Da Trieste a Londra il Welfare dei Diritti sul Territorio

Da
Trieste
a
Londra
il
Welfare
dei
Diritti
sul
Territorio
Il Catalogo dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di
Trieste (ASUITs) per i Progetti e gli Interventi di Welfare
Locale Partecipativo è stato selezionato all’International
Forum on Quality & Safety in Healthcare di Londra.
Sarà al centro dell’attenzione di 3mila delegati di 80 Paesi
del mondo.
Trieste mette in vetrina 47 progetti di
dall’inclusione e riabilitazione sociale
della qualità di vita, dalla prevenzione
delle disabilità ai percorsi integrati per
cure.
buone pratiche:
al miglioramento
delle malattie e
la continuità delle
Dopo un anno e mezzo di lavoro fatto con tutta la squadra
della Direzione Sociosanitaria di ASUITS, il catalogo “The
Company Catalogue of participatory local welfare projects” è
stato accolto all’International Forum on Quality & Safety in
Healthcare di Londra e sarà visto da più di 3000 delegati
provenienti da 80 paesi del mondo. Ad affermarlo è il dott.
Flavio Paoletti, Direttore del Coordinamento Sociosanitario
che sta seguendo ed implementando tale progetto.
L’idea è nata dopo un’analisi fatta sulla società odierna
ancora troppo concentrata su un’idea di risposta ai bisogni
sanitari puramente scientifica e tecnologica che trova la sua
materializzazione negli ospedali, i quali però rispondono solo
ai bisogni clinici di una parte della popolazione, quella
affetta da patologie acute e traumi. La sfida odierna,
sottolineata dal quadro europeo per le politiche per la salute
Health 2020, è quella che si gioca nel campo sociosanitario,
che risponde ai bisogni di una popolazione più vasta,
ricostruisce i tessuti di solidarietà, sviluppa il concetto di
sussidiarietà orizzontale, allargando la governance e la
progettualità ai soggetti del terzo settore e potenzia le
risorse delle famiglie in un’ottica di sviluppo del welfare
locale partecipativo.
Il Catalogo Aziendale dei progetti e degli interventi di
Welfare Locale Partecipativo promossi da ASUITs nasce
dall’esigenza di monitorare e valutare tutti gli interventi di
carattere sociosanitario innovativi, anche in una logica di
trasparenza del sistema pubblico.
Il progetto è stato sviluppato a partire dal 2015 da
un’iniziativa della Direzione Sociosanitaria, seguita in
particolare dal dott. Alessandro Dario Greco, che ha coinvolto
tutti e quattro i Distretti, il Dipartimento delle Dipendenze,
il Dipartimento di Prevenzione e il Dipartimento della Salute
Mentale.
Spiega Flavio Paoletti:
“Lo scopo
principale del Catalogo Aziendale è
stato quello di realizzare una
mappatura completa e definita di tutti
gli
interventi
a
carattere
sociosanitario realizzati dai Distretti
e
dai
Dipartimenti
ASUITs
valorizzandone gli elementi di taglio
più qualitativo: logica progettuale,
obiettivi, monitoraggio, piano operativo, comunicazione e
promozione, rilevazione degli elementi innovativi e delle best
practice. Ad oggi sono stati censiti 47 progetti a carattere
sociosanitario promossi dall’Azienda che coinvolgono circa 90
partner e tutte le strutture aziendali. La rete è così formata
da 17 Enti (tra cui I Comuni, l’UNICEF, Polizia di Stato,
Carabinieri, ecc), 46 associazione di volontariato, 9
cooperative sociali, 3 aziende profit e più di 10 istituti
scolastici. Le principali aree di intervento riguardano la
promozione della salute, il sostegno, inclusione e
riabilitazione sociale, il miglioramento della qualità di
vita, il benessere di comunità e sviluppo del capitale
sociale, la prevenzione delle malattie e delle disabilità sino
a d arrivare alla costruzione di percorsi integrati,
continuità delle cure e il contrasto all’istituzionalizzazione
e alla cattive pratiche”.
A sua volta l’attività di mappatura ha avuto una doppia
valenza per l’azienda: la prima è formativa, dato che ha
rafforzato le competenze progettuali in ambito sociosanitario
degli operatori coinvolti nell’attività; la seconda è
“certificativa”, in quanto ha consentito di formulare un
giudizio finale complessivo sui progetti e quindi valutarli,
aprendo la strada a riflessioni su possibili miglioramenti.
La catalogazione ha anche l’obiettivo strategico di
massimizzare la sinergia delle attività progettuali, creare
nuove connessioni multi e interdimensionali nei modelli di
prevenzione, cura, presa in carico, continuità assistenziale e
riabilitazione in modo da incrementare l’efficienza e
l’efficacia degli interventi e produrre nuove ricadute
positive sul territorio. Il lavoro viene svolto in un’ottica
di diffusione dei risultati, promozione e pubblicizzazione dei
progetti in modo da incrementare il numero di beneficiari
raggiunti, consolidare ed espandere le reti di partenariato,
rafforzare le collaborazioni con altri enti e attori del terzo
settore. L’ultimo aspetto da considerare, ma non meno
importante, è quello di ottimizzare la spesa per la sanità
pubblica intervenendo sul rafforzamento del tessuto sociale
per prevenire richieste di accesso al sistema sanitario
evitabili e ridurre la domanda di prestazioni inappropriate.
Da quanto si è evidenziato si può desumere che il Catalogo
Aziendale incentiva l’attenzione e lo sviluppo dell’efficacia
di servizi e prestazioni ponendo al centro il cittadino,
essendo in sé uno strumento di valutazione dei criteri
qualitativi delle attività progettuali, nonché un utile
strumento per verificare la coerenza tra analisi dei bisogni,
progetti e interventi. Le aree target principali di
implementazione dei progetti sono la comunità, i minori,
giovani e famiglie, gli adulti e gli anziani.
Il Catalogo è accessibile anche sul sito istituzionale
dell’ASUITs allo scopo di promuovere le esperienze di welfare
comunitario integrato, in modo che tutti cittadini e le
istituzioni possano informarsi sulle iniziative portate avanti
da ASUITs e avere a disposizione tutti i contatti e gli
strumenti per potervi partecipare.
“E’ uno strumento importantissimo – afferma il Direttore
Generale dott. Nicola Delli Quadri. Per assumere decisioni
valide sulle attività e le risorse da impegnare è necessario
conoscere sempre più nel profondo la realtà nella quale si
opera. Fatta di bisogni assistenziali ma non solo. La sfida
che raccogliamo è quella di intercettare le situazioni che
necessitano di sostegno, realizzare interventi
e farle
diventare,
a loro volta,
supporto alla crescita della
comunità. Un sincero ringraziamento ed un plauso per l’ottimo
lavoro svolto