14 Venerdì 19 Maggio 2017 ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA Il quotidiano popolare Bild parla, più volgarmente, di Bläh-Bundestag, assemblea flatulente Parlamento tedesco sovrappeso La legge elettorale lo fa crescere continuamente da Berlino ROBERTO GIARDINA U na vittoria di Martin Schulz contro Angela Merkel viene data dai bookmaker londinesi sette a uno. Un buon affare, si può tentare pensando a Trump. La conferma della Merkel dovrebbe essere sicura, ma non si sa mai. Per la verità a Berlino non si sa neanche quanti deputati verranno eletti, e quanti saranno i partiti che entreranno al Bundestag. Ai vecchi tempi, era facile azzardare pronostici e fidarsi dei sondaggi: esistevano tre partiti, o tre e mezzo, dato che la Cdu e la Csu bavarese sono compagini sorelle ma pur sempre divise, più socialdemocratici e liberali. I neonazisti dell’Npd rimanevano sempre fuori, non superando lo sbarramento del 5%. Poi arrivano i verdi, e dopo la caduta del Muro i post comunisti della Linke. Adesso, per la prima volta dovrebbe entrare in parlamento un movimento dell’estrema destra come l’AfD, insieme con i liberali in ripresa. Siamo a quota sei, e i soliti pessimisti cominciano già a riparlare di Weimar, e di crisi della democrazia. Ma non si sa neanche quanti saranno gli Abgeordnete, i parlamentari. Se si votasse domenica prossima, in base a calcoli complessi, dovrebbero essere 706, 76 più di oggi, e 108 più dei 598 che sarebbe il numero previsto dalla legge. C’è il rischio di un megaBundestag, scrive Die Welt, e la popolare Bild parla più volgarmente di Bläh-Bundestag, di Il presidente del Bundestag, il cristianodemocratico Norbert Lammert un parlamento che sofSi parla da decenni di fre di flatulenza. Il politologo lista chiusa presentata da Frank Decker, dell’Univer- socialdemocratici o cristiano- modificare la legge eletsità di Bonn, pensa che il 24 democratici. Se si esagera nel torale, ma è ovvio il perché settembre possano perfi no cosiddetto voto schizofrenico, non si cambi. Il partito che, essere eletti 730 deputati, e diviso tra partito e politico di volta in volta, è al potepreferito, finiscono per essere re non ha alcun interesse forse ancora di più. eletti più deputati di quanti a modificare il meccanismo Come è possibile? Anche ne sono previsti. I mandati perdendo un vantaggio. A se da noi ci si ostina a dire supplementari finiscono per parte i costi crescenti, a che in Germania non esistono premiare il partito che ha già Berlino ci si preoccupa anle preferenze, i tedeschi han- una maggioranza sia pure di che per un parlamento semno due voti: uno per il partito misura, una sorta di premio pre meno compatto, e meno e l’altro per il candidato che come vogliamo noi, con altre controllabile. Il prossimo preferiscono, anche se appar- regole e di ben altre propor- voto è incerto proprio per tiene a un altro movimento. zioni. Nel 2002, Gerhard la presenza di troppi partiMetà dei deputati viene Schröder fu riconfermato in ti con chance di superare lo eletta in base ai voti ricevu- extremis proprio grazie a una sbarramento. Molti elettori ti da Spd o da Cdu, e vanno decina di Abgeordnete eletti possono magari non volere in parlamento i primi nella grazie al doppio voto. che il vecchio Fdp, il partito HANNO INTERCETTATO TUTTO L’AUMENTO DEGLI INVESTIMENTI ONLINE Mercato pubblicitario, duopolio negli Usa per Google e Facebook N el 2016 Google e Facebook han- Advertising Bureau, gli investimenti su no rafforzato il proprio duopolio mobile hanno rappresentato più della negli Stati Uniti, il primo mer- metà (51%) del totale delle spese nel digicato pubblicitario al mondo. tale degli inserzionisti e sono aumentati Secondo un’analisi di Pivotal Research, del 77% per raggiungere i 36,6 miliardi le due piattaforme online più potenti del di dollari, mentre il mercato digitale nel pianeta avrebbero intercettato, da sole, il 99% della crescita degli investimenti pubblicitari online. In questo modo oltre Atlantico i due colossi si sarebbero accaparrati il 77% delle spese degli inserzionisti su Internet, ossia un mercato stimato in 72,5 miliardi di dollari, quasi 65 miliardi di euro. Nel 2015 la percentuale intercettata dai due giganti non superava il 72%. Google, da solo, si sarebbe aggiudicato circa 37 miliardi di dollari di giro d’affari pubblicitario, cumulando i ricavi generati dal suo motore di riNel 2016 Google e Facebook hanno intercettato, cerca (con una quota pari al da soli, il 99% della crescita 65% su un mercato valutato degli investimenti pubblicitari online oltre 20 mld di dollari) con quelli della pubblicità «classica» (banner suo insieme (fisso e mobile) è cresciuto e video), provenienti non solo dal motore «solo» del 21,8%. di ricerca ma anche da YouTube. In tutto ciò la parte del leone la fa il Dal canto suo, Facebook avrebbe inter- video online, che ha rappresentato un cettato in totale 15 miliardi di dollari di investimento di 9,1 mld di dollari, in ricavi. Il 2016 ha rappresentato il giro aumento del 53%. Sul mobile il video è di vite negli Usa per quanto riguarda letteralmente esploso e supera i 4,2 mld l’espansione della pubblicità online: per di dollari di ricavi. la prima volta infatti, secondo l’Internet © Riproduzione riservata liberale, torni al Bundestag, però stimano un loro candidato, e potrebbero votare per lui. E lo stesso potrebbe avvenire per l’AfD, l’Alternative für Deutschland: non si vuole che un movimento populista e xenofobo possa avere successo, però si stima personalmente un loro candidato, ragionevole e non sospetto. Se avrà il 50 più uno dei voti nella sua circoscrizione verrà eletto, anche se il suo partito non ce la dovesse fare. Però, se tre candidati la spuntano, la clausola del 5% non vale più, e il partito da zero rappresentanti ne avrà quanti gliene toccano in base alla percentuale, sia pure il 2 o il 3%. Due rimangono due, ma tre possono diventare dieci o quindici. Il presidente del Bundestag, il cristianodemocratico Norbert Lammert, si allarma, ma sulla riforma si dovrebbe discutere già adesso, prima del voto, prima di quando la partita sarà decisa. Ma nessuno ha il tempo, o la voglia. I tedeschi si dovranno abituare a un parlamento all’italiana sempre più sovrappeso. © Riproduzione riservata Francia, dev’essere esplicito il fotoritocco che snellisce In Francia l’anoressia non è più di moda. Secondo quanto prevede una legge pubblicata nei giorni scorsi sulla Gazzetta Ufficiale, a partire dal prossimo ottobre la dicitura «foto ritoccata» dovrà obbligatoriamente essere apposta sulle immagini modificate per ridurre la silhouette delle modelle. La misura riguarderà sia le foto online (comprese quelle che compaiono sui sociale network) sia quelle pubblicate su giornali, manifesti e cataloghi. È invece già entrata in vigore la misura che obbliga le modelle che lavorano in Francia a fornire un certificato medico che precisi il loro Bmi, l’indice di massa corporea, che è dato dal rapporto tra altezza e peso. Il certificato ha validità fino a due anni e attesta che lo stato di salute è compatibile con l’esercizio della professione. Quindi in caso di magrezza moderata o severa (ovvero con un Bmi inferiore a 17: 54 kg per 1,80 metri di altezza, per esempio) le modelle non potranno lavorare. L’Organizzazione mondiale della sanità ritiene che una persona non possa avere in modo naturale un Bmi inferiore a 17. La nuova norma ha un duplice obiettivo: proteggere le giovani donne e le adolescenti dalle immagini irreali che vengono loro presentate e proteggere le modelle dall’anoressia. Pesanti le sanzioni: multe fino a 75 mila euro e 6 mesi di reclusione per coloro che impiegano persone sotto gli standard e di 37.500 euro in caso di omissione della dicitura «foto ritoccata». In Francia i disturbi del comportamento alimentare riguardano circa 600 mila giovani e rappresentano la seconda causa di morte nella fascia tra i 15 e i 24 anni, subito dopo gli incidenti stradali. © Riproduzione riservata