ITALIA IN PORTAFOGLIO Piazza Affari, i dividendi «salvano

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ITALIA IN PORTAFOGLIO Piazza Affari, i
dividendi «salvano» il bilancio
A 30 anni dal grande rally del 1986,
la Borsa di Milano fa meglio
dell'inflazione soltanto grazie alle
cedole Andrea Gennai D
Trent'annifasiconsumavainltalia la
prima grande sbornia borsistica. I
BoT-people provarono sulla loro
pelle l'euforia dell'azionario con
l'indice Mib balzato del 200% in
circa dodici mesi. Era il 1986 e
imperava la cosiddetta "Milano da
bere". Fu un fuoco di paglia perché
l'anno dopo arrivò il crollo del 1987
e servirono 11 anni per rivedere i
massimi di Borsa sfiorati in quei
mesi di follia del 1986. Non c'era
internet e il tradingonline. Gli
italiani si stavano appassionando ai
fondi di investimento e i borsini
erano il nuovo ritrovo per aspiranti
speculatori. Da allora l'indice di
Piazza Affari è
inrialzodipocopiùdel3o%afrontedi
un'inflazione superiore al 130%. «
Negli ultimi 30 anni - spiega Gianni
Lupotto, consulente finanziario
indipendente - la Borsa habattuto
l'inflazione grazie soprattutto ai
dividendi. Calcolando l'indice Comit
performance, che incorpora anche le
cedole, il ritorno è stato del 3,93%
annuo con un'inflazione che invece
si è mos-
saa una media del 2,9%. Nel lungo
periodo conviene investire in Borsa
anche se Milano non è stata fra le
piazze migliori soprattutto per la
debolezza strutturale che la interessa
da circaun decennio». Nel 1986 la
Borsa valeva il 21% del Pil mentre
oggi il dato balza al 35% edè in linea
conun processo di finanziarizzazione
che ha interessato tutte le principali
economie.
Credito: scenari e commenti
«Per quanto riguarda l'investimento
obbligazionario - continua Lupotto - è
difficile stimare i ritorni, dipende
ovviamente dalla durata dalle
emissioni e dal roll over delle
scadenze. Il BTp a 4 anni nel maggio
del 1986 rendeva poco più del 10%
mentre oggi viaggia poco sopra lo
zero. Nell'ultimo trentennio abbiamo
assistito a una costante tendenza al
ribasso dei rendimenti. Chi ha
investito in bond così ha beneficiato
sia dei rendimenti sia di un positivo
effetto sui prezzi. In futuro questa
prospettiva sarà preclusa con i
rendimenti di fatto a zero oggi». I
riflettori sono puntati sull'azionario,
con la piazza di Milano in forte ritardo
rispetto all'Msci World e sotto di oltre
il 50% dai massimi del 2007 per il
peso dei finanziari anche se non
mancano aziende di medie dimensioni
che hanno ottenuto performance
straordinarie(vedi altri pezziinpagina
6 e 7). Oggi sui fondamentali le Borse
dell'area euro sono attraenti, ma quello
che sembra mancare è un prospettiva.
«Il rapporto prezzo/utili - spiega Elena
Ferrarese, portfolio manager ài
Amundi Sgr - vale circa 15
controii9degliStatiUniti.Asua volta
l'Italia ha uno sconto del 15% circa a
livello di fondamentali e mostra un
rapporto prezzo/utili intorno a 13.
Quello che è accaduto dal 2007 a oggi
in termini borsistici è determinato
dalla cadutadegli utili aziendali, che a
livello di Ftse Mib sono del 60% sotto
i livelli toccati nel 2007. La Spagna ha
in parte recuperato questo calo dei
profitti mentre l'Italia resta il Paese
più indietro». In sostanza, le
potenzialità perché possa iniziare un
ciclo positivo ci sono, ma servono
segnali tangibili di inversione che
ancora non sono arrivati. Per quanto
riguarda i bond nessun problema se i
tassi
resteranno ancora bassi per un paio
d'anni. Ma se arrivasse una stretta le
conseguenze sarebbero pesanti. «Oggi
- continua Ferrarese - il BTp
decennale rende 1*1,45% e i Bund a
io anni legati all'inflazione Pi,35%.
Per un investitore quindi ilrendimento
al netto dell'inflazione su un orizzonte
a io anni è di appena io basis point».
LA PAROLA CHIAVE Dividendi Si
tratta della quota parte degli utili che
una società (quotata in questo caso)
distribuisce ai propri azionisti È una
delle principali motivazioni che
spinge un investitore ad acquistare un
titolo azionario. Tradizionalmente i
dividendi sono uno degli elementi di
maggior appeal da parte del cosiddetto
cassettista, ovvero l'investitore che
acquista titoli con un orizzonte di
lungo termine sfruttando l'effetto
cedola. I dividendi incidono per un
35% sulle performance annua della
Borsa e quindi calcolare il loro peso
nell'andamento complessivo (total
return) diventa fondamentale per
capire i reali ritorni del mercato.
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COME FUNZIONA IL FTSE MIB STORICO Gli indici azionari sono medie ponderate, in base alle capitalizzazione, di variazioni dei prezzi di singoli titoli azionari. Il FTSE Italia Mib storico è l'unico
indice di Borsa Italiana che dal 1975 continuativamente, con lo stesso metodo di calcolo, registra le variazioni di Piazza Affari: dapprima gestito dal Comitato Direttivo degli Agenti di Cambio poi dal
Consiglio di Borsa e da Borsa Italiana, e infine dal giugno 2009 è calcolato da Ftse. Il Mib storico viene calcolato una volta al giorno, ai tempi della borsa gridata con la chiusura, a partire dal 1991/94 sulla
base del prezzo medio ponderato con gli scambi (prezzo ufficiale). Tutti gli indici azionari (come quello a fianco) nascono storicamente come indici di prezzo e non comprendono storicamente i
dividendi.Sull'indice di Milano l'impatto dei dividendi annualmente si concretizza in un 3-5%. 1985 2/1/1975 1980 Settembre 1986. Massimo dell'indice m concomitanza con ['euforia per Piazza Affari. È il
boom dei borsini. Serviranno poi quasi 11 anni per rivedere nuovi massimi 25000 30000 35000 Andamento dell'indice Ftse Italia Mib storico dal 1975 a oggi. Rilevazioni mensili in punti Azionario Italia nel
lungo termine Andamento dell'indice Ftse Italia Mib storico dal 1975 a oggi. Rilevazioni mensili in punti 35000 30000 25000 Settembre 1986. Massimo dell'indice m concomitanza con ['euforia per Piazza
Affari. È il boom dei borsini. Serviranno poi quasi 11 anni per rivedere nuovi massimi Ottobre 1992. L'indice sprofonda a nuovi minimi, dimezzando i valori rispetto al top del 1986. Esplode la crisi della lira
con l'uscita dallo Sme e la maxi-svalutazione Andamento dell'indice Ftse Italia Mib storico dal 1975 a oggi. Rilevazioni mensili in punti 35000 30000 25000 Settembre 1986. Massimo dell'indice m
concomitanza co 2/1/1975 1980 1985 1990 n ['1995 eufo 2000 ia p COME FUNZIONA IL FTSE MIB STORICO Gli indici azionari sono medie ponderate, in base alle capitalizzazione, di variazioni dei
prezzi di singoli titoli azionari. Il FTSE Italia Mib storico è l'unico indice di Borsa Italiana che dal 1975 continuativamente, con lo stesso metodo di calcolo, registra le variazioni di Piazza Affari: dapprima
gestito dal Comitato Direttivo degli Agenti di Cambio poi dal Consiglio di Borsa e da Borsa Italiana, e infine dal giugno 2009 è calcolato da Ftse. Il Mib storico viene calcolato una volta al giorno, ai tempi
della borsa gridata con la chiusura, a partire dal 1991/94 sulla base del prezzo medio ponderato con gli scambi (prezzo ufficiale). Tutti gli indici azionari (come quello a fianco) nascono storicamente come
indici di prezzo e non comprendono storicamente i dividendi.Sull'indice di Milano l'impatto dei dividendi annualmente si concretizza in un 3-5%. ITALIA vs RESTO DEL MONDOAndamento dell'indice
Ftse Mib a confronto con l'indice Msci World negli ultimi 10 anni L'indice Ftse Mib rappresenta i titoli 160 a maggiore capitalizzazione quotati a Milano. Molto eloquente il raffronto con l'indice Msci
World,140 che rappresenta il benchmark per gli investitori che vogliono puntare globalmente sul mercato azionario. 120 Questo indice racchiude oltre 1.600 quindi l'indice più rappresentativo delle
dinamiche mondiali. L'indice Msci World fu creato nel 1969 in diverse forme. Quella tradizionale quella riportata nel grafico a fianco, 60 mentre poi esistono anche delle versioni con dividendi netti o lordi,
in dollari statunitensi, euro e valute 40 locali. Anche dal 2009 tutti gli indici di Borsa Italiana (Ftse Mib, Ftse Italia All-Share, ecc.) hanno due versioni: quella di prezzo (che è quella normalmente diffusa dai
principali media) e quella total return che incorpora anche i dividendi reinvestiti. Le differenze possono essere anche molto significative. er Piazza Affari. È il boom dei borsini. Serviranno poi quasi 11 anni
per rivedere nuovi massimi Ottobre 1992. L'indice sprofonda a nuovi minimi, dimezzando i valori rispetto al top del 1986. Esplode la crisi della lira con l'uscita dallo Sme e la maxi-svalutazione Andamento
dell'indice Ftse Italia Mib storico dal 1975 a oggi. Rilevazioni mensili in punti 35000 30000 25000 Settembre 1986. Massimo dell'indice m concomitanza co 2/1/1975 1980 1985 1990 n ['1995 eufo 2000 ia p
COME FUNZIONA IL FTSE MIB STORICO Gli indici azionari sono medie ponderate, in base alle capitalizzazione, di variazioni dei prezzi di singoli titoli azionari. Il FTSE Italia Mib storico è l'unico
indice di Borsa Italiana che dal 1975 continuativamente, con lo stesso metodo di calcolo, registra le variazioni di Piazza Affari: dapprima gestito dal Comitato Direttivo degli Agenti di Cambio poi dal
Consiglio di Borsa e da Borsa Italiana, e infine dal giugno 2009 è calcolato da Ftse. Il Mib storico viene calcolato una volta al giorno, ai tempi d INDICATORI A CONFRONTO Le evoluzioni di azioni e
bond in Italia dal 1986 a oggi lla borsa gridata con la chiusura, a partire dal 1991/94 sulla base del prezzo 20 me 6/6 2006 io ponde 6/6 2007 ato con 6/6 2008 gli scam 6/6 2009 i (prezz 6/6 2010 ufficia 6/6
2011 e). Tutt 6/6 2012 gli ind RENDIMENTO BTP (4 ANNI) FONTE Ufficio Studi Mediobanca e Bloomberg ci azionari (come quello a fianco) nascono storicamente come indic CAPITALIZZAZIONE DI
BORSA/PIL FONTE RelazioneannualeCONSOB di prezzo e non comprendono storicamente i dividendi.Sull 10,1% indic 40 d 30 M 20 la 10 o 35% l'i TOTAL RETURN AZIONARIO FONTE Comit
Global Performance, ITSMCPR Cumulato 1986/2016 217,8% patto dei dividendi annualmente si concretizza in un 3-5%. ITALIA vs RESTO DEL MONDOAnda 21% ent Annuo 3,93% dell'indic 0,2% Fts
1986 Mib 2016 a co 1986 fron 2016 o co Giugno 2012. L'indice precipitata a nuovi minimi pluriennali dopo gli effetti della crisi del debito. Le parole di Draghi con il "whatever it takes" poche settimane
dopo risolleveranno le quotazioni l'indice Msci World negli ultimi 10 anni L'indice Ftse Mib rappresenta i titoli 160 a maggiore capitalizzazione quotati a Milano. Molto eloquente il raffronto con l'indice
Msci World,140 che 2005 rapp 20102/6/2016 esenta il be FONTE ufficio studi del Sole 24 Ore chmark per gli investitori che vogl Valori ribasati a 100 al 6 giugno 2006 ono puntare globalmente sul mercato
az MSCI WORLD onario. 6/6 2013 120 6/6 2014 Questo i 6/6 2015 dice rac 6/6 2016 hiude ol FONTE ufficio studi del Sole 24 Ore re 1.600 quindi l'indice più rappre INFLAZIONE FOI FONTE UCPI
Index Cumulato 1986/2016 132,4% entativo delle dinamiche mondiali. L'indice Msci World fu Annuo 2,9% creato nel
Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile
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Estratto da pag.
Credito: scenari e commenti
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