Giornata Mondiale Parkinson “La riabilitazione per persone con Malattia di Parkinson” Quindici anni di attività nel Presidio Sanitario San Camillo di Torino Esperienze e nuove prospettive Sabato 8 Aprile 2017 ATTIVITÀ FISICA ADATTATA ASSOCIAZIONE ITALIANA PARKINSONIANI SEZ. “G.CAVALLARI” - TORINO Antonella TOSCANO DR.SSA IN SCIENZE MOTORIE CON SPECIALIZZAZIONE IN ATTIVITÀ FISICA ADATTATA Origini dell’AFA Il termine “attività fisica adattata” fu introdotto nel 1973, anno di fondazione della Federazione Internazionale Attività Fisica Adattata (IFAPA). “Afa si riferisce al movimento, all’attività fisica e agli sport nei quali viene data un’enfasi particolare agli interessi e alle capacità degli individui caratterizzati da condizioni fisiche svantaggiate, quali disabili, malati o anziani.” “Vogliamo valorizzare e promuovere l’attività fisica quale mezzo ricreativo, sportivo, terapeutico, espressivo o di benessere .” Cos’è l’Attività Fisica Adattata? Per AFA intendiamo programmi di esercizi non sanitari, svolti in gruppo, appositamente disegnati per soggetti affetti da malattie croniche finalizzati a: • modificare lo stile di vita per la prevenzione terziaria della disabilità; • combattere la sedentarietà; • favorire l’integrazione sociale; • offrire strategie di intervento per la promozione della salute e di contenimento della malattia. L’Attività Fisica Adattata nella malattia di Parkinson bradicinesia arti superiori postura cammino spalle L’Attività Fisica Adattata nella malattia di Parkinson Obiettivo generale: Definire un programma di rallentamento degli effetti della malattia, capace di mantenere, e possibilmente migliorare, la qualità della vita e l’autonomia psicofisica e relazionale dei malati, ed inoltre motivare e sollevare i loro caregiver. L’Attività Fisica Adattata nella malattia di Parkinson I l p e r c o r s o A FA , attento e rispettoso delle peculiarità del Parkinson, va incontro: - alla ricerca di strategie in grado di modificare l'instabilità posturale, problemi di deambulazione, quindi una diminuzione dei rischi (es. cadute) - alla necessità di relazione di gruppo. L’Attività Fisica Adattata nella malattia di Parkinson Il percorso AFA prevede un protocollo che si sviluppa dividendo le aree di lavoro in diverse categorie: • Postura, Equilibrio, Coordinazione • Deambulazione • Flessibilità attiva • Mantenimento dell’efficienza muscolare legata alla respirazione • Mantenimento dell’efficienza muscolare degli Arti Superiori • Mantenimento dell’efficienza muscolare degli Arti Inferiori • Mantenimento dell’efficienza muscolare Addominale • Mantenimento dell’efficienza muscolare del Tronco • Mantenimento dell’efficienza muscolare del Piede • Mantenimento dell’efficienza muscolare generale complessiva attraverso l'ausilio di piccoli o grandi attrezzi e comuni oggetti L’Attività Fisica Adattata nella malattia di Parkinson I soggetti affetti da questa malattia, non sono tutti uguali, quindi verrà proposta una tipologia di esercizi adattati ai vari stadi della patologia con le opportune modificazioni ed ampliamenti, e combinati fra loro in modo flessibile. L’Attività Fisica Adattata nella malattia di Parkinson Modalità progettuali: L’attività pratica verrà eseguita in piccoli gruppi, da tre a sei persone al massimo, costituiti il più omogeneamente possibile in relazione allo stato psico-fisico dei partecipanti. I caregiver potranno eventualmente presenziare ai corsi, ove ritenuto necessario, per aumentare la motivazione degli utenti affetti dalla malattia di Parkinson e imparare strategie da utilizzare anche al domicilio. Durata e orari dei corsi: Il progetto si articola in un ciclo annuale di circa 10 mesi, con n. 2 lezioni alla settimana, di un’ora l’una, intervallate di almeno due, meglio tre giorni. Ovviamente questo programma potrà essere variato in corso d’opera in relazione alle osservazioni dell’insegnante e alle reazioni dei frequentatori. L’Attività Fisica Adattata nella malattia di Parkinson L’AIP ha nel tempo implementato le propose, prevedendo: giochi wii-fit gruppi di cammino Bowling Trekking … Grazie! Ogni singola proposta è uno stimolo, un’occasione per mantenere il corpo in movimento. L’idea del percorso AFA è quella di poter dare alle persone che vi partecipano un modo nuovo di stare insieme, un modo diverso di vivere il proprio corpo e le difficoltà che quest'ultimo propone tutti i giorni; una forma di autonomia, seppur limitata, che può offrire una migliore qualità di vita.