Verso La Grande Brera
PALAZZO CITTERIO. PROGETTI IN MOSTRA
La storia, i progetti, il futuro di un grande complesso museale
MAXXI 6 – 30 marzo 2014 Sala Carlo Scarpa
www.fondazionemaxxi.it
Roma 4 marzo 2014. Una mostra che racconta la storia di un edifico attraverso gli anni, gli architetti che ci
hanno lavorato, la stratificazione degli interventi e come, oggi, il settecentesco Palazzo Citterio si appresta a
diventare un nuovo museo, nell’ambito dell’ambizioso programma della Grande Brera, che lo metterà in rete
con la Pinacoteca e le altre istituzioni del polo culturale milanese.
Arriva dalla Triennale di Milano PALAZZO CITTERIO. PROGETTI IN MOSTRA a cura di Caterina Bon
Valsassina Direttore Regionale della Lombardia e Margherita Guccione Direttore del MAXXI Architettura
dedicata alla gara per la riqualificazione del complesso di Palazzo Citterio a Milano, che oggi ha un vincitore,
il progetto elaborato da Amerigo Restucci per ResAarch.
Da quando è stato acquistato dallo Stato nel 1972, Palazzo Citterio è stato oggetto di buone intenzioni e
progetti non conclusi. Realizzazioni parziali, interruzioni forzate, riprese dei lavori a distanza di anni, hanno
lasciato i loro segni sul corpo dell’edificio, alcuni forti, incancellabili, altri prodotti dalla mancata utilizzazione.
La mostra illustra la storia dell’edificio e ripercorre le diverse fasi, a partire dalle grandi opere di demolizione
e ricostruzione intraprese negli anni Settanta, al successivo progetto Stirling e Wilford, anche esso realizzato
solo parzialmente, lasciando l’edificio inutilizzato. La storia riparte nel 2013, grazie ai fondi stanziati dal Cipe,
con la gara bandita dalla Direzione regionale della Lombardia, per la progettazione e la realizzazione degli
interventi di restauro e riqualificazione dell’intero complesso, destinato ad essere sia la sede espositiva delle
collezioni permanenti del Novecento della Pinacoteca di Brera che a ospitare mostre e manifestazioni
temporanee.
“Con questa mostra – dice Margherita Guccione - il MAXXI Architettura dimostra ancora una volta il proprio
interesse per il confronto progettuale, in special modo quando affronta, come in questo caso, il tema
dell’intervento sull’esistente e del valore urbano degli spazi pubblici e museali.
I progetti hanno affrontato il tema delicato e molto contemporaneo di come intervenire per riannodare le
molte storie presenti in un edificio storico e le strade praticabili per attuare, grazie a una progettazione di
qualità, un costruttivo dialogo tra antico e nuovo”.
“L’iniziativa su Palazzo Citterio – afferma Caterina Bon Valsassina - segna un decisivo passo in avanti
verso la Grande Brera, che consentirà di riallestire in modo adeguato le collezioni del 900 e di disporre di
spazi che attualmente mancano per mostre temporanee e attività di ricerca. Ci auguriamo anche che alcuni
ambienti possano essere disponibili già per EXPO 2015”.
Alla gara hanno partecipato tredici studi, provenienti da tutta Italia. Le proposte testimoniano la diversità delle
filosofie progettuali, tra queste il progetto vincitore di Amerigo Restucci, caratterizzato dall’uso di materiali
trasparenti, quello arrivato secondo di Michele De Lucchi dominato dall’inserimento del legno, il terzo
classificato di Enrico Da Gai e Elisabetta Fabbri che introduce un unico schermo traforato.
PROGETTI IN MOSTRA: AMERIGO RESTUCCI (primo classificato), AMDL ARCH. MICHELE DE LUCCHI
(secondo classificato) ENRICO DA GAI e ELISABETTA FABBRI (terzo classificato) seguono in ordine
alfabetico LORENZO BERNI, ANDREA BRUNO, ANTONIO CITTERIO PATRICIA VIEL AND PARTNERS,
FEIFFER E RAIMONDI, GNOSIS ARCHITETTURA, STUDIO MONTANARI & PARTNERS, PAOLO
ROCCHI, ITALO ROTA, G.T.R. TORTELLI FRASSONI ARCHITETTI ASSOCIATI, EUGENIO VASSALLO.
In mostra anche il video Palazzo Citterio 2013 di Gianni Amelio, che restituisce con immagini suggestive e
potenti lo stato attuale dell’edificio.
Come evento correlato alla mostra, è programmato per la fine di marzo 2014 un dibattito a più voci per
avviare una riflessione forte e avanzata su come sta cambiando il museo contemporaneo. A cura di Luca
Molinari coinvolgerà autori di diverse generazioni ed esperienze.
La cartella stampa e le immagini della mostra sono scaricabili nell’Area Riservata del sito della
Fondazione MAXXI all’indirizzo http://www.fondazionemaxxi.it/?page_id=5176 inserendo la password
areariservatamaxxi
MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo
www.fondazionemaxxi.it - info: 06.320.19.54; [email protected]
orario di apertura: 11.00-19.00 (martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, domenica) 11.00-22.00 (sabato)
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e del turismo
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PALAZZO CITTERIO VERSO LA GRANDE BRERA. PROGETTI PER RIPARTIRE
Margherita Guccione Direttore MAXXI Architettura
Il panorama dei concorsi di architettura in Italia ha visto raramente l’applicazione di questo strumento a temi
di restauro e ri-funzionalizzazione di edifici storici e complessi monumentali, soprattutto laddove alla ricerca di
soluzioni innovative sul piano architettonico, museografico e tecnologico si deve affiancare un progetto
conservativo.
Il caso della gara di Palazzo Citterio rappresenta quindi una importante e interessante eccezione per almeno
tre ragioni.
La prima è di natura strategica per la valutazione della Direzione regionale di operare nel segno della qualità
ed efficienza. L’ambito è quello del progetto “Grande Brera”, i cui contenuti sono noti, all’interno del quale si
è scelto di ricorrere a una gara di progettazione e realizzazione per gli interventi su Palazzo Citterio. Con due
obiettivi integrati: coniugare il confronto progettuale - che permette di ottenere il miglior risultato attraverso la
possibilità di scegliere tra diversi progetti - con le esigenze dell’operatività diretta, il rispetto del tetto di spesa,
il controllo dei tempi e la cantierabilità.
La seconda ragione è di natura culturale. Parallelamente alla redazione del progetto architettonico
preliminare si è messo a punto un articolato e organico piano di riordino museale, per integrare nel
Programma generale la visione di un museo moderno, destinato ad accogliere le collezioni del Novecento
della Pinacoteca e altre importanti funzioni museali. Una destinazione di Palazzo Citterio che esalta
finalmente il suo ruolo urbano e valorizza il legame sequenziale con gli altri poli del sistema “Grande Brera”
anche grazie alla connessione fisica con l’Orto botanico, attraverso gli spazi verdi del giardino.
La terza ragione è legata alla qualità del progetto, alle modalità della gara, al confronto tra i progetti. Il punto
di partenza è ben definito: un dettagliatissimo progetto preliminarei, la previsione di varianti e invarianti che
delimita con precisione i confini del progetto da fare. Articolato in due lotti il progetto richiesto deve infatti
sviluppare intorno agli interventi strutturali, tecnologici e conservativi un tema di fondo. Ridare senso agli
spazi, risignificare i volumi mantenendo le tracce del tempo, valorizzando l’impianto settecentesco, le
decorazioni e gli stucchi dell’Ottocento, il cemento degli anni settanta, il non finito di Stirling. E anche
ripristinare il giardino, alludendo alle forme originarie e ai manufatti preesistenti.
Affrontando la valutazione dei progetti presentati dai tredici concorrenti, con proposte tecniche, funzionali e
formali, che devono ampliare e migliorare le soluzioni a base di gara, la commissione giudicatrice ha operato
seguendo rigorosamente i criteri previsti dal bando. La discussione è stata lunga e serrata, prevalentemente
sugli elementi di qualificazione architettonica, in termini dei materiali da utilizzare nel restauro architettonico
del Complesso. A valutazione conclusa è giusto osservare l’interesse complessivo del confronto per la
diversità delle filosofie progettuali, ma soprattutto l’altissimo livello di tutte le proposte su alcuni temi
specialistici, quali il restauro delle superfici dell’architettura e alcuni interventi tecnici e di organizzazione del
cantiere.
La mostra e il catalogo documentano gli elementi significativi di ogni progetto e permettono di soffermarsi su
alcuni capitoli progettuali, dalla ri-configurazione della scala monumentale, allo sviluppo dell’organizzazione
funzionale, alla progettazione dell’accesso/uscita delle sale “Stirling” e dei diversi interventi tecnici e di
restauro. Le immagini raccolte in questo volume, una dopo l’altra, in un continuo contrappunto, ci
restituiscono così un atlante degli orientamenti culturali con cui si è affrontato un tema difficile, che vede
approcci differenti e, a volte, antitetici. Non solo: testimoniano nel loro insieme il problema delicato e molto
contemporaneo di come intervenire per riannodare le storie presenti in un edificio storico e le molte strade
praticabili per attuare un costruttivo dialogo tra antico e nuovo, senza sovrastarne i valori storicamente
stratificati, senza essere invasivi e ridondanti.
Ma il vero test di riuscita sarà tra qualche anno, alla fine del cantiere, nella verifica della lungimiranza del
progetto, della recuperata identità del Palazzo e del Museo, del gradimento del pubblico e della città .
Perché, per dirla con Giancarlo De Carlo, un grande maestro dell’architettura italiana, milanese d’adozione,
“l’architettura è troppo importante per lasciarla solo agli architetti”ii.
i
Il progetto preliminare per il restauro, la conservazione e la ri-funzionalizzazione del Complesso di Palazzo Citterio in Milano è
stato redatto dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Lombardia, con la collaborazione della
Soprintendenza per i beni storico- artistici e etnoantropologici della Lombardia. Progettisti architetti Alberto Artioli e Annamaria
Terafina
ii
Cfr.:Giancarlo De Carlo, L’architettura della partecipazione, a cura di Sara Marini, Quodlibet, Macerata 2013
VERSO LA GRANDE BRERA. PALAZZO CITTERIO Progetti in mostra
Caterina Bon Valsassina, Direttore Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia
La storia del settecentesco palazzo Citterio (via Brera 12-14) si interseca profondamente con quello che fino
ad ora poteva essere considerato il “miraggio Grande Brera”.
Fin dal momento del suo acquisto da parte dello Stato nel 1972 tutto il complesso è stato oggetto di progetti
molteplici, sempre sottilmente divergenti, sistematicamente mai conclusi.
Realizzazioni parziali, interruzioni forzate, riprese dei lavori a distanza di anni hanno lasciato i loro segni sul
corpo dell’edificio, alcuni forti, incancellabili, altri presto obsoleti o intaccati dal mancato utilizzo.
Insomma, nell’immaginario collettivo il recupero di palazzo Citterio ha rischiato di assomigliare
pericolosamente a un sogno, un’utopia.
L’ultimo atto è del 2012: la delibera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE)
-Fondo per lo sviluppo e la coesione n. 38 / 23 marzo 2012 all’interno di uno stanziamento “a favore di
interventi prioritari nel settore dei beni e delle attività culturali – sedi museali di rilievo nazionale” individua 23
milioni di euro da destinarsi allo start up per la realizzazione del cosiddetto “progetto Grande Brera”.
Al suo interno, la quota maggiore è stata attribuita alla rifunzionalizzazione ed al restauro di palazzo Citterio,
messa a bando dalla Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia con una gara
europea sulla base del progetto preliminare redatto dagli architetti Alberto Artioli, Soprintendente per i beni
architettonici e il paesaggio di Milano e Annamaria Terafina, funzionario architetto della medesima
soprintendenza.
Alla gara hanno partecipato tredici ditte provenienti da tutta Italia e il profilarsi ora dello scioglimento di un
nodo quarantennale ( e lo si scrive celebrando tutti i possibili riti apotropaici) crea aspettative e genera
curiosità: sui possibili approcci ad un problema architettonico non facile ma affascinante, sulle risposte date
a quesiti tante volte restati senza esito.
Perciò si è chiesto ai tredici concorrenti, per dar conto della qualità del lavoro svolto da tutti, di collaborare a
questa pubblicazione con un testo che sintetizzasse gli assi portanti del proprio progetto, illustrato da una
scelta delle immagini più significative per caratterizzare scelte di metodo e di stile.
Professionisti, studenti e semplici cittadini potranno così conoscere le proposte nate attorno ad un tema
architettonico irto di difficoltà, metterle a confronto e, non da ultimo, verificare il modo di operare della
commissione giudicatrice ed i criteri utilizzati nella selezione.
Lo scopo della mostra è da un lato quello di dare un segnale di trasparenza sulle complesse procedure della
gara, ma anche quello di integrare informazione, comunicazione e promozione sul progetto complessivo, così
da sostenere un ruolo attivo della cittadinanza nella realizzazione di quello che dovrà confermarsi un
insostituibile polo di crescita culturale per la città di Milano.
PROGETTI IN CONCORSO
Alla gara dedicata alla rifunzionalizzazione ed al restauro di palazzo Citterio hanno partecipato tredici ditte,
provenienti da tutta Italia sulla base di un progetto preliminare redatto dagli architetti Alberto Artioli,
soprintendente per i beni architettonici e il paesaggio di Milano e Annamaria Terafina, funzionario architetto
della medesima soprintendenza.
Tale preliminare ha sviluppato in modo approfondito gli aspetti architettonici, impiantistici e specialistici degli
interventi sul Palazzo e ha predisposto le linee guida per la progettazione successiva.
IMPRESA MANDATARIA
PROGETTISTA ARCHITETTO CAPOGRUPPO
1) ARCAS spa (Torino)
ANDREA BRUNO
2) CARLO AGNESE spa (Milano)
STUDIO MONTANARI & PARTNERS
3) CARRON spa (San Zenone degli Ezzelini, TV)
AMDL ARCH. MICHELE DE LUCCHI
4) CILE spa (Milano)
LORENZO BERNI
5) CO.GE COSTRUZIONI GENERALI spa (Parma)
G.T.R. TORTELLI FRASSONI ARCHITETTI
ASSOCIATI
6) CONSORZIO COOPERATIVE COSTRUZIONI ITALO ROTA
(Bologna)
7) DOTTOR GROUP (San Vendemiano, TV)
ANTONIO CITTERIO PATRICIA VIEL AND
PARTNERS
8) ITALIANA COSTRUZIONI spa (Roma)
PAOLO ROCCHI
9) LANDE srl (Napoli)
GNOSIS ARCHITETTURA
10) NOTARIMPRESA spa (Novara)
FEIRRER E RAIMONDI
11) RESEARCH CONSORZIO STABILE SCARL AMERIGO RESTUCCI
(Milano)
12) SAC spa (Roma)
ENRICO DA GAI E ELISABETTA FABBRI
13) SACAIM spa (Marghera – VE)
EUGENIO VASSALLO
La graduatoria sulle 13 offerte presentate sulla qualità del progetto architettonico in base ai criteri esplicitati
nel bando di gara vede prima classificata l’impresa Carron (progettista AMDL Michele De Lucchi) con 69,65
punti sui 70 max previsti dal bando, seguono Sacaim (progettista Eugenio Vassallo) con 66,66; Research
Consorzio Stabile scarl (progettista Amerigo Restucci) con 66,60; Sac spa (progettista Enrico Da Gai e
Elisabetta Fabbri) con 61,25; Dottor Group (progettista Antonio Citterio Patricia Viel and Partners) con 61,17;
CCC Consorzio cooperative costruzioni (progettista Italo Rota) con 56,16; Italiana Costruzioni (progettista
Paolo Rocchi) con 54,10; Notarimpresa (progettisti Feiffer e Raimondi) con 52,41; Lande (progettista Gnosis
architettura) con 52,19; CoGe (progettista G.T.R. Tortelli Frassoni associati) con 50,58; Carlo Agnese
(progettista Studio Montanari & partners) con 47,82; Arcas (progettista Andrea Bruno) con 46,82; Cile spa
(progettista Lorenzo Berni) con 45,27.
Per l’esame tecnico dei progetti la commissione si è riunita in 13 sedute dalla prima seduta pubblica del 5
luglio all’ultima del 29 novembre 2013.
In quella sede, dopo l’apertura delle buste con le offerte relative al tempo di esecuzione (per progettazione e
lavori, massimo 5 punti) e delle offerte economiche (massimo 25 punti), la graduatoria si è modificata come
segue:
1) Research Research Consorzio Stabile scarl (progettista Amerigo Restucci) punti 96,5 (ribasso 38% su
Euro 13.593.230,00); 2) Carron (progettista AMDL Michele De Lucchi) punti 89,069 (ribasso 21,92%); 3) Sac
spa (progettista Enrico Da Gai e Elisabetta Fabbri) punti 84,193 (ribasso 27,27%); 4) Italiana Costruzioni
(progettista Paolo Rocchi) punti 81,476 (ribasso 34,01%); 5) Sacaim (progettista Eugenio Vassallo) punti
78,39 (ribasso 10%); 6) CoGe (progettista G.T.R. Tortelli Frassoni associati) punti 74,988 (ribasso 29,50%);
7) Lande (progettista Gnosis architettura) punti 74,624 (ribasso 26,50%); 8) Dottor Group (progettista Antonio
Citterio Patricia Viel and Partners) punti 74,56 (ribasso 12,57%); 9) CCC Consorzio cooperative costruzioni
(progettista Italo Rota) punti 73,653 (ribasso 18,99%); 10) Notarimpresa (progettisti Feiffer e Raimondi) punti
73,088 (ribasso 23,83%); 11) Carlo Agnese (progettista Studio Montanari & partners) punti 68,881 (ribasso
24,41%); 12) Cile spa (progettista Lorenzo Berni) punti 68,881 (ribasso 24,41%); 13) Arcas (progettista
Andrea Bruno) punti 60,897 (ribasso 13,80%).