Intervento di A. Ruberti al Convegno Max Weber, 60 anni dopo 26 giugno 1980 Il Comitato Promotore Organizzatore del Convegno che oggi prende l'avvio, costituito dai professori Francesco Bianco e Gaetano Calabró dell'Università di Roma e Pietro Rossi dell'Università di Torino ha inteso offrire nel sessantesimo anniversario della morte di Max Weber l'occasione di un bilancio. La risonanza che ha assunto l'annuncio del convegno è un indice della bontà dell'iniziativa. I lavori che si svolgeranno in questi tre giorni vedono la partecipazione di illustri studiosi italiani e stranieri del pensiero weberiano; relazioni e dibattito offriranno la possibilità di verificare i temi fondamentali della vasta e complessa opera teorica, storica e sociologica del grande studioso tedesco. Vi sono dunque tutte le condizioni per assicurare un successo pieno all'iniziativa. E tuttavia è chiaro che l'interesse suscitato ha le sue radici nel fatto che il pensiero di Max Weber sembra oggi attrarre l'attenzione di quanti si preoccupano delle questioni metodologiche connesse all'attuale rinnovamento e sviluppo delle scienze umane e sociali, ma anche di tutti coloro che, pur in prospettive diverse e da divergenti punti di vista, guardano alla realtà sociale contemporanea come a quell'ambito in cui l'affermarsi di una condotta razionale risulta al tempo stesso più urgente e problematico. Il maturare di esperienze economiche e politiche cui Weber aveva prestato attenzione nella fase embrionale sembra infatti conferire nuova attualità alle sue analisi e richiede comunque più approfondite e circostanziate discussioni. Ai temi della fondazione metodologica delle scienze storico-sociali, delle origini del moderno fenomeno capitalistico, dei rapporti tra etica ed economia, della burocratizzazione crescente propria di ogni società industriale, dell'analisi sociologica delle diverse forme di potere, il comitato promotore del convegno ha inteso affiancare il confronto con quelle elaborazioni teoriche che possono essere considerate fondamentali nel dibattito scientifico e ideologico originato da Weber. Ad esse il convegno dedica specifiche relazione, chiamando a raccolta studiosi che, con i loro interventi, hanno alimentato negli ultimi anni il dibattito sulle principali questioni lasciate in eredità al pensiero contemporaneo dalla riflessione weberiana. La partecipazione di eminenti studiosi tedeschi, ai quali colgo l'occasione per rivolgere un cordiale benvenuto, è stata curata con lo stile che lo caratterizza dal Goethe-Institut di Roma ed in particolare dal suo Direttore, Dott. Schmitt, che qui ringrazio vivamente. Vorrei ancora sottolineare il contributo offerto all'iniziativa dalla Scuola di Perfezionamento nelle Scienze Morali e Sociali della Facoltà di Lettere e Filosofia della nostra Università, cui auguro un felice proseguimento nell'attività così opportunamente iniziata a beneficio di questi studi, intorno ai quali cresce l'interesse della nostra comunità scientifica. A tutti gli studiosi intervenuti, tra i quali si annoverano cari ed illustri colleghi del nostro e di altri atenei, porgo il mio ringraziamento ed il più cordiale augurio di buon lavoro.