Borgo diVino, Le eccellenze del Lazio si

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Borgo diVino, Le eccellenze
del Lazio si raccontano e si
bevono
Un piccolo gioiello incastonato sui Colli Albani che si rimira
vezzoso nello Specchio di Diana, il lago vulcanico di Nemi. Il
7 e 8 maggio Borgo DiVino diviene l’occasione per fare un
viaggio sensoriale alla scoperta di grandi vini italiani, in
particolare del Lazio, in zona Castelli Romani. In tutti e due
i giorni sono previste oltre alle degustazioni libere tra gli
stand del borgo, due degustazioni guidate con sommelier della
FISAR –Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori,
a partire dalle 17 presso Palazzo Ruspoli. Ieri è stata la
volta di “Le eccellenze del Lazio si raccontano e si bevono”,
una degustazione guidata dedicata a due prodotti di punta
dell’enologia laziale, il Frascati DOC e il Cesanese del
Piglio DOCG. Mentre oggi a partire dalle 17 sempre a Palazzo
Ruspoli la degustazione guidata sarà dedicata ai “Vini
d’Italia: the best of”, sempre a cura della FISAR Roma e
Castelli Romani, protagonisti i vini che hanno reso famosa
l’Italia nel mondo, dal Barolo all’Amarone.
Questo il nostro breve resoconto.
Innegabile che il terreno di natura vulcanica conferisca
qualità interessanti ai vini ed in molte di queste aree le
viti sono ancora a piede franco, non intaccate dalla
fillossera, l’afide introdotto dall’America che alla fine
dell’800 distrusse gran parte del patrimonio vitivinicolo
italiano e non solo. Proprio ai bordi del Vulcano Laziale
spento nascono i vini dei Castelli Romani e Colli Albani, il
Frascati. La zona di produzione del Frascati Superiore,
oggetto della degustazione, comprende i comuni di Frascati,
Grottaferrata, Monte Porzio Catone ed in parte quella di Roma
e Montecompatri. La tradizione vinicola del Frascati risale
all’epoca romana, come dimostrano alcuni reperti e pitture
ritrovate nella zona, su tutti la pittura parietale del V
secolo a. C. raffigurante due caproni che si affrontano sotto
un ricco tralcio di vite. La natura vulcanica del suolo e il
clima mite resero la zona anticamente denominata Tusculum
(Tuscolo) un luogo particolarmente vocato per l’allevamento
delle viti. Marco Porzio Catone detto il Censore nel suo
celebre trattato De Agricultura fissò le norme di coltivazione
e vinificazione del Frascati. Mentre Sante Lacerio,
bottigliere di Papa Paolo III (1534-1549), in una lettera
sulla qualità dei vini in circolazione afferma che il vino
migliore si produce a suo giudizio a Frascati, Marino e a
Grottaferrata.
Il Frascati Superiore DOC è ottenuto dai vitigni: Malvasia
bianca di Candia e/o Malvasia del Lazio (Malvasia puntinata)
minimo 70%; Bellone, Bombino bianco, Greco bianco, Trebbiano
toscano, Trebbiano giallo da soli o congiuntamente fino ad un
massimo del 30%. Le altre varietà di vitigni a bacca bianca
idonei alla coltivazione nella Regione Lazio, presenti nei
vigneti, possono concorrere fino ad un massimo del 15% di
questo 30%.
La denominazione di origine Cesanese del Piglio o Piglio DOCG
viene prodotta a partire dai vitigni Cesanese d’Affile e
Cesanese comune nella provincia di Frosinone: tutto il
territorio comunale di Piglio e Serrone e parte del territorio
di Acuto, Anagni e Paliano. Il vitigno Cesanese di Affile,
vitigno a bacca rossa autoctono del Lazio, nasce ad Affile,
piccolo borgo di montagna ad est di Roma vinino ai Monti
Simbruini e dalla Valle dell’Aniene. Coltivato fin dai tempi
dell’antica Roma, quando i coloni romani si dedicarono ad
un’intensa opera di disboscamento per fare spazio a splendidi
vigneti (“cesae” significa “luoghi dagli alberi tagliati”, da
cui il nome del vitigno). A suggellare questo antico legame
con il vino anche lo stemma araldico del paese: un tralcio di
vite dai grappoli neri con un aspide attorcigliato sul tronco.
I vini degustati:
Frascati DOC Superiore Biancodarco Agricoltura Capodarco 2015
Frascati DOC Superiore Vigneti Carlo Micara 2015
Frascati DOC Superiore Antiche Terre Tuscolane 2014
Frascati DOC Superiore Feudi dei Papi Cantine Volpetti 2015
Cesanese del Piglio DOCG Petrucca e Vela 2014
Cesanese del Piglio DOCG Casale della Ioria 2014
Cesanese del Piglio DOCG San Magno Corte dei Papi Colletonno
2013
Cesanese del Piglio DOCG Sero Nero Rapillo 2012
Cesanese del Piglio DOCG Colle Forma Terenzi 2011
Cannellino di Frascati DOCG Regillo Tenuta di Pietra Porzia
2013
In evidenza:
Cannellino di Frascati DOCG Regillo Tenuta di
Pietra Porzia 2013
Vitigni: Trebbiano – Malvasia del Lazio – Bombino – Greco
Vendemmia solo in annate favorevoli
Pressatura soffice in assenza di solfiti
Fermentazione a temperatura controllata a 15-16°C, con lieviti
selezionati in assenza di solfiti. In questa tipologia di vino
la fermentazione viene interrotta abbassando drasticamente la
temperatura a 0°C in modo tale da poter mantenere in soluzione
ancora gli zuccheri naturali non fermentati che
conferiscono al vino quella nota mielata e dolce.
poi
Affinamento 5/6 mesi in acciaio
Solfiti Meno della metà di quanto ammesso per legge (meno dei
vini biologici)
Colore: Giallo dorato carico
Profumo: Ricorda antichi vitigni ed una sottile nota mielata
Sapore: caldo e avvolgente con ottima intensità e struttura
Gradazione:
all’annata)
13/15%
vol.
naturale
in
vigneto
(in
base
Temperatura: 8-10°C
Abbinamenti: Abbinamento tradizionale con pecorino romano,
ottimo anche da dessert
©MarioDonatiello
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Testi di Anna Esposito Foto di Mario Donatiello
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