capranica presenta un Common Equity Tier 1 Ratio pari al 4,4% ed un Total Capital Ratio al 6,9%; entrambi i ratios patrimoniali risultano inferiori alle soglie minime imposte dalla Banca d‟Italia a seguito dello SREP effettuato sull‟Icaap 2014 (7,0% per il Common Equity Tier 1 ratio di cui 6,2% di requisito vincolante e 0,8% del buffer di conservazione e 11,1% per il Total Capital Ratio completamente costituito dal requisito vincolante). Alla medesima data, l‟Emittente presenta un Common Equity Tier 1 Ratio pari al 14,78% ed un Total Capital Ratio al 14,78%, ratios patrimoniali superiori alle soglie minime imposte dalla Banca d‟Italia a seguito dello SREP effettuato sull‟Icaap 2014. Con riferimento ai crediti deteriorati, al 31 dicembre 2015, il comparto dei crediti deteriorati relativo alla BCC di Capranica ammonta a 33,3 milioni di euro, di cui 20,1 milioni rientranti tra le sofferenze, 11,3 tra le inadempienze probabili e 1,9 milioni tra i crediti scaduti. Le seguenti tabelle propongono una rappresentazione dell‟impatto dell‟operazione di fusione sulla base dei dati dell‟Emittente e della BCC di Capranica al 31 dicembre 2015. Prospetto di Base - 64 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO Capitale Interno Complessivo Fondi Propri Common Equity Tier 1 Tier 1 ratio Tier 2 Rischi di credito e controparte Rischi di mercato Rischi operativi Fondi Propri a copertura rischi di I Pilastro Rischio di concentrazione single name Rischio di concentrazione geosettoriale Rischio di tasso banking book Fondi Propri a copertura rischi di II Pilastro Fondi Propri a copertura rischi complessivi % Fondi Propri a copertura rischi complessivi Fondi Propri Disponibili % Fondi Propri Disponibili Common Equity Tier 1 ratio Tier 1 ratio Total Capital Ratio Assorbimenti BCC Roma dic 15 Assorbimenti BCC di Capranica dic 15 Assorbimenti BCC di Capranica da escludere dic 15 3.851 3.851 3.851 0 6.230 0 819 Assorbimenti BCC Roma+ BCC Capranica netto dic 15 724.446 724.320 724.320 127 358.208 4.127 34.814 7.050 397.149 0 0 1.234 14.799 6.659 21.236 1.234 42.694 Assorbimenti BCC di Capranica netti dic 15 720.595 720.468 720.468 127 351.978 4.127 33.995 6.101 3.851 3.851 2.249 6.230 0 819 390.099 7.050 14.799 6.659 20.002 931 0 1.234 41.460 2.164 431.559 9.214 439.843 59,9% 151,0% 60,7% 289.036 40,1% 14,8% 14,8% 14,8% -3.113 -51,0% 4,4% 4,4% 6,9% 284.604 39,3% 14,6% 14,6% 14,6% -2.249 -931 La BCC di Capranica detiene al 31 dicembre 2015 Fondi Propri per 6,1 milioni (10,68 milioni al 31 dicembre 2014) di cui 3,9 milioni di Common Equity Tier 1 (7,1 milioni al 31 dicembre 2014) e 2,2 milioni di Tier 2 (3,5 milioni al 31 dicembre 2014) (rappresentati da prestiti subordinati acquistati da BCC di Roma). L‟incremento dei Fondi Propri dell‟Emittente si attesterebbe su una misura pari allo 0,53%. Il capitale assorbito dai rischi complessivi della BCC di Capranica ammonta a 9,2 milioni (151% del totale) di cui 7,1 per i rischi di primo pilastro e 2,2 milioni per quelli di secondo pilastro; si rileva quindi un deficit patrimoniale di 3,1 milioni. In termini percentuali il capitale assorbito dai rischi complessivi dell‟Emittente verrebbe pertanto ad incrementarsi in misura pari al 2,14%, mentre la percentuale dei Fondi Propri dell‟Emittente a copertura dei rischi complessivi verrebbe ad incrementarsi dal 59,9% al 60,7% e, correlativamente, l‟eccedenza di capitale dell‟Emittente (rapporto tra la quota di Fondi Propri non assorbita dalla copertura dei rischi e il totale dei Fondi Propri) verrebbe a ridursi dal 40,1% al 39,3% dei Fondi Propri. Con riferimento alle singole tipologie di rischio, l‟impatto dell‟operazione sarebbe nullo quanto agli assorbimenti patrimoniale a fronte dei rischi di mercato e al rischio di concentrazione geosettoriale e “single name”, mentre l‟assorbimento patrimoniale a fronte del rischio di credito e di controparte verrebbe a crescere dell‟1,77%, quello a fronte del rischi operativi verrebbe a crescere del 2,41%, l‟assorbimento complessivo a fronte dei rischi di I pilastro verrebbe a crescere dell‟1,81%, quello a fronte del rischio di tasso sul “banking book” del 6,17% e l‟assorbimento complessivo a fronte dei rischi di II pilastro verrebbe a crescere del 2,98%. Per la valutazione dell‟operazione è stato completamente annullato il Tier 2 della BCC di Capranica, che è completamente composto dalla parte ancora computabile dei prestiti subordinati già sottoscritti dalla BCC di Roma nonché l‟assorbimento patrimoniale per il rischio di concentrazione “single name” poiché viene generato da posizioni che, qualora verranno ricomprese tra i clienti della BCC di Roma, risulteranno non rilevanti per la determinazione del requisito patrimoniale. Dal punto di vista dell‟adeguatezza patrimoniale, a seguito dell‟operazione in oggetto, la BCC di Roma vedrebbe il Common Equity Tier 1 Ratio ed il Total Capital Ratio passare, con i dati riferiti al 31 dicembre 2015, dal 14,78% al 14,6% ed il capitale eccedente passare dal 40,1% al 39,3% dei Fondi Prospetto di Base - 65 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO Propri. Tali valori, lievemente in calo rispetto ai livelli attuali, sarebbero comunque in linea con il profilo di rischio stabilito dalla Banca nel RAS. Le consistenze dei Fondi Propri della Bcc di Capranica al 30 giugno 2016 ammontano a -4,591 milioni, il Common Equity Tier 1 Ratio ed il Tier 1 Ratio si attestano entrambi a -7,485% ed il Totale Capital Ratio a -5,531%. Dal punto di vista dell‟adeguatezza patrimoniale, con i dati al 30 giugno 2016 la BCC di Roma vedrebbe il Common Equity Tier 1 Ratio ed il Total Capital Ratio passare dal 15,1% al 14,9% ed il capitale eccedente passare dal 44,1% al 43,3% dei Fondi Propri. Tali valori, lievemente in calo rispetto ai livelli attuali, sarebbero comunque in linea con il profilo di rischio stabilito dalla Banca nel proprio sistema integrato di analisi e quantificazione dei rischi (Risk Assessment System o RAS). La seguente tabella presenta l‟impatto dell‟operazione sulle consistenze del comparto dei crediti deteriorati dell‟Emittente sulla base dei dati al 31 dicembre 2015. BCC Roma al 31/12/2015 Comparto Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute Totale crediti deteriorati Crediti Rettifiche lordi di valore 259.237 171.263 444.896 161.724 87.570 16.484 Crediti netti 87.974 283.172 71.087 791.703 442.233 349.470 BCC Capranica al Totale BCC Roma e BCC 31/12/2015 Capranica al 31/12/2015 Crediti Rettifiche Crediti Crediti Rettifiche Crediti lordi di valore netti lordi di valore netti 20.131 11.408 8.723 279.368 182.671 96.697 11.342 3.178 8.164 456.238 164.902 291.336 1.873 162 1.711 89.443 16.646 72.798 33.346 14.748 18.598 825.049 364.218 460.831 Al 31 dicembre 2015 il comparto dei crediti deteriorati relativo alla sola BCC di Roma ammonta a 791,7 milioni, di cui 259,2 milioni rientranti tra le sofferenze, 444,9 tra le inadempienze probabili e 87,6 milioni tra i crediti scaduti. Alla stessa data il comparto dei crediti deteriorati relativo alla BCC di Capranica ammonta a 33,3 milioni di cui 20,1 milioni rientranti tra le sofferenze, 11,3 tra le inadempienze probabili e 1,9 milioni tra i crediti scaduti. Considerando il dato congiuntamente, il comparto ammonta a 825,0 milioni, di cui 279,4 milioni classificati tra le sofferenze, 456,2 tra le inadempienze probabili e 89,4 tra i crediti scaduti. Le seguenti tabelle rappresentano l‟impatto dell‟operazione di fusione per incorporazione della BCC di Capranica sulla incidenza dei crediti deteriorati dell‟Emittente al lordo e al netto delle pertinenti svalutazioni. Incidenza % su totale crediti lordi Al 31 dicembre 2015 BCC Roma BCC Capranica BCC Roma + BCC Capranica a) Sofferenze 3,81% 16,34% 4,03% b) Inadempienze probabili 6,54% 9,20% 6,59% c) Esposizioni scadute 1,29% 1,52% 1,29% d) Rischio Paese 0,0% 0,0% 0,0% Totale crediti deteriorati 11,64% 27,06% 11,91% Totale crediti in bonis 88,36% 72,94% 88,09% Incidenza % su totale crediti netti al 31 dicembre 2015 BCC Roma BCC Capranica BCC Roma + BCC Capranica a) Sofferenze 1,38% 8,07% 1,49% b) Inadempienze probabili 4,43% 7,55% 4,48% c) Esposizioni scadute 1,11% 1,58% 1,12% d) Rischio Paese 0,0% 0,0% 0,0% Prospetto di Base - 66 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO Totale crediti deteriorati 6,92% 17,20% 7,09% Totale crediti in bonis 93,08% 82,80% 92,91% Rispetto alla situazione della BCC di Roma al 31 dicembre 2015, l‟aggregato tra BCC di Roma e BCC di Capranica presenta in generale, sia al lordo che al netto delle svalutazioni, un leggero incremento della incidenza delle varie categorie di crediti deteriorati sul totale dei crediti e, correlativamente, una leggera diminuzione dell‟incidenza dei crediti in bonis, sia al lordo che al netto delle svalutazioni, sul totale dei crediti. Confrontando le incidenze di dicembre 2015 con quelle di giugno 2016 della sola BCC di Roma si evidenzia un incremento del comparto delle sofferenze lorde e nette che passano rispettivamente da 3,81% a 4,02% e da 1,38% a 1,45%. Anche le incidenze dei crediti deteriorati lordi e netti sul totale dei crediti fanno registrare degli incrementi nel primo semestre 2016 passando rispettivamente da 11,64% a 12,4% e da 6,92% a 7,42%. Lo stesso confronto semestrale effettuato sulle incidenze aggregate della BCC di Roma e della BCC di Capranica mostra per quanto concerne il comparto delle sofferenze lorde e nette un incremento passando rispettivamente da 4,03% a 4,32% e da 1,49% a 1,57%, mentre per quanto riguarda il totale dei crediti deteriorati lordi e netti si rileva una crescita delle incidenze che passano rispettivamente da 11,91% a 12,8% e da 7,09% a 7,6%. La seguente tabella illustra l‟impatto dell‟operazione di fusione per incorporazione della BCC di Capranica sui tassi di copertura dei crediti deteriorati dell‟Emittente Grado di copertura dei crediti deteriorati al 31 dicembre 2015 Deteriorati di cui diversi dalle sofferenze Sofferenze Inadempienze Probabili Scaduti BCC Roma 44,1% 33,5% 66,1% 36,4% 18,8% BCC Capranica 44,2% 25,3% 56,7% 28,0% 8,6% BCC Roma + BCC Capranica 44,1% 33,3% 65,4% 36,1% 18,6% Rispetto alla situazione della BCC di Roma al 31 dicembre 2015, l‟aggregato tra BCC di Roma e BCC di Capranica presenta in generale un leggero decremento del grado di copertura dei crediti deteriorati. Si precisa, per completezza informativa, che dall‟operazione di fusione potrebbe inoltre discendere la necessità per l‟Emittente, di impiegare risorse finanziare per la formazione del personale attualmente alle dipendenze della BCC di Capranica, con conseguente incremento nei costi operativi dell‟Emittente per l‟esercizio 2016, che inciderebbero negativamente sul risultato del medesimo esercizio. Dal complesso delle informazioni sopra riportate si evince che l‟operazione di fusione per incorporazione della BCC di Capranica, i cui effetti è previsto si producono a partire dal 1° luglio 2016, potrà comportare un leggero impatto negativo sulla situazione patrimoniale, economica, finanziaria dell‟Emittente, così come una leggera diminuzione dei coefficienti di adeguatezza patrimoniale e un impatto negativo sulla redditività dell‟Emittente in relazione all‟esercizio 2016. Ancora si segnala che sebbene le banche coinvolte nell‟operazione di fusione appartengano tutte al mondo cooperativo e si avvalgano, in linea di massima, dei medesimi sistemi operativi, non si può escludere che l‟integrazione fra i diversi sistemi e l‟integrazione fra diverse strutture amministrative possa comportare comunque un aumento di alcune specifiche tipologie di rischi quali i rischi operativi e legali. 4.1.1.10-ter. Rischi connessi all’inserimento di dati previsionali In data 30 marzo 2016 il Consiglio di Amministrazione dell‟Emittente ha approvato il Piano Industriale relativo al biennio 2016-2017, che reca la previsione di un utile di esercizio pari a 22,3 milioni di Euro per l‟anno 2016 e pari a 30,0 milioni di Euro per l‟anno 2017. I contenuti del Piano Industriale si basano su stime ed ipotesi circa eventi futuri nonché su azioni che saranno intraprese dal management. Pertanto il Piano è basato su assunzioni: Prospetto di Base - 67 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO (i) di carattere generale, legate a variabili esogene e dunque non controllabili - quali lo scenario macroeconomico e normativo, l‟andamento dei mercati finanziari, e lo sviluppo del sistema bancario; (ii) di natura discrezionale, relative a variabili endogene che si sostanziano nelle azioni gestionali e organizzative che il management ha intenzione di implementare durante l‟orizzonte temporale cui si riferisce il piano stesso. Si evidenzia che non vi è certezza che le assunzioni a base del piano, siano esse di carattere generale o di natura discrezionale, si verifichino in concreto nel corso del biennio 2016-2017. Si specifica che i dati previsionali sono stati elaborati dall‟Emittente (i) tenendo conto della acquisizione di attività e passività della Banca Padovana di Credito Cooperativo, avvenuta a dicembre 2015, (ii) non tenendo conto della operazione di fusione per incorporazione nell‟Emittente della BCC di Capranica, formalizzata nel maggio 2016 e divenuta efficace il 1° luglio 2016, (iii) non considerando l‟eventualità che, entro la fine dell‟esercizio 2017, la BCC di Roma aderisca ad un gruppo bancario cooperativo assumendo conseguentemente degli obblighi di garanzia correlati ad obblighi delle altre banche aderenti verso terzi e/o ad esigenze di liquidità o rafforzamento patrimoniale di altre banche aderenti, e (iv) non considerando che la Banca, ai sensi dell‟art. 2-bis del D.L: 18/2016, come risultante a seguito delle modifiche apportate dalla legge di conversione, ha dovuto aderire al Fondo temporaneo istituito in data 27 maggio 2016 dalla Federazione italiana delle banche di credito cooperativo-casse rurali ed artigiane, in favore del quale, in relazione all‟anno 2016, la Banca può essere chiamata ad effettuare apporti (che inciderebbero in negativo sui risultati dell‟esercizio) per un importo massimo di circa 23,5 milioni. Si evidenzia che, per effetto di tali contribuzioni, il risultato di esercizio 2016 dell‟Emittente potrebbe essere anche essere azzerato o risultare negativo, a fronte di una previsione, contenuta nel Piano Industriale, di un utile di 22,3 milioni nell‟esercizio 2016. Successivamente, in data 22 giugno 2016, il Consiglio di Amministrazione dell‟Emittente ha approvato, ai fini della redazione della propria relazione da parte del revisore contabile indicato alla Sezione 5, Capitolo 8, paragrafo 8.2, un documento che descrive nel dettaglio la valutazione sia degli impatti derivanti dall‟operazione di incorporazione della BCC di Capranica (che, essendo successiva alla approvazione del piano strategico 2016-2017 avvenuta in data 30 marzo 2016, non sono presenti nelle evidenze del Piano Stesso) sia la stima degli utili prospettici. Pertanto le valutazioni effettuate dal revisore nella propria relazione hanno avuto riguardo ai dati relativi al Piano Industriale 2016-2017, integrate con la valutazione effettuata dall‟Emittente degli impatti derivanti dalla menzionata fusione, che hanno comportato, quanto alla previsione del risultato di esercizio 2016, l‟invarianza del dato previsionale di 22,3 milioni di Euro di utile e, quanto alla previsione del risultato di esercizio 2017, la variazione del dato previsionale da 30,0 a 30,4 milioni di Euro di utile. Si specifica che gli amministratori, nel formulare i contenuti del Piano, non hanno predisposto un‟analisi di sensitività delle previsioni al fine di indicare le possibili conseguenze sull‟utile netto in caso di evoluzione della curva dei tassi di interesse differente da quella ipotizzata. Ciò in quanto è stato ritenuto che nel ridotto orizzonte temporale considerato dal piano, la persistente situazione connotata da contenuti livelli dei tassi di interesse non avrebbe manifestato variazioni significative o comunque tali da incidere in modo consistente sul risultato economico atteso. Si pone nella massima evidenza il fatto che l‟esito del referendum svoltosi in Gran Bretagna in data 23 giugno 2016, come noto, favorevole alla fuoriuscita del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord dalla Unione Europea, non rientra tra i presupposti in base ai quali l‟Emittente ha elaborato il Piano Industriale e le previsioni ivi contenuti. Sussiste pertanto il rischio che i risultati effettivamente conseguiti dall‟Emittente negli esercizi 2016 e 2017 possano divergere, anche significativamente, ed anche in senso negativo, rispetto alle previsioni del Piano Industriale. Infine si evidenzia che alcune delle previsioni contenute nel Piano Industriale 2016-2017 si connotano per essere “sfidanti” rispetto ai dati e alle previsioni di sistema, ed in particolare: Prospetto di Base - 68 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO i) l‟assunzione contenuta nel Piano Industriale relativa a un tasso medio di crescita annua della raccolta pari al 2,5% risulta sfidante rispetto alle previsioni di sistema formulate da ABI e Prometeia, le quali ipotizzano scenari di decremento della raccolta nel 2016 e di incrementi della raccolta di poco superiori allo zero nel 2017; ii) l‟assunzione contenuta nel Piano Industriale relativa a un tasso medio di crescita annua degli impieghi a clientela pari al 6,1% è sfidante rispetto a tutte le previsioni di sistema analizzate dalla Banca per la predisposizione del Piano Industriale 2016-2017; iii) l‟assunzione contenuta nel Piano Industriale relativa a una forbice tra i tassi applicati agli impieghi economici a clientela e i tassi applicati sulla raccolta diretta, pari al 2,35% nel 2016 e al 2,37% nel 2017 è sfidante rispetto alle previsioni di sistema formulate da ABI e Prometeia, che ipotizzano valori leggermente inferiori per tale forbice nel 2016 e nel 2017; iv) l‟assunzione contenuta nel Piano Industriale relativa ai risultati economici della Banca negli esercizi 2016 e 2017 è sfidante in quanto presenta indicatori di redditività superiori a quelli di sistema. In particolare, il ROE sui Fondi Propri dell‟Emittente è ipotizzato collocarsi su valori pari al 3,0% nel 2016 e al 3,9% nel 2017 a fronte di un valore annuo medio di sistema nel biennio 2016-2017 pari al 2,2% secondo AFO e al 3,3% secondo Prometeia. 4.1.1.10-quater. Rischio legato ai “richiami di informativa” dell’esperto che ha rilasciato la relazione sui dati previsionali contenuti nel Capitolo 8 della Sezione 5 Il Dott. Stefano Fiorini ha rilasciato in data 22 giugno 2016, ai fini di cui al punto 8.2 dell‟allegato XI al Regolamento CE 809/2004, la propria relazione su dati previsionali inclusi nel Piano Strategico 20162017 della Banca. Si evidenzia che in detta relazione il Dott. Fiorini ha effettuato i seguenti “richiami di informativa” di seguito interamente riportati: 2. I Dati Previsionali si basano su un insieme di ipotesi di realizzazione di eventi futuri e di azioni che dovranno essere intraprese da parte degli amministratori. Gli amministratori hanno redatto i Dati Previsionali sulla base di un insieme di ipotesi, descritte nei paragrafi 8.1.2, 8.1.3 e 8.1.4, che includono assunzioni generali ed ipotetiche relative ad eventi futuri ed azioni degli amministratori che non necessariamente si verificheranno. 3. Il mio esame è stato svolto secondo le procedure previste per tali tipi di incarico dall’International Standard on Assurance Engagements (ISAE) 3400 “The Examination of Prospective Financial Information” emesso dall’International Auditing and Assurance Sdandards Board (“IAASB”). Va tuttavia tenuto presente che a causa dell’aleatorietà connessa alla realizzazione di qualsiasi evento futuro, sia per quanto concerne il concretizzarsi dell’accadimento, sia per quanto riguarda la misura e la tempistica della sua manifestazione, gli scostamenti tra valori consuntivi e valori preventivati dei Dati Previsionali potrebbero essere significativi, anche qualora gli eventi previsti nell’ambito delle assunzioni di carattere generale ed ipotetico, richiamate nel precedente paragrafo si manifestassero. 4. Sulla base dell’esame degli elementi probativi a supporto delle ipotesi e degli elementi utilizzati nella formulazione dei Dati Previsionali, non sono venuto a conoscenza di fatti tali da farmi ritenere, alla data odierna, che le suddette ipotesi ed elementi non forniscano una base ragionevole per la predisposizione dei Dati Previsionali, assumendo il verificarsi delle assunzioni di carattere generale ed ipotetico relative ad eventi futuri ed azioni degli amministratori, descritte nel paragrafo 2. Inoltre, a mio giudizio, i Dati Previsionali sono stati predisposti utilizzando coerentemente le ipotesi e gli elementi sopracitati e sono stati elaborati sulla base di principi contabili omogenei a quelli applicati dalla Banca di Credito Cooperativo di Roma soc. coop. nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, predisposto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea. 5. Si richiama l’attenzione su quanto segue: i. i Dati Previsionali sono tratti da prospetti di conto economico e patrimoniali che costituiscono riclassificazioni dei dati riportati negli schemi di bilancio della Banca. Tali riclassificazioni sono guidate da criteri gestionali e sono dirette a fornire una più diretta e chiara rappresentazione delle informazioni economiche e patrimoniali, ma non consentono una immediata confrontabilità con le corrispondenti voci del bilancio chiuso al 31 dicembre 2015; ii. nella costruzione dei Dati Previsionali non sono stati stimati i principali effetti economici derivanti dall’applicazione del principio contabile IFRS 3 alle operazioni a) di acquisizione delle attività e passività della Banca Padovana Prospetto di Base - 69 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO credito cooperativo soc. coop., e b) di fusione per incorporazione, nella Banca, della Banca di Capranica Credito Cooperativo soc. coop., i cui effetti legali e contabili decorreranno dal 1 luglio 2016; iii. gli amministratori della Banca non hanno predisposto una analisi di sensitività al fine di indicare le potenziali conseguenze sull’utile netto in caso di evoluzione della curva dei tassi di interesse diversa da quella ipotizzata; iv. i Dati Previsionali non riflettono gli eventuali impatti derivanti: a) dall’introduzione dell’IFRS 9, la cui applicazione entrerà a regime nel 2018 e, quindi, oltre il periodo di previsione del Piano Strategico 2016-2017; b) dall’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario, con particolare riferimento alla recente riforma del credito cooperativo.” 4.1.1.10-quinquies. Rischi relativi alle contribuzioni della Banca al Fondo temporaneo di cui all’art.2-bis del D.L: 18/2016 L‟Emittente, in data 14 giugno 2016, ha aderito al Fondo temporaneo istituito da Federcasse ai sensi dell‟art. 2-bis del d.l. 18/2016, come convertito dalla l. 49/2016. Lo Statuto del Fondo temporaneo, nel fissare i criteri di contribuzione delle banche consorziate (la cui adesione al fondo è obbligatoria, per le BCC che non abbiano deliberato di trasformarsi in s.p.a.) ha previsto che, per ciascun anno, l‟ammontare massimo della contribuzione di ciascuna banca sia determinato in misura pari allo 0,2% dell‟attivo di bilancio dell‟esercizio precedente. In base a tale criterio, il limite massimo di possibili contribuzioni dell‟Emittente al Fondo temporaneo per l‟anno 2016 risulta pari a circa 23,5 milioni di euro. L‟Emittente aveva già appostato risorse in sede di budget per complessivi 3,0 milioni di Euro a fronte dei possibili impegni per il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo e del Fondo di Garanzia Istituzionale. Il Fondo temporaneo in futuro sostituirà tali fondi di garanzia. Alla Data del Prospetto, l‟ammontare delle risorse già apportate e non ancora effettivamente utilizzate, corrisponde a circa 2.500.000 di euro; tali risorse verranno pertanto destinate al Fondo Temporaneo. L‟Emittente, sulla base di tutte le informazioni disponibili, ed in particolare in base al fatto che ai sensi dell‟art. 4, comma 6, dello Statuto del Fondo Temporaneo, la ripartizione delle quote ordinarie delle Banche consorziate è determinata seguendo gli stessi criteri stabiliti per le contribuzioni al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo già previsto ai sensi dell‟art. 96 del d.lgs. 385/1993, ha valutato che il peso della BCC di Roma (determinato in base ai rispettivi totali dell‟attivo dello stato patrimoniale) all‟interno della compagine delle BCC obbligate ad aderire al Fondo Temporaneo corrisponde al 3,49%. Conseguentemente, l‟Emittente ha valutato che i predetti 2,5 milioni di Euro siano sufficienti a coprire gli obblighi di contribuzione della BCC di Roma fino ad un ammontare complessivo di eventuali interventi del Fondo temporaneo nel 2016 per un ordine di grandezza di circa 70-80 milioni. A giudizio dell‟Emittente, allo stato, non vi sono evidenze che lascino ritenere che il Fondo temporaneo, in concreto, effettuerà interventi di ammontare complessivo superiori all‟ordine di grandezza dei 70/80 milioni di Euro e, pertanto, l‟Emittente non prevede, con riguardo agli esercizi 2016 e 2017 di dover effettuare ulteriori contribuzioni rispetto a quanto già effettuato (e a quanto previsto a budget per il 2017). Sussiste tuttavia il rischio che il Fondo possa, in concreto, effettuare interventi di ammontare complessivo superiore al predetto ordine di grandezza, e che, conseguentemente, la Banca debba effettuare ulteriori apporti al Fondo, con conseguenti impatti negativi sui risultati di esercizio. Con specifico riferimento alle previsioni di utili (22,3 milioni di euro) relative all‟esercizio 2016 formulate nel Piano Industriale 2016-2017 si evidenzia che, nel caso limite in cui la Banca venisse chiamata nel corso del 2016 ad effettuare apporti al Fondo nella massima misura possibile (23,5 milioni di Euro per l‟anno 2016), l‟impatto a conto economico sarebbe di portata tale da determinare addirittura una perdita di esercizio. Con riferimento alle previsioni di utili (30,4 milioni di euro) relative all‟esercizio 2017 formulate nel Piano Industriale 2016-2017 si evidenzia che, nel caso limite in cui la Banca venisse chiamata nel corso del 2017 ad effettuare apporti al Fondo nella massima misura possibile (allo stato non determinabile, ma corrispondente allo 0,2% dell‟attivo dello stato patrimoniale al 31 dicembre 2016), l‟impatto a conto economico sarebbe comunque di portata tale da ridurre l‟utile di esercizio ben al di sotto della metà di quanto previsto nel Piano Industriale. Prospetto di Base - 70 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO 4.1.1.11. Rischio residuo Il rischio residuo può derivare dal verificarsi delle seguenti situazioni: - perdita o riduzione della capacità di mitigazione nel tempo delle garanzie acquisite (riduzione del valore di mercato); - capacità di recupero (azioni di recupero) inferiore alla stima di recupero effettuata. A fronte dell‟esposizione a tale rischio la Banca ha strutturato una serie di presidi organizzativi nei quali si effettua una attività di controllo di carattere quali-quantitativo, anche ai fini dell‟ammissibilità delle tecniche di attenuazione del rischio di credito. 4.1.1.12. Rischio strategico Il rischio strategico rappresenta il rischio attuale o prospettico di flessione di utili o capitale derivante da: - mancata o parziale realizzazione pro tempore degli scenari di mercato ipotizzati in sede di pianificazione strategica; - decisioni aziendali errate in rapporto all‟evoluzione dell‟ambiente competitivo; - incapacità di realizzazione totale o parziale delle decisioni previste a piano per inadeguata pianificazione delle risorse disponibili, dei tempi, delle modalità di azione. Il rischio strategico è fronteggiato mediante opportune policy e procedure che prevedono che le decisioni più rilevanti siano riportate al Comitato Politiche Aziendali e, in via successiva, al Consiglio di Amministrazione, supportate dalla valutazione attuale e prospettica dei rischi e dell‟adeguatezza patrimoniale. Il coinvolgimento dei massimi organi di governo aziendale ed il supporto delle diverse funzioni aziendali, consente la mitigazione del rischio strategico, ciò non di meno, non si può escludere che nel caso in cui dovessero verificarsi errori in fase di pianificazione strategica o questa dovesse risultare inadeguata anche in relazione al contesto nel quale la Banca opera, non si può escludere la possibilità che si determini un impatto negativo, anche rilevante, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente. 4.1.1.13. Rischio reputazionale E‟ il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell‟immagine della Banca da parte di clienti, controparti, azionisti della Banca (shareholder), investitori e/o Autorità di Vigilanza e generata ad esempio da: - atti dolosi o colposi commessi dalla Banca o ad essa riconducibili a danno diretto degli stakeholder; - mancata chiarezza nel trasferimento delle informazioni nei confronti degli stakeholder; - inadempienze o ritardi nel regolamento delle operazioni; - mancato rispetto di accordi interbancari; - dichiarazioni errate, omissive o poco trasparenti all‟Autorità di Vigilanza. 4.1.1.14. Rischio di non conformità Per “rischio di non conformità” si intende il rischio di incorrere in sanzioni legali o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni reputazionali derivanti dal mancato rispetto di leggi, regolamenti, codici di autoregolamentazione, procedure interne e codici di condotta applicabili all‟attività della Banca. 4.1.1.15. Rischi connessi con l’operatività verso soggetti collegati Per rischio inerente le operazioni con soggetti collegati, si intende il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali della Banca possa compromettere l‟oggettività e l‟imparzialità delle decisioni relative alla concessione di finanziamenti e ad altre transazioni nei confronti dei medesimi soggetti, con possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, esposizione della Banca a rischi non adeguatamente misurati o presidiati, nonché potenziali danni per depositanti e investitori. Relativamente a tale tipologia di rischio, al 31 dicembre 2015, si rileva la presenza di 23 parti correlate a cui sono connesse 395 ulteriori soggetti. L‟esposizione dell‟insieme di tali soggetti, considerati complessivamente, ammonta a 38,7 milioni, mentre l‟esposizione ponderata si attesta a 24,8 milioni Prospetto di Base - 71 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO (3,4% dei Fondi Propri). Si precisa che tra le parti correlate, quella con esposizione più rilevante arriva all‟ 1,4% dei Fondi Propri risultando quindi inferiore ai limiti prudenziali stabiliti dalla normativa di vigilanza. 4.1.1.16. Rischio derivante da investimenti partecipativi in imprese non finanziarie La disciplina delle partecipazioni detenibili dalle banche e dai gruppi bancari è diretta a contenere il rischio di un eccessivo immobilizzo dell‟attivo derivante da investimenti partecipativi in imprese finanziarie e non finanziarie; con specifico riferimento a queste ultime, mira altresì a promuovere una gestione dei rischi e dei conflitti di interesse conforme al criterio della sana e prudente gestione. Relativamente a tale tipologia di rischio al 31 dicembre 2015 si rileva la presenza di 10 partecipazioni in imprese non finanziarie. L‟esposizione complessiva ammonta a 1,9 milioni (0,3% dei Fondi Propri) mentre la maggiore esposizione è pari a 1,2 milioni (0,2% dei Fondi Propri). 4.1.1.17. Rischio di cartolarizzazione È il rischio di incorrere in perdite dovute alla mancata rispondenza tra la sostanza economica delle operazioni poste in essere e le decisioni di valutazione e gestione del rischio. La Banca al 31 dicembre 2015 detiene nel banking book un titolo cartolarizzato che però, essendo stato completamente svalutato, non produce nessun impatto per quanto concerne l‟assorbimento patrimoniale. 4.1.1.18. Rischio di leva finanziaria eccessiva Il rischio di leva finanziaria eccessiva rappresenta il rischio che un livello di indebitamento particolarmente elevato rispetto alla dotazione di mezzi propri renda la banca vulnerabile, determinando l‟adozione di misure correttive al proprio piano industriale, compresa la vendita di attività con contabilizzazione di perdite che potrebbero comportare rettifiche di valore anche sulle restanti attività. 4.1.1.19. Rischio di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo Il D.lgs. n° 231/07, perseguendo l'obiettivo di prevenire l'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, contiene una definizione di riciclaggio che amplia sensibilmente la nozione esistente nel codice penale. Secondo l‟art. 2 del menzionato Decreto costituiscono riciclaggio – se commesse intenzionalmente - le seguenti azioni: a) la conversione o il trasferimento di beni, effettuati essendo a conoscenza che essi provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività, allo scopo di occultare o dissimulare l'origine illecita dei beni medesimi o di aiutare chiunque sia coinvolto in tale attività a sottrarsi alle conseguenze giuridiche delle proprie azioni; b) l'occultamento o la dissimulazione della reale natura, provenienza, ubicazione, disposizione, movimento, proprietà dei beni o dei diritti sugli stessi, effettuati essendo a conoscenza che tali beni provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività; c) l'acquisto, la detenzione o l'utilizzazione di beni essendo a conoscenza, al momento della loro ricezione, che tali beni provengono da un'attività criminosa o da una partecipazione a tale attività; d) la partecipazione ad uno degli atti di cui alle lettere precedenti, l'associazione per commettere tale atto, il tentativo di perpetrarlo, il fatto di aiutare, istigare o consigliare qualcuno a commetterlo o il fatto di agevolarne l'esecuzione. La Banca, proporzionalmente alla propria complessità organizzativa e di business, ha disciplinato, attraverso apposite normative interne i ruoli, le responsabilità e il processo al fine della gestione del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo. 4.1.1.20. Rischio informatico Per Rischio Informatico o “Rischio IT” si intende il rischio di incorrere in perdite economiche, di reputazione e di quote di mercato in relazione all‟utilizzo di tecnologia dell‟informazione e della comunicazione. In particolare, in base al momento di misurazione, il Rischio IT si differenzia in: - Rischio Potenziale (o Rischio Inerente): rappresenta il massimo Rischio IT cui è soggetto un determinato Processo Aziendale in termini di possibilità di realizzazione di una minaccia IT che possa Prospetto di Base - 72 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO arrecare un danno a riservatezza, integrità o disponibilità dei dati gestiti dal processo e all‟operatività del processo stesso. Concorrono nella determinazione del rischio potenziale tutti gli elementi IT del modello che afferiscono al processo aziendale in analisi: servizi IT per il business, applicazioni IT e infrastrutture e, non ultimi, i processi IT (che, a loro volta, includono i fattori umani); - Rischio Effettivo: rappresenta il rischio IT riscontrabile su un processo aziendale misurato in un determinato istante temporale; è il rischio che deve essere determinato nel caso di attuazione del processo di analisi dei rischi su elementi IT già in essere; - Rischio Residuo: rappresenta il rischio riscontrabile su un processo aziendale in seguito all‟applicazione di contromisure atte a determinare una riduzione del rischio potenziale o del rischio effettivo. La Banca, proporzionalmente alla propria complessità organizzativa e di business, ha disciplinato, attraverso apposite normative interne i ruoli, le responsabilità e il processo al fine della gestione del rischio informatico. 4.1.1.21. Rischi relativi ai contratti di Outsourcing stipulati dall’Emittente La Banca ha esternalizzato, mediante appositi contratti con fornitori esterni, talune funzioni aziendali. Tra queste, le c.d. Funzioni Aziendali Importanti di cui al 15° aggiornamento della Circolare 263/06 di Banca d‟Italia, e precisamente: le “Funzioni Operative Importanti”, ossia quelle attività/funzioni esternalizzate la cui mancata o inadeguata esecuzione determini il rischio di compromissione grave della redditività, della solidità patrimoniale, della continuità operativa o della conformità alle norme cui la Banca è sottoposta, le Funzioni Aziendali di Controllo, il Sistema Informativo. In relazione al complesso delle attività esternalizzate, sussiste il rischio che l‟Emittente possa essere esposto a responsabilità sia nei confronti dell‟Autorità di Vigilanza, sia nei confronti della propria clientela e dei terzi in generale, in conseguenza di eventuali malfunzionamenti e/o paralisi operative che dovessero verificarsi nell‟ambito delle organizzazioni aziendali dei soggetti terzi affidatari di funzioni esternalizzate dalla Banca, così come in caso di eventuali inadempimenti di tali terzi affidatari agli obblighi contrattuali sugli stessi gravanti. Non può pertanto escludersi che l‟Emittente, a seguito dell‟eventuale verificarsi degli eventi sopra citati, possa subire conseguenze suscettibili di incidere negativamente sulla propria posizione patrimoniale, economica e finanziaria, o subire provvedimenti sanzionatori da parte dell‟Autorità di Vigilanza. Sussiste altresì il rischio che l‟Emittente, in caso di conseguenze sfavorevoli sul piano patrimoniale non possa ottenere l‟integrale risarcimento delle stesse da parte dei soggetti terzi affidatari di funzioni esternalizzate. 4.1.1.22. Rischi relativi alla verifica fiscale in corso di svolgimento da parte dell’Autorità tributaria In data 11 Maggio 2016 la Direzione Regionale delle Entrate del Lazio, ufficio grandi contribuenti, ha iniziato, nei confronti della Banca, una verifica fiscale al fine di eseguire il controllo della contabilità posta in essere ai fini IRES, IRAP, IVA relativamente al periodo d‟imposta 2013. Tale verifica rientra nel piano dei controlli biennali previsti per le società di grandi dimensioni (società che presentano un volume di affari, ricavi o compensi non inferiori a Euro 25.822.844,95) ed essendo la Banca un “contribuente tutorato” secondo quanto previsto dal D.L. 185/2008. Nel contesto dell‟esame sostanziale, che ha interessato atti e fatti di gestione aventi rilevanza fiscale, contabile ed amministrativa, sono state rilevate alcune inesattezze in materia di IRES. A conclusione delle verifiche l‟Autorità tributaria propone il recupero a tassazione per l‟anno 2013 di un importo totale di Euro 1.967.881,15 Al termine del verbale di constatazione l‟Emittente ha dichiarato, non condividendo alcuni rilievi formulati dall‟Autorità tributaria, di riservarsi la possibilità di presentare ulteriori osservazioni e memorie nelle sedi opportune. 4.1.1.23 Rischio relativo all’assenza del credit spread dell’Emittente Prospetto di Base - 73 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO Si richiama l‟attenzione dell‟investitore sulla circostanza che per l‟Emittente non è possibile determinare un valore di credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di un‟obbligazione plain vanilla di riferimento dell‟Emittente e il tasso interest rate swap di durata corrispondente) atto a consentire un ulteriore apprezzamento della rischiosità dell‟Emittente. 4.2. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SETTORI DI ATTIVITÀ E AI MERCATI IN CUI OPERA L’EMITTENTE E IL GRUPPO DELL’EMITTENTE 4.2.1. Rischio derivante dalla congiuntura economica L‟Emittente, nello svolgimento dell‟attività bancaria e finanziaria, è fortemente influenzato dalla situazione dei mercati finanziari e dal generale contesto macroeconomico, tuttora caratterizzato dal perdurare di rischi inerenti ai debiti sovrani di alcuni Paesi dell‟Eurozona e dal persistere di timori circa la solidità di banche e altri intermediari finanziari che presentano esposizioni nei confronti dei predetti Paesi europei o che sono gravati da elevati livelli di sofferenze anche nei confronti di debitori privati. Nel corso del 2015 si è fortemente riacuita la crisi del debito sovrano della Grecia con la conseguenza del riproporsi di forti tensioni nei mercati finanziari della c.d. Eurozona, da ultimo ravvivate anche nei primi mesi del 2016. Rimane in particolare sullo sfondo la prospettiva di un‟ipotetica “grexit” (ossia l‟uscita della Grecia dal Sistema Monetario europeo) rispetto alla quale non possono escludersi eventuali effetti, a catena (c.d. contagio), anche sul mercato del debito pubblico nazionale. Nel contempo il 23 giugno 2016 i mercati finanziari hanno manifestato turbolenze determinate dai sviluppi connessi al referendum del Regno Unito ad esito del quale quest‟ultimo uscirà dall‟Unione Europea (c.d.”Brexit”), non risultando prevedibile allo stato attuale, l‟impatto che la fuoriuscita dalla UE potrà produrre sull‟economia del Regno Unito, sull‟economia internazionale nel suo complesso, sui mercati finanziari nonché sulla situazione dello Stato italiano e dell‟Emittente. Di recente si sono peraltro manifestate significative tensioni sui principali mercati finanziari asiatici, in particolare quello cinese. Tale scenario prospetta una possibile ripresa dell‟avversione al rischio nei confronti dei titoli di Stato italiani che potrebbe determinare sensibili ridimensionamenti dei relativi corsi con un drastico rialzo dei relativi rendimenti. Sussiste pertanto il rischio che si producano effetti negativi sul valore delle attività finanziarie detenute nel portafoglio dell‟Emittente, caratterizzato nel complesso da una sensibile esposizione al Rischio Paese Italia, in relazione alla presenza di una elevata quota di investimenti costituiti da titoli di Stato italiani. Si specifica, in particolare, che al 31 dicembre 2015, il valore di bilancio delle esposizioni sovrane dell‟Emittente rappresentate da “titoli di debito” ammonta ad Euro 4.058,3 milioni (3.230,3 milioni al 30 giugno 2016), quasi interamente concentrato sul paese Italia per Euro 4.052,2 milioni ovvero il 99,85% del totale delle esposizioni su debiti sovrani (3.224 milioni al 30 giugno 2016, pari al 99,481% del totale delle esposizioni su debiti sovrani). Inoltre, ove la crisi dell‟economia reale dovesse perdurare - anche a causa di eventuali nuove ed ulteriori turbolenze di tipo finanziario - producendo ulteriori effetti depressivi sui consumi delle famiglie, sulla loro propensione al risparmio e sui piani di investimento della clientela di riferimento, non è possibile escludere che la redditività dell‟Emittente possa risultare inferiore rispetto a quella conseguita negli anni precedenti. Ove le attuali turbolenze del mercato finanziario dovessero perdurare o accentuarsi, anche la capacità di reperire fondi da parte dell‟Emittente potrebbe peggiorare. Si specifica, in particolare, che al 31 dicembre 2015, la Banca detiene una raccolta in conti correnti e depositi liberi per Euro 6.423,9 milioni, in operazioni di pronti contro termine per Euro 89,6 milioni, in certificati di deposito per Euro 451,1 milioni, in obbligazioni per Euro 1.516,9 milioni ed in conti deposito per Euro 357,2 milioni. Nel caso in cui perduri o peggiori il quadro di turbolenza di mercato, la Banca potrebbe vedere diminuire la propria liquidità a causa di difficoltà nel reperimento delle risorse, ovvero la Banca potrebbe dover fronteggiare una maggiore onerosità nel reperimento di tali risorse di liquidità, con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della stessa. 4.2.2. Rischi connessi alla concorrenza nel settore bancario e finanziario Il mercato italiano dei servizi bancari e finanziari è estremamente competitivo. Il rischio della crescente competitività del settore è per la Banca quello di non riuscire a mantenere o ad aumentare i volumi di Prospetto di Base - 74 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO attività ed i livelli di redditività raggiunti in passato, con conseguenti effetti pregiudizievoli sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca stessa. Rispetto all‟Emittente, i grandi gruppi bancari hanno il vantaggio di potersi avvalere di maggiori economie di scala e di una più capillare diffusione sul territorio. Fermo restando il fatto che l‟Emittente ritiene di possedere una consolidata posizione nel proprio mercato di riferimento, l‟ingresso nel mercato di riferimento dell‟Emittente di nuovi operatori nazionali, regionali o esteri, la conduzione di politiche commerciali aggressive da parte di operatori già presenti in detto mercato, l‟affermazione di operatori finanziari specializzati nella gestione del risparmio e nell‟erogazione di servizi bancari a distanza o il consolidarsi del processo di aggregazione tra soggetti operanti nel mercato bancario, potrebbero causare una contrazione dei margini operativi con riflessi negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della Banca. L‟Emittente, in considerazione del forte radicamento sul proprio territorio di appartenenza, è soggetto ai rischi legati all‟andamento dell‟economia regionale. 4.2.3. Rischi connessi all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario Le attività dell‟Emittente sono soggette a specifiche regolamentazioni nazionali e comunitarie relative al settore di appartenenza. La normativa applicabile alle banche, cui la Banca di Credito Cooperativo di Roma è soggetta, disciplina i settori in cui gli istituti di credito possono operare con lo scopo di preservare la stabilità e la solidità degli stessi, limitandone l‟esposizione al rischio. L‟Emittente è altresì soggetto alla normativa applicabile ai servizi finanziari che disciplina, tra l‟altro, l‟attività di vendita e collocamento degli strumenti finanziari e quella di marketing. L‟operatività della Banca potrebbe essere negativamente condizionata da mutamenti legislativi e/o regolamentari a livello nazionale ed europeo che potrebbero comportare un incremento dei costi operativi e/o avere effetti negativi sull‟attività, i risultati e le prospettive della Banca. Il rischio attinente alla mancata conformità delle attività svolte alle norme applicabili è gestito dall‟Emittente mediante l‟attività di controllo espletata dalla funzione di Compliance, istituita ai sensi delle Istruzioni di Vigilanza. La fase di forte e prolungata crisi dei mercati ha portato all‟adozione di discipline più rigorose da parte delle autorità internazionali. A partire dal 1° gennaio 2014, parte della Normativa di Vigilanza è stata modificata in base alle indicazioni derivanti dai c.d. accordi di Basilea 3, principalmente con finalità di un significativo rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, del contenimento del grado di leva finanziaria e dell‟introduzione di policy e di regole quantitative per l‟attenuazione del rischio di liquidità negli istituti bancari. Con riferimento a tali novità regolamentari, l‟Emittente è già in linea con i parametri imposti da Basilea 3 per quanto concerne i livelli minimi di Leverage Ratio, Common Equity Tier 1 Ratio, Tier 1 Ratio e Total Capital Ratio. Si segnala altresì che la regolamentazione CRR prevede specifiche misure autorizzative alla riduzione dei fondi propri, per importi predeterminati al netto dell‟importo della sottoscrizione di nuovi strumenti di capitale primario di classe 1 versati in un periodo fino a un anno, che riguardano anche gli acquisti di azioni proprie. Nello specifico si segnala che gli Stati membri devono trasporre le disposizioni della direttiva 2014/49/UE (c.d. Deposit Guarantee Schemes Directive – DGSD) che istituisce lo schema unico di garanzia dei depositi, con previsione dell‟obbligo di costituire, ove non già presenti, Fondi nazionali che devono essere alimentati tramite contributi delle banche specificamente volti a tutelare i depositi bancari entro il limite di 100.000 euro. In data 8 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il d.lgs. n. 30/2016 che dà attuazione nel diritto interno alle disposizioni della Direttiva. L‟Emittente non ha effettuato a tal riguardo accantonamenti sul bilancio al 31 dicembre 2015. In generale sebbene l‟Emittente ponga la massima attenzione e destini risorse significative all‟ottemperanza del complesso sistema di norme e regolamenti, il suo mancato rispetto, ovvero eventuali mutamenti di normative e/o cambiamenti delle modalità di interpretazione e/o applicazione delle stesse da parte delle competenti autorità, potrebbero comportare possibili effetti negativi rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell‟Emittente. Prospetto di Base - 75 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO Non è comunque possibile escludere che in futuro verranno adottate nuove leggi e regolamenti, con conseguente necessità di impiego di ulteriori risorse da parte dell‟Emittente al fine di garantire il rispetto di tali eventuali novità normative. In data 14 aprile 2016 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale legge 8 aprile 2016 n. 49, di conversione del decreto legge n. 18 del 14 febbraio 2016, recante disposizioni in materia di riforma delle Banche di Credito Cooperativo. Si specifica che la BCC di Roma, pur disponendo di un patrimonio netto superiore a 200 milioni di Euro e disponendo, pertanto, secondo quanto previsto dal D.L. 18/2016, della facoltà, in alternativa alla adesione ad un gruppo bancario cooperativo, di deliberare la trasformazione in società per azioni o deliberare la messa in liquidazione, non ha deliberato entro il termine previsto dal D.L. 18/2016 la trasformazione in società per azioni, e conseguentemente dovrà aderire ad un gruppo bancario cooperativo. Alla Data del Prospetto di Base, tuttavia, il gruppo bancario cooperativo non è ancora stato costituito. Si specifica, conseguentemente, che non è attualmente possibile prevedere, tra l‟altro, quali possano essere: a) i contenuti di dettaglio del c.d. contratto di coesione, previsto dall‟art. 37-bis, comma 3, TUB come modificato dal D.L. 18/2016, che disciplinerà, tra l‟altro, i poteri esercitabili dalla capogruppo anche con riguardo agli indirizzi strategici ed obiettivi operativi del gruppo e gli altri poteri necessari per l‟attività di direzione e coordinamento delle BCC aderenti al gruppo bancario cooperativo; b) la misura della partecipazione dell‟Emittente alla capogruppo e i diritti amministrativi e patrimoniali esercitabili in seno a quest‟ultima. In generale, non è allo stato possibile formulare indicazioni precise di natura quantitativa in ordine ai possibili impatti derivanti dall‟adesione dell‟Emittente al gruppo bancario cooperativo sulla situazione finanziaria, economica e patrimoniale dell‟Emittente né formulare indicazioni in ordine all‟incidenza dell‟adesione al gruppo sull‟operatività dell‟Emittente Alla Data del Prospetto di Base è ancora in corso di svolgimento la procedura di pubblica consultazione, avviata dalla Banca d‟Italia, della normativa di attuazione della menzionata riforma. Sebbene, allo stato, non si abbia la certezza che la normativa regolamentare della Banca d‟Italia entrerà in vigore nel medesimo testo posto in consultazione, né si possa prevedere quale sarà la composizione quantitativa e qualitativa del gruppo bancario cooperativo al quale la BCC di Roma aderirà, si pone nella massima evidenza che, secondo il testo regolamentare posto in consultazione: - la garanzia in solido tra la capogruppo e le banche affiliate è parte integrante del contratto di coesione; - la partecipazione all‟accordo di garanzia in solido costituisce, in ogni caso, condizione imprescindibile per l‟adesione al contratto di coesione e, quindi, al gruppo bancario cooperativo; - la garanzia fra la capogruppo e le banche affiliate è reciproca (cross-guarantee), ovverosia la capogruppo garantisce tutte le banche affiliate per le obbligazioni da queste assunte e ciascuna banca affiliata garantisce la capogruppo e le altre banche affiliate per le obbligazioni di queste; - la garanzia è disciplinata contrattualmente in modo da produrre l‟effetto di qualificare le passività della capogruppo e delle banche affiliate come obbligazioni in solido di tutte le banche aderenti all‟accordo; - l‟obbligazione di garanzia di ciascuna banca aderente è commisurata all‟entità dei mezzi patrimoniali disponibili, entro il limite delle risorse patrimoniali eccedenti i requisiti obbligatori a livello individuale (c.d. free capital); - la garanzia ha anche una efficacia esterna in favore dei creditori delle banche aderenti, nel senso che ciascun aderente assumerà in solido, entro il limite sopra indicato dell‟obbligo di garanzia individuale, le obbligazioni di ogni altra Banca aderente che si rendesse inadempiente verso i propri creditori; - la garanzia deve prevedere meccanismi di sostegno finanziario intra-gruppo con cui le banche aderenti si forniscono il sostegno finanziario necessario per assicurare la loro solvibilità e liquidità, in particolare per il rispetto dei requisiti prudenziali e delle richieste dell‟autorità di vigilanza, nonché per evitare, ove necessario, l‟assoggettamento alle procedure di risoluzione di cui al d.lgs. n. 180/2015 o alla procedura di liquidazione coatta amministrativa di cui all‟art. 80 e ss. del TUB. Prospetto di Base - 76 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO Sussiste pertanto il rischio che in futuro, come conseguenza dell‟adesione della BCC di Roma ad un gruppo bancario cooperativo, e ove permanga l‟attuale situazione di eccedenza delle risorse patrimoniali dell‟Emittente rispetto ai requisiti obbligatori a livello individuale, l‟attuazione del previsto meccanismo di garanzia comporti l‟obbligo per la BCC di Roma di impegnare proprie risorse patrimoniali: a) per rispondere di obbligazioni verso terzi assunte da altre banche aderenti al medesimo gruppo bancario cooperativo; b) per fornire sostegno finanziario necessario ad assicurare solvibilità e liquidità di altre banche aderenti al medesimo gruppo bancario cooperativo. L‟investimento in obbligazioni della BCC di Roma, pertanto, potrà comportare per l‟investitore l‟esposizione, oltre che al rischio di impresa proprio della BCC di Roma, anche al rischio di impresa proprio di altre banche aderenti al medesimo gruppo bancario cooperativo (entro il limite delle risorse patrimoniali della BCC di Roma eccedenti i requisiti obbligatori a livello individuale). Al 30 giugno 2016, data della più recente segnalazione di vigilanza inviata alla Banca d‟Italia, il free capital dell‟Emittente è pari a circa 188,5 milioni di euro. Si specifica che, come previsto dall‟art. 2-bis del D.L: 18/2016, come modificato dalla Legge di conversione, la Banca, in data 16 giugno 2016, ha aderito al Fondo temporaneo delle banche di credito cooperativo, istituito dalla Federazione italiana delle banche di credito cooperativo-casse rurali ed artigiane (Federcasse) in data 27 maggio 2016. Il Fondo temporaneo, opererà per un periodo di tempo limitato e in piena autonomia decisionale come strumento mutualistico-assicurativo, con lo scopo di favorire processi di consolidamento e di concentrazione delle banche di credito cooperativo. Le risorse necessarie per effettuare gli interventi e per coprire gli oneri e le spese connessi agli interventi del Fondo sono fornite dalle banche consorziate. L‟ammontare massimo delle risorse che le banche consorziate si impegnano a mettere a disposizione non può superare, su base annua, lo 0,20% del totale dell‟attivo di bilancio dell‟esercizio al 31 dicembre dell‟anno precedente. Pertanto, in relazione all‟anno 2016, l‟ammontare massimo degli apporti dell‟Emittente al Fondo corrisponde a circa 23,5 milioni di euro. 4.2.4. Rischio connesso all’investimento in strumenti finanziari dell’Emittente e ai meccanismi di risanamento e risoluzione delle crisi di imprese Ad integrazione del meccanismo di vigilanza unico è stata emanata la Direttiva 2014/59/UE, nota come “BRRD” (Banking Resolution and Recovery Directive), che prevede un meccanismo di risoluzione unico delle crisi bancarie. In particolare, ai sensi dell‟art. 27 del decreto attuativo di detta direttiva, indipendentemente dall‟avvio della risoluzione o della liquidazione coatta amministrativa o in combinazione con un‟azione di risoluzione, è prevista l‟introduzione di misure di riduzione o conversione di azioni, altre partecipazioni o strumenti di capitale. La direttiva introduce altresì il principio del “bail-in” o “salvataggio interno”. In base a tale principio, il regolatore potrà prevedere che, nella gestione di una crisi bancaria, tutti gli stakeholders dell‟istituto bancario subiscano perdite in base alla propria seniority con l‟esclusione, tra le altre passività, dei depositi garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Il regime introdotto dalla Direttiva 2014/59, è entrato in vigore in Italia il 1 gennaio 2016, come previsto dal D.Lgs. n. 180/2015 con cui è stata data attuazione a tale Direttiva, e quindi anche l‟Emittente rientra tra gli istituti bancari soggetti a tali prescrizioni. Per dare attuazione alle misure di gestione delle crisi bancarie, la Banca d‟Italia, ai sensi dell‟articolo 60 del d.lgs. n. 180/2015, può tra l‟altro: disporre il trasferimento di azioni della banca in crisi; disporre la cessione di attivi della banca in crisi; ridurre o azzerare il valore nominale delle azioni della banca; annullare i titoli di debito emessi dall‟ente (non esclusi dal “bail-in”); convertire passività in azioni o modificarne scadenze e tassi d‟interesse o sospenderne il pagamento; imporre l‟emissione di nuove azioni; rimuovere amministratori ed alti dirigenti. Alla data del Prospetto non sono ancora state adottate le misure di cui all‟art. 50 d.lgs. n. 180/2015 (relativo ai requisiti minimi del bail–in). Prospetto di Base - 77 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO Pertanto, con l‟applicazione dello strumento del “bail-in”, gli Obbligazionisti potranno subire la riduzione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché la conversione in titoli di capitale delle Obbligazioni, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell‟Emittente. L‟introduzione del “bail‐in”, dunque, potrebbe comportare una maggiore onerosità della raccolta. Per attuare le misure di risoluzione sopradescritte sono inoltre istituiti negli stati membri partecipanti al meccanismo di vigilanza unico uno o più Fondi di Risoluzione Nazionale, alimentati da contributi ordinari e straordinari delle banche. I Fondi di Risoluzione Nazionali sono destinati a confluire col tempo nel Fondo di Risoluzione Unico a livello europeo (Single Resolution Fund). Alla data del Prospetto si segnala che il primo intervento del Fondo Nazionale di Risoluzione, istituito con il citato decreto 180/2015, è stato avviato alla fine di novembre 2015 in ordine alla risoluzione di n.4 banche in amministrazione straordinaria. La Banca d‟Italia, in qualità di Autorità nazionale di risoluzione (NRA), ha chiesto alle banche italiane di versare un contributo ordinario e straordinario per finanziare l‟intervento. L‟Emittente è stato chiamato a versare nel complesso circa Euro 10,4 milioni, suddivisi in Euro 2.606.238 a carattere ordinario e Euro 7.818.714 a carattere straordinario. Il versamento di tali importi è già stato effettuato su richiesta delle Autorità competenti. In data 16 novembre 2015 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015 attuativi della Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, “BRRD”) che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi individuando, tra l‟altro, i poteri e gli strumenti che le Autorità preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, tra cui Banca d‟Italia) possono adottare per la risoluzione di una banca in dissesto ovvero a rischio di dissesto (come definito dall‟art. 17, comma 2, del citato D. Lgs. n. 180 del 16 novembre 2015). Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell‟ente, riducendo al minimo l‟impatto del dissesto sull‟economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti. Più in particolare, qualora una banca fosse in dissesto o a rischio di dissesto, la Banca d‟Italia potrà applicare varie misure per risanarne la situazione, in alternativa alla sua liquidazione coatta amministrativa, tra le quali il “bail‐in”, ossia il potere di riduzione, con possibilità di azzeramento del valore nominale delle azioni e la svalutazione dei crediti verso la banca con la loro conversione in azioni, per assorbire le perdite e ricapitalizzare la banca in difficoltà o una nuova entità che ne continui le funzioni essenziali. Più in dettaglio, il d.lgs. n. 180/2015 prevede (art. 20, comma 1) che, quando si verificano i presupposti previsti dalla relativa disciplina per l‟avvio delle procedure di gestione della crisi dell‟intermediario, la Banca d‟Italia disponga: a) la riduzione o conversione di azioni, di altre partecipazioni e di strumenti di capitale (elementi di capitale primario di classe 1, gli strumenti aggiuntivi di classe 1, gli strumenti di classe 2) emessi dall‟Emittente, quando ciò consenta di rimediare allo stato di dissesto o di rischio di dissesto della Banca; b) quando la misura indicata alla lettera (a) non consenta di rimediare allo stato di dissesto o di rischio di dissesto, l‟adozione di misure di risoluzione dell‟intermediario oppure la liquidazione coatta amministrativa. In particolare, le azioni, le altre partecipazioni e gli strumenti di capitale emessi da un soggetto che versa in uno stato di crisi possono essere ridotti o convertiti (art. 27 del d.lgs. n. 180/2015): (i) indipendentemente dall‟avvio della risoluzione o della liquidazione coatta amministrativa; (ii) in combinazione con un‟azione di risoluzione, quando il programma di risoluzione prevede misure che comportano per investitori e creditori la riduzione di valore dei loro diritti o la conversione in capitale; in questo caso, la riduzione o conversione è disposta immediatamente prima o contestualmente all‟applicazione di tali misure. Prospetto di Base - 78 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO Fra le misure di risoluzione (l‟art. 39, comma 1, del d.lgs. n. 180/2015) rientra il c.d. “bail-in”, che consiste nella riduzione dei diritti degli investitori e dei creditori o nella conversione in capitale dei diritti di questi ultimi. Il bail‐in si applica seguendo una gerarchia, che è ispirata al principio secondo cui chi investe in strumenti finanziari più rischiosi, deve sopportare prima degli altri le eventuali perdite o la conversione in azioni. Solo dopo aver esaurito tutte le risorse della categoria più rischiosa si passa alla categoria successiva. In particolare, nell‟applicazione dello strumento del “bail‐in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia: 1) innanzitutto si dovrà procedere alla riduzione, fino alla concorrenza delle perdite, secondo l‟ordine indicato: ‐ degli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d. Common equity Tier 1); ‐ degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments); ‐ degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni subordinate; ‐ dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di classe 2; ‐ delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior); 2) una volta assorbite le perdite, o in assenza di perdite, si procederà alla conversione in azioni computabili nel capitale primario, secondo l‟ordine indicato: ‐ degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments); ‐ degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni subordinate; - dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di classe 2; ‐ delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior). Lo strumento sopra descritto del “bail‐in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla normativa di recepimento (art. 39, comma 1, del d.lgs. 180/2015) quali: (i) cessione di beni e rapporti giuridici ad un soggetto terzo; (ii) cessione di beni e rapporti giuridici ad un ente‐ponte; (iii) cessione di beni e rapporti giuridici a una società veicolo per la gestione dell‟attività. Pertanto, con l‟applicazione del “bail‐in”, gli investitori si ritroverebbero esposti al rischio di veder ridotto, azzerato, ovvero convertito in azioni il proprio investimento, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell‟Emittente. Le disposizioni in materia di bail–in potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione. L‟intero apparato normativo in materia di risoluzione delle crisi di impresa è volto a consentire una gestione delle crisi attraverso l‟utilizzo di risorse del settore privato, riducendo gli effetti negativi sul sistema economico ed evitando che il costo dei salvataggi gravi sui contribuenti. Sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi potranno essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato (al riguardo, cfr. il fattore di rischio “4.2.5. Rischi connessi con l‟eventuale richiesta alla Commissione europea da parte dello Stato italiano dell‟autorizzazione alla concessione di “aiuti di Stato”). Nell‟ipotesi in cui le misure di risoluzione sopra indicate non siano sufficienti, le Autorità potranno richiedere l‟utilizzo del Fondo di Risoluzione Unico (Single Resolution Fund – SRF), istituito con il regolamento 2014/806/UE, pubblicato il 30 luglio 2014 sulla Gazzetta Ufficiale dell‟Unione europea. Tale regolamento ha previsto altresì che tutti gli enti creditizi autorizzati nei singoli Stati membri contribuiscano annualmente alla costituzione del SRF. L‟Emittente, come detto, è stato chiamato a Prospetto di Base - 79 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO versare nel complesso circa Euro 10,4 milioni, suddivisi in Euro 2.606.238 a carattere ordinario e Euro 7.818.714 a carattere straordinario. Il versamento di tali importi è già stato effettuato su richiesta delle Autorità competenti. Poiché la normativa prevede un piano di versamenti al Fondo distribuito in 8 anni, anche nei prossimi esercizi l‟Emittente ed il sistema bancario saranno chiamati a contribuire – per la parte ordinaria, ma non si può escludere la richiesta di ulteriori contributi straordinari – alla dotazione del Fondo medesimo. Si precisa che, alla data del Prospetto di Base, non sono in essere emissioni di prestiti subordinati da parte dell‟Emittente, e che alla data del 30 giugno 2016 sono in circolazione obbligazioni senior emesse dall‟Emittente per 1.307,08 milioni di Euro circa. 4.2.5. Rischi connessi con l’eventuale richiesta alla Commissione Europea da parte dello Stato italiano dell’autorizzazione alla concessione di “aiuti di Stato” in favore di banche nazionali Dall‟inizio della crisi l‟attenzione della UE si è focalizzata sulla necessità di un corpus unico di norme sulla risoluzione delle crisi bancarie. Con decorrenza dal 1° agosto 2013 la Commissione europea ha emanato una nuova comunicazione in materia di aiuti di Stato agli enti creditizi. Si ricorda che gli aiuti di Stato per essere concessi devono essere compatibili con il diritto dell‟Unione Europea (cfr. art. 107, par. 3, lett. “b)” del Trattato sul funzionamento dell‟Unione Europea). Al riguardo, si rammenta che la concessione di tali aiuti, ove ne ricorrano i presupposti, può essere condizionata a una previa “condivisione degli oneri”, oltreché da parte degli investitori, anche da parte di coloro che hanno sottoscritto titoli di debito subordinato o di capitale ibrido, con ciò comportando una compressione dei diritti dei soggetti medesimi, nella misura in cui ciò sia giuridicamente possibile (cfr. “Comunicazione della Commissione europea relativa all‟applicazione, dal 1° agosto 2013, delle norme in materia di aiuti di Stato alle misure di sostegno alle banche nel contesto della crisi finanziaria”, e in particolare i parr. 41-44). Non si può peraltro escludere che, essendo il quadro normativo di riferimento in materia di aiuti di Stato in continua evoluzione, possano intervenire ulteriori limitazioni ai diritti degli investitori e degli obbligazionisti durante la vita dei rispettivi titoli. Prospetto di Base - 80 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO 4.3. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AGLI STRUMENTI FINANZIARI Si invitano gli investitori a leggere attentamente la presente Sezione al fine di comprendere i fattori di rischio connessi alla sottoscrizione delle obbligazioni di cui al presente Prospetto di Base. La sottoscrizione delle Obbligazioni presenta gli elementi di rischio propri di un investimento in titoli obbligazionari a tasso fisso, a tasso variabile e a tasso misto. Le Obbligazioni sono strumenti finanziari che presentano i profili di rischio rendimento la cui valutazione richiede particolare competenza; pertanto è opportuno che l‟investitore valuti accuratamente se le obbligazioni costituiscono un investimento idoneo per la propria situazione patrimoniale, economica e finanziaria. Pertanto, l'investitore dovrebbe concludere una operazione avente ad oggetto tali obbligazioni solo dopo averne compreso la natura e il grado di esposizione al rischio che le stesse comportano. Resta inteso che, valutato il rischio dell‟operazione, l‟investitore e la BCC di Roma devono verificare se l‟investimento è adeguato per l‟investitore avendo riguardo alla sua situazione patrimoniale, ai suo obiettivi di investimento e alla sua personale esperienza nel campo degli investimenti finanziari. 4.3.1. FATTORI DI RISCHIO COMUNI A TUTTE LE TIPOLOGIE DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI 4.3.1.1. Rischio connesso all’utilizzo del “bail-in” In data 16 novembre 2015 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015 attuativi della Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi individuando i poteri e gli strumenti che le Autorità preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una banca in dissesto ovvero a rischio di dissesto. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell‟ente, riducendo al minimo l‟impatto del dissesto sull‟economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. I suddetti decreti attuativi sono entrati in vigore in data 16 novembre 2015, fatta unicamente eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in”, come di seguito descritto, per le quali è stata prevista l‟applicazione a partire dal 1 gennaio 2016. Peraltro, le disposizioni in materia di bail–in potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima della suddetta data. Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il summenzionato strumento del “bail-in” ossia il potere di riduzione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l‟applicazione del “bail-in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder ridotto, azzerato, ovvero convertito in azioni il proprio investimento, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell‟Emittente. Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle obbligazioni, l‟importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio. Nell‟applicazione dello strumento del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia: 1) innanzitutto si dovrà procedere alla riduzione, fino alla concorrenza delle perdite, secondo l‟ordine indicato: - degli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d. Common equity Tier 1); - degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments); - degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni subordinate; Prospetto di Base - 81 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO - dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di classe 2; - delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior); 2) una volta assorbite le perdite, o in assenza di perdite, si procederà alla conversione in azioni computabili nel capitale primario, secondo l‟ordine indicato: - degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments); - degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni subordinate; - dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di classe 2; - delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior). Nell‟ambito delle “restanti passività”, il “bail–in” riguarderà prima le obbligazioni senior e poi i depositi (per la parte eccedente l‟importo di € 100.000) di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese, i medesimi depositi di cui sopra effettuati presso succursali extracomunitarie dell‟Emittente nonché, successivamente al 1 gennaio 2019, tutti gli altri depositi presso la Banca, sempre per la parte eccedente l‟importo di € 100.000 (cfr. al riguardo il paragrafo 4.5. “Ranking degli strumenti finanziari” della Sezione 6 – Nota Informativa). Non rientrano, invece, nelle “restanti passività” e restano pertanto escluse dall‟ambito di applicazione del “bail-in” alcune categorie di passività indicate dalla normativa, tra cui i depositi fino a € 100.000 (c.d. “depositi protetti”) e le “passività garantite” definite dall‟art. 1 del citato D. Lgs. N. 180 del 16 novembre 2015 come “passività per la quale il diritto del creditore al pagamento o ad altra forma di adempimento è garantito da privilegio, pegno o ipoteca, o da contratti di garanzia con trasferimento del titolo in proprietà o con costituzione di garanzia reale, comprese le passività derivanti da operazioni di vendita con patto di riacquisto”, comprendenti, ai sensi dell‟art. 49 del citato D. Lgs. N. 180, anche le obbligazioni bancarie garantite di cui all‟art. 7 bis L. n. 130/99. Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla normativa di recepimento quali: (i) cessione di beni e rapporti giuridici ad un soggetto terzo; (ii) cessione di beni e rapporti giuridici ad un ente-ponte; (iii) cessione di beni e rapporti giuridici a una società veicolo per la gestione dell‟attività. Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi potranno essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato. 4.3.1.2. Rischio di credito per il sottoscrittore Sottoscrivendo o acquistando le obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base, l‟investitore diviene finanziatore dell‟Emittente e titolare di un credito nei confronti del medesimo per il pagamento degli interessi e per il rimborso del capitale a scadenza. L‟investitore è dunque esposto al rischio che l‟Emittente divenga insolvente o comunque non sia in grado di adempiere a tali obblighi di pagamento, nonché al rischio che l‟Emittente versi in dissesto o sia a rischio di dissesto. 4.3.1.3. Rischio connesso ai limiti delle garanzie relative alle Obbligazioni I Prestiti potranno essere assistiti dalla garanzia del Fondo di Garanzia dei portatori di titoli obbligazionari emessi da banche appartenenti al Credito Cooperativo (di seguito “FGO”), con le modalità ed i limiti previsti nello statuto del fondo medesimo, disponibile nel seguente sito internet www.fgo.bcc.it. L‟Emittente specificherà nelle Condizioni Definitive se il singolo prestito sarà assistito o meno dalla suddetta garanzia. Si precisa che, nel caso in cui sia prevista l‟assistenza del FGO, nel caso di mancato rimborso del capitale alla scadenza da parte dell‟Emittente, la garanzia tutela il portatore dell‟obbligazione che Prospetto di Base - 82 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO dimostri l‟ininterrotto possesso delle stesse nei tre mesi antecedenti l‟inadempimento dell‟Emittente e per un ammontare massimo per ciascun investitore non superiore a Euro 103.291,38 (tenendo conto di tutti i titoli dell‟Emittente, anche appartenenti a diverse emissioni). La dotazione massima collettiva del fondo, che alla data del 31/07/2016 garantisce 3.690 emissioni obbligazionarie per un totale di € 23.993.037.000, è pari a € 538.024.534,68 per il periodo 01 Luglio – 31 Dicembre 2016 L‟intervento del Fondo è comunque subordinato ad una richiesta del portatore del titolo se i titoli sono depositati presso l‟Emittente ovvero, se i titoli sono depositati presso un‟altra banca, ad un mandato espresso a questa conferito. L‟art. 3 dello statuto del Fondo (FGO) prevede l‟applicabilità della garanzia anche ai casi di attivazione delle misure di risoluzione previsti dalla Direttiva 2014/59/UE (“BRRD”) tra cui il “bail-in”. Per ulteriori dettagli si rinvia alla Sezione 6, Capitolo 8 (Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo) della Nota Informativa. 4.3.1.4. Rischi relativi alla vendita delle Obbligazioni prima della scadenza Nel caso in cui l‟investitore volesse vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il prezzo di vendita sarà influenzato da diversi elementi di rischio di seguito elencati, che potranno determinare una riduzione del prezzo di mercato delle obbligazioni anche al di sotto del prezzo di emissione: caratteristiche/assenza del mercato in cui i titoli verranno negoziati (“4.3.1.5. Rischio di liquidità”); variazione dei tassi di interesse e di mercato (“4.3.2.1. Rischio di tasso di mercato” le cui diverse declinazioni per ciascuna tipologia di Obbligazioni sono riportate nel paragrafo successivo denominato “Fattori di rischio specifici connessi a ciascuna tipologia di Prestiti Obbligazionari” – della presente Nota Informativa ); variazione del merito creditizio dell‟Emittente (“4.3.1.6. Rischio di deterioramento del merito di credito dell’Emittente”); commissioni presenti nel prezzo di emissione (“4.3.1.7. Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni in aggiunta al prezzo di emissione”). I rischi sopra elencati implicano che, nel caso in cui l‟investitore vendesse le obbligazioni prima della scadenza, potrebbe anche subire una rilevante perdita in conto capitale. Per contro, tali elementi non influenzano il valore di rimborso che rimane pari al 100% del valore nominale. I rischi relativi ai suddetti fattori sono di seguito descritti in maggior dettaglio. 4.3.1.5. Rischio di liquidità È il rischio rappresentato dalla difficoltà o impossibilità per un investitore di vendere prontamente le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale ad un prezzo in linea con il suo valore teorico, che potrebbe anche essere inferiore al prezzo di emissione del titolo. L‟Emittente non richiederà l‟ammissione alla quotazione delle obbligazioni presso un mercato regolamentato, ovvero alla negoziazione presso un sistema multilaterale di negoziazione (M.T.F.). Inoltre l‟Emittente non agirà in qualità di internalizzatore sistematico nè fisserà accordi con gli internalizzatori per la negoziazione delle Obbligazioni. L‟Emittente si impegna al riacquisto delle Obbligazioni senza limiti quantitativi su iniziativa dell‟investitore nell‟ambito del servizio di negoziazione in conto proprio ai sensi dell‟art. 1 comma 5 lettera a) del T.U.F., assicurando con ciò un pronto smobilizzo dell‟investimento (di norma entro 2 giorni lavorativi). Pertanto la Banca di Credito Cooperativo di Roma si impegna, nel caso di richiesta di vendita delle Obbligazioni da parte dei sottoscrittori, a garantire la liquidabilità dei titoli effettuando operazioni di negoziazione in acquisto ed in vendita determinando il prezzo degli strumenti finanziari in conformità a quanto stabilito nel documento “Politica di pricing e Regole interne per la negoziazione/emissione dei Prospetto di Base - 83 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO prestiti obbligazionari emessi dalla BCC di Roma” consultabile sul sito della stessa all‟indirizzo www.bccroma.it. Non sono previsti limiti alla quantità di titoli su cui l'Emittente può svolgere attività di negoziazione. 4.3.1.6. Rischio di deterioramento del merito di credito dell’Emittente Le Obbligazioni potranno deprezzarsi in caso di peggioramento della situazione finanziaria dell‟Emittente, ovvero nel caso di deterioramento del merito creditizio dello stesso. Peraltro, non si può quindi escludere che i corsi dei titoli sul mercato secondario possano essere influenzati, tra l‟altro, da un diverso apprezzamento del rischio Emittente. 4.3.1.7. Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni in aggiunta al prezzo di emissione Sono previsti, a carico del sottoscrittore, costi/commissioni in aggiunta al prezzo di emissione il cui importo sarà indicato nelle Condizioni Definitive. L‟importo di tali costi/commissioni incide – riducendolo – sul rendimento delle obbligazioni calcolato sul prezzo di emissione. Al riguardo si precisa che il rendimento effettivo annuo netto viene determinato sulla base del prezzo di offerta/sottoscrizione e pertanto tiene conto della presenza di costi/commissioni in aggiunta al prezzo di emissione. 4.3.1.8. Rischio di scostamento del rendimento delle obbligazioni rispetto al rendimento di un titolo di stato Le Obbligazioni potrebbero presentare un rendimento effettivo su base annua inferiore rispetto al rendimento effettivo su base annua di un titolo di Stato Italiano di durata residua similare. 4.3.1.9. Rischio connesso alla presenza di una percentuale di devoluzione dell’ammontare collocato Il Prestito Obbligazionario è caratterizzato da un tasso cedolare inferiore rispetto ad un prestito che non prevede la devoluzione in quanto l‟Emittente potrà devolvere una percentuale ovvero un importo del collocato ad un Ente Beneficiario entro un periodo di tempo dalla chiusura del Periodo di Offerta. L‟Emittente dichiara inoltre che l‟Ente Beneficiario e quindi l‟aggiudicatario dei proventi derivanti dal collocamento delle Obbligazioni, non è una società controllata o collegata, cosi come definita dall‟art. 2359 del Codice Civile. A giudizio dell‟Emittente non si configura quindi nessun rapporto di conflitto di interessi. 4.3.1.10. Rischi relativi ai conflitti di interesse I soggetti a vario titolo coinvolti nell‟emissione e nel collocamento delle Obbligazioni possono avere, rispetto all‟operazione, un interesse autonomo potenzialmente in conflitto con quello dell‟investitore. Di seguito vengono descritti i conflitti di interesse connessi con l‟emissione delle Obbligazioni: a) Coincidenza dell’Emittente con il Soggetto incaricato del Collocamento e con il Responsabile del Collocamento L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e in qualità di Responsabile del Collocamento; in tal caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori in quanto i titoli collocati sono di propria emissione. b) Coincidenza dell’Emittente con l’Agente di Calcolo L'Emittente opera come Agente di Calcolo delle Obbligazioni; in tal caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori. c) Negoziazione dei titoli al di fuori di qualunque struttura di negoziazione L‟Emittente negozierà i titoli su istanza del sottoscrittore (assumendo pertanto onere di controparte), e ciò configura una situazione di conflitto di interesse nei confronti degli investitori. d) Commissioni percepite dal Soggetto incaricato del Collocamento e dal Responsabile del Collocamento Il Soggetto incaricato del Collocamento e il Responsabile del Collocamento percepiscono una commissione di collocamento come indicato di volta in volta nelle Condizioni Definitive e ciò determina un ulteriore conflitto di interessi. Prospetto di Base - 84 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO e) Conflitto d’interesse in caso di devoluzione di parte dell’ammontare collocato delle Obbligazioni ad un Ente Beneficiario Nel caso in cui parte dell‟ammontare ricavato dai Titoli (espresso come importo fisso o come percentuale dell‟importo nominale collocato) venga devoluto ad un Ente Beneficiario (come definito al successivo paragrafo 3.2.), un eventuale collegamento - da intendersi quale, a titolo esemplificativo, concessione di crediti, coincidenza di soggetti rilevanti, rapporti commerciali, ecc. - tra l'Emittente e l'Ente Beneficiario potrebbe determinare una situazione di conflitto d‟interessi significativi per l‟emissione/l‟offerta. Di tale conflitto d‟interessi si darà indicazione nelle Condizioni Definitive. 4.3.1.11. Rischio dovuto all’assenza di rating dell’Emittente e/o degli strumenti finanziari L‟Emittente non ha richiesto alcun giudizio di rating per se né per le Obbligazioni di propria emissione. Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto, non vi è disponibilità immediata di un indicatore sintetico rappresentativo della solvibilità dell‟Emittente e della rischiosità degli strumenti finanziari. 4.3.1.12. Rischio relativo al ritiro dell’Offerta E‟ il rischio derivante dalla facoltà dell‟Emittente di non dare inizio alla singola Offerta ovvero di ritirarla qualora prima della data di Emissione e/o di Regolamento dovessero verificarsi circostanze straordinarie, così come previste nella prassi internazionale, ovvero eventi negativi riguardanti la situazione finanziaria, patrimoniale, reddituale dell‟Emittente nonché per motivi di opportunità (quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, condizioni sfavorevoli di mercato o il venir meno della convenienza dell‟Offerta) che siano tali, secondo il ragionevole giudizio dell‟Emittente da pregiudicare in maniera sostanziale la fattibilità e/o la convenienza della singola Offerta. 4.3.1.13. Rischio di chiusura anticipata dell’offerta L‟Emittente potrà procedere in qualsiasi momento, durante il Periodo d‟Offerta, qualora si verificassero rilevanti mutamenti di mercato ovvero in ragione di cambiamenti nelle esigenze di raccolta dell‟Emittente, alla chiusura anticipata della stessa, e pertanto l‟ammontare totale dell‟emissione potrebbe essere inferiore a quella massima indicata. Una riduzione dell‟ammontare nominale complessivo può avere un impatto negativo sulla liquidità delle Obbligazioni. 4.3.1.14. Rischio di cambiamento del regime fiscale applicabile alle Obbligazioni I redditi derivanti dalle Obbligazioni sono soggetti al regime fiscale vigente di volta in volta. L‟investitore potrebbe subire un danno da un eventuale inasprimento del regime fiscale causato da un aumento delle imposte attualmente in essere o dall‟introduzione di nuove imposte, che andrebbero a diminuire il rendimento effettivo netto delle Obbligazioni. 4.3.2. FATTORI DI RISCHIO SPECIFICI CONNESSI A CIASCUNA TIPOLOGIA DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI Di seguito si riportano i fattori di rischio specifici per ciascuna tipologia di Obbligazioni da leggersi congiuntamente con i Fattori di Rischio comuni alle diverse tipologie di prestiti obbligazionari. 4.3.2.1. Rischio di tasso di mercato (a) OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO In caso di vendita prima della scadenza, l‟investitore è esposto al cosiddetto "rischio di tasso", in quanto in caso di aumento dei tassi di mercato si verificherà una diminuzione del prezzo del titolo, mentre nel caso contrario il titolo subirà un apprezzamento. L‟impatto delle variazioni dei tassi di interesse di mercato sul prezzo delle Obbligazioni a Tasso Fisso è tanto più accentuato, a parità di condizioni, quanto più lunga è la vita residua del titolo (per tale intendendosi il periodo di tempo che deve trascorrere prima del suo naturale rimborso). (b) OBBLIGAZIONI STEP UP – STEP DOWN Prospetto di Base - 85 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO In caso di vendita prima della scadenza, l‟investitore è esposto al cosiddetto "rischio di tasso", in quanto in caso di aumento dei tassi di mercato si verificherà una diminuzione del prezzo del titolo, mentre nel caso contrario il titolo subirà un apprezzamento. L‟impatto delle variazioni dei tassi di interesse di mercato sul prezzo delle Obbligazioni Step Up – Step Down è tanto più accentuato, a parità di condizioni, quanto più lunga è la vita residua del titolo (per tale intendendosi il periodo di tempo che deve trascorrere prima del suo naturale rimborso). In particolare, per le Obbligazioni Step Up, la sensibilità del prezzo dei Titoli in presenza di variazioni dei tassi di interesse sarà maggiore che nel caso di obbligazioni, con analoghe caratteristiche, che corrispondono un tasso fisso costante o un tasso fisso decrescente per tutta la loro durata. (c) OBBLIGAZIONI ZERO COUPON In caso di vendita prima della scadenza, l‟investitore è esposto al cosiddetto "rischio di tasso", in quanto in caso di aumento dei tassi di mercato si verificherà una diminuzione del prezzo del titolo, mentre nel caso contrario il titolo subirà un apprezzamento. Nel caso dei titoli zero coupon oggetto del presente programma, essendo questi strumenti finanziari con duration4 maggiore rispetto ai titoli con flusso cedolare, variazioni al rialzo dei tassi di mercato possono dar vita a prezzi più penalizzanti per l‟investitore. L‟impatto delle variazioni dei tassi di interesse di mercato sul prezzo delle Obbligazioni zero coupon è tanto più accentuato, a parità di condizioni, quanto più lunga è la vita residua del titolo (per tale intendendosi il periodo di tempo che deve trascorrere prima del suo naturale rimborso). (d) OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE CON EVENTUALE TASSO MINIMO (FLOOR) E/O TASSO MASSIMO (CAP) E‟ il rischio rappresentato da eventuali variazioni dei livelli dei tassi di mercato a cui l‟investitore è esposto in caso di vendita delle obbligazioni prima della scadenza; dette variazioni riducono infatti il valore di mercato dei titoli. Fluttuazioni dei tassi d‟interesse sul mercato del Parametro di Riferimento, potrebbero determinare temporanei disallineamenti del valore della cedola in corso di godimento rispetto ai livelli dei tassi di riferimento espressi dai mercati finanziari e conseguentemente determinare variazioni sui prezzi dei titoli. 4.3.2.2. Rischio di indicizzazione Poiché il rendimento delle Obbligazioni dipende, in tutto o in parte, dall‟andamento di un Parametro di Riferimento, ad un eventuale andamento decrescente del valore del Parametro di Riferimento anche il rendimento dei Titoli sarà proporzionalmente decrescente. È possibile che il Parametro di Riferimento possa ridursi fino a zero o al di sotto di zero; in tal caso l‟investitore non percepirebbe alcun interesse sull‟investimento effettuato. Tale rischio risulta mitigato dalla presenza di un‟eventuale Spread positivo. 4.3.2.3. Rischio di disallineamento tra il Parametro di Riferimento e la periodicità delle cedole delle Obbligazioni con Cedole a Tasso Variabile Nelle ipotesi in cui la periodicità delle cedole variabili non corrisponda al periodo di rilevamento del Parametro di Riferimento prescelto (ad esempio, il Titolo paga cedole annuali il cui rendimento è collegato all'andamento del tasso Euribor a 6 mesi), tale disallineamento può incidere negativamente sul rendimento del Titolo. 4.3.2.4. Rischio di eventi di turbativa e/o di eventi straordinari Qualora nel corso della vita dell'Obbligazione si dovesse verificare, relativamente al Parametro di Riferimento cui è legato il Prestito Obbligazionario, un evento di natura straordinaria o di turbativa che ne dovesse modificare la struttura o ne dovesse compromettere l'esistenza, l‟Emittente provvederà a fissare un valore sostitutivo che potrà essere per il Tasso Euribor il Tasso Euro Libor (London InterBank Offered Rate) a 3, 6 o 12 mesi in funzione del Parametro di Riferimento prescelto e per il Rendimento d‟asta del BOT il rendimento lordo dei BOT a 3, 6 o 12 mesi in funzione del Parametro di Riferimento prescelto relativo alla più recente asta BOT antecedente la data di rilevazione. Per duration si intende il tempo di attesa medio per ottenere il flusso di cassa; in un‟obbligazione zero coupon il tempo medio di attesa coincide con la vita residua del titolo in quanto l‟unico flusso di cassa ad essere pagato è il valore di rimborso a scadenza. 4 Prospetto di Base - 86 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO In ogni caso, e ciò qualora si dovessero verificare eventi di natura straordinaria o di turbativa come sopra definiti anche con riferimento al Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea l‟Emittente agirà in buona fede per la determinazione delle cedole secondo la migliore prassi di mercato e senza pregiudicare gli interessi degli investitori. Quanto sopra potrebbe influire negativamente sul rendimento del titolo. 4.3.2.5. Rischio connesso all’assenza di informazioni Con riferimento alle Obbligazioni, l‟Emittente, oltre a quanto indicato nelle Condizioni Definitive, non fornirà successivamente all‟emissione delle Obbligazioni, alcuna informazione relativamente alle stesse e all‟andamento del Parametro di Riferimento prescelto. 4.3.2.6. Rischio connesso alla natura strutturata delle Obbligazioni L‟investitore deve tener presente che l‟Obbligazione presenta al suo interno, oltre alla componente obbligazionaria, una componente derivativa. Qualora sia previsto un Tasso Minimo la componente derivativa consta di una opzione di tipo interest rate FLOOR, implicitamente acquistata dall‟investitore, in ragione della quale questi vede determinato a priori il valore minimo del tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole variabili. Qualora sia previsto un Tasso Massimo, la componente derivativa consta di una opzione di tipo interest rate CAP, implicitamente venduta dall‟investitore, in ragione della quale questi vede determinato a priori il valore massimo del tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole variabili. La contestuale presenta di un‟opzione di tipo interest rate CAP ed interest rate FLOOR da luogo ad una opzione c.d. interest rate COLLAR. 4.3.2.7. Rischio relativo alla previsione di un Tasso Massimo (Cap) È il rischio connesso alla facoltà dell‟Emittente di prevedere nelle Condizioni Definitive che il tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole a tasso variabile non possa essere superiore ad un Tasso Massimo. Tale limite non consente di beneficiare a pieno dell‟eventuale aumento del valore del Parametro di Riferimento prescelto ed il titolo è tanto più rischioso quanto più è basso il Cap. Nel caso in cui sia applicato un Tasso Massimo, infatti, se il valore del Parametro di Riferimento prescelto, eventualmente maggiorato dello Spread, risulta superiore al Tasso Massimo, il tasso annuo lordo sarà pari al Tasso Massimo. L‟Investitore, pertanto, deve tener presente che, qualora il tasso della cedola sia determinato applicando un Tasso Massimo, il rendimento delle Obbligazioni potrà essere inferiore a quello di un titolo similare legato al medesimo Parametro di Riferimento prescelto, maggiorato dello stesso Spread, al quale non sia applicato un Tasso Massimo. (e) OBBLIGAZIONI A TASSO MISTO CON EVENTUALE TASSO MINIMO (FLOOR) E/O TASSO MASSIMO (CAP) In caso di vendita prima della scadenza, l‟investitore è esposto al cosiddetto "rischio di tasso", in quanto in caso di aumento dei tassi di mercato si verificherà una diminuzione del prezzo del titolo, mentre nel caso contrario il titolo subirà un apprezzamento. In particolare, le componenti a tasso fisso modificano il loro valore in maniera inversamente proporzionale alla variazione dei tassi di interesse di mercato, mentre le componenti a tasso variabile risentono in maniera meno significativa di variazioni del tasso di interesse. Per la componente a tasso variabile, fluttuazioni dei tassi d‟interesse sul mercato del Parametro di Riferimento di riferimento, potrebbero determinare temporanei disallineamenti del valore della cedola in corso di godimento rispetto ai livelli dei tassi di riferimento espressi dai mercati finanziari e conseguentemente determinare variazioni sui prezzi dei titoli. 4.3.2.2. Rischio di indicizzazione Poiché il rendimento delle Obbligazioni dipende, in tutto o in parte, dall‟andamento di un Parametro di Riferimento, ad un eventuale andamento decrescente del valore del Parametro di Riferimento anche il Prospetto di Base - 87 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO rendimento dei Titoli sarà proporzionalmente decrescente. È possibile che il Parametro di Riferimento possa ridursi fino a zero o al di sotto di zero; in tal caso l‟investitore non percepirebbe alcun interesse sull‟investimento effettuato. Tale rischio risulta mitigato dalla presenza di un‟eventuale Spread positivo. 4.3.2.3. Rischio di disallineamento tra il Parametro di Riferimento e la periodicità delle cedole delle Obbligazioni con Cedole a Tasso Variabile Nelle ipotesi in cui la periodicità delle cedole variabili non corrisponda al periodo di rilevamento del Parametro di Riferimento prescelto (ad esempio, il Titolo paga cedole annuali il cui rendimento è collegato all'andamento del tasso Euribor a 6 mesi), tale disallineamento può incidere negativamente sul rendimento del Titolo. 4.3.2.4. Rischio di eventi di turbativa e/o di eventi straordinari Qualora nel corso della vita dell'Obbligazione Tasso Misto (con riferimento alle Cedole Variabili) si dovesse verificare, relativamente al Parametro di Riferimento cui è legato il Prestito Obbligazionario, un evento di natura straordinaria o di turbativa che ne dovesse modificare la struttura o ne dovesse compromettere l'esistenza, l‟Emittente provvederà a fissare un valore sostitutivo che potrà essere per il Tasso Euribor il Tasso Euro Libor (London Inter-Bank Offered Rate) a 3, 6 o 12 mesi in funzione del Parametro di Riferimento prescelto e per il Rendimento d‟asta del BOT il rendimento lordo dei BOT a 3, 6 o 12 mesi in funzione del Parametro di Riferimento prescelto relativo alla più recente asta BOT antecedente la data di rilevazione. In ogni caso, e ciò qualora si dovessero verificare eventi di natura straordinaria o di turbativa come sopra definiti anche con riferimento al Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea l‟Emittente agirà in buona fede per la determinazione delle cedole secondo la migliore prassi di mercato e senza pregiudicare gli interessi degli investitori. Quanto sopra potrebbe influire negativamente sul rendimento del titolo. 4.3.2.5. Rischio connesso all’assenza di informazioni Con riferimento alle Cedole Variabili, l‟Emittente, oltre a quanto indicato nelle Condizioni Definitive, non fornirà successivamente all‟emissione delle Obbligazioni, alcuna informazione relativamente alle stesse e all‟andamento del Parametro di Riferimento prescelto. 4.3.2.6. Rischio connesso alla natura strutturata delle Obbligazioni L‟investitore deve tener presente che l‟Obbligazione presenta al suo interno, oltre alla componente obbligazionaria, una componente derivativa. Qualora sia previsto un Tasso Minimo la componente derivativa consta di una opzione di tipo interest rate FLOOR, implicitamente acquistata dall‟investitore, in ragione della quale questi vede determinato a priori il valore minimo del tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole variabili. Qualora sia previsto un Tasso Massimo, la componente derivativa consta di una opzione di tipo interest rate CAP, implicitamente venduta dall‟investitore, in ragione della quale questi vede determinato a priori il valore massimo del tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole variabili. La contestuale presenta di un‟opzione di tipo interest rate CAP ed interest rate FLOOR da luogo ad una opzione c.d. interest rate COLLAR. 4.3.2.7. Rischio relativo alla previsione di un Tasso Massimo (Cap) È il rischio connesso alla facoltà dell‟Emittente di prevedere nelle Condizioni Definitive che il tasso annuo lordo applicabile per la determinazione delle cedole a tasso variabile non possa essere superiore ad un Tasso Massimo. Tale limite non consente di beneficiare a pieno dell‟eventuale aumento del valore del Parametro di Riferimento prescelto ed il titolo è tanto più rischioso quanto più è basso il Cap. Nel caso in cui sia applicato un Tasso Massimo, infatti, se il valore del Parametro di Riferimento prescelto, eventualmente maggiorato dello Spread, risulta superiore al Tasso Massimo, il tasso annuo lordo sarà pari al Tasso Massimo. L‟Investitore, pertanto, deve tener presente che, qualora il tasso della cedola sia determinato applicando un Tasso Massimo, il rendimento delle Obbligazioni potrà essere inferiore a quello di un Prospetto di Base - 88 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – FATTORI DI RISCHIO titolo similare legato al medesimo Parametro di Riferimento prescelto, maggiorato dello stesso Spread, al quale non sia applicato un Tasso Massimo. Prospetto di Base - 89 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – SEZIONE 5 DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE 1. PERSONE RESPONSABILI Si fa rinvio alla Sezione 1 del presente Prospetto di Base, ove si può rilevare la Dichiarazione di Responsabilità rilasciata dal Legale Rappresentante della Banca di Credito Cooperativo di Roma. Prospetto di Base - 90 - Banca di Credito Cooperativo di Roma – 2. REVISORI LEGALI DEI CONTI 2.1 NOME E INDIRIZZO DEI REVISORI DELL’EMITTENTE L‟Assemblea ordinaria dei soci del 1° maggio 2012 ha rinnovato, per il novennio 2012/2020, alla società Deloitte & Touche S.p.A. il mandato per l‟incarico di “revisione legale” ai sensi del D.Lgs. 39/2010, mandato alla stessa già precedentemente conferito, a partire dal bilancio relativo all‟esercizio 1994 (incarico inizialmente conferito alla società Arthur Andersen & Co. s.a.s. successivamente incorporata dalla Deloitte & Touche S.p.A). La società di revisione ha sede in Milano, Via Tortona, 25 è iscritta al Registro dei Revisori legali tenuto dal Ministero dell‟Economia e delle Finanze istituito ai sensi dell‟art. 2 del Decreto Legislativo n. 39/2010 ove, a far data dal 13 settembre 2012, risultano transitate tutte le società di revisione in precedenza iscritte all‟Albo speciale istituito ai sensi dell‟art. 161 del D.Lgs 24 febbraio 1988 La Società di Revisione ha emesso la propria relazione di revisione contabile senza rilievi sui bilanci di esercizio chiusi al 31 dicembre 2015, al 31 dicembre 2014 ed al 31 dicembre 2013. Si precisa che la relazione semestrale al 30 giugno 2016 è stata sottoposta a revisione contabile limitata da parte della società Deloitte & Touche S.p.A. 2.2 INFORMAZIONI CIRCA DIMISSIONI, REVOCHE DALL’INCARICO O MANCATO RINNOVO DELL’INCARICO ALLA SOCIETA DI REVISIONE Non si sono verificate dimissioni, revoche, mancati rinnovi dell‟incarico della società di revisione nel corso degli esercizi 2015/2014. Prospetto di Base - 91 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 3. FATTORI DI RISCHIO Con riferimento ai Fattori di Rischio relativi all‟Emittente, si rinvia alla Sezione 4 (Fattori di Rischio), Capitolo 4.1 (Fattori di rischio relativi all‟Emittente) del presente Documento di Registrazione. 3.1 INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE Di seguito sono riportate le principali informazioni finanziarie selezionate dall‟Emittente tratte dai bilanci consolidati al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014 e dai prospetti contabili al 30 giugno 2016 ed al 30 giugno 2015 ognuno dei quali sottoposto a revisione contabile. La revisione contabile è stata effettuata dalla società Deloitte & Touche S.p.A.. Le informazioni finanziarie relative all‟Emittente contenute nel Prospetto di Base sono state estratte dai seguenti documenti: 1. bilancio d‟esercizio al 31 dicembre 2015 della Banca, predisposto in conformità agli IAS/IFRS adottati dall‟Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d‟Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione contabile dalla Società di Revisione che ha emesso la propria relazione, senza rilievi, in data 8 aprile 2016, ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27.1.2010 n.39; 2. bilancio d‟esercizio al 31 dicembre 2014 della Banca, predisposto in conformità agli IAS/IFRS adottati dall‟Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d‟Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione contabile dalla Società di Revisione che ha emesso la propria relazione, senza rilievi, in data 13 marzo 2015, ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27.1.2010 n.39. 3. prospetti contabili al 30 giugno 2016 deliberati dal C.d.A. del 29 luglio 2016; 4. prospetti contabili al 30 giugno 2015 deliberati dal C.d.A. del 29 luglio 2015. Sono altresì riportate le principali informazioni finanziarie selezionate della BCC di Capranica relative agli esercizi annuali chiusi al 31 dicembre 2015 e 31 dicembre 2014. La revisione contabile è stata effettuata dal Collegio Sindacale della medesima Banca. Le informazioni finanziarie relative alla BCC di Capranica contenute nel Prospetto di Base sono state estratte dai seguenti documenti: 1. bilancio d‟esercizio al 31 dicembre 2015 della BCC di Capranica, predisposto in conformità agli IAS/IFRS adottati dall‟Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d‟Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione contabile dal Collegio Sindacale che ha emesso la propria relazione, senza rilievi, in data 7 aprile 2016, ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27.1.2010 n.39; 2. bilancio d‟esercizio al 31 dicembre 2014 della BCC di Capranica, predisposto in conformità agli IAS/IFRS adottati dall‟Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d‟Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione contabile dal Collegio Sindacale che ha emesso la propria relazione, senza rilievi, in data 8 aprile 2015, ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27.1.2010 n.39. I dati riportati sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente specificato. Le tabelle che seguono riportano sinteticamente i principali dati patrimoniali, finanziari ed economici dell‟Emittente riferiti agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014. Principali dati patrimoniali 2015 2014 Var 15/14 % Var Debiti verso banche 1.522.767 1.783.776 -261.009 -14,63% Raccolta diretta da clientela 9.208.455 7.817.590 1.390.865 17,79% Raccolta indiretta 1.862.910 1.400.241 462.669 33,04% Mezzi di terzi amministrati 2.436.234 2.288.880 147.354 6,44% Crediti verso la clientela 6.394.849 5.450.162 944.687 17,33% 417.269 257.672 159.597 61,94% Crediti verso Banche Prospetto di Base - 92 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Altre attività finanziarie Totale dell‟attivo Patrimonio netto (compreso utile di periodo) Patrimonio netto per azione (unità di €) 4.399.235 4.482.978 -83.743 -1,87% 11.769.238 10.527.932 1.241.306 11,79% 750.061 747.323 2.738 0,37% 37,29 37,39 -0,10 -0,27% I dati delle successive analisi riferiti al 31 dicembre 2014, al fine di una più agevole comparazione, sono stati rettificati includendo le evidenze contabili della ex BCC della Tuscia, che è stata incorporata nel corso del 2015. Al 31 dicembre 2014 la ex BCC della Tuscia aveva una raccolta allargata di 123,0 milioni, di cui 115,4 milioni di raccolta diretta e 7,6 milioni di raccolta indiretta; gli impieghi lordi a clientela ammontavano a 103,7 milioni, mentre quelli netti risultavano pari a 92,9 milioni. Con decorrenza 19 dicembre 2015, inoltre, BCC di Roma ha acquisito le attività e passività della Banca Padovana Credito Cooperativo s.c. in Amministrazione Straordinaria. Le principali attività acquistate da Banca Padovana sono: i crediti verso banche, per un importo di 327,7 milioni; i crediti verso clientela, al netto delle sofferenze, per un importo lordo di 769,9 milioni che corrisponde a 687,2 milioni al netto di 82,6 milioni di svalutazioni; le attività materiali, per un importo di 26,7 milioni. Le principali passività acquistate sono: la raccolta diretta per un importo complessivo di 1.263,1 milioni. La BCC di Roma ha inoltre acquistato 83 milioni di crediti di firma e 465,1 milioni di raccolta indiretta valorizzata al prezzo di mercato. Il Patrimonio aziendale, determinato dalla somma di capitale, riserve e utile ammonta a 750,1 milioni ed è in aumento dello 0,4% rispetto allo scorso esercizio. Tale aumento è imputabile alle seguenti componenti: incremento del capitale sociale e del sovrapprezzo azioni di 1,1 milioni; decremento delle riserve da valutazione di 6,4 milioni; variazione delle riserve di 19,1 milioni per imputazione dell‟utile da destinare a riserva dell‟esercizio 2014; decremento altre riserve per 3,5 milioni; storno dell‟utile 2014 per 25,9 milioni; imputazione dell‟utile 2015 per 18,4 milioni. La voce debiti verso banche è costituita quasi esclusivamente da debiti verso la BCE per complessivi Euro 1.368 milioni, mediante la partecipazione ad operazioni LTRO per Euro 300 milioni e TLTRO per Euro 1.068 milioni. Si specifica che a fronte delle suddette operazioni è stata concessa una garanzia, che comporta la mancata disponibilità dei titoli posti a garanzia, per Euro 1.464,5 milioni, costituita su titoli in portafoglio dell‟Emittente aventi un controvalore pari a Euro 1.460,8 milioni al 31 dicembre 2015. Si specifica che l‟Emittente, in data 29 giugno 2016, ha rimborsato anticipatamente l‟intero importo delle operazioni TLTRO, per complessivi 1.068 milioni di euro. La variazione negativa nel triennio 2015/2013 del patrimonio netto per azione è da imputarsi principalmente all‟aumento del numero delle azioni emesse, in considerazione degli aumenti di capitale registratisi per effetto delle offerte di azioni promosse dall‟Emittente in tale arco temporale. La seguente tabella contiene i principali dati patrimoniali su base semestrale al 30 giugno 2016 ed al 30 giugno 2015. Principali dati patrimoniali (migliaia di euro) Debiti verso banche 30/06/2016 30/06/2015 Variazione % Var 191.397 1.880.897 -1.689.500 -89,8% Raccolta diretta da clientela 9.332.939 8.066.967 1.265.972 15,69% Raccolta indiretta 1.709.412 1.393.412 316.000 22,68% Mezzi di terzi amministrati 2.060.989 1.967.171 93.818 4,8% Crediti verso la clientela 6.471.158 5.569.436 901.722 16,2% Prospetto di Base - 93 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Crediti verso Banche Altre attività finanziarie Totale dell‟attivo Patrimonio netto (compreso utile di periodo) Patrimonio netto per azione (unità di €) 115.474 446.370 -330.896 -74,1% 3.554.545 4.493.512 -938.967 -20,9% 10.592.859 10.905.918 -313.059 -2,9% 744.560 732.060 12.500 1,7% 36,916 36,396 0,520 1,4% Si riportano di seguito i principali dati di conto economico relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014. Principali dati di conto economico (migliaia di euro) 2015 2014 Margine di interesse 168.423 165.608 Commissioni nette Var 15/14 % Var 2.815 1,70% -2,93% 63.439 65.355 -1.916 Margine di intermediazione 258.809 248.111 10.698 4,31% Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti 180.857 -55.073 -6.395 -3,42% Risultato netto gestione finanziaria Costi operativi Utile dell‟operatività corrente al lordo imposte Imposte sul reddito esercizio dell‟operatività corrente Utile d’esercizio -159.386 187.252 -4.445 2,87% 21.486 -154.941 -13.346 -38,32% -65,42% -3.084 34.832 5.835 -71.737 -8.919 -16.664 30,26% 18.401 25.913 -7.512 -28,99% L‟utile netto del 2015 risulta in diminuzione di 7,5 milioni di Euro rispetto al 2014. Tale risultato è fortemente influenzato dai contributi versati al Fondo per la Risoluzione delle Crisi per un totale di 10,4 milioni, di cui 7,8 milioni di contributi straordinari per le 4 banche commissariate. Le banche interessate dal decreto legge 183/2015, c.d. “decreto salva banche” sono: Cassa di Risparmio di Ferrara Spa, Banca delle Marche Spa, Banca popolare dell'Etruria e del Lazio - Società cooperativa e Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti. L‟Assemblea dei Soci dell‟Emittente del 1° maggio 2016 ha deliberato, in riferimento all‟esercizio 2015, la distribuzione di un utile di Euro 700.000 pari ad un dividendo per azione di Euro 0,035 (azioni aventi diritto a percepire l‟utile n. 20.137.762). Si precisa che il numero delle azioni aventi diritto a percepire l‟utile è superiore al numero delle azioni emesse al 31 dicembre del 2015, poiché ai sensi dell‟art. 9 dello Statuto Sociale, hanno diritto al dividendo eventualmente distribuito dall‟Assemblea dell‟Emittente in sede di approvazione del bilancio, coloro i quali hanno acquisito la qualità di socio da almeno un mese dalla data della delibera assembleare che approva la distribuzione degli utili. La seguente tabella contiene i principali dati di conto economico su base semestrale al 30 giugno 2016 ed al 30 giugno 2015. Principali dati di conto economico (migliaia di euro) 30/06/2016 30/06/2015 Variazione % Var Margine di interesse 84.384 83.462 922 1,10% Commissioni nette 36.117 30.301 5.816 19,19% Margine di intermediazione 129.483 117.951 11.532 9,78% Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti -28.693 -27.715 -978 3,53% Risultato netto gestione finanziaria 101.717 87.962 13.754 15,64% Costi operativi -89.800 -74.827 -14.973 20,01% 11.917 13.135 -1.218 -9,28% -765 -1.969 1.204 -61,16% 11.152 11.166 -14 -0,12% Utile dell‟operatività corrente al lordo imposte Imposte sul reddito esercizio dell‟operatività corrente Utile d’esercizio Si riportano di seguito i principali dati di rendiconto finanziario riferiti agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014 Prospetto di Base - 94 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Importo Principali dati di rendiconto finanziario (unità di euro) 31.12.2015 31.12.2014 A. ATTIVITA' OPERATIVA 1. Gestione 230.809.831 123.625.558 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie -1.414.238.281 -25.322.877 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 1.224.533.963 370.112.908 41.105.513 468.415.589 1. Liquidità generata da 602.847 32.032.869 2. Liquidità assorbita da -33.277.420 -542.722.723 Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento -32.674.573 -510.689.854 -3.916.037 6.672.198 4.514.903 -35.602.067 Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO C. ATTIVITA' DI PROVVISTA Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO Dati per azione 2015 Numero azioni che compongono il Capitale Sociale 20.113.562 Numero azioni aventi diritto a percepire il dividendo Dividendo per azione (unità di euro) Utile per aumento gratuito Valore nominale azioni Utile per futuro aumento del capitale sociale Utile d‟esercizio (migliaia di euro) Utile d‟esercizio per azione (unità di euro) Patrimonio netto (compreso utile di periodo) Patrimonio netto per azione (unità di euro) 2014 Var 15/14 % Var 19.988.667 124.895 0,6% 20.137.762 20.108.100 29.662 0,1% 0,035 0,06 -0,025 -42,1% 0 0 0 0,0% 2,58 2,58 0 0,0% 0 0 0 0,0% 18.401 25.913 -7.512 -29,0% 0,9 1,3 -0,4 -30,8% 750.595 747.323 -26.728 -3,6% 35,83 37,39 -1,56 -4,2% Le seguenti tabelle contengono i principali dati di rendiconto finanziario su base semestrale al 30 giugno 2016 ed al 30 giugno 2015. Principali dati di rendiconto finanziario (unità di euro) Importo 30/06/2016 30/06/2015 A. ATTIVITA' OPERATIVA 1. Gestione 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 78.834.537 99.875.464 1.138.683.905 -743.419.561 -1.217.699.708 369.923.550 -181.266 -273.620.548 1.490.795 276.996.395 B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da Prospetto di Base - 95 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 2. Liquidità assorbita da -5.655.425 -12.597.267 Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento -4.164.630 264.399.129 Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista -2.228.463 -1.957.857 LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO -6.574.359 -11.179.276 C. ATTIVITA' DI PROVVISTA Dati per azione 30/06/2016 Numero azioni che compongono il Capitale Sociale 30/06/2015 Variazione % Var 20.168.758 20.113.562 55.196 0,27% 0 0 0 0,00% 2,58 2,58 0 0,00% 0 0 0 0,00% 11.152 11.166 -14 -0,13% 0,553 0,555 -0,002 -0,40% 744.560 732.060 12.500 1,71% 36,916 36,396 0,520 1,43% Numero azioni aventi diritto a percepire il dividendo Dividendo per azione (unità di euro) Utile per aumento gratuito Valore nominale azioni Utile per futuro aumento del capitale sociale Utile d‟esercizio (migliaia di euro) Utile d‟esercizio per azione (unità di euro) Patrimonio netto (compreso utile di periodo) Patrimonio netto per azione (unità di euro) Informazioni finanziarie selezionate della BCC di Capranica. Confronto con BCC di Roma Si riportano di seguito alcuni dati utili a determinare le proporzioni dal punto di vista economicopatrimoniale della BCC di Capranica rispetto all‟Emittente. Si precisa che i dati riferiti al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2015 sono tratti dai rispettivi bilanci approvati e sottoposti a revisione contabile. Dati espressi in migliaia di euro. 31 dicembre 2014 Totale Attivo Patrimonio Netto Risultato di Esercizio 170.230 7.244 883 10.527.932 747.323 25.913 BCC di Capranica / BCC di Roma in % 1,61% 0,97% 3,41% 31 dicembre 2015 Totale Attivo Patrimonio Netto Risultato di Esercizio 149.986 4.192 -2.978 11.769.238 750.061 18.401 1,27% 0,56% N.S. BCC di Capranica BCC di Roma N.S. indica che il raffronto non è significativo, atteso che il risultato di esercizio 2015 della BCC di Capranica è negativo. La Banca di Capranica Credito Cooperativo (BCC di Capranica) opera, al 30 aprile 2016, nelle provincie di Viterbo e di Roma con una rete di 5 sportelli presenti nei comuni di Capranica, Canale Monterano, Oriolo Romano, Tolfa e Vetralla. Al 31 dicembre 2015, i soci sono 1.404, i dipendenti 33, di cui 18 impiegati presso la rete degli sportelli. Al 30 aprile 2016 l‟Emittente presenta una rete distributiva articolata in n. 179 agenzie. Al 31 dicembre 2015 la compagine sociale dell‟Emittente annovera n. 30.732 soci e n. 1.498 dipendenti. Informazioni finanziarie selezionate della BCC di Capranica tratte dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014 e dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015, entrambi approvati e sottoposti a revisione contabile. Voci dell’attivo (valori in unità di euro) Cassa e disponibilità liquide Prospetto di Base 31.12.2015 1.527.829 31.12.2014 1.482.632 Variazione 45.197 % Var 3,05% - 96 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Voci dell’attivo (valori in unità di euro) 31.12.2015 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 31.12.2014 Variazione % Var 0 0 0 0,00% 26.031.106 36.504.391 -10.473.285 -28,69% 0 0 0 0,00% 4.827.498 5.305.229 -477.731 9,00% 108.154.146 117.195.446 -9.041.300 -7,71% Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 0 0 0 0,00% Partecipazioni 0 0 0 0,00% 3.598.847 3.743.987 -145.140 -3,88% 115.326 122.880 -7.554 -6,15% 0 0 0 0,00% 3.390.134 2.893.218 496.916 17,18% 544.369 402.798 141.571 35,15% b) anticipate 2.845.765 2.490.420 355.345 14,27% b1) di cui alla Legge 214/2012 2.475.101 2.151.901 323.200 4,92% Altre attività 2.341.534 2.982.412 273.464.879 15,02% 149.986.420 170.230.194 -20.243.774 -11,89% Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Attività materiali Attività immateriali di cui: avviamento Attività fiscali a) correnti Totale dell’attivo Voci del passivo e del patrimonio netto (valori in unità di euro) Debiti verso banche 31.12.2015 31.12.2014 Variazione % Var 49.844 15.353.697 -15.303.853 -99,68% Debiti verso clientela 135.086.684 127.626.215 7.460.469 5,85% Titoli in circolazione 6.222.924 15.015.353 -8.792.429 -58,56% Passività finanziarie di negoziazione 0 0 0 0,00% Derivati di copertura 0 0 0 0,00% 316.704 454.764 -138.060 -30,36% a) correnti 0 47.760 -47.760 -100,00% b) differite 316.704 407.004 -90.300 -22,19% 3.399.566 3.786.568 -378.002 -10,22% Trattamento di fine rapporto del personale 484.893 512.313 -27.420 -5,35% Fondi per rischi e oneri: 233.732 236.823 -3.091 -1,31% 0 0 0 0,00% b) altri fondi 233.732 236.823 -3.091 -1,31% Riserve da valutazione (64.503) 30.909 -95.412 -308,69% 6.803.950 5.947.094 856.856 14,41% 384.657 337.840 46.817 13,86% 46.011 45.314 697 1,54% 0 0 0 0,00% (2.978.224) 883.303 -3.861.527 -437,17% Passività fiscali Altre passività a) quiescenza e obblighi simili Riserve Sovrapprezzi di emissione Capitale Azioni proprie (-) Utile (Perdita) d‟esercizio Prospetto di Base - 97 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Voci del passivo e del patrimonio netto (valori in unità di euro) Totale del passivo e del patrimonio netto 31.12.2015 31.12.2014 149.986.420 Voci di Conto Economico Interessi attivi e proventi assimilati Variazione 170.230.194 31.12.2015 % Var -20.243.774 31.12.2014 Variazione -11,89% % Var 5.047.782 6.044.123 -996.341 -16,48% Interessi passivi e oneri assimilati -1.839.515 -2.294.471 -454.956 -19,83% Margine di interesse 3.208.267 3.749.652 -541.385 -14,44% Commissioni attive 1.370.155 1.444.817 -74.662 -5,17% Commissioni passive -275.610 -342.816 -67.206 -19,60% Commissioni nette 1.094.544 1.102.000 -7.456 -0,68% 6.803 0 6.803 100,00% 25.766 18.388 7.378 40,12% 0 0 0 0,00% 348.406 1.578.957 -1.230.551 -77,93% 0 2.634 -2.634 -100,00% 347.203 1.569.291 -1.222.088 -77,88% 0 0 0 0,00% 1.203 7.032 -5.829 -82,89% 0 0 0 0,00% Margine di intermediazione 4.683.786 6.448.997 -1.765.211 -27,37% Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: -4.058.607 -1.729.830 -2.328.777 -134,62% a) crediti -3.909.288 -1.621.129 -2.288.159 -141,15% b) attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0 0,00% c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0,00% -149.319 -108.701 -40.618 -37,37% 625.179 4.719.617 -4.094.438 -86,75% Spese amministrative: -4.720.897 -4.313.618 -407.279 9,44% a) spese per il personale -2.588.217 -2.469.790 -118.427 4,80% b) altre spese amministrative -2.132.680 -1.843.828 -288.852 15,67% -37.000 109.551 -146.551 -133,77% -165.570 -182.661 17.901 9,36% -8.505 -8.887 382 4,30% 948.925 869.676 79.249 9,11% -3.983.046 -3.525.939 -457.107 12,96% Utili (Perdite) delle partecipazioni 0 0 0 0,00% Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali 0 0 0 0,00% Rettifiche di valore dell'avviamento 0 0 0 0,00% 30 -4.050 4.080 100,74% Dividendi e proventi simili Risultato netto dell‟attività di negoziazione Risultato netto dell‟attività di copertura Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value d) altre operazioni finanziarie Risultato netto della gestione finanziaria Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi Utili (Perdite) da cessione di investimenti Prospetto di Base - 98 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte (3.357.837) 1.189.178 -4.547.015 -382,37% Imposte sul reddito dell'esercizio dell‟operatività corrente 379.614 -305.874 685.488 224,11% Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte (2.978.224) 883.303 -3.861.527 -437,17% Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte 0 0 0 0,00% (2.978.224) 883.303 -3.861.527 -437,17% Utile (Perdita) d'esercizio Patrimonio di vigilanza, requisiti patrimoniali a fronte dei vari rischi e coefficienti prudenziali Nella tabella sottostante sono riportate le informazioni sui Fondi propri e sull‟adeguatezza patrimoniale, al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2015 (tali ultimi dati includono anche gli assorbimenti patrimoniali rivenienti dall‟acquisizione delle attività e delle passività della Banca Padovana di Credito Cooperativo), nonché l‟aggiornamento di tali informazioni al 30 giugno 2016, data della più recente segnalazione di vigilanza inviata alla Banca d‟Italia. Composizione Fondi Propri (migliaia di Euro) 30/06/2016 31/12/2015 31/12/2014 Capitale primario di classe 1 (CET1) 726.093 720.468 708.676 Capitale di classe 1 (Tier 1) 726.093 720.468 708.676 Capitale di classe 2 (Tier 2) 391 127 7.239 726.484 720.595 715.915 Fondi Propri Coefficienti di Vigilanza Requisito Capital Requisito Requisito Coeffic. Coeffic. minimo Conservation minimo minimo Emittente Emittente regolamentare Buffer regolamentare ad esito + capital dello 30-giu 31-dic conservation SREP 2016 2015 buffer Coeffic. Emittente 31-dic 2014 Common Equity Tier 1 Capital Ratio 4,5% 2,5% 7,0% 7,0% 15,12% 14,78% 16,86% Tier 1 Capital Ratio 6,0% 2,5% 8,5% 8,5% 15,12% 14,78% 16,86% Total Capital Ratio 8,0% 2,5% 10,5% 11,2% 15,12% 14,78% 17,04% Requisiti prudenziali di vigilanza (migliaia di Euro) 30/06/2016 31/12/2015 31/12/2014 13.223.404 14.845.312 13.258.249 Attività di rischio ponderate 4.803.415 4.876.239 4.202.552 Attività di rischio per cassa 10.660.615 12.197.472 10.814.525 346.774 351.977 299.044 3.504 4.127 2.505 0 0 0 33.995 33.995 34.655 Capitale Interno rischi I Pilastro 384.273 390.099 336.204 Fondi Propri - Capitale Interno rischi I Pilastro 726.484 330.496 379.711 Eccedenza patrimoniale (migliaia di euro)* 188.518 174.456 n.a. 30/06/2016 31/12/2015 31/12/2014 Plafond operatività a favore di soci 5.597.007 6.432.186 5.650.788 Oper. Prev. a favore di soci e a pond. Nulla 7.415.471 8.166.889 8.235.920 Totale attività di rischio (att. rischio di cassa e fuori bilancio + port. Negoziazione) Rischio di credito e di controparte Rischi di mercato Altri requisiti Rischio operativo Indicatori operatività verso soci (migliaia di Euro) Prospetto di Base - 99 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Margine disponibile (operatività preval. a favore soci e a pond. Nulla) 1.818.464 1.734.703 2.585.132 66,24% 63,48% 72,87% 30/06/2016 31/12/2015 31/12/2014 Plafond operatività fuori zona (5%) 559.701 643.219 565.079 Totale crediti fuori dalla zona di comp. Terr. 110.412 112.860 104.460 Margine disponibile operatività fuori zona 449.288 530.358 460.619 0,99% 0,88% 0,90% Coefficiente affidamento a soci (minimo 50%) Indicatori operatività fuori zona (migliaia di Euro) Coefficiente operatività fuori zona (max 5%) * Il dato fornisce l‟indicazione della eccedenza (o, se negativo, della deficienza) del patrimonio della Banca rispetto ai requisiti totali relativi al Total Capital Ratio (incluso il capital conservation buffer) come risultanti ad esito dello SREP. In altri termini, indica, a una data specifica, l‟ammontare massimo delle perdite patrimoniali che l‟Emittente potrebbe subire mantenendo al contempo il rispetto dei requisiti patrimoniali come risultanti ad esito dello SREP. La Banca d‟Italia il 23 dicembre 2015 ha inviato alla BCC di Roma una comunicazione nella quale, a conclusione del periodico processo di revisione prudenziale (SREP) svolto nel 2015, e tenuto conto della complessiva rischiosità aziendale della BCC di Roma, comunicava i requisiti patrimoniali specifici aggiuntivi rispetto alle misure di capitale minime previste dalla vigente regolamentazione. In particolare la Banca d‟Italia ha richiesto alla Banca di detenere, in relazione alla propria esposizione ai rischi, una quota di capitale più elevata di quanto prevede l‟attuale normativa di Vigilanza e segnatamente, a decorrere dalla segnalazione di vigilanza relativa ai fondi propri al 31 dicembre 2015, è stato richiesto di adottare i seguenti coefficienti di capitale a livello individuale: - coefficiente di capitale primario di classe 1(CET1 Ratio) pari al 7%, composta da una misura vincolante del 6,3% (di cui 4,5% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 1,8% a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati ad esito dello SREP) e per la parte restante dalla componente di riserva di conservazione del capitale fino al raggiungimento del 7%; - coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 Ratio) pari all‟8,5%, composto da una misura vincolante dell‟8,4% (di cui 6% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 2,45 a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati ad esito dello SREP) e per la parte restante dalla componente di riserva di conservazione del capitale fino al raggiungimento dell‟8,5%; - coefficiente di capitale totale (Total Capital Ratio) pari all‟11,2%, vincolante in pari misura (di cui 8% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 3,2% a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati ad esito dello SREP); tale misura include anche la componente di riserva di conservazione del capitale (pari al 2,5%). Alla luce di tale comunicazione, il CET1 Ratio minimo è stato innalzato al 6,3% abbassando il buffer di conservazione a 0,7% facendo rimanere immutato il requisito complessivo (7,0%), il Tier 1 Ratio minimo è stato innalzato all‟8,4% abbassando il buffer di conservazione a 0,1% facendo rimanere immutato il requisito complessivo (8,5%), il Total Capital Ratio minimo è stato infine incrementato del 3,2% portandolo complessivamente all‟11,2%. Pertanto, in riferimento al Total Capital Ratio, l‟imposizione di tale requisito ad esito dello SREP ha determinato l‟integrale assorbimento del Capital Conservation Buffer. Nessuna misura di rafforzamento di natura patrimoniale ed organizzativa è stata richiesta alla Banca nel provvedimento stesso o in data successiva allo stesso. Si specifica che al 30 giugno 2016, al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014, l‟Emittente presenta coefficienti patrimoniali (Common Equity Tier 1 Capital Ratio, Tier 1 Capital Ratio e Total Capital Ratio) al di sopra dei minimi regolamentari. La Banca al 31/12/2015 (data delle prime segnalazioni di vigilanza inviate alla Banca d‟Italia in cui vengono incluse anche gli assorbimenti patrimoniali rivenienti dall‟acquisizione delle attività e delle passività della Banca Padovana di Credito Cooperativo) dispone di Fondi Propri pari a 720,6 milioni in crescita rispetto a dicembre 2014 (708,6 milioni). Questa variazione deriva dall‟incremento del Tier 1 per Euro 11,79 milioni e dalla diminuzione del Tier 2 per Euro 0,2 milioni. Si sottolinea che per la Prospetto di Base - 100 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Banca tutto il Tier 1 è formato dal Common Equity Tier 1 non essendo presente nessuno strumento finanziario rientrante nell‟Additional Tier 1. Al 30 giugno 2016 i Fondi Propri della Banca ammontano a 726,5 milioni di euro, in crescita di 5,9 milioni rispetto a dicembre 2015. A dicembre 2015 il Common Equity Tier 1 Ratio, il Tier 1 Ratio ed il Total Capital Ratio della Banca si attestano al 14,78%; i tre indicatori, che rispetto a dicembre 2014 hanno fatto registrare una diminuzione rispettivamente pari al 2,1%, 2,1% e al 2,2% a causa sostanzialmente degli assorbimenti rivenienti dalla Banca Padovana di Credito Cooperativo, risultano comunque al di sopra dei livelli minimi imposti alla Banca dall‟Autorità di Vigilanza. A giugno 2016 il Common Equity Tier 1 Ratio, il Tier 1 Ratio ed il Total Capital Ratio della Banca si attestano al 15,1% Il rapporto RWA sul totale attività di rischio al 31 dicembre 2015 è pari al 30,0% in crescita rispetto al 28,8% di dicembre 2014. L‟Emittente, ai fini del calcolo dell‟RWA, utilizza il “Metodo Standardizzato” per il rischio di credito e di mercato mentre per il rischio operativo viene utilizzato il TSA (Traditional Standardised Approach). Non sono stati imposti all‟Emittente ulteriori requisiti prudenziali oltre a quelli dettati dalla normativa di Vigilanza. Indicatori relativi al rischio di credito e di concentrazione Nelle successive tabelle si espone l'articolazione dei crediti a clientela con profili di rischio al 31 dicembre 2015 e al 30 giugno 2016. In dette tabelle sono riportate le consistenze lorde, le rettifiche di valore, le consistenze nette nonché la loro incidenza percentuale sul comparto e le relative dinamiche registrate. Crediti lordi clienti (migliaia di Euro) 30/06/2016 31/12/2015 Variazione Variazione % a) Sofferenze (*) 276.450 259.237 17.213 6,6% b) Inadempienze probabili 482.740 444.896 37.844 8,5% 93.189 87.570 5.619 6,4% - - c) Esposizioni scadute d) Rischio Paese Totale crediti deteriorati 852.380 791.703 60.677 7,7% Totale crediti in bonis 6.019.084 6.010.397 8.687 0,1% Totale 6.871.464 6.802.101 69.363 1,0% Rettifiche di valore complessive (migliaia di Euro) 31/12/2015 31/12/2015 Variazione Variazione % a) Sofferenze (*) 182.471 171.263 11.208 6,5% b) Inadempienze probabili 172.148 161.724 10.424 6,4% 17.401 16.484 917 5,6% 0 0 372.020 349.470 22.550 6,5% 28.604 58.057 -29.453 -50,7% 400.623 407.528 -6.905 -1,7% c) Esposizioni scadute d) Rischio Paese Totale crediti deteriorati Totale crediti in bonis Totale Crediti netti (migliaia di Euro) a) Sofferenze (*) b) Inadempienze probabili c) Esposizioni scadute d) Rischio Paese Totale crediti deteriorati 31/12/2015 31/12/2015 Variazione Variazione % 93.979 87.974 6.005 6,8% 310.593 283.172 27.421 9,7% 75.788 71.087 4.701 6,6% 0 0 480.360 442.233 38.127 8,6% Totale crediti in bonis 5.990.480 5.952.340 38.140 0,6% Totale 6.470.840 6.394.573 76.267 1,2% Prospetto di Base - 101 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Nel corso del 2016 i crediti deteriorati lordi risultano in aumento di 60,7 milioni (+7,7%) in seguito all‟aumento delle sofferenze per 17,2 milioni (+6,6% nell‟anno), delle inadempienze probabili per 37,8 milioni (+8,5% nell‟anno) e dei crediti scaduti per 5,6 milioni (+6,4% nell‟anno). Nelle successive tabelle viene evidenziato il dettaglio dei comparti dei crediti a clientela degli esercizi 2015 e 2014. Crediti a clienti al 31.12.2015 (migliaia di Euro) Incidenza % su totale crediti lordi Crediti lordi Rettifiche di valore complessive Incidenza % su totale crediti netti Crediti netti a) Sofferenze 259.237 3,81%* 171.263 87.974 1,38% b) Inadempienze probabili 444.896 6,54% 161.724 283.172 4,43% 87.570 1,29% 16.484 71.087 1,11% 0 0 0 0 0 c) Esposizioni scadute d) Rischio Paese Totale crediti deteriorati 791.703 11,64% 349.470 442.233 6,92% Totale crediti in bonis 6.010.397 88,36% 58.057 5.952.340 93,08% Totale 6.802.101 100,00% 407.528 6.394.573 100,00% Crediti a clienti al 31.12.2014 (migliaia di Euro) Incidenza % su totale crediti lordi Crediti lordi Rettifiche di valore complessive Incidenza % su totale crediti netti Crediti netti a) Sofferenze 189.081 3,33% * 121.902 67.179 1,24% b) Incagli 254.253 4,48% 88.426 165.827 3,05% 7.647 0,13% 999 6.648 0,12% 84.708 1,49% 15.321 69.387 1,28% c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Rischio Paese 0 0 0 0 0 535.688 9,43% 226.647 309.040 5,69% Totale crediti in bonis 5.143.136 90,57% 23.090 5.120.046 94,31% Totale 5.678.824 100,00% 249.737 5.429.087 100,00% Totale crediti deteriorati (*) Il totale del comparto è al netto dei titoli deteriorati rientranti nel portafoglio L&R; ove questi venissero computati, l‟incidenza ammonterebbe al 3,5%. Si rileva un incremento nell‟esercizio 2015 rispetto all‟esercizio 2014 delle complessive esposizioni deteriorate (+28,1%), in particolare delle sofferenze (+37,1%), e delle inadempienze probabili (+30,2%) e dei crediti scaduti (+1,7%). Si riporta di seguito il rapporto “sofferenze lorde/totale impieghi” rilevato per il Sistema bancario a livello di Banche Piccole (la categoria “Banche Piccole” comprende le banche appartenenti a gruppi o indipendenti con totale dei fondi intermediati compresi tra 3,6 e 21,5 miliardi di euro). Sofferenze Lorde/Totale impieghi Giu 2016 Mar 2016 Dic 2015 Giu 2015 Dic 2014 Sistema Banche Piccole* n.d. n.d. 10,64% 11,0% 10,5% Lazio** n.d. 5,93% 6,11% 5,9% 5,2% Abruzzo** n.d. 19,69% 21,82 21,2% 15,8% BCC Roma 4,02% 3,82% 3,81% 3,8% 3,3% (*)Fonte: Rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d‟Italia – Aprile 2016, tavola 4.1; Rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d‟Italia - Novembre 2015, tavola 4.1 (**)Fonte: BIP Banca d'Italia ("infostat.bancaditalia.it") aggiornato a Marzo 2016, ultimo dato attualmente disponibile. La tabella che segue indica il grado di copertura dei crediti deteriorati dell‟Emittente e riporta l‟analogo dato di sistema con riferimento alla classe dimensionale di appartenenza della Banca secondo le classificazioni dei Rapporti di Stabilità Finanziaria della Banca d‟Italia. BCC Roma Deteriorati Prospetto di Base giu-16 43,6% dic-15 44,1% - 102 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – - di cui diversi dalle sofferenze 32,9% 33,5% Sofferenze 66,0% 66,1% Inadempienze Probabili 35,7% 36,4% Scaduti 18,7% Sistema bancario (Banche Piccole) giu-16 18,8% dic-15 Deteriorati n.d. 47,6% - di cui diversi dalle sofferenze n.d. 26,2% Sofferenze n.d. 61,5% Inadempienze Probabili n.d. n.d. Scaduti n.d. n.d. Fonte dei dati del sistema bancario: Banca d‟Italia (www.bancaditalia.it) – Aprile 2016, tavola 4.1 La seguente tabella contiene la sintesi delle informazioni sulle esposizioni verso la clientela dell‟Emittente al 31 dicembre 2015, al 30 giugno 2015 e al 31 dicembre 2014, confrontate con i corrispondenti dati di sistema, ove disponibili. Il raffronto include sia i dati relativi all‟intero sistema bancario nazionale, sia i dati riferiti alla classe dimensionale comparabile a quella dell‟Emittente secondo le classificazioni adottate dalla Banca d‟Italia (la categoria “Banche Piccole” comprende le banche appartenenti a gruppi o indipendenti con totale dei fondi intermediati compresi tra 3,6 e 21,5 miliardi di euro). I dati di sistema relativi alle “Banche Piccole” sono tratti dai Rapporti di Stabilità Finanziaria della Banca d‟Italia relativi all‟arco temporale di riferimento. Al fine di consentire una valutazione dell‟impatto della intervenuta acquisizione di attività e passività della Banca Padovana di Credito Cooperativo, vengono esposti anche i dati al 31 dicembre 2015 dell‟Emittente al netto di tale acquisizione. Si fornisce l‟aggiornamento delle informazioni relative all‟Emittente al 30 giugno 2016, tratte dalla più recente segnalazione di vigilanza inviata alla Banca d‟Italia. I dati al 30 giugno 2016 sono stati assoggettati a revisione contabile limitata da parte della Società di Revisione. Non sono disponibili dati di sistema al 30 giugno 2016. giu-16 dic-15 giu-15 dic-14 BCC Roma BCC Roma BCC Roma al netto di BP (1) Sistema Sistema Banche Piccole BCC Roma Sistema Sistema Banche Piccole BCC Roma Sistema Sistema Banche Piccole 12,4% 11,6% 11,4% 18,1% 17,1% 11,1% 18,0% 18,1% 9,4% 17,7% 17,8% 7,4% 6,9% 6,8% 10,8% 9,7% 7,0% 10,9% 10,3% 5,7% 10,8% 11,1% % di copertura crediti deteriorati 43,6% 44,1% 43,6% 45,4% 47,6% 40,4% 44,7% 47,8% 42,3% 44,4% 42,9% Sofferenze lorde/crediti lordi 4,0% 3,8% 4,3% 10,6% 10,4% 3,8% 10,3% 11,0% 3,3% 10,0% 10,5% Sofferenze nette/crediti netti 1,5% 1,4% 1,5% 4,8% 4,3% 1,4% 4,7% 4,6% 1,2% 4,5% 5,1% % di copertura sofferenze nette 66,0% 66,1% 66,1% 58,7% 61,5% 64,2% 58,7% 62,0% 64,5% 58,7% 55,7% Sofferenze nette/patrimonio netto 12,7% 11,7% 11,7% n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 9,0% n.d. n.d. Costo del rischio 1,2% 1,1% 1,3% n.d. n.d. 1,0%* n.d. n.d. 1,0% n.d. n.d. Indicatori Crediti lordi deteriorati lordi/crediti Crediti netti deteriorati netti/crediti (1) I dati esposti non tengono conto dell‟intervenuta acquisizione, a dicembre 2015, di alcune attività e passività della Banca Padovana Credito Cooperativo s.c. in Amministrazione Straordinaria I dati di sistema e del sistema delle banche piccole al 31 dicembre 2015 relativi agli indici di copertura, al rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi, e al rapporto tra sofferenze lorde e crediti lordi sono tratti dal Rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d‟Italia - Aprile 2016, tavola 4.1. I dati di sistema e del sistema delle banche piccole al 31 dicembre 2015 relativi al rapporto tra crediti deteriorati Prospetto di Base - 103 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – netti e crediti netti e al rapporto tra sofferenze nette e crediti netti sono stati calcolati dall‟Emittente sulla base dei dati disponibili nella menzionata tavola. I dati di sistema e del sistema delle banche piccole al 30 giugno 2015 relativi agli indici di copertura, al rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi, e al rapporto tra sofferenze lorde e crediti lordi sono tratti dal Rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d‟Italia - Novembre 2015, tavola 4.1. I dati di sistema e del sistema delle banche piccole al 30 giugno 2015 relativi al rapporto tra crediti deteriorati netti e crediti netti e al rapporto tra sofferenze nette e crediti netti sono stati calcolati dall‟Emittente sulla base dei dati disponibili nella menzionata tavola. Il costo del rischio di credito per l‟Emittente - calcolato come rapporto tra le Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti (Voce 130a del Conto Economico) e i Crediti verso clientela (Voce 70 dell‟Attivo dello Stato Patrimoniale) - al 31 dicembre 2015 è pari al 1,1%, mentre era pari all‟1,0% sia alla data del 30 giugno 2015, sia alla data del 31 dicembre 2014. Si segnala, inoltre, che al 31 dicembre 2015 i past due lordi sono aumentati di Euro 2,9 milioni (+3,4%) rispetto al 31 dicembre 2014 (per un totale di Euro 87,6 milioni che rappresentano l‟1,3% sul totale dei crediti lordi) e in riduzione di 58,2 milioni rispetto al 30 giugno 2015. Al netto delle posizioni acquisite con Banca Padovana i past due lordi sono aumentati rispetto al 31 dicembre 2014 di Euro 1,4 milioni (+1,7% per un totale del comparto di Euro 86,2 milioni che rappresentano l‟1,4% sul totale dei crediti lordi) mentre sono diminuiti rispetto al 30 giugno 2015 di 59,6 milioni. Sempre al 31 dicembre 2015 le inadempienze probabili lorde sono aumentate di Euro 183,0 milioni (+69,9%) rispetto al 31 dicembre 2014 (per un totale di Euro 444,9 milioni che rappresentano il 6,5% sul totale dei crediti lordi) e di 161,2 milioni rispetto al 30 giugno 2015. Al netto delle posizioni acquisite con Banca Padovana le inadempienze probabili lorde sono aumentate rispetto al 31 dicembre 2014 di Euro 79,0 milioni (+30,2% per un totale del comparto di Euro 340,9 milioni che rappresentano il 5,7% sul totale dei crediti lordi) e rispetto al 30 giugno 2015 di 57,2 milioni. Infine le posizioni a sofferenza lorde sono aumentate di Euro 70,2 milioni (+37,1%) sempre rispetto al 31 dicembre 2014 (per un totale di Euro 259,2 milioni che rappresentano il 3,8% sul totale dei crediti lordi alla stessa data e il 4,3% se si escludono i crediti acquisiti con Banca Padovana) e di Euro 39,4 milioni rispetto al 30 giugno 2015. Con riferimento alla categoria delle Grandi Esposizioni, si precisa che, al 31 dicembre 2015, sono qualificabili come tali dieci controparti (11 a giugno 2015), ciascuno di essi con esposizioni ponderate inferiori al 25% dei Fondi Propri come previsto dalla normativa prudenziale. L‟esposizione complessiva verso tali clienti, al 31 dicembre 2015, ammonta a 6.018,7 milioni di Euro (6.363,4 milioni a giugno 2015) con un peso ponderato di 1.023,4 milioni di Euro (1.123,1 milioni a giugno 2015). Parte preponderante di tale esposizione è costituita da titoli di debito emessi dal Ministero del Tesoro per un totale di 4.052,2 milioni di Euro (il peso ponderato dei titoli di stato è pari a zero). Con riferimento al settore di appartenenza ed alla localizzazione geografica delle Grandi Esposizioni, oltre alle esposizioni verso lo Stato Italiano, la Banca d‟Italia e Iccrea Holding, si rilevano due amministrazioni pubbliche tutte con sede a Roma, due enti entrambi con sede a Roma, una società non finanziaria con sede a Roma e, infine, due società finanziarie, una con sede a Milano e l‟altra a Trento. Si ricorda inoltre che in data 17 dicembre 2014, con effetti giuridici dal 1° gennaio 2015, la Banca di Credito Cooperativo di Roma ha incorporato la Banca della Tuscia Credito Cooperativo. Inoltre, nel mese di dicembre 2015, la BCC di Roma ha acquisito alcune attività e passività della Banca Padovana Credito Cooperativo s.c. in Amministrazione Straordinaria. Sempre in materia di acquisizioni, si segnala che in data 1° maggio 2016 l‟assemblea straordinaria dei soci della Banca ha approvato la proposta di fusione per incorporazione della Banca di Capranica Credito Cooperativo, con effetti giuridici a partire dal 1° Luglio 2016. Si fa presente come la Circolare 272, con il 7° aggiornamento del 20 gennaio 2015, abbia modificato a partire da gennaio 2015, le definizioni di attività finanziarie deteriorate, allineandole alle nozioni di “Non-performing exposures” e “Forbearance” introdotte dall‟Autorità Bancaria Europea attraverso gli ITS (Implementing technical standards), approvati dalla Commissione Europea lo scorso 9 gennaio. Prospetto di Base - 104 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Nella nuova versione non sono più previste, in particolare, le categorie degli incagli (sia oggettivi che soggettivi) e dei crediti ristrutturati, mentre è stata introdotta la categoria delle inadempienze probabili; inoltre, è stata data rilevanza alle eventuali concessioni fatte nei confronti dei clienti a fronte di difficoltà finanziarie (crediti c.d. “forborne”). Tale intervento, che ha portato all‟aggiornamento delle pertinenti circolari della Banca d‟Italia, è entrato in vigore dal 1° gennaio 2015, con l‟eccezione delle modifiche inerenti all‟introduzione della categoria delle forborne exposure “performing”, relativamente alla quale, per gli intermediari tenuti alle segnalazioni su base solo individuale, la decorrenza è stata rinviata al 1° luglio 2015. Le attività creditizie deteriorate della Banca, quindi, sono ripartite tra le categorie sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti. Per ciascuna di tali categorie, così come per le attività performing, la Banca è tenuta ad individuare e segnalare le posizioni oggetto di forbearance. All‟interno delle inadempienze probabili sono state inserite tutte le posizioni precedentemente allocate negli incagli in seguito ad una valutazione soggettiva effettuata da parte della Banca. Gli incagli tecnici, ovvero quelli individuati in base al meccanismo automatico dettato dalla normativa abrogata, sono stati analiticamente valutati da parte delle strutture aziendali competenti nel corso del primo trimestre del 2015, e sono stati classificati tra le inadempienze probabili ove non si sia ravvisata la possibilità di una normalizzazione del rapporto. I restanti ex “incagli tecnici”, ovvero quelli per i quali i gestori hanno ritenuto possibile un rapido risanamento delle posizioni, sono stati allocati al contrario tra i crediti scaduti. Le inadempienze probabili di dicembre 2015 sono state, quindi, confrontate con la sommatoria di incagli e ristrutturati di dicembre 2014. Le rettifiche di valore dei crediti rientrati tra le forborne exposure “non performing” sono state determinate in modo analitico in base alle policy di valutazione definite dall‟Emittente, alla luce delle peculiari caratteristiche delle posizioni forborne e dei criteri di uscita definiti dalla normativa di riferimento. Nel corso del 2015 l‟Emittente ha rivisto ed ampliato le politiche, i processi e le procedure aziendali in funzione dell‟aggiornamento alla nuova normativa sulla qualità del credito, che ha visto il superamento della nozione di “incagli tecnico” e “credito ristrutturato” e l‟introduzione delle “inadempienze probabili” e dei crediti “forborne”. In particolare per i crediti “forborne” è stata operata una ricostruzione dei dati pregressi ed è stato strutturato un modello metodologico per l‟individuazione delle esposizioni oggetto di concessioni, mediante l‟identificazione delle misure di forbearance e la definizione dei parametri per la valutazione dello status di difficoltà finanziaria. A dicembre 2015, Nel totale dei crediti deteriorati sono compresi anche 153,2 milioni relativi a clienti con rapporti deteriorati oggetto di misure di tolleranza (Forborne non performing) di cui 6,1 milioni tra le sofferenze, 130,6 milioni tra le inadempienze probabili e 16,4 milioni tra i crediti scaduti. All‟interno dei crediti in bonis sono, invece, presenti 173,4 milioni relativi a clienti con rapporti in bonis oggetto di misure di tolleranza (Forborne performing). A giugno 2015, nel totale dei crediti deteriorati sono compresi 93,2 milioni relativi a clienti con rapporti deteriorati oggetto di misure di tolleranza (Forborne non performing) di cui 67,4 milioni tra le inadempienze probabili e 25,8 milioni tra i crediti scaduti. Alla stessa data non risulta disponibile il dato relativo a clienti con rapporti in bonis oggetto di misure di tolleranza (Forborne performing) in quanto come precedentemente specificato la decorrenza della segnalazione è stata rinviata al 1° luglio 2015. Le seguenti tabelle indicano, alla data del 30 giugno 2016, alla data del 31 dicembre 2015 e alla data del 30 giugno 2015, l‟ammontare dei crediti considerati come deteriorati a seguito dell‟applicazione della definizione di forbearance delle esposizioni da parte dell‟EBA nonché le consistenze delle “performing exposures” e “non performing exposures”. Crediti forborne deteriorati (in unità di euro) INADEMP. PROB. Prospetto di Base 30.06.2016 147.410.244 31.12.2015 130.613.887 30.06.2015 67.416.956 - 105 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – SCADUTO 18.724.528 16.437.345 25.795.041 0 6.138.975 0 166.134.772 153.190.206 93.211.997 SOFFERENZA Totale complessivo Crediti forborne performing e non performing 30.06.2016 31.12.2015 30.06.2015 Esposizioni deteriorate (non-performing exposures with forbearance measures) 166.134.772 153.190.206 93.211.997 Altre esposizioni oggetto di concessione (forbone performing exposures) 112.239.879 173.409.235 n.d. 278.374.651 326.599.441 93.211.997 Totale (unità di euro) L‟Emittente ritiene che l‟applicazione della nuova definizione di forbearance dell‟EBA non determinerà un aumento delle rettifiche di valore sui crediti, analitiche e collettive, di valore significativo. Nella tabella sottostante sono riportate le informazioni sulle Grandi Esposizioni alle date del 30 giugno 2016, al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014. 30/06/2016 31/12/2015 31/12/2014 4.810.704 6.018.690 6.475.974 827.889 1.023.367 1.064.056 8 10 11 Rapporto Grandi Esposizioni (valore nominale) / Totale attività di rischio (%) 36,4% 40,5% 48,8% Rapporto Grandi Esposizioni (valore ponderato) / Totale attività di rischio (%) 6,3% 6,9% 8,0% Grandi Esposizioni: valore di bilancio (migliaia di €) * Grandi Esposizioni: valore ponderato (migliaia di €) Grandi Esposizioni: numero * Dato inclusivo delle esposizioni verso il Ministero del Tesoro italiano per complessive 4.052.239 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015. La Banca al 31 dicembre 2015 ha impieghi nei confronti di dieci clienti (o gruppi di clienti connessi) che rientrano nel perimetro delle Grandi Esposizioni. L‟esposizione nei confronti di ciascuno di tali clienti, ponderata in base ai coefficienti di rischiosità stabiliti dalla normativa di Vigilanza, è inferiore al limite del 25% dei Fondi Propri previsto dalla normativa stessa. Il peso complessivo dell‟esposizione nominale che l‟Emittente ha nei confronti di tali clienti è pari al 40,5% del totale attività di rischio (l‟esposizione ponderata è pari al 6,9%). L‟esposizione nominale è fortemente influenzata dai titoli dello Stato Italiano (27,2%) detenuti nel portafoglio dell‟Emittente a cui viene assegnata, nell‟ambito della normativa sui limiti alla concentrazione dei rischi, una ponderazione pari allo 0%. Al netto di tali esposizioni la quota dei clienti rientranti nelle Grandi Esposizioni rispetto al totale delle attività di rischio sarebbe pari al 13,3%. Per quanto riguarda il grado di concentrazione dei crediti verso la clientela per settore di attività economica a dicembre 2015 si rileva che il 48,9% degli impieghi è stato concesso nei confronti delle famiglie consumatrici. La restante quota è così ripartita: imprese (costituito da famiglie produttrici e società non finanziarie) 43,7%, Istituzioni senza scopo di lucro 3,7%, amministrazioni pubbliche 2,6%, società finanziarie 1,0%. L‟analisi della distribuzione territoriale degli impieghi mostra invece un‟importante presenza dei clienti all‟interno della regione Lazio (76,6%) e, in misura più contenuta, in Veneto (11,8%) ed in Abruzzo (10,5%). L‟1,1% dei restanti impieghi sono distribuiti in altre regioni. La Banca al 30 giugno 2016 (ultimo dato segnalato alla Banca d‟Italia) ha impieghi nei confronti di otto clienti (o gruppi di clienti connessi) che rientrano nel perimetro delle Grandi Esposizioni. L‟esposizione nei confronti di ciascuno di tali clienti, ponderata in base ai coefficienti di rischiosità stabiliti dalla normativa di Vigilanza, è inferiore al limite del 25% dei Fondi Propri previsto dalla normativa stessa. Il Prospetto di Base - 106 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – peso complessivo dell‟esposizione nominale che l‟Emittente ha nei confronti di tali clienti è pari al 36,4% del totale attività di rischio (l‟esposizione ponderata è pari al 6,3%). Indicatori relativi al rischio di interesse e di mercato Con riferimento al rischio di tasso di interesse (relativo al portafoglio bancario – banking book), al 31 dicembre 2015 l‟assorbimento patrimoniale calcolato mediante modello interno, risulta pari a 20,0 milioni (14,7 milioni al 30 giugno 2016). La Banca, oltre a monitorare l‟assorbimento patrimoniale mediante il proprio modello interno, monitora periodicamente il rispetto del valore soglia del 20% attraverso le risultanze del modello di Vigilanza (Supervisory Test). L‟andamento dei tassi di interesse ha effetto, oltre che sul Patrimonio, anche sul Margine di interesse. Di seguito si riportano gli effetti al 31 dicembre 2015, al 31 marzo 2016 e al 30 giugno 2016 di uno shift della curva dei tassi pari a +/- 100 punti base sul margine di interesse, prendendo in considerazione le sole esposizioni relative al portafoglio bancario. Le stime sono state effettuate ipotizzando l‟invarianza della struttura patrimoniale in termini di masse e mix di attività e passività, nonché ipotizzando, tramite una specifica analisi econometrica, che le poste a vista abbiano un adeguamento ritardato e parziale alle nuove condizioni di mercato. Si precisa che i dati seguenti sono desunti dalle evidenze gestionali dell‟Emittente. 31-dic-2015 Indicatori (dati in migliaia di euro) Shock +100 p.b. 31-mar-2016 Shock -100 p.b. Shock +100 p.b. 30-giu-2016 Shock -100 p.b. Shock +100 p.b. Shock -100 p.b. Importo variazione margine di interesse 44.112 -22.673 36.561 -16.044 18.938 -16.644 Incidenza % 26,3% -13,5% 21,8% -9,6% 11,0% -9,7% Si precisa che i dati riportati in tabella sono desunti dalle evidenze gestionali dell‟Emittente. La tabella evidenzia un impatto negativo sul margine di interesse al 31 dicembre 2015 pari a -22,7 milioni in caso di ribasso della curva dei tassi di 100 punti base (-16,0 milioni al 31 marzo 2016 e -18,9 milioni al 30 giugno 2016) ed un impatto positivo sul margine di interesse per circa 44,1 milioni in caso di uno shock parallelo della curva dei tassi di pari impatto e segno opposto (36,6 milioni al 31 marzo 2016 e 16,6 milioni al 30 giugno 2016). Con riferimento al rischio di mercato, invece, il requisito patrimoniale, calcolato secondo il modello standard previsto dalla Banca d‟Italia, al 31 dicembre 2015 risulta pari a 4,1 milioni di Euro di cui 0,6 milioni generati dal rischio di posizione generico e 3,5 milioni dal rischio di posizione specifico; in totale esso rappresenta lo 0,6% dei Fondi Propri. Di seguito si riportano gli effetti al 31 dicembre 2015, al 31 marzo 2016 e al 30 giugno 2016 di uno shift della curva dei tassi pari a +/- 100 punti base sul margine di interesse, considerando il solo portafoglio di negoziazione di vigilanza. Anche in questo caso le stime sono effettuate ipotizzando l‟invarianza della struttura patrimoniale in termini di masse e mix di attività e passività, ed ipotizzando un adeguamento ritardato e parziale delle poste a vista alle nuove condizioni di mercato. Trading Book Indicatori (dati in migliaia di euro) Importo variazione margine di interesse Incidenza % 31-dic-2015 31-mar-2016 30-giu-2016 Shock +100 p.b. Shock -100 p.b. Shock +100 p.b. Shock -100 p.b. Shock +100 p.b. Shock -100 p.b. 1.205 -791 1.084 -630 719 -281 0,47% -0,31% 0,42% -0,24% 0,28% -0,11% Al 31 dicembre 2015, si evidenzia un impatto negativo sul margine di intermediazione pari a -0,8 milioni (0,6 milioni al 31 marzo 2016 e -0,3 milioni al 30 giugno 2016) in caso di ribasso della curva dei tassi di 100 punti base ed un impatto positivo sul margine di interesse per circa 1,2 milioni (1,1 milioni al 31 marzo 2016 e 0,7 milioni al 30 giugno 2016) in caso di uno shock parallelo della curva dei tassi di pari impatto e segno opposto. Si specifica che negli esercizi 2013, 2014 e 2015, e fino alla Data del Prospetto il rischio di cambio non risultava rilevante in quanto la Banca non deteneva “valute rilevanti” secondo la definizione delle Prospetto di Base - 107 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Disposizioni di Vigilanza (infatti, la Circolare 285 stabilisce, in merito, che “si considerano valute rilevanti le valute il cui peso misurato come quota sul totale attivo oppure sul passivo del portafoglio bancario sia superiore al 5 per cento”). Si evidenzia, inoltre, che l‟Emittente è esposto al rischio Paese Italia. In particolare si specifica che al 31 dicembre 2015 il valore di bilancio delle esposizioni sovrane dell‟Emittente rappresentate da “titoli di debito” ammonta ad Euro 4.058,3 milioni (3.230,3 milioni al 30 giugno 2016), quasi interamente concentrato sul paese Italia per Euro 4.052,2 milioni ovvero il 99,85% del totale delle esposizioni su debiti sovrani (3.224,2 milioni al 30 giugno 2016, pari al 99,8% del totale delle esposizioni su debiti sovrani). Infine si evidenzia che la componente di titoli strutturati detenuti dall‟Emittente al 31 dicembre 2015 è marginale e rappresenta il 3% del portafoglio titoli di proprietà. Nello specifico si tratta prevalentemente di strutture di tipo CMS, CMS spread e inflation linked con scadenza massima 2021. Ai fini del calcolo dei requisiti per gli assorbimenti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato l‟Emittente non adotta tecniche di VaR. Si fa presente, tuttavia, che sono previste tecniche e modelli di Value at Risk per sole finalità gestionali interne ed esclusivamente per il portafoglio di negoziazione di vigilanza (trading book). Indicatori relativi al rischio di liquidità In ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento UE 575/2013 – CRR, al 31 dicembre 2015 la Banca ha calcolato l‟indicatore Liquidity Coverage Ratio (LCR), costituito dal rapporto tra le attività liquide e i flussi di cassa netti calcolati in condizioni di stress, e l‟indicatore Net Stable Funding Ratio (NSFR), costituito dal rapporto tra le fonti di provvista stabili e le attività a medio/lungo termine. 30 Giugno 2016 31 Dicembre 2015 31 Dicembre 2014 31 Dicembre 2013 31 Dicembre 2012 Loan to Deposit Ratio 70,87% 74,53% 70,55% 70,13% 75,22% Liquidity Coverage Ratio 169,0% 218,0% 257,7% n.d. n.d. Net Stable Funding Ratio 125,7% 147,4% 122.9% n.d. n.d. Al 31 dicembre 2015, il Loan to Deposit Ratio risulta in sostanziale aumento rispetto a quello dell‟anno precedente: considerando, infatti, gli effetti del consolidamento delle masse patrimoniali della ex Banca Padovana l'incremento dell'indicatore è riconducibile alla maggiore crescita relativa degli impieghi (+17,7%) rispetto a quella della raccolta diretta (+15,7%). Alla data del 31 dicembre 2015, come anche alla data del Prospetto, i valori dell‟LCR (Liquidity Coverage Ratio) e dell‟NSFR (Net Stable Funding Ratio) risultano superiori agli obiettivi minimi fullyphased fissati da Basilea 3. Relativamente all‟indicatore LCR, pertanto, l‟adozione di un valore regolamentare pro-forma conduce ad una sottostima della posizione di eccedenza dell‟Emittente rispetto al livello minimo di LCR previsto alla data del Prospetto di Base. Si precisa che sono tuttora in corso le attività di progressiva calibrazione e adeguamento degli indicatori di liquidità in ragione delle evoluzioni richieste dalla normativa tempo per tempo emanata, al fine di garantire la conformità degli indicatori stessi in vista della loro entrata a regime. Sia con riferimento alla data del 31 dicembre 2015, sia con riferimento alla data del 30 giugno 2016, la Banca risulta rispettare sia l‟indicatore LCR, che l‟indicatore NSFR, pertanto non risulta necessario adottare specifiche misure a tal fine. Dato il profilo di liquidità dell‟Emittente, né il funding liquidity risk né il market liquidity risk configurano rischi apprezzabili. Nello specifico, per quanto riguarda il primo, l‟Emittente non dipende dal mercato interbancario considerata la disponibilità di raccolta diretta da clientela retail nonché di raccolta da BCE. Si precisa che alla data del 31 dicembre 2015 non risultano in essere operazioni di raccolta sul mercato Prospetto di Base - 108 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – interbancario. Invece, con riferimento al market liquidity risk l‟Emittente presenta un‟ampia disponibilità di attività stanziabili non vincolate. Alla data del 30 giugno 2016 l‟ammontare delle attività stanziabili non utilizzate che potrebbero essere stanziate in garanzia di finanziamenti sia sul mercato sia nell‟ambito di operazioni di rifinanziamento presso la BCE, anche per fronteggiare situazioni di stress (c.d. contingent encumbrance), è pari a 3.087,6 mln, di cui oltre il 93% costituito da titoli di Stato italiani a elevata liquidabilità. Con riferimento ai prestiti obbligazionari emessi dalla Banca, in circolazione alla data del 31 dicembre 2015, si rappresenta nella tabella seguente il relativo profilo di scadenza: (valori in mln di euro) Anno di scadenza 2016 2017 2018 2019 2020 Totali Debito residuo 434,0 440,0 353,2 156,9 95,1 1.479,2 % su totale debito residuo 29,3% 29,8% 23,9% 10,6% 6,4% 100,0% Si evidenzia che nell‟arco dell‟anno 2016 scadranno obbligazioni emesse dalla Banca per un debito residuo di 434 milioni di euro, pari al 29,3% del totale delle obbligazioni emesse e, nell‟arco del biennio 2016/2017, scadranno obbligazioni emesse dalla Banca per un debito residuo di 874 milioni di euro, pari al 59,1% del totale delle obbligazioni emesse. A fronte delle suddette scadenze, anche in vista del reperimento delle risorse da utilizzare per il rimborso dei prestiti in scadenza, l‟Emittente potrebbe procedere, come accaduto in passato, ad emettere nuove obbligazioni per un importo almeno pari a quelle in scadenza. Nella seguente tabella si fornisce l‟aggiornamento delle suesposte informazioni al 30 giugno 2016. (valori in milioni di euro) Anno di scadenza Debito residuo % su totale debito residuo 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Totali 145,98 430,62 349,65 195,21 131,62 54,01 1.307,08 11,17% 32,94% 26,75% 14,93% 10,07% 4,13% 100,00% Nel rimanente periodo dell‟anno 2016 scadranno obbligazioni emesse dalla Banca per un debito residuo di 145,98 milioni di euro, pari all‟11,17% del totale delle obbligazioni emesse e, nell‟arco del periodo giugno 2016 – dicembre 2017, scadranno obbligazioni emesse dalla Banca per un debito residuo di 576,6 milioni di euro, pari al 44,11% del totale delle obbligazioni emesse. Si segnala, inoltre, che, alla data del 31 marzo 2016 la Banca aveva in essere alcune significative operazioni di rifinanziamento della Banca Centrale Europea, come riportato in dettaglio nella tabella seguente: Importo Durata Data inizio Scadenza 78.000.000 4Y 17-dic-14 26-set-18 140.000.000 4Y 24-set-14 26-set-18 850.000.000 4Y 24-giu-15 26-set-18 Tali operazioni comportano la mancata disponibilità dei titoli posti a garanzia per tutta la durata dell‟operazione e l‟eventuale difficoltà di restituire la liquidità ottenuta qualora l‟impiego della stessa venisse effettuato per periodi di tempo più lunghi rispetto alle scadenze delle operazioni di rifinanziamento e/o in attività che presuppongano il rischio di non recuperare le somme investite. A fronte di tali operazioni con Banca Centrale Europea, era stata concessa una garanzia, che comporta la mancata disponibilità dei titoli posti a garanzia, per Euro 1.364,5 milioni, costituita su titoli in Prospetto di Base - 109 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – portafoglio dell‟Emittente aventi un controvalore al 31 marzo 2016 pari a Euro 1.385,8 milioni, che quindi rappresentano circa il 32% del portafoglio titoli dell‟Emittente in termini di valore nominale. In data 29 giugno 2016 l‟Emittente ha rimborsato anticipatamente l‟intero importo delle suddette operazioni, per complessivi 1.068 milioni di euro. Alla data del 30 giugno 2016, pertanto, non vi sono titoli concessi in garanzia dalla Banca a fronte di siffatte operazioni. In data 21 settembre 2016 l‟Emittente ha partecipato alla seconda operazione del programma di rifinanziamento “TLTRO II” per un importo di 500 milioni di euro. L‟operazione, con data regolamento a pronti 28 settembre 2016, scadrà in data 30 settembre 2020 con la possibilità di un rimborso volontario da parte dell‟Emittente in data 26 settembre 2018. Alla data del 30 giugno 2016, l‟ammontare delle attività stanziabili non utilizzate che potrebbero essere stanziate in garanzia di finanziamenti sia sul mercato sia nell‟ambito di operazioni di rifinanziamento presso la BCE, anche per fronteggiare situazioni di stress (c.d. contingent encumbrance), è pari a 3.087,6 mln, di cui oltre il 93% costituito da titoli di Stato italiani a elevata liquidabilità. Pertanto, in ragione anche dell‟indipendenza dal mercato interbancario e dell‟ampia disponibilità di raccolta diretta da clientela retail, l‟Emittente ritiene che né il funding liquidity risk né il market liquidity risk configurino un rischio apprezzabile. Inoltre, alla data del 30 giugno 2016, l‟incidenza percentuale dei titoli governativi nel portafoglio dell‟Emittente rispetto al totale delle attività finanziarie è del 91%, in prevalenza titoli di Stato italiani ad elevato grado di liquidabilità. Esposizione verso titoli di debito sovrano Di seguito viene presentato il dettaglio, in migliaia di euro, delle esposizioni dell‟Emittente nei confronti di debitori sovrani, tenuto presente che, secondo le indicazioni dell‟Autorità di Vigilanza europea, per "debito sovrano" devono intendersi i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e dagli Enti governativi, nonché i prestiti agli stessi erogati. 31/12/2015 Governi e rating Italia/BBB- Categoria IAS Valore Nominale Valore di Bilancio Fair Value AFS 3.331.000 3.396.019 3.396.019 HTM 635.000 656.220 748.947 6.000 6.105 6.105 3.972.000 4.058.344 4.151.072 HFT Austria/AA+ HFT Totale L‟esposizione verso titoli governativi al 31 dicembre 2015 ammonta complessivamente a 3.972 mln (di cui 81 mln in strumenti finanziari strutturati) e rappresenta il 90,4% del portafoglio di proprietà della Banca. Nella seguente tabella si fornisce l‟aggiornamento delle suesposte informazioni al 30 giugno 2016. 30/06/2016 Governi e rating Italia/BBB- Austria/AA+ Totale Prospetto di Base Categoria IAS Valore Nominale Valore di Bilancio Fair Value AFS 2.531.000 2.568.779 2.568.779 HTM 635.000 655.441 754.058 HFT 0 0 0 HFT 6.000 6.090 6.090 3.172.000 3.230.310 3.328.928 - 110 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Al 31 dicembre 2015, così come alla data del Prospetto di Base, ferma restando l‟elevata incidenza dei titoli Governativi nel portafoglio di proprietà della Banca (92,6%), la Banca non detiene esposizioni verso titoli di Stato greci o di altri paesi “periferici” o comunque connotati da particolari situazioni di rischio. Alla data del 30 giugno 2016 l‟esposizione verso titoli governativi ammonta complessivamente a 3.172 mln (di cui 81 mln in strumenti finanziari strutturati) e rappresenta il 91% del portafoglio di proprietà della Banca. Alla data del Prospetto di Base non vi sono in essere finanziamenti erogati dall‟Emittente verso Governi. Si evidenzia che al 31 dicembre 2015 la componente di titoli strutturati detenuti dall‟Emittente è marginale e rappresenta il 3% del portafoglio titoli di proprietà. Alla data del 30 giugno 2016 la componente di titoli strutturati detenuta dall‟Emittente rappresenta il 3,7%. Nello specifico si tratta prevalentemente di strutture di tipo CMS, CMS spread e inflation linked con scadenza massima 2021. Al 31 dicembre 2015 il rapporto tra esposizione verso titoli di debito sovrani (in valore nominale) e patrimonio netto dell‟Emittente risulta pari al 529,6%. Di seguito si rappresenta la distribuzione dell‟esposizione dell‟Emittente su titoli di debito emessi da Governi centrali e locali ed Enti governativi suddivisa per fasce di vita residua, alla data del 31 dicembre 2015. Governi Fascia di vita residua Valore Nominale Valore di Bilancio Fair Value 3.966.000 4.052.239 4.144.967 556.000 567.093 567.093 oltre 1 fino 3 anni 1.000.000 1.018.686 1.018.686 oltre 3 fino 5 anni 1.160.000 1.187.645 1.221.790 oltre 5 fino 10 anni 1.250.000 1.278.815 1.337.397 0 0 0 6.000 6.105 6.105 fino a 1 anno - - - oltre 1 fino 3 anni - - - oltre 3 fino 5 anni 6.000 6.105 6.105 oltre 5 fino 10 anni - - - oltre 10 anni - - - 3.972.000 4.058.344 4.151.072 Italia fino a 1 anno oltre 10 anni Austria Tot. Titoli di debito Di seguito si fornisce l‟aggiornamento delle suesposte informazioni alla data del 30 giugno 2016. Governi Fascia di vita residua Fair Value 3.224.220 3.322.837 256.000 256.331 256.331 oltre 1 fino 3 anni 1.240.000 1.257.384 1.276.280 oltre 3 fino 5 anni 470.000 485.314 498.934 1.200.000 1.225.191 1.291.292 0 0 0 6.000 6.090 6.090 fino a 1 anno oltre 5 fino 10 anni oltre 10 anni Prospetto di Base Valore di Bilancio 3.166.000 Italia Austria Valore Nominale - 111 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Governi Fascia di vita residua Valore Nominale Valore di Bilancio Fair Value fino a 1 anno - - - oltre 1 fino 3 anni - - - oltre 3 fino 5 anni 6.000 6.090 6.090 oltre 5 fino 10 anni - - - oltre 10 anni - - - 3.172.000 Tot. Titoli di debito 3.230.310 3.328.928 Dati aggregati risultanti dalla prevista operazione di fusione per incorporazione della BCC di Capranica e relativo impatto dell’operazione sulla situazione dell’Emittente. Dati di Stato Patrimoniale, Conto Economico e Rendiconto Finanziario Le seguenti tabelle illustrano l‟impatto della operazione di fusione sullo stato patrimoniale, sul conto economico e sul rendiconto finanziario dell‟Emittente al 31 dicembre 2015. I dati dell‟Emittente sono tratti dal bilancio di esercizio 2015, approvato dall‟assemblea dei soci in data 1° maggio 2016, i dati della BCC di Capranica sono tratti bilancio di esercizio 2015, approvato dall‟assemblea dei soci di tale banca in data 14 maggio 2016. Voci dell’attivo al 31 dicembre 2015 (valori in unità di euro) Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita BCC Roma BCC Capranica 35.896.925 1.527.829 BCC Roma + BCC Capranica % Var 37.424.754 4,25% 195.586.390 0 195.586.390 0,00% 3.547.429.370 26.031.106 3.573.460.476 0,73% Attività finanziarie detenute alla scadenza 656.219.957 0 656.219.957 0,00% Crediti verso banche 417.268.594 4.827.498 422.096.452 1,16% 6.394.848.518 108.154.146 6.503.002.664 1,69% 23.533.043 0 23.533.043 0,00% 1.729.871 0 1.729.871 0,00% 142.831.059 3.598.847 146.429.906 2,52% 1.377.716 115.326 1.493.042 8,37% Crediti verso clientela Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) Partecipazioni Attività materiali Attività immateriali di cui: avviamento 0 0 0 0,00% Attività fiscali 81.393.702 3.390.134 84.783.836 4,17% a) correnti 19.382.213 544.369 19.926.582 2,81% b) anticipate 62.011.489 2.845.765 64.857.254 4,59% b1) di cui alla Legge 214/2012 Altre attività Totale dell’attivo Voci del passivo e del patrimonio netto al 31 dicembre 2015 (valori in unità di euro) 50.275.714 2.475.101 52.750.815 4,92% 271.123.345 2.341.534 273.464.879 8,64% 11.769.238.490 149.986.420 11.919.224.910 1,27% BCC Roma BCC Capranica BCC Roma + BCC Capranica % Var Debiti verso banche 1.522.767.145 49.844 1.522.816.989 0,00% Debiti verso clientela 7.240.536.961 135.086.684 7.375.623.645 1,87% Titoli in circolazione 1.967.917.762 6.222.924 1.974.140.686 0,32% 7.635 0 7.635 0,00% Passività finanziarie di negoziazione Derivati di copertura 24.058.068 0 24.058.068 0,00% Passività fiscali 14.514.987 316.704 14.831.691 2,18% a) correnti 0 0 0 0,00% b) differite 14.514.987 316.704 14.831.691 2,18% Prospetto di Base - 112 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Voci del passivo e del patrimonio netto al 31 dicembre 2015 (valori in unità di euro) Altre passività BCC Roma BCC Roma + BCC Capranica BCC Capranica % Var 204.595.630 3.399.566 207.995.196 1,66% Trattamento di fine rapporto del personale 21.313.854 484.893 21.798.747 2,28% Fondi per rischi e oneri: 23.465.925 233.732 23.699.657 1,00% 0 0 0 0,00% a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 23.465.925 233.732 23.699.657 1,00% Riserve da valutazione 70.055.686 (64.503) 69.991.183 -0,09% Riserve 591.881.567 6.803.950 598.685.517 1,14% Sovrapprezzi di emissione 18.326.432 384.657 118.711.089 2,10% Capitale 51.892.990 46.011 51.939.001 0,09% -497.548 0 -497.548 0,00% 18.401.396 (2.978.224) 15.423.172 -16,18% 11.769.238.490 149.986.420 11.919.224.910 1,27% Azioni proprie (-) Utile (Perdita) d‟esercizio Totale del passivo e del patrimonio netto Voci di Conto Economico al 31 dicembre 2015 Interessi attivi e proventi assimilati BCC Capranica BCC Roma BCC Roma + BCC Capranica % Var 279.137.106 5.047.782 284.184.888 1,81% -110.713.878 -1.839.515 -112.553.393 1,66% 168.423.228 3.208.267 171.631.495 1,90% 73.492.318 1.370.155 74.862.473 1,86% Commissioni passive -10.053.249 -275.610 -10.328.859 2,74% Commissioni nette 63.439.069 1.094.544 64.533.613 1,73% 602.847 6.803 609.650 1,13% -887.123 25.766 -861.357 2,90% Risultato netto dell‟attività di copertura -1.372.048 0 -1.372.048 0,00% Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 28.602.915 348.406 28.951.321 1,22% 342.397 0 342.397 0,00% 30.199.774 347.203 30.546.977 1,15% 0 0 0 0,00% -1.939.256 1.203 -1.938.053 0,06% 0 0 0 0,00% Margine di intermediazione 258.808.888 4.683.786 263.492.674 1,81% Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: -77.951.392 -4.058.607 -82.009.999 -5,21% a) crediti -71.737.135 -3.909.288 -75.646.423 -5,45% b) attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0 0,00% c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0,00% -6.214.257 -149.319 6.363.576 -2,40% 180.857.496 625.179 181.482.675 0,35% -174.152.103 -4.720.897 -178.873.000 2,71% Interessi passivi e oneri assimilati Margine di interesse Commissioni attive Dividendi e proventi simili Risultato netto dell‟attività di negoziazione a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value d) altre operazioni finanziarie Risultato netto della gestione finanziaria Spese amministrative: Prospetto di Base - 113 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – a) spese per il personale -90.555.417 -2.588.217 -93.143.634 2,86% b) altre spese amministrative -83.596.686 -2.132.680 -85.729.366 2,55% Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -1.987.605 -37.000 -2.024.605 1,86% Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali -7.953.607 -165.570 -8.119.177 2,08% -433.714 -8.505 -442.219 1,96% 25.141.268 948.925 -26.090.193 3,77% -159.385.761 -3.983.046 -163.368.807 2,50% Utili (Perdite) delle partecipazioni 0 0 0 0,00% Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali 0 0 0 0,00% Rettifiche di valore dell'avviamento 0 0 0 0,00% 13.819 30 13.849 0,22% Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 21.485.554 (3.357.837) 18.127.717 -15,63% Imposte sul reddito dell'esercizio dell‟operatività corrente -3.084.158 379.614 -2.704.544 -12,31% Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 18.401.396 (2.978.224) 15.423.172 -16,18% Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte 0 0 0 0,00% 18.401.396 (2.978.224) 15.423.172 -16,18% Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) d'esercizio RENDICONTO FINANZIARIO al 31 dicembre 2015 Metodo Indiretto BCC Capranica BCC Roma BCC Roma + BCC Capranica Variazione % A. ATTIVITA' OPERATIVA 1. Gestione 230.809.831 11.311.669 242.121.500 4,90% 18.401.396 -2.978.224 15.423.172 -16,18% 0 0 0 0,00% - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 1.358.479 0 1.358.479 0,00% - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 88.529.571 3.909.288 92.438.859 4,42% - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 8.387.320 174.075 8.561.395 2,08% 10.993.175 3.254 10.996.429 0,03% - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 0 0 0 0,00% - rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-) 0 0 0 0,00% 103.139.890 10.203.275 113.343.165 9,89% -1.414.238.281 5.937.791 -1.408.300.490 0,42% - risultato d'esercizio (+/-) - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+) - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) - altri aggiustamenti (+/-) 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie Prospetto di Base - 114 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – BCC Capranica BCC Roma - attività finanziarie detenute per la negoziazione BCC Roma + BCC Capranica Variazione % -186.937 -18.231 -205.168 -9,75% 0 0 0 0,00% - attività finanziarie disponibili per la vendita -30.199.774 -347.203 -30.546.977 -1,15% - crediti verso banche: a vista -90.500.399 507.996 -89.992.403 0,56% - crediti verso banche: altri crediti -69.698.997 -37.069 -69.736.066 -0,05% -1.033.216.032 5.377.835 -1.027.838.197 0,05% -190.436.142 454.463 -189.981.679 1.224.533.963 -17.237.199 1.207.296.764 0,24% % -1,41% -261.009.170 -15.303.853 -276.313.023 -5,86% 0 0 0 0,00% - debiti verso clientela 1.074.619.861 7.460.649 1.082.080.510 6,94% - titoli in circolazione 316.244.415 -8.796.614 307.447.801 -2,78% - passività finanziarie di negoziazione 0 0 0 0,00% - passività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0,00% 94.678.857 -597.381 94.081.476 -0,63% 41.105.513 12.261 41.117.774 0,03% 602.847 6.803 609.650 1,13% 0 0 0 0,00% 602.847 6.803 609.650 1,13% 0 0 0 0,00% - vendite di attività materiali 0 0 0 0,00% - vendite di attività immateriali 0 0 0 0,00% - vendite di rami d'azienda 0 0 0 0,00% -33.277.420 -21.381 -33.298.801 0,06% -100 0 -100 0,00% 0 0 0 0,00% -32.797.162 -20.429 -32.817.591 0,06% -480.158 -952 -481.110 0,20% 0 0 0 0,00% -32.674.573 -14.578 -32.689.151 -0,04% 1.485.359 47.514 1.532.873 3,20% 0 0 0 0,00% -5.401.396 0 -5.401.396 0,00% -3.916.037 47.514 -3.868.523 1,21% - attività finanziarie valutate al fair value - crediti verso clientela - altre attività 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - debiti verso banche: a vista - debiti verso banche: altri debiti - altre passività Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da - vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 2. Liquidità assorbita da - acquisti di partecipazioni - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali - acquisti di rami d'azienda Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento C. ATTIVITA' DI PROVVISTA - emissioni/acquisti di azioni proprie - emissioni/acquisti di strumenti di capitale - distribuzione dividendi e altre finalità Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista Prospetto di Base - 115 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – BCC Roma LIQUIDITÀ NETTA GENERATA /ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 4.514.903 BCC Capranica 45.197 BCC Roma + BCC Capranica Variazione % 4.560.100 1,00% LEGENDA (+) generata (-) assorbita Adeguatezza Patrimoniale, comparto del credito deteriorato, indicatori di rischiosità creditizia Alla data del presente Prospetto, non sono disponibili dati aggiornati relativi alla situazione economico patrimoniale della nuova realtà creditizia che si verrebbe a creare con il perfezionamento della operazione di fusione, conseguentemente sono rappresentate di seguito informazioni utili per valutare l‟operazione di fusione nel suo complesso unicamente sulla base della mera sommatoria di dati contabili assoggettati a revisione delle banche partecipanti alla fusione rilevati alla data del 31 dicembre 2015. Le seguenti tabelle propongono una rappresentazione dell‟impatto dell‟operazione di fusione sulla base dei dati dell‟Emittente e della BCC di Capranica al 31 dicembre 2015. Capitale Interno Complessivo Assorbimenti BCC Roma dic 15 Assorbimenti BCC di Capranica dic 15 Assorbimenti BCC di Capranica da escludere dic 15 Assorbimenti BCC di Capranica netti dic 15 Assorbimenti BCC Roma+ BCC Capranica netti dic 15 Fondi Propri 720.595 6.101 3.851 724.446 Common Equity Tier 1 720.468 3.851 3.851 724.320 Tier 1 ratio 720.468 3.851 3.851 724.320 127 2.249 351.978 6.230 Tier 2 Rischi di credito e controparte Rischi di mercato -2.249 0 127 6.230 358.208 4.127 0 0 4.127 33.995 819 819 34.814 Fondi Propri a copertura rischi di I Pilastro 390.099 7.050 7.050 397.149 Rischio di concentrazione single name 14.799 931 0 14.799 Rischi operativi Rischio di concentrazione geosettoriale -931 6.659 0 0 6.659 Rischio di tasso banking book 20.002 1.234 1.234 21.236 Fondi Propri a copertura rischi di II Pilastro 41.460 2.164 1.234 42.694 431.559 9.214 439.843 59,9% 151,0% 60,7% 289.036 -3.113 284.604 % Fondi Propri Disponibili 40,1% -51,0% 39,3% Common Equity Tier 1 ratio 14,8% 4,4% 14,6% Tier 1 ratio 14,8% 4,4% 14,6% Total Capital Ratio 14,8% 6,9% 14,6% Fondi Propri a copertura rischi complessivi % Fondi Propri a copertura rischi complessivi Fondi Propri Disponibili La BCC di Capranica detiene al 31 dicembre 2015 Fondi Propri per 6,1 milioni (10,68 milioni al 31 dicembre 2014) di cui 3,9 milioni di Common Equity Tier 1 (7,1 milioni al 31 dicembre 2014) e 2,2 milioni di Tier 2 (3,5 milioni al 31 dicembre 2014) (rappresentati da prestiti subordinati acquistati da BCC di Roma). L‟incremento dei Fondi Propri dell‟Emittente si attesterebbe su una misura pari allo 0,53%. Prospetto di Base - 116 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Il capitale assorbito dai rischi complessivi della BCC di Capranica ammonta a 9,2 milioni (151% del totale) di cui 7,1 per i rischi di primo pilastro e 2,2 milioni per quelli di secondo pilastro; si rileva quindi un deficit patrimoniale di 3,1 milioni. In termini percentuali il capitale assorbito dai rischi complessivi dell‟Emittente verrebbe pertanto ad incrementarsi in misura pari al 2,14%, mentre la percentuale dei Fondi Propri dell‟Emittente a copertura dei rischi complessivi verrebbe ad incrementarsi dal 59,9% al 60,7% e, correlativamente, l‟eccedenza di capitale dell‟Emittente (rapporto tra la quota di Fondi Propri non assorbita dalla copertura dei rischi e il totale dei Fondi Propri) verrebbe a ridursi dal 40,1% al 39,3% dei Fondi Propri. Con riferimento alle singole tipologie di rischio, l‟impatto dell‟operazione sarebbe nullo quanto agli assorbimenti patrimoniale a fronte dei rischi di mercato e al rischio di concentrazione geosettoriale e “single name”, mentre l‟assorbimento patrimoniale a fronte del rischio di credito e di controparte verrebbe a crescere dell‟1,77%, quello a fronte del rischi operativi verrebbe a crescere del 2,41%, l‟assorbimento complessivo a fronte dei rischi di I pilastro verrebbe a crescere dell‟1,81%, quello a fronte del rischio di tasso sul “banking book” del 6,17% e l‟assorbimento complessivo a fronte dei rischi di II pilastro verrebbe a crescere del 2,98%. Per la valutazione dell‟operazione è stato completamente annullato il Tier 2 della BCC di Capranica, che è completamente composto dalla parte ancora computabile dei prestiti subordinati già sottoscritti dalla BCC di Roma nonché l‟assorbimento patrimoniale per il rischio di concentrazione “single name” poiché viene generato da posizioni che, qualora verranno ricomprese tra i clienti della BCC di Roma, risulteranno non rilevanti per la determinazione del requisito patrimoniale. Dal punto di vista dell‟adeguatezza patrimoniale, a seguito dell‟operazione in oggetto, la BCC di Roma vedrebbe il Common Equity Tier 1 Ratio ed il Total Capital Ratio passare, con i dati riferiti al 31 dicembre 2015, dal 14,78% al 14,6% ed il capitale eccedente passare dal 40,1% al 39,3% dei Fondi Propri. Tali valori, lievemente in calo rispetto ai livelli attuali, sarebbero comunque in linea con il profilo di rischio stabilito dalla Banca nel RAS. Le consistenze dei Fondi Propri della Bcc di Capranica al 30 giugno 2016 ammontano a -4,591 milioni, il Common Equity Tier 1 Ratio ed il Tier 1 Ratio si attestano entrambi a -7,485% ed il Totale Capital Ratio a -5,531%. Dal punto di vista dell‟adeguatezza patrimoniale, con i dati al 30 giugno 2016 la BCC di Roma vedrebbe il Common Equity Tier 1 Ratio ed il Total Capital Ratio passare dal 15,1% al 14,9% ed il capitale eccedente passare dal 44,1% al 43,3% dei Fondi Propri. Tali valori, lievemente in calo rispetto ai livelli attuali, sarebbero comunque in linea con il profilo di rischio stabilito dalla Banca nel proprio sistema integrato di analisi e quantificazione dei rischi (Risk Assessment System o RAS). La seguente tabella presenta l‟impatto dell‟operazione sulle consistenze del comparto dei crediti deteriorati dell‟Emittente sulla base dei dati al 31 dicembre 2015. BCC Roma al 3 1/12/2015 Crediti lordi Rettifiche di valore Sofferenze 259.237 171.263 Inadempienze probabili 444.896 161.724 87.570 16.484 791.703 349.470 Comparto Esposizioni scadute Totale crediti deteriorati BCC Capranica al 31/12/2015 Crediti netti Totale BCC Roma e BCC Capranica al 31/12/2015 Crediti lordi Rettifiche di valore Crediti netti Crediti lordi Rettifiche di valore Crediti netti 87.974 20.131 11.408 8.723 279.368 182.671 96.697 283.172 11.342 3.178 8.164 456.238 164.902 291.336 71.087 1.873 162 1.711 89.443 16.646 72.798 442.233 33.346 14.748 18.598 825.049 364.218 460.831 Al 31 dicembre 2015 il comparto dei crediti deteriorati relativo alla sola BCC di Roma ammonta a 791,7 milioni, di cui 259,2 milioni rientranti tra le sofferenze, 444,9 milioni tra le inadempienze probabili e 87,6 milioni tra i crediti scaduti. Prospetto di Base - 117 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Alla stessa data il comparto dei crediti deteriorati relativo alla BCC di Capranica ammonta a 33,3 milioni di cui 20,1 milioni rientranti tra le sofferenze, 11,3 milioni tra le inadempienze probabili e 1,9 milioni tra i crediti scaduti. Considerando il dato congiuntamente, il comparto ammonta a 825,0 milioni, di cui 279,4 milioni classificati tra le sofferenze, 456,2 tra le inadempienze probabili e 89,4 tra i crediti scaduti. Le seguenti tabelle rappresentano l‟impatto dell‟operazione di fusione per incorporazione della BCC di Capranica sulla incidenza dei crediti deteriorati dell‟Emittente al lordo e al netto delle pertinenti svalutazioni. Incidenza % su totale crediti lordi Al 31 dicembre 2015 BCC Roma BCC Capranica BCC Roma + BCC Capranica a) Sofferenze 3,81% 16,34% 4,03% b) Inadempienze probabili 6,54% 9,20% 6,59% c) Esposizioni scadute 1,29% 1,52% 1,29% d) Rischio Paese 0,0% 0,0% 0,0% Totale crediti deteriorati 11,64% 27,06% 11,91% Totale crediti in bonis 88,36% 72,94% 88,09% Incidenza % su totale crediti netti al 31 dicembre 2015 BCC Roma BCC Capranica BCC Roma + BCC Capranica a) Sofferenze 1,38% 8,07% 1,49% b) Inadempienze probabili 4,43% 7,55% 4,48% c) Esposizioni scadute 1,11% 1,58% 1,12% d) Rischio Paese 0,0% 0,0% 0,0% Totale crediti deteriorati 6,92% 17,20% 7,09% Totale crediti in bonis 93,08% 82,80% 92,91% Rispetto alla situazione della BCC di Roma al 31 dicembre 2015, l‟aggregato tra BCC di Roma e BCC di Capranica presenta in generale, sia al lordo che al netto delle svalutazioni, un leggero incremento della incidenza delle varie categorie di crediti deteriorati sul totale dei crediti e, correlativamente, una leggera diminuzione dell‟incidenza dei crediti in bonis, sia al lordo che al netto delle svalutazioni, sul totale dei crediti. Confrontando le incidenze di dicembre 2015 con quelle di giugno 2016 della sola BCC di Roma si evidenzia un incremento del comparto delle sofferenze lorde e nette che passano rispettivamente da 3,81% a 4,02% e da 1,38% a 1,45%. Anche le incidenze dei crediti deteriorati lordi e netti sul totale dei crediti fanno registrare degli incrementi nel primo semestre 2016 passando rispettivamente da 11,64% a 12,4% e da 6,92% a 7,42%. Lo stesso confronto semestrale effettuato sulle incidenze aggregate della BCC di Roma e della BCC di Capranica mostra per quanto concerne il comparto delle sofferenze lorde e nette un incremento passando rispettivamente da 4,03% a 4,32% e da 1,49% a 1,57%, mentre per quanto riguarda il totale dei crediti deteriorati lordi e netti si rileva una crescita delle incidenze che passano rispettivamente da 11,91% a 12,8% e da 7,09% a 7,6%. La seguente tabella illustra il raffronto dei principali indicatori di rischiosità creditizia della BCC di Capranica al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2015 con i corrispondenti dati relativi al sistema delle banche minori e al sistema bancario nel suo complesso. Indicatori Prospetto di Base giu-16 dic-15 dic-14 - 118 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – BCC Capranica BCC Capranica Sistema Sistema Banche Minori BCC Capranica Sistema Sistema Banche Minori Crediti deteriorati lordi/crediti lordi 36,1% 27,06% 18,1% 18,7% 23,21% 17,7% 16,9% Crediti deteriorati netti/crediti netti 19,9% 17,19% 10,8% 12,2% 16,28% 10,8% 11,5% % di copertura crediti deteriorati 56,0% 44,22% 45,4% 40,8% 36,16% 44,4% 36,5% Sofferenze lorde/crediti lordi 21,8% 16,34% 10,6% 10,5% 11,36% 10,0% 8,5% Sofferenze nette/crediti netti 9,4% 8,06% 4,8% 5,1% 5,40% 4,5% 4,3% % di copertura sofferenze nette 65,6% 56,67% 58,7% 55,3 56,74% 58,7% 52,1% Sofferenze nette/patrimonio netto n.d. 208,09% n.d. n.d. 87,33% n.d. n.d. Costo del rischio n.d. 3,8% n.d. n.d. 1,6% n.d. n.d. I dati di sistema e del sistema delle banche minori al 31 dicembre 2015 relativi agli indici di copertura, al rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi, e al rapporto tra sofferenze lorde e crediti lordi sono tratti dal Rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d‟Italia - Aprile 2016, tavola 4.1. I dati di sistema e del sistema delle banche minori al 31 dicembre 2015 relativi al rapporto tra crediti deteriorati netti e crediti netti e al rapporto tra sofferenze nette e crediti netti sono stati calcolati dall‟Emittente sulla base dei dati disponibili nella menzionata tavola. I dati di sistema e del sistema delle banche minori al 31 dicembre 2014 relativi agli indici di copertura, al rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi, e al rapporto tra sofferenze lorde e crediti lordi sono tratti dal Rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d‟Italia - Aprile 2015, tavola 3.1. I dati di sistema e del sistema delle banche minori al 31 dicembre 2014 relativi al rapporto tra crediti deteriorati netti e crediti netti e al rapporto tra sofferenze nette e crediti netti sono stati calcolati dall‟Emittente sulla base dei dati disponibili nella menzionata tavola. La seguente tabella illustra l‟impatto dell‟operazione di fusione per incorporazione della BCC di Capranica sui tassi di copertura dei crediti deteriorati dell‟Emittente Grado di copertura dei crediti deteriorati al 31 dicembre 2015 Deteriorati di cui diversi dalle sofferenze Sofferenze Inadempienze Probabili Scaduti BCC Roma 44,1% 33,5% 66,1% 36,4% 18,8% BCC Capranica 44,2% 25,3% 56,7% 28,0% 8,6% BCC Roma + BCC Capranica 44,1% 33,3% 65,4% 36,1% 18,6% Rispetto alla situazione della BCC di Roma al 31 dicembre 2015, l‟aggregato tra BCC di Roma e BCC di Capranica presenta in generale un leggero decremento del grado di copertura dei crediti deteriorati. La seguente tabella rappresenta gli indicatori di liquidità della BCC di Capranica alla data del 31 dicembre 2015. Loan to Deposit Ratio LCR NSFR 31 dicembre 2015 79,93% 547,93% 126,54% Gli indicatori LCR e NSFR della BCC di Capranica al 31 dicembre 2015 risultano soddisfare le soglie rispettivamente previste a regime per tali indicatori (100% a partire dal 1° gennaio 2018). Si precisa, per completezza informativa che, in caso di realizzazione dell‟operazione di fusione per incorporazione della BCC di Capranica, l‟Emittente potrebbe dover impiegare risorse finanziarie nella formazione del personale attualmente alle dipendenze della BCC di Capranica, con un conseguente Prospetto di Base - 119 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – incremento nei costi operativi dell‟Emittente per l‟esercizio 2016, che inciderebbe negativamente sul risultato del medesimo esercizio. Ancora si segnala che sebbene le banche coinvolte nell‟operazione di fusione appartengano tutte al mondo cooperativo e si avvalgano, in linea di massima, dei medesimi sistemi operativi, non si può escludere che l‟integrazione fra i diversi sistemi e l‟integrazione fra diverse strutture amministrative possa comportare comunque un aumento di alcune specifiche tipologie di rischi quali i rischi operativi e legali. Dal complesso delle informazioni sopra riportate si evince che l‟operazione di fusione per incorporazione della BCC di Capranica, i cui effetti si producono a partire dal 1° luglio 2016, potrà avere un leggero impatto negativo sulla situazione patrimoniale, economica, finanziaria dell‟Emittente, così come una leggera diminuzione dei coefficienti di adeguatezza patrimoniale e un impatto negativo sulla redditività dell‟Emittente in relazione all‟esercizio 2016. Prospetto di Base - 120 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 4. INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE 4.1 STORIA ED EVOLUZIONE DELL’EMITTENTE L‟Emittente è una Società Cooperativa per azioni, alla fondazione, costituita da 38 soci promotori, su autorizzazione del Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio, con la denominazione di Cassa Rurale ed Artigiana dell‟Agro Romano, per atto notaio a rogito Notaio Tassitani-Farfaglia del 17/10/1954, Repertorio 3495, Raccolta 1062, registrato a Roma il 23 ottobre 1954, al n. 9849 di formalità. La denominazione attuale dell‟Emittente è Banca di Credito Cooperativo di Roma Società Cooperativa con sede in Roma. La durata della Società è fissata al 31 dicembre 2050 e potrà essere prorogata una o più volte con delibera dell‟assemblea straordinaria. Nell'esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l'educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. È altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettive forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci. In particolare, nel corso degli anni la Banca di Credito Cooperativo di Roma ha curato: - il collegamento con la base sociale privilegiando i propri Soci nelle varie fasi dell‟attività corrente, riservando particolari agevolazioni sia nel comparto impieghi che raccolta. Pur alla presenza di una forte espansione territoriale, si è operato nel rispetto del principio di “attività prevalente” a favore dei Soci: il 55% circa delle attività complessive è oggi diretto ai Soci ed alle attività a ponderazione zero. - il Collegamento con l'economia locale e impegno per il suo sviluppo: in quest‟ottica sono stati mantenuti tutti i rapporti con le comunità locali, sostenendo e aderendo non solo alle attività del volontariato, ma partecipando e cercando di promuovere iniziative per l‟elevamento delle condizioni morali culturali ed economiche. Il collegamento con l‟economia locale è mantenuto vivo anche partecipando fattivamente alle iniziative promosse dalle Associazioni di categoria e creando occasioni d„incontro e confronto con l‟imprenditoria locale su temi di attualità e interesse diffuso. - lo sviluppo dell’idea cooperativa, mostrando particolare attenzione allo sviluppo dell'idea cooperativa e alla divulgazione dei principi mutualistici, scegliendo di collaborare in via preferenziale con altre imprese cooperative. I momenti più importanti che, anno per anno a partire dalla fondazione, hanno segnato la storia della Banca sono i seguenti: 1954 - il 17 ottobre, si costituisce la Cassa Rurale ed Artigiana dell‟Agro Romano. Il capitale sottoscritto è di 704.000 lire; 1955 - il 14 febbraio, la Cassa inizia ad operare con uno sportello a Finocchio, Roma; 1962 - la sede sociale viene trasferita a P.zza Pompei n. 7/8, Roma, con l‟apertura dell‟agenzia n° 1; 1975 - la denominazione viene cambiata in Cassa Rurale e Artigiana di Roma (di seguito “la Cassa); 1979 - viene costituita la Cramas, mutua volontaria di assistenza sanitaria per i soci e dipendenti; 1980 - la Cassa aderisce all‟Associazione Bancaria Italiana; 1984 - la Cassa trasferisce la sede sociale a Via Sardegna n. 129, Roma; 1991 - la Cassa incorpora la Cassa Rurale ed Artigiana Beato Tommaso di Cori; 1993 - la Cassa inaugura la nuova sede sociale in Viale Oceano Indiano n. 13/c, Roma. Aderisce al Fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della cooperazione, nello stesso anno, nel corso del mese di Ottobre, incorpora la CRA di Sacrofano; Prospetto di Base - 121 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 1995 - la Cassa, in ottemperanza alla riforma bancaria, cambia la denominazione sociale in Banca di Credito Cooperativo di Roma; 1996 - vengono incorporate la BCC di Cerveteri e la BCC di Mandela-Vicovaro. 1997 - la Banca inaugura una sede distaccata a Civitavecchia ed incorpora la BCC di Scurcola Marsicana; 1998 - vengono incorporate la BCC della Sabina, la BCC di Trasacco, la BCC di Civitella AlfedenaParco Nazionale d‟Abruzzo e la BCC di Ortucchio; 1999 - vengono incorporate la BCC Valle Raio di Tornimparte, la BCC di Amatrice e la BCC di Montereale. Vengono acquisite le attività e passività della BCC di Velletri e della BCC Santi Pietro e Paolo di Credito Cooperativo di Roma; 2001 - viene incorporata la BCC Lido dei Pini di Ardea ed Anzio; 2002 - vengono acquisite le attività e passività della BCC Nomentana di Mentana; 2003 - viene incorporata la BCC di Segni; 2004 - la BCC di Roma celebra 50 anni di attività; 2006 - viene aperta la sede distaccata di Sora; 2007 - vengono acquisite l'agenzia di Bracciano Centro dalla BCC di Capranica e Bassano Romano e l'agenzia di Canino dalla Banca della Tuscia di Credito Cooperativo; 2008 - vengono aperte 11 nuove agenzie, tra le quali le sedi distaccate di Canino e Fiano Romano; 2009 - apertura di 6 nuove agenzie, tra le quali una a Viterbo; 2010 - il 1° dicembre è chiamato alla carica di Direttore generale il dott. Mauro Pastore in luogo del dott. Enrico Falcone in congedo pensionistico. La Banca apre 7 nuove agenzie, tra le quali tre in provincia di Frosinone; 2011 - aperte 3 nuove agenzie, 2 in provincia di Roma ed una in provincia di Frosinone; 2012 - aperte 5 nuove agenzie, tutte in provincia di Roma; 2013 - aperta una nuova agenzia a Latina e nell‟ambito dell‟attività di consolidamento della rete commerciale, chiuso uno sportello a Roma e un altro nella provincia di Frosinone; 2014 - la Banca celebra i 60 anni di attività; 2015 - incorporazione della Banca della Tuscia Credito Cooperativo con 5 sportelli in provincia di Viterbo e acquisizione delle attività e passività della Banca Padovana Credito Cooperativo con 28 sportelli in Veneto. Aperta una nuova agenzia a Guidonia. A fine anno la rete conta 179 agenzie e 28 sportelli di tesoreria e cassa a domicilio presso enti privati e pubbliche amministrazioni; 2016 - incorporazione (1° luglio) della Banca di Capranica Credito Cooperativo con 5 sportelli nelle province di Roma e Viterbo. 4.1.1.Denominazione legale e commerciale dell’Emittente La denominazione legale e commerciale dell‟Emittente è “Banca di Credito Cooperativo di Roma Società Cooperativa”. La Società ha sede nel Comune di Roma. 4.1.2.Luogo di registrazione dell’Emittente e numero di registrazione L‟Emittente è iscritto nel Registro delle Imprese di Roma al n. 01275240586 - partita IVA 00980931000 codice fiscale 01275240586. È iscritta all'Albo delle Banche tenuto dalla Banca d'Italia al n. 4516 ed all‟Albo delle Società Cooperative al n. A149122 ex art. 2512 cod. civ. e D.M. 23 giugno 2004. Codice ABI 08327. 4.1.3.Data di costituzione e durata dell’Emittente L‟Emittente è una Società Cooperativa per azioni costituita da 38 soci promotori, su autorizzazione del Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio, con la denominazione di Cassa Rurale ed Artigiana dell‟Agro Romano, per atto notaio a rogito Notaio Tassitani-Farfaglia del 17/10/1954, Repertorio 3495, Raccolta 1062, registrato a Roma il 23 ottobre 1954 al n. 9849 di formalità. La denominazione attuale dell‟Emittente è Banca di Credito Cooperativo di Roma Società Cooperativa con sede nel Comune di Roma. Prospetto di Base - 122 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – La durata della Società è fissata al 31 dicembre 2050 e potrà essere prorogata una o più volte con delibera dell‟assemblea straordinaria. 4.1.4.Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione, indirizzo e numero di telefono della sede sociale La Banca di Credito Cooperativo di Roma è una società cooperativa costituita in Italia e la legislazione applicabile è quella italiana. La sede sociale è ubicata in Via Sardegna n. 129, Roma, CAP 00187, telefono 06.5286.3000, telefax 06.5286.3309, l‟indirizzo di posta elettronica è [email protected]. La sede Operativa è in Viale Oceano Indiano n. 13/c, CAP 00144, Roma, telefono 06.52861, sito internet www.bccroma.it. 4.1.5.Fatti recenti verificatisi nella vita dell’Emittente sostanzialmente rilevanti per la valutazione della sua solvibilità Con effetti giuridici dal 1° gennaio 2015 la Banca della Tuscia Credito Cooperativo è stata incorporata dalla Banca di Credito Cooperativo di Roma a seguito di atto di fusione stipulato in data 17 dicembre 2014. Con effetti giuridici dal 19 dicembre 2015 la Banca di Credito Cooperativo di Roma, previa autorizzazione della Banca d‟Italia, si è resa cessionaria di rami e cespiti aziendali della Banca Padovana di Credito Cooperativo in l.c.a. (di seguito “BCC Padovana”), con sede in Campodarsego (PD) a seguito di atto stipulato in data 18 dicembre 2015. In data 1° maggio 2016 l‟Assemblea straordinaria dei soci dell‟Emittente ha approvato la proposta di fusione per incorporazione della Banca di Capranica Credito Cooperativo, con effetti giuridici previsti a partire dal 1° Luglio 2016. L‟assemblea straordinaria dei soci della BCC di Capranica ha approvato il menzionato progetto di fusione in data 14 maggio 2016. Prospetto di Base - 123 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 5. PANORAMICA DELLE ATTIVITA’ 5.1 PRINCIPALI ATTIVITA’ 5.1.1. Natura delle operazioni e delle principali attività La Banca di Credito Cooperativo di Roma ha per oggetto la raccolta del risparmio e l‟esercizio del credito nelle sue varie forme; essa può, con l‟osservanza delle disposizioni vigenti, esercitare tutte le attività e compiere tutte le operazioni e i servizi bancari e finanziari consentiti, nonché ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dell‟oggetto sociale in conformità alle disposizioni emanate dall‟Autorità di Vigilanza. La Società svolge le proprie attività anche nei confronti dei terzi non soci. L‟attività bancaria tradizionale è svolta con l‟offerta di un‟ampia gamma di prodotti e servizi bancari alla clientela che si concentra: - nella raccolta diretta, svolta principalmente tramite apertura di conti correnti, depositi a risparmio, certificati di deposito, conti deposito, pronti contro termine e emissione di prestiti obbligazionari; - negli impieghi verso clienti, rappresentati da scoperti di conto corrente, anticipi sbf e su fatture, crediti sanitari, mutui e prestiti personali, portafoglio commerciale e finanziario, finanziamenti import/export e finanziamenti a breve; - nella tesoreria e intermediazione finanziaria; - nei servizi di pagamento e monetica. È autorizzata a prestare al pubblico i seguenti servizi di investimento: negoziazione per conto proprio, esecuzione ordini per conto dei clienti, sottoscrizione e/o collocamento di strumenti finanziari, ricezione e trasmissione di ordini, consulenza in materia di investimenti e gestione di portafogli. Le principali categorie di prodotti venduti sono quelli bancari, assicurativi e prodotti finanziari nonché i servizi connessi e strumentali. Negli ultimi anni la Banca di Credito Cooperativo di Roma ha incrementato notevolmente la propria attività di servizi alla clientela, ampliando la gamma dei prodotti ed abbinando sempre più la funzione creditizia con quella parabancaria. In particolare si sono conclusi accordi sia con società facenti parte del movimento cooperativo, sia con gli enti pubblici territoriali, che con altre società allo scopo di fornire prestazioni atte a creare effettivo valore aggiunto al cliente ed alla Banca, privilegiando, ove possibile, i servizi e i prodotti del movimento cooperativo, senza peraltro rinunciare a priori alle possibilità di collaborare con società esterne. In tale contesto l‟attività di intermediazione si accompagna oggi, in modo naturale, alla soddisfazione del cliente nei vari bisogni collegati alla domanda di credito o di prodotti di risparmio e servizi. Oltre all‟attività di raccolta ed impiego nelle varie forme tradizionali, a breve, medio e lungo termine, l‟Emittente sta concentrando il proprio business nel proporre e fornire soluzioni personalizzate con operazioni mirate a soddisfare tutte le esigenze che si manifestano nei diversi comparti. 5.1.2. Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività significative La Banca negli ultimi esercizi ha messo a disposizione dei suoi clienti alcuni nuovi prodotti/servizi, in coerenza con la sua vocazione di banca attenta alle esigenze della clientela retail,; fra questi ricordiamo il nuovo conto corrente “Conto BCC Ecò” destinato appunto alle famiglie, e il conto di deposito, destinato ai consumatori che desiderano una remunerazione dedicata alla raccolta a breve. 5.1.3. Principali mercati La clientela di riferimento è costituita soprattutto da famiglie/consumatori, artigiani e piccole-medie imprese. A fianco di questa clientela, che caratterizza in prevalenza il tessuto economico del territorio di competenza, sono ben avviati rapporti nei confronti del mondo dell‟associazionismo, delle scuole, e delle amministrazioni pubbliche. Prospetto di Base - 124 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – La Banca di Credito Cooperativo di Roma opera, al 30 aprile 2016 con 179 Agenzie e 28 sportelli di tesoreria a domicilio nei comuni nel Lazio e nelle provincie dell‟Aquila e Padova e più marginalmente in quelle di Treviso (1 sportello) e Venezia (1 sportello) all‟interno del proprio territorio di competenza. Nello specifico, la società ha sedi distaccate nei Comuni di Canino, Civita Castellana, Civitavecchia, Cori, Fiano Romano, Frosinone, Norma, Poggio Mirteto, Rieti, Scurcola Marsicana, Campodarsego e Sora; la competenza territoriale, ai sensi delle disposizioni di vigilanza, comprende il territorio di detti Comuni ove l‟Emittente ha le proprie succursali, nonché nei Comuni ad essi limitrofi.. I comuni dove era insediata una filiale incorporata dalla Banca di Credito Cooperativo Padovana, nonché i comuni limitrofi rientrano nella zona di competenza della Banca. Comuni in competenza Provincia COMUNI Frosinone 36 Grosseto 3 Isernia 4 L‟Aquila 69 Latina 11 Rieti 44 Roma 84 Teramo 7 Terni 2 Viterbo 39 Padova 40 Treviso 8 Venezia 8 Vicenza 5 Totale complessivo 360 5.1.4. Base di qualsiasi dichiarazione formulata dall'Emittente nel documento di registrazione riguardo alla sua posizione concorrenziale La fonte di qualsiasi dichiarazione formulata nel presente Documento di Registrazione riguardo la posizione concorrenziale della Banca è costituita dai dati estratti dal sistema interno di GeoMarketing, impostato sui dati relativi alla base pubblica di Banca d‟Italia ed alla matrice dei conti. Il sistema è fornito da: Master Information s.r.l. - Marketing Sviluppo Territori e Ricerche - Viale Restelli, 3 – 20124 Milano. Prospetto di Base - 125 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 6. STRUTTURA ORGANIZZATIVA 6.1 DESCRIZIONE DEL GRUPPO CUI APPARTIENE L’EMITTENTE Alla data del Documento di Registrazione l‟Emittente non appartiene ad un gruppo. 6.1.1. Società controllate in via esclusiva Ai sensi dell‟articolo 2359 c.c., l‟Emittente controlla in via esclusiva la Società Agecooper Roma s.r.l., partecipata al 100% (dati in percentuale del patrimonio al 31 dicembre 2015). Costituita nel 1997 ha come oggetto sociale l‟assunzione della rappresentanza di compagnie ed enti di assicurazione e la prestazione di servizi di intermediazione assicurativa; inoltre lo statuto prevede la gestione di strutture immobiliari. Il capitale sociale è pari ad Euro 52.000. 6.1.2. Società collegate Le società collegate all‟Emittente e sottoposte ad influenza notevole sono: Sinergia – Sistemi di Servizi – società consortile a responsabilità limitata, partecipata al 40,9%. Costituita con atto di fusione del 27 settembre 2012, la Ce.Se.Coop scarl è stata incorporata nella Società UPF S.c.a.r.l. (società che presta servizi analoghi a quelli di Ce.Se.Coop. in particolare a favore delle banche di credito cooperativo della Lombardia e del Veneto) che a seguito della fusione ha assunto la denominazione di Sinergia – Sistemi di Servizi – società consortile a responsabilità limitata. Nel corso del 2012 alla medesima società è stato conferito il ramo d‟azienda della SOAR scarl e ceduto il ramo d‟azienda back-office di ISIDE s.p.a.. Sinergia – Sistemi di Servizi svolge attività complementari e strumentali alle funzioni ed ai processi di lavoro supportati dal sistema informativo della Banca, necessari al completamento delle operazioni bancarie di sportello e di servizi specializzati ai fini sia del regolamento e scambio con il sistema interbancario, sia del collegamento con i fornitori di servizi e con gli organi di controllo. La sede legale è in Milano in Via Decorati al Valor Civile 15 e la sede amministrativa ed operativa è in Treviglio (BG) Via C. Battisti 47. BCC Sistemi Informatici S.p.A. (ex ISIDE S.p.A.), partecipata al 3,47% (dati in percentuale del patrimonio al 31 dicembre 2015). BCC Sistemi Informatici, viene fondata nel 2000 ad opera della Federazione Lombarda delle banche di Credito Cooperativo, Federazione Toscana delle banche di Credito Cooperativo e Banca di Credito Cooperativo di Roma, con lo scopo di realizzare una piattaforma comune per tutte le banche di Credito Cooperativo. Opera dal 2001 e svolge attualmente attività di outsourcing del sistema informativo per le Banche di Credito Cooperativo annoverando tra i suoi clienti anche istituzioni creditizie di tipo non cooperativo. La sede della società è in Pioltello (MI) via Rivoltana 95. 6.2 EVENTUALE SOGGETTO CONTROLLANTE Alla data del Documento di Registrazione, nessun soggetto, sia esso persona fisica o giuridica, risulta esercitare il controllo sulla Banca di Credito Cooperativo di Roma, ai sensi dell‟art. 23 TUB e dell‟art. 93 TUF. Prospetto di Base - 126 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 7. INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE 7.1 CAMBIAMENTI NEGATIVI SOSTANZIALI L‟Emittente attesta che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell‟Emittente dalla data dell‟ultimo bilancio sottoposto a revisione e pubblicato (31/12/2015). 7.2 INFORMAZIONI SU TENDENZE, INCERTEZZE, RICHIESTE, IMPEGNI O FATTI NOTI CHE POTREBBERO RAGIONEVOLMENTE AVERE RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SULLE PROSPETTIVE DELL’EMITTENTE L‟Emittente, nello svolgimento dell‟attività bancaria e finanziaria, è fortemente influenzata dalla situazione dei mercati finanziari e dal generale contesto macroeconomico, tuttora caratterizzato dal perdurare di rischi inerenti ai debiti sovrani di alcuni Paesi dell‟Eurozona e dal persistere di timori circa la solidità di banche e altri intermediari finanziari che presentano esposizioni nei confronti dei predetti Paesi europei o che sono gravati da elevati livelli di sofferenze anche nei confronti di debitori privati. La crisi economica e finanziaria internazionale ha investito, seppur non così pesantemente come nel resto del Paese, anche l‟area di competenza dell‟Emittente. In tale contesto il ruolo della Banca è stato quello di operare di concerto con gli Enti Territoriali per sostenere l‟economia locale anche attraverso una più attiva e mirata consulenza alle imprese al fine di accompagnarle a superare le attuali difficoltà. Il contesto economico-finanziario globale ha portato all‟adozione di una politica di erogazione del credito ancor più attenta e ad un ulteriore affinamento degli strumenti di analisi del merito creditizio, prestando particolare attenzione al rapporto rischio-rendimento degli impieghi della clientela. Le aspettative di sviluppo della Banca sono legate alla riforma delle Banche di Credito Cooperativo. In data 14 aprile 2016 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale legge 8 aprile 2016 n. 49, di conversione del decreto legge n. 18 del 14 febbraio 2016, recante disposizioni in materia di riforma delle Banche di Credito Cooperativo. La BCC di Roma, pur disponendo di un patrimonio netto superiore a 200 milioni di Euro e disponendo, pertanto, secondo quanto previsto dal D.L. 18/2016, della facoltà, in alternativa alla adesione ad un gruppo bancario cooperativo, di deliberare la trasformazione in società per azioni o deliberare la messa in liquidazione, non ha deliberato entro il termine previsto dal D.L. 18/2016 la trasformazione in società per azioni, e conseguentemente dovrà aderire ad un gruppo bancario cooperativo. In data 14 settembre si è conclusa la procedura di pubblica consultazione, avviata dalla Banca d‟Italia, della normativa di attuazione della menzionata riforma. Allo stato, non si ha la certezza che la normativa regolamentare della Banca d‟Italia entrerà in vigore nel medesimo testo posto in consultazione, né si può prevedere quale sarà la composizione quantitativa e qualitativa del gruppo bancario cooperativo al quale la BCC di Roma aderirà. L‟utile netto dell‟esercizio 2015, pari a 18,4 milioni, è in calo di 7,5 milioni (-29,0%), rispetto al 2014. Tale risultato è fortemente influenzato dai contributi versati al Fondo per la Risoluzione delle Crisi per un totale di 10,4 milioni, di cui 7,8 milioni di contributi straordinari per le 4 banche commissariate. Al 31 dicembre 2015 la raccolta allargata ammonta a 11.071,4 milioni e risulta in crescita del 20,1% annuo; alla medesima data i crediti verso clientela (voce 70 dell‟attivo dello Stato patrimoniale) risultano pari 6.394,8 milioni, con una crescita annua del 17,3%. Alla data del 30 giugno 2016 il debito residuo delle obbligazioni in scadenza entro il 2017 ammonta complessivamente a 576,6 milioni di euro, pari al 44,11% del totale. A fronte delle suddette scadenze l‟Emittente potrebbe procedere, come accaduto in passato, ad emettere nuove obbligazioni per un importo almeno pari a quelle in scadenza. I Fondi Propri della Banca ammontano al 31 dicembre 2015 a 720,6 milioni e coprono adeguatamente l‟esposizione ai rischi di credito, di mercato ed operativi che complessivamente ammonta a 390,1 milioni. L‟eccedenza di patrimonio libero è pari a 174,5 milioni (il dato fornisce l‟indicazione della eccedenza del patrimonio della Banca rispetto ai requisiti totali relativi al Total Prospetto di Base - 127 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Capital Ratio come risultanti ad esito dello SREP), mentre il CET1 Ratio ed il Total Capital Ratio alla medesima data risultano entrambi pari al 14,78%. Al 30 giugno 2016 i Fondi Propri della Banca ammontano a 726,5 milioni e coprono adeguatamente l‟esposizione ai rischi di credito, di mercato ed operativi che complessivamente ammonta a 384,3 milioni. L‟eccedenza di patrimonio libero è pari a 188,5 milioni, mentre il CET1 Ratio ed il Total Capital Ratio alla medesima data risultano entrambi pari al 15,1%. Si evidenzia come l‟utile netto alla data del 30 giugno 2016 risulti pari a Euro 11,2 milioni, invariato rispetto a giugno 2015. Il margine di interesse è in incremento di 0,9 milioni (+1,1%), il margine di intermediazione è in incremento di 11,5 milioni (9,7%), grazie ai maggiori ricavi netti da servizi (+5,8 milioni) e al maggior contributo dell‟area finanza (+4,8 milioni). I costi operativi risultano in incremento di 15 milioni (+20,1%). La voce 130 (rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti e di altre operazioni finanziarie) presenta un saldo negativo di 27,8 milioni, evidenziando minori accantonamenti per 2,2 milioni (-7,3%). Si è registrato un risultato positivo riguardo la voce 100 del Conto Economico (“Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: attività finanziarie disponibili per la vendita”) di 9,2 milioni di Euro (+ 37,3%). La voce 260 del Conto economico è passata da -2,0 milioni di Euro del 2015 a -0,7 milioni di Euro del 2016. Prospetto di Base - 128 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 8.PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI In data 30 marzo 2016 il Consiglio di Amministrazione dell‟Emittente ha approvato il Piano Strategico 2016-2017, che reca la previsione di risultati di esercizio pari a un utile di 22,3 milioni di Euro per l‟anno 2016 e un utile di 30,0 milioni per l‟anno 2017. 8.1 PRINCIPALI PRESUPPOSTI SUI QUALI L’EMITTENTE HA BASATO I DATI PREVISIONALI 8.1.1 Premessa Gli ultimi mesi del 2015 hanno fatto registrare una lieve ripresa dell‟attività economica associata ad una forte volatilità dei mercati finanziari indotta da molteplici fattori: le tensioni internazionali ed i potenziali effetti economici del terrorismo, la riduzione degli stimoli monetari statunitensi, il rallentamento nella crescita dell‟economia cinese, la crisi greca, l‟acuirsi della recessione in Brasile nonché l‟incertezza in ordine all‟eventuale uscita della Gran Bretagna dall‟Unione Europea (c.d. brexit). A questi fattori si sono affiancati elementi favorevoli al ritorno alla crescita, quali il permanere del prezzo del petrolio su livelli particolarmente bassi, il deprezzamento dell‟euro, il positivo effetto del quantitative easing della Banca Centrale Europea, i conseguenti bassi tassi di interesse. In Italia la ripresa dovrebbe dispiegarsi in maniera progressiva nel corso del prossimo biennio anche se sarà meno intensa rispetto alle fasi successive alle passata crisi, condizionando così anche la crescita delle masse intermediate e mantenendo su livelli di attenzione la rischiosità del credito. Gli sviluppi regolamentari continueranno ad essere un fattore importante per il settore bancario. Sul piano istituzionale e normativo sono attesi ulteriori adeguamenti dopo i continui cambiamenti degli ultimi anni, che hanno impegnato significativamente la Banca in un costante processo di adeguamento di strutture, processi e normative interne sul piano gestionale e nel campo del controllo dei rischi. Atteso che a dicembre 2015 si è conclusa la pianificazione pluriennale formalizzata all‟interno del Piano Strategico 2013-2015, per la redazione del nuovo Piano, in considerazione della recentissima riforma del Credito Cooperativo che richiederà un arco temporale non inferiore a 18 mesi per essere strutturata e realizzata, si è ritenuto opportuno considerare un orizzonte temporale di previsione di due anni, in attesa che la citata riforma venga declinata nella modalità operative e progressivamente calata all‟interno del sistema del Credito Cooperativo italiano. Il d.l. 18/2016 (convertito in legge 49/2016) prevede la costituzione di un Gruppo Bancario Cooperativo, l‟adesione al quale è condizione per il rilascio dell‟autorizzazione all‟esercizio dell‟attività bancaria in forma di banca di credito cooperativo, fatta salva la facoltà (c.d. way out) delle BCC con un patrimonio netto superiore a 200 milioni di Euro di deliberare la trasformazione in S.p.A.. Il Gruppo Bancario Cooperativo, cui l‟Emittente dovrà aderire, non avendo esercitato la facoltà di trasformarsi in S.p.A. entro il termine previsto dal d.l. 18/2016, sarà strutturato con la costituzione di una nuova holding operativa, costituita in forma di società per azioni e il cui capitale è detenuto in maniera maggioritaria dalle stesse BCC, con un capitale aperto in via successiva anche ad altri investitori di minoranza, nella prospettiva della eventuale quotazione in Borsa. L‟esercizio dell‟attività di direzione e coordinamento della holding sulle singole BCC sarà disciplinato da un c.d. contratto di coesione. In tale quadro, le singole BCC manterrebbero larga parte dell‟autonomia che storicamente le ha caratterizzate - e quindi la propria autorizzazione all‟esercizio dell‟attività bancaria - sebbene declinata secondo la nuova categoria della “meritevolezza”, con un meccanismo di garanzie incrociate (un “patto di coesione” finalizzato alla solidità patrimoniale complessiva del gruppo) che dovrebbe portare le banche con migliori standard di bilancio – in particolare, con migliori indici di solidità patrimoniale - a godere di una maggiore autonomia. In tale contesto prospettico, la BCC di Roma sta vivendo un momento particolarmente intenso e straordinario. Prospetto di Base - 129 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Infatti, dopo la fusione per incorporazione della Banca della Tuscia Credito Cooperativo, divenuta efficace a far data dal 1° gennaio 2015, dal 19 dicembre dello stesso anno la Banca ha acquisito attività e passività della Banca Padovana Credito Cooperativo, da tempo in Amministrazione Straordinaria a seguito di criticità gestionali e patrimoniali. Tale acquisizione, che ha riguardato 28 sportelli nell‟area a Nord di Padova, 1.700 milioni di raccolta (diretta ed indiretta), 772 milioni di impieghi e 215 dipendenti, ha aperto nuovi orizzonti e nuovi mercati alla Banca. Altro fattore rilevante è che con questa operazione sono stati colti molteplici importanti risultati in una logica di concreta mutualità di sistema, che ha visto il concorso attivo di tutte le componenti del Credito Cooperativo italiano. In aggiunta, in data 1° maggio 2016 l‟assemblea della Banca ha approvato la fusione per incorporazione della Banca di Capranica Credito Cooperativo con effetti contabili e legali a decorrere dal 1° luglio 2016. La Banca incorporata opera nell‟area nord del Lazio attraverso una rete di 5 sportelli presenti nei comuni di Tolfa, Canale Monterano, Oriolo Romano, Vetralla, Capranica con un organico composto da 33 risorse e 1.404 soci. La valutazione condotta sugli asset ha rilevato una potenziale redditività della banca incorporata, vista in un‟ottica di sviluppi futuri. Si può infatti ipotizzare un recupero di capacità reddituale derivante da una riallocazione delle risorse sulla rete e da una significativa riduzione dei costi per strutture ed infrastrutture. L‟incorporazione della BCC della Capranica, a causa della sua dimensione, riflessa al 31 dicembre 2015 in circa 150,8 milioni di raccolta allargata, in 123,1 milioni di impieghi lordi e in 26,3 milioni di investimenti finanziari nel portafoglio AFS, che rappresentano nel complesso circa il 1,4% dei mezzi amministrati dalla BCC di Roma, non è tale da modificare gli equilibri aziendali. Anche sotto il profilo dei livelli di rischiosità e del rispetto dei vincoli di Vigilanza, l‟impatto non è significativo. La compagine sociale della BCC di Roma, poi, con l‟ingresso dei soci della incorporata, non subirà alcun mutamento rilevante del proprio assetto. L‟area di operatività va oltremodo ad inserirsi nella direttrice a nord di Roma, individuata come naturale polo di sviluppo del versante tirrenico nel quale la BCC di Roma è presente con le filiali di Civitavecchia, Ladispoli e Santa Marinella e di maggior presidio nella provincia di Viterbo, nel quale la Banca oggi opera con le filiali di Viterbo stessa, di Canino e Tuscania, più le cinque filiali dell‟incorporata ex BCC Tuscia (Tarquinia, Monte Romano, Farnese, Montalto di Castro, Ischia di Castro), con l‟intento di realizzare significative sinergie di carattere organizzativo, territoriali e gestionali. La Banca è così di fronte a un ampliamento significativo della rete e delle masse intermediate, che va accompagnato con adeguate strategie di sviluppo e di rafforzamento dei presidii organizzativi e di controllo ed è chiamata a consolidare la propria posizione nei mercati in cui è già presente e, nel contempo, ad innestare il proprio modello operativo nei nuovi territori di pertinenza, sulla base del modello consolidato di relazione con il territorio, la compagine sociale e la clientela, facendo leva sui propri punti di forza che consistono nella solidità patrimoniale, nella qualità degli assetti creditizi e nella capacità relazionale. La sfida è quella di esportare l‟originale modello BCC Roma nei nuovi territori, con un inserimento armonico nelle nuove aree che tenga conto delle specificità locali. Responsabilità sociale e cooperativa, coerenza imprenditoriale, presenza attiva nei nuovi territori come in quelli consolidati, conformità alla normativa e trasparenza rappresentano i principi su cui si poggiano gli obiettivi strategici individuati nel piano. In sintesi consolidamento dinamico nel territorio ed efficientamento di processo, alla ricerca di maggiori economie di scala, nel rispetto della mission di banca cooperativa orientata al territorio e alla responsabilità sociale. Una più estesa descrizione dell'approccio strategico ipotizzato è fornita nel successivo paragrafo. Prospetto di Base - 130 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 8.1.2. Linee guida per il raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale Le proiezioni del Piano Strategico, che in dipendenza del mutando contesto normativo di riferimento sono state limitate al biennio 2016-2017, si basano su stime ed ipotesi circa eventi futuri nonché su azioni che saranno intraprese dal management. Pertanto il Piano è basato su assunzioni: di carattere generale, legate a variabili esogene e dunque non controllabili - quali lo scenario macroeconomico e normativo, l'andamento dei mercati finanziari, e lo sviluppo del sistema bancario - riportate nel Paragrafo 8.1.3 basandosi sugli scenari delineati dalla società di consulenza Prometeia S.p.A nel rapporto dello scorso maggio, dalle previsioni Abi e da quelle redatte dalla Federazione Nazionale delle BCC; di natura discrezionale, relative a variabili endogene che si sostanziano nelle azioni gestionali e organizzative che il management ha intenzione di implementare durante l'orizzonte di piano e riportate nel successivo Paragrafo 8.1.4. 8.1.2.1 Gli obiettivi del Piano Strategico Come indicato in precedenza la Banca, nel periodo 2016-2017 si pone come obiettivi il consolidamento dinamico nel territorio ed efficientamento di processo, alla ricerca di maggiori economie di scala, nel rispetto della mission di banca cooperativa orientata al territorio e alla responsabilità sociale. Atteso che la tradizionale missione aziendale sancita statutariamente, anche nel quadro della riforma del settore del Credito Cooperativo, viene confermata per il nuovo arco di programmazione 20162017, sono individuate le seguenti aree di profilo strategico: 1) la Banca nel Movimento del Credito Cooperativo 2) presidio territoriale e piano sportelli 3) efficacia ed efficienza operativa 4) gestione e controllo dei rischi 5) le iniziative nei comparti d‟attività tipica. Tali punti chiave sono stati articolati in corrispondenti aree di intervento, con dettagliate iniziative a supporto del raggiungimento degli obiettivi. A. La Banca nel Movimento del Credito Cooperativo Punto focale è la prospettiva che sta prendendo corpo con la entrata in vigore della citata riforma del Credito Cooperativo, indirizzata verso la costituzione di un unico Gruppo Bancario Cooperativo. In questa prospettiva, la Banca - dato il peso e la rilevanza conquistati sul campo - intende giocare un ruolo da protagonista tra le diverse componenti del Credito Cooperativo italiano, come del resto riconosciuto dalla stampa specializzata. In questa prospettiva, pilastro strategico centrale nel biennio rimane la partecipazione della Banca nel consesso cooperativo italiano come cooperativa di credito a tutti gli effetti e, quindi, al Gruppo Bancario Cooperativo. Come accennato in premessa, il sistema del Credito Cooperativo italiano, infatti, dovrà costituire una nuova holding, una Spa controllata dalle stesse BCC, con un capitale di almeno un miliardo di euro, aperto ad altri investitori di minoranza, nella prospettiva della eventuale quotazione in Borsa. Altro pilastro strategico riguarda la mutualità di sistema che la nostra Banca sta già assicurando da fine 2014 con il citato intervento per la BCC della Tuscia e poi quello ricordato, molto importante, per la Banca Padovana che, in particolare, ha rappresentato nel Movimento cooperativo un precedente virtuoso di un salvataggio interno con il concorso di tutte le componenti del Movimento stesso senza oneri per il bilancio pubblico e, quindi, nel rispetto delle regole europee in materia di aiuti di stato e concorrenza. Nel biennio verranno attuati ulteriori interventi di mutualità di sistema per tutelare le insegne del credito cooperativo, posti di lavoro e il risparmio locale, nonché la reputazione di sistema, ampliando contestualmente il posizionamento della Banca in aree territoriali funzionali a un sano sviluppo orizzontale, con ritorni commerciali e reddituali. Prospetto di Base - 131 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Come già ricordato, il primo intervento approvato dall‟Assemblea dei Soci il 1° maggio 2016 ha riguardato la BCC di Capranica, i cui effetti si dispiegheranno sull‟operatività della Banca a partire dal 1° luglio 2016. B. Presidio territoriale e Piano sportelli La Banca, nell‟ultimo biennio, ha seguito una politica di contenuto ampliamento della rete commerciale con l‟apertura nel biennio 2014-2015 di 2 nuove agenzie. A queste se ne sono aggiunte 5 rivenienti dall‟incorporazione della Banca della Tuscia Credito Cooperativo (1° gennaio 2015) e 28 agenzie provenienti dalla Banca Padovana Credito Cooperativo, a seguito dell‟atto di cessione del 18 dicembre 2015, per un totale quindi di 35 nuove agenzie. Rispetto al precedente periodo di programmazione, in relazione allo scenario economico complessivo e alle esigenze aziendali, si conferma la strategia di consolidamento della struttura agenziale che mira ad un approccio di copertura coerente del territorio sulla base delle potenzialità reddituali perseguibili. Elemento di forza nell‟attuazione della strategia sarà ancora l‟ottimizzazione dei processi con una forte attenzione verso i processi di automazione e il miglioramento dei processi informatici, con l‟obiettivo di promuovere ulteriormente l‟attività di sviluppo commerciale. In tale contesto è significativa la spinta, relativamente alle agenzie di maggiori dimensioni ubicate in centri urbani, verso l‟introduzione graduale di nuove modalità di servizio automatizzato (casse self e ATM ad operatività bancaria completa) per le operazioni di sportello e verso l‟utilizzo di canali alternativi. Particolare importanza continuerà ad essere data al rafforzamento delle professionalità esistenti con particolare attenzione al comparto finanziario, del merito creditizio e del monitoraggio del credito, al fine di poter offrire alla clientela servizi di consulenza globale. Il piano di sviluppo territoriale, documento allegato al piano strategico, prevede l‟apertura, da gennaio 2016 sino a tutto il 2017, di 4 nuovi sportelli in aree caratterizzate da bacini d‟utenza affini alla tradizionale domanda di credito cooperativo e dove sono presenti potenzialità di sviluppo per l‟offerta dei servizi della Banca. I 4 sportelli programmati in apertura nel biennio riguardano il grande hinterland metropolitano romano e sono localizzati a Roma città (3) ed a Castel Madama (1), all‟esterno del raccordo anulare in direzione est, paese oggi parzialmente servito dalla nostra Banca con uno sportello di tesoreria interno al Comune. C. Efficacia ed efficienza operativa L‟assetto organizzativo evolverà, senza subire sostanziali mutamenti, in coerenza con gli obiettivi indicati nel piano, prevedendo una distinta azione a livello di rete e di direzione centrale. Per quanto riguarda la rete, i principali interventi riguarderanno: - la messa a regime di modelli di Agenzia diversificati in base alla complessità commerciale, gestionale e organizzativa del territorio di riferimento; - la rivisitazione del modello di funzionamento delle Agenzie al fine di liberare tempo da dedicare al miglioramento dei servizi alla clientela (es.: casse self assistite…); - il miglioramento della qualità del servizio al cliente in Agenzia anche attraverso l‟uso di canali alternativi (es.: ATM Evoluto, Internet banking) e/o l‟efficientamento dei processi; - la rivisitazione del sistema dei controlli di Agenzia. Nell‟ambito delle zone territoriali i principali interventi riguarderanno: - il consolidamento della filiera del credito in termini di modello differenziato in base al segmento di clientela; - l‟efficientamento dei processi aziendali (es. prosieguo nella centralizzazione/esternalizzazione delle attività di natura amministrativa). Per quanto attiene la Direzione Centrale i principali interventi saranno volti al consolidamento delle strutture esistenti mediante: Prospetto di Base - 132 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – - il potenziamento delle figure dedicate a rafforzare ulteriormente i presidi a supporto del monitoraggio e della gestione del credito e ai controlli operativi; - l‟eventuale rivisitazione delle attuali unità organizzative, al fine di favorire l‟efficientamento dei processi aziendali (es. prosieguo nella centralizzazione/esternalizzazione delle attività di natura amministrativa); - il rafforzamento del presidio e dell‟assistenza alla rete. Il processo di governo dei costi e la ricerca di economie di scala orienterà ulteriormente gli investimenti verso le attività “core”, mentre proseguirà l‟automazione e l‟esternalizzazione delle attività a basso valore aggiunto. D. La gestione ed il controllo dei rischi Obiettivo generale sarà quello di perseguire una maggiore armonizzazione dei sistemi di controllo e una più strutturata capacità della Banca di gestire i rischi aziendali in coerenza con le vigenti normative. Un più robusto ed integrato sistema di controlli interni e una più efficace gestione dei rischi possono contribuire a contenere le perdite e a migliorare le performances aziendali. Il sistema dei controlli dovrà essere sempre più integrato e condiviso, estendendo le logiche risk based a tutti processi aziendali affinché la cultura del rischio diventi parte integrante della gestione. Specifiche attività riguarderanno poi la sempre più efficace attività dei controlli del processo del credito in funzione della rischiosità delle controparti, la conseguente definizione dei sistemi di pricing, una più robusta modellizzazione dei rischi di mercato e di liquidità. Per quel che riguarda il rischio di credito, si intende proseguire il processo di rivisitazione del monitoraggio sul credito, al fine di integrare i differenti livelli di controllo, aumentandone sia l‟efficacia che l‟efficienza, completando la normativa interna e definendo gli specifici flussi. Inoltre, al fine di tarare l‟offerta di credito secondo le differenti caratteristiche della clientela, con la presentazione di prodotti con tassi adeguati alle differenti capacità di credito e, quindi, con la garanzia di una più corretta remunerazione del rischio di credito, verrà avviato un progetto sul pricing dei prodotti creditizi, con l‟obiettivo di determinare il tasso dei prodotti sulla base delle differenti componenti remunerative. Per quanto riguarda i rischi di mercato, verrà avviato un progetto di rivisitazione complessiva del relativo modello organizzativo, delle deleghe e dei limiti operativi, per tener conto, sia delle evoluzioni in atto nell‟ambito dei mercati finanziari (misure di politica monetaria non convenzionali e loro termine), sia dell‟entrata in vigore della nuova disciplina di bilancio (IFRS 9). La nuova normativa contabile avrà impatti anche sulle attività di copertura dei rischi tramite derivati, che quindi verranno revisionate e opportunamente adattate, e sul procedimento di impairment degli asset dello stato patrimoniale della Banca (specialmente crediti), che verrà riprogettato in tale ottica. Analogamente, anche per il rischio di liquidità è previsto l‟adeguamento dei processi, delle deleghe e dei limiti operativi, in conformità al nuovo dispositivo normativo di vigilanza e del progressivo rilascio degli indicatori prudenziali di misurazione di tale rischio (LCR, NSFR, Monitoring Tools, ecc.). Sarà oggetto di revisione e riorganizzazione organica la tesoreria della Banca, il piano di contingenza per la liquidità con gli indicatori di crisi sistemica e specifica, il presidio delle attività liquide e alcuni aspetti dell‟operatività aziendale che maggiormente incidono sul profilo di rischio di liquidità della Banca stessa (raccolta diretta attraverso c/c, prestiti obbligazionari, ecc.). Così come richiesto dalla normativa di vigilanza, verrà inoltre avviato uno specifico processo interno di valutazione dell‟adeguatezza della liquidità (ILLAP – Internal Liquidity Adequacy Assessment Process) che affiancherà l‟analogo ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process), già attivo in Banca. Sul rischio operativo, reputazionale e di conformità, si definiranno le attività volte a rafforzare la consapevolezza della Banca rispetto a tali tipologie di rischio e a porre in essere le necessarie azioni di mitigazione, in una più stretta collaborazione tra funzioni di controllo. Prospetto di Base - 133 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Relativamente al rischio di non conformità e reputazionale, l‟attenzione continuerà ad essere posta sull‟individuazione delle procedure più idonee alla prevenzione e gestione del rischi e sulla verifica della loro adeguatezza e corretta applicazione, sia con interventi direttamente svolti presso la rete delle agenzie che con attività direzionali con impatto sulle normative sensibili: tutto ciò in linea con l‟evoluzione degli strumenti e dei metodi in uso presso il Sistema Bancario e con le prassi raccomandate dalle associazioni di categoria. Per tale attività assumerà specifico rilievo il progetto di sviluppo del modello di “Compliance graduata”, che verrà adottato in via permanente e continuativa a partire dal 2016. Nell‟ambito del rischio di riciclaggio, si svilupperanno nuovi approcci operativi ed anche formativi finalizzati ad integrare le ex agenzie padovane recentemente acquisite che insediano anche esse un territorio particolarmente critico. Nel corso dell‟anno si avvieranno le attività propedeutiche all‟entrata in vigore, nel 2017, della IV Direttiva antiriciclaggio. Per quel che concerne infine i controlli di terzo livello, sistematiche saranno le attività di verifica sia presso le strutture di rete che di direzione atte ad accertare l'adeguatezza delle misure di controllo e dei presidi organizzativi dei differenti rischi. Si proseguirà infine a migliorare la strumentazione a disposizione, operando con metodologie in linea con i migliori standard. E. Le iniziative nei comparti d’attività tipica L‟obiettivo di fondo del Piano è volto a conseguire uno sviluppo armonico tra raccolta ed impieghi in grado di stabilizzare gli asset aziendali e portare il rapporto tra impieghi/depositi nell‟intorno del 80%. La crescita della raccolta riguarderà la componente diretta e, soprattutto, quella indiretta gestita, con il supporto di adeguate campagne commerciali con particolare riferimento al segmento retail e alle nuove aree di insediamento. In presenza di tassi mercato molto contenuti sarà indispensabile attuare un corretto posizionamento dei prodotti a termine in termini di volumi e condizioni applicate (depositi vincolati, prestiti obbligazionari, PCT e raccolta gestita) al fine di soddisfare le esigenze della clientela e salvaguardare la redditività complessiva, cercando di mantenere l‟offerta distintiva rispetto alla concorrenza. Sulla componente retail l‟opportunità di sviluppo riguarderà il risparmio gestito con particolare riferimento ai fondi comuni, da perseguire attraverso la segmentazione della clientela, al fine di conseguire un incremento della raccolta complessiva dei clienti e della quota detenuta altrove con particolare riferimento al segmento di maggior riguardo (upper affluent) e aumentare la penetrazione nel mercato dedicato agli immigrati (migrant Banking) anche attraverso accordi con i rappresentanti delle comunità straniere. Andranno predisposte campagne specifiche sul segmento affluent, mirate alla diversificazione del portafoglio e all‟incremento dei volumi. Crescente attenzione continuerà a essere dedicata ai segmenti di riferimento coerenti con la mission aziendale di sviluppo delle comunità locali (Onlus, Parrocchie, Associazioni) attraverso specifici prodotti. In affiancamento al canale dello sportello, che rimane assolutamente centrale, sarà opportuno intervenire con specifiche strategie per affiancare ad esso ulteriori opportunità a partire da un “Conctat Center” che andrà configurato soprattutto per la spinta commerciale sui prodotti da banco e sullo sviluppo di nuova clientela, oltre a campagne specifiche da condurre sul segmento di maggior riguardo (upper affluent) tramite il canale dei gestori Private (Referenti Finanza). Per quanto attiene l‟internet banking, vista la presenza didi prodotti specifici che presuppongono l‟utilizzo obbligatorio del canale (Conto Ovunque e Conto Ecò), al fine di rimanere al passo con la concorrenza, andranno sviluppate specifiche campagne sul segmento on line e specifiche modalità di vendita (ad esempio la possibilità di svincolare e vincolare on line in autonomia i conti di deposito), unitamente ad un utilizzo più intensivo dello strumento delle email-newsletters e delle applicazioni per smartphone e tablet. Prospetto di Base - 134 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – L‟offerta sarà sempre più orientata nella direzione dei prodotti a pacchetto, con remunerazioni delle giacenze tendenti allo zero ma con una copertura di servizi accessori sempre più ampia e personalizzata. In tema di comunicazione, vista l‟eterogeneità dei mercati locali si punta a declinare politiche di comunicazione sulla matrice prodotto/micromercato, potenziando le iniziative di comunicazione congiunta e di co-marketing con gli enti e con le istituzioni locali, con la promozione di singole iniziative o di nuovi prodotti realizzati ad hoc. Circa la raccolta nel segmento small business le opportunità di sviluppo saranno legate alle giacenze di liquidità temporanee detenute presso le imprese anche per effetto del rallentamento del ciclo produttivo, attraverso l‟introduzione di prodotti specifici per la finanza d‟impresa. L‟incremento degli impieghi dovrà essere conseguito soprattutto nel comparto a breve termine e nel segmento famiglie e piccole e medie imprese; le strategie di sviluppo riguarderanno anche i prestiti personali e chirografari e i fidi estero, nonché i prodotti per l‟agricoltura. Verrà snellito l‟iter di lavorazione e di revisione delle pratiche per dedicare più tempo allo sviluppo. Atteso che la Banca si caratterizza per una maggiore concentrazione nel settore dei mutui ipotecari a famiglie, si ritiene opportuno operare una diversificazione per limitare sia i rischi commerciali che quelli di credito. Anche le concessioni di elasticità di cassa sullo stesso segmento vanno aumentate attraverso politiche di pricing più aggressive con particolare riferimento agli scoperti automatici per i clienti con accredito stipendio. La politica dei prezzi nel settore dei prestiti personali dovrà essere particolarmente aggressiva e reattiva ai mutamenti di mercato; occorrerà mantenere un attento presidio sulle condizioni proposte dalla concorrenza, al fine di poter perseguire una politica commerciale efficace ed efficiente. Sarà inoltre necessario perseguire lo sviluppo di prodotti di finanziamento finalizzati, volti a valorizzare la vocazione di banca etica e di territorio (ad es prestito matrimoni, prestito ponte per cassa integrazione, mutuo adozioni, microcredito sociale). Nel settore small business, le strategie di sviluppo insisteranno sull‟espansione della base di clientela e sull‟incremento della penetrazione del mercato con i prodotti e i servizi già esistenti. In tale segmento si perseguirà anche un re-indirizzamento verso le forme tecniche a breve termine. I settori strategici saranno rappresentati dallo sviluppo sostenibile, l‟ambiente, il turismo, i servizi innovativi, continuando a sostenere il commercio, l‟artigianato, l‟agricoltura. Infine, in relazione ai rapporti con le varie associazioni a cui fanno capo i confidi e per la partecipazione nelle strutture di garanzia facenti capo alla Pubblica Amministrazione, si punta a cogliere le opportunità che si presenteranno, in virtù della rilevante esperienza specifica maturata negli ultimi anni. Sotto il profilo funzionale, saranno perseguiti con coerenza obiettivi di incremento dell‟automazione dei processi di lavorazione del credito, tramite l‟individuazione di idonei adeguamenti organizzativi e delle risorse. Forte attenzione dovrà contestualmente essere posta all‟analisi del rischio di credito e dell‟impatto in termini di mitigazione dello stesso. La politica dei prezzi sarà definita in funzione dei rischi correlati, mantenendo un attento presidio sulle condizioni proposte dalla concorrenza al fine di poter perseguire una politica di governo efficiente ed efficace e una maggiore competitività dell‟offerta giustificata dalla presenza di più servizi, attraverso i quali recuperare redditività e consolidare la fedeltà del cliente. Per il conseguimento degli obiettivi, è imprescindibile il supporto di una rete di professionisti di impresa per l‟acquisizione di nuova clientela. Ulteriore obiettivo è l‟integrazione del catalogo dei prodotti dedicati al comparto estero e si progetterà una linea di prodotti per il passaggio generazionale, dedicati ai giovani soci. Le risorse finanziarie di proprietà continueranno a svolgere un ruolo di supporto alle attività core della Banca al fine di garantire un flusso di margine finanziario positivo in presenza di un contenuto rischio, assicurare la liquidità e supportare la raccolta a breve con titoli sottostanti. Sarà pertanto consolidato il percorso intrapreso nel precedente triennio, caratterizzato da una forte azione di Prospetto di Base - 135 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – minimizzazione dei rischi finanziari condotta attraverso la sensibile riduzione della vita media del portafoglio e la preferenza per investimenti liquidi. In presenza di minori commissioni attese sul comparto assicurativo, lo sviluppo dei servizi e dei ricavi sarà indirizzato soprattutto agli altri prodotti di raccolta indiretta, all‟evoluzione del sistema dei pagamenti e all‟acquisizione di nuova clientela. L‟obiettivo principale sarà ancora la crescita del cross selling e della fidelizzazione, l‟ottimizzazione dei rapporti commerciali con le società prodotto, lo sviluppo della monetica e dei sistemi di pagamento. Il margine da servizi negli ultimi anni ha risentito di un insieme di fattori che ne hanno condizionato lo sviluppo. Tali fattori sono riconducili ad ambiti normativi, alla crisi finanziaria (con conseguente attenzione sui costi da parte del consumatore), alla modifica delle commissioni interbancarie. Il principale obiettivo su tale comparto è di un ulteriore crescita attraverso l‟incremento dell‟upselling e cross-selling, monitoraggio continuo dei proventi derivanti dal comparto commissionale, ottimizzazione dei rapporti commerciali con le società prodotto, confezionamento di prodotti specifici per segmenti ad alto potenziale (turismo e previdenza complementare), realizzazione di programmi di fedeltà per specifici cluster, utilizzo del sistema incentivante e di campagne per lo sviluppo dei comparti monetica, bancassicurazione e prodotti finanziati ad alto valore aggiunto nel rispetto dei vincoli MIFID. Un apporto sensibile è atteso inoltre, nell‟ambito della raccolta indiretta, dal comparto del risparmio gestito. La politica di prezzo sarà articolata per segmento con attenzione particolare alle peculiarità del territorio. Sarà necessario inoltre l‟utilizzo di canali alternativi ed in particolar modo del citato Contact Center. Si perseguirà infine uno spiccato livello di personalizzazione della configurazione di immagine dei prodotti e dei materiali di comunicazione. 8.1.3 Assunzioni ipotetiche di carattere generale che costituiscono presupposto essenziale per il raggiungimento degli obiettivi strategici Lo sviluppo delle proiezioni economico-finanziarie del Piano si basa sulle stime di andamento dei principali indicatori macroeconomici. Nel 2016 l‟Italia dovrebbe registrare una variazione del PIL tra l‟1% e l‟1,5%5. Il contributo della domanda estera sarà contenuto o leggermente negativo, in ragione del debole andamento del commercio mondiale. La ripresa, quindi, sarà sostenuta dalla domanda interna. Per quanto riguarda i consumi, si prevede una crescita dell‟1,1-1,2%, grazie all‟incremento del reddito disponibile in virtù del recupero dell‟occupazione e delle misure di stimolo disposte dal Governo. Per gli investimenti lasciano ben sperare l‟aumento di fiducia delle imprese e il grado di utilizzo degli impianti, stimando un incremento nel 2016 del 3,6-3,8%. Le previsioni concordano su un ulteriore miglioramento dell‟economia nel 2017, con un incremento del PIL ricompreso tra l‟1,3% e l‟1,6%6. Nel biennio proseguirà il miglioramento della finanza pubblica. Il rapporto deficit/Pil (secondo ABI-AFO) passerà dal 2,6% del 2015 al 2,3% nel 2016 sino al 1,1% nel 2017. La dinamica della raccolta sarà comunque modesta, condizionata dalla fragilità finanziaria delle famiglie e dalla ridotta capacità del risparmio di alimentare l‟espansione delle attività finanziarie. Resterà centrale nelle politiche di offerta per il prossimo biennio l‟attività di gestione del risparmio, mentre i titoli in amministrazione potranno riprendere a crescere a tassi modesti solo dal 2017. Con la riattivazione della domanda interna, anche il credito tornerà a crescere, beneficiando tuttavia dell‟ampia disponibilità di liquidità messa a disposizione dalla BCE. La domanda di crediti da parte delle famiglie risentirà della debolezza delle condizioni finanziarie e della ridotta capacità di indebitamento, a fronte di un progressivo miglioramento del mercato immobiliare. Le previsioni sull‟andamento economico nel 2016 sono differenziate. Secondo Prometeia, nel Rapporto di previsione (ottobre 2015), l‟incremento sarà dell‟1,2%; per il Fondo Monetario Internazionale (World Economic Outlook Update January 2016) la crescita sarà dell‟1,3%; ABI-AFO nel Rapporto di previsione 2015-2017 (dicembre 2015) e Banca d‟Italia (gennaio 2016) sono i più ottimisti stimando un incremento nel 2016 dell‟1,5%; per l‟OCSE (Outlook di febbraio 2016) l‟incremento sarà solo dell‟1%. 6 Secondo il FMI la crescita sarà dell‟1,2%,; per Banca d‟Italia, Ocse e Prometeia l‟incremento del Pil è stimato a +1,4%; per ABI-AFO l‟incremento è +1,6%. 5 Prospetto di Base - 136 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Dopo la contrazione dell‟ultimo anno, nel prossimo biennio i finanziamenti alle imprese registreranno una graduale ripresa che dovrebbe essere più evidente soprattutto per le aziende con una maggiore propensione all‟export. La ripresa economica consentirà un miglioramento lento dei tassi di ingresso a sofferenza, in particolare per il credito alle imprese per le quali le tensioni sulla capacità di rimborso dei prestiti rimarranno ancora elevate; in tale contesto lo stock di partite deteriorate rimarrà ancora significativo e in crescita nel biennio di previsione. Il miglioramento del quadro reale dovrebbe finalmente a riflettersi sui conti economici delle banche, anche se la redditività bancaria è prevista essere insoddisfacente: gli utili dovrebbero generare un ritorno sull‟equity pari all‟1,8 ed al 2,7% rispettivamente nel 2016 e 2017. Vengono presentati di seguito tre scenari previsionali relativi al prossimo biennio derivanti dal consensum di previsione Abi Financial Outlook, dal Rapporto di Previsione Prometeia e dalle previsioni elaborate attraverso il Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC) riferite al Sistema bancario ed all‟insieme delle Banche di Credito Cooperativo. Previsioni ABI Secondo il Panel di banche partecipanti all‟Outlook coordinato dall‟Associazione bancaria Italiana, il Pil nel 2016 in Italia è previsto in aumento dell‟1,5%, mentre per il 2017 si attende un aumento dell‟1,6%. In questo scenario lo spread tra impieghi a clientela e raccolta diretta dovrebbe essere pari al 2,0% nel 2016 e al 2,1% nel 2017. Gli impieghi a clientela dovrebbero crescere del +2,4% nel 2016 e del +3,5% nel 2017 con il solo comparto mutui a famiglie in incremento atteso del +2,4% nel 2016 e del +3,6% nel 2017. Gli impieghi a imprese sono invece stimati in aumento del +2,1% nel 2016 e del +3,3% nel 2017. La variazione delle sofferenze dovrebbe tornare su valori più contenuti rispetto a quelli dei precedenti esercizi, con una crescita del +2,7% nel 2016 e del -3,2% nel 2017. La raccolta diretta è stimata in aumento dello 0,9% nel 2016 per poi tornare ad un valore del +2,0% nel 2017. Dovrebbe proseguire il trend decrescente delle obbligazioni bancarie, previste in calo del 13,9% nel 2016 e del 9,2% nel 2017. Nell‟ambito della raccolta indiretta, il comparto amministrato è anch‟esso previsto in calo del 2,9% nel 2016 e del 6,3% nel 2017. Previsioni Prometeia Secondo la fonte Prometeia, per l‟Italia il Pil 2016 è previsto in aumento dell‟1,2%, mentre per il 2017 si attende un aumento dell‟1,4% e dell‟1,3% per il 2018. In questo scenario, la forbice bancaria dovrebbe attestarsi sull‟1,1% per tutto il triennio 2016-2018, e nel medesimo periodo lo spread tra impieghi a clientela e raccolta diretta dovrebbe attestarsi sul 2,0% annuo. Gli impieghi a clientela dovrebbero crescere del +1,9% nel 2016, del +2,7% nel 2017 e del +2,9% nel 2018; il solo comparto mutui a famiglie evidenzia un incremento atteso del +2,8% nel 2016, del +3,2% nel 2017 e del +3,7% nel 2018. Gli impieghi a imprese sono stimati in aumento del +1,9% nel 2016, del +3,0% nel 2017 e del +3,0% nel 2018. La variazione delle sofferenze è qui prevista più pessimisticamente su valori di crescita del +8,6% nel 2016, +5,4% nel 2017 e +3,8% nel 2018. La raccolta diretta è stimata in calo dell‟1,3% nel 2016 per poi tornare ad una variazione positiva del +0,1% nel 2017 e del +1,8% nel 2018. Le obbligazioni bancarie sono previste in calo del 10,3% nel 2016 e del 4,8% nel 2017, per poi tornare a crescere del +1,8% nel 2018. Previsioni Federcasse MESBAL/MECC Nello scenario previsto dal modello econometrico FEDERCASSE, l‟attività creditizia nazionale dovrebbe presentare gli andamenti di seguito descritti. Prospetto di Base - 137 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Gli impieghi a clientela sono previsti in crescita del +1,4% nel 2016, del +1,8% nel 2017 e del +2,1% nel 2018, mentre le sofferenze in crescita del +6,2% nel 2016, del +4,0% nel 2017 e del +2,4% nel 2018. La raccolta allargata è stimata in aumento del +2,3% nel 2016, del +1,8% nel 2017 e del +1,6% nel 2018; la sola raccolta diretta crescerà del +1,0% nel 2016, del +1,1% nel 2017 e del +1,1% nel 2018, mentre la raccolta indiretta varierà del +3,6% nel 2016, del +2,5% nel 2017 e del +2,1% nel 2018. Per il solo settore del Credito Cooperativo, gli impieghi a clientela sono previsti in crescita del +1,5% nel 2016, del +2,1% nel 2017 e del +2,5% nel 2018, mentre le sofferenze in crescita del +8,7% nel 2016, del +5,9% nel 2017 e del +3,3% nel 2018. Entrambi i comparti degli impieghi a clientela e delle sofferenze sono dunque previsti in crescita più marcata rispetto a quella del sistema bancario nazionale. La raccolta allargata è stimata in aumento del +1,5% nel 2016, del +1,8% nel 2017 e del +1,6% nel 2018; la sola raccolta diretta mostrerà nel triennio valori di crescita significativamente superiori a quelli del sistema bancario nazionale, con variazioni del +1,5% nel 2016, del +1,7% nel 2017 e del +1,7% nel 2018, mentre la raccolta indiretta presenterà aumenti più contenuti variando del +1,6% nel 2016, del +2,4% nel 2017 e del +0,1% nel 2018. A livello regionale, nelle regioni di competenza dell‟Istituto (Lazio, Abruzzo e Veneto) si ipotizza una crescita complessiva degli Impieghi rispettivamente di +2,6% per il 2016, +2,7% per il 2017 e +2,6% per il 2018 (il solo settore del Credito Cooperativo è previsto in crescita del +1,4% nel 2016, +2,1% nel 2017 e +2,3% nel 2018). Le sofferenze sono previste in crescita del +5,8% per il 2016, +3,7% per il 2017 e +2,5% per il 2018; è invece peggiore la prospettiva per il settore del Credito Cooperativo, le cui sofferenze sono stimate in aumento del +6,8% nel 2016, +4,6% nel 2017 e +2,9% nel 2018. Per quanto riguarda invece la raccolta allargata, la crescita stimata per il complesso delle tre regioni in esame è del +3,8% per il 2016, +2,7% per il 2017 e +2,3% per il 2018. 8.1.4 Assunzioni relative a variabili influenzabili in tutto o in parte da parte delle decisioni del management L‟ipotizzato ampliamento della rete di sportelli di 4 unità, come già descritto, risponde alla esigenza di consolidare la presenza della Banca nelle zone romane non ancora servite, ma caratterizzate da alta densità abitativa e commerciale e da una razionalizzazione nella provincia di Viterbo, sulla base delle potenzialità reddituali perseguibili. L‟apporto delle nuove aperture unitamente al consolidamento delle quote di mercato nelle piazze in cui la Banca già opera, attraverso l‟acquisizione di nuova clientele e l‟incremento dell‟operatività con quella già esistente, dovrebbero garantire un più ampio ed efficace presidio del territorio e generare un progressivo incremento dei volumi intermediati nel biennio, stimati pari rispettivamente al 2,5% ed al 6,1% medio annuo per la raccolta e gli impieghi7. La raccolta allargata (tabelle 1 e 3) dovrebbe raggiungere a fine 2017 l‟importo di 11.551,8 milioni, con un incremento biennale del 5,2%, pari a 566,7 milioni e un incremento medio annuo del 2,5%. La raccolta diretta (tabelle 1 e 3) dovrebbe attestarsi a 9.359,4 milioni, in aumento biennale del 2,6%, pari a 237,3 milioni e un incremento medio annuo del 1,3%. Nel dettaglio, si prevede una crescita biennale della raccolta a vista del 2,7% (+174,7 milioni), con un incremento medio annuo dell‟1,3% e della raccolta a termine del 3,5% (+84,8 milioni) con un incremento medio annuo dell‟1,7%. E‟ prevista, invece, in calo la raccolta rinveniente da Cassa Depositi e Prestiti. La raccolta indiretta (tabelle 1 e 3) è prevista pari a 2.192,4 milioni a dicembre 2017, in incremento biennale del 17,7%, corrispondente a 329,4 milioni e a una crescita media annua dell‟8,5%. Gli impieghi economici a clientela (tabelle 2 e 4) sono previsti a fine 2017 in 7.648,8 milioni, in incremento complessivo del 12,5%, per un importo di 850,3 milioni e una crescita media annua del 6,1%. Le previsioni di seguito riportate sono di diretta derivazione del Piano Strategico aziendale 2016-2017 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 30 marzo 2016 e non contengono gli effetti dell‟incorporazione della ex BCC di Capranica, di cui si dà evidenza nel proseguo del paragrafo. 7 Prospetto di Base - 138 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Per i finanziamenti a medio lungo termine è prevista una crescita biennale del 9,6% (+ 511,5 milioni), con un incremento medio annuo del 4,7%, mentre i finanziamenti a breve sono previsti in aumento biennale del 23,9% (+288,5 milioni), con un aumento medio annuo dell‟11,3%. Per i crediti deteriorati è prevista una crescita in linea con quella complessiva degli impieghi. A fine 2017 sono stimati in 890,1 milioni, con un incremento – nel periodo di piano – del 12,4% (6% medio annuo). I coefficienti di rischiosità sono previsti invariati rispetto al 2015, con un rapporto crediti deteriorati su impieghi pari all‟11,6% a fine 2017, invariato rispetto al 2015. Nel dettaglio si evidenzia che: il rapporto sofferenze su impieghi è previsto, a fine 2017, pari al 4,0%, in lieve incremento rispetto al 3,8% di fine al 2015; il rapporto inadempienze probabili su impieghi dovrebbe essere pari al 6,3% in lieve decremento rispetto al 6,5% del 2015; il rapporto crediti scaduti su impieghi dovrebbe ammontare all‟1,3% a fine 2017, invariato rispetto al 2015. Il portafoglio di proprietà è previsto in diminuzione, con un valore a fine 2017 di 3.843,0 milioni, pari a una diminuzione media annua del 7,8%, a causa principalmente del disinvestimento di titoli legato al parziale rimborso dell‟operazione di rifinanziamento BCE. L‟incremento nel biennio degli impieghi a clientela, stante il minor incremento della raccolta diretta, comporterà la riduzione della liquidità aziendale al livello di circa 115,9 milioni alla fine del 2017. Tale livello di liquidità appare comunque adeguato a coprire eventuali squilibri di tesoreria che dovessero verificarsi. La forbice aziendale tra l‟attivo fruttifero e la raccolta onerosa è prevista in riduzione nel 2016 (1,59% il valore stimato), per poi risalire nel 2017 (1,64% il valore stimato), con un valore medio nel biennio dell‟1,62%, mentre la forbice tra i soli impieghi economici e la raccolta diretta è prevista pari al 2,35% e 2,37%, rispettivamente nel 2016 e 2017. Il margine di interesse è stimato in aumento sia nel 2016 (180,3 milioni), che nel 2017 (193,7 milioni), con un incremento medio annuo nel biennio del 7,3%. La ripresa della raccolta indiretta gestita e di quella amministrata, unitamente a una più diffusa vendita di prodotti e servizi con standard qualitativi elevati, consentirà di incrementare i ricavi da servizi intorno all‟11,9% medio annuo nel biennio, consentendo un ulteriore stabilizzazione della capacità reddituale della Banca. Il forte recupero dei corsi dei titoli del portafoglio di proprietà avvenuto negli anni passati, induce a ritenere che l‟andamento dei mercati finanziari nel periodo di piano strategico sia piuttosto stabile e possa permettere il conseguimento di utili del portafoglio di proprietà nell‟intorno di 6,5 milioni medi annui, a fronte dei 27,7 milioni complessivi del 2015. Il margine di intermediazione è previsto in incremento medio annuo del 3,0%. La dinamica dei costi operativi, stimati in incremento del 6,4% medio annuo, concorrerà a determinare un margine operativo lordo pari a 87,2 milioni nel 2016 e 94,8 milioni nel 2017. Il trend di crescita dell‟insieme delle rettifiche/riprese di valore su crediti, gli accantonamenti al fondo rischi e oneri e le imposte dirette concorreranno a determinare un utile netto di 23,2 milioni nel 2016 e 30,0 milioni nel 2017 (tabella 5), con un incremento medio annuo nel biennio del 27,9%. I risultati economici dovrebbero consentire il perseguimento di indicatori di redditività (tabella 6) superiori al sistema (stimato pari al 2,2% medio nel biennio 2016/17 fonte AFO, 3,3% secondo Prometeia), con un ROE sui Fondi Propri del 3,0% nel 2016 e del 3,9% nel 2017%. Il cost-income è previsto pari al 65,5%, in peggioramento rispetto al 2015 (61,6% nel 2015), a causa dei minori utili rinvenienti dal portafoglio di proprietà, mentre nel 2017 è previsto in linea con il 2016 (65,5% il valore per il 2017). In miglioramento appare il ritorno economico del capitale a rischio misurato dal RORAC, stimato al 7,4% nel 2016 e all‟8,9% nel 2017. Prospetto di Base - 139 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – I Fondi Propri (tabella7) sono stimati a fine dicembre 2017 in circa 765,3 milioni in crescita di 44,7 milioni, con un incremento del 6,2% rispetto al patrimonio di dicembre 2015 (720,6 milioni). Tali Fondi Propri sono adeguati a coprire i rischi assunti. La quota di Fondi Propri liberi rispetto a quella necessaria a coprire i rischi di primo pilastro (di credito, di mercato ed operativi), nonché i rischi quantificabili di secondo pilastro (rischio di concentrazione, rischio geo-settoriale e rischio di tasso) è sostanzialmente stabile rispetto al 2015 ed è stimata pari al 40,0%% a fine 2017. In base alle previsioni effettuate, il Cet 1 ratio e il Total capital ratio, che rimarranno uguali in conseguenza della scelta di non reperire capitale di secondo livello, si stimano a fine 2016 e a fine 2017 rispettivamente pari a 14,4% e 14,4%. Come già evidenziato l‟Assemblea dei Soci ha approvato il progetto di fusione per incorporazione della BCC di Capranica; di seguito vengono riportati brevemente le stime patrimoniali ed economiche relative all‟integrazione delle agenzie della ex BCC di Capranica, i cui effetti su asset e redditività della BCC di Roma sono da ritenersi non significativi. La raccolta diretta e quella allargata sono stimate a fine 2016 rispettivamente pari a 132,5 milioni e a 146,9 milioni; per il 2017 la raccolta diretta è quantificata in 135,2 milioni, mentre la raccolta allargata è stimata in 149,9 milioni. Gli impieghi a clientela sono stati stimati a fine 2016 in 123,8 milioni e a fine 2017 in 127,8 milioni. La raccolta allargata delle agenzie della ex BCC di Capranica rappresenta, sia per il 2016 che per il 2017, l‟1,4% della raccolta della BCC di Roma, mentre gli impieghi rappresentano l‟1,7% degli impieghi della BCC di Roma, a fine 2016 e l‟1,7% a fine 2017. L‟utile atteso a fine 2016 delle agenzie della ex BCC di Capranica, stante gli effetti contabili a decorrere dal 1 luglio, è stato stimato in 20 mila euro, mentre per il 2017 l‟utile atteso è stimato in 400 mila euro, valori che rappresentano rispettivamente lo 0,1% dell‟utile della BCC di Roma del 2016 e lo 1,2% dell‟utile del 2017. In termini di assorbimenti patrimoniali l„impatto sarà pari a 7 milioni per il 2016 (1,6% del complesso dei fondi propri a copertura dei rischi complessivi) e a 7,3 milioni per il 2017 (1,6% del complesso dei fondi propri a copertura dei rischi complessivi). E‟ opportuno evidenziare che non si è tenuto conto degli effetti dell‟applicazione del principio contabile IFRS 3 “aggregazioni aziendali” che statuisce che le attività, le passività e passività potenziali identificabili ad una aggregazione aziendale devono essere rilevate ai rispettivi fair value (valore equo) alla data di acquisizione. In sostanza, le attività e le passività dell‟incorporata devono essere riportate nella contabilità dell‟incorporante in base al loro fair value (valore equo) alla data di efficacia della fusione che può differire dal valore contabile delle medesime attività e passività, generando delle differenze da iscrivere nello stato patrimoniale della incorporante in apposita riserva patrimoniale denominabile “Riserva da differenze da fusione IFRS 3”, ai sensi del par. B47, del medesimo IFRS 3. Tale principio contabile prevede infatti che l‟incorporante debba completare l‟attività di cui sopra entro dodici mesi dalla data di acquisizione. 8.1.5 Informazioni significative relative al Piano Strategico 2016-2017. Nel presente paragrafo si espongono, in forma tabellare, alcune informazioni significative contenute nel Piano Strategico 2016-2017 dell‟Emittente, integrate con gli effetti dell‟incorporazione della ex BCC di Capranica. Tabella 1 BCC Roma Piano Strategico BCC Roma Raccolta dic-15 (1) dic-16 Ass. Raccolta a vista 6.441,9 6.535,9 Raccolta a termine 2.424,6 Raccolta diretta clientela ordinaria 8.866,5 Prospetto di Base Agenzie ex BCC Capranica BCC Roma post incorporazione Perc. dic-16 dic-16 Ass. Perc. 94,0 1,5 69,8 6.605,7 163,8 2,5 2.458,8 34,2 1,4 62,7 2.521,5 96,9 4,0 8.994,7 128,2 1,4 132,5 9.127,2 260,7 2,9 Variazioni P.S. Variazioni con Capranica - 140 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Raccolta cassa depositi a prestiti 255,6 244,8 -10,8 -4,2 0,0 244,8 -10,8 -4,2 Raccolta diretta 9.122,1 9.239,5 117,4 1,3 132,5 9.372,0 249,9 2,7 Raccolta indiretta 1.863,0 2.021,0 158,0 8,5 14,4 2.035,4 172,4 9,3 RACCOLTA ALLARGATA 10.985,1 11.260,5 275,4 2,5 146,9 11.407,4 422,3 3,8 (1) I dati derivano dal Controllo di gestione e sono coerenti con quanto riflesso nella contabilità generale Tabella 2 BCC Roma Piano Strategico BCC Roma Impieghi dic-15 dic-16 Ass. Perc. dic-16 Totale Impieghi a breve 1.208,6 1.351,1 142,5 11,8 11,9 Totale Impieghi a m/l 5.315,3 5.564,2 248,9 4,7 Altre partite 15,4 15,4 0,0 Sofferenze 259,2 283,2 6.798,5 7.213,9 IMPIEGHI TOTALI Agenzia ex BCC Capranica Variazioni P.S. BCC Roma post incorporazione Variazioni con Capranica Ass. Perc. 1.363,0 154,4 12,8 84,6 5.648,8 333,5 6,3 0,0 0,0 15,4 0,0 0,0 24,0 9,3 27,2 310,4 51,2 19,8 415,4 6,1 123,7 7.337,6 539,1 7,9 Tabella 3 Piano Strategico BCC Roma Piano Strategico BCC Roma dic-16 dic-17 Ass. Perc. Raccolta a vista 6.535,9 6.616,6 80,7 1,2 Raccolta a termine 2.458,8 2.509,4 50,6 Raccolta diretta clientela ordinaria 8.994,7 9.126,0 Raccolta cassa depositi a prestiti 244,8 Raccolta diretta Raccolta indiretta Raccolta RACCOLTA ALLARGATA Var. media annua BCC Roma post incorporazione Agenzia ex BCC Capranica BCC Roma post incorporazione dic-16 dic-17 dic-17 Ass. Perc. 1,3 6.605,7 71,2 6.687,8 82,1 1,2 2,1 1,7 2.521,5 64,0 2.573,4 51,9 2,1 131,3 1,5 1,5 9.127,2 135,2 9.261,2 134,0 1,5 233,4 -11,4 -4,7 -4,4 244,8 0,0 233,4 -11,4 -4,7 9.239,5 9.359,4 119,9 1,3 1,3 9.372,0 135,2 9.494,6 122,6 1,3 2.021,0 2.192,4 171,4 8,5 8,5 2.035,4 14,7 2.207,1 171,7 8,4 11.260,5 11.551,8 291,3 2,6 2,5 11.407,4 149,9 11.701,7 294,3 2,6 Piano Strategico BCC Roma Piano Strategico BCC Roma dic-16 dic-17 Variazioni P.S. 2016-2017 Variazioni con BCC Capranica Tabella 4 Impieghi Totale Impieghi a breve 1.351,1 Prospetto di Base 1.497,1 Variazioni P.S. Ass. 146,0 Perc. 10,8 Var. media annua BCC Roma post incorporazione Agenzia ex BCC Capranica BCC Roma post incorporazione 2016-2017 dic-16 dic-17 dic-17 11,3 1.363,0 12,4 1.509,5 Variazioni con Capranica Ass. 146,5 - 141 - Perc. 10,7 – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Totale Impieghi a m/l 5.564,2 5.826,8 262,6 4,7 4,7 5.648,8 87,1 5.913,9 265,1 4,7 Altre partite 15,4 15,4 0,0 0,0 0,0 15,4 0,0 15,4 0,0 0,0 Sofferenze 283,2 309,5 26,3 9,3 9,3 310,4 28,3 337,8 27,4 8,8 7.213,9 7.648,8 434,9 6,0 6,1 7.337,6 127,8 7.776,6 439,0 6,0 IMPIEGHI TOTALI Tabella 5 Dati in milioni di Euro Bilancio 2015 PS Anno 2016 Riprevisione 2016 2° sem. 2016 Capranica BCC Roma Con Capranica 2016 Variazione Ass. PS Anno 2017 Anno 2017 Capranica BCC Roma con Capranica 2017 % Interessi attivi e proventi assimilati 279,1 280,8 277,9 1,9 279,8 0,7 0,3 284,4 4,0 288,4 Interessi passivi e oneri assimilati 110,7 100,5 97,8 0,7 98,4 -12,3 -11,1 90,7 1,1 91,8 Margine di interesse 168,4 180,3 180,1 1,3 181,4 13,0 7,7 193,7 2,9 196,6 73,5 86,4 86,4 0,6 87,0 13,5 18,4 90,1 1,3 91,4 Commissioni passive -10,1 -11,0 -11,0 -0,1 -11,1 -1,1 10,5 -11,7 -0,2 -11,9 Commissioni nette 63,4 75,4 75,4 0,5 75,9 12,5 19,7 78,4 1,1 79,5 Dividendi su partecipazioni 0,6 0,6 0,6 0,0 0,6 0,0 0,0 0,6 0,0 0,6 Risultato netto dell‟attività di negoziazione (Voce 80) -0,9 0,0 1,0 0,0 1,0 1,9 -212,7 0,0 0,0 0,0 Risultato netto dell‟attività di copertura -1,4 0,0 -0,5 0,0 -0,5 0,9 -64,1 0,0 0,0 0,0 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di crediti e attività finanziarie (voce 100) 28,6 11,0 10,0 0,0 10,0 -18,6 -65,0 2,0 0,0 2,0 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Margine di intermediazione 258,8 267,3 266,6 1,8 268,4 9,6 3,7 274,7 4,0 278,7 Totale rettifiche e riprese di valore (voce 130) -78,0 -66,3 -66,3 -0,5 -66,8 11,1 -14,2 -60,6 -0,9 -61,5 Rettifiche e riprese di valore su crediti -71,7 -61,8 -61,8 -0,5 -62,3 9,4 -13,1 -56,1 -0,9 -57,0 Rettifiche e riprese di valore su attività finanziarie disponibili per la vendita 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 -6,2 -4,5 -4,5 0,0 -4,5 1,7 -27,6 -4,5 0,0 -4,5 180,9 200,9 200,3 1,3 201,6 20,7 11,5 214,1 3,1 217,2 Spese amministrative -174,2 -190,7 -190,7 -1,4 -192,1 -17,9 10,3 -194,2 -2,8 -197,0 spese per il personale -90,6 -105,0 -105,0 -0,7 -105,7 -15,1 16,7 -106,5 -1,4 -107,9 altre spese amministrative -83,6 -85,7 -85,7 -0,7 -86,4 -2,8 3,4 -87,7 -1,4 -89,0 Accantonamenti netti per fondi rischi e oneri -2,0 -1,0 -0,6 0,0 -0,6 1,4 -68,2 -1,3 -0,1 -1,3 Rettifiche/riprese di attività materiali e immateriali -8,4 -9,3 -9,3 -0,1 -9,4 -1,0 12,0 -9,8 -0,2 -9,9 Altri oneri/proventi di gestione 25,1 26,0 26,5 0,2 26,7 1,6 6,2 25,3 0,3 25,7 -159,4 -175,0 -174,1 -1,3 -175,4 -16,0 10,0 -179,9 -2,6 -182,5 Utile/perdita dell’operatività corrente al lordo delle imposte 21,5 25,9 26,2 0,02 26,2 4,7 22,1 34,2 0,47 34,7 Imposte sul reddito -3,1 -3,6 -3,9 0,00 -3,9 -0,8 27,5 -4,2 -0,07 -4,3 Commissioni attive Rettifiche e riprese di valore su altre operazioni finanziarie Risultato netto della gestione finanziaria Costi operativi Prospetto di Base - 142 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Utile/perdita dell'operatività corrente al netto imposte 18,4 22,3 22,3 0,02 22,3 3,9 21,2 30,0 0,4 30,4 Tabella 6 Composizione Bilancio 2015 Anno 2016 Anno 2017 Anno 2016 con agenzie di Capranica Anno 2017 con agenzie di Capranica Impieghi / raccolta 74,50% 78,10% 81,70% 78,29% 81,72% Raccolta indiretta / raccolta diretta 20,40% 21,90% 23,40% 21,72% 23,42% Bilancio 2015 Rischiosità Anno 2016 Anno 2016 con agenzie di Capranica Anno 2017 Anno 2017 con agenzie di Capranica Sofferenze / impieghi 3,80% 3,90% 4,00% 4,12% 4,34% Inadempienze probabili / impieghi 6,50% 6,40% 6,30% 6,63% 6,15% Past due 1,30% 1,30% 1,30% 1,27% 1,20% 11,60% 11,60% 11,60% 12,02% 11,69% Anno 2016 Anno 2017 Crediti deteriorati / impieghi Redditività Bilancio 2015 Valore medio Anno 2016 con agenzie di Capranica Anno 2017 con agenzie di Capranica Roe su Fondi Propri 2,60% 3,00% 3,90% 3,50% 3,02% 3,97% Rorac (Nopat/ Capitale allocato) 6,70% 7,40% 8,90% 8,20% 7,23% 8,92% Margine operativo lordo / Fondi Propri 13,80% 12,80% 13,20% 13,00% 12,56% 12,57% Margine d‟intermediazione / margine di interesse 153,70% 148,20% 141,80% 145,00% 147,96% 141,78% Gestione servizi / margine di interesse 37,70% 41,80% 40,50% 41,10% 41,84% 40,46% Profitti da operazioni finanziarie / margine di interesse 16,50% 6,10% 1,00% 3,60% 6,06% 1,02% Cost-income 61,60% 65,50% 65,50% 65,50% 65,33% 65,48% Anno 2016 Anno 2017 Produttività Raccolta allargata media per dipendente Bilancio 2015 Anno 2016 con agenzie di Capranica Anno 2017 con agenzie di Capranica 7,7 7,6 7,7 7,6 7,7 12,5 12,5 12,9 12,5 12,9 Margine interesse per addetto (migliaia di euro) 138,3 121,6 129,6 121,6 129,9 Margine operativo lordo per dipendente (migliaia di euro) 81,6 62,2 63,5 62,2 63,6 Utile netto per dipendente (migliaia di euro) 15,1 15,1 20,1 15,1 20,1 Montante medio (raccolta allargata + impieghi) per dipendente Prospetto di Base - 143 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Tabella 7 Senza BCC Capranica Descrizione Con BCC Capranica Anno Anno Anno Anno 2016 2017 2016 2017 Anno 2015 Rischi di credito e controparte (compreso CVA) 352 369,1 384,2 376,1 391,5 Rischi di mercato 4,1 4,1 4,1 4,1 4,1 Rischi operativi 34 36,6 38,2 36,6 38,2 390,1 409,8 426,5 416,8 433,8 Rischio di concentrazione single name 14,8 15,7 16,8 15,7 16,8 Rischio di concentrazione geosettoriale 6,7 7,2 7,6 7,2 7,6 Rischio di tasso banking book 20 6 8,3 6 8,3 41,5 28,9 32,7 28,9 32,7 431,6 438,7 459,2 445,7 466,5 59,9% 59,4% 60,0% 60,3% 61,0% 289 300,1 306,1 293,1 298,8 % Fondi Propri Disponibili 40,1% 40,6% 40,0% 39,7% 39,0% Common Equity Tier 1 ratio 14,8% 14,4% 14,4% 14,2% 14,1% Total Capital Ratio 14,8% 14,4% 14,4% 14,2% 14,1% Fondi Propri a copertura rischi di I Pilastro Fondi Propri a copertura rischi di II Pilastro Fondi Propri a copertura rischi complessivi % Fondi Propri a copertura rischi complessivi Fondi Propri Disponibili 8.2 RELAZIONE DELL’ESPERTO SUI DATI PREVISIONALI In data 18 maggio 2016 l‟Emittente, analizzate le proposte pervenute per l‟assegnazione dell‟incarico di revisione dei dati previsionali, ha conferito tale incarico al Dott. Stefano Fiorini, dottore commercialista e revisore legale, iscritto all‟Albo dei Dottori Commercialisti di Roma al numero AA_005511 il 12 luglio 1995, iscritto nel Registro dei Revisori Legali al numero 104752 con D.M. del 25 novembre 1999 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 100 serie speciale del 17 dicembre 1999, con sede in Viale Mazzini 134 – Roma, il quale ha emesso una relazione sui Dati Previsionali riportati nel presente Capitolo 8. Copia di tale relazione è di seguito riportata. Prospetto di Base - 144 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Prospetto di Base - 145 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Prospetto di Base - 146 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Prospetto di Base - 147 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 8.3 PRINCIPI CONTABILI UTILIZZATI PER LA REDAZIONE DEI DATI PREVISIONALI I principi contabili adottati per l‟elaborazione dei Dati Previsionali sono coerenti a quelli utilizzati per la redazione del Bilancio 2015, predisposti in conformità con i Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS adottati dall‟Unione Europea. Prospetto di Base - 148 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 9. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA 9.1 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA In base all‟art. 23 dello Statuto Sociale, gli organi della società, ai quali è demandato, secondo le rispettive competenze, l‟esercizio delle funzioni di amministrazione, di direzione e di vigilanza sono: a) il Consiglio di Amministrazione; b) Il Comitato Esecutivo; c) Il Collegio Sindacale; d) Il Collegio dei Probiviri. Di seguito sono indicati i membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e di personale direttivo della Banca alla data del presente Documento di Registrazione e la carica ricoperta, nonché le loro eventuali principali attività esterne, ove significative nei riguardi dell‟Emittente. I membri del Consiglio di Amministrazione, e dell‟Organo di Controllo risultano in possesso dei requisiti di professionalità e di onorabilità, i membri dell‟organo di Controllo risultano altresì iscritti al registro dei revisori contabili istituito presso il Ministero di Grazia e Giustizia. MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Alla data del Prospetto di Base, il Consiglio di Amministrazione della Banca è composto dai seguenti membri, tutti domiciliati per la carica presso la sede legale della Banca di Credito Cooperativo di Roma, Via Sardegna 129, 00187 Roma. CARICA NOMINATIVO LUOGO DI NASCITA DATA DI NASCITA Presidente del CdA Francesco Liberati Scurcola Marsicana (AQ) 15/06/1937 Vice Presidente Vicario Maurizio Longhi* Orte (VT) 27/08/1964 Vice Presidente Gabriele Gravina* Castellaneta (TA) 05/10/1953 Consigliere Alessandro Ciocia Frosinone (FR) 01/02/1954 Consigliere Guido Di Capua* Roma 17/09/1953 Consigliere Corrado Gatti* Roma 19/12/1974 Consigliere Francesco Enrico Gori Assisi (PG) 02/10/1941 Consigliere Chiara Madia Roma 27/08/1972 Consigliere Pasqualina Porretta Sora 24/08/1974 Consigliere Giampiero Proia Roma 24/06/1959 Consigliere Lorenzo Santilli* L‟Aquila 03/07/1956 * Componenti anche del Comitato Esecutivo I componenti del Consiglio di Amministrazione sono stati nominati con delibera dell‟Assemblea del 19 aprile 2015 per un periodo di tre esercizi fino alla data dell‟Assemblea utile per l‟approvazione del bilancio d‟esercizio al 31 dicembre 2017. Ai sensi degli artt. 23 e 41 dello Statuto, è istituito il Comitato Esecutivo quale Organo Sociale i cui membri, alla data del Prospetto di Base sono: Corrado Gatti in qualità di Presidente, Maurizio Longhi, Gabriele Gravina, Guido Di Capua e Lorenzo Santilli. Di seguito sono riassunte le informazioni più significative circa l‟esperienza professionale dei componenti il Consiglio di Amministrazione. LIBERATI FRANCESCO (Presidente del CdA), nato a Scurcola Marsicana (AQ) il 15/06/1937, è residente a Roma. Laureato in Economia e Commercio; già dirigente e Direttore Generale della Banca di Credito Cooperativo di Roma, è Presidente e Amministratore di diversi organismi associativi locali e nazionali del Credito Cooperativo (Presidente FederLUS, Vice Prospetto di Base - 149 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Presidente di I.C.C.R.E.A. Holding, componente CdA e CE di Federcasse, del Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti, del Fondo di Garanzia Istituzionale e dell‟ABI); è inoltre Presidente della Fondazione Badioli e della Fondazione BCC Roma. CIOCIA ALESSANDRO, nato a Frosinone (FR) il 01/02/1954, risiede a Cori (LT). Laureato in Economia è dottore commercialista e revisore legale dei conti. Svolge attività professionale ed è titolare di uno studio di consulenza amministrativa, fiscale e societaria. Revisore per società private ed enti pubblici, ha incarichi come consulente tecnico ed è patrocinante presso diverse Commissioni tributarie. DI CAPUA GUIDO, nato a Roma il 17/09/1953 ed ivi residente, ingegnere, è Amministratore di diverse aziende nel settore agricolo ed immobiliare (Sole S.r.l., Luna 2050 S.r.l., Azienda Agricola di Fietri S.r.l.). GATTI CORRADO (Presidente del CE), nato a Roma il 19/12/1974 ed ivi residente, è Professore Straordinario di Economia e Gestione delle Imprese nell‟Università degli studi di Roma “La Sapienza”, Facoltà di Economia, dipartimento Management. Dottore commercialista e Revisore Legale, è consulente su aspetti strategici, organizzativi e finanziari di imprese private e pubbliche; è componente del consiglio di amministrazione o del consiglio sindacale, anche in qualità di presidente, di primarie società industriali e finanziarie, anche quotate. GORI FRANCESCO ENRICO, nato ad Assisi il 02/10/1941, residente a Cerveteri, è imprenditore edile e amministratore e socio di aziende di costruzione (Colle Verde Srl e Ippogrifo 2000 Srl). GRAVINA GABRIELE, nato a Castellaneta (TA) il 05/10/1953, residente a Sulmona, laureato in giurisprudenza, è imprenditore e amministratore di diverse società e organizzazioni impegnate nel campo delle infrastrutture turistiche, dei servizi culturali e della promozione dello sport di interesse locale e nazionale (CO.GE.SE. Srl, Consorzio Stabile Leonardo Srl, Molino Srl, M.i.c. Molisana Inerti Conglomerati Srl, Federazione Italiana Gioco Calcio e Campo di Golf Brecciarola Scarl in liquidazione). È Presidente della Lega Italiana Calcio Professionistico. LONGHI MAURIZIO, nato ad Orte (VT) il 27/8/1964 e domiciliato a Roma è dottore commercialista, svolge funzioni di controllo in diverse società e organismi di categoria (Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Lazio Umbria Sardegna, Banca Sviluppo spa, Moa Società Cooperativa arl); è Vice Presidente di Sinergia scarl e membro del Consiglio della Camera di Commercio di Viterbo. MADIA CHIARA, nata a Roma il 27/08/1972 e ivi residente; laureata in giurisprudenza alla Sapienza Università di Roma. Abilitata alla professione forense e co-titolare dello studio legale Madia, specializzato in diritto e procedura penale. Negli ultimi due anni è stata membro della Commissione Disciplinare del Consiglio dell'ordine degli Avvocati di Roma. PORRETTA PASQUALINA, nata a Sora (FR) il 24/08/1974 e residente a Isola del Liri (FR); è Professore Aggregato in Risk Management delle Banche e Assicurazioni alla Sapienza Università di Roma, Facoltà di Economia, dove insegna anche Strumenti Derivati; è autrice di numerose pubblicazioni anche internazionali e ha partecipato a numerose ricerche universitarie e interuniversitarie. PROIA GIAMPIERO, nato a Orte il 24/06/1959 e residente a Roma; avvocato dal 1987 e poi Professore Ordinario di Diritto del Lavoro, ha maturato esperienze in campo manageriale e istituzionale. Riveste attualmente anche l‟incarico di componente del Collegio di Indirizzo e Controllo dell‟ARAN - Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni; è stato, inoltre, Presidente di Italia Lavoro S.p.A., società pubblica che si occupa di politiche del lavoro e Commissario dell'Authority sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. SANTILLI LORENZO, nato a L‟Aquila (AQ) il 03/07/1956 ed ivi residente, è imprenditore nel campo dei servizi e delle infrastrutture per la mobilità cittadina ed è Amministratore di diverse società impegnate nel settore (MPengineering Srl, Società Consortile Mobilità e Parcheggi - M & P). È Presidente della Società Consortile ERIGEO arl. e della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di L‟aquila. Prospetto di Base - 150 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Le seguenti tabelle indicano la denominazione di tutte le società di capitali o di persone di cui i membri del Consiglio di Amministrazione siano stati membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza o socio in qualsiasi momento nei cinque anni precedenti. (i) Denominazione di tutte le società di capitali o di persone, diverse dall‟Emittente, di cui i membri del Consiglio di Amministrazione siano stati membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza nei cinque anni precedenti. Le persone non indicate non sono e non sono stati nei cinque anni precedenti membri degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza in alcuna società di capitali o di persone. NOMINATIVO SOCIETA’ CARICA IN ESSERE/CESSATA Francesco Liberati Iside Spa Presidente Cessata BCC Sistemi Informatici Presidente Cessata Federazione Lazio Umbria Sardegna Presidente In essere Federlus Factoring Srl Presidente Cessata Fondazione Badioli Presidente In essere Fondazione Banca di Credito Cooperativo di Roma Presidente In essere Federcasse Amministratore e membro comitato esecutivo In essere Comitato di gestione del Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti Amministratore In essere Fondosviluppo Amministratore In essere Unindustria Membro della giunta Cessata ABI Componente Consiglio amministrazione In essere Fondo di Garanzia Istituzionale Componente Consiglio di Amministrazione In essere Iccrea Holding spa Amministratore e membro comitato esecutivo In essere (ora Vice Presidente) Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Componente Consiglio amministrazione In essere Ce.se.coop Presidente Cessata Acea spa Sindaco effettivo In essere Acea ATO 2 spa Presidente del Collegio Sindacale In essere Acea Produzione spa Sindaco effettivo Cessata Agecooper srl Sindaco effettivo Cessata Armonia SGR spa Presidente Collegio Sindacale In essere Alumni – Associazione dei Laureati in Economia della Sapienza Università di Roma Consigliere di amministrazione Cessata Alitalia Società Aerea Italiana spa Presidente Collegio Sindacale In essere Atlantia spa Presidente del Collegio Sindacale In essere Aureo Gestioni sgrpa Sindaco Supplente Cessata Banca di Caprinica Credito Cooperativo sc Presidente del Collegio Sindacale Cessata Banca Impresa Lazio spa Sindaco Supplente Cessata BCC Factoring spa Sindaco effettivo Cessata BCC Lease spa Sindaco effettivo Cessata Corrado Gatti Prospetto di Base - 151 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – NOMINATIVO Guido Di Capua SOCIETA’ CARICA IN ESSERE/CESSATA BCC Private Equity sgrpa Sindaco effettivo Cessata BCC Solutions spa Sindaco Supplente Cessata C-Zone spa in liquidazione Sindaco effettivo In essere Ceramiche Girardi spa Sindaco supplente Cessata Confagricoltura di Roma Presidente del Collegio dei Revisori Cessata Consorzio Bonifica Pratica di Mare Sindaco Effettivo Cessata Consorzio Interuniversitario per la Cooperazione Universitaria con i Paesi Emergenti (CICUPE) Sindaco effettivo Cessata CQS Holding srl in liquidazione Sindaco effettivo In essere Farzedi srl Sindaco supplente Cessata Federcalcio srl Sindaco effettivo In essere Ferretti spa Vice Presidente In essere Ferretti International Holding spa Consigliere In essere Fiat spa Sindaco supplente Cessata Finmeccanica Global Services spa Presidente Collegio Sindacale In essere Fondazione Badioli Sindaco effettivo Cessata Fondazione Cassa di Risparmio di Teramo Presidente Organismo di Vigilanza Cessata Fondazione Cueim Sindaco Effettivo Cessata Fondazione Insieme per Roma Presidente del Collegio dei Revisori Cessata Iccrea Holding spa Sindaco supplente Cessata Iside spa Sindaco supplente Cessata I2i Imprese di Investimenti Innovativi spa Sindaco Effettivo Cessata Ktesios Holding spa in liquidazione Sindaco effettivo In essere LKTS spa in liquidazione Sindaco effettivo In essere Tirreno power spa Sindaco effettivo Cessata Meridie spa Presidente del Collegio Sindacale Cessata Total Energy Advisor srl Consigliere di amministrazione In essere Azienda Agricola di Fietri srl - Roma Amministratore Unico In essere Luna 2050 Srl – Roma Amministratore Unico In essere Sole Srl – Roma Amministratore Unico In essere Fondazione Insieme per Roma Consigliere Cessata Deputazione Ebraica di Assistenza e Servizio Sociale di Roma Consigliere Cessata Fondazione Banca di Credito Cooperativo di Roma Consigliere In essere Fondazione Enzo Badioli Consigliere In essere Madia Chiara Nessuna Lorenzo Santilli Società Consortile Mobilità & Parcheggi a rl Presidente In essere Società Consortile Erigeo a r.l. Presidente In essere Tour Express s.r.l. In Liquidazione Consigliere Amministrazione Cessata Prospetto di Base - 152 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – NOMINATIVO SOCIETA’ CARICA IN ESSERE/CESSATA L.A. Immobiliare s.r.l. Amministratore Unico Cessata Società Consortile Acculi s.r.l. Vice Presidente In essere Società Consortile MEE s.r.l. Consigliere Amministrazione In essere National Courier Express S.p.A. In liquidazione Amministratore Delegato In essere Camera di Commercio Industria Agricoltura Artigianato L'Aquila Presidente In essere Borsa Merci Telematica Italiana S.c.p.a. Consigliere Cessata Techno Salus s.r.l Amministratore Unico cessata M & P Engineering Amministratore Unico cessata Services s.r.l. Amministratore Unico cessata Federlus Factoring Presidente Collegio Sindacale Cessata Federazione Lazio Umbria Sardegna Revisore Unico In essere Moa Soc.Coop. Arl Presidente Collegio Sindacale In essere Banca Sviluppo Spa Presidente Collegio Sindacale In essere Fondazione Banca di Credito Cooperativo di Roma Consigliere In essere Sinergia scarl Consigliere e Vice Presidente In essere Camera di Commercio di Viterbo Membro Consiglio Camerale In essere Alitalia spa Sindaco supplente In essere Anci - Ass. Nazionale Comuni Italiani Membro Collegio dei Revisori Cessata Caravit spa Sindaco effettivo Cessata C.G.T. Elettronica SpA Sindaco effettivo Cessata Banca Impresa Lazio spa Sindaco effettivo Cessata Banca impresa Lazio spa Membro Organismo di Vigilanza Cessata Upi-Unione Province d'Italia Membro Collegio dei Revisori Cessata Elco Spa Presidente Collegio Sindacale Cessata Fondazione BCC Roma Membro Collegio dei Revisori Cessata Fondazione Enzo Badioli Presidente Collegio dei Revisori Cessata Elco Group Spa Presidente Collegio Sindacale Cessata Elco Group Spa Incaricato Controllo Cont. Cessata Global Research Spa Sindaco effettivo Cessata Global Research Spa Incaricato Controllo Cont. Cessata Il Borghetto Srl Sindaco effettivo Cessata Il Borghetto Srl Incaricato Controllo Cont. Cessata Casse del Centro Spa Sindaco Supplente Cessata Casse del Centro Spa Membro Sup. Organismo Vig. Cessata Ce.Se.Coop. - Centro Servizi Cooperativi Societa' Consortile A Responsabilita' Limitata Presidente Collegio Sindacale Cessata Ce.Se.Coop. - Centro Servizi Cooperativi Societa' Consortile A Responsabilita' Limitata Incaricato Controllo Cont. Cessata Business Objects Italia Presidente Collegio Sindacale Cessata Business Objects Italia Incaricato Controllo Cont. Cessata Maurizio Longhi Prospetto di Base - 153 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – NOMINATIVO SOCIETA’ CARICA IN ESSERE/CESSATA Agecooper Srl Presidente Collegio Sindacale Cessata Agecooper Srl Incaricato Controllo Cont. Cessata Bowe systec Spa Presidente Collegio Sindacale Cessata Cramas Sms Presidente Collegio Revisori Cessata Cassa di Risparmio di Fano Sindaco Supplente Cessata Pasqualina Porretta Nessuna Giampiero Proia Aran - Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni Membro del Comitato di indirizzo e Controllo In essere Francesco Enrico Gori Colle Verde Srl Amministratore Unico In essere Ippogrifo 2000 Srl Amministratore Unico In essere Selve Vecchie Srl Socio In essere Arcadia 2007 Srl Socio In essere M.I.C. Molisana Inerti Conglomerati S.R.L. Presidente del CdA In essere Molino S.R.L. con socio unico Amm.Re Unico In essere Consorzio Stabile Leonardo S.R.L. Presidente Del C.d.A In essere Co.Ge.Se. S.R.L. Amm.Re Unico In essere Nova Ars Mac S.R.L. Presidente del C.d.A Cessata Lega Italiana Calcio Professionistico Presidente In essere Federazione Italiana Giuoco Calcio Consigliere Federale In essere Federcalcio S.R.L. Membro del C.d.A. - Amm.re Delegato Cessata Campo Di Golf Brecciarola S.C.A.R.L. Liquidatore In essere Infrastrutture Turistiche S.R.L. Consigliere Cessata Roccaraso S.P.A. Consigliere Cessata Fondazione Artemusicoltura Vice Presidente Consiglio Direttivo In essere Comune di Segni Revisore Unico In essere Comune Labico Revisore Unico In essere Comune Lariano Revisore Unico In essere It card srl Revisore Legale Cessata Omega Graf Spa Revisore Legale Cessata Chiara Assicurazioni Consigliere Cessata Mec Gest Spa Revisore Legale Cessata Gabriele Gravina Alessandro Ciocia (ii) Le società di capitali o di persone, diverse dall‟Emittente, di cui gli stessi siano soci alla data del Prospetto di Base o siano stati soci nei cinque anni precedenti. Le persone non indicate non detengono partecipazioni o non sono e non sono stati nei cinque anni precedenti soci di alcuna società di capitali o di persone. NOMINATIVO DENOMINAZIONE SOCIETA' STATO DELLA PARTECIPAZIONE (ATTUALE/CESSATA) Maurizio Longhi Arredamenti Pastore Srl Cessata Ristocart Srl in liquidaz. Cessata Banca Popolare di Roma Spa Cessata Total Energy Advisor srl Attuale Sole Srl - Roma Attuale Luna 2050 Srl - Roma Attuale Corrado Gatti Guido Di Capua Prospetto di Base - 154 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – NOMINATIVO Gabriele Gravina Lorenzo Santilli Francesco Enrico Gori DENOMINAZIONE SOCIETA' STATO DELLA PARTECIPAZIONE (ATTUALE/CESSATA) Azienda Agricola di Fietri srl - Roma Attuale Hidroarch srl Attuale Ri.Ga. S.R.L. Cessata M.I.C. Molisana Inerti Conglomerati S.R.L. Attuale Molino S.R.L. con socio unico Attuale G.C.Costruzioni scarl in liquidazione Attuale Nova Ars Mac S.R.L. Cessata Nova Ars Produzioni S.R.L. Cessata T.S. „94 S.R.L. Cessata Adriatico Golf Club Cessata Felici srl Attuale Società Consortile Erigeo a rl Attuale Logistic Mobility Services srl in liquidazione Cessata Services srl in liquidazione Cessata Società Cooperativa Ge.Se.R. Cessata Tour Express s.r.l. Cessata National Courier Express S.p.A. Cessata L.A. Immobiliare s.r.l. Cessata Junia Prima s.r.l. Cessata Emme Impianti s.r.l. Cessata M&P Engineering Cessata Colle Verde I Srl Attuale Ippogrifo 2000 Srl Attuale Selve Vecchie Srl Attuale Arcadia 2007 Srl Attuale Zefiro 2008 Srl Attuale Assenza di condanne e insolvenze. Negli ultimi cinque anni, nessuno dei membri del Consiglio di Amministrazione ha riportato condanne in relazione a reati di frode, né è stato associato, nell‟ambito dell‟assolvimento dei propri incarichi, ad eventi di bancarotta, amministrazione controllata o liquidazione, né, infine, è stato oggetto di incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) e di interdizioni, da parte di un tribunale, dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza dell‟Emittente o dallo svolgimento di attività di direzione o di gestione di qualsiasi emittente. Alla data del Documento di Registrazione, il Collegio Sindacale della Banca di Credito Cooperativo di Roma è composto da tre membri effettivi, di seguito indicati, tutti domiciliati per la carica presso la sede legale della Banca di Credito Cooperativo di Roma, Via Sardegna 129, 00187 Roma. CARICA NOMINATIVO LUOGO DI NASCITA Presidente Mario Bonito Oliva Caggiano (SA) 19/12/1943 Sindaco Effettivo Fabio Fortuna Roma 22/01/1960 Sindaco Effettivo Ernesto Vetrano Napoli 15/03/1965 Prospetto di Base DATA DI NASCITA - 155 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – I componenti del Collegio Sindacale sono stati nominati con delibera dell‟Assemblea del 19 aprile 2015 per un periodo di tre esercizi fino alla data dell‟Assemblea utile per l‟approvazione del bilancio d‟esercizio al 31 dicembre 2017 Di seguito sono riassunte le informazioni più significative circa l‟esperienza professionale dei componenti il Collegio Sindacale. Sindaci Effettivi Bonito Oliva Mario, nato a Caggiano (Sa) il 19/12/1943, residente a Roma. È stato direttore della Banca d‟Italia delle sedi di Siracusa, Frosinone e L‟Aquila. È attualmente Presidente del Collegio Sindacale di Banca Sviluppo. Fortuna Fabio, nato a Roma il 22/01/1960 e ivi residente. Laureato in economia e commercio è dottore commercialista e revisore legale. Docente di economia aziendale e rettore vicario dell‟Università Niccolò Cusano – Telematica Roma, nonché docente di contabilità e bilancio presso il dipartimento impresa e management dell‟Università LUISS di Roma. Ha numerosi incarichi accademici e scientifici e ha scritto numerose monografie di ricerca, articoli e libri di testo in materia bancaria, finanziaria, contabile e di economia aziendale. Vetrano Ernesto, nato a Napoli il 15/03/1965 e residente a Roma; laureato in economia commercio presso la L.U.I.S.S. Guido Carli, Iscritto all‟ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Roma dal 18/12/92, Revisore Legale e Titolare dello Studio Associato Misuraca Vetrano; Professore di Ruolo in Economia Aziendale e Tecnica Bancaria presso l‟Istituto Tecnico Statale Paolo Baffi; Consulente Tecnico del Tribunale Civile e Penale di Roma e Mediatore Civile. Le seguenti tabelle indicano la denominazione di tutte le società di capitali o di persone di cui i membri del collegio sindacale dell‟Emittente siano stati membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza o socio in qualsiasi momento nei cinque anni precedenti. (i) Denominazione di tutte le società di capitali o di persone, diverse dall‟Emittente, di cui membri del collegio sindacale siano stati membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza nei cinque anni precedenti. Le persone non indicate non sono e non sono stati nei cinque anni precedenti membri degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza in alcuna società di capitali o di persone. NOMINATIVO SOCIETA’ CARICA IN ESSERE /CESSAT A Mario Bonito Oliva Banca Sviluppo S.p.A. Presidente Collegio Sindacale Cessata BCC della Tuscia Presidente Collegio sindacale Cessata Partecipazioni immobiliari s.p.a. in liquidazione Presidente del Collegio Sindacale Cessata Università Telematica Niccolò Cusano Rettore In essere Federazione Italiana Cricket Revisore In essere Southlands srl Sindaco\Revisore In essere Fondo Assistenza Sanitaria Integrata Multiservizi Sindaco\Revisore In essere Associazione dei Servizi Integrati Multiservizi Sindaco\Revisore Cessata Associazione Donatori Amici del servizio Trasfusione dell‟Ospedale Grassi di Ostia Sindaco\Revisore In essere Consorzio di Casalpalocco Sindaco\Revisore In essere Fabio Fortuna Ernesto Vetrano Prospetto di Base - 156 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – NOMINATIVO SOCIETA’ CARICA IN ESSERE /CESSAT A Idea Store Servizi srl Consigliere di Amministrazione In essere (ii) Nessuno dei Sindaci effettivi detiene partecipazioni o risulta essere né è stato nei cinque anni precedenti socio di società di persone o di capitali. Assenza di condanne e insolvenze. Negli ultimi cinque anni, nessuno dei membri del Collegio Sindacale ha riportato condanne in relazione a reati di frode, né è stato associato, nell‟ambito dell‟assolvimento dei propri incarichi, ad eventi di bancarotta, amministrazione controllata o liquidazione, né, infine, è stato oggetto di incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) e di interdizioni, da parte di un tribunale, dalla carica di membro degli organi di direzione o di gestione dell‟Emittente o dallo svolgimento di attività di amministrazione di direzione o di gestione di qualsiasi emittente. Alti Dirigenti nell’ambito dell’Emittente. La seguente tabella indica gli Alti Dirigenti dell‟Emittente domiciliati per la carica presso la sede legale della Banca di Credito Cooperativo di Roma, Via Sardegna 129, 00187 Roma. CARICA NOMINATIVO LUOGO DI NASCITA DATA DI NASCITA Direttore Generale Mauro Pastore Roma 23/09/1965 Vice Direttore Generale Vicario Roberto Gandolfo Roma 25/05/1956 Vice Direttore Generale Francesco Petitto Roma 14/06/1956 Di seguito sono riassunte le informazioni più significative circa l‟esperienza professionale degli Alti Dirigenti della Direzione Generale: PASTORE MAURO (Direttore Generale), nato a Roma il 23/09/1965 e ivi residente. Ha conseguito nel 1990 la Laurea in Economia e Commercio; è Dottore Commercialista. È stato assunto presso la Banca di Credito Cooperativo di Roma il 01/10/2004; ha assunto la carica di Direttore Generale dal 1 dicembre 2010. È Amministratore Unico di Agecooper Roma Srl. E‟ Presidente di BCC Sistemi Informatici da marzo 2016. GANDOLFO ROBERTO, nato a Roma il 25/05/1956 e ivi residente. Ha conseguito la Laurea in Economia e Commercio nel 1978; è Dottore Commercialista. È stato assunto presso la Banca di Credito Cooperativo di Roma il 21/04/1993, dove ricopre la carica di Direttore dell‟Area Governo Asset e Sviluppo. E‟ Vice Direttore Generale Vicario dal 2004. È componente del Consiglio di Amministrazione in AssForseo.. FRANCESCO PETITTO, nato a Roma il 14/06/1956 e ivi residente. Ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza nel 1977. Ha lavorato presso la BNL, l‟Istituto San Paolo di Torino e la Banca del Fucino. È stato assunto presso la Banca di Credito Cooperativo di Roma il 30/10/2003, a seguito dell‟incorporazione della BCC di Segni in cui ricopriva il ruolo di Direttore Generale, e dal 2006 è Direttore della Rete. È Vice Direttore Generale dall‟aprile 2015. Le seguenti tabelle indicano la denominazione di tutte le società di capitali o di persone di cui gli alti dirigenti dell‟Emittente siano stati membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza o socio in qualsiasi momento nei cinque anni precedenti. (i) Denominazione di tutte le società di capitali o di persone, diverse dall‟Emittente, di cui gli alti dirigenti siano stati membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza nei cinque anni precedenti. Le persone non indicate non sono e non sono stati nei cinque anni precedenti Prospetto di Base - 157 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – membri degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza in alcuna società di capitali o di persone. NOMINATIVO SOCIETA’ CARICA IN ESSERE/CESSATA Mauro Pastore Agecooper S.r.l. Amministratore Unico In essere BCC Sistemi Informatici Presidente In essere Chiara Assicurazioni S.p.A. Consigliere Cessata BCC Vita Vice Presidente Cessata Beni Stabili Gestioni S.p.A. Sgr Sindaco Effettivo Cessata BCC Assicurazioni Vice Presidente Cessata Centro “Gemelli Lab” Membro Comitato Direttivo Cessata Moa Casa Scarl Pres. Collegio Sindacale Cessata Banca Impresa Lazio spa Consigliere di Amm.ne Cessata Banca Impresa Lazio spa Presidente Organo di Vigilanza Cessata Soc. Consortile Assforseo srl Consigliere di Amministrazione In essere Advanced Computer Systems A.C.S. Spa Consigliere di Amministrazione Cessata Sviluppo Lazio spa Consigliere di Amministrazione Cessata Sporting Club Scanno Consigliere di Amministrazione In essere Roberto Gandolfo Francesco Petitto (ii) Nessuno degli Alti Dirigenti detiene partecipazioni o risulta essere né è stato nei cinque anni precedenti socio di società di persone o di capitali. 9.2 CONFLITTI DI INTERESSE DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA Il regolamento (CE) n. 632/2010 della Commissione del 19 luglio 2010 ha modificato il regolamento (CE) n. 1126/2008 della Commissione che adotta taluni principi contabili internazionali conformemente al regolamento (CE) n. 1606/20025 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il principio contabile IAS 24 e IFRS 8 (International Financial Reporting Standard). In ottemperanza a quanto stabilito nel regolamento e nel rispetto di quanto previsto dallo IAS 24 e dall'IFRS 8 sono considerate parti correlate il personale con responsabilità strategiche, gli amministratori, i membri degli organi di controllo ed i relativi familiari "stretti". La Banca ha provveduto all‟individuazione delle Parti Correlate, secondo quanto disposto dai principi contabili di riferimento (IAS 24). Secondo lo IAS 24 per Parti Correlate s‟intendono: a) entità che direttamente o indirettamente controllano la Società, sono da essa controllate oppure sono sotto controllo congiunto; b) entità che sono sottoposte ad un‟influenza notevole della Società; c) entità che sono sottoposte al controllo congiunto della Società; d) dirigenti con responsabilità strategiche dell‟entità; e) gli stretti familiari dei soggetti di cui alle lettere (a) o (d); f) entità sottoposte al controllo congiunto o all‟influenza notevole di uno dei soggetti di cui alle lettere d) o e) oppure i soggetti nei quali i soggetti di cui alle lettere d) o e) detengano, direttamente o indirettamente, una quota significativa di diritti di voto; g) i fondi pensionistici per i dipendenti della Società o di qualsiasi altra parte ad essa correlata. Le tipologie di Parti Correlate, così come definite dallo IAS 24, significative per la Banca sono gli Amministratori, i Sindaci ed i dirigenti con responsabilità strategiche, i loro familiari stretti e le società dai medesimi controllate e le società controllate dall‟Emittente e quelle collegate allo stesso. Parti correlate sono gli amministratori, i membri del Collegio Sindacale ed il personale con responsabilità strategiche. Prospetto di Base - 158 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – E‟ considerato personale strategico il Direttore Generale, il vice Direttore Generale, i responsabili della Direzione Revisione Interna, Direzione Compliance e Antiriciclaggio, Direzione Pianificazione e Gestione Rischi, Direzione Risorse Umane, Direzione Amministrazione e Bilancio, Direzione Crediti, Direzione Affari Enti e Aziende, Direzione Finanza, Direzione Rete e Commerciale e i Responsabili delle Zone. Alla data del Documento di Registrazione risultano n. 20 dipendenti con responsabilità strategiche. Segue il riepilogo dei rapporti con parti correlate al 31 dicembre 2015. Dal 31 dicembre 2015 alla data del Documento di Registrazione non sono state poste in essere operazioni significative con parti correlate dell‟Emittente. Amministratori e Sindaci Attivo % di incidenza sulle corrispondenti voci di bilancio % di incidenza sulle corrispondenti voci di bilancio Passivo Garanzie Rilasciate Garanzie ricevute Ricavi Costi Amministratori e Sindaci 1.581 0,02% 7.371 0,09% 67 22.529 36 152 Società 1.134 0,02% 3.615 0,04% 13 1.583 29 38 Stretti Familiari 5.168 0,08% 2.838 0,03% 169 10.010 324 58 Totale 7.883 0,12% 13.824 0,16% 249 34.122 389 248 I rapporti attivi sono composti principalmente da: - aperture di credito in conto corrente; - mutui; - prestiti personali; - anticipi e sconti su documenti. I rapporti passivi sono composti principalmente da: - conti correnti passivi; - depositi a risparmio; - pronti contro termine; - obbligazioni e certificati di deposito della Banca. Le Garanzie Rilasciate sono composte principalmente da fidejussioni rilasciate dalla Banca in favore delle parti correlate. Le Garanzie Ricevute comprendono tutte quelle garanzie personali e reali richieste alle parti correlate principalmente in occasione della concessione di finanziamenti. I ricavi sono composti da interessi attivi, commissioni attive e altre componenti positive connesse alla gestione caratteristica nei rapporti con le parti correlate. I costi sono composti da interessi e commissioni passive a altre componenti negative connesse alla gestione caratteristica nei rapporti con le parti correlate. Dirigenti con responsabilità strategiche Dirigenti con Responsabilità strategiche Società Stretti Familiari Totale Prospetto di Base Attivo Passivo Garanzie Rilasciate Garanzie ricevute Ricavi Costi 1.598 2.438 34 1.020 28 35 208 1.011 1.063 3 17 84 1 1.890 3.450 6 34 2.083 37 52 - 159 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 10. PRINCIPALI AZIONISTI 10.1. SOGGETTO CONTROLLANTE Alla data del Documento di Registrazione, nessun soggetto, sia esso persona fisica o giuridica, risulta esercitare il controllo sulla Banca di Credito Cooperativo di Roma, ai sensi dell‟art. 23 TUB e dell‟art. 93 TUF. 10.2. EVENTUALI ACCORDI, NOTI ALL’EMITTENTE, DALLA CUI ATTUAZIONE POTREBBE SCATURIRE UNA VARIAZIONE DELL’ASSETTO DI CONTROLLO DELL’EMITTENTE In considerazione di quanto sopra esposto, alla data del Documento di Registrazione non sussistono accordi dalla cui attuazione possa scaturire ad una data successiva una variazione dell‟assetto di controllo dell‟Emittente. Prospetto di Base - 160 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 11. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE 11.1. INFORMAZIONI FINANZIARIE RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI Le informazioni contabili relative all‟Emittente sono fornite nel Bilancio d‟esercizio al 31/12/2014 e Bilancio d‟esercizio al 31/12/2015, sottoposti a revisione,e nella relazione semestrale 2016 sottoposta a revisione contabile limitata. Tale documentazione è inclusa tramite riferimento al presente Documento di Registrazione ed è a disposizione del pubblico per la consultazione presso la sede sociale in Via Sardegna, 129 – 00187 Roma e sul sito internet dell‟Emittente www.bccroma.it Il bilancio 2015 è stato approvato dall‟Assemblea dei soci in data 1 maggio 2016. I riferimenti principali sono esposti nella tabella che segue: Bilancio d’esercizio 31.12.2015 INFORMAZIONI FINANZIARIE Bilancio d’esercizio 31.12.2014 Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione Pag. 9 Pag. 9 Relazione del Collegio Sindacale Pag. 59 Pag. 49 Relazione della Società di Revisione Pag. 65 Pag. 55 Stato Patrimoniale Pag. 70 Pag. 58 Conto Economico Pag. 72 Pag. 60 Nota Integrativa Pag 78 Pag 66 Allegati al Bilancio Pag. 235 Pag. 219 Relazione semestrale 30.06.2016 INFORMAZIONI FINANZIARIE Schemi di bilancio Pag. 21 Stato Patrimoniale Pag. 22 Conto Economico Pag. 24 Banca di Capranica Credito Cooperativo Bilancio d’esercizio 31.12.2015 INFORMAZIONI FINANZIARIE Bilancio d’esercizio 31.12.2014 Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione Pag. 12 Pag. 12 Relazione del Collegio Sindacale Pag. 46 Pag. 42 Stato Patrimoniale Pag. 50 Pag. 46 Conto Economico Pag. 51 Pag. 47 Nota Integrativa Pag 58 Pag 54 Allegati al Bilancio Pag. 170 Pag. 168 11.2. BILANCI In considerazione dell‟irrilevanza del valore contabile delle società controllate nonché delle loro dimensioni patrimoniali, la banca non redige il bilancio consolidato. Di seguito sono indicati i principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio di esercizio 2015. Il bilancio al 31 dicembre 2015 della Banca di Credito Cooperativo di Roma è stato predisposto con riferimento: alle disposizioni generali del codice civile e degli International Financial Reporting Standard (IFRS) adottati dall‟Unione Europea, emanati dall‟International Accounting Standard Board (IASB); ai relativi documenti interpretativi emanati dall‟International Finacial Reporting Interpretation Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea ed in vigore alla data di riferimento del bilancio; Prospetto di Base - 161 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statement emanato dallo IASB, con particolare riguardo al “principio della prevalenza della sostanza sulla forma”, nonché al concetto della “rilevanza e della significatività dell‟informazione”; alle istruzioni della Banca d‟Italia contenute nella Circolare 262 del 22-12-2005; ai documenti sull‟applicazione degli IFRS in Italia predisposti dall‟Organismo Italiano di Contabilità (OIC) nonché alle precisazioni inviate dalla Banca d‟Italia. 11.3. REVISIONE DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE ANNUALI RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI 11.3.1. Attestazione che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati sono state sottoposte a revisione I bilanci dell‟Emittente al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014 sono accompagnati dalla Relazione della Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.a., che verifica la corretta corrispondenza contabile delle informazioni finanziarie alle operazioni di gestione. Le relazioni di revisione sui bilanci d‟esercizio 2015 e 2014 sono redatte ai sensi del D.lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010; nella relazione è stato espresso un giudizio senza rilievi. Le relazioni della società di revisione sono incluse nei relativi bilanci, messi a disposizione gratuitamente del pubblico come indicato nel successivo Paragrafo 14 “Documenti accessibili al pubblico”, cui si rinvia. 11.3.2. Indicazione di altre informazioni controllate dai revisori dei conti Nel presente documento non sono inclusi dati o informazioni, diversi dai bilanci annuali e dalle relazioni semestrali, che siano stati oggetto di verifica da parte della Società di Revisione. 11.3.3. Fonte dei dati finanziari contenuti nel Documento di Registrazione Tutti i dati finanziari contenuti nel Documento di Registrazione sono estratti dai bilanci d‟esercizio 2013, 2014 e 2015 dell‟Emittente, nonché dai bilanci al 31 dicembre 2015 e 31 dicembre 2014 predisposti dalla Banca di Capranica Credito Cooperativo. I dati al 30/06/2016 relativi ai ratios patrimoniali, agli indicatori della qualità creditizia e agli indicatori di liquidità non sono tratti dai bilanci ma dalla relazione semestrale approvata dal C.d.A. dell‟Emittente e sottoposta a revisione contabile limitata da parte della società di revisione. I dati aggregati relativi agli effetti della fusione sono tratti dalle elaborazioni gestionali dell‟Emittente e non sono sottoposti a revisione contabile. 11.4. DATA DELLE ULTIME INFORMAZIONI FINANZIARIE SOTTOPOSTE A REVISIONE Le ultime informazioni finanziarie sottoposte a revisione ed incluse mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione sono relative al bilancio d‟esercizio chiuso al 31 dicembre 2015. Il Consiglio di Amministrazione della Banca ha approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2016, sottoposta a revisione contabile limitata da parte della società Deloitte & Touche S.p.A., inclusa mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione. 11.5. INFORMAZIONI FINANZIARIE INFRANNUALI E ALTRE INFORMAZIONI FINANZIARIE L‟Emittente pubblica informazioni finanziarie infrannuali; ossia, viene redatta la situazione contabile semestrale, sottoposta a revisione limitata per la sola determinazione dell‟utile ai fini del calcolo dei Fondi Propri. Tale documentazione è inclusa mediante riferimento nel presente documento. L‟emittente si impegna a mettere a disposizione sul sito www.bccroma.it, i dati finanziari e patrimoniali rilevabili dalle informazioni finanziarie semestrali. 11.6. PROCEDIMENTI GIUDIZIARI E ARBITRALI L‟Emittente non ha procedimenti amministrativi, giudiziari o arbitrali pendenti, i quali possano avere, a giudizio dell‟Emittente stesso, ripercussioni significative sulla situazione finanziaria o sulla redditività. Prospetto di Base - 162 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – A titolo informativo si indica che l‟importo dei fondi in questione (fondi per rischi ed oneri) risulta pari a 11.688 migliaia di euro. La Banca ritiene che tale fondo sia sufficiente a fronteggiare gli eventuali oneri derivanti dal contenzioso legale. Tra le passività potenziali si segnalano: a) Cause con il personale per un importo di circa 80 migliaia di euro. La Banca ritiene di aver già versato tutte le competenze finali dovute al dipendente comprese le somme relative al trattamento di fine rapporto oggetto della polizza estinta; b)Cause legali con soggetti esterni alla Banca per le quali non si ritiene probabile l‟eventualità di esborso: (i) risarcimento danni e restitutorie: n. 12 giudizi per un complessivo valore di 11.730 migliaia di Euro e durata media residua di 2,5 anni circa;. (ii) anatocismo, usura e condizioni economiche non pattuite o comunque nulle: n. 2 giudizi per un complessivo valore di 51 migliaia di Euro e durata media residua di 1 anno circa; (iii) revocatorie fallimentari: n. 2 giudizi per un complessivo valore di 70 migliaia di Euro e durata media residua di 1,7 anni circa; (iv) cause titoli: n. 1 giudizio per un complessivo valore di 800 migliaia di Euro e durata media residua di 3 anni circa. Accertamenti promossi dalle autorità di vigilanza È presente una passività potenziale in merito ad una eventuale irrogazione di una sanzione pecuniaria da parte dell‟Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per la mancata comunicazione preventiva, alla stessa Autorità, dell‟operazione di acquisizione di attività e passività della ex Banca Padovana C.C. avvenuta con atto notarile del 18 dicembre 2015. Il fatturato totale dell‟insieme delle imprese interessate superava infatti i limiti stabiliti dalla legge per l‟obbligo di comunicazione preventiva. Ad oggi non è possibile stabilire con sufficiente attendibilità l‟importo dell‟eventuale obbligazione da sostenere. In considerazione delle diverse Autorità coinvolte nei processi autorizzativi e per il fatto che non ci sia stata alcuna violazione della concorrenza si ritiene che un‟eventuale sanzione possa essere di importo non significativo. Contenzioso di natura tributaria Si segnala che l‟Emittente è stato sottoposto ad una verifica fiscale da parte della Direzione Regionale delle Entrate del Lazio, ufficio grandi contribuenti, al fine di eseguire il controllo della contabilità posta in essere ai fini IRES, IRAP, IVA relativamente al periodo d‟imposta 2013. Tale verifica rientra nel piano dei controlli biennali previsti per le società di grandi dimensioni (società che presentano un volume di affari, ricavi o compensi non inferiori a Euro 25.822.844,95) ed essendo la Banca un “contribuente tutorato” secondo quanto previsto dal D.L. 185/2008. Nel contesto dell‟esame sostanziale, che ha interessato atti e fatti di gestione aventi rilevanza fiscale, contabile ed amministrativa, sono state rilevate alcune inesattezze in materia di IRES. A conclusione delle verifiche l‟Autorità tributaria propone il recupero a tassazione per l‟anno 2013 di un importo totale di Euro 1.967.881,15 Al termine del verbale di constatazione l‟Emittente ha dichiarato, non condividendo alcuni rilievi formulati dall‟Autorità tributaria, di riservarsi la possibilità di presentare ulteriori osservazioni e memorie nelle sedi opportune. 11.7. CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI NELLA SITUAZIONE FINANZIARIA DELL’EMITTENTE L‟Emittente dichiara che dalla data dell‟ultima semestrale approvata e sottoposta a revisione limitata non si sono verificati cambiamenti significativi della propria situazione finanziaria o commerciale. Si evidenzia come l‟utile netto alla data del 30 giugno 2016 risulti pari a Euro 11,2 milioni, invariato rispetto a giugno 2015. Il margine di interesse è in incremento di 0,9 milioni (+1,1%), il margine di intermediazione è in incremento di 11,5 milioni (9,7%), grazie ai maggiori ricavi netti da servizi (+5,8 Prospetto di Base - 163 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – milioni) e al maggior contributo dell‟area finanza (+4,8 milioni). I costi operativi risultano in incremento di 15 milioni (+20,1%). La voce 130 (rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti e di altre operazioni finanziarie) presenta un saldo negativo di 27,8 milioni, evidenziando minori accantonamenti per 2,2 milioni (-7,3%). Si è registrato un risultato positivo riguardo la voce 100 del Conto Economico (“Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: attività finanziarie disponibili per la vendita”) di 9,2 milioni di Euro (+ 37,3%). La voce 260 del Conto economico è passata da -2,0 milioni di Euro del 2015 a -0,7 milioni di Euro del 2016. Prospetto di Base - 164 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 12. CONTRATTI IMPORTANTI 12.1. SINTESI DI CONTRATTI IMPORTANTI In coerenza con le nuove Disposizioni definite nella Circolare 285/06 di Banca d‟Italia di seguito si riporta l‟elenco dei fornitori terzi cui la Banca ha esternalizzato le c.d. Funzioni Aziendali Importanti: Funzioni Operative Importanti: ossia quelle attività/funzioni esternalizzate la cui mancata o inadeguata esecuzione determini il rischio di compromissione grave della redditività, della solidità patrimoniale, della continuità operativa o della conformità alle norme cui la Banca è sottoposta; Sistema Informativo. 12.1.1. Funzioni Operative Importanti. A. Contratto di Erogazione di Servizi In data 28 dicembre 2015, l‟Emittente ha rinnovato l‟accordo con Sinergia S.c.a.r.l. comprendente le attività di back office nell‟ambito dei seguenti aspetti dei sistemi di pagamento: Sistemi di pagamento Italia; Monetica; Estero; Contrattualistica; PEC; Alimentazione Banche dati fiscali. La durata del contratto varia per i singoli ambiti coperti ed è rinnovabile salvo disdetta da comunicarsi con preavviso di almeno 6 mesi rispetto alla scadenza. A fronte dei contratti di cui sopra, nel 2015 è stato riconosciuto un compenso al fornitore di € 5 milioni circa. B. Contratti di Servizi nell’ambito della gestione della Finanza L‟Emittente ha stipulato con ICCREA Banca contratti per l‟erogazione dei seguenti servizi nell‟ambito della gestione della Finanza: Servizio per l‟identificazione delle operazioni sospette ai fini della prevenzione di abusi di mercato, analisi delle operazioni potenzialmente sospette eseguite dalle BCC su mercati regolamentati/MTF, contratto rinnovato in data 30 dicembre 2015, tacitamente rinnovato anno per anno salvo comunicazione diversa delle Parti; Transaction Reporting e Post Trade Trasparency, segnalazione alla Consob di operazioni non eseguite su mercati regolamentati italiani di strumenti negoziabili su mercati regolamentati europei, contratto rinnovato in data 30 dicembre 2015, tacitamente rinnovato anno per anno salvo comunicazione diversa delle Parti; Servizio dei test di efficacia delle coperture per operazioni in derivati OTC, esecuzione dei test di efficacia; contratto rinnovato in data 1 settembre 2015, tacitamente rinnovato anno per anno salvo comunicazione diversa delle Parti; Servizio di segnalazione al Trade Repository relativo a contratti derivati per conto delle BCC sia dei contratti derivati conclusi dalle BCC con l'Istituto, sia dei contratti derivati conclusi dalle BCC con la loro clientela, stipulato in data 22 settembre 2014, tacitamente rinnovato anno per anno salvo comunicazione diversa delle Parti; Servizio di pricing degli strumenti finanziari derivati OTC per l‟invio flusso giornaliero contenente i prezzi teorici dei contratti derivati e delle operazioni in cambi a termine conclusi dalla BCC direttamente con Iccrea Banca, contratto stipulato in data 22 settembre 2014, tacitamente rinnovato anno per anno salvo comunicazione diversa delle Parti; Fornitura servizi informatici – Summit Finanza per l‟insourcing informatico della piattaforma applicativa Summit per la gestione finanziaria del portafoglio di proprietà e le Prospetto di Base - 165 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – connesse attività di risk management, contratto stipulato in data 1 gennaio 2012 con durata di 3 anni, tacitamento rinnovato salvo comunicazione diversa delle Parti; C. Contratti per la gestione documentale L‟Emittente nell‟ambito della gestione documentale ha rinnovato i seguenti contratti con scadenza 31 dicembre 2016 con le società: Memory, per i servizi e le attività di presa in carico, trasporto e catalogazione secondo uno standard predefinito e concordato, degli archivi esistenti e della documentazione proveniente dalle sedi e dalle filiali dell‟Emittente concernenti dati e informazioni relative alle operazioni ed alla clientela, di successiva archiviazione dei documenti catalogati nonché di un servizio di ricerca e di invio dei documenti sottoposti ad archiviazione su specifica richiesta dell‟Emittente; a fronte di tale contratto nel 2015 è stato riconosciuto un compenso di € 470.000 circa; Preda, per la digitalizzazione della documentazione pregressa e giornaliera e per la lavorazione dei documenti nel settore “Gestione Tesoreria Enti”; a fronte di tale contratto nel 2015 è stato riconosciuto un compenso al fornitore di € 400.000 circa. D. Contratti di Servizi di trattamento e contazione del contante e trasporto valori L‟Emittente nel corso del 2014 ha stipulato con le società SIPRO e Fidelitas dei contratti per i servizi di trattamento e contazione del denaro contante e di trasporto dei valori da e verso le proprie Agenzie I contratti, con entrambi le Società, sono stati stipulati con decorrenza 1 gennaio 2014 e hanno durata annuale, rinnovabile tacitamente. A fronte di tali contratti nel 2015 sono stati riconosciuti: alla società Sipro circa € 2.600.000; alla società Fidelitas circa € 67.000. Inoltre, nel corso del 2015 e del 2016 la Banca ha sottoscritto un contratto rispettivamente con Iccrea Banca - Coopservice e Securpol per la fornitura di servizi di approvvigionamento, ritiro, trasporto, contazione e gestione dei valori e degli ATM. E. Contratto per la prestazione del servizio di datacertazione digitale L‟Emittente in data 31/12/2015 ha rinnovato con la società Postel un contratto per la fornitura del servizio di datacertazione dei documenti digitali che consente di apporre gli stessi data ed ora in modo certo, opponibile a terzi e legalmente riconosciuto. A fronte di tale contratto nel 2015 è stato riconosciuto un compenso di € 30.000 circa. Il contratto ha validità annuale, rinnovabile tacitamente salvo comunicazione diversa delle Parti. 12.1.2. Funzioni Aziendali di Controllo. L‟Emittente nel corso del 2008 ha sottoscritto con Federlus un contratto per l‟attività di EDP Audit esternalizzando alla stessa l‟attività di controllo sul sistema informativo fornito da BCC Sistemi Informatici secondo quanto disposto dalla normativa prima e secondaria applicabile alle banche e tempo per tempo vigente. Nello specifico l‟attività di EDP auditing viene effettuata sul sistema informativo bancario nella parte residente e gestita dall‟outsourcer BCC Sistemi Informatici nonché ai relativi servizi informatici da questo erogati. Il contratto ha durata triennale e prevede il rinnovo tacito per la stessa durata originaria, salvo disdetta da una delle parti. A fronte di tale contratto nel 2015 è stato riconosciuto un compenso di € 22.000 circa. 12.1.3. Sistema Informativo Nell‟ambito della gestione del sistema informativo l‟Emittente ha rinnovato i seguenti contratti: in data 28 dicembre 2015 con BCC Sistemi Informatici (ex Iside S.p.A.), di durata annuale, rinnovabile di anno in anno salvo disdetta da comunicarsi con preavviso di almeno 120 giorni rispetto alla scadenza, avente ad oggetto la Gestione in Outsourcing del “Sistema Prospetto di Base - 166 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – informativo” (ivi inclusa la gestione del Disaster Recovery) e l‟acquisizione in licenza d‟uso dei relativi software. Il contratto prevede altresì l‟impegno del fornitore ad effettuare la costante manutenzione e sviluppo evolutivo del Sistema informativo e la gestione dei sistemi di back up. A fronte di tale contratto nel 2015 è stato riconosciuto un compenso di € 8,5 milioni circa; in data 28 dicembre 2015 con Armundia per l‟utilizzo di un cruscotto per la gestione delle deleghe in materia di Finanza e per la gestione di un business data warehouse; a fronte di tale contratto nel 2015 è stato riconosciuto un compenso di € 128.000 circa, la scadenza del contratto è fissata per il 31 dicembre 2016. Prospetto di Base - 167 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 13. INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI L‟Emittente non ha richiesto e non ha conferito a terzi alcun incarico finalizzato ad ottenere l‟elaborazione di pareri specialistici. Il Prospetto di Base non contiene pareri o relazioni di esperti, fatta eccezione (i) per le relazioni di revisione contabile dei bilanci e per le relazioni di revisione contabile limitata dei prospetti contabili semestrali redatte dalla Società di Revisione, e (ii) per la relazione di cui alla Sezione 5, Capitolo 8, Paragrafo 8.2, redatta dal Dott. Stefano Fiorini, dottore commercialista e revisore legale. Si attesta che, ad esclusione dell‟incarico di controllo contabile testé citato, la Società di Revisione non ha interessi rilevanti nell'Emittente. Si attesta che, ad esclusione dell‟incarico per la redazione della relazione di cui alla Sezione 5, Capitolo 8, Paragrafo 8.2 testé citato, il Dott. Stefano Fiorini non ha interessi rilevanti nell'Emittente. Prospetto di Base - 168 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 14. DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO Per tutta la durata di validità del presente Documento di Registrazione, possono essere consultati presso la Sede Sociale della Banca di Credito Cooperativo di Roma, in via Sardegna 129 - 00187 Roma i seguenti documenti in formato cartaceo: Atto costitutivo; Statuto Sociale dell‟Emittente; Fascicoli di bilancio di esercizio 2015; Fascicoli di bilancio di esercizio 2014; Fascicoli di bilancio di esercizio 2013; Relazione semestrale 2016; Relazione semestrale 2015; Fascicoli di bilancio degli esercizi 2014 e 2015 della Banca di Capranica Credito Cooperativo; Relazione della Società di Revisione riferita agli esercizi 2015, 2014 e 2013; “Prospetto Informativo relativo all‟Offerta Pubblica di azioni ordinarie” depositato presso la Consob in data 5 settembre 2015 a seguito di approvazione comunicata con nota nr. 0070009/15 del 4 settembre 2015; “Supplemento al Prospetto Informativo relativo all‟Offerta Pubblica di azioni ordinarie” depositato presso la Consob in data 4 agosto 2016 a seguito di approvazione comunicata con nota nr. 0072550/16 del 3 agosto 2016. La documentazione menzionata, fatta eccezione per l‟Atto Costitutivo, è disponibile in formato elettronico sul sito internet dell‟Emittente www.bccroma.it Le informazioni ed i dati semestrali, redatti successivamente alla pubblicazione dell'ultimo bilancio d'esercizio, verranno messe a disposizione gratuitamente del pubblico con le stesse modalità di cui sopra. Il Prospetto di Base incorpora mediante riferimento il Prospetto di Aumento di Capitale depositato presso la Consob in data 5 settembre 2015 a seguito di approvazione comunicata con nota nr. 0070009/15 del 4 settembre 2015, come successivamente integrato ed aggiornato dal Supplemento al Prospetto di Aumento di Capitale depositato presso la Consob in data 4 agosto 2016 a seguito di approvazione comunicata con nota nr. 0072550/16 del 3 agosto 2016. Come previsto dall’art. 28 comma 4 del Regolamento CE 809/2004 il citato documento è incorporato per riferimento, limitatamente alle informazioni sull’Emittente come individuati nell’indice di seguito riportato, ai sensi dell’art. 11 comma 2 della Direttiva 2003/71/CE, le altre informazioni relative all’offerta e alla descrizione degli strumenti finanziari oggetto dell’offerta stessa non sono rilevanti al fine del presente Prospetto di Base. Prospetto di Aumento di Capitale PAG. PROSPETTO INFORMATIVO PAG. SUPPLEMENTO PROSPETTO INFORMATIVO DEFINIZIONI (AGGIORNATE DAL SUPPLEMENTO) 13 16 GLOSSARIO 18 NOTA DI SINTESI (AGGIORNATA DAL SUPPLEMENTO) 25 SEZIONE A – INTRODUZIONE E AVVERTENZE 25 SEZIONE B – EMITTENTE (AGGIORNATA DAL SUPPLEMENTO) 25 18 SEZIONE C – STRUMENTI FINANZIARI (AGGIORNATA DAL 30 23 Prospetto di Base 17 - 169 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – SUPPLEMENTO) SEZIONE D – RISCHI (AGGIORNATA DAL SUPPLEMENTO) 31 23 SEZIONE PRIMA - DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE (AGGIORNATA DAL SUPPLEMENTO) 41 37 CAPITOLO I - PERSONE RESPONSABILI 42 1.1. INDICAZIONE DELLE PERSONE RESPONSABILI. 42 1.2. DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ. 42 CAPITOLO II - REVISORI LEGALI DEI CONTI (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO) 42 37 2.1. REVISORI LEGALI DELL‟EMITTENTE. 42 37 2.2. INFORMAZIONI SUI RAPPORTI CON I REVISORI. 42 37 CAPITOLO III – INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO) 42 37 3.1. INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE RELATIVE AGLI ESERCIZI CHIUSI AL 31 DICEMBRE 2014, 2013 E 2012. 43 37 3.2. INDICATORI DI RISCHIO 45 43 CAPITOLO IV - FATTORI DI RISCHIO (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO) 61 63 4.1 RISCHI RELATIVI ALL‟ATTIVITÀ DELL‟EMITTENTE 61 64 4.2 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SETTORI DI ATTIVITÀ E AI MERCATI IN CUI OPERA L‟EMITTENTE E IL GRUPPO DELL‟EMITTENTE 78 91 4.3 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLE AZIONI OGGETTO DI OFFERTA 81 98 CAPITOLO V – INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO) 86 105 5.1. STORIA ED EVOLUZIONE DELL‟EMITTENTE. 86 105 5.2. PRINCIPALI INVESTIMENTI. 88 108 CAPITOLO VI – ATTIVITA’ DELL’EMITTENTE (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO) 90 110 6.1. PRINCIPALI ATTIVITÀ. 90 110 6.2. PRINCIPALI MERCATI. 122 129 6.3. EVENTI ECCEZIONALI. 131 6.4. EVENTUALE DIPENDENZA DA BREVETTI, LICENZE, CONTRATTI MARCHI, CONCESSIONI, AUTORIZZAZIONI DA FORNITORI. 131 6.5. FONTE DEI DATI SULLA POSIZIONE CONCORRENZIALE DELL‟EMITTENTE. 131 CAPITOLO VII – STRUTTURA ORGANIZZATIVA 131 7.1. DESCRIZIONE DEL GRUPPO CUI APPARTIENE L‟EMITTENTE. 131 7.2. ELENCO DELLE SOCIETÀ CONTROLLATE DALL‟EMITTENTE. 131 CAPITOLO VIII – IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO) 132 143 8.1. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI. 132 143 8.2. PROBLEMATICHE AMBIENTALI. 139 CAPITOLO IX - RESOCONTO DELLA SITUAZIONE GESTIONALE E FINANZIARIA (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO) 139 152 9.1. SITUAZIONE FINANZIARIA. 139 152 9.2. GESTIONE OPERATIVA. 148 161 CAPITOLO X – RISORSE FINANZIARIE (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO) 157 169 10.1. RISORSE FINANZIARIE DELL‟EMITTENTE. 157 169 Prospetto di Base - 170 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 10.2. FONTI, IMPORTI E DESCRIZIONE DEI FLUSSI DI CASSA PER GLI ESERCIZI 2014, 2013 E 2012. 157 169 10.3. FABBISOGNO E STRUTTURA DI FINANZIAMENTO DELL‟EMITTENTE. 159 173 10.4. INFORMAZIONI RIGUARDANTI EVENTUALI LIMITAZIONI ALL‟USO DELLE RISORSE FINANZIARIE CHE ABBIANO AVUTO, O POTREBBERO AVERE, DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SULL‟ATTIVITÀ DELL‟EMITTENTE. 162 177 10.5. INFORMAZIONI RIGUARDANTI LE FONTI PREVISTE DEI FINANZIAMENTI NECESSARI PER ADEMPIERE AGLI IMPEGNI RELATIVI AI PRINCIPALI INVESTIMENTI FUTURI ED ALLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ESISTENTI O PREVISTE. 162 177 CAPITOLO XI – RICERCA E SVILUPPO, BREVETTI E LICENZE 162 11.1. RICERCA E SVILUPPO. 162 11.2 PROPRIETÀ INTELLETTUALE 162 CAPITOLO XII – INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO) 163 178 12.1. TENDENZE RECENTI SULL‟ANDAMENTO DELLE ATTIVITÀ DELL‟EMITTENTE. 163 178 12.2. TENDENZE, INCERTEZZE, RICHIESTE, IMPEGNI O FATTI NOTI CHE POTREBBERO RAGIONEVOLMENTE AVERE RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SULLE PROSPETTIVE DELL‟EMITTENTE ALMENO PER L‟ESERCIZIO IN CORSO. 164 CAPITOLO XIII – PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO) 164 182 13.1. DATI PREVISIONALI. 164 184 CAPITOLO XIV – ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE O DI VIGILANZA E ALTI DIRIGENTI 165 14.1. ORGANI SOCIALI E ALTI DIRIGENTI. 165 14.2. CONFLITTO DI INTERESSI DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE O DI VIGILANZA E DEGLI ALTI DIRIGENTI. 175 CAPITOLO XV – REMUNERAZIONE E BENEFICI (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO) 176 204 15.1. REMUNERAZIONI E BENEFICI A FAVORE DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, DEI MEMBRI DEL COLLEGIO SINDACALE, DEI MEMBRI DEL COLLEGIO SINDACALE E DEGLI ALTI DIRIGENTI. 176 204 15.2. AMMONTARE DEGLI IMPORTI ACCANTONATI O ACCUMULATI DALL‟EMITTENTE O DALLE SUE CONTROLLATE PER LA CORRESPONSIONE DI PENSIONI, INDENNITÀ DI FINE RAPPORTO O BENEFICI ANALOGHI. 177 204 CAPITOLO XVI – PRASSI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO) 177 206 16.1. DURATA DELLA CARICA DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI MEMBRI DEL COLLEGIO SINDACALE. 178 16.2. CONTRATTI DI LAVORO STIPULATI DAI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DAI COMPONENTI DEL COLLEGIO SINDACALE CON L‟EMITTENTE O CON LE ALTRE SOCIETÀ DEL GRUPPO CHE PREVEDONO UN‟INDENNITÀ DI FINE RAPPORTO. 179 16.3. COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO E COMITATO PER LA REMUNERAZIONE. 179 16.4. RECEPIMENTO DELLE NORME IN MATERIA DI GOVERNO SOCIETARIO. 179 206 CAPITOLO XVII – DIPENDENTI (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO) 179 207 Prospetto di Base - 171 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 17.1. DIPENDENTI. 179 207 17.2. PARTECIPAZIONI AZIONARIE E STOCK OPTION. 180 208 17.3. ACCORDI DI PARTECIPAZIONE DI DIPENDENTI AL CAPITALE SOCIALE. 181 209 CAPITOLO XVIII – PRINCIPALI AZIONISTI (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO) 181 210 18.1. PRINCIPALI AZIONISTI. 181 210 18.2. DIRITTI DI VOTO DIVERSI IN CAPO AI PRINCIPALI AZIONISTI. 182 18.3. INDICAZIONE DELL‟EVENTUALE SOGGETTO CONTROLLANTE AI SENSI DELL‟ARTICOLO 93 TUF. 182 18.4. PATTI PARASOCIALI. 182 CAPITOLO XIX – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO) 182 211 CAPITOLO XX – INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITA’ E LE PASSIVITA’, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E LE PERDITE DELL’EMITTENTE (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO) 186 215 20.1. INFORMAZIONI FINANZIARIE RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI ED ALL‟ESERCIZIO IN CORSO. 186 215 20.2. REVISIONE DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI 227 231 20.3. DATA DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE PIÙ RECENTI SOTTOPOSTE A REVISIONE CONTABILE 228 232 20.4. POLITICA DEI DIVIDENDI 228 20.5. PROCEDIMENTI GIUDIZIARI E ARBITRALI 228 20.6. CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI NELLA SITUAZIONE FINANZIARIA O COMMERCIALE DELL‟EMITTENTE 228 232 CAPITOLO XXI – INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO) 229 233 21.1. CAPITALE SOCIALE 229 233 21.2. ATTO COSTITUTIVO E STATUTO SOCIALE. 230 CAPITOLO XXII – CONTRATTI IMPORTANTI 238 22.1. SINTESI DI CONTRATTI IMPORTANTI. 238 CAPITOLO XXIII – INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO) 240 235 23.1 INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI. 240 235 23.2. ATTESTAZIONE IN MERITO ALLE INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI. 240 235 CAPITOLO XXIV - DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO) 240 236 CAPITOLO XXV – INFORMAZIONI SULLE PARTECIPAZIONI (AGGIORNATO DAL SUPPLEMENTO) 241 237 APPENDICI 266 Prospetto di Base - 172 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – SEZIONE 6 NOTA INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI PER LE OBBLIGAZIONI DENOMINATE: (a) (b) (c) (d) “B.C.C. di Roma obbligazioni a Tasso Fisso” “B.C.C. di Roma obbligazioni Step Up - Step Down” “B.C.C. di Roma obbligazioni Zero Coupon” “B.C.C. di Roma obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap)” (e) “B.C.C. di Roma obbligazioni Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap)” Le Obbligazioni oggetto del presente programma potranno essere emesse con riconoscimento di una percentuale o di un importo prefissato del valore nominale collocato a favore di Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale. 1 PERSONE RESPONSABILI Per quanto attiene all‟indicazione delle persone responsabili ed alla relativa dichiarazione di responsabilità, si rinvia alla Sezione 1 del presente Prospetto di Base. Prospetto di Base - 173 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 2 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLE OBBLIGAZIONI OGGETTO DEL PROGRAMMA Con riferimento ai Fattori di Rischio relativi agli strumenti finanziari offerti, si rinvia alla Sezione 4 (Fattori di Rischio), Capitolo 4.3 (Fattori di rischio relativi agli strumenti finanziari) di cui al presente Prospetto di Base. Prospetto di Base - 174 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 3 INFORMAZIONI ESSENZIALI 3.1 Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all’emissioni/alle offerte L‟Emittente provvederà a dare indicazione nelle Condizioni Definitive dei soggetti collocatori e del Responsabile del Collocamento. a) Coincidenza dell’Emittente con il Soggetto incaricato del Collocamento e con il Responsabile del Collocamento L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e in qualità di Responsabile del Collocamento; in tal caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori in quanto i titoli collocati sono di propria emissione. b) Coincidenza dell’Emittente con l’Agente di Calcolo L'Emittente opera come Agente di Calcolo delle Obbligazioni; in tal caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori. c) Negoziazione dei titoli al di fuori di qualunque struttura di negoziazione L‟Emittente negozierà i titoli su istanza del sottoscrittore (assumendo pertanto onere di controparte), e ciò configura una situazione di conflitto di interesse nei confronti degli investitori. d) Commissioni percepite dal Soggetto incaricato del Collocamento e dal Responsabile del Collocamento Il Soggetto incaricato del Collocamento e il Responsabile del Collocamento percepiscono una commissione di collocamento come indicato di volta in volta nelle Condizioni Definitive e ciò determina un ulteriore conflitto di interessi. e) Conflitto d’interesse in caso di devoluzione di parte dell’ammontare collocato delle Obbligazioni ad un Ente Beneficiario Nel caso in cui parte dell‟ammontare ricavato dai Titoli (espresso come importo fisso o come percentuale dell‟importo nominale collocato) venga devoluto ad un Ente Beneficiario (come definito al successivo paragrafo 3.2.), un eventuale collegamento - da intendersi quale, a titolo esemplificativo, concessione di crediti, coincidenza di soggetti rilevanti, rapporti commerciali, ecc. - tra l'Emittente e l'Ente Beneficiario potrebbe determinare una situazione di conflitto d‟interessi significativi per l‟emissione/l‟offerta. Di tale conflitto d‟interessi si darà indicazione nelle Condizioni Definitive. La descrizione di eventuali ulteriori interessi, compresi quelli in conflitto, significativi per l‟emissione/l‟offerta, con l‟indicazione delle persone interessate e della natura degli interessi, sarà riportata nelle Condizioni Definitive. 3.2 Ragioni dell’offerta e impiego dei proventi Le obbligazioni saranno emesse nell‟ambito dell‟ordinaria attività di raccolta da parte dell‟Emittente. L‟ammontare ricavato dall‟emissione obbligazionaria, al netto di eventuali commissioni di sottoscrizione, sarà destinato all‟esercizio dell‟attività creditizia dell‟Emittente. In aggiunta a quanto sopra, come precisato e specificato di volta in volta nelle Condizioni Definitive: i) parte dell‟ammontare ricavato dai Titoli (espresso come importo fisso o come percentuale dell‟importo nominale collocato) potrà essere devoluto dall‟Emittente a titolo di liberalità a favore di Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale (Ente Beneficiario). In tal caso nelle Condizioni Definitive la denominazione del Prestito sarà integrata con riferimento al nome del Beneficiario di cui sopra e al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto all‟Ente Beneficiario; o ii) una somma (espressa come importo fisso o come percentuale dell‟ammontare nominale dei Titoli complessivamente collocato potrà essere messa a disposizione, per l‟erogazione di finanziamenti al/ai beneficiario/i indicato/i nelle Condizioni Definitive. In tal caso nelle Condizioni Definitive la denominazione del Prestito sarà integrata con riferimento ai destinatari dell‟iniziativa e al termine del periodo di Offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante l‟importo delle somme messe a disposizione per l‟erogazione di finanziamenti sulla base di quanto sopra; o Prospetto di Base - 175 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – iii) una somma (espressa come importo fisso o come percentuale dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni potrà essere messa a disposizione, per l‟erogazione di finanziamenti al/ai beneficiario/i indicato/i nelle Condizioni Definitive,. Qualora la somma messa a disposizione non venga interamente erogata, l‟Emittente devolverà una percentuale dell‟importo non erogato a titolo di liberalità a favore di Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale (Ente Beneficiario). In tal caso nelle Condizioni Definitive la denominazione del Prestito sarà integrata con riferimento ai destinatari dell‟iniziativa e con riferimento al nome del Beneficiario di cui sopra e al termine del periodo di Offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante l‟importo delle somme messe a disposizione per l‟erogazione di finanziamenti sulla base di quanto sopra e, se applicabile, un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto all‟Ente Beneficiario; o iv) parte dell‟ammontare ricavato dai Titoli (espressa come importo fisso o come percentuale dell‟importo nominale collocato) potrà essere devoluta a titolo di liberalità a favore di Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale (Ente Beneficiario) e, congiuntamente, una somma (espressa come importo fisso o come percentuale dell‟ammontare nominale dei Titoli complessivamente collocato potrà essere messa a disposizione, per l‟erogazione di finanziamenti al/ai beneficiario/i indicato/i nelle Condizioni Definitive. In tal caso nelle Condizioni Definitive la denominazione del Prestito sarà integrata con riferimento al nome del Beneficiario di cui sopra e con riferimento ai destinatari dell‟iniziativa e al termine del periodo di Offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto all‟Ente Beneficiario e l‟importo delle somme messe a disposizione per l‟erogazione di finanziamenti sulla base di quanto sopra. Resta fermo che il rimborso del capitale investito nelle Obbligazioni nonché la corresponsione delle Cedole saranno garantiti esclusivamente dal patrimonio dell‟Emittente. Eventuali ulteriori specificazioni di quanto sopra descritto relativamente alle ragioni dell‟offerta e/o agli impieghi dei proventi non noti alla data di approvazione del Prospetto di Base saranno riportati nelle Condizioni Definitive. Prospetto di Base - 176 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 4 INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE 4.1 Strumenti finanziari oggetto dell’offerta Le Obbligazioni oggetto del Programma di Offerta sono titoli di debito non rappresentativi di capitale che determinano l‟obbligo per l‟Emittente di rimborsare il 100% del loro Valore Nominale salvo quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito all'utilizzo del “bail-in”, come recepita nel nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015. (i) Descrizione del tipo e della classe degli strumenti finanziari oggetto dell’offerta Il Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Roma ha deliberato in data 30 marzo 2016 un programma di offerta al pubblico di prestiti obbligazionari da emettersi nel corso di dodici mesi a decorrere dall‟avvenuta pubblicazione del Prospetto. Le Obbligazioni saranno emesse in Euro. In particolare, i Titoli oggetto della presente Nota Informativa, come precisato nelle Condizioni Definitive, potranno essere: (a) Obbligazioni a Tasso Fisso Sono titoli di debito che danno diritto al rimborso del 100% del valore nominale alla scadenza e al pagamento posticipato di cedole - con periodicità trimestrale o semestrale o annuale - il cui ammontare è determinato in ragione di un tasso di interesse prefissato su base annua nella misura indicata nelle relative Condizioni Definitive. (b) Obbligazioni Step Up – Step Down Sono titoli di debito che danno diritto al rimborso del 100% del valore nominale alla scadenza e al pagamento posticipato di cedole - con periodicità trimestrale o semestrale o annuale - il cui ammontare è determinato in ragione di un tasso di interesse prefissato su base annua alla data di emissione, che aumenterà (c.d. “Step Up”) o diminuirà (c.d. “Step Down”) durante la vita del Prestito nella misura indicata nelle relative Condizioni Definitive. (c) Obbligazioni Zero Coupon Sono titoli di debito emessi “sotto la pari”, vale a dire ad un prezzo inferiore al 100% del loro valore nominale che danno diritto al rimborso del 100% del valore nominale alla scadenza. Le Obbligazioni non danno diritto al pagamento di cedole bensì al pagamento di interessi impliciti rappresentati dalla differenza tra il Valore Nominale rimborsato alla scadenza e il Prezzo di Emissione. (d) Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap) Sono titoli di debito che danno diritto al rimborso del 100% del valore nominale alla scadenza e al pagamento posticipato di cedole il cui ammontare è determinato in ragione dell‟andamento del Parametro di Riferimento, eventualmente aumentato di uno Spread, espresso in punti base, stabilito all‟emissione e mantenuto costante per tutta la durata del prestito, così come indicato nelle Condizioni definitive. Il valore del Parametro di Riferimento potrà essere il Tasso EURIBOR a tre, sei o 12 mesi rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola, ovvero il rendimento d‟asta del BOT a tre, sei o 12 mesi relativo all‟ultima asta effettuata prima del secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola, ovvero il Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea in vigore il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola, secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive. Si precisa che il tasso di interesse minimo per le cedole è da ritenersi pari a zero, a prescindere dall‟eventuale valore negativo assunto dal Parametro di Riferimento e dall‟eventuale spread. Pertanto, il valore di ciascuna cedola non potrà mai essere inferiore a zero. E‟ previsto che il tasso annuo applicabile per la determinazione delle cedole non possa essere inferiore al Tasso Minimo (Floor) ovvero superiore al Tasso Massimo (Cap) e tali tassi saranno stabiliti all‟emissione e mantenuti costanti per tutta la durata del prestito. Prospetto di Base - 177 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – L‟Emittente può prefissare il tasso della prima cedola in misura indipendente dal Parametro di Riferimento. (e) Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap) Sono titoli di debito che danno diritto al rimborso del 100% del valore nominale alla scadenza e al pagamento posticipato in un primo periodo di cedole a tasso fisso costante, ovvero periodicamente crescente o decrescente, e nel secondo periodo a tasso variabile, ovvero a periodi invertiti. Ciascuna cedola variabile sarà calcolata in ragione dell‟andamento del Parametro di Riferimento, eventualmente aumentato di uno Spread, espresso in punti base, stabilito all‟emissione e mantenuto costante per tutta la durata del prestito, così come indicato nelle Condizioni definitive. Per le sole cedole variabili, il valore del Parametro di Riferimento potrà essere il Tasso EURIBOR a tre, sei o 12 mesi rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola, ovvero il rendimento d‟asta del BOT a tre, sei o 12 mesi relativo all‟ultima asta effettuata prima del secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola, ovvero il Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea in vigore il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola, secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive. Si precisa che il tasso di interesse minimo per le cedole a Tasso Variabile è da ritenersi pari a zero, a prescindere dall‟eventuale valore negativo assunto dal Parametro di Riferimento e dall‟eventuale spread. Pertanto, il valore di ciascuna cedola non potrà mai essere inferiore a zero. E‟ previsto che il tasso annuo applicabile per la determinazione delle cedole non possa essere inferiore al Tasso Minimo (Floor) ovvero superiore al Tasso Massimo (Cap) e tali tassi saranno stabiliti all‟emissione e mantenuti costanti per tutta la durata del prestito. Nel caso in cui il primo periodo cedolare fosse a tasso variabile, secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive, L‟Emittente potrà prefissare il tasso della prima cedola in misura indipendente dal Parametro di Riferimento. ****** Per tutte le tipologie di Obbligazioni, ad esclusione delle Zero Coupon, la prima e l‟ultima cedola potranno avere una durata minore o maggiore rispetto alle altre cedole del Prestito. Le Obbligazioni saranno offerte e collocate interamente ed esclusivamente sul mercato italiano. Si segnala inoltre che, secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive, le singole emissioni potranno prevedere una o tutte le condizioni descritte dal paragrafo 5.1.1. della presente Nota Informativa. In tali casi, il potenziale investitore potrebbe non soddisfare i requisiti ivi descritti e pertanto non avere accesso all‟offerta degli strumenti finanziari. (ii) Codice di identificazione delle Obbligazioni Il codice ISIN, identificativo delle Obbligazioni, sarà indicato, di volta in volta, nelle pertinenti Condizioni Definitive. 4.2 Legislazione in base alla quale gli strumenti finanziari sono stati creati Le Obbligazioni oggetto del presente Prospetto di Base sono regolate dalla legge italiana. Per qualsiasi contestazione tra gli obbligazionisti e l‟Emittente sarà competente il Foro di Roma, ovvero, ove l‟obbligazionista sia un consumatore ai sensi e per gli effetti dell‟art. 1469 bis del Codice Civile e dell‟art. 3 del D. Lgs. 206/2005 (c.d. “Codice del Consumo”), il foro in cui questi ha la residenza o il domicilio elettivo (ex art. 63 del codice del Consumo). 4.3 Forma degli strumenti finanziari e soggetti incaricati della tenuta dei registri (i) Forma degli strumenti finanziari Le Obbligazioni sono titoli al portatore ed assoggettati al regime di dematerializzazione di cui al D. Lgs. 24 giugno 1998 n. 213 ed al Regolamento Congiunto della Banca d‟Italia e della CONSOB recante la disciplina dei servizi di gestione accentrata, di liquidazione, dei sistemi di garanzia e delle relative società di gestione, adottato con provvedimento del 22 febbraio 2008 come di volta in volta modificato (o alla normativa di volta in volta vigente in materia).. Prospetto di Base - 178 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – (ii) Denominazione e indirizzo del soggetto incaricato della tenuta dei registri I prestiti verranno accentrati presso la Monte Titoli S.p.A., con sede in Piazza degli Affari 6, 20123 Milano, o altro sistema di gestione accentrata indicato nelle Condizioni Definitive di ciascun Prestito. Gli Obbligazionisti non potranno chiedere la consegna materiale dei titoli rappresentativi delle Obbligazioni, fatto salvo il diritto di chiedere il rilascio della certificazione di cui all‟art. 83-quinquies del TUF e successive modifiche ed integrazioni. 4.4 Valuta di emissione degli strumenti finanziari Le Obbligazioni saranno emesse e denominate in euro. 4.5 Ranking degli strumenti finanziari Le Obbligazioni di cui alla presente Nota Informativa incorporano i diritti previsti dalla vigente normativa per i titoli della stessa categoria, e quindi il diritto alla percezione delle cedole alle date di pagamento degli interessi ed al rimborso del capitale alle relative date di scadenza salvo quanto previsto dall‟utilizzo del bail-in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, come recepita nel nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015 (cfr. elemento D3 “Rischio connesso all‟utilizzo del bailin”). Gli obblighi nascenti dalle Obbligazioni a carico dell‟Emittente non sono subordinati ad altre passività dello stesso. Tuttavia, nell‟ipotesi di applicazione dello strumento del “bail-in” il credito degli obbligazionisti verso l‟Emittente non sarà soddisfatto pari passu con tutti gli altri crediti chirografari dell‟Emittente (cioè non garantiti e non privilegiati) ma sarà oggetto di riduzione e/o conversione secondo l‟ordine previsto dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi 2014/59/UE, come recepita nel nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015. Nell'ambito delle procedure di liquidazione coatta amministrativa, invece, le somme ricavate dalla liquidazione dell'attivo sono erogate a favore dei creditori secondo l‟ordine previsto dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi 2014/59/UE, come recepita nel nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015, partendo dalla categoria dei depositi e solo dopo aver soddisfatto i crediti prededucibili (ad esempio, crediti sorti in occasione o in funzione della procedura stessa di liquidazione), quelli con prelazione (ad esempio privilegiati o garantiti da pegno o ipoteca), nonché i crediti per i depositi fino ad Euro 100.000. Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier I) Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier I) “Fondi Propri” Capitale di Classe 2 (ivi incluse obbligazioni subordinate) Debiti subordinati diversi dal Capitale aggiuntivo di Classe 1 e Classe 2 Restanti passività ivi incluse le Obbligazioni non Subordinate (Senior) non assistite da garanzie Depositi di Importi Superiori ad Euro 100.000: - di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese; - di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese effettuati presso succursali extracomunitarie delle banche; - dal 1 gennaio 2019, gli altri depositi presso la Banca1. Per quanto riguarda gli “altri depositi presso la Banca”, il relativo credito sarà soddisfatto con preferenza rispetto alle Obbligazioni di cui al presente Documento nelle procedure di risoluzione (nonché di liquidazione coatta amministrativa) iniziate dopo il 1 gennaio 2019. Sino a tale data, pertanto, tali depositi saranno soddisfatti pari passu con le Obbligazioni. 1 4.6 Descrizione dei diritti, compresa qualsiasi loro limitazione, connessi agli strumenti finanziari e procedura per il loro esercizio Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla vigente normativa per i titoli della stessa categoria e, quindi, il diritto alla percezione degli interessi, se previsti dalla specifica tipologia del titolo, alle date di pagamento indicate nelle Condizioni Definitive di ciascun Prestito e il diritto al rimborso del capitale alla data di scadenza, salvo quanto previsto dalla direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, come di seguito rappresentato. Prospetto di Base - 179 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – In data 16 novembre 2015 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015 (i Decreti BRRD) attuativi della BRRD, in materia di risoluzione delle crisi o di altre procedure di gestione delle crisi, che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi individuando i poteri e gli strumenti che le Autorità preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. resolution Authorities, di seguito le Autorità) possono adottare per la risoluzione di una banca in dissesto ovvero a rischio di dissesto. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell‟ente, riducendo al minimo l‟impatto del dissesto sull‟economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. I suddetti decreti attuativi sono entrati in vigore in data 16 novembre 2015, fatta unicamente eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in”, come di seguito descritto, per le quali è stata prevista l‟applicazione a partire dal 1° gennaio 2016. Peraltro, le disposizioni in materia di “bail-in” potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima della suddetta data. Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il summenzionato strumento del “bail-in” ossia il potere di riduzione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l‟applicazione del “bail-in”, gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder ridotto, azzerato, ovvero convertito in azioni il proprio investimento, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell‟Emittente. Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle obbligazioni, l‟importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo transitorio (art. 60, comma 1, lettere f) e i) D. Lgs. n. 180). Nell‟applicazione dello strumento del “bail-in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia: 1) innanzitutto si dovrà procedere alla riduzione, fino alla concorrenza delle perdite, secondo l‟ordine indicato: - degli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d. Common equity Tier 1); - degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments); - degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni subordinate; - dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di classe 2; - delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior) 2) una volta assorbite le perdite, o in assenza di perdite, si procederà alla conversione in azioni computabili nel capitale primario, secondo l‟ordine indicato: - degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments); - degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni subordinate; - dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di classe 2; - delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior). Nell‟ambito delle “restanti passività”, il “bail-in” riguarderà prima le obbligazioni contrattuali senior (compresi i depositi ma fatta eccezione per quelli di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese) e poi i depositi (per la parte eccedente l‟importo di Euro 100.000) di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese, i medesimi depositi di cui sopra effettuati presso succursali extracomunitarie degli emittenti. Inoltre si segnala che dal 1 gennaio 2019, tutti i depositi che eccedono l‟importo di Euro 100.000, non detenuti da persone fisiche o piccole medie imprese, saranno preferiti rispetto alle obbligazioni contrattuali senior. Non rientrano, invece, nelle “restanti passività” e restano pertanto escluse dall‟ambito di applicazione del “bail-in” alcune categorie di passività indicate dalla normativa, tra cui i depositi fino a Euro 100.000 (c.d. “depositi protetti”) e le “passività garantite” definite dall‟art. 1 del citato D. Lgs. n. 180 del 16 novembre 2015 come “passività per la quale il diritto del creditore al pagamento o ad altra forma di Prospetto di Base - 180 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – adempimento è garantito da privilegio, pegno o ipoteca, o da contratti di garanzia con trasferimento del titolo in proprietà o con costituzione di garanzia reale, comprese le passività derivanti da operazioni di vendita con patto di riacquisto”, comprendenti, ai sensi dell‟art. 49 del citato D. Lgs n. 180, anche le obbligazioni bancarie garantite di cui all‟art. 7 bis L. n. 130/99 e le passività derivanti da contratti derivati di copertura dei rischi dei crediti e dei titoli ceduti a garanzia delle obbligazioni. Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla normativa di recepimento quali: (i) cessione di beni e rapporti giuridici ad un soggetto terzo; (ii) cessione di beni e rapporti giuridici ad un ente-ponte; (iii) cessione di beni e rapporti giuridici a una società veicolo per la gestione dell‟attività. Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva del rapporto giuridico tra Emittente e Obbligazionista (con sostituzione dell‟originario debitore, ossia l‟Emittente, con un nuovo soggetto giuridico) senza necessità di un previo consenso di quest‟ultimo ed il trasferimento delle attività e passività dell‟originario debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di credito per gli Obbligazionisti. Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi potranno essere concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato. Da ultimo si segnala che in data 1° gennaio 2016 è entrato in vigore il Regolamento UE n. 806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2014 che fissa norme e una procedura uniformi per la risoluzione degli enti creditizi e di talune imprese di investimento nel quadro del Meccanismo di Risoluzione Unico, e istituisce il c.d. comitato di risoluzione unico e il fondo di risoluzione unico. I portatori delle Obbligazioni potranno esercitare i diritti relativi alle Obbligazioni da essi sottoscritte per il tramite dell‟intermediario presso cui le Obbligazioni sono depositate in regime di dematerializzazione. Non vi sono limitazioni, condizioni o gravami – di qualsiasi natura – che possono incidere sui diritti dei sottoscrittori delle Obbligazioni. Tutte le comunicazioni agli Obbligazionisti concernenti le Obbligazioni saranno effettuate, salvo diversa disposizione normativa, mediante avviso pubblicato secondo le disposizioni di legge applicabili e comunque sul sito internet www.bccroma.it 4.7 Tasso di interesse nominale e disposizioni relative agli interessi da pagare i) Tasso di interesse nominale (a) Obbligazioni a Tasso Fisso Le Obbligazioni a Tasso Fisso corrisponderanno agli investitori Cedole Fisse su base annua il cui importo verrà calcolato applicando un tasso di interesse predeterminato e costante, calcolato come percentuale del valore nominale. Le cedole saranno calcolate secondo la seguente formula: I C*R N dove: I = interessi C = valore nominale N = numero cedole annue R = tasso annuo percentuale (b) Obbligazioni Step Up – Step Down Le Obbligazioni Step up – Step down corrisponderanno agli investitori Cedole Fisse su base annua crescenti/decrescenti il cui importo verrà calcolato applicando un tasso di interesse predeterminato crescente/decrescente, calcolato come percentuale del valore nominale. Le cedole saranno calcolate secondo la seguente formula: Prospetto di Base - 181 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – I C*R N dove: I = interessi C = valore nominale N = numero cedole annue R = tasso annuo percentuale in relazione al periodo e alle cedole indicate nelle Condizioni Definitive (c) Obbligazioni Zero Coupon Le Obbligazioni sono emesse ad un prezzo inferiore al Valore Nominale che sarà indicato in misura percentuale nelle Condizioni Definitive. Il Prezzo di Rimborso delle Obbligazioni è pari al 100% del Valore Nominale. L‟interesse è dato dalla differenza tra il Valore Nominale rimborsato alla scadenza ed il Prezzo di Emissione. Le Obbligazioni Zero Coupon non prevedono la corresponsione di cedole. (d) Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap) Le Obbligazioni a Tasso Variabile emesse in ragione della presente Nota Informativa corrisponderanno agli investitori Cedole Variabili periodiche il cui importo verrà calcolato applicando al Valore Nominale il tasso variabile agganciato al Parametro di Riferimento, rilevato come indicato nelle Condizioni definitive, eventualmente maggiorato di uno Spread. Qualora sia previsto un Tasso Minimo (Floor) e/o un Tasso Massimo (Cap) le Obbligazioni corrisponderanno Cedole Variabili periodiche il cui importo verrà calcolato applicando al Valore Nominale il tasso variabile determinato in ragione del Parametro di Riferimento prescelto, eventualmente maggiorato di uno Spread, diviso per il numero di cedole annue. Ove detto valore sia inferiore al Tasso Minimo, l‟Obbligazione corrisponderà il Tasso Minimo (Floor); ove detto valore sia superiore al Tasso Massimo, l‟Obbligazione corrisponderà il Tasso Massimo (Cap). Le cedole saranno calcolate secondo la seguente formula: I C*R N (1) nel caso di Obbligazioni plain vanilla, dove: I = interessi C = valore nominale N = numero cedole annue R = tasso di interesse annuo calcolato nel modo seguente: R V spread (2) dove: V = valore del Parametro di Riferimento Il tasso di interesse minimo per le cedole è da ritenersi pari a zero, a prescindere dall‟eventuale valore negativo assunto dal Parametro di Riferimento e dall‟eventuale spread. Pertanto, il valore di ciascuna cedola non potrà mai essere inferiore a zero. Nel caso in cui sia prevista un‟opzione Interest Rate FLOOR ossia un rendimento “minimo garantito”, la (1) si modifica nella seguente: Prospetto di Base - 182 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – I C MaxFLOOR%; R N Nel caso in cui sia prevista un‟opzione Interest Rate CAP , ossia un rendimento “massimo corrisposto”, la (1) si modifica nella seguente: I C MinR; CAP% N Infine nel caso in cui sia prevista la presenza contemporanea delle opzioni Interest Rate FLOOR ed Interest Rate CAP, la (1) si modifica nella seguente: I C MaxFLOOR%; MinR; CAP% N Con riferimento alla (2) è previsto l‟arrotondamento alla terza cifra decimale nel modo seguente. Se: 1) il terzo decimale è inferiore a 0,005, sarà approssimato allo zero 2) il terzo decimale è pari a 0,005, resterà invariato 3) il terzo decimale è superiore a 0,005, sarà approssimato a 0,01 Inoltre, i decimali oltre il terzo non vengono considerati ai fini della determinazione delle cedole. (e) Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap) Le Obbligazioni a Tasso Misto emesse in ragione della presente Nota Informativa corrisponderanno agli investitori per una parte della durata del Prestito, Cedole Fisse e/o Cedole Fisse crescenti/decrescenti su base annua il cui importo verrà calcolato applicando un tasso di interesse predeterminato costante e/o crescente/decrescente, calcolato come percentuale del Valore Nominale e corrisponderanno agli investitori Cedole Variabili periodiche, per la restante durata del Prestito, il cui importo verrà calcolato applicando al Valore Nominale il tasso variabile agganciato al Parametro di Riferimento, rilevato come indicato nelle Condizioni definitive, eventualmente maggiorato di uno Spread. Qualora sia previsto un Tasso Minimo (Floor) e/o un Tasso Massimo (Cap) le Obbligazioni corrisponderanno Cedole Variabili periodiche il cui importo verrà calcolato applicando al Valore Nominale il tasso variabile determinato in ragione del Parametro di Riferimento prescelto, eventualmente maggiorato di uno Spread, diviso per il numero di cedole annue. Ove detto valore sia inferiore al Tasso Minimo, l‟Obbligazione corrisponderà il Tasso Minimo (Floor); ove detto valore sia superiore al Tasso Massimo, l‟Obbligazione corrisponderà il Tasso Massimo (Cap). Le cedole a tasso fisso saranno calcolate secondo la seguente formula: I C*R N dove: I = interessi C = valore nominale N = numero cedole annue R = tasso annuo percentuale in relazione al periodo e alle cedole indicate nelle Condizioni Definitive Le cedole a tasso variabile saranno calcolate secondo la seguente formula: Prospetto di Base - 183 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – I C*R N (1) nel caso di Obbligazioni plain vanilla, dove: I = interessi C = valore nominale N = numero cedole annue R = tasso di interesse annuo calcolato nel modo seguente: R V spread (2) dove: V = valore del Parametro di Riferimento Il tasso di interesse minimo per le cedole a Tasso Variabile è da ritenersi pari a zero, a prescindere dall‟eventuale valore negativo assunto dal Parametro di Riferimento e dall‟eventuale spread. Pertanto, il valore di ciascuna cedola non potrà mai essere inferiore a zero. Nel caso in cui sia prevista un‟opzione Interest Rate FLOOR ossia un rendimento “minimo garantito”, la (1) si modifica nella seguente: I C MaxFLOOR%; R N Nel caso in cui sia prevista un‟opzione Interest Rate CAP , ossia un rendimento “massimo corrisposto”, la (1) si modifica nella seguente: I C MinR; CAP% N Infine nel caso in cui sia prevista la presenza contemporanea delle opzioni Interest Rate FLOOR ed Interest Rate CAP, la (1) si modifica nella seguente: I C MaxFLOOR%; MinR; CAP% N Con riferimento alla (2) è previsto l‟arrotondamento alla terza cifra decimale nel modo seguente. Se: 1) il terzo decimale è inferiore a 0,005, sarà approssimato allo zero 2) il terzo decimale è pari a 0,005, resterà invariato 3) il terzo decimale è superiore a 0,005, sarà approssimato a 0,01 Inoltre, i decimali oltre il terzo non vengono considerati ai fini della determinazione delle cedole. ii) Disposizioni relative agli interessi da pagare Il pagamento degli interessi sarà effettuato dall‟Emittente per il tramite degli intermediari autorizzati, aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli S.p.A.. Qualora una Data di Pagamento coincida con un giorno non lavorativo, i pagamenti verranno effettuati il primo giorno lavorativo successivo, senza il riconoscimento di ulteriori interessi. Per giorno lavorativo Prospetto di Base - 184 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – s'intende qualsiasi giorno in cui sia funzionante il sistema “Trans-European Automated Real-Time Gross Settlement Express Transfer” (“TARGET2”)8. La convenzione di calcolo sarà Following Business Day Convention9 - Unadjusted10 e la base per il calcolo sarà ACT/ACT (ICMA)11. iii) Data di godimento degli interessi La data a decorrere dalla quale le Obbligazioni cominceranno a produrre interessi (Data di Godimento) sarà indicata nelle Condizioni Definitive. iv) Date di scadenza degli interessi Le date di scadenza e di pagamento degli interessi (Data di Pagamento delle cedole) saranno indicate nelle Condizioni Definitive di ciascun Prestito. v) Termine di prescrizione degli interessi e del capitale I diritti relativi agli interessi, si prescrivono decorsi 5 anni dalla data in cui gli interessi sono divenuti esigibili e, per quanto concerne il capitale, decorsi 10 anni dalla data in cui il Prestito è divenuto rimborsabile. vi) Dichiarazione indicante il tipo di sottostante Per le Obbligazioni a Tasso Variabile e le Obbligazioni a Tasso Misto, con riferimento alle sole Cedole Variabili, potrà essere preso come Parametro di Riferimento il “Tasso EURIBOR” a tre, sei o 12 mesi, ovvero il “Rendimento d‟asta del BOT” a tre, sei o 12 mesi, ovvero il “Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea”, cosi come indicato nelle pertinenti Condizioni Definitive. vii) Descrizione del sottostante Tasso EURIBOR L‟EURIBOR è il tasso lettera sul mercato interno dell‟Unione Monetaria Europea dei depositi bancari, calcolato secondo la convenzione indicata nelle Condizioni Definitive e pubblicato sui maggiori quotidiani europei a contenuto economico e finanziario. Le rilevazioni saranno effettuate secondo il calendario TARGET. Il calendario TARGET prevede, sino a revoca, che il mercato operi tutti i giorni dell‟anno con esclusione di sabato, della domenica, nonché il primo giorno dell‟anno, il venerdì santo, il lunedì di Pasqua, il primo maggio, il 25 ed il 26 dicembre. Il tasso EURIBOR scelto come Parametro di Riferimento (il “Tasso EURIBOR di Riferimento”) potrà essere il tasso EURIBOR a tre mesi base 360, ovvero il tasso EURIBOR a sei mesi base 360, ovvero il tasso EURIBOR a dodici mesi base 360, rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola, così come indicato nelle Condizioni Definitive. Rendimento d‟asta del BOT Per “Rendimento d‟asta del BOT” si intende il rendimento semplice lordo del BOT relativo all‟ultima Asta disponibile non oltre i due mesi dei BOT a 3, 6 o 12 mesi precedenti l‟inizio del periodo di godimento di ciascuna cedola. Il rendimento dei BOT emessi in asta è reperibile sui principali quotidiani finanziari, nonché sul sito www.dt.tesoro.it oppure www.bancaditalia.it. Il “Rendimento d‟asta del BOT” scelto come Parametro di Riferimento potrà essere il rendimento d‟asta del BOT a tre mesi, il rendimento d‟asta del BOT a sei mesi, il rendimento d‟asta del BOT L'avvio dell'Unione monetaria europea nel 1999 ha richiesto la realizzazione del sistema TARGET (Trans-European Automated Real- Time Gross Settlement Express Transfer System) composto dai sistemi di regolamento lordo dei 17 Stati membri dell'UE e della Banca Centrale Europea, tra loro collegati. Il 19 novembre 2007 è stato avviato con gradualità il sistema Target2 che sostituisce il precedente sistema TARGET e si avvale di una piattaforma unica condivisa (Single Shared Platform, SSP) realizzata e gestita dalla Banca d'Italia, dalla Deutsche Bundesbank e dalla Banque de France a beneficio dei sistemi finanziari europei. 9 Following Business Day Convention, indica che, ai fini del rimborso finale, e/o di una Cedola, qualora la relativa Data di Pagamento cada in un giorno che non è un Giorno Lavorativo, tale ammontare sarà accreditato il primo Giorno Lavorativo successivo alla suddetta data. 10 Unadjusted indica che al verificarsi della circostanza ovvero delle circostanze indicate nella Convenzione di Calcolo, non sarà modificato il periodo di calcolo e l‟applicazione della Convenzione di Calcolo non avrà un impatto sull‟ammontare della Cedola pagata. 11 Actual/Actual – (ICMA) “giorni effettivi/giorni effettivi” definita dall‟International Capital Markets Association (ICMA) comporta che il conteggio sia pari al rapporto tra giorni effettivi ed il prodotto del numero dei giorni effettivi del periodo per il numero di cedole per anno. 8 Prospetto di Base - 185 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – annuale, riferito all‟ultima asta effettuata prima del secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola, così come indicato nelle Condizioni Definitive. Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea E‟ il Tasso di interesse sulle Operazioni di Rifinanziamento Principali dell'Eurosistema e viene fissato dal Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea. Tale tasso è reperibile sul sito della BCE www.ecb.int e pubblicato sui maggiori quotidiani europei a contenuto economico e finanziario. Esso è inoltre reperibile sui più diffusi Information Provider come Bloomberg o Reuters. In fase di redazione delle Condizioni Definitive sarà espressamente indicata la fonte ove reperire il Parametro BCE applicato. Il Tasso Ufficiale di Riferimento (T.R.E.) utilizzato come Parametro di Riferimento sarà quello in vigore il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola. viii) Relazione tra Valore Nominale e Parametro di Riferimento Per le Obbligazioni a Tasso Variabile e le Obbligazioni a Tasso Misto, con riferimento alle sole Cedole Variabili, si rimanda al punto i) ix) Fonti da cui è possibile ottenere informazioni sulla performance passata e futura dei Parametri di Riferimento Le fonti dalle quali è possibile reperire informazioni sulla performance e sulla volatilità del Parametro di Riferimento, indicato dall‟Emittente nelle Condizioni Definitive di ogni singolo Prestito, saranno i circuiti Bloomberg e Reuters nonché le pagine del quotidiano il “Il Sole24Ore” e le pagine dei principali quotidiani economici. x) Eventi perturbativi del mercato aventi un’incidenza sul Parametro di Riferimento Qualora nel corso della vita dell'Obbligazione a Tasso Variabile e dell‟Obbligazione a Tasso Misto (con riferimento alle Cedole Variabili), si dovesse verificare, relativamente al Parametro di Riferimento cui è legato il Prestito Obbligazionario, un evento di natura straordinaria o di turbativa che ne dovesse modificare la struttura o ne dovesse compromettere l'esistenza, l‟Emittente agirà nel modo seguente: Tasso EURIBOR Nel caso di non disponibilità del tasso EURIBOR di riferimento, verrà utilizzato quale Parametro di Riferimento, il tasso Euro Libor (London Inter-Bank Offered Rate) a 3, 6 o 12 mesi in funzione del Parametro di Riferimento prescelto, rilevato a cura della BBA (British Bankers‟ Association) il 2° giorno lavorativo bancario antecedente la data di godimento della cedola. Rendimento d‟asta del BOT Nell‟ipotesi di casi di turbativa o di eventi straordinari che rendano indisponibile il livello del Parametro di Riferimento prescelto per i singoli Prestiti verrà utilizzato il rendimento lordo dei Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) a 3, 6 o 12 mesi in funzione del Parametro di Riferimento prescelto, relativo alla più recente asta BOT antecedente la data di rilevazione. Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea Nell‟ipotesi di casi di turbativa o di eventi straordinari che rendano indisponibile il livello del Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea verrà utilizzato l‟ultimo dato disponibile. xi) Regole di adeguamento in caso di fatti aventi un’incidenza sul Parametro di Riferimento Qualora nel corso della vita dell‟Obbligazione si verifichino, relativamente al Parametro di Riferimento, a seconda dei casi, eventi di turbativa o eventi di natura straordinaria che, a giudizio dell‟Agente per il Calcolo, ne modifichino la struttura o ne compromettano l‟esistenza, l‟Agente per il Calcolo, in buona fede, effettuerà, ove necessario, gli opportuni correttivi – compresa la sostituzione del Parametro di Riferimento, aggiustamenti o modifiche per mantenere nella massima misura possibile inalterate le caratteristiche finanziarie originarie delle Obbligazioni secondo gli usi e la miglior prassi adottati dai mercati. xii) Agente per il Calcolo Prospetto di Base - 186 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Il responsabile del calcolo degli interessi è la Banca di Credito Cooperativo di Roma con sede legale in Via Sardegna, 129 - ROMA. xiii) Se lo strumento finanziario presenta una componente derivata per quanto riguarda il pagamento degli interessi, fornire una spiegazione chiara e dettagliata, che consenta agli investitori di comprendere in che modo il valore del loro investimento è influenzato dal valore degli strumenti sottostanti, specialmente in circostanze in cui i rischi sono più evidenti Qualora sia previsto un Tasso Minimo e/o un Tasso Massimo le Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale Tasso Minimo (FLOOR) e/o Tasso Massimo (CAP) e le Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo (FLOOR) e/o Tasso Massimo (CAP), per la sola componente a tasso variabile, corrisponderanno ai portatori cedole variabili periodiche il cui importo verrà calcolato applicando al Valore Nominale il tasso variabile agganciato al Parametro di Riferimento eventualmente maggiorato di uno Spread, diviso per il numero di cedole annue. Ove detto valore sia inferiore al Tasso Minimo, l‟Obbligazione corrisponderà il Tasso Minimo (FLOOR); ove detto valore sia superiore al Tasso Massimo, l‟Obbligazione corrisponderà il Tasso Massimo (CAP). In quest‟ultimo caso l‟Investitore deve tener presente che il rendimento dell‟Obbligazione potrà essere inferiore a quello di un titolo similare legato al medesimo Parametro di Riferimento. La componente derivativa, qualora presente, potrà essere costituita nel modo seguente: - Obbligazioni a Tasso Variabile e Tasso Misto con Tasso Minimo (FLOOR) La componente derivativa implicita nel Titolo è costituita da un‟opzione di tipo put europeo sul tasso EURIBOR, con scadenza in corrispondenza delle date di fixing del Parametro di Riferimento determinato per ciascuna cedola, implicitamente acquistata dall‟investitore. - Obbligazioni a Tasso Variabile e Tasso Misto con Tasso Massimo (CAP) La componente derivativa implicita nel Titolo è costituita da un‟opzione di tipo call europeo sul tasso EURIBOR, con scadenza in corrispondenza delle date di fixing del Parametro di Riferimento determinato per ciascuna cedola, implicitamente venduta dall‟investitore. - Obbligazioni a Tasso Variabile e Tasso Misto con Tasso Minimo (FLOOR) e Tasso Massimo (CAP) La componente derivativa implicita nel Titolo è costituita da un‟opzione di tipo call europeo, implicitamente venduta dall‟investitore, e da un‟opzione di tipo put europeo, implicitamente acquistata dall‟investitore, entrambe sul tasso EURIBOR, con scadenza in corrispondenza delle date di fixing del Parametro di Riferimento determinato per ciascuna cedola. I valori di tali opzioni sono determinati sulla base delle condizioni di mercato (ovvero tassi di interesse e loro volatilità) e sono calcolati sulla base della formula di Black & Scholes. 4.8 Data di scadenza, modalità di ammortamento e rimborso del Prestito Le Obbligazioni saranno rimborsate in un‟unica soluzione alla pari, alla data di scadenza indicata nelle Condizioni Definitive di ciascun Prestito per il tramite degli intermediari autorizzati aderenti alla Monte Titoli S.p.A. e/o qualsiasi altro sistema individuato e specificato nelle Condizioni Definitive di ciascun Prestito, senza deduzione di spese, fatto salvo quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito all‟utilizzo del “bail-in”e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva Europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, come recepita nel nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015 (cfr. elemento D3 “Rischio connesso all‟utilizzo del bail-in”). Qualora la data prevista per il rimborso del capitale non sia un Giorno Lavorativo, il relativo pagamento sarà effettuato il primo Giorno Lavorativo successivo, salvo quanto eventualmente previsto Prospetto di Base - 187 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – dalle Condizioni Definitive di ciascuna emissione obbligazionaria. Si fa riferimento al calendario ed (alla/alle convenzione/i) indicati di volta in volta nelle Condizioni Definitive di ciascun Prestito. 4.9 Tasso di rendimento effettivo i) Tasso di rendimento effettivo a scadenza Il tasso di rendimento effettivo annuo lordo e netto a scadenza è calcolato sulla base dell‟importo versato quale prezzo di offerta/sottoscrizione delle obbligazioni e sarà indicato nelle Condizioni Definitive del singolo Prestito. ii) Metodo di calcolo del rendimento Il tasso di rendimento effettivo sarà calcolato con il metodo del tasso interno di rendimento (TIR), in regime di capitalizzazione composta, sulla base dell‟importo versato nonché dei flussi futuri di cassa, certi (per la componente a tasso fisso) e stimati (per la componente a tasso variabile). Si precisa in tal senso che il tasso interno di rendimento indica il tasso di attualizzazione che eguaglia il valore attuale di tutti i flussi futuri di cassa rispetto al Prezzo di Emissione delle Obbligazioni, assumendo che le stesse siano detenute fino alla scadenza e che i flussi cedolari intermedi siano reinvestiti al medesimo TIR e nell‟ipotesi di assenza di eventi di credito dell‟Emittente. Nel caso di Obbligazioni a Tasso Variabile e/o di Obbligazioni a Tasso Misto, il rendimento effettivo sarà calcolato ipotizzando che il Parametro di Riferimento si mantenga costante per l‟intera durata del Prestito come rilevata ad una data prossima all‟emissione ovvero che i flussi di cassa sono stati calcolati sulla base della curva forward. Il Tasso di rendimento sarà riportato sulle Condizioni Definitive di ciascun prestito 4.10 Forme di rappresentanza dei possessori dei titoli Non è prevista la costituzione di una o più organizzazioni (né il mero coinvolgimento di organizzazioni già esistenti) per rappresentare gli interessi degli Obbligazionisti ai sensi dell‟art. 12 del Testo Unico Bancario. 4.11 Autorizzazioni e approvazioni in virtù delle quali gli strumenti finanziari saranno emessi L‟emissione dei prestiti obbligazionari di cui alla presente Nota Informativa rientra nel programma di emissione deliberato dal Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Roma, in data 30/03/2016. L‟emissione delle singole Obbligazioni sarà autorizzata di volta in volta dal Direttore Generale e la pertinente delibera sarà indicata nelle Condizioni Definitive del relativo prestito. 4.12 Data di emissione degli strumenti finanziari Le Condizioni Definitive di ciascun Prestito riporteranno la data di emissione del relativo Prestito. 4.13 Restrizione alla libera trasferibilità degli strumenti finanziari Non sono presenti clausole limitative al trasferimento e alla circolazione dei titoli fatta eccezione per quanto disciplinato ai punti seguenti. Le Obbligazioni non sono state e non saranno registrate ai sensi dello United States Securities Act del 1933, così come modificato, (di seguito il Securities Act) o ai sensi di alcuna regolamentazione finanziaria in ciascuno degli stati degli Stati Uniti d'America, e non possono essere offerte o vendute negli Stati Uniti d'America o a, o per conto o a beneficio di, una persona U.S. (United States e U.S. Person il cui significato è quello attribuito nel Regulation S del Securities Act). Le espressioni utilizzate nel presente paragrafo hanno il significato ad esse attribuite nel Regulation S del Securities Act (Regulation S). Le Obbligazioni non sono state né saranno registrate ai sensi delle normative in vigore in Canada, Giappone, Australia e in qualsiasi altro Paese nel quale tali atti non siano consentiti in assenza di specifiche esenzioni o autorizzazioni da parte delle competenti autorità (gli “Altri Paesi”) e non potranno conseguentemente essere offerte, vendute o comunque consegnate, direttamente o indirettamente in, ovvero ad alcun cittadino o soggetto residente o soggetto passivo d‟imposta in, Stati Uniti d‟America, Canada, Giappone, Australia o in Altri Paesi. Prospetto di Base - 188 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Le Obbligazioni non possono essere vendute o proposte in Gran Bretagna, se non conformemente alle disposizioni del “Public Offers of Securities Regulations 1995” ed alle disposizioni applicabili del “FSMA 2000”. Il prospetto di vendita può essere reso disponibile solo alle persone designate dal “FSMA 2000” 4.14 Regime fiscale Quanto segue è una sintesi del regime fiscale proprio delle Obbligazioni vigente alla data di pubblicazione della presente Nota Informativa e applicabile a talune categorie di investitori fiscalmente residenti in Italia che detengono le Obbligazioni non in relazione ad una impresa commerciale nonché agli investitori fiscalmente non residenti in Italia. Gli investitori sono tenuti a consultare i loro consulenti in merito al regime fiscale proprio dell‟acquisto, della detenzione e della vendita delle Obbligazioni. Sono a carico degli obbligazionisti le imposte e tasse presenti e future che per legge colpiscano le Obbligazioni e/o i relativi interessi ed altri proventi. Gli interessi, premi ed altri frutti delle Obbligazioni sono soggetti alle disposizioni di cui al D.Lgs. 1 aprile 1996 n. 239. Gli Investitori devono tener conto che le attuali disposizioni potrebbero essere soggette a successive modifiche e integrazioni. Redditi di capitale: gli interessi ed altri proventi delle Obbligazioni sono soggetti ad un‟imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del 26%, ove dovuta ai sensi del D. Lgs. n. 239/96 e successive modifiche ed integrazioni. Gli investitori non residenti, qualora ricorrano le condizioni di cui agli articoli 6 e 7 del D.lgs. n.239/96, potranno beneficiare del regime di esenzione fiscale. Tassazione delle plusvalenze: le plusvalenze diverse da quelle conseguite nell‟esercizio delle imprese commerciali realizzate mediante cessione a titolo oneroso ovvero rimborso dei titoli sono soggette ad un‟imposta sostitutiva delle imposte sui redditi con l‟aliquota del 26% ai sensi del D. Lgs. n. 461/97 e successive modifiche ed integrazioni. Non sono soggette ad imposizione le plusvalenze previste dall‟art. 23, comma 1, lett. f/2 del TUIR, realizzate da soggetti non residenti qualora le Obbligazioni siano negoziate in mercati regolamentati. Le imposte e le tasse che in futuro dovessero colpire le Obbligazioni, i relativi interessi, i premi e gli altri frutti saranno a carico dei possessori dei titoli e dei loro aventi causa. L‟eventuale imposta sostitutiva sarà applicata dall‟Emittente in qualità di “sostituto di imposta”. Prospetto di Base - 189 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 5 CONDIZIONI DELL’OFFERTA 5.1 Statistiche relative all’Offerta, calendario previsto e modalità di sottoscrizione dell’Offerta 5.1.1 Condizioni alle quali l’Offerta è subordinata Secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive, le Obbligazioni potranno: essere sottoscritte senza essere subordinate ad alcuna condizione, oppure essere sottoscritte da particolari categorie di investitori individuati in base a criteri oggettivi quali: esclusivamente con apporto di “denaro fresco”. Per “denaro fresco” si intende l‟apporto di nuova liquidità da parte del sottoscrittore presso l‟Emittente a partire da una determinata data, indicata nelle Condizioni Definitive. Tale nuova liquidità non potrà essere riveniente dall‟eventuale smobilizzo di Obbligazioni emesse dall‟Emittente e sottoscritte in un periodo indicato nelle Condizioni Definitive; e/o esclusivamente dai Soci. Per il registro della qualifica di socio verrà presa in considerazione l‟iscrizione dell‟investitore nel libro soci della Banca alla data di sottoscrizione delle Obbligazioni offerte; e/o esclusivamente da soggetti che siano residenti in particolari aree geografiche come indicato nelle Condizioni Definitive; e/o persone fisiche non esercenti attività d‟impresa; e/o esclusivamente a seguito di acquisto di nuove azioni o quote sociali dell‟Emittente, per le quantità indicate nelle Condizioni Definitive; e/o esclusivamente a determinate categorie di investitori che saranno indicate di volta in volta nelle Condizioni Definitive. L‟adesione a ciascun Prestito facente parte del Programma potrà essere effettuata nel corso del periodo di offerta, la cui durata sarà indicata nelle Condizioni Definitive del singolo Prestito, salva la facoltà dell‟Emittente di procedere senza preavviso alla chiusura anticipata ovvero alla proroga di tale Periodo di Offerta secondo quanto al seguente punto 5.1.3. Al fine di poter partecipare all‟Offerta, il sottoscrittore dovrà procedere all‟apertura di un conto corrente e di un deposito titoli presso l‟Emittente. 5.1.2 Ammontare totale dell’Offerta L‟ammontare massimo di ciascun Prestito Obbligazionario sarà indicato nelle relative Condizioni Definitive. Durante il Periodo di Offerta, l‟Emittente potrà aumentare l‟ammontare totale dell‟ Emissione, dandone comunicazione mediante apposito avviso a disposizione di ogni Filiale dell‟Emittente e sul sito internet www.bccroma.it e contestualmente, trasmesso alla CONSOB. 5.1.3 Periodo di validità dell’Offerta e descrizione della procedura di sottoscrizione L‟adesione a ciascun Prestito potrà essere effettuata nel corso del periodo di offerta. Le Condizioni Definitive del singolo Prestito conterranno l‟indicazione dell‟inizio e della fine del Periodo di Offerta. L‟Emittente potrà procedere, in qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta, alla chiusura anticipata dell‟offerta, sospendendo immediatamente l‟accettazione di ulteriori richieste da parte degli investitori, nel caso di: - mutate esigenze dell‟Emittente; - mutate condizioni di mercato; - raggiungimento dell‟ammontare totale dell‟offerta. Inoltre l‟Emittente potrà procedere, in qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta, alla sua proroga indipendentemente dal raggiungimento dell‟Ammontare Totale. In tali casi l‟Emittente ne darà comunicazione mediante apposito avviso pubblicato sul sito internet dell‟Emittente www.bccroma.it e reso disponibile in forma stampata e gratuitamente presso le filiali dell‟Emittente. Tale avviso sarà contestualmente trasmesso alla CONSOB. Tutte le adesioni pervenute prima della chiusura anticipata dell‟offerta saranno soddisfatte secondo quanto previsto dal paragrafo 5.2.2 della presente Nota Informativa. Prospetto di Base - 190 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – La sottoscrizione delle Obbligazioni sarà effettuata a mezzo di apposita scheda di adesione che dovrà essere consegnata dall‟investitore debitamente sottoscritta presso la rete di filiali della banca. L‟Emittente non procederà al collocamento dei titoli mediante offerta fuori sede, pertanto non si avvarrà di Promotori Finanziari né utilizzerà tecniche di collocamento a distanza (internet). Le domande di adesione sono revocabili mediante disposizione scritta da consegnare presso le sedi e le filiali dell‟Emittente entro il termine dell‟ultimo giorno del Periodo di Offerta, ovvero, in caso di chiusura anticipata, fino alla data di quest‟ultima. Decorsi i termini applicabili per la revoca, le adesioni divengono irrevocabili. Non saranno ricevibili né considerate valide le domande di adesione pervenute prima dell‟inizio del Periodo di Offerta e dopo il termine del Periodo di Offerta. Su richiesta del sottoscrittore viene consegnato in formato cartaceo il Prospetto di Base, gli eventuali Supplementi, le Condizioni Definitive e la relativa Nota di Sintesi, oltre al Certificato di avvenuta concessione garanzia del Fondo di Garanzia dei portatori di titoli obbligazionari emessi da banche appartenenti al Credito Cooperativo. I documenti di cui sopra, ad eccezione del Certificato di Garanzia, sono altresì disponibili e consultabili gratuitamente presso le filiali dell‟Emittente, nonché sul sito internet della stessa all‟indirizzo www.bccroma.it. Ai sensi dell‟articolo 16 della Direttiva Prospetto, nel caso in cui l'Emittente proceda alla pubblicazione di un Supplemento al Prospetto di Base, secondo le modalità di cui alla Direttiva Prospetto e dell'articolo 94, comma 7 del Testo Unico della Finanza, gli investitori, che abbiano già aderito all'Offerta prima della pubblicazione del, potranno, ai sensi dell‟art. 95 bis comma 2 del Testo Unico della Finanza, revocare la propria accettazione entro il secondo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del Supplemento medesimo, mediante una comunicazione scritta Supplemento all'Emittente o secondo le modalità indicate nel contesto del Supplemento medesimo. Il Supplemento sarà pubblicato sul sito internet dell‟Emittente www.bccroma.it e reso disponibile in forma stampata e gratuitamente presso le filiali dell‟Emittente. Della pubblicazione del Supplemento verrà data notizia con apposito avviso. 5.1.4 Possibilità di ritiro dell’Offerta / riduzione dell’ammontare delle sottoscrizioni Qualora tra la data di pubblicazione delle Condizioni Definitive del relativo Prestito e il giorno antecedente l‟inizio del Periodo di Offerta dovessero verificarsi circostanze straordinarie, così come previste nella prassi internazionale, ovvero eventi negativi riguardanti la situazione finanziaria, patrimoniale, reddituale dell‟Emittente, l‟Emittente potrà decidere di revocare e non dare inizio all‟offerta e la stessa dovrà ritenersi annullata. Tale decisione verrà comunicata tempestivamente al pubblico e alla CONSOB mediante apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell‟Emittente www.bccroma.it secondo quanto indicato nelle Condizioni Definitive e, contestualmente, trasmesso alla CONSOB entro la data di inizio dell‟offerta delle relative Obbligazioni. L‟Emittente si riserva inoltre la facoltà, nel corso del Periodo d‟Offerta e comunque prima della Data di Emissione e/o di Regolamento, di ritirare in tutto o in parte l‟Offerta delle Obbligazioni per motivi di opportunità (quali a titolo esemplificativo ma non esaustivo, condizioni sfavorevoli di mercato o il venir meno della convenienza dell‟Offerta o il ricorrere delle circostanze straordinarie, eventi negativi od accadimenti di rilievo di cui sopra nell‟ipotesi di revoca dell‟offerta). L‟Emittente darà comunicazione di detta decisione mediante apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell‟Emittente www.bccroma.it e, contestualmente, trasmesso alla CONSOB entro la data di inizio dell‟offerta delle relative Obbligazioni. Ove l‟Emittente si sia avvalso della facoltà di ritirare integralmente l‟offerta di un Prestito ai sensi delle disposizioni che precedono, tutte le domande di adesione all‟offerta saranno per ciò da ritenersi nulle ed inefficaci e le parti saranno libere da ogni obbligo reciproco, senza necessità di alcuna ulteriore comunicazione da parte dell‟Emittente, fatto salvo l‟obbligo per l‟Emittente di restituzione del capitale ricevuto in caso questo fosse stato già pagato da alcuno dei sottoscrittori senza corresponsione di interessi. L‟Emittente darà corso all‟emissione delle Obbligazioni in base alle adesioni pervenute anche qualora tali adesioni non dovessero raggiungere la totalità delle Obbligazioni oggetto di offerta. 5.1.5 Ammontare minimo e massimo dell’importo sottoscrivibile Le Condizioni Definitive del singolo Prestito conterranno l‟indicazione dell‟importo minimo sottoscrivibile, pari al Valore Nominale di ogni Obbligazione, o multipli di tale valore e l‟importo Prospetto di Base - 191 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – massimo sottoscrivibile che comunque non potrà essere superiore all‟ammontare totale massimo previsto per l‟emissione. 5.1.6 Modalità e termini per il pagamento e la consegna degli strumenti finanziari Il pagamento delle Obbligazioni sottoscritte sarà effettuato presso il Collocatore che ha ricevuto l‟adesione mediante addebito sui conti correnti dei sottoscrittori alla data di regolamento indicata sul modulo di adesione, che potrà coincidere con la Data di Godimento dell‟Obbligazione oppure potrà essere posteriore ma compresa nel Periodo di Offerta. Nel caso di sottoscrizione posteriore alla Data di Godimento il prezzo delle Obbligazioni sarà maggiorato del rateo interessi maturato dalla Data di Godimento alla Data di Regolamento. 5.1.7 Diffusione dei risultati dell’offerta L‟Emittente comunicherà, entro cinque giorni successivi alla conclusione del Periodo di Offerta, i risultati dell‟offerta mediante pubblicazione sul proprio sito internet www.bccroma.it. 5.1.8 Eventuali diritti di prelazione Non sono previsti, in relazione alla natura degli strumenti finanziari offerti. 5.2 Piano di ripartizione e di assegnazione 5.2.1 Destinatari dell’Offerta Le Obbligazioni saranno emesse e collocate interamente ed esclusivamente sul mercato italiano e rivolte esclusivamente ai clienti della Banca di Credito Cooperativo di Roma, salvo quanto indicato al punto 5.1.1 della presente Nota Informativa. 5.2.2 Comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare assegnato e della possibilità di iniziare le negoziazioni prima della comunicazione Per le Obbligazioni non è previsto il riparto, pertanto il quantitativo assegnato corrisponderà a quello richiesto. Di conseguenza non è prevista una procedura per la comunicazione dell‟assegnazione e le Obbligazioni saranno negoziabili trascorso il periodo di collocamento. 5.3 Fissazione del prezzo 5.3.1 Prezzo di emissione (i) Indicazione del prezzo al quale saranno offerti gli strumenti finanziari Il prezzo di emissione sarà fissato alla pari (100% del valore nominale di ciascuna Obbligazione) ovvero sotto la pari, nella percentuale indicata nelle pertinenti Condizioni Definitive, in caso di Obbligazioni Zero Coupon. Per eventuali sottoscrizioni con Date di Regolamento successive alla Data di Godimento al prezzo di emissione saranno aggiunti gli eventuali interessi maturati calcolati dalla Data di Godimento alla Data di Regolamento. Il prezzo di offerta sarà pari al prezzo di emissione ovvero al prezzo di emissione maggiorato delle spese e imposte specificamente poste a carico del sottoscrittore. (ii) Metodo utilizzato per determinare il prezzo Il prezzo di emissione delle Obbligazioni, indicato nelle condizioni definitive, è calcolato secondo la metodologia dell‟attualizzazione dei flussi di cassa sulla base dei fattori di sconto ricavati dalla curva dei tassi swap coerenti con la scadenza dei flussi di cassa dell‟obbligazione. La curva dei tassi swap è eventualmente maggiorata dello spread relativo al costo annuo di raccolta e allo spread relativo al merito di credito dell‟emittente (così come definito nel documento “Politica di pricing e Regole interne per la negoziazione/emissione dei prestiti obbligazionari emessi dalla BCC di Roma” consultabile sul sito della stessa all‟indirizzo www.bccroma.it). L‟Emittente dovrà verificare sempre la coerenza del metodo utilizzato con la policy di pricing prevista in sede di emissione. (iii) Indicazione dell’ammontare delle spese e delle imposte specificamente poste a carico del sottoscrittore o dell’acquirente Il prezzo di emissione non include costi/commissioni di collocamento o di sottoscrizione. L‟ammontare delle commissioni, delle spese e delle imposte in aggiunta al prezzo di emissione sarà indicato nelle Condizioni Definitive. Inoltre potranno essere previste commissioni/spese connesse all‟apertura e alla tenuta di un conto corrente e di un deposito titoli e all‟incasso delle cedole. Prospetto di Base - 192 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 5.4 Collocamento e sottoscrizione 5.4.1 Soggetti incaricati del collocamento L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e in qualità di Responsabile del Collocamento. Le Obbligazioni saranno offerte tramite collocamento presso la rete e le filiali dell‟Emittente. Non è prevista l‟offerta fuori sede. 5.4.2 Denominazione e indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario Il rimborso delle Obbligazioni ed il pagamento degli interessi avverranno a cura dell‟Emittente presso la stessa ovvero per il tramite di intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata prescelto, specificati nelle relative Condizioni Definitive. 5.4.3 Accordi di sottoscrizione Non sono previsti accordi di sottoscrizione. Prospetto di Base - 193 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 6 AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE 6.1 Mercati regolamentati e Mercati Equivalenti L‟Emittente non richiederà l‟ammissione alla quotazione delle Obbligazioni presso un mercato regolamentato, ovvero alla negoziazione presso un sistema multilaterale di negoziazione (M.T.F.). Inoltre l‟Emittente non agirà in qualità di internalizzatore sistematico nè fisserà accordi con gli internalizzatori per la negoziazione delle Obbligazioni. 6.2 Strumenti finanziari già ammessi alla negoziazione su Mercati Regolamentati e/o Mercati Equivalenti L'Emittente non è a conoscenza di mercati regolamentati o equivalenti su cui siano già ammessi alla negoziazione strumenti della stessa classe delle Obbligazioni. 6.3 Soggetti che hanno assunto l’impegno di agire come intermediari sul mercato secondario L‟Emittente non agirà in qualità di internalizzatore sistematico nè fisserà accordi con gli internalizzatori per la negoziazione delle Obbligazioni, tuttavia l‟Emittente si impegna al riacquisto delle Obbligazioni senza limiti quantitativi su iniziativa dell‟investitore nell‟ambito del servizio di negoziazione in conto proprio ai sensi dell‟art. 1 comma 5 lettera a) del T.U.F., assicurando con ciò un pronto smobilizzo dell‟investimento (di norma entro 2 giorni lavorativi). Pertanto la Banca di Credito Cooperativo di Roma si impegna, nel caso di richiesta di vendita delle Obbligazioni da parte dei sottoscrittori, a garantire la liquidabilità dei titoli effettuando operazioni di negoziazione in acquisto ed in vendita determinando il prezzo degli strumenti finanziari in conformità a quanto stabilito nel documento “Politica di pricing e Regole interne per la negoziazione/emissione dei prestiti obbligazionari emessi dalla BCC di Roma” consultabile sul sito della stessa all‟indirizzo www.bccroma.it. Il prezzo sarà determinato in base ad un modello di pricing che calcola il valore degli strumenti finanziari attraverso l‟utilizzo del metodo dello sconto finanziario, vale a dire considerando il valore attuale dei futuri flussi di cassa dell‟obbligazione (flussi cedolari e rimborso del capitale) sulla base della struttura a termine dei tassi di interesse, dello spread rappresentativo del merito di credito dell'emittente e della componente commerciale. L‟eventuale presenza di un Tasso Minimo (Floor) e/o di un Tasso Massimo (Cap) verrà valutata utilizzando il modello di Black. Sulla base dei prezzi così determinati la Banca potrà applicare uno spread di negoziazione in diminuzione o in aumento, rispetto al valore del titolo determinato con la metodologia di cui sopra, che definisce il prezzo a cui è disposta rispettivamente ad acquistare (“bid” o denaro) o vendere (“ask” o lettera) l‟obbligazione. L‟applicazione di questo spread sul prezzo può variare nella misura in cui la Banca ritenga di mitigare il proprio rischio di posizione, tenendo conto di diversi fattori quali la struttura del titolo, la sua durata; in ogni caso tale spread non potrà essere superiore a +100 punti base rispetto al prezzo come sopra determinato in caso di acquisto da parte del cliente, e -100 punti base rispetto al prezzo determinato in caso di vendita da parte del cliente, comunque la differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita non potrà essere maggiore di 100 punti base. Sul prezzo in tal modo determinato potranno essere applicate commissioni massime nella misura di 50 punti base (pari allo 0,50% del Valore Nominale). L‟Emittente dovrà verificare sempre la coerenza del metodo utilizzato con la policy di pricing prevista in sede di emissione. Prospetto di Base - 194 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 7 INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI 7.1 Consulenti legati all’Emissione L‟Emittente non si è avvalso di alcun consulente nell‟ambito delle emissioni del Programma. 7.2 Informazioni contenute nella Nota Informativa sottoposte a revisione Le informazioni contenute nella presente Nota Informativa non sono state sottoposte a revisione o a revisione limitata da parte dei revisori legali dei conti. 7.3 Pareri o relazioni di esperti Non vi sono pareri o relazioni di esperti nella presente Nota Informativa. 7.4 Informazioni provenienti da terzi Non vi sono informazioni contenute nella presente Nota Informativa provenienti da terzi. 7.5 Rating dell’Emittente e dello strumento finanziario L‟Emittente non è stato oggetto di valutazione da parte di agenzie di rating. Non sarà assegnato alcun rating agli strumenti finanziari oggetto della presente Nota Informativa. Prospetto di Base - 195 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – 8 FONDO DI GARANZIA DEGLI OBBLIGAZIONISTI DEL CREDITO COOPERATIVO 8.1 Natura della Garanzia Il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti è un consorzio costituito tra Banche di Credito Cooperativo. Il Fondo è operativo dal 1 gennaio 2005 con l‟obiettivo di tutelare il diritto di credito degli Obbligazionisti delle banche consorziate. L‟acquisto di “Obbligazioni Garantite” (che sono contrassegnate da un apposito marchio e dalla codifica ISIN) consente ai risparmiatori clienti delle Banche di Credito Cooperativo – senza alcun aggravio di costo – di ottenere garanzia del loro rimborso in caso di insolvenza della Banca Emittente. Scopo principale del Fondo è la tutela dei portatori, persone fisiche o giuridiche, di titoli obbligazionari emessi dalle Banche consorziate, per l‟ipotesi di mancato adempimento alla scadenza dell‟obbligo di rimborso dei ratei di interessi e/o del capitale, nei limiti e con le modalità previste dallo statuto e dal Regolamento del Fondo. Il Fondo interviene, nel limite di cui al quarto comma dell‟art. 3 dello statuto del Fondo (FGO), nel caso di inadempimento degli obblighi facenti capo alle Banche consorziate e ai soggetti cessionari dei titoli ai sensi degli artt. 40, primo comma, lett. b), 43, primo comma, lett. b), 46 del D.lgs. 16 novembre 2015, n. 180 attraverso: la fornitura di mezzi al soggetto obbligato che non abbia onorato alla scadenza il debito di pagamento del rateo di interessi dei titoli obbligazionari, anche nel caso in cui il medesimo sia stato sottoposto: ᴼ alla modifica dell‟importo degli interessi maturati o della data a partire dalla quale gli interessi divengono esigibili, ai sensi dell‟art. 60, primo comma, lett. i) del D.lgs. 16 novembre 2015, n. 180 su richiesta del Consiglio di Amministrazione; ᴼ a procedura di Amministrazione Straordinaria su richiesta del Commissario Straordinario; il pagamento del controvalore dei titoli, su richiesta dei loro portatori, nel caso di inadempimento dell‟obbligo di rimborso del capitale alla scadenza da parte del soggetto obbligato, anche nel caso in cui la Banca sia stata sottoposta: ᴼ alla procedura di Liquidazione Coatta Amministrativa; ᴼ all‟esercizio dei poteri previsti all‟art. 60, primo comma, lett. e), f), g) ed i) del D.lgs. 16 novembre 2015, n. 180 da parte di Banca d‟Italia. Ai sensi del medesimo art. 3, l'intervento del Fondo non ha tuttavia luogo: nel caso di sospensione dei pagamenti ai sensi dell'art. 74 del D.Lgs. l° settembre 1993, n. 385 ed in quello di continuazione dell'esercizio dell'impresa disposta all'atto dell'insediamento degli organi liquidatori ai sensi dell'art. 90 del citato D.Lgs.; limitatamente alla quota ceduta, in caso di cessione delle passività della Banca ai sensi degli artt. 40, primo comma, lett. b), 43, primo comma, lett. b), 46 del D.lgs. 16 novembre 2015, n. 180. Secondo l‟art. 2 dello Statuto del Fondo restano esclusi dalla garanzia i titoli obbligazionari subordinati e in genere tutti quelli caratterizzati da elementi derivati o che attribuiscono al loro portatore la facoltà di richiedere una prestazione ulteriore e diversa dal pagamento degli interessi e dalla restituzione del capitale. 8.2 Campo di applicazione della Garanzia Qualora sia prevista la garanzia del Fondo, le Condizioni Definitive di ciascun Prestito obbligazionario emesso devono contenere una clausola che attribuisca ai sottoscrittori dei titoli ed ai loro portatori il diritto al pagamento da parte del Fondo del controvalore dei titoli posseduti nei limiti e nelle condizioni previsti dallo statuto del Fondo. Il diritto all'intervento del Fondo può essere esercitato solo nel caso in cui il portatore dimostri l'ininterrotto possesso dei titoli nei tre mesi antecedenti l'evento di default e per un ammontare massimo complessivo dei titoli posseduti da ciascun portatore non superiore a € 103.291,38 indipendentemente dallo loro derivazione da una o più emissioni obbligazionarie garantite. Prospetto di Base - 196 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Sono comunque esclusi dalla garanzia i titoli detenuti dalle banche consorziate, e quelli detenuti, direttamente o indirettamente per interposta persona, dagli amministratori, dai sindaci e dall' alta direzione delle Banche consorziate. Qualora i titoli siano depositati presso la stessa Banca Emittente o presso altra Banca, anche non consorziata, l'intervento del Fondo è comunque subordinato ad una richiesta diretta in tal senso dei loro portatori ovvero ad un mandato espressamente conferito a questo scopo alla Banca depositaria. In caso di cointestazione di un dossier, il Fondo rimborserà gli intestatari fino alla concorrenza del limite massimo indicato all'art. 3 dello Statuto (Euro 103.291,38), in parti uguali rispetto alla consistenza dei titoli obbligazionari presenti nel dossier, fatto salvo il requisito di possesso ininterrotto di cui al medesimo articolo dello Statuto. 8.3 Informazioni da comunicare riguardo il Garante Nell'effettuazione degli interventi il Fondo si avvale dei mezzi che le consorziate si impegnano a tenere a disposizione dello stesso ai sensi degli artt. 5 e 25 dello statuto del Fondo. La somma di tali mezzi, calcolata con riferimento alle date del 30 giugno e del 31 dicembre antecedenti l'evento di default, al netto degli importi somministrati per l'effettuazione di precedenti interventi, rappresenta la dotazione collettiva massima del Fondo medesimo a disposizione degli interventi. Alla data del 31 luglio 2016 il FGO garantisce n. 3.690 titoli per un ammontare di Euro 23.993.037.000 e la dotazione collettiva massima, per il periodo luglio-dicembre 2016, è pari a Euro 538.024.354,68. 8.4 Documenti accessibili al pubblico Nel sito internet del Fondo www.fgo.bcc.it sono disponibili le informazioni relative al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti e i servizi di ricerca dei Prestiti Obbligazionari (tramite indicazione del codice ISIN) e delle Banche associate (selezionando la Federazione locale), nonché alcuni dati statistici relativi all'ammontare complessivo dei prestiti garantiti. Nel predetto sito è inoltre presente la sezione "normativa" dove è possibile scaricare lo Statuto, il Regolamento e la Nota Tecnica ad esso allegata; tali documenti (disponibili anche in lingua inglese) sono periodicamente aggiornati a seguito delle modificazioni deliberate dagli organi competenti. Sul sito è presente anche un apposito spazio news dove sono pubblicizzate le ultime notizie relative al Fondo. Prospetto di Base - 197 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – ALLEGATO A: MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE Banca di Credito Cooperativo di Roma Società Cooperativa fondata nel 1954 Sede Legale, Presidenza e Direzione Generale in Via Sardegna, 129 – 00187 Roma Sede Amministrativa in Viale Oceano Indiano, 13/c – 00144 Roma Codice ABI 8327 Iscritta all‟albo delle Banche al n. 4516 Iscritta all‟Albo delle società cooperative A149122 Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo Capitale sociale e riserve al 31/12/2015 euro 750.060.523 Codice Fiscale 01275240586 Partita IVA 00980931000 CONDIZIONI DEFINITIVE di Offerta di prestiti obbligazionari denominati “B.C.C. di ROMA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO” [con possibilità di devoluzione di [una percentuale del collocato] [un importo prefissato] a favore di [inserire la denominazione dell’ente beneficiario appartenente a Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale]] [Denominazione e ISIN del Prestito] [altro] Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse in Consob in data [•]. Le Condizioni Definitive sono state elaborate ai fini dell‟articolo 5, paragrafo 4, della Direttiva 2003/71 CE e devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base relativamente al programma di prestiti obbligazionari “B.C.C. di Roma Obbligazioni a Tasso Fisso” [e al suo Supplemento]. Il Prospetto di Base cui si riferiscono le seguenti Condizioni Definitive è stato depositato presso la Consob in data 30 settembre 2016 a seguito di approvazione comunicata con prot. nr. 0086975/16 del 30 settembre 2016. Il Prospetto di Base [il Supplemento] e le presenti Condizioni Definitive sono pubblicate sul sito internet dell‟Emittente www.bccroma.it, sono altresì disponibili in forma stampata e gratuita presso le filiali della Banca di Credito Cooperativo di Roma. Al fine di ottenere informazioni complete sull‟Emittente e sulle Obbligazioni, occorre a leggere le presenti Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base [e al Supplemento]. La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive. L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Prospetto di Base - 198 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – INFORMAZIONI ESSENZIALI Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all’emissione/offerta L‟offerta delle Obbligazioni rappresenta un‟operazione nella quale l‟Emittente ha un interesse in conflitto in quanto: - L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e in qualità di Responsabile del Collocamento; in tal caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori in quanto i titoli collocati sono di propria emissione. - L‟Emittente negozierà i titoli su istanza del sottoscrittore (assumendo pertanto onere di controparte), e ciò configura una situazione di conflitto di interesse nei confronti degli investitori. - [Il Soggetto incaricato del Collocamento e il Responsabile del Collocamento percepiscono una commissione di collocamento e ciò determina un ulteriore conflitto di interessi.] - [Parte dell‟ammontare ricavato dai Titoli espresso come [importo fisso] [percentuale dell‟importo nominale collocato) verrà devoluto ad un Ente Beneficiario collegato all'Emittente e ciò determina una situazione di conflitto d‟interessi.] Ragioni dell’offerta e impiego dei proventi Prospetto di Base Le Obbligazioni saranno emesse nell‟ambito dell‟ordinaria attività di raccolta da parte dell‟Emittente. L‟ammontare ricavato dall‟emissione obbligazionaria, al netto di eventuali commissioni di sottoscrizione, sarà destinato all‟esercizio dell‟attività creditizia dell‟Emittente [congiuntamente a quanto sotto descritto]. [se prevista devoluzione a Ente Beneficiario Devoluzione a [•] [[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un importo pari ad Euro [•]] sarà devoluto dall‟Emittente a titolo di liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario]. Al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto.] / [se previsto finanziamento Finanziamento a favore di [•] [[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un importo pari ad Euro [•]] sarà messo a disposizione, a partire dalla data di chiusura dell‟offerta, per l‟erogazione di finanziamenti a [inserire caratteristiche identificative del beneficiario dei fondi]. Le domande di finanziamento, complete in ogni aspetto, dovranno essere presentate dal giorno di chiusura dell‟offerta sino all‟esaurimento del plafond o alla comunicazione di chiusura anticipata del plafond. [se prevista devoluzione qualora la somma messa a disposizione non sia interamente erogata Qualora la somma messa a disposizione non venga interamente erogata, l‟Emittente devolverà il [•]% dell‟importo non erogato a titolo di liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario.]] - 199 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – L‟erogazione dei finanziamenti è subordinata alla positiva valutazione dei presupposti di merito creditizio del richiedente il finanziamento. L‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet al termine del periodo di offerta un avviso riportante l‟importo delle somme messe a disposizione per l‟erogazione di finanziamenti [se prevista devoluzione qualora la somma messa a disposizione non sia interamente erogata e, se applicabile, un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto all‟Ente Beneficiario.]] / [se previsti devoluzione a Ente Beneficiario e finanziamento Devoluzione a [•] e finanziamento a favore di [•] [[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un importo pari ad Euro [•]] sarà devoluto dall‟Emittente a titolo di liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario] e congiuntamente [il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [un importo pari ad Euro [•]] sarà messo a disposizione, a partire dalla data di chiusura dell‟offerta, per l‟erogazione di finanziamenti a [inserire caratteristiche identificative del beneficiario dei fondi]. Le domande di finanziamento, complete in ogni aspetto, dovranno essere presentate dal giorno di chiusura dell‟offerta sino all‟esaurimento del plafond o alla comunicazione di chiusura anticipata del plafond. L‟erogazione dei finanziamenti è subordinata alla positiva valutazione dei presupposti di merito creditizio del richiedente il finanziamento. Al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto all‟Ente Beneficiario e l‟importo delle somme messe a disposizione per l‟erogazione di finanziamenti.] / [Inserire eventuali ulteriori specificazioni attinenti le ragioni dell’offerta e/o agli ulteriori impieghi dei proventi sopra descritti non noti alla data di approvazione del Supplemento al Prospetto di Base.]] INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE Denominazione Obbligazioni [] Codice ISIN [] Valore nominale [] Periodicità pagamento cedole [La prima cedola sarà pagata con frequenza []]. Le Cedole [successive] saranno pagate con frequenza [trimestrale] [semestrale] [annuale]. [L‟ultima cedola sarà pagata con frequenza []]. Tasso di Interesse nominale Il Tasso di interesse è pari al []% lordo annuo ([]% al netto dell‟effetto fiscale del []%) Importo delle cedole Le cedole saranno calcolate secondo la seguente formula: I C*R N dove: I = interessi C = valore nominale N = numero cedole annue R = tasso annuo percentuale Prospetto di Base - 200 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Convenzione di calcolo Following Business Day Convention Unadjusted Base per il calcolo Actual/Actual – (ICMA) Data di pagamento delle cedole Le cedole saranno pagate in occasione delle seguenti date: [inserire le date di pagamento delle cedole del singolo Prestito Obbligazionario] Data di Emissione La Data di Emissione del Prestito è il []. Data di Godimento La Data di Godimento del Prestito è il []. Data di Scadenza [] Modalità di Rimborso Le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari ed in un‟unica soluzione alla scadenza, con riferimento al calendario Target, alla convenzione di calcolo [] ed alla base di calcolo []. Tasso di rendimento effettivo annuo a scadenza Le Obbligazioni assicurano un rendimento effettivo annuo lordo a scadenza pari al []% e un rendimento effettivo annuo netto a scadenza pari al []%. I rendimenti sono calcolati sulla base dell‟importo versato quale prezzo di offerta/sottoscrizione delle obbligazioni. Delibere, autorizzazioni e approvazioni L‟emissione delle Obbligazioni è stata approvata con delibera del Direttore Generale in data [] a valere sulla Delibera del C.d.A. dell‟Emittente del 30 marzo 2016. [per le Obbligazioni con devoluzione: [] [inserire informazioni sulle modalità di devoluzione] Informazioni sulle modalità di devoluzione] CONDIZIONI DELL’OFFERTA Condizioni alle quali l’offerta è subordinata [Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione senza essere subordinate ad alcuna condizione] [Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione esclusivamente []] [specificare le condizioni a cui è subordinata l‟Offerta] Ammontare totale dell’offerta L‟ammontare Totale dell‟emissione è pari a Euro [], per un totale di n. [] Obbligazioni, ciascuna del Valore Nominale pari a Euro []. Lotto minimo Le domande di adesione all‟offerta dovranno essere presentate per quantitativi non inferiori al Lotto minimo pari a n. [] Obbligazione/i Lotto massimo [Le domande di adesione all‟offerta dovranno essere presentate per quantitativi non superiori a n. [] Obbligazioni.] [Non è previsto un limite al lotto massimo sottoscrivibile] Periodo di offerta Le Obbligazioni saranno offerte dal [] al [], salvo proroga o chiusura anticipata del periodo di offerta. Data di Regolamento La Data di Regolamento potrà essere ogni giorno lavorativo (in cui il sistema TARGET2 è operativo) all‟interno del Periodo di Offerta Sistema di Gestione Accentrata [] Prezzo di Emissione Il Prezzo di Emissione è pari al [●]% del Valore Nominale, per un importo in Euro pari a [●]. Spese, costi/commissioni e imposte in aggiunta al prezzo di emissione [I costi/le commissioni di collocamento [e/o] [sottoscrizione] in aggiunta al prezzo di emissione sono pari a [●]% del Valore Nominale dell‟obbligazione ovvero ad Euro [●] per ogni [●] di Valore Nominale.] Prospetto di Base - 201 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – [In aggiunta al prezzo di emissione vi sono [altre] costi/commissioni/spese/imposte [specificare tipologia] pari ad Euro [●]/[●]% del Valore Nominale.] [Non applicabile. Non sono previsti costi, commissioni, spese o imposte in aggiunta al prezzo di emissione.] Prezzo di Offerta Il Prezzo di Offerta è pari al [●]% del Valore Nominale, per un importo in Euro pari a [●]. Prezzo di Rimborso Pari al 100% del Valore Nominale Soggetto incaricato del collocamento e Responsabile del collocamento L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e in qualità di Responsabile del Collocamento. Non è prevista l‟offerta fuori sede. Soggetto incaricato di comunicare i risultati dell’offerta L‟Emittente AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE Mercati regolamentati e Mercati equivalenti L‟Emittente non richiederà l‟ammissione alla quotazione delle Obbligazioni presso un mercato regolamentato, ovvero alla negoziazione presso un sistema multilaterale di negoziazione (M.T.F.). Inoltre l‟Emittente non agirà in qualità di internalizzatore sistematico nè fisserà accordi con gli internalizzatori per la negoziazione delle Obbligazioni. Soggetti intermediari operanti sul mercato secondario L‟Emittente si impegna al riacquisto delle Obbligazioni senza limiti quantitativi su iniziativa dell‟investitore nell‟ambito del servizio di negoziazione in conto proprio ai sensi dell‟art. 1 comma 5 lettera a) del T.U.F., assicurando con ciò un pronto smobilizzo dell‟investimento (di norma entro 2 giorni lavorativi). L‟Emittente si impegna, nel caso di richiesta di vendita delle Obbligazioni da parte dei sottoscrittori, a garantire la liquidabilità dei titoli effettuando operazioni di negoziazione in acquisto ed in vendita determinando il prezzo degli strumenti finanziari in conformità a quanto stabilito nel documento “Politica di pricing e Regole interne per la negoziazione/emissione dei prestiti obbligazionari emessi dalla BCC di Roma” vigente e consultabile sul sito della stessa all‟indirizzo www.bccroma.it. L‟attività di riacquisto prevede commissioni nella misura massima di 50 punti base (pari allo 0,50% del Valore Nominale). L‟Emittente dovrà verificare sempre la coerenza del metodo utilizzato con la policy di pricing prevista in sede di emissione. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI Rating degli strumenti finanziari oggetto del prestito Non applicabile GARANZIE Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti Prospetto di Base [Il presente Prestito non è garantito dal FGO] [Il presente Prestito è assistito dalla garanzia del FGO. Scopo del Fondo, attraverso l'apprestamento di un meccanismo di garanzia collettiva da parte delle banche consorziate, è la tutela dei portatori, persone fisiche o giuridiche, di titoli obbligazionari emessi dalle Banche consorziate. La garanzia è attuabile nell'ipotesi di mancato - 202 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – adempimento alla scadenza dell'obbligo di rimborso dei ratei di interessi o del capitale, nei limiti e con le modalità previsti dallo Statuto e dal Regolamento del Fondo. Il diritto all'intervento del Fondo può essere esercitato solo nel caso in cui il portatore dimostri l'ininterrotto possesso dei titoli nei tre mesi antecedenti l'evento di default e per un ammontare massimo complessivo dei titoli posseduti da ciascun portatore non superiore a € 103.291,38 indipendentemente dallo loro derivazione da una o più emissioni obbligazionarie garantite. Si segnala che alla data delle presenti Condizioni Definitive il FGO garantisce [] titoli per un ammontare di Euro [] e la dotazione collettiva massima pari ad Euro [] per il periodo [] - []]. Data concessione garanzia [] Roma, [] Banca di Credito Cooperativo di Roma Il Legale Rappresentante Prospetto di Base - 203 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – ALLEGATO A: MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE Banca di Credito Cooperativo di Roma Società Cooperativa fondata nel 1954 Sede Legale, Presidenza e Direzione Generale in Via Sardegna, 129 – 00187 Roma Sede Amministrativa in Viale Oceano Indiano, 13/c – 00144 Roma Codice ABI 8327 Iscritta all‟albo delle Banche al n. 4516 Iscritta all‟Albo delle società cooperative A149122 Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo Capitale sociale e riserve al 31/12/2015 euro 750.060.523 Codice Fiscale 01275240586 Partita IVA 00980931000 CONDIZIONI DEFINITIVE di Offerta di prestiti obbligazionari denominati “B.C.C. di ROMA OBBLIGAZIONI STEP UP – STEP DOWN” [con possibilità di devoluzione di [una percentuale del collocato] [un importo prefissato] a favore di [inserire la denominazione dell’ente beneficiario appartenente a Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale]] [Denominazione e ISIN del Prestito] [altro] Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse in Consob in data [•]. Le Condizioni Definitive sono state elaborate ai fini dell‟articolo 5, paragrafo 4, della Direttiva 2003/71 CE e devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base relativamente al programma di prestiti obbligazionari “B.C.C. di Roma Obbligazioni Step Up – Step Down” [e al suo Supplemento]. Il Prospetto di Base cui si riferiscono le seguenti Condizioni Definitive è stato depositato presso la Consob in data 30 settembre 2016 a seguito di approvazione comunicata con prot. nr. 0086975/16 del 30 settembre 2016. Il Prospetto di Base [il Supplemento] e le presenti Condizioni Definitive sono pubblicate sul sito internet dell‟Emittente www.bccroma.it, sono altresì disponibili in forma stampata e gratuita presso le filiali della Banca di Credito Cooperativo di Roma. Al fine di ottenere informazioni complete sull‟Emittente e sulle Obbligazioni, occorre a leggere le presenti Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base [e al Supplemento]. La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive. L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Prospetto di Base - 204 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – INFORMAZIONI ESSENZIALI Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all’emissione/offerta L‟offerta delle Obbligazioni rappresenta un‟operazione nella quale l‟Emittente ha un interesse in conflitto in quanto: - L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e in qualità di Responsabile del Collocamento; in tal caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori in quanto i titoli collocati sono di propria emissione. - L‟Emittente negozierà i titoli su istanza del sottoscrittore (assumendo pertanto onere di controparte), e ciò configura una situazione di conflitto di interesse nei confronti degli investitori. - [Il Soggetto incaricato del Collocamento e il Responsabile del Collocamento percepiscono una commissione di collocamento e ciò determina un ulteriore conflitto di interessi.] - [Parte dell‟ammontare ricavato dai Titoli espresso come [importo fisso] [percentuale dell‟importo nominale collocato) verrà devoluto ad un Ente Beneficiario collegato all'Emittente e ciò determina una situazione di conflitto d‟interessi.] Ragioni dell’offerta e impiego dei proventi Le Obbligazioni saranno emesse nell‟ambito dell‟ordinaria attività di raccolta da parte dell‟Emittente. L‟ammontare ricavato dall‟emissione obbligazionaria, al netto di eventuali commissioni di sottoscrizione, sarà destinato all‟esercizio dell‟attività creditizia dell‟Emittente [congiuntamente a quanto sotto descritto]. [se prevista devoluzione a Ente Beneficiario Devoluzione a [•] [[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un importo pari ad Euro [•]] sarà devoluto dall‟Emittente a titolo di liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario]. Al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto.] / [se previsto finanziamento Finanziamento a favore di [•] [[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un importo pari ad Euro [•]] sarà messo a disposizione, a partire dalla data di chiusura dell‟offerta, per l‟erogazione di finanziamenti a [inserire caratteristiche identificative del beneficiario dei fondi]. Le domande di finanziamento, complete in ogni aspetto, dovranno essere presentate dal giorno di chiusura dell‟offerta sino all‟esaurimento del plafond o alla comunicazione di chiusura anticipata del plafond. [se prevista devoluzione qualora la somma messa a disposizione non sia interamente erogata Qualora la somma messa a disposizione non venga interamente erogata, l‟Emittente devolverà il [•]% dell‟importo non erogato a titolo di liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario.]] L‟erogazione dei finanziamenti è subordinata alla positiva valutazione Prospetto di Base - 205 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – dei presupposti di merito creditizio del richiedente il finanziamento. L‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet al termine del periodo di offerta un avviso riportante l‟importo delle somme messe a disposizione per l‟erogazione di finanziamenti [se prevista devoluzione qualora la somma messa a disposizione non sia interamente erogata e, se applicabile, un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto all‟Ente Beneficiario.]] / [se previsti devoluzione a Ente Beneficiario e finanziamento Devoluzione a [•] e finanziamento a favore di [•] [[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un importo pari ad Euro [•]] sarà devoluto dall‟Emittente a titolo di liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario] e congiuntamente [il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [un importo pari ad Euro [•]] sarà messo a disposizione, a partire dalla data di chiusura dell‟offerta, per l‟erogazione di finanziamenti a [inserire caratteristiche identificative del beneficiario dei fondi]. Le domande di finanziamento, complete in ogni aspetto, dovranno essere presentate dal giorno di chiusura dell‟offerta sino all‟esaurimento del plafond o alla comunicazione di chiusura anticipata del plafond. L‟erogazione dei finanziamenti è subordinata alla positiva valutazione dei presupposti di merito creditizio del richiedente il finanziamento. Al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto all‟Ente Beneficiario e l‟importo delle somme messe a disposizione per l‟erogazione di finanziamenti.] / [Inserire eventuali ulteriori specificazioni attinenti le ragioni dell’offerta e/o agli ulteriori impieghi dei proventi sopra descritti non noti alla data di approvazione del Supplemento al Prospetto di Base.]] INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE Denominazione Obbligazioni [] Codice ISIN [] Valore nominale [] Periodicità pagamento cedole [La prima cedola sarà pagata con frequenza []]. Le Cedole [successive] saranno pagate con frequenza [trimestrale] [semestrale] [annuale]. [L‟ultima cedola sarà pagata con frequenza []]. Tasso di Interesse nominale Il Tasso di interesse è [crescente] [decrescente] durante la vita del Prestito ed è pari al: [●]% lordo annuo ([●]% al netto dell‟effetto fiscale del [●]%)) dal [●] al [●] e con riferimento all[a][e] Cedol[a][e] corrispost[a][e] in data [●] [[●] etc]] [●]% lordo annuo ([●]% al netto dell‟effetto fiscale del [●]%)) dal [●] al [●] e con riferimento all[a][e] Cedol[a][e] corrispost[a][e] in data [●] [[●] etc]] [●]% lordo annuo ([●]% al netto dell‟effetto fiscale del [●]%)) dal [●] al [●] e con riferimento all[a][e] Cedol[a][e] corrispost[a][e] in data [●] [[●] etc]] Prospetto di Base - 206 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – ………..] Importo delle cedole Le cedole saranno calcolate secondo la seguente formula: I C*R N dove: I = interessi C = valore nominale N = numero cedole annue R = tasso annuo percentuale Convenzione di calcolo Following Business Day Convention Unadjusted Base per il calcolo Actual/Actual – (ICMA) Data di pagamento delle cedole Le cedole saranno pagate in occasione delle seguenti date: [inserire le date di pagamento delle cedole del singolo Prestito Obbligazionario] Data di Godimento La Data di Godimento del Prestito è il []. Data di Emissione La Data di Emissione del Prestito è il []. Data di Scadenza [] Modalità di Rimborso Le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari ed in un‟unica soluzione alla scadenza, con riferimento al calendario Target, alla convenzione di calcolo [] ed alla base di calcolo []. Tasso di rendimento effettivo annuo a scadenza Le Obbligazioni assicurano un rendimento effettivo annuo lordo a scadenza pari al []% e un rendimento effettivo annuo netto a scadenza pari al []%.I rendimenti sono calcolati sulla base dell‟importo versato quale prezzo di offerta/sottoscrizione delle obbligazioni. Delibere, autorizzazioni e approvazioni L‟emissione delle Obbligazioni è stata approvata con delibera del Direttore Generale in data [] a valere sulla Delibera del C.d.A. dell‟Emittente del 30 marzo 2016. [per le Obbligazioni con devoluzione: [] [inserire informazioni sulle modalità di devoluzione] Informazioni sulle modalità di devoluzione] CONDIZIONI DELL’OFFERTA Condizioni alle quali l’offerta è subordinata [Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione senza essere subordinate ad alcuna condizione] [Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione esclusivamente []] [specificare le condizioni a cui è subordinata l‟Offerta] Ammontare totale dell’offerta L‟ammontare Totale dell‟emissione è pari a Euro [], per un totale di n. [] Obbligazioni, ciascuna del Valore Nominale pari a Euro []. Lotto minimo Le domande di adesione all‟offerta dovranno essere presentate per quantitativi non inferiori al Lotto minimo pari a n. [] Obbligazione/i Lotto massimo [Le domande di adesione all‟offerta dovranno essere presentate per quantitativi non superiori a n. [] Obbligazioni.] [Non è previsto un limite al lotto massimo sottoscrivibile] Periodo di offerta Le Obbligazioni saranno offerte dal [] al [], salvo proroga o chiusura Prospetto di Base - 207 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – anticipata del periodo di offerta. Data di Regolamento La Data di Regolamento potrà essere ogni giorno lavorativo (in cui il sistema TARGET2 è operativo) all‟interno del Periodo di Offerta Sistema di Gestione Accentrata [] Prezzo di Emissione Il Prezzo di Emissione è pari al [●]% del Valore Nominale, per un importo in Euro pari a [●]. Spese, costi/commissioni e imposte in aggiunta al prezzo di emissione [I costi/le commissioni di collocamento [e/o] [sottoscrizione] in aggiunta al prezzo di emissione sono pari a [●]% del Valore Nominale dell‟obbligazione ovvero ad Euro [●] per ogni [●] di Valore Nominale.] [In aggiunta al prezzo di emissione vi sono [altre] costi/commissioni/spese/imposte [specificare tipologia] pari ad Euro [●]/[●]% del Valore Nominale.] [Non applicabile. Non sono previsti costi, commissioni, spese o imposte in aggiunta al prezzo di emissione.] Prezzo di Offerta Il Prezzo di Offerta è pari al [●]% del Valore Nominale, per un importo in Euro pari a [●]. Prezzo di Rimborso Pari al 100% del Valore Nominale Soggetto incaricato del collocamento e Responsabile del collocamento L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e in qualità di Responsabile del Collocamento. Non è prevista l‟offerta fuori sede. Soggetto incaricato di comunicare i risultati dell’offerta L‟Emittente AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE Mercati regolamentati e Mercati equivalenti L‟Emittente non richiederà l‟ammissione alla quotazione delle Obbligazioni presso un mercato regolamentato, ovvero alla negoziazione presso un sistema multilaterale di negoziazione (M.T.F.). Inoltre l‟Emittente non agirà in qualità di internalizzatore sistematico nè fisserà accordi con gli internalizzatori per la negoziazione delle Obbligazioni. Soggetti intermediari operanti sul mercato secondario L‟Emittente si impegna al riacquisto delle Obbligazioni senza limiti quantitativi su iniziativa dell‟investitore nell‟ambito del servizio di negoziazione in conto proprio ai sensi dell‟art. 1 comma 5 lettera a) del T.U.F., assicurando con ciò un pronto smobilizzo dell‟investimento (di norma entro 2 giorni lavorativi). L‟Emittente si impegna, nel caso di richiesta di vendita delle Obbligazioni da parte dei sottoscrittori, a garantire la liquidabilità dei titoli effettuando operazioni di negoziazione in acquisto ed in vendita determinando il prezzo degli strumenti finanziari in conformità a quanto stabilito nel documento “Politica di pricing e Regole interne per la negoziazione/emissione dei prestiti obbligazionari emessi dalla BCC di Roma” vigente e consultabile sul sito della stessa all‟indirizzo www.bccroma.it. L‟attività di riacquisto prevede commissioni nella misura massima di 50 punti base (pari allo 0,50% del Valore Nominale). L‟Emittente dovrà verificare sempre la coerenza del metodo utilizzato con la policy di pricing prevista in sede di emissione. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI Prospetto di Base - 208 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Rating degli strumenti finanziari oggetto del prestito Non applicabile GARANZIE Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti [Il presente Prestito non è garantito dal FGO] [Il presente Prestito è assistito dalla garanzia del FGO. Scopo del Fondo, attraverso l'apprestamento di un meccanismo di garanzia collettiva da parte delle banche consorziate, è la tutela dei portatori, persone fisiche o giuridiche, di titoli obbligazionari emessi dalle Banche consorziate. La garanzia è attuabile nell'ipotesi di mancato adempimento alla scadenza dell'obbligo di rimborso dei ratei di interessi o del capitale, nei limiti e con le modalità previsti dallo Statuto e dal Regolamento del Fondo. Il diritto all'intervento del Fondo può essere esercitato solo nel caso in cui il portatore dimostri l'ininterrotto possesso dei titoli nei tre mesi antecedenti l'evento di default e per un ammontare massimo complessivo dei titoli posseduti da ciascun portatore non superiore a € 103.291,38 indipendentemente dallo loro derivazione da una o più emissioni obbligazionarie garantite. Si segnala che alla data delle presenti Condizioni Definitive il FGO garantisce [] titoli per un ammontare di Euro [] e la dotazione collettiva massima pari ad Euro [] per il periodo [] - []]. Data concessione garanzia [] Roma, [] Banca di Credito Cooperativo di Roma Il Legale Rappresentante Prospetto di Base - 209 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – ALLEGATO A: MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE Banca di Credito Cooperativo di Roma Società Cooperativa fondata nel 1954 Sede Legale, Presidenza e Direzione Generale in Via Sardegna, 129 – 00187 Roma Sede Amministrativa in Viale Oceano Indiano, 13/c – 00144 Roma Codice ABI 8327 Iscritta all‟albo delle Banche al n. 4516 Iscritta all‟Albo delle società cooperative A149122 Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo Capitale sociale e riserve al 31/12/2015 euro 750.060.523 Codice Fiscale 01275240586 Partita IVA 00980931000 CONDIZIONI DEFINITIVE di Offerta di prestiti obbligazionari denominati “B.C.C. di ROMA OBBLIGAZIONI ZERO COUPON” [con possibilità di devoluzione di [una percentuale del collocato] [un importo prefissato] a favore di [inserire la denominazione dell’ente beneficiario appartenente a Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale]] [Denominazione e ISIN del Prestito] [altro] Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse in Consob in data [•]. Le Condizioni Definitive sono state elaborate ai fini dell‟articolo 5, paragrafo 4, della Direttiva 2003/71 CE e devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base relativamente al programma di prestiti obbligazionari “B.C.C. di Roma Obbligazioni Zero Coupon” [e al suo Supplemento]. Il Prospetto di Base cui si riferiscono le seguenti Condizioni Definitive è stato depositato presso la Consob in data 30 settembre 2016 a seguito di approvazione comunicata con prot. nr. 0086975/16 del 30 settembre 2016. Il Prospetto di Base [il Supplemento] e le presenti Condizioni Definitive sono pubblicate sul sito internet dell‟Emittente www.bccroma.it, sono altresì disponibili in forma stampata e gratuita presso le filiali della Banca di Credito Cooperativo di Roma. Al fine di ottenere informazioni complete sull‟Emittente e sulle Obbligazioni, occorre a leggere le presenti Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base [e al Supplemento]. La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive. L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Prospetto di Base - 210 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – INFORMAZIONI ESSENZIALI Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all’emissione/offerta L‟offerta delle Obbligazioni rappresenta un‟operazione nella quale l‟Emittente ha un interesse in conflitto in quanto: - L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e in qualità di Responsabile del Collocamento; in tal caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori in quanto i titoli collocati sono di propria emissione. - L‟Emittente negozierà i titoli su istanza del sottoscrittore (assumendo pertanto onere di controparte), e ciò configura una situazione di conflitto di interesse nei confronti degli investitori. - [Il Soggetto incaricato del Collocamento e il Responsabile del Collocamento percepiscono una commissione di collocamento e ciò determina un ulteriore conflitto di interessi.] - [Parte dell‟ammontare ricavato dai Titoli espresso come [importo fisso] [percentuale dell‟importo nominale collocato) verrà devoluto ad un Ente Beneficiario collegato all'Emittente e ciò determina una situazione di conflitto d‟interessi.] Ragioni dell’offerta e impiego dei proventi Prospetto di Base Le Obbligazioni saranno emesse nell‟ambito dell‟ordinaria attività di raccolta da parte dell‟Emittente. L‟ammontare ricavato dall‟emissione obbligazionaria, al netto di eventuali commissioni di sottoscrizione, sarà destinato all‟esercizio dell‟attività creditizia dell‟Emittente [congiuntamente a quanto sotto descritto]. [se prevista devoluzione a Ente Beneficiario Devoluzione a [•] [[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un importo pari ad Euro [•]] sarà devoluto dall‟Emittente a titolo di liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario]. Al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto.] / [se previsto finanziamento Finanziamento a favore di [•] [[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un importo pari ad Euro [•]] sarà messo a disposizione, a partire dalla data di chiusura dell‟offerta, per l‟erogazione di finanziamenti a [inserire caratteristiche identificative del beneficiario dei fondi]. Le domande di finanziamento, complete in ogni aspetto, dovranno essere presentate dal giorno di chiusura dell‟offerta sino all‟esaurimento del plafond o alla comunicazione di chiusura anticipata del plafond. [se prevista devoluzione qualora la somma messa a disposizione non sia interamente erogata Qualora la somma messa a disposizione non venga interamente erogata, l‟Emittente devolverà il [•]% dell‟importo non erogato a titolo di liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario.]] L‟erogazione dei finanziamenti è subordinata alla positiva valutazione dei presupposti di merito creditizio del richiedente il finanziamento. L‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet al termine del periodo di offerta un avviso riportante l‟importo delle somme messe a - 211 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – disposizione per l‟erogazione di finanziamenti [se prevista devoluzione qualora la somma messa a disposizione non sia interamente erogata e, se applicabile, un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto all‟Ente Beneficiario.]] / [se previsti devoluzione a Ente Beneficiario e finanziamento Devoluzione a [•] e finanziamento a favore di [•] [[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un importo pari ad Euro [•]] sarà devoluto dall‟Emittente a titolo di liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario] e congiuntamente [il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [un importo pari ad Euro [•]] sarà messo a disposizione, a partire dalla data di chiusura dell‟offerta, per l‟erogazione di finanziamenti a [inserire caratteristiche identificative del beneficiario dei fondi]. Le domande di finanziamento, complete in ogni aspetto, dovranno essere presentate dal giorno di chiusura dell‟offerta sino all‟esaurimento del plafond o alla comunicazione di chiusura anticipata del plafond. L‟erogazione dei finanziamenti è subordinata alla positiva valutazione dei presupposti di merito creditizio del richiedente il finanziamento. Al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto all‟Ente Beneficiario e l‟importo delle somme messe a disposizione per l‟erogazione di finanziamenti.] / [Inserire eventuali ulteriori specificazioni attinenti le ragioni dell’offerta e/o agli ulteriori impieghi dei proventi sopra descritti non noti alla data di approvazione del Supplemento al Prospetto di Base.]] INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE Denominazione Obbligazioni [] Codice ISIN [] Valore nominale [] Periodicità pagamento cedole Non applicabile Tasso di Interesse nominale Per tutta la durata del prestito le Obbligazioni fruttano, sul valore nominale, interessi calcolati ad un tasso annuo lordo del []% ([]% al netto dell‟effetto fiscale) Convenzione di calcolo Following Business Day Convention Unadjusted Base per il calcolo Actual/Actual – (ICMA) Data di pagamento degli interessi Gli interessi sono corrisposti in un‟unica soluzione alla Data di Scadenza del [] Data di Emissione La Data di Emissione del Prestito è il []. Data di Godimento La Data di Godimento del Prestito è il []. Data di Scadenza [] Modalità di Rimborso Le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari ed in un‟unica soluzione alla scadenza, con riferimento al calendario Target, alla convenzione di calcolo [] ed alla base di calcolo []. Tasso di rendimento effettivo annuo a scadenza Le Obbligazioni assicurano un rendimento effettivo annuo lordo a scadenza pari al []% e un rendimento effettivo annuo netto a scadenza pari al []%.I rendimenti sono calcolati sulla base dell‟importo versato Prospetto di Base - 212 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – quale prezzo di offerta/sottoscrizione delle obbligazioni. Delibere, autorizzazioni e approvazioni L‟emissione delle Obbligazioni è stata approvata con delibera del Direttore Generale in data [] a valere sulla Delibera del C.d.A. dell‟Emittente del 30 marzo 2016. [per le Obbligazioni con devoluzione: [] [inserire informazioni sulle modalità di devoluzione] Informazioni sulle modalità di devoluzione] CONDIZIONI DELL’OFFERTA Condizioni alle quali l’offerta è subordinata [Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione senza essere subordinate ad alcuna condizione] [Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione esclusivamente []] [specificare le condizioni a cui è subordinata l‟Offerta] Ammontare totale dell’offerta L‟ammontare Totale dell‟emissione è pari a Euro [], per un totale di n. [] Obbligazioni, ciascuna del Valore Nominale pari a Euro []. Lotto minimo Le domande di adesione all‟offerta dovranno essere presentate per quantitativi non inferiori al Lotto minimo pari a n. [] Obbligazione/i Lotto massimo [Le domande di adesione all‟offerta dovranno essere presentate per quantitativi non superiori a n. [] Obbligazioni.] [Non è previsto un limite al lotto massimo sottoscrivibile] Periodo di offerta Le Obbligazioni saranno offerte dal [] al [], salvo proroga o chiusura anticipata del periodo di offerta. Data di Regolamento La Data di Regolamento potrà essere ogni giorno lavorativo (in cui il sistema TARGET2 è operativo) all‟interno del Periodo di Offerta Sistema di Gestione Accentrata [] Prezzo di Emissione Il Prezzo di Emissione è pari al [●]% del Valore Nominale, per un importo in Euro pari a [●]. Spese, costi/commissioni e imposte in aggiunta al prezzo di emissione [I costi/le commissioni di collocamento [e/o] [sottoscrizione] in aggiunta al prezzo di emissione sono pari a [●]% del Valore Nominale dell‟obbligazione ovvero ad Euro [●] per ogni [●] di Valore Nominale.] [In aggiunta al prezzo di emissione vi sono [altre] costi/commissioni/spese/imposte [specificare tipologia] pari ad Euro [●]/[●]% del Valore Nominale.] [Non applicabile. Non sono previsti costi, commissioni, spese o imposte in aggiunta al prezzo di emissione.] Prezzo di Offerta Il Prezzo di Offerta è pari al [●]% del Valore Nominale, per un importo in Euro pari a [●]. Prezzo di Rimborso Pari al 100% del Valore Nominale Soggetto incaricato del collocamento e Responsabile del collocamento L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e in qualità di Responsabile del Collocamento. Non è prevista l‟offerta fuori sede. Soggetto incaricato di comunicare i risultati dell’offerta L‟Emittente AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE Prospetto di Base - 213 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Mercati regolamentati e Mercati equivalenti L‟Emittente non richiederà l‟ammissione alla quotazione delle Obbligazioni presso un mercato regolamentato, ovvero alla negoziazione presso un sistema multilaterale di negoziazione (M.T.F.). Inoltre l‟Emittente non agirà in qualità di internalizzatore sistematico nè fisserà accordi con gli internalizzatori per la negoziazione delle Obbligazioni. Soggetti intermediari operanti sul mercato secondario L‟Emittente si impegna al riacquisto delle Obbligazioni senza limiti quantitativi su iniziativa dell‟investitore nell‟ambito del servizio di negoziazione in conto proprio ai sensi dell‟art. 1 comma 5 lettera a) del T.U.F., assicurando con ciò un pronto smobilizzo dell‟investimento (di norma entro 2 giorni lavorativi). L‟Emittente si impegna, nel caso di richiesta di vendita delle Obbligazioni da parte dei sottoscrittori, a garantire la liquidabilità dei titoli effettuando operazioni di negoziazione in acquisto ed in vendita determinando il prezzo degli strumenti finanziari in conformità a quanto stabilito nel documento “Politica di pricing e Regole interne per la negoziazione/emissione dei prestiti obbligazionari emessi dalla BCC di Roma” vigente e consultabile sul sito della stessa all‟indirizzo www.bccroma.it. L‟attività di riacquisto prevede commissioni nella misura massima di 50 punti base (pari allo 0,50% del Valore Nominale). L‟Emittente dovrà verificare sempre la coerenza del metodo utilizzato con la policy di pricing prevista in sede di emissione. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI Rating degli strumenti finanziari oggetto del prestito Non applicabile GARANZIE Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti [Il presente Prestito non è garantito dal FGO] [Il presente Prestito è assistito dalla garanzia del FGO. Scopo del Fondo, attraverso l'apprestamento di un meccanismo di garanzia collettiva da parte delle banche consorziate, è la tutela dei portatori, persone fisiche o giuridiche, di titoli obbligazionari emessi dalle Banche consorziate. La garanzia è attuabile nell'ipotesi di mancato adempimento alla scadenza dell'obbligo di rimborso dei ratei di interessi o del capitale, nei limiti e con le modalità previsti dallo Statuto e dal Regolamento del Fondo. Il diritto all'intervento del Fondo può essere esercitato solo nel caso in cui il portatore dimostri l'ininterrotto possesso dei titoli nei tre mesi antecedenti l'evento di default e per un ammontare massimo complessivo dei titoli posseduti da ciascun portatore non superiore a € 103.291,38 indipendentemente dallo loro derivazione da una o più emissioni obbligazionarie garantite. Si segnala che alla data delle presenti Condizioni Definitive il FGO garantisce [] titoli per un ammontare di Euro [] e la dotazione collettiva massima pari ad Euro [] per il periodo [] - []]. Data concessione garanzia [] Roma, [] Prospetto di Base - 214 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Banca di Credito Cooperativo di Roma Il Legale Rappresentante Prospetto di Base - 215 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – ALLEGATO A: MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE Banca di Credito Cooperativo di Roma Società Cooperativa fondata nel 1954 Sede Legale, Presidenza e Direzione Generale in Via Sardegna, 129 – 00187 Roma Sede Amministrativa in Viale Oceano Indiano, 13/c – 00144 Roma Codice ABI 8327 Iscritta all‟albo delle Banche al n. 4516 Iscritta all‟Albo delle società cooperative A149122 Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo Capitale sociale e riserve al 31/12/2015 euro 750.060.523 Codice Fiscale 01275240586 Partita IVA 00980931000 CONDIZIONI DEFINITIVE di Offerta di prestiti obbligazionari denominati “B.C.C. di ROMA OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE [con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap)]” [con possibilità di devoluzione di [una percentuale del collocato] [un importo prefissato] a favore di [inserire la denominazione dell’ente beneficiario appartenente a Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale]] [Denominazione e ISIN del Prestito] [altro] Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse in Consob in data [•]. Le Condizioni Definitive sono state elaborate ai fini dell‟articolo 5, paragrafo 4, della Direttiva 2003/71 CE e devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base relativamente al programma di prestiti obbligazionari “B.C.C. di Roma Obbligazioni a Tasso Variabile con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap)” [e al suo Supplemento]. Il Prospetto di Base cui si riferiscono le seguenti Condizioni Definitive è stato depositato presso la Consob in data 30 settembre 2016 a seguito di approvazione comunicata con prot. nr. 0086975/16 del 30 settembre 2016. Il Prospetto di Base [il Supplemento] e le presenti Condizioni Definitive sono pubblicate sul sito internet dell‟Emittente www.bccroma.it, sono altresì disponibili in forma stampata e gratuita presso le filiali della Banca di Credito Cooperativo di Roma. Al fine di ottenere informazioni complete sull‟Emittente e sulle Obbligazioni, occorre a leggere le presenti Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base [e al Supplemento]. La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive. L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Prospetto di Base - 216 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – INFORMAZIONI ESSENZIALI Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all’emissione/offerta L‟offerta delle Obbligazioni rappresenta un‟operazione nella quale l‟Emittente ha un interesse in conflitto in quanto: - L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e in qualità di Responsabile del Collocamento; in tal caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori in quanto i titoli collocati sono di propria emissione. - L'Emittente opera come Agente di Calcolo delle Obbligazioni; in tal caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori. - L‟Emittente negozierà i titoli su istanza del sottoscrittore (assumendo pertanto onere di controparte), e ciò configura una situazione di conflitto di interesse nei confronti degli investitori. - [Il Soggetto incaricato del Collocamento e il Responsabile del Collocamento percepiscono una commissione di collocamento e ciò determina un ulteriore conflitto di interessi.] - [Parte dell‟ammontare ricavato dai Titoli espresso come [importo fisso] [percentuale dell‟importo nominale collocato) verrà devoluto ad un Ente Beneficiario collegato all'Emittente e ciò determina una situazione di conflitto d‟interessi.] Ragioni dell’offerta e impiego dei proventi Prospetto di Base Le Obbligazioni saranno emesse nell‟ambito dell‟ordinaria attività di raccolta da parte dell‟Emittente. L‟ammontare ricavato dall‟emissione obbligazionaria, al netto di eventuali commissioni di sottoscrizione, sarà destinato all‟esercizio dell‟attività creditizia dell‟Emittente [congiuntamente a quanto sotto descritto]. [se prevista devoluzione a Ente Beneficiario Devoluzione a [•] [[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un importo pari ad Euro [•]] sarà devoluto dall‟Emittente a titolo di liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario]. Al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto.] / [se previsto finanziamento Finanziamento a favore di [•] [[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un importo pari ad Euro [•]] sarà messo a disposizione, a partire dalla data di chiusura dell‟offerta, per l‟erogazione di finanziamenti a [inserire caratteristiche identificative del beneficiario dei fondi]. Le domande di finanziamento, complete in ogni aspetto, dovranno essere presentate dal giorno di chiusura dell‟offerta sino all‟esaurimento del plafond o alla comunicazione di chiusura anticipata del plafond. [se prevista devoluzione qualora la somma messa a disposizione non sia interamente erogata Qualora la somma messa a disposizione non venga interamente erogata, l‟Emittente devolverà il [•]% dell‟importo non erogato a titolo di liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario.]] - 217 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – L‟erogazione dei finanziamenti è subordinata alla positiva valutazione dei presupposti di merito creditizio del richiedente il finanziamento. L‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet al termine del periodo di offerta un avviso riportante l‟importo delle somme messe a disposizione per l‟erogazione di finanziamenti [se prevista devoluzione qualora la somma messa a disposizione non sia interamente erogata e, se applicabile, un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto all‟Ente Beneficiario.]] / [se previsti devoluzione a Ente Beneficiario e finanziamento Devoluzione a [•] e finanziamento a favore di [•] [[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un importo pari ad Euro [•]] sarà devoluto dall‟Emittente a titolo di liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario] e congiuntamente [il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [un importo pari ad Euro [•]] sarà messo a disposizione, a partire dalla data di chiusura dell‟offerta, per l‟erogazione di finanziamenti a [inserire caratteristiche identificative del beneficiario dei fondi]. Le domande di finanziamento, complete in ogni aspetto, dovranno essere presentate dal giorno di chiusura dell‟offerta sino all‟esaurimento del plafond o alla comunicazione di chiusura anticipata del plafond. L‟erogazione dei finanziamenti è subordinata alla positiva valutazione dei presupposti di merito creditizio del richiedente il finanziamento. Al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto all‟Ente Beneficiario e l‟importo delle somme messe a disposizione per l‟erogazione di finanziamenti.] / [Inserire eventuali ulteriori specificazioni attinenti le ragioni dell’offerta e/o agli ulteriori impieghi dei proventi sopra descritti non noti alla data di approvazione del Supplemento al Prospetto di Base.]] INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE Denominazione Obbligazioni [] Codice ISIN [] Valore nominale [] Periodicità pagamento cedole [La prima cedola sarà pagata con frequenza []]. Le Cedole [successive] saranno pagate con frequenza [trimestrale] [semestrale] [annuale]. [L‟ultima cedola sarà pagata con frequenza []]. [Tasso di Interesse nominale della prima cedola] [Il tasso della prima cedola sarà pari al []% lordo annuo ([]% al netto dell‟effetto fiscale del []%), in misura indipendente dal Parametro di Riferimento] Parametro di Riferimento [Tasso Euribor a []] [Rendimento d‟asta del BOT a []] [Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea] Date di Rilevazione del Parametro di Riferimento Sarà preso come Parametro di Riferimento [il tasso Euribor a [3] [6] [12] mesi rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola] [il Rendimento d‟asta del BOT a [] dell‟ultima asta effettuata prima del secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola] [il Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea in vigore il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola]. Spread [[] basis point] [Non applicabile] Prospetto di Base - 218 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – [Tasso Minimo (Floor)] []% [Tasso Massimo (Cap)] []% Le cedole saranno calcolate secondo la seguente formula: [Nel caso di Obbligazioni plain vanilla Importo delle cedole I C*R N ] (1) [Nel caso in cui sia prevista un‟opzione Interest Rate FLOOR ossia un rendimento “minimo garantito”, la (1) si modifica nella seguente: I C MaxFLOOR%; R N ] [Nel caso in cui sia prevista un‟opzione Interest Rate CAP , ossia un rendimento “massimo corrisposto”, la (1) si modifica nella seguente: I C MinR; CAP% N ] [Nel caso in cui sia prevista la presenza contemporanea delle opzioni Interest Rate FLOOR ed Interest Rate CAP, la (1) si modifica nella seguente: I C MaxFLOOR%; MinR; CAP% N ] dove: I = interessi C = valore nominale N = numero cedole annue R = tasso di interesse annuo calcolato nel modo seguente: R V spread (2) dove: V = valore del Parametro di Riferimento Il tasso di interesse minimo per le cedole è da ritenersi pari a zero, a prescindere dall‟eventuale valore negativo assunto dal Parametro di Riferimento [e dallo spread]. Con riferimento alla (2) è previsto l‟arrotondamento alla terza cifra decimale nel modo seguente. Se: 1) il terzo decimale è inferiore a 0,005, sarà approssimato allo zero 2) il terzo decimale è pari a 0,005, resterà invariato 3) il terzo decimale è superiore a 0,005, sarà approssimato a 0,01 Inoltre, i decimali oltre il terzo non vengono considerati ai fini della determinazione delle cedole. Convenzione di calcolo Following Business Day Convention Unadjusted Base per il calcolo Actual/Actual – (ICMA) Data di pagamento delle cedole [La prima cedola sarà pagata in occasione delle seguente data: []]. Le Cedole [successive] saranno pagate con frequenza [trimestrale] [semestrale] [annuale], in occasione delle seguenti date: [inserire tutte le date di pagamento Cedole della singola Emissione]. [L‟ultima cedola sarà pagata in occasione delle seguente data: []]. Data di Emissione La Data di Emissione del Prestito è il []. Prospetto di Base - 219 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Data di Godimento La Data di Godimento del Prestito è il []. Data di Scadenza [] Modalità di Rimborso Le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari ed in un‟unica soluzione alla scadenza, con riferimento al calendario Target, alla convenzione di calcolo [] ed alla base di calcolo []. [Tasso di rendimento effettivo annuo a scadenza] [Le Obbligazioni assicurano un rendimento effettivo annuo lordo a scadenza pari al []% e un rendimento effettivo annuo netto a scadenza pari al []%. Ai fini del calcolo del rendimento annuo lordo a scadenza si ipotizza la costanza del Parametro di Riferimento rilevato in data [] e pari al []%. I rendimenti sono calcolati sulla base dell‟importo versato quale prezzo di offerta/sottoscrizione delle obbligazioni.]. [Tasso di rendimento effettivo annuo minimo a scadenza] [Le Obbligazioni assicurano un rendimento effettivo annuo minimo lordo a scadenza pari al []% e un rendimento effettivo annuo minimo netto a scadenza pari al []%. Ai fini del calcolo del rendimento annuo lordo a scadenza essendo previsto un Tasso Minimo (Floor) si ipotizza l‟applicazione del tasso annuo minimo per tutte le scadenze di pagamento. I rendimenti sono calcolati sulla base dell‟importo versato quale prezzo di offerta/sottoscrizione delle obbligazioni.]. Delibere, autorizzazioni e approvazioni L‟emissione delle Obbligazioni è stata approvata con delibera del Direttore Generale in data [] a valere sulla Delibera del C.d.A. dell‟Emittente del 30 marzo 2016. Agente di calcolo L‟Emittente [per le Obbligazioni con devoluzione: [] [inserire informazioni sulle modalità di devoluzione] Informazioni sulle modalità di devoluzione] Condizioni alle quali l’offerta è subordinata CONDIZIONI DELL’OFFERTA [Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione senza essere subordinate ad alcuna condizione] [Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione esclusivamente []] [specificare le condizioni a cui è subordinata l‟Offerta] Ammontare totale dell’offerta L‟ammontare Totale dell‟emissione è pari a Euro [], per un totale di n. [] Obbligazioni, ciascuna del Valore Nominale pari a Euro []. Lotto minimo Le domande di adesione all‟offerta dovranno essere presentate per quantitativi non inferiori al Lotto minimo pari a n. [] Obbligazione/i Lotto massimo [Le domande di adesione all‟offerta dovranno essere presentate per quantitativi non superiori a n. [] Obbligazioni.] [Non è previsto un limite al lotto massimo sottoscrivibile] Periodo di offerta Le Obbligazioni saranno offerte dal [] al [], salvo proroga o chiusura anticipata del periodo di offerta. Data di Regolamento La Data di Regolamento potrà essere ogni giorno lavorativo (in cui il sistema TARGET2 è operativo) all‟interno del Periodo di Offerta Sistema di Gestione Accentrata [] Prezzo di Emissione Il Prezzo di Emissione è pari al [●]% del Valore Nominale, per un importo in Euro pari a [●]. Spese, costi/commissioni e [I costi/le commissioni di collocamento [e/o] [sottoscrizione] in Prospetto di Base - 220 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – imposte in aggiunta al prezzo di emissione aggiunta al prezzo di emissione sono pari a [●]% del Valore Nominale dell‟obbligazione ovvero ad Euro [●] per ogni [●] di Valore Nominale.] [In aggiunta al prezzo di emissione vi sono [altre] costi/commissioni/spese/imposte [specificare tipologia] pari ad Euro [●]/[●]% del Valore Nominale.] [Non applicabile. Non sono previsti costi, commissioni, spese o imposte in aggiunta al prezzo di emissione.] Prezzo di Offerta Il Prezzo di Offerta è pari al [●]% del Valore Nominale, per un importo in Euro pari a [●]. Prezzo di Rimborso Pari al 100% del Valore Nominale Soggetto incaricato del collocamento e Responsabile del collocamento L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e in qualità di Responsabile del Collocamento. Non è prevista l‟offerta fuori sede. Soggetto incaricato di comunicare i risultati dell’offerta L‟Emittente AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE Mercati regolamentati e Mercati equivalenti L‟Emittente non richiederà l‟ammissione alla quotazione delle Obbligazioni presso un mercato regolamentato, ovvero alla negoziazione presso un sistema multilaterale di negoziazione (M.T.F.). Inoltre l‟Emittente non agirà in qualità di internalizzatore sistematico nè fisserà accordi con gli internalizzatori per la negoziazione delle Obbligazioni. Soggetti intermediari operanti sul mercato secondario L‟Emittente si impegna al riacquisto delle Obbligazioni senza limiti quantitativi su iniziativa dell‟investitore nell‟ambito del servizio di negoziazione in conto proprio ai sensi dell‟art. 1 comma 5 lettera a) del T.U.F., assicurando con ciò un pronto smobilizzo dell‟investimento (di norma entro 2 giorni lavorativi). L‟Emittente si impegna, nel caso di richiesta di vendita delle Obbligazioni da parte dei sottoscrittori, a garantire la liquidabilità dei titoli effettuando operazioni di negoziazione in acquisto ed in vendita determinando il prezzo degli strumenti finanziari in conformità a quanto stabilito nel documento “Politica di pricing e Regole interne per la negoziazione/emissione dei prestiti obbligazionari emessi dalla BCC di Roma” vigente e consultabile sul sito della stessa all‟indirizzo www.bccroma.it. L‟attività di riacquisto prevede commissioni nella misura massima di 50 punti base (pari allo 0,50% del Valore Nominale). L‟Emittente dovrà verificare sempre la coerenza del metodo utilizzato con la policy di pricing prevista in sede di emissione. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI Rating degli strumenti finanziari oggetto del prestito Non applicabile GARANZIE Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti Prospetto di Base [Il presente Prestito non è garantito dal FGO] [Il presente Prestito è assistito dalla garanzia del FGO. Scopo del Fondo, attraverso l'apprestamento di un meccanismo di garanzia collettiva da parte delle banche consorziate, è la tutela dei portatori, persone fisiche o giuridiche, di titoli obbligazionari emessi - 221 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – dalle Banche consorziate. La garanzia è attuabile nell'ipotesi di mancato adempimento alla scadenza dell'obbligo di rimborso dei ratei di interessi o del capitale, nei limiti e con le modalità previsti dallo Statuto e dal Regolamento del Fondo. Il diritto all'intervento del Fondo può essere esercitato solo nel caso in cui il portatore dimostri l'ininterrotto possesso dei titoli nei tre mesi antecedenti l'evento di default e per un ammontare massimo complessivo dei titoli posseduti da ciascun portatore non superiore a € 103.291,38 indipendentemente dallo loro derivazione da una o più emissioni obbligazionarie garantite. Si segnala che alla data delle presenti Condizioni Definitive il FGO garantisce [] titoli per un ammontare di Euro [] e la dotazione collettiva massima pari ad Euro [] per il periodo [] - []]. Data concessione garanzia [] Roma, [] Banca di Credito Cooperativo di Roma Il Legale Rappresentante Prospetto di Base - 222 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – ALLEGATO A: MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE Banca di Credito Cooperativo di Roma Società Cooperativa fondata nel 1954 Sede Legale, Presidenza e Direzione Generale in Via Sardegna, 129 – 00187 Roma Sede Amministrativa in Viale Oceano Indiano, 13/c – 00144 Roma Codice ABI 8327 Iscritta all‟albo delle Banche al n. 4516 Iscritta all‟Albo delle società cooperative A149122 Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo Aderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito Cooperativo Capitale sociale e riserve al 31/12/2015 euro 750.060.523 Codice Fiscale 01275240586 Partita IVA 00980931000 CONDIZIONI DEFINITIVE di Offerta di prestiti obbligazionari denominati “B.C.C. di ROMA OBBLIGAZIONI A TASSO MISTO [con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap)]” [con possibilità di devoluzione di [una percentuale del collocato] [un importo prefissato] a favore di [inserire la denominazione dell’ente beneficiario appartenente a Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), Enti, Fondazioni, Associazioni, Enti Ecclesiastici ed altri soggetti non aventi fini di lucro, che perseguono scopi di utilità sociale]] [Denominazione e ISIN del Prestito] [altro] Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse in Consob in data [•]. Le Condizioni Definitive sono state elaborate ai fini dell‟articolo 5, paragrafo 4, della Direttiva 2003/71 CE e devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base relativamente al programma di prestiti obbligazionari “B.C.C. di Roma Obbligazioni a Tasso Misto con eventuale Tasso Minimo (Floor) e/o Tasso Massimo (Cap)” [e al suo Supplemento]. Il Prospetto di Base cui si riferiscono le seguenti Condizioni Definitive è stato depositato presso la Consob in data 30 settembre 2016 a seguito di approvazione comunicata con prot. nr. 0086975/16 del 30 settembre 2016. Il Prospetto di Base [il Supplemento] e le presenti Condizioni Definitive sono pubblicate sul sito internet dell‟Emittente www.bccroma.it, sono altresì disponibili in forma stampata e gratuita presso le filiali della Banca di Credito Cooperativo di Roma. Al fine di ottenere informazioni complete sull‟Emittente e sulle Obbligazioni, occorre a leggere le presenti Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base [e al Supplemento]. La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive. L’adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Prospetto di Base - 223 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – INFORMAZIONI ESSENZIALI Interessi di persone fisiche e giuridiche partecipanti all’emissione/offerta L‟offerta delle Obbligazioni rappresenta un‟operazione nella quale l‟Emittente ha un interesse in conflitto in quanto: - L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e in qualità di Responsabile del Collocamento; in tal caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori in quanto i titoli collocati sono di propria emissione. - L'Emittente opera come Agente di Calcolo delle Obbligazioni; in tal caso, l‟Emittente si trova in una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori. - L‟Emittente negozierà i titoli su istanza del sottoscrittore (assumendo pertanto onere di controparte), e ciò configura una situazione di conflitto di interesse nei confronti degli investitori. - [Il Soggetto incaricato del Collocamento e il Responsabile del Collocamento percepiscono una commissione di collocamento e ciò determina un ulteriore conflitto di interessi.] - [Parte dell‟ammontare ricavato dai Titoli espresso come [importo fisso] [percentuale dell‟importo nominale collocato) verrà devoluto ad un Ente Beneficiario collegato all'Emittente e ciò determina una situazione di conflitto d‟interessi.] Ragioni dell’offerta e impiego dei proventi Prospetto di Base Le Obbligazioni saranno emesse nell‟ambito dell‟ordinaria attività di raccolta da parte dell‟Emittente. L‟ammontare ricavato dall‟emissione obbligazionaria, al netto di eventuali commissioni di sottoscrizione, sarà destinato all‟esercizio dell‟attività creditizia dell‟Emittente [congiuntamente a quanto sotto descritto]. [se prevista devoluzione a Ente Beneficiario Devoluzione a [•] [[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un importo pari ad Euro [•]] sarà devoluto dall‟Emittente a titolo di liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario]. Al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto.] / [se previsto finanziamento Finanziamento a favore di [•] [[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un importo pari ad Euro [•]] sarà messo a disposizione, a partire dalla data di chiusura dell‟offerta, per l‟erogazione di finanziamenti a [inserire caratteristiche identificative del beneficiario dei fondi]. Le domande di finanziamento, complete in ogni aspetto, dovranno essere presentate dal giorno di chiusura dell‟offerta sino all‟esaurimento del plafond o alla comunicazione di chiusura anticipata del plafond. [se prevista devoluzione qualora la somma messa a disposizione non sia interamente erogata - 224 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Qualora la somma messa a disposizione non venga interamente erogata, l‟Emittente devolverà il [•]% dell‟importo non erogato a titolo di liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario.]] L‟erogazione dei finanziamenti è subordinata alla positiva valutazione dei presupposti di merito creditizio del richiedente il finanziamento. L‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet al termine del periodo di offerta un avviso riportante l‟importo delle somme messe a disposizione per l‟erogazione di finanziamenti [se prevista devoluzione qualora la somma messa a disposizione non sia interamente erogata e, se applicabile, un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto all‟Ente Beneficiario.]] / [se previsti devoluzione a Ente Beneficiario e finanziamento Devoluzione a [•] e finanziamento a favore di [•] [[Il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [Un importo pari ad Euro [•]] sarà devoluto dall‟Emittente a titolo di liberalità a [inserire denominazione Ente Beneficiario] e congiuntamente [il [•]% dell‟ammontare nominale collocato delle Obbligazioni] [un importo pari ad Euro [•]] sarà messo a disposizione, a partire dalla data di chiusura dell‟offerta, per l‟erogazione di finanziamenti a [inserire caratteristiche identificative del beneficiario dei fondi]. Le domande di finanziamento, complete in ogni aspetto, dovranno essere presentate dal giorno di chiusura dell‟offerta sino all‟esaurimento del plafond o alla comunicazione di chiusura anticipata del plafond. L‟erogazione dei finanziamenti è subordinata alla positiva valutazione dei presupposti di merito creditizio del richiedente il finanziamento. Al termine del periodo di offerta l‟Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante l‟importo che effettivamente viene devoluto all‟Ente Beneficiario e l‟importo delle somme messe a disposizione per l‟erogazione di finanziamenti.] / [Inserire eventuali ulteriori specificazioni attinenti le ragioni dell’offerta e/o agli ulteriori impieghi dei proventi sopra descritti non noti alla data di approvazione del Supplemento al Prospetto di Base.]] INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE Denominazione Obbligazioni [] Codice ISIN [] Valore nominale [] Periodicità pagamento cedole a tasso fisso [La prima cedola sarà pagata in occasione della seguente data: []]. Le Cedole [successive] saranno pagate con frequenza [trimestrale] [semestrale] [annuale], in occasione delle seguenti date: [inserire tutte le date di pagamento Cedole della singola Emissione]. [L‟ultima cedola sarà pagata in occasione della seguente data: []]. Periodicità pagamento cedole a tasso variabile [La prima cedola sarà pagata in occasione della seguente data: []]. Le Cedole [successive] saranno pagate con frequenza [trimestrale] [semestrale] [annuale], in occasione delle seguenti date: [inserire tutte le date di pagamento Cedole della singola Emissione]. [L‟ultima cedola sarà pagata in occasione della seguente data: []]. Prospetto di Base - 225 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Tasso di Interesse nominale [Il tasso della prima cedola sarà pari al []% lordo annuo ([]% al netto dell‟effetto fiscale del []%), in misura indipendente dal Parametro di Riferimento] [Il Tasso di interesse è pari al []% lordo annuo ([]% al netto dell‟effetto fiscale del []%) per la parte a Tasso Fisso] [Il Tasso di interesse è [crescente] [decrescente] per la parte a Tasso Fisso ed è pari a: [●]% lordo annuo ([●]% al netto dell‟effetto fiscale del [●]%)) dal [●] al [●] e con riferimento all[a][e] Cedol[a][e] corrispost[a][e] in data [●] [[●] etc]] [●]% lordo annuo ([●]% al netto dell‟effetto fiscale del [●]%)) dal [●] al [●] e con riferimento all[a][e] Cedol[a][e] corrispost[a][e] in data [●] [[●] etc]] [●]% lordo annuo ([●]% al netto dell‟effetto fiscale del [●]%)) dal [●] al [●] e con riferimento all[a][e] Cedol[a][e] corrispost[a][e] in data [●] [[●] etc]] ………..] Parametro di Riferimento [Tasso Euribor a []] [Rendimento d‟asta del BOT a []] [Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea] Date di Rilevazione del Parametro di Riferimento Sarà preso come Parametro di Riferimento [il tasso Euribor a [3] [6] [12] mesi rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola] [il Rendimento d‟asta del BOT a [] dell‟ultima asta effettuata prima del secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola] [il Tasso Ufficiale di Riferimento della Banca Centrale Europea in vigore il secondo giorno lavorativo antecedente la data di godimento di ogni cedola]. Spread [[] basis point] [Non applicabile] [Tasso Minimo (Floor)] []% [Tasso Massimo (Cap)] []% Le cedole a tasso fisso saranno calcolate secondo la seguente formula: Importo delle cedole I C*R N dove: I = interessi C = valore nominale N = numero cedole annue R = tasso annuo percentuale in relazione al periodo e alle cedole indicate nelle presenti Condizioni Definitive Le cedole a tasso variabile saranno calcolate secondo la seguente formula: [Nel caso di Obbligazioni plain vanilla C*R I ] (1) N [Nel caso in cui sia prevista un‟opzione Interest Rate FLOOR, ossia un rendimento “minimo garantito”, la (1) si modifica nella seguente: Prospetto di Base - 226 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – I C MaxFLOOR%; R N ] [Nel caso in cui sia prevista un‟opzione Interest Rate CAP, ossia un rendimento “massimo garantito”, la (1) si modifica nella seguente: I C MinR; CAP% N ] [Nel caso in cui sia prevista la presenza contemporanea delle opzioni Interest Rate FLOOR ed Interest Rate CAP, la (1) si modifica nella seguente: I C MaxFLOOR%; MinR; CAP% N ] dove: I = interessi C = valore nominale N = numero cedole annue R = tasso di interesse annuo calcolato nel modo seguente: R V spread (2) dove: V = valore del Parametro di Riferimento Il tasso di interesse minimo per le cedole a Tasso Variabile è da ritenersi pari a zero, a prescindere dall‟eventuale valore negativo assunto dal Parametro di Riferimento [e dallo spread]. Con riferimento alla (2) è previsto l‟arrotondamento alla terza cifra decimale nel modo seguente. Se: 1) il terzo decimale è inferiore a 0,005, sarà approssimato allo zero 2) il terzo decimale è pari a 0,005, resterà invariato 3) il terzo decimale è superiore a 0,005, sarà approssimato a 0,01 Inoltre, i decimali oltre il terzo non vengono considerati ai fini della determinazione delle cedole. Convenzione di calcolo Following Business Day Convention Unadjusted Base per il calcolo Actual/Actual – (ICMA) Data di pagamento delle cedole [La prima cedola sarà pagata in occasione delle seguente data: []]. Le Cedole [successive] saranno pagate con frequenza [trimestrale] [semestrale] [annuale], in occasione delle seguenti date: [inserire tutte le date di pagamento Cedole della singola Emissione]. [L‟ultima cedola sarà pagata in occasione delle seguente data: []]. Data di Emissione La Data di Emissione del Prestito è il []. Data di Godimento La Data di Godimento del Prestito è il []. Data di Scadenza [] Modalità di Rimborso Le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari ed in un‟unica soluzione alla scadenza, con riferimento al calendario Target, alla convenzione di calcolo [] ed alla base di calcolo []. [Tasso di rendimento effettivo annuo a scadenza] [Le Obbligazioni assicurano un rendimento effettivo annuo lordo a scadenza pari al []% e un rendimento effettivo annuo netto a scadenza pari al []%. Ai fini del calcolo del rendimento annuo lordo a scadenza si ipotizza la costanza del Parametro di Riferimento rilevato in data [] e pari al []%. Prospetto di Base - 227 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – I rendimenti sono calcolati sulla base dell‟importo versato quale prezzo di offerta/sottoscrizione delle obbligazioni.]. [Tasso di rendimento effettivo annuo minimo a scadenza] [Le Obbligazioni assicurano un rendimento effettivo annuo minimo lordo a scadenza pari al []% e un rendimento effettivo annuo minimo netto a scadenza pari al []%. Ai fini del calcolo del rendimento annuo lordo a scadenza essendo previsto un Tasso Minimo (Floor) si ipotizza l‟applicazione del tasso annuo minimo per tutte le scadenze di pagamento. I rendimenti sono calcolati sulla base dell‟importo versato quale prezzo di offerta/sottoscrizione delle obbligazioni.]. Delibere, autorizzazioni e approvazioni L‟emissione delle Obbligazioni è stata approvata con delibera del Direttore Generale in data [] a valere sulla Delibera del C.d.A. dell‟Emittente del 30 marzo 2016. Agente di calcolo L‟Emittente [per le Obbligazioni con devoluzione: [] [inserire informazioni sulle modalità di devoluzione] Informazioni sulle modalità di devoluzione] Condizioni alle quali l’offerta è subordinata CONDIZIONI DELL’OFFERTA [Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione senza essere subordinate ad alcuna condizione] [Le Obbligazioni sono offerte in sottoscrizione esclusivamente []] [specificare le condizioni a cui è subordinata l‟Offerta] Ammontare totale dell’offerta L‟ammontare Totale dell‟emissione è pari a Euro [], per un totale di n. [] Obbligazioni, ciascuna del Valore Nominale pari a Euro []. Lotto minimo Le domande di adesione all‟offerta dovranno essere presentate per quantitativi non inferiori al Lotto minimo pari a n. [] Obbligazione/i Lotto massimo [Le domande di adesione all‟offerta dovranno essere presentate per quantitativi non superiori a n. [] Obbligazioni.] [Non è previsto un limite al lotto massimo sottoscrivibile] Periodo di offerta Le Obbligazioni saranno offerte dal [] al [], salvo proroga o chiusura anticipata del periodo di offerta. Data di Regolamento La Data di Regolamento potrà essere ogni giorno lavorativo (in cui il sistema TARGET2 è operativo) all‟interno del Periodo di Offerta Sistema di Gestione Accentrata [] Prezzo di Emissione Il Prezzo di Emissione è pari al [●]% del Valore Nominale, per un importo in Euro pari a [●]. Spese, costi/commissioni e imposte in aggiunta al prezzo di emissione [I costi/le commissioni di collocamento [e/o] [sottoscrizione] in aggiunta al prezzo di emissione sono pari a [●]% del Valore Nominale dell‟obbligazione ovvero ad Euro [●] per ogni [●] di Valore Nominale.] [In aggiunta al prezzo di emissione vi sono [altre] costi/commissioni/spese/imposte [specificare tipologia] pari ad Euro [●]/[●]% del Valore Nominale.] [Non applicabile. Non sono previsti costi, commissioni, spese o imposte in aggiunta al prezzo di emissione.] Prospetto di Base - 228 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – Prezzo di Offerta Il Prezzo di Offerta è pari al [●]% del Valore Nominale, per un importo in Euro pari a [●]. Prezzo di Rimborso Pari al 100% del Valore Nominale Soggetto incaricato del collocamento e Responsabile del collocamento L'Emittente opera in qualità di Soggetto incaricato del Collocamento e in qualità di Responsabile del Collocamento. Non è prevista l‟offerta fuori sede. Soggetto incaricato di comunicare i risultati dell’offerta L‟Emittente AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITA’ DI NEGOZIAZIONE Mercati regolamentati e Mercati equivalenti L‟Emittente non richiederà l‟ammissione alla quotazione delle Obbligazioni presso un mercato regolamentato, ovvero alla negoziazione presso un sistema multilaterale di negoziazione (M.T.F.). Inoltre l‟Emittente non agirà in qualità di internalizzatore sistematico nè fisserà accordi con gli internalizzatori per la negoziazione delle Obbligazioni. Soggetti intermediari operanti sul mercato secondario L‟Emittente si impegna al riacquisto delle Obbligazioni senza limiti quantitativi su iniziativa dell‟investitore nell‟ambito del servizio di negoziazione in conto proprio ai sensi dell‟art. 1 comma 5 lettera a) del T.U.F., assicurando con ciò un pronto smobilizzo dell‟investimento (di norma entro 2 giorni lavorativi). L‟Emittente si impegna, nel caso di richiesta di vendita delle Obbligazioni da parte dei sottoscrittori, a garantire la liquidabilità dei titoli effettuando operazioni di negoziazione in acquisto ed in vendita determinando il prezzo degli strumenti finanziari in conformità a quanto stabilito nel documento “Politica di pricing e Regole interne per la negoziazione/emissione dei prestiti obbligazionari emessi dalla BCC di Roma” vigente e consultabile sul sito della stessa all‟indirizzo www.bccroma.it. L‟attività di riacquisto prevede commissioni nella misura massima di 50 punti base (pari allo 0,50% del Valore Nominale). L‟Emittente dovrà verificare sempre la coerenza del metodo utilizzato con la policy di pricing prevista in sede di emissione. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI Rating degli strumenti finanziari oggetto del prestito Non applicabile GARANZIE Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti Prospetto di Base [Il presente Prestito non è garantito dal FGO] [Il presente Prestito è assistito dalla garanzia del FGO. Scopo del Fondo, attraverso l'apprestamento di un meccanismo di garanzia collettiva da parte delle banche consorziate, è la tutela dei portatori, persone fisiche o giuridiche, di titoli obbligazionari emessi dalle Banche consorziate. La garanzia è attuabile nell'ipotesi di mancato adempimento alla scadenza dell'obbligo di rimborso dei ratei di interessi o del capitale, nei limiti e con le modalità previsti dallo Statuto e dal Regolamento del Fondo. Il diritto all'intervento del Fondo può essere esercitato solo nel caso in cui il portatore dimostri l'ininterrotto possesso dei titoli nei tre mesi antecedenti l'evento di default e per un ammontare massimo - 229 - – Banca di Credito Cooperativo di Roma – complessivo dei titoli posseduti da ciascun portatore non superiore a € 103.291,38 indipendentemente dallo loro derivazione da una o più emissioni obbligazionarie garantite. Si segnala che alla data delle presenti Condizioni Definitive il FGO garantisce [] titoli per un ammontare di Euro [] e la dotazione collettiva massima pari ad Euro [] per il periodo [] - []]. Data concessione garanzia [] Roma, [] Banca di Credito Cooperativo di Roma Il Legale Rappresentante Prospetto di Base - 230 -