Tutti i corpi che sono in grado di esercitare la forza magnetica vengono chiamati magneti o calamite.Un magnete attira corpi di natura ferrosa,ma non esercita alcuna azione nei confronti di tutte le altre sostanze.La proprietà che posseggono prende il nome di Magnetismo. Esistono due tipi di magneti:I magneti naturali che sono quelle sostanze,come la magnetite,danno origine a fenomeni magnetici. I magneti artificiali che sono quelle sostanze che,come il ferro,il cobalto,acquistano proprietà magnetica soltanto se vengono magnetizzate. Per magnetizzare un corpo ci sono tre metodi: Si possono magnetizzare per strofinio,sfregandolo più volte,e sempre nello stesso verso. Lo stesso risultato si può ottenere per contatto,cioè toccando l’oggetto con una calamita. Infine,si può magnetizzare un oggetto per induzione,cioè avvicinandola a una calamita, senza ch e essa la tocchi. Quando un corpo viene magnetizzato può diventare temporaneo o permanente. Sono magneti temporanei quei corpi che perdono le proprietà magnetiche quando la calamita viene allontanata. Sono magneti permanenti quelli che mantengono le loro proprietà anche quando la calamita non c’è più. L’attrazione che un magnete esercita non è uguale in tutte le parti. Le due estremità di un magnete vengono chiamate poli magnetici. Poli uguali di due calamite si respingono,mentre poli diversi si attraggono. In Europa la bussola fu utilizzata per la prima volta dai navigatori della repubblica marinara di Amalfi,che la impiegavano per orientarsi durante la navigazione. La bussola è uno strumento che permette di rivelare l’azione di una forza magnetica.Il magnete è libero di muoversi e si orienta sempre nella stessa direzione:quella geografica Nord-Sud. Il fisico inglese William Gilbert fu il primo ad intuire che la Terra si comportasse come un enorme magnete. Quando colleghiamo due estremità di un filo elettrico ai due poli di una pila si può costruire un circuito elettrico.Se disponiamo una bussola in modo che il filo del circuito sia parallelo all’ago magnetico,possiamo osservare che,quando c’è il passaggio di corrente,l’ago magnetico cambia posizione.Quando il passaggio di corrente viene interrotto,l’ago ritorna alla posizione Nord-Sud.Ciò viene chiamato Effetto Magnetico della Corrente Elettrica. Questa scoperta fu compiuta nel 1820 dal fisico danese Christian Oersted.Questi rapporti tra elettricità e magnetismo è chiamato Elettromagnetismo. L’effetto magnetico della corrente può essere osservato anche con un altro semplice esperimento.Si può fare con una apparecchio costruito avvolgendo un solenoide(cioè un filo di materiale conduttore a spirale)intorno a un supporto di ferro che è chiamato elettrocalamita. Un’altra applicazione molto importante del principio di Oersted è il motore elettrico che è formato da un circuito che comprende solenoidi liberi di ruotare e magneti permanenti. Con un esperimento Michael Faraday dimostrò che il magnetismo è in grado di produrre corrente elettrica. L’alternatore è una macchina in grado di trasformare il suo movimento rotatorio in corrente elettrica alternata. Abbiamo visto che i fenomeni elettrici e quelli magnetici sono strettamente legati tra loro,quindi le cariche elettriche in movimento producono un campo magnetico,cioè un effetto per cui qualsiasi corpo di materiale ferroso che si trova vicino ne subisce l’azione.Allo stesso modo,i magneti che si trovano in movimento producono un campo elettrico,il quale è in grado di generare corrente elettrica. Nel 1866,il magnetico e fisico scozzese James Maxwell formulò delle equazioni e dedusse che,quando le cariche elettriche oscillano,danno origine a una campo magnetico che varia nel tempo.Il campo magnetico variabile,genera a sua volta un campo elettrico.Maxwell chiamò questi campi oscillanti onde elettromagnetiche. La conferma dell’ipotesi di Maxwell arrivò nel 1866,quando il tedesco fisico Heinrich Hertz mostrò l’esistenza delle onde elettromagnetiche e ne misurò la velocità. Le scoperte si Hertz furono sviluppate da Guglielmo Marconi per realizzare la prima radio trasmittente.