Derivate di funzioni 1 / 44 Funzioni crescenti e decrescenti Data una funzione f (x) definita in un dominio D 2 / 44 Funzioni crescenti e decrescenti Data una funzione f (x) definita in un dominio D f (x) é crescente nell’intervallo I ⊆ D se ∀x1 , x2 ∈ I : x1 < x2 =⇒ f (x1 ) ≤ f (x2 ) 2 / 44 Funzioni crescenti e decrescenti Data una funzione f (x) definita in un dominio D f (x) é crescente nell’intervallo I ⊆ D se ∀x1 , x2 ∈ I : x1 < x2 =⇒ f (x1 ) ≤ f (x2 ) f (x) é strettamente crescente nell’intervallo I ⊆ D se ∀x1 , x2 ∈ I : x1 < x2 =⇒ f (x1 ) < f (x2 ) 2 / 44 Funzioni crescenti e decrescenti Data una funzione f (x) definita in un dominio D f (x) é crescente nell’intervallo I ⊆ D se ∀x1 , x2 ∈ I : x1 < x2 =⇒ f (x1 ) ≤ f (x2 ) f (x) é strettamente crescente nell’intervallo I ⊆ D se ∀x1 , x2 ∈ I : x1 < x2 =⇒ f (x1 ) < f (x2 ) f (x) é decrescente nell’intervallo I ⊆ D se ∀x1 , x2 ∈ I : x1 < x2 =⇒ f (x1 ) ≥ f (x2 ) 2 / 44 Funzioni crescenti e decrescenti Data una funzione f (x) definita in un dominio D f (x) é crescente nell’intervallo I ⊆ D se ∀x1 , x2 ∈ I : x1 < x2 =⇒ f (x1 ) ≤ f (x2 ) f (x) é strettamente crescente nell’intervallo I ⊆ D se ∀x1 , x2 ∈ I : x1 < x2 =⇒ f (x1 ) < f (x2 ) f (x) é decrescente nell’intervallo I ⊆ D se ∀x1 , x2 ∈ I : x1 < x2 =⇒ f (x1 ) ≥ f (x2 ) f (x) é strettamente decrescente nell’intervallo I ⊆ D se ∀x1 , x2 ∈ I : x1 < x2 =⇒ f (x1 ) > f (x2 ) 2 / 44 Esempi di funzioni e loro andamento Date le seguenti funzioni elementari, si identifichi il loro andamento f (x) = x2 3 / 44 Esempi di funzioni e loro andamento Date le seguenti funzioni elementari, si identifichi il loro andamento f (x) = x2 f (x) = 1x 2 −1 3 / 44 Esempi di funzioni e loro andamento Date le seguenti funzioni elementari, si identifichi il loro andamento f (x) = x2 f (x) = 1x 2 −1 f (x) = sin(x) 3 / 44 Esempi di funzioni e loro andamento Date le seguenti funzioni elementari, si identifichi il loro andamento f (x) = x2 f (x) = 1x 2 −1 f (x) = sin(x) f (x) = cos(x) 3 / 44 Esempi di funzioni e loro andamento Date le seguenti funzioni elementari, si identifichi il loro andamento f (x) = x2 f (x) = 1x 2 −1 f (x) = sin(x) f (x) = cos(x) f (x) = tan(x) 3 / 44 Esempi di funzioni e loro andamento Date le seguenti funzioni elementari, si identifichi il loro andamento f (x) = x2 f (x) = 1x 2 −1 f (x) = sin(x) f (x) = cos(x) f (x) = tan(x) Osservazione. Una funzione strettamente crescente (decrescente) é invertibile. 3 / 44 Funzioni limitate • Una funzione f (x) si dice limitata in tutto il suo dominio D se la sua immagine é un insieme limitato (aperto o chiuso) sottoinsieme proprio di R. 4 / 44 Funzioni limitate • Una funzione f (x) si dice limitata in tutto il suo dominio D se la sua immagine é un insieme limitato (aperto o chiuso) sottoinsieme proprio di R. • Una funzione f (x) si dice limitata superiormente (inferiormente) se la sua immagine é un insieme limitato superiormente(inferiormente) in R. 4 / 44 Funzioni limitate • Una funzione f (x) si dice limitata in tutto il suo dominio D se la sua immagine é un insieme limitato (aperto o chiuso) sottoinsieme proprio di R. • Una funzione f (x) si dice limitata superiormente (inferiormente) se la sua immagine é un insieme limitato superiormente(inferiormente) in R. Geometricamente, il grafico di una funzione limitata é contenuto in una striscia orizzontale del piano delimitata dalle rette y = M e y = −M, dove M ∈ R tale che |f (x)| < M ∀x ∈ D . 4 / 44 Estremo superiore e inferiore di una funzione Sia f (x) una funzione definita in D ⊆ R. 5 / 44 Estremo superiore e inferiore di una funzione Sia f (x) una funzione definita in D ⊆ R. • Si chiama estremo superiore di una funzione f (x) l’estremo superiore della sua immagine e si scrive semplicemente sup f (x) x∈D 5 / 44 Estremo superiore e inferiore di una funzione Sia f (x) una funzione definita in D ⊆ R. • Si chiama estremo superiore di una funzione f (x) l’estremo superiore della sua immagine e si scrive semplicemente sup f (x) x∈D • Si chiama estremo inferiore di una funzione f (x) l’estremo inferiore della sua immagine e si scrive semplicemente inf f (x) x∈D 5 / 44 Massimo e minimo di una funzione Sia f (x) una funzione definita in D ⊆ R e x0 ∈ D. 6 / 44 Massimo e minimo di una funzione Sia f (x) una funzione definita in D ⊆ R e x0 ∈ D. • Il valore max f = f (x0 ) é detto massimo assoluto di f (x) se f (x0 ) ≥ f (x) ∀x ∈ D 6 / 44 Massimo e minimo di una funzione Sia f (x) una funzione definita in D ⊆ R e x0 ∈ D. • Il valore max f = f (x0 ) é detto massimo assoluto di f (x) se f (x0 ) ≥ f (x) ∀x ∈ D • Il valore min f = f (x0 ) é detto minimo assoluto di f (x) se f (x0 ) ≤ f (x) ∀x ∈ D 6 / 44 Esempi massimi e minimi 1. f (x) = −(x + 1)2 + 2 ha massimo assoluto uguale a 2, assunto in x = 2. Non ha minimo assoluto. 7 / 44 Esempi massimi e minimi 1. f (x) = −(x + 1)2 + 2 ha massimo assoluto uguale a 2, assunto in x = 2. Non ha minimo assoluto. 2. f (x) = x + 1 con x ∈ D = [−2, 6] ha massimo assoluto uguale a 7 assunto in x = 6 e minimo assoluto uguale a −1 assunto in x = −2 7 / 44 Esempi massimi e minimi 1. f (x) = −(x + 1)2 + 2 ha massimo assoluto uguale a 2, assunto in x = 2. Non ha minimo assoluto. 2. f (x) = x + 1 con x ∈ D = [−2, 6] ha massimo assoluto uguale a 7 assunto in x = 6 e minimo assoluto uguale a −1 assunto in x = −2 3. f (x) = sin(x) ha massimo assoluto uguale a 1, e minimo assoluto uguale a −1. Il massimo é assunto negli infiniti punti π2 + 2kπ, con k ∈ R, mentre il minimo negli infiniti punti − π2 + 2kπ 7 / 44 Esempi 1. f (x) = (x + 1)2 é limitata solo inferiormente Im(f ) = [0, +∞), min f = 0, sup f = +∞ 8 / 44 Esempi 1. f (x) = (x + 1)2 é limitata solo inferiormente Im(f ) = [0, +∞), min f = 0, sup f = +∞ 2. f (x) = 5x − 3 é limitata solo inferiormente Im(f ) = (−3, +∞), inf f = −3, sup f = +∞ 8 / 44 Esempi 1. f (x) = (x + 1)2 é limitata solo inferiormente Im(f ) = [0, +∞), min f = 0, sup f = +∞ 2. f (x) = 5x − 3 é limitata solo inferiormente Im(f ) = (−3, +∞), inf f = −3, sup f = +∞ 3. f (x) = 5(x−3) é limitata solo inferiormente Im(f ) = (0, +∞), inf f = 0, sup f = +∞ 8 / 44 Esempi 1. f (x) = (x + 1)2 é limitata solo inferiormente Im(f ) = [0, +∞), min f = 0, sup f = +∞ 2. f (x) = 5x − 3 é limitata solo inferiormente Im(f ) = (−3, +∞), inf f = −3, sup f = +∞ 3. f (x) = 5(x−3) é limitata solo inferiormente Im(f ) = (0, +∞), inf f = 0, sup f = +∞ 8 / 44 Esempi 4. f (x) = (x + 1)2 con x ∈ (−5, 5] é limitata Im(f ) = [0, 36], min f = 0, max f = 36 9 / 44 Esempi 4. f (x) = (x + 1)2 con x ∈ (−5, 5] é limitata Im(f ) = [0, 36], min f = 0, max f = 36 5. f (x) = 5x − 3 con x ∈ [0, 2) é limitata Im(f ) = [−2, 22), min(f ) = −2, sup f = 22 9 / 44 Esempi 4. f (x) = (x + 1)2 con x ∈ (−5, 5] é limitata Im(f ) = [0, 36], min f = 0, max f = 36 5. f (x) = 5x − 3 con x ∈ [0, 2) é limitata Im(f ) = [−2, 22), min(f ) = −2, sup f = 22 6. f (x) = loga x, (a > 0, a 6= 1) non é limitata né inferiormente né superiormente Im(f ) = (−infty, +∞), inf f = −∞, sup f = +∞ 9 / 44 Esempi 4. f (x) = (x + 1)2 con x ∈ (−5, 5] é limitata Im(f ) = [0, 36], min f = 0, max f = 36 5. f (x) = 5x − 3 con x ∈ [0, 2) é limitata Im(f ) = [−2, 22), min(f ) = −2, sup f = 22 6. f (x) = loga x, (a > 0, a 6= 1) non é limitata né inferiormente né superiormente Im(f ) = (−infty, +∞), inf f = −∞, sup f = +∞ 9 / 44 Esercizi Trovare massimi e minimi assoluti, estremo inferiore e superiore delle seguenti funzioni e dire se sono limitate inferiormente e/o superiormente: 10 / 44 Esercizi Trovare massimi e minimi assoluti, estremo inferiore e superiore delle seguenti funzioni e dire se sono limitate inferiormente e/o superiormente: • g(x) = −(x + 1)2 − 7 10 / 44 Esercizi Trovare massimi e minimi assoluti, estremo inferiore e superiore delle seguenti funzioni e dire se sono limitate inferiormente e/o superiormente: • g(x) = −(x + 1)2 − 7 • p(x) = x2 + 1 10 / 44 Esercizi Trovare massimi e minimi assoluti, estremo inferiore e superiore delle seguenti funzioni e dire se sono limitate inferiormente e/o superiormente: • g(x) = −(x + 1)2 − 7 • p(x) = x2 + 1 • f (t) = t2 con t ∈ [−2, 3] 10 / 44 Esercizi Trovare massimi e minimi assoluti, estremo inferiore e superiore delle seguenti funzioni e dire se sono limitate inferiormente e/o superiormente: • g(x) = −(x + 1)2 − 7 • p(x) = x2 + 1 • f (t) = t2 con t ∈ [−2, 3] • g(x) = ex 10 / 44 Esercizi Trovare massimi e minimi assoluti, estremo inferiore e superiore delle seguenti funzioni e dire se sono limitate inferiormente e/o superiormente: • g(x) = −(x + 1)2 − 7 • p(x) = x2 + 1 • f (t) = t2 con t ∈ [−2, 3] • g(x) = ex • p(t) = t2 con t ∈ [−2, 3) 10 / 44 Esercizi Trovare massimi e minimi assoluti, estremo inferiore e superiore delle seguenti funzioni e dire se sono limitate inferiormente e/o superiormente: • g(x) = −(x + 1)2 − 7 • p(x) = x2 + 1 • f (t) = t2 con t ∈ [−2, 3] • g(x) = ex • p(t) = t2 con t ∈ [−2, 3) 10 / 44 Massimi e minimi relativi Data la funzione f (x) definita nel dominio D ⊆ R si dice che 11 / 44 Massimi e minimi relativi Data la funzione f (x) definita nel dominio D ⊆ R si dice che • f (x) ha un punto di massimo locale in x0 ∈ I, I = [a, b] ⊆ D se f (x0 ) ≥ f (x) ∀x ∈ I questo valore max f = f (x0 ) ∈ f (D). 11 / 44 Massimi e minimi relativi Data la funzione f (x) definita nel dominio D ⊆ R si dice che • f (x) ha un punto di massimo locale in x0 ∈ I, I = [a, b] ⊆ D se f (x0 ) ≥ f (x) ∀x ∈ I questo valore max f = f (x0 ) ∈ f (D). • f (x) ha un punto di minimo locale in x0 ∈ I, I = [a, b] ⊆ D se f (x0 ) ≤ f (x) ∀x ∈ I questo valore min f = f (x0 ) ∈ f (D). 11 / 44 Rapporto incrementale Sia data una funzione f (x) e due suoi valori in corrispondenza dei punti x0 e x0 + h, con h > 0. 12 / 44 Rapporto incrementale Sia data una funzione f (x) e due suoi valori in corrispondenza dei punti x0 e x0 + h, con h > 0. Supponiamo di voler considerare la retta passante per i due punti P0 = (x0 , f (x0 )) e Ph = (x0 + h, f (x0 + h)). Possiamo allora calcolare il coefficiente angolare di tale retta in modo usuale come: mh = f (x0 + h) − f (x0 ) (x0 + h) − x0 12 / 44 Rapporto incrementale Sia data una funzione f (x) e due suoi valori in corrispondenza dei punti x0 e x0 + h, con h > 0. Supponiamo di voler considerare la retta passante per i due punti P0 = (x0 , f (x0 )) e Ph = (x0 + h, f (x0 + h)). Possiamo allora calcolare il coefficiente angolare di tale retta in modo usuale come: mh = f (x0 + h) − f (x0 ) (x0 + h) − x0 Tale valore si definisce rapporto incrementale della fun∆f zione e viene indicato come ∆x . 12 / 44 Rapporto incrementale Supponiamo ora di diminuire il valore di h, allora la retta rh tende a sovrapporsi alla retta r0 . Di conseguenza per valori di h che tengono al valore zero il coefficiente mh tende al coefficiente angolare m0 della retta tangente r0 . 13 / 44 Rapporto incrementale Supponiamo ora di diminuire il valore di h, allora la retta rh tende a sovrapporsi alla retta r0 . Di conseguenza per valori di h che tengono al valore zero il coefficiente mh tende al coefficiente angolare m0 della retta tangente r0 . Segue che m0 = lim h→0 f (x0 + h) − f (x0 ) h 13 / 44 Derivata di una funzione Data una funzione f (x) continua in x0 la sua derivata nelpunto x0 é definita come f (x + h) − f (x0 ) h→0 h lim 14 / 44 Derivata di una funzione Data una funzione f (x) continua in x0 la sua derivata nelpunto x0 é definita come f (x + h) − f (x0 ) h→0 h lim se questo limite esiste ed é finito. La derivata si indica indistintamente come: f 0 (x0 ) = d f (x0 + h) − f (x0 ) f (x0 ) = lim h→0 dx h 14 / 44 Derivata di una funzione Data una funzione f (x) continua in x0 la sua derivata nelpunto x0 é definita come f (x + h) − f (x0 ) h→0 h lim se questo limite esiste ed é finito. La derivata si indica indistintamente come: f 0 (x0 ) = d f (x0 + h) − f (x0 ) f (x0 ) = lim h→0 dx h La funzione derivata prima associa ad ogni punto di continuitá della funzione f , se esiste, la sua derivata nel punto: f 0 (x) : x → f 0 (x). 14 / 44 Calcolo della derivata applicando la definizione f (x0 + h) − f (x0 ) h→0 h f 0 (x0 ) = lim 15 / 44 Calcolo della derivata applicando la definizione f (x0 + h) − f (x0 ) h→0 h f 0 (x0 ) = lim b−b =0 h→0 h • f (x) = b costante =⇒ f 0 (x0 ) = lim 15 / 44 Calcolo della derivata applicando la definizione f (x0 + h) − f (x0 ) h→0 h f 0 (x0 ) = lim b−b =0 h→0 h • f (x) = b costante =⇒ f 0 (x0 ) = lim • f (x) = x retta =⇒ f 0 (x0 ) = lim h→0 x0 + h − x0 h = lim = 1 h→0 h h 15 / 44 Calcolo della derivata applicando la definizione f (x0 + h) − f (x0 ) h→0 h f 0 (x0 ) = lim b−b =0 h→0 h • f (x) = b costante =⇒ f 0 (x0 ) = lim • f (x) = x retta =⇒ f 0 (x0 ) = lim h→0 x0 + h − x0 h = lim = 1 h→0 h h • f (x) = x2 parabola =⇒ (x0 + h)2 − (x0 )2 2x0 h + (h)2 = lim = lim 2x0 + h = 2x0 h→0 h→0 h→0 h h f 0 (x0 ) = lim 15 / 44 Derivata della funzione potenza • f (x) = b =⇒ f 0 (x0 ) = 0 16 / 44 Derivata della funzione potenza • f (x) = b =⇒ f 0 (x0 ) = 0 • f (x) = 1 =⇒ f 0 (x0 ) = 1 16 / 44 Derivata della funzione potenza • f (x) = b =⇒ f 0 (x0 ) = 0 • f (x) = 1 =⇒ f 0 (x0 ) = 1 • f (x) = x2 =⇒ f 0 (x0 ) = 2x 16 / 44 Derivata della funzione potenza • f (x) = b =⇒ f 0 (x0 ) = 0 • f (x) = 1 =⇒ f 0 (x0 ) = 1 • f (x) = x2 =⇒ f 0 (x0 ) = 2x possiamo allora generalizzare • f (x) = xβ =⇒ f 0 (x0 ) = β xβ −1 16 / 44 Derivata della funzione potenza • f (x) = b =⇒ f 0 (x0 ) = 0 • f (x) = 1 =⇒ f 0 (x0 ) = 1 • f (x) = x2 =⇒ f 0 (x0 ) = 2x possiamo allora generalizzare • f (x) = xβ =⇒ f 0 (x0 ) = β xβ −1 Esempio. f (x) = √ 1 1 1 1 x = x 2 =⇒ f 0 (x) = x 2 −1 = x− 2 2 16 / 44 Derivata della funzione potenza • f (x) = b =⇒ f 0 (x0 ) = 0 • f (x) = 1 =⇒ f 0 (x0 ) = 1 • f (x) = x2 =⇒ f 0 (x0 ) = 2x possiamo allora generalizzare • f (x) = xβ =⇒ f 0 (x0 ) = β xβ −1 Esempio. f (x) = √ 1 1 1 1 x = x 2 =⇒ f 0 (x) = x 2 −1 = x− 2 2 Esercizi. Calcolare la derivata per le seguenti funzioni potenza f (x) = x−2 , f (x) = x5 , f (x) = √ 4 x3 , f (x) = 1 x6 16 / 44 Proprietá delle derivate • Derivata di una somma (f (x) + g(x))0 = f 0 (x) + g0 (x) 17 / 44 Proprietá delle derivate • Derivata di una somma (f (x) + g(x))0 = f 0 (x) + g0 (x) • Derivata di una funzione per una costante (cf (x))0 = cf 0 (x) 17 / 44 Proprietá delle derivate • Derivata di una somma (f (x) + g(x))0 = f 0 (x) + g0 (x) • Derivata di una funzione per una costante (cf (x))0 = cf 0 (x) Esempio. √ √ f (x) = 4x3 − 5x−2 =⇒ f 0 (x) = 4(3x3−1 ) − 5(−2)x−2−1 √ = 12x2 + 2 5x−3 17 / 44 Proprietá delle derivate • Derivata del prodotto (f (x)g(x))0 = f 0 (x)g(x) + f (x)g0 (x) 18 / 44 Proprietá delle derivate • Derivata del prodotto (f (x)g(x))0 = f 0 (x)g(x) + f (x)g0 (x) Esempio. √ √ h(x) = f (x)g(x) = (4x3 − 5x−2 )( x) =⇒ √ √ √ √ h0 (x) = (4x3 − 5x−2 )0 ( x) + (4x3 − 5x−2 )( x)0 √ √ √ 1 1 = (12x2 + 2 5x−3 )( x) + (4x3 − 5x−2 )( x 2 −1 ) 2 √ √ √ √ 1 = 12x2 x − x−3 5x−1 + 2x2 x − 5x−1 2 18 / 44 Proprietá delle derivate • Derivata di un rapporto f (x) g(x) 0 = f 0 (x)g(x) − f (x)g0 (x) (g(x))2 19 / 44 Proprietá delle derivate • Derivata di un rapporto f (x) g(x) 0 = f 0 (x)g(x) − f (x)g0 (x) (g(x))2 Esempio. f (x) x3 h(x) = = =⇒ g(x) 5x + 1 h0 (x) = = (x3 )0 (5x + 1) − (x3 )(5x + 1)0 (5x + 1)2 (3x2 )(5x + 1) − (x3 )(5) 10x3 − 3x2 = (5x + 1)2 (5x + 1)2 19 / 44 Derivata delle funzioni elementari Date le funzioni elementari, applicando la definizione si possono si possono determinare le seguenti funzioni derivata d x • (ex )0 = dx (e ) = ex 20 / 44 Derivata delle funzioni elementari Date le funzioni elementari, applicando la definizione si possono si possono determinare le seguenti funzioni derivata d x • (ex )0 = dx (e ) = ex d • (ax )0 = dx (ax ) = ax ln(a) 20 / 44 Derivata delle funzioni elementari Date le funzioni elementari, applicando la definizione si possono si possono determinare le seguenti funzioni derivata d x • (ex )0 = dx (e ) = ex d • (ax )0 = dx (ax ) = ax ln(a) d • (sin(x))0 = dx (sin(x)) = cos(x) 20 / 44 Derivata delle funzioni elementari Date le funzioni elementari, applicando la definizione si possono si possono determinare le seguenti funzioni derivata d x • (ex )0 = dx (e ) = ex d • (ax )0 = dx (ax ) = ax ln(a) d • (sin(x))0 = dx (sin(x)) = cos(x) d • (cos(x))0 = dx (cos(x)) = − sin(x) 20 / 44 Derivata delle funzioni elementari Date le funzioni elementari, applicando la definizione si possono si possono determinare le seguenti funzioni derivata d x • (ex )0 = dx (e ) = ex d • (ax )0 = dx (ax ) = ax ln(a) d • (sin(x))0 = dx (sin(x)) = cos(x) d • (cos(x))0 = dx (cos(x)) = − sin(x) d • (ln(x))0 = dx (ln(x)) = 1x 20 / 44 Derivata delle funzioni elementari Date le funzioni elementari, applicando la definizione si possono si possono determinare le seguenti funzioni derivata d x • (ex )0 = dx (e ) = ex d • (ax )0 = dx (ax ) = ax ln(a) d • (sin(x))0 = dx (sin(x)) = cos(x) d • (cos(x))0 = dx (cos(x)) = − sin(x) d • (ln(x))0 = dx (ln(x)) = 1x d • (loga (x))0 = dx (loga (x)) = 1x loga (e) 20 / 44 Derivate: esercizi Calcolare le derivate delle seguenti funzioni √ • f (x) = (3x5 + 5x−3 )(cos(x) + 1) 21 / 44 Derivate: esercizi Calcolare le derivate delle seguenti funzioni √ • f (x) = (3x5 + 5x−3 )(cos(x) + 1) • f (x) = x ln(x) 21 / 44 Derivate: esercizi Calcolare le derivate delle seguenti funzioni √ • f (x) = (3x5 + 5x−3 )(cos(x) + 1) • f (x) = x ln(x) • f (x) = tan(x) 21 / 44 Derivate: esercizi Calcolare le derivate delle seguenti funzioni √ • f (x) = (3x5 + 5x−3 )(cos(x) + 1) • f (x) = x ln(x) • f (x) = tan(x) • f (x) = x + sin(x) 21 / 44 Derivata di funzioni composte d f (g(x)) = (f (g(x)))0 = f 0 (g(x))g0 (x) dx Esempi d • dx (f (x))α = ((f (x))α )0 = α(f (x))α−1 f 0 (x) 22 / 44 Derivata di funzioni composte d f (g(x)) = (f (g(x)))0 = f 0 (g(x))g0 (x) dx Esempi d • dx (f (x))α = ((f (x))α )0 = α(f (x))α−1 f 0 (x) d f (x) • dx (e ) = (ef (x) )0 = ef (x) f 0 (x) 22 / 44 Derivata di funzioni composte d f (g(x)) = (f (g(x)))0 = f 0 (g(x))g0 (x) dx Esempi d • dx (f (x))α = ((f (x))α )0 = α(f (x))α−1 f 0 (x) d f (x) • dx (e ) = (ef (x) )0 = ef (x) f 0 (x) d • dx cos(f (x)) = (cos(f (x)))0 = − sin(f (x))f 0 (x) 22 / 44 Derivata di funzioni composte d f (g(x)) = (f (g(x)))0 = f 0 (g(x))g0 (x) dx Esempi d • dx (f (x))α = ((f (x))α )0 = α(f (x))α−1 f 0 (x) d f (x) • dx (e ) = (ef (x) )0 = ef (x) f 0 (x) d • dx cos(f (x)) = (cos(f (x)))0 = − sin(f (x))f 0 (x) d • dx sin(f (x)) = (sin(f (x)))0 = cos(f (x))f 0 (x) 22 / 44 Derivata di funzioni composte d f (g(x)) = (f (g(x)))0 = f 0 (g(x))g0 (x) dx Esempi d • dx (f (x))α = ((f (x))α )0 = α(f (x))α−1 f 0 (x) d f (x) • dx (e ) = (ef (x) )0 = ef (x) f 0 (x) d • dx cos(f (x)) = (cos(f (x)))0 = − sin(f (x))f 0 (x) d • dx sin(f (x)) = (sin(f (x)))0 = cos(f (x))f 0 (x) d 1 0 • dx ln(f (x)) = (ln(f (x)))0 = f (x) f (x) 22 / 44 Derivate di funzioni composte:esempi d f (g(x)) = (f (g(x)))0 = f 0 (g(x))g0 (x) dx Esempi 2 2 • f (x) = ex =⇒ f 0 (x) = ex 2x 23 / 44 Derivate di funzioni composte:esempi d f (g(x)) = (f (g(x)))0 = f 0 (g(x))g0 (x) dx Esempi 2 2 • f (x) = ex =⇒ f 0 (x) = ex 2x 3 3 • f (x) = ex +1 =⇒ f 0 (x) = ex +1 3x2 23 / 44 Derivate di funzioni composte:esempi d f (g(x)) = (f (g(x)))0 = f 0 (g(x))g0 (x) dx Esempi 2 2 • f (x) = ex =⇒ f 0 (x) = ex 2x 3 3 • f (x) = ex +1 =⇒ f 0 (x) = ex +1 3x2 • f (x) = √ 1 x3 − 2x = (x3 − 2x) 2 =⇒ 1 f 0 (x) = 21 (x3 − 2x) 2 −1 (3x2 − 2) 23 / 44 Derivate di funzioni composte:esempi d f (g(x)) = (f (g(x)))0 = f 0 (g(x))g0 (x) dx Esempi 2 2 • f (x) = ex =⇒ f 0 (x) = ex 2x 3 3 • f (x) = ex +1 =⇒ f 0 (x) = ex +1 3x2 • f (x) = √ 1 x3 − 2x = (x3 − 2x) 2 =⇒ 1 f 0 (x) = 21 (x3 − 2x) 2 −1 (3x2 − 2) • f (x) = cos(x3 − 2x) =⇒ f 0 (x) = −(sin(x3 − 2x))(3x2 − 2) 23 / 44 Derivate: esercizi Calcolare le derivate delle seguenti funzioni √ x f (x) = e , 2 f (x) = 2x + ex , ln (tan (x)) 24 / 44 Derivate: esercizi Calcolare le derivate delle seguenti funzioni √ x f (x) = e , 2 f (x) = 2x + ex , f (x) = (sin(x)sin(x) , f (x) = ln ln (tan (x)) q 1 3 (x + 1)2 − x+1 24 / 44 Derivate: esercizi Calcolare le derivate delle seguenti funzioni √ x f (x) = e , 2 f (x) = 2x + ex , f (x) = (sin(x)sin(x) , f (x) = ln f (x) = log3 (x2 − 1), ln (tan (x)) q 1 3 (x + 1)2 − x+1 f (x) = cos(x3 − 1)7 24 / 44 Continuitá e derivabilitá • Se una funzione é derivabile nel punto x0 , allora é necessariamente continua in tale punto. 25 / 44 Continuitá e derivabilitá • Se una funzione é derivabile nel punto x0 , allora é necessariamente continua in tale punto. (Infatti, dall’identitá f (x0 + h) = f (x0 ) + f (x0 + h) − f (x0 ) h h essendo finito il limite che definisce la derivata f 0 (x0 ) deduciamo f (x0 + h) − f (x0 ) lim h = f (x0 )+f 0 (x0 )0 = f (x0 ) h→0 h→0 h lim f (x0 +h) = f (x0 )+ lim h→0 che é appunto la definizione di funzione continua.) 25 / 44 Continuitá e derivabilitá • Se una funzione é derivabile nel punto x0 , allora é necessariamente continua in tale punto. (Infatti, dall’identitá f (x0 + h) = f (x0 ) + f (x0 + h) − f (x0 ) h h essendo finito il limite che definisce la derivata f 0 (x0 ) deduciamo f (x0 + h) − f (x0 ) lim h = f (x0 )+f 0 (x0 )0 = f (x0 ) h→0 h→0 h lim f (x0 +h) = f (x0 )+ lim h→0 che é appunto la definizione di funzione continua.) Osservazione. Nei punti di discontinuitá una funzione non puó ammettere derivata. 25 / 44 Continuitá e derivabilitá La condizione di continuitá é solamente necessaria per la derivabilitá ma non sufficiente: • se una funzione é continua in un punto x0 NON É DETTO sia derivabile in quel punto. 26 / 44 Continuitá e derivabilitá La condizione di continuitá é solamente necessaria per la derivabilitá ma non sufficiente: • se una funzione é continua in un punto x0 NON É DETTO sia derivabile in quel punto. Esempio. f (x) = |x − 2| = x − 2 se x − 2 ≥ 0 é continua −x + 2 se x − 2 < 0 in x = 2, ma non é derivabile in quel punto. 26 / 44 Continuitá e derivabilitá La condizione di continuitá é solamente necessaria per la derivabilitá ma non sufficiente: • se una funzione é continua in un punto x0 NON É DETTO sia derivabile in quel punto. Esempio. f (x) = |x − 2| = x − 2 se x − 2 ≥ 0 é continua −x + 2 se x − 2 < 0 in x = 2, ma non é derivabile in quel punto. Perché sia derivabile deve esistere finito il limite: f 0 (2) = lim h→0 f (2 + h) − f (2) h 26 / 44 Continuitá e derivabilitá La condizione di continuitá é solamente necessaria per la derivabilitá ma non sufficiente: • se una funzione é continua in un punto x0 NON É DETTO sia derivabile in quel punto. Esempio. f (x) = |x − 2| = x − 2 se x − 2 ≥ 0 é continua −x + 2 se x − 2 < 0 in x = 2, ma non é derivabile in quel punto. Perché sia derivabile deve esistere finito il limite: f 0 (2) = lim h→0 f (2 + h) − f (2) h ma si ha lim h→0+ |2 + h − 2| − |0| h |2 + h − 2| − |0| −h = lim = 1 6= lim = lim = −1 + − − h h h h→0 h h→0 h→0 non esiste il limite del rapportio incrementale nel punto x = 2 per cui f (x) non é derivabile,lo é in tutti gli altri punti. 26 / 44 Continuitá e derivabilitá √ Esempio 2. f (x) = 3 x − 1 é continua in x = 1, ma non é derivabile in quel punto. 27 / 44 Continuitá e derivabilitá √ Esempio 2. f (x) = 3 x − 1 é continua in x = 1, ma non é derivabile in quel punto. Perché sia derivabile deve esistere finito il limite: f 0 (1) = lim h→0 f (1 + h) − f (1) h 27 / 44 Continuitá e derivabilitá √ Esempio 2. f (x) = 3 x − 1 é continua in x = 1, ma non é derivabile in quel punto. Perché sia derivabile deve esistere finito il limite: f 0 (1) = lim h→0 f (1 + h) − f (1) h ma si ha lim h→0+ e √ √ 3 1+h−1− 3 1−1 1 = +∞ = lim √ 3 2 h h→0+ h √ √ 3 1+h−1− 3 1−1 1 lim = lim √ = +∞ 3 2 − − h h→0 h→0 h per cui la funzione non é derivabile nel punto x = 1. 27 / 44 Continuitá e derivabilitá p Esempio 3. f (x) = |x| é continua in x = 0, ma non é derivabile in quel punto. 28 / 44 Continuitá e derivabilitá p Esempio 3. f (x) = |x| é continua in x = 0, ma non é derivabile in quel punto. Perché sia derivabile deve esistere finito il limite: f (0 + h) − f (0) h→0 h f 0 (0) = lim 28 / 44 Continuitá e derivabilitá p Esempio 3. f (x) = |x| é continua in x = 0, ma non é derivabile in quel punto. Perché sia derivabile deve esistere finito il limite: f (0 + h) − f (0) h→0 h f 0 (0) = lim ma si ha p lim h→0+ p lim h→0− |0 + h| − h p |0 + h| − h p |0| p = lim h→0+ |0| |h| = lim h h→0+ p = lim h→0− |h| = lim h h→0− √ +h = +∞ h √ −h = −∞ h per cui la funzione non é derivabile nel punto x = 0. 28 / 44 Derivata e calcolo dei limiti: regola di De L’Hôpital Considerate due funzioni derivabili f (x) e g(x) tali che lim f (x) = 0 e lim f (x) = ±∞ e x→x0 lim g(x) = 0 x→x0 oppure x→x0 lim g(x) = ±∞ x→x0 29 / 44 Derivata e calcolo dei limiti: regola di De L’Hôpital Considerate due funzioni derivabili f (x) e g(x) tali che lim f (x) = 0 e lim f (x) = ±∞ e x→x0 lim g(x) = 0 x→x0 oppure x→x0 lim g(x) = ±∞ x→x0 se esiste il limite del rapporto delle derivate cioé esiste f (x) lim allora x→x0 g(x) f (x) f 0 (x) = lim 0 . x→x0 g (x) x→x0 g(x) lim 29 / 44 Derivata e calcolo dei limiti: regola di De L’Hôpital Considerate due funzioni derivabili f (x) e g(x) tali che lim f (x) = 0 e lim f (x) = ±∞ e x→x0 lim g(x) = 0 x→x0 oppure x→x0 lim g(x) = ±∞ x→x0 se esiste il limite del rapporto delle derivate cioé esiste f (x) lim allora x→x0 g(x) f (x) f 0 (x) = lim 0 . x→x0 g (x) x→x0 g(x) lim La regola di De L’Hôpital si usa per risolvere le forme indeterminate 0 0 o ±∞ ±∞ . 29 / 44 Regola di De L’Hôpital: esempi Calcolare i seguenti limiti applicando De l’Hôpital: sin(x) 0 = , applicando De l’Hôpital si ha x→1 x 0 • lim 30 / 44 Regola di De L’Hôpital: esempi Calcolare i seguenti limiti applicando De l’Hôpital: sin(x) 0 = , applicando De l’Hôpital si ha x→1 x 0 • lim cos(x) 1 sin(x) (sin(x))0 = lim = lim = =1 0 x→1 x→1 x→1 x x 1 1 lim 30 / 44 Regola di De L’Hôpital: esempi Calcolare i seguenti limiti applicando De l’Hôpital: sin(x) 0 = , applicando De l’Hôpital si ha x→1 x 0 • lim cos(x) 1 sin(x) (sin(x))0 = lim = lim = =1 0 x→1 x→1 x→1 x x 1 1 lim ln(x) 0 = , applicando De l’Hôpital si ha x→1 x − 1 0 • lim 30 / 44 Regola di De L’Hôpital: esempi Calcolare i seguenti limiti applicando De l’Hôpital: sin(x) 0 = , applicando De l’Hôpital si ha x→1 x 0 • lim cos(x) 1 sin(x) (sin(x))0 = lim = lim = =1 0 x→1 x→1 x→1 x x 1 1 lim ln(x) 0 = , applicando De l’Hôpital si ha x→1 x − 1 0 • lim 1 sin(x) (ln(x))0 1 1 x = lim = lim = lim = =1 x→1 x→1 (x − 1)0 x→1 1 x→1 x x 1 lim 30 / 44 Regola di De L’Hôpital: esempi Calcolare i seguenti limiti applicando De l’Hôpital: ex +∞ • lim 2 , applicando De l’Hôpital si ha = x→+∞ x − 1 +∞ 31 / 44 Regola di De L’Hôpital: esempi Calcolare i seguenti limiti applicando De l’Hôpital: ex +∞ • lim 2 , applicando De l’Hôpital si ha = x→+∞ x − 1 +∞ ex ex (ex )0 +∞ = lim = = lim x→+∞ x2 − 1 x→+∞ 2x x→+∞ (x2 − 1)0 +∞ lim 31 / 44 Regola di De L’Hôpital: esempi Calcolare i seguenti limiti applicando De l’Hôpital: ex +∞ • lim 2 , applicando De l’Hôpital si ha = x→+∞ x − 1 +∞ ex ex (ex )0 +∞ = lim = = lim x→+∞ x2 − 1 x→+∞ 2x x→+∞ (x2 − 1)0 +∞ lim applicando di nuovo De l’Hôpital: ex (ex )0 ex = lim = lim = +∞ x→+∞ 2x x→+∞ (2x)0 x→+∞ 2 lim 31 / 44 Segno della derivata prima Data una funzione f derivabile in un intervallo I allora: • se f 0 (x) > 0 ∀x ∈ I allora la funzione f é crescente in I; 32 / 44 Segno della derivata prima Data una funzione f derivabile in un intervallo I allora: • se f 0 (x) > 0 ∀x ∈ I allora la funzione f é crescente in I; • se f 0 (x) < 0 ∀x ∈ I allora la funzione f é decrescente in I; 32 / 44 Segno della derivata prima Data una funzione f derivabile in un intervallo I allora: • se f 0 (x) > 0 ∀x ∈ I allora la funzione f é crescente in I; • se f 0 (x) < 0 ∀x ∈ I allora la funzione f é decrescente in I; • se f 0 (x) = 0 ∀x ∈ I allora la funzione f non é ne’ crescente ne’ decrescente in I. 32 / 44 Segno della derivata prima Data una funzione f derivabile in un intervallo I allora: • se f 0 (x) > 0 ∀x ∈ I allora la funzione f é crescente in I; • se f 0 (x) < 0 ∀x ∈ I allora la funzione f é decrescente in I; • se f 0 (x) = 0 ∀x ∈ I allora la funzione f non é ne’ crescente ne’ decrescente in I. I punti in cui una funzione f ha derivata nulla si dicono punti stazionari. 32 / 44 Segno della derivata prima Data una funzione f derivabile in un intervallo I allora: • se f 0 (x) > 0 ∀x ∈ I allora la funzione f é crescente in I; • se f 0 (x) < 0 ∀x ∈ I allora la funzione f é decrescente in I; • se f 0 (x) = 0 ∀x ∈ I allora la funzione f non é ne’ crescente ne’ decrescente in I. I punti in cui una funzione f ha derivata nulla si dicono punti stazionari. I punti in cui una funzione f ha derivata nulla oppure non esiste la derivata si dicono punti critici. 32 / 44 Segno della derivata prima Data una funzione f derivabile in un intervallo I allora: • se f 0 (x) > 0 ∀x ∈ I allora la funzione f é crescente in I; • se f 0 (x) < 0 ∀x ∈ I allora la funzione f é decrescente in I; • se f 0 (x) = 0 ∀x ∈ I allora la funzione f non é ne’ crescente ne’ decrescente in I. I punti in cui una funzione f ha derivata nulla si dicono punti stazionari. I punti in cui una funzione f ha derivata nulla oppure non esiste la derivata si dicono punti critici. I punti stazionari sono punti critici. 32 / 44 Esempio 1 • f (x) = x2 − 5x + 6 =⇒ f 0 (x) = 2x − 5 33 / 44 Esempio 1 • f (x) = x2 − 5x + 6 =⇒ f 0 (x) = 2x − 5 • f 0 (x) = 2x − 5 ≥ 0 33 / 44 Esempio 1 • f (x) = x2 − 5x + 6 =⇒ f 0 (x) = 2x − 5 • f 0 (x) = 2x − 5 ≥ 0 • x > 52 =⇒ f (x) é crescente 33 / 44 Esempio 1 • f (x) = x2 − 5x + 6 =⇒ f 0 (x) = 2x − 5 • f 0 (x) = 2x − 5 ≥ 0 • x > 52 =⇒ f (x) é crescente • x < 52 =⇒ f (x) é decrescente 33 / 44 Esempio 1 • f (x) = x2 − 5x + 6 =⇒ f 0 (x) = 2x − 5 • f 0 (x) = 2x − 5 ≥ 0 • x > 52 =⇒ f (x) é crescente • x < 52 =⇒ f (x) é decrescente 33 / 44 Esempio 1 • f (x) = x2 − 5x + 6 =⇒ f 0 (x) = 2x − 5 • f 0 (x) = 2x − 5 ≥ 0 • x > 52 =⇒ f (x) é crescente • x < 52 =⇒ f (x) é decrescente • x = 52 =⇒ 5 2 é un minimo locale 33 / 44 Esempio 2 • f (x) = x3 =⇒ f 0 (x) = 3x2 34 / 44 Esempio 2 • f (x) = x3 =⇒ f 0 (x) = 3x2 • f 0 (x) = 3x2 > 0 ∀x ∈ R 34 / 44 Esempio 2 • f (x) = x3 =⇒ f 0 (x) = 3x2 • f 0 (x) = 3x2 > 0 • f 0 (x) = 0 ∀x ∈ R se x = 0 34 / 44 Esempio 2 • f (x) = x3 =⇒ f 0 (x) = 3x2 • f 0 (x) = 3x2 > 0 • f 0 (x) = 0 ∀x ∈ R se x = 0 34 / 44 Esempio 2 • f (x) = x3 =⇒ f 0 (x) = 3x2 • f 0 (x) = 3x2 > 0 • f 0 (x) = 0 ∀x ∈ R se x = 0 • f (x) é sempre crescente, x = 0 non é né massimo né minimo locale 34 / 44 Esempio 3 • f (x) = |x − 2| =⇒ f 0 (x) = 1 se x − 2 > 0 −1 se x − 2 < 0 > 0 se x − 2 > 0 < 0 se x − 2 < 0 • f (x) non é derivabile per x = 2 • f 0 (x) = 35 / 44 Esempio 3 • f (x) = |x − 2| =⇒ f 0 (x) = 1 se x − 2 > 0 −1 se x − 2 < 0 > 0 se x − 2 > 0 < 0 se x − 2 < 0 • f (x) non é derivabile per x = 2 • f 0 (x) = • La funzione non é derivabile in x = 2, ma x = 2 é un minimo locale. Infatti f 0 (x) < 0 per x < 2 e f 0 (x) > 0 per x > 2. 35 / 44 Esempio 4 ( 1 − 21 p se x > 0 0 2x |x| =⇒ f (x) = 1 − 21 se x < 0 −2x > 0 se x > 0 • f 0 (x) = < 0 se x < 0 • f (x) non é derivabile per x = 0 • f (x) = 36 / 44 Esempio 4 ( 1 − 21 p se x > 0 0 2x |x| =⇒ f (x) = 1 − 21 se x < 0 −2x > 0 se x > 0 • f 0 (x) = < 0 se x < 0 • f (x) non é derivabile per x = 0 • f (x) = • La funzione non é derivabile in x = 0, ma x = 0 é un minimo locale. Infatti f 0 (x) < 0 per x < 0 e f 0 (x) > 0 per x > 0. 36 / 44 Esempio 5 • f (x) = q √ 1 1 − 23 1 3 1 0 3 3 x = x =⇒ f (x) = 3 x = 3 x2 37 / 44 Esempio 5 q √ 1 1 − 23 1 3 1 0 3 3 x = x =⇒ f (x) = 3 x = 3 x2 q • f 0 (x) = 13 3 12 > 0 ∀x ∈ R x • f (x) = 37 / 44 Esempio 5 q √ 1 1 − 23 1 3 1 0 3 3 x = x =⇒ f (x) = 3 x = 3 x2 q • f 0 (x) = 13 3 12 > 0 ∀x ∈ R x • f (x) = 37 / 44 Esempio 5 q √ 1 1 − 23 1 3 1 0 3 3 x = x =⇒ f (x) = 3 x = 3 x2 q • f 0 (x) = 13 3 12 > 0 ∀x ∈ R x • f (x) = • f (x) é sempre crescente e la funzione non é derivabile in x = 0. Infatti f 0 (x) → +∞ per x → 0 e x = 0 non é né massimo né minimo locale. 37 / 44 Riepilogando • Nei punti di massimo e minimo locale la derivata prima, se esiste, é nulla 38 / 44 Riepilogando • Nei punti di massimo e minimo locale la derivata prima, se esiste, é nulla • La retta tangente in questi punti é parallela all’asse delle x 38 / 44 Riepilogando • Nei punti di massimo e minimo locale la derivata prima, se esiste, é nulla • La retta tangente in questi punti é parallela all’asse delle x • Un punto critico puó essere massimo o minimo locale anche quando non stazionario 38 / 44 Riepilogando • Nei punti di massimo e minimo locale la derivata prima, se esiste, é nulla • La retta tangente in questi punti é parallela all’asse delle x • Un punto critico puó essere massimo o minimo locale anche quando non stazionario • Un punto stazionario non é sempre un massimo o un minimo locale 38 / 44 Derivata seconda Sia data una funzione f (x). Se la sua funzione derivata prima f 0 (x) é derivabile in un intervallo, la sua derivata si chiama derivata seconda di f (x) e si indica con f 00 (x) o d2 f (x). dx2 39 / 44 Derivata seconda Sia data una funzione f (x). Se la sua funzione derivata prima f 0 (x) é derivabile in un intervallo, la sua derivata si chiama derivata seconda di f (x) e si indica con f 00 (x) o d2 f (x). dx2 La derivata seconda é la derivata della derivata, (ovverosia l’incremento dell’incremento). Geometricamente la derivata seconda misura quindi l’incremento della pendenza; se la pendenza diminuisce la curva pende sempre piú verso il basso e quindi abbiamo concavitá verso il basso. Se viceversa la pendenza aumenta la curva pende sempre piú verso l’alto e quindi abbiamo concavitá verso l’alto. 39 / 44 Derivata seconda Una funzione f (x) derivabile due volte in un intervallo 40 / 44 Derivata seconda Una funzione f (x) derivabile due volte in un intervallo • ha concavitá verso l’alto negli intervalli del dominio in cui si ha f 00 (x) > 0; 40 / 44 Derivata seconda Una funzione f (x) derivabile due volte in un intervallo • ha concavitá verso l’alto negli intervalli del dominio in cui si ha f 00 (x) > 0; • ha concavitá verso il basso negli intervalli del dominio in cui si ha f 00 (x) < 0; 40 / 44 Derivata seconda Una funzione f (x) derivabile due volte in un intervallo • ha concavitá verso l’alto negli intervalli del dominio in cui si ha f 00 (x) > 0; • ha concavitá verso il basso negli intervalli del dominio in cui si ha f 00 (x) < 0; • i punti del grafico in cui la funzione cambia concavitá si chiamano punti di flesso. In tali punti, se esiste, f 00 (x) = 0. 40 / 44 Derivata seconda Una funzione f (x) derivabile due volte in un intervallo • ha concavitá verso l’alto negli intervalli del dominio in cui si ha f 00 (x) > 0; • ha concavitá verso il basso negli intervalli del dominio in cui si ha f 00 (x) < 0; • i punti del grafico in cui la funzione cambia concavitá si chiamano punti di flesso. In tali punti, se esiste, f 00 (x) = 0. Osservazione. Si parla di flesso a tangente orizzontale se nel punto in cui f 00 = 0 si aveva anche f 0 = 0. Altrimenti si parla di flesso a tangente obliqua 40 / 44 Esempio • f (x) = x3 f 0 (x) = 3x2 f 00 (x) = 6x 41 / 44 Esempio • f (x) = x3 f 0 (x) = 3x2 f 00 (x) = 6x • f 00 (x) = 3x2 > 0 ∀x ∈ R 41 / 44 Esempio • f (x) = x3 f 0 (x) = 3x2 f 00 (x) = 6x • f 00 (x) = 3x2 > 0 ∀x ∈ R per cui la funzione é sempre crescente, in x = 0 la tangente é orizzontale ma non é né minimo né massimo locale 41 / 44 Esempio • f (x) = x3 f 0 (x) = 3x2 f 00 (x) = 6x • f 00 (x) = 3x2 > 0 ∀x ∈ R per cui la funzione é sempre crescente, in x = 0 la tangente é orizzontale ma non é né minimo né massimo locale • f 00 (x) = 6x > 0 per x > 0 concavitá verso l’alto 41 / 44 Esempio • f (x) = x3 f 0 (x) = 3x2 f 00 (x) = 6x • f 00 (x) = 3x2 > 0 ∀x ∈ R per cui la funzione é sempre crescente, in x = 0 la tangente é orizzontale ma non é né minimo né massimo locale • f 00 (x) = 6x > 0 per x > 0 concavitá verso l’alto • f 00 (x) = 6x < 0 per x < 0 concavitá verso il basso 41 / 44 Esempio • f (x) = x3 f 0 (x) = 3x2 f 00 (x) = 6x • f 00 (x) = 3x2 > 0 ∀x ∈ R per cui la funzione é sempre crescente, in x = 0 la tangente é orizzontale ma non é né minimo né massimo locale • f 00 (x) = 6x > 0 per x > 0 concavitá verso l’alto • f 00 (x) = 6x < 0 per x < 0 concavitá verso il basso • f 00 (x) = 0 se x = 0 =⇒ (0, f (0)) é unn flesso a tangente orizzontale 41 / 44 Esempio • f (x) = x3 f 0 (x) = 3x2 f 00 (x) = 6x • f 00 (x) = 3x2 > 0 ∀x ∈ R per cui la funzione é sempre crescente, in x = 0 la tangente é orizzontale ma non é né minimo né massimo locale • f 00 (x) = 6x > 0 per x > 0 concavitá verso l’alto • f 00 (x) = 6x < 0 per x < 0 concavitá verso il basso • f 00 (x) = 0 se x = 0 =⇒ (0, f (0)) é unn flesso a tangente orizzontale 41 / 44 Riassunto punto critici Si dice punto critico un punto x0 in cui una funzione f ha derivata nulla (punto stazionario) oppure in cui non esiste la derivata prima. 42 / 44 Riassunto punto critici Si dice punto critico un punto x0 in cui una funzione f ha derivata nulla (punto stazionario) oppure in cui non esiste la derivata prima. A. Punti stazionari. f 0 (x0 ) = 0. In talcaso il punto x0 é: 42 / 44 Riassunto punto critici Si dice punto critico un punto x0 in cui una funzione f ha derivata nulla (punto stazionario) oppure in cui non esiste la derivata prima. A. Punti stazionari. f 0 (x0 ) = 0. In talcaso il punto x0 é: 1) un massimo o un minimo relativo; 42 / 44 Riassunto punto critici Si dice punto critico un punto x0 in cui una funzione f ha derivata nulla (punto stazionario) oppure in cui non esiste la derivata prima. A. Punti stazionari. f 0 (x0 ) = 0. In talcaso il punto x0 é: 1) un massimo o un minimo relativo; 2) un punto di flesso a tangente orizzontale; 42 / 44 Riassunto punto critici Si dice punto critico un punto x0 in cui una funzione f ha derivata nulla (punto stazionario) oppure in cui non esiste la derivata prima. A. Punti stazionari. f 0 (x0 ) = 0. In talcaso il punto x0 é: 1) un massimo o un minimo relativo; 2) un punto di flesso a tangente orizzontale; 42 / 44 Riassunto punto critici B. Non esiste la derivata prima in x0 (pur essendo continua la funzione in x0 ). Ció puó avvenire per i seguenti motivi: 43 / 44 Riassunto punto critici B. Non esiste la derivata prima in x0 (pur essendo continua la funzione in x0 ). Ció puó avvenire per i seguenti motivi: f (x0 + h) − f (x0 ) = ∞ e si presentano i seguenti h→0 h casi 1) lim 43 / 44 Riassunto punto critici B. Non esiste la derivata prima in x0 (pur essendo continua la funzione in x0 ). Ció puó avvenire per i seguenti motivi: f (x0 + h) − f (x0 ) = ∞ e si presentano i seguenti h→0 h casi 1) lim a) lim f 0 (x) = +∞ il punto x0 é un punto di flesso a x→x0± tangente verticale ”ascendente”; 43 / 44 Riassunto punto critici B. Non esiste la derivata prima in x0 (pur essendo continua la funzione in x0 ). Ció puó avvenire per i seguenti motivi: f (x0 + h) − f (x0 ) = ∞ e si presentano i seguenti h→0 h casi 1) lim a) lim f 0 (x) = +∞ il punto x0 é un punto di flesso a x→x0± tangente verticale ”ascendente”; b) lim f 0 (x) = −∞ il punto x0 é un punto di flesso a x→x0± tangente verticale ”discendente”; 43 / 44 Riassunto punto critici B. Non esiste la derivata prima in x0 (pur essendo continua la funzione in x0 ). Ció puó avvenire per i seguenti motivi: f (x0 + h) − f (x0 ) = ∞ e si presentano i seguenti h→0 h casi 1) lim a) lim f 0 (x) = +∞ il punto x0 é un punto di flesso a x→x0± tangente verticale ”ascendente”; b) lim f 0 (x) = −∞ il punto x0 é un punto di flesso a x→x0± tangente verticale ”discendente”; c) lim f 0 (x) = ±∞ nel punto x0 si ha una cuspide rivolta x→x0± verso il basso; 43 / 44 Riassunto punto critici B. Non esiste la derivata prima in x0 (pur essendo continua la funzione in x0 ). Ció puó avvenire per i seguenti motivi: f (x0 + h) − f (x0 ) = ∞ e si presentano i seguenti h→0 h casi 1) lim a) lim f 0 (x) = +∞ il punto x0 é un punto di flesso a x→x0± tangente verticale ”ascendente”; b) lim f 0 (x) = −∞ il punto x0 é un punto di flesso a x→x0± tangente verticale ”discendente”; c) lim f 0 (x) = ±∞ nel punto x0 si ha una cuspide rivolta x→x0± verso il basso; d) lim f 0 (x) = ∓∞ nel punto x0 si ha una cuspide rivolta x→x0± verso l’alto; 43 / 44 Riassunto punto critici B. Non esiste la derivata prima in x0 (pur essendo continua la funzione in x0 ). Ció puó avvenire per i seguenti motivi: f (x0 + h) − f (x0 ) = ∞ e si presentano i seguenti h→0 h casi 1) lim a) lim f 0 (x) = +∞ il punto x0 é un punto di flesso a x→x0± tangente verticale ”ascendente”; b) lim f 0 (x) = −∞ il punto x0 é un punto di flesso a x→x0± tangente verticale ”discendente”; c) lim f 0 (x) = ±∞ nel punto x0 si ha una cuspide rivolta x→x0± verso il basso; d) lim f 0 (x) = ∓∞ nel punto x0 si ha una cuspide rivolta x→x0± verso l’alto; 43 / 44 Riassunto punto critici B. Non esiste la derivata prima in x0 (pur essendo continua la funzione in x0 ). Ció puó avvenire per i seguenti motivi: f (x0 + h) − f (x0 ) = ∞ e si presentano i seguenti h→0 h casi 1) lim a) lim f 0 (x) = +∞ il punto x0 é un punto di flesso a x→x0± tangente verticale ”ascendente”; b) lim f 0 (x) = −∞ il punto x0 é un punto di flesso a x→x0± tangente verticale ”discendente”; c) lim f 0 (x) = ±∞ nel punto x0 si ha una cuspide rivolta x→x0± verso il basso; d) lim f 0 (x) = ∓∞ nel punto x0 si ha una cuspide rivolta x→x0± verso l’alto; 43 / 44 Riassunto punto critici B. Non esiste la derivata prima in x0 (pur essendo continua la funzione in x0 ). Ció puó avvenire per i seguenti motivi: f (x0 + h) − f (x0 ) = ∞ e si presentano i seguenti h→0 h casi 1) lim a) lim f 0 (x) = +∞ il punto x0 é un punto di flesso a x→x0± tangente verticale ”ascendente”; b) lim f 0 (x) = −∞ il punto x0 é un punto di flesso a x→x0± tangente verticale ”discendente”; c) lim f 0 (x) = ±∞ nel punto x0 si ha una cuspide rivolta x→x0± verso il basso; d) lim f 0 (x) = ∓∞ nel punto x0 si ha una cuspide rivolta x→x0± verso l’alto; 43 / 44 Riassunto punto critici B. Non esiste la derivata prima in x0 (pur essendo continua la funzione in x0 ). Ció puó avvenire per i seguenti motivi: 44 / 44 Riassunto punto critici B. Non esiste la derivata prima in x0 (pur essendo continua la funzione in x0 ). Ció puó avvenire per i seguenti motivi: 2) f+0 (x0 ) 6= f−0 (x0 ) 44 / 44 Riassunto punto critici B. Non esiste la derivata prima in x0 (pur essendo continua la funzione in x0 ). Ció puó avvenire per i seguenti motivi: 2) f+0 (x0 ) 6= f−0 (x0 ) In tal caso si hanno i punti angolosi. Si hanno punti angolosi anche quando f+0 (x0 ) é finita e f−0 (x0 ) non é finita o viceversa 44 / 44 Riassunto punto critici B. Non esiste la derivata prima in x0 (pur essendo continua la funzione in x0 ). Ció puó avvenire per i seguenti motivi: 2) f+0 (x0 ) 6= f−0 (x0 ) In tal caso si hanno i punti angolosi. Si hanno punti angolosi anche quando f+0 (x0 ) é finita e f−0 (x0 ) non é finita o viceversa 3) Non esiste in x0 il limite del rapporto incrementale. 44 / 44 Riassunto punto critici B. Non esiste la derivata prima in x0 (pur essendo continua la funzione in x0 ). Ció puó avvenire per i seguenti motivi: 2) f+0 (x0 ) 6= f−0 (x0 ) In tal caso si hanno i punti angolosi. Si hanno punti angolosi anche quando f+0 (x0 ) é finita e f−0 (x0 ) non é finita o viceversa 3) Non esiste in x0 il limite del rapporto incrementale. 44 / 44