N come NON OPPIOIDI Napoli, 9 luglio 2013 A.O.R.N. “Dei Colli”, Aula Biblioteca – P.O. “Monaldi” Gli ENDOCANNABINOIDI Gerardo Ciannella Gli ENDOCANNABINOIDI: la MARIJUANA dentro di NOI • Nel 1964 è stato riconosciuto ed isolato dagli Israeliani, YOURAN GAOHI e RAPHAEL MECHOULAM, il principale principio attivo contenuto nella CANNABIS (Foglie e Fiori) cioè il “9-delta-TETRAIDROCANNABINOLO” (T.H.C) • Il T.H.C. è il composto psicotropico della MARIJUANA responsabile di provocare il noto senso di euforia provato da chi la fuma. • Negli anni ‘90 con la scoperta degli ENDOCANNABINOIDI e dei loro RECETTORI, si comprese come il T.H.C. interagisce con il Corpo Umano. Gli ENDOCANNABINOIDI (E): BIOSINTESI • Gli ENDOCANNABINOIDI (E) sono prodotti dalle cellule cerebrali umane e sono simili ai FITOCANNABINOIDI, contenuti nella CANNABIS. • I due principali ENDOCANNABINOIDI (E) sono: – l’ANANDAMIDE (AEA) (dal sanscrito ANANDA = Beatitudine, Stato di Grazia) – il 2-ARACHINOIL-GLICEROLO (2-AG) • Gli ENDOCANNABINOIDI sono NEURO-MEDIATORI LOCALI che, a differenza degli ormoni che agiscono a distanza, hanno un ruolo Pro-Omeostatico di Protezione, senza l’azione psicotropica del THC ed agiscono come NEURO-MODULATORI LIPIDICI che si legano agli stessi recettori (CB1 e CB2) dei FITOCANNABINOIDI, regolando l’eccitabilità neuronale. Gli ENDOCANNABINOIDI (E): BIOSINTESI • Gli ENDOCANNABINOIDI (E) sono prodotti su “Richiesta”, cioè per l’aumento della concentrazione del Calcio citoplasmatico del neurone post-sinaptico in depolarizzazione ed hanno azione “in situ”, per la loro natura lipidica. • Gli ENDOCANNABINOIDI non vengono immagazzinati in vescicole come accade per i neuropeptidi (oppioidi, ormoni ipofisari, insulina, gastrina). • Gli ENDIOCANNABINOIDI rappresentano una MARIJUANA endogena, prima Medicina Umana, ad azione pro-omeostatica e bioprotettiva. • E’ stato notato che a causa di: – Inquinamento ambientale (TOSSICI, ELETTROSMOG) – Diete sbilanciate – Assenza di movimento si riduce la produzione di ENDOCANNABINOIDI I RECETTORI CANNABINOIDI • Nel 1990 sono stati scoperti i RECETTORI SPECIFICI per i cannabinoidi: • RECETTORI CB1, presenti soprattutto nell’ENCEFALO (Gangli Basali e Corteccia Cerebrale per funzioni cognitive, motorie, emotive Distribuzione dei Recettori CB1 nel cervello. Nello specifico, le aree indicate con i puntini neri sono quelle in cui maggiormente si lega il cannabinoide esogeno THC modificandone il normale funzionamento e sviluppo. Fonte: NIDA. I RECETTORI CANNABINOIDI • RECETTORI CB2, presenti, soprattutto, a livello periferico, nelle Cellule Immunocompetenti (leucociti, Milza, Tonsille, Midollo osseo emopoietico) ma anche nel Sistema Nervoso (cellule gliali). • I RECETTORI CB1 e CB2 sono importanti nella Terapia del Dolore, per l’azione degli ENDOCANNABINOIDI, come Mediatori locali, sulle vie ascendenti del DOLORE, dalla periferia del Corpo al Cervello, a livello sensoriale, spinale e sovraspinale, in assenza dell’azione psicotropica. ENDOCANNABINOIDI e RECETTORI • I due ENDOCANNABINOIDI: ANANDAMIDE e 2AG (2-Arachinoil-Glicerolo) agiscono soprattutto sul RECETTORE CB1 che è diffusissimo nel Cervello (Coteccia Cerebrale) • L’ENDOCANNABINOIDE 2-AG, in particolare, è un INIBITORE dell’Eccitazione delle Cellule Nervose. • Lo Studio degli ENDOCANNABINOIDI ha fatto conoscere le Azioni terapeutiche della CANNABIS, la Anticonvulsionante nell’EPILESSIA e l’Oressica nelle NEOPLASIE. SISTEMA ENDOCANNABINOIDE e sue Funzioni • E’ un sistema endogeno di comunicazione cellulare formato da: – ENDOCANNABINOIDI – RECETTORI degli ENDOCANNABINOIDI • TRASPORTATORI di MEMBRANA (AMT) • IDROLIZZANTI per la DEGRADAZIONE (Fatty Acid Amid Hydrolase) • SINTETIZZANTI Le principali funzioni del sistema endocannabinoide in normali condizioni fisiologiche. RICORDIAMOCI che: “Nessuno sa che cosa possa fare un Corpo” (B. Spinoza, ‘600) “L’UOMO è un ESSERE SCONOSCIUTO” (A. Carrel, ‘900) “PRIMUN NON NOCERE” “DIVINUM EST SEDARE DOLOREM” La CANNABIS non è solo una droga “ricreativa” ma dovrebbe essere considerata e usata come un rimedio terapeutico, efficace anche nella sedazione del dolore Gerardo Ciannella