Restauro dell’antico Ospedale del Ceppo _ LOTTO 3 - Atrio, accademia medica e locali connessi RELAZIONE SPECIALISTICA OPERE ELETTRICHE RELAZIONE SPECIALISTICA IMPIANTI ELETTRICO E SPECIALI Premessa Il presente progetto riguarda la ristrutturazione completa dell’impianto elettrico e impianti speciali relativi all’atrio, accademia medica e locali connessi. 1. NORME DI RIFERIMENTO PER GLI IMPIANTI E I COMPONENTI 1.1 Norme generali Il collocamento e la posa in opera di componenti e apparecchiature per impianti elettrici dovranno essere strettamente conformi a quanto previsto dalle specifiche norme di prodotto e/o dal costruttore dell'apparecchiatura stessa. Particolare cura dovrà essere posta nel seguire le allegate istruzioni del costruttore circa l'installazione e l'uso con particolare riferimento alle misure da adottare per attuare la protezione dai contatti indiretti sia dell'apparecchiatura stessa sia, nel caso di quadri e/o alimentatori, gruppi di continuità etc, delle linee e circuiti a valle. Nel caso che il costruttore non certifichi la rispondenza delle misure previste per l'attuazione della protezione dai contatti indiretti per le proprie apparecchiature, esse non potranno essere installate. Gli impianti di cui all'oggetto dovranno rispondere alle Leggi, Decreti e Regolamenti attualmente vigenti, con particolare riferimento a quelle elencate all’art. 4, par. 4.1 “Requisiti di rispondenza a norme, leggi e regolamenti” del DISCIPLINARE TECNICO OPERE ELETTRICHE. Comunque in mancanza di specifiche norme e/o indicazioni progettuali la ditta installatrice dovrà eseguire il cablaggio degli impianti secondo il criterio della "Regola d'arte" e del buon senso, in modo da conseguire il massimo grado di sicurezza ottenibile per le persone e/o le cose previa, comunque, consultazione con la Direzione dei lavori e/o Committenza dalla quale egli dovrà acquisire la relativa autorizzazione per l'esecuzione delle opere di cui sopra. 2. QUALITA' DEI MATERIALI E DEI COMPONENTI 2.1 Disposizioni generali Quale regola generale si intende che i materiali, i prodotti ed i componenti occorrenti, realizzati con materiali e tecnologie tradizionali e/o artigianali, per la costruzione delle opere, proverranno da quelle 2/9 Restauro dell’antico Ospedale del Ceppo _ LOTTO 3 - Atrio, accademia medica e locali connessi RELAZIONE SPECIALISTICA OPERE ELETTRICHE località che l'Appaltatore riterrà di sua convenienza, purché, ad insindacabile giudizio della Direzione dei Lavori e/o Committenza, rispondano alle caratteristiche/prestazioni di seguito indicate. Nel caso di prodotti industriali la rispondenza a questo capitolato può risultare da un attestato di conformità rilasciato dal produttore e comprovato da idonea documentazione e/o certificazione. Tutti i materiali e le forniture da impiegare nelle opere da eseguire dovranno essere adatti all'ambiente in cui sono installati e avere caratteristiche tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute all'umidità alle quali possono essere esposti durante l'esercizio. Inoltre dovranno essere delle migliori qualità esistenti in commercio, possedere le caratteristiche stabilite dalle Leggi e dai Regolamenti vigenti in materia, corrispondere agli specifici requisiti Ogni singolo componente dell’impianto elettrico dovrà essere conforme alle relative prescrizioni di legge e normative (nazionali ed armonizzate), nonché essere dotato di tutte le necessarie certificazioni attestanti tale stato di conformità. Per i materiali ammessi all’apposizione del marchio italiano di qualità (IMQ) o equivalente CEE, costituisce prerogativa fondamentale esserne muniti. In assenza di marchio, di attestato o di relazione di conformità rilasciati da organismo autorizzato ai sensi art. 7 legge 791/77, i componenti elettrici dovranno essere dichiarati conformi alle rispettive norme dal costruttore. L’uso dei componenti elettrici conformi alle relative Norme CEI riguardanti la sicurezza permette di soddisfare le prescrizioni di questa sezione. A partire dal 1° gennaio 1997, con la pubblicazione del decreto legislativo 25 novembre 96, n° 626, ch e recepisce la direttiva 93/68 CEE di modifica alla direttiva 73/23 CEE, la rispondenza ai requisiti di sicurezza dei componenti elettrici di impianto, ricadenti nel campo di applicazione della direttiva stessa, dovrà essere comprovata dalla presenza della marcatura CE, attestante la rispondenza ai requisiti essenziali di tale direttiva. La marcatura CE è obbligatoria e deve venire apposta dal costruttore, importatore o mandatario il quale dichiara, in tal modo, che il prodotto è conforme alla direttiva “Bassa Tensione” e alle altre direttive ad esso applicabili. Ove esiste una norma tecnica (armonizzata, internazionale o nazionale) relativa a componenti elettrici soggetti alla direttiva “Bassa Tensione”, la rispondenza di un componente elettrico a tale norma presuppone anche la rispondenza ai requisiti essenziali della direttiva. In tal caso la presenza eventuale sul componente elettrico in aggiunta alla marcatura CE, di un marchio di conformità alla norma, per esempio il marchio IMQ, garantisce la conformità alla norma stessa. Se il componente elettrico non è provvisto di marcatura CE, oppure, in caso di componente elettrico non soggetto ad altre direttive, di altra adeguata documentazione (marchi di conformità, attestati rilasciati da organismi indipendenti e riconosciuti dalla UE, dichiarazione del costruttore di rispondenza alle norme, relazione rilasciata da un organismo riconosciuto dalla UE), il componente elettrico ricade comunque nella direttiva “Sicurezza Prodotti” (92/59 CEE, in Italia d.l. 17 marzo 95). 3/9 Restauro dell’antico Ospedale del Ceppo _ LOTTO 3 - Atrio, accademia medica e locali connessi RELAZIONE SPECIALISTICA OPERE ELETTRICHE In questo caso è opportuno che l’installatore richieda al costruttore, importatore o mandatario, la documentazione attestante che il componente elettrico è costruito a regola d’arte, indicando eventuali norme non italiane di stati UE (art. 5, comma 5 del D.P.R. 447/91), norme o progetti di norma internazionali (IEC) o specifiche tecniche cui ha fatto riferimento. La dichiarazione di conformità del componente elettrico alla regola d’arte, può essere contenuta anche nei cataloghi del costruttore. 3. CRITERI DI INSTALLAZIONE DI IMPIANTI ELETTRICI Per i criteri generali di installazione degli impianti elettrici si fa riferimento, oltre ovviamente alle normative vigenti, alle prescrizioni dell’art. 4, paragrafi 4.3 – 4.10 del DISCIPLINARE TECNICO OPERE ELETTRICHE. Tipi di cavi La scelta per i circuiti di energia e di segnalazione e comando deve essere tassativamente fatta tra i seguenti tipi di cavi (conduttori in rame) quando non altrimenti specificato: Posa all’interno e all’esterno (non interrata) - N07V-K cavo unipolare senza guaina, isolato in PVC (non propagante l’incendio) - FROR450/750V cavo multipolare con isolamento e guaina in PVC (non prop. l’incendio) Posa all’interno e all’esterno (anche interrata) - FG7OR 0,6/1 kV cavo multipolare, isolato in gomma di qualità G7, con guaina in PVC (non propagante l’incendio) 4. DESCRIZIONE DELL’AMBIENTE E DELL’ATTIVITA’ IN ESSO SVOLTA L’ambiente sottoposto a progetto è costituito da una serie di locali da adibirsi a mostra/biblioteca e ad un percorso di collegamento tra vari ambienti Le destinazioni d’uso degli ambienti interessati dalla progettazione possono essere rilevate dagli elaborati grafici facenti parte della documentazione di progetto (rif. elaborato L3-E 06). 4.1 Classificazione degli ambienti in relazione alle sollecitazioni dovute alle condizioni ambientali, alle attività svolte o ad eventuali particolarità Premessa Si fa presente che qualsiasi variazione di utilizzazione dei locali e degli ambienti rispetto alla destinazione di progetto può comportare la non idoneità dell’impianto progettato. 4/9 Restauro dell’antico Ospedale del Ceppo _ LOTTO 3 - Atrio, accademia medica e locali connessi RELAZIONE SPECIALISTICA OPERE ELETTRICHE L’ambiente sottoposto a progetto può essere classificato in generale come ambiente a maggior rischio in caso di incendio di tipo “A”. Centrale termica La Guida CEI 31-35/A 3a edizione (luglio 2007) tabella GF-3.5.1 stabilisce che le centrali termiche alimentate a gas naturale (metano) possono essere considerate luoghi ordinari se sono soddisfatte, come nel caso della centrale termica in questione, le seguenti condizioni: a) Pressione relativa nominale del gas P <= 4.000 Pa; b) Volume interno libero della centrale termica Va > 14 mc; c) Superficie netta dell’apertura in alto uguale o maggiore di 0,3 mq e superficie netta dell’apertura in basso uguale o maggiore di 0,2 mq. Quindi si prescrive che in una parete o sulla porta della centrale termica vengano effettuate un tipo di apertura come precedentemente indicato. La parte di impianto installata all’aperto ed all’esterno della centrale termica, (p. es. la valvola di intercettazione generale, la valvola di blocco automatico ecc.) non è da considerare con pericolo di esplosione, se presenta sorgenti 2 di emissione con foro di guasto non superiore a 0,25 mm . La centrale termica si può definire, quindi in base alla normativa vigente, una volta soddisfatte le condizioni di cui sopra (a_b_c), come luogo di tipo ordinario. Si raccomanda comunque di installare i componenti elettrici il più lontano possibile dagli apparecchi a gas e dagli altri elementi dell’impianto termico anche per permettere la regolare manutenzione di tutti gli impianti. 5. DATI DEL SISTEMA DI DISTRIBUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA Caratteristiche dell’ alimentazione L’ alimentazione degli impianti sottoposti a progettazione sarà derivata dal quadro principale QG.L3 di nuova costruzione da porsi in un locale tecnico a piano terra. Quest’ultimo prenderà alimentazione dalla morsettiera posta sul ballatoio ubicato al piano secondo della Direzione Sanitaria. 6. DESCRIZIONE CARICHI ELETTRICI I carichi elettrici riguardanti l’impianto sottoposto a progetto possono essere rilevati dagli elaborati grafici allegati alla presente relazione tecnica e dagli schemi unifilari dei quadri nei quali sono indicate le potenze di tutti gli utilizzatori. Comunque in particolare i carichi dell’ambiente saranno costituiti da illuminazione e prese di corrente. 5/9 Restauro dell’antico Ospedale del Ceppo _ LOTTO 3 - Atrio, accademia medica e locali connessi RELAZIONE SPECIALISTICA OPERE ELETTRICHE 7. CARATTERISTICHE GENERALI DELL’IMPIANTO ELETTRICO E SPECIALI – LAVORI DA ESEGUIRSI Impianto elettrico L’impianto elettrico degli ambienti sottoposti a progetto avrà inizio dal quadro generale QG.L3 da installarsi in locale dedicato per la cui ubicazione si rimanda agli elaborati grafici allegati grafici facenti parte del progetto definitivo. Da detto quadro verranno alimentati il quadro del magazzino economale (già esistente), il quadro della biblioteca, quello della centrale termica (gli ultimi due di nuova costruzione), l’illuminazione e i gruppi prese dei vari ambienti. La distribuzione avverrà, per quanto possibile, in tubazione corrugata posata sotto pavimento e/o sottotraccia su muratura ordinaria e in canale plastico in PVC installato a parete. I gradi di protezione minimi dovranno essere i seguenti: - per i carichi posti all’interno IPXXB - per i carichi posti nella centrale termica IP4X - per carichi posti all’esterno IP65 Le sezioni, le condizioni di posa, l’elenco delle condutture, possono essere rilevate dagli schemi unifilari facenti parte degli elaborati di progetto (rif. elaborato L3-E 05)). Impianti speciali – trasmissione dati E’ prevista l’installazione di torrette a pavimento e di postazioni da scrivania dove saranno presenti prese di trasmissione dati e telefoniche. Tali prese saranno connesse ad un armadio trasmissione dati posizionato in locale dedicato. 8. CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DELLE CONDUTTURE E DEGLI INTERRUTTORI DI PROTEZIONE Premessa A maggior chiarimento e per una più corretta interpretazione dei risultati del calcolo occorrerà tenere presente che: a) Il dimensionamento delle portate dei cavi è stato condotto secondo quanto previsto dalla norma CEI UNEL 35024/1 (pubblicazione del 06/1997) attraverso l'ausilio del programma software di calcolo denominato TISYSTEM 5.1 edito dalla Bticino. Attraverso lo stesso programma sono poi stati calcolati anche i valori delle cadute di tensione e delle correnti di corto circuito secondo il seguente criterio di dimensionamento: 6/9 Restauro dell’antico Ospedale del Ceppo _ LOTTO 3 - Atrio, accademia medica e locali connessi RELAZIONE SPECIALISTICA OPERE ELETTRICHE 1. Sono stati calcolati i valori delle correnti assorbite dai carichi e pertanto quelle impiegate nelle linee. 2. Dal valore delle correnti Ib delle linee, ponendo la condizione: Ib < = IN, sono stati determinati i valori delle correnti nominali degli interruttori di protezione dei quadri. Poi sulla base del valore della corrente presunta di corto circuito Icc nel quadro sono stati scelti i tipi di interruttori con un potere di interruzione superiore a Icc. 3. Con le determinazioni sopra citate è stata calcolata la sezione di ciascuna delle linee applicando i seguenti criteri: - Portata della linea (IZ). Conoscendo IN mediante la relazione Ib <= IN <= (IZ = I0 x k1 x k2), (Norma CEI UNEL 35024/1) si è ricavata la sezione S del cavo. - Caduta di tensione. Conoscendo la sezione S e la lunghezza della linea si ricava la caduta di tensione attraverso l’impedenza del conduttore così determinato e, se il valore supera quello impostato, si continua ad aumentare la sezione del cavo in modo da ridurre i valori di resistenza e reattanza unitarie e perciò diminuire la caduta di tensione fino a rientrare nel limite prefissato . 4. Una volta definita la sezione S si possono calcolare quindi le correnti di corto circuito in fondo alle linee. b) Il potere d'interruzione dei dispositivi di protezione indicato sui seguenti elaborati, si riferisce al valore nominale Icn secondo CEI EN 60947-2; c) Per quanto riguarda eventuali sganciatori termici, magnetici e differenziali regolabili dovranno essere rispettate le tarature indicate sugli elaborati grafici (schemi unifilari di potenza); la taratura dei relais termici degli interruttori salvamotori eventualmente riportata sugli elaborati grafici é da intendersi come taratura di massima; la taratura definitiva dovrà essere effettuata direttamente in base alle caratteristiche di assorbimento effettive dei motori da proteggere. d) Le temperature ambiente considerate ai fini della determinazione delle portate dei cavi sono le seguenti: - 20°C per le condutture interrate; - 30°C per tutte le altre. e) Le lunghezze delle linee indicate negli elaborati di calcolo (schemi unifilari), nei casi in cui tali linee alimentino più circuiti derivati a valle, indicano il valore virtuale che realizza, con l’intero carico applicato, la stessa caduta di tensione del circuito reale più sfavorito fra quelli costituiti dalla linea stessa; per i circuiti prese tale lunghezza rappresenta il reale valore della linea relativa alla presa più distante. f) Il calcolo delle cadute di tensione è stato effettuato con la relazione: ∆U% = [K * (r*cos φ + x * sen φ) * L * Ib] /UN dove: K = 2 (per linee monofasi) K = 1,73 (per linee trifasi) 7/9 Restauro dell’antico Ospedale del Ceppo _ LOTTO 3 - Atrio, accademia medica e locali connessi RELAZIONE SPECIALISTICA OPERE ELETTRICHE r e x rispettivamente resistenza e reattanza per unità di lunghezza del cavo alla temperatura di regime [ohm/m] L = lunghezza della linea (m) Ib = corrente di impiego (A) UN = tensione nominale del sistema (V) cos φ = fattore di potenza della linea I risultati di tutti i calcoli sono riportati negli schemi unifilari dei quadri elettrici. 9. MISURE DI PROTEZIONE Per le misure di protezione da adottarsi contro i contatti diretti, indiretti, sovracorrenti e cortocircuiti si rimanda all’art. 4, paragrafi 4.11 - 4.14 del DISCIPLINARE TECNICO OPERE ELETTRICHE. 10. IMPIANTO DI TERRA ED EQUIPOTENZIALE Come impianto di dispersione dovrà essere utilizzato quello già presente al momento della progettazione previa verifica da parte della Ditta Installatrice impianti elettrici della misura della resistenza di terra. 11. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE Illuminazione ordinaria L’illuminazione ordinaria sarà devoluta a corpi illuminanti con lampade di varia natura. I corridoi, i servizi e un locale della biblioteca saranno illuminati da plafoniere con lampade fluorescenti tubolari o compatte. Nei locali atrio accademia e accademia saranno utilizzati corpi illuminanti con lampade a ioduri metallici posizionate su cornicioni con puntamento verso il soffitto in modo da avere in detti locali un illuminamento pressoché uniforme. Sono comunque predisposte una serie di alimentazioni a pavimento per un’eventuale illuminazione puntuale di teche o altro. Nella biblioteca, l’illuminazione sarà realizzata mediante applique a parete dotate di lampada a ioduri metallici. Il percorso esterno verrà illuminato da proiettori con lampade a ioduri metallici posati a parete e su pali di altezza 2,5 o 3,5 m. Illuminazione di sicurezza L’illuminazione di sicurezza è prevista in tutti i luoghi dove può accedere il pubblico e lungo le vie di esodo interne. Saranno utilizzate lampade a tubi fluorescenti autoalimentate da 24W che dovranno intervenire in un tempo < 0,5 s al mancare dell’illuminazione ordinaria, con autonomia minima di 1 ora. 8/9 Restauro dell’antico Ospedale del Ceppo _ LOTTO 3 - Atrio, accademia medica e locali connessi RELAZIONE SPECIALISTICA OPERE ELETTRICHE La disposizione, il numero e il tipo dei corpi illuminanti, sia dell’illuminazione ordinaria sia di quella di sicurezza possono essere rilevati dagli elaborati grafici facenti parte della documentazione di progetto. Il calcolo degli impianti di illuminazione degli ambienti interni è stato eseguito sulla base del “metodo del flusso totale” (detto anche dei coefficienti di utilizzazione). Per il calcolo sono stati determinati i seguenti parametri: a) illuminamento medio richiesto Em (lux); b) la superficie totale del locale da illuminare S (m ); c) la distanza del corpo illuminante dal piano di lavoro hu(m); d) la distanza del soffitto dal piano di lavoro h (m); e) il fattore di utilizzazione Fu, determinato dal rapporto tra il flusso utile Φu (diretto e indiretto) che 2 investe il piano di lavoro e il flusso totale Φt emesso dalla sorgente [Fu = Φu/Φt]; tale rapporto dipende: dal sistema di illuminazione, dalle caratteristiche degli apparecchi, dal fattore di riflessione del soffitto e pareti, dall’indice del locale k. f) l’indice del locale k tiene conto delle caratteristiche geometriche del locale; esso si calcola con le relazioni seguenti: k = a*b / hu (a+b) (illuminazione con luce diretta, semidiretta, mista); k = 3*a*b / 2 * h (a+b) (illuminazione con luce semidiretta o indiretta); [dove a e b rappresentano le dimensioni in pianta del locale (m)]. g) il coefficiente di manutenzione m; Calcolo del flusso totale Le formule base per il calcolo del flusso luminoso Φt necessario per illuminare un locale ad un dato livello medio d’illuminamento Em e quindi il numero n di lampade necessarie sono: Φt = (Em * S) / (Fu * m) n = Φt / ΦL (dove ΦL è il flusso emesso da una singola lampada) Pistoia agosto 2010 Il Progettista______________________________ 9/9