L'induzione elettromagnetica 27 27. L’induzione elettromagnetica 9 È la grandezza fisica che descrive quanto è intenso l’effetto dell’autoinduzione e rappresenta la costante di proporzionalità tra il flusso del campo magnetico che attraversa il circuito e l’intensità di corrente che fluisce nel circuito. 10 No, L dipende solo dal numero di spire della bobina, dalla sezione della bobina e da fattori di tipo geometrico. 11 B = m0 12 Alla chiusura si genera una forza elettromotrice indotta che si oppone al fluire della corrente, quindi per portare la corrente al valore di regime I il generatore inserito nel circuito deve compiere un lavoro contro tale effetto ritardante. Il lavoro (energia) viene immagazzinato nel circuito e rilasciato per effetto Joule all’apertura del circuito. 13 Devono formare un angolo di 120° l’uno rispetto all’altro. 14 È la legge di Faraday-Neumann, perché in linea di principio l’alternatore è costituito da una spira che viene fatta ruotare all’interno di un campo magnetico. 15 Poiché il circuito è puramente indutti­vo, la sua impedenza è z = ~L = 2rfL = = 2r # 50 Hz # 0, 5 H = 157 X. Spostare la spira in modo da farla entrare e uscire dal campo magnetico; ruotare la spira all’interno del campo magnetico; variare l’intensità del campo magnetico mantenendo ferma la spira. 2 Perché il campo magnetico nella bobina varia con il moto della calamita. 3 Perché gli elettroni nella spira subiscono l’azione di una forza magnetica perpendicolare al campo magnetico, ma la spira è parallela al campo stesso, quindi non si può creare corrente. 4 Puoi avvolgere il filo a formare una bobina con molti avvolgimenti (grande N) e farla entrare e uscire rapidamente dal campo magnetico (piccolo Δt). 5 No, l’accelerazione del magnete è un po’ più piccola. Il magnete induce una corrente nell’anello conduttore e il campo magnetico generato da questa corrente si oppone al campo del magnete in caduta. Ne risulta una forza sul magnete diretta verso l’alto. La somma vettoriale di questa forza diretta verso l’alto e della forza-peso (con versi opposti) fa sì che l’accelerazione sia minore di quella di gravità. 6 7 Il campo indotto ha verso opposto a quello esterno e la corrente indotta ha verso antiorario. Se il campo magnetico diminuisce nel tempo invece di aumentare, la corrente indotta ha verso orario e il campo indotto ha lo stesso verso di quello esterno. L’andamento della fem rispetto al tempo è mentre quello della corrente è Il rapporto R/L ha le dimensioni fisiche dell’inverso di un tempo, quindi L/R è la costante induttiva del circuito. Idee per insegnare la fisica con Amaldi L’Amaldi per i licei scientifici.blu © Zanichelli 2012 fem = ^ 310 V h # sen ^ 2r # 50 Hz t h , i (t) = Antiorario. 8 Ni ; se i raddoppia anche B raddoppia, l 1 2 quindi: w Bfinale = (2B ) = 4wBiniziale . 2m0 r 310 V # sen a 2r # 50 Hz t - k = 157 X 2 = ^ 1, 97 A h # sen a 2r # 50 Hz t - Il loro sfasamento è di r 2 r 2 k. . La riproduzione di questa pagina tramite fotocopia è autorizzata ai soli fini dell’utilizzo nell’attività didattica degli alunni delle classi che hanno adottato il testo 1 Soluzioni per capitolo 1 soluzioni degli esercizi del libro Domande sui concetti L'induzione elettromagnetica π shift di — 2 i(A) 20 L’analogo meccanico del circuito RLC è una massa, attaccata a una molla, che subisce una forza di attrito viscoso, che è direttamente proporzionale alla velocità. 21 400 300 200 0,045 0,040 0,035 0,030 0,025 0,020 0,015 0,010 100 0,005 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0 –0,5 –1,0 –1,5 –2,0 –2,5 fem (V) 0 –100 –200 –400 22 In un circuito ohmico, dove corrente e forza elettromotrice sono direttamente proporzionali, istante per istante. 17 Se LC = 18 Quando wL = 19 Dall’espressione delle due differenze di potenziale, VL(t) = –i0wL sen(wt + j0) e VC(t) = – i0wL sen(wt + j0) si deduce che le due differenze di potenziale sono in opposizione di fase, cioè hanno una differenza di fase di 180°. Si può giungere a questa conclusione anche semplicemente notando che la somma delle due differenze di potenziale deve essere nulla, per cui le differenze di potenziale devono essere opposte, e quindi in opposizione di fase. 1 (condizione di risonanza), Z = R w2 quindi il circuito è equivalente a un circuito puramente ohmico. i1eff = 0,80 × f1eff f2 eff Sì, una corrente continua pulsante varia continuamente, quindi genera un campo magnetico variabile che può produrre una forza elettromotrice in un circuito secondario. Sì. La continua variazione dell’intensità di corrente produce un campo magnetico variabile che a sua volta induce una forza elettromotrice nel circuito secondario del trasformatore. –300 16 i2 eff 27 23 No, perché i protoni hanno massa circa 2000 volte maggiore degli elettroni e quindi subiscono un’accelerazione circa 2000 volte minore degli elettroni nel passare dal primo al secondo tubo. Pertanto il loro passaggio da un tubo all’altro non sarà più sincronizzato con l’alternarsi del potenziale elettrico dei tubi. 24 Il ciclotrone è più compatto dell’acceleratore lineare e quindi ha minori costi di realizzazione e gestione, oltre a richiedere meno spazio (lo SLAC, l’acceleratore lineare dell’Università di Stanford, in California, è lungo circa 3,3 km). 1 . wC problemi F = BA cos a = (0,0060 T) × (12,6 × 10–4 m2) × cos (30°) = 6,5 × 10–6 Wb. F 7,5 × 10–3 Wb = = 1,1 T Acos a (10 × 10–2 m)2 × cos (45°) 3 B= 4 Nel caso della bobina il flusso diventa Φ = NBS cos a. Siccome il campo al centro della bobina è perpendicolare alla bobina stessa, è sufficiente calcolare N= F 1,0 Wb = = 2,0 × 104 BS (0, 25 T ) × ( 2,0 × 10–4 m2 ) Idee per insegnare la fisica con Amaldi L’Amaldi per i licei scientifici.blu © Zanichelli 2012 La riproduzione di questa pagina tramite fotocopia è autorizzata ai soli fini dell’utilizzo nell’attività didattica degli alunni delle classi che hanno adottato il testo 2 Soluzioni per capitolo 2 F = BA cos a = (0,0060 T) × (12,6 × 10–4 m2) × cos (0°) = 7,6 × 10–6 Wb. soluzioni degli esercizi del libro 1 L'induzione elettromagnetica 5 F = BA cos ωt = (9,0 ×10–5 T) × 3,14 × (2,4 × 10–2 m)2 cos [(10 rad/s) × (0,010 s)] = 1,6 × 10–7 Wb. 6 fem = ΔF = (10.5 Wb – 3.1 Wb) = 0.37 V 20 s Δt i= fem 0.37 V = = 0.010 A R 37 Ω DF = BA (cos a2 – cos a1) = (0,15 T) × 3,14 × (2,5 × 10–2 m)2 × [cos (30°) – cos (0°)] = –3,9 × 105 Wb ΔF –0,39 × 10–4 Wb =– = 3,9 × 10–6 V fem = – Δt 10 s 7 9 A = nA1 = 35 × 3,14 × (2,0 × 10–2 m)2 = 4, 4 × 10–2 m2 27 ΔF = ΔB A = (5,8 × 10–3 T) × ( 4, 4 × 10–2 m2 ) = 2,6 × 10–4 Wb fem = 10 11 ΔF 2,6 × 10–4 Wb = = 1,0 × 10–3 V Δt 0, 25 s ΔF = fem Δt = (0, 45 V) × (0, 25 s ) = 1,1 × 10–1 Wb A= ΔF 1,1 × 10–1 Wb = = 19 m2 5,8 × 10–3 T ΔB n= 19 m2 A = = 1,6 × 104 A1 3,14 × (2,0 × 10–2 )2 m2 ΔF = B ΔA = B(BC v Δt ) = (0, 4 T ) × (1,0 × 10–1 m) × (3,0 × 10–2 m/s ) × (3,0 s ) = 3,6 × 10–3 Wb i= –3 fem ΔF / Δt (3,6 × 10 Wb) / (3,0 s ) = = = 2, 4 × 10–4 A 5,0 Ω R R v è la velocità di caduta dell’asta, DΦ = BlvDt quindi fem = Blv. q q Ma fem = , perciò Blv = . C C Considerando le variazioni nel tempo di v e q abbiamo: Δv Δq Bl = , Δt CΔt Δv , a= Δt i = BlaC. ilB . L’equazione del moto è ma = mg – ilB, da cui a = g – m Sostituendo i, g 9,8 m/s2 a= = = 1,0 m/s2 2 2 2 CB l (0,80 F ) × (11 T) × (1,0 m) 1+ 1+ m 1,0 kg Idee per insegnare la fisica con Amaldi L’Amaldi per i licei scientifici.blu © Zanichelli 2012 La riproduzione di questa pagina tramite fotocopia è autorizzata ai soli fini dell’utilizzo nell’attività didattica degli alunni delle classi che hanno adottato il testo 3 Soluzioni per capitolo soluzioni degli esercizi del libro 12 L'induzione elettromagnetica –4 2 ΔF ΔB A (0,18 T ) × (31 × 10 m ) = = = 5,6 × 10–4 V 1,0 s Δt Δt Il campo indotto è rivolto a sinistra. La corrente indotta circola in senso orario vedendo la spira da destra. fem = 13 14 i0 = 27 V0 R V0 – Blv . R Bl Sulla sbarra agisce una forza F = ilB – mg = (V0 – Blv ) – mg R 1 mgR A regime F = 0 N e vr = V0 – , Bl Bl 1 (0,102 kg ) × (9,8 m/s2 ) × (10 Ω) = 10 m/s . vr = × 101 V – 10 T × 1,0 m (10 T) × (1,0 m) Quando la sbarra si muove: fem = Blv, da cui i = F 8,0 × 10–5 Wb = = 1,0 × 10–4 H 8,0 × 10–1 A i 15 L= 16 fem = – L 17 19 Δi 5,0 × 10–1 A = –(5,5 × 10–1 H) × = –6,9 × 10–2 V Δt 4,0 s F1→2 = Mi1 = (35 × 10–3 H) × (0,85 A ) = 3,0 × 10–2 Wb . fem1→2 = – M i0 = (1,80 – 0,85) A Δi = –(35 × 10–3 H) × = –7, 4 × 10–3 V Δt 4,5 s fem 10 V = = 1,6 A R 6, 2 Ω R – t L i(t ) = i0e i(t ) = i0e R – t L R t = 0,10 i0 → e L = 10 → = i0e – RL LR = i0 e R L 1,5 H t = ln10 = 2,3 → t = 2,3 = 2,3 × = 0,56 s L R 6, 2 Ω 20 2 W = 1 Li 2 = 1 L V = 1 × (5, 4 × 10–3 H) × 5,1 V = 5, 4 × 10–5 J 2 2 R 2 36 Ω 21 = m0 2 N2 6002 S = ( 4 p × 10–7 N/A 2 ) × × 3,14 × ( 2, 25 × 10–2 m) = 3,51 × 10–3 H –2 l 20,5 × 10 m 2 1 1 WL = Li 2 = × (3,51 × 10–3 H) × (300 × 10–3 A ) = 1,58 × 10–4 J 2 2 22 wB = l = m0 1,58 × 10–4 J WL = = 0, 484 J/m3 Sl 3,14 × ( 2, 25 × 10–2 m)2 × ( 20,5 × 10–2 m) 2 N2 2002 S = ( 4 p × 10–7 N/A 2 ) × × 3,14 × ( 2,00 × 10–2 m) = 0,100 m = 10,0 cm –4 L 6,31 × 10 H Idee per insegnare la fisica con Amaldi L’Amaldi per i licei scientifici.blu © Zanichelli 2012 La riproduzione di questa pagina tramite fotocopia è autorizzata ai soli fini dell’utilizzo nell’attività didattica degli alunni delle classi che hanno adottato il testo 4 Soluzioni per capitolo L soluzioni degli esercizi del libro 2 L'induzione elettromagnetica 1 2 1 Ni m0 Ni B = m0 = = 2m0 2m0 2 l l 2 wB = 27 2 –3 4 p × 10–7 N/A 2 200 × (300 × 10 A ) = 226 mJ/m3 = × –2 2 10,0 × 10 m 2 23 = 2 × (0,020 J ) 2WL = = 0, 45 A L 0, 20 H R= ΔV 4,5 V = = 10 Ω i 0, 45 A i 24 1 2 1 m0 i 1 m0 i 2 1 4 p × 10–7 N/A 2 (1,5 A ) B = = × × = 3,6 × 10–6 J/m3 wB = = 2m0 2m0 2 p d 2 4 p2 d 2 2 4 p2 (0,10 m2 ) 25 femind = – 2 2 ΔF Δt ΔF LΔi – = 0 cioè – ΔF = LΔi . Δt Δt Li Ma DΦ = – Φ e Di = i, quindi Φ = Li cioè pR2B = Li → B = 2 . pR 1 2 Da W = Li si ricava i e si sostituisce nell’espressione di B, 2 2 × (9,87 H) × ( 2,0 J ) 2 LW B= = = 2,0 T. 2 2 pR p × (1,0 m) Poiché la resistenza è nulla, – ieff 28 R= ieff P 200 W = = 1,82 A feff 110 V = feff ieff = 110 V = 60, 4 Ω 1,82 A i 0,300 A = = 0, 212 A = 212 mA 2 2 = P = Rieff2 = (150 Ω) × ( 212 × 10–3 A ) = 6,75 W feff = f0 29 2 = P 6,74 W = = 31,8 V ieff 0, 212 A i 0 R = 300, 0 # 10-3 A # 150, 0 X = 45, 0 V f0 80 V = = 5,3 A R 15 Ω 2 w = 2 pf = 6, 28 × (50 Hz ) = 3,1 × 10 rad/s i0 = f (t ) = f0 sen (wt ) = (80 V ) × sen (3,1 × 102 rad/s ) t Idee per insegnare la fisica con Amaldi L’Amaldi per i licei scientifici.blu © Zanichelli 2012 La riproduzione di questa pagina tramite fotocopia è autorizzata ai soli fini dell’utilizzo nell’attività didattica degli alunni delle classi che hanno adottato il testo 5 Soluzioni per capitolo 27 soluzioni degli esercizi del libro L'induzione elettromagnetica i0 1 200 V = × = 0,566 A 2 2 250 Ω 200 V P = ieff feff = (0,566 A ) × = 80,0 W 2 La quantità di calore prodotta per effetto Joule è uguale al lavoro fatto dal generatore in 15 min, cioè: W = Pt = (80,0 W) × (900 s) = 7,20 × 104 J = ieff 30 31 F = Bpa2 cos (wt + θ0 ) 27 fem = – dF ( B ) = wBpa2 sen (wt + θ0 ) dt 2 2 2 4 2 fem2 w B p a sen (wt + θ0 ) = R R P= w2 B2 p2a4 sen2 (wt + θ0 ) R= P 2 (20 rad/s2 ) × (1,0 T)2 × p2 × (0,10 m)4 × 22 = 2,0 × 10–2 Ω A t = 0s si ha: R = 9,87 W 2 ω = 2pv = 6,28 × (50 Hz) = 314 rad/s i0 = f (t ) = ( 240 V ) × sen (314 rad/s ) × t i0 = f0 f0 60 V = = = 1,3 × 10–1 A wL ( 2 p / T ) L 6, 28 / (0,020 s ) × (1,5 H) i0 1, 273 × 10–1 A = = 9,0 × 10–2 A 2 2 ieff = 35 Dall’espressione della corrente in un circuito capacitivo, ricaviamo che: f0 = i0 i 20 A = 0 = = 4, 2 × 103 V wC 2 pvC 6, 28 × (50 Hz ) × (15 × 10–6 F ) feff = 36 f0 240 V = = 2, 40 A R 100 Ω f0 4, 2 × 103 V = = 3,0 × 103 V 2 2 i0C = f0wC , i0 L = f0 f 1 . Se i0C = i0 L → f0wC = 0 → C = 2 wL wL wL Idee per insegnare la fisica con Amaldi L’Amaldi per i licei scientifici.blu © Zanichelli 2012 La riproduzione di questa pagina tramite fotocopia è autorizzata ai soli fini dell’utilizzo nell’attività didattica degli alunni delle classi che hanno adottato il testo 6 Soluzioni per capitolo 34 soluzioni degli esercizi del libro 32 L'induzione elettromagnetica 37 27 f0 = feff 2 = ( 220 V ) × 2 = 311 V iR = f0 311 V = = 2,07 A R 150 Ω iL = f0 f0 311 V = = = 6,6 A wL ( 2 p / T ) L 6, 28 / (0,020 s ) × (0,150 H) iC = f0 wC = f0 2p 6, 28 C = (311 V ) × × ( 200 × 10–6 F ) = 20 A T 0,020 s 1 Z = R2 + wL – = wC 2 39 1 = 54,5 Ω = ( 25 Ω) + 2 p × (1,0 × 103 Hz ) × (8,0 × 10–3 H) – 2 p × (1,0 × 103 Hz ) × (82 × 10–6 F ) 2 2 ieff = feff Z = 50 V = 0,92 A 54,5 Ω i0 = ieff 2 = (0,92 A ) × 2 = 1,3 A tg ϕ = wL – R 1 wC = 2 p × (1,0 × 103 Hz ) × (8,0 × 10–3 H) – = 1 2 p × (1,0 × 10 Hz ) × (82 × 10–6 F ) 3 25 Ω = 1,93 ϕ = arctg (1,93) = 1,1 rad 40 tg ϕ = 1 1 2 p × (50 Hz ) × (10 × 10–3 H) – 2 p × (50 Hz ) × (6,0 × 10–6 F ) wC = = –35 15 Ω R wL – ϕ = arctg ( –35) = –1,5 rad 1 Z = R2 + wL – = wC 1 = 3,7 × 102 Ω = (8,0 Ω) + 2 p × (50 Hz ) × (0,50 H) – 2 p × (50 Hz ) × (6,0 × 10–6 F ) 2 2 i0 = w= f0 2,0 × 102 V = = 5, 4 × 10–1 A 2 Z 3,7 × 10 Ω 1 = LC 1 = 5,8 × 102 rad/s (0,50 H) × (6,0 × 10–6 F ) Idee per insegnare la fisica con Amaldi L’Amaldi per i licei scientifici.blu © Zanichelli 2012 La riproduzione di questa pagina tramite fotocopia è autorizzata ai soli fini dell’utilizzo nell’attività didattica degli alunni delle classi che hanno adottato il testo 7 Soluzioni per capitolo soluzioni degli esercizi del libro 2 41 L'induzione elettromagnetica Quindi la frequenza di risonanza vale: f = 42 Z= feff ieff = w 5,8 × 102 rad/s = = 92 Hz 2p 2p 220 V = 96,9 Ω 2, 27 A wL = Z 2 – R2 = L= 2 2 (96,9 Ω) – (3,0 Ω) = 96 Ω 96 Ω = 3,1 × 10–1 H 2 p × (50 Hz ) wL R tg ϕ . →L= w R Ma dalla definizione di induttanza e da quella di flusso del campo magnetico otteniamo: L = m0 m n2 pa2w 2m0n2 p2a2 f R tg ϕ m0n2 pa2 = →R= 0 = = w l l tg ϕ l tg ϕ 43 In mancanza del termine capacitivo, tg ϕ = n2 pa2 n2S , che combinata con la precedente fornisce: = m0 l l 2 × ( 4 p × 10–7 N/A 2 ) × (100) × p2 × (0,10 m) × 50 s–1 = 0,12 Ω (1,0 m) × 1 2 = 44 27 Z= Veff e C= Ieff 2 2 w2 L 1 wL w2 L2 2 2 Z = R2 + wL – → = R + wL – = R + wC 2 4 2 2 220 V 2 – (9,36 Ω) 7A = 0, 2 H. 2 p × 50 s–1 2 2 2 L= Z 2 – R2 = w w pulsazione del circuito è 1 w= = 7,7 × 104 Hz. LC La massima differenza di potenziale ai capi del condensatore è Q ΔVC ,max = = 0,090 V C e questa è anche la massima differenza di potenziale che si ritrova (in un altro istante) ai capi dell’induttanza. U= 2× La L ’energia 46 2 del circuito è 2 Q = 1,6 × 10–10 J. 2C P oiché la corrente nell’induttanza diventa massima un quarto di periodo dopo che lo diventa la tensione del condensatore, il periodo di oscillazione del circuito è T = 4Dt = 4,8 × 10–6 s e poiché la pulsazione è Idee per insegnare la fisica con Amaldi L’Amaldi per i licei scientifici.blu © Zanichelli 2012 La riproduzione di questa pagina tramite fotocopia è autorizzata ai soli fini dell’utilizzo nell’attività didattica degli alunni delle classi che hanno adottato il testo 8 Soluzioni per capitolo – R2 = soluzioni degli esercizi del libro 45 Veff Ieff L'induzione elettromagnetica 27 2p , T l’induttanza è 1 L = 2 = 6,9 × 10–6 H. wC La massima carica presente sul condensatore è i Qmax = max = 1,8 × 10–8 C. w w= Dal 48 grafico si deduce che il periodo è T = 4,0 ms e quindi la pulsazione è 2p w= = 1,6 × 106 Hz. T La massima differenza ai capi dell’induttanza è i VL ,max = i0wL = 0 = 37 mV. wC Dalla curva continua si deduce il periodo dei due segnali, T = 3,0 ms e quindi la pulsazione è 2p w= = 2,1 MHz. T Le equazioni della corrente e della differenza di potenziale dell’induttanza sono iL(t) = i0 cos(ωt) e VL(t) = –i0ωL sen(ωt), da cui si deduce che il segnale della differenza di potenziale è la linea continua e il segnale della corrente è la linea tratteggiata, perché la differenza di potenziale «anticipa» la corrente di un quarto di periodo. La corrente massima quindi è i0 = 8,0 mA e la massima differenza di potenziale è V0 = 48 V. L’induttanza è V L = 0 = 2,9 mH i0 w e la capacità del condensatore è 1 C = 2 = 80 pF. Lw La carica del condensatore è i Q(t ) = CVC (t ) = –CVL (t ) = i0wLC sen(wt ) = 0 sen(wt ) w Il grafico della carica del condensatore è QC (C) 3,8 × 10 –9 1,0 × 10 –9 1,0 2,0 3,0 4,0 t (µs) Idee per insegnare la fisica con Amaldi L’Amaldi per i licei scientifici.blu © Zanichelli 2012 La riproduzione di questa pagina tramite fotocopia è autorizzata ai soli fini dell’utilizzo nell’attività didattica degli alunni delle classi che hanno adottato il testo 9 Soluzioni per capitolo soluzioni degli esercizi del libro 47 L'induzione elettromagnetica 49 f2eff = f1eff 50 f2 eff 27 n2 400 = ( 220 V ) × = 97,8 V n1 900 = f1eff f1eff n2 i2eff n 140 , = → i2eff = i1eff 1 = (15,0 A ) × = 3,18 A n1 i1eff f2eff n2 660 P100% = i2eff f2eff = f1eff i1eff = (15,0 A ) × ( 220 V ) = 3300 W P95% = 0,95 × P100% = (0,95) × (3300 W ) = 3,1 × 103 W 51 n2 = n1 52 f2eff f1eff = 600 × 9,0 V = 27 220 V P1 = f1eff i1eff = ( 2, 2 × 102 V ) × (10 A ) = 2, 2 × 103 W f2eff = f1eff n2 1,0 × 104 = ( 2, 2 × 102 V ) × = 2, 2 × 104 V 1,0 × 102 n1 Preale = 0,85 × P1 = (0,85) × ( 2, 2 × 103 W ) = 1,9 × 103 W i2reale 53 i2eff = K2 f1eff i1eff 2 → R2 = K R1 → ( ) 2 R2 = K 2 = 2 3 = 12. R1 Quando sono nel secondo tubo (dove acquistano un’energia pari a eΔV) l’energia cinetica degli elettroni è EC = (1,0 + 2,0)keV = 3,0 keV = 4,8 × 10–16 J. La velocità degli elettroni è v= 2 EC = 3, 2 × 107 m/s. me Per uscire dal secondo tubo in corrispondenza dell’inversione di polarità, gli elettroni devono impiegare mezzo periodo per attraversarlo, percorrendo quindi T v L2 = v2 = 2 = 0,15 m. 2 2f Idee per insegnare la fisica con Amaldi L’Amaldi per i licei scientifici.blu © Zanichelli 2012 La riproduzione di questa pagina tramite fotocopia è autorizzata ai soli fini dell’utilizzo nell’attività didattica degli alunni delle classi che hanno adottato il testo 10 Soluzioni per capitolo L’energia cinetica degli elettroni nel secondo tubo è EC,2 = (0,50 + 2,0)keV = 2,5 keV e la loro velocità è 2 EC ,2 v2 = = 3,0 × 107 m/s. me soluzioni degli esercizi del libro velocità degli elettroni è circa 1/10 della velocità della luce nel vuoto. Possiamo trascurare l'aumento relativistico della massa. Al contrario, negli acceleratori reali le energie in gioco sono molto più grandi e vanno usate le formule relativistiche. I valori tipici per un Linac reale sono, per esempio: energia degli elettroni iniettati = 50-100 keV; differenza di potenziale tra i tubi = 100 kV. 55 f2eff L a 1 i1eff K Dividendo membro a membro: 54 Preale 1,9 × 103 W = = 85 × 10–3 A 4 f2eff 2, 2 × 10 V f2eff = Kf1eff e i2eff = = L'induzione elettromagnetica 56 27 Il raggio della prima semicirconferenza è mp v r1 = = 2,8 × 10–3 m eB Nel passare da un dee all’altro i protoni acquistano un’energia pari a DE = eV e conseguentemente percorrono la seconda semicirconferenza a velocità 2 1 2 mp v + ΔE mp 2 con un raggio pari a mp v ′ mp 2eV r2 = = + v 2 = 4,9 × 10–3 m. eB eB mp v′ = La frequenza di ciclotrone è eB f= = 2,3 × 107 Hz. 2 pmp 57 Dopo avere attraversato la zona che separa i due dee 6 volte la velocità degli elettroni è 2eV 2 1 2 2 mp v + 6ΔE = v + 6 mp mp 2 v′ = per cui il raggio della traiettoria sarà mp v ′ mp 12eV r2 = = + v 2 = 1,0 × 10–2 m. eB eB mp P oiché la differenza di potenziale tra i dee dev’essere alternata due volte durante un giro completo dei protoni, bisogna alternarla con frequenza doppia della frequenza di ciclotrone, eB f = 2 fC = 2 = 4,6 × 107 Hz. 2 pmp problemi generali fem = iR = (0,50 A) × (4,0 × 10–3 Ω) = 2,0 × 10–3 V DΦ ΔB = fem = ΔF ΔF 4,0 × 10–3 Wb = 2= = 0,51 T 2 A pr 3,14 × (5,0 × 10–2 m) ΔF B ΔS Blv Δt = = = Blv = (0,50 T ) × ( 20 × 10–2 m) × ( 20 × 10–2 m/s ) = Δt Δt Δt = 2,0 × 10–2 V = 20 mV fem 2,0 × 10–2 V i= = = 1,0 × 10–2 A = 10 mA R 2,0 Ω Dato che la sbarretta si muove con velocità costante, la somma delle forze che agiscono su essa deve essere nulla. Il campo magnetico esercita sulla sbarra una forza magnetica di valore F = Bil che si oppone al moto della sbarra. Quindi possiamo uguagliare il valore della forza d’attrito a quello della forza magnetica: F = (0,50 T) × (1,0 × 10–2 A) × (20 × 10–2 m) = 1,0 × 10–3 N. soluzioni degli esercizi del libro 2 = femDt = (2,0 × 10–3 V) × (2,0 s) = 4,0 × 10–3 Wb Idee per insegnare la fisica con Amaldi L’Amaldi per i licei scientifici.blu © Zanichelli 2012 11 La riproduzione di questa pagina tramite fotocopia è autorizzata ai soli fini dell’utilizzo nell’attività didattica degli alunni delle classi che hanno adottato il testo Soluzioni per capitolo 1 L'induzione elettromagnetica 1 1 = = 8, 4 × 10–7 F 2 w L 2 p × (1,0 × 103 Hz ) 2 × (30 × 10–3 H) f0 180 V = = 10 A . In condizione di risonanza abbiamo: Z = R → i0 = R 18 Ω C= 3 4 i(t ) = 27 R – t f0 1 – e L R –3 75 × 10–3 H (0,38 × 10 A ) × (50 Ω) L iR ln 1 – = 6,3 × 10–6 s t = – ln 1 – = – 50 Ω 4,5 V R f0 i0 = f0 4,5 V = = 9,0 × 10–2 A R 50 Ω 2 1 WL = Li02 = 0,5 × (75 × 10–3 H) × (9,0 × 10–2 A ) = 3,0 × 10–4 J 2 6 fem1 fem 2 = – L (9,0 – 6,7) A Δi2 = – (0, 20 H) × = –9, 2 × 10–2 V Δt (10 – 5) s fem 3 = – L Δi3 (9,0 – 9,0) A = – (0, 20 H) × =0V Δt (15 – 10) s fem 4 = – L Δi4 (0 – 9,0) A = – (0, 20 H) × = 3,6 × 10–1 V Δt 20 – 15 s ( ) fem = – L (9,0 – 0) A Δi = – (0, 20 H) × = –1, 2 × 10–1 V Δt (15 – 0) s f2eff = f1eff n2 124 = (300 V ) × = 10 V 3720 n1 i2eff = i2eff i1eff 7 = f2eff R f1eff f2eff = 10 V = 1,0 A 10 Ω → i1eff = i2eff f2eff f1eff = (1,0 A ) × 10 V = 33 mA 300 V P2 = i2eff f2eff = (1,0 A ) × (10 V ) = 10 W L 8 (6,7 – 0) A Δi1 = – (0, 2 H) × = –2,7 × 10–1 V Δt (5 – 0) s = –L = m0 2 N2 502 S = ( 4 p × 10–7 N/A 2 ) × × 3,14 × (1,5 × 10–3 m) = 1,0 × 10–6 H –2 l 2, 2 × 10 m fem = L Δi 450 × 10–3 A = (1,0 × 10–6 H) × = 4,5 × 10–5 V Δt 10 × 10–3 s Il verso della corrente indotta è orario perché la caduta del conduttore fa aumentare l’area del conduttore chiuso. Il flusso attraverso la spira aumenta, quindi la corrente indotta per opporsi a questo effetto deve generare un campo che entra nella pagina. Idee per insegnare la fisica con Amaldi L’Amaldi per i licei scientifici.blu © Zanichelli 2012 La riproduzione di questa pagina tramite fotocopia è autorizzata ai soli fini dell’utilizzo nell’attività didattica degli alunni delle classi che hanno adottato il testo 12 Soluzioni per capitolo soluzioni degli esercizi del libro 5 L'induzione elettromagnetica 9 27 S ulla sbarra agiscono due forze, una verso il basso, data dal peso mg, l’altra magnetica diretta verso l’alto, che è esercitata dal campo magnetico: f Blv B2 l 2 v F = Bil = B em l = B l= . R R R Quindi la forza totale che agisce sulla sbarra è data da B2 l 2 v Ftot = mg – . R Nel momento in cui questa forza diventa nulla, la sbarra si muove con velocità costante: 2 mgR (0,1 kg ) × (9,8 m/s ) × (10 Ω) v= 2 2 = = 6,1 × 101 m/s 2 2 lB (1 m) × (0, 4 T) 1 = i0 = 0,5 A 3 N 50 ΔB = m0 Δi = ( 4 p × 10–7 N/A 2 ) × × (0,5 A ) = 3,1 × 10–3 T l 1,0 × 10–2 m Δi ΔF = N 2 ΔB A2 = ( 4,0 × 102 ) × (3,1 × 10–3 T ) × (10 × 10–4 m2 ) = 1, 2 × 10–3 Wb ΔF 1, 2 × 10–3 Wb = = 1, 2 × 10–1 V 1,0 × 10–2 s Δt Poiché la corrente nel solenoide esterno si riduce, la corrente nel solenoide interno deve generare un campo magnetico parallelo a quello esterno. fem = 10 fem = – Bbv e i = – Bbv R B 2b 2 La forza magnetica sul lato CD vale F = ibB = v R 2 2 2 2 Δv Bb Bb f = ma → m =– v → Δv = – vΔt . Δt R Rm Nell’intervallo di tempo da 0 a t la velocità passa da v0 a v e la distanza percorsa vDt è uguale ad a/2, quindi: 1 1 2mRΔv 2 –2 × (1,0 kg ) × (10 Ω) × ( –10 m/s ) 2 B 2b 2 a Δv = – → B = – = = 10 T. 2 2 Rm ab2 ( 2,0 m) × (1,0 m) 11 i= at at fem 1 dF 1 dF 1 L2 B sen (at ) = →R= → F = L cos 2 L sen B = 2 2 2 2 R R dt i dt 12 ΔF → ΔF = B⊥ lvΔt sen γ, Δt dove B⊥ è la componente di B ortogonale alla superficie spazzata dalla sbarretta. fem = – Idee per insegnare la fisica con Amaldi L’Amaldi per i licei scientifici.blu © Zanichelli 2012 La riproduzione di questa pagina tramite fotocopia è autorizzata ai soli fini dell’utilizzo nell’attività didattica degli alunni delle classi che hanno adottato il testo 13 Soluzioni per capitolo dove è stata usata la formula di duplicazione sen2a = 2sena cosa. 1 Quindi R = L2 Ba cos (at ) e al tempo t = 2,0 s si ha: 2i p p 1 2 R= × (0,10 m) × (0,64 T ) × s–1 × cos s–1 × 2,0 s = 0,52 Ω . –3 6 6 2 × (1,6 × 10 A ) soluzioni degli esercizi del libro L'induzione elettromagnetica 27 Dalle figure → V ℓ → B R γ Q β O R Bℓ Q Bπ ω → v π α P O γ Bv P applicando il teorema di Carnot e il teorema della corda si può ricavare l’espressione di B⊥ da inserire nella formula della forza elettromotrice. Per cui fem = Bvl 1 – (cos2 a + cos2 β + cos2 γ) + 2cos a cos β cos γ = 0,16 mV . 1 A 3 A 5 A 2 4 STUDY ABROAD A 1 A fem = NB0 i= = 3 4 S = 10–2 V Δt fem = 20 mA R E = i 2 RΔt = 2 mJ f = w 1 = 2p 2p 1 2p fem = – N 1 = LC 1 = 1591,55 Hz –2 1 10 H × ( ) × (1 × 10–6 F) ΔF B ( ) =3V Δt = 1500 × f1eff Peff / ieff f1eff = 0,5 × 102 V = 300 250 V 2 B 3 E 4 A q 5 B 6 Adequate description using all three of the components described below. 1. Equipment-use of magnet and coil/loop of wire. 2. Movement of magnet or wire near each other/switching on and off an electromagnet near a coil or loop of wire to change magnetic field. 3. Use of a meter or other detector to demonstrate induced current or voltage. ; ; B r s ; C s ; D p q r D 1 ΔF B i=– = 12,56 A R Δt ( ) Idee per insegnare la fisica con Amaldi L’Amaldi per i licei scientifici.blu © Zanichelli 2012 soluzioni degli esercizi del libro 2 f2eff = 1500 × PROVE D’ESAME ALl’università 1 n2 = n1 La riproduzione di questa pagina tramite fotocopia è autorizzata ai soli fini dell’utilizzo nell’attività didattica degli alunni delle classi che hanno adottato il testo 14 Soluzioni per capitolo test per l’università