Piana lunedì 20 aprile 2015 cronache del garantista 17 L’EVENTO CINQUAFRONDI Nuovo Palazzetto c’è l’ok del Credito sportivo: sbloccati 650 mila euro Un nuovo palazzetto dello sport omologabile sino alla serie A verrà costruito a Cinquefrondi. Lo annuncia il consigliere provinciale Giuseppe Longo che ha ottenuto dall'amministrazione Raffa il finanziamento dell'intera opera, 650 mila euro. Longo parla di «un ennesimo grande risultato nonostante il ruolo di minoranza ricoperto alla Provincia, dimostrazione di competenza e serietà oltre che di stima politica e rispetto personale conquistati durante la legislatura». La necessità di un secondo impianto oltre al funzionante Palabonini sta, spiega il consigliere, nella presenza in paese di diverse associazioni sportive che ormai da anni svolgono campionati agonistici di importante livello: il volley maschile (serie B1) per iniziare, poi il femminile, e il calcio a 5. Una nuova struttura idonea alle massime categorie, può portare alle squadre locali, pallavolo in primis, maggiori investimenti: «In un paio d'anni - osserva Longo - Cinquefrondi diventerà l’unica città della provincia a poter ospitare campionati di massimo livello, soprattutto se imprenditori sensibili intenderanno investire risorse sulle nostre importanti realtà, preso atto che con questo finanziamento la politica ha posto le basi per i più entusiasmanti traguardi». Il consigliere ricorda poi gli interventi migliorativi promossi negli anni a favore del Palabonini e aggiunge che la seconda struttura «consentirà di praticare sport in condizioni eccellenti anche ai settori giovanili, oggi costretti ad allenarsi nella palestra della scuola media». Longo cita quindi i passaggi formali che hanno portato al finanziamento per il nuovo palasport: la richiesta a Raffa nel dicembre 2014, la realizzazione e l'approvazione del progetto preliminare da parte dei tecnici di Palazzo Foti, la delibera di 5 giorni fa con cui la giunta provinciale chiede all'Istituto per il credito sportivo di utilizzare quasi 650 mila euro di residui di mutui per la costruzione del palazzetto. Soldi quindi che sono già nella disponibilità della Provincia. Conclude Longo: «Grazie a Raffa e ai tecnici. Il risultato è frutto di un lavoro sinergico sopra le appartenenze e che premia la storia pallavolistica cinquefrondese». Angelo Siciliano Il Consigliere provinciale Giuseppe Longo “Aimez vous Brahms” Superlativa prova dei fratelli De Stefano La casa della cultura e l’esibizioni dei fratelli Vincenzo e Francesco De Stefano Grande entisiamo per la prova dei gemelli palmesi secondo dei 5 appuntamenti della rassegna per due pianoforti dell’associazione Amici della musica alla casa della cultura SALVATORE LAROCCA Secondo appuntamento, dei cinque previsti, della rassegna per due pianoforti dell’associazione “Amici della Musica” rappresentata dalla presenza del presidente Gargano, alla casa della cultura, che ha affidato ai gemelli Francesco e Vincenzo De Stefano un straordinario programma “Aimez vous Brahms” che vede i gemelli pianisti palmesi ripercorre l’opera fondamentale del grande compositore tedesco, in un ambizioso progetto culturale, con il patrocinio, tra gli altri, del ministero per le attività culturali. Superlativi Francesco e Vincenzo che come al solito riescono a trasportare, e rendere attuale nella loro immortalità, melodie cariche di storia, di un presente passato ad un presente attuale fino a rendere un futuro presente quasi Agostiniano, della dimensione unica della Musica. Lo fanno con estrema semplicità, cimentandosi nella seconda sinfonia del compositore post Beethoveniano che, liberatosi dai retaggi del suo predecessore, s’immerge completamente nel romanticismo di ricerca con le sue variazioni. Non tralasciano nulla i geniali gemelli nella sintesi pianistica della sinfonia con la loro classe interpretativa, dosando una dinamica che sembra simbiotica, particolarmente nei pianissimo, fino fondere i due “grand coda” in un solo magico strumento. Traducono discorsi compositivi di grande rigore, essendone padroni dapprima mentalmente, attualizzando con assoluta freschezza l’opera giovanile del compositore tedesco che Schumann lo indicò nella sua rivista Neue Zeitschrift für Musik come il musicista del futuro, quel futuro di cui Vincenzo e Francesco De Stefano concretizzano meravigliosamente. Pubblico non certamente delle grandi occasioni, quasi a confermare quella regola che l’arte, in se, non paga, né in termini venali né di interesse collettivo, ma che immerge quanti vi partecipano in una dimensione surreale, magica, regalando un bagaglio di emozioni che la musica perpetua con il suo divenire. La seconda parte è dedicata ancora all’opera giovanile del compositore, forse quella di maggior successo, con i sedici valzer opera 39. Si sono alternati con le pianiste gemelle russe Tatievskaya, in quella carrellata di composizioni brevi di grandis- simo fascino, fino a sublimare. Bis di grande effetto, dapprima con le gemelle Tatievskaya, che regalano, in duo pianistico; Polka Italiana, per un finale a otto mani della celeberrima danza delle spade, “Sabre Dance”, di Aram Khachaturian, che uno non si aspetta, per intensità e forza. Corre l’obbligo di ricordare, in musica, un ragazzo speciale, Mimmo Bruno, tra i ragazzi di Delianuova, con il suo poderoso trombone, il suo meraviglio timbro scuro. Un dietro le fila, quasi introverso, di supporto, ma insostituibile, metafora di esistenze, spesso incomprese, ma che i gesti ci disegnano con il senno del poi, ora che ha scelto un’altra dimensione. [email protected] TAURIANOVA Scrivono per gioco a Mattarella ma il presidente risponde davvero... Quello che doveva solo essere un normale compito in classe, per gli alunni della terza A della scuola elementare “Monteleone Pascoli” di Taurianova, si è trasformato invece in qualcosa di straordinario. Il compito in questione, per i 18 bambini, era quello di scrivere una lettera ad un personaggio italiano di rilievo e, siccome da pochi giorni, era il mese di febbraio, si era tenuta l’elezione del 12esimo presidente della Repubblica, la maestra Maria Luzza, ha indirizzato i bambini a scrivere proprio al neo eletto Sergio Mattarella, del quale avevano parlato pochi giorni prima in classe. «Le lettere che i bambini hanno scritto – ha spiegato la maestra – erano talmente straordinarie che non ho osato effettuare nessuna correzione. Le missive erano anche ricche di espressioni dialettali che rafforzavano vivacemente il contenuto. Ovviamente erano lettere non formali, i ragazzi hanno scritto al presidente al- lo stesso modo con cui si rivolgono ai loro genitori e ai loro amici, e per loro Sergio Mattarella è un amico a cui confidare i loro piccoli problemi, i loro perchè, le loro ansie». La maestra è rimasta talmente colpita dalla genuinità delle lettere dei bambini che ha deciso di inviarle davvero al presidente della Repubblica. La cosa che ha però stupito è che il capo dello Stato ha risposto ai bambini per ringraziarli.«Le vostre espressioni – scrive Mattarella – mi sono di grande aiuto per poter affrontare con fermezza un incarico tanto bello quanto impegnativo. Prendendo spunto dalle vostre riflessioni e domande, credo che ognuno di noi, facendo bene ogni giorno il proprio dovere, possa contribuire a migliorare l’attuale situazione sociale ed economica del nostro Paese». Teresa Cosmano