Newton Alberto Stefanel Newton (1642 – 1727) Sistematizzazione della meccanica Fondamento della meccanica (Principia) Assiomatizzazione della fisica (iniziale definizioni dei termini base e individuazione delle leggi a partire dalle quali si fa discendere tutta la teoria) Non solo sistemazione di saperi in larga misura sviluppati in precedenza, ma anche fondatore di concetti e di una terminologia univoca.(per quanto presa dal parlare quotidiano) Legge di gravitazione universale L’ottica I Principia Def. I Quantità materiae (mensura della materia) Assioma I: Formulazione del concetto d’inerzia. Def. II: Impulso o moto [Quantità di moto] Def. III La vis insita [vis inertiae], o forza innata della materia, è una capacità di resiste in virtù della quale ogni corpo, per quanto è in lui, persiste nel suo stato presente, sia esso di quiete o di moto uniforme in linea retta. Questa forza non differisce in nulla dall’inattività della materia, se non nel nostro modo di concepirla. [Newton non si discosta molto dalle concezioni dell’impetus dei terministi parigini o della vis impressa di Galilei] I Principia Def. IV Una forza impressa (vis impressa) è un’azione esercitata su un corpo, al fine di introdurre una variazione nel suo stato di quiete o di moto uniforme in linea retta Def V-VII Forze cetripete I Principia Assioma II La variazione di moto è proporzionale alla forza motiva impressa e ha luogo nella direzione della linea retta nella quale viene impressa quella forza. [ si potrebbe esprimere come I= D(Mv)] Corollario: Un corpo sul quale agiscano simultaneamente due forze, descriverà la diagonale di un parallelogrammo nello stesso tempo «in cui descriverebbe i lati sotto l’azione separata B D di quelle forze [impulsive] A C Assioma III Ad ogni azione corrisponde sempre una reazione opposta ed uguale, ovvero le azioni mutue tra due corpi sono sempre uguali e dirette in senso contrario 3 Corollari: - In un sistema chiuso Q=cost - In un sistema chiuso il centro di gravità si muove di moto rettilineo e uniforme - I moti relativi non mutano qualora si impartisca all’intero sistema una traslazione rettilinea e uniforme Forze centrali - Il concetto di forza è più preciso - Tutti i moti sono regolati dalla legge delle aree - Se vale tale legge tutte le forze devono essere centrali La legge di gravitazione universale (da leggi di Keplero alla legge di forza) m2 m1 m2 F= c x -----------r2 r m1 Dallo Scholium generale che conclude i Principia: «Fin qui ho spiegato i fenomeni del cielo e del nostro mare mediante la forza di gravità, ma non ho mai fissato la causa della gravità. Questa forza nasce interamente da qualche causa, che penetra fino al centro del Sole e dei pianeti, senza diminuzione della capacità, e opera non in relazione alla quantità delle superfici delle particelle sulle quali agisce (come sogliono le cause meccaniche) ma in relazione alla quantità di materia solida. La sua azione si estende per ogni dove ad immense distanze, sempre decrescendo in proporzione inversa al quadrato delle distanze. La gravità verso il Sole è composta dalla gravità verso le singole particelle del Sole, e allontanandosi dal Sole decresce rigorosamente in ragione inversa del quadrato delle distanze fino all'orbita di Saturno, come è manifesto dalla quiete degli afelii dei pianeti, e fino agli ultimi afelii delle comete, posto che quegli afelii siano in quiete. In verità non sono ancora riuscito a dedurre dai fenomeni la ragione di questa proprietà della gravità, e non invento ipotesi. Qualunque cosa, infatti, non deducibile dai fenomeni va chiamata ipotesi; e nella filosofia sperimentale non trovano posto le ipotesi sia metafisiche, sia fisiche, sia delle qualità occulte, sia meccaniche. In questa filosofia le proposizioni vengono dedotte dai fenomeni e sono rese generali per induzione. In tal modo divennero note l'impenetrabilità, la mobilità e l'impulso dei corpi, le leggi del moto e la gravità. Ed è sufficiente che la gravità esista di fatto, agisca secondo le leggi da noi esposte, e spieghi tutti i movimenti dei corpi celesti e del nostro mare» Bibliografia Alexandre Koyré, Newtonian studies (London: Chapman and Hall, 1965 Hall Rupert (1980) Da Galileo a Newton: 1630-1720 , Feltrinelli, Milano Dijkterhuis E.J. (1980) Il meccanicismo e l’immagine del mondo, Feltrinelli, Milano, pp. 640-657 P. Rossi (1998) La nascita della scienza moderna in Europa, Laterza, Roma-Bari, 1998 P. Rossi, dir. da (2006) Storia della scienza (vedi biblioteca FASF) Jammer M (1971) Storia del concetto di forza, Feltrinelli, Milano Paolo Casini, "Newton e la coscienza europea", Il Mulino, Bologna, 1984. Piergiorgio Odifreddi, Isaac Newton, La gravità la luce e i colori del mondo, Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma 2012 http://en.wikipedia.org/wiki/Mathematical_Principles_of_Natural_Philosophy