FORAGGI CONSERVATI MATURAZIONE GRANDI QUANTITÀ CONSERVAZIONE O DECADIMENTO METODI DI CONSERVAZIONE Quali metodi utilizziamo comunemente anche per i nostri alimenti? ESSICCAZIONE (fieni, foraggi essiccati, farina di foglie essiccate) INSILAMENTO PERCHÉ GLI ALIMENTI SI CONSERVANO CON ESSICCAZIONE? E CON INSILAMENTO? UTILIZZAZIONE DILAZIONATA NEL TEMPO IN SOSTITUZIONE O AGGIUNTA AL FORAGGIO FRESCO FORAGGI CONSERVATI VANTAGGI Massimizzazione sfruttamento delle risorse foraggiere dell’azienda Possibilità somministrazione foraggi (conservati) anche nei periodi in cui quelli freschi mancano Disponibilità foraggi nei periodi in cui non è possibile pascolamento Consente intensivizzazione e stanzializzazione evitando transumanza Possibilità di utilizzo foraggi con caratteristiche costanti nel tempo (all. intensivi: bovini da latte, bovini da carne, caprini stabulati ecc.) SVAN TAG G I decadimento/perdite inevitabili legate a raccolta conservazione costi aggiuntivi Raccolta Conservazione Somministrazione FIENO FORAGGIO CONSERVATO ATTRAVERSO ESSICCAZIONE CORRISPONDE ALLA PARTE EPIGEA DI PIANTE ERBACEE UTILIZZATO IN SOSTITUZIONE O AGGIUNTA AL FORAGGIO FRESCO ERBA MEDICA Medicago sativa ERBA MEDICA Medicago sativa ERBA MEDICA RIVOLTAMENTO ED ARIEGGIATURA DEL FIENO IN CAMPO MEDIANTE RANGHINATORE SISTEMAZIONE DEL FORAGGIO IN ANDANE ROTOIMBALLATRICE FIENO E FIENAGIONE La trasformazione delle erbe in fieni è il sistema più diffuso e tradizionale di conservazione dei foraggi da utilizzare nei casi in cui il pascolo è impossibile, insufficiente o inappropriato Anche nelle aziende ove vi è ampia disponibilità di pascolo (brado, semibrado, a rotazione ecc.) la costituzione di riserve foraggiere è necessaria per far fronte ad eventuali maggiori richieste alimentari supplementazione razione con foraggi conservati pratica ed economica utilizzazione della vegetazione erbacea, che in determinate stagioni eccede il fabbisogno CONSERVAZIONE FIENO E FIENAGIONE Tecnica di conservazione del foraggio che sfrutta l’essiccazione naturale, effettuata normalmente in pieno campo Il foraggio così prodotto, F I E N O, si conserva per periodi di tempo piuttosto lunghi FIENAGIONE I N 2 TEMPI DI ESSICCAZIONE a) parziale campo b) completamento successivo artificiale FASI DELLA FIENAGIONE SFALCIO ESSICCAZIONE RACCOLTA SFALCIO EPOCA OTTIMALE Leguminose inizio fioritura o prefioritura Graminacee inizio spigatura o prespigatura quando la pianta ha 75-80% di umidità Compromesso tra quantità e qualità QUANTITÀ VALORE NUTRITIVO INGESTIONE FIENO E FIENAGIONE ESSICCAZIONE Esposizione al sole in strato sottile 2-5 giorni con arieggiamento rivoltamento RANGHINATURA spandimento riduzione umidità ~ 20% ulteriore riduzione successiva ~ 15% RAC C O LTA Presse Rotoballe EFFETTUATA NELLE ORE MENO CALDE umidità ~ 20% MINORE FRIABILITÀ FIENAGIONE PERDITE INEVITABILI PE R D I TE R E S PI RATO R I E Soprattutto nella prima giornata Respirazione cellulare intensa processi ossidativi a scapito dei glucidi 5-10% PER D ITE M EC CAN I C H E Soprattutto foglie, più accentuate nelle leguminose (medica, trifoglio, sulla) le foglie corrispondono alla parte più nobile e ricca di proteine 5-10% FIENAGIONE PERDITE INEVITABILI PE R D I T E PE R FE R M E N TAZ I O N E Fermentazioni ad opera dei microrganismi presenti sulla pianta e sul terreno Portano anche ad aumento temperatura anche fino a 60-65°C 3-7% PERD ITE PER R IDU ZI ONE D I G E R I B I LITÀ 3-5% (perdite meccaniche aumento relativo fibra) PE R D I T E T O TALI MINIMO 25% CLASSIFICAZIONE DEI FIENI specie botaniche Monofita: 1 sola specie Oligofita: 2-4 specie Polifita: 5 o più specie medica, trifoglio, sorgo, veccia, sulla Avena e fava Pisello, veccia e avena Trifoglio, veccia e avena Prato Gallura avena, loietto, orzo, triticale tipo di coltura PRATO* PASCOLO PRATO-PASCOLO ERBAIO Solo sfalcio Pascolo diretto 1 sfalcio poi pascolo Sfalcio e/o pascolo *graminacee e leguminose 75%, altre essenze 25% stagione di produzione autunnovernini Autunnoprimaverili primaverili-estivi estivi Autunnali Maggengo Agostano Terzuolo CLASSIFICAZIONE DEI FIENI ZONA DI ORIGINE Pianura Collina Montagna REGIME IDRICO asciutti irrigui SCHEMA IMPIANTO DISIDRATAZIONE ARTIFICIALE FORAGGI GARANTIRE TEMPI RAPIDI RACCOLTA TRASPORTO ESSICCAZIONE IMPORTANTE DISTANZA CAMPO Schema di funzionamento di una falciacondizionatrice Tabella 70 – Perdite medie (%) durante la fienagione tradizionale Fattori Sostanza secca Valore nutritivo Respirazione 5-10 5-15 Cause meccaniche 5-10 5-15 Fermentazione 5-10 7-18 Tabella 71 – Perdite di fienagione (%) in base all’andamento climatico Condizioni climatiche Favorevoli Sostanza secca 5-12 Valore nutritivo 25-30 Proteine grezze 15-20 Normali 12-18 30-40 30-40 Sfavorevoli 20-40 40-50 50-60 CARATTERISTICHE DEI FIENI % tal quale FIENO S. S. P. G. F. G. Ca P UFL/q UFC/q 87,5 9 31,3 0,24 0,14 55 48 Dactilis gl. Spig. 85 8,8 27,3 0,26 0,21 56 49 Loietto perenne 88,5 8,9 27 0,3 0,24 58 52 Orzo 87,5 7,5 24 0,2 0,23 61 53 86 7,5 29,6 0,38 0,2 58 51 85-90 7,5-9,0 24-31 55-61 48-53 Avena Prato Primo T. CARATTERISTICHE DEI FIENI % tal quale FIENO S. S. P. G. F. G. Ca P UFL/q UFC/q Medica 86 16 27 1,4 0,23 60 54 Trif. alessandrino 88 16,7 22 1,32 0,26 58 52 Trif. incarnato 86 12,7 27,5 1,1 0,2 52 48 Veccia 87,5 18,6 24,1 1,18 0,32 52 48 Sulla 88,5 12,2 27,1 1,00 0,2 54 47 85-90 ~15 22-27 1,2 52-60 47-54 CARATTERISTICHE DEI FIENI % tal quale FIENO S. S. P. G. F. G. Ca P 87,5 9 31,3 0,24 0,14 55 48 Dactilis gl. spig. 85 8,8 27,3 0,26 0,21 56 49 Loietto perenne 88,5 8,9 27 0,3 0,24 58 52 Orzo 87,5 7,5 24 0,2 0,23 61 53 86 7,5 29,6 0,38 0,2 58 51 7,5-9,0 24-31 0,25 55-61 48-53 Avena Prato Primo T. 85-90 UFL/q UFC/q Medica 86 16 27 1,4 0,23 60 54 Trif. alessandr. 88 16,7 22 1,32 0,26 58 52 Trif. incarnato 86 12,7 27,5 1,1 0,2 52 48 Veccia 87,5 18,6 24,1 1,18 0,32 52 48 Sulla 88,5 12,2 27,1 1,00 0,2 54 47 85-90 ~15 22-27 1,2 52-60 47-54 CARATTERISTICHE NUTRITIVE FIENI Valore energetico ~ 0,60 UFL Umidità ~ 15% Protidi grezzi 8-18% (prato – medica) Fibra grezza molto variabile: 25-32% Caroteni: perdita 50% nella prima giornata Nel fieno al massimo 25% del valore iniziale Alimentazione per 4-5 mesi con fieno vecchio nel toro lesioni all’epididimo Sindromi da ipovitaminosi A: riduzione produttività, maggiore recettività a malattie, cecità crepuscolare ecc. CARATTERISTICHE FIENI ODORE Molto forte ed intenso giovane Aromatico erba medica Lieve e poco intenso vecchio C OLO R E Diminuisce la tonalità del verde all’aumentare dell’esposizione al sole Tende al bruno in seguito a surriscaldamento Il fieno vecchio perde odore, è più secco, ha minore contenuto in caroteni, inferiore appetibilità TORSIONE Grado di lignificazione VALUTAZIONE EMPIRICA FORAGGI FORAGGI FRESCHI E CONSERVATI STADIO DI MATURAZIONE FONDAMENTALE PER: rese/ettaro, valore nutritivo, ingestione, composizione, conservabilità (insilati) COMPOSIZIONE FLORISTICA PERCENTUALE DI INFESTANTI FORAGGI ESSICCATI VALUTAZIONE GRADO DI UMIDITÀ COLORE GIALLO-VERDE VIVACE COLORE BRUNO OPACO DILAVAMENTO DA PIOGGIA ATTACCO DI MUFFE FORAGGI ESSICCATI VALUTAZIONE MORBIREZZA ED ELASTICITÀ GRADO DI RESISTENZA ALLA TORSIONE E FACILITÀ DI ROTTURA STRETTAMENTE CONNESSI AL CONTENUTO IN LIGNINA CUI È LEGATA MINORE ELASTICITÀ FORAGGI ESSICCATI VALUTAZIONE ELEVATA POLVEROSITÀ COLORE BRUNO, OPACO, NON BRILLANTE, ODORE FASTIDIOSO FORAGGIO SCADENTE, DI PESSIMA QUALITÀ O ADDIRITTURA DANNOSO MEGLIO UNA BUONA PAGLIA CHE UN CATTIVO FIENO FORAGGI ESSICCATI VALUTAZIONE RAPPORTO FOGLIE/STELI QUALITÀ ED APPETIBILITÀ LIVELLO DI INGESTIONE VALORE NUTRITIVO VALUTAZIONE ALIMENTI GIUDIZIO FINALE EVITARE SENTENZE AFFRETTATE O SUPERFICIALI CHIAREZZA E SINTESI SCRIPTA MANENT... VALU TAZ I O N E F I E N I 4 FAT T O R I colore, struttura, odore, impurità COLORE PUNTI Naturale, tendente al verde 7 APPARENZA E CONSISTENZA (STRUTTURA) Parzialmente decolorato o ingiallito 5 Ricco di foglie e morbido 7 Poche foglie, tendenzialmente duro 5 Fortemente ingiallito 2 Bruno-nero bruciato 0 Molto povero di foglie, ruvido 2 Quasi privo di foglie con steli legnosi e duri 0 ODORE PUNTI IMPURITÀ PUNTI PUNTI Buono, aromatico da fieno 3 Assenti 3 Scipito, odori estranei, bruciato 1 Ridotte 1 Di muffa o di marcio 0 Elevate 0 PUNTI 20-16 15-10 9-5 4-0 CLASSI DI QUALITÀ PERDITE Ottima-buona Basse Discreta Medie Mediocre Cattiva Alte Molto alte VALUTAZIONE FIENI ESEMPI COLORE PUNTI PUNTI PUNTI PUNTI PUNTI PUNTI Naturale, tendente al verde 7 7 7 7 7 7 Parzialmente decolorato o ingiallito 5 5 5 5 5 5 Fortemente ingiallito 2 2 2 2 2 2 Bruno-nero bruciato 0 0 0 0 0 0 PUNTI PUNTI PUNTI PUNTI PUNTI PUNTI Ricco di foglie e morbido 7 7 7 7 7 7 Poche foglie, tendenzialmente duro 5 5 5 5 5 5 Molto povero di foglie, ruvido 2 2 2 2 2 2 Quasi privo di foglie con steli legnosi e duri 0 0 0 0 0 0 PUNTI PUNTI PUNTI PUNTI PUNTI PUNTI Buono, aromatico da fieno 3 3 3 3 3 3 Scipito, odori estranei, bruciato 1 1 1 1 1 1 Di muffa o di marcio 0 0 0 0 0 0 PUNTI PUNTI PUNTI PUNTI PUNTI PUNTI Assenti 3 3 3 3 3 3 Ridotte 1 1 1 1 1 1 Elevate 0 0 0 0 0 0 TOTALE 16 14 11 20 18 9 Buono Discreto Discreto Ottimo Ottimo Mediocre APPARENZA E CONSISTENZA ODORE IMPURITÀ GIUDIZIO UTILIZZAZIONE DEI FIENI OVINI DA LATTE: lasciare fieno ad libitum durante la notte, garantire almeno 200-300 g/capo/giorno; se è disponibile buon pascolo, il fieno deve essere di buona/ottima qualità, altrimenti: 1) assunzione insufficiente 2) selezione delle parti più appetibili Essenziale apporto di fibra quando il pascolo è molto tenero: cellulosa ac. acetico grasso latte CAPRINI: simile agli ovini; maggiore capacità selettiva BOVINI LATTE: quota cospicua della razione ~30-50% dei foraggi BUFALI: simili ai bovini, ma: migliore capacità di utilizzazione della fibra con livelli produttivi elevati è necessario garantire qualità Come negli altri animali: maggiori esigenze migliore qualità UTILIZZAZIONE DEI FIENI EQUINI: quota cospicua della razione, se non al pascolo “la massima quantità possibile!” Soggetti a riposo anche solo fieno con piccola integrazione Alimenti completi per cavalli (mangime composto integrato completo): il fieno è una delle componenti principali CONIGLI: il ruolo della fibra è importante Si può somministrare come fieno tal quale ad libitum ma scomodo e poco pratico negli allevamenti intensivi apparato digerente molto delicato ≈ cavallo mangimi composti integrati completi contengono fieno STRUZZO, ANATIDI: Garantire ottima qualità RIMONTA, ARBOREA 21-3-2014 RIMONTA, ARBOREA 21-3-2014 IMPIANTO PER LA VENTILAZIONE DEL FORAGGIO SFUSO DURANTE IL CARICO IMPIANTO PER LA VENTILAZIONE DEL FORAGGIO SFUSO DURANTE IL CARICO ESSICCATOIO ARTIFICIALE PER ROTOBALLE GENERATORE DI ARIA CALDA SEPARATO DA UNA PARETE TAGLIAFUOCO