Gimnosperme (Divisione Pinophyta)
Comprendono le più antiche spermatofite. Molte specie estinte
Spermatofite
Le Gimnosperme: caratteri prevalenti
- Piante arboree o arbustive (sempre legnose)
- Legno omoxilo
- Foglie rigide, persistenti, xeromorfe
- Strobili e coni unisessuali (piante monoiche o dioiche)
- Ovuli nudi (“gymnos” = nudo) fissati a squame
- Impollinazione anemofila
- Gametofito femminile con archegoni
- Fecondazione semplice (endosperma aploide)
- Embrione con numerosi cotiledoni (2-18)
Schema tassonomico semplificato delle Gimnosperme - con
indicazione delle famiglie più importanti in Europa
gruppo delle Cycadofite
gruppo delle Gnetofite (non mostrato qui)
Gimnosperme
gruppo di Ginkgo
(= divisione Pinophyta)
gruppo “conifere” (s.l.)
fam. Taxaceae
Taxus baccata
fam. Pinaceae
Pinus, Abies, Picea,
Cedrus, Larix,
Pseudotsuga
fam. Cupressaceae
Cupressus
Cycadee
strobili femminili
semi
Cycas revoluta
macrosporofillo
con ovuli
Cycas revoluta masch.
microspofillo
con sacche polliniche
Coni maschili
microspofilli
Ginkgo biloba L.
Strutture riproduttive in Ginkgo biloba (specie dioica)
ovulo
sacche
polliniche
rametto femm. con macrosporofilli
rametto masch. con microsporofilli
Conifere sensu lato (incl. ord. Taxales)
gruppo delle Cycadee
gruppo delle Gnetales (non mostrato qui)
Gimnosperme
gruppo di Ginkgo
(= divisione Pinophyta)
gruppo “conifere” (s.l.)
Ord. Taxales
fam. Taxaceae
Taxus
Ord. Pinales
fam. Pinaceae
Pinus, Abies, Picea,
Cedrus, Larix,
Pseudotsuga
fam. Cupressaceae
Cupressus
ord. TAXALES - fam. TAXACEAE
include 4 generi. Il più importante è:
Taxus, con 8 specie (America, Europa, Asia)
Taxus baccata L.
Specie esigente di
umidità atmosferica ed
edafica; sciafila; non
forma boschi;
allelopatica;
accrescimento lento;
elevata longevità.
Areale: Europa,
NordAfrica, Asia Minore,
Caucaso. In Italia è in
tutte le regioni ma raro.
Caratteri essenziali di Taxus baccata
• ALBERO LONGEVO, MOLTO RAMOSO; TRONCO IRREGOLARE; RITIDOMA
ROSSASTRO SOTTILE
• FOGLIE AGHIFORMI, NON RIGIDE, TOSSICHE (in part. equini) per la presenza
della tassina (ALCALOIDE)
• MICROSPOROFILLI PELTATI (a forma di “ombrellino”) CON 2-8
MICROSPORANGI CIASCUNO
• OVULI SOLITARI SUI MACROSPOROFILLI CHE COMPAIONO SULLE PARTI
TERMINALI DEI RAMETTI DI UN ANNO
• SEME AVVOLTO IN UNA «COPPA» CARNOSA ROSSA CHE DERIVA
DALL’ACCRESCIMENTO DEI TEGUMENTI DELL’OVULO (ARILLO)
• DISSEMINAZIONE ZOOCORA (UCCELLI)
• PLANTULE CON 2 COTILEDONI
• EMBRIONE MOLTO TOSSICO
Strutture riproduttive
fronda
maschile con
microsporofilli
fronda
femminile con
seme avvolto
dall’arillo
ORDINE PINALES = “CONIFERE” «vere e proprie» :
portatrici di CONI
- Specie ARBOREE, raramente ARBUSTIVE, spesso longeve e di lento accrescimento
- RAMIFICAZIONE spesso VERTICILLATA (rami in palchi), con frequente eteroclasia
- FOGLIE xeromorfiche, ossia adattate a condizioni di aridità effettiva o fisiologica
(ghiaccio). Possono essere aghiformi, squamiformi, raramente espanse o cladodi,
lesiniformi, solitarie o riunite in ciuffetti o in fascetti. Disposizione spiralata, rar. opposta
- Piante MONOICHE, rar. DIOICHE. Macrosporofilli aggruppati in coni che si trasformano in
STROBILI di varia forma e dimensioni(“pigne” o “galbule”)
- Numero di OVULI per squama ovulifera variabile da 1 a 20; brattea copritrice saldata
o libera alla squama ovulifera
- Microsporofilli squamiformi o peltati, riuniti in conetti, con disposizione spiralata su un
asse centrale
- Polline spesso con sacche aerifere per il trasporto a mezzo del vento
- Embrione con numerosi cotiledoni. Semi a germinazione preval. epigea.
strobili femminili di Picea
singoli macrosporofilli
Macrosporofilli (sez. longitudinale)
squama
ovulifera
brattea
copritrice
ovulo
Microsporofilli
singolo conetto
maschile di
microsporofilli
singolo microsporofillo
gruppo di conetti
maschili
Conetti di microsporofilli
sezione long. di conetto
di microsporofilli
CICLO VITALE DI UNA CONIFERA
DISTRIBUZIONE ED IMPORTANZA DELLE CONIFERE
foreste australi di conifere
Diffusione boreale ed australe, in zone spesso montuose con clima freddo e /o arido.
Conifere: Gimnosperme più importanti in
termini di numero di specie (ca. 500), di
diffusione sulla terra e di produzione legnosa.
bosco di Picea e Larix
Sequoiadendron giganteum
(Lindley) Buchholz
Pinus pinea L.
Foreste alpine di conifere
Foresta alpina di Picea abies
Foresta alpina di Pinus cembra
Pinete alpine pioniere arbustive
Foresta appeninica di Abies alba
Pineta mediterranea di Pinus pinea
pineta rada a Pinus halepensis in ambiente molto
arido (Tunisia)
pineta mediterraneo-montana a Pinus nigra
ssp. laricio
Valore pabulare delle conifere
• parti verdi in genere poco appettite perché rigide, ricche di tessuti
meccanici e contenenti spesso olii e resine con composti terpenici
tossiche o irritanti. Alcune hanno gusto repellente.
• Ritidoma e floema di alcune sp. (Abies) sono fonte di alimento per
ungulati (cervo e daino). Gli aghi giovani di alcune sp. (Picea, Larix, Pinus)
sono brucati dallo stambecco (prev. periodo autunnale). Danni
considerevoli a piante di queste sp. sono spesso causati dallo sfregamento
delle corna degli ungulati
• Semi di alcune sp. sono fonte di cibo per uccelli forestali (corvidi,
tetraonidi) che ne favoriscono la dispersione
• Pseudobacche carnose di Juniperus sp. pl. sono fonte di alimento per
uccelli migratori nel periodo autunnale.
CHIAVE PER IL RICONOSCIMENTO
DELLE FAMIGLIE DI CONIFERE