Ente Parco Nazionale Appennino Lucano
Val d’Agri Lagonegrese
DIREZIONE GENERALE
Area Natura e Pianificazione
NULLA OSTA
del 4 giugno 2014
Parere Favorevole con prescrizioni
R. d. A. n. 59/2014
Oggetto: richiesta autorizzazione per l’attività di pesca sportiva/ricreativa all’interno del Parco
Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese stagionale per l’anno 2014.
Richiedente: sig. Nicola Alessandro Magno.
Ambito territoriale: acque ricadenti in Zona 2 e Zona 3 del territorio del Parco.
IL DIRIGENTE GENERALE
Vista l'istanza trasmessa dal sig. Magno Nicola Alessandro, nato a Roma, il 21 dicembre 1981 e
residente a Viggianello (PZ) in C. da Voscari al n. 3, volta ad ottenere l’autorizzazione per l’attività di
pesca sportiva per l’anno 2014, nelle acque ricadenti in Zona 2 e Zona 3 del territorio del Parco;
Vista la legge quadro sulle aree protette del 6 dicembre 1991, n. 394 e s.m.i.;
Visto il D.P.R. dell’8 dicembre 2007, il quale, in attuazione dell’art. 2, comma 5, della legge 9
dicembre 1998, n. 426, istituisce l’Ente Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Val d’Agri Lagonegrese;
Visto l’art. 1, comma 5, del D.P.R. istitutivo dell’Ente Parco Nazionale dell’Appennino Lucano – Val
d’Agri – Lagonegrese, nonché l’allegato A Disciplina di tutela del Parco Nazionale dell’Appennino
Lucano – Val d’Agri – Lagonegrese;
Visto il disciplinare inerente le “Prime indicazioni in materia di pesca nelle acque del Parco Nazionale
dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese”, approvato con delibera presidenziale n. 5 del 28
marzo 2014, esecutiva ai sensi di legge;
Visto, altresì, l’art. 1 e l’art. 2 delle suddette indicazioni i quali stabiliscono che:
l'esercizio della pesca sportiva nelle acque ricadenti nel territorio del Parco è consentito, previa
autorizzazione dell'Ente Parco, esclusivamente nella Zona 2 e 3 di cui all’art. 1, dell’allegato A
del Decreto Istitutivo dell’Ente Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri
Lagonegrese dell’8 dicembre 2007;
l'autorizzazione di cui all'articolo precedente può essere rilasciata a chi sia già in possesso di
valida licenza per la pesca nelle acque dolci rilasciata dalle competenti autorità. Essa è
strettamente personale, deve riportare le complete generalità del titolare e il periodo di
efficacia. L’autorizzazione è rilasciata previo pagamento dei diritti stabiliti all’art. 9 della
presente direttiva;
Preso atto della conclusione positiva dell’istruttoria, da parte dell’ufficio interessato al procedimento
dell’Ente Parco;
Considerato che l’intervento non contrasta con i principi generali di conservazione del territorio
contenuti nella legge Quadro sulle aree Protette n. 394/91, nonché con le Misure di Salvaguardia del
Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, allegate al D.P.R. 8 dicembre 2007;
Sede legale e amministrativa ex Convento delle Benedettine Via A. Manzoni n. 1 85052 Marsico Nuovo (PZ)
Tel. 0975/344222 int. 06 Fax. 0975/344203 e-mail: [email protected] C.F. 91008560764 P.IVA n. 01719590760
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Visto il D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 relativo alle norme generali sull’ordinamento del lavoro alle
dipendenze delle amministrazioni pubbliche;
Accertato che i diritti di pesca, così come riportato dall’art. 9 delle “Prime indicazioni in materia di
pesca nelle acque del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese” approvate
con delibera presidenziale n. 5 del 28 marzo 2014, sono stati corrisposti all’Ente Parco;
tutto ciò premesso
DISPONE CHE
Nulla Osta al sig. Magno Nicola Alessandro, nato a Roma, il 21 dicembre 1981 e residente a
Viggianello (PZ) in C. da Voscari al n. 3, per l’attività di pesca sportiva per l’anno 2014 nelle acque
ricadenti in Zona 2 e Zona 3 del territorio del Parco, e subordinandolo alle seguenti prescrizioni:
1. l’unico attrezzo per la cattura dei pesci è la canna da pesca;
2. la pesca può essere esercitata con non più di una canna con lenza, con o senza mulinello;
3. è consentito l’utilizzo di un solo amo che può terminare con un solo dardo, sprovvisto di
ardiglione;
4. è vietato l’uso di ami o esche artificiali o imitazioni di animali acquatici, provvisti di più
dardi;
5. è vietata qualsiasi forma di pasturazione, l’uso di uova di salmone o di sangue solido o
liquido e l’utilizzo di pesci e gamberi; l’uso come esca delle larve di mosca carnaria
(bigattino), di uova di salmone o di sangue solido o liquido e l'utilizzo di pesci e gamberi o
delle interiora di animali;
6. è consentito esclusivamente l’uso di esche naturali diverse da quelle sopra indicate ed
artificiali, del cucchiaino, della mosca e del verme;
7. è vietato l'uso di reti, tramagli e attrezzature similari;
8. è vietata la pesca con le mani, la pesca subacquea e la pesca in acque ghiacciate;
9. è vietata la pesca con sostanze tossiche, anestetiche, esplosive;
10. è consentita il trattenimento dei capi pescati durante le gare di pesca sportiva con finalità
competitive, per il tempo strettamente necessario richiesto per la pesatura, in seguito a tale
operazione il pesce deve essere immediatamente liberato;
11. é vietato l’uso di ecoscandagli, sonar ed ogni altro mezzo di ricerca elettronica per
l’individuazione del pesce;
12. è vietato immettere specie ittiche alloctone;
13. è vietato rimettere in acqua gli esemplari di specie alloctone catturati;
14. l’immissione di specie ittiche autoctone deve avvenire così come previsto dall’art. 7
riportato nelle “Prime indicazioni in materia di pesca nelle acque del Parco Nazionale
dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese”;
15. il pesce dovrà essere tempestivamente liberato in acqua con la massima cura e cautela
possibili. È fatto obbligo di osservare le seguenti modalità:
bagnare e raffreddare in acqua la mano prima di afferrare il pesce, ciò al fine di evitare
stress termici e/o danneggiamenti del muco che riveste il corpo del pesce;
sganciare l’amo dalla bocca del pesce senza torsione/strappi (in caso di difficoltà, è
raccomandabile l’uso delle apposite pinzette di tipo chirurgico);
è assolutamente vietato il sollevamento del pesce dall’acqua tirandolo con la lenza;
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in caso di prolungata lotta del pesce ed in presenza di sintomi di asfissia una volta che lo
stesso è stato liberato in acqua, coadiuvare la ripresa del pesce sostenendolo delicatamente
sotto la superficie dell’acqua e movendolo lentamente avanti e indietro, per ripristinare la
funzionalità delle branchie fino alla completa rianimazione del pesce stesso;
16. è consentito l’utilizzo di natanti a motore elettrico unicamente per attività di soccorso;
17. la pesca è consentita da un'ora prima del levare del sole ad un'ora dopo il tramonto.
DISPONE ALTRESÌ
1. di trasmettere copia della presente Autorizzazione al Coordinamento Territoriale del Corpo
Forestale dello Stato per l’Ambiente di Moliterno per gli adempimenti di competenza;
2. l’obbligo dell’osservanza e del rispetto delle norme in materia previste dal c.c., dalle leggi dello
stato e regionali.
DA ATTO
che il presente Nulla Osta, reso ai sensi della legge 6 dicembre 1991, n. 394 e D.P.R. 8 dicembre 2007,
non costituisce né sostituisce in alcun modo ogni altro parere o autorizzazione necessaria alla effettiva
esecuzione dei lavori di che trattasi.
Il presente provvedimento sarà pubblicato per la durata di giorni 15 (quindici) all’Albo Pretorio
dell’Ente Parco.
Alla presente autorizzazione, sono fatte salve i diritti e le competenze spettanti ad altri Enti e/o Uffici
ed eventuali diritti reali di terzi.
A norma dell'articolo 8 della legge n. 241/1990, si rende noto che il responsabile del procedimento è la
dott. ssa Rosalia Botta e che potranno essere richiesti chiarimenti anche a mezzo telefono al numero
0975/344222.
IL DIRIGENTE GENERALE
F. to Arch. Vincenzo L. Fogliano
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PUBBLICAZIONI
N372 DEL REGISTRO DELLE PUBBLICAZIONI ALL'ALBO PRETORIO
La presente Autorizzazione, ai fini della pubblicità degli atti e della trasparenza dell'azione amministrativa, è pubblicata all'Albo
Pretorio dell'Ente, per quindici giorni consecutivi, dal 4 giugno 2014.
Il Responsabile
F. to Rag. Tonia Pessolano
La presente copia è conforme all’originale
IL DIRIGENTE GENERALE
Arch. Vincenzo L. Fogliano
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