articolo completo - Fondazione Cittadella della Carità

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COMUNICATO STAMPA
Coesione sociale e accoglienza, l’eredità di mons. Motolese. Se ne è parlato all’ottava edizione
del concorso realizzato dalla Fondazione Cittadella della Carità
Si è svolta la Cerimonia di premiazione del Concorso in memoria di mons. Guglielmo Motolese,
giunto all’ottava edizione consecutiva e volto a premiare i giovani studenti della scuola Secondaria
di secondo grado e del Seminario del nostro territorio.
Ancora una volta la manifestazione, voluta dal CdA della Fondazione Cittadella della Carità, si
conferma un momento di riflessione offerto alla comunità dai nostri giovani. Un evento
importante ed atteso, svoltosi alla presenza dell’ Arcivescovo Metropolita di Taranto, mons.
Filippo Santoro, del Prefetto dott. Umberto Guidato, del Comandante provinciale dei Carabinieri
Col. Andrea Intermite, del consigliere regionale Gianni Liviano, dell’assessore all’ambiente del
Comune di Taranto Vincenzo Di Gregorio.
Il presidente del CdA della Fondazione dott. Giuseppe Mele ha aperto l’incontro salutando gli
ospiti, e sottolineando la scelta, attraverso il concorso, di puntare sui giovani, incentivandoli a
coltivare non solo buone pratiche del vivere sociale , ma alimentando in loro la voglia di
conoscenza e dell’acquisizione di specifiche competenze.
“La coesione sociale e l’accoglienza sono essenziali per lo sviluppo umano ed economico di Taranto, mettendo
al centro la solidarietà e non il puro profitto. Mons. Motolese indica ancora oggi questa prospettiva nella sua
testimonianza di amore per Taranto e di aiuto in alcuni Paesi in difficoltà”, questa la traccia scelta
personalmente da mons. Filippo Santoro.
La commissione che ha esaminato i lavori pervenuti, tutti di livello, era composta da Maria
Silvestrini, Mariangela Tarantino e don Martino Mastrovito. Le scuole che hanno partecipato al
concorso sono state: Liceo Archita, Aristosseno, Battaglini, Ferraris Quinto Ennio, Vittorino e
Moscati, IPS Cabrini e IISS Lentini.
Tremila euro la cifra totale erogata. Per la sezione elaborato scritto hanno vinto: Ilaria Donzella
della classe IV B del liceo Quinto Ennio Ferraris, che ha vinto un assegno di 500 euro (docente
referente Maria Maddalena Mazzia), Giulia Presicci della V B del liceo Archita che ha vinto un
assegno di 300 euro (docente referente Camilla Stola), Clara Sapio della classe IV D del liceo
Battaglini , che ha vinto un assegno di 200 euro (docente referente Mariangela Turco).
L’elaborato della Donzella è un testo che fa riflettere sulla maturità degli studenti tarantini
studenti e sulla loro capacità di mettere a fuoco i problemi del territorio. Scrive: “Oggi che Taranto
ha smarrito le coordinate essenziali per tornare a crescere, il suo insegnamento, tutto proteso tra
la sapienza del cuore e la forza della ragione, è di una attualità sconvolgente. … Mons. Motolese
lascia a tutti noi in eredità il grande insegnamento di mantenere l’uomo, la coesione sociale,
l’accoglienza e la carità in posizione centrale rispetto all’attività economica, sollecitando
l’iniziativa, facendo appello al coraggio”
Il lavoro di Giulia ha colpito tutti con un incipit decisamente originale: “Sarebbe piaciuto a Papa
Francesco, Don Guglielmo: E se loro strade non si sono mai incrociate ciò non vuol dire che un filo
doppio non li leghi oltre il tempo e le distanze geografiche. L’amore per i poveri e il sogno di una
Chiesa pienamente conciliare sono le due direttive che congiungono Pastori impegnati a parlare a
“Dio degli uomini, e agli uomini di Dio”.
Clara Sapio ha sottolineato la positività della relazione e l’importanza del mettersi in gioco, la
necessità di creare ponti e non muri, aprire la mente a nuovi orizzonti e agire.
Per la sezione multimediale il primo premio di 500 euro è andato a Mariachiara D’Elia, della V I del
liceo Aristosseno (docente referente Josè Minervini, coadiuvata da Matilde Cassano) con un
filmato corredato da molte foto dell’esperienza pastorale di mons. Motolese a sostegno della sua
capacità di creare relazioni e fraternità.
Il secondo premio di 300 euro è stato assegnato a Francesco Ranaldo dell’IPS Cabrini (docente
referente Maria Messinese) per un manifesto particolarmente capace di trasmettere l’idea di
Progresso e Coesione sociale, il terzo premio di 200 euro ad un corto di Mattia Gennaro della V E
del liceo Ferraris (docente referente don Francesco Maranò).
Infine due premi per un totale di 1.000 euro ai ragazzi del Seminario arcivescovile di Taranto che
Mons. Motolese aveva sempre nel cuore, e tanto caro anche a mons. Santoro. Sono stati premiati
Angelo Matichecchia per l’elaborato scritto e Antonio Rochira, Ioas Russo, Giuseppe Fuggiano e
Francesco Pignatale per il multimediale.
Mons. Filippo Santoro ha concluso l’incontro con due riferimenti ai concetti espressi nei lavori
pervenuti: la solitudine che avanza e aggredisce la società proprio nel momento in cui tutti ci
sentiamo connessi in un vortice di comunicazione. I social sono utili, ha detto dom Filippo, se
aiutano ad incontrarsi e a costruire relazioni vere, altrimenti non servono, si resta più soli e più
fragili. Da questa società delle solitudini, incapace di fiducia nell’altro e di sguardo aperto
all’accoglienza non può nascere progresso. Uno dei punti di maggiore fragilità della società
tarantina è proprio nella mancanza di coesione sociale, mons. Motolese ha cercato di promuoverla
in tanti modi e la grande opera della Cittadella della Carità ne fu il pieno suggello.
L’arcivescovo ha personalmente consegnato gli attestati di partecipazione a tutti i partecipanti,
segno di una sua attenzione particolare verso i giovani ed il loro lavoro.
Taranto, 5 dicembre 2016
L’ufficio stampa
(dott.ssa Gabriella Ressa)
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