Comunicato stampa Rapporto di Previsione

Bologna, 31 marzo 2017
Nonostante i rischi è tempo di ripresa
I più recenti dati congiunturali suggeriscono una revisione al rialzo per la crescita
globale, che si porterà a +3,3% nel 2018 da +2,8% del 2016. Permangono comunque
alcuni fattori di rischio rilevanti.
Questi i principali temi del Rapporto di Previsione di marzo 2017.
A 10 anni dalla crisi, è ora di bilanci
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A fine 2016 il livello del Pil italiano era inferiore di oltre il 7% rispetto ai
massimi raggiunti a inizio 2008, mentre in Spagna questa distanza si è ridotta a
circa l’1%. Nell’Uem, in Germania e in Francia il Pil è stato invece superiore
rispettivamente del 2,4%, 7,8% e 4,5%.
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Nel 2016 la crescita italiana, se misurata in termini pro-capite, è stata più alta di
quella di Stati Uniti, Francia e Germania. Una buona notizia, anche se dovuta a un
lieve calo della popolazione italiana. In ogni caso Prometeia ha rivisto al rialzo la
stima di crescita per l’Italia sia per il 2017 (+0,9% da +0,7%) sia per il 2018
(+0,9% da +0,8%).
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Mercato del lavoro, segnali contrastanti: a dieci anni dalla crisi è occupato lo
stesso numero di persone, ma per meno ore, e non si è ridotto il divario Nord-Sud.
Segnali positivi arrivano invece dall’offerta di lavoro femminile e degli over 55, dalla
domanda di lavoro stabile e dal ri-orientamento dell’occupazione verso i servizi.
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Le politiche monetarie ultra espansive degli ultimi anni volgono al termine, anche
se Prometeia conferma previsioni più caute per i prossimi mesi. Previsto per la
Fed un solo rialzo dei tassi di 25 punti base nel 2017 e tre rialzi da 25 punti
base nel 2018. Anche se il rischio deflazione si è allontanato dall’Europa, la Bce
dopo dicembre 2017 ridurrà solo gradualmente l’acquisto mensile di titoli,
fino a chiudere il QE nel maggio 2018.
I fattori di rischio internazionali
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Nel 2018 la Cina potrebbe tornare ad essere fonte di volatilità per l’economia
globale. Ad ora la tenuta dell’economia cinese (Pil 2017 +6,5%) rassicura i
mercati internazionali, ma è probabilmente pilotata dalle autorità in attesa del
Congresso del Partito Comunista di novembre, che disegnerà la mappa di potere
per i prossimi cinque anni.
Prometeia
L’esuberanza dei mercati successiva all’elezione di Trump si sta
ridimensionando e cominciano a trapelare i rischi di deludere le aspettative.
Questo ha portato Prometeia a rivedere al ribasso di due decimi la stima di
crescita degli Stati Uniti sia per il 2017 sia per il 2018 (rispettivamente a +2,2%
e +2,7%).
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