Cosa sono i cianobatteri? I cianobatteri sono un tipo di alghe microscopiche che vive nelle acque dolci; normalmente sono distribuiti anche negli strati profondi le lago e sono scarsamente visibili ma in periodi di clima caldo o in condizioni microclimatiche e chimico fisico adeguate possono crescere rapidamente sino a formare masse galleggianti che hanno l’aspetto di una patina verdastra a volte anche con presenza di schiuma. I cianobatteri hanno bisogno di temperature calde, luce, fosforo e azoto per crescere; fosforo ed azoto sono presenti nei liquami di origine umana ed animale e nei fertilizzanti. Le vie attraverso le quali queste sostanze raggiungono le acque superficiali sono il dilavamento dei campi, il cattivo funzionamento dei depuratori delle fognature e l’erosione dei terreni ricchi di nutrienti. Come si riconosce una fioritura di cianobatteri? Una intensa fioritura di cianobatteri rende la superficie dell’acqua colorata e densa, come nelle foto. In genere sono evidenti strie o addensamenti superficiali di colore giallo-verde o rosso. A volte le alghe quando raggiungono concentrazioni elevate hanno anche odori fastidiosi La presenza di cianobatteri indica sempre che l’acqua è contaminata? No; solo alcune specie producono tossine che possono essere pericolose per la salute delle persone e degli animali. I cianobatteri possono essere presenti anche negli acquedotti? No; possono essere presenti solo negli acquedotti che utilizzano acque superficiali, soprattutto laghi Quali sono gli effetti sulla salute delle tossine? Le tossine prodotte dai cianobatteri sono veleni naturali che si accumulano nelle cellule di alcune specie di queste alghe; possono essere suddivise in diverse categorie a seconda degli effetti che provocano: Tipo di tossina Specie di cianobatteri che la producono Tossina prodotta Sintomi Neurotossiche (hanno effetti sul sistema nervoso) Anabaena Oscillatoria Anatossina –a Anatossine diverse Saxatossina Epatotossiche (hanno effetti sul fegato) Microcystis Cylindrospermopsis Microcistina Cilindrospermopsina Crampi, fascicolazioni, paralisi, scompenso cardiaco o respiratorio, Nausea,vomito, insufficienza epatica acuta Come viene tutelata la nostra salute? La salute è tutelata controllando la qualità dell’acqua di balneazione e l’acqua destinata al consumo umano; questi controlli sono compito della ASL e del gestore dell’acquedotto. Le analisi comprendono sia la ricerca delle specie algali potenzialmente tossiche sia la determinazione delle tossine direttamente responsabili delle patologie sopra riportate. La letteratura scientifica disponibile sul quantitativo di tossina prodotta da una singola cellula e le normative adottate in altre nazioni consentono di definire dei protocolli per il controllo della presenza di cianobatteri che prevedono differenti livelli di intervento, secondo il numero di cellule rilevato. Quando è necessario eseguire le analisi? Il monitoraggio è eseguito sempre, durante tutto il periodo della stagione balneare e anche negli altri mesi dell’anno se si evidenziano principi di fioriture. Questo livello di azione è indicativo di un aumento significativo del rischio di effetti avversi per la salute derivanti dall’acqua grezza o da quella trattata in un impianto non adeguato così come dall’utilizzo dell’acqua per la balneazione. Posso trattare a casa l’acqua contaminata da cianobatteri? Il trattamento può essere effettuato solo dal gestore dell’acquedotto perché richiede un impianto complesso con diverse fasi di trattamento (coagulazione, filtrazione, disinfezione) e molto efficiente. La bollitura riduce il numero di cellule di cianobatteri? No la bollitura non riduce il numero di cellule; è preferibile non bollire a lungo l’acqua per evitare la rottura delle cellule dei cianobatteri ed evitare la liberazione delle tossine in esse contenute. Cosa devo fare se nell’acqua ci sono i cianobatteri? - Non utilizzare l’acqua per bere - Non consentire agli animali di bere l’acqua non trattata - Evitare di utilizzare l’acqua per lavare i denti e preparare caffè, tè, e minestre - E’ possibile lavare frutta e verdura purché perfettamente asciugata e consumare alimenti cotti purché scolati - E’ possibile lavare le stoviglie - Non mangiare il fegato, i reni ed altri organi di pesci catturati nel corpo idrico; in generale occorre essere prudenti nel consumo del pesce in presenza di fioriture algali - Non trattare l’acqua con disinfettanti in eccesso, quali ipoclorito (candeggina) perché possono provocare ulteriore rilascio di tossine - Utilizzare fonti alternative di approvvigionamento (acqua in bottiglia o simili)