Elettrostatica La maggior parte dei fenomeni fisici che si verificano attorno a noi sono dovuti a forze elettromagnetiche: 9 forze tra atomi e molecole 9 forze chimiche ⇒ vita ! 9 forze d’attrito 9 forze di resistenza viscosa 9 forze elastiche e di coesione 9 forze legate al magnetismo terrestre 9 luce è onda elettromagnetica La tecnologia moderna è basata più del 99% sull’ elettromagnetismo !! [radio, televisione, motori, calcolatori, apparecchi elettronici, …] Tutti i fenomeni che avvengono su scale superiori alle dimensioni del nucleo atomico sono alcuni grandissima parte natura gravitazionale natura elettromagnetica natura elettromagnetica dei fenomeni non appare a prima vista è rimasta ignota fino a 2 secoli fa Perché ? r forza elettrica: attrattiva e repulsiva r materia: cariche negative e positive esattamente uguali ⇓ il mondo dell’elettromagnetismo è stato completamente scoperto dall’ indagine scientifica XVI secolo: prime osservazioni sistematiche di fenomeni elettrici e magnetici; …. : Coulomb, Galvani, Volta, Oersted, Ampère, Faraday 1865: equazioni di J.K. Maxwell teoria completa dell’ elettromagnetismo classico relativisticamente corretto descrizione del mondo macroscopico XX secolo: R.P. Feyman, J. Shwinger e Tamanaga elettromagnetismo quantistico: spiega i fenomeni su scala atomica e inferiore, interazione tra particelle cariche e campo em. Carica Elettrica [evidenza sperimentale esistenza forze elettrostatiche] strofinando palloncino sui capelli in una giornata secca palloncino e capelli si elettrizzano piccoli pezzetti di carta si attaccano fra loro e al pettine in una giornata secca attrazione repulsione strofinando bacchetta di vetro con seta trasferisco cariche elettriche da vetro a seta r esiste carica positiva e negativa r cariche dello stesso tipo si respingono, di tipo diverso si attraggono Struttura elettrica della materia 3 costituenti elementari: protone neutrone elettrone massa: mp ≅ mn ≅ 1.67 10-27 kg me ≅ 9.11 10-31 kg ≅ 1/1836 mp dimensioni: de< 4 10-18 m = 4 am dp ≅ dn ≅ 10-15 m = fm dq < 0.2 10-18 m [puntiformi] [formati da quark] carica elementare [più piccola carica libera]: qe ≡ qp = 1.602 10-19 C qn ≡ 0 la Coulomb carica è quantizzata: q = n × qe n = ±1, ±2, ±3, … materia: numero enorme di costituenti elementari carichi (≈1023) globalmente neutra Conservazione della carica elettrica non è possibile creare o distruggere carica elettrica ( il valore totale deve rimanere invariante) posso solo fare trasferimenti di cariche tra corpi annichilazione e- + e+ → 2 γ massa ⇒ energia [E=mc2] carica conservata decadimenti radioattivi 238 92U → 234 4 He Th + 90 2 reazioni nucleari 44 Ca 20 +p→ 44 21Sc +n La carica elettrica totale dell’Universo è costante Isolanti e Conduttori all’interno di un oggetto posso avere movimento di carica conduttori: le cariche possono muoversi relativamente libere: quando sono caricati in una certa zona, la carica si distribuisce a tutto il materiale [rame, alluminio, argento, …] isolanti: le cariche NON si muovono liberamente: si caricano per strofinio, solo nella zona strofinata [vetro, bachelite, …] semiconduttori: materiali di proprietà intermedie: ci sono meno cariche libere che nel conduttore [silicio, germanio, …] MOLTO utili in elettronica conduttore neutro si carica per induzione [senza contatto] isolante neutro si polarizza [senza contatto] 4 avvicinando corpo carico a conduttore neutro le cariche si ridistribuiscono 4 collegando conduttore a terra alcune cariche escono 4 rimuovendo collegamento a terra conduttore resta carico 4 allontanando corpo carico carica su conduttore si distribuisce uniformemente si forma strato di carica superficiale Legge di Coulomb [1785] bilancia di torsione [simile esperimento Cavendish] q1q 2 F∝ 2 r validità: Îcariche puntiformi Î ferme Î nel vuoto esperimento difficile: ⇒ poca precisione (≈ qualche %); ⇒ non convince che esponente sia 2 e non 2+ε scala graduata: forza fra sfere cariche è proporzionale ad angolo di torsione validità della legge è stabilita con precisione indirettamente [Teorema di Gauss] q1q2 → F12 = r12 2 4πε 0 r → → 1 → F12 = − F21 azione e reazione ε 0 = 8.8542 × 10 −12 C 2 / N ⋅ m 2 1 4πε 0 = 8.99 × 10 9 N ⋅ m 2 / C 2 Confronto Coulomb-Newton q1q2 FE = r12 2 4πε 0 r → 1 → m1m2 FG = −G 2 r12 r → → attrattiva o repulsiva 2 1 9 Nm k = ≈ 9 × 10 4πε 0 C2 solo attrattiva G ≈ 6 . 67 × 10 − 11 Nm 2 kg 2 FE >> FG esempio: forze elettrone-protone q e2 1 FE ( ep ) = FG ( ep ) ( 4πε 0 ) G m e m p me ≈ 9 × 10 −31 kg m p ≈ 1.67 × 10 − 27 kg qe = q p ≈ 1.6 × 10 −19 C Nm 2 9 × 10 2 (1 . 6 × 10 −19 C ) 2 39 C = ≈ 10 2 ( 9 × 10 − 31 kg 1 . 67 × 10 − 27 kg ) −11 Nm 6 . 67 × 10 kg 2 9 possibilità di osservare forze gravitazionali: 4mescolamento cariche positive e negative 4ESATTA equaglianza fra esse esempio: se, per assurdo, p ed e NON avessero carica esattamente uguale qp = 1.000000001 qe = qe + 10-9qe calcolare FE con cui si respingono due sfere di ferro di 1 kg alla distanza di 1 m. Fe : 26 elettroni 26 protoni 29 neutroni ⇒ A = 55 1 mole = 55 gr NA = 6.02 × 1023 atomi in ciascuna sfera: Natomi = nmoli × NA = (msfera/Mmole) × NA = (1000/55) × NA = 1.1 × 1025 Nelettroni = 26 × Natomi =2.8 × 1026 carica sfera: q = 2.8 × 1026 × qe × 10-9 = 4.6 × 10-2 C q2 ≈ 9 ×109 × (4.6 × 10 − 2 ) 2 N FE = 4πε 0 ≈ 2 × 107 N = 2000 tonnellate !! [peso di circa 1000 elefanti] principio di sovrapposizione [principio di indipendenza delle forze simultanee] forza risultante su ogni particella è somma vettoriale di forze dovute a tutte le altre particelle qi → F = ∑ Fi = q0 ∑ ui 2 i i 4πε 0 ri → → 1 4 risultato sperimentale 4 conferma carattere vettoriale legge di Coulomb Campi Elettrici q0 q1 → F10 = u 2 4πε 0 r → 1 F10 q0 q1 → = q0 u 2 4πε 0 r 1 q1 q1 [sorgente] esercita su q0 una forza proporzionale a: 4q0 [carica esploratrice] 4termine vettoriale → → F 10 = q0 E ( r ) dipendente da q1 e da posizione, r F10 1 q1 → E (r ) = = u 2 def q 4πε 0 r 0 detto campo elettrico prodotto da q1 dimensioni: → [E] = [F]/[q] ⇒ N/C asimmetria fra le cariche: q1 origina un’entità presente in tutti i punti dello spazio q0 sperimenta la forza ⇒ il campo esiste anche quando q0 non c’è !!! telo elastico: modello visivo di campo E Q+ q- Q+ [sorgente] Æ deforma il telo q – [carica di prova] Æ segue curvatura del campo definizione operativa di campo il campo elettrico E(r) si manifesta, ponendo in r una carica esploratrice q0, mediante la forza q0 E(r) ⇓ utilizzo una piccola carica q0 → F E= def q 0 → F N [E] = [ ] ⇒ Q C per non perturbare le cariche responsabili del campo: → F E = lim q0 → 0 q 0 → se carica di prova q0 è grande distribuzione di carica sorgente viene ad essere modificata principio di sovrapposizione: n cariche puntiformi → → r 1 qi → F = ∑ Fi = q0 ∑ u i = q0 E 2 i i 4πε 0 ri forza che agisce su q0 dovuta ad r r r r r r r Fn r r F F1 F2 F3 E= = + + + ... + = E1 + E2 + E3 + ... + En q0 q0 q0 q0 q0 → n qi → E= ui ∑ 2 4πε 0 i =1 ri → 1 campo elettrico totale in un punto è somma vettoriale di campi in quel punto dovuti a tutte le altre particelle esempio: campo elettrico del dipolo dipolo elettrico = carica puntiforme positiva q e negativa –q poste a distanza 2a. a) trovare il campo elettrico E dovuto al dipolo lungo l’asse y nel punto P a distanza y dall’origine. b) trovare il campo nei punti y >> a lontani dal dipolo. a) In P i campi E1 ed E2 generati dalle cariche hanno uguale intensità, essendo le cariche poste alla stessa distanza da P: E1 = E2 = ke q q = k e r2 a2 + y2 il campo totale r r r E = E1 + E2 ha componente y nulla, dato che i campi dovuti alle due cariche hanno componenti y uguali ed opposte. La componente x del campo E totale è invece pari al doppio della componente x di ciascun campo: q cos θ E = 2k e 2 a + y2 cos θ = a / r = a / a 2 + y 2 E = 2k e b) q q cos θ = 2ke 2 2 a +y a + y2 2 a a2 + y2 = ke (a 2qa 2 + y2 ) 3/ 2 A grandi distanze dal dipolo posso trascurare il termine a2 nel denominatore, ottenendo: 2qa 1 E = ke 3 ≈ 3 y y a grandi distanze il campo del dipolo va ha zero più velocemente del campo prodotto da una carica puntiforme (E ≈ 1/y2) , dato che i campi prodotti dalle singole cariche (positiva e negativa) tendono ad elidersi N.B. molte molecole, come HCl, possono essere descritte come dipoli permanenti: uno ione positivo (H+) è infatti combinato con uno ione negativo (Cl-). Inoltre atomi e molecole, quando posti in campi elettrici, si comportano come dipoli. Distribuzioni Continue di Cariche oggetti che ci circondano sono costituiti da enorme quantità (miliardi) di cariche sparse su densità di carica 4 linea 4 superficie 4 volume lunghezza l area A volume V λ ≡ Q/l ⇒ C /m def σ ≡ Q / A ⇒ C / m2 def σ ≡ Q /V def ⇒ C / m3 campo prodotto da elemento di carica ∆qi : → ∆ E i = ke ∆ qi rˆi ri 2 ∆ qi rˆi 2 ri campo totale discreto E = lim k e ∑ ∆ qi dq ˆ ˆ r = k i e∫ 2 r ri 2 r → E = ke ∑ i → ∆q i → 0 i utilizzando le densità dq =λ ⋅ ds dq =σ ⋅ da dq =ρ ⋅ dV trovo i campi prodotti da distribuzioni di cariche continue spaziali esempio: campo elettrico di un anello carico Un anello di raggio a ha una densità lineare di carica positiva uniforme, con carica totale Q. Calcolare il campo elettrico lungo l’asse dell’anello, in un punto P posto a distanza x dal centro dell’anello stesso. Idea chiave: • calcolo il campo dE prodotto da un elemento infinitesimo di carica dq, che posso supporre puntiforme • sommo i contributi dovute alle cariche dq distribuite sull’anello dE = ke dq r2 Tale campo ha componenti dE x = dE cos θ dE y = dE sin θ delle quali la componente y si cancella con la componente y dell’elemento di carica dq posta sul lato opposto dell’anello. Il campo E in P avrà quindi solo componente x. Sapendo che r = ( x 2 + a 2 )1/ 2 , cos θ = x / r dE x = dE cos θ = ke dq x x = k dq e ( x 2 + a 2 )3 / 2 r2 r Integro ora su tutto l’anello: E x = ∫ dE x = ∫ ke E x = ke x x dq k dq = e ( x 2 + a 2 )3 / 2 ( x 2 + a 2 )3 / 2 ∫ x Q ( x + a 2 )3 / 2 2 N.B. A grandi distanze E≈1/x2 (carica puntiforme) esempio: campo elettrico di un disco carico Un disco di raggio R possiede una densità di carica positiva uniforme σ. Qual è il campo elettrico nel punto P a distanza x dal disco lungo il suo asse? Idea chiave: • scompongo il disco in sottili anelli concentrici • calcolo il campo dE prodotto da ciascun anello • sommo i contributi dovuti a tutti gli anelli Su un anello di raggio r e spessore radiale de è depositata una carica x dq = σdA = σ (2πr )dr la quale genera un campo sull’asse del disco pari a dE = ke xdq xσ (2πr )dr σx 2rdr = k = e (r 2 + x 2 ) 3 / 2 (r 2 + x 2 )3 / 2 4ε 0 (r 2 + x 2 ) 3 / 2 Integro ora su tutto l’anello: σx R 2 2 −3 / 2 E = ∫ dE = ( x + r ) (2r )dr 4ε 0 ∫0 Tale integrale è della forma X m +1 3 2 2 X dX , ( ), = con X = x + r m = − , dX = (2r )dr ∫ m +1 2 m da cui: R x σx ( x 2 + r 2 ) −1/ 2 σ = − E= 1 4ε 0 − 1 / 2 0 2ε 0 x2 + R2 N.B. A grandi dimensioni (R>>x), il disco tende ad un piano infinito il cui campo è pari a E= σ 2ε 0 Linee di Campo Elettrico [Rappresentazione grafica campo elettrostatico] Il campo elettrico è vettoriale Faraday: rappresentazione geometrica dei campi vettoriali mediante linee di forza: → E curva orientata diretta punto per punto in direzione e verso tangente al campo in quel punto numero linee di forza per unità di area è proporzionale ad E E è più intenso dove linee sono fitte E è debole dove linee sono rade: r r EA >EB proprietà linee campo elettrico E: 4sono infinite 4non si incrociano mai 4rappresentano direzione, verso, intensità 4escono da +q, entrano in -q 4possono venire o andare a ∞ esempi linee di campo carica puntiforme due cariche puntiformi conduttori carichi linee di forza attorno a conduttori carichi: semi d’erba galleggianti su un liquido isolante piastra carica sferette con cariche opposte Moto di cariche in campo elettrico forza elettrica su particella massa m, carica q in campo elettrico E: r r Fe = qE se NON esistono altre forze: r r r r r qE Fe = qE = ma ⇒ a = m 4 costante se E uniforme 4 se q > 0 a è nel verso di E 4 se q < 0 a è opposta ad E esempio: campo E tra due piastre metalliche è uniforme rilascio elettrone in tale campo r r con velocità iniziale vi = vi i r E r a = −e j = costante m applico equazioni cinematica con vxi = vi, vyi = 0 v x = v xi + a x t = vi = costante eE t v y = v yi + a y t = − m ⇒ x f = x0 + vxt = vit 1 1 eE 2 y f = y0 + ayt 2 = − t 2 2m moto parabolico !!! [analogo a moto particella in campo gravitazionale] applicazione: stampante a getto d’inchiostro si scrivono le lettere spruzzando piccolissime gocce d’inchiostro elettrizzate G = serbatoio inchiostro C = unità di carica segnale ingresso = computer [decide la carica q da immettere sulla goccia] la goccia carica colpisce la carta in posizione determinata dai valori di E e q ogni carattere richiede circa 100 gocce 105 gocce/sec Flusso Elettrico [trattazione quantitativa linee di campo] flusso elettrico: grandezza proporzionale a numero linee di campo E uniforme perpendicolare A E uniforme NON perpendicolare A Φ E = EA cos θ Φ E = EA in generale: ∆Φ E = Ei ∆Ai cos θ i r r = Ei ⋅ ∆Ai r r Φ E = lim ∑ Ei ⋅ ∆Ai = ∆Ai →0 dimensioni, unità di misura: [Φ E ] = [ E ][ A] = r r ∫ E ⋅ dA superficie [F ] N [ A] ⇒ m 2 [Q ] C flusso attraverso superficie chiusa r ∆Ai = def vettori area normali alla superficie verso esterno ∆Φ E < 0 ∆Φ E = 0 ∆Φ E = Ei ∆Ai cos θ i r r = Ei ⋅ ∆Ai ∆Φ E > 0 flusso totale attraverso superficie chiusa è proporzionale a numero di linee di forza uscenti dal volume racchiuso MENO numero di linee di forza entranti nel volume ΦE = r r ∫ E ⋅ dA = ∫ En dA superficie esempio: flusso attraverso un cubo dato campo elettrico E parallelo asse x 6 trovare flusso di E attraverso cubo di lato l 5 flusso attraverso cubo = somma flussi attraverso ogni faccia E è perpendicolare alle facce 3, 4, 5 e 6, quindi: Φ E (3) = Φ E (4) = Φ E (5) = Φ E (6) = 0 Il flusso di E si riduce quindi al flusso di attraverso le facce 1 e 2: r r r r Φ E = ∫ E ⋅ dA + ∫ E ⋅ dA 1 2 = ∫ EdA cos(180 0 ) + ∫ EdA cos(00 ) 1 2 = − E ∫ dA + E ∫ dA 1 2 = − El 2 + El 2 = 0 ugual numero di linee di campo entranti ed uscenti Il flusso totale attraverso il cubo è nullo Teorema di Gauss [legame fra flusso attraverso superficie chiusa e carica al suo interno] carica puntiforme q al centro di sfera raggio r: E perpendicolare superficie r r E ⋅ ∆Ai = E∆Ai cos 00 = E∆Ai r r 1 q q 2 π Φ E = ∫ E ⋅ dA = ∫ E ⋅ dA = E ∫ dA = EA = ( )( 4 ) = r ε0 4πε 0 r 2 Φ E ∝ q conseguenza di: 4 Φ(E) proporzionale linee di campo 4 n. linee campo è proporzionale a carica 4 linee di campo uscenti da q attraversano superficie Φ E ∝ r conseguenza di: 4 legge di Coulomb E ∝ 1/r2 4 superficie sfera ∝ r2 teorema di gauss: flusso elettrico totale attraverso una qualunque superficie chiusa è uguale alla carica totale contenuta all’interno della superficie divisa per ε0 ΦE = qin ε0 applicazioni: calcolo di E [distribuzioni simmetriche di cariche] carica puntiforme q E perpendicolare superficie sferica di raggio r con carica al centro E costante su tutti punti superficie r r qin Φ E = ∫ E ⋅ dA = ε0 2 E ⋅ dA = E dA = E ( 4 r )= π ∫ ∫ E= q 4πε 0 r 2 1 q ε0 campo prodotto da carica puntiforme come dedotto da legge di Coulomb analogamente: campo E prodotto da: [vedi esercizi] 4sfera uniformemente carica 4filo uniformemente carico 4piano infinito applicazioni: conduttore carico isolato in un conduttore carico isolato la carica si dispone totalmente sulla superficie esterna. nessuna carica può trovarsi all’interno ecceso di carica: → campo elettrico E≠0 → moto di cariche All’ equilibrio elettrostatico moto di cariche cessa → → → Σ E=0 Φ( E ) = 0 q=0 per ogni Σ entro ogni Σ ⇒ la carica deve essere sulla superficie del conduttore applicazioni: schermo elettrostatico campo elettrico interno a conduttore cavo è sempre nullo E=0 N.B. il conduttore può anche avere aperture/struttura a rete [discontinuità che NON si notano a grandi distanze ⇒ utilizzo in laboratorio per proteggere delicati strumenti da campi elettrici] Energia Potenziale e Potenziale la forza di Coulomb è conservativa B il lavoro fatto dalla forza elettrostatica per spostare una carica q0 in presenza di una carica q NON dipende dal percorso rB q0 A B → q B → → L = ∫ Fe ⋅ ds = q0 ∫ E ⋅ ds A B rA r̂ → A B q r q 1 1 ˆ = q0 ∫ ⋅ = r d s q dr = 0 2 2 ∫ πε r πε r 4 4 0 0 A A B q 1 q 1 1 = q0 − q = 0 − 4πε 0 r A 4πε 0 rA rB energia potenziale U [funzione di sola posizione carica q] U (r ) = q q0 1 + costante 4πε 0 r B r r L = q 0 ∫ E ⋅ d s = − ∆U = U A − U B A N.B. nel caso della forza peso: r r r r L = Fg ⋅ ∆r = − mg ⋅ ∆r r r = − mg j ⋅ ( ya − yb ) j = mg yb − mg ya = − ∆U g yb = posizione iniziale ya = posizione finale potenziale = energia potenziale per unità di carica U V ≡ def q 0 4 U e V sono scalari 4 energia potenziale U: proprietà del sistema carica-campo 4 potenziale V: proprietà solo del campo se tolgo la carica di prova il potenziale esiste ancora [è dovuto a carica sorgente] differenza di potenziale B r r ∆U ∆ V = VB − V A ≡ = − ∫ E ⋅ ds def q 0 A 1 1 = ke q − rB rA per carica puntiforme il potenziale è definito a meno di una costante P→ → V ( P) = − ∫ E ⋅ dr r0 V (r0 ) = 0 di solito si pone r0=∞ B r r L = q0 ∫ E ⋅ ds = − ∆U = − q 0 ∆V A dimensioni: [V] = [U]/[q] ⇒ [E] = [∆V] / L ⇒ 1 Volt = 1 V = 1 J/C 1 N/C = 1 V/m applicazioni campo elettrico uniforme B r r ∆V = VB − V A = − ∫ E ⋅ d s A B B = − ∫ E cos 0 ds = − E ∫ ds = − Ed 0 A campo elettrico A linee di campo puntano VB < VA da potenziale maggiore a potenziale minore carica puntiforme Q+: repulsivo V= Q-: attrattivo 1 q 4πε 0 r la forza elettrica fa muovere le cariche positive da punti a potenziale maggiore verso punti a potenziale minore Ricavare Campo elettrico da Potenziale B r r ∆V = − ∫ E ⋅ d s A r r dV = − E ⋅ ds campo E e potenziale V sono determinate dalla distribuzione delle cariche il potenziale V NON varia in direzioni perpendicolari al campo E ⇓ ∂V Ex = − ∂x ∂V Ey = − ∂y ∂V Ez = − ∂z le componenti del campo elettrico si ottengono dalle derivate di parziali di V, cambiate di segno N.B. il calcolo di E come derivata del potenziale (funzione scalare) è più semplice che non vettorialmente ⇒ in Fisica i potenziali sono molto usati ! esempio: V = 3 x 2 y + y 2 + yz ∂( x 2 ) ∂ (3 x 2 y ) ∂ (3 x 2 y + y 2 + yz ) ∂V = −6 xy = −3 y =− =− Ex = − ∂x ∂x ∂x ∂x ∂V ∂V = ... = ..., E z = − Ey = − ∂z ∂y insieme di cariche puntiformi date n cariche puntiformi, per il principio di sovrapposizione n V = ∑ Vi = i =1 n qi ∑ 4πε 0 i =1 ri 1 N.B. è una somma algebrica e non vettoriale !!! esempio: potenziale dovuto ad un dipolo a) potenziale elettrico in punto P dell’asse del dipolo: 2 V = ∑ Vi = i =1 = 2 qi ∑ 4πε 0 i =1 ri 1 −q 1 q 1 2qa + = 4πε 0 x − a x + a 4πε 0 x 2 − a 2 b) potenziale elettrico in punto P molto lontani dal dipolo: V= 1 2qa 1 2qa → 4πε 0 x 2 − a 2 x >> a 4πε 0 x 2 c) campo elettrico in P per x>>a: Ex = − dV 2qa d 1 4qa 1 =− 2= dx 4πε 0 dx x 4πε 0 x 3 Superfici equipotenziali luogo geometrico dei punti con medesimo potenziale ⇓ E NON compie lavoro su tali superfici B r r L = − ∆U = − q ∆V = − q ∫ E ⋅ d s = 0 LI = LII = 0 LIII = LIV r r E ⊥ ds A sono perpendicolari alle linee di campo [altrimenti E avrebbe componente sulla superficie e si compirebbe lavoro per muovere una carica di prova su tale superficie !!!] carica puntiforme conduttore carico