Adorazione Eucaristica
IIIª Domenica di Pasqua
SAC. “Acclamate al Signore da tutta la terra,
cantate un inno al suo nome, rendetegli gloria,
elevate la lode. Alleluia. ”
G. Anche in questa domenica la presenza di testimoni risulta essere
indispensabile per la fede stessa degli Apostoli , per il nostro
cammino di fede, a volte incerto, a volte difficile da decifrare.
Perché l’intreccio tra fede e testimonianza sia fecondo, sono
necessarie alcune scelte precise e determinanti.
- Imparare il proprio mestiere da Gesù. In caso diverso si corre il
rischio di lavorare a vuoto. Gli Apostoli erano convinti che il pescare
pesci fosse la loro specializzazione, ma è nel fallimento della pesca
che capiscono come debbano lasciarsi guidare da Gesù. - Recuperare
uno stile di umanità. Gesù, davanti al fuoco, prepara la colazione
agli Apostoli. È un Gesù che a mensa si interessa dei suoi amici, si
interessa dei loro problemi, si colloca sullo stesso piano di umanità. Vivere il primato dell’amore. Questo è il segreto per realizzare il
progetto indicato con il «mi ami tu più di costoro?». Non è questione
di essere superiori o migliori. È questione di amare di più. Disponibilità a seguirlo. Solo questa decisione rende possibile
l’itinerario di fede indicato. Questo itinerario è percorribile non
sulla via degli interessi, dei privilegi, degli onori mondani, ma sulla
via della croce.
Canto: Servo per amore
1. Una notte di sudore sulla barca
in mezzo al mare e mentre il cielo
s'imbianca già tu guardi le tue reti
vuote. Ma la voce che ti chiama un
altro mare ti mostrerà e sulle rive di
ogni cuore le tue reti getterai.
R: Offri la vita tua come Maria
ai piedi della croce e sarai servo
di ogni uomo, servo per amore,
sacerdote dell'umanità.
2. Avanzavi nel silenzio tra le
lacrime e speravi che il seme sparso
davanti a te cadesse sulla buona
terra. Ora il cuore tuo è in festa
perché il grano biondeggia ormai, è
maturato sotto il sole, puoi
riportarlo nei granai.
SAC. “Cristo è risorto, lui che ha creato il mondo, e ha salvato gli
uomini nella sua misericordia.”
+ Dal Vangelo secondo Giovanni: (Gv 21,1-19)
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di
Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro,
Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di
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Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a
pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e
salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si
erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete
nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro:
«Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La
gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di
pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il
Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la
veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli
altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena
di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di
metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce
sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che
avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a
terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché
fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a
mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?»,
perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il
pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù
si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio
di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore,
tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli
disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi
ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli
disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone,
figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per
la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore,
tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci
le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti
vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio
tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non
vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe
glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Parola del Signore.
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Pausa di Silenzio
G. Gesù è là sulla riva con un fuoco acceso per preparare un pasto:
"Portate un po' del pesce che avete preso or ora"; - eco del nostro
offertorio alla messa dove portiamo all'altare il frutto del nostro
lavoro! "Gesù disse loro: Venite a mangiare. Prese il pane e lo diede
loro, e così pure il pesce". Già un’altra volta aveva sfamato i suoi col
moltiplicare dei
pani e dei pesci, e allora aveva parlato
dell'Eucaristia: "Il pane che io darò è la mia carne per la vita del
mondo" (Gv 6,51). Nella Chiesa primitiva il pesce era il segno di
Cristo; con la parola "Ictus" infatti si professava: "Gesù Cristo,
Figlio di Dio, Salvatore". Gesù raccoglie la sua comunità, dalla sera
dell'Ultima Cena, attorno ad un pasto che contiene e comunica la
sua presenza e la sua azione di salvezza.
Tutti
Dal Salmo 30(29): Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.
Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto
e al mattino la gioia.
Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.
Pausa di Silenzio
G. Che storia particolare quella di Pietro! Fu chiamato da Gesù
sulle rive del lago, mentre era intento alla pesca. "Vi farò pescatori
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di uomini." Seguì Gesù in tutta la missione operata nella vita
pubblica.
1L. Momenti di fervore e di entusiasmo, momenti di debolezza.
2L. Momenti di adesione profonda a Dio, altri di mentalità umana,
addirittura di tentazione, di rinnegamento.
1L. Ricordiamo quando disse a nome di tutti: "Tu sei il Cristo, il Figlio
del Dio vivente", "Da chi andremo, tu solo hai parole di vita eterna". E
Gesù a lui:
SAC. "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa".
2L. Ricordiamo anche quando protestava perché non voleva che
Gesù parlasse della passione. E Gesù:
SAC. "Allontanati da me, satana, perché tu pensi non secondo Dio,
ma secondo gli uomini".
1L. Ma quando comprende di aver bisogno di purificazione si affida e
dice: "Lavami non solo i piedi, ma anche il capo e tutto il corpo".
2L. Ricordiamo quando nel suo fervore e forse nella sua
autosufficienza affermava: "Anche se tutti ti abbandonassero, io
non lo farò mai". E Gesù:
SAC. "Prima che il gallo canti, tu Pietro mi rinnegherai tre volte".
1L. Difatti Pietro farà tutta l'esperienza della sua debolezza, della paura,
della tentazione e della fragilità umana. Davanti ad una semplice donna,
per tre volte protesterà: "Io non conosco quell'uomo (Gesù, col quale
aveva vissuto per tre anni!).
2L. Gesù volle incontrarlo mentre lo conducevano al supplizio e lo
guardò. Pietro sentì tutta la potenza di quello sguardo
misericordioso e pianse il suo peccato.
1L. Ed eccoci al vangelo di oggi. Gesù è risorto, lo hanno visto, ma
ancora non sanno cosa fare. Ritornano alla vita e al lavoro normale,
vanno a pescare. Ma sono ancora nella notte, con le loro forze umane
non prendono nulla. Appare Gesù, arriva l'alba e la luce, li invita a
pescare e con la sua grazia compiono una pesca grandiosa.
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2L. Gesù si fa conoscere nella sua vita di risorto ma nella
concretezza della sua persona: non è un fantasma, è il "Signore" e
mangia con loro.
1L. Poi c'è il dialogo intenso e commovente con Pietro, un capolavoro
di grazia e di misericordia da parte di Gesù, un capolavoro di fervore, di
umiltà, di fiducia, di abbandono, di affetto e amore sincero da parte di
Pietro.
2L. Per tre volte lo aveva rinnegato, per tre volte farà la sua
professione di amore. Non solo professione di fede, ma di amore!
SAC. "Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?"
2L. "Certo, Signore, tu sai che io ti amo!"
1L. Una seconda volta, una terza volta:
SAC. "Mi ami tu?".
2L. Pietro, rattristato per la domanda fatta per la terza volta, si
lascia andare all'umiltà e alla sincerità più grandi: "Signore, tu sai
tutto, tu sai che io ti amo!"
1L. E Gesù lo conferma nel suo compito di pascere il gregge, di guidare
la Chiesa, di confermare i fratelli nella fede:
SAC. "Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle".
2L. Questa è la misericordia del Signore, questa è la sua grazia. Dio
non si ferma davanti al peccato di Pietro, non si ferma davanti al
nostro peccato. Dio chiede amore.
SAC. "Molto ti è perdonato, perché molto hai amato",
1L. Dirà un giorno.
2L. Dio non toglie la sua fiducia, anzi rinnova ancora di più questa
sua fiducia e autorizza alla missione più grande. Pietro vivrà il suo
ministero nell'amore e nell'umiltà, sarà il capo della Chiesa e saprà
compatire e incoraggiare, perché lui stesso sa di essere un
peccatore.
1L. Gesù si comporta così anche con noi. Anche a noi chiede:
SAC. "Mi ami tu".
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2L. Vogliamo rispondere:
Tutti: "Signore, sì, tu sai tutto, tu sai che io ti amo nonostante le mie
debolezze".
Tutti
Manifestati di nuovo, Signore.
Anche noi come i tuoi discepoli
vogliamo venire con te e sfidare l’oscura notte.
Senza di te non possiamo fare nulla,
la nostra rete rimane vuota
e a nulla serve la fatica di gettarla in mare.
Ma sulla tua parola vogliamo,
ancora una volta, ripetere il gesto,
poiché tu ci vuoi portare
oltre la nostra logica meschina
che si ferma a calcolare i rischi di perdita
e le possibilità di guadagno.
Tu, quando tocchiamo il fondo
della nostra miseria,
ci fai sperimentare la potenza
della tua forza di Risorto.
Noi crediamo che sei il Signore.
Pur nella nostra povertà, che tu ben conosci,
fa’ che all’alba di ogni nuovo giorno
rinnoviamo il desiderio di seguirti
ripetendo umilmente:
«Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo!».
Canto: Vieni e seguimi
Lascia che il mondo vada per la sua strada.
Lascia che l’uomo ritorni alla sua casa.
Lascia che la gente accumuli la sua fortuna.
Ma tu, tu vieni e seguimi, tu, vieni e seguimi.
Lascia che la barca in mare spieghi la vela.
Lascia che trovi affetto chi segue il cuore.
Lascia che dall’albero cadano i frutti maturi.
Ma tu, tu Vieni e seguimi, tu, vieni e seguimi.
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Rit.
E sarai luce per gli uomini
e sarai sale della terra,
e nel mondo deserto aprirai
una strada nuova. (2 v.)
E per questa strada, và, và
e non voltarti indietro, và.
E non voltarti indietro.
Pausa di Silenzio
3L. Tre volte Gesù chiede a Pietro "mi ami?" E tre volte gli offre una
missione di fiducia "pasci le mie pecorelle"... Sono le sue pecorelle! E le
affida proprio a Pietro!
4L. Tre volte Pietro aveva negato di conoscere quel Gesù quando
era in mano dei suoi avversari nel momento della prova.
3L. E andando ancora più indietro, all'ora dell'Ultima Cena, Pietro aveva
detto con forza e convinzione che era pronto a morire per Gesù.
4L. Ma Gesù conosceva la debolezza dell'amore di Pietro, come
conosce la debolezza di tutti noi che siamo facili a fare grandi
proclami d'amore e fedeltà e ancor più facili a tradire le promesse
fatte e a smentire i giuramenti d'amore...
3L. L'unico amore per sempre fedele è quello di Gesù; i nostri amori
possono solo avvicinarsi al suo, ma mai eguagliarlo.
4L. Questo non deve però deprimerci, ma al contrario farci sentire
più uniti tra noi e più solidali.
3L. Deponiamo i nostri giudizi reciproci e invece di accusarci gli uni gli
altri dei nostri piccoli o grandi tradimenti all'amore reciproco,
sosteniamoci e incoraggiamoci.
4L. E insieme contempliamo con speranza questa pagina di Vangelo
dove Gesù rinnova la sua fiducia al traditore Pietro.
3L. Così Gesù fa anche con me, con tutti noi...
4L. Impariamo dal Risorto che fa risorgere l'amicizia che era morta
la notte del tradimento del discepolo.
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3L. Facciamo risorgere anche quei legami di amore, amicizia e fiducia
che pensiamo ormai morti e sepolti.
4L. Crediamo che è sempre possibile ricostruire un ponte di
relazione anche quando sembra definitivamente interrotto...
3L. Togliamo dal nostro lessico l'espressione "mai più" quando
pensiamo a qualche legame che si è spezzato. In questo saremo
riconosciuti come credenti in Gesù risorto!
4L. Gesù che è sceso negli inferi soffrendo la morte fisica e anche la
morte dell'amore, ha saputo uscire dal sepolcro per donare ai suoi
amici, che siamo anche noi oggi, una speranza nuova e una missione
nuova, quella dell'amore che risorge ... sempre.
Tutti
Aiutami, Signore mio Dio,
ad essere obbediente senza ripugnanza,
povero senza rammarico,
casto senza presunzione.
Aiutami, Signore mio Dio,
ad essere paziente senza mormorazione,
umile senza finzione,
giocondo senza dissipazione.
Aiutami, Signore mio Dio,
ad essere austero senza tristezza,
prudente senza fastidio,
pronto senza vanità.
Aiutami, Signore mio Dio,
ad essere timoroso senza sfiducia,
veritiero senza doppiezza,
benefico senza arroganza,
in modo che senza superbia
corregga i miei fratelli,
e mi lasci da loro correggere,
e senza simulazione li edifichi
con le parole e con l'esempio.
Pausa di Silenzio
Canto: Te al centro del mio cuore
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1. Ho bisogno di incontrarti nel
mio cuore di trovare te, di stare
insieme a te unico riferimento del
mio andare unica ragione tu, unico
sostegno tu al centro del mio
cuore ci sei solo tu.
Rit.: Tutto ruota intorno a te, in
funzione di te e poi non importa il
come, il dove, il se
3. Che tu splenda al centro del mio
cuore il significato allora sarai tu
quello che farò sarà soltanto
amore. Unico sostegno tu, la stella
polare tu al centro del mio cuore ci
sei solo tu. Rit.
2. Anche il cielo gira intorno e
non ha pace ma c'è un punto
fermo, è quella stella là la stella
polare è fissa ed è la sola la stella
polare tu, la stella sicura tu al
centro del mio cuore ci sei solo tu.
Meditazione
Preghiere spontanee
Padre Nostro
G. Anche a me, Gesù, è venuta la tentazione di fare come Pietro e gli
altri apostoli, di tornare indietro, di abbandonare l’avventura della
fede, i suoi rischi e le sue incertezze e di accontentarmi di
un’esistenza tranquilla, senza scosse e sussulti. Anche a me, Gesù, è
accaduto di tornare a casa a mani vuote dopo aver faticato tutta la
notte ed è triste aver lavorato invano perché sembra di essere inutile
ed incapace. Tu mi vieni incontro, Gesù, proprio come hai fatto con
Pietro e gli altri apostoli. Tu mi metti davanti alla mia fame, alle mie
pene e ai fallimenti, ma non lo fai per umiliarmi. Mi chiedi di
tornare al largo, abbandonando le mie presunzioni, per fidarmi
unicamente di te, per gettare le reti dove tu vuoi. E io assisto
all’imprevisto: una pesca abbondante, un raccolto mai visto prima,
un successo del tutto inimmaginabile. Ho bisogno di te, Signore
Risorto, della tua presenza che fa svanire i miei abbattimenti e le
mie delusioni, ho bisogno della tua parola che traccia la strada nel
bel mezzo dello smarrimento, del tuo pane che sostiene il mio
pellegrinaggio.
Tutti
Preghiera per le vocazioni sacerdotali
Obbedienti alla tua Parola, ti chiediamo, Signore:
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“manda operai nella messe”. Nella nostra preghiera, però,
riconosci pure l’espressione di un grande bisogno:
mentre diminuiscono i ministri del Vangelo,
aumentano gli spazi dov’è urgente il loro lavoro.
Dona, perciò, ai nostri giovani, Signore,
un animo docile e coraggioso perché accolgano i tuoi inviti.
Parla col Tuo al loro cuore e chiamali per nome.
Siano, per tua grazia, sereni, liberi e forti;
soltanto legati a un amore unico, casto e fedele.
Siano apostoli appassionati del tuo Regno,
ribelli alla mediocrità, umili eroi dello Spirito.
Un’altra cosa chiediamo, Signore:
assieme ai “chiamati”non ci manchino i “chiamanti”;
coloro, cioè, che, in tuo nome,
invitano, consigliano, accompagnano e guidano.
Siano le nostre parrocchie segni accoglienti
della vocazionalità della vita e spazi pedagogici della fede.
Per i nostri seminaristi chiediamo perseveranza nella scelta:
crescano di giorno in giorno in santità e sapienza.
Quelli, poi, che già vivono la tua chiamata
- il nostro Vescovo e i nostri Sacerdoti -,
confortali nel lavoro apostolico, proteggili nelle ansie,
custodiscili nelle solitudini, confermali nella fedeltà.
All’intercessione della tua Santa Madre,
affidiamo, o Gesù, la nostra preghiera.
Nascano, Signore, dalle nostre invocazioni
le vocazioni di cui abbiamo tanto bisogno. Amen.
Canto: Tantum Ergo
Tantum ergo Sacramentum
Veneremur cernui
Et antiquum documentum
Novo cedat ritui
Praestet fides supplementum
Sensuum defectui.
Genitori Genitoque
Laus et jubilatio
Salus, honor, virtus quoque
Sit et benedictio.
Procedendi ab utroque
Compar sit laudatio.
V Hai dato loro il pane disceso dal cielo.
R Che porta con sé ogni dolcezza.
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Signore Gesù Cristo che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai
lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa che adoriamo con viva fede il
Santo Mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue per sentire sempre in noi i
benefici della Redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen
Elevazione del Santissimo Sacramento e Benedizione Eucaristica.
Al termine: Acclamazioni:
Dio sia benedetto.
Benedetto il Suo Santo Nome.
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo.
Benedetto il Nome di Gesù
Benedetto il suo Sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo Preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell'altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima.
Benedetta la sua Santa ed Immacolata Concezione
Benedetta la sua gloriosa Assunzione.
Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre.
Benedetto San Giuseppe suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.
Al Termine, Canto: T’adoriam, Ostia Divina
1. T'adoriam ostia divina! t'adoriam ostia d’amor!
Tu dell'angelo il sospiro tu dell'uomo sei l'onor.
R: T'adoriam ostia divina! t'adoriam ostia d’amor!
2. Tu dei forti la dolcezza tu dei deboli il vigor.
Tu salute dei viventi tu speranza di chi muor. R.
All’esposizione del Santissimo Sacramento:
Canto: Dov’è Carità e Amore
R. Dov’è Carità e Amore qui c’è Dio.
1. Ci ha riuniti tutti insieme Cristo amore: godiamo esultanti nel
Signore! Temiamo e amiamo il Dio vivente, e amiamoci tra noi con
cuore sincero. R.
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2. Noi formiamo, qui riuniti, un solo corpo: evitiamo di dividerci tra noi:
via le lotte maligne, via le liti! e regni in mezzo a noi Cristo Dio. R.
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