P ubblicazioni di Maria Elena Ania Antonio Palmieri Tubercolosi: infermieri a rischio LA TUBERCOLOSI: UN PROBLEMA DA elevata percentuale di guarigione (90%) a RICONSIDERARE basso costo (10-15 dollari per individuo); la nel mondo, tuttavia, soltanto il 16% dei Tubercolosi (TBC) sembrava debellata soggetti che ne potrebbero beneficiare vista la costante e rapida diminuzione riceve correttamente questa terapia, tale dell’insorgenza di nuovi casi. All’inizio frammentarietà di trattamento ha spesso degli anni ottanta si è avuta una inver- finito per creare aree in cui si è svilup- sione di tendenza ed oggi la TBC è la pata la multifarmaco-resistenza. prima causa di morte nel mondo legata Oggi un primo bilancio indica che i risul- ad un singolo agente infettivo (circa tre tati auspicati sono lontani dall’essere rag- milioni di decessi l’anno). Nel 1989 giunti. I dati epidemiologici raccolti l’Organizzazione Mondiale della Sanità dall’OMS in 211 Nazioni e pubblicati nel (OMS) dichiarava la TBC “emergenza Report globale” e proponeva ai governi un Control”, basati sui casi di malattia notifi- piano strategico che voleva conseguire cati alle autorità sanitarie (e quindi larga- nel 2000 i seguenti obiettivi: diagnostica- mente sottostimati), riportano 8,4 milioni re almeno il 70% dei casi esistenti, guari- di nuovi casi di TBC nel 1999, dagli 8 re l’85% dei casi diagnosticati e attuare milioni del 1997; se questa tendenza con- tutte le possibili norme di prevenzione. tinua, per il 2005 sono previsti 10,2 milio- Per tale data la TBC doveva essere eradi- ni di nuovi casi, l’80% dei quali nei paesi cata nei paesi industrializzati e posta del Terzo Mondo e dell’Europa dell’Est. sotto controllo negli altri; la strategia Per sottolineare la dimensione mondiale sostenuta dall’OMS nota come “Short- del problema e la necessità di soluzioni course therapy complessive, nel G8 di Okinawa del (DOTS)” è rappresentata dall’assunzione luglio 2000 e di Genova del Luglio 2001 è di quattro farmaci per due mesi e di due stata concordata la costruzione di nuove farmaci per altri due mesi, somministrati partnership e l’istituzione di un fondo sotto diretto controllo del personale sani- (tremila miliardi di lire) per la lotta ad tario. Il DOTS consente di ottenere una Aids, Malaria e Tubercolosi, considerate le Alla fine degli directly anni settanta observed 46 I O I N F E R M I E R E - N . 4 / 2 0 0 1 2001 “Global Tuberculosis maggiori minacce alla salute del pianeta. rimanere dormienti all’interno di un I motivi dell’insuccesso linfonodo o delle cicatrici sfuggendo Le cause dell’insuccesso sono da ascriver- all’attacco degli anticorpi; nel 90-95% dei si alla sottovalutazione del “rischio tuber- casi rimarranno tali per tutta la vita, nel colosi”, con conseguente decadimento rimanente 5-10% il bacillo si risveglia delle misure di controllo della malattia; favorito da malattie o circostanze causa ad un aumento del flusso migratorio da di immunodepressione. Dal primo con- Paesi ad alta endemia; all’aumento delle tatto al “risveglio” possono passare pochi fasce di povertà, emarginazione e tossi- mesi o anche 50 anni. codipendenza, e alla pandemia da HIV La TBC insorge a causa di una infezione che ha contribuito alla comparsa di mico- esogena (penetrazione di bacilli dall’e- batteri atipici e spesso farmacoresistenti. sterno) o endogena (riattivazione dei La malattia bacilli dormienti nelle lesioni primarie) e La TBC è causata dal Mycobacterium se non opportunamente curata può pro- tuberculosis (MT) detto anche Bacillo di gredire fino alla formazione di caverne Koch (BK), microrganismo Gram +, aero- nel tessuto polmonare, da qui il germe bio, asporigeno, immobile e privo di può diffondersi attraverso le secrezioni ciglia caratterizzato da alcool-acido resi- bronchiali al tratto gastroenterico o per stenza (sfruttata nella colorazione di via linfoematogena con localizzazione a Ziehl-Neelsen), poco sensibile ad agenti carico di qualsiasi organo. chimici e fisici. La trasmissione avviene Sintomi per via aerea, attraverso l’esposizione ai Variano secondo la gravità e l’estensione bacilli presenti nelle goccioline di secre- del processo, la virulenza dei germi, le to bronchiale del soggetto infetto ed difese dell’organismo e sono spesso simi- emessi con la tosse e la fonazione, rara- li a quelli di una banale influenza, si pos- mente avviene per via cutaneo-mucosa o sono avere: febbre più o meno elevata, attraverso il contagio indiretto provocato tosse, catarro, emoftoe, deperimento da oggetti contaminati. organico e dolori toracici. Il primo contatto con il MT può avvenire Diagnosi in qualunque momento della vita ed è di 1. La radiografia del torace è l’esame di solito asintomatico, si forma nel polmone elezione per la diagnosi. una piccola lesione e l’organismo produ- 2. Mantoux e/o Tine test la cui positività ce anticorpi anti-Bk. La lesione può gua- non indica la malattia ma la presenza di rire nel giro di qualche settimana oppure anticorpi anti-Bk. lasciare una piccola cicatrice o calcifica- 3. Esami batteriologici dell’espettorato zione visibile alla radiografia (complesso con antibiogramma per la ricerca del BK primario). Spesso dei bacilli possono e degli antibiotici cui è sensibile. 47 I O I N F E R M I E R E - N . 4 / 2 0 0 1 Terapia 5. Soggetti con patologie o condizioni Esistono farmaci antitubercolari molto causa di immunodepressione (AIDS, dia- efficaci, utilizzati in associazione secon- bete, malnutrizione, terapie immunosop- do protocolli che stabiliscono anche il pressive, alcoolismo, tossicodipendenza). tempo di somministrazione. Sono neces- Gruppi a rischio TBC sari dai 6 ai 9 mesi di cura o anche di più 1. Popolazione residente. per eradicare la malattia. La sospensione 2. Immigrati provenienti da Paesi a bassa arbitraria della terapia può determinare endemia (equiparabili alla popolazione l’instaurarsi di farmacoresistenze. locale). L’ospedalizzazione è indicata solo in Fattori protettivi caso di: 1. Vaccinazione con BCG: prescritta dalla 1. malattia estesa, legge per gli operatori sanitari e altre 2. meningite tubercolare, categorie a rischio ma non garantisce la 3. immunodepressione, totale protezione dalla malattia. 4. presenza o sospetto di farmacoresi- 2. Infezione tubercolare pregressa (gli stenze, anticorpi proteggono da una possibile 5. positività batteriologica dell’espettora- infezione esogena). to con condizioni che non consentono La tubercolosi e gli operatori della sanità un adeguato isolamento e/o un corretto Da una ricerca della Regione Veneto è trattamento farmacologico domiciliare. emerso che mentre si è sensibilmente Negli altri casi è sufficiente un trattamento ridotto il rischio di acquisizione delle ambulatoriale o di Day Hospital con isola- epatiti parenterali e dell’HIV, la TBC mento domiciliare. costituisce ancora un importante rischio Gruppi ad alto rischio TBC infettivo nel personale sanitario. 1. Immigrati provenienti da Paesi ad alta Quasi il 60% dei casi (33) si verifica nel endemia. personale infermieristico, perché è il più 2. Soggetti esposti a rischio professionale esposto per lo stretto, ma soprattutto o a contatto stretto e prolungato con prolungato, contatto con soggetti infetti gruppi ad alto rischio. oltre ad essere la componente dei lavo- 3. Soggetti con pregressa infezione da MT ratori della sanità numericamente più (possibile infezione endogena). consistente. 4. Soggetti costretti in ambienti confinati (car- Il risorgere di casi di TBC tra gli operato- ceri, ospizi) o che vivono in degradate con- ri sanitari è da ascriversi ai ritardi dia- dizioni socio-sanitarie e di emarginazione. gnostici, alle ritardate o inefficaci terapie 48 I O I N F E R M I E R E - N . 4 / 2 0 0 1 MALATTIA Come difenderci in corsia PERIODO DI N° SANITARI OSSERVAZIONE INFETTATI Secondo le linee guida del Ministero TBC 94 - 97 56 della Sanità gli interventi di prevenzione AIDS 85 - 98 0 della trasmissione nosocomiale della Epatite B 93 - 97 1 TBC devono basarsi contemporaneamen- Epatite C 93 - 97 3 te su quattro diversi approcci: 1. Prevenzione della formazione di dro- CASI DI TBC PER QUALIFICA plet nuclei infetti, attraverso la diagnosi PROFESSIONALE ANNI 1994-97 precoce ed il trattamento appropriato dei QUALIFICA SANITARI INFETTATI Infermiere soggetti con TBC attiva. 33 2. Prevenzione della diffusione dei dro- Medico 9 plet nuclei infetti nell’ambiente, princi- Ausiliario 8 palmente con l’isolamento del paziente. Altro 6 3. Totale 56 Riduzione della contaminazione microbica dell’aria, mediante tecniche di e all’assenza di misure ambientali e indi- ventilazione, filtrazione e decontamina- viduali di controllo. A fronte di tale zione dell’aria negli spazi confinati. rischio diversi organismi internazionali e 4. Protezione dei potenziali esposti con nazionali hanno emanato linee guida e dispositivi individuali di protezione e l’at- protocolli. In Europa è in vigore una nor- tuazione di interventi di sorveglianza e mativa (Direttiva 89/391 CE) per il con- profilassi. trollo dei rischi biologici nell’ambiente di I pazienti con TBC attiva accertata o lavoro che dal 1994 è stata recepita in sospetta dell’apparato respiratorio vanno Italia (Dlgs 626/94, e successive modifi- posti in isolamento respiratorio a partire che). Secondo tale normativa i lavoratori dal momento del ricovero (l’infezione in della sanità sono equiparati a soggetti altri organi non è da considerarsi conta- professionalmente esposti a “manipola- giosa a meno che non vi siano ascessi zione intenzionale di agenti biologici”. In aperti). Durante il periodo di isolamento particolare i Micobatteri TB complex, in limitare gli spostamenti del soggetto grado di causare la TBC umana sono all’esterno della stanza tranne che per l’e- classificati tra gli agenti di classe 3ª: secuzione di procedure diagnostiche o “Agente che può causare malattie gravi terapeutiche indifferibili e non eseguibili in soggetti umani e costituire un serio nella stanza medesima, in caso di sposta- rischio per i lavoratori; l’agente biologico mento fare indossare maschera chirurgi- può propagarsi nella comunità ma di ca, istruire il personale di trasporto e norma sono disponibili efficaci misure concordare con quello dei servizi i profilattiche e terapeutiche”. momenti più opportuni per l’esecuzione 49 I O I N F E R M I E R E - N . 4 / 2 0 0 1 degli esami evitando la contemporanea ria all’interno della stanza attraverso siste- presenza di altri pazienti nella stessa sala mi di ventilazione artificiale e filtrazione d’attesa. dell’aria con filtri HEPA e l’uso di lampa- Educare il paziente spiegando le moda- de germicide a raggi ultravioletti che ridu- lità e le finalità dell’isolamento; tutte le cono la contaminazione. Il sistema più persone (operatori sanitari e visitatori) economico e di facile realizzazione è che entrano nella stanza di isolamento quello di prevedere un continuo ricambio devono indossare adeguati dispositivi di d’aria nella stanza di degenza e nei locali protezione individuale respiratoria. frequentati dai malati tubercolari. L’isolamento deve essere realizzato in 2. Impedire la diffusione dell’aria conta- camere singole dotate di servizi igienici minata in altri ambienti con stanze di iso- propri e zona filtro, se ciò non è possibile lamento aventi una pressione negativa il paziente può condividere la stanza con rispetto ai locali adiacenti. altri affetti dalla stessa patologia con bagni Dispositivi individuali di protezione respi- ad esclusivo uso dei pazienti con TBC atti- ratoria va, la porta della stanza deve essere man- É importante sottolineare che la normale tenuta chiusa apponendo su di essa mascherina chirurgica non ha alcuna fun- segnalazione dell’isolamento respiratorio. zione protettiva nei riguardi dell’operato- Dopo 2-3 settimane di terapia in caso di re, è utile a ridurre l’emissione di parti- risposta positiva al trattamento farmacologi- celle contagiose da parte di chi la indos- co e tre esami diretti dell’espettorato conse- sa ma non protegge dall’inalazione delle cutivi negativi si può interrompere l’isola- stesse. Al contrario le maschere filtranti mento ad eccezione dei reparti in cui sono facciali proteggono efficacemente dall’i- presenti gli immunodepressi (HIV/AIDS) in nalazione di aerosol contaminati ma in cui è utile adottare maggiori cautele. genere non filtrano l’aria espirata, una Dopo il ricovero di un caso di TBC è suf- efficace protezione si ottiene solo se il ficiente arieggiare e soleggiare la stanza dispositivo, che può essere riutilizzato per 12 ore per poterla riabitare dopo 24 più volte ma per un solo turno lavorati- ore, la disinfezione dell’ambiente è da vo, è indossato correttamente. considerarsi inutile per la prevenzione La normativa europea UNI EN 149 suddi- della malattia. In base alle linee-guida le vide i filtranti facciali in tre classi e due stanze devono essere progettate tenendo sottoclassi di diversa efficienza filtrante. conto di due esigenze fondamentali: Un livello minimo accettabile di filtrazio- 1. riduzione della contaminazione dell’a- ne può essere ottenuto con l’utilizzo di 50 I O I N F E R M I E R E - N . 4 / 2 0 0 1 maschere di classe FFP2S per gli opera- della trasmissione intranosocomiale della tori in genere e di quelle di classe FFP3SL TBC attraverso: per il personale che esegue broncosco- A) provvedimenti atti a ridurre il rischio di pie o induzione dell’espettorato. esposizione a persone con TBC attiva Delle maschere FFP2S ne esistono due mediante: tipi, con o senza valvola di espirazione. definizione di protocolli per la tempe- Il primo è indicato per coloro che la stiva identificazione, l’isolamento, la dia- usano per un tempo prolungato (opera- gnosi e il trattamento dei soggetti con tori sanitari) in quanto contribuisce a probabile TBC attiva; ridurre e disperdere il calore prodotto dall’attività respiratoria garantendo un maggior confort, l’altro invece è indicato programmi di educazione, informazione e addestramento del personale sanitario; sorveglianza sanitaria periodica degli per i visitatori (che la utilizzano per brevi operatori. periodi), la loro capacità di filtrazione è B) Interventi strutturali per prevenire la comunque la stessa. dispersione e ridurre la concentrazione L’uso di DPIR va considerata come misu- dei droplet nuclei. ra aggiuntiva e non sostitutiva di una cor- C) Uso di DIPR nelle aree dove persista retta politica di isolamento e dell’applica- rischio di esposizione al MT. zione di efficaci misure ingegneristiche 3. Sorveglianza e profilassi individuale di controllo ambientale. degli operatori attraverso: Attività per il controllo della tubercolosi Secondo le linee guida ministeriali l’attività diagnosi tempestiva (pronta valutazione per sintomatologia suggestiva di TBC) di prevenzione della TBC nei soggetti vaccinazione con BCG esposti a rischio professionale si fonda su: screening tubercolinico all’assunzione 1. Valutazione del rischio di trasmissione nosocomiale basato su: e periodicamente gestione dei soggetti infetti caratteristiche epidemiologiche della TBC nel bacino di utenza del presidio; numero di casi di TBC contagiosa assistiti durante l’anno; numero delle conversioni tubercoliniche tra gli operatori sanitari. Sulla base di queste valutazioni il CDC di Atlanta ha classificato le strutture per livelli di rischio indicando gli interventi di controllo raccomandati per ciascun livello. 2. Programma di controllo e prevenzione BIBLIOGRAFIA 1. Rossman M, MacGregor R. Tubercolosi: pratica clinica e nuove problematiche. Milano: McGraw Hill; ‘95. 2. Ania M E, Palmiero A. Il ritorno della Tubercolosi. Infermiere oggi 2001 Gen-Mar. 3. World Healt Organization. Global Tuberculosis Control. WHO Report 2001. Geneva Switzerland, WHO/CDS/TB/2001. 287 4. Gurnari F. La Tubercolosi disponibile presso: URL: http://www.pneumo-online.com/tubercolosi.html. Accesso 7 settembre 2001 1. Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano. Provvedimento 17 Dicembre 1998. Doc. di linee-guida per il controllo della malattia tubercolare, su proposta del Min. della Sa., ai sensi dell’art.115, comma 1, lettera b, del decreto legislativo 31 mar. ‘98, n.112 51 I O I N F E R M I E R E - N . 4 / 2 0 0 1