Agorà Dicembre 2015 - Liceo Chris Cappell

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SPECIALE
Speciale
COGESTIONE
Cogestione
“Sogna di essere quello che credi di non poter essere. Lasciati andare, lascia la tua mente volare” – C. Cappelluti
Carissimi lettori,
finalmente la redazione di Agorà propone uno sguardo sulle attività tanto desiderate organizzate in
cogestione tra la scuola e gli studenti, con il prezioso contributo aggiuntivo di esperti esterni, e che
riguardano soprattutto argomenti “alternativi” e interventi creativi.
Non abbiamo la pretesa di “raccontare” tutto, anche perché lo spazio concesso dalle nostre pagine
non sarebbe certo sufficiente.
Proponiamo, quindi, solo un assaggio del vasto panorama che è stato presentato negli ambienti del
Chris Cappell College dal 17 al 22 dicembre di questo anno scolastico, con la speranza di non far
torto a chi, esclusivamente per ragioni tecniche, non si vede citato in questo numero.
Ci auguriamo che anche questo speciale sia di vostro gradimento.
Prof.ssa Francesca Tornatore e il comitato di redazione
Il successo della solidarietà
Anche quest’anno è stato un successo!!
È davvero così, ragazzi, anche quest’anno la nostra
iniziativa di beneficenza è stata un successo ed il merito è di
una organizzazione che, nonostante qualche inevitabile
disguido, è stata impeccabile!! Eccezionale il servizio offerto
nell’aula ristoro, eccezionale il lavoro fatto per l’allestimento
del mercatino… eccezionale l’accoglienza riservata alla
piccola Asia, protagonista assoluta di questa bellissima gara
di solidarietà, ma… eccezionali, lasciatemelo dire, sono stati soprattutto i ragazzi del IV C, senza i
quali, tutto questo, forse, non sarebbe stato possibile!!!
Prof.ssa Marilena Cappella
La redazione si associa volentieri a questo intervento (pagina 7)
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Speciale
cogestione
REDAZIONE AGORÀ
COMITATO DI REDAZIONE
Giorgio Cerroni, V C
Samantha Musolino, V C
Margherita Pucillo, IV C (caporedattrice)
Salvatore Gabriele, IV C (impaginatore)
Francesco Palma, V D
TUTOR
Prof.ssa Francesca Tornatore
IN REDAZIONE
Giulia Valenti, V A
Lucia G. Greco, III C
Chiara Russo, III C
Marco Garzia, III C
Giulia Roncari, IV C
Lydia Kolaparambil, V C
Alessandro Pecci, V C
Giulia Roddi, IV D
Emanuele Amati, II M
“Noi ci mettiamo la faccia!”
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Speciale
cogestione
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Speciale
cogestione
Sessualità: istruzioni per l’uso
Una cogestione ricca e ben riuscita anche quella di quest’anno, malgrado i timori sull’ingente
numero di studenti e sul numero di corsi proposti. Tra quelli più gettonati spiccavano, anche
quest’anno, il viaggio tra i retroscena della saga di Harry Potter e il mitico Chris Cappell’s Got
Talent, che di nuovo è riuscito a chiudere il trimestre in bellezza. Sicuramente curioso e nuovo è
stato un corso come “Lupus in Tabula”, che offriva modi divertenti e alternativi per passare il
tempo. Tra i titoli che destavano più curiosità, però, vanno citati i vari corsi sulla Scrittura
Creativa, e non ultimo lo “Speed Date”, che indubbiamente avrà meravigliato più di qualcuno di
noi. Un po’ meno gettonato, ma non per questo meno interessante, il corso di Sessuologia tenuto
dalla dott.ssa Barbara Riosa, già conosciuta da molti degli studenti del C.C.C. per i corsi tenuti
durante la scorsa cogestione. E c’è da dirlo, anche quando si è sicuri di sapere tutto e di avere la
situazione in pugno, ci si rende conto di dover fare qualche passo indietro: questo,
probabilmente, è il messaggio che la dottoressa
dottoressa ha
ha voluto
voluto lasciare.
lasciare. “È
“È importante”
importante” ha
ha ribadito
ribadito più
più
volte “che i ragazzi eliminino tabù ee ansie
ansie inutili
inutili ee cerchino,
cerchino, invece,
invece, di
di risolvere
risolvere ii numerosi
numerosi dubbi
dubbi
che lili spaventano
spaventanoooli liturbano
turbanoper
per
vivere
a pieno
la bellezza
la vastità
loro sessualità”.
vivere
a pieno
la bellezza
e la evastità
della della
loro sessualità”.
Argomento principale del corso era la contraccezione,
contraccezione, in
in tutte
tutte le
le sue
sue tipologie:
tipologie: da
da lì,lì, ovviamente,
ovviamente,
guidata dalle domande dei presenti, la
la dottoressa
dottoressa ha
ha ampliato
ampliato ilil suo
suo itinerario,
itinerario, tra
tra l’anatomia,
l’anatomia,lele
malattie sessualmente trasmissibili, le gravidanze
gravidanze indesiderate
indesiderate ee l’aborto.
l’aborto. Argomenti
Argomenti pungenti,
pungenti,
sicuramente, forse per alcuni anche
anche fastidiosi,
fastidiosi, chissà,
chissà, ma
ma sicuramente
sicuramente fondamentali
fondamentali per
per
l’educazione dei ragazzi delle
delle scuole
scuole superiori.
superiori. La dottoressa ha saputo in un corso unico, con la
sua
simpatia
e vitalità, catturare
l’attenzione
e la curiosità
dei ragazzi
presenti. Che
siano
Sebbene
la dottoressa
sperasse di
poter suddividere
il corso,
anche quest’anno,
in questi
due sessioni
riusciti
un po’ èe tutto
dedicatea riflettere
una al biennio
una da
al vedere.
triennio per la differenza e l’importanza degli argomenti da
Francesco
Palma,
VD
trattare, ha saputo comunque in un corso unico, con la sua simpatia
e vitalità,
catturare
l’attenzione e la curiosità dei ragazzi presenti. Che questi siano riusciti a riflettere un po’ è tutto da
vedere.
Parliamo di psicologia
Corso di due ore tenuto da Giada Gallinari, con il supporto di Silvana Godente. Dopo aver
Francesco
Palma,della
VD
introdotto brevemente la psicologia in generale e le sue diverse branche,
si è parlato
Psicologia Clinica, in particolare dei disturbi dell'alimentazione, fra cui il picacismo, che non
c'entra niente con il pokemon giallo elettrico. La referente del corso è stata disponibile a
rispondere a domande poste dai presenti interessati, e a spiegare il percorso da intraprendere
per diventare psicologi o psicoterapeuti, e la loro, tanto ambigua, distinzione. Per non farci
spaventare dai tanti anni di studio richiesti, in particolare per la psicoterapia, si è data ad un
discorso ispirato e passionale sull'opportunità di seguire i propri sogni, discorso motivante ma
che non è riuscito del tutto a dileguare la paura. I ragazzi presenti hanno potuto vedere alcuni
video di esperimenti di psicologia, tra cui quello sul piccolo Albert sul condizionamento classico,
l'esperimento di Milgram riguardo all'effetto dell'autorità sulle persone, di cui consigliamo il film
“Experimenter”, o il famoso esperimento della prigione di Stanford sulla quale è stato
pubblicato da poco il film “The Stanford Prison Experiment”. Inoltre è stata proposta la visione
di un filmato riguardante l'anoressia da un punto di vista psicologico, ovvero cosa prova
l'anoressico e di conseguenza le motivazioni del suo comportamento.
Giorgio Cerroni, V C
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Niente paura con il Krav Maga!
Durante la cogestione, Karina D’Uffizi del III A e due esterni tenevano in palestra il corso di
Krav Maga, ossia una disciplina di combattimento ravvicinato e di autodifesa nata in Israele nella
prima metà del secolo scorso. Il corso è stato suddiviso in due parti: nella prima ora si è parlato a
lungo dell’autodifesa e del rischio che ognuno di noi corre ogni giorno. Nessuno deve trovarsi
nella condizione di essere la vittima ideale dell’aggressore. Essere una “vittima ideale” significa
esporsi più di altri al rischio, per esempio scegliendo una via breve ma buia ad una più lunga ma
sicura e illuminata. Successivamente hanno elencato i tipi di attacco più diffusi e spiegato le
tecniche di difesa: il Krav Maga tiene in considerazione le reazioni più istintive di colui che viene
aggredito e crea, in base a queste, delle mosse che permettano a chi viene aggredito di difendersi
e scappare. Un altro metodo di difesa efficace è l’uso di “armi”, come lo spray al peperoncino.
Non tutti sanno che il Pepper Spray in Italia è legale, purchè rispetti alcuni parametri, il suo
effetto dura quarantacinque minuti e permette a chiunque, in quell’arco di tempo, di difendersi e
di allontanarsi dall’aggressore. Nella seconda parte del corso, dopo aver formato delle coppie, i
presenti hanno provato le tecniche di autodifesa: come reagire a un attacco frontale, laterale e da
dietro e come, con pochi gesti, sia possibile ribaltare la situazione e prendere il controllo
sull’aggressore.
Giulia Roddi, IV D
Harry Potter: una storia infinita
Udite, udite! Anche quest’anno, durante la nostra amatissima cogestione, siamo stati trasportati
nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts da due fantastici ex alunni del C.C.C.: Alessandro
Masseroni e Claudio Ufilugelli. Abbiamo trascorso intere ore a svelare tutte le curiosità e le
caratteristiche della saga che ha stregato il mondo! Molti alunni si sono avventurati, tra corse, file
per le firme e scontri a colpi di bacchetta per rivivere le storie infinite di tutti i maghi dal più noto
al più marginale, facendo emergere coraggio e virtù ma anche
codardia e viltà di ognuno. Come previsto, il corso è stato
animato e degno di essere approvato dal Ministero della Magia.
Alessandro e Claudio sono stati capaci di condividere questa
loro passione con tutti noi, amanti della saga o babbani capitati
lì per caso. Non solo, hanno anche tappezzato la scuola di
decreti provenienti dritti dritti dal ministero, rendendo il
C.C.C. un impeccabile mondo dei maghi! Così abbiamo
aggiunto un nuovo tassello alla nostra avventura potteriana e
non ci resta che aspettare il prossimo anno per
riprendere questo straordinario viaggio a
cavallo delle nostre Nimbus! E voi siete pronti
a ripartire? Ci si incontra alla stazione di
LondonKing’s Cross, binario 9¾!
Chiara Russo e Lucia Greco, III C
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Speciale
cogestione
Le pagine della nostra vita
Un corso che ha catturato particolarmente l’attenzione di molte ragazze durante la cogestione è
stato quello tenuto da quattro alunne del III C. Il corso consisteva nella proiezione di un film
del 2004, Le pagine della nostra vita, diretto da Nick Cassavetes, tratto dall'omonimo
romanzo di Nicholas Sparks. Una trama davvero commovente che ci ha fatti tornare ad una
calda estate degli anni Quaranta e respirare il clima di vero amore. Un uomo anziano si dedica
quotidianamente a leggere stralci di un diario ad una donna affetta da demenza senile in una
casa di riposo, facendola appassionare a
questa storia come se la avesse vissuta. I
protagonisti sono Noah ed Allie: lui un
ragazzo povero che vive con il padre in
campagna, lei una bella ragazza colta,
appartenente ad una famiglia facoltosa.
Per caso i due si incontrano al luna park
del loro paese e tra loro nasce un amore
così travolgente che non viene condiviso
dai genitori di Allie, i quali la costringono
a ritornare con loro a Charleston, provocando la rottura del rapporto con Noah. I due,
nonostante tutto, si sono amati a tal punto che Noah ha scritto ad Allie una lettera ogni giorno
per un anno senza ricevere alcuna risposta, né scoprire che in realtà Allie non aveva ricevuto
nessuna di queste. Ciò spinse i due a rifarsi una vita credendo di essere stati dimenticati. Il loro
amore però non era mai finito e un giorno Allie, dopo aver visto
la foto di Noah sui giornali, cade in confusione e torna nei luoghi
che hanno fatto da sfondo alla loro storia d'amore, rivede Noah e,
durante una traversata in canoa sotto la pioggia, tra i due scoppia
nuovamente la passione. I ragazzi hanno così modo di chiarirsi,
ed Allie viene a conoscenza delle lettere mai consegnatele da
parte della madre e decide di non rinunciare al suo unico grande
amore. Il diario si conclude così, e finalmente l'anziana donna ha
un momento di lucidità: quella che sembrava l'appassionante
storia di due sconosciuti è più vicina a lei di quanto non credesse.
È infatti lei Allie, e il suo amorevole anziano lettore è Noah, suo
marito: la donna non ricordava più nulla per via della demenza
senile in stadio avanzato, ma Noah le è stato vicino, sperando
che, anche se per pochi attimi, la donna che non ha mai smesso
di amare potesse ricordare la loro storia e sopratutto il loro amore.
Purtroppo, a causa di problemi tecnici, non siamo riusciti a vedere la conclusione del film, ma
abbiamo avuto la fortuna di poter vivere in due ore il loro amore così forte da spingere Noah a
raccontarle giorno per giorno le pagine della loro vita.
Chiara Russo e Lucia Greco, III C
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Speciale
cogestione
A scuola … A riveder le stelle
“Per quanto mi riguarda, nulla so con certezza. Ma la vista delle stelle mi fa
sognare.” (Vincent Van Gogh)
“Seconda stella a destra, questo è il cammino.. e poi dritto fino al mattino!” cantava Edoardo Bennato. Questo
“cammino” ci ha condotti, durante la cogestione, a ben due corsi dedicati alle nostre care stelle, uno
sull’astronomia e l’altro sull’astrologia. Il primo, chiamato “Easy Sky”, è stato tenuto da Antonio Domiziano
Raffio del II AS. Il principale obiettivo era, come afferma il titolo, rendere di facile comprensione un cielo che
troppo spesso, complice forse uno sbagliato approccio alle scienze, non lo è affatto. Il nostro simpatico relatore
ha iniziato con il Big Bang, spiegando in modo semplice e chiaro tutte le teorie più famose riguardo la nascita
del nostro caro vecchio universo. Si è poi passati alla spiegazione della nascita del pianeta Terra e della Luna,
e, dopo delle esilaranti interrogazioni-lampo agli spettatori del corso condite da improvvisate imitazioni di
Antonio Banderas, si è giunti alla descrizione dei pianeti del Sistema Solare e della vita delle stelle.
“La mia passione per l’astronomia è nata così, tutto a un tratto - dichiara Antonio alla redazione dell’Agorà chiedendomi il perché di tutte quelle luci la sera, e quindi, attraverso i libri e altri mezzi, ho voluto
approfondire ciò che già sapevo. Io penso che siamo affascinati dalle stelle perché l’uomo ha sempre voluto
conoscere tutto ciò che lo circondava, e una di queste cose era proprio ciò che si trovava sopra la sua testa, cioè
gli astri, che sembravano “appesi” al cielo e alla volta celeste. Ritengo, invece, che l’astrologia sia una materia di
studio particolare, che a mio parere non riguarda gli aspetti quotidiani che le persone le hanno dato, cioè i
segni zodiacali o i sentimenti corrispondenti alla posizione delle stelle, bensì lo studio delle costellazioni e delle
influenze planetarie sugli umori del singolo individuo. Personalmente non considero l’astrologia al pari
dell’astronomia, ma piuttosto come un’altra strada per l’interpretazione dell’Universo”.
Il corso sull’astrologia, dal titolo poetico “La vita oltre le stelle”, è stato invece tenuto da Giulia Tamburrini del
IV C, dopo il grande successo dello scorso anno. La nostra dolce relatrice ha introdotto le basi dell’astrologia,
cioè le caratteristiche, i simboli, le costellazioni, i pianeti e le particolarità caratteriali associati ai dodici segni
dello Zodiaco. Gli spettatori estasiati hanno poi iniziato a porre domande più specifiche sui propri segni
zodiacali, dopo la spiegazione da parte di Giulia del ruolo e dell’importanza dell’ascendente hanno anche
chiesto quale fosse il proprio e ovviamente non sono mancate richieste particolari sulle affinità tra i vari segni
riguardo ad amicizia e amore. Dulcis in fundo, Giulia ha letto la classifica della settimana dell’oroscopo di
Paolo Fox, e chi non è fuggito immediatamente al suono della campanella ha anche potuto pescare un
bigliettino contenente una frase poetica riferita alle stelle, decisamente migliore di quelle dei Baci Perugina.
“Mi sono appassionata all’astrologia perché mia madre aveva dei libri sul mio segno zodiacale per
approfondirlo - dichiara Giulia alla redazione dell’Agorà - e sin da quando ero piccola guardavo le stelle e i
pianeti, affascinata dalla loro bellezza. Dato che poi mi piaceva studiare il carattere delle persone, da lì ho
iniziato ad appassionarmi, perché i segni zodiacali e l’astrologia riguardavano proprio ciò che mi piaceva, ma
avevo sei-sette anni, perciò sapevo i nomi dei dodici segni e basta… solo in seguito ho cominciato a seguire
Paolo Fox, e a studiarmela per conto mio. A me personalmente l’astrologia piace perché puoi capire come
affrontare le persone e il loro carattere, ma purtroppo in troppi si lasciano subito condizionare e si fanno
venire in mente idee sbagliate, e questo non va bene perché conoscere il segno zodiacale di qualcuno non vuol
dire conoscere tutta la sua storia personale. L’astronomia è veramente interessante, e al contrario dell’astrologia
è una scienza vera e propria, ma purtroppo non me ne intendo e non ho tempo per studiarla, anche se mi
piacerebbe davvero approfondirla meglio. Ecco, l’astrologia è un po’ più un mistero, un gioco, un cercare di
capire le cose e perché sono state influenzate in questo modo; è basata un po’ più sulla psicologia, ed è questo
che mi piace tanto”.
Margherita Pucillo, IV C
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cogestione
Solidarietà: C.C.C. sempre presente!
“La felicità non deriva da ciò che otteniamo, ma da ciò che diamo.” (Ben Carson)
Passano gli anni, gli studenti vanno e vengono, ma c’è una cosa che nella nostra scuola non
cambia mai, perché è radicata nella propria stessa storia: la Solidarietà. Infatti, durante la
Settimana dello Studente – e non solo – il Chris Cappell continua a mettere la solidarietà al
primo posto, allestendo, come sempre, un’aula mercatino e un’aula ristoro, il cui ricavato va in
beneficenza. Due anni fa è stata fatta una donazione alla Croce Rossa Italiana per supportare
direttamente la Sardegna colpita dal ben noto disastro ambientale; l’anno scorso, invece, è stata
fatta una raccolta fondi per aiutare uno di noi: un nostro compagno affetto da una grave
patologia neurologica, ma operato con successo. La
generosità e la sensibilità fuori dal comune della nostra
scuola verso chi ha bisogno sono proseguite anche
quest’anno, dato che è stato chiesto il nostro supporto dalla
madre della piccola Asia, una bambina di quattro anni, ma
già affetta da una grande malattia, e il Chris Cappell non
poteva far altro che rispondere: “PRESENTE”!
Quest’anno, in soli quattro giorni, il mercatino organizzato
dal IV C ha ottenuto un ricavato di circa 900 euro, grazie
anche e soprattutto all’aiuto delle generose e numerose
offerte spontanee di molti donatori, e ad Olaf e Anna…
volevo dire, alla premiata ditta “Biagio Caputo and Giulia
Roncari” (IV C), che hanno anche intrattenuto la piccola
Asia e la madre quando sono venute a trovarci per
ringraziarci.
Stavolta, però, è stato straordinario l’aiuto dell’aula
ristoro, allestita in particolare da Amanda Falcòn (IV C), da Alice Rosati (V C) e dal IV C, che,
superando ogni record, ha incassato circa 850 euro!
Ora è il momento di dire GRAZIE: un
ringraziamento particolare va innanzitutto alla
Preside che, pur non conoscendoci, ci ha permesso
di organizzare questa meravigliosa iniziativa per
aiutare la piccola Asia; alla “veterana” prof.ssa
Cappella, che come sempre ci sostiene e ci
incoraggia, ma soprattutto ci aiuta per il
superamento di piccoli disguidi tecnici; alle
collaboratrici scolastiche, a tutti i nonni e alle nonne
sempre presenti e alle mamme dietro le quinte, al
.IV C, al V C, e, infine, a tutti coloro che, con il loro entusiasmo, ci hanno permesso di aiutare
la piccola Asia, con la sensazionale cifra di 1675 euro.
Margherita Pucillo, IV C
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cogestione
Misteri e gialli: nuovi arrivati al C.C.C.!
Sempre più giallo al Chris Cappell.
Il mistero, l'omicidio, le indagini suscitano sempre più interesse fra i giovani, soprattutto fra
quelli che studiano per diventare i migliori cittadini di domani, cioè gli studenti del nostro
liceo.
Anche quest’anno, durante la nostra settimana dello studente, e come in tutte le cogestioni, vi
sono tantissimi corsi di profondo interesse. Fra le altre attività proposte, sono state molto
intriganti le due ore del corso di misteri e gialli, organizzato da due ex alunni del Chris Cappell:
Alessandro Masseroni e Sofia
Pucciotti. Il corso è iniziato in maniera
molto
coinvolgente
con
una
spiegazione accurata del genere giallo
e delle sue diverse caratteristiche. In
particolare si è trattato del giallo con
l’espediente della “stanza chiusa”, ossia
quel tipo di indagine in cui il
principale obiettivo del detective è
scoprire il modo in cui l’assassino
abbia potuto uccidere la vittima
nonostante la presenza di elementi che
ne avrebbero impedito la possibilità.
Tema centrale del corso sono divenute dunque le indagini del famoso Sherlock Holmes ed i
partecipanti hanno potuto vedere numerosi video in cui si proponevano appunto dei misteri
da risolvere, e alla fine si è passati alla visone delle
soluzioni dei diversi casi. Durante il corso, i due ragazzi
hanno proposto al gruppo presente anche diversi enigmi da
risolvere, ed è stata bella l’atmosfera in cui ognuno cercava
di trovare una risposta. Non è mancato neppure un
bellissimo sottofondo molto attinente a quel momento
intriso di mistero.
La gestione del corso è stata davvero fantastica da parte dei
due responsabili e la voglia di entrare nel mondo del giallo
è cresciuta sempre di più! Un grazie speciale ad Alessandro
e Sofia e speriamo che ci siano altre occasioni per seguire
queste impronte…
Lucia Greco e Chiara Russo, III C
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Speciale
cogestione
A volte ritornano…con entusiasmo!
Intervistiamo Giuseppe Galantino della Compagnia Teatrale del Panda, “vecchia” conoscenza del nostro istituto, che
ha offerto diverse ore per le attività della Settimana dello Studente di quest’anno .
Ormai il tuo è un appuntamento fisso nella cogestione della nostra scuola. Come mai ogni anno ritorni?
Per la precisione è l'undicesima cogestione di fila che faccio. Record assoluto: cinque da studente e sei da esterno.
Il motivo del mio ritorno è uno soltanto: nel 2007 mi trovavo a partecipare al Collettivo, e in quel periodo non
c'erano gite scolastiche, le assemblee duravano un'ora e il resto era "gioco del postino". Ma la cosa più grave era la
forte censura a cui venivano sottoposti i corsi della cogestione. Furono imposti dei corsi e degli esterni a chiamata.
Siamo un Liceo e la cogestione non è un’occasione per fare nulla. In caso contrario, vai altrove, ad esempio in
montagna a sciare. L'anno successivo diventai responsabile del Collettivo, che vantava 100 iscritti, fondammo il
CSU (l'unione di tutti i Collettivi che avevamo fondato nelle scuole vicine), divenni rappresentate di classe,
d’istituto e di consulta. Organizzammo la cogestione che avevamo sognato. Via corsi inutili, solo proposte
interessanti. Film, dibattiti, musica, spettacoli, tornei ecc. Ancora ne parlano, di quella cogestione. Da allora mi
sono promesso: finché potrò, verrò a portare il panico e la cultura al CCC. Una delle due l'ho esportata in
maniera eccellente.
Come ti senti, da ex-alunno, a tornare?
Nostalgico. Fa sempre effetto rientrare nell'istituto che mi ha cresciuto. Ho avuto professori straordinari (Burli,
Ardizzone, Ardito, Gaglione, Migliori, Martone, Ranzi, De Bellis solo per citare quelli che ho avuto come
insegnanti) e la preparazione ricevuta mi ha dato tanto nella mia carriera post – liceo. Ai “superstiti” chiedo
sempre come va. Sono felici tanto quanto me. Qualcosa è sicuramente cambiato, niente di irreversibile.
Per quattro giorni hai avuto cinque ore di corso. Hai molte cose da dire o hai occupato venti ore per
pubblicizzare la tua compagnia?
Ho sempre tante fesserie da dire. Troppe. E l'intento era, oltre quello programmatico di cui sopra, di
pubblicizzare la Compagnia del Panda. Coprendo 20 ore avrei avuto un ricambio continuo di persone e, magari,
nuovi iscritti. In realtà capita che tante persone ti seguono per tutte e venti le ore, che emergano delle realtà
affascinanti e che abbandoni marketing e merchandising. Toccato profondamente da queste realtà, ho proposto
ai partecipanti di seguire gratuitamente fino a giugno il mio corso. Vorrei chiedere uno spazio alla scuola: fino ad
allora, chi ha partecipato al corso è mio ospite al teatro di Nettuno.
Cosa ti ha fatto appassionare al teatro? Cosa tuttora ti incuriosisce?
Il teatro è vita. Proprio alla fine del liceo scelsi Giurisprudenza, come molti miei compagni. Ma era una scelta
dettata dalla necessità e, forse, dalla paura per il futuro. Sul palco, invece, posso essere chi sono e soprattutto chi
voglio. Un po' spinto dalla classe musicale del 2009, un po' spinto dalla fortuna, sono arrivato a Roma. E lì fu
amore a prima vista. Ora insegno in quattro classi, dirigo una Compagnia Teatrale e un Team di Animazioni. La
cosa che mi incuriosisce di più è l'essere umano. La persona. Vedo, soprattutto nei ragazzi e nelle ragazze di oggi,
un gran bisogno di contatto. Quasi la necessità soffocata di togliersi la maschera che la società, le istituzioni e i
social ci impongono. Forse è quello il segreto del successo dei corsi: fare teatro è scoprire. È togliere le maschere.
Non metterle.
Scommetto che tornerai anche l’anno prossimo! Hai già in mente qualcosa?
Ovviamente. Fino a che ci sarà una cogestione, la mia promessa rimane valida. Possono darmi del bambino
cresciuto solo "de panza", possono darmi dell'opportunista per la pubblicità. Io torno perché il CCC ha
rappresentato uno dei momenti più belli della mia vita. E una promessa è una promessa. Dai corsi in Aula Magna
agli spettacoli, dai corsi sui messaggi subliminali alle giaculatorie contro la religione, passando per il teatro, io ci
sarò sempre. L'anno prossimo, magari, porterò un Cluedo Live dove gli spettatori saranno detective. Chissà. Io
sono a disposizione. E spero di rivedere la passione che ho visto sul volto di molti organizzatori e in tutti i ragazzi.
Non è facile mettere su una cogestione in così poco tempo. Ma vorrei che questa passione appartenesse a tante
persone. Studenti, riprendetevi il Chris Cappell College!
Samantha Musolino, V C
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Speciale
cogestione
Mirabilia Romae… in passerella
Dopo anni sulle passerelle parigine, la celebre Maison torna a Roma dove è nata, cresciuta e diventata
l’importante casa di moda che è oggi. Il corso è stato tenuto il 22 dicembre scorso in Aula Magna. Gli
studenti presenti (ragazze, per la maggior parte) sono stati magistralmente intrattenuti da Pier Paolo
Piccioli - direttore creativo di Valentino insieme a Maria Grazia Chiuri - , Benedetta Piccioli, Ginevra
Riggio e Luca Di Renzoni. In particolare Ginevra e Luca hanno toccato con mano l’atmosfera che si
vive in Valentino, giacché i due ragazzi hanno partecipato al progetto di alternanza scuola-lavoro
proprio nella Maison. Il corso trattava di un progetto della casa di moda dal nome Mirabilia Romae : la
scelta di Roma ci fa comprendere come la casa di moda sia strettamente legata alla Città Eterna. Il
progetto consiste, in sintesi, in una “mostra diffusa”, un itinerario tra scorci della Roma turistica meno
conosciuta. La prima delle dieci tappe è il Gabinetto di Ferdinando a villa Medici, luogo affascinante e
emblematico che fece da sfondo agli incontri amorosi del papa. Gli abiti dell’istallazione al Gabinetto
sono molto romantici, proprio per richiamare l’atmosfera passionale ed amorosa del posto. La
seconda tappa è l’atelier Luigi Ontani (ex studio Canova) dove l’artista contemporaneo incontra il
neoclassico. A seguire, la Galleria del Primaticcio a palazzo Firenze: in una stanza dai soffitti
riccamente decorati sono esposti due splendidi abiti dai preziosi ricami, l’uno sui toni del rosso, l’altro
del nero. L’itinerario prosegue nel campanile di Santa Agnese in Agone, la cui candida istallazione si
affaccia da un balcone con vista su uno scorcio romano. La quinta tappa è la Sala d’Armi, dove un
abito dalle forme geometriche e dai colori contrastanti è
.
letteralmente ingabbiato. Tra le pareti lignee, inoltre, è possibile
assistere ad un duello di scherma. Proseguendo con le meraviglie
romane si arriva alla Biblioteca Catanese, dove, tra due pareti di
libri, sono presenti abiti dal sapore antico. La settima tappa è
sicuramente una delle più suggestive: il Bagno di Diana nel
Palazzo Doria Pamphilj, dove, i quattro abiti esposti sono un
Villa Doria Pamphilj
incontro tra il classico e il moderno. A seguire troviamo il
Palazzo Pecci Blunt, la cui istallazione. è composta di quattro abiti a stampa animalier dai colori intensi
e vivaci. Gli abiti qui presenti appartengono ad alcune vecchie collezioni e furono ideati e disegnati
dallo stesso Valentino Garavani. La nona tappa è situata nei depositi del Teatro dell’Opera,
edificio degli anni '30 in grado di mantenere la giusta umidità, adatto, all’epoca, per conservare le
scenografie. L’installazione è sicuramente suggestiva: i due direttori creativi hanno mescolato i
loro abiti ispirati all’Opera ad alcuni veri costumi d’epoca andati in scena. La decima, nonché
ultima tappa, è la Fondazione De Chirico: uno splendido abito con gonna a fantasia si trova
proprio negli appartamenti privati del celebre pittore, rimasti immutati nel corso degli anni. Dopo
l’esposizione della tappe, agli studenti presenti è stata mostrata la sfilata che chiudeva l’intero
progetto. La prevalenza del nero è forse la chiave di lettura della sfilata, a simboleggiare le ombre
e le parti latenti e misteriose di Roma, ma erano presenti anche il rosso e l’oro di cui quest’ultimo
sotto forma di preziosi gioielli e inserti. Simbolo della sfilata e primo vestito (un lungo abito nero
con applicazioni di velluto comprensivo di ali) di apertura è stata l’aquila, dopo che ne fu ritrovato
un esemplare durante i lavori di ristrutturazione dell’atelier proprio di Roma.
Samantha Musolino, V C
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Agorà,ipsum
XIX
issue
#, date
Speciale
cogestione
CHRIS CAPPELL’S GOT TALENT!
Anche quest’anno è stato organizzato il Chris Cappell’s got talent, evento che mette in mostra
doti e qualità nascoste degli studenti e permette a tutti di esibirsi davanti ad un pubblico di
compagni e ad una giuria composta da professori, animando due giorni della nostra cogestione.
Ad aggiudicarsi il premio è stato Sergio Di Giannuario, insieme a Jacopo Malavolta, Gian
Marco De Marte ed Emanuele Valle. L’esibizione ha suscitato molte emozioni e abbiamo
deciso di fare qualche domanda al cantante, soprattutto su come ha vissuto questa esperienza.
Cosa hai cantato?
Sergio di Giannuario: Ci siamo esibiti con un pezzo degli U2: “Every breaking wave”.
In base a quale criterio avete scelto il brano?
Sergio: La canzone è stata proposta dal pianista e tutti abbiamo accettato.
Siete una band oppure vi siete uniti per l’occasione?
Sergio: Con alcuni ci siamo uniti per l’occasione, ma con
altri abbiamo già un gruppo.
Da quanto tempo canti?
Sergio: Canto più o meno da sette anni.
Pensi che questa passione ti possa essere utile in futuro?
Sergio: Non lo so, ma spero di sì!
Cosa hai provato mentre cantavi?
Cosa hai provato mentre cantavi?
Sergio:
Avendo ma
fattodevo
poche
prove,
Sergio: Avendo fatto poche prove, ero molto
emozionato,
dire che
alla ero
fine molto
tutto è
emozionato,
ma
devo
dire
che
alla
fine
tutto
è
andato bene!
andato bene!
Ti aspettavi di vincere?
Ti aspettavi di vincere?
Sergio: No, assolutamente, nessuno di noi se lo sarebbe aspettato; però la nostra esibizione, a
Sergio: No, assolutamente, nessuno di noi se lo
quanto pare, è piaciuta!
sarebbe aspettato; però la nostra esibizione, a
Cosa diresti a chi vuole provare il prossimoquanto
anno? pare, è piaciuta!
Sergio:
Se vi apiace
la musica
o avete
altre dotianno?
mettetevi in gioco, sempre!
Cosa diresti
chi vuole
provare
il prossimo
Sergio: Se vi piace la musica o avete altre doti mettetevi in gioco, sempre!
Chiara Russo e Lucia Greco, III C
Chiara Russo e Lucia Greco, III C
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Agorà,ipsum
XIX
La “dura” scelta dei corsi
issue
#, date
Speciale
cogestione
La corsa per le firme
La free library
Il caloroso pubblico
del Chris Cappell's got Talent!
Il team aula ristoro–mercatino
Gli auguri di buone Feste da
parte della preside
Si ringraziano i rappresentanti d’Istituto,
il Collettivo e il servizio d’ordine per lo
straordinario lavoro che hanno svolto
affinchè tutto andasse per il meglio.
ARRIVEDERCI AL
PROSSIMO ANNO!
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