uganda e rwanda - I Viaggi di Maurizio Levi

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UGANDA E RWANDA
Nel Cuore dell’Africa
Esplorando tutti i parchi dell’Uganda e i luoghi storici del Rwanda
16 giorni
L’esplorazione di un paese poco conosciuto con una natura incontaminata,
sorprendente per la diversità degli ambienti e con un ottimo confort. Dalle mitiche
sorgenti del Nilo a Jinja alle foreste del monte Elgon. Poi a Nord attraverso la
regione dell’etnia Karamojong, che vive in piccoli villaggi di capanne tonde, fino a
raggiungere il remoto Parco Kidepo, nell’estremo nord, la cui fauna lo distingue
rispetto a tutti gli altri parchi del Paese. Si prosegue fino al Parco Murchison, dove
il Nilo Bianco forma le spettacolari cascate. I villaggi di pescatori sulle sponde dei
grandi laghi e il safari nel Parco Queen Elizabeth, navigando sul canale di
Kazinga, ammirando dall’acqua grandi branchi di elefanti e bufali che si recano
all’abbeverata e milioni di uccelli. La ricerca dei simpatici scimpanzé e
successivamente l’incontro con gli ultimi gorilla di montagna nell’impenetrabile
foresta di Bwindi, a piedi e condotti da esperti rangers, per un’esperienza
fortemente emozionante. Oltrepassando il confine con il Rwanda trascorreremo due
giornate fra natura e memoria. Un viaggio completo nel cuore dell’Africa, condotto
da una guida locale parlante inglese e da un nostro esperto tour leader.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenza unica 24 dicembre 2016 – condotto da
Giancarlo Meoni
1° giorno / Italia – Kampala
Partenza al mattino presto da Milano Linate per Entebbe con voli di linea Brussels
Airlines, via Bruxelles. Pasti a bordo. Arrivo in serata, accoglienza in aeroporto da
parte della guida e trasferimento a Kampala, capitale dell’Uganda. Prima di
raggiungere l’hotel ci fermeremo alla Our Lady of Africa Catholic Church Mbuya per
assistere alla Messa di Natale. (Coloro che non sono interessati potranno chiedere di
essere lasciati prima in hotel, che dista solo tre minuti di auto dalla chiesa.)
Sistemazione al Silver Springs Hotel e pernottamento.
2° giorno / Kampala – Jinja, le sorgenti del Nilo – Monte Elgon (circa 260 km)
Al mattino presto partenza verso Est per Jinja, circa 80 km a ovest di Kampala sulle
sponde del Lago Vittoria, attraversando lungo strada la Mabira Forest e le piantagioni
di canna da zucchero e di tè. Giunti a Jinja visita dell’area chiamata “là dove nasce il
Nilo”, con l’osservazione delle sorgenti di questo fiume, individuate da J. Speke nel
1862, uno dei più lunghi al mondo (circa 6500 km fino al Mediterraneo), che sin
dall’antichità ha donato prosperità e fertilità a vaste zone dell’Africa Nord-Orientale
consentendo lo sviluppo di una delle più misteriose e affascinanti culture dell’umanità:
gli egizi. Si prosegue sempre verso Est avvicinandosi al confine con il Kenya che è
evidenziato dall’imponente molle del Monte Elgon, un vulcano spendo di oltre 4000
m di altezza. Pranzo a Mbale, città situata ai piedi del Monte Elgon. Raggiungiamo
quindi il Mount Elgon Hotel per la cena e il pernottamento.
3° giorno / Monte Elgon, le cascate Sipi – Lira (circa km 200)
Dopo la prima colazione partenza per una camminata per raggiungere le cascate Sipi, un
serie di tre cascate che precipitano in una ambiente di foresta tropicale. Lungo la
camminata si attraversano piantagioni di caffè Arabica di montagna, tra i migliori del
mondo e vasti bananeti. Il Monte Elgon National Park è un’area ricchissima di avifauna,
con una varietà di specie davvero unica. Ritorno al lodge per il pranzo e nel primo
pomeriggio partenza verso Nord fino a Lira, cittadina localizzata proprio nel centro del
paese, tappa utile per l’avvicinamento al Parco del Kidepo. Qui il paesaggio muta
nettamente, dalla collinosa area di Mbale alla piatta pianura di Soroti e di conseguenza
cambiano anche le attività dei locali e il loro stile di vita. Cena e pernottamento al Lira
Hotel, semplice ma pulito albergo locale.
4°- 5° giorno / Lira – Kitgum – Parco Nazionale Kidepo (circa km 260)
Partenza al mattino per l’ultima tappa per raggiungere il Parco Kidepo. E’ un lungo
percorso su strada sterrata e a tratti dissestata, ma ricca di scene di vita locale e, con un
po’ di fortuna, potremmo incontrare un caratteristico mercatino locale. Si attraversa
Kitgum un piccola cittadina abitata dall’etnia Acholi, dove effettueremo il pranzo. Il
paesaggio si fa via via più arido. Siamo su di un altopiano ondulato che si aggira sui
1200-1300 m di altitudine. Avvicinandosi al Parco Kidepo si possono incontrare
insediamenti del popolo Karamoja, un gruppo etnico che gli antropologi fanno
discendere a una migrazione di genti dall’Etiopia verso il 1600. Abitano solo nelle
parte nord dell’Uganda e del Kenya. Sono seminomadi e prevalentemente allevatori di
bestiame a cui danno un’importanza fondamentale per il loro status symbol. Si
muovono ogni 3-4 mesi per cercare pascoli e acqua per i loro animali. L’agricoltura è
per loro un’attività secondaria. Arrivo al Parco Nazionale del Kidepo, uno dei posti
più intatti e selvaggi dell’Africa. Sistemazione al Nga’Moru Wilderness Camp, situato
ai confini del parco, a soli 4 km dal Katarum Gate. Cena e pernottamento. Il giorno
successivo sarà dedicato al safari nel Parco. Pensione completa.
Parco Nazionale Kidepo
Il Parco occupa una superficie di circa 1500 kmq, al confine con il Kenya e il Sud
Sudan. E’ caratterizzato da una savana dominata dai 2750 m del Mount Morungole. Il
Parco consiste nelle due vallate dei fiumi Kidepo e Narus tra i 900 e 1100 m di
altitudine, dove svettano palme, acacie ombrellifere ed euforbie a candelabro. Fu
creato dal presidente dell’Uganda Obote nel 1962. Nel Kidepo ci sono specie di
mammiferi non presenti in altri parchi in Uganda, come il ghepardo, la giraffa di
Rothshild, il licaone, il caracal, il kudu e le volpi volanti. Si annoverano oltre 80
specie di mammiferi e oltre 470 specie di volatili. Durante la stagione secca i safari si
svolgono prevalentemente nella valle del fiume Narus dove si trovano dei punti
d’acqua permanenti dove si concentrano gli animali selvaggi. Non è difficile avvistare
famiglie di leoni, grandi mandrie di bufali, antilopi e gazzelle, giraffe, mentre sono più
rari gli avvistamenti di leopardi e ghepardi.
6° giorno / Parco Kidepo – Kitgum (circa km 150)
La popolazione che vive nell’area limitrofa al parco di Kidepo sono i Karamojong, un
popolo che sta mantenendo ancora uno stile di vita tradizionale, anche se gli influssi
occidentali cominciano a notarsi. Saranno presi degli accordi per visitare le loro
manyatte (le tipiche abitazioni) e ammirare i loro accessori di uso comune come lance,
copricapi, coltelli, archi e frecce e gioielli. Se ci fossero impedimenti per questa visita, si
effettuerà un ulteriore safari nel Parco per avvistare gli animali all’abbeverata lungo le
sponde dei fiumi e/o nelle pozze d’acqua rimaste dopo la stagione delle piogge. Pranzo
al campo e partenza verso Ovest ripercorrendo la stessa strada utilizzata per raggiungere
il Parco da Kitgum (l’unica percorribile). Arrivo nella cittadina, sistemazione al Fugly’s,
una semplice guest house, dotata di camere con servizi privati. Cena e pernottamento.
7° giorno / Kitgum – Gulu – Parco Murchison Falls (circa km 140)
Un breve trasferimento attraverso la regione dell’Uganda del Nord, con sosta per il
pranzo nella cittadina di Gulu. Si giunge quindi nel Parco Nazionale di Murchison
Falls. Si raggiunge il Lodge, sistemazione situata appena fuori il confine nord del
parco. Si tratta di un campo molto suggestivo, con vista sul Nilo. Cena e
pernottamento al Bwana Tembo Safari Camp.
Le cascate Murchison e le sorgenti del Nilo
Gli esploratori inglesi Speke a Grant furono i primi europei a visitare nel 1862 il
territorio dell’Uganda alla ricerca delle sorgenti del Nilo che furono individuate nel
lago Vittoria nei pressi dell’attuale cittadina di Jinja. Nel 1863 un altro esploratore
inglese, Samuel Baker e la moglie Florence, seguendo le sponde del lago Albert e
successivamente quelle del Nilo”Vittoria”, il ramo che proveniva dall’omonimo lago,
raggiunsero il punto in cui il fiume previpitava con un potenza inaudita attraverso una
stretta gola rocciosa. Egli chiamò questa cascata Murchison in onore di Roderick
Murchison, allora presidente della Royal Geographical Society. Molti personaggi
famosi visitarono le cascate: da Churchill a Roosvelt a Hemingway alla Regina
Elisabetta. Nel 1951 proprio nei pressi della cascata furono girate le riprese del
famoso film di John Huston “La regina d’Africa” con Katherine Hepburn e Humprey
Bogart.
8° giorno / Murchison Falls National Park
Intera giornata di esplorazione del Parco. Al mattino safari in auto nelle ondulate
savane che si affacciano sulle sponde del Nilo Bianco (così chiamato dopo l’unione tra
il Nilo Vittoria e il Nilo Albert). Questa barriera naturale rende l’area particolarmente
ricca di animali ed è quindi facile avvistare tutte le specie di animali africani più
famosi: branchi di elefanti e di bufali, isolati gruppi di giraffe, ippopotami lungo le
sponde del fiume, coccodrilli, numerosissime antilopi Kob, i piccoli Oribi e con un po’
di fortuna anche qualche famiglia di leoni. Nel pomeriggio si effettua una bella
escursione in battello risalendo il Nilo Vittoria fino alle cascate Murchison, per
ammirarle dal basso. La navigazione si svolge costeggiando le sponde con ottime
possibilità di avvistare animali all’abbeverata e uccelli anche piuttosto rari. Pensione
completa al campo. (in funzione della disponibilità del battello il programma della
giornata potrebbe essere invertito)
Murchison Falls National Park
E’ il Parco Naturale più grande di tutta l'Uganda (con oltre 5.000 kmq dopo
l’inclusione delle riserve di Karuma e Bugungu) e offre una grande varietà di
ambienti differenti, dalle savane alberate alla foresta. Il territorio, principalmente
savana, è tagliato dal Nilo Vittoria che lo divide nei settori Nord e Sud. Qui il Nilo
Vittoria scorre sopra la falesia della Rift Valley creando cateratte e rapide per circa
80 chilometri tra il Lago Kyoga e il Lago Alberto e precipitando poi con una violenza
incredibile per 43 metri in gole larghe solo 8 metri chiamate Cascate di Murchinson o
Kabalega. La ricchezza faunistica della zona era famosa, ma subì una drastica
riduzione durante gli anni bui del regime di Idi Amin a causa di bracconaggio e di
carneficine dello stesso esercito. Ora il Parco si è naturalmente ripopolato e può
essere considerato uno dei più ricchi di animali selvaggi.
9° giorno / Murchison Falls – Fort Portal (circa 250 km)
Di buon mattino ci si dirige verso sud costeggiando le sponde del lago Alberto che
occupa il fondo del ramo occidentale della Rift Valley. Sosta a un interessante
villaggio di pescatori dove - sulle sponde del lago - gli abitanti svolgono tutte le loro
attività: dalla pulizia del pescato alla riparazioni delle reti e delle barche, sempre
attorniati da numerosissime grandi marabù (le cicogne-spazzino) che spesso sono più
alte dei bambini. Si prosegue nella Rift valley verso sud fino a risalire poi il
contrafforte orientale e proseguire sull’altopiano. L’ambiente cambia improvvisamente
e diventa più verde, più fresco e molto più abitato.
Numerosi villaggi costellano le colline intersecate dalle rosse strade di laterite. Con un
po’ di fortuna potremo incontrare qualche mercato che si tiene a rotazione nei vari
villaggi, con caratteristiche scene di donne dai colorati vestiti, tipici dell’Africa
centrale, che vendono, acquistano o scambiano le loro mercanzie (ortaggi, frutta, tè,
spezie, ecc.). Prima di raggiungere Fort Portal appaiono le vaste piantagioni di tè, che
furono iniziate dai primi coloni inglesi verso il 1920. Il paesaggio è bellissimo: intere
colline ricoperte dai bassi cespugli di tè, che da lontano sembrano fatte di velluto, si
intercalano a filari di banani. L’Uganda è un importantissimo produttore di banane e se
ne contano oltre 10 tipi diversi. Arrivo a Fort Portal, piacevole e vivace cittadina alla
base delle “montagne della luna” come fu chiamato il massiccio del Ruwenzori.
Sistemazione presso il Mountain of the Moon hotel, semplice ma graziosa e
accogliente struttura recentemente ristrutturata e situata a pochissimi chilometri dalla
città. Tutte camere con servizi privati, ristorante e buona cucina. Cena e
pernottamento.
10° giorno / Kibale Forest National Park – Parco Queen Elizabeth (circa 90 km)
In circa un’ora si raggiunge il Parco Nazionale di Kibale Forest, situato in una zona di
colline. Dopo il briefing del ranger sul comportamento da adottare, si parte in piccoli
gruppi alla ricerca degli scimpanzé (chimps tracking). L’escursione è facile, anche se
può durare 3-4 ore. Si cammina prevalentemente in piano, ma non sempre su sentieri.
Infatti quando i tracker avvistano i primati ci si addentra nel folto della vegetazione
per avvicinarli. E’ un’esperienza esaltante. Al mattino presto gli scimpanzé stazionano
sui rami più alti di enormi alberi di fico (il loro cibo preferito) anche a 20-30 metri di
altezza. Poi a metà mattina scendono sui rami più bassi e più grossi per un riposino e
quindi spesso anche a terra per spostarsi in altre zone.
Buone possibilità anche di avvistare scimmie colobus, cercopitechi, babbuini, ecc.
Pranzo in un lodge nei dintorni per poi riprendere la strada, costeggiando una zona
collinosa di antichi crateri vulcanici creati dalle immani forze che modellarono tutta la
zona della Rift Valley occidentale, innalzando il massiccio del Ruwenzori, formando
la depressione chiamata “Albertina” e creando moltissimi vulcani, ora sopiti, divenuti
in seguito laghi. Si prosegue verso sud costeggiando le falde del Ruwenzori, terza
montagna d'Africa con i suoi 5.100 metri, e attraversando la linea dell’Equatore dove
una sosta fotografica è d’obbligo. Si scende nuovamente nella depressione della Rift
Valley dove si trovano i laghi Edward e George e il Queen Elizabeth National Park.
Sistemazione al Mweya Safari Lodge. Cena e pernottamento.
(In funzione della disponibilità dei permessi per la visita del Parco di Kibale Forest,
che sono a numero limitato, la visita agli scimpanzé potrebbe effettuarsi o il giorno 4
nella Budongo Forest, oppure il giorno 5 pomeriggio nelle Kyambura Gorge nel
Parco Queen Elizabeth)
Kibale Forest National Park
Il Parco non è molto esteso (circa 760 kmq) ed è occupato prevalentemente da foresta
pluviale, intercalata ad alcune zone umide e paludose. Fu dichiarato Parco Nazionale
solo nel 1993, ma è dal 1930 che è una zona protetta. Infatti questa regione è nota per
ospitare la più grande varietà e la più alta concentrazione di primati dell’Africa
Orientale (13 specie), oltre a 300 specie di uccelli, un centinaio di tipi diversi di
farfalle e circa 60 specie di mammiferi. A Kibale sono stati effettuati molti studi sul
comportamento sociale dei primati, soprattutto degli scimpanzé, che di conseguenza si
sono gradualmente abituati alla presenza dell’uomo e quindi non fuggono.
11° giorno / Parco Nazionale Queen Elizabeth
Intera giornata a disposizione nel Queen Elizabeth National Park per osservare gli
animali. Il Parco si estende sul lato ugandese dei laghi Edward e George, collegati tra
loro da un canale naturale, il Kazinga Channel, e offre spettacolari paesaggi di foreste
e savane punteggiate da numerosissime euforbie a candelabro. In mattinata (o al
pomeriggio in funzione della disponibilità del battello) si effettua un’escursione in
barca lungo il Kazinga Channel, per osservare una grande quantità di animali in una
situazione insolita: grandi mandrie di bufali, sonnolenti ippopotami e coccodrilli nelle
anse del fiume, famiglie di elefanti e una enorme quantità di uccelli si affollano lungo
le rive del canale per bere o rinfrescarsi. Nel pomeriggio si effettuerà un safari in auto
nella zona del lago George, dove nelle estese pianure erbose si possono vedere branchi
di antilopi kobus, elefanti, giraffe e predatori. Pensione completa al lodge.
Queen Elizabeth National Park
Il Parco, fondato nel 1954 e dedicato alla Regina Elisabetta d’Inghilterra, si estende
per circa 2.000 kmq attorno al canale di Kazinga che collega i due laghi Edward e
Gorge. È confinante con il Parco Nazionale di Kibale a nord a mezzo di un corridoio
faunistico e, al di la della frontiera con la R.D. del Congo, con il vasto Parc National
des Virungas. Occupa la depressione della Rift Valley ed è caratterizzato da savane
aperte punteggiate di acacie ed euforbie, zone di foresta equatoriale (in particolare
nelle gole di Kyambura). Il territorio si trova in una fascia di “confine ecologico” tra
le vastissime foreste del bacino del Congo e le grandi pianure erboso dell’Africa
Orientale. Questa sua posizione lo rende uno scrigno di biodiversità non solo animale
ma anche ambientale. Basti pensare alle 95 specie di mammiferi che ne fanno il Parco
più ricco dell’Uganda, le 10 specie di primati e alle oltre 600 specie di uccelli (il più
grande numero registrato in un Parco africano). Lungo le sponde del canale di
Kazinga, ad esempio, si trova la massima concentrazione al mondo di ippopotami
(oltre 6.000 esemplari).
12° giorno / Parco Queen Elizabeth – Bwindi Impenetrabile National Park (circa
240 km)
Prima colazione e proseguimento in direzione sud, verso la regione dei Gorilla di
Montagna, attraversando caratteristici villaggi e lussureggianti bananeti. Più ci si
avvicina al Parco Nazionale e più il paesaggio diventa verdissimo e montuoso. Si sale
di altitudine (gran parte del Parco si trova a una media di 2.000 mt), lasciando alle
spalle la savana e anche la temperatura diventa più fresca. I coni vulcanici svettano:
alcuni sono proprio sul confine, altri in Rwanda e altri ancora in Congo. Si raggiunge
in serata Bwindi. Sistemazione al Chameleon Hill Lodge, cena e pernottamento.
13° giorno / incontro con i gorilla di montagna
Sveglia all’alba e di buon ora si arriva all’ingresso del Parco Nazionale Impenetrabile
di Bwindi per registrarsi e infine raggiungere l’accesso dal quale iniziare la ricerca
della famiglia di gorilla al quale siamo stati assegnati dai rangers. La catena dei Monti
Virunga, che segna il confine tra Uganda, Rwanda e Rep. Democratica del Congo, è
caratterizzata da un paesaggio di fitta foresta. L’incontro con questi straordinari
primati avviene inoltrandosi a piedi lungo sentieri nella foresta in piccoli gruppi (al
massimo 10-12 persone per ogni famiglia di gorilla). L’ecosistema dei Monti Virunga
è composto da zone di vegetazione diverse a seconda dell’altitudine: fino a circa 2.500
metri ci sono le zone coltivate, da questo punto e fino a circa 3.200 metri di quota si
trovano le foreste di bambù e di cosso, dove vivono prevalentemente i gorilla, e più in
alto appare la vegetazione d’alta quota africana composta da lobelie, senesi e praterie.
Dopo l’interessante briefing al centro accoglienza, si parte per il gorilla-tracking
accompagnati da ranger e battitori, inoltrandosi in questo ambiente incontaminato e
selvaggio: a volte, per incontrare i gorilla, sono sufficienti 2-3 ore di cammino altre
volte 5-6 ore, ma la fatica è ampiamente compensata dall’emozione dell’incontro di
questi animali che vivono in gruppi comandati da un “silver back”, anziano gorilla dal
dorso argentato può raggiungere il peso di 250 chili e un’altezza di 170 cm. e da
femmine e piccoli che giocano in continuazione. La camminata è alla portata di
chiunque anche perché i ranger e i battitori sono molto gentili e disponibili ad aiutare.
Rientro al lodge, pranzo, pomeriggio di relax. Cena e pernottamento.
Bwindi Impenetrable National Park
Il Parco nazionale si trova nell'Uganda sud occidentale. Per la sua eccezionale
biodiversità e per la presenza di importanti popolazioni di specie a rischio (in
particolare i gorilla di montagna), il Parco è stato dichiarato Patrimonio
dell'Umanità dall'UNESCO nel 1994. Si estende per un totale di 331 kmq, in un'area
caratterizzata da foresta tropicale e zone montuose. La "foresta impenetrabile" deve il
suo nome al fatto che gran parte del territorio è raggiungibile con una certa difficoltà
e solo a piedi. Complessivamente, quello di Bwindi è uno degli ecosistemi più ricchi
d'Africa e fornisce l'habitat per oltre 120 specie di mammiferi, 346 specie di uccelli,
202 specie di farfalle, 163 specie di alberi, 100 specie di felci, 27 specie di rane,
camaleonti, gechi e altre specie a rischio. Fra i mammiferi compaiono diverse specie
di primati, fra cui colobi, scimpanzé e gorilla di montagna; il Parco ospita circa metà
della popolazione mondiale di quest'ultima specie, considerata a rischio estinzione
(circa 340 esemplari). I gorilla del parco sono chiamati "gorilla Bwindi". I gorilla
vivono in famiglia che possono essere composte da 10 fino a circa 25 individui. Non
tutte le famiglie possono essere visitate dai turisti, ma solamente quelle che sono state
abituate dai rangers alla presenza umana con un lento e paziente lavoro di molti mesi
di avvicinamento.
14° giorno / Bwindi – Kigali
Partenza al mattino per il Rwanda. Dopo aver sbrigato le formalità di frontiera
giungiamo a Ruhengeri per godere della vista panoramica dei laghi Burera e Ruhondo.
Pranzo e proseguimento per Kigali, la capitale del Rwanda. Sistemazione all’Hotel
Des Mille Collines. Cena e pernottamento.
15° giorno / Kigali – Genocid Memorial – partenza
Dopo la prima colazione in hotel si farà il check-out lasciando i bagagli in hotel.
Partenza per la visita della città. Si inizia da Camp Kigali, un memoriale in ricordo del
massacro di dieci caschi blu belgi delle Nazioni Unite, il primo giorno del genocidio
del 1994. E’ stato eretto un pilastro di pietra per ogni soldato. La visita prosegue con il
Dr Richard Kandt Natural Museum, conosciuto anche come “Kandt House”, in onore
del medico ed esploratore tedesco che ha intrapreso l'esplorazione del Rwanda nel
1897, alla ricerca delle sorgenti del Nilo. Dopo la visita esterna del Palazzo
Presidenziale, faremo una sosta per il pranzo. Il pomeriggio sarà dedicato alla
biblioteca pubblica e al Genocid Memorial, a testimonianza del terribile genocidio che
avvenne nel 1994 nel paese. Una visita che non lascia certo indifferenti e che fa capire
l’importanza dello slogan nazionale rwandese “never again” (mai più). Dopo la sosta
in un interessante centro educativo si rientra in hotel per una cena libera e per ritirare i
bagagli. Arrivo in aeroporto e partenza con volo notturno per Bruxelles.
Pernottamento a bordo.
16° giorno / Italia
Arrivo a Bruxelles dove, per via delle molte ore di scalo, sarà prevista una visita della
città insieme al vostro tour leader. Ritorno in aeroporto e volo per Milano Linate dove
si giungerà nel tardo pomeriggio.
Altre informazioni:
Organizzazione – Si utilizzano Toyota 4x4 speciali con 7 posti, tutti con finestrino, e
tetto apribile. Una guida locale di lingua inglese e accompagnatore Giancarlo Meoni
dall’Italia. Battelli per escursioni sul Nilo e sul canale di Kazinga. Sono previste due
escursioni a piedi. Per la ricerca dei gorilla a volte sono necessarie varie ore di
cammino nella foresta (mediamente da 2h a 4h). Per la ricerca degli scimpanzé la
camminata può durare da 1 a 3 h. Queste due visite sono condotte dai ranger locali dei
parchi.
Pernottamenti e pasti – Le strutture previste sono di categoria 3* (a Kampala e
Murchison Falls), 4* (a Fort Portal, Bwindi e Kigali) e 5* (al Queen Elizabeth). I
pranzi sono in lodge, in ristoranti locali o a pic-nic. Acqua minerale inclusa durante i
trasferimenti.
Clima – Nella regione equatoriale dell’altopiano dell’Africa Orientale tutto l’anno il
clima è temperato con poca escursione termica tra giorno e notte. Le medie sono di
30° di giorno e 20° di minima. Le notti a Bwindi, causa l’altitudine, sono più fresche
con temperature che arrivano a circa 10°, ma i lodge sono ben attrezzati con camini,
coperte e… borsa dell’acqua calda. Piogge concentrate soprattutto nei mesi primaverili
e autunnali, ma possibili tutto l’anno. I periodi migliori e consigliati sono da Giugno a
Settembre e da Dicembre a Marzo.
Disposizioni sanitarie – E’ richiesta la vaccinazione contro la febbre gialla.
Consigliata anche la profilassi antimalarica. Si raccomanda di informarsi presso
l’Ufficio d’Igiene provinciale.
Formalità burocratiche – Da luglio 2016 è stata introdotta una nuova modalità di visto
per l’Uganda. Si tratta dell’East Africa Tourist Visa, un visto elettronico valido per una
permanenza fino a 90 giorni in Uganda, Rwanda e Kenya, che va richiesto circa un mese
prima della partenza. Possiamo effettuare noi l’intera procedura al costo di 120 euro,
previa ricezione via e-mail della copia a colori della seguente documentazione:
passaporto, fototessera e certificato febbre gialla. In alternativa potete provvedere
autonomamente al visto elettronico al costo di USD 100 sul sito:
http://visas.immigration.go.ug. Il passaporto deve essere valido almeno 6 mesi dalla
data di partenza.
Altre informazioni – Viaggio nel complesso facile con ottime sistemazioni
alberghiere. Tappe non lunghe, eccetto la giornata di trasferimento a Bwindi e a
seconda della praticabilità di strade e piste, soggette all’abbondanza o meno delle
piogge cadute nei giorni prima. L’incontro coi gorilla avviene a un’altitudine media di
2.500/2.700 metri. Le camminate per scimpanzé e gorilla sono di media difficoltà,
comunque alla portata di tutti; si consiglia almeno una discreta forma fisica per
effettuare il viaggio.
QUOTAZIONI PER PERSONA da Milano Linate:
€ 4.980 base 10-14 partecipanti con accompagnatore dall’Italia
€ 5.160 base 8-9 partecipanti con accompagnatore dall’Italia
Da aggiungere:
- supplemento singola
- tasse aeree, security e fuel surcharge
- permessi per il Parco dei gorilla
- permessi per il Parco degli scimpanzé
- copertura assicurativa di viaggio
(assistenza sanitaria, rimborso spese mediche, bagaglio,
infortuni, “rischio zero”)
- visto di ingresso come spiegato sopra
- costo individuale gestione pratica
€ 770
€ 440
€ 520 ($ 600)
€ 130 ($ 150)
€ 88
€ 120
€ 80
Facoltative:
- assicurazione annullamento viaggio
comprensiva dell’assicurazione integrativa medico/bagaglio
4,5%
- assicurazione integrativa medico/bagaglio
(per aumentare da € 15.000 a € 55.000 il rimborso delle spese
mediche in loco e da € 750 a € 1.500 il rimborso bagaglio)
- estensione di una notte a Jinja (base 2 passeggeri)
€ 45
€ 570
Alle prenotazioni effettuate almeno 90 giorni prima della partenza verrà
accordata, senza costi aggiuntivi, la polizza contro le penalità di annullamento
dei servizi a terra e la polizza integrativa per aumentare i massimali di rimborso
medico/bagaglio.
Data di partenza unica:
da sabato 24 Dicembre 2016 a domenica 8 Gennaio 2017
Le quotazioni includono:
accoglienza e trasferimenti privati da/per l’aeroporto, pernottamenti in camere con
servizi privati nei lodge indicati nel programma o di pari categoria, pensione completa
eccetto a Kampala (solo prima colazione), permessi per il Parco dei gorilla e degli
scimpanzé, tutte le escursioni previste, trasporto con automezzi tipo Toyota 4x4
allungate da safari, battelli per escursione sul Nilo e sul canale Kazinga, autista-guida
di lingua inglese, accompagnatore italiano Giancarlo Meoni, guida di viaggio, dossier
culturale / informativo.
Le quotazioni non includono:
i voli, il visto d’ingresso, i pasti a Kampala, le bevande, mance, spese personali,
eventuali tasse locali in uscita dal paese, le polizze contro le penalità di annullamento
viaggio e per l’aumento dei massimali di rimborso spese mediche/bagaglio (facoltative),
tutto quanto non espressamente specificato.
NOTE IMPORTANTI
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La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD / Euro = 0,87
in vigore nel mese di Giugno 2016. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3%
a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario.
Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio
l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più
possibile le visite e le escursioni programmate.
Le tariffe aeree incluse nel pacchetto sono disponibili fino a 2 mesi prima della
partenza. Per prenotazioni oltre tale data la quota potrebbe subire variazioni.
I permessi per i gorilla e gli scimpanzé vanno pagati al momento della conferma
del viaggio in aggiunta al regolare acconto e non sono rimborsabili in caso di
cancellazione.
I ragazzi fino a 15 anni non ancora compiuti non sono ammessi nei Parchi dei
Gorilla e degli Scimpanzé, attenderanno all’ingresso il rientro del gruppo
insieme all’autista-guida.
Milano, 12.07.2016 n.1
Organizzazione tecnica:
I Viaggi di Maurizio Levi
Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italia)
Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595
E-Mail: [email protected] – Web site : www.viaggilevi.com
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