Neonato guarito dall`Aids La scienza cerca conferme

Dossier/Una nuova terapia?
Neonato guarito dall’Aids
La scienza cerca conferme
Curato a 30 ore dalla nascita, a due anni e mezzo non presenta tracce dell’Hiv
Il metodo potrebbe segnare una svolta, ma tra gli esperti non mancano gli scettici
FRANCESCO SEMPRINI
NEW YORK
urato appena uscito dal grembo materno, a sole 30 ore
dalla nascita, con
una terapia aggressiva a base di farmaci antiretrovirali. È questo l’inizio di
una storia che molti definiscono «miracolo», ma che potrebbe segnare una svolta nella lotta a Hiv e Aids.
Il protagonista è un bimbo
del Mississippi - senza nome
per ovvii motivi di riservatezza
- nato sieropositivo e oggi, a
due anni e mezzo, guarito dall’infezione. Il successo è stato
possibile grazie a una cura a fetti da Hiv e destinati a diventabase di medicinali specifici ini- re, in diversi casi, malati di Aids.
ziata, appunto, il giorno dopo la
Sono stati 330 mila i bimbi
nascita, ancor prima, quindi, che hanno contratto l’Hiv nel
che l’infezione si
2011, ultimo anno
trasformasse in
IL CASO per cui sono dimalattia concladati, seCinque positività sponibili
mata. Un metocondo un rappordo inusuale, il contagio è avvenuto to delle Nazioni
già nell’utero Unite che stima a
specie in America, che se dovesoltre tre milioni i
se trovare conferme sarebbe piccoli malati in tutto il Pianeta.
uno strumento prezioso per ri- Per loro da oggi c’è la speranza
durre il numero di bambini af- di guarire, grazie a quello che è,
C
tra l’altro, il secondo caso di
sconfitta dell’Hiv nella storia
della letteratura medicale. Il primo è stato Timothy Brown, noto
come «paziente berlinese», un
uomo di mezza età malato di leucemia, sottoposto a un trapianto
di midollo da un donatore risultato poi sieropostivo. «Il bimbo
del Mississippi è il Timothy
Brown della Pediatria», spiega al
«New York Times» Deborah
Persuad, professore del Children Center dell’Università
Johns Hopkins e coordinatore
del rapporto sul caso.
La storia di questo «miracolo»
inizia in un piccolo ospedale di
campagna nel Mississippi, dove
la madre del nascituro arriva a
doglie iniziate. Per lei nessuna visita medica durante la gravidanza e l’inconsapevolezza di essere
malata di Hiv. Appena nato, il
bimbo viene trasferito al Centro
medico dell’Università del Mississippi, e qui i prelievi ordinati
dalla dottoressa Hannah Gay ri-
velano cinque positività, quattro ovvero curando da subito l’infeper l’Rna virale e uno per il Dna zione con un mix di tre farmaci,
virale, con una carica piuttosto senza neppure aspettare le conbassa ma tale da far capire che il ferme sui test. I livelli virali dimicontagio era avnuiscono velocevenuto già nelIL «MIRACOLO» mente e già a un
l’utero.
di vita non
A un mese di vita mese
La dottoressa
sono più interceti virus non sono più tabili dalle analisi.
Gay opta per un
approccio più ag- intercettati dalle analisi La terapia prosegressivo e immegue fino a 18 mesi,
diato delle procedure standard quando la madre interrompe videll’Organizzazione mondiale site e cure per tornare poi in
della sanità, attraverso terapia, ospedale cinque mesi dopo.
La dottoressa, a quel punto,
era convinta di riscontrare un innalzamento della carica virale, e
invece i test sono risultati negativi. Si è quindi proceduto ad analisi, che hanno riscontrato la sola
presenza di tracce di materiale
genetico virale, ma nessun virus
capace di riprodursi.
Gli scettici ora spiegano che
prima di parlare di vittoria bisogna essere sicuri che il bimbo del
Mississippi fosse realmente infetto, altrimenti si tratterebbe di
un caso di cura preventiva già
sperimentato su figli di madri
malate (negli Usa la trasmissione da madre a figlio è rara, si registrano meno di 200 casi l’anno,
perché generalmente le madri
vengono sottoposte a trattamenti mirati durante la gravidanza),
ma Persuad non ha dubbi, il bimbo era sieropositivo, ed è guarito
grazie a quella che chiama «cura
funzionale», ma che per i profani
è semplicemente un miracolo
della scienza.
“Il virus è regredito
ma l’infezione può
essere dormiente”
VALENTINO ARCOVIO
possibilità che ci siano delle
cellule infette dormienti che
possano “risvegliarsi” anche a
distanza di molto tempo».
i sono tante linee
di ricerca intriganti e prometCi sono affinità con il cosidtenti, ma la migliore arma
detto caso del «paziente di
per proteggere i bambini dal
Berlino», dove la guarigione è
virus dell’Hiv resta la diaavvenuta con un trapianto di
gnosi precoce sulle mamme
midollo osseo?
durante la gravidanza e il «Sono due casi diversi. Nel patrattamento tempestivo dei ziente di Berlino il soggetto ha
neonati». Pur guardando con subito un trapianto di midollo
interesse al caso di «guari- osseo che ha permesso di “rigione funzionale» della bam- pulire” l’organismo dal virus,
bina americana, Stefania eliminando anche i linfociti
Bernardi
ammalati. Si tratta di un caso
d e l l ’ Un i t à
eccezionale che ha reso il tradi Immupianto un’opzione al momento
noinfettivomolto studiata».
logia delQuali altre possibilità abbial’Ospedale
mo per i neonati?
Pediatrico
«Al momento ci sono diverse
Bambin Gesperimentazioni in corso su alsù di Roma
cune molecole promettenti.
p r o p e n d e S. Bernardi
Tuttavia, la soluzione più effiper un atcace rimane
teggiamen- L’IMMUNOINFETTIVOLOGA quella della
to di prupre«È ancora presto diagnosi
dente entucoce sulle
per poter parlare mamme e il
siasmo.
di guarigione completa» trattamento
Perché
tempestivo
sembra
così scetLE ARMI MIGLIORI del neonato.
studi
tica?
«Sono la diagnosi precoce Diversi
«Non sono
hanno dimodelle mamme e la cura strato che le
scettica, ma
tempestiva dei bambini» mamme che
ritengo che
la notizia
assumono
della bambina americana vafarmaci antida interpretata con cautela.
retrovirali in
Non siamo infatti dinanzi a
g rav i d a n z a
un caso di guarigione comoffrono una
pleta, come sottolineano gli
protezione di
stessi ricercatori americani
quasi il 99 per
che ne hanno dato l’annuncento al procio, ma di una guarigione
prio figlio».
funzionale. Il virus infatti
Cosa significa
non è stato definitivamente
per un bambino
eliminato e rimane ancora il
nascere e vivere
rischio che possa tornare alcon l’Hiv?
l’attacco successivamente».
«Significa dover assuC’è quindi la possibilità di mere farmaci, anche se soltanto
aver fatto tanto rumore per per via orale, per tutta la vita e
dover vivere con un pesante
nulla?
«Sicuramente l’aver manda- stigma ancora radicato nella noto il virus in regressione, con- stra cultura. Ecco perché ritensentendo al sistema immuni- go che sia fondamentale intertario di tenerlo sotto control- venire il prima possibile già sullo senza l’aiuto di farmaci, è le mamme incinte: questa è la
una buonissima notizia. Ma miglior arma che abbiamo per
non possiamo escludere la proteggere i nostri bambini».
«C
“E per gli adulti
la malattia è stata
cronicizzata”
e il caso della
gliorati i farmaci negli ultimi
bambina americaanni?
na guarita, alme- «Più di vent’anni fa bisognano per ora, dal virus dell’Hiv va assumere 28 compresse
rappresenta un caso ecce- tre volte al giorno, a volte
zionale, il miglioramento dei anche con gravi effetti collafarmaci per cercare di tene- terali, oggi ne bastano una o
re a bada la malattia è ormai due per ottenere gli stessi riun dato di fatto che riguarda sultati, se non anche migliouna fetta amplissima dei ri. Inoltre la terapia si è rivecontagiati di tutto il mon- lata anche un ottimo strudo». A parlare è Stefano Vel- mento di prevenzione».
la, infettivologo e direttore
In che modo?
del Dipartimento del farma- «I farmaci antiretrovirali
co dell’Istituto Superiore di non solo salvano la vita alla
Sanità, che
persona colpita dall’Hiv, ma
ha assistito
anche quella di chi circonda
in diretta alil malato, in quanto rende il
la presentavirus meno contagioso. Il
zione del caprincipio è più meno identiso eccezioco a quello che guida il tratnale di «guatamento delle donne incinte
rigione fundurante la gravidanza e nel
zionale» delperiodo successivo al parto,
la bambina Stefano Vella
per evitare la trasmissione
americana
dell’infezioalla ConfeL’INFETTIVOLOGO ne madre-firenza sui
Oggi
«L’aspettativa di vita glio.
Retrovirus e
molti studi
è quasi paragonabile dimostrano
le infezioni
agli individui sani» che il princiopportunistiche che si
pio può esseè svolta ad
I FARMACI re applicato
Atlanta.
in al«Sono più tollerabili anche
tre situazioQual ritiee rendono il contagio ni, per esemne che sia
meno aggressivo» pio nel caso
il traguardi coppie in
do più imcui solo un
portante raggiunto fino ad
partner è
oggi nella lotta all’Hiv?
«Senza nulla togliere al casieropositiso eccezionale della bambivo».
na curata dai ricercatori
Questo discordell’Università del Mississo è valido per
sippi Medical Center, la vetutti i Paesi del
ra rivoluzione è iniziata più
mondo?
di venti anni fa, quando la
«P urtroppo
terapia a base di farmaci
no. Mentre
antiretrovirali ha subito un
nei Paesi occisensibile miglioramento. Se
dentali acquistaall’inizio di Hiv si moriva,
re i farmaci è sicuraoggi l’aspettativa di vita mente più semplice, per i Pamedia dei malati è parago- esi poveri, dove il tasso di
nabile quasi a quella degli sieropositivi è altissimo, acindividui sani. Insomma, cedere alle terapie è ancora
oggi convivere con il virus troppo oneroso».
dell’Hiv è come avere una
Dove ci porterà la ricerca in
malattia cronica, cioè quasi
futuro?
come essere ammalati di
«Spero a una cura definitidiabete».
va e, quindi, all’eradicazione
[V. ARC.]
Come e in che cosa sono mi- della malattia».
«S