6. ONCOLOGIA: Stanata una proteina che frena la morte cellulare Stanata da un gruppo di ricercatori italiani una proteina indispensabile nella risposta allo stress indotto al Dna dall'attivazione di alcuni oncogeni. Si chiama WRN, appartiene alla famiglia delle RecQ DNA elicasi e svolge un ruolo importante nel mantenere la stabilità del genoma. La sua mancanza infatti - che è alla base della sindrome di Werner, che provoca sintomi di invecchiamento precoce e una esacerbata predisposizione a sviluppare cancro influisce sulla progressione del ciclo cellulare, provocando un significativo accumulo di tagli sul doppio filamento del Dna che possono portare a una elevata instabilità del genoma nelle cellule precancerose. A osservarlo sono stati i ricercatori dell'Istituto superiore di sanità coordinati da Pietro Pichierri in uno studio appena pubblicato su "Oncogene" condotto grazie al supporto di un finanziamento erogato dall'Association for International Cancer Research. «Abbiamo anche dimostrato - spiega Pichierri - che le doppie rotture, che si osservano quando l'oncogene è sovraespresso, dipendono non solo dall'assenza di WRN, ma anche dalla deregolazione dell'attività di MUS81, una proteina che agisce parallelamente alla WRN nella prevenzione della morte cellulare. Infatti, se mancano entrambe, WRN e MUS81, le cellule vanno presto incontro a morte spontanea o sono più sensibili alla morte indotta dai farmaci tumorali». Le scoperte del team dell'Iss aiutano a comprendere meglio i meccanismi responsabili della replicazione delle cellule tumorali. «E identificano alcuni fattori - continua Pichierri - che, se mutati o non funzionanti a dovere, possono aumentare l'instabilità del genoma sin dalle primissime fasi dello sviluppo del tumore, accelerandone la trasformazione in cancro. Proprio la descrizione di questo meccanismo può essere un primo passo per la messa a punto di terapie mirate contro alcuni tipi di tumori»