Il Magnetismo - Di Giacomo

Tutti i corpi che sono in grado di esercitare la forza
magnetica vengono chiamati magneti o calamite.Un
magnete attira corpi di natura ferrosa,ma non esercita
alcuna azione nei confronti di tutte le altre sostanze.La
proprietà che posseggono prende il nome di Magnetismo.
Esistono due tipi di magneti:I
magneti naturali che sono quelle sostanze,come la
magnetite,danno origine a fenomeni magnetici.
I magneti artificiali che sono quelle sostanze che,come il
ferro,il cobalto,acquistano proprietà magnetica soltanto se
vengono magnetizzate.
Per magnetizzare un corpo ci sono tre metodi: Si possono
magnetizzare per strofinio,sfregandolo più volte,e sempre
nello stesso verso.
Lo stesso risultato si può ottenere per contatto,cioè
toccando l’oggetto con una calamita.
Infine,si può magnetizzare un oggetto per induzione,cioè
avvicinandola a una calamita, senza ch e essa la tocchi.
Quando un corpo viene magnetizzato può diventare
temporaneo o permanente.
Sono magneti temporanei quei corpi che perdono le
proprietà magnetiche quando la calamita viene
allontanata.
Sono magneti permanenti quelli che mantengono le loro
proprietà anche quando la calamita non c’è più.
L’attrazione che un magnete esercita non è uguale in tutte
le parti.
Le due estremità di un magnete vengono chiamate poli
magnetici.
Poli uguali di due
calamite si respingono,mentre poli diversi si attraggono.
In Europa la bussola fu utilizzata per la prima volta dai
navigatori della repubblica marinara di Amalfi,che la
impiegavano per orientarsi durante la navigazione.
La bussola è uno strumento che permette di rivelare
l’azione di una forza magnetica.Il magnete è libero di
muoversi e si orienta sempre nella stessa direzione:quella
geografica Nord-Sud.
Il fisico inglese William Gilbert fu il primo ad intuire che la
Terra si comportasse come un enorme magnete.
Quando
colleghiamo due estremità di un filo elettrico ai due poli di
una pila si può costruire un circuito elettrico.Se
disponiamo una bussola in modo che il filo del circuito sia
parallelo all’ago magnetico,possiamo osservare
che,quando c’è il passaggio di corrente,l’ago magnetico
cambia posizione.Quando il passaggio di corrente viene
interrotto,l’ago ritorna alla posizione Nord-Sud.Ciò viene
chiamato Effetto Magnetico della Corrente Elettrica.
Questa
scoperta fu compiuta nel 1820 dal fisico danese Christian
Oersted.Questi rapporti tra elettricità e magnetismo è
chiamato Elettromagnetismo.
L’effetto magnetico della corrente può essere osservato
anche con un altro semplice esperimento.Si può fare con
una apparecchio costruito avvolgendo un solenoide(cioè
un filo di materiale conduttore a spirale)intorno a un
supporto di ferro che è chiamato elettrocalamita.
Un’altra
applicazione molto importante del principio di Oersted è il
motore elettrico che è formato da un circuito che
comprende solenoidi liberi di ruotare e magneti
permanenti.
Con un
esperimento Michael Faraday dimostrò che il magnetismo
è in grado di produrre corrente elettrica.
L’alternatore è una macchina in grado di trasformare il suo
movimento rotatorio in corrente elettrica alternata.
Abbiamo visto che i fenomeni elettrici e quelli magnetici
sono strettamente legati tra loro,quindi le cariche
elettriche in movimento producono un campo
magnetico,cioè un effetto per cui qualsiasi corpo di
materiale ferroso che si trova vicino ne subisce
l’azione.Allo stesso modo,i magneti che si trovano in
movimento producono un campo elettrico,il quale è in
grado di generare corrente elettrica.
Nel 1866,il magnetico e fisico scozzese James Maxwell
formulò delle equazioni e dedusse che,quando le cariche
elettriche oscillano,danno origine a una campo magnetico
che varia nel tempo.Il campo magnetico variabile,genera a
sua volta un campo elettrico.Maxwell chiamò questi campi
oscillanti onde elettromagnetiche.
La conferma dell’ipotesi di
Maxwell arrivò nel 1866,quando il tedesco fisico Heinrich
Hertz mostrò l’esistenza delle onde elettromagnetiche e ne
misurò la velocità.
Le scoperte si Hertz furono sviluppate da Guglielmo
Marconi per realizzare la prima radio trasmittente.