“Aimez vous Brahms” Superlativa prova dei fratelli De Stefano

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Piana
lunedì 20 aprile 2015
cronache del garantista
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L’EVENTO
CINQUAFRONDI
Nuovo Palazzetto
c’è l’ok del Credito
sportivo: sbloccati
650 mila euro
Un nuovo palazzetto dello sport
omologabile sino alla serie A verrà
costruito a Cinquefrondi.
Lo annuncia il consigliere provinciale Giuseppe Longo che ha ottenuto dall'amministrazione Raffa il
finanziamento dell'intera opera, 650
mila euro.
Longo parla di «un ennesimo
grande risultato nonostante il ruolo
di minoranza ricoperto alla Provincia, dimostrazione di competenza e
serietà oltre che di stima politica e
rispetto personale conquistati durante la legislatura». La necessità di
un secondo impianto oltre al funzionante Palabonini sta, spiega il
consigliere, nella presenza in paese
di diverse associazioni sportive che
ormai da anni svolgono campionati
agonistici di importante livello: il
volley maschile (serie B1) per iniziare, poi il femminile, e il calcio a
5. Una nuova struttura idonea alle
massime categorie, può portare alle
squadre locali, pallavolo in primis,
maggiori investimenti: «In un paio
d'anni - osserva Longo - Cinquefrondi diventerà l’unica città della provincia a poter ospitare campionati
di massimo livello, soprattutto se
imprenditori sensibili intenderanno
investire risorse sulle nostre importanti realtà, preso atto che con questo finanziamento la politica ha posto le basi per i più entusiasmanti
traguardi».
Il consigliere ricorda poi gli interventi migliorativi promossi negli
anni a favore del Palabonini e aggiunge che la seconda struttura
«consentirà di praticare sport in
condizioni eccellenti anche ai settori giovanili, oggi costretti ad allenarsi nella palestra della scuola media». Longo cita quindi i passaggi
formali che hanno portato al finanziamento per il nuovo palasport: la
richiesta a Raffa nel dicembre 2014,
la realizzazione e l'approvazione del
progetto preliminare da parte dei
tecnici di Palazzo Foti, la delibera
di 5 giorni fa con cui la giunta provinciale chiede all'Istituto per il credito sportivo di utilizzare quasi 650
mila euro di residui di mutui per la
costruzione del palazzetto. Soldi
quindi che sono già nella disponibilità della Provincia. Conclude Longo: «Grazie a Raffa e ai tecnici. Il risultato è frutto di un lavoro sinergico sopra le appartenenze e che premia la storia pallavolistica cinquefrondese».
Angelo Siciliano
Il Consigliere provinciale Giuseppe Longo
“Aimez vous Brahms”
Superlativa prova
dei fratelli De Stefano
La casa della cultura e l’esibizioni dei fratelli
Vincenzo e Francesco De Stefano
Grande entisiamo per la prova dei gemelli palmesi secondo
dei 5 appuntamenti della rassegna per due pianoforti
dell’associazione Amici della musica alla casa della cultura
SALVATORE LAROCCA
Secondo appuntamento, dei cinque previsti, della rassegna per due pianoforti dell’associazione “Amici della Musica” rappresentata dalla presenza del presidente
Gargano, alla casa della cultura, che ha affidato ai gemelli Francesco e Vincenzo De
Stefano un straordinario programma “Aimez vous Brahms” che vede i gemelli pianisti palmesi ripercorre l’opera fondamentale del grande compositore tedesco, in un
ambizioso progetto culturale, con il patrocinio, tra gli altri, del ministero per le attività culturali.
Superlativi Francesco e Vincenzo che come al solito riescono a trasportare, e rendere attuale nella loro immortalità, melodie
cariche di storia, di un presente passato ad
un presente attuale fino a rendere un futuro presente quasi Agostiniano, della dimensione unica della Musica. Lo fanno con
estrema semplicità, cimentandosi nella seconda sinfonia del compositore post Beethoveniano che, liberatosi dai retaggi del
suo predecessore, s’immerge completamente nel romanticismo di ricerca con le sue
variazioni.
Non tralasciano nulla i geniali gemelli
nella sintesi pianistica della sinfonia con la
loro classe interpretativa, dosando una dinamica che sembra simbiotica, particolarmente nei pianissimo, fino fondere i due
“grand coda” in un solo magico strumento.
Traducono discorsi compositivi di grande rigore, essendone padroni dapprima
mentalmente, attualizzando con assoluta
freschezza l’opera giovanile del compositore tedesco che Schumann lo indicò nella
sua rivista Neue Zeitschrift für Musik come
il musicista del futuro, quel futuro di cui
Vincenzo e Francesco De Stefano concretizzano meravigliosamente. Pubblico non
certamente delle grandi occasioni, quasi a
confermare quella regola che l’arte, in se,
non paga, né in termini venali né di interesse collettivo, ma che immerge quanti vi partecipano in una dimensione surreale, magica, regalando un bagaglio di emozioni che
la musica perpetua con il suo divenire.
La seconda parte è dedicata ancora all’opera giovanile del compositore, forse
quella di maggior successo, con i sedici valzer opera 39. Si sono alternati con le pianiste gemelle russe Tatievskaya, in quella
carrellata di composizioni brevi di grandis-
simo fascino, fino a sublimare. Bis di grande effetto, dapprima con le gemelle Tatievskaya, che regalano, in duo pianistico; Polka Italiana, per un finale a otto mani della
celeberrima danza delle spade, “Sabre Dance”, di Aram Khachaturian, che uno non si
aspetta, per intensità e forza.
Corre l’obbligo di ricordare, in musica,
un ragazzo speciale, Mimmo Bruno, tra i ragazzi di Delianuova, con il suo poderoso
trombone, il suo meraviglio timbro scuro.
Un dietro le fila, quasi introverso, di supporto, ma insostituibile, metafora di esistenze, spesso incomprese, ma che i gesti ci disegnano con il senno del poi, ora che ha
scelto un’altra dimensione.
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TAURIANOVA
Scrivono per gioco a Mattarella
ma il presidente risponde davvero...
Quello che doveva solo essere un
normale compito in classe, per gli
alunni della terza A della scuola elementare “Monteleone Pascoli” di
Taurianova, si è trasformato invece
in qualcosa di straordinario.
Il compito in questione, per i 18
bambini, era quello di scrivere una
lettera ad un personaggio italiano di
rilievo e, siccome da pochi giorni,
era il mese di febbraio, si era tenuta
l’elezione del 12esimo presidente
della Repubblica, la maestra Maria
Luzza, ha indirizzato i bambini a
scrivere proprio al neo eletto Sergio
Mattarella, del quale avevano parlato pochi giorni prima in classe.
«Le lettere che i bambini hanno
scritto – ha spiegato la maestra – erano talmente straordinarie che non
ho osato effettuare nessuna correzione. Le missive erano anche ricche di
espressioni dialettali che rafforzavano vivacemente il contenuto. Ovviamente erano lettere non formali, i ragazzi hanno scritto al presidente al-
lo stesso modo con cui si rivolgono
ai loro genitori e ai loro amici, e per
loro Sergio Mattarella è un amico a
cui confidare i loro piccoli problemi, i loro perchè, le loro ansie». La
maestra è rimasta talmente colpita
dalla genuinità delle lettere dei bambini che ha deciso di inviarle davvero al presidente della Repubblica.
La cosa che ha però stupito è che
il capo dello Stato ha risposto ai
bambini per ringraziarli.«Le vostre
espressioni – scrive Mattarella – mi
sono di grande aiuto per poter affrontare con fermezza un incarico
tanto bello quanto impegnativo.
Prendendo spunto dalle vostre riflessioni e domande, credo che
ognuno di noi, facendo bene ogni
giorno il proprio dovere, possa contribuire a migliorare l’attuale situazione sociale ed economica del nostro Paese».
Teresa Cosmano
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