IL MICROSCOPIO Federico Caligaris Cappio Direttore scientifico AIRC L’obesità preoccupa gli oncologi ATTENTI ALLE TRUFFE AIRC non effettua la raccolta fondi “porta a porta”, con incaricati che vanno di casa in casa. Nel caso dovesse succedere, stanno tentando di truffarvi. Denunciate subito la truffa chiamando la polizia (113) o i carabinieri (112). L’ Organizzazione mondiale della sanità (OMS) definisce l’obesità un problema di salute pubblica mondiale, purtroppo in progressivo aumento, mentre è prevenibile con una corretta alimentazione e un’adeguata attività fisica. L’obesità preoccupa anche gli oncologi. I dati riportati dall’Associazione internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) di Lione nel 2016 suggeriscono che “l’eccessivo grasso corporeo aumenta il rischio di sviluppare tumori”. Il Journal of Clinical Oncology, la rivista scientifica che rappresenta la Società americana di oncologia clinica, ha dedicato il numero speciale di dicembre 2016 alla relazione fra obesità e cancro. L’allarme deriva dai risultati di studi epidemiologici che hanno messo in luce tale rapporto. Questi studi si sono concentrati soprattutto in Nord America e nelle isole del Pacifico, dove il problema dell’obesità è da tempo particolarmente significativo. I risultati indicano che l’obesità è associata allo sviluppo di determinati tipi di tumore, con maggiore frequenza di quanto atteso se la correlazione fosse invece casuale. Particolarmente convincente sembra essere il rapporto tra obesità e sviluppo di tumori dell’apparato gastrointestinale e della mammella. Tali studi evidenziano inoltre come la risposta dei pazienti obesi ai trattamenti sia meno favorevole rispetto a quella dei pazienti non obesi con lo stesso tipo di tumore. Queste osservazioni stanno spingendo i ricercatori a cercare di capire attraverso quali mec- 38 | FONDAMENTALE | APRILE 2014 canismi l’obesità può favorire lo sviluppo di tumori. Sta emergendo l’ipotesi che l’esagerato accumulo di grasso in determinati organi inneschi un processo infiammatorio localizzato negli organi stessi. L’infiammazione stimola la proliferazione cellulare che a sua volta comporta un aumentato rischio di mutazioni nei geni: questo processo potrebbe rappresentare perlomeno uno dei motivi che collegano l’obesità allo sviluppo di tumori. L’impatto clinico negativo che l’obesità ha nel paziente oncologico è un aspetto particolarmente critico. I farmaci impiegati nella terapia del cancro possono, in pazienti sovrappeso o obesi, essere più difficili da dosare. Inoltre, sia i farmaci sia la malattia tumorale stessa possono provocare negli obesi la comparsa o il peggioramento di problemi clinici importanti, quali ad esempio il diabete o malattie cardiovascolari, tipicamente collegate all’obesità. L’insieme di questi fattori gioca a sfavore del paziente sovrappeso o obeso perché riduce la possibilità di una terapia ottimale e rende più difficile trattare il tumore nel modo più adeguato. AIRC da sempre sostiene l’importanza di uno stile di vita sano, sia per prevenire molti tipi di tumori sia per combattere la malattia quando questa si sia manifestata. Proprio per questa convinzione AIRC lancia da anni la classica iniziativa “Le Arance della Salute”, simbolo di una corretta alimentazione, elemento fondamentale assieme all’attività fisica per combattere sovrappeso e obesità.