MAGGIO DEI MONUMENTI – MAGGIO DELLA MUSICA
FONDATO NEL 1997
XIII EDIZIONE
Napoli, dal 28 aprile al 24 ottobre 2010
“L’Europa delle Nazioni”
Omaggio a Chopin e a Schumann nel bicentenario della nascita
A Napoli il binomio Maggio della Musica - Maggio dei Monumenti, inaugurato nell’ormai lontano
1997, prosegue felicemente sotto gli auspici della Soprintendenza Speciale del Polo Museale
Napoletano con il conforto dell’assidua presenza di un pubblico entusiasta. Il Festival musicale
nato dalla sinergia tra le due istituzioni, si è da tempo guadagnato una posizione di ben individuato
e concreto punto di riferimento artistico-culturale: non solo nel contesto di città, provincia e regione,
ma anche come richiamo a livello nazionale, grazie all’originalità della sua impostazione e alla
qualità sempre molto alta delle manifestazioni.
Prerogativa irrinunciabile quest’ultima, che ha determinato nel tempo la crescente “fidelizzazione”
dei numerosissimi abbonati e del normale pubblico pagante che dalla primavera all’autunno affolla
le consuete prestigiose sedi: l’Auditorium di Castel Sant’Elmo, il Salone da ballo della Reggia di
Capodimonte, Villa Pignatelli alla Riviera di Chiaia e la Casina Vanvitelliana del Fusaro, perla del
complesso reale borbonico di cui è in atto la trasformazione in importante polo storico-culturale per
la valorizzazione dei Campi Flegrei.
Imperniato, com’è sua caratteristica tradizionale, su un’organica formula “a tema”, il Festival
musicale alterna edizioni che concentrano l’attenzione su un singolo autore, su un periodo storico
o una corrente estetica, ad altre dispiegate su un più ampio e diversificato panorama cronologico
e territoriale, realizzando un programma in cui le peculiarità stilistiche emergono piuttosto dal
contrasto che non dalle affinità. È appunto quest’ultima la scelta che contraddistingue il tema
dell’Edizione 2010: “L’Europa delle Nazioni” che illustra, in una vasta carrellata attraverso la
produzione solistica, cameristica e orchestrale, il divenire del linguaggio musicale nei diversi Paesi
europei dal Settecento ai nostri giorni. Inoltre, data l’importanza degli anniversari che ricorrono nel
2010, e cioè i 200 anni dalla nascita di due protagonisti del Romanticismo musicale come Chopin
e Schumann, si è ritenuto di non poter rinunciare a tributare un “Omaggio” ad entrambi questi
compositori, che peraltro incarnano ai massimi livelli lo spirito delle rispettive Nazioni: la Polonia
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e la Germania. Accanto a queste due “culle” privilegiate della musica occidentale, sono rappresentati
praticamente tutti i Paesi europei titolari di una significativa produzione musicale: Portogallo,
Spagna, Francia, Belgio, Inghilterra, Norvegia, Italia, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia,
Ungheria, Russia, con programmi che nella stessa serata possono prendere avvio, ad esempio,
dalla Toccata in re minore del portoghese Frei Jacinto - mitico e discusso personaggio la cui
opera andò quasi totalmente perduta in un terremoto nel 1755 - per approdare a “O Milagre do
Amanhecer”, di un connazionale vivente, Fernando Lapa, scritta nel 2008; oppure dalle “Antiche
danze e Arie” del Cinque-Seicento italiano trascritte da Respighi, al Concerto per archi di Nino
Rota del 1964… Viceversa un altro programma (6 maggio Villa Pignatelli) può soffermarsi tutto
sulla stessa Nazione proponendo l’accostamento tra la Serenata per archi op. 20 di Elgar
del 1892 e la Simple Symphony op. 4 di Britten del 1933-34, per tracciare un significativo quadro
dell’evoluzione del gusto strumentale inglese tra Otto e Novecento.
celebre “Young Concert Artists Competition di New York”), Maria José Souza Guedes e Johanna
Trzeciak sono riconosciuti come altrettanti “specialisti” rispettivamente delle musiche pianistiche di
area mitteleuropea, portoghese e polacca (oltre a Chopin, il raffinato Szymanowski).
Infine una particolare civiltà musicale in qualche modo “sovranazionale” è quella che affiora nel
programma pianistico scelto da Sandro De Palma: è l’Italia sonatistica del napoletano Scarlatti
che piace al revisore Tausig, l’Italia del Concerto per oboe del veneziano Alessandro Marcello che
piace al trascrittore Bach, l’Italia tutta suggestioni artistiche e paesaggistiche delle lisztiane Années
de Pélerinage, l’Italia della melodia belliniana di Norma che Liszt trascrive magistralmente. Un’Italia
regina della musica, che regala a piene mani i suoi tesori dispensando ispirazione ai maggiori
musicisti e alle Nazioni di tutta Europa. A questo punto non mi resta altro che augurare a ciascuno
di Voi un buon ascolto.
E si potrebbero portare molti altri esempi, per dimostrare la straordinaria varietà perseguita con
una simile impostazione. Dal 28 aprile al 24 ottobre 2010, saranno 14 le manifestazioni in cui si
articola e si approfondisce la tematica sopra descritta. Quattro sono le serate orchestrali previste,
riservate ad altrettanti eccellenti complessi, con solisti di spicco: alla Sinfonietta Köln è affidata
l’inaugurazione nel Salone delle Feste alla Reggia di Capodimonte (28 aprile), con la violinista
Tanja Becker-Bender, concertista acclamata in tutto il mondo, qui solista nel Concerto KV.218 di
Mozart; seguirà il 6 maggio a Villa Pignatelli l’Orchestra da camera di Perugia con uno dei più
famosi e apprezzati violoncellisti, il grande David Geringas, protagonista dell’affascinante Concerto
op. 85 di Elgar.
Sandro De Palma
Direttore Artistico
La Casina Vanvitelliana del Fusaro farà poi da suggestivo sfondo il 22 e il 29 settembre per altri
due complessi di assoluto valore: I Virtuosi Italiani, con Alberto Martini e Glauco Bertagnin solisti
in un programma interamente dedicato all’Italia, e i Filarmonici di Torino con la rumena Mihaela
Martin sicura solista nel concerto per violino BWV 1042 di Bach. Tra i graditi ritorni, il violinista
Pierre Hommage che con Michel Bourdoncle al pianoforte proporrà, all’interno di un originalissimo
programma, la poco nota e monumentale Sonata del belga (vallone) Lekeu, compositore di enorme
talento, scomparso però a soli 24 anni; e il violoncellista Anthony Leroy che con la pianista Sandra
Moubarak dedicherà come “Omaggio a Chopin” la Sonata in sol minore op.65.
Da segnalare, in campo cameristico, due novità intriganti: la presenza autorevole e decisamente
promettente del Vanbrugh Quartet, prestigioso complesso irlandese in residence all’Università di
Cork e alla Radiotelevisione dell’Eire, che con il Quartetto op.30 di Cajkovskij e il Quintetto n.2 in
La di Dvorák (eseguito insieme al pianista De Palma), ricreerà il coinvolgente e variegato scenario,
animato anche da spunti popolari, che ha ispirato i due grandi autori di area slava; e l’apparizione,
per la prima volta al Festival, di un quartetto di arpe, il Melarpa Ensemble, giovane ma già affermato
gruppo napoletano, a descrivere con le sonorità vibratili e filigranate dell’elegante strumento,
un paesaggio ispano-moresco, tra i “classici” Albeniz e Granados, e le sensuali suggestioni della
celeberrima Malagueña di Lecuona. Presente con un programma dedicato a Liszt, Franck e a
Fauré, il pianista francese Bertrand Chamayou rinsalda la già collaudata collaborazione con il
prestigioso Festival parigino “Piano en Valois” mentre i solisti Martin Kasík (vincitore nel ’99 della
N.B. Il presente programma preliminare potrà subire marginali modifiche e/o integrazioni
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PROGRAMMA
Gabriel Fauré: Première Nocturne
Franz Liszt: da Années de pèlerinage. Deuxième Année, Italie:
28 aprile, mercoledì
Reggia di Capodimonte - Salone delle Feste
abbonamento
Sinfonietta Köln
ore 21.00
Tanja Becker-Bender, violino
2. Il pensieroso
da Venezia e Napoli. Supplément aux Années de pèlerinage :
1. Gondoliera in fa diesis minore
2. Canzone in mi bemolle minore
Johann Christian Bach: Sinfonia in sol minore
3. Tarantella in sol minore
Wolfgang Amadeus Mozart: Concerto per violino e orchestra in re maggiore KV. 218
in collaborazione con il festival “Piano en Valois”
Philip Glass: Company
Franz Joseph Haydn: Sinfonia in mi minore Hob.I n. 44
Evento realizzato grazie al contributo di
27 maggio, giovedì
Villa Pignatelli - Veranda neoclassica
Pierre Hommage, violino
abbonamento
ore 20,00
Michel Bourdoncle, pianoforte
6 maggio, giovedì
Villa Pignatelli - Veranda neoclassica
abbonamento
Orchestra da Camera I Solisti di Perugia
ore 20,00
David Geringas, violoncello
Joseph Guy Ropartz: Sonata n. 1 in re minore per violino e pianoforte
Joseph Ermend Bonnal: Légende per violino e pianoforte
Guillaume Lekeu: Sonata n.2 in sol maggiore per violino e pianoforte
Edward Elgar: Concerto per violoncello e orchestra op.85 - Serenata per archi op.20
Benjamin Britten: Simple Symphony per archi op.4
Evento realizzato grazie al contributo di
3 giugno, giovedì
Villa Pignatelli - Veranda neoclassica
Galina Tchistyacova, pianoforte
abbonamento
ore 20.00
Aleksandr Skrjabin: Sonata n.5 op.53
13 maggio, giovedì
Villa Pignatelli - Veranda neoclassica
The RTÉ Vanbrugh Quartet
omaggio ai soci
ore 20,00
Sandro De Palma, pianoforte
Edward Grieg: 6 Poetiske tonebilleder, «Immagini poetiche» op.3
F. Schubert - F. Liszt: Erlkönig - Serenade
Franz Liszt: Réminiscences de Don Juan
Pëtr Il’ic Cajkovskij: Quartetto n.3 in mi bemolle maggiore per archi op.30
Antonín Dvorák: Quintetto n.2 in la maggiore per pianoforte e archi op.81
10 giugno, giovedì
20 maggio, giovedì
Villa Pignatelli - Veranda neoclassica
Bertrand Chamayou, pianoforte
abbonamento
ore 20,00
Villa Pignatelli - Veranda neoclassica
Martin Kasik, pianoforte
ore 20,00
Felix Mendelssohn Bartoldy: 7 Romanze senza parole
César Franck: Prélude, Choral et Fugue
Fryderyk Chopin: Scherzo in si bemolle minore op.31
Franz Liszt: da Années de pèlerinage. Première Année, Suisse:
Robert Schumann: Arabesque op. 18
4. Au bord d’une source 5.Orage 6.Vallée d’Obermann
Fryderyk Chopin: Ballata in sol minore op.23
Andante spianato et Grande polonaise brillante op. 22
4
abbonamento
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17 giugno, giovedì
Villa Pignatelli - Veranda neoclassica
abbonamento
Anthony Leroy, violoncello
ore 20,00
Edward Grieg: Norwegian; Il primo incontro, da Melodie op.53
Primavera, da Melodie Elegiache op.34
Sandra Moubarak, pianoforte
Danza delle mucche e danza contadina, da Arie Norvegesi op.63
César Franck: Sonata per violoncello e pianoforte
Johann Sebastian Bach: Concerto in mi maggiore per violino, archi e basso continuo BWV 1042
Claude Debussy: Sonata in re minore per violoncello e pianoforte
Leos Janacek: Suite per orchestra d’archi
Fryderyk Chopin: Sonata in sol minore op.65 per violoncello e pianoforte
Evento realizzato grazie al contributo di
10 ottobre, domenica
Villa Pignatelli - Veranda neoclassica
Sandro De Palma, pianoforte
24 giugno, giovedì
Villa Pignatelli - Veranda neoclassica
abbonamento
Maria José Sousa Guedes, pianoforte
ore 20,00
omaggio ai soci
ore 11,00
Ottorino Respighi: Antiche Danze e Arie (orig. per liuto)
Scarlatti/Tausig: Due sonate
Frei Jacinto: Toccata in re minore
Bach/Marcello: Concerto in re minore (orig. per oboe);
Oscar da Silva: Indécision - Naïveté
Muzio Clementi: Sonata in fa maggiore
Alexandre Rey Colaço: Malagueñas - Danse des “Aissahouas”
Franz Liszt : Années de pèlerinage. Deuxième Année, Italie -
Variazioni sopra “ O Coro di Primavera” (dedicate alla pianista Maria José Souza Guedes)
Reminiscences da Norma (Grande Fantasia sull’opera di Bellini)
Fernando C.Lapa: O Milagre do Amanhecer
Robert Schumann: Studi Sinfonici op.13 (inclusi i 5 Studi postumi)
17 ottobre, domenica
Villa Pignatelli - Veranda neoclassica
Melarpa Ensemble, Quartetto d’arpe
22 settembre, mercoledì
Casina Vanvitelliana sul Fusaro
abbonamento
I Virtuosi Italiani
ore 21,00
omaggio ai soci
ore 11,00
José Blanco: Concierto n.1
Isaac Albeniz: Cordova, Granada
Alberto Martini - Glauco Bertagnin, violini solisti
Enrique Granados: Jota, Danza spagnola n.5
Luigi Boccherini: Sinfonia in re maggiore n.1
Ernesto Lecuona: Malagueña
Giovanni Battista Viotti: Sinfonia Concertante in fa maggiore per 2 violini e orchestra
George Bizet: Carmen, trascrizione di J.Thomas
Niccolò Paganini: Cantabile in re maggiore per violino e archi
Maria Rosa Calvo-Manzano: Una noche en New York
Antonio Bazzini: Rêverie per violino e archi
Carlos Salzedo: Trittico: Chanson dans la nuit, Tango, Rumba
Ottorino Respighi: Antiche Danze e Arie, III Suite
Evento realizzato grazie al contributo di
Nino Rota: Concerto per archi
24 ottobre, domenica
29 settembre, mercoledì
Casina Vanvitelliana sul Fusaro
Gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino
abbonamento
ore 21,00
Villa Pignatelli - Veranda neoclassica
Johanna Treciak, pianoforte
ore 11,00
Karol Szymanowski: Metope op. 29 - Maschere op.34
Sergio Lamberto, concertatore e violino di spalla
Fryderyk Chopin: Polacca in mi bemolle minore op.26 n.2 - Mazurke op.68
Mihaela Martin, violino
Improvvisi: op.29, op.36, op.51, op.66 - Polacca in fa diesis minore op.44
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omaggio ai soci
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EGGIA DI CAPODIMONTE
Edificata negli anni di Carlo di Borbone (1734-1759) per ospitare inizialmente la famiglia reale e la
Corte, la Reggia di Capodimonte viene destinata, dal 1755 a sede del Museo Farnese, descritto
da colti viaggiatori nel corso del Settecento: La costruzione, dalla mole imponente, è progettata
dall’ingegnere Antonio Medrano all’interno di una vasta area boschiva e presenta una struttura
rettangolare, distribuita intorno a tre cortili, con torri angolari. Il luogo è teatro di alcuni fatti di battaglia
durante la rivoluzione del 1799. Le raccolte d’arte ivi conservate sono saccheggiate da commissari
francesi e lo stesso sovrano borbonico le depaupera portandosi, in fuga a Palermo, i pezzi più
pregiati. Nel 1806, con l’arrivo dei francesi, tutto cambia. Trasferite le raccolte d’arte nel costituendo
Museo Generale ai Vecchi Studi, attuale Museo Archeologico Nazionale, il palazzo diventa oggetto
di una serie di lavori di abbellimento voluti da Giuseppe Bonaparte in parte e da Gioacchino Murat a
cominciare dal 1808: entrambi desiderano trasformarla in una sontuosa residenza reale. Carolina
Bonaparte, dotata di un gusto raffinato, amante dell’arte e dell’antichità, cura personalmente
l’arredo, facendo pervenire dalle residenze parigine mobili e suppellettili in stile impero; al tempo
stesso dava indicazioni per nuovi arredi agli artigiani napoletani, condizionandone il gusto che si
adegua sempre di più a quello della corte. Caduta la dinastia napoleonica e ritornato Ferdinando
dalla Sicilia non si fermano le opere di abbellimento nella reggia, che nel 1819 apre i suoi saloni
a un fastoso pranzo offerto alla famiglia imperiale d’Austria, accompagnata in visita a Napoli dal
Primo Ministro, il principe di Metternich. Con l’ascesa al trono di Francesco I nel 1825 nuovi impulsi
vengono dati ai lavori, affidati a Antonio Niccolini, architetto di Casa Reale che progetta l’assetto
e l’apparato decorativo del salone da ballo e del salottino pompeiano: unici ambienti rimasti intatti
della sistemazione della reggia, durante l’Ottocento borbonico. Dopo la morte di Francesco I,
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nel 1830, il nuovo sovrano Ferdinando II conferisce al Niccolini, coadiuvato da Tommaso Giordano,
l’incarico di portare celermente a conclusione le opere edilizie e gli apparati decorativi del palazzo.
Su progetti di Niccolini vengono eseguiti dagli scultori Calì, Solari, Citarelli, Aveta e Beccalli camini
marmorei, ispirati a diversi stili (greco, egizio, gotico…), finemente intagliati e arricchiti di statue,
mentre candelabri bronzei sono realizzati su disegno di Tito Angelini. Edificato il terzo cortile, si
progetta lo scalone monumentale, per consentire insieme all’elegante scalone esagonale situato
nel lato opposto e decorato con ringhiere e lance incrociate, l’accesso al piano nobile. Nel nuovo
scalone, realizzato su disegno di Tommaso Giordano, vengono utilizzati marmi di Carrara per
gli ampi gradini e marmi di Mondragone per le colonne fortemente rastremate, ispirate ai templi
di Paestum. Quando la reggia dai Borbone passa ai Savoia viene approntato un progetto di
sistemazione museale, promosso, a partire dal 1864, da Annibale Sacco, Direttore della Real
Casa, che coadiuvato da Domenico Morelli e Federico Maldarelli, opera scelte collezionistiche a
più ampio respiro, acquisendo dipinti e sculture prelevate dalle soppresse residenze borboniche o
acquistando opere di artisti contemporanei di diverse tendenze nel riuscito tentativo di contemperare
nuove istanze figurative. È del 1866 la sistemazione del Salottino di Porcellana di Maria Amalia di
Sassonia, capolavoro degli ultimi anni della Manifattura Carolina, proveniente dalla reggia di Portici
e del 1877 trasferimento dalla Favorita di Resina di un pavimento marmoreo ritrovato nel 1788 in
una villa romana di Capri. Alla morte di Sacco, nel 1887, il Museo da lui promosso viene
gradualmente lasciato in stato di abbandono, svolgendo un ruolo secondario e complementare
rispetto alla preminente funzione residenziale. La reggia viene stabilmente abitata da Vittorio
Emanuele III, durante i primi anni del suo regno e dal 1906 assegnata ai Duchi d’Aosta. Alla
fine del secolo Capodimonte rinsalda il suo ricorrente isolamento dalla città. I cancelli si chiudono
al pubblico di studiosi e turisti; riapriranno solo mezzo secolo dopo, con il ripristino della piena
funzione museale, in seguito al trasferimento, nel 1957, dal Museo Nazionale della raccolte d’arte
medievale e moderna, secondo il progetto dell’allora sovrintendente Bruno Molagoh.
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SINFONIETTA KÖLN
REGGIA DI CAPODIMONTE
Salone delle Feste
Concerto d’inaugurazione
Mercoledì, 28 aprile 2010 – ore 21.00
Sinfonietta Köln
Tanja Becker-Bender violino
L’ Orchestra da Camera di Colonia, fondata nel
1984, è oggi uno degli ensemble più validi nel
suo genere. In particolare le sue interpretazioni
di Mozart e dei compositori a lui contemporanei,
hanno ricevuto le lodi dei critici
“per il
perseguimento di strade nuove ed eccitanti”
(W.E. von Lewinski, Tageblatt Wiesbadener).
La Sinfonietta Köln si esibisce regolarmente
in tutto il mondo con un repertorio che spazia
dal Classicismo al Novecento. Numerose
registrazioni radiofoniche e produzioni in cd su
musiche di Monn, Haydn, Mozart, Mendelssohn,
Gade e Respighi ne testimoniano, appunto, il
respiro. E’ inoltre ospite regolare di numerosi
festival, tra i quali lo Schwetzinger Festspiele,
il Mozartfest Würzburg, l’Augsburger Mozartsommer, il Festival delle Fiandre e la Stagione Estiva
di Parma. Frequenti tournées all’estero hanno visto l’ensemble anche a Roma, Napoli, Montecarlo,
Mosca e Shanghai.
PROGRAMMA
JOHANN CHRISTIAN BACH (1735-1782)
Sinfonia in sol minore op.6 n.6
TANJA BECKER–BENDER
WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756-1791)
Concerto per violino e orchestra in re maggiore KV.218
PHILIP GLASS (1937)
Company
FRANZ JOSEPH HAYDN (1732-1809)
Sinfonia in mi minore Hob.I n.44
Trauersinfonie
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Formatasi con Helmut Zehetmair al Mozarteum di Salisburgo
e con Wolfgang Marschner a Freiburg, all’età di quattordici
anni Tanja Becker-Bender diventa allieva di Wilhelm Melcher
(Melos Quartett) presso l’Università di Musica e Spettacolo
di Stoccarda. Nel 1996 completa il suo percorso di studi con
il massimo voti per poi perfezionarsi con David Takeno alla
Guildhall School of Music and Drama di Londra, con Günter
Pichler (Alban Berg Quartett) presso l’Università di Musica e
Performing Arts di Vienna e con Robert Mann (Juilliard String
Quartet) presso la Juilliard School di New York.
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ILLA PIGNATELLI
Il Museo Diego Aragona Pignatelli, che ha sede nella Villa Pignatelli, è uno degli edifici storici
più frequentati e più noti di Napoli. La Villa fu progettata da Pietro Valente, architetto allievo di
Niccolini, su incarico del nobiluomo inglese Ferdinando Acton il quale intervenne sull’edificio in
modo così determinante che a lui si deve la strana incongruenza tra porticato dorico e facciata a
lesene ioniche, nel prospetto verso la Riviera. L’edificio è immerso nel bellissimo giardino, l’unico
rimasto tra i tanti situati un tempo in questa zona, realizzato su disegno di Guglielmo Bechi; è
caratterizzato da un semplice corpo di residenza a due piani, con un leggero risalto frontonato,
nella parte posteriore dalla quale partono due ali più basse terminanti come due tempietti in antis
collegati da un colonnato realizzato in stile dorico di accademica correttezza. Alla morte di Acton
la Villa passò ai Rotschild, insieme a gran parte del giardino, che dal 1842 ne fecero la propria
residenza e vi costruirono, sul lato lungo la via Santa Maria in Portico, una palazzina per gli uffici.
All’interno dell’edificio principale furono rinnovate le decorazioni, su progetto di Gaetano Genovese.
Nel 1867, in seguito all’allontanamento dei Borbone ai quali erano legate le sorti finanziarie della
famiglia, la Villa venne venduta a Don Diego Aragona Pignatelli Cortes, duca di Monteleone, il cui
nipote sposò Rosa Fichi dei duchi di Amalfi. La coppia rinnovò completamente le decorazioni e gli
arredi, rispecchiando soprattutto il gusto di Rosina Pignatelli che ne fece uno dei salotti più ambiti
della città. Nel corso di più di sessanta anni vi raccolse una ricca biblioteca, una fornitissima
discografia ed una preziosa collezione di porcellane e di servizi da tavola che alla sua morte,
per sua volontà, passarono allo Stato italiano. La Villa venne nuovamente restaurata nel 1960
e fu aperto al pubblico il Museo: al piano terreno si è cercato di mantenere il carattere di dimora
principesca, con gli arredi e gli oggetti originari, destinando gli ambienti più ampi, come la sala da
ballo o la veranda neoclassica, a manifestazioni pubbliche. Il primo piano accoglie, dal 1998, le
opere d’arte più antiche e prestigiose di proprietà del Banco di Napoli. Nel giardino è stato costruito
un piccolo edificio per ospitare il Museo delle Carrozze che accoglie magnifici esemplari di carrozze
realizzate dalle fabbriche più prestigiose dell’Ottocento e provenienti dalle donazioni D’Alessandro
e Leonetti.
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I SOLISTI DI PERUGIA
VILLA PIGNATELLI
Veranda neoclassica
Giovedì, 6 maggio 2010 – ore 20.00
Orchestra da Camera I Solisti di Perugia
David Geringas violoncello
I Solisti di Perugia rappresentano nel panorama
internazionale un eccellente complesso d’archi,
ponte ideale tra la tradizione dei più famosi
ensemble cameristici italiani ed un nuovo,
inconfondibile approccio interpretativo in cui
la ricerca e la cura esegetica dei dettagli si
esprime con un suono ricco di fascino, vivacità ed
espressione, universalmente riconosciuto come
cifra distintiva del gruppo.
Già presente nel cartellone delle più importanti società concertistiche italiane, i “Solisti” possono
vantare la presenza al Festival di Kusatsu (Giappone) nella cui programmazione artistica rivestono
dal 2001 un ruolo centrale in qualità di unica orchestra ospite. La formazione ha inoltre inaugurato
il Semestre di Presidenza Italiana dell’UE nel 2003 a Roma, ha rappresentato l’Italia in occasione
della Festa della Repubblica italiana nel 2002 in Grecia, è stata invitata a Festival prestigiosi quali
il Casals di Pradès, Le Nuits de Suquet di Cannes, il Festival delle Nazioni di Città di Castello, la
Sagra musicale Umbra, il Fugato Festival di BadHomburg, Mùsica a l’Estiu di Xàbia (Valencia) ed
ha suonato per le principali Istituzioni musicali italiane al fianco dei solisti Amoyal, Bognar, Canino,
Dindo, Gasdia, Gavrilov, Lethiec, Tacchinò. L’apertura verso ogni linguaggio musicale, ha portato il
Gruppo a confrontarsi anche con la musica Jazz. E’ nato così per UmbriaJazz il progetto “Omaggio
a Ch.Parker” che ha riscosso enorme successo in tutti i principali Festival Jazz d’Italia e a NewYork,
al Birdlan Jazz club, nel giugno 2007. Ricchissimo il repertorio discografico dei Solisti di Perugia
per le etichette Camerata Tokyo, LaMaggiore, UmbriaJazz, Tactus.
PROGRAMMA
(1857-1934)
EDWARD ELGAR
Concerto per violoncello e orchestra op.85
Serenata per archi op.20
BENJAMIN BRITTEN (1913-1976)
Simple Symphony per archi op.4
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DAVID GERINGAS
David Geringas è uno dei musicisti più versatili del
nostro tempo. Il violoncellista e direttore d’orchestra
ha un repertorio che spazia dal primo barocco alla
musica contemporanea. Lituano di nascita, è stato il
primo artista ad eseguire in occidente molte opere di
compositori dell’avanguardia russa e lituana. Grazie al
suo impegno, nel 2006, il Presidente della Repubblica
Federale Tedesca Köhler lo ha insignito dell’Ordine al
Merito, elogiandone gli eccezionali traguardi ottenuti
come musicista e ambasciatore della cultura tedesca
nel mondo. Dal 1963 al 1973, Geringas ha studiato con
Rostropovich al Conservatorio di Mosca, vincendo nel
1970 il primo premio e la medaglia d’oro al Concorso Tchaikovsky. L’artista ha suonato in tutto
il mondo con le orchestre più importanti e con i migliori direttori del nostro tempo. La sua vasta
discografia – oltre 50 cd - include molte registrazioni pluripremiate quali i 12 concerti per violoncello
di Boccherini (Grand Prix du Disque), la musica da camera di Henri Dutilleux (Diapason d’Or) e i
concerti per violoncello di Hans Pfitzner (Jahrespreis der Deutschen Schallplattenkritik). Importanti
compositori contemporanei (Sofia Gubaidulina, Peteris Vasks, Erkki-Sven Tüür) hanno dedicato
a Geringas loro opere. Nel luglio 2006, il lavoro di Anatolijus Senderovas “Canzone di David per
violoncello e quartetto d’archi” è stato presentato in anteprima a Kronberg in occasione del 60°
compleanno dell’artista. Come direttore d’orchestra, si esibisce in tutto il mondo. Dal 2005 è “Primo
Direttore Ospite“ della giapponese Kyushu Symphony Orchestra.
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THE RTE’ VANBRUGH QUARTET
VILLA PIGNATELLI
Veranda neoclassica
Giovedì, 13 maggio 2010 – ore 20.00
The RTE’ Vanbrugh Quartet
Sandro De Palma pianoforte
Gregory Ellise e Keith Pascoe
violini
Simon Aspell
viola
Christopher Marwood
violoncello
Vincitore del Concorso Internazionale per Quartetto d’Archi di
Londra nel 1988, il quartetto Vanbrugh gode di una solidissima
reputazione nel mondo della musica da camera. Sono oltre
settanta i concerti che annualmente il quartetto realizza negli
USA, in Europa, in Asia e nei più prestigiosi festival europei.
Per i rapporti artistici intrattenuti con la Radio Televisione
Irlandese e con l’University College di Cork, al quartetto è
stato assegnato il premio National Entertainment per la musica classica. Formazione dal repertorio
estremamente vasto, il Vanbrugh è stato ospite del Concertgebouw di Amsterdam, del Konzerthaus
di Berlino, della Carnegie Hall di New York e del Kennedy Center di Washington. In Italia, le società
di concerti più prestigiose lo hanno più volte ospitato sin dal 1994, anno della loro prima tournée. Nel
Luglio 2000 il quartetto ha rappresentato l’Irlanda al festival di musica da camera Europamusicale in
Germania, Ungheria e Repubblica Ceca. Oltre che per la Radio Televisione Irlandese, l’ensemble
effettua spesso registrazioni per la BBC. Ha attualmente inciso 25 cd, per lo più per la Hyperion.
Dal 1996 il quartetto ha fondato il Festival di musica da camera di Cork che è oggi uno dei maggiori
eventi del calendario musicale europeo.
SANDRO DE PALMA
PROGRAMMA
PËTR IL’IC CAJKOVSKIJ (1840-1893)
Quartetto n.3 in mi bemolle maggiore per archi op.30
ANTONÍN DVORÁK (1841-1904)
Quintetto n.2 in la maggiore per pianoforte e archi op.81
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E’ considerato tra gli interpreti più interessanti del
panorama europeo. Nato a Napoli, si è formato alla scuola
di Vincenzo Vitale. Ha successivamente studiato con Nikita
Magaloff, Piero Rattalino e Alice Kezeradze-Pogorelich. Ha
debuttato all’età di nove anni suonando Bach, Chopin e
Schubert, a diciannove vinceva il primo premio al Concorso
Internazionale “Alfredo Casella” di Napoli aggiudicandosi,
due anni dopo, il Primo Premio della “Fondazione Bruce
Hungerford” di New York che gli avrebbe aperto le porte
della celebre Carnegie Hall. Tra le tappe più significative della sua carriera, nel 1983, l’esecuzione
integrale degli Studi di Chopin al Festival Internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli” quindi, nel
1998, il brillantissimo successo del suo debutto alla Wigmore Hall di Londra con i 24 Preludi di Chopin.
Nel 2000 ha eseguito, su invito di Juri Temirkanov, il Concerto n. 1 di Franz Liszt con la Filarmonica
di San Pietroburgo. Nell’ottobre del 2001 è stato protagonista, con Andrea Bocelli e Ilia Kim sotto la
direzione di Donato Renzetti, della prima esecuzione di “…malinconia, ninfa gentile” per canto, due
pianoforti concertanti e orchestra d’archi di Azio Corghi, il quale ha successivamente dedicato a lui
e alla Kim la suite “…Di bravura” tratta da tale composizione. Sempre in prima assoluta ha eseguito
il Concerto per pianoforte e orchestra di Michele Dall’Ongaro. Tra i suoi maggiori successi, quello
ottenuto alla Filarmonica di Berlino suonando con il “Quartetto Amarcorde” il Quintetto di Franck e
la tournée con il Concerto n. 1 per pianoforte e tromba di Šostakovic accanto agli archi della famosa
orchestra tedesca. E’ ospite dei più importanti Festival europei e protagonista di tournées in tutta
Europa, negli Stati Uniti, in Messico, in Giappone. Recenti i suoi successi alla “Folle journée” di
Nantes, al Festival pianistico de “La Roque d’Anthéron” e al Festival Chopin di Marienbad. Ha
svolto e svolge un’intensa attività cameristica. Dal 1998 è direttore artistico del Festival “Maggio
della Musica” di Napoli e Presidente dell’Associazione “Muzio Clementi” di Roma.
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Bertrand Chamayou
Il pianista Bertrand Chamayou è tra le più
ricercate personalità della scena musicale
francese. Impegni recenti e futuri includono
appuntamenti al Théâtre des Champs Elysées,
l’Herkulessaal, Musikfest Bremen, Wigmore Hall,
Théâtre du Châtelet, spettacoli con l’Orchestre
de Paris, la London Philharmonic Orchestra,
la Hessischer Rundfunk Sinfonieorchester,
l’Orchestre Philharmonique de Liège, la
Orchestre National de France, la Royal Scottish
National Orchestra.
A vent’anni, ha vinto il prestigioso Concorso
Internazionale
“Marguerite
Long-Jacques
Thibaud” e, da allora, è stato invitato a suonare
nei maggiori festival internazionali .
Nato nel 1981, fu ben presto notato dal pianista
di fama internazionale Jean-François Heisser che diventò poi il suo professore a Parigi, presso
il Conservatoire National Supérieur de Musique. Bertrand Chamayou ha poi completato la sua
formazione con Maria Curcio a Londra ed ha ricevuto preziosi consigli da grandi maestri come
Leon Fleisher, Dimitri Bashkirov e Murray Perahia.
Ha suonato anche come solista con alcune delle migliori orchestre nazionali francesi, con prestigiose
orchestre europee (Hessischer Rundfunk Orchestra, London Philharmonic Orchestra, Orchestre de
Liège, Tapiola Sinfonietta) e in formazioni da camera con Renaud e Gautier Capuçon, il Quartetto
Ebène, il Quartetto Belcea, Sol Gabetta, Antoine Tamestit, Daishin Kashimoto, Jing Zhao, Xavier
Phillips, Henri Demarquette, François Salque, Eric Le Sage.
VILLA PIGNATELLI
Veranda neoclassica
Giovedì, 20 maggio 2010 – ore 20.00
Bertrand Chamayou pianoforte
PROGRAMMA
CÉSAR FRANCK (1822-1890)
Prélude, Choral et Fugue
FRANZ LISZT (1811-1886)
da Années de pèlerinage. Première Année, Suisse:
4. Au bord d’une source
5. Orage
6. Vallée d’Obermann
GABRIEL FAURÉ (1845-1924)
Première Nocturne
FRANZ LISZT (1811-1886)
da Années de pèlerinage. Deuxième Année, Italie:
2. Il pensieroso da Venezia e Napoli. Supplément aux Années de pèlerinage :
1. Gondoliera in fa diesis minore
2. Canzone in mi bemolle minore
3. Tarantella in sol minore
Concerto in collaborazione con il Festival Piano en Valois
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PIERRE HOMMAGE
VILLA PIGNATELLI
Veranda neoclassica
Giovedì, 27 maggio 2010 – ore 20.00
Pierre Hommage violino
Michel Bourdoncle pianoforte
PROGRAMMA
Nato ad Avignone, a cinque anni inizia gli studi musicali nella
sua città prima di essere ammesso al Conservatorio Nazionale
Superiore di Musica di Parigi nella classe di Christian Ferras,
dove ottiene all’unanimità il Primo Premio in violino e in musica
da camera. In seguito studia con Wiktor Libermann e, nel 1985,
consegue il Diploma d’onore all’Accademia Chigiana di Siena dove
frequenta le classi di Henryk Szering e Franco Gulli. Lo stesso
anno, in occasione del tricentenario di Bach, esegue al Festival
Internazionale di Cremona l’integrale delle Sonate e Partite
insieme a Salvatore Accardo e Shlomo Mintz. Da allora intraprende
una brillante carriera nei cinque continenti, con frequenti esibizioni
televisive e radiofoniche per Radio France, RAI e BBC. È stato
invitato a suonare nelle sale più prestigiose, accanto alle orchestre
più importanti e sotto la direzione di alcuni tra i più significativi
direttori del XX secolo: Carlo Maria Giulini, Herbert Von Karajan,
Franco Ferrara, Sir Georg Solti, Wolfgang Sawallisch, Riccardo Muti, Yutaka Sado. La musica
francese occupa un posto di rilievo nella sua discografia: l’opera per violino di Bonnal, registrata
per l’etichetta Pavane records, si è aggiudica uno “Choc” della rivista “Le Monde della Musica e
quattro Premi Diapason. Recentemente ha inciso per la 3D Classics l’opera per violino e pianoforte
di Joseph-Guy Ropartz e il Concerto per violino ed orchestra op.77 di Brahms. La sua eccezionale
tecnica, la purezza e il colore del suo suono, fanno di Pierre Hommage uno dei migliori violinisti
francesi della sua generazione. Dedicatario di molte opere, ha ottenuto importanti riconoscimenti da
insigni musicisti tra i quali Olivier Messiaen che lo ha definito «Un magnifique violoniste!».
JOSEPH GUY ROPARTZ (1864-1955)
Sonata n. 1 in re minore per violino e pianoforte
MICHEL BOURDONCLE
JOSEPH ERMEND BONNAL (1880-1944)
Légende per violino e pianoforte
GUILLAUME LEKEU (1870-1894)
Sonata n.2 in sol maggiore per violino e pianoforte
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Michel Bourdoncle, pianista nato a Marsiglia
nel 1960, compie i suoi primi passi musicali
con Jacqueline Cortot e Bernard Flavigny al
Conservatorio “Darius Milhaud” di Aix-enProvence.
Prosegue gli studi al Conservatorio
Nazionale Superiore di Musica di Parigi
dove ottiene i suoi primi premi di Musica
da Camera e di pianoforte nelle classi di
Genevieve Joy e di Dominique Merlet.
Altro maestro prestigioso per Michel
Bourdoncle è Alberto Neuman, discepolo di
Arturo Benedetti Michelangeli. Gli allori nei Concorsi della Guilde Junior, Pozzoli, Miszt a Utrecht,
danno la misura della sua statura pianistica.
Attualmente Michel Bourdoncle segue una triplice carriera, di concertista, di docente al Conservatorio
Darius Milhaud a Aix-en-Provence, e di Direttore Artistico del Festival Internazionale “Le Notti
Pianistiche” da lui creato nel 1993 con cadenza annuale ad Aix-en-Provence. Michel Bourdoncle ha
ricevutto la medaglia al merito dalla città di Aix-en-Provence e la medaglia al merito dalla Assemblea
Nazionale per la sua attività artistica e la creazione del Festival “le Notti Pianistiche”.
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GALINA TCHISTYACOVA
VILLA PIGNATELLI
Veranda neoclassica
Giovedì, 3 giugno 2010 – ore 20.00
Galina Tchistyacova pianoforte
VINCITRICE DEL CONCORSO PIANISTICO INTERNAZIONALE
“ENNIO PORRINO” DI CAGLIARI
PROGRAMMA
ALEKSANDR SKRJABIN (1872-1915)
Galina Tchistyakova è nata il 27
aprile 1987 a Mosca. Nel 1994 è
entrata con successo alla Scuola
di Musica del Conservatorio Statale
della sua città, sotto la guida di
P.Tchaikovsky, terminando poi gli
studi con il professor A. Ryabov.
Attualmente allieva del quinto corso
presso il Conservatorio dove ha
iniziato la sua formazione artistica,
Galina è risultata vincitrice in
numerosi concorsi fra i quali il “New
Names” di Mosca, il 3° Concorso
Internazionale Chopin di Mosca per
giovani pianisti, il Concorso Pianistico Internazionale in memoria di Emil Gilels (II premio) nel 2003
a Odessa, il Concorso Pianistico Internazionale “Skriabin” (III premio) a Mosca nel 2004, il Grand
Koncerteum Competition (II premio con primo non assegnato) ad Atene nel 2006, lo “Scriabin
International Piano Competition”, il Città di Grosseto nel 2007 (II premio con primo non assegnato),
il “Maria Callas Grand Prix 2008” di Atene (III premio), il “Grieg” di Oslo nel 2009 (III premio) e,
nello stesso anno, il Concorso Pianistico Internazionale “Premio Franz Liszt” di Grottammare (III
premio). Oggi Galina Tchistyakova è protagonista di un’intensa attività concertistica sia in recital
che in qualità di solista accanto ad importanti orchestre sinfoniche esibendosi in Russia, Francia,
Germania, Polonia, Austria, Italia, Spagna, Bielorussia, Ucraina, Finlandia, Giappone, Grecia.
E’ membro dell’Associazione “A. Skriabin” e “F. Chopin” di Mosca.
Sonata n.5 op.53
EDWARD GRIEG (1864–1955)
6 Poetiske tonebilleder, «Immagini poetiche» op.3
F. SCHUBERT (1797-1828) - F. LISZT (1811-1886)
Erlkönig
Serenade
FRANZ LISZT (1811-1886)
Réminiscences de Don Juan
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MARTIN KASIK
VILLA PIGNATELLI
Veranda neoclassica
Giovedì, 10 giugno 2010 – ore 20.00
Martin Kasik pianoforte
PROGRAMMA
Martin Kasik, nato nel 1976, è un pianista ceco
eccezionale. Ha vinto numerosi primi premi tra cui la
Primavera di Praga del 1998 ed il New York Young Concert
Artists Audition nel 1999. I suoi insegnanti sono stati Ivan
Klánský, Lazar Berman, Eugen Injic, Christian Zacharias
e Paul Badura-Skoda. Oltre all’attività in recital, Kasik è
stato anche acclamato interprete al fianco dell’Orchestra
Chicago Symphony, della Minnesota Orchestra, della
DSO Berlin, dei Stuttgarter Philharmoniker, della
Tonhalle di Zurigo, della Rotterdam Philharmonic, della
Filarmonica Ceca, della Filarmonica di Helsinki. E’ stato
più volte in tour in USA e in Giappone con la Filarmonica
Ceca e con l’orchestra sinfonica di Praga. Nel 2008, è
diventato presidente della società Fryderyk Chopin
della Repubblica Ceca e del Fryderyk Chopin Festival di
Marienbad. E’ membro del consiglio di amministrazione
della festa di primavera di Praga.
FELIX MENDELSSOHN BARTOLDY (1809-1847)
dalle Romanze senza parole:
op. 19 No. 4 in la maggiore, op. 30 No. 6 in fa diesis minore,
op. 53 No. 3 in sol minore, op. 30 No. 1 in mi bemolle maggiore, op. 62 No. 6 in la maggiore, op. 38 No. 6 in la bemolle maggiore, op. 19 No. 3 in la maggiore
FRYDERYK CHOPIN (1810-1849)
Scherzo in si bemolle minore op.31
ROBERT SCHUMANN (1810-1856)
Arabesque op.18
FRYDERYK CHOPIN (1810-1849)
Ballata in sol minore op.23
Andante spianato et Grande polonaise brillante op.22
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DUO ANTHONY LEROY- SANDRA MOUBARAK
VILLA PIGNATELLI
Veranda neoclassica
Giovedì, 17 giugno 2010 – ore 20.00
Anthony Leroy violoncello
Sandra Moubarak pianoforte
Una sorprendente fusione tra i due artisti, una perfetta
simbiosi altamente comunicativa, caratterizzata da finezza
e generosità. Anthony Leroy e Sandra Moubarak hanno
deciso di dedicarsi interamente alla formazione in duo,
cosa rara e preziosa sulla scena musicale, rivelando,
insieme e con i rispettivi talenti, insospettabili ricchezze
nel repertorio prescelto. Nel 2004, grazie all’incisione di un
cd su musiche di Mendelssohn, il duo si è aggiudicato una
serie di prestigiosi riconoscimenti in Francia, tra cui il più
importante: il Diapason d’Or de l’Année. Il loro primo disco,
unanimemente acclamato, ha fatto guadagnare ai due artisti
un’altissima reputazione fra i principali gruppi di musica da
camera nel mondo. Il duo Leroy-Moubarak è ospite abituale di
prestigiosi festival e di sale da concerto in Francia e all’estero: Saint-Riquier, Orangerie de Sceaux,
Roque d’Anthéron Festival, Folle Journée de Nantes, Musée d’Orsay Auditorium, Kuhmo Chamber
Music Festival, Tokyo Folle Journée. Da quando hanno iniziato a suonare insieme, nel 1998,
Sandra e Anthony hanno raccolto numerosi riconoscimenti. Dopo aver lavorato con il violoncellista
del Quartetto Artis, Othmar Muller a Vienna, e con altri maestri come Christian Ivaldi, Alain Meunier
e Ami Flamer al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi, hanno vinto i concorsi di
Losanna, Zagabria, Barcellona. Il duo, che è regolarmente in onda su Radio programms Francia
(France Musiques, France Inter), è stato scelto per un film documentario prodotto dal canale di
musica classica. Il duo è sostenuto dalla Fondation d’Entreprise Groupe Banque Populaire.
PROGRAMMA
CÉSAR FRANCK (1822-1890)
Sonata per violoncello e pianoforte
CLAUDE DEBUSSY (1862-1918)
Sonata in re minore per violoncello e pianoforte
FRYDERYK CHOPIN (1810-1849)
Sonata in sol minore op.65 per violoncello e pianoforte
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MARIA JOSÉ SOUZA GUEDES
VILLA PIGNATELLI
Veranda neoclassica
Giovedì, 24 giugno 2010 – ore 20.00
Maria José Sousa Guedes pianoforte
PROGRAMMA
Nata ad Oporto, è stata allieva di Ernestina
da Silva Monteiro e di F. Wandschneider,
diplomandosi
con lode presso il
Conservatorio di Musica della sua città.
Vincitrice di concorsi nazionali, ha ottenuto
una borsa dalla Fondazione C. Gulbenkian
per perfezionarsi a Vienna con Hans Graf,
quindi ha frequentato “masterclasses” con
Vlado Perlemuter, Jorg Demus, Sequeira
Costa e Maria João Pires. Ha tenuto circa
di quattrocento concerti in più di 20 paesi
europei. Si è esibita con le Orchestre
Sinfoniche di Oporto e Lisbona, la Nazionale di Oporto, la Sinfonica di Szeczin, l’Orchestra da
camera di Slesia e l’Orchestra da camera del Kazakistan. Ad oggi, ha inciso 7 cd, tre per solo
pianoforte e quattro per flauto e pianoforte al fianco del marito Luis Meireles.È stata membro di
giuria di Concorsi Internazionali di pianoforte in Portogallo, Spagna, Italia,Russia e Macedonia.
Maria José Souza Guedes è docente presso il Conservatorio di Musica di Oporto dal 1982.
FREI JACINTO (1700ca.-1750)
Toccata in re minore
OSCAR DA SILVA (1870-1958)
Indécision
Naïveté
ALEXANDRE REY COLAÇO (1852-1928)
Malagueñas
Danse des «Aissahouas»
FERNANDO C. LAPA (1950)
O Milagre do Amanhecer (2008)
Variazioni sopra O Coro di Primavera (2000)
dedicate alla pianista Maria José Sousa Guedes
ROBERT SCHUMANN (1810-1856)
Studi Sinfonici op.13 (inclusi i 5 Studi postumi)
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SANDRO DE PALMA
VILLA PIGNATELLI
Veranda neoclassica
Domenica, 10 ottobre 2010 – ore 11.00
Sandro De Palma pianoforte
PROGRAMMA
OTTORINO RESPIGHI (1879-1936)
Antiche Danze e Arie (originale per liuto)
D. SCARLATTI (1685-1757) - C. TAUSIG (1841-1871)
Due Sonate
E’ considerato tra gli interpreti più interessanti del
panorama europeo. Nato a Napoli, si è formato alla
scuola di Vincenzo Vitale. Ha successivamente
studiato con Nikita Magaloff, Piero Rattalino e
Alice Kezeradze-Pogorelich. Ha debuttato all’età
di nove anni suonando Bach, Chopin e Schubert,
a diciannove vinceva il primo premio al Concorso
Internazionale “Alfredo Casella” di Napoli
aggiudicandosi, due anni dopo, il Primo Premio
della “Fondazione Bruce Hungerford” di New
York che gli avrebbe aperto le porte della celebre
Carnegie Hall. Tra le tappe più significative della sua carriera, nel 1983, l’esecuzione integrale
degli Studi di Chopin al Festival Internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli” quindi, nel 1998, il
brillantissimo successo del suo debutto alla Wigmore Hall di Londra con i 24 Preludi di Chopin. Nel
2000 ha eseguito, su invito di Juri Temirkanov, il Concerto n. 1 di Franz Liszt con la Filarmonica di
San Pietroburgo. Nell’ottobre del 2001 è stato protagonista, con Andrea Bocelli e Ilia Kim sotto la
direzione di Donato Renzetti, della prima esecuzione di “…malinconia, ninfa gentile” per canto, due
pianoforti concertanti e orchestra d’archi di Azio Corghi, il quale ha successivamente dedicato a lui
e alla Kim la suite “…Di bravura” tratta da tale composizione. Sempre in prima assoluta ha eseguito
il Concerto per pianoforte e orchestra di Michele Dall’Ongaro. Tra i suoi maggiori successi, quello
ottenuto alla Filarmonica di Berlino suonando con il “Quartetto Amarcorde” il Quintetto di Franck e
la tournée con il Concerto n. 1 per pianoforte e tromba di Šostakovic accanto agli archi della famosa
orchestra tedesca. E’ ospite dei più importanti Festival europei e protagonista di tournées in tutta
Europa, negli Stati Uniti, in Messico, in Giappone. Recenti i suoi successi alla “Folle journée” di
Nantes, al Festival pianistico de “La Roque d’Anthéron” e al Festival Chopin di Marienbad. Ha
svolto e svolge un’intensa attività cameristica. Dal 1998 è direttore artistico del Festival “Maggio
della Musica” di Napoli e Presidente dell’Associazione “Muzio Clementi” di Roma.
J.S. BACH (1685-1750) /A. MARCELLO (1669 – 1747)
Concerto in re minore (originale per oboe)
MUZIO CLEMENTI (1752-1832)
Sonata in fa maggiore
FRANZ LISZT (1811-1886)
Années de pèlerinage. Deuxième Année, Italie
Réminiscences de Norma, Grande Fantasia sull’opera di Bellini
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MELARPA
VILLA PIGNATELLI
Veranda neoclassica
Domenica, 17 ottobre 2010 – ore 11.00
Melarpa Ensemble Quartetto d’arpe
PROGRAMMA
JOSÉ BLANCO (1911-1981)
Concierto n.1
ISAAC ALBENIZ (1860-1909)
Cordova, Granada
Formazione affascinante e raramente
presente nelle sale da concerto. Per
questo motivo le arpiste Carmela
Cardone (fondatrice del gruppo), Sonia
Del Santo, Elena Pozzuto e Francesca
Cardone
si
presentano
come
testimonianza del grande gioco della
musica in cui il suono dello “strumento
degli angeli” sfiora l’impossibile per un
momento di poesia da offrire a quanti
amano l’arte, la musica e l’emozione.
Un ensemble di arpe è certo formazione
da concerto inconsueta: la si vede in
qualche pittura, in antichi affreschi o
nelle grandi regge. Infatti nelle corti di
Francia, Spagna e Napoli c’era un fiorire di arpisti che suonavano arpe semplici e poi quelle a corde
doppie e triple per meglio poter accompagnare gli aristocratici canti. Allo scopo quindi di ridare vita
a preziose armonie del passato coniugandole alle espressioni musicali più attuali nasce il “Melarpa
Ensemble” che ricerca l’originalità, la morbidezza del suono e le particolari atmosfere tipiche di
questo elegante strumento. Particolare attenzione è data alla ricerca dei brani con un repertorio
che, partendo dalla musica antica e barocca, si arricchisce poi con musica romantica, moderna e
spagnola. Il gruppo si è esibito nell’ambito di importanti festival e rassegne musicali.
ENRIQUE GRANADOS (1876-1916)
Jota, Danza spagnola n.5
ERNESTO LECUONA (1865-1963)
Malagueña
GEORGE BIZET (1838-1875)
Carmen, trascrizione di J.Thomas
MARIA ROSA CALVO-MANZANO (1946)
Una noche en New York
CARLOS SALZEDO (1885-1961)
Trittico: Chanson dans la nuit, Tango, Rumba
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JOHANNA TRECIAK
VILLA PIGNATELLI
Veranda neoclassica
Domenica, 24 ottobre 2010 – ore 11.00
Johanna Treciak pianoforte
E’ nata a Cracovia, dove ha iniziato la sua formazione
musicale all’età di sette anni.
Dopo aver studiato nella sua città natale con il
maestro Zbigniew Drzewiecki, ha conseguito il
diploma presso il Conservatorio di Varsavia. Nel
1978 è stata selezionata dal Ministero Polacco di
Cultura per specializzarsi ulteriormente su Chopin
al Conservatorio di Mosca sotto la guida di Lev
Vlasenko. Vinto nel 1980 il Festival di pianisti
polacchi a Slupsk, ha intrapreso una brillante
carriera internazionale. Ha partecipato ad importanti
rassegne musicali, tra cui il Festival di Echternach, il
Festival delle Fiandre, il Festival di Lubiana, l’Emilia
Romagna Festival, il Maggio di Napoli, Les Floraisons
Musicales, Nancyphonie, il Sounding Jerusalem,
Chopiniana a Buenos Aires. Nel 2010 parteciperà a
numerose manifestazioni realizzate in occasione del
bicentenario della nascita di Chopin in molti paesi in
Europa e in America.
PROGRAMMA
KAROL SZYMANOWSKY
Metope op.29
Maschere op.34
FRYDERYK CHOPIN (1810-1849)
Polacca in mi bemolle minore op.26 n.2
Mazurke op.68
Improvvisi op.29, op,36, op.51, op.66
Polacca in fa diesis minore op.44
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C
a festa, in fila sulle acque del lago, mentre il sole spariva in maree sfolgoranti di colori, i canti e i
suoni d’orchestrine deliziose, come ci sono state tramandati da oli, guaches e disegni di numerosi
autori. La palazzina fu saccheggiata dai lazzari nel 1799. Servì a Gioacchino Murat per cambiarsi
gli abiti e mutare cavallo, la notte del 19 maggio 1815, braccato dai soldati borbonici, per fuggire da
Miliscola. Dopo l’occupazione militare, nella seconda guerra mondiale, riportò danni e devastazioni.
Di seguito, incominciò la ricostruzione, ma parecchio mobilio e cimeli ormai erano irrimediabilmente
perduti.La sera del 24 marzo 1846 furono ricevuti Zar e Zarina di Russia, in una magnifica festa
in loro onore. I sovrani di Prussia pranzarono nella Casina Reale, nel gennaio 1859, in occasione
della loro visita informale a Napoli, sotto il falso nome di Conte e Contessa di Zollern. Tutta la
genealogia dei Borboni di Napoli vi passò, così come i re Umberto I e Vittorio Emanuele III di Savoia
in occasione di battute di caccia e di pesca. Ultimo Capo dello Stato, ospite della Casina Reale,
fu il presidente della Repubblica Luigi Einaudi, assieme alla consorte, che alcuni ricordano, con
l’aria dei galantuomini signori dell’Ottocento quali erano, sulla carrozzella del popolare vegliardo
“Polpetta” (al secolo Pasquale Mazzella, popolare cocchiere) il quale si recava spesso al Quirinale
per salutare 1`amico Presidente nelle feste natalizie e di onomastico. Altri illustri personaggi
passarono per la Casina Reale, quali il celebre scrittore A. Dumas, il mitico W. Amadeus Mozart,
venuto a carpire, in terra cumana, le giuste atmosfere per la sua opera musicale Tito, nonché
l’estroso Rossini, che tra una pescata e una battuta di caccia, scriveva motivi e arie musicali.
Rossini, a ricordo delle giornate passate in terra cumana, nei luoghi sacri all’epica virgiliana, fece
apporre, sulla facciata della sua casa bolognese, il verso del VI libro dell’Eneide, in cui Virgilio
rievoca Orfeo.
ASINA VANVITELLIANA AL FUSARO
A poca distanza dalla sponda orientale, cui è collegata con un classico pontescalandrone, sorge
sulle acque del lago Fusaro, quasi un fiore esotico, sbocciato nella sontuosa e maestosa architettura
del Settecento, per la magia di Carlo Vanvitelli, artefice del favoloso palazzo reale di Caserta, e per
desiderio di re Ferdinando IV, la Palazzina Vanvitelliana, sito reale di pesca e caccia. Il re Borbone
la destinò agl’incontri con Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia, sua seconda moglie morganatica,
alla quale pure dedicò l’edificio. Piano ammezzato e primo piano sono illuminati da ampi finestroni,
come pure due corpi di fabbrica, proiettati verso nord e verso sud. Il tetto poligonale al centro è a
tegole: sembra quello di una suggestiva pagoda, di cui il lastrico ricopre le due ali laterali. Quattro
lanterne di ferro battuto pendono dai bracci agli spigoli della villa, e due colonnine in ferro con
lampioni d’uguale forma s’ergono agili all’imbocco del ponte d’accesso. La Casina fu costruita nel
1782, su progetto di Carlo Vanvitelli, che utilizzò la presenza di scogli (un ammasso di pietraglie
forse di villa marittima romana) e la rinforzò, con pietre vulcaniche, di cui alcuni blocchi rettangolari
ne incorniciano la base. Ferdinando IV volle riservare la Casina reale agli ospiti più illustri, come
l’imperatore d’Austria Francesco II e consorte, con personaggi della famiglia imperiale e il principe
Federico Clemente, conte di Metternich nel 1819. Il principe di Metternich, scrivendo il 30 aprile
alla moglie, ebbe parole d’entusiasmo per la zona flegrea, esaltando le bellezze delgolfo di Napoli
e delle isole: “Ho vedutomolte cose al mondo, ma nulla di più bello e insieme di soddisfacente per
l’anima e per i sensi. I momenti più spettacolari della Casina del Fusaro si vivevano tra i giardini
popolati di alberi d’alto fusto, le aiuole fiorite del sito e le teorie interminabili delle barche parate
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I VIRTUOSI ITALIANI
CASINA VANVITELLIANA AL FUSARO
mercoledì, 22 settembre 2010 – ore 21.00
I VIRTUOSI ITALIANI
Alberto Martini, Glauco Bertagnin violini solisti
PROGRAMMA
LUIGI BOCCHERINI (1743-1805)
Sinfonia in re maggiore n.1
I Virtuosi Italiani, ensemble nato nel 1989, è
una delle formazioni più attive e qualificate nel
panorama artistico internazionale. Molteplici sono
le collaborazioni con solisti e direttori di fama
mondiale.
Sono gli organizzatori del Festival Atlantide che,
giunto alla sua V Edizione, ogni anno li vede presenti
a Verona presso il Teatro Nuovo e della Stagione
Concertistica che si svolge nella prestigiosa e storica
Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, sempre
a Verona. I Virtuosi Italiani hanno suonato nei più
importanti teatri italiani, inciso con rinomate case
discografiche ed effettuato molte tournée tra cui, la
più recente, avvenuta nella primavera del 2009, nei
teatri dell’Argentina e dell’Uruguay. Prestigioso impegno è stato il “Concerto per la Vita e per
la Pace”, svoltosi a Roma, Betlemme e Gerusalemme lo scorso dicembre. Il Concerto è stato
teletrasmesso dalla RAI in Mondovisione il giorno di Natale. Importanti i segni di riconoscimento per
una formazione che quest’anno festeggia i suoi vent’anni di attività. Il 2010 è stato aperto con una
tournée in Estonia che li ha visti partecipare, per la seconda volta in pochi anni, al prestigioso Barokkmuusika Festival.
GIOVANNI BATTISTA VIOTTI (1755-1824)
Sinfonia Concertante in fa maggiore per due violini e orchestra
NICCOLÒ PAGANINI (1782-1840)
Cantabile in re maggiore per violino e archi
ANTONIO BAZZINI (1818-1897)
Rêverie per violino e archi
OTTORINO RESPIGHI (1879–1936)
Antiche Danze ed Arie, III Suite
NINO ROTA (1911-1979)
Concerto per archi
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GLI ARCHI DELL’ORCHESTRA
FILARMONICA DI TORINO
CASINA VANVITELLIANA AL FUSARO
mercoledì, 29 settembre 2010 – ore 21.00
GLI ARCHI DELL’ORCHESTRA FILARMONICA DI TORINO
Sergio Lamberto concertatore e violino di spalla
Mihaela Martin violino
Frutto del lavoro appassionato e costante
di Sergio Lamberto, primo violino dell’Oft
e animatore indiscusso della formazione,
gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di
Torino sono una formazione autonoma
dal 2009.
Senza venir meno al loro ruolo di cuore
pulsante dell’intera orchestra, quando
si esibiscono in modo indipendente
riflettono al meglio lo spirito, il calore e
l’intelligenza musicale del loro fondatore.
I solisti con i quali hanno collaborato, il
pubblico e la critica riconoscono nelle loro esecuzioni la fondamentale attenzione al dettaglio, ma
anche l’allegria e la partecipazione emotiva che caratterizza ogni concerto, segno tangibile del
piacere che ogni membro del gruppo prova nel fare musica.
L’attività degli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino è sostenuta dalla Fondazione Crt e dalla
Fondazione Giovanni Goria.
PROGRAMMA
EDWARD GRIEG (1864-1955)
Norwegian; Il primo incontro, da Melodie op.53
Primavera, da Melodie Elegiache op.34
Danza delle mucche e danza contadina, da Arie Norvegesi op.63
JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750)
Concerto in mi maggiore per violino, archi e basso continuo BWV 1042
LEÓŠ JANÁCEK (1854-1928)
Suite per orchestra d’archi
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MIHAELA MARTIN
Nata a Bucarest, Mihaela Martin si è affermata
come una fra le più straordinarie virtuose del
violino della sua generazione. Iniziati gli studi
all’età di 5 anni, ha avuto in Stefan Gheorghiu,
allievo a sua volta di David Oistrach, il proprio
punto di riferimento formativo. All’età di 19 anni
Mihaela Martin ottiene il II premio al Concorso
Tchaikowsky di Mosca e nello stesso anno il
primo premio al Tibor Varga di Sion. Nel 1979
viene premiata ai concorsi di Montreal e Regina
Elisabetta di Bruxelles. Ma è soprattutto il primo
premio al concorso di Indianapolis (USA, 1982)
che ha dischiuso all’artista le opportunità di
essere invitata dalle migliori orchestre europee
ed americane. Il suo debutto alla Carnagie Hall è
stato accolto dalla stampa americana con accenti
di forte entusiasmo. L’autorevole Washington Post si esprimeva in questi termini: “…. Mihaela
Martin arricchirà negli anni a venire il mondo della musica…suona con l’energia e il virtuosismo che
sono i requisiti del successo… La sua concentrazione è assoluta, è sicura di sé e, soprattutto, ha
immaginazione”. Si è esibita nelle sale da concerto di tutto il mondo, con orchestre, solisti e direttori
di prima grandezza. Dal 1992 è professore alla Musikhochschule di Colonia ed attualmente suona
un violino di Giovan Battista Guadagnino del 1742.
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BIGLIETTERIA
“MAGGIO DEI MONUMENTI MAGGIO DELLA MUSICA 2010”
Concerto inaugurale Reggia di Capodimonte euro 25, 00
Concerti a Villa Pignatelli euro 20, 00
Ridotto euro 15, 00
Concerti a Capodimonte
Biglietto euro 20, 00
Ridotto euro 15, 00
RIDUZIONI
(non valide per il concerto inaugurale)
Giovani di età inferiore ai 26 anni
Studenti universitari
Persone di età superiore ai 65 anni
Università dell’età libera
Insegnanti
Associazioni riconosciute
Associazioni culturali
CRAL Aziendali, ACLI, ENDAS ecc.
Insegnanti ed allievi dei Conservatori della Musica
Soci Touring Club
Rapporti con il pubblico
Biglietteria
Per il concerto inaugurale
• Biglietteria Villa Pignatelli - Via Riviera di Chiaia, 200 - 80122 Napoli
(da un’ora prima dell’inizio del concerto)
• Biglietteria Reggia di Capodimonte - Via Miano, 2 - 80131 Napoli
(da un’ora prima dell’inizio del concerto)
Prevendite
• Box Office: Galleria Umberto I - 80132 Napoli - Tel. 081 5519188
• Concerteria: Via Schipa, 23 - 80122 Napoli - Tel. 081 7611221
• Libreria Feltrinelli: Piazza dei Martiri - 80121 Napoli - Tel. 081 2405411
• Il Botteghino: Via Pitloo, 3 - 80128 Napoli - Tel. 081 5564684
Prenotazioni
• Postali: (solo per i residenti fuori della Provincia di Napoli
e per le persone di età superiore a 65 anni).
• Fax: (solo per i residenti fuori della Provincia di Napoli
e per le persone di età superiore a 65 anni). 39 081.6131338
Convenzioni Speciali Le organizzazioni sindacali, gli istituti
musicali, le università, gli appartenenti alle FF.AA., le istituzioni
e gli enti culturali, le associazioni, i circoli musicali,
e, comunque, gruppi organizzati di almeno dieci persone
possono beneficiare di rapporti convenzionati.
Rimborsi
In caso di completo annullamento di uno spettacolo sarà
proposta, quando possibile, una manifestazione alternativa,
o sarà rimborsato l’intero importo del biglietto su presentazione
del biglietto integro entro dieci giorni dalla data dello
spettacolo soppresso.
Variazioni
L’organizzazione della rassegna “Maggio dei Monumenti.
Maggio della Musica 2009” si riserva la facoltà di
apportare alla programmazione annunciata quelle variazioni
di cast, date, orari, e/o programmi che si rendessero necessari
per ragioni tecniche o cause di forza maggiore.
Verrà data tempestiva comunicazione anche a mezzo stampa.
MAGGIO DEI MONUMENTI – MAGGIO DELLA MUSICA
ringrazia