MAGGIO DEI MONUMENTI – MAGGIO DELLA MUSICA FONDATO NEL 1997 XIII EDIZIONE Napoli, dal 28 aprile al 24 ottobre 2010 “L’Europa delle Nazioni” Omaggio a Chopin e a Schumann nel bicentenario della nascita A Napoli il binomio Maggio della Musica - Maggio dei Monumenti, inaugurato nell’ormai lontano 1997, prosegue felicemente sotto gli auspici della Soprintendenza Speciale del Polo Museale Napoletano con il conforto dell’assidua presenza di un pubblico entusiasta. Il Festival musicale nato dalla sinergia tra le due istituzioni, si è da tempo guadagnato una posizione di ben individuato e concreto punto di riferimento artistico-culturale: non solo nel contesto di città, provincia e regione, ma anche come richiamo a livello nazionale, grazie all’originalità della sua impostazione e alla qualità sempre molto alta delle manifestazioni. Prerogativa irrinunciabile quest’ultima, che ha determinato nel tempo la crescente “fidelizzazione” dei numerosissimi abbonati e del normale pubblico pagante che dalla primavera all’autunno affolla le consuete prestigiose sedi: l’Auditorium di Castel Sant’Elmo, il Salone da ballo della Reggia di Capodimonte, Villa Pignatelli alla Riviera di Chiaia e la Casina Vanvitelliana del Fusaro, perla del complesso reale borbonico di cui è in atto la trasformazione in importante polo storico-culturale per la valorizzazione dei Campi Flegrei. Imperniato, com’è sua caratteristica tradizionale, su un’organica formula “a tema”, il Festival musicale alterna edizioni che concentrano l’attenzione su un singolo autore, su un periodo storico o una corrente estetica, ad altre dispiegate su un più ampio e diversificato panorama cronologico e territoriale, realizzando un programma in cui le peculiarità stilistiche emergono piuttosto dal contrasto che non dalle affinità. È appunto quest’ultima la scelta che contraddistingue il tema dell’Edizione 2010: “L’Europa delle Nazioni” che illustra, in una vasta carrellata attraverso la produzione solistica, cameristica e orchestrale, il divenire del linguaggio musicale nei diversi Paesi europei dal Settecento ai nostri giorni. Inoltre, data l’importanza degli anniversari che ricorrono nel 2010, e cioè i 200 anni dalla nascita di due protagonisti del Romanticismo musicale come Chopin e Schumann, si è ritenuto di non poter rinunciare a tributare un “Omaggio” ad entrambi questi compositori, che peraltro incarnano ai massimi livelli lo spirito delle rispettive Nazioni: la Polonia 1 e la Germania. Accanto a queste due “culle” privilegiate della musica occidentale, sono rappresentati praticamente tutti i Paesi europei titolari di una significativa produzione musicale: Portogallo, Spagna, Francia, Belgio, Inghilterra, Norvegia, Italia, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Russia, con programmi che nella stessa serata possono prendere avvio, ad esempio, dalla Toccata in re minore del portoghese Frei Jacinto - mitico e discusso personaggio la cui opera andò quasi totalmente perduta in un terremoto nel 1755 - per approdare a “O Milagre do Amanhecer”, di un connazionale vivente, Fernando Lapa, scritta nel 2008; oppure dalle “Antiche danze e Arie” del Cinque-Seicento italiano trascritte da Respighi, al Concerto per archi di Nino Rota del 1964… Viceversa un altro programma (6 maggio Villa Pignatelli) può soffermarsi tutto sulla stessa Nazione proponendo l’accostamento tra la Serenata per archi op. 20 di Elgar del 1892 e la Simple Symphony op. 4 di Britten del 1933-34, per tracciare un significativo quadro dell’evoluzione del gusto strumentale inglese tra Otto e Novecento. celebre “Young Concert Artists Competition di New York”), Maria José Souza Guedes e Johanna Trzeciak sono riconosciuti come altrettanti “specialisti” rispettivamente delle musiche pianistiche di area mitteleuropea, portoghese e polacca (oltre a Chopin, il raffinato Szymanowski). Infine una particolare civiltà musicale in qualche modo “sovranazionale” è quella che affiora nel programma pianistico scelto da Sandro De Palma: è l’Italia sonatistica del napoletano Scarlatti che piace al revisore Tausig, l’Italia del Concerto per oboe del veneziano Alessandro Marcello che piace al trascrittore Bach, l’Italia tutta suggestioni artistiche e paesaggistiche delle lisztiane Années de Pélerinage, l’Italia della melodia belliniana di Norma che Liszt trascrive magistralmente. Un’Italia regina della musica, che regala a piene mani i suoi tesori dispensando ispirazione ai maggiori musicisti e alle Nazioni di tutta Europa. A questo punto non mi resta altro che augurare a ciascuno di Voi un buon ascolto. E si potrebbero portare molti altri esempi, per dimostrare la straordinaria varietà perseguita con una simile impostazione. Dal 28 aprile al 24 ottobre 2010, saranno 14 le manifestazioni in cui si articola e si approfondisce la tematica sopra descritta. Quattro sono le serate orchestrali previste, riservate ad altrettanti eccellenti complessi, con solisti di spicco: alla Sinfonietta Köln è affidata l’inaugurazione nel Salone delle Feste alla Reggia di Capodimonte (28 aprile), con la violinista Tanja Becker-Bender, concertista acclamata in tutto il mondo, qui solista nel Concerto KV.218 di Mozart; seguirà il 6 maggio a Villa Pignatelli l’Orchestra da camera di Perugia con uno dei più famosi e apprezzati violoncellisti, il grande David Geringas, protagonista dell’affascinante Concerto op. 85 di Elgar. Sandro De Palma Direttore Artistico La Casina Vanvitelliana del Fusaro farà poi da suggestivo sfondo il 22 e il 29 settembre per altri due complessi di assoluto valore: I Virtuosi Italiani, con Alberto Martini e Glauco Bertagnin solisti in un programma interamente dedicato all’Italia, e i Filarmonici di Torino con la rumena Mihaela Martin sicura solista nel concerto per violino BWV 1042 di Bach. Tra i graditi ritorni, il violinista Pierre Hommage che con Michel Bourdoncle al pianoforte proporrà, all’interno di un originalissimo programma, la poco nota e monumentale Sonata del belga (vallone) Lekeu, compositore di enorme talento, scomparso però a soli 24 anni; e il violoncellista Anthony Leroy che con la pianista Sandra Moubarak dedicherà come “Omaggio a Chopin” la Sonata in sol minore op.65. Da segnalare, in campo cameristico, due novità intriganti: la presenza autorevole e decisamente promettente del Vanbrugh Quartet, prestigioso complesso irlandese in residence all’Università di Cork e alla Radiotelevisione dell’Eire, che con il Quartetto op.30 di Cajkovskij e il Quintetto n.2 in La di Dvorák (eseguito insieme al pianista De Palma), ricreerà il coinvolgente e variegato scenario, animato anche da spunti popolari, che ha ispirato i due grandi autori di area slava; e l’apparizione, per la prima volta al Festival, di un quartetto di arpe, il Melarpa Ensemble, giovane ma già affermato gruppo napoletano, a descrivere con le sonorità vibratili e filigranate dell’elegante strumento, un paesaggio ispano-moresco, tra i “classici” Albeniz e Granados, e le sensuali suggestioni della celeberrima Malagueña di Lecuona. Presente con un programma dedicato a Liszt, Franck e a Fauré, il pianista francese Bertrand Chamayou rinsalda la già collaudata collaborazione con il prestigioso Festival parigino “Piano en Valois” mentre i solisti Martin Kasík (vincitore nel ’99 della N.B. Il presente programma preliminare potrà subire marginali modifiche e/o integrazioni 2 3 PROGRAMMA Gabriel Fauré: Première Nocturne Franz Liszt: da Années de pèlerinage. Deuxième Année, Italie: 28 aprile, mercoledì Reggia di Capodimonte - Salone delle Feste abbonamento Sinfonietta Köln ore 21.00 Tanja Becker-Bender, violino 2. Il pensieroso da Venezia e Napoli. Supplément aux Années de pèlerinage : 1. Gondoliera in fa diesis minore 2. Canzone in mi bemolle minore Johann Christian Bach: Sinfonia in sol minore 3. Tarantella in sol minore Wolfgang Amadeus Mozart: Concerto per violino e orchestra in re maggiore KV. 218 in collaborazione con il festival “Piano en Valois” Philip Glass: Company Franz Joseph Haydn: Sinfonia in mi minore Hob.I n. 44 Evento realizzato grazie al contributo di 27 maggio, giovedì Villa Pignatelli - Veranda neoclassica Pierre Hommage, violino abbonamento ore 20,00 Michel Bourdoncle, pianoforte 6 maggio, giovedì Villa Pignatelli - Veranda neoclassica abbonamento Orchestra da Camera I Solisti di Perugia ore 20,00 David Geringas, violoncello Joseph Guy Ropartz: Sonata n. 1 in re minore per violino e pianoforte Joseph Ermend Bonnal: Légende per violino e pianoforte Guillaume Lekeu: Sonata n.2 in sol maggiore per violino e pianoforte Edward Elgar: Concerto per violoncello e orchestra op.85 - Serenata per archi op.20 Benjamin Britten: Simple Symphony per archi op.4 Evento realizzato grazie al contributo di 3 giugno, giovedì Villa Pignatelli - Veranda neoclassica Galina Tchistyacova, pianoforte abbonamento ore 20.00 Aleksandr Skrjabin: Sonata n.5 op.53 13 maggio, giovedì Villa Pignatelli - Veranda neoclassica The RTÉ Vanbrugh Quartet omaggio ai soci ore 20,00 Sandro De Palma, pianoforte Edward Grieg: 6 Poetiske tonebilleder, «Immagini poetiche» op.3 F. Schubert - F. Liszt: Erlkönig - Serenade Franz Liszt: Réminiscences de Don Juan Pëtr Il’ic Cajkovskij: Quartetto n.3 in mi bemolle maggiore per archi op.30 Antonín Dvorák: Quintetto n.2 in la maggiore per pianoforte e archi op.81 10 giugno, giovedì 20 maggio, giovedì Villa Pignatelli - Veranda neoclassica Bertrand Chamayou, pianoforte abbonamento ore 20,00 Villa Pignatelli - Veranda neoclassica Martin Kasik, pianoforte ore 20,00 Felix Mendelssohn Bartoldy: 7 Romanze senza parole César Franck: Prélude, Choral et Fugue Fryderyk Chopin: Scherzo in si bemolle minore op.31 Franz Liszt: da Années de pèlerinage. Première Année, Suisse: Robert Schumann: Arabesque op. 18 4. Au bord d’une source 5.Orage 6.Vallée d’Obermann Fryderyk Chopin: Ballata in sol minore op.23 Andante spianato et Grande polonaise brillante op. 22 4 abbonamento 5 17 giugno, giovedì Villa Pignatelli - Veranda neoclassica abbonamento Anthony Leroy, violoncello ore 20,00 Edward Grieg: Norwegian; Il primo incontro, da Melodie op.53 Primavera, da Melodie Elegiache op.34 Sandra Moubarak, pianoforte Danza delle mucche e danza contadina, da Arie Norvegesi op.63 César Franck: Sonata per violoncello e pianoforte Johann Sebastian Bach: Concerto in mi maggiore per violino, archi e basso continuo BWV 1042 Claude Debussy: Sonata in re minore per violoncello e pianoforte Leos Janacek: Suite per orchestra d’archi Fryderyk Chopin: Sonata in sol minore op.65 per violoncello e pianoforte Evento realizzato grazie al contributo di 10 ottobre, domenica Villa Pignatelli - Veranda neoclassica Sandro De Palma, pianoforte 24 giugno, giovedì Villa Pignatelli - Veranda neoclassica abbonamento Maria José Sousa Guedes, pianoforte ore 20,00 omaggio ai soci ore 11,00 Ottorino Respighi: Antiche Danze e Arie (orig. per liuto) Scarlatti/Tausig: Due sonate Frei Jacinto: Toccata in re minore Bach/Marcello: Concerto in re minore (orig. per oboe); Oscar da Silva: Indécision - Naïveté Muzio Clementi: Sonata in fa maggiore Alexandre Rey Colaço: Malagueñas - Danse des “Aissahouas” Franz Liszt : Années de pèlerinage. Deuxième Année, Italie - Variazioni sopra “ O Coro di Primavera” (dedicate alla pianista Maria José Souza Guedes) Reminiscences da Norma (Grande Fantasia sull’opera di Bellini) Fernando C.Lapa: O Milagre do Amanhecer Robert Schumann: Studi Sinfonici op.13 (inclusi i 5 Studi postumi) 17 ottobre, domenica Villa Pignatelli - Veranda neoclassica Melarpa Ensemble, Quartetto d’arpe 22 settembre, mercoledì Casina Vanvitelliana sul Fusaro abbonamento I Virtuosi Italiani ore 21,00 omaggio ai soci ore 11,00 José Blanco: Concierto n.1 Isaac Albeniz: Cordova, Granada Alberto Martini - Glauco Bertagnin, violini solisti Enrique Granados: Jota, Danza spagnola n.5 Luigi Boccherini: Sinfonia in re maggiore n.1 Ernesto Lecuona: Malagueña Giovanni Battista Viotti: Sinfonia Concertante in fa maggiore per 2 violini e orchestra George Bizet: Carmen, trascrizione di J.Thomas Niccolò Paganini: Cantabile in re maggiore per violino e archi Maria Rosa Calvo-Manzano: Una noche en New York Antonio Bazzini: Rêverie per violino e archi Carlos Salzedo: Trittico: Chanson dans la nuit, Tango, Rumba Ottorino Respighi: Antiche Danze e Arie, III Suite Evento realizzato grazie al contributo di Nino Rota: Concerto per archi 24 ottobre, domenica 29 settembre, mercoledì Casina Vanvitelliana sul Fusaro Gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino abbonamento ore 21,00 Villa Pignatelli - Veranda neoclassica Johanna Treciak, pianoforte ore 11,00 Karol Szymanowski: Metope op. 29 - Maschere op.34 Sergio Lamberto, concertatore e violino di spalla Fryderyk Chopin: Polacca in mi bemolle minore op.26 n.2 - Mazurke op.68 Mihaela Martin, violino Improvvisi: op.29, op.36, op.51, op.66 - Polacca in fa diesis minore op.44 6 omaggio ai soci 7 R EGGIA DI CAPODIMONTE Edificata negli anni di Carlo di Borbone (1734-1759) per ospitare inizialmente la famiglia reale e la Corte, la Reggia di Capodimonte viene destinata, dal 1755 a sede del Museo Farnese, descritto da colti viaggiatori nel corso del Settecento: La costruzione, dalla mole imponente, è progettata dall’ingegnere Antonio Medrano all’interno di una vasta area boschiva e presenta una struttura rettangolare, distribuita intorno a tre cortili, con torri angolari. Il luogo è teatro di alcuni fatti di battaglia durante la rivoluzione del 1799. Le raccolte d’arte ivi conservate sono saccheggiate da commissari francesi e lo stesso sovrano borbonico le depaupera portandosi, in fuga a Palermo, i pezzi più pregiati. Nel 1806, con l’arrivo dei francesi, tutto cambia. Trasferite le raccolte d’arte nel costituendo Museo Generale ai Vecchi Studi, attuale Museo Archeologico Nazionale, il palazzo diventa oggetto di una serie di lavori di abbellimento voluti da Giuseppe Bonaparte in parte e da Gioacchino Murat a cominciare dal 1808: entrambi desiderano trasformarla in una sontuosa residenza reale. Carolina Bonaparte, dotata di un gusto raffinato, amante dell’arte e dell’antichità, cura personalmente l’arredo, facendo pervenire dalle residenze parigine mobili e suppellettili in stile impero; al tempo stesso dava indicazioni per nuovi arredi agli artigiani napoletani, condizionandone il gusto che si adegua sempre di più a quello della corte. Caduta la dinastia napoleonica e ritornato Ferdinando dalla Sicilia non si fermano le opere di abbellimento nella reggia, che nel 1819 apre i suoi saloni a un fastoso pranzo offerto alla famiglia imperiale d’Austria, accompagnata in visita a Napoli dal Primo Ministro, il principe di Metternich. Con l’ascesa al trono di Francesco I nel 1825 nuovi impulsi vengono dati ai lavori, affidati a Antonio Niccolini, architetto di Casa Reale che progetta l’assetto e l’apparato decorativo del salone da ballo e del salottino pompeiano: unici ambienti rimasti intatti della sistemazione della reggia, durante l’Ottocento borbonico. Dopo la morte di Francesco I, 8 nel 1830, il nuovo sovrano Ferdinando II conferisce al Niccolini, coadiuvato da Tommaso Giordano, l’incarico di portare celermente a conclusione le opere edilizie e gli apparati decorativi del palazzo. Su progetti di Niccolini vengono eseguiti dagli scultori Calì, Solari, Citarelli, Aveta e Beccalli camini marmorei, ispirati a diversi stili (greco, egizio, gotico…), finemente intagliati e arricchiti di statue, mentre candelabri bronzei sono realizzati su disegno di Tito Angelini. Edificato il terzo cortile, si progetta lo scalone monumentale, per consentire insieme all’elegante scalone esagonale situato nel lato opposto e decorato con ringhiere e lance incrociate, l’accesso al piano nobile. Nel nuovo scalone, realizzato su disegno di Tommaso Giordano, vengono utilizzati marmi di Carrara per gli ampi gradini e marmi di Mondragone per le colonne fortemente rastremate, ispirate ai templi di Paestum. Quando la reggia dai Borbone passa ai Savoia viene approntato un progetto di sistemazione museale, promosso, a partire dal 1864, da Annibale Sacco, Direttore della Real Casa, che coadiuvato da Domenico Morelli e Federico Maldarelli, opera scelte collezionistiche a più ampio respiro, acquisendo dipinti e sculture prelevate dalle soppresse residenze borboniche o acquistando opere di artisti contemporanei di diverse tendenze nel riuscito tentativo di contemperare nuove istanze figurative. È del 1866 la sistemazione del Salottino di Porcellana di Maria Amalia di Sassonia, capolavoro degli ultimi anni della Manifattura Carolina, proveniente dalla reggia di Portici e del 1877 trasferimento dalla Favorita di Resina di un pavimento marmoreo ritrovato nel 1788 in una villa romana di Capri. Alla morte di Sacco, nel 1887, il Museo da lui promosso viene gradualmente lasciato in stato di abbandono, svolgendo un ruolo secondario e complementare rispetto alla preminente funzione residenziale. La reggia viene stabilmente abitata da Vittorio Emanuele III, durante i primi anni del suo regno e dal 1906 assegnata ai Duchi d’Aosta. Alla fine del secolo Capodimonte rinsalda il suo ricorrente isolamento dalla città. I cancelli si chiudono al pubblico di studiosi e turisti; riapriranno solo mezzo secolo dopo, con il ripristino della piena funzione museale, in seguito al trasferimento, nel 1957, dal Museo Nazionale della raccolte d’arte medievale e moderna, secondo il progetto dell’allora sovrintendente Bruno Molagoh. 9 SINFONIETTA KÖLN REGGIA DI CAPODIMONTE Salone delle Feste Concerto d’inaugurazione Mercoledì, 28 aprile 2010 – ore 21.00 Sinfonietta Köln Tanja Becker-Bender violino L’ Orchestra da Camera di Colonia, fondata nel 1984, è oggi uno degli ensemble più validi nel suo genere. In particolare le sue interpretazioni di Mozart e dei compositori a lui contemporanei, hanno ricevuto le lodi dei critici “per il perseguimento di strade nuove ed eccitanti” (W.E. von Lewinski, Tageblatt Wiesbadener). La Sinfonietta Köln si esibisce regolarmente in tutto il mondo con un repertorio che spazia dal Classicismo al Novecento. Numerose registrazioni radiofoniche e produzioni in cd su musiche di Monn, Haydn, Mozart, Mendelssohn, Gade e Respighi ne testimoniano, appunto, il respiro. E’ inoltre ospite regolare di numerosi festival, tra i quali lo Schwetzinger Festspiele, il Mozartfest Würzburg, l’Augsburger Mozartsommer, il Festival delle Fiandre e la Stagione Estiva di Parma. Frequenti tournées all’estero hanno visto l’ensemble anche a Roma, Napoli, Montecarlo, Mosca e Shanghai. PROGRAMMA JOHANN CHRISTIAN BACH (1735-1782) Sinfonia in sol minore op.6 n.6 TANJA BECKER–BENDER WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756-1791) Concerto per violino e orchestra in re maggiore KV.218 PHILIP GLASS (1937) Company FRANZ JOSEPH HAYDN (1732-1809) Sinfonia in mi minore Hob.I n.44 Trauersinfonie 10 Formatasi con Helmut Zehetmair al Mozarteum di Salisburgo e con Wolfgang Marschner a Freiburg, all’età di quattordici anni Tanja Becker-Bender diventa allieva di Wilhelm Melcher (Melos Quartett) presso l’Università di Musica e Spettacolo di Stoccarda. Nel 1996 completa il suo percorso di studi con il massimo voti per poi perfezionarsi con David Takeno alla Guildhall School of Music and Drama di Londra, con Günter Pichler (Alban Berg Quartett) presso l’Università di Musica e Performing Arts di Vienna e con Robert Mann (Juilliard String Quartet) presso la Juilliard School di New York. 11 V 2 1 ILLA PIGNATELLI Il Museo Diego Aragona Pignatelli, che ha sede nella Villa Pignatelli, è uno degli edifici storici più frequentati e più noti di Napoli. La Villa fu progettata da Pietro Valente, architetto allievo di Niccolini, su incarico del nobiluomo inglese Ferdinando Acton il quale intervenne sull’edificio in modo così determinante che a lui si deve la strana incongruenza tra porticato dorico e facciata a lesene ioniche, nel prospetto verso la Riviera. L’edificio è immerso nel bellissimo giardino, l’unico rimasto tra i tanti situati un tempo in questa zona, realizzato su disegno di Guglielmo Bechi; è caratterizzato da un semplice corpo di residenza a due piani, con un leggero risalto frontonato, nella parte posteriore dalla quale partono due ali più basse terminanti come due tempietti in antis collegati da un colonnato realizzato in stile dorico di accademica correttezza. Alla morte di Acton la Villa passò ai Rotschild, insieme a gran parte del giardino, che dal 1842 ne fecero la propria residenza e vi costruirono, sul lato lungo la via Santa Maria in Portico, una palazzina per gli uffici. All’interno dell’edificio principale furono rinnovate le decorazioni, su progetto di Gaetano Genovese. Nel 1867, in seguito all’allontanamento dei Borbone ai quali erano legate le sorti finanziarie della famiglia, la Villa venne venduta a Don Diego Aragona Pignatelli Cortes, duca di Monteleone, il cui nipote sposò Rosa Fichi dei duchi di Amalfi. La coppia rinnovò completamente le decorazioni e gli arredi, rispecchiando soprattutto il gusto di Rosina Pignatelli che ne fece uno dei salotti più ambiti della città. Nel corso di più di sessanta anni vi raccolse una ricca biblioteca, una fornitissima discografia ed una preziosa collezione di porcellane e di servizi da tavola che alla sua morte, per sua volontà, passarono allo Stato italiano. La Villa venne nuovamente restaurata nel 1960 e fu aperto al pubblico il Museo: al piano terreno si è cercato di mantenere il carattere di dimora principesca, con gli arredi e gli oggetti originari, destinando gli ambienti più ampi, come la sala da ballo o la veranda neoclassica, a manifestazioni pubbliche. Il primo piano accoglie, dal 1998, le opere d’arte più antiche e prestigiose di proprietà del Banco di Napoli. Nel giardino è stato costruito un piccolo edificio per ospitare il Museo delle Carrozze che accoglie magnifici esemplari di carrozze realizzate dalle fabbriche più prestigiose dell’Ottocento e provenienti dalle donazioni D’Alessandro e Leonetti. 11 I SOLISTI DI PERUGIA VILLA PIGNATELLI Veranda neoclassica Giovedì, 6 maggio 2010 – ore 20.00 Orchestra da Camera I Solisti di Perugia David Geringas violoncello I Solisti di Perugia rappresentano nel panorama internazionale un eccellente complesso d’archi, ponte ideale tra la tradizione dei più famosi ensemble cameristici italiani ed un nuovo, inconfondibile approccio interpretativo in cui la ricerca e la cura esegetica dei dettagli si esprime con un suono ricco di fascino, vivacità ed espressione, universalmente riconosciuto come cifra distintiva del gruppo. Già presente nel cartellone delle più importanti società concertistiche italiane, i “Solisti” possono vantare la presenza al Festival di Kusatsu (Giappone) nella cui programmazione artistica rivestono dal 2001 un ruolo centrale in qualità di unica orchestra ospite. La formazione ha inoltre inaugurato il Semestre di Presidenza Italiana dell’UE nel 2003 a Roma, ha rappresentato l’Italia in occasione della Festa della Repubblica italiana nel 2002 in Grecia, è stata invitata a Festival prestigiosi quali il Casals di Pradès, Le Nuits de Suquet di Cannes, il Festival delle Nazioni di Città di Castello, la Sagra musicale Umbra, il Fugato Festival di BadHomburg, Mùsica a l’Estiu di Xàbia (Valencia) ed ha suonato per le principali Istituzioni musicali italiane al fianco dei solisti Amoyal, Bognar, Canino, Dindo, Gasdia, Gavrilov, Lethiec, Tacchinò. L’apertura verso ogni linguaggio musicale, ha portato il Gruppo a confrontarsi anche con la musica Jazz. E’ nato così per UmbriaJazz il progetto “Omaggio a Ch.Parker” che ha riscosso enorme successo in tutti i principali Festival Jazz d’Italia e a NewYork, al Birdlan Jazz club, nel giugno 2007. Ricchissimo il repertorio discografico dei Solisti di Perugia per le etichette Camerata Tokyo, LaMaggiore, UmbriaJazz, Tactus. PROGRAMMA (1857-1934) EDWARD ELGAR Concerto per violoncello e orchestra op.85 Serenata per archi op.20 BENJAMIN BRITTEN (1913-1976) Simple Symphony per archi op.4 14 DAVID GERINGAS David Geringas è uno dei musicisti più versatili del nostro tempo. Il violoncellista e direttore d’orchestra ha un repertorio che spazia dal primo barocco alla musica contemporanea. Lituano di nascita, è stato il primo artista ad eseguire in occidente molte opere di compositori dell’avanguardia russa e lituana. Grazie al suo impegno, nel 2006, il Presidente della Repubblica Federale Tedesca Köhler lo ha insignito dell’Ordine al Merito, elogiandone gli eccezionali traguardi ottenuti come musicista e ambasciatore della cultura tedesca nel mondo. Dal 1963 al 1973, Geringas ha studiato con Rostropovich al Conservatorio di Mosca, vincendo nel 1970 il primo premio e la medaglia d’oro al Concorso Tchaikovsky. L’artista ha suonato in tutto il mondo con le orchestre più importanti e con i migliori direttori del nostro tempo. La sua vasta discografia – oltre 50 cd - include molte registrazioni pluripremiate quali i 12 concerti per violoncello di Boccherini (Grand Prix du Disque), la musica da camera di Henri Dutilleux (Diapason d’Or) e i concerti per violoncello di Hans Pfitzner (Jahrespreis der Deutschen Schallplattenkritik). Importanti compositori contemporanei (Sofia Gubaidulina, Peteris Vasks, Erkki-Sven Tüür) hanno dedicato a Geringas loro opere. Nel luglio 2006, il lavoro di Anatolijus Senderovas “Canzone di David per violoncello e quartetto d’archi” è stato presentato in anteprima a Kronberg in occasione del 60° compleanno dell’artista. Come direttore d’orchestra, si esibisce in tutto il mondo. Dal 2005 è “Primo Direttore Ospite“ della giapponese Kyushu Symphony Orchestra. 15 THE RTE’ VANBRUGH QUARTET VILLA PIGNATELLI Veranda neoclassica Giovedì, 13 maggio 2010 – ore 20.00 The RTE’ Vanbrugh Quartet Sandro De Palma pianoforte Gregory Ellise e Keith Pascoe violini Simon Aspell viola Christopher Marwood violoncello Vincitore del Concorso Internazionale per Quartetto d’Archi di Londra nel 1988, il quartetto Vanbrugh gode di una solidissima reputazione nel mondo della musica da camera. Sono oltre settanta i concerti che annualmente il quartetto realizza negli USA, in Europa, in Asia e nei più prestigiosi festival europei. Per i rapporti artistici intrattenuti con la Radio Televisione Irlandese e con l’University College di Cork, al quartetto è stato assegnato il premio National Entertainment per la musica classica. Formazione dal repertorio estremamente vasto, il Vanbrugh è stato ospite del Concertgebouw di Amsterdam, del Konzerthaus di Berlino, della Carnegie Hall di New York e del Kennedy Center di Washington. In Italia, le società di concerti più prestigiose lo hanno più volte ospitato sin dal 1994, anno della loro prima tournée. Nel Luglio 2000 il quartetto ha rappresentato l’Irlanda al festival di musica da camera Europamusicale in Germania, Ungheria e Repubblica Ceca. Oltre che per la Radio Televisione Irlandese, l’ensemble effettua spesso registrazioni per la BBC. Ha attualmente inciso 25 cd, per lo più per la Hyperion. Dal 1996 il quartetto ha fondato il Festival di musica da camera di Cork che è oggi uno dei maggiori eventi del calendario musicale europeo. SANDRO DE PALMA PROGRAMMA PËTR IL’IC CAJKOVSKIJ (1840-1893) Quartetto n.3 in mi bemolle maggiore per archi op.30 ANTONÍN DVORÁK (1841-1904) Quintetto n.2 in la maggiore per pianoforte e archi op.81 16 E’ considerato tra gli interpreti più interessanti del panorama europeo. Nato a Napoli, si è formato alla scuola di Vincenzo Vitale. Ha successivamente studiato con Nikita Magaloff, Piero Rattalino e Alice Kezeradze-Pogorelich. Ha debuttato all’età di nove anni suonando Bach, Chopin e Schubert, a diciannove vinceva il primo premio al Concorso Internazionale “Alfredo Casella” di Napoli aggiudicandosi, due anni dopo, il Primo Premio della “Fondazione Bruce Hungerford” di New York che gli avrebbe aperto le porte della celebre Carnegie Hall. Tra le tappe più significative della sua carriera, nel 1983, l’esecuzione integrale degli Studi di Chopin al Festival Internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli” quindi, nel 1998, il brillantissimo successo del suo debutto alla Wigmore Hall di Londra con i 24 Preludi di Chopin. Nel 2000 ha eseguito, su invito di Juri Temirkanov, il Concerto n. 1 di Franz Liszt con la Filarmonica di San Pietroburgo. Nell’ottobre del 2001 è stato protagonista, con Andrea Bocelli e Ilia Kim sotto la direzione di Donato Renzetti, della prima esecuzione di “…malinconia, ninfa gentile” per canto, due pianoforti concertanti e orchestra d’archi di Azio Corghi, il quale ha successivamente dedicato a lui e alla Kim la suite “…Di bravura” tratta da tale composizione. Sempre in prima assoluta ha eseguito il Concerto per pianoforte e orchestra di Michele Dall’Ongaro. Tra i suoi maggiori successi, quello ottenuto alla Filarmonica di Berlino suonando con il “Quartetto Amarcorde” il Quintetto di Franck e la tournée con il Concerto n. 1 per pianoforte e tromba di Šostakovic accanto agli archi della famosa orchestra tedesca. E’ ospite dei più importanti Festival europei e protagonista di tournées in tutta Europa, negli Stati Uniti, in Messico, in Giappone. Recenti i suoi successi alla “Folle journée” di Nantes, al Festival pianistico de “La Roque d’Anthéron” e al Festival Chopin di Marienbad. Ha svolto e svolge un’intensa attività cameristica. Dal 1998 è direttore artistico del Festival “Maggio della Musica” di Napoli e Presidente dell’Associazione “Muzio Clementi” di Roma. 17 Bertrand Chamayou Il pianista Bertrand Chamayou è tra le più ricercate personalità della scena musicale francese. Impegni recenti e futuri includono appuntamenti al Théâtre des Champs Elysées, l’Herkulessaal, Musikfest Bremen, Wigmore Hall, Théâtre du Châtelet, spettacoli con l’Orchestre de Paris, la London Philharmonic Orchestra, la Hessischer Rundfunk Sinfonieorchester, l’Orchestre Philharmonique de Liège, la Orchestre National de France, la Royal Scottish National Orchestra. A vent’anni, ha vinto il prestigioso Concorso Internazionale “Marguerite Long-Jacques Thibaud” e, da allora, è stato invitato a suonare nei maggiori festival internazionali . Nato nel 1981, fu ben presto notato dal pianista di fama internazionale Jean-François Heisser che diventò poi il suo professore a Parigi, presso il Conservatoire National Supérieur de Musique. Bertrand Chamayou ha poi completato la sua formazione con Maria Curcio a Londra ed ha ricevuto preziosi consigli da grandi maestri come Leon Fleisher, Dimitri Bashkirov e Murray Perahia. Ha suonato anche come solista con alcune delle migliori orchestre nazionali francesi, con prestigiose orchestre europee (Hessischer Rundfunk Orchestra, London Philharmonic Orchestra, Orchestre de Liège, Tapiola Sinfonietta) e in formazioni da camera con Renaud e Gautier Capuçon, il Quartetto Ebène, il Quartetto Belcea, Sol Gabetta, Antoine Tamestit, Daishin Kashimoto, Jing Zhao, Xavier Phillips, Henri Demarquette, François Salque, Eric Le Sage. VILLA PIGNATELLI Veranda neoclassica Giovedì, 20 maggio 2010 – ore 20.00 Bertrand Chamayou pianoforte PROGRAMMA CÉSAR FRANCK (1822-1890) Prélude, Choral et Fugue FRANZ LISZT (1811-1886) da Années de pèlerinage. Première Année, Suisse: 4. Au bord d’une source 5. Orage 6. Vallée d’Obermann GABRIEL FAURÉ (1845-1924) Première Nocturne FRANZ LISZT (1811-1886) da Années de pèlerinage. Deuxième Année, Italie: 2. Il pensieroso da Venezia e Napoli. Supplément aux Années de pèlerinage : 1. Gondoliera in fa diesis minore 2. Canzone in mi bemolle minore 3. Tarantella in sol minore Concerto in collaborazione con il Festival Piano en Valois 18 19 PIERRE HOMMAGE VILLA PIGNATELLI Veranda neoclassica Giovedì, 27 maggio 2010 – ore 20.00 Pierre Hommage violino Michel Bourdoncle pianoforte PROGRAMMA Nato ad Avignone, a cinque anni inizia gli studi musicali nella sua città prima di essere ammesso al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica di Parigi nella classe di Christian Ferras, dove ottiene all’unanimità il Primo Premio in violino e in musica da camera. In seguito studia con Wiktor Libermann e, nel 1985, consegue il Diploma d’onore all’Accademia Chigiana di Siena dove frequenta le classi di Henryk Szering e Franco Gulli. Lo stesso anno, in occasione del tricentenario di Bach, esegue al Festival Internazionale di Cremona l’integrale delle Sonate e Partite insieme a Salvatore Accardo e Shlomo Mintz. Da allora intraprende una brillante carriera nei cinque continenti, con frequenti esibizioni televisive e radiofoniche per Radio France, RAI e BBC. È stato invitato a suonare nelle sale più prestigiose, accanto alle orchestre più importanti e sotto la direzione di alcuni tra i più significativi direttori del XX secolo: Carlo Maria Giulini, Herbert Von Karajan, Franco Ferrara, Sir Georg Solti, Wolfgang Sawallisch, Riccardo Muti, Yutaka Sado. La musica francese occupa un posto di rilievo nella sua discografia: l’opera per violino di Bonnal, registrata per l’etichetta Pavane records, si è aggiudica uno “Choc” della rivista “Le Monde della Musica e quattro Premi Diapason. Recentemente ha inciso per la 3D Classics l’opera per violino e pianoforte di Joseph-Guy Ropartz e il Concerto per violino ed orchestra op.77 di Brahms. La sua eccezionale tecnica, la purezza e il colore del suo suono, fanno di Pierre Hommage uno dei migliori violinisti francesi della sua generazione. Dedicatario di molte opere, ha ottenuto importanti riconoscimenti da insigni musicisti tra i quali Olivier Messiaen che lo ha definito «Un magnifique violoniste!». JOSEPH GUY ROPARTZ (1864-1955) Sonata n. 1 in re minore per violino e pianoforte MICHEL BOURDONCLE JOSEPH ERMEND BONNAL (1880-1944) Légende per violino e pianoforte GUILLAUME LEKEU (1870-1894) Sonata n.2 in sol maggiore per violino e pianoforte 20 Michel Bourdoncle, pianista nato a Marsiglia nel 1960, compie i suoi primi passi musicali con Jacqueline Cortot e Bernard Flavigny al Conservatorio “Darius Milhaud” di Aix-enProvence. Prosegue gli studi al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica di Parigi dove ottiene i suoi primi premi di Musica da Camera e di pianoforte nelle classi di Genevieve Joy e di Dominique Merlet. Altro maestro prestigioso per Michel Bourdoncle è Alberto Neuman, discepolo di Arturo Benedetti Michelangeli. Gli allori nei Concorsi della Guilde Junior, Pozzoli, Miszt a Utrecht, danno la misura della sua statura pianistica. Attualmente Michel Bourdoncle segue una triplice carriera, di concertista, di docente al Conservatorio Darius Milhaud a Aix-en-Provence, e di Direttore Artistico del Festival Internazionale “Le Notti Pianistiche” da lui creato nel 1993 con cadenza annuale ad Aix-en-Provence. Michel Bourdoncle ha ricevutto la medaglia al merito dalla città di Aix-en-Provence e la medaglia al merito dalla Assemblea Nazionale per la sua attività artistica e la creazione del Festival “le Notti Pianistiche”. 21 GALINA TCHISTYACOVA VILLA PIGNATELLI Veranda neoclassica Giovedì, 3 giugno 2010 – ore 20.00 Galina Tchistyacova pianoforte VINCITRICE DEL CONCORSO PIANISTICO INTERNAZIONALE “ENNIO PORRINO” DI CAGLIARI PROGRAMMA ALEKSANDR SKRJABIN (1872-1915) Galina Tchistyakova è nata il 27 aprile 1987 a Mosca. Nel 1994 è entrata con successo alla Scuola di Musica del Conservatorio Statale della sua città, sotto la guida di P.Tchaikovsky, terminando poi gli studi con il professor A. Ryabov. Attualmente allieva del quinto corso presso il Conservatorio dove ha iniziato la sua formazione artistica, Galina è risultata vincitrice in numerosi concorsi fra i quali il “New Names” di Mosca, il 3° Concorso Internazionale Chopin di Mosca per giovani pianisti, il Concorso Pianistico Internazionale in memoria di Emil Gilels (II premio) nel 2003 a Odessa, il Concorso Pianistico Internazionale “Skriabin” (III premio) a Mosca nel 2004, il Grand Koncerteum Competition (II premio con primo non assegnato) ad Atene nel 2006, lo “Scriabin International Piano Competition”, il Città di Grosseto nel 2007 (II premio con primo non assegnato), il “Maria Callas Grand Prix 2008” di Atene (III premio), il “Grieg” di Oslo nel 2009 (III premio) e, nello stesso anno, il Concorso Pianistico Internazionale “Premio Franz Liszt” di Grottammare (III premio). Oggi Galina Tchistyakova è protagonista di un’intensa attività concertistica sia in recital che in qualità di solista accanto ad importanti orchestre sinfoniche esibendosi in Russia, Francia, Germania, Polonia, Austria, Italia, Spagna, Bielorussia, Ucraina, Finlandia, Giappone, Grecia. E’ membro dell’Associazione “A. Skriabin” e “F. Chopin” di Mosca. Sonata n.5 op.53 EDWARD GRIEG (1864–1955) 6 Poetiske tonebilleder, «Immagini poetiche» op.3 F. SCHUBERT (1797-1828) - F. LISZT (1811-1886) Erlkönig Serenade FRANZ LISZT (1811-1886) Réminiscences de Don Juan 22 23 MARTIN KASIK VILLA PIGNATELLI Veranda neoclassica Giovedì, 10 giugno 2010 – ore 20.00 Martin Kasik pianoforte PROGRAMMA Martin Kasik, nato nel 1976, è un pianista ceco eccezionale. Ha vinto numerosi primi premi tra cui la Primavera di Praga del 1998 ed il New York Young Concert Artists Audition nel 1999. I suoi insegnanti sono stati Ivan Klánský, Lazar Berman, Eugen Injic, Christian Zacharias e Paul Badura-Skoda. Oltre all’attività in recital, Kasik è stato anche acclamato interprete al fianco dell’Orchestra Chicago Symphony, della Minnesota Orchestra, della DSO Berlin, dei Stuttgarter Philharmoniker, della Tonhalle di Zurigo, della Rotterdam Philharmonic, della Filarmonica Ceca, della Filarmonica di Helsinki. E’ stato più volte in tour in USA e in Giappone con la Filarmonica Ceca e con l’orchestra sinfonica di Praga. Nel 2008, è diventato presidente della società Fryderyk Chopin della Repubblica Ceca e del Fryderyk Chopin Festival di Marienbad. E’ membro del consiglio di amministrazione della festa di primavera di Praga. FELIX MENDELSSOHN BARTOLDY (1809-1847) dalle Romanze senza parole: op. 19 No. 4 in la maggiore, op. 30 No. 6 in fa diesis minore, op. 53 No. 3 in sol minore, op. 30 No. 1 in mi bemolle maggiore, op. 62 No. 6 in la maggiore, op. 38 No. 6 in la bemolle maggiore, op. 19 No. 3 in la maggiore FRYDERYK CHOPIN (1810-1849) Scherzo in si bemolle minore op.31 ROBERT SCHUMANN (1810-1856) Arabesque op.18 FRYDERYK CHOPIN (1810-1849) Ballata in sol minore op.23 Andante spianato et Grande polonaise brillante op.22 26 27 DUO ANTHONY LEROY- SANDRA MOUBARAK VILLA PIGNATELLI Veranda neoclassica Giovedì, 17 giugno 2010 – ore 20.00 Anthony Leroy violoncello Sandra Moubarak pianoforte Una sorprendente fusione tra i due artisti, una perfetta simbiosi altamente comunicativa, caratterizzata da finezza e generosità. Anthony Leroy e Sandra Moubarak hanno deciso di dedicarsi interamente alla formazione in duo, cosa rara e preziosa sulla scena musicale, rivelando, insieme e con i rispettivi talenti, insospettabili ricchezze nel repertorio prescelto. Nel 2004, grazie all’incisione di un cd su musiche di Mendelssohn, il duo si è aggiudicato una serie di prestigiosi riconoscimenti in Francia, tra cui il più importante: il Diapason d’Or de l’Année. Il loro primo disco, unanimemente acclamato, ha fatto guadagnare ai due artisti un’altissima reputazione fra i principali gruppi di musica da camera nel mondo. Il duo Leroy-Moubarak è ospite abituale di prestigiosi festival e di sale da concerto in Francia e all’estero: Saint-Riquier, Orangerie de Sceaux, Roque d’Anthéron Festival, Folle Journée de Nantes, Musée d’Orsay Auditorium, Kuhmo Chamber Music Festival, Tokyo Folle Journée. Da quando hanno iniziato a suonare insieme, nel 1998, Sandra e Anthony hanno raccolto numerosi riconoscimenti. Dopo aver lavorato con il violoncellista del Quartetto Artis, Othmar Muller a Vienna, e con altri maestri come Christian Ivaldi, Alain Meunier e Ami Flamer al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi, hanno vinto i concorsi di Losanna, Zagabria, Barcellona. Il duo, che è regolarmente in onda su Radio programms Francia (France Musiques, France Inter), è stato scelto per un film documentario prodotto dal canale di musica classica. Il duo è sostenuto dalla Fondation d’Entreprise Groupe Banque Populaire. PROGRAMMA CÉSAR FRANCK (1822-1890) Sonata per violoncello e pianoforte CLAUDE DEBUSSY (1862-1918) Sonata in re minore per violoncello e pianoforte FRYDERYK CHOPIN (1810-1849) Sonata in sol minore op.65 per violoncello e pianoforte 28 29 MARIA JOSÉ SOUZA GUEDES VILLA PIGNATELLI Veranda neoclassica Giovedì, 24 giugno 2010 – ore 20.00 Maria José Sousa Guedes pianoforte PROGRAMMA Nata ad Oporto, è stata allieva di Ernestina da Silva Monteiro e di F. Wandschneider, diplomandosi con lode presso il Conservatorio di Musica della sua città. Vincitrice di concorsi nazionali, ha ottenuto una borsa dalla Fondazione C. Gulbenkian per perfezionarsi a Vienna con Hans Graf, quindi ha frequentato “masterclasses” con Vlado Perlemuter, Jorg Demus, Sequeira Costa e Maria João Pires. Ha tenuto circa di quattrocento concerti in più di 20 paesi europei. Si è esibita con le Orchestre Sinfoniche di Oporto e Lisbona, la Nazionale di Oporto, la Sinfonica di Szeczin, l’Orchestra da camera di Slesia e l’Orchestra da camera del Kazakistan. Ad oggi, ha inciso 7 cd, tre per solo pianoforte e quattro per flauto e pianoforte al fianco del marito Luis Meireles.È stata membro di giuria di Concorsi Internazionali di pianoforte in Portogallo, Spagna, Italia,Russia e Macedonia. Maria José Souza Guedes è docente presso il Conservatorio di Musica di Oporto dal 1982. FREI JACINTO (1700ca.-1750) Toccata in re minore OSCAR DA SILVA (1870-1958) Indécision Naïveté ALEXANDRE REY COLAÇO (1852-1928) Malagueñas Danse des «Aissahouas» FERNANDO C. LAPA (1950) O Milagre do Amanhecer (2008) Variazioni sopra O Coro di Primavera (2000) dedicate alla pianista Maria José Sousa Guedes ROBERT SCHUMANN (1810-1856) Studi Sinfonici op.13 (inclusi i 5 Studi postumi) 30 31 SANDRO DE PALMA VILLA PIGNATELLI Veranda neoclassica Domenica, 10 ottobre 2010 – ore 11.00 Sandro De Palma pianoforte PROGRAMMA OTTORINO RESPIGHI (1879-1936) Antiche Danze e Arie (originale per liuto) D. SCARLATTI (1685-1757) - C. TAUSIG (1841-1871) Due Sonate E’ considerato tra gli interpreti più interessanti del panorama europeo. Nato a Napoli, si è formato alla scuola di Vincenzo Vitale. Ha successivamente studiato con Nikita Magaloff, Piero Rattalino e Alice Kezeradze-Pogorelich. Ha debuttato all’età di nove anni suonando Bach, Chopin e Schubert, a diciannove vinceva il primo premio al Concorso Internazionale “Alfredo Casella” di Napoli aggiudicandosi, due anni dopo, il Primo Premio della “Fondazione Bruce Hungerford” di New York che gli avrebbe aperto le porte della celebre Carnegie Hall. Tra le tappe più significative della sua carriera, nel 1983, l’esecuzione integrale degli Studi di Chopin al Festival Internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli” quindi, nel 1998, il brillantissimo successo del suo debutto alla Wigmore Hall di Londra con i 24 Preludi di Chopin. Nel 2000 ha eseguito, su invito di Juri Temirkanov, il Concerto n. 1 di Franz Liszt con la Filarmonica di San Pietroburgo. Nell’ottobre del 2001 è stato protagonista, con Andrea Bocelli e Ilia Kim sotto la direzione di Donato Renzetti, della prima esecuzione di “…malinconia, ninfa gentile” per canto, due pianoforti concertanti e orchestra d’archi di Azio Corghi, il quale ha successivamente dedicato a lui e alla Kim la suite “…Di bravura” tratta da tale composizione. Sempre in prima assoluta ha eseguito il Concerto per pianoforte e orchestra di Michele Dall’Ongaro. Tra i suoi maggiori successi, quello ottenuto alla Filarmonica di Berlino suonando con il “Quartetto Amarcorde” il Quintetto di Franck e la tournée con il Concerto n. 1 per pianoforte e tromba di Šostakovic accanto agli archi della famosa orchestra tedesca. E’ ospite dei più importanti Festival europei e protagonista di tournées in tutta Europa, negli Stati Uniti, in Messico, in Giappone. Recenti i suoi successi alla “Folle journée” di Nantes, al Festival pianistico de “La Roque d’Anthéron” e al Festival Chopin di Marienbad. Ha svolto e svolge un’intensa attività cameristica. Dal 1998 è direttore artistico del Festival “Maggio della Musica” di Napoli e Presidente dell’Associazione “Muzio Clementi” di Roma. J.S. BACH (1685-1750) /A. MARCELLO (1669 – 1747) Concerto in re minore (originale per oboe) MUZIO CLEMENTI (1752-1832) Sonata in fa maggiore FRANZ LISZT (1811-1886) Années de pèlerinage. Deuxième Année, Italie Réminiscences de Norma, Grande Fantasia sull’opera di Bellini 32 33 MELARPA VILLA PIGNATELLI Veranda neoclassica Domenica, 17 ottobre 2010 – ore 11.00 Melarpa Ensemble Quartetto d’arpe PROGRAMMA JOSÉ BLANCO (1911-1981) Concierto n.1 ISAAC ALBENIZ (1860-1909) Cordova, Granada Formazione affascinante e raramente presente nelle sale da concerto. Per questo motivo le arpiste Carmela Cardone (fondatrice del gruppo), Sonia Del Santo, Elena Pozzuto e Francesca Cardone si presentano come testimonianza del grande gioco della musica in cui il suono dello “strumento degli angeli” sfiora l’impossibile per un momento di poesia da offrire a quanti amano l’arte, la musica e l’emozione. Un ensemble di arpe è certo formazione da concerto inconsueta: la si vede in qualche pittura, in antichi affreschi o nelle grandi regge. Infatti nelle corti di Francia, Spagna e Napoli c’era un fiorire di arpisti che suonavano arpe semplici e poi quelle a corde doppie e triple per meglio poter accompagnare gli aristocratici canti. Allo scopo quindi di ridare vita a preziose armonie del passato coniugandole alle espressioni musicali più attuali nasce il “Melarpa Ensemble” che ricerca l’originalità, la morbidezza del suono e le particolari atmosfere tipiche di questo elegante strumento. Particolare attenzione è data alla ricerca dei brani con un repertorio che, partendo dalla musica antica e barocca, si arricchisce poi con musica romantica, moderna e spagnola. Il gruppo si è esibito nell’ambito di importanti festival e rassegne musicali. ENRIQUE GRANADOS (1876-1916) Jota, Danza spagnola n.5 ERNESTO LECUONA (1865-1963) Malagueña GEORGE BIZET (1838-1875) Carmen, trascrizione di J.Thomas MARIA ROSA CALVO-MANZANO (1946) Una noche en New York CARLOS SALZEDO (1885-1961) Trittico: Chanson dans la nuit, Tango, Rumba 34 35 JOHANNA TRECIAK VILLA PIGNATELLI Veranda neoclassica Domenica, 24 ottobre 2010 – ore 11.00 Johanna Treciak pianoforte E’ nata a Cracovia, dove ha iniziato la sua formazione musicale all’età di sette anni. Dopo aver studiato nella sua città natale con il maestro Zbigniew Drzewiecki, ha conseguito il diploma presso il Conservatorio di Varsavia. Nel 1978 è stata selezionata dal Ministero Polacco di Cultura per specializzarsi ulteriormente su Chopin al Conservatorio di Mosca sotto la guida di Lev Vlasenko. Vinto nel 1980 il Festival di pianisti polacchi a Slupsk, ha intrapreso una brillante carriera internazionale. Ha partecipato ad importanti rassegne musicali, tra cui il Festival di Echternach, il Festival delle Fiandre, il Festival di Lubiana, l’Emilia Romagna Festival, il Maggio di Napoli, Les Floraisons Musicales, Nancyphonie, il Sounding Jerusalem, Chopiniana a Buenos Aires. Nel 2010 parteciperà a numerose manifestazioni realizzate in occasione del bicentenario della nascita di Chopin in molti paesi in Europa e in America. PROGRAMMA KAROL SZYMANOWSKY Metope op.29 Maschere op.34 FRYDERYK CHOPIN (1810-1849) Polacca in mi bemolle minore op.26 n.2 Mazurke op.68 Improvvisi op.29, op,36, op.51, op.66 Polacca in fa diesis minore op.44 36 37 C a festa, in fila sulle acque del lago, mentre il sole spariva in maree sfolgoranti di colori, i canti e i suoni d’orchestrine deliziose, come ci sono state tramandati da oli, guaches e disegni di numerosi autori. La palazzina fu saccheggiata dai lazzari nel 1799. Servì a Gioacchino Murat per cambiarsi gli abiti e mutare cavallo, la notte del 19 maggio 1815, braccato dai soldati borbonici, per fuggire da Miliscola. Dopo l’occupazione militare, nella seconda guerra mondiale, riportò danni e devastazioni. Di seguito, incominciò la ricostruzione, ma parecchio mobilio e cimeli ormai erano irrimediabilmente perduti.La sera del 24 marzo 1846 furono ricevuti Zar e Zarina di Russia, in una magnifica festa in loro onore. I sovrani di Prussia pranzarono nella Casina Reale, nel gennaio 1859, in occasione della loro visita informale a Napoli, sotto il falso nome di Conte e Contessa di Zollern. Tutta la genealogia dei Borboni di Napoli vi passò, così come i re Umberto I e Vittorio Emanuele III di Savoia in occasione di battute di caccia e di pesca. Ultimo Capo dello Stato, ospite della Casina Reale, fu il presidente della Repubblica Luigi Einaudi, assieme alla consorte, che alcuni ricordano, con l’aria dei galantuomini signori dell’Ottocento quali erano, sulla carrozzella del popolare vegliardo “Polpetta” (al secolo Pasquale Mazzella, popolare cocchiere) il quale si recava spesso al Quirinale per salutare 1`amico Presidente nelle feste natalizie e di onomastico. Altri illustri personaggi passarono per la Casina Reale, quali il celebre scrittore A. Dumas, il mitico W. Amadeus Mozart, venuto a carpire, in terra cumana, le giuste atmosfere per la sua opera musicale Tito, nonché l’estroso Rossini, che tra una pescata e una battuta di caccia, scriveva motivi e arie musicali. Rossini, a ricordo delle giornate passate in terra cumana, nei luoghi sacri all’epica virgiliana, fece apporre, sulla facciata della sua casa bolognese, il verso del VI libro dell’Eneide, in cui Virgilio rievoca Orfeo. ASINA VANVITELLIANA AL FUSARO A poca distanza dalla sponda orientale, cui è collegata con un classico pontescalandrone, sorge sulle acque del lago Fusaro, quasi un fiore esotico, sbocciato nella sontuosa e maestosa architettura del Settecento, per la magia di Carlo Vanvitelli, artefice del favoloso palazzo reale di Caserta, e per desiderio di re Ferdinando IV, la Palazzina Vanvitelliana, sito reale di pesca e caccia. Il re Borbone la destinò agl’incontri con Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia, sua seconda moglie morganatica, alla quale pure dedicò l’edificio. Piano ammezzato e primo piano sono illuminati da ampi finestroni, come pure due corpi di fabbrica, proiettati verso nord e verso sud. Il tetto poligonale al centro è a tegole: sembra quello di una suggestiva pagoda, di cui il lastrico ricopre le due ali laterali. Quattro lanterne di ferro battuto pendono dai bracci agli spigoli della villa, e due colonnine in ferro con lampioni d’uguale forma s’ergono agili all’imbocco del ponte d’accesso. La Casina fu costruita nel 1782, su progetto di Carlo Vanvitelli, che utilizzò la presenza di scogli (un ammasso di pietraglie forse di villa marittima romana) e la rinforzò, con pietre vulcaniche, di cui alcuni blocchi rettangolari ne incorniciano la base. Ferdinando IV volle riservare la Casina reale agli ospiti più illustri, come l’imperatore d’Austria Francesco II e consorte, con personaggi della famiglia imperiale e il principe Federico Clemente, conte di Metternich nel 1819. Il principe di Metternich, scrivendo il 30 aprile alla moglie, ebbe parole d’entusiasmo per la zona flegrea, esaltando le bellezze delgolfo di Napoli e delle isole: “Ho vedutomolte cose al mondo, ma nulla di più bello e insieme di soddisfacente per l’anima e per i sensi. I momenti più spettacolari della Casina del Fusaro si vivevano tra i giardini popolati di alberi d’alto fusto, le aiuole fiorite del sito e le teorie interminabili delle barche parate 38 39 I VIRTUOSI ITALIANI CASINA VANVITELLIANA AL FUSARO mercoledì, 22 settembre 2010 – ore 21.00 I VIRTUOSI ITALIANI Alberto Martini, Glauco Bertagnin violini solisti PROGRAMMA LUIGI BOCCHERINI (1743-1805) Sinfonia in re maggiore n.1 I Virtuosi Italiani, ensemble nato nel 1989, è una delle formazioni più attive e qualificate nel panorama artistico internazionale. Molteplici sono le collaborazioni con solisti e direttori di fama mondiale. Sono gli organizzatori del Festival Atlantide che, giunto alla sua V Edizione, ogni anno li vede presenti a Verona presso il Teatro Nuovo e della Stagione Concertistica che si svolge nella prestigiosa e storica Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, sempre a Verona. I Virtuosi Italiani hanno suonato nei più importanti teatri italiani, inciso con rinomate case discografiche ed effettuato molte tournée tra cui, la più recente, avvenuta nella primavera del 2009, nei teatri dell’Argentina e dell’Uruguay. Prestigioso impegno è stato il “Concerto per la Vita e per la Pace”, svoltosi a Roma, Betlemme e Gerusalemme lo scorso dicembre. Il Concerto è stato teletrasmesso dalla RAI in Mondovisione il giorno di Natale. Importanti i segni di riconoscimento per una formazione che quest’anno festeggia i suoi vent’anni di attività. Il 2010 è stato aperto con una tournée in Estonia che li ha visti partecipare, per la seconda volta in pochi anni, al prestigioso Barokkmuusika Festival. GIOVANNI BATTISTA VIOTTI (1755-1824) Sinfonia Concertante in fa maggiore per due violini e orchestra NICCOLÒ PAGANINI (1782-1840) Cantabile in re maggiore per violino e archi ANTONIO BAZZINI (1818-1897) Rêverie per violino e archi OTTORINO RESPIGHI (1879–1936) Antiche Danze ed Arie, III Suite NINO ROTA (1911-1979) Concerto per archi 40 41 GLI ARCHI DELL’ORCHESTRA FILARMONICA DI TORINO CASINA VANVITELLIANA AL FUSARO mercoledì, 29 settembre 2010 – ore 21.00 GLI ARCHI DELL’ORCHESTRA FILARMONICA DI TORINO Sergio Lamberto concertatore e violino di spalla Mihaela Martin violino Frutto del lavoro appassionato e costante di Sergio Lamberto, primo violino dell’Oft e animatore indiscusso della formazione, gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino sono una formazione autonoma dal 2009. Senza venir meno al loro ruolo di cuore pulsante dell’intera orchestra, quando si esibiscono in modo indipendente riflettono al meglio lo spirito, il calore e l’intelligenza musicale del loro fondatore. I solisti con i quali hanno collaborato, il pubblico e la critica riconoscono nelle loro esecuzioni la fondamentale attenzione al dettaglio, ma anche l’allegria e la partecipazione emotiva che caratterizza ogni concerto, segno tangibile del piacere che ogni membro del gruppo prova nel fare musica. L’attività degli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino è sostenuta dalla Fondazione Crt e dalla Fondazione Giovanni Goria. PROGRAMMA EDWARD GRIEG (1864-1955) Norwegian; Il primo incontro, da Melodie op.53 Primavera, da Melodie Elegiache op.34 Danza delle mucche e danza contadina, da Arie Norvegesi op.63 JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750) Concerto in mi maggiore per violino, archi e basso continuo BWV 1042 LEÓŠ JANÁCEK (1854-1928) Suite per orchestra d’archi 42 MIHAELA MARTIN Nata a Bucarest, Mihaela Martin si è affermata come una fra le più straordinarie virtuose del violino della sua generazione. Iniziati gli studi all’età di 5 anni, ha avuto in Stefan Gheorghiu, allievo a sua volta di David Oistrach, il proprio punto di riferimento formativo. All’età di 19 anni Mihaela Martin ottiene il II premio al Concorso Tchaikowsky di Mosca e nello stesso anno il primo premio al Tibor Varga di Sion. Nel 1979 viene premiata ai concorsi di Montreal e Regina Elisabetta di Bruxelles. Ma è soprattutto il primo premio al concorso di Indianapolis (USA, 1982) che ha dischiuso all’artista le opportunità di essere invitata dalle migliori orchestre europee ed americane. Il suo debutto alla Carnagie Hall è stato accolto dalla stampa americana con accenti di forte entusiasmo. L’autorevole Washington Post si esprimeva in questi termini: “…. Mihaela Martin arricchirà negli anni a venire il mondo della musica…suona con l’energia e il virtuosismo che sono i requisiti del successo… La sua concentrazione è assoluta, è sicura di sé e, soprattutto, ha immaginazione”. Si è esibita nelle sale da concerto di tutto il mondo, con orchestre, solisti e direttori di prima grandezza. Dal 1992 è professore alla Musikhochschule di Colonia ed attualmente suona un violino di Giovan Battista Guadagnino del 1742. 43 BIGLIETTERIA “MAGGIO DEI MONUMENTI MAGGIO DELLA MUSICA 2010” Concerto inaugurale Reggia di Capodimonte euro 25, 00 Concerti a Villa Pignatelli euro 20, 00 Ridotto euro 15, 00 Concerti a Capodimonte Biglietto euro 20, 00 Ridotto euro 15, 00 RIDUZIONI (non valide per il concerto inaugurale) Giovani di età inferiore ai 26 anni Studenti universitari Persone di età superiore ai 65 anni Università dell’età libera Insegnanti Associazioni riconosciute Associazioni culturali CRAL Aziendali, ACLI, ENDAS ecc. Insegnanti ed allievi dei Conservatori della Musica Soci Touring Club Rapporti con il pubblico Biglietteria Per il concerto inaugurale • Biglietteria Villa Pignatelli - Via Riviera di Chiaia, 200 - 80122 Napoli (da un’ora prima dell’inizio del concerto) • Biglietteria Reggia di Capodimonte - Via Miano, 2 - 80131 Napoli (da un’ora prima dell’inizio del concerto) Prevendite • Box Office: Galleria Umberto I - 80132 Napoli - Tel. 081 5519188 • Concerteria: Via Schipa, 23 - 80122 Napoli - Tel. 081 7611221 • Libreria Feltrinelli: Piazza dei Martiri - 80121 Napoli - Tel. 081 2405411 • Il Botteghino: Via Pitloo, 3 - 80128 Napoli - Tel. 081 5564684 Prenotazioni • Postali: (solo per i residenti fuori della Provincia di Napoli e per le persone di età superiore a 65 anni). • Fax: (solo per i residenti fuori della Provincia di Napoli e per le persone di età superiore a 65 anni). 39 081.6131338 Convenzioni Speciali Le organizzazioni sindacali, gli istituti musicali, le università, gli appartenenti alle FF.AA., le istituzioni e gli enti culturali, le associazioni, i circoli musicali, e, comunque, gruppi organizzati di almeno dieci persone possono beneficiare di rapporti convenzionati. Rimborsi In caso di completo annullamento di uno spettacolo sarà proposta, quando possibile, una manifestazione alternativa, o sarà rimborsato l’intero importo del biglietto su presentazione del biglietto integro entro dieci giorni dalla data dello spettacolo soppresso. Variazioni L’organizzazione della rassegna “Maggio dei Monumenti. Maggio della Musica 2009” si riserva la facoltà di apportare alla programmazione annunciata quelle variazioni di cast, date, orari, e/o programmi che si rendessero necessari per ragioni tecniche o cause di forza maggiore. Verrà data tempestiva comunicazione anche a mezzo stampa. MAGGIO DEI MONUMENTI – MAGGIO DELLA MUSICA ringrazia