CONIFERE
La divisione CONIPHEROPHYTA-PINOPHYTA
include la maggioranza delle piante chiamate
comunemente CONIFERE. Dal punto di vista
della classificazione scientifica dobbiamo
ricordare che le “conifere” sono appartenenti al:
REGNO: PLANTAE
SOTTOREGNO: TRACHEOBIONTA
SUPERDIVISIONE: SPERMATOPHYTA
DIVISIONE: CONIPHERO-PINOPHYTA 1
CONIFERE
La divisione PINOPHYTA contiene a sua volta
la classe delle pianti attualmente viventi, detta
PINOPSIDA, a cui appartengono gli ordini :
 TAXALES (fam. taxaceæ)
 PINALES (fam. pinaceæ, cupressaceæ,
acariaceæ, podocarpaceæ, cephalotaxaceæ,
toxodiaceaceæ)
 TAXOPSIDA
CONIFERE
Le conifere sono quindi le attuali piante della
divisione Coniphero-Pinophyta, classe delle
Pinopsida, divise poi in ulteriori ordini.
Hanno in comune l’essere piante vascolari
(tracheobionta), con semi (spermatophyta)
contenuti in un cono. Sono piante legnose e
per lo più alberi e solo poche arbusti.
Le C. sono gli esseri viventi, più alti, grandi,
massicci ed antichi ; il più alto è una Sequoia
(S.Sempervirens); il più grosso una sequoia (S.
Giganteum), il più massiccio un Taxodium
macronatum, il più longevo un Pinus longaeva.
CONIFERE
Nella maggior parte dei casi le conifere sono
piante sempreverdi e le foglie, spesso
aghiformi, di colore prevalentemente verde
scuro per assorbire il massimo di energia
solare, possono rimanere sulla pianta per anni.
Le conifere delle aree molto irradiate hanno
foglie di un colore verde brillante o una
copertura cerea, di color glauco, per riflettere
la luce solare.
Tre generi, dell’ordine delle Pinales, ovvero
Larix, Taxodium e Metasequoia perdono le
foglie d’autunno, rimanendo spogli durante
tutto l’inverno.
CONIFERE
Le conifere sono di solito piante monoiche, ma
talune sono sottodioiche o dioiche. I semi si
sviluppano in un cono protettivo chiamato
strobilo. Non tutti i coni sono duri e legnosi.
I coni maschili, macrospongi, producono un
polline giallastro che viene disperso dal vento
per fecondare i coni femminili. Lo zigote
risultante, si sviluppa in un embrione
caratterizzato da un tegumento proteggente
il seme, che darà vita a una nuova pianta.
La resina delle conifere è secreta per protegge
la pianta da insetti, funghi ed intemperie.
CONIFERE
TAXUS BACCATA
CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA:
DIVISIONE: PINOPHYTA
CLASSE: PINOPSIDA
ORDINE: PINALES
FAMIGLIA: TAXACEAE
GENERE: TAXUS
SPECIE: BACCATA
CONIFERE-TAXUS BACCATA
CONIFERE-TAXUS BACCATA
Il tasso o albero della morte, è una conifera
sempreverde di dimensioni medie, con chioma
a forma globosa e rami molto bassi.
E una specie dioica. I frutti sono arilli
inizialmente verdi, poi rossi alla maturità e
contengono un solo seme molto velenoso.
L’appellativo di albero della morte deriva dalla
sua nota e caratteristica tossicità. Il principio
attivo responsabile della tossicità di rami, foglie
e semi è un alcaloide detto TASSINA, che
possiede un effetto narcotico e paralizzante.
CONIFERE- TAXUS BACCATA
 La TASSINA è presente in tutte le parti della
pianta, fatta eccezione della polpa del frutto,
pertanto tutta la pianta risulta tossica, fatta
eccezione per gli arilli privi del seme.
 Negli ultimi decenni è stata individuata la
presenza di una sostanza detta TAXOLO,in
grado di inibire la mitosi delle cellule
neoplastiche e che ha dato luogo alla
produzione di nuovi chemioterapici, detti
Taxani.
CONIFERE-TAXUS BACCATA
Dal punto di vista omeopatico si utilizza una
TM. fatta a partire dalla macerazione dei frutti.
I sintomi patogenetici osservati e caratteristici,
propri dell’intossicazione del sistema nervoso
centrale, cuore, tratto gastro-intestinale ed
urogenitale sono:
impazienza con incapacità all’applicazione
mentale;
delirio e/o stupore, tendenza alla reazione
epilettiforme prev. in ragazze amenorroiche;
CONIFERE-TAXUS BACCATA
dolori nevralgici, lancinanti e puntori;
debolezza e prostrazione marcate;
brividi di giorno con parossismi di sudorazione
notturna, rossore e prurito cutanei;
< dalla pressione, lieve;
cefalea congestiva e sensazione di calore
cefalico, prevalentemente frontale,< tosse
e disturbi della vista (psichedelici);
CONIFERE-TAXUS BACCATA
debolezza e senso di vuoto epigastrico causa
di fame canina e salivazione calda, oppure
viscida. Talora nausea;
dolori sordi delle dita, < per acqua sia calda
che fredda, debolezza dei muscoli dorsali sia
nello stare seduto che impossibilità a stare in
piedi;
affezioni cutanee pustolari, con lesioni grosse
e fortemente pruriginose.
CONIFERE-LARIX
CONIFERE-LARIX
Il larice, re dei costoni montani, è una conifera
a foglie decidue, di prima grandezza e rapido
accrescimento. Il legno del larice è molto
ricercato per uso costruttivo in virtù della
durevolezza e bell’ aspetto. Non cresce proprio
perfetto, ma leggermente curvo e va su molto
in alto e alla svelta (come tanti ragazzi! scoliosi)
In Italia il larice costituisce un “relitto glaciale” e
predilige le alte quote. Tenaci e riservati, dice
Mauro Corona, nobili d’animo e forti di carattere
erano i nostri naturali alleati …
CONIFERE-LARIX
Scarse le notizie sui sintomi sperimentali
( Master F.J.), che si sintetizzano:
 Want of self confidence
 Postponing every thing to nex day
 Chronic inflammation of iris
Interessanti le osservazioni di BACH, che
parlando dei suoi Rimedi dice di Larch:
 “Per coloro che si credono meno abili o capaci
di altri. Sono convinti di fallire, di non
raggiungere il successo … perciò non
rischiano, né si sforzano” …
CONIFERE-CUPRESSUS
CUPRESSUS SEMPERVIRENS
IN OMEOPATIA VENGONO USATI 2
SPECIE:
 CUPRESUSS AUSTRALIS
 CUPRESSUS LAWSONIANA
CONIFERE-CUPRESSUS
Noto fin dall’antichità il cipresso viene usati in
“fitoterapia” con le stesse indicazioni accennate
dalla Scuola Ippocratica che lo indicava come
astringente ed antiemorragico.
Il cipresso ha un organotrofismo per il sistema
venoso, il plesso emorroidario, la vescica e
l’utero. La TM si prepara a partire dalle foglie
e frutti, ricchi di tannini catechici, responsabili
delle proprietà astringenti e vasocostrittici.
E’ considerato un R. utile nell’enuresi e nei
disturbi della menopausa. (20-30gtt di TM).
CONIFERE-CUPRESSUS
La composizione della TM, ottenuta dalla
macerazione alcolica dei frutti e foglie, riporta:
 O.E: furfurolo, cedrolo, canfene, alfa-pinene,
silvestrene, cimolo, cadinene,
 tannino,
 alcoli: terpineolo, fenchene, sabinololo,
cedrolo.
CONIFERE-CUPREXUS
 Rimedio francamente di Sicosi e molto vicino
a Thuya, è utile nelle metastasi ossee,
prevalentemente dell’articolazione delle
ginocchia, secondarie alla soppressione di
sintomi uro-genitali e/o sicotici come l’asma.
Altra indicazione omeopatica è data dalla cura
delle uretriti caratterizzate da prurito del glande
e dell’orifizio uretrale
Quale R. antisicotico si utilizza anche nel dolore
perineale e dei cordoni spermatici con forte
senso di peso (trofismo vascolare).
CONIFERE-CUPREXUS
Per le proprietà astringenti e vasocostrittrici dei
tannini, il R. viene inoltre utilizzato nelle
congestioni vascolari varie, ad esempio in
quella congestizia dell’orecchio medio,
caratterizzata da pulsazioni, senso di calore
cefalico ed ottundimento mentale, associato
ad ipoacusia da catarro tubarico;
per gli identici motivi trova indicazione nella
cura delle varici e disturbi del ritorno venoso da
deficit di pompa o stasi portale;
CONIFERE-CUPRESSUS
Altre indicazioni dei “cupressus”, secondarie
sempre alla congestione e stasi portale,
clinicamente caratterizzata dalla pesantezza
dell’ipocondrio, sono le emorroidi di ogni grado
ed importanza clinica, ad esempio in
gravidanza;
ricordiamo inoltre la gastralgia da abuso di tè,
bevanda notoriamente sicotizzante.
 Per uso locale le pomate, oppure gli oleoliti,
al cipresso sono indicate per emorroidi, varici
stasi venose e drenaggio linfatico (cellulite).
CONIFERE-JUNIPERUS
CONIFERE-JUNIPERUS
JUNIPERUS SABINA e COMMUNIS
Entrambi i ginepri hanno interesse ed indicazioni
quali piante antisicotiche e questo in virtù della
composizione, che porta tutte le conifere ad
essere fortemente inquadrate nel Miasma
Hahnemanniano detto Sicosi.
La più usata è la varietà sabina, arbusto
sempreverde comune e con frutti sferoidali,
intensamente violacei a maturità.
CONIFERE-JUNIPERUS S.
JUNIPERUS SABINA
Nella composizione troviamo:
 O.E: alfa-thuyone, alfa-pinene, canfene,
cardinene,
 Alcool terpenico, resina, zuccheri, tannino,
 Podophyllotoxina (sostanza ad azione
antineoplastica),
 Acidi organici (juniperico, sabinico).
CONIFERE-JUNIPERUS S.
Sabina possiede una spiccata azione sull’utero,
comunque un trofismo spiccato sugli organi
della pelvi femminile, sulle membrane sierose
e tessuto fibroso, prevalentemente delle
piccole articolazioni.
Caratteristico il dolore che dal sacro s’irradia
al pube;
Le vene sono congeste, turgide e dolenti
con marcato peggioramento per immobilità ed
ambiente caldo. L’emorragie sono di sangue
fluido ma anche con coaguli e lochiazioni;
CONIFERE-JUNIPERUS S.
nel mentale di Sabina troviamo intolleranza
per la musica, estrema sensibilità ai rumori
con bisogno di riposo ed ambienti areati;
cefalea congestiva e gravativa, con dolore dal
vertice alla nuca, ad esordio improvviso e
risoluzione lenta;
tendenza alla cute malsana con comedoni,
verruche e condilomi ovunque, ma soprattutto
a livello degli orifizi mucoso-cutanei;
forte peggioramento per tutte le forme di calore
CONIFERE-JUNIPERUS S.
Tendenza emorragica;
pletora generale con pulsazioni vascolari;
mestruazioni anticipate,abbondanti e
prolungate, con perdite ematiche intermestruali
ed ovulatorie;
stato congestizio ed infiammatorio, ovunque
associato, se non caratterizzato, dal segno
sicotico di catarri reattivi, collosi ed appiccicosi;
escrescenze cutanee;
dolori artritici o gottosi articolari, < la notte.
CONIFERE- PINUS SYLVESTRIS
• Questo R. si è mostrato utile nel trattare la
debolezza delle caviglie e lentezza nel
camminare in bambini scrofolosi e rachitici con
significativa lassitudine ligamentaria.
• I sintomi sopradetti s’inseriscono in un quadro
di emaciazione, o pseudo ipertrofia delle parti,
con rigidità e dolori delle articolazioni,
comprese quelle delle dita().
• A livello cutaneo troviamo prurito diffuso, < a
livello articolare (in soggetti deboli e reumatici).
CONIFERE-ABIES
ABIES CANADENSIS
 Per quanto riguarda i R. “Abies” si utilizza per,
la realizzazione della TM, la resina degli alberi.
In Abies Canadensis (Pinus Can.) i sintomi più
salienti sono quelli dovuti all’azione sulle
mucose digestive, gastrica in prevalenza.
Osserviamo infatti, secchezza della bocca,
bruciore gastrico, fame rodente, sensazione di
vuoto e di fame con svenimento. Grande
appetito con desiderio di carne, ravanelli, rape,
carciofi, comunque tendenza a mangiare molto.
CONIFERE-ABIES
Distensione e bruciore gastro-addominale
con palpitazione secondaria a flatulenza che
disturba l’ azione cardiaca, o cardio-respirat.;
dolore della spalla destra associato a
costipazione e bruciore anale;
sensazione dolorosa della pelvi e fondo uterino
con > sdraiandosi; spostamenti-ptosi uterini in
pazienti magre e defedate;
Brividi di freddo, come se il sangue fosse
ghiacciato. Pelle viscida per sudore < la notte.
CONIFERE-ABIES
ABIES NIGRA
Anche in questo R. i sintomi sono
prevalentemente gastrici con indicazione
prioritaria nei disturbi dispeptici degli anziani
dove frequenti sono i sintomi cardiaci,
secondari alla flatulenza e/o aerofagia;
La testa è calda, le guance arrossate; il
soggetto è prevalentemente depresso,
ottuso ed incapace nell’ideazione in giornata
ma dinamico di notte, sveglio ed affamato.
CONIFERE-ABIES
Il dolore gastrico compare dopo i pasti ed è
caratteristico, ovvero un gonfiore dolente,
come per un uovo sodo bloccato alla bocca
dello stomaco (cardias); eruttazioni ed alitosi;
nuovamente “lump” a livello toracico con
sensazione dolorosa di corpo estraneo da
espellere ma invano; peggioramento per tosse
che causa pirosi;
sensazione soffocativa a livello della gola;
alterazioni del battito card. da spina irritativa;
febbre intermittente con dolori gastrici.
CONIFERE-TEREBINTHINA
 Dal greco therebinthos, ovvero labirinto, è l’olio
di trementina, oleoresina del larix decidua
Ha un’affinità selettiva per le mucose, irritate
e sanguinanti; provoca meteorismo addominale
e sintomi renali-urinari marcati;
A livello cefalico si osserva dolore sordo con
senso di stretta/fascia, associato a vertigini
e disturbi del visus, con perdita della vista,
difficoltà alla concentrazione; la propria voce
sembra innaturale, rimbomba e suona come
in una conchiglia; nevralgia ciliare, prev. dx.
CONIFERE-TEREBINTHINA
La lingua è rossa, secca e dolente, con
bruciore della punta ed ingrossamento
delle papille. Irritazione e sensazione di
soffocamento in gola;
nausea e vomito associati a calore epigastrico;
meteorismo vivace, dolente ed associato a
diarrea con feci acquose, fetide e verdastre,
talora ematiche. Enterocolite grave con
svenimento dopo la defecazione;
stranguria ed ematuria. Le urine odorano di
violetta. Tenesmo vescicale > camminando.
CONIFERE-TEREBINTHINA
intenso bruciore nella regione uterina
secondario a svariate patologie ginecologiche,
come l’endometriosi che sempre risponde
positivamente ai R. antisicotici ben scelti;
dispea, sensazione di dilatazione polmonare
ed emottisi od emoftoe;
il polso è piccolo, rapido, filiforme ed
intermittente;
dolore bruciante in regione renale, spesso
irradiato verso l’anca;
acne, eruzioni polimorfe e geloni, sia pruriginosi
che pulsanti.
CONIFERE-PIX LIQUIDA
 I costituenti del catrame, ottenuto dalla
distillazione termica del legno di conifere,(tar),
agiscono su membrane mucose e cutanee.
Risulta essere un gran R. della tosse,< notte,
specialmente nelle forme da irritazione
bronchiale persistente e propria delle forme
post infettive o croniche. Oggettivamente
si evidenziano rantoli ed espettorato purulento
dall’odore e sapore ripugnanti;
caratteristico il dolore puntiforme
dell’articolazione condro-costale della 3° costa
di sn. (idem a dx: Anisum Stellatum).
CONIFERE-PIX LIQUIDA
A livello gastrico riscontriamo vomito costante
ed insistente, di liquido nerastro, con associato
dolore gastrico;
la cute presenta delle ulcerazioni e fissurazioni
profonde, come in Petroleum depuratum;
frequente il sanguinamento dopo grattamento
mentre il prurito è intollerabile; le eruzioni
interessano in maniera significativa il dorso
delle mani.