La soluzione - Corriere della Sera

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Turistico – Alberghiero
Soluzione
Parte introduttiva
Il turismo sta cambiando velocemente, si sta segmentando , diversificando, globalizzando,
pluralizzando. Si è pertanto sempre più incapaci di coglierne gli sviluppi , le aree critiche e le
potenzialità.
L’Organizzazione Mondiale del Turismo, che ha come missione quella di promuovere e sviluppare
il turismo come mezzo per diffondere la pace fra i popoli, la reciproca comprensione e lo sviluppo
economico, prevede nel 2020 che circa 1600 milioni di turisti visiteranno un paese straniero . Va
sottolineato , però, che nel 2001 in seguito agli eventi drammatici dell’11 settembre, si è assistito
per la prima volta dal 1982, a una diminuzione degli arrivi internazionali. Il settore turistico ha
comunque dimostrato buone capacità di ripresa.
Lo sviluppo del turismo è caratterizzato da una continua diffusione geografica e da una crescente
diversificazione delle destinazioni.
Se agli inizi degli anni 50 solo quindici destinazioni , tutte nell’Europa occidentale e nel
Nord America, attiravano il 97% dei turisti, attualmente le mete si sono notevolmente ampliate
comprendendo destinazioni del Sudest Asiatico , dell’America Latina e dell’Europa dell’est.
Già dal 2005 la Cina ha preso il tradizionale posto riservato all’Italia , il quarto gradino del podio
delle mete più visitate al mondo, dopo Francia, Spagna e USA.
Nel 2007 a livello mondiale si è registrato un andamento positivo con una crescita del 6,2%
rispetto all’anno precedente. In Italia in particolare nel 2007 i dati provvisori ci segnalano una
crescita sia sul fronte degli arrivi che delle presenze degli stranieri, ma con tassi di crescita inferiori
a quegli degli anni precedenti. I primi mesi del 2008 registrano ulteriori crescite di flussi turistici
anche se come punti critici ci sono da segnalare le festività pasquali troppo vicine alle vacanze
invernali sulla neve e non ancora non adatte ad un soggiorno al mare in quanto gli stabilimenti
balneari ancora non erano aperti.
I dati positivi dell’incoming italiano sono confermati da vari fattori come le crociere nel
Mediterraneo, l’utilizzo dei voli low-cost, più tipologie di viaggio in un unico soggiorno, l’utilizzo
di Internet per le prenotazioni..
Anche per l’Italia, però, incombono elementi di incertezza che sono legati all’andamento
dell’economia USA, all’elevato prezzo del petrolio e non ultimo all’immagine non sempre positiva
che negli ultimi mesi è stata trasmessa dai giornali e dalle televisioni di tutto il mondo su quanto
riguarda il problema dell’immondizia a Napoli. Senza dimenticare poi l’ancor presente realtà di
estrema polverizzazione delle strutture alberghiere italiane , con la conseguente inadeguatezza
qualitativa in rapporto agli standard di servizio internazionali e a cui purtroppo corrispondono
prezzi spesso troppo elevati .
Nella traccia in esame si devono tenere in considerazione i compiti del front-office il quale
svolge un ruolo fondamentale in quanto rappresenta il primo impatto del cliente con la struttura
alberghiera, costituendo il suo punto di riferimento durante il soggiorno ed è anche l’ultimo reparto
che il cliente vede quando lascia l’albergo.Il FRONT OFFICE è quel reparto collocato nella hall
dell’albergo e raggruppa i classici reparti di ricevimento, portineria, centralino, cassa e main
courante. Qui si trova il fulcro di tutta l’attività alberghiera: l’accoglienza del cliente, la vendita
della camera, l’assistenza al cliente. Il responsabile del reparto è il capo ricevimento, il quale
coordina e organizza gli addetti. Le attività del reparto si suddividono in attività dirette ed indirette
: le prime compiute a contatto con il cliente, le seconde sono quelle effettuate nel “retrobanco”.
A questo punto il candidato può approfondire parlando delle fasi del “ciclo cliente” che
sono: la prenotazione (ante), l’arrivo (check in), il soggiorno (live in) e la partenza (check out).
Ad ognuna di queste fasi sono associati dei moduli da compilarsi nonché delle registrazioni
obbligatorie e delle registrazioni facoltative. Una fondamentale importanza assume anche
l’addestramento tecnico alla formazione al ruolo. Fino ad oggi infatti la formazione del personale
alberghiero si è concentrata prevalentemente sugli aspetti tecnici e procedurali connessi alle
mansioni operative . Tuttavia è sempre più importante che il personale impari anche a recitare nel
modo più opportuno il proprio ruolo con il cliente. Poiché il servizio è un fatto essenzialmente di
relazioni umane, attraverso la recitazione della propria parte l’operatore acquisisce una maggiore
consapevolezza che si traduce in un miglioramento della sua performance. Nelle imprese
alberghiere più grandi il personale apprende in modo corretto come gestire il rapporto con il cliente
grazie alla partecipazione a seminari di breve durata. Anche le scuole con i loro periodi di stage e di
alternanza scuola-lavoro contribuiscono a questa formazione degli alunni che saranno personale
dipendente in un futuro prossimo.
Lo svolgimento di questo punto della traccia non sarà risultato molto semplice in quanto i
dati non erano chiari soprattutto nella prima parte del testo.
A questo punto devono subentrare dei calcoli fatti per predisporre il budget economico supportato
da budget parziali dei vari settori camere, ristorazione e personale.
Dopo aver ipotizzato di voler ampliare l’offerta dell’albergo verso il settore congressuale per il
quale si prevede un costo d’affitto di euro 500 per una media occupazione di 200 giorni, il budget
economico potrebbe risultare il seguente:
Ricavi
ricavi ristorante
1.858.850
ricavi camere
2.011.150
ricavi sala congressi
100.000
totale ricavi
3.970.000
Costi
Personale
Materie prime
1.625.000
755.550 (calcolato ipotizzando n. pasti 83.950 per un costo di
Euro 9)
Sala congressi
30.000
Interessi
648.000
Ammortamento
675.000
Totale costi
3.733.550
Risultato d’esercizio al lordo imposte
236.450
La trattazione può essere completata con l’analisi settoriale e con opportuni dati a scelta relativi ad
una struttura alberghiera locale.
B Analisi Finanziaria
Questa analisi mette in evidenza l’esistenza o meno di un equilibrio finanziario, cioè la capacità di
far fronte con le risorse liquide dell’azienda agli impegni in scadenza. I principali indici sono i
seguenti :
Indice di Disponibilità
Attivo Corrente : Passività Correnti = 410.200 : 156.300 = 2,62
L’indice indica una più che sufficiente disponibilità per far fronte ai debiti a breve.
Indice di autonomia finanziaria
Patrimonio netto : Totale Finanziamenti x 100
4.2330.300 : 6.016.800 = 0,70
L’azienda riesce a far fronte autonomamente alla maggioranza del fabbisogno finanziario
Indice di dipendenza finanziaria
(Passività consolidate + passività correnti) : Totale finanziamenti x 100
1.786.500 : 6.016.800 = 0,30
L’azienda ricorre in minima parte ai finanziamenti esterni.
Analisi patrimoniale
Questa analisi ha lo scopo di evidenziare la composizione degli investimenti e delle fonti di
finanziamento e delle relazioni esistenti tra investimenti e finanziamenti.
Indice di rigidità degli investimenti
Attivo immobilizzato : Totale attività x 100
5.517.200 : 6.016.800 = 0,9
Significa che il capitale è molto immobilizzato e perciò esiste una certa rigidità strutturale (tipica
dell’impresa alberghiera)
Indice di elasticità
Attività Correnti : Totale attività x 100
410.200 : 6.016.800 = 0,1
Questo indice è complementare al precedente.
Indice di indebitamento
Totale investimenti : Patrimonio netto
6.016.800 : 4.230.300 = 1,4
Indica che gli investimenti sono stati in parte finanziati con capitale di terzi
Analisi della redditività
Questa analisi informa l’imprenditore e i soci sulla capacità dell’impresa di produrre per un
lungo periodo di tempo un reddito che remunera tutti i fattori della produzione compreso il
compenso all’imprenditore stesso per il lavoro svolto, per i capitali investiti e per il rischio
economico affrontato
ROI ( Return on investment)
Risultato operativo : Capitale investito x 100
1.326.000 : 6.016.800 = 22%
L’indice indica quanto rende nella gestione tipica il capitale investito, indipendentemente dalle fonti
di finanziamento
ROE (Return on equità)
Utile d’esercizio : Patrimonio netto x100
618.000 : 4.230.300 = 14,6%
Questo indice indica quanto rende il capitale investito dall’imprenditore o dai soci che possono
quindi confrontarlo con il tasso di rendimento di investimenti alternativi con minor rischio.
Paola Ghezzi e Nadia Troni - Ipssar – G. Magnaghi di Salsomaggiore
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