TEATRO RAGAZZI 2011-2012 SCAPPO A TEATRO SCAPPO A DANZA COMUNE DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo PARTNERS ISTITUZIONALI MEDIA PARTNERS Grafica e Impaginazione: Verba Volant - Trento | Ad Giuseppe Marchi Foto di Copertina di Piero Tauro riferita allo spettacolo "Il Minotauro" TEATRO RAGAZZI SCAPPO A TEATRO 2011-2012 La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza. Albert Einstein Alcuni anni fa Il Centro Servizi Culturali S. Chiara ha iniziato ad invitare i ragazzi dagli 11 ai 16 anni a "scappare a teatro", scommettendo su un pubblico desueto al teatro. La risposta positiva ha stimolato a ripensare e giocare la rassegna con proposte e formule ogni anno diverse. La stagione 2011-12 è composta da tre spettacoli che caratterizzano fortemente la rassegna affrontando tematiche sociali di grande attualità tra i giovani e da tre spettacoli che propongono testi classici del teatro e della letteratura riletti attraverso linguaggi e modalità particolarmente vicini al mondo degli adolescenti. Tema portante di quest'anno è l'energia nel suo significato più ampio, legato al periodo dell'adolescenza: energie come forza esplosiva del corpo e dell'anima, energie a volte spese male ma che possono essere spese meglio, energie quindi come cambiamento ed evoluzione continua, personale ma anche dell'ambiente che ci circonda. Partendo dunque dall'energia la rassegna prevede spettacoli che trattano tematiche sociali e personali profonde: la dipendenza dall'alcol in Binge Drinking - mondo liquido del Teatro del Buratto, la diversità e la malattia in Oh Boy! di Fondazione Aida, le energie rinnovabili ed alternative per la salvaguardia del pianeta in Energie, produzione del Museo delle Scienze di Trento. Si proporranno attorno a questi spettacoli attività, momenti di approfondimento e discussione sulle tematiche proposte, organizzati in collaborazione con realtà istituzionali del territorio che si stanno muovendo su questi temi. Ma l'energia è presente anche nei tre spettacoli classici rivisitati: Un Romeo e Giulietta riproposto come spettacolo-lettura sulla tragedia shakespeariana che sviluppa il tema del conflitto e dell'amore in Dedicato a Giulietta e Romeo della Compagnia Giallo Mare Minimal Teatro. Un Barone Rampante dove l'opera di Calvino viene riletta da tre attori della compagnia Quinta Parete in E mantenne la parola ed infine l'opera di Ernest Hemingway riproposta nello spettacolo Il vecchio e il mare della compagnia La luna nel letto, che ha vinto il premio Eolo Awards come miglior spettacolo di teatro ragazzi della scorsa stagione. foto A. Veneri ENERGIE APPROFONDIMENTO Energia ed emozioni, sono queste le parole chiave rappresentate dallo spettacolo ENERGIE. Il referente scientifico del Museo delle Scienze dott. David Tombolato ci racconta quali emozioni ha provato nella visione dello spettacolo: "È la rappresentazione di quell'ingegno umano che si riesce ad esprimere quando razionalità e intelletto incontrano fantasia ed emotività. La soluzione trovata da Martin e Jessica pur non essendo 'scientificamente corretta', rappresenta il tentativo dell'uomo di superare grosse problematiche attraverso l'uso della ragione e dei sentimenti. Le problematiche affrontate dallo spettacolo pongono l'attenzione sugli attuali limiti delle energie rinnovabili: più dell'80% dell'energia che l'uomo utilizza è prodotta dai combustibili fossili, che spesso demonizziamo, ma che sono la riserva preziosa dell'energia donata dal sole milioni di anni fa e per milioni di anni. Il futuro? La ricetta? È necessario un cambio di rotta a livello economico e politico, che diventi modello culturale capace di trovare attuazione solo se inserito in un progetto di importanza planetaria. Il ruolo del ricercatore è far capire oggettivamente i rischi e le possibili conseguenze delle azioni del presente. Uno slogan per il futuro? Non solo riciclare, ma rigenerare". MUSEO DELLE SCIENZE DI TRENTO PROGETTO ENERGY 2020 Teatro Cuminetti | ore 14.30 Martedì 18 ottobre 2011 età consigliata: dai 10 anni ENERGIE Con: Massimiliano Tardio e Stefania Tarter Da un'idea del: Museo delle Scienze di Trento Regia, Drammaturgia, Luci e Selezione Musicale: Giacomo Anderle e Alessio Kogoj Consulenza Scientifica : Mediatori Culturali del Museo delle Scienze: Patrizia Famà, Massimiliano Tardio, David Tombolato SPETTACOLO Martin e la sua compagna di banco Jessica. Due ragazzi, due nerds, due teste, due pance, due quattrocchi.Una storia di sogni e di energia, anzi, di energie: energia biologica dell'essere umano, energia dell'adolescenza, energia del sole, dell'acqua e del vento. L'energia dell'atomo. Martin e Jessica sono due solitari, hanno una ricca immaginazione, pensieri profondi (più scientifici Martin, più poetici Jessica) che non li abbandonano; potrebbero continuare a vivere così, ma quando si tratta di fare qualcosa di concreto, di realizzare una grande invenzione che forse risolverà il problema energetico mondiale, capiscono che non possono farcela da soli, che hanno bisogno di aiuto; altro tema guida dello spettacolo è l'importanza dei sogni, di credere nella possibilità di cambiare. Una quotidianità stanca e disillusa getta spesso anche sui più giovani un'ombra pesante di stanchezza. Jessica e Martin, nel loro agire e nel loro riflettere, indicano che c'è un rapporto virtuoso tra realtà e immaginazione, che porta allo sviluppo, alla crescita, ad una realtà altra e migliore. Sognando di cambiare il mondo i ragazzi si mettono con freschezza, convinzione e leggerezza sul lungo cammino della loro formazione, iniziando a cambiare loro stessi; un passo fondamentale per chiunque voglia cambiare in meglio la realtà in cui viviamo, salvare il nostro pianeta. ©MoniQue foto DEDICATO A GIULIETTA E ROMEO APPROFONDIMENTO Lo spettacolo nasce da un progetto di formazione a cura del Centro Servizi Culturali S.Chiara denominato "Scene Leggere" ed è stato proposto a molti ragazzi delle scuole medie e superiori in Italia ed all'estero. Fa parte del progetto di formazione 2011-2012 del Centro Servizi Culturali S.Chiara "Shakespeare in Love". Lo spettacolo ha lo scopo di portare a conoscenza dei ragazzi l'opera shakespeariana "Romeo e Giulietta" in una forma e con modalità del tutto inedite ed originali, molto vicine al modo di comunicare dei ragazzi di oggi. Questa proposta permette ai ragazzi di avvicinarsi all'opera in modo nuovo, di provare ad utilizzare strumenti a loro noti per una lettura ed eventuale messa in scena di qualsiasi testo, classico o meno, di riflettere e discutere sul tema portante di tutta l'opera: il conflitto. I ragazzi saranno inoltre invitati ad intervenire sul tema del conflitto riscrivendo un loro finale dell'opera di Shakespeare. Le insegnanti possono trovare stimolo ed indicazioni per un lavoro in classe sulla lettura dei classici e l'utilizzo dell'immagine attraverso l'uso del computer ed una bibliografia ragionata. UNA PRODUZIONE GIALLO MARE MINIMAL TEATRO CON IL CONTRIBUTO DI REGIONE TOSCANA E MINISTERO DEI BENI E ATTIVITÀ CULTURALI SI RINGRAZIA PER LA COLLABORAZIONE IL CENTRO SERVIZI CULTURALI S.CHIARA DI TRENTO Teatro Cuminetti | ore 14.30 Giovedì 10 novembre 2011 età consigliata: dai 14 anni DEDICATO A GIULIETTA E ROMEO Di: Renzo Boldrini Con: Renzo Boldrini e Giovanna Palmieri Regia: Renzo Boldrini, Vania Pucci Collaborazione Drammaturgica: Giovanna Palmieri Immagini Elettroniche: Roberto Bonfanti SPETTACOLO Un'originale pièce condotta da Renzo Boldrini e Giovanna Palmieri, sospesa tra lettura a voce alta e messa in scena di Giulietta e Romeo. I due lettori, ognuno schierato su un particolare punto di vista della vicenda (Montecchi e Capuleti) non solo leggono la riduzione del testo shakespeariano, ma costruiscono un ulteriore testo di relazione e scontro sul modo di leggere e trasmettere la memoria della storia. Com'è tradizione della compagnia, si cerca una prospettiva pertinente tra l'utilizzo dei segni primari del teatro (corpo, voce, spazio) e i mezzi di riproduzione del segno visivo e sonoro. In questa azione scenica si vuole sottolineare, tramite l'uso della computer graphic in video proiezione, la relazione fra la parola letta ed i segni tipografici che la compongono manipolati graficamente e "amplificati visivamente" su uno schermo. La parola quindi si fa spazio, scenografia fluida che interagisce con il lavoro degli attori e lo sguardo del pubblico. Un gioco di relazione con un potenziale compositivo di grande ricchezza; dove i lettori/attori ripercorrono il conflitto che caratterizza il dramma shakespeariano in un alternarsi di scontri e incontri fatti di poesia, leggerezza ed intensità tipiche di un buon classico. foto G. Carli OH BOY! APPROFONDIMENTO Marie-Aude Murail è amatissima in Francia e scrive da sempre. I temi affrontati dall'autrice nel romanzo sono molti: la perdita dei genitori, l'abbandono, l'affido, l'adozione, il rapporto con il mondo degli adulti e l'omosessualità. Accanto a questi nuclei forti si sviluppano altre problematiche quali la malattia e le sue paure, gli stereotipi e le etichette che spesso la società mette alla diversità. Il romanzo e lo spettacolo teatrale vogliono essere soprattutto una negazione dei luoghi comuni, quelli che esorcizzano tanto l'omosessualità quanto la morte. Il valore e il messaggio sono dunque quelli di raccontare una storia fuori dagli stereotipi dove nulla sia scontato. Nello spettacolo si affrontano due tematiche fondamentali: la forza della fratellanza e il diritto per tutti di vivere i propri affetti e avere una famiglia. "La storia dei Morlevent mostra come i cinque fratelli, occupandosi gli uni degli altri con amore e attenzione, possano trovare nel loro legame la forza per affrontare la malattia e la morte crescendo e diventando migliori insieme". Questa è proprio la motivazione che il premio Ungari-UNICEF ha attribuito a "Oh, Boy!". FONDAZIONE AIDA - TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE VERONA CON IL CONTRIBUTO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Dipartimento per le Pari Opportunità EVENTO PROMOSSO IN COLLABORAZIONE CON PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Assessorato alla Pubblica Istruzione OH BOY! Teatro Cuminetti | ore 14.30 e 20.30 Giovedì 17 novembre 2011 Tratto dal romanzo OH, BOY! di Marie-Aude Murail. Riduzione teatrale di Maurizio Nichetti età consigliata: dai 14 anni Con: Filippo Garlanda e Flora Sarrubbo Scene: Gino Copelli Costumi: Sonia Mirandola Tecnico Audio e Luci: Alice Colla Regia: Maurizio Nichetti SPETTACOLO Siméon, Morgane e Venise Morlevent rispettivamente di quattordici, otto e cinque anni sono rimasti orfani da poco. Siméon, il maggiore, superdotato intellettualmente, non vuole rassegnarsi all'orfanotrofio dove le istituzioni vorrebbero destinare i piccoli Morlevent. Una veloce ricerca gli fa trovare due possibili tutori nei figli del primo matrimonio del padre. La dottoressa Josiane Morlevent Tanpiè stimata oftalmologa e il suo fratellastro Barthélémy Morvelent spensierato ventiseienne omosessuale. Josiane sarebbe disposta ad adottare solo la piccola Venise per cui prova subito simpatia, ma i tre ragazzini non vogliono essere divisi. Barthélémy, nella sua incoscienza, non sa rifiutare una domenica con i tre piccoli orfani che subito si trovano a loro agio nella sua casa piena di videogiochi e lo adottano come loro tutore preferito. Inizia così l'odissea dei piccoli Morlevent e in particolare di Siméon che si scoprirà presto affetto da leucemia. Barthélémy si ritroverà ad affrontare la malattia del giovane fratellastro con una serietà e un impegno che non avrebbe mai sospettato di possedere. Una commedia amara che passa attraverso esperienze dure come la morte e la malattia, i pregiudizi sulla diversità e le violenze della vita quotidiana affrontate con un ottimismo infantile, scandito dalle battute sempre precise della piccola Venise. foto archivio Teatro del Buratto E MANTENNE LA PAROLA APPROFONDIMENTO La volontà pedagogica è di portare i ragazzi delle Scuole Medie e delle Scuole Superiori a contatto con un autore, Italo Calvino, che è un modello per come si pone nei confronti del mondo, della letteratura e della scrittura. Siamo convinti che assaporare Calvino attraverso una sua opera sia di per sé educativo, per la precisione dei termini, la qualità dell'intreccio, l'amore per la letteratura e la leggerezza con cui questi aspetti sono tradotti nel romanzo. In secondo luogo riteniamo che la storia de "Il Barone Rampante" coinvolga direttamente un uditorio adolescenziale, per la tematica del distacco, della ribellione, e allo stesso tempo del mondo particolare e avventuroso che Cosimo - protagonista della storia - crea vivendo sugli alberi, a volte onirico, quasi fantastico, ma mai totalmente separato dalla vita reale e in continua relazione con gli altri uomini. COMPAGNIA QUINTA PARETE E MANTENNE LA PAROLA Teatro Cuminetti | ore 14.30 Giovedì 19 gennaio 2012 Spettacolo tratto da "Il Barone Rampante" di Italo Calvino. età consigliata: dai 10 anni Drammaturgia e Regia: Flavio D'Andrea Con: Enrico Lombardi, Silvia Di Landro e Flavio D'Andrea Costumi: Francesca Novati Illustrazioni e Grafica: Sara Colautti e Serena Federici SPETTACOLO L'obiettivo è quello di portare in scena la parola di Calvino, di "farla sentire" nella sua musicalità, nella sua leggerezza. Questo porta a mettere in discussione le possibilità della parola letta in teatro: che cosa significa leggere un libro sulla scena? Quali sono i modi in cui un testo può essere letto? In quante dimensioni? Quante possibilità dà l'avere a che fare in scena con l'oggetto-testo? La lettura viene trasportata nello spazio, giocando con la musicalità e le parole, attraverso variazioni ritmiche del corpo e della voce. In scena ci sarà un palo cinese. La pertica è una linea verticale nello spazio vuoto che consente la verticalità e quindi l'amplificazione dei piani di gioco. Questa quarta dimensione è giustificata sia dalla storia de "Il Barone Rampante" sia dalla struttura a livelli del romanzo di Calvino. Il testo contiene livelli di complessità molto elevata: è enciclopedico (parla di botanica, storia, letteratura); è ambientato in un preciso momento storico (fine Settecento); è un romanzo d'avventura; è, per certi versi, autobiografico ed è fitto di citazioni e cammei dei maestri letterari di Calvino dell'epoca. Il Barone Rampante non è solo il racconto di una storia che affascina, ma anche tutto un insieme di micro e macrocosmi che si intersecano tra loro. Spettacolo finalista premio Scenario d'Infanzia 2010 con menzione speciale foto Marco Caselli Nirmal BINGE DRINKING APPROFONDIMENTO Il Teatro del Buratto, da oltre 35 anni lavora a stretto contatto con il mondo dei ragazzi, non solo attraverso la produzione di spettacoli, ma anche proponendo laboratori teatrali a scopo formativo ed educativo. È sembrato quindi necessario dedicare, all'interno di un percorso triennale rivolto agli adolescenti, un progetto volto alla sensibilizzazione e alla prevenzione dell'abuso di alcol in questa fascia d'età. Un tema complesso che si è deciso di trattare non senza il fondamentale confronto con alcuni dei più attivi esperti del settore, in particolare con la collaborazione e la supervisione del Prof. Emanuele Scafato, Direttore dell'Osservatorio Nazionale Alcol - CNESPS dell'Istituto Superiore di Sanità, Direttore del Reparto Salute della Popolazione e del Centro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per la Ricerca e la Promozione della Salute su Alcol e Problematiche Alcol - correlate. CON IL PATROCINIO PROVINCIA DI MILANO TEATRO DEL BURATTO BINGE DRINKING MONDO LIQUIDO Teatro Cuminetti | ore 14.30 Giovedì 23 febbraio 2012 età consigliata: dai 13 anni Testo: Renata Coluccini e Mario Bianchi Regia: Renata Coluccini Supervisione Scientifica: prof. Emanuele Scafato (Osservatorio Nazionale Alcol/CNESPS dell'Istituto Superiore Sanità) Con: Elisa Canfora, Stefano Panzeri, Dario De Falco Luci: Marco Zennaro Scene: Marco Muzzolon SPETTACOLO Bere fino a stordirsi. Tutto comincia sempre in un luogo e in una famiglia, qualsiasi essa sia. La vita di tre ragazzi è messa a nudo nella sua ritmata frammentarietà per descrivere una settimana consumata nell'attesa dello sballo del sabato sera. Gli episodi di vita familiare e scolastica si intersecano con momenti di relazione tra amici; alle loro voci si mescolano quelle degli insegnanti, dei genitori e del “barista” in un loop di finta comunicazione. I pensieri veri, quelli spesso nascosti, si rivelano solo al pubblico con cui i personaggi entrano in una relazione di confidenza. A partire da una situazione di attesa drammatica, viene ricostruito un periodo determinante nella vita di quattro ragazzi, un periodo che determinerà una presa di coscienza e quindi dei cambiamenti o delle perdite. Per crescere bisogna scegliere. Lo spettacolo affronta un disagio interiore che spinge i giovani "normali", in maniera assolutamente trasversale rispetto alla società, a compiere scelte comportamentali spesso estreme che li portano all'abuso e in alcuni casi alla dipendenza dall'alcol. Il percorso di messa in scena nasce dall'incontro con alcuni testi e film che ci hanno spinto ad un lavoro di ricerca sul campo e di confronto con giovani, adulti, genitori, medici, operatori incontrati nella fase di elaborazione della sceneggiatura. IL VECCHIO E IL MARE APPROFONDIMENTO Ispirandosi al famoso capolavoro di Ernest Hemingway lo spettacolo si configura come una grande sinfonia visiva ed emozionale che usa ogni mezzo che il teatro possiede: la musica (Verdi, Puccini, Dvorak), la luce, che reinventa il mare in tutta la sua complessità, gli elementi scenici, con quell'intersecarsi di corde, di fili abbaglianti e di vele, la pittura che costruisce il grande pesce, e le immagini in movimento, che danno spessore ai sogni sulla tolda. Tutti insieme questi elementi si abbracciano nella cattura dell'agognata preda, pensata come epopea del quotidiano rapporto tra il mondo umano e la natura, grande rito sacro che si rinnova ogni giorno e nel quale ogni giorno l'uomo diventa sempre più forte, pur sempre consapevole di avvicinarsi al suo inevitabile destino. Il tutto filtrato dall'occhio limpido ed ancora incerto dell'adolescenza. ORGANIZZAZIONE T.O.C. - TEATRI DI ORIGINE CONTROLLATA PRODUZIONE TEATRI ABITATI – TEATRO COMUNALE DI RUVO DI PUGLIA CON IL SOSTEGNO DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE CASTEL DEI MONDI DI ANDRIA IN COLLABORAZIONE CON LA COMPAGNIA LA LUNA NEL POZZO COMPAGNIA LA LUNA NEL LETTO Teatro Cuminetti | ore 14.30 Lunedì 12 marzo 2012 età consigliata: dai 10 anni IL VECCHIO E IL MARE Tratto da "Il vecchio e il mare" di E. Hemingway Con: Bruno Soriato, Robert McNeer, Salvatore Marci Regia, Scene e Luci: Michelangelo Campanale Drammaturgia: Katia Scarimbolo Assistente Regia e Costumi: Maria Pascale Video: Raffaella Rivi Ricerca scenografica e Oggetti di scena: Paolo Baroni Consulenza Musicale: Tommaso Scarimbolo Consulenza Fonica: Luca Ravaioli SPETTACOLO Hemingway scrisse la storia di un vecchio pescatore dell'Havana che, dopo una lotta terribile di tre giorni, aveva catturato un pesce spada enorme. Dirigendosi verso terra i pescecani avevano divorato a poco a poco tutto il pesce. Era ritornato soltanto con la testa e la lisca. Nasceva così "Il vecchio e il mare", romanzo che nel 1954 ottenne il Premio Nobel per la letteratura. Sulla scena tre personaggi, tre vissuti, tre età. Hemingway lo "scrittore avventuriero", è l'adulto nel pieno del suo vigore, stimolato e messo in crisi da una storia semplice ed emblematica, con i suoi protagonisti guardati con rispetto, amore e pietà. Santiago, il vecchio pescatore, lotta nel mare, tra le corde, il sudore, la fatica, il dolore delle mani e della sconfitta e fa un salto spirituale nell'ultimo passaggio della sua esistenza. Manolin, il ragazzo, si scopre importante per il vecchio e grazie all'esperienza del suo maestro si prepara a diventare uomo. Chi porta chi? Hemingway fa rimbalzare la palla tra sé e i suoi personaggi, tra il mondo umano e la natura, che è sempre lì, a ricordarci che facciamo parte di un unico grande gioco, un unico grande rito, nel quale l'uomo non trionfa mai del tutto, ma che ci porta sempre... oltre. Vincitore Eolo Awards 2011 foto Piero Tauro TEATRO RAGAZZI SCAPPO A DANZA 2011-2012 La danza è una poesia in cui ogni parola è un movimento. M. Hari Tre spettacoli compongono la rassegna Scappo a Danza, che al suo terzo anno offre al pubblico dei ragazzi l'opportunità, unica nel panorama trentino, d'incontrare Compagnie che affronteranno attraverso le poetiche dei loro corpi in movimento temi profondi portati in scena da coreografi e danzatori. Quest'anno vengono proposti temi che stanno alla base della vita di ognuno di noi. A partire dal primo appuntamento con lo spettacolo Ai Migranti una produzione Sosta Palmizi della Compagnia 320 chili, dove i giovani artisti danzatori e acrobati parlano senza parole di emigrazione come spostamento continuo, argomento dunque comune a tutti gli esseri umani. A seguire si danzerà sul tema della felicità con la coppia di artisti Monza/Belsito che, nello spettacolo Click, alla ricerca della felicità, porranno al pubblico con ironia e leggerezza alcune domande cardine in un momento di coinvolgimento molto forte e divertente. A concludere lo spettacolo di Teatro Danza Il Minotauro, coproduzione della compagnia La Ribalta e Lebenshilfe onlus con Bolzano Danza sul tema dell'amore come incontro unico tra due unici. Tre spettacoli, tre spazi, tre tempi d'ascolto attraverso la forza degli artisti, dove la parola sta ferma ed è il corpo a parlare. foto ©Musacchio&Ianniello AI MIGRANTI APPROFONDIMENTO Le migrazioni sono un andare di persone a piedi e per mare, nervi tesi, cuore sospeso ad aspettare l'Oltre, un andare avanti camminando indietro, fino ad accorgersi di aver fatto strada. Sono stati vecchi bauli e valigie di cartone, oggi sono buste di plastica e ciabatte di gomma, per chi è fortunato scarpe da ginnastica. Moltitudini che si spostano senza mai scalfire la superficie del mondo. Ciò che rimane è un disperato tenersi al passo coi tempi, un'allegria forzata, la certezza che la vita, pur tra mille difficoltà, vada avanti. È un viaggio sensibile, che considera tutti gli uomini, mirando a renderci presenti e partecipi di un'esperienza emotivamente forte, in cui diversi piani di lettura si sovrappongono. CO-PRODUZIONE FONDAZIONE MUSICA PER ROMA, ASSOCIAZIONE SOSTA PALMIZI, LA CORTE OSPITALE DI RUBIERA CON IL SOSTEGNO DI ASSOCIAZIONE IL TEATRO POSSIBILE E TEATRO COMUNALE DI CASTIGLION FIORENTINO SI RINGRAZIANO PER LA COLLABORAZIONE ERT FONDAZIONE E TEATRO ASIOLI-CORREGGIO ASSOCIAZIONE SOSTA PALMIZI COLLETTIVO 320CHILI Teatro Cuminetti Lunedì 19 dicembre 2011 | ore 20.30 Martedì 20 dicembre 2011 | ore 14.30 età consigliata: dai 14 anni AI MIGRANTI Direzione e Coreografia: Piergiorgio Milano Creazione e Interpretazione: Elena Burani‚ Florencia Demestri‚ Piergiorgio Milano‚ Fabio Nicolini‚ Roberto Sblattero‚ Francesco Sgrò Collaborazione alla Scrittura Coreografica: Florencia Demestri Collaborazione alla Drammaturgia: Claudio Stellato da un'idea di Giovanna Milano Musiche Originali: Simon Thierree SPETTACOLO Ai migranti è un album fotografico. Ogni foto si sviluppa in profondità e nella dimensione del tempo. Guardandola ci accorgiamo di cosa c'era prima e cerchiamo i passi di chi ha dovuto abbandonare le proprie radici, attraverso il tempo e le nazioni. Colori e scenari di coloro che hanno sognato, sono partiti, hanno ricominciato, abbandonato e a volte ritrovato la loro vita. Ai migranti si serve dei materiali piuttosto che delle forme, delle azioni piuttosto che delle parole, perché non racconta la storia di un viaggio preciso, non è un viaggio politico, non vuole informare o giudicare. Lo spettacolo vuole riportarci qui nel presente, coscienti di poter decidere, di poter credere, di poter ricordare, poter lasciarci trasportare in un viaggio altrui magari rimettendo in discussione alcune convinzioni sulla base di un sentimento piuttosto che di un calcolo. Vincitore Premio Equilibrio 2010 ©MoniQue foto CLICK,LA RICERCA DELLA FELICITÀ APPROFONDIMENTO L'idea di lavorare sulla felicità nasce dall'esigenza di capire realmente cos'è, dove si trova, in quali momenti viene vissuta. Guardando noi stessi e ispirandoci alla vita in generale, abbiamo cercato di raccontare una storia che riguarda tutti e a volte solo noi. La foto è un mezzo per fermare il momento, il ricordo della felicità, da qui nasce la scelta del titolo "Click" come lo scatto, il suono che identifica l'esatto istante del ricordo, ma non solo! E' anche il suono che emettono le balene per ritrovarsi. Le domande che ci siamo posti durante la ricerca sono state molte e ci hanno fatto capire che esistono più felicità, una più spiccia, che si esaurisce subito e una più vera e profonda, che permane lasciando grande serenità: il ricordo di un momento felice è indelebile. La danza ha in sé il potenziale per raggiungere un momento di felicità, perchè il suo culmine spesso si raggiunge danzando e ridendo con qualcuno. Danzare e ridere con il pubblico sarà un modo per cercare e creare quel click. PRODUZIONE DELLA COMPAGNIA CONTRORA - RADICETIMBRICA TEATRO CON IL SOSTEGNO DELLA COMPAGNIA ABBONDANZA/BERTONI BELSITO/MONZA Teatro Cuminetti Martedì 7 febbraio 2012 | ore 14.30 età consigliata: dai 10 anni CLICK,LA RICERCA DELLA FELICITÀ Di: Natasha Belsito e Tommaso Monza Con: Natasha Belsito e Tommaso Monza Collaborazione Artistica: Andrea Deanesi Si ringrazia Andrea Baldassarri, Francesca Ianes, Monica Condini, Alessio Kogoj, Mirko Corradini, Giacomo Anderle, Giovanna Palmieri, lo staff della compagnia Abbondanza/Bertoni, lo staff del Centro Teatro del Comune di Trento. In collaborazione con il Comune di Trento - Progetto Politiche Giovanili e Compagnie Teatrali Unite. SPETTACOLO Indecisi se poter essere felici abbiamo iniziato a cercare la nostra felicità come qualunque essere umano. Cercandola siamo caduti nella paura di non esserlo e questa ci ha spinto ad una ricerca forzata e qualche volta ossessiva. Si cerca di essere felici individualmente facendo cose semplici come provare ad accarezzarsi per cercare calore o giocando da soli per trovare spensieratezza... ma spesso nella solitudine queste azioni raggiungono la stupidità, l'unico appiglio, forse, è cercare piccoli momenti di soddisfazione, palliativi, azioni superficiali, anestetizzanti. Che colore ha la felicità? Dove si trova? Come si chiama? Noi l'abbiamo chiamata qualche volta Ricordo o Condivisione, è un attimo pellegrino che subito si fa riconoscere, un attimo in cui si può essere toccati così in profondo nell'animo da venirne colpiti, è un CLICK che ti può cambiare la giornata o la vita... La nostra ricerca trova il suo quasi compimento nella condivisione, tra danze, giochi e momenti inaspettati. Troviamo in questi la felicità perché completati dall'altro, e allora non serve molto per essere felici, forse si può anche stare fermi a respirare la stessa aria di chi è con noi sul palco e giù da esso. foto Piero Tauro IL MINOTAURO APPROFONDIMENTO II progetto prende spunto dallo studio dell'opera di Dürrenmatt "Il Minotauro". Accanto alla ormai collaudata formazione teatrale costituita intorno agli "attori-utenti" della Lebenshilfe, associazione provinciale di persone diversamente abili, e gli attori di Theatraki, si aggiunge la collaborazione coreografica di Julie Stanzak, che riprende con Viganò il lavoro già svolto per molti anni con la Compagnia Francese degli Oiseau Mouche, alla ricerca di un gesto che si fa danza fuori dalle convenzioni, unico e originale, dove la forza e la bellezza non sono necessariamente nella simmetria ma soprattutto nelle asimmetrie. Gli artisti "diversi" non intervengono solo a “mettere in forma” la comunicazione ma costituiscono natura della comunicazione stessa, sostanziandone possibilità e verità. Lottando contro tutte le esclusioni sono capaci di portarci un altro sguardo, un'altra visione del mondo insegnandoci che ci sono modi di vivere e di percepire la realtà diversi, altri. Il teatro diviene dunque il luogo dove si rende visibile l'invisibile, capace di "rivelare" l'oscuro, il rimosso, o semplicemente svelare quello che già è sotto i tuoi occhi ma che, comunemente, non si vede. IN CO-PRODUZIONE CON BOLZANO DANZA LEBENSHILFE THEATRAKI TEATRO LA RIBALTA IL MINOTAURO STUDIO - OPERA Teatro Cuminetti Martedì 3 aprile 2012 | ore 14.30 età consigliata: dai 10 anni Spettacolo di Teatro-Danza Progetto Julie Stanzak e Antonio Viganò Regia Antonio Viganò Con Mattia Peretto, Manuela Falser, Alexandra Hofer Coreografie Julie Stanzak (Wuppertal Tanztheater Pina Bausch) SPETTACOLO L'Alterità nasce ogni volta che l'uomo, incontrando se stesso, non si riconosce. Dentro questa definizione ritroviamo il Minotauro immaginato da Dürrenmatt che lo va a trovare dentro il labirinto nei primi giorni della sua prigionia. A questa situazione già drammatica, si aggiunge un altro elemento inquietante; le pareti del labirinto sono specchi il cui il “mostro” si riflette in continuazione. È specchiandosi ogni giorno che il "mostro" acquisisce coscienza personale e sociale. Arriva a pensare a sé come individuo dotato di autostima e in grado di avere relazioni di affetto. Dentro questo "labirinto" di relazioni con l'altro se stesso, si sprigiona l'impossibilità della comunicazione con gli altri. Il mitico filo che finirà per collegare il Minotauro con Arianna è la danzatrice Alexandra Hofer, mentre a dare corpo ai due personaggi mitologici sono Manuela Falser e Mattia Peretto della Südtiroler Lebenshilfe. La regia di Viganò si fonde con la coreografia di Julie Stanzak, coreografa, danzatrice storica del Tanztheater di Wuppertal, nel giocare con le coordinate spaziali, l'alto, il basso, movimenti lineari e circolari, che tracciano sulla scena un labirinto invisibile, e ruota attorno ad un piano inclinato, su cui si arrampicano e si lasciano scivolare i personaggi mentre il pavimento viene cosparso di terra. TEATRO RAGAZZI Consulenza artistica Giovanna Palmieri 2011-2012 SCAPPO A TEATRO SCAPPO A DANZA INFORMAZIONI Biglietti Posto unico ragazzi Euro 4,00 Posto unico adulti Euro 6,00 Per i possessori di Carta In Cooperazione Posto unico ragazzi Euro 3,50 Posto unico adulti Euro 5,50 Presso La cassa del Teatro Auditorium in via S. Croce 67 Dal lunedì al sabato dalle 10 alle 19 La cassa del Teatro Sociale in via Oss Mazzurana 19 Dal lunedì al sabato dalle 16 alle 19 Le Casse Rurali convenzionate in orario di sportello Nelle giornate di spettacolo nel teatro che ospita lo stesso a partire da un'ora prima dell'inizio Centro Servizi Culturali S. Chiara Via S. Croce 67 - Trento n. verde 800.013952, Tel. 0461.213834 [email protected] | www.centrosantachiara.it SARANNO PREVISTI PROGETTI DI FORMAZIONE E LABORATORI COLLEGATI AGLI SPETTACOLI CHE TROVERANNO SPAZIO IN SUPPORTI PROMOZIONALI DEDICATI Agevolazioni Trasporto Per facilitare l'accesso a teatro per le scolaresche del territorio provinciale, il Centro Servizi Culturali S. Chiara organizza un servizio pullman in assenza di trasporto pubblico per il viaggio dalla sede dell'Istituto del gruppo scolastico a Teatro e ritorno (minimo 25 studenti). La quota per il servizio di trasporto è di Euro 3,00 in più rispetto al prezzo del biglietto d'ingresso a teatro. Per informazioni 0461. 213815 Prenotazioni Scuole Per le scuole è attivata la prenotazione diretta inviando un fax allo 0461.213817 con la data ed il titolo dello spettacolo, il quantitativo dei ragazzi e degli insegnanti partecipanti. L'ufficio prenotazioni vi confermerà l'avvenuta prenotazione, le modalità di pagamento e di ritiro biglietti. Per gli insegnanti accompagnatori è previsto il biglietto omaggio (1 omaggio ogni 15 allievi). Eventuali variazioni saranno segnalate sul sito www.centrosantachiara.it o tramite i mezzi di comunicazione.