Analisi positiva e normativa - Dipartimento di Economia, Statistica e

Analisi positiva e normativa
ANALISI POSITIVA
Come si possono valutare gli effetti di un intervento
pubblico
Gli effetti delle politiche pubbliche sono difficili da determinare
La teoria economica aiuta a specificare i fattori che possono influire
su un certo comportamento, però non può dire quanto ciascun
fattore sia importante
Necessità di ricerche empiriche ma bisogna tener conto dei limiti
ANALISI NORMATIVA
Come decidere se un intervento pubblico è desiderabile
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Come decidere se un intervento pubblico è
desiderabile: ANALISI NORMATIVA
Il quadro di riferimento utilizzato per analizzare
gli effetti degli interventi pubblici è
l’economia del benessere.
L’economia del benessere è la branca della teoria
economica che si occupa di stabilire la
desiderabilità sociale di allocazioni economiche
alternative.
Permette di distinguere le condizioni in cui ci si può
attendere che il mercato funzioni adeguatamente
da quelle in cui potrebbe essere necessario
l’intervento dello Stato.
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Efficienza paretiana e mercato
concorrenziale
Il problema principale che si pone è come e in
quali condizioni i risultati economici che
possono essere conseguiti attraverso
l’azione del mercato garantiscono il rispetto
dei principi di efficienza e di equità.
Un punto di partenza dell’analisi è offerto dal
criterio di efficienza paretiana per la
corrispondenza tra equilibrio di mercato di
concorrenza perfetta e ottimo paretiano
(espressa dai due teoremi dell’economia del
benessere).
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Efficienza paretiana e mercato
concorrenziale
Analizziamo il concetto di efficienza paretiana
(ottimo paretiano) e verifichiamo come le
condizioni richieste siano soddisfatte in un
mercato concorrenziale
Ci si trova nella situazione di “ottimo paretiano”
quando nessun cambiamento è in grado di
migliorare la soddisfazione di qualcuno senza
peggiorare quella di altri
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L’economia di puro scambio
• Un sistema economico con:
– due persone (Adamo ed Eva)
– due beni (cibo e abbigliamento)
– quantità fissa di entrambi i beni (come su
un’isola deserta)
• La scatola di Edgeworth illustra la
distribuzione dei due beni tra le due persone
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L’economia di puro scambio
• Ciascun punto nella scatola della Figura 3.1
rappresenta un’allocazione tra Adamo ed Eva.
– Ogni punto nella scatola esaurisce tutte le risorse presenti
sull’isola. Adamo consuma quel che non consuma Eva.
– Il consumo di cibo e abbigliamento di Adamo aumenta via
via che ci si sposta in alto e a destra.
– Il consumo di cibo e abbigliamento di Eva aumenta via via
che ci si sposta in basso e a sinistra.
• Nel punto v della Figura 3.1 l’allocazione di cibo di
Adamo è Ox e quella di abbigliamento è Ou. Eva
consuma O’v di cibo e O’w di abbigliamento.
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L’economia di puro scambio
• Ipotizziamo che Adamo ed Eva abbiano curve di
indifferenza di forma tradizionale.
• Il benessere di Adamo aumenta all’aumentare del
suo consumo; di conseguenza, la sua utilità è tanto
più elevata quando più il suo paniere di consumo si
trova in alto a destra nella scatola di Edgeworth.
– In questa figura, quindi, possiamo tracciare “normali” curve
di indifferenza per Adamo. Adamo migliorerebbe
ulteriormente la sua condizione spostandosi ancora più in
alto e a destra, fuori dalla scatola di Edgeworth, ma è
limitato dalle risorse disponibili sull’isola.
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L’economia di puro scambio
• Analogamente, il benessere di Eva aumenta
all’aumentare del suo consumo; perciò la
sua utilità è tanto più elevata quanto più il
suo paniere di consumo si trova in basso e a
sinistra nella scatola di Edgeworth.
– Le curve di indifferenza di Eva sono quindi
“ribaltate”. Eva accresce il proprio benessere se
si posiziona sulla curva E3 invece che sulla E2 o
sulla E1.
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L’economia di puro scambio
• Supponiamo che venga scelta arbitrariamente una
distribuzione di cibo e abbigliamento, per esempio il
punto g nella Figura 3.3.
• Questo punto rappresenta una distribuzione iniziale
di risorse tra Adamo ed Eva e, quindi, un livello
iniziale di utilità.
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L’economia di puro scambio
• Poniamoci adesso il seguente interrogativo: è
possibile ridistribuire cibo e abbigliamento in modo
tale che Adamo migliori la propria condizione,
mentre Eva non peggiori la sua?
• L’allocazione h nella Figura 3.3 è una possibilità. Ci
siamo “mossi lungo” la curva di indifferenza di Eva,
la cui utilità rimane dunque invariata. L’utilità di
Adamo chiaramente aumenta.
• Altre allocazioni, come la p, permettono di ottenere
il medesimo risultato.
• Avendo raggiunto l’allocazione p, non è possibile
aumentare ulteriormente l’utilità di Adamo lasciando
invariata quella di Eva.
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L’economia di puro scambio
• Un’allocazione è Pareto efficiente se
l’unico modo di migliorare la condizione di
un individuo è peggiorare quella di un altro.
– L’efficienza paretiana è il criterio più diffuso per
stabilire quanto sia desiderabile un’allocazione
delle risorse.
– Le allocazioni Pareto inefficienti comportano
sprechi.
• Un miglioramento paretiano è una
riallocazione delle risorse che migliora la
condizione di un individuo senza peggiorare
quella di nessun altro.
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L’economia di puro scambio
• Molte allocazioni sono Pareto efficienti. La
Figura 3.5 ne illustra tre, rappresentate dai
punti p, p1 e p2.
– Tra queste allocazioni Pareto efficienti, alcune
offrono ad Adamo maggiore una maggiore utilità
di altre, e viceversa per Eva.
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L’economia di puro scambio
• Di fatto, all’interno della scatola di Edgeworth esiste
tutta una serie di punti Pareto efficienti.
• Il luogo geometrico dell’insieme di tutti i punti Pareto
efficienti è detto curva dei contratti.
• La Figura 3.7 illustra la curva dei contratti.
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L’economia di puro scambio
• La Figura 3.7 mostra che, per essere Pareto efficiente,
un’allocazione deve essere rappresentata da un punto in cui le
curve di indifferenza di Adamo ed Eva sono tangenti.
• In termini matematici, la pendenza della curva di indifferenza
di Adamo è uguale a quella della curva di Eva.
• Il valore assoluto della pendenza della curva di
indifferenza indica il rapporto al quale l’individuo è
disposto a scambiare un bene per una quantità
aggiuntiva dell’altro, ed è detto saggio marginale
di sostituzione (Marginal Rate of Substitution,
MRS).
L’efficienza paretiana richiede:
MRSAdamoca = MRSEvaca
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La produzione
• In un’economia di puro scambio si ipotizza che le
quantità di beni disponibili siano fisse.
• Consideriamo adesso uno scenario in cui le
quantità possono cambiare.
• La frontiera delle possibilità produttive (fpp)
mostra la massima quantità di capi di abbigliamento
che si possono produrre in corrispondenza di date
quantità di cibo.
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La Produzione
• Per aumentare la produzione di cibo, bisogna
necessariamente ridurre la produzione di capi di
abbigliamento.
• Il saggio marginale di trasformazione tra cibo e
abbigliamento (Marginal Rate of Transformation,
MRTca) indica il tasso al quale il sistema economico
può “trasformare” l’abbigliamento in cibo.
– È pari al valore assoluto della pendenza della frontiera delle
possibilità produttive.
– Nel caso della figura precedente è pari al rapporto tra la
distanza wy e quella xz
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La Produzione
• Si può esprimere il saggio marginale di
trasformazione anche in termini di costo marginale
(costo aggiuntivo di produzione di una unità di
output).
• La distanza wy rappresenta il costo addizionale
dell’incremento della produzione di cibo (MCc) e la
distanza xz il costo aggiuntivo per produrre un
incremento di abbigliamento (MCa)
• Per definizione la pendenza della fpp è data dal
rapporto tra wy e xz, ossia MCc/Mca
• Per definizione la pendenza della fpp è il MRT.
QUINDI: MRTca= MCc/MCa
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Condizioni di efficienza con
produzione variabile
Con produzione variabile, l’efficienza richiede che:
MRTca= MRSAdamoca = MRSEvaca
• Se così non fosse, si potrebbero migliorare le
condizioni di almeno un individuo facendo variare la
produzione.
• Esempio.
MRSAdamoca =1/3
MRTca = 2/3
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Condizioni di efficienza con
produzione variabile
• Esempio.
MRSAdamoca =1/3
MRTca = 2/3
Data la definizione di MRTca , partendo da questa allocazione si
potrebbero produrre 2 unità di abbigliamento in più rinunciando
a 3 di cibo.
Data la def di MRSAdamoca, se Adamo perdesse 3 unità di cibo,
avrebbe bisogno solo di 1 di abbigliamento per mantenere la
stessa utilità.
Pertanto, si potrebbe migliorare la condizione di Adamo se egli
rinunciasse a 3 di cibo e “trasformando” questi in 2 di
abbigliamento, senza ridurre il benessere di alcuno.
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Condizioni di efficienza con
produzione variabile
Questo scambio è sempre possibile fino a che MRSca
non è uguale al MRTca
Pertanto la condizione necessaria per
l’efficienza paretiana è che :
MRTca= MRSca
Riscrivendo la condizione in termini di costo marginale,
si ottiene:
MCc/MCa = MRSAdamoca = MRSEvaca
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Efficienza paretiana e mercato
concorrenziale
Le condizioni richieste nel caso di efficienza paretiana
valgono per un mercato concorrenziale:
Allocazione dei beni
Max dell’utilità: Pc/Pa=MRSAdamoca e Pc/Pa=MRSEvaca cioè:
Pc/Pa=MRSAdamoca =MRSEvaca
Allocazione degli input produttivi
Max del profitto: Pa=MCa e Pc=MCc, cioè che MCc/MCa=Pc/Pa
Dato che MCc/MCa = MRTca, si può scrivere: MRTca=Pa/Pc
QUINDI: MRTca= MRSAdamoca=MRSEvaca
Che è appunto la condizione necessaria per l’efficienza
paretiana
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Efficienza paretiana e mercato
concorrenziale
In sintesi: sono state specificate le condizioni che
devono essere soddisfatte affinché vi sia efficienza
in senso paretiano e si è dimostrato come queste
condizioni siano soddisfatte in un mercato
concorrenziale.
Questo introduce i due teoremi dell’economia del
benessere
Secondo il primo teorema, in un sistema di concorrenza
perfetta un equilibrio concorrenziale, se esiste, è un ottimo
paretiano
il secondo teorema afferma che ogni posizione di ottimo
paretiano può essere realizzata come equilibrio
concorrenziale, previa appropriata redistribuzione delle
dotazioni iniziali tra gli individui
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Riferimenti bibliografici
Rosen H.S., 2007, Scienza delle Finanze,
McGraw-Hill (Capitolo 3)
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