D “ Tra tutti i fiori, l’orchidea sembra quella che meglio può riflettere la bellezza e la complessità del sesso femminile. Nell’antica Cina, l’orchidea era associata alle feste del rinnovo della natura, alla primavera. La sua bellezza è un simbolo di perfezione e di purezza. L’etimologia del nome (dal greco orchis, testicolo) ne rivela la complessa natura androgina, confermata dall’anatomia del fiore che riunisce e concilia l’elemento femminile e maschile. Sappiamo che l’androginia è l’attributo della divinità perché esprime la perfezione dell’insieme femminile-maschile. Una divinità solo maschile o solo femminile conosce solo metà della perfezione. Questo spiega perché tutte le divinità delle culture mitiche più evolute hanno sempre un paredro di sesso opposto. ” Da: Arturo Schwarz, Amore e tecnica nell’arte di Luca Leonelli, in Il fiore più bello, 2005 Ars amandi L’amore nell’arte di Luca Leonelli e nelle poesie di Arturo Schwarz mostra a cura di Carla Barbieri e Francesca Morandi In concomitanza con la mostra, Luca Leonelli tiene una personale dal titolo Nero su bianco. Regole di ragionevole passione presso la Galleria Arte su Carte (v.le F.lli Rosselli 21-25, Modena, tel. +39 059 390354) aperta dal 14 settembre al 5 ottobre 2013 all’inizio degli anni Novanta Luca Leonelli e Arturo Schwarz hanno realizzato insieme quattro libri d’artista, due multipli e due copie uniche, frutto di lunga elaborazione artistica e di rara maestria nella progettazione editoriale e realizzazione a stampa. La mostra consente di assaporarli più a lungo esponendone le pagine sciolte in bacheca. La cornice esterna, che fa di ognuna di esse dei piccoli teatri, esalta infatti maggiormente l’“aura” delle immagini e del testo che richiedono un soffermarsi più lento di quello necessario allo scorrere veloce le pagine quando sono rilegate in volume. Oltre alle quattro opere realizzate insieme dai due autori, che costituiscono il centro della mostra, sono esposti anche gli altri venti libri dedicati da Leonelli all’amore, uno dei temi costanti del suo lavoro. In copertina, Luca Leonelli, Danza di fauni, 2009 ” Da: Anna Sikos, Introduzione in Arturo Schwarz, Tutte le poesie, quasi, Moretti&Vitali, 2007 seguici su biblioteche.modena seguici su bibliotecheMO Orario durante il Festivalfilosofia: venerdì 13 settembre 9.00 - 23.00 sabato 14 settembre 9.00 - 23.00 domenica 15 settembre 9.00 - 20.00 Dal 16 settembre 2013 al 4 gennaio 2014: lunedì 14.30-19.00 dal martedì al venerdì 8.30-13.00/14.30-19.00 sabato: 8.30-13.00 A cura dell’ufficio grafica del Comune di Modena: Cinzia Casasanta “ E l’amore è in effetti il tema costante di tutta l’opera. [...] Ci appare come un sentimento al tempo stesso estremamente nitido, fortemente sensuale, consustanziale agli elementi della natura, sempre presente nella coscienza quotidiana. D’altra parte l’autore lo immette in una complessa cosmogonia e lo fa coincidere con le più profonde domande di una filosofia naturale. [...] La donna, nella sua concretezza, è una figura ideale, incarnazione di complesse filosofie. [...] E il fervore impetuoso del cuore, dell’immaginazione e del pensiero s’incanala e si filtra progressivamente, fino a rilasciarci ciò che resta, dopo che tutto è distillato, goccia a goccia, dal crogiolo della vita. E appare, paradossalmente in veste dimessa, l’oro della forma. Biblioteca civica d’arte Luigi Poletti Palazzo dei Musei Viale Vittorio Veneto, 5 41124 Modena tel. 059-2033372 [email protected] www.comune.modena.it/biblioteche/poletti Biblioteca civica d’arte Luigi Poletti dal 13 settembre 2013 al 4 gennaio 2014 Inaugurazione con gli autori venerdì 13 settembre ore 17.30 Per l’occasione verrà distribuita ai presenti copia di un’opera firmata dall’artista Luca Leonelli, nato a Modena nel 1951, è pittore, incisore e architetto. La sua produzione artistica particolarmente ricca comprende incisioni, dipinti ad olio, disegni, acquerelli, numerose edizioni d’arte e libri illustrati. Arturo Schwarz è nato ad Alessandria d’Egitto nel 1924. è autore di importanti opere sul Surrealismo e il Dadaismo; ha inoltre scritto libri e numerosi saggi sulla Kabbalah, sul tantrismo, sull’alchimia, sull’arte preistorica e tribale, sull’arte e la filosofia dell’Asia. “ Samsara quando siamo uniti nell’amplesso amorevole viene pure il momento - come Properzio ricorda di morire nelle tue braccia e quando torno alla vita non sono più lo stesso l’altro giorno sono rinato elefante e i miei quattro piedi erano i pilastri di un universo di luce e armonia destato dal ritmo del tuo respiro ieri sono riapparso asina della conoscenza i miei occhi erano lo specchio dei tuoi e custodivano il chiarore di Saturno la stella d’Israele e della trasgressione ricordo pure di essere rinvenuto gufo ero l’antenato di un nuovo mondo amoroso la notte non aveva più segreti per me e vi scorgevo l’incanto lunare del tuo essere ma quando mi risveglio gatto egizio dotato di chiaroveggenza come Bastet capisco che solo tu puoi darmi la memoria elefantina della felicità la saggezza dell’asina la tolleranza del gufo la tenerezza del gatto Arturo Schwarz, Samsara. Con disegni originali di Luca Leonelli, 1992 L’associazione della donna con la morte è uno dei temi più frequenti nell’iconografia sacra e profana. Come tutti i valori archetipici, entrambe assumono, in quanto simboli, valenze allegoriche antitetiche. In particolare nelle tradizioni esoteriche e nei miti, la donna e la morte spesso personificano la Grande Iniziatrice, colei che porta la felicità più alta e la salvezza con la luce della conoscenza. [...] Con Leonelli vengono rovesciati i significati dei temi fondamentali dell’iconografia cristiana, volta a mortificare la carne e a provocare un senso di colpa in coloro che “cedono” ai piaceri dei sensi. La Danza macabra diventa con il nostro artista un balletto sfrenato, il Trionfo della morte si trasforma nell’esaltazione della vita e l’incontro pauroso del vivo con il morto che ricorda al viandante “ero quale sei tu ora, sarai quello che sono io”, si muta in una sfida amorosa. Ultimo e non trascurabile particolare, la donna impegnata in questi rapporti passionali è sempre corpulenta. Nell’immaginario erotico vi è sempre uno stretto rapporto tra i piaceri del sesso e quelli del cibo. Basti pensare al festino nuziale di Emma nel Madame Bovary di Flaubert. Oppure al doppio senso che assume il “ti mangerei”, dove il verbo, non solo in inglese, sta per il cunnilingus. Nella poesia di Baudelaire dedicata alla giovane gigante, la corpulenza è collegata alla pienezza e all’intensità dell’amplesso, come per sancire il Grande rifiuto che l’amore permette di opporre alla inevitabile fine dell’esistenza. ” Da: Arturo Schwarz, A proposito della vita e della morte nei disegni di Luca Leonelli, in Assalti d’amore, 1992 “ Vi sono alcune frasi [di Spinoza], lette in gioventù, che mi hanno aiutato a vivere. [...] Ecco la prima. << L’amore è il bene più alto che possiamo appetire >>. È forse questa la ragione che ha motivato il mio scrivere sempre e unicamente d’amore? Non lo so, comunque ritengo che questo sia il sentimento che dia un senso alla vita e che fa sì che la vita valga la pena di essere vissuta. ” Da: Arturo Schwarz, A spasso con Spinoza, Breton e Trotsky. Con 17 acqueforti di Luca Leonelli, 2010