Rivista Culturale
dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose
“Mons. Anselmo Pecci”
di Matera
Anno IV n. 2/2013
In questo numero - SOMMARIO
CONSUELO MANZOLI, Papa Giovanni XXIII. Un’autentica vita cristiana
----------------------------------------------------------------------------------------------PRZEMYSŁAW KWIATKOWSKI, Famiglia ed evangelizzazione in
Giovanni Paolo II
----------------------------------------------------------------------------------------------LEONARDO SANTORSOLA, Secolarizzazione, misericordia e questione
antropologica. Giovanni Paolo II interprete del Concilio Vaticano II
----------------------------------------------------------------------------------------------EUGENIO ZANETTI, Dalla crisi al divorzio tra solitudine e ferite: quale
prossimità?
----------------------------------------------------------------------------------------------ALESSANDRO RICCI, E (noi) i figli? Il “non-detto”
----------------------------------------------------------------------------------------------DARIO EDOARDO VIGANÒ, Il Concilio Vaticano II e la comunicazione
----------------------------------------------------------------------------------------------DONATO GIORDANO O.S.B., Note in margine alla pubblicazione I frati
minori dell’Osservanza in Basilicata. Il convento di S. Francesco
d’Assisi in Tursi
----------------------------------------------------------------------------------------------CANTAGALLI
EDITORIALE
OMAGGIO A DUE PAPI SANTI:
GIOVANNI XXIII E GIOVANNI PAOLO II
CONSUELO MANZOLI*
Papa Giovanni XXIII. Un’autentica vita cristiana
L'Autore offre una sintetica panoramica sulla biografia di Papa Giovanni XXIII,
in vista della imminente canonizzazione decisa da Papa Francesco. Vengono
proposti i momenti più significativi della biografia del Pontefice e del suo operato,
soffermandosi soprattutto sull’inscindibile legame con il Concilio Vaticano II. Il
pontificato di Giovanni XXIII, che durò meno di cinque anni (ottobre 1958-giugno
1963), segnò profondamente la storia della Chiesa cattolica e suscitò profondi
interrogativi su aspetti fondamentali della vita stessa della Chiesa, come la
necessità dell'unità dei cristiani e la risposta alle nuove sfide contemporanee. La
sua docilità al Vangelo e all'azione dello Spirito Santo, lo portarono ad
intraprendere una strada che nessuno dei suoi predecessori dell'ultimo secolo
aveva mai praticato. Egli rappresentò dunque un'inversione di tendenza che si
concretizzò soprattutto con la convocazione del Concilio, momento strategico e
inizio di un nuovo percorso ecclesiale, centrato sulla corresponsabilità e
collegialità fino ad allora sconosciute, favorendo un rinnovato impegno
missionario di tutta la Chiesa.
TORNA AL SOMMARIO
* Direttore dell’ISSR “Mons. Anselmo Pecci” di Matera.
PRZEMYSŁAW KWIATKOWSKI*
Famiglia ed evangelizzazione in Giovanni Paolo II
La "nuova evangelizzazione", la Croce e la comunità familiare rimangono
strettamente legate, perché il Vangelo della salvezza e la famiglia non sono altro
che voci dello stesso mistero grande (cfr. Ef 5,32). In questo contributo l'Autore,
Professore incaricato e Segretario della Cattedra Karol Wojtyla presso il Pontificio
Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia di Roma, cerca di
approfondire questa verità alla luce dell'esperienza pastorale di Karol Wojtyla e
del ministero petrino di Giovanni Paolo II. I due pilastri - sacramentale ed
ecclesiale - fanno intuire che la famiglia stessa è una pagina del Vangelo. Nella sua
particolare vocazione alla comunione, al dialogo e al servizio, essa si manifesta
capace di portare ogni uomo e donna all'abbraccio di Cristo, Sposo della Chiesa.
TORNA AL SOMMARIO
* Professore incaricato e Segretario della Cattedra Karol Wojtyla presso il Pontificio Istituto Giovanni
Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, Roma.
LEONARDO SANTORSOLA*
Secolarizzazione, misericordia e questione antropologica.
Giovanni Paolo II interprete del Concilio Vaticano II
L'Autore in questo saggio focalizza l'attenzione sulla centralità della
misericordia per il cristianesimo e sul carattere anticristiano della
secolarizzazione, che perciò deve necessariamente comportare lo svuotamento
del vero significato della misericordia per la via della separazione/opposizione
alla giustizia. Vista attraverso l'insegna-mento del Concilio Vaticano II e lo
sviluppo ricevuto nel Magistero di Giovanni paolo II, la misericordia nella sua
accezione biblica viene presentata in un duplice senso, particolarmente
significativo per la risposta che la chiesa è chiamata a dare alla secolarizzazione.
Essa, infatti, è rivelatrice tanto del volto cinico e nichilista della secolarizzazione
quanto della natura divina della Chiesa che ad essa deve opporsi. Negando
l'umanità del mistero e del debole, la secolarizzazione dal canto suo fa emergere il
valore che la misericordia ha per la questione antropologica, mai separabile da
quella teologica.
TORNA AL SOMMARIO
* Professore di Teologia Morale Fondamentale presso l’ISSR di Matera.
Articoli
EUGENIO ZANETTI*
Dalla crisi al divorzio tra solitudine e ferite: quale prossimità?
In linea con il principio primum audire, l'Autore in questo articolo parte
dall'ascolto del vissuto delle persone separate, divorziate o risposate e del
Magistero della Chiesa per giungere a formulare orientamenti utili al
discernimento individuale e comunitario e all'accompagnamento pastorale. La
prima indicazione che egli offre è di orientamento dello sguardo con cui accostarsi
a questi fratelli: sono persone innanzitutto, non separati, divorziati o risposati, e
persone in relazione a Dio. La seconda indicazione sollecita la creatività pastorale
perché siano offerti itinerari diversificati capaci di dare speranza e risvegliare
risorse sopite o ignorate. Il superamento di una sacramentalizzazione della
pastorale apre perciò al senso ecclesiale dei Sacramenti, dunque - ed è la terza
indicazione - a considerare e vivere la Riconciliazione e I'Eucaristia in una
dimensione più ampia che non si riduce alla confessione e alla comunione. La
quarta indicazione è qualificante l’intera pastorale familiare della Chiesa perché
ricava, paradossalmente, una testimonianza di verità e amore dalla sofferenza che
i fedeli separati, divorziati o risposati possono vivere con fede grazie ad un
itinerario di crescita spirituale. Non è tanto una nuova pastorale, ma una pastorale
rinnovata a cui si deve tendere per offrire cammini spirituali adatti a chi vive
situazioni di così tanta sofferenza.
TORNA AL SOMMARIO
* Giudice del Tribunale Ecclesiastico Regionale Lombardo e Responsabile del Gruppo “La Casa” della
Diocesi di Bergamo.
Articoli
ALESSANDRO RICCI*
E (noi) i figli? Il “non-detto”
Ciò che rende perfetta la personalità umana è la coscienza. Avere una coscienza
in educazione significa unificare pensiero e azione, ricondurre a unità interiore la
persona. A partire da questa dimensione si può avere il senso reale
dell'educazione e il valore della sua urgenza sempre, soprattutto quando i
bambini vivono il dramma della separazione e del divorzio dei genitori. Di questo
senso ci rende partecipi l’Autore che in questo articolo affronta il tema
dell'educazione nel difficile contesto del fallimento matrimoniale. Se nella
separazione e ancor più nel divorzio coniugi non lo si è più, genitori e quindi
educatori lo si resta sempre e insieme. Dai figli non si divorzia. L'aiuto che i
genitori devono saper cercare, quindi, deve andare in una direzione ben precisa,
quella di giungere a separarsi senza rompere I'alleanza educativa, cosa
evidentemente molto difficile. Lo sguardo sui figli e l’amore per essi può
attenuare i rigori della separazione e permettere ai genitori di anteporre i bisogni
dei figli ai propri, con una ricaduta positiva sulla loro missione educativa.
TORNA AL SOMMARIO
* Psicologo, Psicoterapeuta, Docente Università Pontificia Salesiana di Roma.
Studi
DARIO EDOARDO VIGANÒ*
Il Concilio Vaticano II e la comunicazione
Riprendendo un suo lavoro recentemente pubblicato (Il Vaticano II e la
comunicazione. Una rinnovata storia tra Vangelo e società, Edizioni Paoline), l'Autore
traccia il rapporto che è venuto delineandosi tra la Chiesa e la comunicazione di
massa in un momento storico che ha visto incontrarsi fattori provenienti dal
cambiamento in atto nella società e nella Chiesa. Gli anni '60, infatti, sono stati
protagonisti di una formidabile ripresa economica e di una trasformazione sociale
a cui un contributo decisivo è venuto dallo sviluppo dei media di massa. Nello
stesso periodo, sotto la spinta del nuovo pontificato di Giovanni XXIII, si avviava
un rinnovamento interno alla Chiesa che trovava la sua espressione più alta nel
Concilio Vaticano II. L’incontro di questi due processi permetterà alla Chiesa di
sviluppare sul campo un nuovo rapporto con la società, che porterà quest'ultima a
una conoscenza maggiore della Chiesa e delle tematiche affrontate dal Concilio e
la Chiesa ad apprezzare i nuovi media come strumenti importanti per
l'evangelizzazione. In questo proficuo scambio si sono inseriti il Decreto conciliare
Inter mirifica e altri documenti post-conciliari che hanno meglio definito il dialogo
tra Chiesa e mondo contemporaneo.
TORNA AL SOMMARIO
* Direttore del Centro Televisivo Vaticano e professore ordinario di Teologia della comunicazione presso la
Pontificia Università Lateranense.
Studi
DONATO GIORDANO O.S.B.*
Note in margine alla pubblicazione I Frati minori dell’Osservanza in
Basilicata. Il convento di S. Francesco d’Assisi in Tursi
L'Osservanza fu una delle anime più dinamiche e vitali del mondo francescano,
i cui conventi costituirono per circa quattro secoli significativi punti di riferimento
spirituale e culturale per la società lucana. Essa fu favorita da un terreno
precedentemente preparato dalla presenza monastica orientale ed occidentale, che
aveva caratterizzato la vita sociale, religiosa e culturale dell'Italia meridionale
attraverso tutto il Medio Evo. I nuovi ordini mendicanti, costituirono una vera e
propria cerniera tra la Chiesa e la società, determinando e condizionando la vita
quotidiana, i sentimenti e i comportamenti pubblici e privati.
All'interno del generale sviluppo dell'Osservanza in Basilicata si colloca in modo
esemplare la vicenda storica del convento di S. Francesco d'Assisi in Tursi, fondato
nel 1442 e protagonista nel 1519 del Capitolo delle Province di Puglia e di
Basilicata. Fu sede del noviziato e di uno studio di filosofia dotato di una ricca
biblioteca, che restituisce dati eloquenti sulla cultura che permeò gli ambienti
dell'Osservanza in terra lucana dalla fine del medioevo all'età moderna.
Il Decennio francese determinò anche per gli Osservanti di Basilicata
l'inarrestabile crisi che, nonostante la vitalità della Provincia Osservante lucana, si
sarebbe conclusa nel periodo postunitario con la definitiva chiusura dei suoi
conventi.
TORNA AL SOMMARIO
* Professore di Agiografia e Spiritualità monastica alla Facoltà Teologica Pugliese di Bari e di Patrologia
all’Istituto Teologico del Seminario Maggiore di Potenza.
STUDIUM PERSONAE
RIVISTA CULTURALE DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE
“MONS. ANSELMO PECCI” DI MATERA
Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale – Napoli
Anno IV n. 2 / 2013
Direttore responsabile: Leonardo Santorsola
Comitato di redazione: Rocco Digilio, Pasquale Giordano, Franco Laviola, Consuelo Manzoli,
Donato Giordano, Maria Concetta Santoro.
Direzione, Amministrazione e Ufficio Abbonamenti:
Istituto Superiore di Scienze Religiose “Mons. Anselmo Pecci”
Via Lanera, 14 - 75100 Matera - Tel. / Fax 0835/256357
Sito web: www.issrmatera.it - E-mail: [email protected]
Registrazione: Tribunale di Matera n. 9/2010
Quote: Abbonamento annuo (2 numeri) € 25,00 Estero € 40,00
Prezzo di copertina singolo volume € 17,00 Estero € 27,00
Il versamento delle quote degli abbonamenti può essere effettuato con le seguenti modalità:
- tramite bonifico bancario
Banca Popolare del Mezzogiorno Matera
codice IBAN: IT14 E052 561610000000 7000 272
- tramite versamento su c.c.p.
Conto Corrente n. 12492757
Entrambi intestati a:
Arcidiocesi di Matera-Irsina
Piazza Duomo, 7 - 75100 Matera
© 2013 Edizioni Cantagalli S.r.l. - Siena
TORNA AL SOMMARIO