Determinazione formula composto chimico dato dalla reazione tra due elementi Es. metallo + non metallo Si forma un composto ionico sa s a B la) l u (o n alta Differenza di elettronegatività tra i due elementi Si forma un composto covalente Per determinare la/e formula/e risultante/i dalla combinazione di due elementi è prima necessario considerare la differenza di elettronegatività tra gli stessi. Se infatti la differenza è elevata si formeranno degli ioni e quindi il composto sarà ionico mentre se la differenza è bassa si formeranno dei composti covalenti. Regole per la determinazione delle formule dei composti ionici L’elemento più elettronegativo acquisterà elettroni caricandosi negativamente mentre l’elemento meno elettronegativo li perderà caricandosi positivamente Il numero di elettroni persi/acquistati dipende dal numero di elettroni esterni. Gli elementi perderanno/acquisteranno elettroni in modo da raggiungere la configurazione esterna del gas nobile più vicino (regola dell’ottetto). Es.: Ca + O Si scrive la configurazione elettronica di entrambi: Ca: [Ar]4s2 O: [He]2s22p4 Poiché il calcio è meno elettronegativo tenderà a perdere elettroni mentre l’ossigeno ad acquistarli. Il calcio può perdere 2 elettroni formando lo ione Ca2+ che è isoelettronico all’argon. L’ossigeno può acquistare 2 elettroni formando l’anione O2- che è anch’esso isoelettronico dell’argon. Ora bisogna combinare i due ioni in modo da avere un composto CaxOy con carica = 0 utilizzando come coefficienti x,y i numeri interi più piccoli. In questo caso semplicemente x=y=1 e la formula risulta quindi CaO Regole per la determinazione delle formule dei composti covalenti Innanzitutto bisogna scrivere la configurazione elettronica di entrambi gli elementi: Es.: N2 + Cl2 N: [He]2s22p3 Cl: [Ne]3s23p5 Successivamente, per ogni elemento, si disegna il riempimento degli orbitali per gli elettroni più esterni. Per far questo si seguono le regole di riempimento degli orbitali (quando esistono più orbitali con la stessa energia prima si dispone un elettrone per ogni orbitale e poi si appaiono quelli successivi). Infatti quello di cui abbiamo bisogno è il numero di elettroni spaiati presenti negli orbitali. I legami covalenti si effettuano infatti dall’unione di due elettroni spaiati presenti sui due elementi. E’ utile poi scrivere le formule di Lewis a partire da queste configurazioni N: Cl: p N s p s Cl Regole per la determinazione delle formule dei composti covalenti (2) A questo punto si ‘costruisce’ un composto utilizzando tutti gli elettroni spaiati presenti. Nel nostro caso l’azoto, che ha più elettroni spaiati, può fungere da elemento centrale Cl N Cl Cl Abbiamo quindi scritto la formula NCl3. Dobbiamo scrivere una reazione bilanciata tra N2 e Cl2 che dia questo composto: N2 + 3Cl2 2NCl3 Ora, grazie alla VSEPR, possiamo determinare la geometria molecolare. Si conta quindi il numero di nubi elettroniche (una nube elettronica è un legame semplice, doppio o triplo o un doppietto di non legame). La molecola di tricloruro di azoto ha 4 nubi elettroniche, quindi la sua geometria sarà tetraedrica (cfr. tabella VSEPR). Inoltre, poiché i legami N-Cl sono polarizzati (il cloro è più elettronegativo dell’azoto), possiamo studiare la polarità della molecola: Regole per la determinazione delle formule dei composti covalenti (3) Clδ− N 3δ+ Clδ− Clδ− I 3 vettori di polarizzazione dei legami N-Cl si sommano tra loro. Il vettore risultante, non nullo, conferisce polarità alla molecola. δ− Cl N 3δ+ δ− δ− Cl Cl Bisogna sempre considerare la possibilità di avere un’espansione dell’ottetto. I composti dal terzo gruppo (compreso) in avanti possiedono orbitali d vuoti, che possono partecipare alla formazione di legami. Nei casi che vedremo ci occuperemo dell’espansione del solo elemento meno elettronegativo. Nell’esempio appena visto, infatti, il cloro appartiene al 3° periodo ma è l’elemento più elettronegativo (rispetto all’azoto) e quindi non ci preoccuperemo della su espansione. Regole per la determinazione delle formule dei composti covalenti (4) Il caso è differente se il cloro è l’elemento meno elettronegativo, come accade con la reazione: Cl2 + O2 Scriviamo le configurazioni elettroniche, riempimento e formula di Lewis per ogni elemento: Cl: [Ne]3s23p5 Cl: O: [He] 2s22p4 O: p s p s Cl O In questo caso l’elemento più elettronegativo è l’ossigeno, pertanto il primo ossido di cloro avrà la seguente struttura tetraedrica (e sarà polare): 2δ− Clδ+ O Clδ+ Quindi esistono altri ossidi del cloro dove il cloro darà espansione dell’ottetto. Infatti è l’elemento meno elettronegativo dei due e appartiene al 3°periodo d Cl: p s d Cl: Cl p s d Cl: Cl Cl p s Questi atomi di cloro daranno origine a diversi ossidi aventi rispettivamente come formula Cl2O3, Cl2O5, Cl2O7 Per costruire le formule di questi composti sono necessarie regole aggiuntive. La prima è che non si formano mai legami ossigeno-ossigeno (porterebbe a dei perossidi instabili). La seconda regola è che 2 atomi di cloro non sono mai legati assieme direttamente. O O O Cl Cl O O Cl O Come si vede, il cloro e l’ossigeno hanno sempre geometria tetraedrica. O Cl O O O O Cl O O Cl O O