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Venerdì 19 Maggio 2017
ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA
Il quotidiano popolare Bild parla, più volgarmente, di Bläh-Bundestag, assemblea flatulente
Parlamento tedesco sovrappeso
La legge elettorale lo fa crescere continuamente
da Berlino
ROBERTO GIARDINA
U
na vittoria di Martin
Schulz contro Angela Merkel viene
data dai bookmaker
londinesi sette a uno. Un
buon affare, si può tentare
pensando a Trump. La conferma della Merkel dovrebbe
essere sicura, ma non si sa
mai. Per la verità a Berlino
non si sa neanche quanti
deputati verranno eletti, e
quanti saranno i partiti che
entreranno al Bundestag. Ai
vecchi tempi, era facile azzardare pronostici e fidarsi
dei sondaggi: esistevano tre
partiti, o tre e mezzo, dato
che la Cdu e la Csu bavarese sono compagini sorelle
ma pur sempre divise, più
socialdemocratici e liberali.
I neonazisti dell’Npd rimanevano sempre fuori, non
superando lo sbarramento
del 5%. Poi arrivano i verdi,
e dopo la caduta del Muro
i post comunisti della Linke. Adesso, per la prima
volta dovrebbe entrare in
parlamento un movimento
dell’estrema destra come
l’AfD, insieme con i liberali in ripresa. Siamo a quota
sei, e i soliti pessimisti cominciano già a riparlare di
Weimar, e di crisi della
democrazia.
Ma non si sa neanche quanti saranno
gli Abgeordnete, i parlamentari. Se si votasse domenica prossima,
in base a calcoli complessi, dovrebbero essere 706, 76 più di oggi,
e 108 più dei 598 che
sarebbe il numero previsto dalla legge. C’è
il rischio di un megaBundestag, scrive Die
Welt, e la popolare Bild
parla più volgarmente
di Bläh-Bundestag, di
Il presidente del Bundestag, il cristianodemocratico Norbert Lammert
un parlamento che sofSi parla da decenni di
fre di flatulenza. Il politologo lista chiusa presentata da
Frank Decker, dell’Univer- socialdemocratici o cristiano- modificare la legge eletsità di Bonn, pensa che il 24 democratici. Se si esagera nel torale, ma è ovvio il perché
settembre possano perfi no cosiddetto voto schizofrenico, non si cambi. Il partito che,
essere eletti 730 deputati, e diviso tra partito e politico di volta in volta, è al potepreferito, finiscono per essere re non ha alcun interesse
forse ancora di più.
eletti più deputati di quanti a modificare il meccanismo
Come è possibile? Anche ne sono previsti. I mandati perdendo un vantaggio. A
se da noi ci si ostina a dire supplementari finiscono per parte i costi crescenti, a
che in Germania non esistono premiare il partito che ha già Berlino ci si preoccupa anle preferenze, i tedeschi han- una maggioranza sia pure di che per un parlamento semno due voti: uno per il partito misura, una sorta di premio pre meno compatto, e meno
e l’altro per il candidato che come vogliamo noi, con altre controllabile. Il prossimo
preferiscono, anche se appar- regole e di ben altre propor- voto è incerto proprio per
tiene a un altro movimento. zioni. Nel 2002, Gerhard la presenza di troppi partiMetà dei deputati viene Schröder fu riconfermato in ti con chance di superare lo
eletta in base ai voti ricevu- extremis proprio grazie a una sbarramento. Molti elettori
ti da Spd o da Cdu, e vanno decina di Abgeordnete eletti possono magari non volere
in parlamento i primi nella grazie al doppio voto.
che il vecchio Fdp, il partito
HANNO INTERCETTATO TUTTO L’AUMENTO DEGLI INVESTIMENTI ONLINE
Mercato pubblicitario, duopolio
negli Usa per Google e Facebook
N
el 2016 Google e Facebook han- Advertising Bureau, gli investimenti su
no rafforzato il proprio duopolio mobile hanno rappresentato più della
negli Stati Uniti, il primo mer- metà (51%) del totale delle spese nel digicato pubblicitario al mondo.
tale degli inserzionisti e sono aumentati
Secondo un’analisi di Pivotal Research, del 77% per raggiungere i 36,6 miliardi
le due piattaforme online più potenti del di dollari, mentre il mercato digitale nel
pianeta avrebbero intercettato, da sole, il 99% della crescita degli investimenti pubblicitari online. In questo modo
oltre Atlantico i due colossi si
sarebbero accaparrati il 77%
delle spese degli inserzionisti
su Internet, ossia un mercato stimato in 72,5 miliardi di
dollari, quasi 65 miliardi di
euro. Nel 2015 la percentuale intercettata dai due giganti
non superava il 72%.
Google, da solo, si sarebbe
aggiudicato circa 37 miliardi
di dollari di giro d’affari pubblicitario, cumulando i ricavi
generati dal suo motore di riNel 2016 Google e Facebook hanno intercettato,
cerca (con una quota pari al
da soli, il 99% della crescita
65% su un mercato valutato
degli investimenti pubblicitari online
oltre 20 mld di dollari) con
quelli della pubblicità «classica» (banner suo insieme (fisso e mobile) è cresciuto
e video), provenienti non solo dal motore «solo» del 21,8%.
di ricerca ma anche da YouTube.
In tutto ciò la parte del leone la fa il
Dal canto suo, Facebook avrebbe inter- video online, che ha rappresentato un
cettato in totale 15 miliardi di dollari di investimento di 9,1 mld di dollari, in
ricavi. Il 2016 ha rappresentato il giro aumento del 53%. Sul mobile il video è
di vite negli Usa per quanto riguarda letteralmente esploso e supera i 4,2 mld
l’espansione della pubblicità online: per di dollari di ricavi.
la prima volta infatti, secondo l’Internet
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liberale, torni al Bundestag,
però stimano un loro candidato, e potrebbero votare
per lui. E lo stesso potrebbe
avvenire per l’AfD, l’Alternative für Deutschland: non
si vuole che un movimento
populista e xenofobo possa
avere successo, però si stima personalmente un loro
candidato, ragionevole e
non sospetto. Se avrà il 50
più uno dei voti nella sua
circoscrizione verrà eletto,
anche se il suo partito non
ce la dovesse fare. Però, se
tre candidati la spuntano,
la clausola del 5% non vale
più, e il partito da zero rappresentanti ne avrà quanti
gliene toccano in base alla
percentuale, sia pure il 2 o il
3%. Due rimangono due, ma
tre possono diventare dieci o
quindici.
Il presidente del Bundestag, il cristianodemocratico Norbert Lammert,
si allarma, ma sulla riforma si dovrebbe discutere
già adesso, prima del voto,
prima di quando la partita
sarà decisa. Ma nessuno ha
il tempo, o la voglia. I tedeschi si dovranno abituare a
un parlamento all’italiana
sempre più sovrappeso.
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Francia, dev’essere esplicito
il fotoritocco che snellisce
In Francia l’anoressia non è più di moda.
Secondo quanto prevede una legge pubblicata nei giorni
scorsi sulla Gazzetta Ufficiale, a partire dal prossimo ottobre la dicitura «foto ritoccata» dovrà obbligatoriamente essere apposta sulle immagini modificate per ridurre
la silhouette delle modelle. La misura riguarderà sia le
foto online (comprese quelle che compaiono sui sociale
network) sia quelle pubblicate su giornali, manifesti e
cataloghi.
È invece già entrata in vigore
la misura che obbliga le modelle
che lavorano in
Francia a fornire
un certificato medico che precisi il
loro Bmi, l’indice di massa corporea, che è dato dal rapporto tra altezza e peso. Il certificato ha validità fino a
due anni e attesta che lo stato di salute è compatibile con
l’esercizio della professione. Quindi in caso di magrezza
moderata o severa (ovvero con un Bmi inferiore a 17:
54 kg per 1,80 metri di altezza, per esempio) le modelle
non potranno lavorare. L’Organizzazione mondiale della
sanità ritiene che una persona non possa avere in modo
naturale un Bmi inferiore a 17.
La nuova norma ha un duplice obiettivo: proteggere le
giovani donne e le adolescenti dalle immagini irreali che
vengono loro presentate e proteggere le modelle dall’anoressia.
Pesanti le sanzioni: multe fino a 75 mila euro e 6 mesi
di reclusione per coloro che impiegano persone sotto
gli standard e di 37.500 euro in caso di omissione della
dicitura «foto ritoccata».
In Francia i disturbi del comportamento alimentare riguardano circa 600 mila giovani e rappresentano la seconda causa di morte nella fascia tra i 15 e i 24 anni, subito
dopo gli incidenti stradali.
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